Ha preso il via a Lipari parte la raccolta delle firme per la campagna referendaria “L’acqua non si vende”. Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista sostengono la campagna referendaria promossa dal Forum, e allestiranno due banchetti per la raccolta firme a Lipari: Oggi 8 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.30 Via Vittorio Emanuele;
Domani, domenica 9 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30 Piazza Ugo di Sant’Onofrio (Marina Corta).
Abbiamo intervistato Pietro Lo Cascio che spiega i motivi della raccolta di firme e cosa bisogna fare per aderire
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sabato 8 maggio 2010
Attivo il vulcano di Panarea
Attivo il vulcano di Panarea La splendida isola di Panarea nell’arcipelago delle Eolie aveva già fatto parlare di sé negli scorsi anni per le emissioni di gas in mare causate da fenomeni vulcanici. Era il 2002 e in occasione di quel fenomeno, chiamato il “mare che bolle”, gli scienziati cominciarono a studiare il vulcano. Ora, a distanza di 7 anni circa, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno scoperto che a Panarea, a differenza di come si pensava fino a pochi anni fa, il vulcano è ancora attivo. Si è inoltre rilevato che l’isola si muove di alcuni millimetri all’anno e cambia forma. Ma gli esperti assicurano che si tratta di piccole deformazioni tali da non destare alcuna preoccupazione per l’isola e per i suoi 300 abitanti.
Ancora un successo per "Il forno", il giornalino scolastico dell'Istituto superiore "Conti" di Lipari
Ancora un successo per il “Forno”, il giornale scolastico dell’Istituto Superiore I. Conti Eller
Vainicher. La testata ha ricevuto a Chianciano per la quinta volta il riconoscimento quale vincitore del Premio nazionale scolastico “Giornalista per un giorno” e l’alunna Sara Basile è stata nominata tra le prime dieci redattrici tra i 18.205 studenti redattori dei 1.021 giornali scolastici attivati, 55.314 articoli pubblicati sui giornali on line aderenti al circuito nazionale Alboscuole.
Luciano Mandarano ha ricevuto un premio speciale, con altri due ex alunni, per aver continuato a dare il suo proficuo contributo nonostante gli impegni universitari!
Sicuramente una bella soddisfazione che premia l’impegno di tutta la redazione che ormai da più di un decennio dà voce alle idee, alle riflessioni dei giovani eoliani.
Il progetto educativo "Un giornale per tutti" è promosso dalla Presidenza dell'Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico dal 2003 con la collaborazione dell’ l'Associazione Alboscuole ed il Ministero della Pubblica Istruzione e il sostegno del Presidente della Repubblica, che ha destinato in segno di apprezzamento una targa di rappresentanza alla Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico.
Vainicher. La testata ha ricevuto a Chianciano per la quinta volta il riconoscimento quale vincitore del Premio nazionale scolastico “Giornalista per un giorno” e l’alunna Sara Basile è stata nominata tra le prime dieci redattrici tra i 18.205 studenti redattori dei 1.021 giornali scolastici attivati, 55.314 articoli pubblicati sui giornali on line aderenti al circuito nazionale Alboscuole.
Luciano Mandarano ha ricevuto un premio speciale, con altri due ex alunni, per aver continuato a dare il suo proficuo contributo nonostante gli impegni universitari!
Sicuramente una bella soddisfazione che premia l’impegno di tutta la redazione che ormai da più di un decennio dà voce alle idee, alle riflessioni dei giovani eoliani.
Il progetto educativo "Un giornale per tutti" è promosso dalla Presidenza dell'Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico dal 2003 con la collaborazione dell’ l'Associazione Alboscuole ed il Ministero della Pubblica Istruzione e il sostegno del Presidente della Repubblica, che ha destinato in segno di apprezzamento una targa di rappresentanza alla Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico.
A Lipari "Giornata della sicurezza in mare" della Lega Navale
Come ogni anno, da molto tempo ormai, la Lega Navale Italiana dedica una giornata alla sensibilizzazione della popolazione sui temi della sicurezza in mare.
Oggi e domani, presso la maggior parte delle Strutture Periferiche della LNI, anche quelle che non dispongono di base nautica o non si affacciano direttamente su mari e laghi, si terranno dimostrazioni pratiche, incontri, dibattiti e giochi per i più giovani finalizzati alla creazione, non solo nei fruitori del mare, di quella “mentalità della sicurezza” indispensabile per godere in modo responsabile e consapevole di un elemento naturale meraviglioso ma che, se non avvicinato con il necessario rispetto, può anche rivelarsi insidioso. Determinante, come sempre, sarà il concorso ed il contributo organizzativo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
La manifestazione a carattere nazionale vede il coinvolgimento di Soci della LNI, scolaresche, Associazioni, Circoli Nautici e cittadinanza con il sostegno delle Autorità locali. La principale novità dell’edizione 2010 della Giornata della Sicurezza in Mare è costituita dall’anticipo della data, dal primo fine settimana di giugno a quello di maggio, dovuto all’intendimento di coinvolgere quanto più efficacemente possibile i giovani studenti prima del termine delle lezioni, anche in attuazione del protocollo d’intesa siglato all’inizio di quest’anno dalla Lega Navale Italiana con il Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Oggi e domani, presso la maggior parte delle Strutture Periferiche della LNI, anche quelle che non dispongono di base nautica o non si affacciano direttamente su mari e laghi, si terranno dimostrazioni pratiche, incontri, dibattiti e giochi per i più giovani finalizzati alla creazione, non solo nei fruitori del mare, di quella “mentalità della sicurezza” indispensabile per godere in modo responsabile e consapevole di un elemento naturale meraviglioso ma che, se non avvicinato con il necessario rispetto, può anche rivelarsi insidioso. Determinante, come sempre, sarà il concorso ed il contributo organizzativo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
La manifestazione a carattere nazionale vede il coinvolgimento di Soci della LNI, scolaresche, Associazioni, Circoli Nautici e cittadinanza con il sostegno delle Autorità locali. La principale novità dell’edizione 2010 della Giornata della Sicurezza in Mare è costituita dall’anticipo della data, dal primo fine settimana di giugno a quello di maggio, dovuto all’intendimento di coinvolgere quanto più efficacemente possibile i giovani studenti prima del termine delle lezioni, anche in attuazione del protocollo d’intesa siglato all’inizio di quest’anno dalla Lega Navale Italiana con il Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Anche a Lipari la locale sezione della Lega Navale ha dato vita alla "Giornata della sicurezza in mare".
Nell'aula magna dell'Istituto superiore "Conti" esponenti dell'associazione, medici, Croce Rossa ed esponenti del Circomare-Guardia Costiera di Lipari hanno incontrato gli studenti.Dopo l'introduzione della vice-preside Mirella Nardacci l'iniziativa ha preso corpo con l'intervento di Antonio Casilli (presidente sez. Lega Navale di Lipari) che ha illustrato finalità ed iniziative dell'associazione. Hanno fatto seguito gli interventi a livello medico del dottor Enzo Compagno e tecnico- operativi da parte degli uomini del Circomare (maresciallo Marco Miuccio, sergente Giovanni Buccigrossi).
Lipari. Lavori sul Monterosa il Codacons chiede l'intervento dell'autorità giudiziaria
COMUNICATO STAMPA 8/5/2010
Lipari, lavori sul Monte Rosa: interviene il Codacons
Chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria per fare chiarezza sull’accaduto e verificare eventuali violazioni alla normativa ambientale a seguito dei recenti lavori di sbancamento
Il CODACONS ha segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. i lavori di sbancamento effettuati nelle date del 24-26 aprile 2010 sul Monte Rosa di Lipari.
In particolare si è chiesto l’intervento della Procura per verificare se i lavori eseguiti siano conformi alla legge o se possano configurare le fattispecie punite dalle norme penali poste a tutela del paesaggio, delle aree naturali protette e per il deturpamento delle bellezze naturali.
Si tratta – spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del CODACONS) - di lavori che risultano effettuati all’interno dell’area SIC ITA 030030 e ZPS ITA 030044.
I siti SIC (“Sito di Importanza Comunitaria”) sono aree tutelate sulla base di normative europee per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Le ZPS, acronimo di “Zona di Protezione Speciale”, sono invece aree di protezione scelte lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori.
La Cassazione – continua l’avv. Cardile - ha più volte precisato che alle Zone di Protezione Speciale si applicano le medesime norme posta a tutela dei parchi naturali.
Inoltre la giurisprudenza ha precisato che i siti di importanza comunitaria sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali.
L’effettuazione di lavori non autorizzati o in difformità delle autorizzazioni date, ove accertata, nelle predette aree può comportare la pena della reclusione e la possibilità di disporre la confisca delle cose utilizzate per l’illecito e condanna alla rimessione in pristino dell’area.
Le Isole Eolie, oltre ad essere inserite tra i siti di importanza comunitaria e protezione speciale individuati da precise direttive dell’Unione Europea, sono anche Patrimonio dell’Unesco e necessitano quindi di efficaci controlli.
Ciò anche al fine di consentire le bellezze naturali delle Isole possano mantenersi integre, garantendo - in tal modo – anche l’economia turistica, che si basa proprio su bellezze naturali apprezzate in tutto il mondo.
“Anche a seguito delle segnalazioni ricevute e di quanto apparso sugli organi di stampa locali, ci è quindi apparso doveroso – conclude il CODACONS - richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria per far luce sulla vicenda”.
Antonio Cardile(Presidente Provinciale Codacons)
Lipari, lavori sul Monte Rosa: interviene il Codacons
Chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria per fare chiarezza sull’accaduto e verificare eventuali violazioni alla normativa ambientale a seguito dei recenti lavori di sbancamento
Il CODACONS ha segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. i lavori di sbancamento effettuati nelle date del 24-26 aprile 2010 sul Monte Rosa di Lipari.
In particolare si è chiesto l’intervento della Procura per verificare se i lavori eseguiti siano conformi alla legge o se possano configurare le fattispecie punite dalle norme penali poste a tutela del paesaggio, delle aree naturali protette e per il deturpamento delle bellezze naturali.
Si tratta – spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del CODACONS) - di lavori che risultano effettuati all’interno dell’area SIC ITA 030030 e ZPS ITA 030044.
I siti SIC (“Sito di Importanza Comunitaria”) sono aree tutelate sulla base di normative europee per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Le ZPS, acronimo di “Zona di Protezione Speciale”, sono invece aree di protezione scelte lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori.
La Cassazione – continua l’avv. Cardile - ha più volte precisato che alle Zone di Protezione Speciale si applicano le medesime norme posta a tutela dei parchi naturali.
Inoltre la giurisprudenza ha precisato che i siti di importanza comunitaria sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali.
L’effettuazione di lavori non autorizzati o in difformità delle autorizzazioni date, ove accertata, nelle predette aree può comportare la pena della reclusione e la possibilità di disporre la confisca delle cose utilizzate per l’illecito e condanna alla rimessione in pristino dell’area.
Le Isole Eolie, oltre ad essere inserite tra i siti di importanza comunitaria e protezione speciale individuati da precise direttive dell’Unione Europea, sono anche Patrimonio dell’Unesco e necessitano quindi di efficaci controlli.
Ciò anche al fine di consentire le bellezze naturali delle Isole possano mantenersi integre, garantendo - in tal modo – anche l’economia turistica, che si basa proprio su bellezze naturali apprezzate in tutto il mondo.
“Anche a seguito delle segnalazioni ricevute e di quanto apparso sugli organi di stampa locali, ci è quindi apparso doveroso – conclude il CODACONS - richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria per far luce sulla vicenda”.
Antonio Cardile(Presidente Provinciale Codacons)
"Cartoline" da Piazza Mazzini (Lipari)
Riceviamo da una nostra lettrice e pubblichiamo le foto del grande degrado in cui versa la piazza Mazzini e l'area limitrofa. E dire che da questa zona transitano centinaia di turisti che vanno verso il castello e il museo. Insomma, un bel biglietto da visita!
Judo: Al "Città di Lipari" la nazionale italiana Cadetti
Preparativi in corso per la 18° edizione del Torneo internazionale di judo "Città di Lipari" . In tale contesto la Federazione Nazionale di Judo FIJLKAM sarà presente a Lipari, in occasione dello Stage dal 13 al 23 giugno p.v. ,con la Squadra Cadetti accompagnata dal M° Nicola Moraci. La squadra terrà a Lipari una parte del Raduno Collegiale in preparazione per il Campionato Europeo Cadetti che sarà a Praga (CZE) dal 24 al 27 giugno
venerdì 7 maggio 2010
Ginostra...Che vergogna quella spazzatura puzzolente sul porto
Non è certo un bel biglietto da visita quello che trovano a Ginostra i visitatori. Da Gennaio scorso- così come ci segnalano dalla frazione dell'isola di Stromboli e come visibile dalle due foto- sacchi con rifiuti di ogni genere sono lasciati a marcire in prossimità dello scalo “Pertuso”. Circa un mese fa sono stati rimossi un consistente numero di questi sacchi ma, da quanto sostengono i residenti, si è provveduto a trasferire solo quelli posizionati più recentemente. I più “vecchi”, e quindi igienicamente più malsani, sono rimasti lì e sono giornalmente oggetto dell'aggressione di gabbiani e topi di notevole dimensioni. Un fax, per evidenziare tale incresciosa situazione e nel quale viene evidenziato che, come già accaduto nel passato, una mareggiata potrebbe trasportare in mare tutto ciò, è stato inviato al Ministro dell'Ambiente
Manifesto per la proposizione di un Referendum sul Parco delle Eolie
Riceviamo, attraverso la segreteria de "La voce eoliana", il testo riportato sul manifesto che l'associazione ha fatto affiggere per le vie isolane. Lo pubblichiamo per darne contezza alla cittadinanza
La Voce Eoliana
libera associazione senza scopo di lucro
Via Maurolico n.24 - 98055 Lipari
lavoceeoliana@alice.it
Ai cittadini delle Eolie ed a chi ama veramente le nostre isole
Questa Associazione si propone di dare un fattivo contributo, e quindi la massima collaborazione, ad enti ed organismi, locali, regionali e nazionali, per l’incremento e lo sviluppo sostenibile delle nostre isole inteso come volano di effettivo incremento dell’economia eoliana e della maturazione sociale e civile della popolazione stanziale che consenta di superare le difficoltà connesse alla plurinsularità tipica di un arcipelago.
In tale contesto, abbiamo avuto modo di esaminare ed approfondire - anche con l’ausilio ed il conforto scientifico di eminenti esperti della materia ed il confronto con analoghe esperienze presso i parchi, regionali e nazionali, già istituiti - la questione dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie che andrà ad interessare l’intero comprensorio terracqueo del territorio eoliano estendendo la propria perimetrazione anche ai mari dell’arcipelago.
Non possiamo, alla luce delle risultanze acquisite, non manifestare la nostra più viva preoccupazione per come l’istituendo parco sta per essere varato nelle sue linee essenziali.
Tali preoccupazioni allignano principalmente nelle appresso spiegate argomentazioni:
- In ambito regionale la superficie protetta nelle sue forme più diversificate, parchi, riserve, oasi, demani ecc., impegna già superfici considerevoli;
- In ambito nazionale tale incidenza ha raggiunto oramai livelli oltremodo significativi e, alla luce delle esperienze maturate, ben pochi sono stati i benefici concreti che ne sono derivati per le popolazioni interessate e per l’ambiente che si era inteso tutelare. In molti casi le amministrazioni locali hanno manifestato la loro ferma determinazione ad una drastica riduzione delle aree interessate avendo verificato un impatto assolutamente deleterio sulle economie locali dei numerosi, e spesso privi di logica, vincoli imposti;
- In ambito locale, esiste già una moltitudine di vincoli che di fatto sono ampiamente sufficienti a tutelare il nostro patrimonio naturale, (R.N.O. Isole di Salina, Filicudi, Panarea, Alicudi e Stromboli, SIC e ZPS, vincolo idrogeologico, piano territoriale paesistico, norme di salvaguardia del Piano Regolatore Generale e della R.N.O. isole di Lipari e Vulcano, ecc.).
- L’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, di fatto, sembrerebbe insistere sulle stesse aree già assoggettate alle esistenti tutele di cui si è detto ampliandone però - senza alcun supporto scientifico che ne attesti la necessità - il peso vincolistico concorrendo così a rallentare ulteriormente lo sviluppo dell’intero territorio sia dal punto di vista economico che sociale, sino ad annullarlo di fatto, così intervenendo pesantemente ed inesorabilmente sui modelli di vita quotidiana di tutti i cittadini e pregiudicando qualsiasi attività di crescita e sviluppo. E ciò si appalesa ancora più grave ove si consideri che, nella sua estensione a mare, il parco-area marina protetta verrà ad imporre gravi limitazioni e divieti ulteriori, ad oggi non esistenti, che collidono in maniera dirompente con lo sviluppo del turismo nautico senza specifico e comprovato beneficio per la flora e la fauna marina. Ci appare infatti alquanto singolare che, da un lato, si impongano limiti e divieti mentre, dall’altro, i Comuni del comprensorio eoliano non sono dotati nemmeno di un impianto di depurazione con conseguente sversamento in mare di acque luride solo parzialmente pretrattate. Le esperienze dell’Arcipelago della Maddalena, dell’Arcipelago Toscano e, in Sicilia, lo stato “comatoso” delle aree marine protette delle Egadi e di Ustica e, per quanto riguarda il territorio siciliano in particolare, i malumori delle popolazioni dei comuni ricadenti nell’ambito del parco regionale dei Nebrodi, pare non abbiano insegnato nulla;
- A tutt'oggi nessuna seria attività di informazione è stata avviata, sia dalla amministrazione locale che da quella regionale, per incontrare le categorie interessate ed illustrare quelli che sarebbero i pro ed i contro di un Parco, né tantomeno è stata esibita alcuna bozza di regolamento, né sullo stesso si è incontrata la popolazione locale per quello che avrebbe dovuto (o dovrebbe) essere un approfondito confronto-dibattito;
- Il parco si avvia a nascere con una perimetrazione scellerata che non tiene assolutamente conto dell'elevato grado di antropizzazione delle isole di Lipari e Vulcano, né delle aree a spiccata vocazione agricolo-pastorale incontrando quindi il più netto dissenso da parte delle popolazioni locali. In buona sostanza le istituzioni stanno per imporre alla popolazione un parco assolutamente non condiviso;
Alla luce del premesso questa Associazione non può non manifestare le più preoccupate perplessità per il metodo sino ad oggi seguito nell’assumere iniziative di così deflagrante impatto sulla realtà socio – economica del nostro arcipelago e
C h i e d e
pertanto che i cittadini siano messi in grado di manifestare il loro pensiero democraticamente mediante un referendum popolare consultivo sulla opportunità della istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie e dell’area marina protetta.
In tal senso si attende una presa di posizione forte e chiara dalle amministrazioni locali dichiarandosi comunque pronta, in difetto, a farsi carico direttamente di tale iniziativa chiedendo il sostegno di tutta la cittadinanza.
La Voce Eoliana
Libera associazione senza scopo di lucro
Il Presidente
Avv. Angelo Pajno
La Voce Eoliana
libera associazione senza scopo di lucro
Via Maurolico n.24 - 98055 Lipari
lavoceeoliana@alice.it
Ai cittadini delle Eolie ed a chi ama veramente le nostre isole
Questa Associazione si propone di dare un fattivo contributo, e quindi la massima collaborazione, ad enti ed organismi, locali, regionali e nazionali, per l’incremento e lo sviluppo sostenibile delle nostre isole inteso come volano di effettivo incremento dell’economia eoliana e della maturazione sociale e civile della popolazione stanziale che consenta di superare le difficoltà connesse alla plurinsularità tipica di un arcipelago.
In tale contesto, abbiamo avuto modo di esaminare ed approfondire - anche con l’ausilio ed il conforto scientifico di eminenti esperti della materia ed il confronto con analoghe esperienze presso i parchi, regionali e nazionali, già istituiti - la questione dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie che andrà ad interessare l’intero comprensorio terracqueo del territorio eoliano estendendo la propria perimetrazione anche ai mari dell’arcipelago.
Non possiamo, alla luce delle risultanze acquisite, non manifestare la nostra più viva preoccupazione per come l’istituendo parco sta per essere varato nelle sue linee essenziali.
Tali preoccupazioni allignano principalmente nelle appresso spiegate argomentazioni:
- In ambito regionale la superficie protetta nelle sue forme più diversificate, parchi, riserve, oasi, demani ecc., impegna già superfici considerevoli;
- In ambito nazionale tale incidenza ha raggiunto oramai livelli oltremodo significativi e, alla luce delle esperienze maturate, ben pochi sono stati i benefici concreti che ne sono derivati per le popolazioni interessate e per l’ambiente che si era inteso tutelare. In molti casi le amministrazioni locali hanno manifestato la loro ferma determinazione ad una drastica riduzione delle aree interessate avendo verificato un impatto assolutamente deleterio sulle economie locali dei numerosi, e spesso privi di logica, vincoli imposti;
- In ambito locale, esiste già una moltitudine di vincoli che di fatto sono ampiamente sufficienti a tutelare il nostro patrimonio naturale, (R.N.O. Isole di Salina, Filicudi, Panarea, Alicudi e Stromboli, SIC e ZPS, vincolo idrogeologico, piano territoriale paesistico, norme di salvaguardia del Piano Regolatore Generale e della R.N.O. isole di Lipari e Vulcano, ecc.).
- L’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, di fatto, sembrerebbe insistere sulle stesse aree già assoggettate alle esistenti tutele di cui si è detto ampliandone però - senza alcun supporto scientifico che ne attesti la necessità - il peso vincolistico concorrendo così a rallentare ulteriormente lo sviluppo dell’intero territorio sia dal punto di vista economico che sociale, sino ad annullarlo di fatto, così intervenendo pesantemente ed inesorabilmente sui modelli di vita quotidiana di tutti i cittadini e pregiudicando qualsiasi attività di crescita e sviluppo. E ciò si appalesa ancora più grave ove si consideri che, nella sua estensione a mare, il parco-area marina protetta verrà ad imporre gravi limitazioni e divieti ulteriori, ad oggi non esistenti, che collidono in maniera dirompente con lo sviluppo del turismo nautico senza specifico e comprovato beneficio per la flora e la fauna marina. Ci appare infatti alquanto singolare che, da un lato, si impongano limiti e divieti mentre, dall’altro, i Comuni del comprensorio eoliano non sono dotati nemmeno di un impianto di depurazione con conseguente sversamento in mare di acque luride solo parzialmente pretrattate. Le esperienze dell’Arcipelago della Maddalena, dell’Arcipelago Toscano e, in Sicilia, lo stato “comatoso” delle aree marine protette delle Egadi e di Ustica e, per quanto riguarda il territorio siciliano in particolare, i malumori delle popolazioni dei comuni ricadenti nell’ambito del parco regionale dei Nebrodi, pare non abbiano insegnato nulla;
- A tutt'oggi nessuna seria attività di informazione è stata avviata, sia dalla amministrazione locale che da quella regionale, per incontrare le categorie interessate ed illustrare quelli che sarebbero i pro ed i contro di un Parco, né tantomeno è stata esibita alcuna bozza di regolamento, né sullo stesso si è incontrata la popolazione locale per quello che avrebbe dovuto (o dovrebbe) essere un approfondito confronto-dibattito;
- Il parco si avvia a nascere con una perimetrazione scellerata che non tiene assolutamente conto dell'elevato grado di antropizzazione delle isole di Lipari e Vulcano, né delle aree a spiccata vocazione agricolo-pastorale incontrando quindi il più netto dissenso da parte delle popolazioni locali. In buona sostanza le istituzioni stanno per imporre alla popolazione un parco assolutamente non condiviso;
Alla luce del premesso questa Associazione non può non manifestare le più preoccupate perplessità per il metodo sino ad oggi seguito nell’assumere iniziative di così deflagrante impatto sulla realtà socio – economica del nostro arcipelago e
C h i e d e
pertanto che i cittadini siano messi in grado di manifestare il loro pensiero democraticamente mediante un referendum popolare consultivo sulla opportunità della istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie e dell’area marina protetta.
In tal senso si attende una presa di posizione forte e chiara dalle amministrazioni locali dichiarandosi comunque pronta, in difetto, a farsi carico direttamente di tale iniziativa chiedendo il sostegno di tutta la cittadinanza.
La Voce Eoliana
Libera associazione senza scopo di lucro
Il Presidente
Avv. Angelo Pajno
"Si scrive acqua si legge Democrazia". Francesco Megna sostiene la campagna referendaria "L'acqua non si vende"
Riceviamo da Francesco Megna e pubblichiamo:
Egr. Direttore
desidero esternare il pieno ed incondizionato sostegno alla campagna referendaria denominata "L´ACQUA NON SI VENDE" promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l´Acqua, che vedrà l´allestimento di due banchetti per la raccolta delle firme a Lipari, nella giornata di sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.30, nella giornata di Domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.30.
Ringrazio il comitato promotore ed i volontari dei movimenti "Sinistra Ecologia e Libertà" - "Rifondazione Comunista" per aver consentito, anche ai cittadini eoliani, di poter esprimere il netto dissenso alla privatizzazione dell´acqua, attraverso la sottoscrizione dei quesiti referendari.
La legge finanziaria della Regione Siciliana approvata pochi giorni orsono ha finalmente azzerato la precedente gestione privata o semiprivata del servizio idrico.
Anche il Consiglio Comunale di Lipari, con voto unanime, si è recentemente espresso contro la privatizzazione del servizio idrico ed a favore della gestione pubblica dell´acqua.
Adesso tocca a noi!
Sottoscrivendo i tre quesiti referendari potremo finalmente fermare la corsa scellerata alla privatizzazione, favorire la gestione pubblica del servizio idrico ed eliminare ogni tipo di profitto sul bene comune "acqua"!
L´acqua è un diritto umano universale, un bene essenziale che appartiene a tutti! Nessuno può appropriarsene, né farci profitti.
È una battaglia di civiltà, nessuno si senta escluso!
Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia!
Cordiali saluti
Francesco Megna
Egr. Direttore
desidero esternare il pieno ed incondizionato sostegno alla campagna referendaria denominata "L´ACQUA NON SI VENDE" promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l´Acqua, che vedrà l´allestimento di due banchetti per la raccolta delle firme a Lipari, nella giornata di sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.30, nella giornata di Domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.30.
Ringrazio il comitato promotore ed i volontari dei movimenti "Sinistra Ecologia e Libertà" - "Rifondazione Comunista" per aver consentito, anche ai cittadini eoliani, di poter esprimere il netto dissenso alla privatizzazione dell´acqua, attraverso la sottoscrizione dei quesiti referendari.
La legge finanziaria della Regione Siciliana approvata pochi giorni orsono ha finalmente azzerato la precedente gestione privata o semiprivata del servizio idrico.
Anche il Consiglio Comunale di Lipari, con voto unanime, si è recentemente espresso contro la privatizzazione del servizio idrico ed a favore della gestione pubblica dell´acqua.
Adesso tocca a noi!
Sottoscrivendo i tre quesiti referendari potremo finalmente fermare la corsa scellerata alla privatizzazione, favorire la gestione pubblica del servizio idrico ed eliminare ogni tipo di profitto sul bene comune "acqua"!
L´acqua è un diritto umano universale, un bene essenziale che appartiene a tutti! Nessuno può appropriarsene, né farci profitti.
È una battaglia di civiltà, nessuno si senta escluso!
Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia!
Cordiali saluti
Francesco Megna
Il sindaco di Lipari "Vogliamo fare i fatti e sul parco deve ritrovarsi la buona volontà da parte di tutti" . E annuncia revisione piano paesistico
Vi proponiamo una intervista al sindaco di Lipari, Mariano Bruno sul Parco delle Eolie. Il primo cittadino parla anche del piano paesistico in "revisione".
L'intervista è stata realizzata congiuntamente con il collega Peppe Paino
L'intervista è stata realizzata congiuntamente con il collega Peppe Paino
Piano regolatore, Parco, Piano casa. Conferenza stampa di Bruno e Guarino
Piano regolatore generale già operativo da novembre prossimo. Piano casa, Parco delle Eolie e pagina web sull'argomento.
Sono gli argomenti trattati stamattina durante una conferenza stampa dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno e dal geometra Gianfranco Guarino.
La conferenza stampa si è tenuta a margine dell'incontro sul Parco che i funzionari della Regione hanno avuto con i rappresentanti delle isole minori.
Vi proponiamo integralmente i due interventi.
Sono gli argomenti trattati stamattina durante una conferenza stampa dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno e dal geometra Gianfranco Guarino.
La conferenza stampa si è tenuta a margine dell'incontro sul Parco che i funzionari della Regione hanno avuto con i rappresentanti delle isole minori.
Vi proponiamo integralmente i due interventi.
Consigliere Corda. Attacco frontale al presidente del consiglio comunale Pino Longo
Riceviamo "Note di politica polemica" dal consigliere comunale Rosaria Corda e pubblichiamo:
Comincio con il chiedere umilmente scusa agli eoliani, ai lettori lontani che seguono le Eolie e ai direttori che gentilmente mi ospitano, per l’uso improprio di un mezzo di comunicazione che avrebbe tutt’altre finalità che non quelle di pubblicare interventi che, altrimenti, dovrebbero trovare luogo in un civico consesso e che, purtroppo, ahimè, tale non è più da qualche tempo.
Un luogo che dovrebbe insegnare a noi e ai nostri elettori, soprattutto quelli futuri, l’amore per quella democrazia partecipativa che sta alla base di ogni civile convivenza di un popolo, il quale elegge i propri rappresentanti, nei quali ripone fiducia, per capacità e appartenenza ad una idea di sviluppo globale di una comunità, democrazia nella quale ciascuno ha il diritto dovere di esprimere e di operare per il bene comune. Bene comune, quale idea di una scelta collettiva, basata sul disinteresse personale presente e futuro, scevra da ogni sovrastruttura ereditata da una cultura del “fare politica” che certamente non appartiene all’accezione originaria del termine.
Purtroppo, nella realtà delle cose, i fatti non corrispondono ai concetti. E purtroppo, si assiste ad una inesorabile perdita di valori, che dovrebbero essere universalmente sentiti come tali, in tale forma emorragica, che ogni tentativo di intervento si riduce ad inutili tamponamenti delle singole ferite.
I fatti smentiscono regolarmente le parole, perfettamente elaborate e propinate ad ogni piè spinto attraverso gli organi di comunicazione a noi più cari, soprattutto quello più in uso: il pettegolezzo da bar, laddove spesso si ha la presunzione di determinare azioni in un senso o nell’altro, manovre politiche, piuttosto che improbabili e aleatorie alleanze di comodo, destinate miseramente al fallimento, e delle quali vittime inconsapevoli diventano i cittadini, che spesso vengono coinvolti in un vortice di bugie, di “sviamenti” artati all’uopo , ai quali non possono e non sanno sottrarsi, divenendo, loro malgrado, complici di un disegno abilmente tramato dagli stessi che hanno beneficiato dei loro voti, e che per amore di un maggiore “accaparramento” futuro non esitano a lesinare.
Cosa ci resta da fare allora nelle riunioni del Consiglio Comunale, se è già stato tutto deciso tra una granita ed un aperitivo, una birra e un caffè?
Questa domanda avrei desiderato rivolgerla al Presidente del Consiglio, in quell’aula consiliare dove dovrei risiedere, dove avrei anche diritto di parola e nella quale imparzialità, rispetto dei ruoli, civile confronto dovrebbero dallo stesso essere garantiti. In un civico consesso capace di rivolgere indirizzi politici collettivi, capace di operare un effettivo controllo sulle azioni amministrative e in grado di elevare non i toni della discussione, come regolarmente accade, ma quantomeno le idee progettuali ad un livello consono alla qualità del paese che rappresentiamo.
A cosa si assiste invece regolarmente in tutte quelle riunioni, divenute ormai quasi giornaliere, convocate ormai quasi tutte adducendo i motivi dell’urgenza, che francamente tale non è quasi mai, riunioni nelle quali gli insulti, spesso rivolti alla persona e non al ruolo, i discorsi recriminatori per quello che è stato e non potrà mai essere, prendono regolarmente il posto della produttività a noi richiesta?
La motivazione ricorrente è questa: “il Consiglio comunale è sovrano e deve riprendere in mano tale sovranità”.
Bene, sono d’accordo, ma i frutti di tale “sovranità” perseguita ad ogni costo, dove stanno?
E il metodo dell’”inciucio” spudorato (e dire questo è poca cosa), ormai palese a tutti, tra la figura più rappresentativa della politica popolare, dopo quella del primo cittadino, che è il Presidente del Consiglio comunale, eletto tra le fila della maggioranza, dalla maggioranza voluto alla guida del consiglio, il quale, quale “esempio di estrema coerenza e rispetto per il ruolo che esercita” e del quale proclama si riempie spesso la bocca, continua con i fatti a contribuire ad un annichilimento delle prerogative di tutti quei colleghi consiglieri che non rientrano nelle sue grazie, non concedendo la parola, avocando comode “distrazioni” che gli impediscono di sentire la richiesta di intervento, fino al punto che spesso ormai i lavori consiliari si svolgono anche in assenza del numero legale previsto dalla legge?
Che, sovrapponendo regolarmente le convocazioni consiliari, a quelle dell’amministrazione (che pure avrà qualcosa da comunicare, da far conoscere, altrimenti che ci sta a fare?), al solo scopo di impedirne la partecipazione, o quantomeno per mettere ciascuno di fronte ad una scelta difficile, ma necessaria?
Che, pur non avendo quasi mai preso parte a quelle riunioni (che egli avrebbe dovuto convocare con la “sua” maggioranza e che delle quali non se ne ha notizia), necessarie a definire le linee di intervento in consiglio allo scopo di essere produttivi senza defatigare, necessarie ad assumere tutte le informazioni e i documenti disponibili per deliberare in piena scienza e coscienza.
Che essendo forte della esperienza maturata e profondo conoscitore delle norme e dei regolamenti, usa queste armi in modo improprio solo per creare malessere a quanti, come me, amano definirsi “dilettanti” della politica in spirito di servizio?
Il risultato: nulla. Nulla di nuovo sotto il sole, nulla di buono per il nostro paese.
E questo senza remore di smentita, e senza timore di conseguenze, anzi sarebbe forse il caso che qualcuno ci mettesse il “naso”, che a qualcuno venisse in mente di chiedere conto dei “frutti” prodotti dalla sovranità del civico consesso che costa ai cittadini non solo le indennità dei consiglieri, ma anche le ore di straordinario lavoro svolto dai funzionari, quando gli stessi non vengono distolti dai compiti d’ufficio per ore ed ore, senza risultato alcuno. Sarebbe il caso che i cittadini attenti alle sorti del paese cominciassero a chiedersi, ad informarsi sul perché e dove siano finite tutte quelle deliberazioni del consiglio definite per “urgenza”.
Così come sarebbe il caso di verificare sul campo, e non solo attraverso i riferimenti da bar, di quello che realmente accade nella politica eoliana. Dove contrasti personali rischiano di essere tradotti in questioni di generale importanza, dove tutto ci si permette il lusso di concedersi, pur di avviare una campagna elettorale che dovrebbe durare almeno due anni. Perché solo questo è il reale obiettivo.
Davanti a questo modus “non” operandi (mi scuso per la licenza linguistica), di fronte alla prevaricazione di tutti i comportamenti altrimenti improntati alla imparzialità, pur cercando di garantire la personale presenza alle riunioni del civico consesso (non fosse altro per poter testimoniare personalmente di ciò che accade), da questo momento e fino al perdurare di questa che definisco “sporca”, sleale e indegna operazione che nulla ha a che vedere con la politica del “fare”, pur non risolvendomi nella facile azione di comparsa, continuo il lavoro che sono stata chiamata a fare, che so di fare nella piena coerenza e onestà intellettuale che ho scelto come modello di vita. Rimango disponibile all’ascolto di tutte le istanze di tutti i cittadini che lo vogliono, ma consentitemi di prendere le distanze da figure di questo genere che hanno prostituito la nobile arte della politica, sacrificandola all’altare del proprio “io” incondizionato. Ma tanto, tutto ciò avrà vita breve …
Rosaria Corda
Consigliere Comunale PDL
Comincio con il chiedere umilmente scusa agli eoliani, ai lettori lontani che seguono le Eolie e ai direttori che gentilmente mi ospitano, per l’uso improprio di un mezzo di comunicazione che avrebbe tutt’altre finalità che non quelle di pubblicare interventi che, altrimenti, dovrebbero trovare luogo in un civico consesso e che, purtroppo, ahimè, tale non è più da qualche tempo.
Un luogo che dovrebbe insegnare a noi e ai nostri elettori, soprattutto quelli futuri, l’amore per quella democrazia partecipativa che sta alla base di ogni civile convivenza di un popolo, il quale elegge i propri rappresentanti, nei quali ripone fiducia, per capacità e appartenenza ad una idea di sviluppo globale di una comunità, democrazia nella quale ciascuno ha il diritto dovere di esprimere e di operare per il bene comune. Bene comune, quale idea di una scelta collettiva, basata sul disinteresse personale presente e futuro, scevra da ogni sovrastruttura ereditata da una cultura del “fare politica” che certamente non appartiene all’accezione originaria del termine.
Purtroppo, nella realtà delle cose, i fatti non corrispondono ai concetti. E purtroppo, si assiste ad una inesorabile perdita di valori, che dovrebbero essere universalmente sentiti come tali, in tale forma emorragica, che ogni tentativo di intervento si riduce ad inutili tamponamenti delle singole ferite.
I fatti smentiscono regolarmente le parole, perfettamente elaborate e propinate ad ogni piè spinto attraverso gli organi di comunicazione a noi più cari, soprattutto quello più in uso: il pettegolezzo da bar, laddove spesso si ha la presunzione di determinare azioni in un senso o nell’altro, manovre politiche, piuttosto che improbabili e aleatorie alleanze di comodo, destinate miseramente al fallimento, e delle quali vittime inconsapevoli diventano i cittadini, che spesso vengono coinvolti in un vortice di bugie, di “sviamenti” artati all’uopo , ai quali non possono e non sanno sottrarsi, divenendo, loro malgrado, complici di un disegno abilmente tramato dagli stessi che hanno beneficiato dei loro voti, e che per amore di un maggiore “accaparramento” futuro non esitano a lesinare.
Cosa ci resta da fare allora nelle riunioni del Consiglio Comunale, se è già stato tutto deciso tra una granita ed un aperitivo, una birra e un caffè?
Questa domanda avrei desiderato rivolgerla al Presidente del Consiglio, in quell’aula consiliare dove dovrei risiedere, dove avrei anche diritto di parola e nella quale imparzialità, rispetto dei ruoli, civile confronto dovrebbero dallo stesso essere garantiti. In un civico consesso capace di rivolgere indirizzi politici collettivi, capace di operare un effettivo controllo sulle azioni amministrative e in grado di elevare non i toni della discussione, come regolarmente accade, ma quantomeno le idee progettuali ad un livello consono alla qualità del paese che rappresentiamo.
A cosa si assiste invece regolarmente in tutte quelle riunioni, divenute ormai quasi giornaliere, convocate ormai quasi tutte adducendo i motivi dell’urgenza, che francamente tale non è quasi mai, riunioni nelle quali gli insulti, spesso rivolti alla persona e non al ruolo, i discorsi recriminatori per quello che è stato e non potrà mai essere, prendono regolarmente il posto della produttività a noi richiesta?
La motivazione ricorrente è questa: “il Consiglio comunale è sovrano e deve riprendere in mano tale sovranità”.
Bene, sono d’accordo, ma i frutti di tale “sovranità” perseguita ad ogni costo, dove stanno?
E il metodo dell’”inciucio” spudorato (e dire questo è poca cosa), ormai palese a tutti, tra la figura più rappresentativa della politica popolare, dopo quella del primo cittadino, che è il Presidente del Consiglio comunale, eletto tra le fila della maggioranza, dalla maggioranza voluto alla guida del consiglio, il quale, quale “esempio di estrema coerenza e rispetto per il ruolo che esercita” e del quale proclama si riempie spesso la bocca, continua con i fatti a contribuire ad un annichilimento delle prerogative di tutti quei colleghi consiglieri che non rientrano nelle sue grazie, non concedendo la parola, avocando comode “distrazioni” che gli impediscono di sentire la richiesta di intervento, fino al punto che spesso ormai i lavori consiliari si svolgono anche in assenza del numero legale previsto dalla legge?
Che, sovrapponendo regolarmente le convocazioni consiliari, a quelle dell’amministrazione (che pure avrà qualcosa da comunicare, da far conoscere, altrimenti che ci sta a fare?), al solo scopo di impedirne la partecipazione, o quantomeno per mettere ciascuno di fronte ad una scelta difficile, ma necessaria?
Che, pur non avendo quasi mai preso parte a quelle riunioni (che egli avrebbe dovuto convocare con la “sua” maggioranza e che delle quali non se ne ha notizia), necessarie a definire le linee di intervento in consiglio allo scopo di essere produttivi senza defatigare, necessarie ad assumere tutte le informazioni e i documenti disponibili per deliberare in piena scienza e coscienza.
Che essendo forte della esperienza maturata e profondo conoscitore delle norme e dei regolamenti, usa queste armi in modo improprio solo per creare malessere a quanti, come me, amano definirsi “dilettanti” della politica in spirito di servizio?
Il risultato: nulla. Nulla di nuovo sotto il sole, nulla di buono per il nostro paese.
E questo senza remore di smentita, e senza timore di conseguenze, anzi sarebbe forse il caso che qualcuno ci mettesse il “naso”, che a qualcuno venisse in mente di chiedere conto dei “frutti” prodotti dalla sovranità del civico consesso che costa ai cittadini non solo le indennità dei consiglieri, ma anche le ore di straordinario lavoro svolto dai funzionari, quando gli stessi non vengono distolti dai compiti d’ufficio per ore ed ore, senza risultato alcuno. Sarebbe il caso che i cittadini attenti alle sorti del paese cominciassero a chiedersi, ad informarsi sul perché e dove siano finite tutte quelle deliberazioni del consiglio definite per “urgenza”.
Così come sarebbe il caso di verificare sul campo, e non solo attraverso i riferimenti da bar, di quello che realmente accade nella politica eoliana. Dove contrasti personali rischiano di essere tradotti in questioni di generale importanza, dove tutto ci si permette il lusso di concedersi, pur di avviare una campagna elettorale che dovrebbe durare almeno due anni. Perché solo questo è il reale obiettivo.
Davanti a questo modus “non” operandi (mi scuso per la licenza linguistica), di fronte alla prevaricazione di tutti i comportamenti altrimenti improntati alla imparzialità, pur cercando di garantire la personale presenza alle riunioni del civico consesso (non fosse altro per poter testimoniare personalmente di ciò che accade), da questo momento e fino al perdurare di questa che definisco “sporca”, sleale e indegna operazione che nulla ha a che vedere con la politica del “fare”, pur non risolvendomi nella facile azione di comparsa, continuo il lavoro che sono stata chiamata a fare, che so di fare nella piena coerenza e onestà intellettuale che ho scelto come modello di vita. Rimango disponibile all’ascolto di tutte le istanze di tutti i cittadini che lo vogliono, ma consentitemi di prendere le distanze da figure di questo genere che hanno prostituito la nobile arte della politica, sacrificandola all’altare del proprio “io” incondizionato. Ma tanto, tutto ciò avrà vita breve …
Rosaria Corda
Consigliere Comunale PDL
"Perchè l'ufficio postale di Quattropani continua a restare chiuso?". Il consigliere Biviano (PD) interroga il sindaco di Lipari
Questa l'interrogazione presentata al Sindaco del Comune di Lipari, dott. Mariano Bruno, dal consigliere comunale Giacomo Biviano.
OGGETTO: Ufficio Postale di Quattropani.
Egregio Sindaco,
Nella frazione di Quattropani, la più distante dal centro e tra le più popolose dell’isola di Lipari, da circa 10 mesi è stato soppresso l’unico ufficio postale, adducendo come motivazione principale quella di aver impegnato i locali ospitanti per un progetto di riqualificazione ambientale dei punti panoramici della contrada, approvato con delibera di G.M. n.77 del 18/05/2007, in quanto, altrimenti, sarebbero stati persi i finanziamenti previsti per tale scopo.
Ribadisco, ancora una volta, di non condividere il modo di agire della sua Amministrazione. Ritengo, infatti, che prima d'impegnare i suddetti locali si sarebbe dovuto procedere prima all'individuazione dei nuovi locali da adibire ad ufficio postale e contemporaneamente stipulare un nuovo contratto di locazione con il gruppo postale.
Lei, invece, ha ugualmente impegnato i locali procedendo, poco dopo, a diffidare il Gruppo Poste Italiane affinchè sgomberasse gli stessi. Inoltre, si è anche rivolto alla Procura della Repubblica chiedendo, paradossalmente, di valutare se potevano intravedersi fattispecie penalmente rilevanti, da un lato per interruzione di pubblico servizio, vista la chiusura dell’ufficio da circa due mesi, e dall’altro per non aver proceduto allo sgombero........IL MASSIMO DELLA CONTRADDIZIONE!
Risultato: Li ha letteralmente “BUTTATI FUORI” e contemporaneamente ha anche interessato la Procura per valutare eventuali ipotesi di reato.
Da quando l'ufficio postale è stato soppresso ho indirizzato diverse note e interrogazioni a Lei e al suddetto gruppo postale, senza tuttavia trovare concreto riscontro ad un problematica che, a suo dire e in maniera ottimistica, appariva invece di facile soluzione.
Riporto alcune sue affermazioni in risposta ad una mia interrogazione del 17 dicembre 2010:
"....Le significo che, alla presenza anche di cittadini di Quattropani, nella fattispecie il sig. Bonino, funzionari delle Poste Italiane - Filiale di Messina, hanno visitato, nella predetta frazione, due locali, ritenendoli entrambi idonei allo scopo."
"Le comunico che proprio oggi (28/12/2009) il Direttore della Filiale delle Poste di Messina ha comunicato che lo sportello di Quattropani è stato inserito nell'elenco degli Uffici da riaprire al più presto".
"Si fa presente che ove non venissero mantenuti gli impegni assunti dalle Poste Italiane, si procederà per le vie giudiziarie".
Sindaco Bruno, mi dispiace ma non posso non rievocare il titolo di una vecchia ma sempre attuale canzone della grande Mina: "Parole, parole, parole........".
Alla luce di quanto esposto La interrogo per sapere:
Per quale misterioso motivo non si è ancora proceduti all'apertura del nuovo Ufficio postale nella frazione di Quattropani, visto che i nuovi locali visitati dai funzionari del Gruppo Poste Italiane sono stati ritenuti idonei allo scopo e visti anche gli impegni assunti da Lei e dallo stesso gruppo postale;
Quali sono, eventualmente, i tempi o quanto bisognerà ancora attendere per la riapertura delle stesso;
Qualora il Gruppo Poste Italiane, invece, non intendesse riaprire l’ufficio postale, la sua intenzione e unica soluzione rimarrebbe sempre quella di procedere per le vie giudiziarie o cosa?
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
OGGETTO: Ufficio Postale di Quattropani.
Egregio Sindaco,
Nella frazione di Quattropani, la più distante dal centro e tra le più popolose dell’isola di Lipari, da circa 10 mesi è stato soppresso l’unico ufficio postale, adducendo come motivazione principale quella di aver impegnato i locali ospitanti per un progetto di riqualificazione ambientale dei punti panoramici della contrada, approvato con delibera di G.M. n.77 del 18/05/2007, in quanto, altrimenti, sarebbero stati persi i finanziamenti previsti per tale scopo.
Ribadisco, ancora una volta, di non condividere il modo di agire della sua Amministrazione. Ritengo, infatti, che prima d'impegnare i suddetti locali si sarebbe dovuto procedere prima all'individuazione dei nuovi locali da adibire ad ufficio postale e contemporaneamente stipulare un nuovo contratto di locazione con il gruppo postale.
Lei, invece, ha ugualmente impegnato i locali procedendo, poco dopo, a diffidare il Gruppo Poste Italiane affinchè sgomberasse gli stessi. Inoltre, si è anche rivolto alla Procura della Repubblica chiedendo, paradossalmente, di valutare se potevano intravedersi fattispecie penalmente rilevanti, da un lato per interruzione di pubblico servizio, vista la chiusura dell’ufficio da circa due mesi, e dall’altro per non aver proceduto allo sgombero........IL MASSIMO DELLA CONTRADDIZIONE!
Risultato: Li ha letteralmente “BUTTATI FUORI” e contemporaneamente ha anche interessato la Procura per valutare eventuali ipotesi di reato.
Da quando l'ufficio postale è stato soppresso ho indirizzato diverse note e interrogazioni a Lei e al suddetto gruppo postale, senza tuttavia trovare concreto riscontro ad un problematica che, a suo dire e in maniera ottimistica, appariva invece di facile soluzione.
Riporto alcune sue affermazioni in risposta ad una mia interrogazione del 17 dicembre 2010:
"....Le significo che, alla presenza anche di cittadini di Quattropani, nella fattispecie il sig. Bonino, funzionari delle Poste Italiane - Filiale di Messina, hanno visitato, nella predetta frazione, due locali, ritenendoli entrambi idonei allo scopo."
"Le comunico che proprio oggi (28/12/2009) il Direttore della Filiale delle Poste di Messina ha comunicato che lo sportello di Quattropani è stato inserito nell'elenco degli Uffici da riaprire al più presto".
"Si fa presente che ove non venissero mantenuti gli impegni assunti dalle Poste Italiane, si procederà per le vie giudiziarie".
Sindaco Bruno, mi dispiace ma non posso non rievocare il titolo di una vecchia ma sempre attuale canzone della grande Mina: "Parole, parole, parole........".
Alla luce di quanto esposto La interrogo per sapere:
Per quale misterioso motivo non si è ancora proceduti all'apertura del nuovo Ufficio postale nella frazione di Quattropani, visto che i nuovi locali visitati dai funzionari del Gruppo Poste Italiane sono stati ritenuti idonei allo scopo e visti anche gli impegni assunti da Lei e dallo stesso gruppo postale;
Quali sono, eventualmente, i tempi o quanto bisognerà ancora attendere per la riapertura delle stesso;
Qualora il Gruppo Poste Italiane, invece, non intendesse riaprire l’ufficio postale, la sua intenzione e unica soluzione rimarrebbe sempre quella di procedere per le vie giudiziarie o cosa?
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Forestali del servizio antincendio Un migliaio al lavoro dal 20 maggio. Interessate anche le Eolie
Accordo raggiunto. I lavoratori forestali del servizio antincendio entreranno in servizio il prossimo 20 maggio. L'intesa è stata ratificato all'assessorato regionale al Territorio e ambiente, presente l'assessore regionale Di Mauro, il direttore generale del Comando forestale Tolomeo, i segretari regionali di Fai Cisl Fabrizio Colonna, Flai Cgil Salvatore Tripi e Uila Uil Gaetano Pensabene. La Fai Cisl di Messina era rappresentata dal segretario Calogero Cipriano.
L'assessore Di Mauro ha illustrato l'iter procedurale che consentirà di rispettare il protocollo stipulato il 14 maggio 2009, una delle istanze inoltrate dai sindacati di categoria che hanno chiesto e ottenuto di far partire entro e non oltre il 20 maggio il servizio per i lavoratori forestali che così potranno completare le 151 giornate lavorative entro il 2010. Il dirigente generale del Comando del Corpo forestale, arch. Tolomeo, ha anticipato la convocazione degli ispettori ripartimentali di tutta la Sicilia per dare avvio alle procedure per l'inizio effettivo dell'attività lavorativa. Le risorse per il servizio saranno reperite dai Fondi Par-Fas e permetteranno il rafforzamento degli interventi che rappresentano una priorità strategica per le politiche di sviluppo del territorio.
Nella nostra provincia sono circa un migliaio i forestali interessati al provvedimento: «Massima soddisfazione – ha detto il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Fabrizio Colonna – per il raggiungimento di un risultato agognato, ma frutto dell'opera e del sacrificio di tanti lavoratori e dirigenti sindacali. Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà economiche dell'ultimo anno».
Soddisfazione arriva anche dal segretario della Fai Cisl di Messina, Calogero Cipriano: «Un risultato importante per la nostra provincia – ha detto – perché potranno essere avviati interventi non più rimandabili in un territorio tanto vasto che ha necessità di essere sempre monitorato e curato. Il risultato ottenuto è anche una risposta concreta, nei fatti e non nelle parole, alle esigenze e alle richieste di tanti lavoratori forestali della provincia di Messina. Un risultato reso ancora più importante dal fatto che vi è già la copertura finanziaria per tutto il 2010».
L'assessore Di Mauro ha illustrato l'iter procedurale che consentirà di rispettare il protocollo stipulato il 14 maggio 2009, una delle istanze inoltrate dai sindacati di categoria che hanno chiesto e ottenuto di far partire entro e non oltre il 20 maggio il servizio per i lavoratori forestali che così potranno completare le 151 giornate lavorative entro il 2010. Il dirigente generale del Comando del Corpo forestale, arch. Tolomeo, ha anticipato la convocazione degli ispettori ripartimentali di tutta la Sicilia per dare avvio alle procedure per l'inizio effettivo dell'attività lavorativa. Le risorse per il servizio saranno reperite dai Fondi Par-Fas e permetteranno il rafforzamento degli interventi che rappresentano una priorità strategica per le politiche di sviluppo del territorio.
Nella nostra provincia sono circa un migliaio i forestali interessati al provvedimento: «Massima soddisfazione – ha detto il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Fabrizio Colonna – per il raggiungimento di un risultato agognato, ma frutto dell'opera e del sacrificio di tanti lavoratori e dirigenti sindacali. Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà economiche dell'ultimo anno».
Soddisfazione arriva anche dal segretario della Fai Cisl di Messina, Calogero Cipriano: «Un risultato importante per la nostra provincia – ha detto – perché potranno essere avviati interventi non più rimandabili in un territorio tanto vasto che ha necessità di essere sempre monitorato e curato. Il risultato ottenuto è anche una risposta concreta, nei fatti e non nelle parole, alle esigenze e alle richieste di tanti lavoratori forestali della provincia di Messina. Un risultato reso ancora più importante dal fatto che vi è già la copertura finanziaria per tutto il 2010».
giovedì 6 maggio 2010
Giorgianni (UDC): "Coerenti con l'elettorato e contenti di non far parte della peggiore amministrazione espressa in questo comune da sempre"
Riceviamo dal rag. Marco Giorgianni (UDC) e pubblichiamo:
Ho ascoltato una intervista rilasciata dal Sindaco di Lipari che, nella parte finale, parla delle posizioni politiche che qualificano l’UDC e che di conseguenza meritano un chiarimento.
Innanzitutto l’UDC Eoliano che è degnamente rappresentato anche dal Consigliere Lauria, ma non solo, vanta una ampio radicamento nel territorio così come dimostrato in ogni tornata elettorale, comprese le ultime comunali, nazionali, regionali ed europee. Agli Eoliani che ci hanno onorato con il loro consenso abbiamo promesso che non avremmo avuto mai nulla a che fare con i metodi , le azioni, e i programmi di questa fallimentare amministrazione.
Siamo d’accordo sul fatto che le posizioni di ognuno di noi ci “qualificano”, e noi crediamo di esserci “qualificati”, anzi addirittura “redenti” mantenendo una azione coerente di opposizione politica a quella che consideriamo la peggiore amministrazione espressa in questo Comune da sempre.
Per questo motivo, seppur a nostra conoscenza, non ci sia all’ordine del giorno la discussione di alcuna mozione di sfiducia, non comprendo perché chi milita o condivide l’azione politica dell’UDC non debba esprimersi favorevolmente a qualsiasi ipotesi di sfiducia nei confronti di una amministrazione che non si condivide e si condanna per inefficacia, inefficienza e dolo.
Anche perché non capisco cosa intenda dire il Sindaco quando ci definisce partito di “governo”.
Noi siamo all’OPPOSIZIONE di questo Governo Nazionale, OPPOSIZIONE a questo Governo Regionale e sopratutto OPPOSIZIONE a questa Amministrazione Comunale.
In base a quale solidarietà amministrativa dovremmo operare consentendo un’amministrazione del paese contraria, per noi, agli stessi interessi del nostro Comune.
Se intendeva dire, pur esprimendosi malamente, che un partito inserito in un civile contesto politico votato alla cultura del fare, deve avere rispetto della volontà dell’elettorato che ha espresso una maggioranza che deve governare sino alla scadenza del mandato, gli rammento che l’istituto della sfiducia al Sindaco è uno strumento democratico previsto dal nostro ordinamento e che quando vi siano le giuste motivazioni rassegna nuovamente all’elettorato la responsabilità di scegliere da chi vuole essere governato. D’altronde nel caso di altre precedenti sfiducie non mi pare che l’attuale Sindaco abbia espresso contrarietà o giudizi negativi di principio.
Per ultimo, in riferimento alla conclusiva frase con la quale il Sindaco chiede se il Paese possa essere lasciato “nelle mani” di Sabatini e Lauria, verrebbe troppo semplicistico rispondere che sono certamente mani più capaci di quelle che oggi armeggiano in questa Amministrazione, rischierei, con il paragone, di offendere Sabatini e Lauria. L’affermazione del Sindaco riflette invece qualcosa di più grave e ormai troppo conosciuto, cioè, il tentativo spesso perpetuato dal Sindaco con amici e nemici, che impossibilitato a mobilitare il consenso sulla sua azione politica per assenza di argomenti e programmi seri, tenta di raccogliere almeno i frutti di una presunta avversione verso questo o quell’avversario quasi a sostenere, “ non restate con me per me, ma per non stare con l’altro”.
UDC
Marco Giorgianni
Ho ascoltato una intervista rilasciata dal Sindaco di Lipari che, nella parte finale, parla delle posizioni politiche che qualificano l’UDC e che di conseguenza meritano un chiarimento.
Innanzitutto l’UDC Eoliano che è degnamente rappresentato anche dal Consigliere Lauria, ma non solo, vanta una ampio radicamento nel territorio così come dimostrato in ogni tornata elettorale, comprese le ultime comunali, nazionali, regionali ed europee. Agli Eoliani che ci hanno onorato con il loro consenso abbiamo promesso che non avremmo avuto mai nulla a che fare con i metodi , le azioni, e i programmi di questa fallimentare amministrazione.
Siamo d’accordo sul fatto che le posizioni di ognuno di noi ci “qualificano”, e noi crediamo di esserci “qualificati”, anzi addirittura “redenti” mantenendo una azione coerente di opposizione politica a quella che consideriamo la peggiore amministrazione espressa in questo Comune da sempre.
Per questo motivo, seppur a nostra conoscenza, non ci sia all’ordine del giorno la discussione di alcuna mozione di sfiducia, non comprendo perché chi milita o condivide l’azione politica dell’UDC non debba esprimersi favorevolmente a qualsiasi ipotesi di sfiducia nei confronti di una amministrazione che non si condivide e si condanna per inefficacia, inefficienza e dolo.
Anche perché non capisco cosa intenda dire il Sindaco quando ci definisce partito di “governo”.
Noi siamo all’OPPOSIZIONE di questo Governo Nazionale, OPPOSIZIONE a questo Governo Regionale e sopratutto OPPOSIZIONE a questa Amministrazione Comunale.
In base a quale solidarietà amministrativa dovremmo operare consentendo un’amministrazione del paese contraria, per noi, agli stessi interessi del nostro Comune.
Se intendeva dire, pur esprimendosi malamente, che un partito inserito in un civile contesto politico votato alla cultura del fare, deve avere rispetto della volontà dell’elettorato che ha espresso una maggioranza che deve governare sino alla scadenza del mandato, gli rammento che l’istituto della sfiducia al Sindaco è uno strumento democratico previsto dal nostro ordinamento e che quando vi siano le giuste motivazioni rassegna nuovamente all’elettorato la responsabilità di scegliere da chi vuole essere governato. D’altronde nel caso di altre precedenti sfiducie non mi pare che l’attuale Sindaco abbia espresso contrarietà o giudizi negativi di principio.
Per ultimo, in riferimento alla conclusiva frase con la quale il Sindaco chiede se il Paese possa essere lasciato “nelle mani” di Sabatini e Lauria, verrebbe troppo semplicistico rispondere che sono certamente mani più capaci di quelle che oggi armeggiano in questa Amministrazione, rischierei, con il paragone, di offendere Sabatini e Lauria. L’affermazione del Sindaco riflette invece qualcosa di più grave e ormai troppo conosciuto, cioè, il tentativo spesso perpetuato dal Sindaco con amici e nemici, che impossibilitato a mobilitare il consenso sulla sua azione politica per assenza di argomenti e programmi seri, tenta di raccogliere almeno i frutti di una presunta avversione verso questo o quell’avversario quasi a sostenere, “ non restate con me per me, ma per non stare con l’altro”.
UDC
Marco Giorgianni
Parco delle Eolie. Uno di qui, uno di là. Anche i funzionari regionali devono fare i conti con lo scollamento tra consiglio e amministrazione
Proseguono i lavori del consiglio comunale di Lipari che, dopo l'autorizzazione concessa dall'assessore regionale Di Mauro, ha ospitato (sino alle 17 circa) entrambi i funzionari regionali che stanno lavorando al Parco delle Eolie.
Da quasi novanta minuti il consiglio è stato aperto all'intervento dei cittadini. Per quanto riguarda i funzionari regionali è presente soltanto il dottor Salvatore Di Martino. Il collega Francesco Gendusa si trova invece nella stanza del sindaco dove doveva tenersi una riunione con i cittadini.
Per l'ennesima volta sull'argomento si registra, quindi, una divisione tra l'amministrazione e il consiglio.
Il presidente Longo aveva chiesto che l'interlocuzione dei cittadini con i funzionari potesse avvenire nell'aula consiliare. Di diverso avviso il sindaco che ha ritenuto la riunione con i cittadini dovesse tenersi secondo le modalità annunciate e non in consiglio. Come anticipato è venuta fuori l'ennesima spaccatura, alla quale si sono dovuti adeguare i funzionari: uno in consiglio, uno nella stanza del sindaco. A dire il vero in quest'ultima sono pochi i presenti.
In aula consiliare, oltre ai consiglieri e al presidente Longo, hanno preso la parola la dottoressa Angela Mazziotta, il presidente dei geometri eoliani Bartolo Favaloro, il geometra Aldo Natoli, il dott. Pino La Greca.
Tutti seppure con modalità diverse hanno evidenziato la preoccupazione per l'ennesimo vincolo e per quello che viene ritiene un ulteriore "blocco" alla vita delle isole e degli isolani. Si è anche appreso che in un paio di giorni sono state già raccolte circa tremila firme per la petizione sottoscritta dai cittadini che intendono richiedere un referendum consultivo sul parco.
Da quasi novanta minuti il consiglio è stato aperto all'intervento dei cittadini. Per quanto riguarda i funzionari regionali è presente soltanto il dottor Salvatore Di Martino. Il collega Francesco Gendusa si trova invece nella stanza del sindaco dove doveva tenersi una riunione con i cittadini.
Per l'ennesima volta sull'argomento si registra, quindi, una divisione tra l'amministrazione e il consiglio.
Il presidente Longo aveva chiesto che l'interlocuzione dei cittadini con i funzionari potesse avvenire nell'aula consiliare. Di diverso avviso il sindaco che ha ritenuto la riunione con i cittadini dovesse tenersi secondo le modalità annunciate e non in consiglio. Come anticipato è venuta fuori l'ennesima spaccatura, alla quale si sono dovuti adeguare i funzionari: uno in consiglio, uno nella stanza del sindaco. A dire il vero in quest'ultima sono pochi i presenti.
In aula consiliare, oltre ai consiglieri e al presidente Longo, hanno preso la parola la dottoressa Angela Mazziotta, il presidente dei geometri eoliani Bartolo Favaloro, il geometra Aldo Natoli, il dott. Pino La Greca.
Tutti seppure con modalità diverse hanno evidenziato la preoccupazione per l'ennesimo vincolo e per quello che viene ritiene un ulteriore "blocco" alla vita delle isole e degli isolani. Si è anche appreso che in un paio di giorni sono state già raccolte circa tremila firme per la petizione sottoscritta dai cittadini che intendono richiedere un referendum consultivo sul parco.
Parco delle Eolie. L'assessore regionale Di Mauro da l'ok i funzionari possono partecipare alla riunione del consiglio comunale
E' arrivata l'autorizzazione dell'assessore regionale del territorio e ambiente Roberto Di Mauro affinchè i dirigenti regionali Salvatore Di Martino e Francesco Gendusa partecipino alla riunione del consiglio comunale. I tecnici, che prima hanno incontrato alcuni consiglieri di maggioranza e alcuni cittadini (vedi notizia precedente) si sono quindi trasferiti nell'aula consiliare per relazionare sul parco e chiarire i dubbi ai consiglieri.
Oggi pomeriggio alle 17, nella sala congressi del comune di Lipari, incontreranno la cittadinanza liparese e domani alle 10 i presidenti di corcoscrizione e i cittadini delle isole minori
Oggi pomeriggio alle 17, nella sala congressi del comune di Lipari, incontreranno la cittadinanza liparese e domani alle 10 i presidenti di corcoscrizione e i cittadini delle isole minori
Malfa. "Non è questo il mio modo di intendere la politica". Si dimette per protesta il consigliere comunale Maria Giovanna Cafarella.
QUESTA LA LETTERA CHE IL CONSIGLIERE, CAFARELLA HA INVIATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI MALFA
Oggetto: Dimissioni
La sottoscritta Maria Giovanna Cafarella con la presente rassegna le proprie dimissioni da consigliere comunale del Comune di Malfa. Dopo lunga riflessione, e con la stima personale nei confronti di tutti , ho ritenuto fosse giusto assumere questa decisione, convinta seppur sofferta, di lasciare l´Amministrazione, non a caso in un momento in cui la politica non sta dando il meglio di sé.
Non è sicuramente questo il mio modo di intendere la politica, per cui la mia decisione vuole anche essere un segnale di protesta e di assoluta presa di distanza da certi metodi e comportamenti politici che non tengono nella giusta considerazione nè rispecchiano le reali esigenze della popolazione.
Nel lasciare sono sinceramente dispiaciuta di non essere stata in grado di dare ai miei compaesani , il contributo che avrei voluto.
Spero almeno di essere riuscita a dare, con i miei interventi una testimonianza di correttezza, sobrietà e sintesi nel rispetto dei colleghi tutti.
Auguro buon lavoro a tutti, ciascun nel proprio ruolo, nell´interesse dei cittadini del Comune di Malfa.
Distinti saluti.
Malfa li 5.05.2010
Maria Giovanna Cafarella
Parco delle Eolie. Consiglio e amministrazione di Lipari su...strade diverse
Parco delle Eolie. Consiglio e amministrazione su ....strade diverse. Il consiglio comunale, riunito in aggiornamento, chiede ai tecnici della Regione Salvatore De Martino e Francesco Gendusa, invitati dall'amministrazione ad incontrare consiglieri ed assessori nella stanza del sindaco, di scendere in aula consiliare per un incontro ma ottiene un diniego.
I funzionari non sono autorizzati a ciò dall'assessore regionale. Tra scontri e prese di posizione il consiglio comunale prosegue nei suoi lavori d'aula (bocciata la delibera per l'istituzione di un canone per l'utilizzo dell'anfiteatro e di stanze comunali per i matrimoni civili), i funzionari incontrano qualche consigliere di maggioranza, un gruppo di cittadini e il presidente dell'Associazione "Voce eoliana". Alla riunione non partecipa attivamente l'assessore Natale Famà in aperto contrasto con la costituzione del parco. Vi proponiamo tre video che documentano una buona parte della riunione, l'introduzione del sindaco Bruno, lo "scontro" Giannò-Longo, i momenti di tensione con i cittadini, alcuni chiarimenti da parte dei funzionari.
I funzionari non sono autorizzati a ciò dall'assessore regionale. Tra scontri e prese di posizione il consiglio comunale prosegue nei suoi lavori d'aula (bocciata la delibera per l'istituzione di un canone per l'utilizzo dell'anfiteatro e di stanze comunali per i matrimoni civili), i funzionari incontrano qualche consigliere di maggioranza, un gruppo di cittadini e il presidente dell'Associazione "Voce eoliana". Alla riunione non partecipa attivamente l'assessore Natale Famà in aperto contrasto con la costituzione del parco. Vi proponiamo tre video che documentano una buona parte della riunione, l'introduzione del sindaco Bruno, lo "scontro" Giannò-Longo, i momenti di tensione con i cittadini, alcuni chiarimenti da parte dei funzionari.
Parco delle Eolie. La parola alle gente attraverso un referendum consultivo
L'associazione "Voce eoliana" non ci sta ad un parco calato dall'alto e, oltre ad un coinvolgimento attivo della popolazione, chiede, così come evidenziato in un manifesto apparso stamani sui muri di Lipari, un referendum consultivo. La richiesta-come evidenzia il presidente avv. Angelo Pajno nell'intervista che segue- è verso l'amministrazione. In caso contrario si agirà autonomamente.
L'intervista:
L'intervista:
Ridurre il numero degli assessori della Provincia di Messina (15!)
La giunta provinciale di Messina è più numerosa di quelle di Catania e Palermo. Sia l'amministrazione provinciale del capoluogo siciliano che quella della città etnea hanno ridotto il numero degli assessori. Palermo (1.245.981 abitanti) ha portato i componenti della giunta a 12; Catania (1.087.568 abitanti) è scesa addirittura a 10. Insomma, una bella sfoltita in un'ottica di razionalizzazione della spesa pubblica.
Messina non ha fatto altrettanto, mantenendo a quota 15 il numero dei suoi assessori provinciali a fronte di 654.601 abitanti. Raffronti francamente stridenti, che hanno sollecitato così l'intervento del consigliere d'opposizione del Pd, Pippo Rao, il quale andando dritto al cuore della questione ha presentato al presidente Nanni Ricevuto una richiesta di riduzione del numero degli assessori. Troppi obiettivamente.
Rao suggerisce di portarli a un quarto dei consiglieri provinciali. «Tale gesto – sottolinea il consigliere – in linea con la tendenza che il legislatore ha previsto da tempo con legge finanziaria e ribadita dal recente decreto legge del marzo scorso che prevede per il 2010 la riduzione degli assessori negli enti locali, pur rinviandone l'obbligo alle amministrazioni che andranno ad elezioni, è un chiaro segnale nell'ottica di riduzione dei costi della spesa pubblica. D'altronde – prosegue – le Province di Palermo e Catania hanno già provveduto come era giusto che fosse. E chiaramente parliamo di enti con bilanci molto più sostanziosi rispetto a Palazzo dei leoni. Inoltre l'esiguità di somme per i capitoli di bilancio per alcuni assessorati, rendono gli stessi assolutamente impossibilitati a svolgere adeguate azioni, limitandosi tante volte alla ordinaria amministrazione, e in alcuni casi addirittura alla sola rappresentanza! Può un assessorato essere solo fonte di stipendio, visto che non è nelle condizioni di potere incidere fattivamente con risorse e mezzi sul contesto territoriale?. Né in questi anni di amministrazione Ricevuto – rimarca Rao – sono state intercettate adeguate risorse aggiuntive di provenienza comunitaria o si sono ricevuti segnali concreti dal governo nazionale "amico" in termini finanziari, che invece in campagna elettorale erano stati lanciati».
Al di là del colore politico, la riduzione degli assessori provinciali è certamente un provvedimento di buon senso che va esitato, a prescindere dai meriti (o demeriti) dei 15. Così come hanno già fatto a Palermo e Catania. O vogliamo farci sempre riconoscere?
Messina non ha fatto altrettanto, mantenendo a quota 15 il numero dei suoi assessori provinciali a fronte di 654.601 abitanti. Raffronti francamente stridenti, che hanno sollecitato così l'intervento del consigliere d'opposizione del Pd, Pippo Rao, il quale andando dritto al cuore della questione ha presentato al presidente Nanni Ricevuto una richiesta di riduzione del numero degli assessori. Troppi obiettivamente.
Rao suggerisce di portarli a un quarto dei consiglieri provinciali. «Tale gesto – sottolinea il consigliere – in linea con la tendenza che il legislatore ha previsto da tempo con legge finanziaria e ribadita dal recente decreto legge del marzo scorso che prevede per il 2010 la riduzione degli assessori negli enti locali, pur rinviandone l'obbligo alle amministrazioni che andranno ad elezioni, è un chiaro segnale nell'ottica di riduzione dei costi della spesa pubblica. D'altronde – prosegue – le Province di Palermo e Catania hanno già provveduto come era giusto che fosse. E chiaramente parliamo di enti con bilanci molto più sostanziosi rispetto a Palazzo dei leoni. Inoltre l'esiguità di somme per i capitoli di bilancio per alcuni assessorati, rendono gli stessi assolutamente impossibilitati a svolgere adeguate azioni, limitandosi tante volte alla ordinaria amministrazione, e in alcuni casi addirittura alla sola rappresentanza! Può un assessorato essere solo fonte di stipendio, visto che non è nelle condizioni di potere incidere fattivamente con risorse e mezzi sul contesto territoriale?. Né in questi anni di amministrazione Ricevuto – rimarca Rao – sono state intercettate adeguate risorse aggiuntive di provenienza comunitaria o si sono ricevuti segnali concreti dal governo nazionale "amico" in termini finanziari, che invece in campagna elettorale erano stati lanciati».
Al di là del colore politico, la riduzione degli assessori provinciali è certamente un provvedimento di buon senso che va esitato, a prescindere dai meriti (o demeriti) dei 15. Così come hanno già fatto a Palermo e Catania. O vogliamo farci sempre riconoscere?
Auguri a....
mercoledì 5 maggio 2010
Nasce a Lipari il consorzio Cogepa formato dalle cooperative di pesca
(da lipari.biz) Istituito nell'isola il consorzio Cogepa formato dalle cooperative di pesca. E' nato, su iniziativa del consigliere Mpa Antonio Gugliotta, per il varo dei piani di gestione delle risorsa ittica nel mare dell'arcipelago. I rappresentanti del Comitato e dei pescatori hanno incontrato nel pomeriggio il Sindaco per chiedergli di farsi parte attiva a livello regionale per il riconoscimento dei porti di Lipari(Marina corta, Sottomonastero, Pignataro e Porticello) come luoghi di valorizzazione dell'attività di pesca. A tal proposito il rag. Pinuccio Spinella, ha evidenziato come i rapporti con il Circomare Lipari siano abbastanza tesi per i serrati controlli alle imbarcazioni, anche a quelle che esercitano, la vendita del pescato nella banchina a giorno del porto di Sottomonastero. E' stato chiesto, pertanto, al primo cittadino di esercitare i suoi poteri nell'area ( si ricordi l'ordinanza per il divieto di sbarco dai barconi turistici) a tutela della categoria. Il Sindaco ha risposto che il nuovo Comandante di Porto, Giuseppe Donato, applica la legge ma che comunque cercherà di trovare un'intesa nell'interesse di tutti.
Ex lavoratori della pomice. Un gruppo ripulisce il cimitero di Lipari
Il gruppo di lavoro costituito dagli ex lavoratori della pomice per seguire da vicino il progetto "obiettivo" è stato quest'oggi a Palermo, unitamente al sindaco di Lipari e ad alcuni funzionari, per incontrare l'assessore Leanza, i dirigenti dell'Assessorato al Lavoro e per gettare le basi per la sua definizione.
Il gruppo è costituito da Luigi Rizzo, Frank Puglisi, Neda Saltalamacchia, Bartolo Natoli.
Intanto gli ex lavoratori della pomice ha ripreso l'attività per il comune di Lipari, sospesa in precedenza durante il periodo dello sciopero e dell'occupazione della stanza del sindaco Bruno.
Un nutrito gruppo di essi (una decina) sono stati dislocati al cimitero di Lipari per ripulire(vedi foto) il luogo sacro dalle erbacce che, in alcune zone, avevano ricoperto le tombe
Anche a Lipari raccolta di firme per l'acqua pubblica
Comunicato stampa.
Anche a Lipari parte la raccolta delle firme per la campagna referendaria “L’acqua non si vende”, che ha già totalizzato oltre 250.000 firme (dal 24 aprile) in tutta Italia. Nel novembre 2009, la Camera dei Deputati ha approvato (con ricorso alla fiducia) il decreto Ronchi, che avvia un processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali, ignorando il consenso popolare che soltanto due anni fa (con 400.000 firme) si era raccolto intorno alla legge promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Cinque regioni hanno già impugnato il decreto Ronchi di fronte alla Corte Costituzionale. Servono 500.000 firme per l’ammissione dei referendum: contribuisci anche tu a sostenere la battaglia per l’acqua pubblica.
Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista sostengono la campagna referendaria promossa dal Forum, e allestiranno due banchetti per la raccolta firme a Lipari: sabato 8 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.30 Via Vittorio Emanuele; domenica 9 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30 Piazza Ugo di Sant’Onofrio (Marina Corta).
Per informazioni sui quesiti referendari, clicca su
http://www.acquabenecomune.org/
Anche a Lipari parte la raccolta delle firme per la campagna referendaria “L’acqua non si vende”, che ha già totalizzato oltre 250.000 firme (dal 24 aprile) in tutta Italia. Nel novembre 2009, la Camera dei Deputati ha approvato (con ricorso alla fiducia) il decreto Ronchi, che avvia un processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali, ignorando il consenso popolare che soltanto due anni fa (con 400.000 firme) si era raccolto intorno alla legge promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Cinque regioni hanno già impugnato il decreto Ronchi di fronte alla Corte Costituzionale. Servono 500.000 firme per l’ammissione dei referendum: contribuisci anche tu a sostenere la battaglia per l’acqua pubblica.
Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista sostengono la campagna referendaria promossa dal Forum, e allestiranno due banchetti per la raccolta firme a Lipari: sabato 8 maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.30 Via Vittorio Emanuele; domenica 9 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30 Piazza Ugo di Sant’Onofrio (Marina Corta).
Per informazioni sui quesiti referendari, clicca su
http://www.acquabenecomune.org/
150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Lipari sia partecipe. Ci scrive Giuseppe Vassallo
Riceviamo da Giuseppe Vassallo e pubblichiamo:
La data del 5 maggio del 1860, 150 anni da oggi, dallo scoglio di Quarto salpavano mille uomini guidati da Giuseppe Garibaldi, sulle navi Piemonte e Lombardo, alla volta di Marsala per realizzare l´unità d´Italia.
Quando ancora in grembiule, questa pagina di storia dalle mie maestre delle scuole elementari veniva con minuziosa attenzione spiegata, e per questo e tanto altro sempre ringrazio, mi ha sempre affascinato, ma questa data e queste pagine di storia sono state scritte con costosissimi prezzi pagati con il sangue e nessuno mai deve dimenticare.
Proprio oggi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha dato il via ufficiale alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, deponendo una corona di alloro presso la stele di marmo che ricorda la partenza della spedizione dei Mille da Genova - Quarto.
Mi piacerebbe tanto vedere " la mia " Lipari, con i tanti problemi che purtroppo ha, essere una promotrice e da esempio a tante altre località e ciò potrebbe essere oltre che una cartolina di presentazione per tanti turisti anche una finestra per i nostri problemi.
Al governo, ovviamente, stanno anche ministri che non vedono di buon occhio il Tricolore, simbolo di unità nazionale, ma certi atteggiamenti sono da deprecare da tutti coloro che la nostra bella Italia unita la amano.
Inviterei pertanto, le istituzioni locali a pensare bene a tale opportunità che la storia ci offre, a proporre delle iniziative che potrebbero avere la risonanza sovraesposta, partendo anche da semplici iniziative da realizzare, come potrebbe essere quella di invitare, tutta la comunità eoliana, ad esporre il tricolore nei balconi il 2 giugno, festa della repubblica!
Siamo tutti italiani e io sono fiero ed orgoglioso di esserlo.
Cordiali saluti
Giuseppe Vassallo
La data del 5 maggio del 1860, 150 anni da oggi, dallo scoglio di Quarto salpavano mille uomini guidati da Giuseppe Garibaldi, sulle navi Piemonte e Lombardo, alla volta di Marsala per realizzare l´unità d´Italia.
Quando ancora in grembiule, questa pagina di storia dalle mie maestre delle scuole elementari veniva con minuziosa attenzione spiegata, e per questo e tanto altro sempre ringrazio, mi ha sempre affascinato, ma questa data e queste pagine di storia sono state scritte con costosissimi prezzi pagati con il sangue e nessuno mai deve dimenticare.
Proprio oggi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha dato il via ufficiale alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, deponendo una corona di alloro presso la stele di marmo che ricorda la partenza della spedizione dei Mille da Genova - Quarto.
Mi piacerebbe tanto vedere " la mia " Lipari, con i tanti problemi che purtroppo ha, essere una promotrice e da esempio a tante altre località e ciò potrebbe essere oltre che una cartolina di presentazione per tanti turisti anche una finestra per i nostri problemi.
Al governo, ovviamente, stanno anche ministri che non vedono di buon occhio il Tricolore, simbolo di unità nazionale, ma certi atteggiamenti sono da deprecare da tutti coloro che la nostra bella Italia unita la amano.
Inviterei pertanto, le istituzioni locali a pensare bene a tale opportunità che la storia ci offre, a proporre delle iniziative che potrebbero avere la risonanza sovraesposta, partendo anche da semplici iniziative da realizzare, come potrebbe essere quella di invitare, tutta la comunità eoliana, ad esporre il tricolore nei balconi il 2 giugno, festa della repubblica!
Siamo tutti italiani e io sono fiero ed orgoglioso di esserlo.
Cordiali saluti
Giuseppe Vassallo
Il comune di Santa Marina Salina aderisce alla giornata nazionale della bicicletta e chiude per 10 ore alcune strade ai veicoli a motore
Comunicato stampa per Giornata Nazionale della Bicicletta- 9 Maggio 2010.
Il nove Maggio 2010 sarà inaugurata in tutti i comuni che ne faranno parte la 1° Giornata Nazionale della bicicletta. La lodevole iniziativa è stata promossa dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con ANCI e ANCMA ed è indirizzata a tutti comuni italiani che vogliano incentivare l’uso di sistemi di trasporto ecocompatibili a e zero emissioni.
Grazie anche agli incentivi statali, la bicicletta sta diventando il mezzo di trasporto “salutare” per eccellenza. Difatti, dal suo utilizzo ne tra beneficio sia la persona, grazie alla possibilità di praticare della sana attività motoria, sia l’ambiente per l’assenza di emissioni nocive. La bicicletta, inoltre, rappresenta un valido sistema di decongestione della viabilità centri urbani, tenuto conto, altresì, della crescente richiesta di mobilità che, soprattutto nei periodi estivi, crea della problematiche non indifferenti nei nostri picco paesi.
In accordo allo spirito che muove questa iniziativa il comune di S. Marina Salina ha deciso di aderirvi prevedendo con apposita ordinanza (N.3 del 5/04/2010 settore Polizia Municipale) la chiusura al transito di veicoli a motore di diverse strade del centro storico di S. Marina e della frazione di Lingua. In particolare, per il centro di S. Marina Salina sono state individuate le seguenti vie: Risorgimento, Colombo e Piazza S. Marina; mentre per la frazione di Lingua: via Candida, Via Cavour, via Pantano, Lungomare Marina Garibaldi e Piazza Marina Garibaldi. Nelle predette vie domenica 9 Maggio dalle ore 9.00 alle 19.00 sarà consentito il transito solo a pedoni e ciclisti.Buona pedalata a tutti!
L’assessore all’Ambiente
Luigi Follone
Il nove Maggio 2010 sarà inaugurata in tutti i comuni che ne faranno parte la 1° Giornata Nazionale della bicicletta. La lodevole iniziativa è stata promossa dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con ANCI e ANCMA ed è indirizzata a tutti comuni italiani che vogliano incentivare l’uso di sistemi di trasporto ecocompatibili a e zero emissioni.
Grazie anche agli incentivi statali, la bicicletta sta diventando il mezzo di trasporto “salutare” per eccellenza. Difatti, dal suo utilizzo ne tra beneficio sia la persona, grazie alla possibilità di praticare della sana attività motoria, sia l’ambiente per l’assenza di emissioni nocive. La bicicletta, inoltre, rappresenta un valido sistema di decongestione della viabilità centri urbani, tenuto conto, altresì, della crescente richiesta di mobilità che, soprattutto nei periodi estivi, crea della problematiche non indifferenti nei nostri picco paesi.
In accordo allo spirito che muove questa iniziativa il comune di S. Marina Salina ha deciso di aderirvi prevedendo con apposita ordinanza (N.3 del 5/04/2010 settore Polizia Municipale) la chiusura al transito di veicoli a motore di diverse strade del centro storico di S. Marina e della frazione di Lingua. In particolare, per il centro di S. Marina Salina sono state individuate le seguenti vie: Risorgimento, Colombo e Piazza S. Marina; mentre per la frazione di Lingua: via Candida, Via Cavour, via Pantano, Lungomare Marina Garibaldi e Piazza Marina Garibaldi. Nelle predette vie domenica 9 Maggio dalle ore 9.00 alle 19.00 sarà consentito il transito solo a pedoni e ciclisti.Buona pedalata a tutti!
L’assessore all’Ambiente
Luigi Follone
Parco delle Eolie. Perchè è nata la "Voce eoliana". Intervista al presidente avv. Pajno
Parco delle Eolie. Crescono le adesioni all'associazione "La voce eoliana". Si lavora ad una petizione per chiedere all'amministrazione lo svolgimento di un referendum consultivo.
L'intervista con l'avv. Angelo Pajno, presidente dell'associazione
L'intervista con l'avv. Angelo Pajno, presidente dell'associazione
Brevi
Monterosa: E' tutto fermo- Nessun lavoro è in corso, o è stato eseguito, sul Monterosa di Lipari dopo lo stop disposto dal comandante della polizia municipale Nico Russo. Lo abbiamo appreso da fonti ufficiali alle quali ci siamo rivolti a scanso di equivoci-
Lipari: Forte risacca i crocieristi non sbarcano- E' "saltato" il primo appuntamento di maggio con i crocieristi che sbarcano a Lipari dalle navi da crociera.
A causa della forte risacca non è stato possibile per i circa 600 passeggeri della nave "Orient Queen" scendere a terra. La nave è rimasta in rada per qualche ora, poi è ripartita.
Vulcano festeggia la Madonna del Rosario - Giorno 9 Maggio, domenica, si festeggia a Vulcano la Beata Vergine Maria del S. Rosario. Alle 17 e 30 si snoderà la processione per le vie dell'isola. Al rientro celebrazione eucaristica presieduta da Don Lio Raffaele
Lipari: Forte risacca i crocieristi non sbarcano- E' "saltato" il primo appuntamento di maggio con i crocieristi che sbarcano a Lipari dalle navi da crociera.
A causa della forte risacca non è stato possibile per i circa 600 passeggeri della nave "Orient Queen" scendere a terra. La nave è rimasta in rada per qualche ora, poi è ripartita.
Vulcano festeggia la Madonna del Rosario - Giorno 9 Maggio, domenica, si festeggia a Vulcano la Beata Vergine Maria del S. Rosario. Alle 17 e 30 si snoderà la processione per le vie dell'isola. Al rientro celebrazione eucaristica presieduta da Don Lio Raffaele
Monterosa di Lipari. E' o non è danno ambientale?
Vi proponiamo uno speciale con oltre 150 foto che documenta l'intervento effettuato da un privato sul Monterosa di Lipari.
Mettiamo le foto a disposizione dei lettori che potranno farsi un'idea di cosa è stato fatto. Ci asteniamo da ogni commento, ricordando soltanto che l'area di Monterosa ricade in zona SIC e ZPS
CLICCANDO SULLE FOTO SI OTTIENE UNA VISIONE INGRANDITA DELLE STESSE
Mettiamo le foto a disposizione dei lettori che potranno farsi un'idea di cosa è stato fatto. Ci asteniamo da ogni commento, ricordando soltanto che l'area di Monterosa ricade in zona SIC e ZPS
CLICCANDO SULLE FOTO SI OTTIENE UNA VISIONE INGRANDITA DELLE STESSE
martedì 4 maggio 2010
Lipari, il porto di Sottomonastero e quel paese dove per fare giustizia occorre una sommossa popolare (di Lino Natoli)
(Lino Natoli) In un paese lontano, state tranquilli, molto lontano, avviene che tutti (dico tutti) si accorgono che il progetto per costruire un porto che dovrebbe mettere in sicurezza se stesso (!) non va bene. Non va per niente bene. Tanto che tutti (ripeto, tutti) suggeriscono di cambiarlo. Da noi, in questi casi, succede che preso atto che l'opera - nella migliore delle ipotesi - non serve a niente, si provvede a cambiare il progetto. Si fa, cioè, una variante e si realizza una struttura che funziona. Nella fattispecie un'opera che mette in sicurezza il porto.
In quel paese lontano, invece, avviene che per modificare un progetto molto discutibile bisogna fare una sommossa popolare. Non basta l'intervento degli amministratori locali, custodi e tutori del territorio, ci vuole proprio una rivoluzione. Meno male che dalle nostre parti funziona diversamente. Si, perchè da noi le sommosse popolari non producono granché. L'ultima che ricordo si è risolta in una spegie di fuggi-fuggi di amministratori con confalone in mano, timorosi delle conseguenze della loro eroica azione insurrezionale, inseguiti dal popolo chiamato (da loro stessi) prima a raccolta e poi abbandonato nel garage di una nave traghetto. Diciamo che i nostri amministratori non sono tanto portati per le sommosse, quindi sarebbe bene che non le suggerissero. Infatti, grazie alla loro autorevolezza, alla loro competenza, alle loro capacità essi sanno come intervenire perchè da noi si costruiscano solo cose utili, non si sprechi del denaro pubblico, e tutti ne ricavino grandi benefici.
In quel paese molto lontano, invece, gli amministratori pubblici sembra non contino niente. Lasciano che altri facciano, si paralizzano quando c'è da prendere un'iniziativa, s'impuntano se qualcuno li sollecita a fare qualcosa, evocano risarcimenti di danni a ditte, la perdita di finanziamenti, il rimpianto per occasioni irripetibili. Alla fine, allargano le braccia per dire che non possono far niente. Solo una sommossa popolare può fare giustizia.
Devo dire che quel paese lontano non mi piace, e non mi piace la gente che vuole risolvere i problemi mandando gli altri avanti a fare le rivoluzioni, ma per fortuna quel paese è cosi lontano che sembra non esista. E se esiste è ridotto così male che mi viene difficile immaginare che razza di futuro possa ancora avere. Da noi è tutto diverso, certe cose non possono succedere. Il nostro futuro è assicurato da programmi invidiabili, progetti a lunga scadenza che anticipano il futuro, che guardano ai prossimi dieci, vent'anni, e indicano le strade per lo sviluppo. In questi progetti sono impegnati e coinvolti operatori economici, studenti, operai, cittadini di ogni isola. Perchè il futuro si garantisce con la programmazione, non con lo spontaneismo o il pressapochismo.
Vi garantisco che a Lipari le cose stanno così perchè, se così non fosse, già la sommossa popolare sarebbe esplosa.
Lino Natoli
In quel paese lontano, invece, avviene che per modificare un progetto molto discutibile bisogna fare una sommossa popolare. Non basta l'intervento degli amministratori locali, custodi e tutori del territorio, ci vuole proprio una rivoluzione. Meno male che dalle nostre parti funziona diversamente. Si, perchè da noi le sommosse popolari non producono granché. L'ultima che ricordo si è risolta in una spegie di fuggi-fuggi di amministratori con confalone in mano, timorosi delle conseguenze della loro eroica azione insurrezionale, inseguiti dal popolo chiamato (da loro stessi) prima a raccolta e poi abbandonato nel garage di una nave traghetto. Diciamo che i nostri amministratori non sono tanto portati per le sommosse, quindi sarebbe bene che non le suggerissero. Infatti, grazie alla loro autorevolezza, alla loro competenza, alle loro capacità essi sanno come intervenire perchè da noi si costruiscano solo cose utili, non si sprechi del denaro pubblico, e tutti ne ricavino grandi benefici.
In quel paese molto lontano, invece, gli amministratori pubblici sembra non contino niente. Lasciano che altri facciano, si paralizzano quando c'è da prendere un'iniziativa, s'impuntano se qualcuno li sollecita a fare qualcosa, evocano risarcimenti di danni a ditte, la perdita di finanziamenti, il rimpianto per occasioni irripetibili. Alla fine, allargano le braccia per dire che non possono far niente. Solo una sommossa popolare può fare giustizia.
Devo dire che quel paese lontano non mi piace, e non mi piace la gente che vuole risolvere i problemi mandando gli altri avanti a fare le rivoluzioni, ma per fortuna quel paese è cosi lontano che sembra non esista. E se esiste è ridotto così male che mi viene difficile immaginare che razza di futuro possa ancora avere. Da noi è tutto diverso, certe cose non possono succedere. Il nostro futuro è assicurato da programmi invidiabili, progetti a lunga scadenza che anticipano il futuro, che guardano ai prossimi dieci, vent'anni, e indicano le strade per lo sviluppo. In questi progetti sono impegnati e coinvolti operatori economici, studenti, operai, cittadini di ogni isola. Perchè il futuro si garantisce con la programmazione, non con lo spontaneismo o il pressapochismo.
Vi garantisco che a Lipari le cose stanno così perchè, se così non fosse, già la sommossa popolare sarebbe esplosa.
Lino Natoli
Trasporti. La protesta della Federalberghi
Questa la lettera di protesta inoltrata dalla Federalberghi dopo che, ad aliscafi fermi nel porto si Milazzo, verso le Eolie viaggiano le imbarcazioni private.
IL TESTO:
(Christian Del Bono) Siamo, nostro malgrado, costretti a dover rimarcare che, a causa di una sciroccata, la maggior parte dei mezzi Siremar ed Ustica Lines non sono riusciti a garantire i collegamenti marittimi previsti, con conseguenti gravi disagi per gli abitanti del luogo e per i turisti in arrivo e in partenza dalle Eolie. Di contro, constatiamo che imbarcazioni private di dimensioni certamente inferiori, in risposta alle richieste di alcuni operatori turistici locali, stanno effettuando diversi servizi di collegamento con la terraferma. Tali circostanze continuano ad alimentare interrogativi e disagi tra la popolazione e gli operatori turistici. È accettabile che le valutazioni riferite alle condizioni meteo possano dipendere principalmente da interpretazioni di carattere soggettivo? Se i mezzi monocarena di dimensioni inferiori riescono ad effettuare il tragitto operando (almeno in apparenza) più agevolmente nei nostri approdi, non è forse il caso di considerarne seriamente l’impiego? Come mai non si riescono a creare i presupposti per un approdo in sicurezza almeno nel porto di Pignataro di Lipari?
IL TESTO:
(Christian Del Bono) Siamo, nostro malgrado, costretti a dover rimarcare che, a causa di una sciroccata, la maggior parte dei mezzi Siremar ed Ustica Lines non sono riusciti a garantire i collegamenti marittimi previsti, con conseguenti gravi disagi per gli abitanti del luogo e per i turisti in arrivo e in partenza dalle Eolie. Di contro, constatiamo che imbarcazioni private di dimensioni certamente inferiori, in risposta alle richieste di alcuni operatori turistici locali, stanno effettuando diversi servizi di collegamento con la terraferma. Tali circostanze continuano ad alimentare interrogativi e disagi tra la popolazione e gli operatori turistici. È accettabile che le valutazioni riferite alle condizioni meteo possano dipendere principalmente da interpretazioni di carattere soggettivo? Se i mezzi monocarena di dimensioni inferiori riescono ad effettuare il tragitto operando (almeno in apparenza) più agevolmente nei nostri approdi, non è forse il caso di considerarne seriamente l’impiego? Come mai non si riescono a creare i presupposti per un approdo in sicurezza almeno nel porto di Pignataro di Lipari?
Parco Nazionale delle Eolie. Il sindaco Bruno risponde all'odg "diffida" del consiglio
Questa la nota fatta pervenire stamattina dal sindaco Mariano Bruno al presidente del consiglio comunale Pino Longo e ai consiglieri comunali (Megna, Paino, Fonti, Sabatini, Biviano, D'Alia, Cebtorrino, Lauria) firmatari dell'odg del 20/4/2010, agli altri consiglieri comunali e per conoscenza al ministro Prestigiacomo, all'assessore regionale Di Mauro, al presidente della Regione Lombardo e al presidente della Provincia Ricevuto.
Oggetto: Istituendo parco nazionale delle Isole Eolie. O.d.g. approvato dal C.C. nella seduta del 20/04/2010
Signor Presidente, Signori Consiglieri comunali (firmatari l'o.d.g. in oggetto)
Avrei ritenuto che sull'argomento in esame, talmente importante per la nostra comunità, vi fosse una necessaria corale partecipazione, innanzitutto per la concoscenza di atti tecnico-normativi, burocratici e legislativi in materia, che consentissero, prioritariamente ad ogni iniziativa amministrativa, una opportunità attività illustrativa, quale supporto informativo per Voi e, successivamente insieme, per la popolazione, in considerazione dei contenuti rilevanti che la tematica, si ribadisce, riveste per il nostro contesto territoriale.
Mi accingo ad esternare i fatti circondati da incertezze ed aspetti dubitativi.
A distanza di qualche giorno dall'incontro tenuto a Roma, convocato per concertare con i Comuni eoliani, la Regione e il Ministero dell'Ambiente, quale dovesse essere il soggetto gestore del sito Unesco (nell'occasione il Signor Ministro indicava che la gestione del Sito Unesco dovesse essere affidata all'istituendo Parco nazionale delle Eolie), si è scatenata una polemica a tutti i livelli, sorretta dai consiglieri comunali e anche da qualche componente dell'amministrazione, nel tentativo di far emergere che tra il sottoscritto Sindaco e il Signor Ministro Prestigiacomo fosse stata raggiunta una intesa finalizzata all'istituzione del parco in parola, in barba alla comunità intera
Per suffragare tale tesi si è ricorsi ad una serie di "bugie" relativamente ad incarichi di responsabilità conferitimi per il parco dal Signor Ministro, maldestramente adducendosi una serie di vantaggi collaterali.
Ho dovuto subire violente aggressioni verbali e, vilmente, si è strumentalizzata una frase del cons. avv. Lucarelli il quale nella riunione di Palermo, ebbe a dire che il Sindaco di Lipari "aveva dato la sua parola d'onore al Signor Ministro che entro il 31 marzo si sarebbe potuto realizzare il Parco".
Tale espressione viene utilizzata per spargere veleno dai consiglieri di opposizione presenti all'incontro di Palermo.
Detta frase, riportata alla gente liparese, crea nella popolazione tensione, facendo intendere, i consiglieri di cui sopra, accordi sotterranei tra il Sindaco e il Ministro, accordi inesistenti che il ministro, all'occorrenza potrà facilmente smentire.
Essere favorevoli al Parco, come lo è il Sindaco di Lipari, non significa certamente che non debbano prima essere conosciute e condivise le perimetrazioni e il regolamento.
Si è approfittato della buona fede di cittadini privi di informazioni, sottoponendo, gli stessi a strumentalizzazioni.
Per iniziativa dell'Amministrazione, alcuni cittadini di Quattropani di Lipari (dove, durante una riunione, peraltro, si è rischiata la rissa) sono stati quindi condotti a Palermo, presso l'Assessorato Territorio e ambiente, e in quella sede gli stessi hanno appreso che nulla era precostituito e che, vi era un lavoro in itinere e l'amministrazione era stata invitata ad alcuni incontri, a Roma e a Palermo, nei quali si cominciava a parlare di perimetrazione e regolamento.
A riprova di quanto sopra al ministero e all'assessorato sono state indirizzate richieste, ancora ribadite, circa la necessità che il personale si rechi sui luoghi ed incontri i rappresentanti istituzionali e la cittadinanza.
Mentre l'assessorato regionale ha praticamente manifestato la disponibilità in tal senso, il ministero non farà mancare, certamente la propria collaborazione.
Nel frattempo l'amministrazione ha inanellato una serie di iniziative da voi disattese al solo e unico scopo di sollevare sterili polemiche che trovano fondamento nella contrapposizione all'amministrazione comunale e nella volontà di alcuni di voi di non desiderare l'istituzione del parco, come dichiarato in incontri pubblici e anche al nostro Assessore all'urbanistica, il quale riferirà sull'argomento e con il quale potrete intrattenere ogni tipo di rapporto conoscitivo.
Su questa strada l'amministrazione non potrà seguirvi, speriamo che vi ravvediate. Relativamente al vostro ordine del giorno del 24.04.10, occorre dire che il sindaco è rispettoso delle prerogative del consiglio comunale, cosi' come il consiglio comunale, pur nella sua minoranza arricchita, dovrà essere rispettoso del rappresentante legale dell'Ente e delle sue competenze. L'assessore all'urbanistica mi ha comunicato di avervi trasferito tutta la documentazione in suo possesso, che è la stessa agli atti dell'Ente Comune e che le proposte di perimetrazione sono state affisse nell'androne del palazzo comunale, a disposizione di tutti, e che lo stesso assessore ha piu' volte inerloquito con voi.
Nessun verbale delle riunioni presso il ministero o presso l'assessorato regionale è pervenuto al Comune di Lipari.
Non è chiaro a quali funzionari ci si riferisce nella vostra missiva, se trattasi del dott. Russo lo stesso è stato ed è a disposizione del civico consesso.
Il Sindaco non accetta dalle SS.LL. alcuna diffida ed assicura il pieno rispetto delle competenze consiliari, non rientrando la diffida nelle vostre competenze considerato, tra l'altro, che per voi firmatari è diventata una prassi consolidata e tendente ad altri fini.
Siamo qui forti dell'onestà del nostro operato ed orgogliosissimi dei risultati conseguiti e di quelli che stanno per essere raggiunti da qui a qualche mese, quali il piano regolatore e la sistemazione delle aree portuali e tanti altri importantissimi traguardi imminenti.
A qualcuno, forse, da fastidio che si raggiungano risultati positivi?
Sono certo che non è cosi'! Perchè inseguire stupide illazioni finisce per sviare l'attività amministrativa in atto impegnata nelle azioni riguardanti la stagione turistica in corso.
Vi è la massima disponibilità ad assicurare collaborazione per le attività consiliari.
Certamente favorevole, come già detto e già fatto, anche per le vie brevi, ad invitare funzionari del ministero e dell'assessorato regionale a recarsi nel nostro territorio per una consocenza piu' approfondita della tematica.
Si torna a ribadire un concetto fondamentale: altre possono essere le tematiche per le quali trascendere in divisioni politiche in virtu' delle prossime scadenze elettorali, ma sull'istituendo parco è necessaria unità di intenti, super partes, e con questo auspicio che nella qualità si intende riprendere un dialogo costruttivo, cosi' come era sempre stato sino a quando non è piombata sulla nostra attività amministrativa l'istituzione del parco.
Tutti vogliamo auspicare un parco che sia condiviso da comunità e istituzioni.
Il sindaco
Mariano Bruno
L'odg. a cui si riferisce il sindaco è consultabile cliccando su questo link
http://eolienews.blogspot.com/2010/04/parco-il-consiglio-diffida-il-sindaco.html
Oggetto: Istituendo parco nazionale delle Isole Eolie. O.d.g. approvato dal C.C. nella seduta del 20/04/2010
Signor Presidente, Signori Consiglieri comunali (firmatari l'o.d.g. in oggetto)
Avrei ritenuto che sull'argomento in esame, talmente importante per la nostra comunità, vi fosse una necessaria corale partecipazione, innanzitutto per la concoscenza di atti tecnico-normativi, burocratici e legislativi in materia, che consentissero, prioritariamente ad ogni iniziativa amministrativa, una opportunità attività illustrativa, quale supporto informativo per Voi e, successivamente insieme, per la popolazione, in considerazione dei contenuti rilevanti che la tematica, si ribadisce, riveste per il nostro contesto territoriale.
Mi accingo ad esternare i fatti circondati da incertezze ed aspetti dubitativi.
A distanza di qualche giorno dall'incontro tenuto a Roma, convocato per concertare con i Comuni eoliani, la Regione e il Ministero dell'Ambiente, quale dovesse essere il soggetto gestore del sito Unesco (nell'occasione il Signor Ministro indicava che la gestione del Sito Unesco dovesse essere affidata all'istituendo Parco nazionale delle Eolie), si è scatenata una polemica a tutti i livelli, sorretta dai consiglieri comunali e anche da qualche componente dell'amministrazione, nel tentativo di far emergere che tra il sottoscritto Sindaco e il Signor Ministro Prestigiacomo fosse stata raggiunta una intesa finalizzata all'istituzione del parco in parola, in barba alla comunità intera
Per suffragare tale tesi si è ricorsi ad una serie di "bugie" relativamente ad incarichi di responsabilità conferitimi per il parco dal Signor Ministro, maldestramente adducendosi una serie di vantaggi collaterali.
Ho dovuto subire violente aggressioni verbali e, vilmente, si è strumentalizzata una frase del cons. avv. Lucarelli il quale nella riunione di Palermo, ebbe a dire che il Sindaco di Lipari "aveva dato la sua parola d'onore al Signor Ministro che entro il 31 marzo si sarebbe potuto realizzare il Parco".
Tale espressione viene utilizzata per spargere veleno dai consiglieri di opposizione presenti all'incontro di Palermo.
Detta frase, riportata alla gente liparese, crea nella popolazione tensione, facendo intendere, i consiglieri di cui sopra, accordi sotterranei tra il Sindaco e il Ministro, accordi inesistenti che il ministro, all'occorrenza potrà facilmente smentire.
Essere favorevoli al Parco, come lo è il Sindaco di Lipari, non significa certamente che non debbano prima essere conosciute e condivise le perimetrazioni e il regolamento.
Si è approfittato della buona fede di cittadini privi di informazioni, sottoponendo, gli stessi a strumentalizzazioni.
Per iniziativa dell'Amministrazione, alcuni cittadini di Quattropani di Lipari (dove, durante una riunione, peraltro, si è rischiata la rissa) sono stati quindi condotti a Palermo, presso l'Assessorato Territorio e ambiente, e in quella sede gli stessi hanno appreso che nulla era precostituito e che, vi era un lavoro in itinere e l'amministrazione era stata invitata ad alcuni incontri, a Roma e a Palermo, nei quali si cominciava a parlare di perimetrazione e regolamento.
A riprova di quanto sopra al ministero e all'assessorato sono state indirizzate richieste, ancora ribadite, circa la necessità che il personale si rechi sui luoghi ed incontri i rappresentanti istituzionali e la cittadinanza.
Mentre l'assessorato regionale ha praticamente manifestato la disponibilità in tal senso, il ministero non farà mancare, certamente la propria collaborazione.
Nel frattempo l'amministrazione ha inanellato una serie di iniziative da voi disattese al solo e unico scopo di sollevare sterili polemiche che trovano fondamento nella contrapposizione all'amministrazione comunale e nella volontà di alcuni di voi di non desiderare l'istituzione del parco, come dichiarato in incontri pubblici e anche al nostro Assessore all'urbanistica, il quale riferirà sull'argomento e con il quale potrete intrattenere ogni tipo di rapporto conoscitivo.
Su questa strada l'amministrazione non potrà seguirvi, speriamo che vi ravvediate. Relativamente al vostro ordine del giorno del 24.04.10, occorre dire che il sindaco è rispettoso delle prerogative del consiglio comunale, cosi' come il consiglio comunale, pur nella sua minoranza arricchita, dovrà essere rispettoso del rappresentante legale dell'Ente e delle sue competenze. L'assessore all'urbanistica mi ha comunicato di avervi trasferito tutta la documentazione in suo possesso, che è la stessa agli atti dell'Ente Comune e che le proposte di perimetrazione sono state affisse nell'androne del palazzo comunale, a disposizione di tutti, e che lo stesso assessore ha piu' volte inerloquito con voi.
Nessun verbale delle riunioni presso il ministero o presso l'assessorato regionale è pervenuto al Comune di Lipari.
Non è chiaro a quali funzionari ci si riferisce nella vostra missiva, se trattasi del dott. Russo lo stesso è stato ed è a disposizione del civico consesso.
Il Sindaco non accetta dalle SS.LL. alcuna diffida ed assicura il pieno rispetto delle competenze consiliari, non rientrando la diffida nelle vostre competenze considerato, tra l'altro, che per voi firmatari è diventata una prassi consolidata e tendente ad altri fini.
Siamo qui forti dell'onestà del nostro operato ed orgogliosissimi dei risultati conseguiti e di quelli che stanno per essere raggiunti da qui a qualche mese, quali il piano regolatore e la sistemazione delle aree portuali e tanti altri importantissimi traguardi imminenti.
A qualcuno, forse, da fastidio che si raggiungano risultati positivi?
Sono certo che non è cosi'! Perchè inseguire stupide illazioni finisce per sviare l'attività amministrativa in atto impegnata nelle azioni riguardanti la stagione turistica in corso.
Vi è la massima disponibilità ad assicurare collaborazione per le attività consiliari.
Certamente favorevole, come già detto e già fatto, anche per le vie brevi, ad invitare funzionari del ministero e dell'assessorato regionale a recarsi nel nostro territorio per una consocenza piu' approfondita della tematica.
Si torna a ribadire un concetto fondamentale: altre possono essere le tematiche per le quali trascendere in divisioni politiche in virtu' delle prossime scadenze elettorali, ma sull'istituendo parco è necessaria unità di intenti, super partes, e con questo auspicio che nella qualità si intende riprendere un dialogo costruttivo, cosi' come era sempre stato sino a quando non è piombata sulla nostra attività amministrativa l'istituzione del parco.
Tutti vogliamo auspicare un parco che sia condiviso da comunità e istituzioni.
Il sindaco
Mariano Bruno
L'odg. a cui si riferisce il sindaco è consultabile cliccando su questo link
http://eolienews.blogspot.com/2010/04/parco-il-consiglio-diffida-il-sindaco.html
Ex lavoratori della pomice. Sabatini ringrazia l'on. Ardizzone
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Come Consigliere Comunale ho piacevolmente appreso che nel bilancio della Regione Siciliana è stato previsto lo stanziamento di una importante somma, che permetterà al Comun di Lipari di continuare ad usufruire delle prestazioni lavorativa degli ex dipendenti Pumex.-
Pur ritenendo che questo solo un primo passo verso una soluzione più complessiva del problema, credo che comunque rappresenti una grande opportunità sia per gli ex lavoratori della pomice e delle loro famiglie, sia per il Comune di Lipari che potrà così meglio far fronte alla cronica carenza di personale.-
Questo positivo risultato è una prima risposta alle richieste dei lavoratori della ex Pumex, supportati da molte delle forze politiche e sociali rappresentate nelle istituzioni.
Trovo opportuno ringraziare, quale Consigliere Comunale, tutti i Deputati Regionali che hanno voluto sottoscrivere questa proposta che ha raggiunto l’obbiettivo, e senza togliere il merito ad ognuno di essi mi pare giusto ringraziare l’onorevole Giovanni Ardizzone, anch’egli sottoscrittore del citato emendamento che sull’argomento ha raccolto il mio invito a farsi parte attiva e diligente per la ricerca della soluzione poi adottata, senza farmi mai mancare notizie ed aggiornamenti in tempo reale.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale
Come Consigliere Comunale ho piacevolmente appreso che nel bilancio della Regione Siciliana è stato previsto lo stanziamento di una importante somma, che permetterà al Comun di Lipari di continuare ad usufruire delle prestazioni lavorativa degli ex dipendenti Pumex.-
Pur ritenendo che questo solo un primo passo verso una soluzione più complessiva del problema, credo che comunque rappresenti una grande opportunità sia per gli ex lavoratori della pomice e delle loro famiglie, sia per il Comune di Lipari che potrà così meglio far fronte alla cronica carenza di personale.-
Questo positivo risultato è una prima risposta alle richieste dei lavoratori della ex Pumex, supportati da molte delle forze politiche e sociali rappresentate nelle istituzioni.
Trovo opportuno ringraziare, quale Consigliere Comunale, tutti i Deputati Regionali che hanno voluto sottoscrivere questa proposta che ha raggiunto l’obbiettivo, e senza togliere il merito ad ognuno di essi mi pare giusto ringraziare l’onorevole Giovanni Ardizzone, anch’egli sottoscrittore del citato emendamento che sull’argomento ha raccolto il mio invito a farsi parte attiva e diligente per la ricerca della soluzione poi adottata, senza farmi mai mancare notizie ed aggiornamenti in tempo reale.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale
C'è l'autorizzazione del comune. Non serve nulla osta della Sovrintendenza. Così l'avv. Venuto ha ottenuto il dissequestro dell'area di Canneto Dentro
Come anticipato ieri la polizia municipale ha proceduto al dissequestro dell'area di Canneto Dentro e di quanto in essa contenuto.
Il dissequestro è stato disposto con ordinanza del Tribunale del riesame di Messina (Prima sezione penale- Presidente dott. Alfredo Sicuro) su ricorso presentato dall'avv. Saro Venuto nell'interesse di Angelo Biviano contro il provvedimento del GIP del Tribunale di Barcellona PG che in data 8 aprile 2010 aveva disposto il sequestro preventivo del terreno, nonchè dei materiali e dei macchinari su di esso insistenti.
L'avv. Venuto, presentando il ricorso ex. art. 322 c.p.p., per la revoca e/o integrale riforma del Decreto di Sequestro Preventivo – art. 321 c.p.p. – emesso dal GIP dott. A. Adamo, ha evidenziato come per l'area sequestrata "il comune di Lipari ha rilasciato apposita autorizzazione temporanea e come non occorra nulla osta della Soprintendenza perché non è posta in essere alcuna attività in concreto di modifica dei suoli attraverso scavi, aperture di strade, lavori invasivi ecc. ecc.. Il deposito di materiali o esposizioni di merci a cielo libero ecc. ecc. è soggetto solo a mera autorizzazione Sindacale oggi del Dirigente".
Ma ecco nel dettaglio cosa ha sostenuto l'avv. Venuto per conto dell'impresa Biviano chiedendo di "revocare il decreto di sequestro preventivo o, in via subordinata, disporre il dissequestro dei materiali e dei macchinari":
Il sig. Biviano Angelo titolare in Lipari dell’omonima Ditta Edile. Svolge attività sia nel campo dell’edilizia privata che pubblica. Lo stesso, come tutti gli altri operatori del settore in Lipari, si è dovuto in questi anni fornire di aree per il deposito temporaneo di materiali per l’Edilizia e dei relativi attrezzi (macchine ecc. ecc.).
Una di queste aree è proprio quella oggetto di sequestro preventivo.
Giova osservare che su questa area il Comune di Lipari, come risulta dal decreto di sequestro, in passato ha rilasciato apposita autorizzazione temporanea.
Nell’autorizzazione si legge “la presente non costituisce Autorizzazione all’esecuzione di opere o lavori, per i quali occorrono i NN. OO. degli Enti preposti alla tutela dei vincoli, imposti dalla normativa”.
L’autorizzazione teste detta è del 30. 05. 2008 e non prevede alcun Nulla Osta della Soprintendenza.
Diritto
Il GIP ha ritenuto sussistere il presupposto per l’adozione del provvedimento cautelare in ragione del delitto previsto dall’art. 181 comma 1 Bis, DLGS 42/2004.
Tale impostazione non convince per i seguenti motivi.
Lo stesso GIP nutre seri dubbi sull’operatività della succitata norma in quanto afferma “tanto che la raccolta all’interno di esso del materiale edile e dei macchinari anzidetti sarebbero stati necessari la previa autorizzazione ed il nulla osta della Soprintendenza, mancanti nel caso di specie” …Il condizionale utilizzato dal GIP ci lascia perplessi tenuto conto che a fronte della precedente autorizzazione comunale, succitata, emerge in modo chiaro che per il deposito a cielo aperto di materiali per l’edilizia e dei relativi macchinari non è necessario alcun provvedimento dell’autorità preposta al vincolo paesaggistico. Ciò perché non è posta in essere alcuna attività in concreto di modifica dei suoli attraverso scavi, aperture di strade, lavori invasivi ecc. ecc..
A mente dell’art. 5 L. Regione Sicilia 37/87, il deposito di materiali o esposizioni di merci a cielo libero ecc. ecc. è soggetto solo a mera autorizzazione Sindacale oggi del Dirigente.
La sanzione prevista in questi casi è quella tutto al più pecuniaria.
Non vi è dubbio quindi che nel caso di specie, non essendo stato posto in essere alcun tipo di attività di trasformazione, invasione, scavo ecc. ecc, l’art. 181 Bis secondo comma del DLGS 42/2004 non può trovare applicazione, tenuto conto altresì della assoluta contingenza, precarietà e temporaneità del deposito.
Viene meno, pertanto, il presupposto normativo, anche ipotetico, per il mantenimento del provvedimento cautelare. Riteniamo che l’utilizzo improprio della norma non può declinare sul ricorrente un gravissimo nocumento desumibile dai numerosi appalti privati che lo stesso ha in esecuzione, non potendo utilizzare quell’area al fine di depositare temporaneamente i materiali per l’edilizia in corrispondenza all’attività da eseguire nei vari cantieri.
Una di queste aree è proprio quella oggetto di sequestro preventivo.
Giova osservare che su questa area il Comune di Lipari, come risulta dal decreto di sequestro, in passato ha rilasciato apposita autorizzazione temporanea.
Nell’autorizzazione si legge “la presente non costituisce Autorizzazione all’esecuzione di opere o lavori, per i quali occorrono i NN. OO. degli Enti preposti alla tutela dei vincoli, imposti dalla normativa”.
L’autorizzazione teste detta è del 30. 05. 2008 e non prevede alcun Nulla Osta della Soprintendenza.
Diritto
Il GIP ha ritenuto sussistere il presupposto per l’adozione del provvedimento cautelare in ragione del delitto previsto dall’art. 181 comma 1 Bis, DLGS 42/2004.
Tale impostazione non convince per i seguenti motivi.
Lo stesso GIP nutre seri dubbi sull’operatività della succitata norma in quanto afferma “tanto che la raccolta all’interno di esso del materiale edile e dei macchinari anzidetti sarebbero stati necessari la previa autorizzazione ed il nulla osta della Soprintendenza, mancanti nel caso di specie” …Il condizionale utilizzato dal GIP ci lascia perplessi tenuto conto che a fronte della precedente autorizzazione comunale, succitata, emerge in modo chiaro che per il deposito a cielo aperto di materiali per l’edilizia e dei relativi macchinari non è necessario alcun provvedimento dell’autorità preposta al vincolo paesaggistico. Ciò perché non è posta in essere alcuna attività in concreto di modifica dei suoli attraverso scavi, aperture di strade, lavori invasivi ecc. ecc..
A mente dell’art. 5 L. Regione Sicilia 37/87, il deposito di materiali o esposizioni di merci a cielo libero ecc. ecc. è soggetto solo a mera autorizzazione Sindacale oggi del Dirigente.
La sanzione prevista in questi casi è quella tutto al più pecuniaria.
Non vi è dubbio quindi che nel caso di specie, non essendo stato posto in essere alcun tipo di attività di trasformazione, invasione, scavo ecc. ecc, l’art. 181 Bis secondo comma del DLGS 42/2004 non può trovare applicazione, tenuto conto altresì della assoluta contingenza, precarietà e temporaneità del deposito.
Viene meno, pertanto, il presupposto normativo, anche ipotetico, per il mantenimento del provvedimento cautelare. Riteniamo che l’utilizzo improprio della norma non può declinare sul ricorrente un gravissimo nocumento desumibile dai numerosi appalti privati che lo stesso ha in esecuzione, non potendo utilizzare quell’area al fine di depositare temporaneamente i materiali per l’edilizia in corrispondenza all’attività da eseguire nei vari cantieri.
In via subordinata e solo per scrupolo difensivo riteniamo che estendere il sequestro anche ai macchinari ed ai materiali ivi rinvenuti è palesemente in contrasto con la stessa previsione dell'articolo di legge contestato.
E' vero, infatti, che non ci troviamo innanzi a rifiuti speciali o a violazioni di legge che prevedono la confisca a cui è strumentale il sequestro.
Sussiste il presupposto, pertanto, per una revoca parziale del decreto di sequestro ordinando il dissequestro dei materiali e dei macchinari.
Il mantenimento della misura cautelare su tali beni non ha ragione d'essere anche in considerazione del danno che si produce alla ditta edile che dovrà fare a meno dei macchinari e riacquistare i materiali per l'edilizia.
Brevi
Lipari. Il consiglio si aggiorna - Il consiglio comunale di Lipari è stato aggiornato al 6 maggio alle 10 e 30. Prima dell'aggiornamento è stata proposta dal Faro, ed approvata, la costituzione di una commssione speciale. Sarà formata da 7 componenti e si occuperà di portualità. Approvato anche un emendamento per quanto riguarda la modifica del progetto di messa in sicurezza di Sottomonastero.
Lipari- Ha mollato gli ormeggi anche un aliscafo dell'Ustica Lines - Anche un aliscafo dell'Ustica Lines, oltre al traghetto della NGI, ha mollato gli ormeggi in direzione dell'arcipelago eoliano. Ha collegato Milazzo con Vulcano-Lipari
TURISMO NAUTICO: REGIONE PROMUOVE ITINERARI DEL MARE SICILIANO- L'assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo ed Assonautica Sicilia hanno concluso la fase di raccolta dati per il nuovo prodotto tematico che servira' da strumento per commercializzare l'offerta turistica nautica. I dati che hanno fornito gli operatori di charter, diving e porti turistici, verranno inseriti nelle tre mappe contenenti i tre itinerari del mare siciliano.
Per coloro che non hanno ancora fornito i propri dati, Assonautica da' l'opportunita' di poter fare un ultimo ed inderogabile invio,entro la data del 11 maggio 2010 alla mail: segreteria@assonauticasicilia.it.
La promozione sara' diffusa mediante i canali tradizionali, come le fiere e le borse dedicate al turismo, ma soprattutto attraverso il web.
Il portale dell'Assessorato al Turismo dara' l'opportunita' agli operatori di migliorare la loro visibilita' mettendo "in vetrina" in tutto il mondo la loro offerta turistica del mare.
Lipari- Ha mollato gli ormeggi anche un aliscafo dell'Ustica Lines - Anche un aliscafo dell'Ustica Lines, oltre al traghetto della NGI, ha mollato gli ormeggi in direzione dell'arcipelago eoliano. Ha collegato Milazzo con Vulcano-Lipari
TURISMO NAUTICO: REGIONE PROMUOVE ITINERARI DEL MARE SICILIANO- L'assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo ed Assonautica Sicilia hanno concluso la fase di raccolta dati per il nuovo prodotto tematico che servira' da strumento per commercializzare l'offerta turistica nautica. I dati che hanno fornito gli operatori di charter, diving e porti turistici, verranno inseriti nelle tre mappe contenenti i tre itinerari del mare siciliano.
Per coloro che non hanno ancora fornito i propri dati, Assonautica da' l'opportunita' di poter fare un ultimo ed inderogabile invio,entro la data del 11 maggio 2010 alla mail: segreteria@assonauticasicilia.it.
La promozione sara' diffusa mediante i canali tradizionali, come le fiere e le borse dedicate al turismo, ma soprattutto attraverso il web.
Il portale dell'Assessorato al Turismo dara' l'opportunita' agli operatori di migliorare la loro visibilita' mettendo "in vetrina" in tutto il mondo la loro offerta turistica del mare.
Parco delle Eolie. I funzionari regionali incontreranno i consiglieri comunali e la popolazione delle isole minori
Giovedi' 6 maggio saranno a Lipari alcuni funzionari dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente. L'amministrazione ha invitato i consiglieri comunali ad un incontro che si terrà alle 11 al palazzo di via Falcone e Borsellino.
In una nota inviata ai presidenti delle circoscrizioni e diretta anche ai cittadini delle isole minori, il sindaco di Lipari comunica che venerdì 7 maggio alcuni tecnici dell'assessorato Territorio ed Ambiente incontreranno la popolazione delle isole minori "AL FINE DI DIBATTERE LA TEMATICA RELATIVA ALL’ISTITUENDO PARCO NAZIONALE DELLE ISOLE EOLIE E PER RECEPIRE OSSERVAZIONI E PROPOSTE UTILI PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DEL PARCO CONDIVISO".
La riunione avrà inizio alle ore 10,00 e si terrà presso il palazzo municipale di via Falcone e Borsellino.
Intanto per domani alle 18 è stata convocata dal presidente Raffaele Rifici la commissione urbanistica per discutere del parco delle Eolie.
In una nota inviata ai presidenti delle circoscrizioni e diretta anche ai cittadini delle isole minori, il sindaco di Lipari comunica che venerdì 7 maggio alcuni tecnici dell'assessorato Territorio ed Ambiente incontreranno la popolazione delle isole minori "AL FINE DI DIBATTERE LA TEMATICA RELATIVA ALL’ISTITUENDO PARCO NAZIONALE DELLE ISOLE EOLIE E PER RECEPIRE OSSERVAZIONI E PROPOSTE UTILI PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DEL PARCO CONDIVISO".
La riunione avrà inizio alle ore 10,00 e si terrà presso il palazzo municipale di via Falcone e Borsellino.
Intanto per domani alle 18 è stata convocata dal presidente Raffaele Rifici la commissione urbanistica per discutere del parco delle Eolie.
Lipari. In corso il consiglio comunale
Consiglio comunale in corso a Lipari con primo punto all'odg la messa in sicurezza del porto di Sottomonastero. In apertura di seduta ai consiglieri sono state notificati una serie di documenti tra cui due lettere con le quali il sindaco Mariano Bruno ha risposto al presidente del consiglio Pino Longo e ai consiglieri sulle iniziative intraprese sul parco delle Eolie e in particolare sulla diffida inoltratagli sull'argomento dal civico consesso.
Per l'amministrazione è presente l'assessore Giulio China.
Il consigliere Fonti, in considerazione della copiosa documentazione attinente l'argomento parco fatta notificare, ha chiesto che l'argomento venisse inserito all'odg odierno. Proposta approvata. Ha preso poi il via la discussione sulla messa in sicurezza del porto di Sottomonastero. Con un lungo intervento il consigliere Adolfo Sabatini ha evidenziato la necessita di modificare quanto previsto anche alla luce della riunione che si è tenuta al Circomare Lipari dove i comandanti degli aliscafi e dei traghetti e altri addetti ai lavori si sono dichiarati contrari a quanto previsto in quanto si rischia di comprometterebbe le manovre e l'attracco dei traghetti.
Il consigliere Finocchiaro ha evidenziato che il progetto è stato già modificato una volta e che appare quasi impossibile che il Genio civile opere marittime torni indietro sui suoi passi.
Primo Maggio a Lipari. Viaggio fotografico
Come già scritto una splendida giornata di sole ha caratterizzato la giornata del primo maggio a Lipari. Diverse le iniziative. Tutte hanno incontrato un notevole riscontro tra residenti e turisti (abbastanza numerosi). Tanta anche la gente, in prevalenza vacanzieri, che ha preso d'assalto a Lipari la spiaggia di Canneto.
Agli eventi del primo maggio liparese abbiamo dedicato questo ampio servizio fotografico.
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Un grazie particolare a Francesca Giardina per le foto del "quadaru" di Canneto
Agli eventi del primo maggio liparese abbiamo dedicato questo ampio servizio fotografico.
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Un grazie particolare a Francesca Giardina per le foto del "quadaru" di Canneto
Lieve sciroccata. Da Milazzo ha mollato gli ormeggi solo il traghetto della NGI
Al palo i collegamenti veloci verso le Eolie a causa della sciroccata che sta investendo l'arcipelago eoliano. Fermi anche i traghetti Siremar, alla volta dell'arcipelago sta viaggiando solo il mezzo della NGI che, tra pochi minuti, dovrebbe raggiungere Lipari
Da Lipari verso Vulcano-Milazzo hanno mollato gli ormeggi gli aliscafi mattutini di Siremar e Ustica Lines.
Da Lipari verso Vulcano-Milazzo hanno mollato gli ormeggi gli aliscafi mattutini di Siremar e Ustica Lines.
Lombardo: il ribaltone l'ha praticato il Pdl-lealista
«Il ribaltatone all'Assemblea regionale l'ha compiuto il Pdl ufficiale il 10 e l'11 novembre scorso quando ha votato la mozione del Pd contro il "documento di programmazione economica" approvato dalla mia giunta, della quale i loro uomini facevano parte». Il presidente della Regione, Raffale Lombardo, soddisfatto dopo l'approvazione della Finanziaria passata senza il voto di Pdl e Udc, in una conferenza stampa a Catania nella sede della Regione, coglie l'occasione per dire che «il Pdl ha perso una buona occasione per partecipare alla votazione di una buona legge. Se non ci fossero stati interessi esterni alla Sicilia - sottolinea - sarebbe stata una mossa intelligente di Pdl e Udc votare la finanziaria. Hanno insistito, invece, in un oltranzismo e in un'ostilità che non sanno dove li condurrà. Il Partito democratico, invece, ha condiviso la legislazione delle riforme che si chiama Piano casa e secondo Piano rifiuti».
Lombardo replica anche alle accuse di clientelismo lanciate dal Pdl sulla nuova Finanziaria: «Per quanto riguarda Palermo, abbiamo sottratto al Comune i Piani Pip: 3mila persone che erano riassunte di anno in anno. Abbiamo mantenuto la società, rimasta in carico al Comune, e ci siamo impegnati a organizzare i lavoratori con bandi pubblici per l'esecuzione di lavori secondo elenchi e graduatorie fino ad esaurimento. Noi non abbiamo fatto alcuna assunzione - ribadisce - ma abbiamo rivisto la pianta organica della Regione che è di 15.600 unità e abbiamo posto le premesse per la stabilizzazione a costo invariato di persone che da 16-18 anni vedono prorogata l'assunzione. E tutto questo per sottrarli al ricatto elettorale e al clientelismo».
Adesso per la sua giunta la strada è in discesa: «Insieme alle forze politiche che hanno votato la finanziaria analizzeremo la situazione e vedremo come potenziare l'azione di governo». Porterà il Pd in giunta ? gli chiedono: «Non porto e non escludo nulla» taglia corto Lombardo.
In sintonia con la sua azione i "finiani" che ieri mattina sono stati ricevuti a Montecitorio dal presidente della Camera Gianfranco Fini. C'erano Marrocco, Incardona, Arivò, Currenti e gli assessori Gentile e Strano oltre ai quattro parlamentari nazionali Scalia, Briguglio, Granata e Lo Presti.
Fini ha manifestato il suo plauso per la conclusione positiva del voto a Sala d'Ercole, invitando i "suoi" ad attivarsi sul territorio con la riorganizzazione dei circoli di "Generazione Italia" la nuova corrente cui ha dato vita all'interno del Pdl. Ha preannunciato che il 19 sarà a Palermo per partecipare alla fiaccolata in ricordo di Paolo Borsellino, occasione utile per parlare di legalità, bandiera per la sua destra e terreno dove ritrovarsi con quanti condividono questa battaglia di progresso e al contempo di democrazia.
Fini ha ricordato che l'appoggio al governo Lombardo è la leale, lineare continuazione di un percorso concordato e frutto di un "patto" a suo tempo sottoscritto da tutt il Pdl; che Lombardo è stato designato dal partito e poi eletto direttament dal popolo. Dunque si pone fuori chi ha contravvenuto a quel patto. Infine ha ribadito che anche sul piano personae i rapporti sono ottimi e frequenti, come lo sono anche con Micciché.
Lombardo replica anche alle accuse di clientelismo lanciate dal Pdl sulla nuova Finanziaria: «Per quanto riguarda Palermo, abbiamo sottratto al Comune i Piani Pip: 3mila persone che erano riassunte di anno in anno. Abbiamo mantenuto la società, rimasta in carico al Comune, e ci siamo impegnati a organizzare i lavoratori con bandi pubblici per l'esecuzione di lavori secondo elenchi e graduatorie fino ad esaurimento. Noi non abbiamo fatto alcuna assunzione - ribadisce - ma abbiamo rivisto la pianta organica della Regione che è di 15.600 unità e abbiamo posto le premesse per la stabilizzazione a costo invariato di persone che da 16-18 anni vedono prorogata l'assunzione. E tutto questo per sottrarli al ricatto elettorale e al clientelismo».
Adesso per la sua giunta la strada è in discesa: «Insieme alle forze politiche che hanno votato la finanziaria analizzeremo la situazione e vedremo come potenziare l'azione di governo». Porterà il Pd in giunta ? gli chiedono: «Non porto e non escludo nulla» taglia corto Lombardo.
In sintonia con la sua azione i "finiani" che ieri mattina sono stati ricevuti a Montecitorio dal presidente della Camera Gianfranco Fini. C'erano Marrocco, Incardona, Arivò, Currenti e gli assessori Gentile e Strano oltre ai quattro parlamentari nazionali Scalia, Briguglio, Granata e Lo Presti.
Fini ha manifestato il suo plauso per la conclusione positiva del voto a Sala d'Ercole, invitando i "suoi" ad attivarsi sul territorio con la riorganizzazione dei circoli di "Generazione Italia" la nuova corrente cui ha dato vita all'interno del Pdl. Ha preannunciato che il 19 sarà a Palermo per partecipare alla fiaccolata in ricordo di Paolo Borsellino, occasione utile per parlare di legalità, bandiera per la sua destra e terreno dove ritrovarsi con quanti condividono questa battaglia di progresso e al contempo di democrazia.
Fini ha ricordato che l'appoggio al governo Lombardo è la leale, lineare continuazione di un percorso concordato e frutto di un "patto" a suo tempo sottoscritto da tutt il Pdl; che Lombardo è stato designato dal partito e poi eletto direttament dal popolo. Dunque si pone fuori chi ha contravvenuto a quel patto. Infine ha ribadito che anche sul piano personae i rapporti sono ottimi e frequenti, come lo sono anche con Micciché.
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