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sabato 12 maggio 2012

Sangu tradituri ! di Giovanni Giardina 26-04-2012


Oh! Sangu,sangu, mia  aduratu!
Servu fedeli  i  quannu sugnu natu,
o fu pirchi’ ‘un sa mentiri , o fu  pi eredita ’,
 ca  ti  purtasti  appriessu   u   D.N.A. 
Privu di jammi, liqiudu  e fluidusu ,
di vini mia, canusci  ogni  purtusu.
Riccu : di globuli russi, janchi  e di piastrini,
mastru  di geni, e chinu  di  proteini .
Mai ha canusciutu   pinuli o  dutturi
o puramenti  cacchi  prufissuri,
pi chistu,  m‘impignaiu  a vita mia, 
pi ‘un  ti fari veniri  mai anemia.
Saziu,  pi  sustanzi   ‘nto   manciari
tu ha scurrutu  i vini, senza  sciatari;
sempri  ha  nutrutu  organi  vitali,
e mai ha scircatu  analisi o spitali. !
U cori  pero’, puru  havutu   fedi,
e t’ha pompatu, da testa finu e piedi
sulu  pi scanti, sfuorzi o agitazioni,
t’ha fattu  sballari  i testa o di prissioni.
Passaggi, ti nn’ha datu,’un sacciu quanti,
costrettu  a fari  battiti  custanti,
mai  t’ha chiudutu  transitu  all’aorta,
o t’ha lassatu  i fora , arriedu a porta !
Quantu   pugnalati  s’asssuppatu  ?
Quantu frecci p’amuri  ha riscivutu?
Puru  feritu  a  morti   pi  passioni,
ha spintu  u sangu a fari donazioni .
Qh! Sangu sangu,  tradituri !
Ora ca sugnu debuli   i prissioni,
pir  mi ‘un provi  mancu  cumpassioni !
Quannu cinn’era assa’,ci u davi a tutti ;
Ora ca ci nn’e’ picca,
invesci di pinsari pu patruni,
ci u  st’ha  fannu  sucari: 
a un  pugnu  di parassiti e di latruni!
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Quando la natura da spettacolo (foto)

Il mare in tempesta contro la scogliera a Canneto-Calandra

REGIONE: MARTEDI 15 CONVEGNO SU "LA CORTE DI CASSAZIONE IN SICILIA"

Martedi' 15 maggio dalle 9, in occasione delle celebrazioni del 66° anniversario dell'autonomia siciliana, la Regione promuove un convegno sul tema: "Per la Corte di Cassazione in Sicilia. Presentazione del progetto di norme di attuazione proposto dalla Regione Siciliana allo Stato" che si terra' a Villa Malfitano (via Dante 167, Palermo). Infatti, l'articolo 23 dello Statuto autonomistico prevede che in Sicilia debbano operare i massimi organi giurisdizionali dello Stato con sezioni decentrate. E' avvenuto per la giurisdizione amministrativa e contabile, ma non per la Corte di Cassazione. La Regione Siciliana ha aperto anche su questo tema il confronto col Governo centrale. A piu' di 65 anni dall'approvazione dello Statuto l'articolo 23 ha trovato attuazione solo in parte. Adesso, per la prima volta dall'entrata in vigore dello Statuto, la Regione ha formalizzato questa richiesta allo Stato che non comporta oneri aggiuntivi e che, invece, servira' per ridurre i costi della giustizia.
I lavori saranno aperti dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Seguiranno gli interventi di: Salvatore Raimondi, gia' ordinario di diritto amministrativo dell'Universita' di Palermo, su "La controversa attuazione dell'art. 23 dello Statuto siciliano"; Girolamo Monteleone, ordinario di diritto processuale civile dell'universita' di Palermo su "La Corte di Cassazione in Sicilia: il progetto di norme di attuazione"; Antonio Scaglione, preside della facolta' di Giurisprudenza dell'universita' di Palermo su "La Corte di Cassazione in Sicilia: la sezione penale"; Giovanni Carapezza Figlia, segretario generale della Regione Siciliana, su "Il progetto di norme di attuazione per l'istituzione della Corte di Cassazione: profili organizzativi"; Francesco Greco, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Palermo su "Cassazione in Sicilia ed abbattimento dei costi di accesso alla giustizia"; Francesco Marullo di Condojanni, presidente Unione degli Ordini Forensi della Sicilia! , su "Q uale riorganizzazione dell'amministrazione della giustizia ordinaria in Sicilia". Le conclusioni saranno affidate all'assessore per l'Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao.

Revocati i domiciliari alla Cincotta. Ha però l'obbligo di firma

Si è svolta stamani a Barcellona l'udienza di convalida dell'arresto della signorina Caterina Cincotta, eseguito dai carabinieri (vedi comunicato del comando provinciale). 
La dottoressa Addamo ha convalidato l'arresto ma, accogliendo la tesi del difensore di fiducia , ha disposto la revoca degli arresti domiciliari, liberando la Cincotta e disponendo per la stessa l'obbligo di firma.

Ustica e orari. Ci scrive il dottor Venanzio Iacolino

Gentile direttore,
pensavo che segnalare una disfunzione al Call Center della Ustica Lines fosse sufficiente per una correzione della stessa o comunque a riceverne una risposta; così non e' stato per cui mi rivolgo a Te.
L'aliscafo delle ore 7,50 Lipari-Milazzo arriva equi ndi parte sistematicamente in ritardo rendendo impossibile la coincidenza del Giuntabus per Messina. Altrettanto dicasi della corsa delle ore 13,50
Messina-Lipari.Grazie per l'ospitalita'

Venanzio Iacolino

Tra Europa e Africa spunta la micro-placca siculo-iblea È la responsabile dei maggiori terremoti avvenuti nella Sicilia orientale

Individuata dai ricercatori della sezione di Catania dell’Ingv
Tra Europa e Africa spunta
la micro-placca siculo-iblea
È la responsabile dei maggiori terremoti avvenuti nella Sicilia orientale
I confini della placca Siculo Iblea (Ingv Catania)I confini della placca Siculo Iblea (Ingv Catania)
MILANO
- Stretta in una morsa fra la grande placca euroasiatica e quella africana, si è delineata una placca minore che i geofisici hanno battezzato «blocco siculo-ibleo». Essa comprende gran parte della Sicilia e dei mari circostanti, fa parte della placca africana, ma ha una sua dinamica peculiare, ed è responsabile dei grandi terremoti cui va soggetta la Sicilia. La descrizione di questa unità geodinamica è merito di un numeroso gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e delle università di Catania e Napoli, il cui lavoro sta per essere pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Geophysical Research (Gps velocity and strain fields in Sicily and southern Calabria, Italy: updated geodetic constraints on tectonic block interaction in the central Mediterranean).
MICRO-PLACCA - Il geofisico Mimmo Palano, della sezione di Catania dell’Ingv, primo firmatario del lavoro, ci ha raccontato il lungo studio che ha portato a definire i confini e i movimenti della micro-placca siculo-iblea. «Da diversi anni sono installate sul territorio numerose stazioni Gps, che permettono di ricostruire i lenti movimenti della crosta terrestre dovuti alla dinamica delle placche», premette Palano. «Grazie ai dati raccolti negli ultimi 18 anni dalle reti Gps della Sicilia, delle isole circostanti e della Calabria, e all’analisi dei terremoti verificatisi nella medesima area, abbiamo potuto meglio comprendere i cosiddetti domini deformativi e i blocchi che caratterizzano questa cruciale zona di convergenza fra la placca africana e quella euroasiatica».

I vettori di spostamento annuo misurati nelle varie stazioni Gps in Sicilia (Ingv Catania)I vettori di spostamento annuo misurati nelle varie stazioni Gps in Sicilia (Ingv Catania)
UNITÀ MINORI - Quando sui media si legge della convergenza fra la placca africana e quella euroasiatica, precisando che la prima avanza e s’immerge sotto la seconda, sembra che i due grandi blocchi interagiscano in maniera compatta. Invece, nella zona di collisione, si sono create una serie di unità minori, animate da una dinamica più articolata rispetto alla semplificazione della convergenza africana da sud. Lo studio di Palano e collaboratori si è focalizzato nel teatro siciliano dello scontro geologico fra le due grandi placche, in un’area cruciale per la geologia del Mediterraneo centrale. CONFINI - «Sotto il profilo strettamente geografico, i confini del blocco siculo-ibleo si possono così definire», prosegue Palano. «A nord c’è una linea che corre nel mar Tirreno, più o meno parallelamente alla costa settentrionale siciliana, passando sotto Ustica e intercettando le isole Eolie. Al di sopra di questa linea c’è un altro dominio geodinamico, il blocco tirrenico, che fa parte della placca europea. A est il confine del blocco siculo-ibleo va dalle Eolie, passando per il messinese e per la costa ionica siciliana, giù fino al Canale di Sicilia, all’altezza dell’isola di Malta. Lungo questo confine orientale il blocco siculo-ibleo fronteggia un altro dominio geodinamico, chiamato il blocco calabro-ionico, appartenente alla placca africana. A sud, il confine del blocco siculo-ibleo attraversa il Canale di Sicilia, parallelamente alla costa meridionale siciliana, più o meno dall’isola di Malta fino al largo delle isole Egadi. Semplificando, il blocco siculo-ibleo ha la forma di un grande cuneo, con l’apice rivolto a ovest, che ricalca la forma triangolare della Sicilia, includendo tuttavia una consistente fetta dei mari circostanti».
SPOSTAMENTI - Dal punto di vista dinamico, i movimenti del blocco siculo-ibleo variano da zona a zona e sono studiati grazie ai vettori di spostamento annuale forniti dalle stazioni Gps. Considerando questi spostamenti rispetto alla placca euroasiatica, si vede che in Sicilia occidentale la crosta terrestre si sposta verso nord-nord-ovest di circa mezzo centimetro l’anno; tra Palermo e Cefalù lo spostamento è verso nord di circa un centimetro l’anno. Ma a Ustica, alla distanza di appena 60 km dirimpetto a Palermo, il movimento verso nord quasi si annulla, riducendosi ad appena un millimetro. Nella zona Eolie-Peloritani-Messina, la crosta si muove verso nord-nord-est al ritmo di un centimetro l’anno. Infine, tra l’Etna e i monti Iblei, e poi più giù fino a Malta, si registrano spostamenti di circa un centimetro l’anno in direzione nord-nord-ovest.
TENSIONI - Tutti questi movimenti, così differenziati nei tassi annuali e negli orientamenti, sono all’origine di quelle strutture tettoniche che si esprimono in corrugamenti, faglie (o fratture) della crosta terrestre, oltre che in accumuli di tensioni generatrici di terremoti. Lungo il confine usticese del blocco siculo-ibleo c’è un prevalente regime compressivo, con la formazione di faglie responsabili di frequenti terremoti che, in genere, hanno magnitudo moderata. Sul versante messinese e ionico il quadro peggiora nettamente. Qui gli studiosi avevano da tempo individuato una grande faglia denominata Eolie-Tindari-Letojanni ritenuta come la linea di «strappo» del blocco calabro-ionico, al di sotto del quale si consuma la subduzione (sprofondamento) della placca africana sotto a quella euroasiatica.
DINAMICA - Ora Palano e collaboratori avanzano l’ipotesi che questa faglia non si fermi a Letojanni (sulla costa ionica) ma prosegua in mare, raccordandosi a un altro sistema di fratture sottomarine noto come la scarpata ibleo-maltese. All’interazione fra i due blocchi siculo-ibleo e calabro-ionico si possono attribuire sia la genesi dei vulcani eoliani che i grandi terremoti storici della Sicilia orientale, come quelli della val di Noto del 1693 e di Messina del 1908. «Mettendo tutto insieme», riassumono Palano e Luigi Ferranti, «il blocco siculo-ibleo appare intrappolato nella dinamica di collisione tra la placca africana e quella euroasiatica e soggetto a un movimento complessivo laterale verso nord-pvest, con il risultato che lungo tutti e tre i sui confini si originano zone esposte al rischio sismico. Ma non c’è dubbio che i terremoti più forti di tutta l'area siciliana avvengano lungo il bordo orientale dell'area Iblea.
TERREMOTI E TSUNAMI - Ricordiamo che il terremoto del 1693, e prima ancora un altro avvenuto nel 1169, sono considerati tra i più violenti e distruttivi della storia sismica italiana. In particolare le due scosse del 9 e 11 gennaio 1693 furono talmente violente da devastare l’intera Sicilia sud-orientale, radendo al suolo molti centri abitati. A posteriori si è valutato che la magnitudo massima raggiunse i 7,5 gradi Richter. I danni si estesero sino a Palermo, alla Calabria meridionale e a Malta e la scossa maggiore fu fortemente avvertita anche in Tunisia. Fonti storiche e ricerche recenti sul campo, condotte dal team del professor Carmelo Monaco (Università degli studi di Catania), evidenziano come entrambi gli eventi siano stati accompagnati da un imponente tsunami che flagellò le aree costiere di tutta la Sicilia sud-orientale. Da non dimenticare che, in tempi più recenti, nella stessa parte della Sicilia, esattamente a Carlentini, il 13 dicembre 1990 si è abbattuto un terremoto di magnitudo 5,6 che ha provocato 17 morti e oltre 15 mila senza tetto. Un monito per gli amministratori locali che non devono mai perdere di vista l’applicazione rigorosa delle norme antisismiche, unica difesa preventiva dagli effetti devastanti dei terremoti.
Franco Foresta Martin

Auguri a...

Gli auguri oggi sono per Rosaria Corda
 Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
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Accadde un anno fa (Rubrica)

Vi proponiamo una rubrica che, attraverso articoli pubblicati su Eolienews, vi porterà a "rivivere" qualcosa di quanto accaduto nello stesso giorno, l'anno precedente

Consiglio comunale di Lipari. Fumata nera anche per la riunione sul PRG

(12.05.2011) Salta la riunione del consiglio comunale di Lipari sul piano regolatore. Anche oggi (ma ormai è quasi una costante) il civico consesso non è riuscito a riunirsi per mancanza del numero legale. In aula erano presenti solo otto consiglieri. Ha, ovviamente, pesato l'assensa della maggioranza. I lavori sono stati presieduti dal consigliere anziano, Bartolo Lauria. Se ne riparlerà domani, sempre alle 16, quando basteranno solo otto consiglieri.

Lipari: arrestata dai Carabinieri una persona per detenzione di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione “DOBERMAN”.

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE
Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Lipari, unitamente ai militari della Compagnia di Milazzo, nel corso delle attività relative all’esecuzione del provvedimento cautelare a carico dei cinque soggetti arrestati nell’ambito dell’operazione “DOBERMAN”, hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione di Mirabito Simone cl. 1990.
L’attività condotta dai Carabinieri  all’interno dell’abitazione che il citato Mirabito occupa unitamente alla propria convivente CINCOTTA Caterina cl. 1992, ha consentito di rinvenire, abilmente occultata, della sostanza stupefacente del tipo “Marijuana” e “Hashish”, per complessivi grammi 130.
Stante la flagranza di reato, la citata CINCOTTA Caterina veniva tratta in arresto per detenzione in concorso di sostanza stupefacente.
La droga, dopo essere stata repertata, sarà trasmessa ai laboratori del RIS Carabinieri di Messina per le analisi qualitative e quantitative.
La donna, dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona P.G., veniva condotta presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

venerdì 11 maggio 2012

ACCADDE UN ANNO FA (RUBRICA)

Vi proponiamo una rubrica che, attraverso articoli pubblicati su Eolienews, vi porterà a "rivivere" qualcosa di quanto accaduto nello stesso giorno, l'anno precedente

NUOVO COMANDANTE AL DISTACCAMENTO FORESTALE DI LIPARI

Il giorno 11 maggio 2011 si è insediato il nuovo Comandante del Distaccamento Forestale di Lipari, si tratta dell’Ispettore Superiore Forestale Domenico SCHEPIS proveniente dal Distaccamento Forestale di Barcellona P.G. che prende il posto del Commissario Forestale Carmelo MAIELI in quiescenza dal mese di Aprile.
L’ Ispettore Schepis ha già prestato servizio a Vulcano, collaborando con Maieli in diverse operazioni eseguite nelle Eolie.

Un consiglio al nuovo Sindaco: ripristini l’incompatibilità fra Giunta e Consiglio comunale (di Michele Giacomantonio)

Dopo il brillante successo elettorale, per il nuovo Sindaco si apre una fase difficile che riguarda l’insediamento e soprattutto la formazione della squadra con cui dovrà amministrare. Siamo convinti  che Marco Giorgianni saprà scegliere con saggezza e ponderazione i componenti della Giunta ma forse è importante  partecipargli alcuni consigli e considerazioni che derivano dall’esperienza. La nuova legge elettorale ha abolito l’incompatibilità fra consigliere comunale e membro di giunta. Sinceramente mi sembra un errore perché inficia quella sana dialettica fra organi di gestione ed organi di indirizzo e di controllo che il legislatore del 1993 aveva voluto introdurre ma può avere l’effetto di produrre guasti gravi soprattutto quando il Sindaco non fa parte del Consiglio Comunale come nel nostro caso.  Il rischio più significativo è legato alle funzioni. La Giunta, che deve rispondere totalmente e solamente al Sindaco, deve assumere ogni giorno responsabilità esecutive mentre il Consigliere Comunale ha, nelle funzioni di indirizzo e controllo, una prospettiva più di lungo periodo. L’assessore che è anche consigliere viene ad essere ad un tempo controllore e controllato mentre il Sindaco rimane sempre e solo controllato. Controllato dal Consiglio ma anche di parte ( o anche di tutta se tutti gli assessori fossero ad un tempo consiglieri comunali) della Giunta.  Una situazione paradossale che qualche volta potrebbe portare l’Assessore -Consigliere persino  in conflitto con lo stesso Sindaco. Questo che è vero per qualsiasi assessore è tanto più vero per il vice Sindaco che dovrebbe essere l’alter ego del Sindaco, l’uomo in cui il primo cittadino deve riporre la massima fiducia e che invece, giocando sul doppio ruolo, potrebbe essere tentato di assumere un ruolo di preminenza.
Ma la legge non dice che il consigliere nominato assessore deve rimanere per forza tale. Dice solo che può non dimettersi. Ed allora, questo è il mio consiglio, il Sindaco riproponga con forza e chiarezza questa incompatibilità che ha lo scopo di rafforzare la sua Giunta anche sotto l’aspetto della disponibilità:chi vi entra deve garantire un impegno totale, preminente anche nei confronti della propria attività professionale. E lo ripeto, anche sotto questo aspetto, il ragionamento vale per tutti ma soprattutto per il vice Sindaco che non può configurarsi assolutamente come un ruolo part-time

Lo Cascio: Un ringraziamento e qualche considerazione

La campagna per le amministrative è appena conclusa ed è ormai tempo di passare oltre, ma vorrei esprimere alcune considerazioni. Le prime riguardano i toni della campagna stessa; se a qualcuno è apparsa priva di passione, a mio modesto avviso ha invece recuperato i pregi di un confronto sereno, pur se con qualche eccezione, che agevola la valutazione dei contenuti piuttosto che quella della potenza vocale o della capacità di elaborare insulti; certamente, la vicenda poco edificante del voto fotografato nella cabina da un elettore – sulla quale intendo andare a fondo – rivela la persistenza di fenomeni illegali e anti-democratici dei quali, purtroppo, si fa fatica a liberarsi, persino in una piccola comunità come quella eoliana.  
In merito ai risultati, va detto che in un paese certamente non incline a un voto “di sinistra”, la nostra lista – che contava appena 15 candidati, la maggior parte dei quali alla prima esperienza elettorale – ha superato il quorum minimo, raggiungendo il 5.31%: anche se in parecchi abbiamo creduto o sperato in qualcosa di più, si tratta di un dato certamente soddisfacente, che ci ha garantito una presenza in consiglio comunale e ci sprona a un impegno sempre maggiore, coerente con il nostro programma e rivolto in particolare alle comunità delle isole periferiche, ai temi del lavoro, dell’ambiente, della partecipazione, dei diritti sociali e di quelli civili – sempre più spesso calpestati da uno stato e da una regione indifferenti ai problemi insulari – e della qualità della nostra vita. Da questi punti deve ripartire La Sinistra, senza gli indugi che hanno forse rallentato la fase iniziale della nostra esperienza, per rafforzare il suo ruolo quale punto di riferimento critico e lucido, fatto di onestà intellettuale ma anche di chiarezza di metodo e di una visione a lungo termine, che ritengo abbia costituito il tratto distintivo più evidente della nostra proposta politica. E dobbiamo ripartire innanzitutto dai nostri errori, perché gli errori sono inevitabili, cercando di essere più incisivi e determinati laddove – soprattutto per problemi di tempo o di organizzazione – non abbiamo saputo comunicare in maniera nitida i contorni delle Eolie che volevamo, e che vogliamo.
Al nuovo sindaco e alla sua giunta, supportati da una larga maggioranza consiliare, rivolgo auguri sinceri; il nostro supporto costruttivo non mancherà di fronte a proposte e a progetti che mirano a un reale miglioramento della vita del paese, pur nel rispetto del ruolo che l’elettorato ci ha assegnato e che ci colloca in posizione minoritaria, al di fuori della compagine amministrativa.
Ringrazio coloro che mi hanno accordato la loro fiducia come candidato a sindaco, nella consapevolezza che una vittoria era al di là delle plausibili aspettative; considero questi voti, più trasversali rispetto a quelli conseguiti dalla lista, un riconoscimento alla sostenibilità e alla lungimiranza delle nostre proposte, ma anche al linguaggio e al metodo con il quale le abbiamo illustrate alla comunità. Per questo motivo mi ritengo onorato dal consenso di più di quattrocento elettori: forse un piccolo numero, ma sicuramente un’espressione di una reale esigenza di innovazione, e dunque una grande sfida, che sarebbe stolto ignorare o trascurare; in ogni caso, un risultato impensabile senza la qualità – umana e politica – della squadra di assessori designati e di candidati al consiglio, di coloro che hanno “messo la faccia” in un progetto coraggioso, solido, ma accompagnato anche da una nota di poesia, che non guasta, perché la politica può essere molto meno arida di quanto spesso appaia. Un ultimo pensiero va al formidabile gruppo che ha saputo colorare di simpatia e di entusiasmo una campagna elettorale imperniata sul rispetto verso le posizioni altrui e sull’amore per la verità: giovani come Sara, Rosellina, Francesca, Chiara, Consuelo, Denise, Matteo, Michelangelo, e gli altri, donne e gli uomini di ogni età, che hanno messo a disposizione generosamente il loro tempo, le loro idee, la loro contagiosa  fiducia; non troverò mai parole sufficienti per dichiarare la gratitudine e l’orgoglio di avere dato voce alla loro speranza, condivisa, di una Lipari diversa e migliore.

Pietro Lo Cascio

Motobarca per raggiungere Vulcano in occasione della processione di domenica

Gentile direttore,
si porta a conoscenza che la Parrocchia SS. Angeli di vulcano in occasione della festa di Domenica ha messo a disposizione delle persone di Lipari che vogliono parteciparvi la motobarca Aliante che porterà le persone a Lipari dopo i fuochi pirotecnici.
 Per info: 3389192223

Sac. Letterio Raffaele

Gli interroganti di un tempo ci diano adesso le risposte... ma non fra 5 anni

Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo:
Caro Direttore,
da amici mi giungono voci di nomi illustri e battaglieri per il ns Comune, di certo per Lei il lavoro diventerà molto più semplice e documentato. Ricordo in particolare le lettere al Sindaco Mariano Bruno: di Lauria, Sardella e in particolar modo Sabatini; lettere che richiedevano chiarimenti di ogni genere, dai nomi dei debitori Tarsu ai debiti degli albergatori, di chiarimenti sui progetti portuali e quant’altro insabbiato. Finalmente a breve gli interroganti saranno i nostri corrispondenti, perché le loro battaglie (perse) diventeranno vittorie, ma soprattutto noi Eoliani sapremo le cose che non si sapevano. Ovviamente diamo il tempo (un mese) che guardino le carte e ci informino di tutto e soprattutto quale iniziative prenderanno per fare un recupero credito a setaccio e che attuino il pagamento anticipato del suolo pubblico. Noi Eoliani siamo consapevoli che soldi al Comune non ne abbiamo, ma essendo intelligenti sappiamo che la nuova amministrazione saprà come risolvere i problemi, di certo non avrà la bacchetta magica ma il buongiorno si vedrà dal mattino. Speriamo che arrivi subito l’alba, anche perché per adesso è notte fonda. Lipari è cambiata??? Parte dell’opposizione è diventata maggioranza, parte dell’attuale opposizione diventerà maggioranza??? Un'ultima curiosità: Il Sindaco uscente Mariano Bruno ha preso pochi voti, addirittura in alcuni seggi zero; capisco il dissenso, capisco che può succedere, ma politicamente qualcosa non mi quadra. Dico politicamente qualcosa non mi quadra essendo inesperto!!! Immagino comunque che il Consigliere Mariano Bruno restituirà pan per focaccia a Sardella, Lauria e Sabatini con interrogazioni su interrogazioni, noi eoliani vedremo questi scolaretti come risponderanno. Di certo Sabatini, Lauria e Sardella si sono fatti le domande e ci, e si daranno risposta; magari Mariano Bruno farà le sue domande e le risposte le avrà fra 5 anni??? A Lipari può succedere anche questo. Mi congratulo con i Consiglieri uscenti che sono rientrati (mamma Mia quantu sunnu), mi congratulo con il nuovo Sindaco che vuole vincere una sfida quasi impossibile (comune devastato), mi congratulo anticipatamente con Sardella, Lauria e Sabatini che renderanno pubbliche le risposte mai avute. MI raccomando non fate passare troppo tempo . . . non vogliamo pensare male!!!

COM. STAMPA | “STABILIZZAZIONE VERA, DEFINITIVA, SERIA”. A CHIEDERLO SONO I PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE HANNO MANIFESTATO SOTTO LE SEDI DELLE NOVE PREFETTURE SICILIANE. A MESSINA OLTRE 500 I PRECARI

Oltre 500 lavoratori precari sotto la Prefettura di Messina per chiedere stabilizzazione vera, definitiva, seria. Una protesta, quella dei lavoratori impegnati delle Pubbliche Amministrazioni siciliane, che oggi le Federazioni del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno promosso sotto le sedi delle nove Prefetture dell’Isola. A Messina presente il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Sicilia, Angelo Fullone.
Le Segreterie Regionali CGIL FP, CISL FP e UIL FPL – in una nota congiunta - esprimono profonda preoccupazione, soprattutto alla luce delle recenti pronunzie della Corte dei Conti sui processi di stabilizzazione del personale precario nelle pubbliche amministrazioni e le motivazioni addotte nell’impugnativa del Commissario dello Stato ai disegni di legge elaborati dal Governo e dalla classe politica siciliana, che aggravano un quadro normativo già fortemente complesso ed allarmano i lavoratori precari che garantiscono servizi fondamentali ai cittadini.
Durante il sit-in di protesta una delegazione delle rappresentanze sindacali è stata ricevuta dal Prefetto di Messina, Francesco Alecci, al quale è stato consegnato un documento con il quale i sindacati e i lavoratori precari:
- Rivendicano una riorganizzazione della pubblica amministrazione in Sicilia, scevra da sperperi e, attraverso il pieno apporto professionale del personale precario utilizzato, tesa unicamente a garantire ed ampliare i servizi da offrire ai cittadini;
- Ritengono che gli errori, i ritardi e le omesse applicazioni di precedenti normative, perpetrati negli anni dalla classe politica siciliana, non possono e non debbano ricadere sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie,  che da oltre vent’anni sono impegnati in posizioni di lavoro strategici delle amministrazioni, ed oggi posti a serio rischio.
- Considerano discriminatoria ed iniqua l’esclusione dai processi di stabilizzazione di questi lavoratori rispetto ai processi analoghi avviati e conclusi positivamente sia in campo nazionale che regionale.
- Auspicano un percorso, in tempi certi, orientato alla stabilizzazione di questi lavoratori, integrato in un processo di razionalizzazione e valorizzazione generale delle risorse umane all'interno delle amministrazioni pubbliche.
- Chiedono risposte concrete, non ulteriori proroghe ed illusori tentativi di mitici percorsi di stabilizzazione, operate dal Governo regionale e dalla classe politica siciliana, ma interventi che regolarizzino concretamente  la condizione di lavoro di questi precari ultraventennali.
- Reputano indispensabile una sinergia d’intenti e di risorse da parte del Governo Centrale, del Governo Regionale e delle stesse Amministrazioni Locali al fine di porre realmente fine alla ventennale vertenza del precariato in Sicilia;
- Non chiedono risorse aggiuntive alla finanza pubblica, nella considerazione che non si tratta di nuove assunzioni, ma una soluzione condivisa con il governo regionale al fine di poter continuare a rendere i servizi essenziali ai cittadini.
- Non vogliono immaginare uno scenario in cui, da una parte, questi lavoratori vengano estromessi dal posto di lavoro, e dall’altra parte, gli Enti si trovino nella impossibilità di continuare a garantire i servizi ai cittadini.
- Chiedono a S.E. il Prefetto che si faccia latore del documento allegato al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro del Lavoro, affinché possano rimuovere gli ostacoli e gli impedimenti di legge alle procedure di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione in Sicilia, anche con disposizioni derogatorie rispetto alle normali procedure di assunzione, tenendo conto della loro specificità giuridica, lavorativa e sociale.

Maya, ecco la verità sulla fine del mondo

Il piu' antico calendario Maya e' stato scoperto nella stanza di un tempio in Guatemala e non fornisce alcun indizio sulla famigerata profezia della fine del mondo il 21 dicembre del 2012. E' quanto hanno scoperto nel complesso archeologico di Xultun gli archeologi guidati da William Saturno della Boston University, che hanno pubblicato la ricerca su Science. 

Nella stanza ci sono dipinti, che risalgono al nono secondo dopo Cristo (piu' antichi dei codici conosciuti scritti tra il 1300 e il 1521). Le immagini raffigurano figure umane e cicli lunari e planetari, con i calcoli dei cicli astronomici Maya: il calendario cerimoniale (Tzolkin) di 260 giorni; il calendario solare o Haab di 365 giorni; il ciclo di 584 giorni del pianeta Venere e il ciclo di 780 giorni di Marte. Tra tutti i reperti della stanza 'picta' "non vi e' alcun segno nei calendari Maya che il mondo finisca nel 2012 ma solo che termina solo uno dei cicli del calendario". Saturno ha spiegato che "e' come il contachilometri di una macchina, che si azzera e ricomincia da capo, cosi' uno dei calendari Maya termina e poi ricomincia da capo, segnando la fine e la ripresa di un ciclo"

Dall'album dei ricordi

Una formazione della Folgore al vecchio comunale (anno 75)

Domenica a Vulcano si festeggia la Madonna di Pompei

Gentile Direttore,
la Parrocchia SS.Angeli Custodi di Vulcano ha organizzato per Domenica 13 Maggio la festa della
MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI .
Sabato alle ore 21 sul Porto ci sarà un saggio di ballo dei ragazzi della scuola di ballo
Domenica alle ore 17:30 ci sarà la processione del venerato simulacro per le vie del Porto con accompagnamento della banda musicale; a seguire la S.Messa presieduta dal Parroco don Lio Raffaele.
Alle 21 sul porto ci sarà la serata danzante con degustazione di dolci offerti dalle famiglie di Vulcano
a conclusione della serata ci saranno i Fuochi pirotecnici.

Droga via mare ai turisti delle Eolie, 5 arresti Approvvigionamento a Catania e Palermo. Ricariche con poste-pay da 3-4 mila euro per saldare gli ordini - L'articolo di Petrungaro sulla Gazzetta del sud di oggi

Giovanni Petrungaro
MILAZZO
La droga sull'isola arrivata da Palermo e Catania via Milazzo. Poi una fitta rete di pusher procedeva all'approvvigionamento a isolani e soprattutto vacanzieri. Una attività ben organizzata messa in piedi ormai da diverso tempo, e peraltro ancora florida, che però ieri mattina ha subito un primo scossone da parte delle forze dell'ordine.
Non era ancora spuntata l'alba infatti quando i carabinieri della compagnia di Milazzo, agli ordini del capitano Antonio Ruotolo e del tenente Cristian Letizia, coadiuvati da quelli della stazione di Lipari, agli ordini del luogotenente Francesco Villari e con l'ausilio del nucleo cinofili di Nicolosi e del nucleo elicotteri di Palermo, hanno presidiato l'isola di Lipari per dar corso a 5 arresti, 15 denunce e 12 segnalazioni alla prefettura, procedendo altresì a diverse perquisizioni a carico dei soggetti indagati. I provvedimenti cautelari hanno raggiunto Gabriele Cacace, 21 anni che si trovava già in carcere, il padre Roberto Cacace, 44 anni, Simone Mirabito, 22 anni, Andrea Paino, 24 anni e Gaetano Natoli, 31 anni. Tutti, tranne il figlio di Cacace, sono stati sottoposti alla misura dei domiciliari.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Barcellona, Anna Adamo su richiesta del sostituto procuratore Mirko Piloni. Una indagine particolarmente complessa quella condotta dai militari dell'Arma, che si è protratta per oltre sei mesi, e che premia il lavoro svolto dalla stazione dell'Arma di Lipari e in particolare dal comandante Villari cui ieri mattina in conferenza stampa a Milazzo, ha rivolto un plauso il capitano Ruotolo.
È stato proprio l'ufficiale poi a ricostruire tutte le fasi dell'attività investigativa che ha permesso di disarticolare il complesso sistema di spaccio di sostanze stupefacenti che ha interessato tutto l'arcipelago. L'operazione, denominata "Dobermann", poiché uno dei pusher durante l'attività di spaccio usava farsi notare con il proprio cane dobermann in giro per le vie di Lipari, ha avuto inizio a seguito di accertamenti avviati oltre un anno fa, dalla stazione liparese nei confronti di alcuni giovani che – come sottolineato dal capitano Ruotolo – effettuavano diverse transazioni in denaro, in prevalenza ricariche di poste-pay a favore di persone residenti a Palermo e Catania. Somme anche rilevanti (3000-4000 euro). Effettuati alcuni riscontri, è stato accertato che dietro quei pagamenti ci sarebbero stati ordini di droga, hascisc e cocaina in particolare che veniva inviata dalle due città alle Eolie con diversi sistemi. Inizialmente attraverso degli insospettabili che da Lipari raggiungevano Milazzo per prelevare le confezioni di sostanza stupefacente; poi a seguito di diversi arresti avvenuti in flagranza sempre da parte dei militari, si è passati alla spedizione diretta sull'isola, col supporto di piccole imbarcazioni che venivano fatti arrivare quasi sempre a tarda ora proprio per evitare i controlli sulle banchine portuali da parte delle forze dell'ordine. Sempre dalle indagini – almeno in questa fase – è emerso che non ci sarebbe stata una organizzazione specifica che si occupasse dello smercio della droga, ma ad operare sarebbero stati singoli soggetti pronti poi avvalendosi di pusher locali per smerciarla nei ritrovi ed in particolare nelle discoteche di Vulcano, Stromboli e Panarea, ma anche nel centro di Lipari.
In tal senso la presenza dell'uomo col dobermann – che risulta tra gli indagati – rappresentava – come evidenziato dagli inquirenti – una sorta di segnale convenzionale: quello che era arrivata la droga e quindi chi era interessato poteva acquistarla. La consegna della droga "a domicilio" nelle altre isole avveniva invece utilizzando dei gommoni. Verificati anche i prezzi: 15 euro al grammo per l'hashish, sino anche a 100 euro sempre al grammo per la cocaina richiesta anche per feste private. Nel corso della conferenza il comandante della Compagnia di Milazzo ha anche tenuto a puntualizzare che dopo diversi arresti e sequestri di droga operati nell'ultimo anno dai carabinieri, gli spacciatori avevano adottato via via particolari accorgimenti come ad esempio occultare la cocaina all'interno di un barattolo di nutella, nel tentativo – spesso non riuscito – di far giungere la "roba" al destinatario.
Sottolineata anche la complessità dell'intervento. Nella piccola Lipari infatti i carabinieri in servizio nella locale stazione sono ovviamente ben conosciuti e quindi per poter svolgere l'attività investigativa, è stato loro necessario addirittura ricorrere a dei travestimenti, persino truccandosi da donna, con tanto di parrucca.
Nel corso dell'esecuzione dei provvedimenti custodiali di ieri mattina i carabinieri hanno anche sequestrato 100 grammi di marijuana, 50 grammi di hashish e 11 piantine di marijuana oltre a strumenti per la suddivisione in dosi della sostanza stupefacente all'interno dell'abitazione di uno dei cinque arrestati. Una circostanza che conferma come l'attività sia ancora in pieno svolgimento. Gli inquirenti al riguardo hanno ribadito che l'operazione "Dobermann" non può considerarsi ancora conclusa e anzi presto potrebbero esserci ulteriori clamorosi sviluppi.

Auguri a....

Gli auguri oggi sono per Andrea Pavone e Sonia Palamara
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N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
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giovedì 10 maggio 2012

Trasporti. Giorgianni e Lo Schiavo a Palermo

Appena eletti i sindaci di Lipari, Marco Giorgianni e di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, questi anche nella qualità di coordinatore dell'Ancim, hanno preso parte a Palermo ad incontri aventi per oggetto la delicatissima situazione dei trasporti marittimi integrativi che rischiano di "saltare" mettendo in crisi i collegamenti marittimi estivi da e per le Eolie. Ciò alla luce dei tagli nella Finanziaria regionale. Tagli quantificati ufficialmente in 50 milioni di euro e che avranno quale conseguenza il taglio della seconda linea del traghetto della NGI e i collegamenti dell'Ustica Lines, da Reggio Calabria per le Eolie e viceversa e la Milazzo-Eolie-Palermo e viceversa.
I due sindaci hanno evidenziato come ciò provocherà gravi danni al turismo con conseguenti manifestazioni di protesta.  In assenza dell'auspicato reperimento dei fondi necessari i due primi cittadini sarebbero orientati a chiedere una diversa programmazione dei collegamenti Ustica da Milazzo con la soppressione di alcune corse dalla città del Capo (quelle che si accavallano con i collegamenti Siremar) e il loro "dirottamento estivo" su Reggio Calabria e con Palermo. 

LAVORO: SICILIA,SERVE INTERVENTO LEGISLATIVO PER PRECARI DELLA P.A

La Regione Siciliana, nel dare parere favorevole all'intesa tra le regioni e il ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione in materia di lavoro pubblico, ha chiesto che vengano individuati strumenti per rispondere alle emergenze occupazionali legate al fenomeno del precariato nelle pubbliche amministrazioni. La richiesta della Regione Siciliana e' stata condivisa e sostenuta anche dalle regioni Lazio, Campania, Puglia e Calabria. "Abbiamo ottenuto l'inserimento di questa richiesta - dichiara il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo - perche' e' imprescindibile un intervento legislativo entro la fine dell'anno per i precari che lavorano negli enti locali. La questione, come si evince dal sostegno diretto di altre regioni e della Conferenza dei Presidenti delle regioni, non e' limitata alla Sicilia".

Lettera aperta agli eoliani (di Gianluca Giuffrè)

Cari amici eoliani,
Non sono riuscito a prendere il seggio in consiglio comunale per pochissime preferenze ma ho potuto riscontrare che ci sono le basi per continuare il mio percorso politico. Il mio impegno sociale per le Eolie non si esaurisce  ma sarà sempre costante e vigile. Credo fortemente e fermamente nel progetto politico del neo sindaco, Marco Giorgianni. Ho sposato la sua causa e ho dato tutto me stesso, come sempre del resto. Quando sono venuto a conoscenza delle preferenze da me ottenute, il mio cuore si è riempito di gioia. Un ragazzo che viene da Ginostra, una sperduta e dimenticata frazione delle Eolie, ha saputo conquistare la fiducia degli elettori senza avere alle spalle ne poteri forti ne famiglie numerose. Ciò significa che niente è impossibile. Ogni obiettivo può essere centrato se si crede fino in fondo in quello che si fa. Grazie a tutti gli eoliani ed in particolare ai miei elettori di Lipari, Canneto, Pianoconte, Acquacalda, Panarea, Stromboli e Ginostra. Un ringraziamento speciale per mia moglie Monika che mi ha sopportato durante tutta la campagna elettorale e per l’amico Riccardo Lo Schiavo che mi ha più volte aiutato a superare i momenti  difficili.  Il mio impegno sociale di ieri è quello di oggi e sarà anche quello di domani. Faccio parte di un gruppo che ha vinto le elezioni e lavorerò costantemente insieme al sindaco Giorgianni ed alla sua squadra affinchè le cose migliorino nel nostro comune. Ritenetemi sempre a vostra totale disposizione per qualunque problematica si presenti nel nostro arcipelago.  Adesso si comincerà con i fatti. Il tempo delle parole è già scivolato dietro le nostre spalle.  Voglio fare un augurio particolare al nostro sindaco.
Auguri sindaco, il tuo lavoro sarà difficile perché la situazione disastrosa che ti è stata lasciata in eredità dalla precedente amministrazione pesa come un macigno ma sono sicuro che riuscirai a salvare questo paese dal baratro verso cui stava precipitando.

Gianluca Giuffrè

Pensierino post- elettorale (diFelice Lopes)

Le elezioni amministrative si sono finalmente concluse . Gioie e dolori lasciano il posto alla normalità .
E’ pur vero che dieci anni di ininterrotta amministrazione Bruno hanno lasciato il segno e che segno e che la dipartita , che somiglia ad una waterloo , è figlia di una serie interminabile di errori di gestione, di scelte , di accentramento autoritario e di scarsissima valorizzazione dei giovanissimi collaboratori di giunta .
Il paese è in ginocchio ed i tempi che ci aspettano non promettono niente di buono .
L’amministrazione entrante avrà il suo bel da fare e sarebbe riduttivo far finta che niente sia successo e che tutto andrà nel senso della riconciliazione .
Il leone sommessamente curerà le ferite e quanto prima farà risentire il suo ruggito più forte di prima per cui nessuno si illuda che ,per la nuova amministrazione ,sarà una navigazione facile , anche perché le richieste ,non sempre fondate e meritorie , sono tante e le poltrone poche.
Speriamo che il giovane Giorgianni abbia l’autorevolezza per potersi imporre nelle scelte dei collaboratori di giunta ( ed io suggerirei anche esterni su specifiche tematiche)   inserendo personaggi  validi che utilizzano la propria funzione  al servizio del pubblico interesse e non a vantaggio del gruppo dominante .
Infatti, l’utilizzo del potere per interessi personali o di fazione ha reso palese e ,nel contempo giustificato, il   distacco dei cittadini dalla precedente amministrazione ed il risultato è sotto gli occhi di tutti .
Ricordiamoci dei giovani non soltanto quando li spupazziamo nelle liste di comodo per raccogliere consensi fatui .
Non sottovalutiamo il fatto che i nostri giovani vedono nel loro futuro soltanto sopraffazione e disoccupazione .
Se sono decisi a trovare un lavoro , se lo devono cercare altrove ; se restano , devono subire le conseguenze del clientelismo ,adattarsi a chiedere dei favori, accettare la negazione dei più elementari diritti.
In queste condizioni, con questi giovani, sarà sempre più difficile cambiare la nuova classe dirigente .
Pertanto mi auspico e faccio voti affinché  la nuova amministrazione metta al bando subito il clientelismo di appartenenza , si dimentichi dei sassolini nelle scarpe , valorizzi le competenze , il rigore, la morale e le priorità nella conduzione della res pubblica .
Sono frasi di buon senso  e se recepite non smetterò di augurarLe  “Buon lavoro SINDACO MARCO GIORGIANNI !”
Tutto ciò premesso , mi sembra opportuno fare qualche considerazione sulle passate elezioni , con lo spirito del curioso e non del commentatore .
Sull’elezione del candidato a sindaco il paese si è espresso secondo gli schemi che gli sono stati offerti . Su un totale di 6.554 schede valide per i sindaci , ben 1269 schede non hanno riportato il contrassegno sul candidato .
 Questa differenza ,pari al 20% circa , è da attribuire principalmente ad una errata conoscenza delle modalità di voto .
Sull’elezione a consigliere , ben differente è stata la  diversificazione di voto tra candidati consiglieri e candidati sindaci degli stessi raggruppamenti . Qui il voto disgiunto l’ha fatto da padrone. Il caso più eclatante è quello del candidato a sindaco RIZZO la cui affermazione ,con 941 preferenze su 373 voti di lista , merita ogni più ampio riconoscimento.
Entriamo adesso nel gioco delle preferenze per i vari candidati a sindaco .
Prendiamo il caso del candidato GIORGIANNI con  5 liste di coalizione .Il raggruppamento ha ottenuto complessivamente 4.264 preferenze contro le 3.693 del candidato a sindaco .
La differenza di 571 preferenze è pari al 15% in meno dei consensi ricevuti dal candidato.
Nel caso del candidato GRASSO  le 3 liste di coalizione  hanno conquistato complessivamente 1.829 preferenze contro le 1.072 del candidato a sindaco .
La differenza di 757 preferenze è pari al 71%  in meno dei consensi ricevuti dal candidato .
Nel caso del candidato RIZZO le preferenze di lista sono appena di 391  ,contro le 941 preferenze personali .Una vera esplosione di consensi pari al 241% in più , con un esubero di voti pari a 550 ,che lascia ben sperare .
Nel caso del candidato Pajno le preferenze di lista sono 501  ,contro le 424 preferenze personali . Il calo dei consensi è stato del 18% in meno , pari a 76 preferenze.
Nel caso del candidato LO CASCIO  le preferenze di lista sono appena di 391  ,contro le 424 preferenze personali .I consensi sono stati in più del 7,8 % con un incremento di 33 unità .
A questo punto nasce spontanea la domanda : Ma se la legge regionale avesse imposto ad ogni candidato a sindaco una sola lista ,cosa sarebbe successo in queste elezioni ?
Prendiamo il caso GIORGIANNI.
Nel caso di una sola lista le 4.264 preferenze sarebbero state divise per 5 ottenendo 853 preferenze . Togliendo il 15% di gradimento pari a 128 preferenze il risultato definitivo sarebbe stato di 725 voti .
Prendiamo il caso GRASSO .
Nel caso di una sola lista i voti di coalizione pari a  1.829 sarebbero stati divisi per 3 con il risultato di 610 preferenze . Togliendo il 71% di gradimento pari a 372 preferenze , i voti validi sarebbero stati pari a 238 .
I candidati RIZZO , PAJNO e LO CASCIO avrebbero mantenuto i propri consensi attestandosi singolarmente su 941 – 424 – 424 preferenze .
A conclusione di questo giochino delle preferenze avremmo avuto quale sindaco l’Avv. CICCIO RIZZO con 941 preferenze , seguito da GIORGIANNI con 725 ,PAJNO e LO CASCIO al 3^ posto a pari merito con 424 preferenze ed ultimo GRASSO con appena 238 preferenze .
Finito il giochino e messa da parte la speranza di un domani più equilibrato e privo dello strapotere dei partiti , non mi resta altro da fare che riformulare gli auguri di buon lavoro al Sindaco Marco Giorgianni , pregandolo di non dimenticare quanto precedentemente gli ho ricordato.
Lipari, li 10/05/2012
                                                                              Ing. Felice Lopes

Foto dell'insediamento del sindaco Giorgianni

Auguri a.....

Gli auguri oggi sono per Bartolo Mondello e Roby Puglisi
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OPERAZIONE “DOBERMAN”: Arrestate dai Carabinieri a Lipari 5 persone che spacciavano droga ai locali e ai turisti, recapitandola anche con le barche.


COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri di Lipari facenti parte della Compagnia di Milazzo, con l’ausilio del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e del Nucleo Elicotteri di Palermo, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare a carico di 5 persone del posto, procedendo altresì a diverse perquisizioni a carico dei soggetti indagati. Ad uno degli indagati il provvedimento è stato notificato in carcere, mentre altri 4 soggetti sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. 
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, D.ssa Anna ADAMO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Mirko Piloni, ha consentito ai Carabinieri, dopo circa sei mesi di indagini, di disarticolare una banda di pusher che si approvvigionavano di cocaina ed hashish a Palermo ed a Catania, per poi smerciarle a Lipari e nelle altre isole dell’arcipelago.
L’attività info investigativa da cui trae origine l’indagine era stata avviata nel mese di maggio 2010, quando i militari della Stazione Carabinieri di Lipari acquisivano una serie di informazioni sul conto di un gruppo di giovani del luogo dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti sulle isole eolie. Nel corso delle indagini durate più di sei mesi 5 persone sono state arrestate in flagranza del reato di spaccio, 15 persone sono state deferite in stato di libertà e 12 persone sono state segnalate come “assuntori” alla Prefettura.
L’operazione “DOBERMANN” (così denominata poiché uno dei pusher durante l’attività di spaccio usava farsi notare con il proprio cane dobermann in giro per le vie di Lipari), ha consentito di far luce su una fitta rete di smercio al dettaglio della droga, attraverso la quale gli spacciatori offrivano, a qualsiasi ora, la disponibilità di diverse varietà di sostanza stupefacente tra cui hashish, cocaina e marijuana, ai giovani eoliani e ai turisti specie nel periodo estivo.
Le indagini dell’Arma hanno altresì consentito di individuare il canale di approvvigionamento dello stupefacente, nonché di documentare le modalità di trasporto dello stesso. In alcuni casi, gli spacciatori avevano fatto ricorso all’uso di imbarcazioni per le consegne di droga “a domicilio” sulle altre isole dell’arcipelago eoliano.
I sequestri di droga, compiuti dai Carabinieri nel corso dell’operazione, hanno poi portato gli spacciatori ad adottare via via particolari accorgimenti, nel tentativo - spesso non riuscito - di far giungere la droga al destinatario.
Le manette sono scattate per:
-     CACACE Gabriele, nato a Lipari (ME), cl. 1991, destinatario di misura cautelare in carcere, in atto già detenuto per altra causa;
-     CACACE Roberto, nato a Lipari (ME), cl. 1968, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari;
-     MIRABITO Simone, nato a Lipari (ME) cl. 1990, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari;
-     PAINO Andrea, nato a Lipari (ME) cl. 1988, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari;
-     NATOLI Gaetano, nato a Lipari cl. 1981, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari.

Lettera all'amico Valastro (di Giovanni Giardina)

Gentile direttore, 
da tempo seguo con attenzione l’iniziativa intrapresa dal mio caro e amico Francesco, riguardo il ripascimento di Porto delle Genti e conoscendo bene il suo carattere e temperamento,ero certo che non si sarebbe arreso , poiche’ anche lui porta ancora i valori lasciati dal nonno, padre e zii, vecchi pescatori  di indiscusse capacita’ e professionalita’, dove al mare hanno dedicato tutta la loro vita, tutto il loro amore e dal mare stesso, hanno saputo trarne, benificio, e sostentamento per le loro famiglie. Di certo Francesco ha imparato da loro che non bisogna mai tirarsi indietro al primo colpo di mare. Ma questa volta, te lo avevo detto sin dall’inizio, non ti stai battendo contro le onde del  mare ma contro un muro di gomma. Anche tu come tanti altri vivi fuori da questo paese, ma il cuore e le radici,sono rimaste legate qui’ e in questi anni non ti sei fatto sfuggire certamente che le Eolie vivono in affanno, ma ti sara’ sfuggita certamente una cosa:
Le  Eolie stanno perdendo le coste, stanno perdendo le spiagge, ma quello che ‘e piu’ grave: Gli eoliani stanno perdendo le ultime palle, perche’ gli anziani gia’ stanchi  e rassegnati ,  gli altri perche’ gia’ morti , o emigrati .
Grazie Francesco,  sono certo che non ti farai spiaggiare facilmente e ritienimi sempre uno dei sassi da potere utilizzare per il tuo imbonimento .
Con sincero affetto e stima ….tuo aff/mo   Giovanni  Giardina


Il grazie di Carlo Lanza, presidente di circoscrizione, ai cittadini di Stromboli e Ginostra

Ai Cittadini di Stromboli e Ginostra.
Oggetto: Ringraziamenti.
Una grande emozione... solo così riesco ad esprimere il sentimento di qualche giorno fa nel ricevere l'abbraccio della mia isola.
Mi porterò nel cuore i sorrisi e la speranza dei tanti che mi volevano rieletto.
Negli anni passati ho impiegato tante energie per fare bene anche se è stato difficile.
Riparto con la convinzione che faremo meglio e con un unico sentimento: l'amore per Stromboli.
Grazie a chi mi ha sostenuto e grazie a chi mi aiuterà in questo percorso di crescita.
                          Il Presidente della Circoscrizione di Stromboli
                                                       Carlo  Lanza

L'insediamento di Marco Giorgianni a sindaco di Lipari (foto Christian Ruggiero)







Arrestate dai Carabinieri a Lipari 5 persone che spacciavano droga ai turisti, recapitandola anche con le barche

COMUNICATO COMANDO PROVINCIALE DELL'ARMA
All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo e quelli della stazione di Lipari, a conclusione di una articolata attività investigativa protrattasi per circa sei mesi, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare a carico di 5 persone del posto, indagate di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha consentito di disarticolare una banda di pusher, che si approvvigionavano di cocaina ed hashish a Palermo ed a Catania, per poi smerciarle a Lipari e nelle altre isole dell’arcipelago.
I cinque indagati, in particolare sull’isola di Lipari, si avvalevano di una fitta rete di smercio al dettaglio della droga, offrendo, a qualsiasi ora, disponibilità di diverse varietà di stupefacente, specie ai turisti nel periodo estivo.
Sempre reperibili, i pusher si muovevano a bordo di scooter per raccogliere “le prenotazioni” ed effettuare le “consegne”, ma quando necessario si avvalevano anche di imbarcazioni per le consegne sulle altre isole dell’arcipelago eoliano.

ULTERIORI PARTICOLARI SULL’ATTIVITA’ VERRANNO ILLUSTRATI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA, PREVISTA ALLE ORE 11,00 DI OGGI 10 MAGGIO 2012 PRESSO LA COMPAGNIA CARABINIERI DI MILAZZO.

Valastro e l'impegno per Portinenti


Il mio mandato scade il 14 dicembre c. a., pertanto fino a tale data è mio dovere “scassare quello che vi pare” per raggiungere lo scopo dell’Associazione.
Se avessi voluto fare il furbo o, come si dice a Firenze con un’espressione molto colorita, il “merdoso”, avrei rivolto l’invito ai candidati qualche settimana prima del voto e avrei pubblicato l’elenco dei sottoscrittori il giorno prima; quindi, almeno per questo, un pochino più di attenzione da parte di chi mi conosce non avrebbe guastato.
La ns. Associazione a norma di statuto dovrebbe cessare la propria attività con il raggiungimento dello scopo, ma è esplicitamente previsto nello stesso statuto che l’assemblea può cambiare l’oggetto sociale e continuare a operare. Infatti, era mio intendimento, una volta realizzato l’attuale progetto, proporre la modifica della denominazione in “Associazione per il Ripascimento delle Spiagge delle Eolie”.
Capisco che in questo momento parlare di spiagge può fare sorridere, se non addirittura indisporre, ma, avendo un po’ di lungimiranza, forse l’argomento non è così peregrino come può sembrare.
E’ indubbio che le priorità, nell’ordine, siano: salute, trasporti e protezione degli abitati che devono assicurare la sopravvivenza degli abitanti, ma, non sono altrettanto certo che si possa fare una graduatoria sugli altri problemi che affliggono le isole.
I problemi sono fra loro interconnessi e tutti insieme contribuiscono alla ricchezza dell’Arcipelago che, se non sbaglio, proviene prevalentemente dal turismo.
Penso che il tutto giri intorno a quest’argomento e che occorrerebbe trovare la formula per uno sviluppo turistico che lasci sul territorio la maggiore ricchezza possibile.
Ognuno di noi può dare il proprio contributo basandosi su concrete esperienze di vita e non certo dando sfogo alla più fervida fantasia.
Circa 30 anni fa con la mia famiglia e quella di mio cognato, 4 adulti e 4 bambini, abbiamo deciso di passare 15 giorni di ferie a Capraia, deliziosa isola dell’Arcipelago Toscano. Sistemazione in un residence 4 stelle con piscina, scivolo e altri giochi per bambini, confortatissimo, situato su un promontorio a strapiombo sul mare. Il secondo giorno abbiamo fatto il giro dell’isola via mare alla ricerca di una spiaggetta, dove fare il bagno, non c’era. Perfino io, che non amo stare sulla spiaggia, sono rimasto deluso. Comunque, siamo stati benissimo ed ho anche pescato molto.
Nei 30 anni successivi nessuno di noi è più tornato in ferie a Capraia. I miei figli con i loro figli vanno in vacanza all’Elba perché trovano alloggio vicino alle spiagge. Non vengono a Lipari perché, nonostante abbiano l’alloggio gratis, le spese di viaggio incidono pesantemente ed hanno la spiaggia a 3 km. Con i figli si spende in pannolini, giocattoli, gelati, divertimenti, mangiare, escursioni e in tutto ciò che una famiglia di reddito medio si può permettere.
A Capraia non c’è un turismo di massa, ma neanche di famiglie benestanti; hanno puntato sul turismo nautico ed hanno costruito un bel porto. Però è un’isola appena più grande della metà di Lipari ed è abitata da poco più di 400 persone, per cui questa scelta, peraltro obbligata, può soddisfare le loro esigenze economiche.
A Firenze ho conosciuto molte persone che sono state alle Eolie e che ricordano con grande piacere le giornate trascorse alle spiagge bianche. Alla notizia che non ci sono più, hanno espresso dispiacere e al contempo trovato un motivo in più per non tornarci .
Io quando voglio fare un bagno prendo la barca e vado…. dove? A praia vinci o a valle muria! Forse a Gelso, alla spiaggia dell’asino, e per quanti anni ancora? Anche quella spiaggia si sta riducendo di anno in anno. Visto il costo dei carburanti, con un pieno potremmo assicurarci una spiaggia a più portata di mano per quando non potremo più, per vari motivi, scorazzare per mare.
Secondo voi, si può ragionevolmente affermare che, nelle Eolie senza spiagge, il turismo potrebbe avere una caduta verticale? E se così fosse di che cosa vivrebbero gli Eoliani?    
Se andiamo a fare un’analisi appena più attenta, ci accorgiamo che il fenomeno delle spiagge non è poi così secondario. A ulteriore conferma, chiedetevi perché chi fa turismo nautico, generalmente va ad ancorarsi nelle insenature prospicienti le spiagge.
Ringrazio di cuore il mio compagno che mi ha scritto la lettera aperta che ho letto dopo aver stilato la presente. Come puoi vedere non mi faccio spiaggiare facilmente.

Francesco Valastro