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mercoledì 23 aprile 2008

S. Bartolo: (3° parte) "Il vascelluzzo" di Giuseppe Iacolino

L'anno 1672 patì Lipari una lacrimosa carestia...,finché piacque a Dio et al glorioso S. Bartolo togliere la carestia della città con un evidente miraculo".
Così esordisce lo storico Pietro Campis nel narrare di quel singolare evento del vascello francese che portava grano a Messina e che, sballottato dalla tempesta, approdò a Lipari il 12 di febbraio 1672, deponendo in terra, senza pretesa di pagamento, il suo carico. Le cose, in verità, andarono assai diversamente. Fu, quello, un autentico atto di pirateria che i Liparesi, abilissimi nel settore, compirono costretti dalla fame. E, giacchè il pane, da qualunque parte provenga, è pur sempre da considerarsi grazia di Dio, essi, anche al fine di acquietare la propria coscienza, occultarono la dinamica del fatto col casto velo della sacralità, e gridarono al miracolo. E' da credere che fu questo episodio che fece nascere nei fedeli l'idea di avere un Vascelluzzo d'argento tutto per sè a somiglianza di quello di cui andavano fieri i Messinesi e che ricordava un più remoto analogo "miracolo" di insperato approvvigionamento alimentare. Ma la cosa finì lì.Duecentocinquantaquattro anni dopo, toccò all'arcivescovo mons. Angelo Paino la sorte di cogliere l'occasione giusta per risvegliare quell'idea da gran tempo sopita. Dal Patriarca e dal Capitolo della Cattedrale di Venezia mons. Paino aveva ottenuto un (frammento di pelle) di S. Bartolomeo. Voleva farne dono ai concittadini eoliani. Inclusa nel Vascelluzzo dei Messinesi e accompagnata dallo stesso presule, la reliquia fu portata a Lipari su una torpediniera della Regia Marina che diede fondo nella baia di Portiniente la mattina del 22 agosto del 1926.Incontenibile il tripudio della folla in attesa. Nel suo primo discorso mons. Paino ebbe a dire: "dovete avere anche voi il vostro Vascelluzzo... stasera il Vascelluzzo di Messina girerà in processione per le vostre vie e voi lo caricherete d'oro per il vostro Vascelluzzo". Mons. Paino diede il primo esempio di generosità deponendo un suo anello pastorale. Il vescovo mons. Bernardino Salv. Re (1928-1963) alimentò il pio proposito e ai suoi appelli generosamente risposero gli Eoliani residenti e quelli emigrati d'America e d'Australia. Così il 23 agosto del 1930, alle ore 19.30, il vescovo Re in Cattedrale benedisse l'artistica navicella. Opera di eccellente fattura, uscita dall'oreficeria palermitana Perricone-Marano, il Vascelluzzo, contiene kg. 2 di oro e 30 di argento. Nel mezzo della tolda e sul casseretto troneggiano la preziosa teca contenente il "frammento di pelle" e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d'oro massiccio (kg. 1,100). Il Vascelluzzo precede il simulacro d'argento di S. Bartolomeo nelle quattro processioni annuali. Nel Vascelluzzo di Lipari va ravvisata la chiara testimonianza della cultura degli avi tutta compenetrata dalla fede e che perciò stesso non riusciva a distinguere la netta demarcazione fra il sacro trascendente e il quotidiano di quaggiù, ammettendo, anzi, una mutua contaminazione tra le due sfere sino ad interpretare le causali coincidenze terrene - anche le meno edificanti - come compiacente manifestazione del soprannaturale. Eccessi di certo non tollerabili per l'ortodossia. Ma, "cionondimeno, una religione agirà sempre in tal modo fino a quando sarà veramente viva". Appartiene agli uomini, infatti, anche se sono i teologi i soli deputati a gestirla.

Judo: Cassandra Finocchiaro ai "Giochi delle isole"

La liparese Cassandra Finocchiaro, kg. 63 Cadette, dello Sporting club Lipari, parteciperà con la rappresentativa Sicilia ai " Giochi delle Isole" che quest'anno saranno in Guadalupe dal 20 al 24 maggio p.v.
Si tratta di una gara molto importante alla quale si accede dopo la selezione regionale, in base ai risultati ottenuti precedentemente.

Foto: Gruppo dello Sporting con Cassandra Finocchiaro (la seconda in basso a sinistra)

martedì 22 aprile 2008

Lavoratori ex Pumex: .......eppur ci si muove

Qualcosa si muove per la definizione dell'avvio al lavoro in ASU al comune di Lipari degli ex lavoratori della pomice. Coerenti con l'impegno che abbiamo preso oggi ci siamo mossi per seguire passo passo gli sviluppi della situazione. Il dirigente del IV settore Nico Russo oggi pomeriggio ha aperto le buste con le due offerte pervenute per l'assicurazione obbligatoria per eventuali danni nei confronti di terzi. Successivamente, unitamente ad una delegazione di ex lavoratori (Natoli, Milanese, Ainis, Rizzo, Sturniolo,Trucco) ha proceduto a rapportare le qualifiche ricoperte in Pumex con quelle previste al comune. Sono state formate, in qualche modo, anche le squadre chiamate ad intervenire sui siti archeologici e nella sentieristica. La settimana prossima i 29 lavoratori dovrebbero riprendere a lavorare. Sarà la volta buona? Speriamo di si e...occhi aperti. VI PROPONIAMO A SEGUIRE ALCUNE FOTO DEL "CALVARIO" DEI LAVORATORI




Consiglio comunale: Novità per rete idrica e minimo(80mc) impegnativo contrattuale

L'Eas dovrà restituire al comune di Lipari quella parte della rete idrica di proprietà comunale che in atto gestisce. Inoltre a decorrere dal 1° luglio 2005, per le annualità ancora da fatturare, il minimo impegnativo contrattuale (80 mc), sino a quella data corrisposto dai cittadini a prescindere dall'effettiva erogazione di quel quantitativo d'acqua, non dovrà più essere pagato. Lo ha deliberato, qualche minuto fà, il consiglio comunale di Lipari che, accogliendo la proposta lanciata per conto del gruppo "Il Faro" dal consigliere Gesuele Fonti, ha dato mandato all'amministrazione di verificare la possibilità di affidare la gestione dell'intera rete idrica comunale (in house) alla Eolie servizi S.p.A. , interrompendo in tal caso quella che è la procedura della messa in liquidazione.
Per i due consiglieri del "Faro" Megna e Fonti, che sin dal loro insediamento si sono battuti per l'eliminazione dell'iniqua e illegittima quantità minima da pagare(con esplito riferimento anche all'apposita delibera CIPE n. 52 del 4/4/2001), è "il raggiungimento di un importante traguardo, inseguito solo ed esclusivamente nell'interesse dei cittadini, che svincola le fasce più deboli e le utenze più parsimoniose da un carico alquanto oneroso". Il riscontro più che soddisfacente al loro certosino operato lo si ha avuto attraverso il conforto dei numeri in aula consiliare. A favore hanno, infatti, votato unanimente sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza. Si è registrata anche una astensione. A conferma che, quando si mettono da parte le beghe e si opera nell'interesse supremo dei cittadini, anche il lavoro portato avanti dalla parte "avversa" può trovare unanimi consensi.

S.Bartolo:(2° parte) IL CULTO

La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.

Alicudi: Lo Cascio interviene sull'insabbiamento del molo

"Problemi di insabbiamento del molo di attracco dell’Isola di Alicudi" è l'argomento di una lettera che il consigliere Pietro Lo Cascio ha inviato agli amministratori del comune di Lipari.
IL TESTO:
"Gentili Amministratori,
da alcuni giorni la compagnia di navigazione Siremar, l’unica che garantisce con regolarità quotidiana due collegamenti tramite aliscafo con l’Isola di Alicudi, emette biglietti per le corse da e per la suddetta isola “con riserva”, e ciò indipendentemente dalle condizioni meteo-marine.
Il problema è costituito dal progressivo insabbiamento del fondale contiguo al lato Sud del molo, che rischia di impedire lo svolgimento delle operazioni di attracco, poiché la prua e le ali dei mezzi potrebbero essere danneggiati anche in condizioni di risacca altrimenti trascurabili. Il grado di isolamento di Alicudi e i disagi ad esso connessi, per la comunità dell’isola, sono talmente evidenti e noti da rendere superflua ogni ulteriore disamina del problema, almeno sotto tale aspetto; con la presente intendo sottolineare invece l’urgenza di un intervento per scongiurare quello che – da un problema potenziale ma imminente – rischia di trasformarsi in una jattura prolungata per l’isola, la sua economia e il mantenimento dei suoi rapporti con il resto del mondo.
Nell’ambito del provvedimento “Opere per la messa in sicurezza dei porti delle Isole Eolie – 1999.IT.16.1.PO.011/6.03/6.1.13/029”, infatti, sono stati previsti interventi di prolungamento del molo e di livellamento dei fondali ad Alicudi, con un importo pari a 700.000 euro, la cui realizzazione dovrebbe essere completata entro la fine del 2008. Di fatto, ad oggi staziona sul molo un mezzo meccanico, ma nessun intervento risulta ancora essere stato posto in opera. Non si può assolutamente permettere che, per mesi e soprattutto in piena stagione turistica, l’isola rimanga tagliata fuori dai collegamenti in aliscafo ad una minima bava di vento, che rende di fatto impraticabili le operazioni su tale lato del molo.
Ritengo dunque, e desidero suggerire vivamente, che il Comune di Lipari, di fatto committente di tali opere, debba intervenire con urgenza presso la Ditta appaltatrice in merito al cronoprogramma dei lavori, chiedendo l’immediata esecuzione dei lavori di dragaggio necessari e propedeutici alla realizzazione dell’intero progetto. Nell’eventuale impossibilità di procedere come sopra, desidero suggerire l’opportunità della richiesta di un intervento straordinario e/o di somma urgenza al Genio Civile Opere Marittime, cui compete la soluzione dei problemi sopra evidenziati.
Certo del fatto che concorderete circa la gravità della situazione, Vi ringrazio dell’attenzione invitandoVi nuovamente a intervenire con la massima urgenza.

Lipari: Controlli dei carabinieri. Forte rischio alcool

Ancora controlli a tappeto nella notte fra sabato e domenica dei carabinieri di Lipari, in collaborazione con i militari della compagnia di Milazzo. Nel mirino in particolare l’abuso di alcool da parte dei giovanissimi. Tanti i giovani sottoposti alla verifica del tasso etilico. Sono state ritirate una decina di patenti.
Intanto è di nuovo “allarme rosso” dall’Istituto Superiore di Sanità. In occasione dell’Alcool Prevention Day 2008 è emerso un dato allarmante per il numero di giovani che fa uso di sostanze alcoliche. Il 67 % di giovani al di sotto dell'età legale consuma nelle “serate tipo” ogni genere di bevanda alcolica, il 35,7 % dei giovani dichiara di consumare 1-2 bicchieri; il 27,8 % da 3 a 5 bicchieri e il 20 % circa beve oltre 6 bicchieri in un'unica occasione, ubriacandosi. Sono soprattutto i minori a bere birra e cocktail alcolici, sia ragazzi che ragazze, che sono addirittura più numerose dei coetanei maschi, si comincia prestissimo, già a 12 anni. Probabilmente il bere è legato al nuovo modello dello stare insieme, perché l’euforia e la disinibizione che può dare risulta utile in un gruppo di adolescenti per superare insicurezza, paura, imbarazzo e timidezza tipiche di questa età. Diventa compito di ogni adulto ricordare ai ragazzi che l’alcol può provocare uno stato di profonda alterazione psicofisica e che la sua pericolosità è maggiore proprio perchè è una sostanza legale e socialmente accettata, per consumare la quale non è necessario nascondersi.

lunedì 21 aprile 2008

San Bartolo, il culto, il vascelluzzo, il pollice, la statua d'argento, la Cattedrale

SAN BARTOLOMEO (Prima parte)
di Giuseppe Jacolino
Da sempre la tradizione ecclesiastica locale ci propone il 13 di febbraio dell'anno di grazia 264 come la data dell'arrivo del corpo santo a Portinente di Lipari. Ma purtroppo non abbiamo i necessari supporti documentari per accettare in toto codesta data. Tuttavia, ritroviamo che il vescovo francese S. Gregorio di Tours - vissuto all'incirca tra il 538 e il 594 - appare ben informato del solido nesso - "storico", potremmo dire - che s'era stabilito tra S. Bartolomeo e l'isola di Lipari. Così egli scriveva in proposito: "La storia della sua passione narra che Bartolomeo Apostolo subì il martirio in terra d'Asia. Dopo molti anni della sua passione, essendo sopraggiunta una nuova persecuzione contro i Cristiani, e vedendo i pagani che tutto il popolo accorreva al suo sepolcro e a lui offriva preghiere ed incensi,spinti dall'odio portarono via il suo corpo e, postolo in un sarcofago di piombo, lo gettarono in mare dicendo: perché tu non abbia più ad allettare il nostro popolo. Ma, con l'intervento della provvidenza di Dio, nel segreto delle sue operazioni, il sarcofago di piombo, sostenuto dalle acque che lo portavano, da quel luogo fu traslato ad un'isoletta detta Lipari. Ne fu fatta rivelazione ai cristiani perché lo raccogliessero: raccolto e sepoltolo, su quel corpo edificarono un gran tempio. In esso è ora invocato e manifesta di giovare a molte genti con le sue virtù e le sue grazie".C'era dunque in Lipari - già nel sec. VI - una tradizione relativa all'approdo del sacro corpo; c'era un gran tempio elevato in onore del Protettore; e c'era pure un certo movimento di pellegrini forestieri che qui venivano a sperimentare le "virtù" e le "grazie" di quelle spoglie taumaturgiche. Dire che la devozione a S. Bartolomeo e questa forma di primitivo "turismo" risalissero all'anno 264, sarebbe forse azzardato. Tuttavia, rimane un fatto incontestabile che le cose in Lipari stavano proprio così da molto tempo, assai prima che Gregorio di Tours facesse quell'annotazione nel suo Libri Miraculorum.Tra il 200 e il 250 gravò sulla Capitale la cosidetta crisi dell'anarchia militare. Bisogna ora sapere che codesta «anarchia» non fu soltanto militare, bensì, più generalmente, investì tutti i settori della vita economica e amministrativa e gran parte degli antichi valori civili e istituzionali dell'Impero. In siffatta atmosfera, calda di fermenti politici e sociali, il Cristianesimo poté fare il suo primo balzo, massiccio e trionfale, all'interno del mondo pagano e, in special modo, in Sicilia e lungo le coste tirreniche della nostra Penisola. Era proprio in queste aree che, per via dei frequenti approdi, si faceva maggiormente sentire l'influenza del già adulto Cristianesimo dell'Asia Minore. Il fenomeno toccò Siracusa, Catania, Taormina, Messina, Reggio, Lipari, Vibo Valentia, Pozzuoli, Napoli e Ostia. Tutto questo impensierì le sfere responsabili di Roma che non riconoscevano più la faccia dei sudditi; a tal punto che l'imperatore Decio non poté fare a meno di indire, nel 249, una persecuzione in grande stile, la più intelligente, la più capillare e repressiva che mai s'era avuta in passato. Ed imperversò, la persecuzione, anche sotto il successore Valeriano, sino al 258. Ritenuti responsabili assoluti di così nefasta trasformazione sociale, i cristiani dovevano essere eliminati senza pietà. Addirittura si ordinò che i cittadini dell'Impero circolassero muniti di una speciale tessera (si diceva libellus) in cui veniva dichiarato, previo un effettivo accertamento di prova, che il detentore aveva sacrificato alle divinità ufficiali dello Stato e aveva bruciato l'incenso davanti all'effige dell'Imperatore. L'impatto con la persecuzione trovò impreparate le masse cristiane che, cresciute all'insegna dell'improvvisazione, spesso risultavano eterogenee; accanto ai cristiani di autentica convinzione c'erano di quelli che alla nuova fede avevano aderito quasi per istinto di conservatorismo. Contenere le defezioni e confermare i fratelli nella fede. Questa fu la parola d'ordine e la reazione spontanea della Chiesa perseguitata. E allora s'incominciò ad esaltare il gesto del martirio e la personalità dei Martiri, di coloro, cioè, che col sacrificio della vita avevano saputo testimoniare la loro fedeltà al Cristo. Martire vuoI dire appunto testimonio. Ai Martiri si attribuì l'appellativo di «Santo», titolo che da prima si conveniva soltanto alle persone della Triade divina; sul piano dell'iconografia, ad essi si pose nella mano destra la palma del trionfo, e, sul capo, la corona della gloria. Tutto ciò mirava ad esternare il convincimento che alla fine del mondo e al momento della resurrezione della carne, essi, i Santi Martiri, sarebbero stati solleciti nel risveglio e i primi ad essere ammessi alla visione beatifica senza dover subire l'angosciosa ansia del giudizio di Dio.Ed ecco che, proprio in quegli anni di persecuzione e in quelli di relativa tregua che seguirono con l'imperatore Gallieno (259-268), ci fu la rincorsa all'accaparramento, nei cimiteri pubblici e privati, dei loculi che fossero contigui alle sepolture dei Martiri. In codeste operazioni si arrivò ad investire fior di quattrini. Ma ne valeva la pena: allo squillare delle angeliche trombe, il Martire si sarebbe levato al cielo trascinando con sè il grappolo dei suoi affezionati devoti. E, giacche non era dato a tutti il comodo e il privilegio di avere un Martire ad uso personale ed esclusivo, si fece strada un'altra credenza: che un Martire solo, purché ufficialmente adottato a Protettore dei cristiani di un determinato territorio, avrebbe esercitato gli stessi poteri salvifici a vantaggio dell'intera collettività.La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.Comunque siamo in presenza di una vicenda troppo lontana nel tempo e troppo oscura perché oggi si possa formulare un sereno giudizio sull'autenticità o meno di quella reliquia. Oltretutto, va considerato un altro aspetto del costume di quel tempo: nella seconda metà del III secolo le richieste dei corpi santi diventarono tantissime e così pressanti che, quasi per naturale conseguenza, emerse allora, e s'infittì ben presto, la trista genìa dei sofisticatori e dei profittatori pronti a spacciare ossature integre o frammentate - teste, mani, piedi, clavicole e mascelle - attribuite ad Apostoli, ad Evangelisti, a martiri ed anacoreti. Il tempo e la labilità della memoria umana fecero il resto. Sul vergine sostrato storico del fatto l'ingenua religiosità e la vivace fantasia del nostro popolo venne via via innestando quelle sovrastrutture miracolistiche (la cassa di pietra galleggiante, la difficoltà di tirarla a secco ecc.) di cui nel sec. IX parlò S. Teodoro Studita e che tutti conosciamo.Una brutta sorpresa ebbero i Liparei del VI secolo. Nel mentre S. Gregorio di Tours dava per certo che i resti mortali di S. Bartolomeo si veneravano nell'isola di Lipari, si venne a sapere che altri scrittori sostenevano il contrario. Teodoro Lettore assicurava che il sacro corpo riposava a Dàrae, in Mesopotamia, e Vittore di Capua dal canto suo attestava che esso si trovava in Frigia. Evidentemente stavano venendo al pettine i nodi dei precedenti abusi e di tanta superficialità. Come abbiano reagito i Liparei non lo sappiamo. Sappiamo però che verso il 592 papa Gregorio Magno {che fu il primo pontefice a tentare di mettere ordine nell'ingarbugliato settore delle reliquie) destituì il vescovo di Lipari Agatone II. E assai probabile - sostiene il prof. Bernabò Brea - che il nostro vescovo sia stato punito per aver manifestato «uno spirito di eccessiva iniziativa ed indipendenza» nei confronti della Curia Romana che in fatto di culto e di reliquie di Santi la pensava diversamente. L'episodio finì lì. Resta comunque il fatto che tutte le fonti letterarie dei secoli successivi, concernenti il culto di S. Bartolomeo, indicano costantemente l'isola di Lipari come meta terminale della prima traslazione. E non poteva essere che così. Perché, anche dopo che nell'838 le spoglie di Lui ci vennero sottratte dai Beneventani, il popolo di Lipari restò fedelissimo alla memoria dell'antico Protettore, e la sua chiesa cattedrale divenne un punto di riferimento non soltanto religioso, ma anche di aggregazione sociale. Pure quando lo sgomento dell'aspettazione della fine del mondo svanì, pare che Gli si facesse intendere che qui c'erano ancora validissime ragioni perché Egli restasse a tutela della città e delle isole.

In attesa dei vip che verranno..le foto di quelli che sono già arrivati alle Eolie











Nelle foto: Lee Ryan- Giovanna Melandri- Massimo D'Alema- Fabio Cannavaro

Lavoratori ex pomice: "Scusateci, abbiamo scherzato"

Attendono da mesi, dovranno attendere ancora...un paio di giorni, una settimana o chissà quanto. Sono gli ex lavoratori della pomice, per la precisione il primo gruppo di 29, che il comune dovrebbe prendersi temporaneamente in carico in ASU (attività socialmente utili).
Domani, come annunciato in pompa magna, doveva essere il gran giorno del ritorno al lavoro. La comunicazione doveva essere data stamattina alle dieci nella riunione che il sindaco di Lipari, il presidente del consiglio e il dirigente del IV settore avevano fissato con i ventinove. Invece...non è così. Si devono ancora aprire le buste(due) per l'assicurazione obbligatoria per eventuali danni nei confronti di terzi e...udite...udite... ci sarebbero altri problemi...queste assunzioni (che avverrebbero a costo zero per il comune) cozzerebbero contro quanto previsto dalla finanziaria. Mentre i lavoratori aspettano in aula si susseguono frenetiche le riunioni tra il sindaco Mariano Bruno, il dottor Francesco Subba, il dirigente Nico Russo. Viene anche convocato il presidente del consiglio Pino Longo. L'aria e non solo quella, si dice, è tesa.
Alla fine Longo, per primo, seguito da Bruno e Russo scendono nell'aula consiliare. Il presidente del consiglio relazione sulle varie fasi e non lesina qualche stoccata ai dirigenti, il sindaco rassicura tutti ed evidenzia che c'è la volontà politica di farsi carico di questi lavoratori e, ufficialmente, dà direttive al dirigente Russo che si proceda...nonostante la Finanziaria. Sarà la volta buona? "Frenatori" permettendo sarebbe davvero il caso di finirla di "giocare" con il destino di questi lavoratori e delle loro famiglie

Ex lavoratori pomice: Da dopodomani al lavoro

Ritorneranno al lavoro già domani 29 degli ex lavoratori della pomice di Lipari che, nell'ambito dei lavori socialmente utili, sono stati richiesti all'Ufficio provinciale del Lavoro dal comune di Lipari. Si materializza così il percorso intrapreso, in tempi non sospetti e cioè prima che la Pumex fosse chiusa per disposizione della Procura, dall'attuale presidente del consiglio comunale Pino Longo e che ha trovato da subito il supporto e la disponibilità dell'assessore regionale al Lavoro Santi Formica. I ventinove, o la larghissima parte di essi, sarà impiegata nell'ambito degli interventi inerenti la sentieristica, un settore al centro dell'attenzione dei turisti ma che non sempre si presenta all'altezza della situazione. Gli ultimi dettagli saranno definiti stamani nel corso di un incontro che gli ex lavoratori del settore pomicifero avranno con il sindaco Mariano Bruno, con il presidente Pino Longo e con il dirigente del IV settore Nico Russo. Entro la settimana i primi ventinove ex lavoratori del settore pomice prenderanno servizio nel maggior Comune delle Eolie. Quelli che saranno avviati al lavoro domani sono la prima tranche dei lavoratori che transiteranno a tempo determinato nell'organico comunale. Prima della metà di maggio dovrebbero andare ad aggiungersi un'altra decina di unità. Una serie di date che alla fine dovrebbero portare tutti i lavoratori(una cinquantina) ad avere una nuova, seppure momentanea, occupazione e in attesa di transitare nella Beni culturali S.p.A. . E' opportuno ricordare che questi lavoratori non incidono economicamente sulle casse comunali. Al sussidio di mobilità che percepiscono si aggiunge l'integrazione garantita dall'Assessorato regionale al Lavoro.

Lami: Il bilancio della giornata ecologica

Come da noi anticipato ieri ha ottenuto un buon successo l'iniziativa dell'associazione "Borgata Lami" che dedicato la giornata alla pulizia del Torrente Castagna.
Questo il comunicato ufficiale dell'associazione, presieduta da Saverio Merlino:
Una meravigliosa giornata di sole ha fatto da sfondo all’iniziativa dedicata alla pulizia del Vallone Castagna organizzata, ieri 20 Aprile, dall’Associazione Borgata Lami.
Circa 70 persone tra soci e cittadini volontari (molti i bambini presenti) hanno raccolto rifiuti d’ogni genere, abbandonati, da chi non ha rispetto per l’ambiente che lo circonda, lungo il torrente che da Lami conduce a Rocche Rosse, in uno dei siti naturalistici più belli delle Eolie.
Sono stati riempiti d’immondizia 3 “scarrabili” che, con eccezionale collaborazione e grande disponibilità, i fratelli Gesuele e Tindaro Fonti, cui vanno tanti ringraziamenti, hanno messo a disposizione dell’Associazione.
Dopo questa faticosa impresa, che per alcuni soci ha richiesto un impegno arduo per diversi giorni, l’Associazione Borgata Lami perlustrerà e vigilerà, con ogni mezzo, tutta l’area che da Vallone Castagna conduce a Rocche Rosse, denunciando, senza nessun indugio, alle Autorità competenti, quanti saranno individuati ad abbandonare rifiuti.
Quella di ieri è stata per l’Associazione Borgata Lami anche l’occasione per installare la “caratteristica segnaletica” che ha realizzato per indicare ai tantissimi turisti che, da Aprile ad Ottobre, ed anche oltre, scelgono, sempre più frequentemente, di praticare gli “antichi cammini naturalistici”, che da Canneto portano a Lami, Vallone Castagna, Monte Chirica, Cavallo Arena, Rocche Rosse e Monte Pelato, siti d’indubbio valore paesaggistico.
Terminata la raccolta dei rifiuti tutti i partecipanti, ai quali si sono uniti circa 30 turisti, che provenivano da un’escursione dei luoghi, stanchi, ma soddisfatti del lavoro effettuato, si sono radunati sul punto panoramico di “Cavallo Arena” per continuare a godersi, con la propria famiglia, in allegria e a contato con la natura, la meravigliosa giornata e ad apprezzare, con un buon appetito, fave, pecorino, salsicce e tanti dolci tipici preparati, per l’occasione, dalle signore di Lami.

"Ambientalisti o delinquenti". Nota di Legambiente Lipari

Ambientalisti o delinquenti? Nota di Legambiente Lipari del 19.04.08
“Un grumo inestricabile fatto di ignoranza, atavicità remissiva di fronte ai poteri forti, di pervicace tutela di interessi personali o di clan, di acquiescenza supina o complice condivisione di un'illegalità diffusa”.
E' questo il pesantissimo giudizio espresso a proposito della comunità eoliana e del "sacco del territorio" e riportate in quella che possiamo definire la parte teorico-presentativa del “piano di gestione del sito Unesco delle Eolie” redatto dal professor Aurelio Angelini. Affermazioni gravi e lesive e oltraggiose dell'intera comunità eoliana contro le quali si è prontamente schierata l'amministrazione del sindaco Mariano Bruno che, prontamente, chiede ad Angelini delle scuse pubbliche”.
In data odierna, nella relazione d’apertura del convegno “NUOVA ARIA PER L’AMBIENTE organizzata dall’ATO5 Eolie per l’ambiente”, al quale Legambiente ha aderito con entusiasmo ed in perfetta sintonia di intenti, il nostro primo cittadino – notando la minima partecipazione dei cittadini eoliani e rappresentanti di categorie in sala - ha in parte confermato l’assunto del professor Angelini, tacciando di “insensibilità all’ambiente” i propri concittadini.
Il concetto è stato quindi ripreso dall’Assessore all’Ambiente Giulio China che sostituendo il Sindaco al tavolo dei relatori, nel tentativo di rafforzare il concetto precedentemente espresso dal Sindaco Bruno, ha dichiarato che:“gli eoliani sono incivili”.
Sarà vero? E di cosa si lamentano i nostri amati amministratori? Non sono forse gli stessi che, demonizzando coloro che: reclamano il rispetto dai cacciatori delle zone ZPS, che denunciano discariche abusive in cave non controllate, che tramite comunicati denunciano discariche a cielo aperto di eternit/amianto, che chiedono l’intervento dell’amministrazione per il ripristino dei sentieri storici (mulattiere) impraticabili e pieni di rifiuti, hanno reso la parola “ambientalista” sinonimo di “delinquente”.
Coloro cioè – secondo la linea di pensiero del nostro sindaco,che non lottano per la salvaguardia del più grande bene collettivo –il proprio territorio- ma sono solo contro. Contro il progresso (leggasi megaporto); contro la costruzione delle case ( abusive); contro i pollai;contro l’aviopista ecc.
E’ infatti colpa degli ambientalisti – a parere sempre del Sindaco- che si vuole “imporre” il Parco delle Eolie che impedirà agli eoliani di andare a caccia; di raccogliere le olive nel proprio terreno; che sequestrerà le proprietà, che sequestrerà i pollai e Dio sa cos’altro ancora….
In qualsiasi paese civile questo si chiamerebbe terrorismo ambientale ma per il Sindaco Bruno i propri cittadini sono solo somari da tiro ai quali propinare qualsiasi menzogna ed indurli a tirare il proprio carro colmo di ambizioni e progetti devastanti ( megaporto, aviopista e quant’altro si inventerà prima della fine del mandato).
E’ chiaro come, in questa ottica, il cittadino eoliano abbia il terrore di farsi vedere in un consesso in cui si parli di ambiente poiché ha paura di essere scambiato per un “ambientalista”."
Legambiente Lipari
Piero Roux

domenica 20 aprile 2008

Personaggi della Lipari di una volta: Edwin Hunziker

Edwin Hunziker nasce ad Affoltern am Albis il 3 Aprile del 1901. Frequenta la scuola elementare e secondaria in Affoltern am Albis e nel tempo libero dà una mano nella fattoria del padre. I primi anni della sua gioventù sono segnati da condizioni di vita molto misere e difficoltose. Sogna una vita futura migliore e comincia ad affiorare la sua “sete di cultura”.
Il talento per il disegno inizia a farsi notare facendo emergere le sue prime ambizioni artistiche di diventare “pittore”, ma questi suoi desideri non vengono accettati benevolmente dalla sua famiglia.
Frequenta malvolentieri la Scuola Commerciale Cantonale di Zurigo e dopo l’esame di maturità (1920) non ha alcun interesse ad intraprendere una carriera commerciale e decide di frequentare l’università. Quello che gli offre l’università non lo soddisfa e quindi convince il padre a permettergli di continuare i suoi studi a Roma e si iscrive alla scuola di pittura di Carlo Alberto Petrucci (Inverno 1921-1922). Per la sua famiglia la professione di “pittore” non è considerata valida per un buon futuro e quindi pretendono che diventi almeno insegnante di disegno e per farlo diviene necessaria la frequenza di un’accademia. Dopo il soggiorno in Italia continua gli studi presso l’Accademia di Monaco di Baviera (Inverno 1922-1923). Qui conosce il pittore Johann Peter Fluck ed il musicista Willy Burkhard i quali in seguito diventano suoi amici.
“Per motivi sconosciuti, che non ricordo” così racconta nelle Sue memorie, viene espulso dall’accademia diventando autodidatta.
Dopo Monaco raggiunge Firenze dove fa la conoscenza dei pittori Max Gubler e Max Hunziker; Max Gubler diventa in seguito uno dei suoi più cari amici.
Da Firenze và a Parigi dove frequenta i pittori Max Hege, gli scultori Karl Gesser ed Ernst Keller e successivamente lo raggiungono Max Hunziker e Max Gubler.
Al suo ritorno a Zurigo sente parlare con molto entusiasmo della Sicilia, ed è così che insieme a Max Gubler comincia a fare dei programmi di “emigrazione”. Intorno al 1924 parte per Palermo, fermandosi nel villaggio roccioso di Boccadifalco dove, poco dopo, viene raggiunto da Max Gubler. “La vista sulla Conca D’oro è meravigliosa ma quasi impossibile da dipingere” e ben presto entrambi si stancano sia del luogo che del comportamento della popolazione. Edwin Hunziker lascia Palermo per andare in cerca di qualche cosa di particolare ed è così che trova Lipari, la sua “terra promessa”. Giunto a Lipari, incantato dal luogo, si fa raggiungere da Max Gubler e poiché il paesaggio liparese offre innumerevoli motivi da dipingere, pian piano sull’isola si forma una piccola colonia di pittori; tra questi è presente anche Emilio Müller.
A Lipari per qualche tempo Edwin Hunziker vive insieme a Max Gubler e sua moglie Maria in una casa nei vicoli sotto le mura del Castello. Per molto tempo è sotto l’influenza di Max Gubler e lo affascina la sua pittura. Dipingono spesso insieme, copiandosi, giocando con i colori ed i soggetti, tanto da confondere spesso le opere dell’uno con quelle dell’altro. Infatti Edwin Hunziker scrive nelle sue memorie che qualcuno dei suoi quadri è stato venduto come opera di “Max Gubler”.
Oggi una prova della contemporaneità di realizzazione dei soggetti si può vedere nei quadri rappresentanti “Marina Corta” conservati presso la Villa Diana di Lipari (Hunziker - Marina Corta - 1925 ) e presso una collezione privata di Zurigo (Gubler: Lipari, Hafen und Festung - 1925). Edwin Hunziker in quegli anni conosce una ragazza dell’isola, Clelia Gemmola; in lei trova una coraggiosa compagna e nel 1925 la sposa. Sull’isola di Lipari nel 1926 ha inizio il “Confino Politico” ed è durante questo periodo che conosce lo scrittore Curzio Malaparte ed altri personaggi di cultura che il fascismo coattivamente fa dimorare sull’isola. Nel novembre del 1926 nasce il suo primogenito Sandro. Nel 1931 fa ritorno in Svizzera per organizzare una mostra in una galleria d’arte di Berna ed è in questa occasione che conosce gli artisti Cuno Amiet e Victor Surbeck.
Grazie ad una borsa di studio elvetica si stabilisce con la moglie per alcuni mesi a Parigi (1932); esaurita la sua borsa di studio fa ritorno in Svizzera e da lì riparte per Lipari. Isolano per propria scelta egli si ritrova più eoliano degli stessi “liparoti” ed è a Lipari che mette definitivamente le sue radici familiari e lavorative.
Nell’Agosto del 1936 nasce il secondo figlio Donato, colpito fin dalla nascita da un grave handicap fisico. Nel 1940 si reca con tutta la famiglia in Svizzera, poiché i venti di guerra consigliano agli stranieri di lasciare l’Italia per mete più tranquille. È durante questi anni (1946 c.a.) che ha modo di conoscere il pittore e scultore Marino Marini. Dopo un anno e mezzo dalla fine della guerra riesce a fare ritorno a Lipari dove ha lasciato e ritrovato, grazie alla custodia di alcuni amici fidati, una casa di campagna nella Contrada Diana. La casa, comprata poco tempo prima dell’inizio della guerra è, negli anni cinquanta, ampliata ed attrezzata a fine alberghiero, diventando l’odierno albergo “Villa Diana”, ancora oggi di proprietà e gestito dalla sua famiglia.
Edwin Hunziker viene chiamato dai conoscenti locali “u profissuri” (il professore), riconoscendogli il notevole bagaglio culturale e gli interessi artistici di cui essi mancano, spesso non per loro scelta ma per l’insularità che fortemente condiziona la vita locale. L’appellativo è un segno del grande rispetto di cui gode sull’isola. Quasi per scelta personale durante la sua vita egli non ha mai esposto le sue opere sull’isola, tranne una piccola apparizione presso il Centro Studi Eoliani nel 1985. Continua la sua attività pittorica con entusiasmo e dedizione. Mentre la sua famiglia si dedica alla gestione della Villa Diana egli gira l’isola con il suo cavalletto, le sue tele, i suoi colori.
Per i contadini locali diviene una figura familiare da incontrare sotto gli ulivi di “San Calogero” e tra i fichi d’india di “Capistello”. Le esposizioni dei quadri, in Svizzera, si susseguono con successo. Gli entusiasmanti colori dell’isola si uniscono alla tecnica ed alla sensibilità del pittore, al piccolo breve tocco di colore che coglie il momento dell’immagine rendendola viva sulla tela.
Erede dei grandi maestri dell’impressionismo, dal suo pennello scorrono sulle tele i colori forti dell’isola con la forza della tecnica carpita negli ateliers parigini. Nel 1975 Edwin Hunziker viene colpito da un ictus che per molti mesi lo costringe a cure sia a Lipari che in Svizzera. Si riprende molte bene, anche se deve camminare con l’aiuto di un bastone. Ricomincia a dipingere recandosi nei luoghi amati e lontani dell’isola non più a piedi ma con la macchina ed accompagnato dalla moglie. Dopo la malattia riscopre la vita: i colori diventano più intensi e sembra mettere sulle tele un entusiasmo ancora maggiore.
Nel dicembre 1985 muore il figlio Sandro. Da questo dolore Edwin, già ottantaquattrenne, non si riprende. Muore il 13 marzo del 1986, ad appena tre mesi dalla morte del figlio. Le sue opere divise tra Lipari e la Svizzera, rimangono alla famiglia che nel 1989 organizza una mostra antologica presso la Galleria Wolfsberg di Zurigo; anche il Comune di Lipari, nel 1994, lo ricorda con una piccola mostra.
Ancora la famiglia organizza, con successo, una mostra a Thun (Svizzera) e poi a Palermo nel 2002 ed a Catania nel 2004. Il Museo Archeologico Regionale Eoliano “Luigi Bernabò Brea” di Lipari, nell’ambito dei festeggiamenti per il cinquantesimo anno della sua fondazione, gli dedica una mostra antologica intitolata “Colore, Luce, Spazio” allestita nella ex chiesa S. Caterina al Castello di Lipari.
La mostra, aperta al pubblico dal 22 agosto al 10 ottobre 2004, propone sessanta opere di Edwin Hunziker con grande successo di pubblico. Il suo mondo continua oggi a vivere tra le mura ed i giardini dell’albergo Villa Diana, conservato dalla nipote Clelia e dalla sua famiglia nella semplicità da Lui voluta. Nella Villa Diana i quadri di Edwin Hunziker sono visibili sulle pareti del salone e delle camere.
Testo di Clelia Hunziker Ulteriori ragguagli su http://www.edwinhunziker.it/

Lami: Giornata ecologica nel torrente Castagna

Si è svolta nella frazione liparese di Lami la giornata ecologica per ripulire il "Vallone Castagna" dai rifiuti di ogni genere abbandonati vergognosamente ovunque. L'iniziativa è stata dell'Associazione
“Borgata Lami” presieduta da Saverio Merlino. Tra non poche difficoltà, vista la zona alquanto angusta, sono stati riempiti tre scarrabili e, grazie alle Eolie Multiservizi, il materiale è stato trasportato sino al centro di stoccaggio di Canneto. Una validissima iniziativa ambientale alla quale ha partecipato attivamente (vedi foto in basso) il consigliere comunale Sarino Centorrino (Eolie nel cuore). Una cinquantina i partecipanti fra cui diverse donne.
La giornata ecologica ha avuto come appendice il posizionamento di una “caratteristica segnaletica”, realizzata dall’Associazione, per indicare gli “ antichi cammini”. Al termine dell'operazione di pulizia, tutti i partecipanti e gli "ospiti dell'ultimo momento" si sono riuniti nella zona di “Cavallo Arena” per un momento conviviale e per una grigliata di salsiccia.

Eolie. Grande caldo, primi timidi tuffi

Splendida giornata di sole alle Eolie con temperature che hanno raggiunto all'apice anche i 3o gradi. In molti hanno approfittato per una capatina in spiaggia per un primo accenno di tintarella. I più temerari hanno anche effettuato qualche tuffo. A Vulcano , l'elevata temperatura, ha favorito permanenze più lunghe in mare. Tante le comitive di turisti in visita alle isole.

sabato 19 aprile 2008

Personaggi di .....un'altra Lipari













Nelle foto: L'indimenticabile Gasparino Monteleone (recentemente scomparso) e i maestri di musica Bongiorno e Ragusi

Chi volesse inviarci delle foto per vederle pubblicate (se volete citeremo il vostro nome) può farlo inviandocele a: s.sarpi@libero.it

Ludica-Trappitello= 1-1 (Risultato finale)

Finisce il "sogno" della Ludica Lipari che, sul campo neutro di Fondachelli Fantina, non è riuscita ad andare oltre il pari per 1 a 1 contro il Trappitello. Risultato che andava bene al Trappitello al punto da averlo cercato sin dall'inizio della gara. Infatti ad eccezione del gol non hanno effettuato tiri degni di nota verso la porta liparese.
Come abbiamo evidenziato durante la "cronaca in diretta" sul nostro sito (iniziata alle 15.00) la Ludica è andata in vantaggio al 7' con Marino ed è stata raggiunta dal Trappitello al 37°. Il secondo tempo, nonostante le numerose occasioni da gol sprecate per un soffio, i ragazzi del presidente Cirino non sono riusciti purtroppo ad imporsi.
Passa al turno successivo dei play off il Trappitello ma i ragazzi liparesi non hanno nulla da rimproverarsi e chiudono questo campionato (il primo in seconda categoria) alla grande, con grande orgoglio e principalmente con la grande sportività che li contraddistingue.
LE NOTIZIE SULL'INCONTRO SONO STATE OFFERTE DA:
Ristorante- Pizzeria L'Orchidea Via Stradale Pianoconte- Località Pianoconte- Infoline: 090/9822089 E-mail: orchidea@ristorantelorchidea.it

Eolie: "Nuova aria per i rifiuti"

Anche i comuni eoliani, secondo quanto previsto dall’art.7 del Piano di Gestione dei rifiuti in Sicilia, si preparano ad attuare la raccolta differenziata dei rifiuti. In questo contesto stamattina alle 10,30 nella sala conferenze dell’Hotel Aktea si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della campagna di comunicazione denominata “ Nuova aria per i rifiuti”. Il servizio, nell'ambito della gestione integrata dei rifiuti entrerà in vigore da giugno con l'affidamento della nuova gara d'appalto bandita dall'Ato Me 5 Eolie per l'ambiente. Sono intervenuti Salvo Ventura dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, Daniela Cuccia dell’Osservatorio regionale dei Rifiuti, “Nuova aria per l’ambiente” e Francesca Perotti del Conai. Si sono soffermati sui rispettivi ruoli a sostegno della raccolta differenziata alle Eolie, sugli incentivi economici e sui benefici che ne deriveranno. Sono inoltre intervenuti i sindaci di Lipari, Mariano Bruno e di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, l’amministratore delegato dell’Ato Me5, Mimmo Fonti, il direttore tecnico della stessa società d’ambito Giuseppe Zaffino, il responsabile della società E.R.I.C.A. Roberto Cavallo e l’assessore all’ambiente del comune di Lipari Giulio China.
A introdurre la conferenza il collega Peppe Paino che si occuperà, unitamente ad altri, della campagna di comunicazione.
Il logo della campagna, riportato sul manifesto promozionale, sarà la maschera di Eolo re dei venti. In simbiosi con una serie di scorci delle isole, collegate tra loro come in un rullino fotografico, per far comprendere che la campagna riguarda tutto l’arcipelago e che dunque i comuni sono uniti in un progetto comune.
COMUNICATO STAMPA “ Nuova aria per l’ambiente”
La raccolta differenziata sta per sbarcare alle Isole Eolie. L’Ato Me 5 ( a cui aderiscono i comuni di Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina Salina) investe concretamente sul futuro del territorio isolano e lancia una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti finanziata dall’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque con il contributo del Conai ( Consorzio nazionale imballaggi). E’ stato da poco pubblicato il bando di gara per l’espletamento dei servizi di gestione integrata dei rifiuti e di igiene urbana nell’Ato Me5 relativo al bacino territoriale di competenza. L’importo complessivo dell’appalto, compresi gli oneri per la sicurezza ammonta a 2.179.828,90 euro più iva. Ad affiancare l’Ato nella campagna di comunicazione che entrerà nel vivo a partire dalla seconda metà di aprile, ci sarà la società Cooperativa E.R.I.C.A di Alba ( Cn) aggiudicatasi l’apposita gara. La moderna gestione dei rifiuti urbani prevede un coinvolgimento direto dell’utenza. I cittadini sono più che mai parte attiva nei nuovi sistemi di racclta e ne costituiscono l’elemento chiave per definirne il successo e l’insuccesso. L’Ato Me5 ha scelto di comunicare al meglio le strategie di gestione dei rifiuti e di condividerle il più possibile con la popolazione. La campagna, nelle intenzioni dell’Ato, vuole raggiungere essenzialmente tre obiettivi: aiutare i cittadini a percepire fino in fondo l’utilità e la necessità delle decisioni prese; preparare gli utenti ad un corretto utilizzo dei servizi che saranno loro offerti; sviluppare nell’utenza domestica e non domestica una forte cultura ambientale. Un aspetto, quest’ultimo, che se metabolizzato e percepito fino in fondo, si trasformerà in un patrimonio prezioso per l’intera comunità eoliana che ha bisogno, per vivere meglio e svilupparsi sempre più anche dal punto di vista turistico, di un ambiente sano e pulito. Il piano di comunicazione predisposto dall’Ato Me5 prevede varie fasi di attuazione da ultimare entro il 31 dicembre prossimo. Già da qualche settimana l’Ato Me5, grazie alla fattiva collaborazione di tutti i dirigenti scolastici eoliani, ha avviato una campagna di educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio. Entro la fine del mese di aprile saranno ultimati gli incontri con i docenti operanti sul tutto il territorio eoliano e saranno concertate tematiche e modalità per possibili futuri incontri frontali in aula con gli studenti. Per gli alunni delle scuole elementari è già stato indetto un concorso a premi sul tema della tutela dell’ambiente e della raccolta differenziata dei rifiuti. A breve sarà lanciato un sito internet ( www.eolieperlambiente.it) dedicato, dove l’utenza avrà modo di acquisire informazioni sui servizi predisposti. Terminata questa prima fase, si passerà a contattare direttamente gli utenti: le famiglie e gli operatori economici riceveranno una lettera nella quale saranno spiegati i motivi della campagna ed un pieghevole che illustrerà in modo chiaro ed intuitivo come operare una corretta differenziazione dei rifiuti da avviare al riciclo. Parallelamente verranno organizzati degli incontri pubblici serali e dei punti informativi nei singoli comuni allo scopo di informare, sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza. Sarà inoltre avviata una specifica campagna di informazione sul compostaggio domestico al fine di incentivare l’auto smaltimento della frazione organica dei rifiuti. L’Ato distribuirà oltre mille compostiere alle famiglie eoliane che ne faranno richiesta e che si impegneranno a portare avanti questa pratica virtuosa per lo smaltimento dell’ ”umido”. Per gli utenti che richiederanno le compostiere saranno inoltre avviati dei corsi specifici tenuti da esperti del settore. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ato Me5 “ Eolie per l’Ambiente s.r.l.” al numero 0909813450.

LEGAMBIENTE LIPARI: "Eolie, vergogna dell'umanità"

"Isole Eolie- vergogna dell’Umanità"- COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE LIPARI
"Se un turista volesse saperne di più sulle nostre isole, patrimonio dell’Umanità, probabilmente cercando su internet digiterebbe le parole Eolie/Unesco.
Troverebbe quindi la pagina Isole Eolie - Wikipedia dizionario on line - ormai di fama internazionale e leggerebbe testualmente:
“Le Eolie sono state nominate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per i fenomeni vulcanici, ma tale nomina rischia di essere revocata per via del progetto di costruzione di un nuovo grande porto turistico a Lipari.[1] [2]……e potrebbe visionare il filmato inerente al progetto”.
Forse si chiederebbe se il popolo eoliano rientra nella specie di homo sapiens poiché non è dato a nessun popolo civile deturpare un bene di cosi alto valore estetico quale sono le Eolie che, per queste caratteristiche, sono state indicate come bene dell’Umanità.
Certo l’immagine delle Eolie nel mondo, grazie ad una amministrazione barbara, è stata ampiamente appannata mentre il Sindaco Bruno batte le campagne per incitare gli eoliani ad uscire
da questo prestigioso organo internazionale arrivando a minacciare- durante un consiglio comunale- di voler indire un referendum in tale direzione.
E’ stato evitato il rischio di cancellazione dal momento che è in itinere la realizzazione (entro il 2008) del Parco Naturale Regionale delle sette isole Eolie per salvaguardare gli aspetti naturali e paesaggistici dell’intero arcipelago.
Sarà nell’agenda del nuovo Consiglio Regionale, politicamente vicino all’ideologia dell’amministrazione locale, portare avanti tale progetto?
Legambiente Lipari si chiede come mai l’amministrazione comunale non si adoperi per trovare i fondi (250.000 euro) per pagare il progettista che ha elaborato il Piano Regolatore dei Porti ed una volta dotatosi di tale importante strumento, attingere ai fondi POR 2007-2012 per la realizzazioni di porti pubblici.?
Legambiente
Piero Roux

Ustica Lines: La nota della FIT-CISL

La Fit Cisl lancia un appello al nuovo governo della Regione: «Si aumentino i fondi destinati al bando di gara. I nostri allarmi sono, fino ad ora, caduti nel vuoto – dice Franco Lo Bocchiaro segretario regionale Fit Cisl marittimi – e ora ci ritroviamo ad affrontare i licenziamenti». I tagli di personale a Milazzo riguarderanno operai di macchina, comandanti, motoristi, mozzi, marinai e amministrativi. Gli aumenti del gasolio, che ha condizionato tutti i costi di gestione, hanno portato il dipartimento Trasporti della Regione a tagliare diversi collegamenti, alcuni per scelta, altri perchè non individuati fra i servizi essenziali (come la tratta da Napoli per le Eolie o quella da Palermo per le stesse Eolie o ancora la Pantelleria-Trapani). Complessivamente il finanziamento regionale messo a base d'asta ammonta a 30 milioni di euro e comprende sia i collegamenti per nave che per aliscafi. «Ne servono complessivamente almeno 40, altrimenti una intera categoria professionale rischia di pagare un prezzo troppo alto – conclude Lo Bocchiaro – per non parlare dei risvolti negativi e preoccupanti per le isole minori come tutte le isole minori che vivono di turismo».

venerdì 18 aprile 2008

Comunicato della FILT-CGIL: L'Ustica conferma i licenziamenti"

Nota della FILT-CGIL sulla riunione in Prefettura a Messina
"Eoliani, lavoratori e turisti si mettano pure l´animo in pace, la Regione Siciliana ridurrà i servizi e manterrà solo le tre linee che ritiene indispensabili, alla faccia del diritto alla mobilità e del turismo.
Questa in sintesi la dichiarazione resa oggi in Prefettura dalla Dott. Severino dell´Assessorato Regionale Trasporti all´incontro richiesto da FILT-CGIL FIT-CSIL UILTRASPORTI per evitare gli 87 licenziamenti annunciati dall´Ustica Lines. Per i collegamenti con le isole minori dell´intera regione siciliana, figurano in bilancio appena 30 milioni, cioè meno degli anni precedenti, nonostante i costi siano sproporzionatamente aumentati.
Per le Isole Eolie l´Assessorato ha dunque pensato bene, sfruttando la normativa che consente di erogare contributi solo per quelle linee cosiddette indispensabili, che non sono quindi soggette ad una normale concorrenza e che non possono ripagarsi da sole attraverso i ricavi dei biglietti, di ridurre i collegamenti e di far quadrare i conti spalmando il ridotto bilancio (Lotto 2 - Unità di rete Isole Eolie - importo annuo a base d´asta € 8.070.800,00 oltre IVA al 20%) sulle restanti tre linee, ovvero: la Milazzo/Isole Eolie, la Isole Eolie/Milazzo e la Isole Eolie/Messina/Reggio C.
Ma la gara su queste sole tre linee è stata bandita con qualche giorno di ritardo e si svolgerà non prima del 10 giugno, senza che ancora sia dato conoscere, vista l´assenza di obblighi per il vecchio e per l´eventuale nuovo armatore, chi garantirà i servizi dal 1 giugno.
Anche se fossero realmente reperiti gli ulteriori 10 milioni che l´ultima Giunta di Governo Regionale aveva impropriamente sbandierato, questi potrebbero incrementare l´offerta del bando di gara, solo dopo essere stati contenuti in un apposita norma votata dalla nuova assemblea regionale, ed anche se ciò avvenisse prima del 1 giugno, si determinerebbe di fatto una alterazione dell´importo messo a bando e dunque la necessità di annullare la gara in atto e di proporne una nuova, con l´inevitabile ulteriore slittamento dei termini.
L´Assessorato, oltre a non aver fornito alcuna garanzia per scongiurare le inevitabili conseguenze occupazionali, ha anche chiarito che l´Ustica Lines dal 31 maggio dovrà procedere allo sbarco dei propri marittimi, in quanto la Regione Siciliana a quella data non avrà più alcun rapporto con l´azienda dato che le proroghe sono vietate dalla legge.
Dal prossimo 31 maggio l´arcipelago eoliano ed i lavoratori marittimi, per i quali non sono previsti ammortizzatori sociali, si troveranno quindi a fare i conti con solo 3 linee veloci ed una sola nave ro-ro (Unità di rete Isole Eolie - importo annuo a base d´asta :Euro 3.850.200,00 + IVA al 20%)invece delle 2 dello scorso anno.
Tutto ciò era ampiamente prevedibile ed avrebbe necessitato una cosciente e preventiva assunzione di responsabilità da parte del Governo Regionale, per tutelare veramente popolazione, lavoratori ed economia eoliana.
Nonostante l´urgenza di individuare idonee soluzioni, le parti hanno dovuto prendere atto che solo i nuovi organi recentemente eletti, Governo e Assemblea Regionale Siciliana, possono modificare materialmente lo stato dei fatti.
Il Prefetto ha quindi dichiarato che si attiverà immediatamente sull´istituzione regionale così come allo stesso modo faranno i sindacati."

Marina Lunga e lavori da "record"

Bitumata un mese fà, dopo i lavori inerenti la rete elettrica, la via Francesco Crispi (Marina Lunga) conquista un "record" da guinnes dei primati. In trenta giorni è sprofondata una parte di essa, tombino compreso, e da oggi si sta scavando di nuovo nell'area oggetto del precedente scavo e bitumata. L'assessore Corrado Giannò da noi contattato, dopo un sopraluogo, ci ha riferito che da quanto ha potuto appurare lo scavo si sta realizzando per conto di un privato titolare di un limitrofo pontile galleggiante che sostiene di avere l'autorizzazione della provincia regionale. Verifiche sono comunque in corso. L'area di Marina Lunga-ci informa l'assessore- dovrà essere comunque ribitumata poichè è stato usato un bitume non all'altezza della situazione.
In un caso e nell'altro, come direbbe Lubrano, una domanda sorge spontanea? Ma è possibile che nessuno controlli e che a distanza di un mese si debba ritornare a scavare?

Paradisi da "non contaminare": Salina, Ustica e Pantelleria

Il verde in tutte le sue gradazioni è il colore di Salina, l'antica Didyme, dal greco "gemelli", in quanto costituita da due vulcani gemelli, che visti da lontano ricordano un sensuale seno femminile. Ustica, con le sue acque trasparenti e le coste rocciose rappresenta un vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni subacquee. In un piccolo fazzoletto di terra, infine, sorge Pantelleria con le sue grotte e le sue faglie, i capperi e il passito e tante cupolette bianche di calce: i dammusi.
Proprio queste splendide isole saranno sede di due workshop, uno sulla “qualità ambientale” e l’altro sul “prodotto eco-turistico” che si svolgeranno in contemporanea dal 21 al 24 aprile.
Si tratta di occasioni formative e allo stesso tempo informative attraverso le quali i territori saranno sensibilizzati all’offerta eco-turistica attraverso l’avvio di certificazioni ambientali per alcune importanti strutture. Le certificazioni ambientali, infatti, rappresentano per un’azienda un punto di riferimento imprescindibile per la qualità ecologica, al fine della gestione del proprio business in modo efficace e sostenibile nel mercato globale e nel mantenimento di un elevato standard di qualità.
I workshop, rappresentano una delle attività previste dal Progetto Ecoturismo Mediterraneo, finanziato dalla Regione siciliana con il PIR Reti per lo sviluppo locale. Sono rivolti principalmente agli operatori del turismo (del settore ricettivo e dei servizi) e della P.A. e hanno un duplice intento: da una parte consolidare la rete interna – di relazioni fra operatori e amministratori locali, dall’altra aprire il confronto col mercato internazionale, rispondendo ad una delle finalità principali del progetto: l’internazionalizzazione delle risorse naturalistiche e del sistema eco-turistico locale.
I lavori si articoleranno in un momento destinato alla comunicazione sui temi del turismo sostenibile e della certificazione ambientale, sugli esempi virtuosi di destinazioni eco- turistiche e sulle azioni di sensibilizzazione all’offerta eco-turistica che è possibile portare avanti nei diversi territori. Sarà presentato, inoltre, il portale http://www.ecoturismomediterraneo.net/, uno strumento a disposizioni di tutti coloro che lavorando per lo sviluppo e la diffusione del turismo sostenibile, vogliano comunicare la propria visione e strategia, avviare collaborazioni, scambiare esperienze, stringere alleanze, ovvero dialogare con le reti internazionali. Per fare ciò, il linguaggio del lavoro in rete, a distanza, basato sulle tecnologie informatiche rappresenta non solo uno strumento, ma un presupposto indispensabile. Seguirà la discussione con interventi e infine si procederà con le visite alle strutture ricettive e alle aziende.

Trasporti: Fumata nera in prefettura, in attesa del nuovo governo regionale

Nulla di fatto nella riunione tenutasi stamattina a Messina per quanto riguarda i preanunciati licenziamenti da parte della Ustica Lines a cui potrebbero aggiungersi quelli della NGI. C’è tutto l’impegno del prefetto Francesco Alecci ma è emerso chiaramente che il “pallino” è in mano al prossimo governo regionale che dovrà mettere sul “campo” i 10 milioni di euro mancanti per garantire le stesse corse in atto svolte da e per le Eolie da Ustica Lines e NGI. Solo in quel caso i paventati licenziamenti sembrano destinati a rientrare. Intanto ieri la Regione ha pubblicato il nuovo bando di gara per i servizi marittimi integrativi. Bando che prevede i servizi ridotti al massimo in attesa che ci sia, al più presto, l’integrazione. Ma stando così le cose le società che in atto gestiscono il servizio potrebbero decidere di non partecipare. Non essendo possibile una proroga al servizio che scadrà il 31 maggio che cosa accadrà?

Mariano Bruno: Un futuro da sottosegretario e commissario?

Il "venticello" che soffia da qualche giorno sembra crescere sempre più di intensità. Il sindaco di Lipari Mariano Bruno potrebbe uno dei sottosegretari del Governo Berlusconi e non solo. Gli si starebbe "disegnando" un posto ad hoc cioè quello di sottosegretario con delega per le isole minori italiane. Ma c'è di più. Mariano Bruno, direttamente o indirettamente, potrebbe ritornare a gestire l'emergenza Eolie. Visti i molteplici impegni del prefetto Francesco Alecci l'attuale sindaco di Lipari, e presidente dell'Ancim Sicilia, potrebbe ritornare ad essere il commissario o, in alternativa, il sub-commissario.

Trasporti: Incontro in prefettura alle battute finali


Ha avuto inizio stamattina alle 10 e 30 l'incontro in prefettura a Messina sulla delicata situazione inerente i preannunciati licenziamenti di ben 87 marittimi da parte dell’Ustica Lines. Ottantasette marittimi ai quali potrebbero aggiungersi le 30 unità per le quali la NGI ha avviato le procedure che portano al licenziamento. Il tutto alle luce dei sensibili tagli che la Regione Siciliana ha apportato, almeno sino a questo momento, ai collegamenti marittimi integrativi da e per le Eolie. La riunione, che sta per concludersi, e sui risultati della quale vi aggiorneremo nel pomeriggio, è stata convocata dal prefetto Francesco Alecci, su sollecitazione dei sindacati di categoria, per individuare le soluzioni atte a scongiurare il rischio licenziamenti e contestualmente la riproposizione dei collegamenti marittimi tagliati dalla Regione e che rischiano di mettere in ginocchio l’economia eoliana.