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sabato 28 ottobre 2017
Lettere al direttore: Per acquistare una fotocopiatrice nella scuola di Pianoconte si dovranno "tassare" i genitori. Ma perchè?. Vorrei capire!"
Riceviamo e pubblichiamo:
Salve,
chi scrive è la mamma di un alunno della scuola di Pianoconte. Lo faccio per mettere chi di competenza a conoscenza di un problema sopraggiunto in queste settimane e relativa soluzione.
Da un periodo l'unica fotocopiatrice a disposizione di asilo,elementari e medie non funziona, normale amministrazione verrebbe da dire, fino al punto che le maestre chiedono a noi mamme di fare le fotocopie per i nostri figli.
Tra mamme d'accordo e mamme non, alla fine questo non accade e tutto tace, fino a ieri, giornata di riunione.
Riunione dove ci è stato comunicato che tutti i bambini dovranno portare 2 euro per l'acquisto di una nuova fotocopiatrice, tanto un gelato in più o in meno non da fastidio a nessuno. Tante mamme d'accordo,altre zitte.
Ecco, premetto che io sarò una di quelle che consegneranno questo "gelato" alla scuola perché per i nostri figli, figuriamoci se non si fa questo minimo sforzo, ma mi domando: Perché la scuola non può acquistare questa fotocopiatrice che tra l'altro non sarà di uso solo per una classe ma per tutto il plesso (segreteria compresa)?
Penso sia una cosa indispensabile della quale la scuola dovrebbe essere fornita.
Ho capito che questa quota verrà versata anche dalle insegnanti e capisco le loro buone intenzioni. Si è anche detto che per toner e carta provvederà il Preside, almeno così ci è stato riferito.
Anche se, vista la situazione, sorge il dubbio di dover fare altre collette obbligatorie al riguardo, staremo a vedere.
Tutto questo non è per i 2,5 o 10 euro che donero' volentieri ma per mettere in luce un problema che non dovrebbe essere risolto da noi genitori. Oltre al fatto che se l'iniziativa fosse partita dai genitori lo spirito sarebbe stato diverso, a mo' di donazione. Qui, invece, veniamo "tassati" per garantire un diritto dei nostri bambini e anche se doneremo non lo trovo molto carino.
Possibile che la scuola non possa effettuare una riparazione o una sostituzione dell'unica stampante a disposizione?
Possibile che non esiste un ufficio comunale che si occupi di ciò?
Nella mia ignoranza al riguardo, ma con educazione e desiderio di conoscere le motivazioni, chiedo.
Lettera firmata
Nel Comune di Lipari arriva l'ispettore ambientale volontario
La giunta Giorgianni ha deliberato il regolamento per l'istituzione dell'ispettore ambientale volontario comunale per il servizio di difesa ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento rifiuti.
Cliccando sul bordo dx inferiore dell'immagine che si apre si può leggere l'intera delibera
L'obiettivo è contrastare il fenomeno del deposito indiscriminato di rifiuti ingombranti e non solo di questi.
Gli ispettori ambientali, nell'espletamento del servizio, saranno equiparati a pubblici ufficiali e saranno dotati di divisa e tesserino. Avranno un rimborso spese, saranno assicurati e utilizzeranno mezzi del Comune.
Per visualizzare la delibera di giunta cliccare sul link
https://www.sfogliami.it/fl/157704/g7nf6mmgt2hj9msf5x1621qyjq7kr56x Cliccando sul bordo dx inferiore dell'immagine che si apre si può leggere l'intera delibera
Ottimo riscontro a Lipari al convegno ""Informiamoci sulla sicurezza", organizzato dallo Studio tecnico Marotta
Si è tenuto stamane all'hotel "La Filadelfia" di Lipari l'importante convegno dal tema "Informiamoci sulla sicurezza". I relatori che si sono susseguiti (tutti altamente qualificati) hanno evidenziato l'importanza della sicurezza in ogni posto di lavoro e come questa oggi rappresenti, al di là dell'imprendiscibilità, anche un'opportunità per le aziende.
Evidenziato anche come le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni sia ai lavoratori che ai collaboratori esterni, così come a quanti si trovano, anche occasionalmente, all'interno dei luoghi di lavoro.
In apertura dei lavori, che hanno visto una notevole partecipazione di pubblico, studenti ed esponenti delle varie categorie professionali, ha portato il saluto dell'amministrazione il sindaco Marco Giorgianni. Sono anche intervenuti, preliminarmente ai lavori del convegno, anche il presidente del consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano, il presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Barcellona PG, Aldo Campo, il presidente dell'Associazione forense Isole Eolie, Luca Zaia.
Il dottor Francesco Marotta, titolare dell'omonino e qualificato studio tecnico per la sicurezza negli ambienti di lavoro ed organizzatore del convegno, oltre ad illustrare con competenza la tematica, ha ufficializzato la donazione di un defibrillatore al Comune di Lipari
Evidenziato anche come le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni sia ai lavoratori che ai collaboratori esterni, così come a quanti si trovano, anche occasionalmente, all'interno dei luoghi di lavoro.
In apertura dei lavori, che hanno visto una notevole partecipazione di pubblico, studenti ed esponenti delle varie categorie professionali, ha portato il saluto dell'amministrazione il sindaco Marco Giorgianni. Sono anche intervenuti, preliminarmente ai lavori del convegno, anche il presidente del consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano, il presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Barcellona PG, Aldo Campo, il presidente dell'Associazione forense Isole Eolie, Luca Zaia.
Il dottor Francesco Marotta, titolare dell'omonino e qualificato studio tecnico per la sicurezza negli ambienti di lavoro ed organizzatore del convegno, oltre ad illustrare con competenza la tematica, ha ufficializzato la donazione di un defibrillatore al Comune di Lipari
Polizia municipale di Lipari. La dottoressa De Pasquale lascia l'incarico di "comandante facente funzioni".
La dottoressa Francesca De Pasquale dal 25 Ottobre non è più il "comandante facente funzioni" della Polizia municipale di Lipari. Dopo circa tre mesi dal conferimento dell'incarico a tempo si è dimessa.
Lo ha comunicato con una lettera al sindaco Marco Giorgianni.
Sulle dimissioni e sulle motivazioni abbiamo ricevuto una nota della dottoressa De Pasquale che pubblichiamo integralmente
Sulle dimissioni e sulle motivazioni abbiamo ricevuto una nota della dottoressa De Pasquale che pubblichiamo integralmente
Dopo avere
parlato con il Sindaco e l’ Assessore al ramo, in data 25 c.m. ho rinunciato alle temporanee mansioni superiori, di Ispettore Superiore di Vigilanza - Ufficiale di P.G. - Cat.D1, assegnatemi con Determinazione N.193/2017 del 25/07/2017
dall’Amministrazione comunale.
Le ragioni di
tale rinuncia, che, con grande rammarico,
sono stata costretta presentare, sono da
ricercare nella scelta organizzativa presa dall’Amministrazione Comunale, che
ha affidato le mansioni tipiche del
Comandante di Polizia Municipale a due distinte figure: un Dirigente f.f. Settore Polizia Municipale e, in subordine, un Ispettore Superiore di
Vigilanza di Cat. D1.
Tale soluzione
organizzativa, lungi dal risultare più sinergica ed efficiente, si è
rivelata farraginosa e poco efficace per
lo svolgimento delle specifiche e delicate funzioni che fanno capo al Corpo di
Polizia Municipale.
Infatti, lo
sdoppiamento della catena decisionale:
- Ha comportato ritardi nell’assunzione di
decisioni in circostanze che, spesso, richiedono tempestività di intervento;
- ha reso poco chiare le attività di competenza di
ciascuna delle due figure, con la conseguenza che, per esigenze di servizio e senso del dovere, mi
sono dovuta assumere la responsabilità
di svolgere ruolo e funzioni che vanno ben oltre a quelle corrispondenti alla Cat.D1 assegnatami e che rientrano, invece, nel ruolo e funzioni
di un Comandante;
- ha sminuito il mio ruolo nei confronti del Personale,
rendendo meno agevole il mio compito, già di per sé delicato e complesso, di
coordinamento e controllo dello stesso ai fini di un’ottimale organizzazione
dei servizi.
Quanto sopra
evidenziato mi è apparso chiaro, fin
dall’inizio, ma, ciò nonostante, ho
profuso volontà e impegno per cercare, purtroppo inutilmente, di ovviare agli
effetti negativi sopra evidenziati. Da ciò, la
sofferta, ma coerente, decisione di rinunciare alle mansioni di Ispettore Superiore di
Vigilanza che mi erano state assegnate.
Spero che sia
il Sig. Sindaco che l’Assessore Orto abbiano compreso le ragioni
che hanno indotto la scrivente a tale rinuncia. A loro va, comunque, il mio personale ringraziamento per la fiducia
accordatami e l’assicurazione che continuerò,
come sempre, a dare il mio contributo lavorativo.
Ringrazio di
cuore le tante persone che mi hanno dimostrato affetto e stima, tutti
coloro che mi hanno incoraggiata e sostenuta, anche con i tanti messaggi su fb.,
assicurando loro che il mio impegno, al di là del ruolo rivestito, resta immutato.
Francesca
De Pasquale
Nozze d'oro per i coniugi Mantineo
Giuseppe (Pippo) e Maria rinnovano oggi la promessa che si sono fatti 50 anni fa.
I figli, le nuore, il genero e i nipoti augurano loro tantissima felicità.
Felicitazioni dalla famiglia Sarpi e da Eolienews
I figli, le nuore, il genero e i nipoti augurano loro tantissima felicità.
Felicitazioni dalla famiglia Sarpi e da Eolienews
1 -2 novembre - Commemorazione dei Defunti e l'isola di Vulcano (di Michele Giacomantonio)
La devozione dei defunti al 2 novembre è, in qualche modo, è legata alle Eolie e in particolare all’isola di Vulcano come narra San Pier Damiano (1007-1072), benedettino, abate, dottore e cardinale di Santa Romana Chiesa, nella sua “Vita Sancti Odilonis abbatis cluniacensis et confessoris, ordinis Sancti Benedicti”: “Un religioso oriundo della città di Rodez, ritornava da Gerusalemme. Nel mentre egli traversava quel mare che si estende dalla Sicilia sino a Tessalonica…veniva sospinto da orrendi e furiosi venti, approdarono ad un’isola, o scoglio, dove viveva tutto solo un santo servo di Dio” Conversando questo eremita chiese al religioso se sapeva di quel monastero che è detto Cluniacense e del suo abate Odilone e “quello assicurò che ne era perfettamente a conoscenza. Il religioso domandò al servo di Dio perché mai gli avesse fatta questa domanda . E l’altro rispose: Ci sono qua vicino dei luoghi dai quali fuoriescono enormi cumuli di fiamme vorticose, e in questi luoghi le anime dei malvagi sono sottoposte a diversi tormenti a seconda della qualità dei loro peccati. Ad accrescere le loro sofferenze ci sono deputati un gran numero di demonii i quali ogni giorno rinnovano le pene, e continuamente sottopongono le anime a reiterate torture. Questi diavoli io li ho spesse volte sentiti urlare con alti lamenti e piangere con voce dolente per la ragione che, con le orazioni e le elemosine di certuni che concordemente tramano contro di essi, di frequente dalle loro mani vengono strappate le anime dei condannati. Tra l’altro, questi demoni i fanno assai dure rimostranze nei confronti della comunità cluniacense e del suo abate, giacché a causa di questi vengono privati delle prede che di diritto gli appartengono. Pertanto, nel nome terribile di Dio io ti scongiuro di riferire fedelmente ai venerabili confratelli le cose che ti ho detto, e di ricordargli anche da parte mia che devono sempre più perseverare nelle elemosine e nelle orazioni, e principalmente con l’intenzione di liberare dalle mani dei demonii tutti coloro che da essi vengono tormentati, cosicché dalle quotidiane perdite ne venga pianto al nemico del genere umano e si moltiplichi l’esultanza del cielo.
Rientrato poco dopo nella sua patria, il religioso puntualmente narrò al venerabile abate e alla venerabile comunità tutto ciò che aveva udito dal racconto dell’uomo di Dio. Allora il venerabile padre Odilone emanò un generale decreto per tutti i monasteri: che come al primo di novembre, in virtù di una norma della Chiesa universale, si celebra la solennità di Tutti i Santi, così nel successivo giorno si facesse memoria di tutti coloro che dormono in Cristo con canti ed elemosine, e in primo luogo, con le Messe”.
Infatti nel 998 l’abate di Cluny Sant’Odilone fissa il 2 novembre come giornata del suffragio da celebrarsi in tutti i monasteri della sua congregazione. In seguito l’usanza attecchì in diverse diocesi d’Europa fino a che , a cominciare dal secolo XVI , la Chiesa ha stabilito la commemorazione di tutti i defunti come pratica universale.
Eoliani che non ci sono più (XXI° parte) Durata 4 minuti circa
In questo video anche foto di Eoliani d'adozione
Auguri ai festeggiati di oggi, 28 Ottobre
Buon Compleanno a Martina Stanzione, Liliana Biviano, Vera Puglisi, Simona Benenati e Enza Puglisi
Torna l'ora solare. Stanotte lancette indietro di un'ora
Nella notte ricordatevi di portare le lancette dei vostri orologi indietro di un’ora, torna l’ora solare. Si dormirà un'ora in più
Il cambio avverrà tra le 2 e le 3 di notte
Il cambio avverrà tra le 2 e le 3 di notte
venerdì 27 ottobre 2017
Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Verso un peggioramento generale
A SEGUITO DEI PIOVASCHI PREVISTI TRA LA NOTTE E LE PRIME ORE DEL MATTINO DI SABATO, IL VENTO, IN MATTINATA, SPIRERA' MODERATAMENTE DA GRECALE IN ROTAZIONE POMERIDIANA A MAESTRALE.
IL CLIMA SARA' FRESCO A CAUSA DELLA VENTILAZIONE SETTENTRIONALE CON TEMPERATURA MASSIMA CHE NON SUPERERA' I 19 C.
DOMENICA I VENTI RUOTERANNO DA PONENTE E TENDERANNO AD INTENFIFICARSI NEL POMERIGGIO-SERA CON RAFFICHE DI BURRASCA FORZA 7, CHE FARANNO RINFORZARE IL MOTO ONDOSO FINO AL MOLTO MOSSO.
NELLE PRIME ORE DEL MATTINO DI LUNEDI IL MARE CONTINUERA' A PRESENTARSI MOLTO MOSSO PER ONDE DI MARE LUNGO.
PER AGGIORNAMENTI VISITATE LA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie
(previsioni elaborate il 27)
IL CLIMA SARA' FRESCO A CAUSA DELLA VENTILAZIONE SETTENTRIONALE CON TEMPERATURA MASSIMA CHE NON SUPERERA' I 19 C.
DOMENICA I VENTI RUOTERANNO DA PONENTE E TENDERANNO AD INTENFIFICARSI NEL POMERIGGIO-SERA CON RAFFICHE DI BURRASCA FORZA 7, CHE FARANNO RINFORZARE IL MOTO ONDOSO FINO AL MOLTO MOSSO.
NELLE PRIME ORE DEL MATTINO DI LUNEDI IL MARE CONTINUERA' A PRESENTARSI MOLTO MOSSO PER ONDE DI MARE LUNGO.
PER AGGIORNAMENTI VISITATE LA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie
(previsioni elaborate il 27)
Si è conclusa a Verona la VI edizione di “Mirabilia - European Network of Unesco Sites” . Fino a domani il territorio messinese ospiterà sei buyers per il post tour
COMUNICATO STAMPA
Messina, 27 ottobre 2017. Sono stati accolti dal presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, i sei buyers che, nell’ambito della VI edizione di “Mirabilia”, hanno scelto la provincia di Messina per il post tour previsto dal progetto.
I buyers - provenienti dall’Estonia, dalla Russia, dall’India, dal Giappone, da Israele e dalla Germania – hanno visitato il Palazzo camerale e hanno ricevuto in omaggio alcuni volumi sulle opere d’arte della Camera di commercio. Fino a domani, il territorio messinese li ospiterà a Taormina e alle Isole Eolie.
“Mirabilia - European Network of Unesco Sites”, avviato con la realizzazione della Borsa internazionale a Lerici nel 2012, a Matera nel 2013, a Perugia nel 2014, a Lipari nel 2015, a Udine nel 2016 e a Verona quest’anno, è un progetto di rete degli Enti camerali di Messina, Matera (ente capofila), Bari, Caserta, Genova, Molise, Pavia, Perugia, Potenza, Ragusa, Riviere di Liguria, Verona e Udine, finalizzato a promuovere un’offerta turistica integrata dei siti Unesco e a proporli a un pubblico internazionale sempre più attento ed esigente a un turismo culturale di grande qualità. La Camera di commercio della città dello Stretto, tramite la sua Azienda speciale servizi alle imprese, partecipa dal 2012. «L’Ente camerale di Messina è stato tra i primi ad aderire – afferma Blandina – convinto, ieri come oggi, dell’importanza di questa iniziativa. Valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della nostra provincia, che può vantare dal 2000 il sito Unesco delle Isole Eolie, è la strada giusta per attrarre turismo e, dunque, promuovere lo sviluppo».
Alla VI edizione, hanno partecipato nove aziende del Messinese, appartenenti ai settori “turismo” e “food & drink”. L’edizione 2017 ha previsto anche una sezione dedicata all’artigianato con “ARTinART”, espresso attraverso opere realizzate con tecniche e materiali scelti dagli artigiani.
A rappresentare Messina, sono stati gli artisti Loredana Salzano, Carlo e Sonia Maio, Paola Costanzo e Massimo Ziino.
Messina, 27 ottobre 2017. Sono stati accolti dal presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, i sei buyers che, nell’ambito della VI edizione di “Mirabilia”, hanno scelto la provincia di Messina per il post tour previsto dal progetto.
I buyers - provenienti dall’Estonia, dalla Russia, dall’India, dal Giappone, da Israele e dalla Germania – hanno visitato il Palazzo camerale e hanno ricevuto in omaggio alcuni volumi sulle opere d’arte della Camera di commercio. Fino a domani, il territorio messinese li ospiterà a Taormina e alle Isole Eolie.
“Mirabilia - European Network of Unesco Sites”, avviato con la realizzazione della Borsa internazionale a Lerici nel 2012, a Matera nel 2013, a Perugia nel 2014, a Lipari nel 2015, a Udine nel 2016 e a Verona quest’anno, è un progetto di rete degli Enti camerali di Messina, Matera (ente capofila), Bari, Caserta, Genova, Molise, Pavia, Perugia, Potenza, Ragusa, Riviere di Liguria, Verona e Udine, finalizzato a promuovere un’offerta turistica integrata dei siti Unesco e a proporli a un pubblico internazionale sempre più attento ed esigente a un turismo culturale di grande qualità. La Camera di commercio della città dello Stretto, tramite la sua Azienda speciale servizi alle imprese, partecipa dal 2012. «L’Ente camerale di Messina è stato tra i primi ad aderire – afferma Blandina – convinto, ieri come oggi, dell’importanza di questa iniziativa. Valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della nostra provincia, che può vantare dal 2000 il sito Unesco delle Isole Eolie, è la strada giusta per attrarre turismo e, dunque, promuovere lo sviluppo».
Alla VI edizione, hanno partecipato nove aziende del Messinese, appartenenti ai settori “turismo” e “food & drink”. L’edizione 2017 ha previsto anche una sezione dedicata all’artigianato con “ARTinART”, espresso attraverso opere realizzate con tecniche e materiali scelti dagli artigiani.
A rappresentare Messina, sono stati gli artisti Loredana Salzano, Carlo e Sonia Maio, Paola Costanzo e Massimo Ziino.
Proposta dei consiglieri comunali di minoranza di Santa Marina Salina per il redigendo PUDM.
Il Gruppo di minoranza consilare al Comune di Santa Marina Salina ha notificato via pec all'Amministrazione ed al Presidente del Consiglio Comunale una proposta relativa al redigendo Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo.
Il documento, per la cui redazione sono stati stanziati circa 5 mila euro, rappresenta un fondamentale strumento di programmazione territoriale di cui tutti i Comuni costieri della Sicilia dovranno dotarsi rapidamente. Nel Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (P.U.D.M.) saranno individuate le aree demaniali che verranno affidate alla gestione amministrativa dei Comuni. Questi ultimi hanno urgente bisogno di dotarsi di questo strumento di pianificazione: la vigente normativa, infatti, prevede in modo chiaro che saranno i Comuni, una volta approvato il piano, a provvedere all'espletamento di ogni attività propedeutica al rilascio, modifica, rinnovo dei titoli concessori, nonché alla manutenzione, agli interventi ordinari, di recupero ambientale e di disinquinamento delle aree demaniali marittime.
La norma individua come "nuove concessioni" quelle rilasciate dai Comuni a favore di terzi a partire dal trasferimento delle funzioni operato a seguito dell'approvazione del P.U.D.M. A corredo delle nuove richieste di concessioni demaniali è già prevista, come spiega un avviso pubblicato dall'Assessorato lo scorso settembre, un'attestazione di coerenza al P.U.D.M prodotta dai Comuni competenti per territorio.
"La semplice lettura della normativa – sottolineano Domenico Giuffrè, Mariagiulia Romagnolo e Giuseppe Capasso, consiglieri del gruppo "Per Santa Marina" - fa comprendere la centralità che il Comune acquisirà nel rilascio delle concessioni demaniali e l'evidente necessità di produrre in tempi brevi un piano di utilizzo del Demanio Marittimo che sia tecnicamente solido e ben articolato".
L'iter di approvazione prevede infatti, oltre alla preventiva adozione del piano da parte del Consiglio Comunale, anche il vaglio e l'approvazione propedeutici dell'Assessorato Regionale l'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente entro il termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento della delibera di adozione del consiglio comunale, decorsi i quali i piani acquisiscono efficacia. E' indispensabile, quindi, che il piano proposto non sia soggetto ad osservazioni e stop forzati che allunghino le tempistiche previste.
"Se consideriamo che già nel 2008 il Comune di Santa Marina Salina aveva destinato altri 5 mila euro per la redazione di un analogo strumento, poi adottato nel Novembre del 2009 anche dal Consiglio Comunale ( Delibera n. 38 del 6.11.2009) - continuano i Consiglieri di minoranza – e che lo stesso è rimasto e tuttora giace, non approvato, nei competenti uffici regionali, c'è da augurarsi che, impegnando nuove ed importanti risorse per la redazione ex novo del P.U.D.M., questa sia la volta buona per produrre un documento efficace, definitivo e coerente in toto con le linee guida imposte dalla Regione".
Le concessioni attualmente attive, in virtù delle proroghe concesse, resteranno valide fino al 2020. Con il redigendo P.U.D.M. si andrà pertanto ad individuare, per l'immediato, eventuali nuove aree nelle quali sarà possibile richiedere concessioni, quelle dove sviluppare servizi pubblici e le aree del territorio costiero da salvaguardare. Il P.U.D.M. potrà confermare la destinazione o anche eventualmente ridestinare le aree attualmente in concessione: in questo caso le modifiche diventerebbero efficaci dal 2021.
Le nuove concessioni andranno rilasciate, come previsto dalle direttive europee recepite nell'Ordinamento nazionale, con procedure ad evidenza pubblica.
"Tale complessa pianificazione, che può aiutare lo sviluppo del mercato turistico-balneare-ricreativo, dare nuovi input ad iniziative imprenditoriali giovanili e salvaguardare le aree di grande pregio ambientale come le zone riconosciute ZPS ( Zone Protezione Speciale) e SIC ( Siti Interesse Comunitario ) – concludono Giuffrè, Romagnolo e Capasso – non può a nostro avviso prescindere da un confronto serio e costruttivo tra l'Amministrazione ed il territorio inteso nel suo complesso. Anche al fine di non incappare in errori già commessi in passato al momento di stilare un fondamentale strumento di programmazione territoriale come il P.R.G. E' per questi motivi che abbiamo proposto al Sindaco l'attivazione, in tempi brevi, di focus tematici, assemblee e conferenze di servizi dedicate che coinvolgano tecnici locali, forze dell'Ordine, imprenditori, associazioni e cittadini, aprendo la strada ad un serio ed ampio confronto sul tema. Nel contempo – concludono – abbiamo proposto al Presidente del Consiglio Comunale la costituzione di una Commissione Consiliare temporanea, così come previsto dallo Statuto, che segua e si documenti circa ogni fase relativa alla stesura del P.U.D.M., che possa avanzare eventuali proposte migliorative e che consenta all'intero Consiglio Comunale di prepararsi al meglio sull'argomento per esprimersi in modo totalmente consapevole sull'adozione o meno del piano".
Il documento, per la cui redazione sono stati stanziati circa 5 mila euro, rappresenta un fondamentale strumento di programmazione territoriale di cui tutti i Comuni costieri della Sicilia dovranno dotarsi rapidamente. Nel Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (P.U.D.M.) saranno individuate le aree demaniali che verranno affidate alla gestione amministrativa dei Comuni. Questi ultimi hanno urgente bisogno di dotarsi di questo strumento di pianificazione: la vigente normativa, infatti, prevede in modo chiaro che saranno i Comuni, una volta approvato il piano, a provvedere all'espletamento di ogni attività propedeutica al rilascio, modifica, rinnovo dei titoli concessori, nonché alla manutenzione, agli interventi ordinari, di recupero ambientale e di disinquinamento delle aree demaniali marittime.
La norma individua come "nuove concessioni" quelle rilasciate dai Comuni a favore di terzi a partire dal trasferimento delle funzioni operato a seguito dell'approvazione del P.U.D.M. A corredo delle nuove richieste di concessioni demaniali è già prevista, come spiega un avviso pubblicato dall'Assessorato lo scorso settembre, un'attestazione di coerenza al P.U.D.M prodotta dai Comuni competenti per territorio.
"La semplice lettura della normativa – sottolineano Domenico Giuffrè, Mariagiulia Romagnolo e Giuseppe Capasso, consiglieri del gruppo "Per Santa Marina" - fa comprendere la centralità che il Comune acquisirà nel rilascio delle concessioni demaniali e l'evidente necessità di produrre in tempi brevi un piano di utilizzo del Demanio Marittimo che sia tecnicamente solido e ben articolato".
L'iter di approvazione prevede infatti, oltre alla preventiva adozione del piano da parte del Consiglio Comunale, anche il vaglio e l'approvazione propedeutici dell'Assessorato Regionale l'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente entro il termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento della delibera di adozione del consiglio comunale, decorsi i quali i piani acquisiscono efficacia. E' indispensabile, quindi, che il piano proposto non sia soggetto ad osservazioni e stop forzati che allunghino le tempistiche previste.
"Se consideriamo che già nel 2008 il Comune di Santa Marina Salina aveva destinato altri 5 mila euro per la redazione di un analogo strumento, poi adottato nel Novembre del 2009 anche dal Consiglio Comunale ( Delibera n. 38 del 6.11.2009) - continuano i Consiglieri di minoranza – e che lo stesso è rimasto e tuttora giace, non approvato, nei competenti uffici regionali, c'è da augurarsi che, impegnando nuove ed importanti risorse per la redazione ex novo del P.U.D.M., questa sia la volta buona per produrre un documento efficace, definitivo e coerente in toto con le linee guida imposte dalla Regione".
Le concessioni attualmente attive, in virtù delle proroghe concesse, resteranno valide fino al 2020. Con il redigendo P.U.D.M. si andrà pertanto ad individuare, per l'immediato, eventuali nuove aree nelle quali sarà possibile richiedere concessioni, quelle dove sviluppare servizi pubblici e le aree del territorio costiero da salvaguardare. Il P.U.D.M. potrà confermare la destinazione o anche eventualmente ridestinare le aree attualmente in concessione: in questo caso le modifiche diventerebbero efficaci dal 2021.
Le nuove concessioni andranno rilasciate, come previsto dalle direttive europee recepite nell'Ordinamento nazionale, con procedure ad evidenza pubblica.
"Tale complessa pianificazione, che può aiutare lo sviluppo del mercato turistico-balneare-ricreativo, dare nuovi input ad iniziative imprenditoriali giovanili e salvaguardare le aree di grande pregio ambientale come le zone riconosciute ZPS ( Zone Protezione Speciale) e SIC ( Siti Interesse Comunitario ) – concludono Giuffrè, Romagnolo e Capasso – non può a nostro avviso prescindere da un confronto serio e costruttivo tra l'Amministrazione ed il territorio inteso nel suo complesso. Anche al fine di non incappare in errori già commessi in passato al momento di stilare un fondamentale strumento di programmazione territoriale come il P.R.G. E' per questi motivi che abbiamo proposto al Sindaco l'attivazione, in tempi brevi, di focus tematici, assemblee e conferenze di servizi dedicate che coinvolgano tecnici locali, forze dell'Ordine, imprenditori, associazioni e cittadini, aprendo la strada ad un serio ed ampio confronto sul tema. Nel contempo – concludono – abbiamo proposto al Presidente del Consiglio Comunale la costituzione di una Commissione Consiliare temporanea, così come previsto dallo Statuto, che segua e si documenti circa ogni fase relativa alla stesura del P.U.D.M., che possa avanzare eventuali proposte migliorative e che consenta all'intero Consiglio Comunale di prepararsi al meglio sull'argomento per esprimersi in modo totalmente consapevole sull'adozione o meno del piano".
Deliberata chiusura del "Conti" per il 2 e 3 Novembre
Il Dirigente Scolastico dell'IIS Isa Conti Eller Vainicher - Lipari comunica che il Consiglio d'Istituto ha deliberato la chiusura dell'Istituto "Isa Conti" nei giorni 2 e 3 novembre pp.vv..
La scuola riaprirà regolarmente il 6 novembre 2017
La scuola riaprirà regolarmente il 6 novembre 2017
Sulle strade di Lipari per rivendicare il diritto all'istruzione nelle Eolie.
Si è appena concluso a Lipari il corteo per il diritto all'istruzione nelle Eolie.
Il corteo, partito dall'area prospicente il "Conti" e la scuola media "S. Lucia" ha attraversato il centro storico per concludersi davanti al plesso "San Domenico Savio".
Il corteo, promosso dalle consigliere comunali Tiziana De Luca e Annarita Gugliotta e dal presidente del consiglio Giacomo Biviano, oltre a rivendicare il diritto all'istruzione, ha sollecitato la richiesta di una deroga per la scuola delle isole minori. Questo nelle more dell'applicazione di quella che è la normativa già esistente per le piccole comunità isolane e montane e per i territori a rischio sismico, quali sono le Eolie.
Per dare forza a queste richieste sono scesi in piazza studenti, alunni, genitori, il sindaco Marco Giorgianni e la sua giunta, i consiglieri comunali
Notevole la presenza di alunni, genitori e altri cittadini giunti da Vulcano (tra questi l'ex sindaco Mariano Bruno), così come dalle lontane Filicudi e Alicudi.
Cartelli, striscioni e slogan, inneggianti al diritto all'istruzione, ad una "scuola vera e formante" alla pari di tutti gli studenti ubicati sul territorio nazionale, hanno caratterizzato il corteo.
Purtroppo ieri siamo stati facili profeti. In tanti cittadini, anche se la partecipazione è stata tutto sommato accettabile, se ne sono rimasti a casa.
Ma Lipari, purtroppo, questa è diventata. Se un problema non ci tocca direttamente, e nell'immediatezza, meglio stare a guardare.
Notevole la presenza di alunni, genitori e altri cittadini giunti da Vulcano (tra questi l'ex sindaco Mariano Bruno), così come dalle lontane Filicudi e Alicudi.
Cartelli, striscioni e slogan, inneggianti al diritto all'istruzione, ad una "scuola vera e formante" alla pari di tutti gli studenti ubicati sul territorio nazionale, hanno caratterizzato il corteo.
Purtroppo ieri siamo stati facili profeti. In tanti cittadini, anche se la partecipazione è stata tutto sommato accettabile, se ne sono rimasti a casa.
Ma Lipari, purtroppo, questa è diventata. Se un problema non ci tocca direttamente, e nell'immediatezza, meglio stare a guardare.
Al corteo dedicheremo ampi servizi fotografici e un lungo video.
Del video vi proponiamo, adesso, uno stralcio registrato durante la sosta nei pressi dell'ex Esso
E' nata Giulia Furnari, figlia di Angelo e di Cristina Saltalamacchia
Il 26 Ottobre ad Arezzo, per la felicità del papà Angelo e della mamma Cristina Saltalamacchia, è venuta alla luce
Giulia Furnari
Lo annunciano con grande gioia i cugini tutti
Accadde oggi...alle Eolie
27/10/ 2010
Il dott. Nino Alessandro, cittadino onorario di Lipari
https://eolienews.blogspot.it/2010/10/il-dott-nino-alessandro-cittadino.html
Il dott. Nino Alessandro, cittadino onorario di Lipari
https://eolienews.blogspot.it/2010/10/il-dott-nino-alessandro-cittadino.html
Ottenuti lusinghieri risultati con i pingers "anti-delfini" sulle reti da posta. Meno sulle totanare
(Monica Blasi - Filicudi WildLife Conservation) Si è conclusa a Settembre la sperimentazione dei dissuasori acustici FishTek Banana Pingers nell'ambito del progetto "Pingers as deterrent of dolphins interacting with artisanal fishery in the Aeolian Archipelago" promosso dall'associazione no profit Filicudi WildLife Conservation (www.filicudiconservation.com) e finanziato da Blue Marine Foundation e SeaWorld & Busch Gardens Conservation Fund allo scopo di affrontare il problema delfini-pesca nelle isole Eolie.
Il report con i risultati della sperimentazione è in fase di valutazione da parte degli enti finanziatori e si prevede che a breve i partners del progetto prenderanno decisioni su come procedere sulla base dei risultati ottenuti.
In particolare i pingers sono stati sperimentati su tre attrezzi da pesca della tradizione Eoliana: reti da posta (tramaglio e rete liscia per Spicara maena), cianciolo e totanara.
A seguito delle opportune autorizzazioni pervenute da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare allo svolgimento del progetto, da Aprile a Settembre sono stati eseguiti più di 70 tests con il supporto di imbarcazioni con regolari licenze di pesca e pesca-turismo. Buoni risultati sono stati ottenuti sperimentando i pingers sulle reti da posta, dove la depredazione delle reti è risultata prevalentemente a carico della specie costiera di delfino che vive nelle acque Eoliane, il tursiope (Tursiops truncatus), che risulta essere anche la più minacciata a livello di popolazione locale. Nei tests dove erano stati adottati i pingers le reti non erano danneggiate e il pescato aumentava non solo in quantità totale ma anche in qualità dato che molte delle specie ittiche pregiate target della pesca e che appartengono alla dieta del delfino venivano salvaguardate. In particolare i pingers sembrano essere molto efficaci per tenere lontani i delfini dalle reti da posta per la pesca di Spicara maena (tradizionale pesca delle ciaole e menole). Tuttavia, nel periodo della sperimentazione gli eventi di depredazione sono risultati molto rari e questo non ha consentito di valutare se i delfini si abituassero nel tempo ai dissuasori dopo una prima fase di allontanamento. Di conseguenza si raccomanda di proseguire la sperimentazione per verificare la loro efficacia a lungo termine soprattutto nei periodi dell'anno dove i pescatori dichiarano che le attività di depredazione sono maggiormente intense. Durante la sperimentazione dei pingers sull'attrezzo da pesca cianciolo, quando i pingers erano applicati sulla rete a circuizione e sull'imbarcazione di pesca, non si è mai verificata alcuna depredazione da parte dei delfini mentre eventi di depredazione sono stati osservati quando i pingers non erano applicati e questo fa supporre che i pingers abbiano funzionato.
Tuttavia anche in questo caso il tasso di depredazione in assenza di pingers è risultato molto basso (6%) e solo durante le fasi finali di sperimentazione. Di conseguenza anche per il cianciolo si raccomanda di proseguire la sperimentazione per verificare l' efficacia dei pingers con più imbarcazioni e nei periodi dell'anno dove i pescatori dichiarano che le attività di depredazione sono maggiormente intense. Infine, per quanto riguarda la totanara la depredazione è risultata a carico principalmente di un'altra specie di delfino che frequenta le acque Eoliane, la stenella striata (Stenella coeruleoalba), sicuramente più abbondante del tursiope. Il tasso di depredazione è risultato maggiore rispetto agli altri attrezzi testati ma soltanto nell'ultima fase di sperimentazione. I pingers in questo caso sono stati applicati sia sull'imbarcazione stessa nel momento delle attività di pesca che sui segnali luminosi (richiami) calati dai pescatori al tramonto per attirare i totani. Sono stati eseguiti tests specifici variando sia il numero di pingers sui richiami luminosi che la loro disposizione a diverse profondità per verificare se la loro efficacia aumentasse. Tuttavia purtroppo è risultato che per la totanara questa tipologia di pingers (FishTeck) non funzioni per allontanare i delfini dagli attrezzi. I delfini hanno continuato a depredare le totanare anche in presenza dei pingers e la quantità di pescato era fortemente ridotta quando i delfini si trovavano in prossimità degli attrezzi da pesca.
In conclusione i FishTeck banana pingers sono risultati essere uno strumento tampone molto utile per quanto riguarda le reti da posta e cianciolo mentre assolutamente non efficiente per quanto riguarda la totanara. Probabilmente le due specie di delfino rispondono in modo differente al disturbo provocato dai pingers e questo può essere legato a diversi fattori. E' in fase di organizzazione con gli enti finanziatori la distribuzione dei pingers già acquistati e in possesso del personale dell'associazione Filicudi WildLife Conservation ai pescatori Eoliani che utilizzano reti da posta e che potrebbero incominciare autonomamente ad adottare i pingers sulle loro reti. E' anche in fase di organizzazione la sperimentazione di altri modelli di pingers da testare sull' attrezzo totanara. Tuttavia, l'opinione dei ricercatori dell'associazione Filicudi WildLife Conservation rimane invariata. Ovvero che i pingers non potranno mai essere la reale soluzione a lungo termine del conflitto delfini-pescatori nelle isole Eolie. E' necessario incominciare a preservare il patrimonio ittico e a promuovere politiche locali a favore della difesa e salvaguardia del mare affinchè venga promosso uno sviluppo economico/turistico più sostenibile e in armonia con l'ambiente. Sicuramente l'istituzione di un'area marina protetta porterebbe un grande miglioramento ma il processo di implementazione potrebbe essere lungo e tortuoso e se non si attuano prematuramente politiche orientate ad una corretta gestione del mare in un ottica di sviluppo sostenibile l'area marina potrebbe essere un buco nell'acqua. La prima cosa da fare potrebbe essere quella di promuovere le attività di pesca artigianali a discapito di quelle commerciali, garantendo ai piccoli pescatori delle isole supporto e privilegi se adeguati a seguire norme di comportamento e di condotta comuni che regolamentino e controllino le attività di pesca nell'area marina costiera. Inoltre, essendo già in vigore leggi e normative che regolamentano sia la pesca (fermo pesca, taglie ittiche, attrezzi consentiti) che la gestione di alcuni tratti di mare (parchi archeologici sottomarini, zone di costiera sotto scogliere, grotte e faraglioni), si dovrebbe lavorare parallelamente al processo di implementazione dell'area marina protetta per garantire una maggiore efficienza di queste normative, segnalando meglio i tratti di interdizione, informando i turisti sul comportamento da seguire in queste aree e aumentando i controlli delle illegalità legate alla pesca.
Oltre al prelievo intensivo di pesce da parte della pesca commerciale e alla fallimentare gestione delle normative sulla pesca, che hanno concentrato tutti i pescherecci sotto costa, ci sono altre responsabilità legate allo stato attuale del mare. In primis la richiesta di alcuni tipi di pesce da parte del mercato ittico che disciplinano il prelievo di alcune specie e la loro diffusione in termini di quantità. Quindi la responsabilità è anche e soprattutto di chi mangia, compra e vende il pesce (turisti, ristoranti, ecc.). Lavorare a favore del mare vuol dire dunque cambiare lo stato dell'arte a vari livelli, ma soprattutto cambiare mentalità cercando piano piano di trasformare quello che oggi vediamo come un limite in un punto di forza o addirittura nella risoluzione del problema. Durante la sperimentazione dei pingers è emerso che specie ittiche una volta molto abbondanti nelle reti (scorfani, triglie, aragosta ecc.) sono oggi completamente assenti o molto rare mentre altre specie ittiche attualmente non target della pesca artigianale (come il pesce pappagallo) sono discretamente abbondanti e in aumento. Tuttavia molti dei pesci non target vengono o svenduti o rigettati in mare dai pescatori perché non vendibili al mercato ittico. La loro diffusione nel mercato ittico potrebbe essere in primo luogo un buon metodo di compensazione economica naturale per i pescatori che subiscono danni da parte dei delfini e che ad oggi trovano le reti carenti di specie target. Soprattutto potrebbe anche essere un buon metodo per spostare il mercato ittico verso quelle specie che non sono minacciate e che potrebbero naturalmente ripopolarsi in mare se pescate con minore intensità.
Infine, andrebbero promosse attività turistiche e lavorative più sostenibili e legate alla natura (home-food, diving, trekking, artigianato locale, eventi culturali, ecc). Questo porterebbe ad una differenziazione naturale dei mestieri e alla distribuzione più omogenea del turismo lungo tutto l'anno ai quali è legato lo sviluppo dell'economia locale a favore del mare e della pesca artigianale. Insomma, solo per dire che il l'unico vero cambiamento è quello nella testa e nel nostro modo di pensare il futuro di queste isole.
Il report con i risultati della sperimentazione è in fase di valutazione da parte degli enti finanziatori e si prevede che a breve i partners del progetto prenderanno decisioni su come procedere sulla base dei risultati ottenuti.
In particolare i pingers sono stati sperimentati su tre attrezzi da pesca della tradizione Eoliana: reti da posta (tramaglio e rete liscia per Spicara maena), cianciolo e totanara.
A seguito delle opportune autorizzazioni pervenute da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare allo svolgimento del progetto, da Aprile a Settembre sono stati eseguiti più di 70 tests con il supporto di imbarcazioni con regolari licenze di pesca e pesca-turismo. Buoni risultati sono stati ottenuti sperimentando i pingers sulle reti da posta, dove la depredazione delle reti è risultata prevalentemente a carico della specie costiera di delfino che vive nelle acque Eoliane, il tursiope (Tursiops truncatus), che risulta essere anche la più minacciata a livello di popolazione locale. Nei tests dove erano stati adottati i pingers le reti non erano danneggiate e il pescato aumentava non solo in quantità totale ma anche in qualità dato che molte delle specie ittiche pregiate target della pesca e che appartengono alla dieta del delfino venivano salvaguardate. In particolare i pingers sembrano essere molto efficaci per tenere lontani i delfini dalle reti da posta per la pesca di Spicara maena (tradizionale pesca delle ciaole e menole). Tuttavia, nel periodo della sperimentazione gli eventi di depredazione sono risultati molto rari e questo non ha consentito di valutare se i delfini si abituassero nel tempo ai dissuasori dopo una prima fase di allontanamento. Di conseguenza si raccomanda di proseguire la sperimentazione per verificare la loro efficacia a lungo termine soprattutto nei periodi dell'anno dove i pescatori dichiarano che le attività di depredazione sono maggiormente intense. Durante la sperimentazione dei pingers sull'attrezzo da pesca cianciolo, quando i pingers erano applicati sulla rete a circuizione e sull'imbarcazione di pesca, non si è mai verificata alcuna depredazione da parte dei delfini mentre eventi di depredazione sono stati osservati quando i pingers non erano applicati e questo fa supporre che i pingers abbiano funzionato.
Tuttavia anche in questo caso il tasso di depredazione in assenza di pingers è risultato molto basso (6%) e solo durante le fasi finali di sperimentazione. Di conseguenza anche per il cianciolo si raccomanda di proseguire la sperimentazione per verificare l' efficacia dei pingers con più imbarcazioni e nei periodi dell'anno dove i pescatori dichiarano che le attività di depredazione sono maggiormente intense. Infine, per quanto riguarda la totanara la depredazione è risultata a carico principalmente di un'altra specie di delfino che frequenta le acque Eoliane, la stenella striata (Stenella coeruleoalba), sicuramente più abbondante del tursiope. Il tasso di depredazione è risultato maggiore rispetto agli altri attrezzi testati ma soltanto nell'ultima fase di sperimentazione. I pingers in questo caso sono stati applicati sia sull'imbarcazione stessa nel momento delle attività di pesca che sui segnali luminosi (richiami) calati dai pescatori al tramonto per attirare i totani. Sono stati eseguiti tests specifici variando sia il numero di pingers sui richiami luminosi che la loro disposizione a diverse profondità per verificare se la loro efficacia aumentasse. Tuttavia purtroppo è risultato che per la totanara questa tipologia di pingers (FishTeck) non funzioni per allontanare i delfini dagli attrezzi. I delfini hanno continuato a depredare le totanare anche in presenza dei pingers e la quantità di pescato era fortemente ridotta quando i delfini si trovavano in prossimità degli attrezzi da pesca.
In conclusione i FishTeck banana pingers sono risultati essere uno strumento tampone molto utile per quanto riguarda le reti da posta e cianciolo mentre assolutamente non efficiente per quanto riguarda la totanara. Probabilmente le due specie di delfino rispondono in modo differente al disturbo provocato dai pingers e questo può essere legato a diversi fattori. E' in fase di organizzazione con gli enti finanziatori la distribuzione dei pingers già acquistati e in possesso del personale dell'associazione Filicudi WildLife Conservation ai pescatori Eoliani che utilizzano reti da posta e che potrebbero incominciare autonomamente ad adottare i pingers sulle loro reti. E' anche in fase di organizzazione la sperimentazione di altri modelli di pingers da testare sull' attrezzo totanara. Tuttavia, l'opinione dei ricercatori dell'associazione Filicudi WildLife Conservation rimane invariata. Ovvero che i pingers non potranno mai essere la reale soluzione a lungo termine del conflitto delfini-pescatori nelle isole Eolie. E' necessario incominciare a preservare il patrimonio ittico e a promuovere politiche locali a favore della difesa e salvaguardia del mare affinchè venga promosso uno sviluppo economico/turistico più sostenibile e in armonia con l'ambiente. Sicuramente l'istituzione di un'area marina protetta porterebbe un grande miglioramento ma il processo di implementazione potrebbe essere lungo e tortuoso e se non si attuano prematuramente politiche orientate ad una corretta gestione del mare in un ottica di sviluppo sostenibile l'area marina potrebbe essere un buco nell'acqua. La prima cosa da fare potrebbe essere quella di promuovere le attività di pesca artigianali a discapito di quelle commerciali, garantendo ai piccoli pescatori delle isole supporto e privilegi se adeguati a seguire norme di comportamento e di condotta comuni che regolamentino e controllino le attività di pesca nell'area marina costiera. Inoltre, essendo già in vigore leggi e normative che regolamentano sia la pesca (fermo pesca, taglie ittiche, attrezzi consentiti) che la gestione di alcuni tratti di mare (parchi archeologici sottomarini, zone di costiera sotto scogliere, grotte e faraglioni), si dovrebbe lavorare parallelamente al processo di implementazione dell'area marina protetta per garantire una maggiore efficienza di queste normative, segnalando meglio i tratti di interdizione, informando i turisti sul comportamento da seguire in queste aree e aumentando i controlli delle illegalità legate alla pesca.
Oltre al prelievo intensivo di pesce da parte della pesca commerciale e alla fallimentare gestione delle normative sulla pesca, che hanno concentrato tutti i pescherecci sotto costa, ci sono altre responsabilità legate allo stato attuale del mare. In primis la richiesta di alcuni tipi di pesce da parte del mercato ittico che disciplinano il prelievo di alcune specie e la loro diffusione in termini di quantità. Quindi la responsabilità è anche e soprattutto di chi mangia, compra e vende il pesce (turisti, ristoranti, ecc.). Lavorare a favore del mare vuol dire dunque cambiare lo stato dell'arte a vari livelli, ma soprattutto cambiare mentalità cercando piano piano di trasformare quello che oggi vediamo come un limite in un punto di forza o addirittura nella risoluzione del problema. Durante la sperimentazione dei pingers è emerso che specie ittiche una volta molto abbondanti nelle reti (scorfani, triglie, aragosta ecc.) sono oggi completamente assenti o molto rare mentre altre specie ittiche attualmente non target della pesca artigianale (come il pesce pappagallo) sono discretamente abbondanti e in aumento. Tuttavia molti dei pesci non target vengono o svenduti o rigettati in mare dai pescatori perché non vendibili al mercato ittico. La loro diffusione nel mercato ittico potrebbe essere in primo luogo un buon metodo di compensazione economica naturale per i pescatori che subiscono danni da parte dei delfini e che ad oggi trovano le reti carenti di specie target. Soprattutto potrebbe anche essere un buon metodo per spostare il mercato ittico verso quelle specie che non sono minacciate e che potrebbero naturalmente ripopolarsi in mare se pescate con minore intensità.
Infine, andrebbero promosse attività turistiche e lavorative più sostenibili e legate alla natura (home-food, diving, trekking, artigianato locale, eventi culturali, ecc). Questo porterebbe ad una differenziazione naturale dei mestieri e alla distribuzione più omogenea del turismo lungo tutto l'anno ai quali è legato lo sviluppo dell'economia locale a favore del mare e della pesca artigianale. Insomma, solo per dire che il l'unico vero cambiamento è quello nella testa e nel nostro modo di pensare il futuro di queste isole.
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 27 Ottobre
Buon Compleanno a Paola Pompejano, Eric Portelli, Barbara Monte, Enrica Coppola, Nunziata D'Alia, Oriana Orto, Gisella Rando, Gisella Baiamonte, Davide Paino, Lucia Merlino, Valentina Bongiorno, Maria Biviano
giovedì 26 ottobre 2017
Il punto di Noi Eoliani sul consiglio comunale di oggi e l'odg presentato sul piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani per il triennio 2017-2018-2019 e presa d’atto piano intervento comunale 2018/2024.
Comunicato
Il consiglio comunale
nelle giornata odierna su proposta dell’amministrazione Comunale era chiamato a
deliberare sull’approvazione del piano
finanziario del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani per il triennio
2017-2018-2019 e presa d’atto piano intervento comunale 2018/2024. Piano
finanziario che prevedeva l’aumento della TARI tassa sui rifiuti di circa €
400.000,00.
Avviata la discussione, lo scrivente gruppo consiliare, nel
dichiararsi con convinzione contrario a qualsiasi forma di aumento della tassa
sui rifiuti, ha presentato un ordine del giorno che di seguito si allega, con
il quale, entrando nel merito del piano, ne chiede un profonda revisione, con particolare
riferimento all’attuazione del Decreto 20 aprile 2017 del
20/04/2017 il quale prevede l’attuazione della tariffa puntuale avente
carattere corrispettivo, in sostanza, bisogna pagare in base alla effettiva
produzione di rifiuti. Relativamente a quanto affermato da alcuni
“mistificatori seriali” e di qualche
funzionario, secondo i quali, il piano di intervento predisposto dalla SRR non
può essere modificato dal Consiglio
Comunale, nel contestare in toto e respingere al mittente le predette
affermazioni si fa appena osservare che, D.lgs. 267/2000 all’art. 42 prevede che il Consiglio Comunale ha
competenza esclusiva fra gli altri, anche sulle seguenti materie: l organizzazione dei pubblici servizi; istituzione
e ordinamento dei tributi; disciplina generale delle tariffe per la fruizione
dei beni e dei servizi, in ultimo, anche il TAR Sardegna, relativamente al
piano di intervento ribadisce che il Consiglio Comunale non si deve
limitare alla sua approvazione ma può, ed anzi è meglio dire deve, modificarne
ed integrarne il contenuto. Il consiglio,
dopo ampia discussione, su proposta della minoranza, all’unanimità ha
deliberato di rinviare l’argomento, e di essere reso partecipe nell’apportare
le modifiche richieste.
Infine, in Consiglio Comunale ha deliberato l’asseverazione,
relativamente al cimitero di Pianoconte, altra tappa di una lunga serie che
speriamo possa portare all’ampliamento del luogo sacro. Anche in questo caso,
come sempre dichiarato dallo scrivente gruppo con serietà e senza fare
propaganda, soprattutto nel periodo elettorale, non intendiamo creare aspettative
nelle popolazione, infatti, l’iter sarà ancora lungo.
Gruppo
Consiliare Noi Eoliani
Giuseppina Lorizio
Gesuele Fonti
ORDINE DEL GIORNO
Alla proposta di deliberazione avente ad oggetto: approvazione
piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani per il
triennio 2017-2018-2019 e presa d’atto piano intervento comunale 2018/2024
I sottoscritti
Consiglieri Comunali Giuseppina Lorizio e Gesuele Fonti
PREMESSO
v Che,
il D.lgs. 267/2000 all’art. 42 prevede che il Consiglio Comunale ha competenza
esclusiva fra gli altri, anche sulle seguenti materie: lett. e) organizzazione dei pubblici servizi,
costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici
servizi, partecipazione dell'ente
locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi
mediante convenzione;
v Che, come chiarito dal Tar Sardegna, con la
sentenza n. 816 del 15 ottobre 2014 omissis…”Infatti, se è vero che il
Consiglio comunale, una volta ricevuto il piano predisposto dal gestore, non si
deve limitare alla sua approvazione ma può, ed anzi è meglio dire deve,
modificarne ed integrarne il contenuto, può anche provvedere direttamente alla
sua predisposizione, ove in possesso dei relativi dati tecnici ed economici”…omissis
v Che, esaminato il “piano di intervento per
Comune” lo stesso, sostanzialmente rispecchia quello già in essere alla data
odierna;
v Che, esaminato i piano finanziario, per gli
esercizi 2017-2018-2019 lo stesso, non solo non prevede riduzioni o premialità
per l’utenza, ma addirittura prevede un aumento dell’aliquota tari pari a €
384.135,28 per l’anno 2018 e di € 383.579,28 per l’anno 2019;
v Che, il piano di intervento, prevede, ancora
una volta, la raccolta dei rifiuti in quasi tutto il territorio del Comune con il metodo anti estetico “porta a porta”;
v Che, il predetto piano risulta carente
relativamente agli interventi di pulizia degli arenili, lavaggio,
disinfezione e deodorizzazione dei
cassonetti, prelievo di carogne animali;
v Che, il piano finanziario è stato elaborato per
il triennio 2017 – 2018 – 2019, mentre il piano di intervento fino al 2024;
CONSIDERATO
v Che, il Consiglio Comunale non è stato
coinvolto nella stesura del piano, anche attraverso la preposta commissione
consiliare;
v Che, il Consiglio Comunale può entrare nel merito del predetto piano,
proponendo modifiche/integrazioni
nell’ottica di una ottimizzazione del servizio e riduzione dei costi;
v Che, il piano finanziario così come proposto,
fa si che i Consiglieri Comunali, con il loro assenso, dispongano l’aumento
della TARI alle famiglie e grandi
utenze, in un momento particolare di crisi e soprattutto adesso che si
cominciava a intravede un barlume di luce altre il tunnel;
v Che, dai dati forniti dall’ufficio tributi, è
emerso che, più è aumento il ruolo Tarsu/Tari
più è aumentata la mancata riscossione, infatti si è passati dall’anno
2013 ruolo Tarsu € 2.453.768,40 di cui da riscuotere € 540.000,00, al 2016
ruolo tari € 3.239.331,00 di cui da riscuotere € 2.400,000,00;
v Che, relativamente all’adeguamento delle aree,
sembrerebbe che, vengano ceduti i progetti elaborati dalla SRR al soggetto
gestore che, comunque ed in ogni caso dovrà provvedere ad adeguarle, senza
prevedere, in quest’Ultimo caso, adeguata quota di ammortamento, legittimando
così un eventuale rifiuto della imprese esecutrice, oppure la richiesta di
somme extra necessarie per l’ammortamento delle stesse;
v Che, il predetto piano non è sottoscritto e non
viene data al Consiglio Comunale nessuna garanzia circa il raggiungimento degli
obiettivi prefissati nel piano di intervento, di contro, si richiede allo stesso di assumersi l’onere di
aumentare la Tari ai propri cittadini;
VISTO
v
L’ordine del giorno approvato
dal Consiglio Comunale in data 30 settembre 2017, che al presente si
allega, con il quale si impegnava
l’amministrazione, fra le altre cose, relativamente
alla Eolie Servizi S.p.A., alla luce del D.lgs. 19 agosto 2016 n. 175 T.U.S.P.
così come integrato dal D.lgs. 16 giugno 2017 n. 100, che prevedono la gestione
dei servizi anche attraverso società miste pubblico privato, di convocare entro 30 giorni dalla presente
delibera i soci privati della società
per verificare l’interesse alla prosecuzione del rapporto e, in caso positivo,
relazionare nei 30 giorni successivi al Consiglio Comunale in modo che l’organo
consiliare in accordo con l’amministrazione possa valutare la possibilità di
revoca dello stato di liquidazione cosi come previsto dall’art. 2487 – ter del
C.C., potendo così gestire direttamente tutti i
servizi idrici dalla produzione alla distribuzione, nonché tutti i servizi di
raccolta e trasporto dei rifiuti; in questo caso, al gestore, potrebbero essere
trasferiti i ruoli Tari e la fatturazione sgravando il bilancio comunale dagli
appostamenti in entrata ed in uscita.
v Che, ad oggi nessuna relazione è pervenuta al
Consiglio Comunale;
v Il Decreto 20 aprile 2017 del 20/04/2017,
“criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione
puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizi pubblico o di sistemi
di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di
ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo
modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi
relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati”
v Che, il piano di intervento comunale 2018/2014
ed il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani per
il triennio 2017/2019 non tiene assolutamente conto del predetto decreto, al
fine di stabilire un’equa tariffa commisurata alla effettiva produzione di
rifiuti e al tipo di servizio reso;
STANTE QUANTO
SOPRA SI PROPONE
al consiglio
v
Di rinviare l’approvazione del piano finanziario e del piano di intervento;
v Di
esprimere parere contrario all’aumento della Tari;
v Relativamente
al piano di intervento:
1.
Eliminare l’orribile raccolta porta a porta
dalle utenze private;
2.
prevedere
in tutto il territorio Comunale, la
realizzazione dei cosiddetti C.Z.R Centri Zonali di Raccolta;
3.
Predisporre il conferimento diretto da parte
degli utenti nei predetti CZR nonché l’apertura, la chiusura e vigilanza da
eseguirsi in eventuale convenzione con le associazioni di anziani e/o di
volontariato;
4.
Prevedere nell’isola di Lipari una piattaforma
ecologia con relativi impianti in modo che la stessa possa ricevere i materiali
differenziati delle isole minori, oltre che quelli di Lipari, così da poter valorizzare al massimo il
rifiuto recuperabile attraverso la selezione e la compattazione, ottenendo il vantaggio di non sostenere più i costi di selezione che
ammontano a € 35.000,00 annui, e di trasporto gommato e navale, atteso che, i
consorzi di filiera hanno l’obbligo di ritiro in loco dei materiali selezionati ;
5.
Di adeguare la durata del piano di intervento a
quella del piano finanziario.
v Relativamente
al piano finanziario:
1.
Di provvedere all’attuazione in tutte le sue
forme del decreto del D.M. 20/04/2017;
2.
Prevedere che i proventi ottenuti dalla raccolta
differenziata, vengano utilizzati al fine della riduzione della tassazione per
gli utenti;
3.
Di valutare ai fini del contenimento della
spesa, la possibilità della gestione diretta del servizio con particolare
riferimento all’O.D.G. approvato dal C.C. in data 30 settembre 2017 che
alla presente si allega;
4.
Che, in fase di prima attuazione del piano di
intervento, eventuali costi extra ruolo, siano coperti con i proventi del
contributo di sbarco.
v Di
elaborare “carta” dei servizi che in uno al piano di intervento e a quello
finanziario dovrà essere sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale;
v
Di rendere partecipi nella stesura del piano di
intervento e finanziario, le associazioni dei consumatori per le utenze
domestiche, e di categoria per le attività produttive.
Lipari 26 ottobre 2017
Giuseppina Lorizio
Gesuele
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