Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio e pubblichiamo una nota dal titolo " Eolie e Nebrodi, un binomio prescindibile":
Ho letto la nota inviata dal presidente della Federalberghi Isole Eolie riguardo al recente convegno “Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità” e, pur condividendola nella forma e nella sostanza, ritengo utile aggiungere alcune considerazioni. Il titolo di questo convegno è senz’altro accattivante, ma partendo dal presupposto che l’intero globo sia “unito dalla biodiversità”, mi sfugge quale specifico legame dovrebbe unire l’Arcipelago Eoliano ai monti dell’antistante costa siciliana. La diversità della nostra “biodiversità”, se si perdona il gioco di parole, consiste nel suo “assemblaggio”, che si è realizzato durante mezzo milione di anni in sette piccole isole vulcaniche; se volessimo trovare affinità credibili, dovremmo guardare ad altre isole minori, o alle aree vulcaniche (per esempio, l’Etna); sempre per puro gusto speculativo, potremmo guardare alle isole toscane, un sistema insulare complesso e articolato come il nostro, o con un po’ di fantasia addirittura ad arcipelaghi lontani di uguale o maggiore valore ambientale, come le Galápagos. Tuttavia, restano speculazioni di scarsa utilità. La nostra grande “diversità” sta infatti nell’unicità di alcune caratteristiche che, messe insieme, rendono il nostro territorio profondamente diverso da altri.
È chiaro che, se la cosa si vede dalla “terraferma” (che per noi resta l’isola maggiore), il tentativo di agganciare la propria diversità alla nostra riveste una certa utilità, perché le Eolie sono patrimonio dell’umanità, figurano da decenni nei libri di geologia e di archeologia, rappresentano una delle destinazioni turistiche di rilievo del Mediterraneo e, in sintesi, sono ormai parte dell’immaginario collettivo come luoghi “assoluti” e unici. Senza nulla togliere alla grande importanza ambientale e culturale dei Nebrodi, è evidente come questo territorio stia misurandosi solo oggi con una fase di “esternalizzazione” delle proprie valenze, nuova e stimolante per i comuni e per l’ente parco che lo gestiscono, ma che si realizza con scelte oculate, graduali e a lungo termine, investendo nelle proprie risorse (inclusa quella dell’ospitalità) e nella propria immagine, a meno che … a meno che non ci si aggreghi a qualcosa che già dispone di un’immagine forte. Ed ecco che nasce il “binomio imprescindibile” citato dal commissario dell’ente parco dei Nebrodi, quello che – appunto – unisce Nebrodi ed Eolie.
Questo tentativo è utile per chi lo fa, ma non è detto che lo sia per chi lo riceve. Se la cosa la vediamo dalle isole, infatti, questo binomio è l’anticamera di una “banalizzazione”. In Sicilia, come i Nebrodi, ci sono le Madonie, gli Iblei, i Sicani, mentre come le Eolie ci sono solo le Eolie. Questo aspetto sfugge a chi dichiara di condividere “un progetto strategico che mette in relazione il parco dei Nebrodi con le sue bellezze ambientali, architettoniche e faunistiche e le Isole Eolie con le sue meraviglie marine” (commissario ente parco Antonio Ceraolo, convegno “La biodiversità che unisce”, www.parks.it, 5/6/2008). Tutto qua, dunque? Si soggiorna nei Nebrodi circondati dalle bellezze locali e poi si prende un barcone per andare a fare un bagnetto alle Eolie, uno stabilimento balneare senza nemmeno la dignità di un pied-à-terre, con qualche isola a contorno (opaco) delle decantate “meraviglie marine”.
A rafforzare questo disegno abbastanza sconfortante concorrono precise iniziative, come quella del convegno “Sviluppo del comprensorio Nebrodi-Eolie” (febbraio 2009, con l’autorevole partecipazione degli esponenti del PDL siciliano on. Miccichè e sen. Mauro), o ancora la brillante e recente intuizione dell’assessore regionale Strano (sempre PDL), maturata mentre la Siremar affonda nel disinteresse e nell’incertezza, ovvero dotarci di un collegamento in aliscafo Sant’Agata di Militello-Eolie che, come è noto, riveste una fondamentale importanza nell’assetto dei nostri trasporti marittimi. Immaginate che svolta per le casalinghe eoliane, al rientro da una comoda spesa, con la borsa ricolma di ottimi salumi e formaggi nebrodensi?
Il problema è che se oltre trenta comuni fanno quadrato attorno all’idea di aggregarsi al “prodotto Eolie” per assorbirlo come servizio aggiuntivo della propria offerta turistica, chi gestisce la programmazione economica a livello regionale (e nazionale) e ha le “chiavi” dei fondi strutturali europei finirà per ascoltarli, perché trenta comuni rappresentano un bacino elettorale tale da offuscare la memoria di 10.000 elettori eoliani. Il problema assume dunque contorni politici, anzi, è eminentemente politico. Non sarà che le Eolie non sono ancora un Parco perché, tanto, c’è il Parco dei Nebrodi? Si potrebbe cominciare a sciorinare dietrologie, più o meno sostenibili, ma non è questo il punto. Un punto, a nostro sfavore, è anche l’atteggiamento silente, o in qualche caso consenziente, dimostrato finora dalle amministrazioni eoliane di fronte a questo tenace tentativo di sovvertire l’ordine naturale delle cose; atteggiamento che risente forse dei vincoli imposti da equilibri che regolano i rapporti all’interno della compagine PDL, e in particolare di quella regionale. Per questo, temo che il tavolo tecnico chiesto dal presidente della Federalberghi eoliana, qualora attivato, sia destinato a trasformarsi nell’ennesimo tavolo-farsa, cui recenti tavoli (vedi quelli sui trasporti) ci hanno inesorabilmente abituato. Una strategia innovativa dovrebbe perseguire, da oggi e con scelte coraggiose, un ulteriore rafforzamento di una identità autonoma delle Eolie quale sistema unico e irripetibile di “diversità”, biologica, geologica, storica, archeologica, antropica; un sistema che può riacquistare spessore, attenzione e credibilità solo attraverso l’istituzione di un’Area Marina Protetta e, soprattutto, di un Parco Nazionale. Una forte identità è l’antitesi dello scomodo ruolo di “valore aggiunto”, o di specchietto per le allodole, nel quale è certamente destinato a confinarci “l’imprescindibile binomio”. Se non si prescinde in fretta, invece, finiremo per assistere alla destinazione di risorse verso un comprensorio nel quale, tra i potenziali beneficiari, è estremamente probabile che le isole figurino ultime, per molteplici ragioni (estensione territoriale, popolazione, sviluppo di infrastrutture e altro ancora). Gli ingredienti per una scelta di questo tipo ci sono. La sensazione sconfortante è, invece, che i cuochi siano distratti, o manchino del tutto.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
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sabato 24 ottobre 2009
Brevi (di Ginostra reporter)
VINO: 15 IMPRESE SICILIANE SBARCANO IN CANADA- Quindici imprese vinicole siciliane produttrici di vini, grappe e acquavite sbarcano in Canada per partecipare alla XIV edizione della vetrina internazionale “Grandi degustazioni vini 2009”. L’evento è stata organizzato dall’assessorato Agricoltura e Foreste con la collaborazione dell’Ice (Istituto Commercio Estero). “L’obiettivo - ha detto l’assessore Michele Cimino - “è sostenere la produzione enologica siciliana in Ontario e Quebec, ampliando l’offerta e la presenza del nostro vino in aree come la British Columbia, Alberta e Nuova Scotia La promozione è organizzata in quattro tappe divise per area geografica. Area West, a Vancouver, lunedì 26 e a Calgary mercoledì 28 ottobre, dove le aziende avranno la possibilità di partecipare anche al “Willow Park Wine & Spirits” che si svolgerà giovedì 29 ottobre. Area East, a Toronto, lunedì 2 novembre e a Montreal, mercoledì 4. Nella stessa area, sono state aggiunte altre due tappe opzionali: Ottawa il 5 e Halifax il 6.
Rimini: Presentazione di un nuovo libro sulla comunicazione ambientale- Giovedì 29 Ottobre ore 14.30-15.30 Caffè Scienza Hall Sud (Ecomondo – Fiera di Rimini)si presenta il volume: "La Comunicazione Ambientale per le Pubbliche Amministrazioni". A cura di AICA, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, con la collaborazione di E.R.I.C.A. soc. coop.
Walter Facciotto, vice-direttore generale CONAI, colloquia sul tema con Roberto Cavallo, autore del volume “Guida pratica sulla comunicazione ambientale per le Pubbliche Amministrazioni” (Flaccovio Editore, in fase di pubblicazione). Moderatore Gabriella Lepre (Redazione Scienze Giornale Radio RAI)
Rimini: Presentazione di un nuovo libro sulla comunicazione ambientale- Giovedì 29 Ottobre ore 14.30-15.30 Caffè Scienza Hall Sud (Ecomondo – Fiera di Rimini)si presenta il volume: "La Comunicazione Ambientale per le Pubbliche Amministrazioni". A cura di AICA, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, con la collaborazione di E.R.I.C.A. soc. coop.
Walter Facciotto, vice-direttore generale CONAI, colloquia sul tema con Roberto Cavallo, autore del volume “Guida pratica sulla comunicazione ambientale per le Pubbliche Amministrazioni” (Flaccovio Editore, in fase di pubblicazione). Moderatore Gabriella Lepre (Redazione Scienze Giornale Radio RAI)
Luca Chiofalo e "Il mercimonio da evitare"
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Visto l'autosputtanamento pubblico dell'ex amico Giuseppe (qualcuno poteva non aver capito), mi preme riaffermare dei principi che sembrano non essere più patrimonio culturale di questa comunità.
Il "nostro", comincia attribuendomi uscite deliranti e confuse che non mi pare ci siano state e continua parlando di assessorati contesi o perduti che ad una attenta analisi sono, alla luce dei fatti, sua esclusiva e velleitaria ambizione. Il delirio che mi attribuisce altro non è che la ferma convinzione che per l'azione politica sia necessario il progetto.
Giuseppe, uomo valente e grande lavoratore, ultimamente ha consentito si svilisse il senso dell'espressione "progetto politico"( forse non ne capisce appieno il senso), facendosi convincere da un manipolo di "furbi" a barattare l'interesse del gruppo con qualcosa che interessa solo a lui. Queste operazioni, mi permetto di fargli notare, non guardano e non vanno lontano.
Giuseppe usa toni fuoriluogo, ma non farò altrettanto perchè ne capisco l'imbarazzo e la difficoltà; capisco che dover cedere all'implicito ricatto della necessità non è cosa piacevole e capisco, soprattutto, che tradire un amico deve essergli costato davvero tanto.
Detto questo, insisto nel ritenere che un gruppo di giovani che si affaccia alla politica deve possedere la freschezza ideale e la forza morale per evitare di scivolare sul "modus operandi" di chi ne fa esclusivamente una questione di affari. La politica è arte nobilissima e passione travolgente; è affermazione di principi e di cultura e la proposta nuova che un gruppo di giovani intende avanzare, non può piegarsi alle "basse" contingenze. Non possiamo, soprattutto noi, idealmente e materialmente, ridurre qualsiasi aspetto dell'attività umana a mercimonio; non sono così ingenuo da pensare che la politica non sia difesa di interessi, ma mi credo savio quando sostengo che non è edificante sacrificare ogni cosa sull'altare del potere e dell'avidità. Al mondo c'è spazio per tutti e questa è la dimensione nella quale io mi muovo e voglio continuare a muovermi, convinto che la lealtà e comportamenti retti contribuiscano alla felicità più di qualsiasi "posto" o conquista materiale.
Per ciò che concerne la mia supposta "arroganza" intellettuale, questa è solo il prodotto di un'idea forte e di un progetto di vita che non permetto a nessuno di condizionare in negativo e il bagaglio culturale che Giuseppe addita come un limite, voglio spiegargli, serve a consolidare la spinta ideale e a riempire di contenuto l'impegno materiale.
Concludo constatando, amareggiato, che abbiamo perso per strada una persona cara(suo malgrado credo), ma riaffermo con forza che l'idea che "tutto ha mosso" non muore; anzi, l'impegno che profonderò per il mio paese sarà se possibile maggiore, convinto come sono che per il riscatto e l'affrancamento della nostra comunità, a parte Giuseppe, ci siano tante persone disposte a farsi coinvolgere...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Visto l'autosputtanamento pubblico dell'ex amico Giuseppe (qualcuno poteva non aver capito), mi preme riaffermare dei principi che sembrano non essere più patrimonio culturale di questa comunità.
Il "nostro", comincia attribuendomi uscite deliranti e confuse che non mi pare ci siano state e continua parlando di assessorati contesi o perduti che ad una attenta analisi sono, alla luce dei fatti, sua esclusiva e velleitaria ambizione. Il delirio che mi attribuisce altro non è che la ferma convinzione che per l'azione politica sia necessario il progetto.
Giuseppe, uomo valente e grande lavoratore, ultimamente ha consentito si svilisse il senso dell'espressione "progetto politico"( forse non ne capisce appieno il senso), facendosi convincere da un manipolo di "furbi" a barattare l'interesse del gruppo con qualcosa che interessa solo a lui. Queste operazioni, mi permetto di fargli notare, non guardano e non vanno lontano.
Giuseppe usa toni fuoriluogo, ma non farò altrettanto perchè ne capisco l'imbarazzo e la difficoltà; capisco che dover cedere all'implicito ricatto della necessità non è cosa piacevole e capisco, soprattutto, che tradire un amico deve essergli costato davvero tanto.
Detto questo, insisto nel ritenere che un gruppo di giovani che si affaccia alla politica deve possedere la freschezza ideale e la forza morale per evitare di scivolare sul "modus operandi" di chi ne fa esclusivamente una questione di affari. La politica è arte nobilissima e passione travolgente; è affermazione di principi e di cultura e la proposta nuova che un gruppo di giovani intende avanzare, non può piegarsi alle "basse" contingenze. Non possiamo, soprattutto noi, idealmente e materialmente, ridurre qualsiasi aspetto dell'attività umana a mercimonio; non sono così ingenuo da pensare che la politica non sia difesa di interessi, ma mi credo savio quando sostengo che non è edificante sacrificare ogni cosa sull'altare del potere e dell'avidità. Al mondo c'è spazio per tutti e questa è la dimensione nella quale io mi muovo e voglio continuare a muovermi, convinto che la lealtà e comportamenti retti contribuiscano alla felicità più di qualsiasi "posto" o conquista materiale.
Per ciò che concerne la mia supposta "arroganza" intellettuale, questa è solo il prodotto di un'idea forte e di un progetto di vita che non permetto a nessuno di condizionare in negativo e il bagaglio culturale che Giuseppe addita come un limite, voglio spiegargli, serve a consolidare la spinta ideale e a riempire di contenuto l'impegno materiale.
Concludo constatando, amareggiato, che abbiamo perso per strada una persona cara(suo malgrado credo), ma riaffermo con forza che l'idea che "tutto ha mosso" non muore; anzi, l'impegno che profonderò per il mio paese sarà se possibile maggiore, convinto come sono che per il riscatto e l'affrancamento della nostra comunità, a parte Giuseppe, ci siano tante persone disposte a farsi coinvolgere...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Lipari: Catamarano rompe l'isolamento. A Ginostra isolata rifiuti in mare
Una "tregua" nelle avverse condizioni meteomarine hanno permesso alle 12 e 10 al catatamarano dell'Ustica Lines (nella foto mentre lascia il porto di Sottomonastero) di rompere ha consentito di rompere l'isolamento dell'isola maggiore dell'arcipelago in direzione Milazzo. Restano tutt'ora isolate le isole minori e la frazione di Ginostra nell'isola.
In quest'ultima il mare in tempesta ha trascinato in mare due gozzi e diversi sacchi di rifiuti che si trovavano sul molo in attesa di essere trasferiti.
In quest'ultima il mare in tempesta ha trascinato in mare due gozzi e diversi sacchi di rifiuti che si trovavano sul molo in attesa di essere trasferiti.
Acquacalda e Ginostra. "Soldi gettati in mare" o "galline dalle uova d'oro"? L'editoriale
Ieri il dott. Marco Saltalamacchia con riferimento ai lavori di protezione dell'abitato costiero di San Gaetano ad Acquacalda (Lipari) aveva posto l'accento sul denaro pubblico finito nelle casse della ditta incaricata dei lavori (interrotti da diverso tempo). Una somma davvero "sproporzionata" in rapporto a ciò che è stato realizzato.. praticamente nulla.
Un vero e proprio spreco di denaro pubblico sul quale è probabile/auspicabile che qualcuno (magistratura? corte dei conti?) decida di "metterci il naso".
Ma quello di Acquacalda purtroppo non è l'unico caso di "spreco" del denaro pubblico. "Spreco" se rapportato all'efficacia delle opere realizzate.
Un ulteriore esempio è costituito dal pontile di protezione civile realizzato a Ginostra. Al di là del fatto che, probabilmente, come hanno più volte evidenziato esperti del settore, è stato ubicato in una zona "infelice", sorprende come in tutti questi anni si siano continuati a "gettare in mare" milioni e milioni di euro per la realizzazione di interventi "tampone" che non hanno mai del tutto risolto la delicata questione del diritto alla mobilità dei ginostresi.
Lo dimostra il fatto che, ancora oggi, da Ginostra lamentano che il pontile presenta una serie di "pecche" che lo rendono di fatto inagibile allo scopo collettivo. Siccome crediamo che i ginostresi non siano folli, ci chiediamo e chiediamo a chi di competenza: è mai possibile che in tutti questi anni non si è riusciti una volta per tutte a rendere funzionale la struttura(nonostante i soldi spesi..tanti..ad onor del vero) e ad eliminare quelle situazioni che minano la stabilità e l'efficacia del pontile?
A meno che... questo pontile, per qualcuno, non sia l'ennesima gallina dalle uova d'oro.
Se è così non spetta a noi scoprire per chi.
Se non è così vorremmo venisse chiarito a noi, ma in particolare agli abitanti di Ginostra, come mai, a fronte di tanti soldini "buttati in mare", possono contare su un pontile di protezione civile che è tale solo sulla carta.
Un vero e proprio spreco di denaro pubblico sul quale è probabile/auspicabile che qualcuno (magistratura? corte dei conti?) decida di "metterci il naso".
Ma quello di Acquacalda purtroppo non è l'unico caso di "spreco" del denaro pubblico. "Spreco" se rapportato all'efficacia delle opere realizzate.
Un ulteriore esempio è costituito dal pontile di protezione civile realizzato a Ginostra. Al di là del fatto che, probabilmente, come hanno più volte evidenziato esperti del settore, è stato ubicato in una zona "infelice", sorprende come in tutti questi anni si siano continuati a "gettare in mare" milioni e milioni di euro per la realizzazione di interventi "tampone" che non hanno mai del tutto risolto la delicata questione del diritto alla mobilità dei ginostresi.
Lo dimostra il fatto che, ancora oggi, da Ginostra lamentano che il pontile presenta una serie di "pecche" che lo rendono di fatto inagibile allo scopo collettivo. Siccome crediamo che i ginostresi non siano folli, ci chiediamo e chiediamo a chi di competenza: è mai possibile che in tutti questi anni non si è riusciti una volta per tutte a rendere funzionale la struttura(nonostante i soldi spesi..tanti..ad onor del vero) e ad eliminare quelle situazioni che minano la stabilità e l'efficacia del pontile?
A meno che... questo pontile, per qualcuno, non sia l'ennesima gallina dalle uova d'oro.
Se è così non spetta a noi scoprire per chi.
Se non è così vorremmo venisse chiarito a noi, ma in particolare agli abitanti di Ginostra, come mai, a fronte di tanti soldini "buttati in mare", possono contare su un pontile di protezione civile che è tale solo sulla carta.
Giovani & Politica (di Aldo Natoli)
(Aldo Natoli) Ho letto l’articolo scritto da Luca Chiofalo, che con molta integrità morale ci racconta l’odissea vissuta per una presunta proposta per ricoprire la carica di assessore al Comune di Lipari e della sua disillusione su quanto accaduto. Naturalmente il giovane Luca non fa alcuna menzione degli amici di merende che lo hanno avvicinato. Ma il suo racconto ci introduce in un mondo dove la gestione amministrativa e politica del Paese, viene gestita con giri di “compari” e “comparati”. Se questo è il metodo attuato per ricercare le persone a cui affidare il destino delle nostre isole e della nostra economia, non possiamo che essere seriamente preoccupati.
La nomina di un Assessore deve senz’altro essere sostenuta e condivisa dalla parte politica che rappresenta. E’ sempre stato così. Ma l’indicazione deve ricadere su una persona che abbia specifiche competenze, meglio ancora se accompagnate da esperienza, nel campo cui viene delegato. Coinvolgere un giovane con delle promesse soltanto per soffocare la sua voce è sicuramente un’operazione negativa per Luca ma anche per tutti i giovani che si vogliono avvicinare alla politica e che ritengono di poter essere utili alla comunità. Se questo è il modo di operare per la scelta di un Assessore certamente non siamo all’alba di una rinnovata cultura, ma al tramonto. Il Consigliere Comunale geometra Adolfo Sabatini ha rivolto un’interrogazione urgente al Sindaco del Comune per conoscere lo stato in cui si trova l’iter di approvazione del Piano Regolatore del Comune di Lipari. Mi permetto suggerire al Consigliere Sabatini di rivolgere al Primo Cittadino un’altra domanda: a che cosa serve un Piano Regolatore obsoleto? E’ fin troppo ovvio che lo strumento di pianificazione urbanistica redatto nel lontano non possa più essere rispondente alle reali esigenze di crescita e sviluppo delle popolazioni locali. A parte il fatto che i Piani Regolatori sono stati sostituiti.
La nomina di un Assessore deve senz’altro essere sostenuta e condivisa dalla parte politica che rappresenta. E’ sempre stato così. Ma l’indicazione deve ricadere su una persona che abbia specifiche competenze, meglio ancora se accompagnate da esperienza, nel campo cui viene delegato. Coinvolgere un giovane con delle promesse soltanto per soffocare la sua voce è sicuramente un’operazione negativa per Luca ma anche per tutti i giovani che si vogliono avvicinare alla politica e che ritengono di poter essere utili alla comunità. Se questo è il modo di operare per la scelta di un Assessore certamente non siamo all’alba di una rinnovata cultura, ma al tramonto. Il Consigliere Comunale geometra Adolfo Sabatini ha rivolto un’interrogazione urgente al Sindaco del Comune per conoscere lo stato in cui si trova l’iter di approvazione del Piano Regolatore del Comune di Lipari. Mi permetto suggerire al Consigliere Sabatini di rivolgere al Primo Cittadino un’altra domanda: a che cosa serve un Piano Regolatore obsoleto? E’ fin troppo ovvio che lo strumento di pianificazione urbanistica redatto nel lontano non possa più essere rispondente alle reali esigenze di crescita e sviluppo delle popolazioni locali. A parte il fatto che i Piani Regolatori sono stati sostituiti.
Brevi dalle Eolie di "Ginostra reporter"
Lipari: Giovane denunciato in stato di libertà- Nel corso di controlli antidroga i carabinieri di Lipari hanno denunciato in stato di libertà il quasi maggiorenne C.V.. Nell'abitazione dove risiede i militari dell'Arma hanno ritrovato una decina di grammi di hascisc. Sarebbero ad una svolta, inoltre, le indagini sull'irruzione nella sala informatica della scuola media "S. Lucia" di Lipari. I carabinieri hanno recuperato il materiale sottratto. Dovrebbe, di conseguenza, scattare a breve la denuncia in stato di libertà per i ladruncoli.
Roma: Il Centro Studi alla fiera dei piccoli e medi editori- Dal 5 all’8 dicembre il Centro Studi eoliano parteciperà in qualità di espositore a “ Più libri e più liberi”, la fiera dei piccoli e medi editori che si tiene ogni anno a Roma presso il Palazzo dei Congressi all’EUR. Si tratta del più importante evento a livello nazionale, organizzato dall’AIE (Associazione Italiana Editori), giunto quest’anno all’ottava edizione, che ha l’obiettivo di far emergere il fondamentale ruolo della piccola editoria nel panorama culturale italiano, dominato dai grandi gruppi editoriali.
Il Centro Studi di Lipari, l’editore di riferimento per i libri di contenuto culturale sulle Eolie, da oltre vent’anni porta avanti un’attività editoriale finalizzata alla diffusione del patrimonio culturale eoliano, di cui vanta un catalogo con circa 30 titoli suddivisi nelle varie collane. A Roma saranno presentati i già pubblicati(“Nel regno di Efesto”, “Lipari al tempo degli arabi” e “La storia della pomice vol.3” di Giuseppe La Greca) e quelli in fase di pubblicazione(“Uno sviluppo sostenibile” di Paola Paino e “Emigrazione eoliana in Argentina” di Susanna Tesoriero. L'8 dicembre alle 18, presso la sala Rubino del Palazzo dei Congressi, le Eolie saranno protagoniste di un “Aperitivo letterario eoliano” organizzato dal Centro Studi alla presenza di noti scrittori e personalità, tra cui: Michele Benfari (Direttore Museo Archeologico Eoliano), Giorgio Benvenuto(Presidente fondazione Bruno Buozzi),Osvaldo De Sanctis (Presidente XXth Century Fox), Francesco Paolo Fulci (ex ambasciatore presso le Nazioni Unite), Marco Leto (regista), Nino Strano (Assessore al turismo Regione Siciliana) e i giornalisti Paolo Mauri, Marcello Sorgi e Alberto La Volpe. L’incontro é finalizzato a promuovere il ruolo della cultura e dell’editoria eoliana a livello nazionale.
Comunicato stampa dell'UGL scuola Sicilia - "Se davvero si vuole garantire ai precari il lavoro fisso,bisogna valutare seriamente quanto dichiarato in questi giorni dal Ministro Tremonti,sulla rivalutazione del posto fisso". La dichiarazione è dell Segretario Regionale dell'UGL Scuola prof. Bartolo Pavone. "Bisogna, assolutamente- afferma- anticipare di un paio di anni il ritiro dalle cattedre dei docenti prossimi alla pensione e non si tratterebbe di una spesa strutturale, ma solo di un anticipo. Se dovesse essere approvata-continua-il sindacalista, manderebbe in pensione 50 mila docenti in due anni. Ciò offrirebbe,finalmente a molti precari l'opportunita' di inserirsi a pieno titolo nel mondo della scuola".
Roma: Il Centro Studi alla fiera dei piccoli e medi editori- Dal 5 all’8 dicembre il Centro Studi eoliano parteciperà in qualità di espositore a “ Più libri e più liberi”, la fiera dei piccoli e medi editori che si tiene ogni anno a Roma presso il Palazzo dei Congressi all’EUR. Si tratta del più importante evento a livello nazionale, organizzato dall’AIE (Associazione Italiana Editori), giunto quest’anno all’ottava edizione, che ha l’obiettivo di far emergere il fondamentale ruolo della piccola editoria nel panorama culturale italiano, dominato dai grandi gruppi editoriali.
Il Centro Studi di Lipari, l’editore di riferimento per i libri di contenuto culturale sulle Eolie, da oltre vent’anni porta avanti un’attività editoriale finalizzata alla diffusione del patrimonio culturale eoliano, di cui vanta un catalogo con circa 30 titoli suddivisi nelle varie collane. A Roma saranno presentati i già pubblicati(“Nel regno di Efesto”, “Lipari al tempo degli arabi” e “La storia della pomice vol.3” di Giuseppe La Greca) e quelli in fase di pubblicazione(“Uno sviluppo sostenibile” di Paola Paino e “Emigrazione eoliana in Argentina” di Susanna Tesoriero. L'8 dicembre alle 18, presso la sala Rubino del Palazzo dei Congressi, le Eolie saranno protagoniste di un “Aperitivo letterario eoliano” organizzato dal Centro Studi alla presenza di noti scrittori e personalità, tra cui: Michele Benfari (Direttore Museo Archeologico Eoliano), Giorgio Benvenuto(Presidente fondazione Bruno Buozzi),Osvaldo De Sanctis (Presidente XXth Century Fox), Francesco Paolo Fulci (ex ambasciatore presso le Nazioni Unite), Marco Leto (regista), Nino Strano (Assessore al turismo Regione Siciliana) e i giornalisti Paolo Mauri, Marcello Sorgi e Alberto La Volpe. L’incontro é finalizzato a promuovere il ruolo della cultura e dell’editoria eoliana a livello nazionale.
Comunicato stampa dell'UGL scuola Sicilia - "Se davvero si vuole garantire ai precari il lavoro fisso,bisogna valutare seriamente quanto dichiarato in questi giorni dal Ministro Tremonti,sulla rivalutazione del posto fisso". La dichiarazione è dell Segretario Regionale dell'UGL Scuola prof. Bartolo Pavone. "Bisogna, assolutamente- afferma- anticipare di un paio di anni il ritiro dalle cattedre dei docenti prossimi alla pensione e non si tratterebbe di una spesa strutturale, ma solo di un anticipo. Se dovesse essere approvata-continua-il sindacalista, manderebbe in pensione 50 mila docenti in due anni. Ciò offrirebbe,finalmente a molti precari l'opportunita' di inserirsi a pieno titolo nel mondo della scuola".
Eolie: E' isolamento. Viaggia solo la "Laurana" partita ieri sera da Napoli
Arcipelago eoliano praticamente isolato. Dal pomeriggio di ieri le isole non sono raggiunte dai mezzi veloci e quest'oggi, ad eccezione della Laurana, partita ieri sera da Napoli verso l'arcipelago e Milazzo, sono fermi anche i traghetti. Ieri sera il rientro a casa agli eoliani delle isole maggiori è stato garantito solo(ma non è una novità) dal traghetto della NGI che ha mollato gli ormeggi da Milazzo nonostante le condi meteo proibitive.
Addirittura Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono isolate da oltre 36ore. Persistendo queste condizioni meteo salterà anche l'incontro di calcio del campionato di terza categoria che doveva vedere oggi pomeriggio il Canneto impegnato sul campo di Galati contro lo Zafferia.
Addirittura Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono isolate da oltre 36ore. Persistendo queste condizioni meteo salterà anche l'incontro di calcio del campionato di terza categoria che doveva vedere oggi pomeriggio il Canneto impegnato sul campo di Galati contro lo Zafferia.
A proposito di amici (di Giuseppe Finocchiaro)
Riceviamo da Giuseppe Finocchiaro e pubblichiamo:
Cari lettori,
in seguito alle ultime “notizie” ed infamie circolate nelle ultime ore nei miei riguardi, sento la necessità di puntualizzare alcune cose, per amore di verità e per difendere la dignità personale che ha sempre contraddistinto il mio modo di fare e di essere.
Penso sia ben chiaro a tutti lo stato di confusione e di delirio del caro amico Luca che,proprio a causa della sua arroganza nel sentirsi sempre superiore e migliore degli altri, si è visto sfuggire di mano la tanto desiderata e ambita carica di assessore, cercando quindi un capro espiatorio cui addossare le (sue) colpe ed una giustificazione che potesse consolarlo per questo inaspettato “fallimento”(ammesso che lo sia).
Vorrei inoltre ricordare a Luca ed a tutti quelli che come lui non perdono occasione per mostrare (pavoneggiandosi e compiacendosi) la propria cultura, che quella Accademica si addice solo ed esclusivamente ai relativi contesti, ma nella vita reale abbiamo bisogno di uomini che la cultura ce l’hanno dentro e che la sappiano mostrare in ogni aspetto della vita quotidiana, politica e non.
Lo invito pertanto a farsi un piccolo esame di coscienza ed a consegnare le sue riflessioni ed eventuali pentimenti esclusivamente ad un confessionale (non quello del grande fratello!) per poi dormirci su e ricominciare serenamente una nuova giornata senza preoccuparsi che il mondo giri soltanto intorno a lui!
Con questo pensiero voglio CHIUDERE la questione sperando che non si inneschi alcuna sterile ed inutile polemica, alla quale comunque non ci sarebbe una replica da parte mia.
Cordiali saluti,
Giuseppe Finocchiaro
Cari lettori,
in seguito alle ultime “notizie” ed infamie circolate nelle ultime ore nei miei riguardi, sento la necessità di puntualizzare alcune cose, per amore di verità e per difendere la dignità personale che ha sempre contraddistinto il mio modo di fare e di essere.
Penso sia ben chiaro a tutti lo stato di confusione e di delirio del caro amico Luca che,proprio a causa della sua arroganza nel sentirsi sempre superiore e migliore degli altri, si è visto sfuggire di mano la tanto desiderata e ambita carica di assessore, cercando quindi un capro espiatorio cui addossare le (sue) colpe ed una giustificazione che potesse consolarlo per questo inaspettato “fallimento”(ammesso che lo sia).
Vorrei inoltre ricordare a Luca ed a tutti quelli che come lui non perdono occasione per mostrare (pavoneggiandosi e compiacendosi) la propria cultura, che quella Accademica si addice solo ed esclusivamente ai relativi contesti, ma nella vita reale abbiamo bisogno di uomini che la cultura ce l’hanno dentro e che la sappiano mostrare in ogni aspetto della vita quotidiana, politica e non.
Lo invito pertanto a farsi un piccolo esame di coscienza ed a consegnare le sue riflessioni ed eventuali pentimenti esclusivamente ad un confessionale (non quello del grande fratello!) per poi dormirci su e ricominciare serenamente una nuova giornata senza preoccuparsi che il mondo giri soltanto intorno a lui!
Con questo pensiero voglio CHIUDERE la questione sperando che non si inneschi alcuna sterile ed inutile polemica, alla quale comunque non ci sarebbe una replica da parte mia.
Cordiali saluti,
Giuseppe Finocchiaro
"Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità"...?
(Christian Del Bono) Non volendo entrare nel merito dei fattori che accomunano le Eolie e il Parco dei Nebrodi sotto il profilo della biodiversità, nel leggere il programma del convegno organizzato dai “Combattenti e reduci di Ucria” - intitolato “Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità” – non è facile esimersi dal fare un paio osservazioni. Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Antonino Ferro ci spiega che “è necessario partire dal territorio per rivalutare la sua biodiversità attraverso la conoscenza del turismo enogastronomico locale, valorizzare la cultura ambientale, paesaggistica e archeologica del Parco dei Nebrodi e delle Eolie in un binomio imprescindibile". Nella sua forma, l’affermazione del Commissario, ci colpisce sicuramente per l’ineluttabilità con la quale ci viene proposta, nella sostanza, il suo contenuto ci fornisce lo spunto per fare una riflessione: ma chi opera le scelte di marketing strategico per la destinazione turistica Isole Eolie? Chi decide se effettuare operazioni di co-marketing con un territorio piuttosto che con un altro? Chi decide se posizionarsi quale meta per il turismo culturale o naturalistico o enogastronomico o termale ecc. o come punto di passaggio per navi da crociera e barconi che partono dalla costa calabra o proprio dai paesi limitrofi o facenti parte dello stesso Parco dei Nebrodi?
Come già evidenziato in passato, questi ed altri quesiti ancora più tecnici e vitali per lo sviluppo dei nostri territori, dovrebbero far parte di un tavolo tecnico che abbia come obiettivo quello di avviare il percorso che possa portarci alla definizione e all’adozione di un piano di sviluppo turistico per le nostre isole. Un “piano industriale” come lo definisce Marco Saltalamacchia. Una cornice all’interno della quale andare a disegnare il futuro delle nostre isole. Diversamente continueremo a brancolare nel buio, addossandoci a vicenda le colpe per l’assenza di una vision condivisa, per la mancanza di obbiettivi chiari e sostenibili e per l’incapacità di individuare e realizzare interventi in grado di migliorare la nostra offerta turistica locale.
Christian Del Bono
Notizia a cura di Ginostra Reporter
Come già evidenziato in passato, questi ed altri quesiti ancora più tecnici e vitali per lo sviluppo dei nostri territori, dovrebbero far parte di un tavolo tecnico che abbia come obiettivo quello di avviare il percorso che possa portarci alla definizione e all’adozione di un piano di sviluppo turistico per le nostre isole. Un “piano industriale” come lo definisce Marco Saltalamacchia. Una cornice all’interno della quale andare a disegnare il futuro delle nostre isole. Diversamente continueremo a brancolare nel buio, addossandoci a vicenda le colpe per l’assenza di una vision condivisa, per la mancanza di obbiettivi chiari e sostenibili e per l’incapacità di individuare e realizzare interventi in grado di migliorare la nostra offerta turistica locale.
Christian Del Bono
Notizia a cura di Ginostra Reporter
Lipari: Estorsione da 50 euro per il cellulare Condannato
(gazzetta del sud) Il Gup del tribunale di Barcellona, Antonino Zappalà, su richiesta del pm Michele Martorelli, ha condannato ad un anno e sei mesi per estorsione, nel giudizio abbreviato, il liparese Luca Natoli 22 anni perché accusato di aver preteso da una turista in vacanza a Canneto 50 euro, assieme al fratello Tindaro Natoli 24 anni (che è stato invece rinviato a giudizio), per restituire il telefonino sottrattole in precedenza. La donna infatti perse di vista il suo cellulare mentre si accingeva a fare dei biglietti per una minicrociera. Poco dopo fu avvicinata da Luca Natoli che le disse di sapere chi le aveva sottratto il telefono. La turista è stata poi contattata dall'altro fratello, Tindaro, che le consegnò il telefonino in cambio delle 50 euro richieste come riscatto. I due fratelli, difesi ieri dall'avv. Filippo Barbera, non avevano però messo in conto che la donna nel frattempo aveva avvertito i carabinieri i quali, fotocopiata la banconota, sono intervenuti al momento dello scambio "soldi contro telefono" facendo scattare gli arresti. Ieri uno dei due ha scelto di essere processato col giudizio abbreviato, ottenendo nella condanna di un anno e sei mesi uno sconto di pena di un terzo, l'altro invece è stato rinviato a giudizio.(l.o.)
venerdì 23 ottobre 2009
La giunta regionale siciliana e la Siremar (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) E siamo al terzo atto di questa vicenda della Tirrenia. Stamattina le agenzie hanno dato notizia che il Ministro Matteoli ha raggiunto l’accordo per le societa' regionali del gruppo con tutte e quattro le regioni interessate.
"Tutte le regioni hanno scritto di essere d'accordo. Anche la Sicilia. E ora manca solo la firma", ha detto il Ministro dei Trasporti. Avrebbe forse però dovuto aggiungere che l’accordo con la Sicilia era anomalo rispetto a quello con le altre regioni Sardegna, Campania (che trattava anche per conto del Lazio)e Toscana. Infatti mentre queste avevano trattato la cessione della consociata regionale la Sicilia aveva accettato che la Siremar, unica fra le consociate, fosse messa in gara insieme alla Tirrenia. "Il bando – ha aggiunto il Ministro - sara' realizzato entro la fine di ottobre, massimo entro la prima decade di novembre. Ora andremo a spron battuto. Entro il 31 dicembre dovranno partire le gare". E' questo, infatti, il termine ultimo fissato dalla Unione europea. "Le gare, comunque, potranno concludersi anche dopo quel termine", ha precisato Matteoli.
Perché la Sicilia ha imboccato questa strada particolare? Nel silenzio dei responsabili possiamo solo porci degli interrogativi a cominciare da quelli già avanzati ieri. Sembra che i funzionari che hanno partecipato alle trattative abbiano fatto notare che la legislazione siciliana non prevede la possibilità per l’ente Regione di acquisire la proprietà di una società. Può essere, ma se gli obiettivi sono importanti una legge si può sempre cambiare e d’altronde ci chiediamo: “Non si può divenire proprietari per cessione ma si può partecipare ad una gara per acquisirne la proprietà?” Nella dichiarazione del Presidente Lombardo di luglio si diceva che si stava valutando l’opportunità di partecipare alla gara non solo per la Siremar ma anche per la Tirrenia e che questa – una volta acquisita – sarebbe stata “gestita, sotto il controllo della regione stessa, da un gruppo imprenditoriale e manageriale del settore (composto da manager e marittimi della compagnia, operatori turistici e dei trasporti) da scegliersi all’esito di un’apposita gara”.
Quindi una doppia gara? Una a cui si partecipa per aggiudicarsi la Siremar(o la Tirrenia) e l’altra, promossa, per scegliere il gruppo imprenditoriale e manageriale che dovrà gestirla? Ma perché tanti misteri? Perché non si dicono chiaramente come stanno le cose? Perché la Giunta regionale non ci dice chiaramente che cosa vuole farne della Siremar come ha fatto la Campania?
"Tutte le regioni hanno scritto di essere d'accordo. Anche la Sicilia. E ora manca solo la firma", ha detto il Ministro dei Trasporti. Avrebbe forse però dovuto aggiungere che l’accordo con la Sicilia era anomalo rispetto a quello con le altre regioni Sardegna, Campania (che trattava anche per conto del Lazio)e Toscana. Infatti mentre queste avevano trattato la cessione della consociata regionale la Sicilia aveva accettato che la Siremar, unica fra le consociate, fosse messa in gara insieme alla Tirrenia. "Il bando – ha aggiunto il Ministro - sara' realizzato entro la fine di ottobre, massimo entro la prima decade di novembre. Ora andremo a spron battuto. Entro il 31 dicembre dovranno partire le gare". E' questo, infatti, il termine ultimo fissato dalla Unione europea. "Le gare, comunque, potranno concludersi anche dopo quel termine", ha precisato Matteoli.
Perché la Sicilia ha imboccato questa strada particolare? Nel silenzio dei responsabili possiamo solo porci degli interrogativi a cominciare da quelli già avanzati ieri. Sembra che i funzionari che hanno partecipato alle trattative abbiano fatto notare che la legislazione siciliana non prevede la possibilità per l’ente Regione di acquisire la proprietà di una società. Può essere, ma se gli obiettivi sono importanti una legge si può sempre cambiare e d’altronde ci chiediamo: “Non si può divenire proprietari per cessione ma si può partecipare ad una gara per acquisirne la proprietà?” Nella dichiarazione del Presidente Lombardo di luglio si diceva che si stava valutando l’opportunità di partecipare alla gara non solo per la Siremar ma anche per la Tirrenia e che questa – una volta acquisita – sarebbe stata “gestita, sotto il controllo della regione stessa, da un gruppo imprenditoriale e manageriale del settore (composto da manager e marittimi della compagnia, operatori turistici e dei trasporti) da scegliersi all’esito di un’apposita gara”.
Quindi una doppia gara? Una a cui si partecipa per aggiudicarsi la Siremar(o la Tirrenia) e l’altra, promossa, per scegliere il gruppo imprenditoriale e manageriale che dovrà gestirla? Ma perché tanti misteri? Perché non si dicono chiaramente come stanno le cose? Perché la Giunta regionale non ci dice chiaramente che cosa vuole farne della Siremar come ha fatto la Campania?
Brevi da Stromboli, Lipari e Messina
STROMBOLI: URGE PRESENZA MEDICO DI BASE - Raccogliendo le lamentele dei cittadini di Stromboli e Ginostra, circa la "non presenza" del medico di base sulla vulcanica isola, il presidente della circoscrizione ha scritto al sindaco di Lipari e al dirigente generale Azienda Asp di Messina e del distretto di Lipari. Ha chiesto che l'impegno del medico condotto sull'isola non venga limitato ad un solo giorno ma venga garantito per almeno tre giorni alla settimana.
LIPARI: LA DOTTORESSA SPARACINO HA INCONTRATO GLI STUDENTI DEL "CONTI" - L'influenza provocata da virus A(H1N1) è al centro di una serie di incontri che la dottoressa Mimma Sparacino ha avuto oggi con gli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti" di Lipari. La dottoressa Sparacino, che oltre ad essere assessore al comune di Lipari, è anche farmacista ha illustrato ai ragazzi le modalità con cui si contrae e si manifesta questa influenza e le modalità per prevenirla e curarla.
MESSINA: SINDACO, SOSPESI VERSAMENTI TRIBUTARI PER GLI SFOLLATI- La Giunta municipale di Messina, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Giuseppe Buzzanca, ha deliberato la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per i residenti nel territorio del comune di Messina colpiti dall'alluvione del primo ottobre scorso. In particolare, sino al 31 dicembre di quest'anno, sono sospesi gli adempimenti per Ici, Tarsu, Imposta comunale sulla pubblicita' e Cosap, mentre sino al 30 ottobre 2010, la sospensione riguarda i canoni di locazione degli immobili comunali, l'occupazione suolo pubblico, e passi carrai per i residenti di Giampilieri, Briga superiore e Briga marina, Molino, Santa Margherita, Altolia e Pezzolo.
Con ordinanza del sindaco e' stata definita l'esenzione del pagamento dei diritti di segreteria, per il rinnovo delle carte d'identita' e per le certificazioni, a favore degli abitanti dei villaggi colpiti dall'alluvione dei giorni scorsi.
LIPARI: LA DOTTORESSA SPARACINO HA INCONTRATO GLI STUDENTI DEL "CONTI" - L'influenza provocata da virus A(H1N1) è al centro di una serie di incontri che la dottoressa Mimma Sparacino ha avuto oggi con gli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti" di Lipari. La dottoressa Sparacino, che oltre ad essere assessore al comune di Lipari, è anche farmacista ha illustrato ai ragazzi le modalità con cui si contrae e si manifesta questa influenza e le modalità per prevenirla e curarla.
MESSINA: SINDACO, SOSPESI VERSAMENTI TRIBUTARI PER GLI SFOLLATI- La Giunta municipale di Messina, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Giuseppe Buzzanca, ha deliberato la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per i residenti nel territorio del comune di Messina colpiti dall'alluvione del primo ottobre scorso. In particolare, sino al 31 dicembre di quest'anno, sono sospesi gli adempimenti per Ici, Tarsu, Imposta comunale sulla pubblicita' e Cosap, mentre sino al 30 ottobre 2010, la sospensione riguarda i canoni di locazione degli immobili comunali, l'occupazione suolo pubblico, e passi carrai per i residenti di Giampilieri, Briga superiore e Briga marina, Molino, Santa Margherita, Altolia e Pezzolo.
Con ordinanza del sindaco e' stata definita l'esenzione del pagamento dei diritti di segreteria, per il rinnovo delle carte d'identita' e per le certificazioni, a favore degli abitanti dei villaggi colpiti dall'alluvione dei giorni scorsi.
E' deceduto il prof. avv. Vassalli, presidente onorario del Centro Studi di Lipari
(notizia a cura di ginostra reporter) Il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani comunica con dispiacere l’avvenuta scomparsa del Suo Presidente Onorario Prof. Avv. Giuliano Vassalli, già Presidente della Corte Costituzionale, Ministro di Grazia e Giustizia, più volte membro del Governo, esimio Professore dell’Università La Sapienza di Roma.
Il Prof. Vassalli sin dalla nascita del nostro Centro è stato vicino al gruppo di allora giovani studenti che si proponevano di portare avanti i valori della memoria storica e della cultura eoliana. E’ stato punto di riferimento oltre che l’AMICO che con generosità presenziava alle iniziative del Centro regalando consigli e trasmettendo entusiasmo.
La sua persona, i suoi valori ed i suoi insegnamenti saranno sempre una ricchezza per quanti si riconoscono nell’impegno e nel lavoro del Centro Studi.
Lipari, 23 ottobre 2009
Centro Studi
NDD- L'ex ministro della Giustizia e' deceduto il giorno 21, ma la notizia della morte e' stata data ad esequie avvenute per disposizione testamentaria. Il giurista e' deceduto presso la sua abitazione per un arresto cardiaco.
Il Prof. Vassalli sin dalla nascita del nostro Centro è stato vicino al gruppo di allora giovani studenti che si proponevano di portare avanti i valori della memoria storica e della cultura eoliana. E’ stato punto di riferimento oltre che l’AMICO che con generosità presenziava alle iniziative del Centro regalando consigli e trasmettendo entusiasmo.
La sua persona, i suoi valori ed i suoi insegnamenti saranno sempre una ricchezza per quanti si riconoscono nell’impegno e nel lavoro del Centro Studi.
Lipari, 23 ottobre 2009
Centro Studi
NDD- L'ex ministro della Giustizia e' deceduto il giorno 21, ma la notizia della morte e' stata data ad esequie avvenute per disposizione testamentaria. Il giurista e' deceduto presso la sua abitazione per un arresto cardiaco.
POLITICHE SOCIALI: SU GURS DECRETO PER BONUS A FAMIGLIE NUMEROSE
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di oggi il decreto dell’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, che sblocca l’iter per il bonus alle famiglie numerose. Il provvedimento assegna ai Comuni dell’Isola 3,3 milioni di euro da erogare alle 3.738 famiglie, con almeno 4 figli, che avevano presentato la domanda in base al bando pubblicato nell’agosto del 2008.
“Si tratta di un contributo di 882,82 euro a nucleo familiare – ha spiegato l’assessore Chinnici - che viene assegnato in virtù di un accordo sottoscritto tra il dipartimento nazionale per le Politiche della famiglia e il ministero della Salute, in attuazione dell’intesa tra regioni ed enti locali”.
L’iter del procedimento era rimasto bloccato a seguito di un ricorso amministrativo presentato dall’Associazione nazionale famiglie numerose, che contestava i criteri per la partecipazione al bando, in particolare il requisito che i figli dovessero essere minorenni. In primo grado, il Tar aveva dato ragione all’associazione, ma il Consiglio di giustizia amministrativa ha ribaltato la sentenza.
I pagamenti ai nuclei familiari verranno effettuati direttamente dai comuni di appartenenza, che hanno gestito le istruttorie delle domande e fatto pervenire le richieste all’assessorato.
Per quanto riguarda Messina e provincia riportiamo il numero delle famiglie(tra queste 2 di Lipari e 1 di Malfa) che hanno ottenuto il bonus: Acquedolci (4), Alì (2) Alì Terme (1), Antillo (1), Barcellona PG (26), Capizzi (4), Capo d'Orlando (2), Caprileone (3), Caronia (1), Castel di Lucio (2), Castell'Umberto (1), Castroreale (2), Cesarò (3), Falcone (3), Fiumedinisi (3), Francavilla di Sicilia (4), Frazzanò (1), Furci Siculo (1), Furnari (6), Gaggi (1), Galati Mamertino (1), Giardini Naxos (1), Graniti (1), Letojanni (3), Librizzi (1), Lipari (2), Malfa (1), Mandanici (1), Mazzarrà Sant'Andrea (1), Messina (110), Milazzo (7), Mirto (1), Mistretta (1), Moio Alcantara (1), Montagnareale (1), Montalbano Elicona (1), Naso (2), Nizza di Sicilia (3), Pace del Mela (1), Piraino (2), Roccalumera (2), Roccella Valdemone (1), Rometta (1), San Filippo del Mela (1), San Fratello (4), San Marco D'Alunzio (1), San Pier Niceto (1), San Piero Patti (1), San Salvatore di Fitalia (2), San Teodoro (1), Santa Domenica Vittoria (1), Santa Lucia del Mela (2), Santa Teresa di Riva (2), Sant'Agata di Militello (2), Sant'Angelo di Brolo (4), Saponara (2), Savoca (3), Scaletta Zanclea (2), Terme Vigliatore (7), Torregrotta (3), Tortorici (5), Tusa(2), Ucria, Venetico (1) e Villafranca Tirrena (2).
“Si tratta di un contributo di 882,82 euro a nucleo familiare – ha spiegato l’assessore Chinnici - che viene assegnato in virtù di un accordo sottoscritto tra il dipartimento nazionale per le Politiche della famiglia e il ministero della Salute, in attuazione dell’intesa tra regioni ed enti locali”.
L’iter del procedimento era rimasto bloccato a seguito di un ricorso amministrativo presentato dall’Associazione nazionale famiglie numerose, che contestava i criteri per la partecipazione al bando, in particolare il requisito che i figli dovessero essere minorenni. In primo grado, il Tar aveva dato ragione all’associazione, ma il Consiglio di giustizia amministrativa ha ribaltato la sentenza.
I pagamenti ai nuclei familiari verranno effettuati direttamente dai comuni di appartenenza, che hanno gestito le istruttorie delle domande e fatto pervenire le richieste all’assessorato.
Per quanto riguarda Messina e provincia riportiamo il numero delle famiglie(tra queste 2 di Lipari e 1 di Malfa) che hanno ottenuto il bonus: Acquedolci (4), Alì (2) Alì Terme (1), Antillo (1), Barcellona PG (26), Capizzi (4), Capo d'Orlando (2), Caprileone (3), Caronia (1), Castel di Lucio (2), Castell'Umberto (1), Castroreale (2), Cesarò (3), Falcone (3), Fiumedinisi (3), Francavilla di Sicilia (4), Frazzanò (1), Furci Siculo (1), Furnari (6), Gaggi (1), Galati Mamertino (1), Giardini Naxos (1), Graniti (1), Letojanni (3), Librizzi (1), Lipari (2), Malfa (1), Mandanici (1), Mazzarrà Sant'Andrea (1), Messina (110), Milazzo (7), Mirto (1), Mistretta (1), Moio Alcantara (1), Montagnareale (1), Montalbano Elicona (1), Naso (2), Nizza di Sicilia (3), Pace del Mela (1), Piraino (2), Roccalumera (2), Roccella Valdemone (1), Rometta (1), San Filippo del Mela (1), San Fratello (4), San Marco D'Alunzio (1), San Pier Niceto (1), San Piero Patti (1), San Salvatore di Fitalia (2), San Teodoro (1), Santa Domenica Vittoria (1), Santa Lucia del Mela (2), Santa Teresa di Riva (2), Sant'Agata di Militello (2), Sant'Angelo di Brolo (4), Saponara (2), Savoca (3), Scaletta Zanclea (2), Terme Vigliatore (7), Torregrotta (3), Tortorici (5), Tusa(2), Ucria, Venetico (1) e Villafranca Tirrena (2).
Acquacalda: "Un anno fa pensavo che la misura fosse già colma..oggi mi rendo conto di quanto fossi stato ottimista" di Marco Saltalamacchia
(notizia a cura di Ginostra reporter)Riceviamo dal dottor Marco Saltalamacchia e pubblichiamo:
Quasi un anno fa, nel commentare amaramente i fatti successivi alla violenta mareggiata che aveva squassato Acquacalda, avevo parlato di morte di un borgo. A dodici mesi di distanza, l´immagine non è cambiata e continuiamo ad essere di fronte a quella che possiamo definire unicamente una lenta agonia.
Per chi, come me, si fosse recato nei giorni scorsi ad Acquacalda, l´impressione che si può ricevere è di un paese che si sta lentamente spegnendo. I pochi, coraggiosi, abitanti che pure lottano per il rispetto dei loro diritti fondamentali di sicurezza, di protezione dei loro beni se non delle loro stesse vite, perdono, ogni giorno di più la speranza.
Il numero di coloro che abbandonano il borgo cresce continuamente e con loro si spengono anche le attività economiche che avrebbero potuto fornire nuova linfa vitale al paese.
Un anno è trascorso e vediamo cosa è stato fatto.
- È stata riparata la strada. Bene. Ma non è stata eliminata la causa che ne ha determinato il crollo. La falesia sottostante continua la sua lenta erosione in più punti ed oggi la questione non è "se" avremo nuovi crolli ma solo "quando" questi avverranno.
- La protezione della costa è diventata un caso, quasi simbolico, di come si possa sperperare il denaro pubblico, degno dell´attenzione dei media (http://video.sky.it/videoportale/index.shtml?videoID=45940128001) ma purtroppo senza risultato. Quasi due milioni di euro sono stati spesi senza che nessun risultato sia stato prodotto. Addirittura, sono state parzialmente eliminate le protezioni preesistenti.
- Al colmo della beffa, oggi la ditta appaltatrice, che nel frattempo ha incassato 841.000€, ha rimosso l´enorme bilancia, inutilizzata dall´inizio dell´anno. Dopo aver tolto il sonno agli abitanti vicini per mesi a causa dell´insopportabile rumore di ferraglia che causava allorché anche una bicicletta la percorreva adesso la base di cemento su cui era montata (rimasta) blocca completamente la circolazione a San Gaetano.
- Il pontile crollato è sempre là. C´è solo da sperare che la Natura sopperisca all´indolenza dell´Uomo e finisca il lavoro che ha iniziato.
Tante sono le domande che non hanno avuto risposta.
1)La lievitazione dei costi dell´appalto (1,5 milioni per 300 mt di protezione) conseguente al sequestro delle Cave di Pomice (Agosto 2007) era un fatto noto alla ditta appaltatrice (Ciro Menotti di Ravenna) allorché sottoscrive il contratto (Marzo 2008). Tuttavia la Ditta, in virtù di un contratto che prevedeva la consegna a corpo e non rinegoziabile, si impegna a consegnare puntualmente 300 mt di scogliera (più altre amenità come cinque pennelli stabilizzatori ed addirittura una spiaggia per i turisti!). Allora perché viene riconosciuto un adeguamento prezzi che comporta il raddoppio dei costi (con conseguente riduzione dell´intervento a 150 mt.), quando una clausola esclude esplicitamente la possibilità dell´adeguamento dei prezzi a pena della nullità del contratto?
2) Perché, come era stato previsto, per potere utilizzare il pietrame locale di Porticello come il materiale di riempimento, non è stata presentata una regolare istanza di dissequestro? Che poi è stata invece nei giorni scorsi richiesta e prontamente concessa per mettere in sicurezza la strada provinciale dopo la recente frana?
3) Perché la Regione oppone, in un primo tempo, rifiuto all´intervento dal mare, che è la cosa più logica ed usuale per questo genere di lavori, a causa della presunta presenza di poseidonia (alga pregiatissima) successivamente scopre che la poseidonia non c´è ed autorizza l´intervento?
4) Perché si accetta il subappalto ad una sconosciuta azienda del barcellonese che non ha mai eseguito lavori del genere e non è attrezzata per interventi dal mare, quando il subappalto nei lavori pubblici è espressamente vietato se non nei casi di alta specializzazione? E che, quando finalmente, a maggio del 2009, viene autorizzato dalla Regione l´intervento si rifiuta in quanto appunto non dotata delle attrezzature opportune.
5) Perché si è detto che a causa del crollo della strada nel novembre 2009 si sia imposto ai trasportatori di ridurre il carico dei camion, causando un ulteriore aumento dei costi, quando la verità è che le strade di Lipari sono da sempre omologate, a causa della loro struttura, per essere percorse con carichi inferiori, e che dunque il carico utile dei mezzi che si sarebbero dovuti usare era fatto noto, già alla sottoscrizione del contratto?
6) Perché viene riconosciuto e pagato un avanzamento lavori di 841.000, superiore al 50% del budget originario di 1,5 ml di euro (per 300 o 150 metri di lavori, fate voi) allorché, come è di tutta evidenza, i lavori vengono interrotti praticamente all´inizio, a meno di un quarto del risultato atteso?
7) Perché questo pagamento viene effettuato in ritardo rispetto i termini stabiliti, offrendo così all´Impresa la sola opportunità di impugnare il contratto per inadempienza contrattuale del Comune di Lipari, citarlo in giudizio, interrompere i lavori e lasciarci tutti in una situazione che è addirittura peggiore di quella iniziale?
8) Il Pontile Italpomice. Perché è ancora là, nonostante :
A. la disponibilità dei fonti prontamente reperiti dall´assessore Sparacino (143.000 €)
B. la dichiarata inagibilità e pericolosità sancita dal Genio civile opere marittime,
C. dall´ufficio tecnico del Comune,
D. dalla Capitaneria di Porto
E. la revoca della Concessione regionale per il pontile stesso
I disagi cui gli abitanti sono sottoposti sono chiaramente infiniti, ma il mio pensiero e la mia solidarietà va ad una in particolare. A Miriam Saltalamacchia, bellissima ragazzina figlia della mia amica Antonella, che da tre settimane vede negato il suo diritto alla Scuola perché il Preside della Scuola di Canneto non si assume la responsabilità del trasporto da Acquacalda alla Scuola (16 km in un´ora) temendo il rischio di una crisi ipoglicemica durante il tragitto.
Un anno fa pensavo che la misura fosse già colma, ma solo oggi mi rendo conto di quanto fossi stato ottimista...
Marco Saltalamacchia
Quasi un anno fa, nel commentare amaramente i fatti successivi alla violenta mareggiata che aveva squassato Acquacalda, avevo parlato di morte di un borgo. A dodici mesi di distanza, l´immagine non è cambiata e continuiamo ad essere di fronte a quella che possiamo definire unicamente una lenta agonia.
Per chi, come me, si fosse recato nei giorni scorsi ad Acquacalda, l´impressione che si può ricevere è di un paese che si sta lentamente spegnendo. I pochi, coraggiosi, abitanti che pure lottano per il rispetto dei loro diritti fondamentali di sicurezza, di protezione dei loro beni se non delle loro stesse vite, perdono, ogni giorno di più la speranza.
Il numero di coloro che abbandonano il borgo cresce continuamente e con loro si spengono anche le attività economiche che avrebbero potuto fornire nuova linfa vitale al paese.
Un anno è trascorso e vediamo cosa è stato fatto.
- È stata riparata la strada. Bene. Ma non è stata eliminata la causa che ne ha determinato il crollo. La falesia sottostante continua la sua lenta erosione in più punti ed oggi la questione non è "se" avremo nuovi crolli ma solo "quando" questi avverranno.
- La protezione della costa è diventata un caso, quasi simbolico, di come si possa sperperare il denaro pubblico, degno dell´attenzione dei media (http://video.sky.it/videoportale/index.shtml?videoID=45940128001) ma purtroppo senza risultato. Quasi due milioni di euro sono stati spesi senza che nessun risultato sia stato prodotto. Addirittura, sono state parzialmente eliminate le protezioni preesistenti.
- Al colmo della beffa, oggi la ditta appaltatrice, che nel frattempo ha incassato 841.000€, ha rimosso l´enorme bilancia, inutilizzata dall´inizio dell´anno. Dopo aver tolto il sonno agli abitanti vicini per mesi a causa dell´insopportabile rumore di ferraglia che causava allorché anche una bicicletta la percorreva adesso la base di cemento su cui era montata (rimasta) blocca completamente la circolazione a San Gaetano.
- Il pontile crollato è sempre là. C´è solo da sperare che la Natura sopperisca all´indolenza dell´Uomo e finisca il lavoro che ha iniziato.
Tante sono le domande che non hanno avuto risposta.
1)La lievitazione dei costi dell´appalto (1,5 milioni per 300 mt di protezione) conseguente al sequestro delle Cave di Pomice (Agosto 2007) era un fatto noto alla ditta appaltatrice (Ciro Menotti di Ravenna) allorché sottoscrive il contratto (Marzo 2008). Tuttavia la Ditta, in virtù di un contratto che prevedeva la consegna a corpo e non rinegoziabile, si impegna a consegnare puntualmente 300 mt di scogliera (più altre amenità come cinque pennelli stabilizzatori ed addirittura una spiaggia per i turisti!). Allora perché viene riconosciuto un adeguamento prezzi che comporta il raddoppio dei costi (con conseguente riduzione dell´intervento a 150 mt.), quando una clausola esclude esplicitamente la possibilità dell´adeguamento dei prezzi a pena della nullità del contratto?
2) Perché, come era stato previsto, per potere utilizzare il pietrame locale di Porticello come il materiale di riempimento, non è stata presentata una regolare istanza di dissequestro? Che poi è stata invece nei giorni scorsi richiesta e prontamente concessa per mettere in sicurezza la strada provinciale dopo la recente frana?
3) Perché la Regione oppone, in un primo tempo, rifiuto all´intervento dal mare, che è la cosa più logica ed usuale per questo genere di lavori, a causa della presunta presenza di poseidonia (alga pregiatissima) successivamente scopre che la poseidonia non c´è ed autorizza l´intervento?
4) Perché si accetta il subappalto ad una sconosciuta azienda del barcellonese che non ha mai eseguito lavori del genere e non è attrezzata per interventi dal mare, quando il subappalto nei lavori pubblici è espressamente vietato se non nei casi di alta specializzazione? E che, quando finalmente, a maggio del 2009, viene autorizzato dalla Regione l´intervento si rifiuta in quanto appunto non dotata delle attrezzature opportune.
5) Perché si è detto che a causa del crollo della strada nel novembre 2009 si sia imposto ai trasportatori di ridurre il carico dei camion, causando un ulteriore aumento dei costi, quando la verità è che le strade di Lipari sono da sempre omologate, a causa della loro struttura, per essere percorse con carichi inferiori, e che dunque il carico utile dei mezzi che si sarebbero dovuti usare era fatto noto, già alla sottoscrizione del contratto?
6) Perché viene riconosciuto e pagato un avanzamento lavori di 841.000, superiore al 50% del budget originario di 1,5 ml di euro (per 300 o 150 metri di lavori, fate voi) allorché, come è di tutta evidenza, i lavori vengono interrotti praticamente all´inizio, a meno di un quarto del risultato atteso?
7) Perché questo pagamento viene effettuato in ritardo rispetto i termini stabiliti, offrendo così all´Impresa la sola opportunità di impugnare il contratto per inadempienza contrattuale del Comune di Lipari, citarlo in giudizio, interrompere i lavori e lasciarci tutti in una situazione che è addirittura peggiore di quella iniziale?
8) Il Pontile Italpomice. Perché è ancora là, nonostante :
A. la disponibilità dei fonti prontamente reperiti dall´assessore Sparacino (143.000 €)
B. la dichiarata inagibilità e pericolosità sancita dal Genio civile opere marittime,
C. dall´ufficio tecnico del Comune,
D. dalla Capitaneria di Porto
E. la revoca della Concessione regionale per il pontile stesso
I disagi cui gli abitanti sono sottoposti sono chiaramente infiniti, ma il mio pensiero e la mia solidarietà va ad una in particolare. A Miriam Saltalamacchia, bellissima ragazzina figlia della mia amica Antonella, che da tre settimane vede negato il suo diritto alla Scuola perché il Preside della Scuola di Canneto non si assume la responsabilità del trasporto da Acquacalda alla Scuola (16 km in un´ora) temendo il rischio di una crisi ipoglicemica durante il tragitto.
Un anno fa pensavo che la misura fosse già colma, ma solo oggi mi rendo conto di quanto fossi stato ottimista...
Marco Saltalamacchia
I mis(fatti) di Acquacalda su Sky TG 24
(ginostra reporter) SKY TG 24 ha mandato in onda ieri, così come ci informa il dott. Marco Saltalamacchia, un servizio sui (mis)fatti di Acquacalda. Noi ve lo proponiamo:
SE VOLETE VISUALIZZARE IL SERVIZIO DIRETTAMENTE DAL SITO DI SKY, IL LINK E' : http://video.sky.it/videoportale/index.shtml?videoID=45940128001 ASPETTATE 2 MINUTI PER SCARICARE
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Salina: Montagne di posta non recapitata. Manca il portalettere, protesta l'amministrazione di Santa Marina
(Domenico Arabia) Ancora disagi si registrano nel comune di Santa Marina Salina per quanto riguarda la distribuzione della posta. A causa, infatti, dell’assenza del portalettere ufficiale, in questi mesi la distribuzione della posta è stata effettuata ad opera di numerosi sostituti, ma ormai dal 01 ottobre la posta non vieni più distribuita, con le enormi catastrofiche conseguenze che si possono immaginare per tutti i cittadini,per le attività commerciali e per gli uffici Comunali, la cui attività risulta semiparalizzata. Un problema che si verifica ormai a cadenza quasi regolare: il comune infatti ha segnalato già diverse volte a Dicembre 2008 e aprile 2009 alle Poste S.p.a, alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. e al Prefetto di Messina i notevoli disagi e i danni economici che si creano a causa dell’interruzione di questo importante pubblico servizio(ritardi nel pagamento di bollette telefoniche ed energetiche, i cui costi di mora gravano sui cittadini,scadenze di avvisi bancari, procedure concorsuali comunali rallentate a causa della mancanza di ricezione etc.).
Si può solo immaginare che, come al solito, negli uffici della sede di Malfa, che funge da centro di smistamento, siano accumulati letteralmente montagne di posta, come si è verificato ad aprile 2009.
In data odierna, è stato inoltrato dal Comune di Santa Marina Salina l’ennesimo telegramma alle Poste S.p.a, alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. e al Prefetto di Messina per la risoluzione del problema, che se non sarà risolta nei prossimi giorni, costringerà il Comune ad adire per le vie legali, per far valere un diritto che per la stragrande maggioranza degli italiani è certezza ed è garantito quotidianamente, ma che per gli abitanti delle isole minori, il cui status è costituito maggiormente da disagi più che da diritti, è di volta in volta disconosciuto.
La speranza dell’Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina è che gli Uffici delle Poste S.p.a. che hanno sede in Sicilia,competenti per le Isole Eolie, non prendano alla leggera questa problematica e che, anzi, si attivino per la risoluzione definitiva della stessa nel più breve tempo possibile.
Si può solo immaginare che, come al solito, negli uffici della sede di Malfa, che funge da centro di smistamento, siano accumulati letteralmente montagne di posta, come si è verificato ad aprile 2009.
In data odierna, è stato inoltrato dal Comune di Santa Marina Salina l’ennesimo telegramma alle Poste S.p.a, alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. e al Prefetto di Messina per la risoluzione del problema, che se non sarà risolta nei prossimi giorni, costringerà il Comune ad adire per le vie legali, per far valere un diritto che per la stragrande maggioranza degli italiani è certezza ed è garantito quotidianamente, ma che per gli abitanti delle isole minori, il cui status è costituito maggiormente da disagi più che da diritti, è di volta in volta disconosciuto.
La speranza dell’Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina è che gli Uffici delle Poste S.p.a. che hanno sede in Sicilia,competenti per le Isole Eolie, non prendano alla leggera questa problematica e che, anzi, si attivino per la risoluzione definitiva della stessa nel più breve tempo possibile.
Attività dell'Arma a Messina e provincia (a cura di Ginostra reporter)
Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto
Barcellona Pozzo di Gotto (ME); i Carabinieri arrestano, in flagranza di reato, due sorvegliati speciali per inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione attuati dalla Compagnia Carabinieri della Città del Longano e, nello specifico, dei controlli effettuati nei confronti di soggetti sottoposti ad obblighi o misure di prevenzione disposte dall’A.G., i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto ed i Carabinieri della C.I.O. (Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Carabinieri Sicilia che opera nel comprensorio barcellonese dall’inizio di gennaio c.a.) hanno tratto in arresto due soggetti sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione personale.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno consentito di accertare che i due sorvegliati speciali, identificati in D’AMICO Antonino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1978, pluripregiudicato e PINO Vincenzo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1962, ma residente a Furnari (ME), coniugato, operaio, pluripregiudicato, in circostanze di tempo e luogo distinte, hanno violato entrambi le prescrizioni rispettivamente imposte dall’A.G..
In particolare, i Carabinieri hanno accertato sia per il D’AMICO Antonino che per il PINO Vincenzo, l’abitudinarietà degli stessi nel relazionarsi con soggetti pregiudicati, nonché l’abituale frequentazione di locali pubblici.
D’AMICO Antonino e PINO Vincenzo, esperite le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, come disposto dall’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto.
Compagnia di Santo Stefano di Camastra
Santo Stefano di Camastra (ME); i Carabinieri arrestano un soggetto in esecuzione di un provvedimento custodiale emesso dall’A.G. di Mistretta per atti persecutori (stalking).
Nell’ambito di una campagna finalizzata alla prevenzione dei reati, nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra ed in particolare quelli della locale Stazione hanno tratto in arresto il 52enne T.A. originario di Palermo, già noto alle Forze dell’Ordine, in esecuzione di un provvedimento custodiale disposto dall’A.G. di Mistretta, in quanto responsabile del reato di atti persecutori.
Secondo quanto riportato nel provvedimento custodiale, il 52enne dovrà permanere in regime di arresti domiciliari poiché inottemperante alle prescrizioni impostegli dall’A.G. che, ritenendolo responsabile di atti persecutori nei confronti della ex moglie, gli aveva imposto il divieto di dimora in provincia di Messina.
Dopo le formalità di rito, il 52enne è stato trasferito presso la propria abitazione ove permarrà in regime di arresti domiciliari.
Barcellona Pozzo di Gotto (ME); i Carabinieri arrestano, in flagranza di reato, due sorvegliati speciali per inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione attuati dalla Compagnia Carabinieri della Città del Longano e, nello specifico, dei controlli effettuati nei confronti di soggetti sottoposti ad obblighi o misure di prevenzione disposte dall’A.G., i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto ed i Carabinieri della C.I.O. (Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Carabinieri Sicilia che opera nel comprensorio barcellonese dall’inizio di gennaio c.a.) hanno tratto in arresto due soggetti sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione personale.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno consentito di accertare che i due sorvegliati speciali, identificati in D’AMICO Antonino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1978, pluripregiudicato e PINO Vincenzo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1962, ma residente a Furnari (ME), coniugato, operaio, pluripregiudicato, in circostanze di tempo e luogo distinte, hanno violato entrambi le prescrizioni rispettivamente imposte dall’A.G..
In particolare, i Carabinieri hanno accertato sia per il D’AMICO Antonino che per il PINO Vincenzo, l’abitudinarietà degli stessi nel relazionarsi con soggetti pregiudicati, nonché l’abituale frequentazione di locali pubblici.
D’AMICO Antonino e PINO Vincenzo, esperite le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, come disposto dall’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto.
Compagnia di Santo Stefano di Camastra
Santo Stefano di Camastra (ME); i Carabinieri arrestano un soggetto in esecuzione di un provvedimento custodiale emesso dall’A.G. di Mistretta per atti persecutori (stalking).
Nell’ambito di una campagna finalizzata alla prevenzione dei reati, nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra ed in particolare quelli della locale Stazione hanno tratto in arresto il 52enne T.A. originario di Palermo, già noto alle Forze dell’Ordine, in esecuzione di un provvedimento custodiale disposto dall’A.G. di Mistretta, in quanto responsabile del reato di atti persecutori.
Secondo quanto riportato nel provvedimento custodiale, il 52enne dovrà permanere in regime di arresti domiciliari poiché inottemperante alle prescrizioni impostegli dall’A.G. che, ritenendolo responsabile di atti persecutori nei confronti della ex moglie, gli aveva imposto il divieto di dimora in provincia di Messina.
Dopo le formalità di rito, il 52enne è stato trasferito presso la propria abitazione ove permarrà in regime di arresti domiciliari.
Ormeggio per navi da crociera a Marina Corta. La proposta di Sabatini
Una nota è stata inviata al sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno, dal consigliere comunale Adolfo Sabatini. Ha per oggetto: Ormeggio navi da crociera a Marina Corta. IL TESTO:
Preg.mo signor Sindaco,
considerato che i lavori di realizzazione del molo lato Sud di Marina Corta sono ancora in corso e che il progetto definitivo prevedeva il posizionamento di massi a protezione dell’opera;
che il muraglione di difesa verrà posto sul ciglio del molo stesso;
atteso che sul lato esterno del molo potrebbero essere ormeggiate molte delle navi da crociera che scalano Lipari, con la presente si
C HI E D E
alla S.S. Ill.ma di volere avanzare formale richiesta affinché il muraglione venga spostato e realizzato al centro del molo e non sul ciglio esterno, e la contemporanea collocazione di alcune bitte.-
Detta semplice modifica, consentirebbe l’agevole attracco delle navi da crociera e di conseguenza le compagnie disponendo di attracco sicuro, potrebbero inserire l’isola di Lipari nei loro itinerari.-
E’ evidente il nuovo impulso economico che il turismo crocieristico potrebbe dare all’isola di Lipari ed a Marina Corta, visto che poche sono le navi che al momento hanno inserito nei loro itinerari la nostra isola.-
Certo della Sua concretezza e convinto di aver attirato la Sua attenzione per una proposta nell’interesse della collettività, le porgo cordiali saluti.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale
Preg.mo signor Sindaco,
considerato che i lavori di realizzazione del molo lato Sud di Marina Corta sono ancora in corso e che il progetto definitivo prevedeva il posizionamento di massi a protezione dell’opera;
che il muraglione di difesa verrà posto sul ciglio del molo stesso;
atteso che sul lato esterno del molo potrebbero essere ormeggiate molte delle navi da crociera che scalano Lipari, con la presente si
C HI E D E
alla S.S. Ill.ma di volere avanzare formale richiesta affinché il muraglione venga spostato e realizzato al centro del molo e non sul ciglio esterno, e la contemporanea collocazione di alcune bitte.-
Detta semplice modifica, consentirebbe l’agevole attracco delle navi da crociera e di conseguenza le compagnie disponendo di attracco sicuro, potrebbero inserire l’isola di Lipari nei loro itinerari.-
E’ evidente il nuovo impulso economico che il turismo crocieristico potrebbe dare all’isola di Lipari ed a Marina Corta, visto che poche sono le navi che al momento hanno inserito nei loro itinerari la nostra isola.-
Certo della Sua concretezza e convinto di aver attirato la Sua attenzione per una proposta nell’interesse della collettività, le porgo cordiali saluti.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale
Importante riconoscimento per un maresciallo capo dell'Arma, candidato al concorso per comandante della polizia municipale di Lipari.
Ha ricevuto la "cittadinanza benemerita" di Vernio(Prato) il maresciallo capo dei carabinieri Rocco Fleres. L'esponente dell'Arma, che è uno dei partecipanti al concorso per comandante della polizia municipale di Lipari, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento nel corso del consiglio comunale tenutosi il 9 ottobre scorso nella cittadina in provincia di Prato.
Il conferimento della cittadinanza, accompagnato da una pergamena, è stato nelle intenzioni della giunta e del consiglio comunale di Vernio "il giusto ringraziamento per quanto egli ha fatto per la comunità in questi anni di servizio".
Il maresciallo capo Fleres, infatti, dopo dieci anni al servizio di quella comunità, ha lasciato Vernio per essere destinato ad altro importante incarico.
Il conferimento della cittadinanza, accompagnato da una pergamena, è stato nelle intenzioni della giunta e del consiglio comunale di Vernio "il giusto ringraziamento per quanto egli ha fatto per la comunità in questi anni di servizio".
Il maresciallo capo Fleres, infatti, dopo dieci anni al servizio di quella comunità, ha lasciato Vernio per essere destinato ad altro importante incarico.
Politica a Lipari. Dai nemici mi guardo io...dagli "amici" mi guardi Iddio. (di Luca Chiofalo)
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
C'era una volta un bel gruppo di amici...
Ce n'era uno in particolare (io) che aveva il pallino della politica e dell'impegno pubblico, forgiato da anni di buone letture e da un crescente desiderio di partecipare alle discussioni sul futuro della nostra comunità.
Poco incline ai compromessi e difficile da comprare (a meno di pagare un prezzo altissimo) questo pazzo (io) convince il gruppo di amici che è arrivato il momento di darsi da fare. Si comincia con una campagna elettorale fantastica,appassionante e travolgente, vissuta con l'animo (almeno da parte mia) di chi vuole davvero modificare lo stato penoso delle cose, e finita, come sappiamo, con una sconfitta di misura. Comincio adesso a parlare in prima persona, perchè da qui il percorso che credevo comune forse era solitario, le battaglie comuni forse solo mie, i principi ideali da far prevalere solo mie follie. Finite le elezioni, dicevo, accettata la sconfitta, non mi ero comunque rassegnato al disimpegno, anzi, l'intenzione era quella di ripartire più convinti che mai per la difesa dei valori e delle idee che ci avevano spinti all'impegno. A questo punto, ingenuo a non essermene accorto, l'impegno del "gruppo" diventa un assolo, il mio, e le mie ripetute e pubbliche critiche ad un "certo" modo di amministrare vengono condivise dai miei amici soltanto nell'ombra e mai pubblicamente. Avrei dovuto insospettirmi, ma sapete, quando c'è di mezzo l'amicizia non si sta sempre allerta, ci si fida e basta.
A questo punto entrano in scena i "furbi", che con lusinghe varie avvicinano gli "amici" col chiaro intento (a posteriori) di arrivare a me. Tra un caffè e una pacca sulle spalle, l'avvicinamento riesce e da nemico giurato dell'amministrazione, mi ritrovo tra i "papabili" assessori dell'amministrazione in carica, esautorato del mio ruolo di credibile oppositore. Provo a sollevare dei dubbi con gli "amici", con uno in particolare, il quale, per tutta risposta mi invita ad essere responsabile e a non far prevalere la mia diffidenza e il mio ego disfattista sull'interesse del "gruppo", che ha bisogno, mi dice, di una "testa di ponte" in giunta.
Ho serie difficoltà a diventare "uomo di qualcuno", e alla cooptazione preferisco sempre la conquista del ruolo, anche per ragioni evidenti di autonomia, ma questa volta lo devo fare; perchè me lo chiedono gli "amici" e anche perchè ritengo comunque di poter servire il mio paese meglio di altri.
Adesso viene il bello! Parallelamente alla mia, monta un'altra candidatura al ruolo di assessore e con mio stupore riguarda uno degli "amici", anzi l'amico più vicino, quello che si spende per me, che a ben guardare è lo stesso che mi ha avvicinato ai "furbi".
Qualcosa non quadra, ma continuo a fidarmi rassicurato dall'amico e dai "furbi", anche se i tempi dell'operazione inspiegabilmente si allungano. Ai primi strani discorsi dell'amico però, comincio a capire la trama e messo l'ex fidato "compagno di merende" alle strette, ho la conferma che i giochi si fanno alle mie spalle. Non capisco tanta miseria, e voglio pensare che l'amico, almeno nella prima fase, non fosse consapevole di questa manovra ai miei danni.
Io non so se l'amico farà l'assessore, ma so per certo che diffiderò per la vita di un certo gruppo di persone, e pur ferito da questa esperienza non smetterò di credere che niente vale più della dignità e della lealtà di una persona. Se questa si chiama politica, forse preferisco starne alla larga e spendermi "dal basso" per le battaglie che ritengo giuste, orgogliosamente libero di non dover mai barattare una verità con una convenienza...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
C'era una volta un bel gruppo di amici...
Ce n'era uno in particolare (io) che aveva il pallino della politica e dell'impegno pubblico, forgiato da anni di buone letture e da un crescente desiderio di partecipare alle discussioni sul futuro della nostra comunità.
Poco incline ai compromessi e difficile da comprare (a meno di pagare un prezzo altissimo) questo pazzo (io) convince il gruppo di amici che è arrivato il momento di darsi da fare. Si comincia con una campagna elettorale fantastica,appassionante e travolgente, vissuta con l'animo (almeno da parte mia) di chi vuole davvero modificare lo stato penoso delle cose, e finita, come sappiamo, con una sconfitta di misura. Comincio adesso a parlare in prima persona, perchè da qui il percorso che credevo comune forse era solitario, le battaglie comuni forse solo mie, i principi ideali da far prevalere solo mie follie. Finite le elezioni, dicevo, accettata la sconfitta, non mi ero comunque rassegnato al disimpegno, anzi, l'intenzione era quella di ripartire più convinti che mai per la difesa dei valori e delle idee che ci avevano spinti all'impegno. A questo punto, ingenuo a non essermene accorto, l'impegno del "gruppo" diventa un assolo, il mio, e le mie ripetute e pubbliche critiche ad un "certo" modo di amministrare vengono condivise dai miei amici soltanto nell'ombra e mai pubblicamente. Avrei dovuto insospettirmi, ma sapete, quando c'è di mezzo l'amicizia non si sta sempre allerta, ci si fida e basta.
A questo punto entrano in scena i "furbi", che con lusinghe varie avvicinano gli "amici" col chiaro intento (a posteriori) di arrivare a me. Tra un caffè e una pacca sulle spalle, l'avvicinamento riesce e da nemico giurato dell'amministrazione, mi ritrovo tra i "papabili" assessori dell'amministrazione in carica, esautorato del mio ruolo di credibile oppositore. Provo a sollevare dei dubbi con gli "amici", con uno in particolare, il quale, per tutta risposta mi invita ad essere responsabile e a non far prevalere la mia diffidenza e il mio ego disfattista sull'interesse del "gruppo", che ha bisogno, mi dice, di una "testa di ponte" in giunta.
Ho serie difficoltà a diventare "uomo di qualcuno", e alla cooptazione preferisco sempre la conquista del ruolo, anche per ragioni evidenti di autonomia, ma questa volta lo devo fare; perchè me lo chiedono gli "amici" e anche perchè ritengo comunque di poter servire il mio paese meglio di altri.
Adesso viene il bello! Parallelamente alla mia, monta un'altra candidatura al ruolo di assessore e con mio stupore riguarda uno degli "amici", anzi l'amico più vicino, quello che si spende per me, che a ben guardare è lo stesso che mi ha avvicinato ai "furbi".
Qualcosa non quadra, ma continuo a fidarmi rassicurato dall'amico e dai "furbi", anche se i tempi dell'operazione inspiegabilmente si allungano. Ai primi strani discorsi dell'amico però, comincio a capire la trama e messo l'ex fidato "compagno di merende" alle strette, ho la conferma che i giochi si fanno alle mie spalle. Non capisco tanta miseria, e voglio pensare che l'amico, almeno nella prima fase, non fosse consapevole di questa manovra ai miei danni.
Io non so se l'amico farà l'assessore, ma so per certo che diffiderò per la vita di un certo gruppo di persone, e pur ferito da questa esperienza non smetterò di credere che niente vale più della dignità e della lealtà di una persona. Se questa si chiama politica, forse preferisco starne alla larga e spendermi "dal basso" per le battaglie che ritengo giuste, orgogliosamente libero di non dover mai barattare una verità con una convenienza...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Brevi da Lipari (di Ginostra reporter)
Calcio: Gli juniores della Ludica Lipari a valanga- Roboante vittoria per i ragazzi della Ludica Lipari che ieri, nell'incontro valido per la terza giornata del torneo regionale, si sono imposti per 5 a 1 in trasferta contro il Monforte.
I ragazzi della Ludica raggiungono così quota tre in classifica ma devono recuperare la gara casalinga con il Saponara.
PD: Domenica al voto anche a Lipari- Domenica 25 ottobre si svolgerà la consultazione elettorale per designare il leader del Partito Democratico e i dirigenti nazionali e regionali.
A Lipari il seggio elettorale per tali elezioni sarà costituito presso l’Hotel la Filadelfia in Piazza S. Pio. Si potrà votare dalle ore 07.00 alle ore 20.00.
Saranno consegnate due schede diverse, una per il segretario Nazionale (colore azzurro) e l'altra per quello regionale (colore rosa). Si sceglie il Segretario Nazionale e il Segretario Regionale tracciando un unico segno (X) su una delle liste dei candidati ad esso collegati.
Per votare è necessario presentarsi al seggio con la carta d'identità ed avere almeno 16 anni, essere cittadino italiano o cittadino europeo con residenza in Italia o cittadino di un altro Paese con permesso di soggiorno in Italia.
I ragazzi della Ludica raggiungono così quota tre in classifica ma devono recuperare la gara casalinga con il Saponara.
PD: Domenica al voto anche a Lipari- Domenica 25 ottobre si svolgerà la consultazione elettorale per designare il leader del Partito Democratico e i dirigenti nazionali e regionali.
A Lipari il seggio elettorale per tali elezioni sarà costituito presso l’Hotel la Filadelfia in Piazza S. Pio. Si potrà votare dalle ore 07.00 alle ore 20.00.
Saranno consegnate due schede diverse, una per il segretario Nazionale (colore azzurro) e l'altra per quello regionale (colore rosa). Si sceglie il Segretario Nazionale e il Segretario Regionale tracciando un unico segno (X) su una delle liste dei candidati ad esso collegati.
Per votare è necessario presentarsi al seggio con la carta d'identità ed avere almeno 16 anni, essere cittadino italiano o cittadino europeo con residenza in Italia o cittadino di un altro Paese con permesso di soggiorno in Italia.
TIRRENIA: MATTEOLI, ACCORDO RAGGIUNTO CON TUTTE E 4 LE REGIONI
(Adnkronos)L'accordo per il trasferimento delle societa' regionali del gruppo Tirrenia e' stato raggiunto con tutte e 4 le regioni interessate. A riferirlo e' stato il ministro delle infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, parlando a margine della conferenza sulle reti transeuropee.
"Tutte le regioni hanno scritto di essere d'accordo. Anche la Sicilia. E ora manca solo la firma", ha detto Matteoli. Nei giorni scorsi, era stato annunciato l'accordo per il trasferimento della Caremar, Toremar e Saremar, rispettivamente, a Campania, Toscana e Sardegna mentre per il trasferimento della Siremar alla Sicilia sembrava che ci fossero ancora dei problemi.
L'intesa con le regioni e' un passaggio propedeutico all'avvio della privatizzazione delle attivita' della capogruppo Tirrenia. Ora, ha confermato il ministro Matteoli, si procede con la predisposizione del bando di gara. "Il bando sara' realizzato entro la fine di ottobre, massimo entro la prima decade di novembre. Ora andremo a spron battuto. Entro il 31 dicembre dovranno partire le gare". E' questo, infatti, il termine ultimo fissato dalla Unione europea. "Le gare, comunque, potranno concludersi anche dopo quel termine", ha precisato Matteoli.
"Tutte le regioni hanno scritto di essere d'accordo. Anche la Sicilia. E ora manca solo la firma", ha detto Matteoli. Nei giorni scorsi, era stato annunciato l'accordo per il trasferimento della Caremar, Toremar e Saremar, rispettivamente, a Campania, Toscana e Sardegna mentre per il trasferimento della Siremar alla Sicilia sembrava che ci fossero ancora dei problemi.
L'intesa con le regioni e' un passaggio propedeutico all'avvio della privatizzazione delle attivita' della capogruppo Tirrenia. Ora, ha confermato il ministro Matteoli, si procede con la predisposizione del bando di gara. "Il bando sara' realizzato entro la fine di ottobre, massimo entro la prima decade di novembre. Ora andremo a spron battuto. Entro il 31 dicembre dovranno partire le gare". E' questo, infatti, il termine ultimo fissato dalla Unione europea. "Le gare, comunque, potranno concludersi anche dopo quel termine", ha precisato Matteoli.
Trasporti marittimi: quando il meglio è nemico del bene (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio)Avevo appena scritto ieri sera il mio intervento riguardo alla Tirrenia ed alla Siremar che è giunta, sulle agenzie ,una precisazione dell’Assessore Strano.
“Non è assolutamente vero che la Regione siciliana – diceva il comunicato - abbia respinto il piano del ministero dei Trasporti per la privatizzazione di Siremar e Tirrenia. Anzi, nel corso della trattativa congiunta, che vede per l'assessorato la partecipazione del dirigente generale del dipartimento Trasporti, Giovanni Lo Bue, abbiamo apprezzato positivamente l'ultima proposta dello Stato, che intende mettere a gara insieme Tirrenia e Siremar. E' una posizione che ci convince, e stiamo valutando l'opportunità di partecipare al bando".
Devo confessare che è proprio questa nota che non mi convince. Tutte le altre Regioni che hanno consociate regionali e cioè Sardegna, Toscana, Campania e Lazio hanno accolto il piano di cessione alle amministrazioni regionali che è stato messo a punto dal Governo. Tutte meno la Sicilia. La Sicilia sta valutando di partecipare al bando pubblico per acquisire la Siremar e non sappiamo se addirittura anche la Tirrenia.
Infatti nel luglio scorso il Presidente Lombardo, scrivendo a Berlusconi, aveva proposto la Regione Sicilia per “ il rilievo, una volta ottenuto il consenso della UE alla proroga del sostegno statale, dell’intera compagine societaria della Tirrenia che verrà gestita, sotto il controllo della regione stessa, da un gruppo imprenditoriale e manageriale del settore (composto da manager e marittimi della compagnia, operatori turistici e dei trasporti) da scegliersi all’esito di un’apposita gara”.
Questa la dichiarazione di luglio che aveva sollevato, lo ricordiamo, non poche perplessità a cominciare da quelle della Confindustria regionale per bocca del suo presidente Ivan Lo Bello e dei sindacati che non avevano esitato a definire la proposta di Lombardo “colorita e stravagante”. La dichiarazione di Strano è sempre su questa linea? Ed à per questo che la Fintecna, la finanziaria proprietaria della Tirrenia e delle consociate – stando al Sole 24 ore di ieri – ,avrebbe deciso di privatizzare, tramite bando, sia la Tirrenia che la Siremar ( e solo la Siremar fra le consociate)? E perché, se aveva le risorse addirittura per tutta la Tirrenia, la Sicilia non ha voluto seguire la strada della Campania acquisendo direttamente, senza oneri, la Siremar e poi realizzando la gara per scegliere il partner privato? Ma è proprio vero che la Sicilia intende acquisire anche la Tirrenia partecipando alla gara pubblica? E poi che fa? Un’altra gara per scegliere il partner privato o si trasforma la Regione stessa in imprenditore che è la linea sanzionata da Confindustria?
Ci hanno sempre insegnato che il meglio è nemico del bene. Ed abbiamo paura che questo sia uno di quei casi. La Regione vorrebbe fare il pieno gestendo Tirrenia e Siremar ma rischia di non riuscire ad ottenere alla fine neanche la Siremar che è quella che interessa le isole minori.
“Non è assolutamente vero che la Regione siciliana – diceva il comunicato - abbia respinto il piano del ministero dei Trasporti per la privatizzazione di Siremar e Tirrenia. Anzi, nel corso della trattativa congiunta, che vede per l'assessorato la partecipazione del dirigente generale del dipartimento Trasporti, Giovanni Lo Bue, abbiamo apprezzato positivamente l'ultima proposta dello Stato, che intende mettere a gara insieme Tirrenia e Siremar. E' una posizione che ci convince, e stiamo valutando l'opportunità di partecipare al bando".
Devo confessare che è proprio questa nota che non mi convince. Tutte le altre Regioni che hanno consociate regionali e cioè Sardegna, Toscana, Campania e Lazio hanno accolto il piano di cessione alle amministrazioni regionali che è stato messo a punto dal Governo. Tutte meno la Sicilia. La Sicilia sta valutando di partecipare al bando pubblico per acquisire la Siremar e non sappiamo se addirittura anche la Tirrenia.
Infatti nel luglio scorso il Presidente Lombardo, scrivendo a Berlusconi, aveva proposto la Regione Sicilia per “ il rilievo, una volta ottenuto il consenso della UE alla proroga del sostegno statale, dell’intera compagine societaria della Tirrenia che verrà gestita, sotto il controllo della regione stessa, da un gruppo imprenditoriale e manageriale del settore (composto da manager e marittimi della compagnia, operatori turistici e dei trasporti) da scegliersi all’esito di un’apposita gara”.
Questa la dichiarazione di luglio che aveva sollevato, lo ricordiamo, non poche perplessità a cominciare da quelle della Confindustria regionale per bocca del suo presidente Ivan Lo Bello e dei sindacati che non avevano esitato a definire la proposta di Lombardo “colorita e stravagante”. La dichiarazione di Strano è sempre su questa linea? Ed à per questo che la Fintecna, la finanziaria proprietaria della Tirrenia e delle consociate – stando al Sole 24 ore di ieri – ,avrebbe deciso di privatizzare, tramite bando, sia la Tirrenia che la Siremar ( e solo la Siremar fra le consociate)? E perché, se aveva le risorse addirittura per tutta la Tirrenia, la Sicilia non ha voluto seguire la strada della Campania acquisendo direttamente, senza oneri, la Siremar e poi realizzando la gara per scegliere il partner privato? Ma è proprio vero che la Sicilia intende acquisire anche la Tirrenia partecipando alla gara pubblica? E poi che fa? Un’altra gara per scegliere il partner privato o si trasforma la Regione stessa in imprenditore che è la linea sanzionata da Confindustria?
Ci hanno sempre insegnato che il meglio è nemico del bene. Ed abbiamo paura che questo sia uno di quei casi. La Regione vorrebbe fare il pieno gestendo Tirrenia e Siremar ma rischia di non riuscire ad ottenere alla fine neanche la Siremar che è quella che interessa le isole minori.
giovedì 22 ottobre 2009
Lipari: Ladruncoli penetrano all'interno della media "S.Lucia" ma poi fuggono lasciando la refurtiva
Ladruncoli ancora in azione a Lipari ma questa volta il “colpo” non è andato a buon fine. A “bloccare” l'azione criminale potrebbe essere intervenuto qualcosa che li ha spinti a desistere ad abbandonare la refurtiva(forse una parte) all'interno dell'immobile dalla quale stavano per asportarla. “Teatro” dell'accaduto è stata la scuola media “S.Lucia” ubicata al centro dell'isola. I ladruncoli, dopo essere penetrati all'interno della scuola, forzando con un attrezzo da scasso una finestra posta sul cortile(foto in alto), hanno preso di mira le aule del piano superiore dove si trova la zona riservata all'informatica(nella foto in basso: le finestre delle aule d'informatica). Qui hanno incentrato la loro attenzione sui computer e, da quanto trapela, avrebbero proceduto a smontare alcune componenti delle apparecchiature informatiche. Questo materiale poi, come anticipato, è stato abbandonato nello stesso edificio scolastico all'interno di alcuni sacchi. Ad accorgersi dell'accaduto, stamattina all'apertura del plesso scolastico, il personale in servizio. Immediatamente sono stati avvertiti i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo, acquisendo quanto ritenuto utile ai fini investigativi.
Una notizia dell'ultimissima ora lascerebbe pochi dubbi sul fatto che i carabinieri abbiano già provveduto ad individuare i responsabili che, tra l'altro, avrebbero lasciato una evidente "traccia" del loro passaggio.
Una notizia dell'ultimissima ora lascerebbe pochi dubbi sul fatto che i carabinieri abbiano già provveduto ad individuare i responsabili che, tra l'altro, avrebbero lasciato una evidente "traccia" del loro passaggio.
Panarea: Nell'isola dei vip ennesimo vergognoso soccorso in motoape
D'estate è la vetrina e il luogo ricercato di personaggi famosi e di vip di ogni categoria. Ma Panarea, purtroppo, non è solo questo. Ci spiace scriverlo, ma è il minimo dopo l'ennesimo vergognoso soccorso in motoape effettuato ieri notte.
Soccorso resosi necessario per N.V. ,46 anni, abituale frequentatore dell'isola, che in un incidente stradale ha riportato un estesa ferita lacero contusa al ginocchio destro, con frattura della rotula, ed escoriazioni alla regione sopraciliare destra e allo mano sinistra.Trasferito alla guardia medica il sanitario di turno dott. Daniele Marino ha provveduto a medicare, suturare e immobilizzare l'arto. Dopo aver contattato la centrale operativa del 118, per trasferire il paziente all'ospedale Piemonte di Messina, il medico si è dovuto prodigare per rintracciare dei volontari e una motoape per il trasporto del malcapitato all'elipista. Ciò in quanto sull'isola dei vip non c'è l'ambulanza che, ormai da diversi mesi, è guasta e si trova in una officina meccanica per i necessari interventi. Il trasferimento all'elisuperficie è stato alquanto rocambolesco con l'uomo adagiato sul cassone della motoape(adibita sino a poco tempo prima per altri trasporti), con un volontario che teneva la flebo e un altro che teneva ferma la lettiga affinchè non scivolasse fuori dall'arrangiato mezzo di soccorso. Da aggiungere che, per fortuna, in quel momento, dopo una giornata di pioggia intensa, c'è stato un momento di tregua nelle precipitazioni. Una situazione che ha dell'incredibile e che ha visto un solo medico (dal momento che il raddoppio dei medici è finito il 15 ottobre) fare anche l'infermiere, il barelliere, il centralinista (contattando il 118, cercando i volontari e la motoape) e attivarsi a far accendere le luci dell' elipista prima dell'arrivo dell' elisoccorso
Soccorso resosi necessario per N.V. ,46 anni, abituale frequentatore dell'isola, che in un incidente stradale ha riportato un estesa ferita lacero contusa al ginocchio destro, con frattura della rotula, ed escoriazioni alla regione sopraciliare destra e allo mano sinistra.Trasferito alla guardia medica il sanitario di turno dott. Daniele Marino ha provveduto a medicare, suturare e immobilizzare l'arto. Dopo aver contattato la centrale operativa del 118, per trasferire il paziente all'ospedale Piemonte di Messina, il medico si è dovuto prodigare per rintracciare dei volontari e una motoape per il trasporto del malcapitato all'elipista. Ciò in quanto sull'isola dei vip non c'è l'ambulanza che, ormai da diversi mesi, è guasta e si trova in una officina meccanica per i necessari interventi. Il trasferimento all'elisuperficie è stato alquanto rocambolesco con l'uomo adagiato sul cassone della motoape(adibita sino a poco tempo prima per altri trasporti), con un volontario che teneva la flebo e un altro che teneva ferma la lettiga affinchè non scivolasse fuori dall'arrangiato mezzo di soccorso. Da aggiungere che, per fortuna, in quel momento, dopo una giornata di pioggia intensa, c'è stato un momento di tregua nelle precipitazioni. Una situazione che ha dell'incredibile e che ha visto un solo medico (dal momento che il raddoppio dei medici è finito il 15 ottobre) fare anche l'infermiere, il barelliere, il centralinista (contattando il 118, cercando i volontari e la motoape) e attivarsi a far accendere le luci dell' elipista prima dell'arrivo dell' elisoccorso
Acquacalda: La "Ciro Menotti" "leva le tende"? Il "bilico" sicuramente si... e "spacca" ancora di più la frazione
Una segnalazione, che poi è anchevibrata nota di protesta, è stata inviata dal Comitato C.A.S.T.A. di Acquacalda al sindaco del Comune di Lipari e al Comando Vigili Urbani di Lipari. Riguarda una azione posta in essere stamattina dalla ditta "Ciro Menotti" ovvero l'impresa che si è aggiudicata la gara per i lavori di protezione(fermi da diversi mersi) dell'abitato costiero di San Gaetano.
IL TESTO DELLA NOTA A FIRMA DEL PRESIDENTE, ENZO MOTTOLA
"Senza alcun preavviso la “Ciroo Menotti” ha ritenuto opportuno, questa mattina, rimuovere il bilico posizionato sulla sede stradale di Via Mazzini in Acquacalda, lasciando la carreggiata impraticabile. Pertanto la ditta ha di fatto interrotto il traffico sbarrando tutta la via di transito senza alcun preavviso e quindi privo di qualsiasi segnaletica. È stata data notizia ai competenti uffici quanto in atto?
Allibiti da tanta tracotanza, chiediamo un immediato intervento per la piena attivazione della circolazione già tanto disastrata in tutta la borgata".
IL TESTO DELLA NOTA A FIRMA DEL PRESIDENTE, ENZO MOTTOLA
"Senza alcun preavviso la “Ciroo Menotti” ha ritenuto opportuno, questa mattina, rimuovere il bilico posizionato sulla sede stradale di Via Mazzini in Acquacalda, lasciando la carreggiata impraticabile. Pertanto la ditta ha di fatto interrotto il traffico sbarrando tutta la via di transito senza alcun preavviso e quindi privo di qualsiasi segnaletica. È stata data notizia ai competenti uffici quanto in atto?
Allibiti da tanta tracotanza, chiediamo un immediato intervento per la piena attivazione della circolazione già tanto disastrata in tutta la borgata".
Dissesto idrogeologico ed Acquacalda. Un articolo di Laura La Greca sul "Quotidiano di Sicilia"
(Laura La Greca) Lo scorso dicembre il ministero dell’Ambiente ha messo a disposizione delle Isole Eolie ben 8 milioni di euro da utilizzare in interventi contro il dissesto idrogeologico.
I progetti che il ministero intendeva finanziare sono cinque: lavori urgenti per il risanamento ambientale della baia di Levante, nell’isola di Vulcano; lavori urgenti di sistemazione del waterfront in località San Pietro, a Panarea; lavori urgenti di protezione dell’abitato e di sistemazione della costa in località Acquacalda, a Lipari; lavori urgenti di ricostruzione della spiaggia in zona Sopra Lena, a Stromboli; lavori urgenti di consolidamento del versante in località Acquacalda, a salvaguardia del centro abitato e della viabilità esistente. Lavori urgenti, dunque. Talmente urgenti che, a distanza di quasi un anno, non ne è stato portato a termine nemmeno uno. L’unico intervento concreto è stato ricostruire un tornante crollato, ad Acquacalda, a causa dell’erosione del mare sulla costa sottostante, impedendo la viabilità e mettendo a rischio alcune abitazioni. Non è stato tuttavia consolidato un bel niente: il tornante crollato è ancora lì e continua a franare poco a poco. Sempre ad Acquacalda avevano preso il via i lavori di protezione dell’abitato, che sono stati interrotti dopo solo qualche mese, in seguito ad una serie di imprevisti tragicomici: i lavori non si possono effettuare via mare per via della presenza sul fondale di un’alga molto importante (più dei cittadini), quindi il materiale necessario per la costruzione della barriera deve essere trasportato via terra; ma i camion mettono a rischio le già precarie strade dell’isola e quindi un ordinanza ad hoc li obbliga a viaggiare a carico ridotto.
A questo punto la ditta mette i remi in barca e interrompe i lavori per antieconomicità. Risultato: gli unici soldi spesi sono stati gettati in mare, speriamo senza dar fastidio alle alghe. Il punto è che questi lavori sono urgenti sul serio: le Isole subiscono la continua erosione delle spiagge e delle coste da parte del mare, che spesso mette a rischio gli abitanti di intere borgate. Ma se i soldi ci sono, dov’è che il meccanismo si inceppa? Nessun ostacolo, secondo l’Assessore agli Affari Generali del Comune di Lipari, Mimma Sparacino: “Sono in corso le gare d’appalto, l’iter è in dirittura d’arrivo”. La sensazione è che a volte la burocrazia sia un caldo rifugio per gli amministratori.
I progetti che il ministero intendeva finanziare sono cinque: lavori urgenti per il risanamento ambientale della baia di Levante, nell’isola di Vulcano; lavori urgenti di sistemazione del waterfront in località San Pietro, a Panarea; lavori urgenti di protezione dell’abitato e di sistemazione della costa in località Acquacalda, a Lipari; lavori urgenti di ricostruzione della spiaggia in zona Sopra Lena, a Stromboli; lavori urgenti di consolidamento del versante in località Acquacalda, a salvaguardia del centro abitato e della viabilità esistente. Lavori urgenti, dunque. Talmente urgenti che, a distanza di quasi un anno, non ne è stato portato a termine nemmeno uno. L’unico intervento concreto è stato ricostruire un tornante crollato, ad Acquacalda, a causa dell’erosione del mare sulla costa sottostante, impedendo la viabilità e mettendo a rischio alcune abitazioni. Non è stato tuttavia consolidato un bel niente: il tornante crollato è ancora lì e continua a franare poco a poco. Sempre ad Acquacalda avevano preso il via i lavori di protezione dell’abitato, che sono stati interrotti dopo solo qualche mese, in seguito ad una serie di imprevisti tragicomici: i lavori non si possono effettuare via mare per via della presenza sul fondale di un’alga molto importante (più dei cittadini), quindi il materiale necessario per la costruzione della barriera deve essere trasportato via terra; ma i camion mettono a rischio le già precarie strade dell’isola e quindi un ordinanza ad hoc li obbliga a viaggiare a carico ridotto.
A questo punto la ditta mette i remi in barca e interrompe i lavori per antieconomicità. Risultato: gli unici soldi spesi sono stati gettati in mare, speriamo senza dar fastidio alle alghe. Il punto è che questi lavori sono urgenti sul serio: le Isole subiscono la continua erosione delle spiagge e delle coste da parte del mare, che spesso mette a rischio gli abitanti di intere borgate. Ma se i soldi ci sono, dov’è che il meccanismo si inceppa? Nessun ostacolo, secondo l’Assessore agli Affari Generali del Comune di Lipari, Mimma Sparacino: “Sono in corso le gare d’appalto, l’iter è in dirittura d’arrivo”. La sensazione è che a volte la burocrazia sia un caldo rifugio per gli amministratori.
Incidente a Lipari uomo trasferito al Policlinico di Messina. Gravi le sue condizioni
Elicottero del 118 in azione a Lipari per trasferire al Policlinico di Messina il cinquantanovenne V.S. di Acquacalda rimasto coinvolto in un incidente con il suo motociclo proprio all'ingresso della strada provinciale che dalla frazione porta a Quattropani-Pianoconte-Lipari. L'uomo ha riportato una frattura cranica con conseguente emorragia celebrale e le sue condizioni vengono definite gravissime.
L'uomo, da quanto trapela, è caduto dopo essere finito con il suo mezzo di trasporto sulla transenna precaria, gettata a terra dal vento, installata per l'affissione di un cartello che indica la chiusura (all'altezza di Porticello) della strada provinciale che da Acquacalda conduce a Canneto-Lipari.
L'uomo, da quanto trapela, è caduto dopo essere finito con il suo mezzo di trasporto sulla transenna precaria, gettata a terra dal vento, installata per l'affissione di un cartello che indica la chiusura (all'altezza di Porticello) della strada provinciale che da Acquacalda conduce a Canneto-Lipari.
Caronia critica su posizione della Regione Sicilia riguardo a Siremar
"La posizione assunta dal governo Lombardo sulla privatizzazione della Società Siremar nell'ambito più generale di quella del Gruppo Tirrenia supera i confini delle stranezze e può essere catalogata senza tema di smentita come pura follia". Lo afferma il deputato regionale del Pdl, Marianna Caronia. "Difatti mentre ragionevolmente le altre regioni interessate dalla privatizzazione della flotta pubblica e cioé Campania, Sardegna e Toscana hanno chiesto il trasferimento di Caremar, Saremar e Toremar (si tratta per altro di trasporto pubblico locale) - aggiunge - per procedere poi ad una gara a doppio oggetto per la cessione di parte del pacchetto azionario a soggetti privati e per l'affidamento dei servizi di collegamento per le Isole Minori, la Sicilia inspiegabilmente e testardamente respinge l'acquisizione a titolo gratuito della Società Siremar". Come anticipato, dal Sole 24 ore d ieri, le società territoriali di Tirrenia passeranno alle Regioni interessate, fatta eccezione di Siremar che sarà privatizzata direttamente da Fintecna così come Tirrenia spa. La Sicilia non ha infatti accolto il piano di cessione alle amministrazioni regionali che è stato messo a punto dal Governo. Dopo il sì della Sardegna, via libera anche da Campania, Toscana e Lazio, mentre Antonio Bassolino, presidente della regione Campania, ieri ha dato il via libera all'acquisizione di Caremar, annunciando di voler costituire una società
Le stranezze dell'assessore Strano. Riflessione-proposta del dott. Pino La Greca
(Pino La Greca) Da mesi assistiamo ad una girandola di posizioni e di dichiarazioni da parte dell’assessore Nino Strano sulla delicatissima vicenda dei trasporti marittimi nelle Isole Eolie. Se non ricordo male, l’assessore nello scorso mese di marzo è stato a Lipari per un pseudo-convegno sui trasporti in nome e per conto del Ministro Matteoli.
Viste, pertanto, le frequentazioni eoliane del suddetto assessore, anche alla luce delle sue idee sui collegamenti, tipo quelli con Sant’Agata, vorrei invitare il Presidente del Consiglio e l’amministrazione Comunale, a chiedere all’assessore Strano di partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale, per ascoltare dalla sua viva voce il Piano dei trasporti e dei collegamenti tra le isole Eolie, la Sicilia ed il resto della Nazione.
Ritengo superfluo in questa sede ribadire la centralità dei collegamenti marittimi per la nostra economia che non possono essere sostituiti da altre tipologie di collegamenti.
Il consiglio straordinario, da tenersi a Lipari, nell’aula del palazzo dei congressi, darebbe l’opportunità alla nostra comunità, ai cittadini, agli operatori commerciali, alle associazioni di categoria legate al turismo, di ascoltare direttamente le idee sia dell’assessore regionale sia dell’amministrazione, dando la possibilità ai consiglieri ed ai gruppi consiliari di esternare direttamente all’assessore le proprie idee ed i propri suggerimenti, in un dibattito trasparente e partecipato.
Viste, pertanto, le frequentazioni eoliane del suddetto assessore, anche alla luce delle sue idee sui collegamenti, tipo quelli con Sant’Agata, vorrei invitare il Presidente del Consiglio e l’amministrazione Comunale, a chiedere all’assessore Strano di partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale, per ascoltare dalla sua viva voce il Piano dei trasporti e dei collegamenti tra le isole Eolie, la Sicilia ed il resto della Nazione.
Ritengo superfluo in questa sede ribadire la centralità dei collegamenti marittimi per la nostra economia che non possono essere sostituiti da altre tipologie di collegamenti.
Il consiglio straordinario, da tenersi a Lipari, nell’aula del palazzo dei congressi, darebbe l’opportunità alla nostra comunità, ai cittadini, agli operatori commerciali, alle associazioni di categoria legate al turismo, di ascoltare direttamente le idee sia dell’assessore regionale sia dell’amministrazione, dando la possibilità ai consiglieri ed ai gruppi consiliari di esternare direttamente all’assessore le proprie idee ed i propri suggerimenti, in un dibattito trasparente e partecipato.
Lipari: Al via la ripavimentazione della prof. Carnevale
Come da noi anticipato è stato riattivato il cantiere sulla parte bassa della via prof. Carnevale di Lipari.
Da ieri la ditta incaricata di eseguire i lavori sta procedendo alla ripavimentazione dell'arteria stradale con quella che era la pietra originariamente posta su quella strada.
Condizioni meteo permettendo i lavori potrebbero essere completati nel giro di un mese.
Da ieri la ditta incaricata di eseguire i lavori sta procedendo alla ripavimentazione dell'arteria stradale con quella che era la pietra originariamente posta su quella strada.
Condizioni meteo permettendo i lavori potrebbero essere completati nel giro di un mese.
Brevi
Tirrenia: le società territoriali passano alle Regioni.Stop, invece, dalla Sicilia-
Le società territoriali di Tirrenia passeranno alle Regioni interessate, fatta eccezione di Siremar che sarà privatizzata direttamente da Fintecna, scrive Il Sole 24 Ore di ieri, così come Tirrenia spa. La Sicilia non ha infatti accolto il piano di cessione alle amministrazioni regionali che è stato messo a punto dal Governo. Dopo il sì della Sardegna, via libera anche da Campania, Toscana e Lazio, mentre Antonio Bassolino, presidente della regione Campania, ieri ha dato il via libera all'acquisizione di Caremar, annunciando di voler fare una società pubblico-privata.
Filicudi: L'imbarcazione non era della Taranto navigazione(gazzetta del sud) -In riferimento al resoconto di un processo relativa ad un presunto furto di 5 mila litri di acqua potabile che sarebbe stata prelevata – secondo l'originaria accusa – dalla rete idrica pubblica che serve l'attracco delle navi nel porto dell'isola di Filicudi, il signor Davide Taranto, amministratore unico della Tarnav srl precisa che «la società Taranto navigazione è completamente estranea al fatti oggetto dell'articolo. Il signor Marcello Taranto non è il comandante della nostra nave ammiraglia né fa parte della nostra società di navigazione».
Il signor Marcello Taranto, 35 anni, assolto dal giudice monocratico di Lipari, Ennio Fiocco per la vicenda di Filicudi, era al comando di un'imbarcazione della "Nuova Compagnia delle Eolie". La vicenda risale al 2004. In ogni caso, nel corso del dibattimento è stata accertata l'estraneità dell'imputato dai fatti contestategli.
Precari della scuola: Camera approva decreto legge- L'Aula della Camera ha approvato il decreto legge sui precari della scuola. Il testo e' stato licenziato con 263 voti a favore, 196 contrari e 33 astenuti e ora passera' all'esame del Senato. Hanno votato contro Pd e Idv mentre l'Udc si e' astenuta.
TASSE UNIVERSITARIE, LEANZA PRESENTA EMENDAMENTO PER L'ESENZIONE- Un emendamento da inserire nella legge finanziaria regionale che prevede l'esenzione dal pagamento della tassa regionale sul diritto allo studio di 85 euro per gli studenti universitari siciliani residenti nei comuni della provincia di Messina danneggiati dall'alluvione di ottobre e per gli studenti dei comuni abruzzesi, colpiti dal terremoto del 6 aprile, iscritti negli atenei siciliani.
L'emendamento è stato presentato dall'assessore regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza.
Le società territoriali di Tirrenia passeranno alle Regioni interessate, fatta eccezione di Siremar che sarà privatizzata direttamente da Fintecna, scrive Il Sole 24 Ore di ieri, così come Tirrenia spa. La Sicilia non ha infatti accolto il piano di cessione alle amministrazioni regionali che è stato messo a punto dal Governo. Dopo il sì della Sardegna, via libera anche da Campania, Toscana e Lazio, mentre Antonio Bassolino, presidente della regione Campania, ieri ha dato il via libera all'acquisizione di Caremar, annunciando di voler fare una società pubblico-privata.
Filicudi: L'imbarcazione non era della Taranto navigazione(gazzetta del sud) -In riferimento al resoconto di un processo relativa ad un presunto furto di 5 mila litri di acqua potabile che sarebbe stata prelevata – secondo l'originaria accusa – dalla rete idrica pubblica che serve l'attracco delle navi nel porto dell'isola di Filicudi, il signor Davide Taranto, amministratore unico della Tarnav srl precisa che «la società Taranto navigazione è completamente estranea al fatti oggetto dell'articolo. Il signor Marcello Taranto non è il comandante della nostra nave ammiraglia né fa parte della nostra società di navigazione».
Il signor Marcello Taranto, 35 anni, assolto dal giudice monocratico di Lipari, Ennio Fiocco per la vicenda di Filicudi, era al comando di un'imbarcazione della "Nuova Compagnia delle Eolie". La vicenda risale al 2004. In ogni caso, nel corso del dibattimento è stata accertata l'estraneità dell'imputato dai fatti contestategli.
Precari della scuola: Camera approva decreto legge- L'Aula della Camera ha approvato il decreto legge sui precari della scuola. Il testo e' stato licenziato con 263 voti a favore, 196 contrari e 33 astenuti e ora passera' all'esame del Senato. Hanno votato contro Pd e Idv mentre l'Udc si e' astenuta.
TASSE UNIVERSITARIE, LEANZA PRESENTA EMENDAMENTO PER L'ESENZIONE- Un emendamento da inserire nella legge finanziaria regionale che prevede l'esenzione dal pagamento della tassa regionale sul diritto allo studio di 85 euro per gli studenti universitari siciliani residenti nei comuni della provincia di Messina danneggiati dall'alluvione di ottobre e per gli studenti dei comuni abruzzesi, colpiti dal terremoto del 6 aprile, iscritti negli atenei siciliani.
L'emendamento è stato presentato dall'assessore regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza.
mercoledì 21 ottobre 2009
Calcio: Prima Categoria (Girone C) Risultati della V giornata e sunto della classifica
Girone C. Il turno odierno:
Aluntina - Oliveri 2 - 1
S. Agata di Militello - Ciappazzi 0 - 1
Finale - Sinagra 3 - 2
Gioiosa - Alcara 1 - 0
Rodì M. - Rocca di Caprileone 1 - 0
Santo Stefano - Ludica Lipari 3 - 2
Sacro Cuore - Mistretta 2 - 2
Per quanto riguarda la classifica prosegue in testa alla classifica la marcia solitaria della Ciappazzi(5 vittorie in 5 partite). Al secondo posto il Mistretta con 11. Al terzo posto il Rodì Milici con 10. Settimo posto per la Ludica che resta ferma a sei punti (1 gara in meno). In coda ennesima sconfitta per l'Alcara ferma a quota 1 punto
Aluntina - Oliveri 2 - 1
S. Agata di Militello - Ciappazzi 0 - 1
Finale - Sinagra 3 - 2
Gioiosa - Alcara 1 - 0
Rodì M. - Rocca di Caprileone 1 - 0
Santo Stefano - Ludica Lipari 3 - 2
Sacro Cuore - Mistretta 2 - 2
Per quanto riguarda la classifica prosegue in testa alla classifica la marcia solitaria della Ciappazzi(5 vittorie in 5 partite). Al secondo posto il Mistretta con 11. Al terzo posto il Rodì Milici con 10. Settimo posto per la Ludica che resta ferma a sei punti (1 gara in meno). In coda ennesima sconfitta per l'Alcara ferma a quota 1 punto
Neurolesi: Il dott. Paino rinuncia all'incarico di direttore sanitario
(peppe paino-liparibiz)Il dott. Mario Paino ha rinunciato all'incarico di Direttore sanitario dell’IRCCS Centro Neurolesi “ Bonino Pulejo” di Messina. Le motivazioni della rinuncia in una lettera che Paino ha consegnato ai vertici dell'Istituto. Si sarebbe dovuto insediare il prossimo 29 ottobre. Il primario dell'unità operativa di medicina dell'Ospedale di Lipari resta pertanto nell'isola. Buon per gli eoliani che potranno ancora contare su uno strenuo difensore dei loro diritti ad essere curati nel migliore dei modi. Ovviamente a livello politico, in Consiglio, tra le file dell'Udc, non cambierà nulla. Paino non lascerà il suo posto al primo dei non eletti Giovanni Sardella.
MESSINA: GLI IMPEGNI DELLA UE PER LE ZONE COLPITE DALL'ALLUVIONE
“L’incontro con i dirigenti dell’Unione europea segna un punto importante non solo per orientare le risorse verso la ricostruzione dei centri colpiti dal nubifragio e per avviare le opere di riassetto del territorio, ma anche per il pieno utilizzo dei fondi europei. Nei prossimi giorni, in collaborazione con la Commissione europea, saranno decise le strade da intraprendere e definite tempestivamente i progetti da presentare”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, che oggi ha accompagnato i dirigenti dell’Unione europea Raul Prado e Patrick Amblard nei luoghi della provincia di Messina colpiti dall’alluvione.
Prado e Amblard hanno prima visto dall’alto, in elicottero, i centri travolti dall’acqua e dal fango; poi, con i mezzi della Protezione civile regionale, si sono recati nei paesi colpiti dalla frana delle scorse settimane.
Dopo i sopralluoghi, presso la sede della Prefettura di Messina si è svolta una riunione, presieduta dall’assessore Armao, presenti i due dirigenti Ue, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dei paesi colpiti dall’alluvione, il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, i dirigenti della Protezione civile nazionale e regionale, i rappresentanti delle strutture militari e civili impegnati nelle operazioni di soccorso.
Nel corso dell’incontro sono state analizzate le possibili soluzioni da adottare per avviare con celerità la ricostruzione e per programmare e attuare un piano per fronteggiare il dissesto idrogeologico del territorio. Due le ipotesi messe in cantiere. La prima è legata alla possibilità di accedere al fondo europeo di solidarietà per le emergenze. L’amministrazione regionale, di concerto con la Protezione civile nazionale, presenterà l’istanza per accedere alle risorse. Il tema verrà definito nel corso di un incontro tra l’assessore Armao e i dirigenti Ue programmato tra quindici giorni a Bruxellles. La seconda ipotesi è l’utilizzazione del Fondo europeo regionale di sviluppo (Fers). Il Fers 2013 prevede già, per il riassetto idrogeologico di tutta la Sicilia, una spesa pari a 373 milioni di euro. In sede di rimodulazione del Programma si potrebbe ipotizzare lo stanziamento di altre somme per intervenire solo nelle aree del Messinese travolte dal nubifragi
Lo ha detto l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, che oggi ha accompagnato i dirigenti dell’Unione europea Raul Prado e Patrick Amblard nei luoghi della provincia di Messina colpiti dall’alluvione.
Prado e Amblard hanno prima visto dall’alto, in elicottero, i centri travolti dall’acqua e dal fango; poi, con i mezzi della Protezione civile regionale, si sono recati nei paesi colpiti dalla frana delle scorse settimane.
Dopo i sopralluoghi, presso la sede della Prefettura di Messina si è svolta una riunione, presieduta dall’assessore Armao, presenti i due dirigenti Ue, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dei paesi colpiti dall’alluvione, il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, i dirigenti della Protezione civile nazionale e regionale, i rappresentanti delle strutture militari e civili impegnati nelle operazioni di soccorso.
Nel corso dell’incontro sono state analizzate le possibili soluzioni da adottare per avviare con celerità la ricostruzione e per programmare e attuare un piano per fronteggiare il dissesto idrogeologico del territorio. Due le ipotesi messe in cantiere. La prima è legata alla possibilità di accedere al fondo europeo di solidarietà per le emergenze. L’amministrazione regionale, di concerto con la Protezione civile nazionale, presenterà l’istanza per accedere alle risorse. Il tema verrà definito nel corso di un incontro tra l’assessore Armao e i dirigenti Ue programmato tra quindici giorni a Bruxellles. La seconda ipotesi è l’utilizzazione del Fondo europeo regionale di sviluppo (Fers). Il Fers 2013 prevede già, per il riassetto idrogeologico di tutta la Sicilia, una spesa pari a 373 milioni di euro. In sede di rimodulazione del Programma si potrebbe ipotizzare lo stanziamento di altre somme per intervenire solo nelle aree del Messinese travolte dal nubifragi
Ottobre è quasi passato e nessuna schiarita sul fronte dei trasporti (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio)Ottobre volge ormai velocemente al termine ed ancora niente di preciso si sa sul destino della Siremar e della maggior parte , quella più significativa, dei nostri trasporti marittimi. Il Ministro Matteoli aveva garantito che entro il 15 di questo mese ci sarebbe stato l’accordo con le Regioni per la destinazione delle consociate regionali ma nulla finora è trapelato di ufficiale almeno per quanto riguarda la Sicilia e la Siremar. Scettici sul raggiungimento di un accordo in tempi stretti sono sia i sindacati come la Confederazione degli armatori. Per quanto riguarda la Sicilia il nodo sembra essere quello di come deve avvenire l’acquisizione da parte della Regione e sul chi deve farsi carico dei passivi visto soprattutto che non c’è chiarezza sull’entità di questi.
Intanto una notizia importante – su questo terreno – arriva dalla Campania. Il Governatore di questa Regione ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia ed al Ministro dei Trasporti dove conferma la volontà di acquisire a titolo gratuito la società Caremar. “Come concordato – dice la lettera, ed è il passaggio più importante - la Regione Campania avvierà successivamente il processo di privatizzazione attraverso la costituzione di una società mista pubblico-privata con la scelta di un socio privato e contestuale affidamento del servizio, da ricercare mediante gara unica ad evidenza pubblica europea”.
I lettori più attenti comprenderanno subito che questa è la linea sostenuta da due anni prima dal Comitato cittadino per i trasporti, poi da alcune forze in Consiglio comunale e quindi da tutto il Consiglio Comunale. Linea su cui abbiamo l’impressione che l’Amministrazione comunale , dopo averla fatta propria, abbia maturato parecchi dubbi tanto è vero che nelle ultime posizioni del Sindaco si parla di privatizzazione tout cout. Ed invece la posizione della Campania viene a confermare la giustezza della linea che ha caratterizzato le Eolie su questa vicenda e che si fondava su alcuni punti cardine: scorporo della Siremar dalla Tirrenia e creazione di una società pubblica o mista regionale con partecipazione oltre che della Regione anche delle amministrazioni comunali interessate. La Campania ora aggiunge un tassello che mi sembra di grande interesse perché propone una linea di mediazione fra chi parla di società pubblica e chi di privatizzazione: la creazione di una società mista pubblico-privata con la ricerca – tramite gara ad evidenza pubblica europea – del partner privato. Dopo il gran polverone sollevato su tutta questa vicenda dove pareva che fosse grande utopia parlare di scorporo proprio questa dello scorporo ora è la linea del Ministero ( una volta constatato che una Tirrenia posta in gara con tutte le consociate regionali gravate da tratte sociali non avrebbe interessato nessuno!!!).
Rimane il problema dei costi del trasferimento. Anche su questo punto la Campania traccia una linea: lo Stato dovrà trasferire alla Regione, per l’intera durata della convenzione la quota di rispettiva spettanza delle risorse finanziarie stanziate quale contributo di servizio pubblico, oltre a maggiori risorse da destinare all’ammodernamento della flotta, ammortizzatori sociali per gli eventuali esuberi di personale, nonché la neutralizzazione ed il rimborso dell’IVA derivanti dalle convenzioni di servizio pubblico”. Può essere una indicazione anche per la Sicilia? Ce lo auguriamo e ci auguriamo soprattutto che finalmente qualcuno parli. Le settimane passano e il termine del 31 dicembre – quando scade la proroga dell’Unione Europea – è ormai vicino.
SIN QUI L'INTERVENTO DEL DOTTOR MICHELE GIACOMANTONIO. VOGLIAMO PERO' EVIDENZIARE COME L'ASSESSORE REGIONALE STRANO OGGI SIA INTERVENUTO SULLA QUESTIONE TIRRENIA-SIREMAR AFFERMANDO: “SI A PROPOSTA MINISTERO DI PRIVATIZZAZIONE CONGIUNTA CON SIREMAR”
Per visualizzare l'intero articolo inerente l'intervento(in controtendenza) dell'assessore Strano cliccare su questo link: http://eolienews.blogspot.com/2009/10/tirrenia-strano-si-proposta-ministero.html
Intanto una notizia importante – su questo terreno – arriva dalla Campania. Il Governatore di questa Regione ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia ed al Ministro dei Trasporti dove conferma la volontà di acquisire a titolo gratuito la società Caremar. “Come concordato – dice la lettera, ed è il passaggio più importante - la Regione Campania avvierà successivamente il processo di privatizzazione attraverso la costituzione di una società mista pubblico-privata con la scelta di un socio privato e contestuale affidamento del servizio, da ricercare mediante gara unica ad evidenza pubblica europea”.
I lettori più attenti comprenderanno subito che questa è la linea sostenuta da due anni prima dal Comitato cittadino per i trasporti, poi da alcune forze in Consiglio comunale e quindi da tutto il Consiglio Comunale. Linea su cui abbiamo l’impressione che l’Amministrazione comunale , dopo averla fatta propria, abbia maturato parecchi dubbi tanto è vero che nelle ultime posizioni del Sindaco si parla di privatizzazione tout cout. Ed invece la posizione della Campania viene a confermare la giustezza della linea che ha caratterizzato le Eolie su questa vicenda e che si fondava su alcuni punti cardine: scorporo della Siremar dalla Tirrenia e creazione di una società pubblica o mista regionale con partecipazione oltre che della Regione anche delle amministrazioni comunali interessate. La Campania ora aggiunge un tassello che mi sembra di grande interesse perché propone una linea di mediazione fra chi parla di società pubblica e chi di privatizzazione: la creazione di una società mista pubblico-privata con la ricerca – tramite gara ad evidenza pubblica europea – del partner privato. Dopo il gran polverone sollevato su tutta questa vicenda dove pareva che fosse grande utopia parlare di scorporo proprio questa dello scorporo ora è la linea del Ministero ( una volta constatato che una Tirrenia posta in gara con tutte le consociate regionali gravate da tratte sociali non avrebbe interessato nessuno!!!).
Rimane il problema dei costi del trasferimento. Anche su questo punto la Campania traccia una linea: lo Stato dovrà trasferire alla Regione, per l’intera durata della convenzione la quota di rispettiva spettanza delle risorse finanziarie stanziate quale contributo di servizio pubblico, oltre a maggiori risorse da destinare all’ammodernamento della flotta, ammortizzatori sociali per gli eventuali esuberi di personale, nonché la neutralizzazione ed il rimborso dell’IVA derivanti dalle convenzioni di servizio pubblico”. Può essere una indicazione anche per la Sicilia? Ce lo auguriamo e ci auguriamo soprattutto che finalmente qualcuno parli. Le settimane passano e il termine del 31 dicembre – quando scade la proroga dell’Unione Europea – è ormai vicino.
SIN QUI L'INTERVENTO DEL DOTTOR MICHELE GIACOMANTONIO. VOGLIAMO PERO' EVIDENZIARE COME L'ASSESSORE REGIONALE STRANO OGGI SIA INTERVENUTO SULLA QUESTIONE TIRRENIA-SIREMAR AFFERMANDO: “SI A PROPOSTA MINISTERO DI PRIVATIZZAZIONE CONGIUNTA CON SIREMAR”
Per visualizzare l'intero articolo inerente l'intervento(in controtendenza) dell'assessore Strano cliccare su questo link: http://eolienews.blogspot.com/2009/10/tirrenia-strano-si-proposta-ministero.html
Calcio. Per la Ludica ancora una sconfitta in trasferta
Seconda battuta d'arresto consecutiva in trasferta per la Ludica Lipari che oggi pomeriggio è stata superata per 3 a 2 dal Santo Stefano. Dopo una prima parte di gara alquanto scialba gli eoliani hanno decisamente migliorato il livello di gioco, arrivando anche a sprecare l'occasione per portare a casa un risultato utile. La gara con il Santo Stefano rientrava nel contesto del turno infrasettimanale previsto per quest'oggi nel campionato di prima categoria. Una delle reti della Ludica è stata realizzata da Marino, l'altra è frutto di una autorete.
I ragazzi di Caruso e Li Castro restano fermi a quota sei ma devono recuperare l'incontro casalingo non disputato domenica scorsa a cause delle avverse condizioni meteo.
I ragazzi di Caruso e Li Castro restano fermi a quota sei ma devono recuperare l'incontro casalingo non disputato domenica scorsa a cause delle avverse condizioni meteo.
Disagi trasporti nelle Eolie. Chiesta trattazione in consiglio provinciale
Questa mattina, durante la seduta del consiglio provinciale di Messina, il capogruppo dell'Udc con D'Alia, Matteo Francilia ed il consigliere provinciale, Massimiliano Branca, hanno esposto in aula la necessaria trattazione dell'annoso problema che continua a persistere per i trasporti marittimi dalle e verso le Isole Eolie.
I disagi causati dalla precarietà del servizio di trasporto, per il quale è previsto uno sciopero venerdì p.v., i sempre più frequenti ritardi e i tagli di corse stanno creando seri problemi ai lavoratori pendolari, ai residenti ed ai possibili turisti. Consapevoli dell'importanza dell'argomento e dell'urgenza con la quale dovrà essere trattato al fine di trovare un rimedio immediato, i due capigruppo, Francilia e Galluzzo, ed il consigliere Branca hanno di comune accordo stabilito di inserire l'argomento all'ordine del giorno del primo consiglio provinciale utile.
I disagi causati dalla precarietà del servizio di trasporto, per il quale è previsto uno sciopero venerdì p.v., i sempre più frequenti ritardi e i tagli di corse stanno creando seri problemi ai lavoratori pendolari, ai residenti ed ai possibili turisti. Consapevoli dell'importanza dell'argomento e dell'urgenza con la quale dovrà essere trattato al fine di trovare un rimedio immediato, i due capigruppo, Francilia e Galluzzo, ed il consigliere Branca hanno di comune accordo stabilito di inserire l'argomento all'ordine del giorno del primo consiglio provinciale utile.
Notizie da Messina e provincia
Capo d'Orlando: Al via la petizione pro aeroporto- Parte domani a Capo d’Orlando la petizione promossa dal Circolo Giovani dell’Mpa Nebrodi a sostegno della realizzazione dell’Aeroporto dei Nebrodi.
“Un aeroporto nell’area dei Nebrodi rappresenterebbe uno straordinario strumento di sviluppo economico – affermano i responsabili del Circolo Giovani dell’Mpa Nebrodi. Un’opera che finora è rimasta nel cassetto dei sogni ma che è realizzabile con il sostegno di tutte le categorie sociali”.
Il Circolo Giovani, che ha deciso di allestire il primo stand per la raccolta delle firme a Capo d’Orlando durante la festa patronale, ha voluto raccogliere l’input lanciato dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo che ha raggiunto l’accordo con L’Enac per aggiornare il protocollo d’intesa in materia di sviluppo aeroportuale.
Sarà possibile sottoscrivere la petizione domani, 22 ottobre, dalle 11.00 alle 19.00 nella postazione del Circolo Giovani Mpa Nebrodi allestita in via Amendola.
Il centrodestra della Provincia propone un ticket di 2 euro per chi arriva a Messina dal Continente - Un ticket di ingresso di due euro per chi arriva a Messina dal Continente quale "compensazione d'imposta per le cifre previste da stanziare per il ripristino del territorio alluvionato". È la proposta avanzata dai gruppi del centrodestra della Provincia di Messina, primo firmatario il capogruppo del Mpa Roberto Cerreti. Ad essere esenti dovrebbero essere i residenti a Messina e Reggio Calabria. La proposta sarà discussa dal consiglio provinciale prima di essere presentata alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il ticket- secondo i promotori- dovrebbe essere destinato "alla realizzazione di tutte quelle opere necessarie ed indifferibili, per la messa in sicurezza dell'intero territorio messinese e per la ricostruzione delle zone colpite dalle alluvioni del 2008 e del 2009". Al Consiglio dei ministri saranno chiesti inoltre "interventi straordinari per Messina e la sua provincia, in deroga all'attuale regolamentazione, la fattibilità dei semi svincoli di Scaletta Zanclea e Gioiosa Marea, oltre che la realizzazione di quelli già previsti di Torregrotta, Furnari, Monforte ed Alì Terme".
“Un aeroporto nell’area dei Nebrodi rappresenterebbe uno straordinario strumento di sviluppo economico – affermano i responsabili del Circolo Giovani dell’Mpa Nebrodi. Un’opera che finora è rimasta nel cassetto dei sogni ma che è realizzabile con il sostegno di tutte le categorie sociali”.
Il Circolo Giovani, che ha deciso di allestire il primo stand per la raccolta delle firme a Capo d’Orlando durante la festa patronale, ha voluto raccogliere l’input lanciato dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo che ha raggiunto l’accordo con L’Enac per aggiornare il protocollo d’intesa in materia di sviluppo aeroportuale.
Sarà possibile sottoscrivere la petizione domani, 22 ottobre, dalle 11.00 alle 19.00 nella postazione del Circolo Giovani Mpa Nebrodi allestita in via Amendola.
Il centrodestra della Provincia propone un ticket di 2 euro per chi arriva a Messina dal Continente - Un ticket di ingresso di due euro per chi arriva a Messina dal Continente quale "compensazione d'imposta per le cifre previste da stanziare per il ripristino del territorio alluvionato". È la proposta avanzata dai gruppi del centrodestra della Provincia di Messina, primo firmatario il capogruppo del Mpa Roberto Cerreti. Ad essere esenti dovrebbero essere i residenti a Messina e Reggio Calabria. La proposta sarà discussa dal consiglio provinciale prima di essere presentata alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il ticket- secondo i promotori- dovrebbe essere destinato "alla realizzazione di tutte quelle opere necessarie ed indifferibili, per la messa in sicurezza dell'intero territorio messinese e per la ricostruzione delle zone colpite dalle alluvioni del 2008 e del 2009". Al Consiglio dei ministri saranno chiesti inoltre "interventi straordinari per Messina e la sua provincia, in deroga all'attuale regolamentazione, la fattibilità dei semi svincoli di Scaletta Zanclea e Gioiosa Marea, oltre che la realizzazione di quelli già previsti di Torregrotta, Furnari, Monforte ed Alì Terme".
TIRRENIA: STRANO, “SI A PROPOSTA MINISTERO DI PRIVATIZZAZIONE CONGIUNTA CON SIREMAR”
“Non è assolutamente vero che la Regione siciliana abbia respinto il piano del ministero dei Trasporti per la privatizzazione di Siremar e Tirrenia. Anzi, nel corso della trattativa congiunta, che vede per l'assessorato la partecipazione del dirigente generale del dipartimento Trasporti, Giovanni Lo Bue, abbiamo apprezzato positivamente l'ultima proposta dello Stato, che intende mettere a gara insieme Tirrenia e Siremar. E' una posizione che ci convince, e stiamo valutando l'opportunità di partecipare al bando".
E' quanto ha precisato l'assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano.
E' quanto ha precisato l'assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano.
Canneto(Lipari): Auto in fiamme nella notte. Probabile atto doloso.
Fiamme nella notte sulla via Torrente Boccetta a Canneto (Lipari). Per cause in corso d'accertamento, ma appare probabile la matrice dolosa, un'auto Citroen C3 è stata avvolta dalle fiamme ed è andata letteralmente distrutta nonostante l'intervento dei vigili del fuoco. Momenti di apprensione sono stati vissuti dai residenti nella zona che, non appena è scattato l'allarme, si sono mobilitati per allontanare i propri mezzi posteggiati nelle vicinanze. Le fiamme, oltre a carbonizzare il mezzo di proprietà di Laura Russo, hanno danneggiato una Fiat seicento posteggiata nelle vicinanze e causato danni al prospetto di una abitazione.
Le fiamme, levatisi altissime, si sono sviluppate intorno all'una di notte.
Il mezzo incendiato era fermo sulla via Torrente Boccetta di Canneto da diversi giorni in quanto la propietaria è fuori dall'isola. Anche questa situazione fa propendere per la dolosità dell'incendio.
I carabinieri di Lipari, dopo un sopralluogo nell'area di Canneto, hanno avviato le indagini del caso.
Nelle foto: L'auto incendiata e il prospetto danneggiato
Le fiamme, levatisi altissime, si sono sviluppate intorno all'una di notte.
Il mezzo incendiato era fermo sulla via Torrente Boccetta di Canneto da diversi giorni in quanto la propietaria è fuori dall'isola. Anche questa situazione fa propendere per la dolosità dell'incendio.
I carabinieri di Lipari, dopo un sopralluogo nell'area di Canneto, hanno avviato le indagini del caso.
Nelle foto: L'auto incendiata e il prospetto danneggiato
Da Bruxelles un giro di vite sulla pesca. Controlli e tracciabilità del pesce in primo piano. E' battaglia sul tonno rosso
Dal mare alla tavola i cittadini europei dovranno conoscere tutta la vita del pesce che finisce nel loro piatto. Per i pescatori invece l’attività dovrà essere sempre più trasparente anche perchè un sistema di controlli coordinati e armonizzati scatteranno lungo tutta la catena produttiva: sul mare, in porto, durante il processo di trasformazione, il trasporto, fino alla commercializzazione.
Sono questi alcuni elementi della riforma dei controlli nel settore della pesca in Europa varata dai ministri europei dopo 18 ore ininterrotte di negoziato.
Il risultato è duplice. Un giro di vite nei confronti di coloro che tentano di sfuggire alle regole rendendo più dissuasive le sanzioni "senza però appesantire l’attività dell’amministrazione e dei pescatori" ha tenuto a sottolineare il sottosegretario con delega alla pesca Antonio Buonfiglio. Inoltre - ha aggiunto - "si è riusciti a valorizzare la specificità della pesca italiana e della pesca italiana all’interno del Mediterraneo". Insomma, è soddisfatto il capo della delegazione italiana "per aver ottenuto gran parte delle richieste avanzate". Dopo l’accordo di oggi il testo definitivo verrà approvato il 19 e 20 novembre per entrare in vigore da gennaio 2010.
I capisaldi:
-UNITÀ DI CONTROLLO UNICA - Sarà responsabile della certificazione, elaborazione e trattamento dei dati e li trasmetterà in modo unitario alla Commissione Ue. In Italia la Direzione generale della pesca diventa l’autorità competente.
-PESCA SPORTIVA - Per la prima volta su richiesta italiana si è affrontato la questione della pesca sportiva e, benchè quel pescato non possa ancora rientrare nel calcolo delle quote di ogni paese, sarà regolamentata per accertarne la dimensione e valutarne l’impatto sui pescatori professionali e l’ambiente.
-CERTIFICAZIONI MOTORI - È un grande successo - dice Buonfiglio - in quanto risponde ad una esigenza ambientale e di risparmio energetico. Noi verificheremo lo stato della situazione di quelli italiani senza che questo comporti una penalità finanziaria per le imbarcazioni.
-VENDITA E PESATURA PRODOTTI - Scendono dal 20 al 10% i margini di tolleranza rispetto sulle stime di peso delle specie pescate. Per salvaguardare però la specificità del Mediterraneo dove la pesca è meno omogenea, ma nel rispetto della tracciabilità, l’Italia ha ottenuto che si possa seguire un metodo di campionatura realizzato tra lo Stato membro e Commissione Ue.
- CONTROLLO SATELLITARE - Il sistema, in aggiunta ad altri strumenti tecnologici, sarà obbligatorio sulle imbarcazioni superiori ai 12 metri. La dimensione però sale a 15 metri se l’attività si svolge nelle acque interne nel limite di 24 ore. Viene aescluso, salvo per il tonno rosso, la notifica da parte delle imbarcazioni quattro ore prima del loro rientro in porto quando escano in media per 8 ore.
-ISPEZIONI - Gli ispettori comunitari potranno partecipare ai controlli ma sempre accompagnati da ispettore nazionali.
- LICENZA A PUNTI - È stata introdotta tenendo conto, per la sua applicazione, dei principi giuridici sull’intenzionalità del comportamento soggettivo.
-SANZIONI - Saranno più dissuasive e proporzionate. Nel caso di un prima infrazione grave il ritiro della licenza è di due mesi per salire a 4 con la seconda infrazione, a 8 con la terza, a un anno con la quarta, ad una sospensione importante con la quinta.
- ADEMPIMENTI - Di fatto saranno a carico soprattutto della pesca industriale che in Italia rappresentano circa 3.000 imbarcazioni rispetto ai 14.000 della flotta italiana.
- TONNO ROSSO - In primo piano, a Lussembugo, anche le quote della pesca al tonno. "Sulla pesca al tonno rosso tutti devono rispettare le regole - i paesi Ue come quelli extra-Ue - altrimenti è meglio una moratori", dice il sottosegretario Buonfiglio in vista della riunione della Commissione internazionale per il tonno (Iccat) che si terrà il prossimo novembre in Brasile. Per Buonfiglio quindi, "se la politica sul tonno rosso non va bene, se sulla base dei dati scientifici risultasse chiaramente che il tonno rosso è una specie in estinzione - cosa che a noi non risulta - tanto vale sospendere la pesca ma non la commercializzazione come propone il Principato di Monaco".
Quest’ultimo ha infatti proposto di introdurre il tonno rosso tra le specie a rischio estinzione nell’ambito della Convenzione internazionale delle specie in pericolo (Cites) ma la richiesta è stata al momento respinta dai 27 stati membri in attesa di conoscere gli ultimi accertamenti scientifici sullo stato degli stock che l’Iccat deve presentare a novembre. Buonfiglio è comunque fiducioso anche perchè con il varo della nuova normativa Ue sulla pesca illegale che entrerà in vigore nel 2010 "si potranno imporre delle sanzioni commerciali ai paesi terzi che non hanno rispettato le regole e ai paesi importatori di tonno roso di quei paesi terzi".
Insomma l’Italia chiede una posizione ferma di Bruxelles affinchè l’Iccat prenda le misure necessarie per fare rispettare a tutti le limitazioni alla pesca del tonno rosso. Roma "ha anche chiesto di verificare lo stato degli stock sulla base di dati scientifici certi e di non buttare a mare anni di politica dell’Iccat". Buonfiglio ha poi confermato lo sforzo dell’Italia per raggiungere - in un’unica soluzione - l’obiettivo sul tonno fissato dalla Commissione europea. "Avremo raggiunto - ha spiegato - il 50% della riduzione della flotta che passa da 69 unità nel 2008 a 29 nel 2009 e a 22 nel 2011". Alla Commissione europea "abbiamo anche chiesto - ha aggiunto - che ottenga in sede Iccat un piano di adeguamento della flotta per tutti i paesi, altrimenti preferiamo che non sia neppure aperta la nuova campagna sul tonno rosso".
Il commissario europeo alla pesca Joe Borg ha subito replicato confermando che "l’Ue deve mantenere la leadership a livello Iccat, devono essere applichi piani di ricostituzione, ci vuole molta fermezza anche nei confronti dei paesi terzi che devono ridurre la flotta e fare gli stessi sforzi dell’Union europea".
Sono questi alcuni elementi della riforma dei controlli nel settore della pesca in Europa varata dai ministri europei dopo 18 ore ininterrotte di negoziato.
Il risultato è duplice. Un giro di vite nei confronti di coloro che tentano di sfuggire alle regole rendendo più dissuasive le sanzioni "senza però appesantire l’attività dell’amministrazione e dei pescatori" ha tenuto a sottolineare il sottosegretario con delega alla pesca Antonio Buonfiglio. Inoltre - ha aggiunto - "si è riusciti a valorizzare la specificità della pesca italiana e della pesca italiana all’interno del Mediterraneo". Insomma, è soddisfatto il capo della delegazione italiana "per aver ottenuto gran parte delle richieste avanzate". Dopo l’accordo di oggi il testo definitivo verrà approvato il 19 e 20 novembre per entrare in vigore da gennaio 2010.
I capisaldi:
-UNITÀ DI CONTROLLO UNICA - Sarà responsabile della certificazione, elaborazione e trattamento dei dati e li trasmetterà in modo unitario alla Commissione Ue. In Italia la Direzione generale della pesca diventa l’autorità competente.
-PESCA SPORTIVA - Per la prima volta su richiesta italiana si è affrontato la questione della pesca sportiva e, benchè quel pescato non possa ancora rientrare nel calcolo delle quote di ogni paese, sarà regolamentata per accertarne la dimensione e valutarne l’impatto sui pescatori professionali e l’ambiente.
-CERTIFICAZIONI MOTORI - È un grande successo - dice Buonfiglio - in quanto risponde ad una esigenza ambientale e di risparmio energetico. Noi verificheremo lo stato della situazione di quelli italiani senza che questo comporti una penalità finanziaria per le imbarcazioni.
-VENDITA E PESATURA PRODOTTI - Scendono dal 20 al 10% i margini di tolleranza rispetto sulle stime di peso delle specie pescate. Per salvaguardare però la specificità del Mediterraneo dove la pesca è meno omogenea, ma nel rispetto della tracciabilità, l’Italia ha ottenuto che si possa seguire un metodo di campionatura realizzato tra lo Stato membro e Commissione Ue.
- CONTROLLO SATELLITARE - Il sistema, in aggiunta ad altri strumenti tecnologici, sarà obbligatorio sulle imbarcazioni superiori ai 12 metri. La dimensione però sale a 15 metri se l’attività si svolge nelle acque interne nel limite di 24 ore. Viene aescluso, salvo per il tonno rosso, la notifica da parte delle imbarcazioni quattro ore prima del loro rientro in porto quando escano in media per 8 ore.
-ISPEZIONI - Gli ispettori comunitari potranno partecipare ai controlli ma sempre accompagnati da ispettore nazionali.
- LICENZA A PUNTI - È stata introdotta tenendo conto, per la sua applicazione, dei principi giuridici sull’intenzionalità del comportamento soggettivo.
-SANZIONI - Saranno più dissuasive e proporzionate. Nel caso di un prima infrazione grave il ritiro della licenza è di due mesi per salire a 4 con la seconda infrazione, a 8 con la terza, a un anno con la quarta, ad una sospensione importante con la quinta.
- ADEMPIMENTI - Di fatto saranno a carico soprattutto della pesca industriale che in Italia rappresentano circa 3.000 imbarcazioni rispetto ai 14.000 della flotta italiana.
- TONNO ROSSO - In primo piano, a Lussembugo, anche le quote della pesca al tonno. "Sulla pesca al tonno rosso tutti devono rispettare le regole - i paesi Ue come quelli extra-Ue - altrimenti è meglio una moratori", dice il sottosegretario Buonfiglio in vista della riunione della Commissione internazionale per il tonno (Iccat) che si terrà il prossimo novembre in Brasile. Per Buonfiglio quindi, "se la politica sul tonno rosso non va bene, se sulla base dei dati scientifici risultasse chiaramente che il tonno rosso è una specie in estinzione - cosa che a noi non risulta - tanto vale sospendere la pesca ma non la commercializzazione come propone il Principato di Monaco".
Quest’ultimo ha infatti proposto di introdurre il tonno rosso tra le specie a rischio estinzione nell’ambito della Convenzione internazionale delle specie in pericolo (Cites) ma la richiesta è stata al momento respinta dai 27 stati membri in attesa di conoscere gli ultimi accertamenti scientifici sullo stato degli stock che l’Iccat deve presentare a novembre. Buonfiglio è comunque fiducioso anche perchè con il varo della nuova normativa Ue sulla pesca illegale che entrerà in vigore nel 2010 "si potranno imporre delle sanzioni commerciali ai paesi terzi che non hanno rispettato le regole e ai paesi importatori di tonno roso di quei paesi terzi".
Insomma l’Italia chiede una posizione ferma di Bruxelles affinchè l’Iccat prenda le misure necessarie per fare rispettare a tutti le limitazioni alla pesca del tonno rosso. Roma "ha anche chiesto di verificare lo stato degli stock sulla base di dati scientifici certi e di non buttare a mare anni di politica dell’Iccat". Buonfiglio ha poi confermato lo sforzo dell’Italia per raggiungere - in un’unica soluzione - l’obiettivo sul tonno fissato dalla Commissione europea. "Avremo raggiunto - ha spiegato - il 50% della riduzione della flotta che passa da 69 unità nel 2008 a 29 nel 2009 e a 22 nel 2011". Alla Commissione europea "abbiamo anche chiesto - ha aggiunto - che ottenga in sede Iccat un piano di adeguamento della flotta per tutti i paesi, altrimenti preferiamo che non sia neppure aperta la nuova campagna sul tonno rosso".
Il commissario europeo alla pesca Joe Borg ha subito replicato confermando che "l’Ue deve mantenere la leadership a livello Iccat, devono essere applichi piani di ricostituzione, ci vuole molta fermezza anche nei confronti dei paesi terzi che devono ridurre la flotta e fare gli stessi sforzi dell’Union europea".
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