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sabato 10 giugno 2023
L'ultimo saluto di Ginostra a "Zio Tonino" con i rintocchi della campana che ha donato alla chiesa
Così il piccolo borgo di Ginostra ha voluto salutare, oggi, Antonino Criscillo (per tutti "Zio Tonino"), il suo figlio più longevo che, adesso, è nella pace dei giusti.
Come ricorda Riccardo Lo Schiavo, su fb, la campana è stata donata alla chiesa e alla comunità dal caro "Zio Tonino"
Un nostro articolo del tempo
Precipita Piper. I due deceduti sono congiunti di un finanziere in servizio a Lipari
Dramma stamane nel Casertano dove un aereo, tipo Piper è precipitato.
A bordo del velivolo, dove hanno perso la vita, vi erano Luigi Amatore ed il figlio Enrico.
I due uomini, per i quali a seguito dell'impatto, non c'è stato nulla da fare, sono congiunti (padre e fratello) di un finanziere che presta servizio a Lipari.
Alla famiglia la nostra vicinanza
Carabinieri. Lunedì cambio al vertice al Comando interregionale Culquaber
Al Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e Comandante Interregionale “Culqualber” dal 13 gennaio 2022, subentrerà il Generale di Divisione Giovanni Truglio, proveniente da Roma, ove l’ultimo incarico ricoperto è stato quello di Comandante della Divisione Unità Specializzate Carabinieri.
Alla cerimonia militare presenzierà il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, ed interverranno Autorità civili, militari e religiose della Sicilia e della Calabria.
Velisti coinvolti in incidente con l'aliscafo, 'grazie Lipari'. L'ANSA del nostro direttore Salvatore Sarpi
"Ci teniamo - hanno scritto - a ringraziare con tutto il cuore Lipari, le istituzioni, inclusa l’amministrazione civica e l’intera comunità, per tutto l’aiuto ricevuto e l’incredibile calore umano con cui siamo stati accolti e supportati in questa disgrazia. Lasciamo a Lipari un pezzo di cuore e tanti nuovi amici.”
La famiglia (due adulti e una bimba di due anni) al momento dell’impatto con l’aliscafo, evento per il quale sono in corso le indagini, si trovava a bordo di una barca a vela, affondata nell'impatto. (ANSA)
I ringraziamenti della famiglia milanese coinvolta nell'incidente con l'aliscafo: "Lasciamo a Lipari un pezzo di cuore e tanti nuovi amici.”
Prima di lasciare le Eolie la famiglia milanese, coinvolta nell'incidente con l'aliscafo Calypso, vuole, attraverso il nostro giornale, fare giungere i suoi ringraziamenti, a quanti, in una situazione non certo facile, gli sono stati accanto:
"Ci teniamo a ringraziare con tutto il cuore la citta’ di Lipari, le istituzioni inclusa l’amministrazione civica, e l’intera comunita’, per tutto l’aiuto ricevuto e l’incredibile calore umano con cui siamo stati accolti e supportati in questa disgrazia.
Ringraziamo il marinaio Domenico Isola, per averci aiutati a trarci in salvo senza alcuna esitazione.
Un ringraziamento speciale alla Capitaneria di Porto, per l’eccellente professionalita’ e la rara umanita’ nella gestione dell’accaduto.
Ai Carabinieri e a tutto il personale del 118 e del Pronto Soccorso, per averci assistiti e coccolati, e facciamo i nostri migliori auguri alla Sig.ra Caterina che sta per diventare nonna.
A Livio e Carlotta del supermercato D’Anieri.
Ai proprietari del locale Tiffany, Pino e Maria, che ci hanno coccolati con la loro cucina eccezionale.
Un grazie speciale a Fabio e Manuela del magnifico Hotel Oriente, che ci hanno ospitati e fatti sentire a casa una volta dimessi dal pronto soccorso.
A Elisa che anche grazie alle sue meravigliose ceramiche ci ricorderà sempre l’umanità che abbiamo trovato e ci fara’ sentire sempre vicini.
Lasciamo a Lipari un pezzo di cuore e tanti nuovi amici.”
Auguri di...
La Chiesa venera oggi la Beata Diana degli Andalò
Diana favorì l'insediamento dei Domenicani a Bologna. Ebbe con San Domenico di Guzman, che persuase a fondare anche un monastero femminile nella sua città; tuttavia, il desiderio espresso da Diana potè essere realizzato solo dal successore di San Domenico.
Diana, che avevo avuto una esperienza infelice come monaca tra le Canonichesse - era infatti stata strappata dal monastero a viva forza dai suoi familiari - in questa casa domenicana potè realizzare il suo desiderio di darsi alla vita religiosa.
Divenne così badessa del convento Sant'Agnese di Bologna che fondò insieme a Beato Giordano di Sassonia. La sua memoria viene associata a quella di Cecilia di Bologna e di Amata, dopo il ritrovamento nella medesima tomba, presso il monastero di Sant'Agnese, di tre corpi attribuiti alle tre beate.
Venne beatificata da papa Leone XIII, l'8 agosto 1888
MARTIROLOGIO ROMANO. A Bologna, beata Diana dAndalò, vergine, che, superati tutti gli mpedimenti posti dalla famiglia, emise voto di vita claustrale nelle mani dello stesso san omenico, entrando nel monastero di SantAgnese da lei stessa fondato.
E' deceduto Antonino (Tonino) Criscillo, il ginostrese più anziano. Alla famiglia le nostre condoglianze
Così scrive Riccardo Lo Schiavo:
"Un grande immenso dolore per la nostra comunità.
Il più anziano dei ginostresi è tornato alla casa del Padre.
UOMO, d'altri tempi, giusto, buono, generoso."
venerdì 9 giugno 2023
Acquacalda, cede un muro: Tragedia sfiorata. (video)
Ad Acquacalda, nel pomeriggio, ha ceduto un muro su una via comunale.
Il destino ha voluto che, per fortuna, non si trovasse a transitare nessuno, altrimenti poteva essere una tragedia.
Sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici comunali. Una volta sgomberata l'area si potranno accertare le cause.
NAVI: DA DOMANI LA "VESTA" SOSTITUISCE LA "BRIDGE"
Da domani mattina la nave Vesta prenderà la linea al posto della Bridge, a partire dalla partenza delle 6:30 da Milazzo.
Confermate, quindi, a partire da domani, le partenze delle 6:30 e delle 21:00 da Milazzo e dell'1:55 da Lipari (escluso domenica, come da orario consueto)
E' uscito "Sono rimasta sola con la mia immaginazione" un libro di Federico Lo Schiavo
Un breve romanzo tinto di giallo, dalle note vagamente noir ma lievemente attraversate da echi di luce soffusa. Un viaggio adolescenziale all’interno del proprio Io, attraverso il dolore della perdita, dell’abbandono. È la storia dell’elaborazione del lutto di Tara, che si ritrova a vivere un dramma inaspettato, gravissimo e inesplicabile. Il suo viaggio all’interno del Sé le offre la consapevolezza della fragilità umana, della precarietà, delle false apparenze e dell’assurdità dei luoghi comuni. Il suo percorso di crescita, lungo e molto articolato, sarà responsabile di un cambiamento radicale del quale la nostra protagonista offre una chiara condivisione.
Soccorsa tartaruga con occlusione intestinale da plastica. L'ANSA del nostro direttore Salvatore Sarpi
La tartaruga, battezzata Sonia, pesa 60 chilogrammi e, secondo la biologa Monica Blasi, fondatrice e direttrice della struttura filicudara, dovrebbe avere all'incirca 35 anni.
Alle prime cure in favore dell'animale hanno assistito 45 alunni della scuola primaria di Lipari e Vulcano che erano in visita al Turtle Point di Filicudi (ANSA).
Auguri di...
La Chiesa commemora oggi Sant'Efrem

Efrem nacque a Nisibi in Mesopotamia circa l'anno 306 sotto l'imperatore Costantino. Era figlio di pagani, ma studiò con ardore la dottrina cristiana.
Contrariato e perseguitato dal padre, che era sacerdote degli idoli, fu costretto a lasciare la casa paterna e a ritirarsi presso il santo vescovo Giacobbe. Contava allora circa 15 anni e, dopo tre anni di preparazione, ricevette il Santo Battesimo.
Il pronto ingegno, e soprattutto la vita esemplare che conduceva, lo resero particolarmente caro al Vescovo che se ne servi in importanti affari e lo ebbe sempre vicino nei suoi viaggi.
Aperta una scuola di Sacra Scrittura a Nisibi, ne tenne la cattedra per vari anni. In questo tempo la città fu più volte assediata da Sapore II, re dei Persiani, ed Efrem divenne l'eroe della resistenza. Morto il vescovo Giacobbe (338), suo protettore, egli lasciò la scuola, ma continuò per lunghi anni nell'insegnamento ed ebbe allievi santi ed illustri.
Nel 362 si recò in pellegrinaggio alla città di Edessa e quivi prese stabile dimora. Ben presto gli fu nota la santa vita che alcuni monaci conducevano su di un monte e subito egli si porto Ira 1010 per sempre più perfezionarsi nella virtù.
Di natura collerico, seppe così bene frenare la passione da essere conosciuto come l'uomo più calmo. Meditava sovente sul giudizio di Dio e lo spaventava il pensiero del rendiconto finale. Dice S. Gregorio che non si potevano leggere i suoi discorsi sopra il giudizio finale senza sentirsi commuovere dalla descrizione che egli faceva di quel giorno terribile.
La vita cenobitica non gli impedì di uscire spesso tra il popolo a predicare il vangelo e a combattere le molte eresie che pullulavano da ogni parte. Per questo compose molti inni, dove smascherò il falso e inculcò il vero; questi suoi inni egli li diffuse tra il popolo che li cantava in chiesa.
Fu semplice diacono, ma il bene che fece è immenso, e noi lo vediamo ovunque consolatore e pacificatore, specialmente durante l'invasione degli Unni e nella carestia. Il Signore lo chiamava alla pace dei Beati pieno di meriti nel giugno dell'anno 373 sotto Valente.
Il santo dottore lasciò innumerevoli scritti; parte in prosa: I commentari biblici e il metodo esegetico, e parte in poesia: La poesia siriaca (Omelie e discorsi poetici) e gli Inni di genere lirico. Scrisse pure molto bene intorno alla Verginità e santità di Maria SS.
Nel 1920 il Pontefice Benedetto XV con l'enciclica « Principi Apostolorum » dichiarava S. Efrem dottore della Chiesa.
PRATICA. Il pensiero del giudizio di Dio ci sia sempre davanti nelle nostre azioni.
PREGHIERA. Dio, che hai voluto illustrare la tua Chiesa con la meravigliosa erudizione e coi luminosi esempi della vita del beato Efrem tuo confessore e dottore, ti supplichiamo umilmente che, per sua intercessione, tu la difenda dalle insidie dell'errore
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Edéssa, in Mesopotàmia, sant'Efrem, Diacono Edesséno e Confessore, il quale, dopo molte fatiche sostenute per la fede di Cristo, illustre per dottrina e santità, sotto l'Imperatore Valènte, si riposò in Dio, e dal Papa Benedétto decimoquinto fu proclamato Dottore della Chiesa universale.
Alunni della Primaria di Canneto e Vulcano in visita alla Filicudi Wildlife Conservation
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, un gruppo di 45 alunni della Scuola Primaria di Canneto e Vulcano dell’istituto Comprensivo di S. Lucia di Lipari diretto dalla Preside Tommasa Basile, insieme alle loro insegnanti, hanno celebrato l’evento con la visita alla sede di Filicudi della Wildlife Conservation diretta dalla Dott.ssa Monica Blasi.
I piccoli alunni hanno visitato la sede dove vengono tenute in degenza le tartarughe marine, recuperate nel mare dell’Arcipelago e che necessitano di cure. Un approccio con le specie marine che abitano il mare eoliano e che sono oggetto di studio da parte dei biologi che operano sull’isola di Filicudi. Stenelle, delfini comuni, capodogli, tartarughe marine, mentre si aspetta che torni la Foca monaca che un tempo viveva nelle grotte della piccola isola.
Gli alunni hanno seguito un percorso didattico, attraverso lavoretti e attività, conoscendo le caratteristiche degli animali marini e imparando le tecniche di recupero delle tartarughe.
Inoltre hanno avuto modo di conoscere le caratteristiche dell’isola con le sue meravigliose insenature, il mare cristallino, suoi muretti a secco, i terrazzamenti e gli insediamenti preistorici.
Un cammino legato al riconoscimento della salvaguardia della flora e la fauna marina una ricchezza del pianeta che va tutelata.
A coronare la giornata il recupero a largo di Salina di una tartaruga femmina di circa 35 anni di 60 kg stato di difficoltà, segnalata ai biologi e volontari della Wildlife Conservation, che è stata portata al Centro Recupero per essere osservata e curata. E’ stata battezzata Sonia ed ha sbalordito i bimbi che non avevano mai visto una tartaruga marina, rendendoli felici e consapevoli delle meraviglie del mare.
giovedì 8 giugno 2023
Lipari, operatori ecologici iscritti a FPCGIL proclamano sciopero
A Stromboli la X edizione della Festa di Teatro Eco Logico. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
(ANSA) - LIPARI, 08 GIU - Tornerà dal 24 giugno al 3 luglio, a Stromboli, la "Festa di Teatro Eco Logico" che, quest'anno, festeggia i suoi primi dieci anni e sceglie come titolo 'Mondi possibili', un tema declinato in circa 30 appuntamenti che, a partire dal centenario della nascita di Italo Calvino, Rocco Scotellaro e Wisława Szymborska, articolano un programma ricco e poliedrico dedicato alle "visioni" del mondo: dall'Arcadia di Torquato Tasso (con una versione site specific di "Aminta" per la regia di Alessandro Fabrizi e le musiche originali di Gianluca Misiti) alle riforme agrarie, dai progetti sociali alle utopie, tra politica scienza e fantascienza.
Un'avventura lunga 9 giorni fra cielo, terra e mare, gratuita e, rigorosamente, a "spina staccata"
“ Eolie : non solo cinema, ritorno al futuro” è il tema dell’incontro di domenica a Lipari, promosso dal Festival del Cinema Italiano in corso a Milazzo e da Brand Eolie
“ Eolie : non solo cinema, ritorno al futuro” è il tema dell’incontro, promosso dal Festival del Cinema Italiano in corso a Milazzo ( 7-10 giugno) e Brand Eolie, società operante nel settore del marketing turistico, nell’ambito della manifestazione “Set - Eolie” che si svolgerà domenica 11 giugno, alle 19,00, a Lipari.
In un territorio , come quello eoliano, scoperto nel secondo dopoguerra dai pionieri delle riprese subacquee della Panaria film con i loro documentari e seguiti dai film Stromboli di Rossellini, Vulcano di Dieterle e l’Avventura di Antonioni e, quindi ,dal turismo, si vuole puntare l’obiettivo, nuovamente, sulla valorizzazione della bellezza di questi luoghi , Patrimonio dell’Unesco. Una bellezza colta (come la definiva il celebre direttore d’orchestra Giuseppe Sinopoli) e complessa, e anche se messa a rischio come accaduto l’anno scorso a Stromboli per un incidente evitabile , ancora fortunatamente intatta e da set cinematografico.
“ Eolie : non solo cinema, ritorno al futuro” è il tema dell’incontro, promosso dal Festival del Cinema Italiano in corso a Milazzo ( 7-10 giugno) e Brand Eolie, società operante nel settore del marketing turistico, nell’ambito della manifestazione “Set-Eolie” che si svolgerà domenica 11 giugno, alle 19,00, a Lipari, nello splendido scenario dell’Hotel Mea.
In un territorio , come quello eoliano, scoperto nel secondo dopoguerra dai pionieri delle riprese subacquee della Panaria film con i loro documentari e seguiti dai film Stromboli di Rossellini, Vulcano di Dieterle e l’Avventura di Antonioni , e quindi dal turismo, si vuol puntare l’obiettivo, nuovamente, sulla valorizzazione della bellezza di questi luoghi , Patrimonio dell’Unesco. Una bellezza colta (come la definiva il celebre direttore d’orchestra Giuseppe Sinopoli) e complessa, e anche se messa a rischio come accaduto l’anno scorso a Stromboli per un incidente evitabile , ancora fortunatamente intatta e da set cinematografico.
Una bellezza, quindi, qualora ce ne fosse bisogno, da rilanciare, esaltandone tutti i suoi aspetti, compresi quelli storico-culturali, naturalistici ed enogastronomici e per ricordare ancora una volta le grosse responsabilità nella gestione di un patrimonio di tale importanza.
Se ne parlerà alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, on. Elvira Amata, dei deputati regionali Ismaele La Vardera e Antonio De Luca , del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo e del presidente del Centro Studi eoliano, Nino Saltalamacchia.
Interverranno i tanti ospiti del Festival del Cinema Italiano, anche di prestigio internazionale in corso a Milazzo ( 7-10 giugno)
Auguri di...
La Chiesa festeggia oggi San Medardo
Coloro che ne hanno scritto la vita quasi tutti suoi contemporanei, asseriscono cne i suoi primi anni furono pieni di azioni meravigliose e che spiccava in lui in modo straordinario l'amore ai poveri. Appena raggiunta l'età conveniente, fu mandato a studiare prima a Vermend, capitale della provincia, poscia a Tournai, ove il re Childerio teneva allora la sua corte.
Lo splendore delle umane grandezze non esercitò alcun fascino sul cuore del santo giovane: egli disprezzava tutto ciò che non era Dio. I genitori suoi, ammirando in lui la felice disposizione che aveva verso la vita ritirata e devota, lo richiamarono a Vermend e l'affidarono al Vescovo, perchè lo istruisse nelle divine Scritture. Medardo corrispose a meraviglia alla diligenza del santo Prelato.
Non conosceva che la Chiesa, la sua camera e gli ospedali. Lo studio e la preghiera occupavano tutto il suo tempo, il digiuno e la mortificazione erano in lui continui. Una virtù si grande non poteva rimanere nascosta sotto il moggio. Il Vescovo lo ammise nel Clero e lo ordinò Sacerdote in età di 33 anni e Medardo divenne presto il più bell'ornamento del Clero.
Predicava il Vangelo al popolo con una dolcezza che inteneriva i cuori più induriti, ed i suoi discorsi acquistavano maggior efficacia dai suoi esempi. Impiegava nella contemplazione e nella preghiera tutto il tempo che gli rimaneva libero dalle opere del ministero: era dolce, sempre equanime e paziente nelle avversità, umile affabile e benefico nella prosperità.
Morto nel 530 Alomero, Vescovo del paese, i voti di quelli che avevano il diritto di nominare il successore si raccolsero ad unanimità sopra Medardo. Invano egli si servì di mille industrie per allontanare da sè la grande dignità: non furono buone le scuse della sua umiltà: fu consacrato Vescovo da S. Remigio e tutta la Francia conobbe ben presto di non avere un vescovo più santo di lui. La sua nuova dignità potè ben aggiungere qualche esterno splendore a tutte le sue virtù, ma non intaccò in alcun modo la sua umiltà, ne la sua vita austera. Lungi dal considerare l'episcopato come un posto d'onore, di riposo e di comando, si credette obbligato, nonostante la sua età di 72 anni, di raddoppiare le sue fatiche e di aggiungere alle sue austerità le cure delle sollecitudini pastorali. Essendo stata la città di Vermend ridotta in uno stato derlores, ole dal furore delle guerre, il Santo trasportò la sua sede vescovile a Noyon.
Frattanto, essendo morto S. Eleuterio, Vescovo di Tournai, Medardo venne incaricato dal Papa di reggere anche questa diocesi: così d'allora in poi le due diocesi di Noyon e Tournai rimasero congiunte ed ebbero uno stesso Vescovo per lo spazio di 5 oo anni. La beata morte di S. Medardo avvenne circa l'anno 545. Egli fu universalmente compianto da tutti i francesi, come se essi avessero perduto il loro padre e il loro protettore. Venne prima seppellito nella Cattedrale di Noyon: poscia solennemente trasportato per volere di Re Clotario a Soissons.
Fortunato e S. Gregorio di Tours, che vissero nel medesimo secolo, riferiscono che ai loro di la festa di S. Medarclo di Noyon celebravasi in tutta la Francia con grandissima solennità. Furono innalzati Chiese e Oratori in suo onore non solo in Francia, ma anche in Inghilterra. Una particella della sua reliquia s; conserva nella chiesa parrocchiale del suo nome a Parigi.
PRATICA. Oggi compirò un'opera di misericordia materiale e una di misericordia spirituale
PREGHIERA S. Medardo, pregate per noi
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Soissons, in Frància, il natale di san Medardo, Vescovo di Noyon, la cui vita e morte preziosa è illustrata da gloriosi miracoli.
mercoledì 7 giugno 2023
Di fronte ai giudici del Tribunale di Barcellona Valentino muore per la seconda volta e con lui i suoi cari
"Le sentenze non si commentano si applicano" così si dice ma, di fronte alla sentenza, emessa lunedì scorso al tribunale di Barcellona, non possiamo restare silenti non esprimere la nostra indignazione per una decisione "all'acqua di rose" che, a nostro avviso, uccide Valentino per la seconda volta e con lui la sua famiglia.
Parliamo del processo a carico di Francesco Guglielmino, giovane di Palermo, che, all'alba del 25 agosto, sulla via Falcone e Borsellino, travolse con la sua smart, causandone la morte, l'allora 37enne, liparese d'adozione, Valentino Trovato che viaggiava con lo scooter, unitamente ad una ragazza che riportò lesioni di una certa gravità.
Il Guglielmino, tra l'incredulità della famiglia di Valentino e dei suoi amici, è stato condannato a diciotto mesi di detenzione (pena sospesa) con il riconoscimento di tutta una serie di attenuanti, oltre al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili e dell’Associazione Fondo vittime della strada.
A Stromboli il Marosi festival, 20 artisti da tutto il mondo... sui "tetti" per "Variations on the Roofs”
Tra questi, i collettivi Munerude e Funa; il giapponese Hideki Umezawa e lo sloveno Juri Konjar; l'italo-tedesca Delfina De Lillo, l'americana Laurie Schwartz. In particolare, l'arrivo di Umezawa, in dialogo con Giuseppe Cordaro, nasce dalla collaborazione tra Marosi e l'associazione Interzona che daranno danno vita a “Paroxisms: of Sounds and Other Volcanisms”. "Con questo evento, giunto alla 5° edizione - sottolineano le direttrici artistiche del festival, Giulia Ferrato e Anna Basti - torniamo a Stromboli, con il tema "Variations on the Roofs". Oltre agli spazi pubblici, saranno ancora i tetti delle case il luogo di lavoro degli artisti per la costruzione di performance, pratiche e happening sospesi tra mare e cielo. Il territorio non è solo il luogo in cui il festival accade ma è componente drammaturgica del suo svolgimento". Tutti gli spettacoli saranno a ingresso gratuito.
Caduta intonaci sul corso Vittorio Emanuele. Intervengono i vigili del fuoco (foto e video)
Intorno alle 15 di oggi, i VV.F del distaccamento Lipari, sono intervenuti in via Vittorio Emanuele per la caduta di intonaci, staccatisi da un balcone, sul marciapiede sottostante.
Ad attutire la caduta, fortunatamente, ci ha pensato la tenda di un esercizio commerciale. I VV.F hanno rimosso gli altri pezzi in procinto di staccarsi e provveduto, come di rito, a segnalare agli enti competenti, quanto accaduto.
Per i video, grazie a Martina La Greca
Piove intensamente... Stromboli di nuovo in ginocchio
Piove intensamente su Stromboli, ci riferiscono per trenta minuti circa, e nell'isola è di nuovo emergenza con stradelle, pertinenze delle abitazioni, delle attività turistiche e commerciali, invase da fango e detriti, scesi giù dalla montagna "nuda" dopo l'incendio del 25 maggio dello scorso anno
(foto e video di Fabio Famularo Strombolibri)