Roma, 11 feb. (askanews) - Provare a riaggregare i moderati, per ricreare un'area di centro compatta, di nuovo unita, con una spinta europeista a far da comune denominatore. E' l'obiettivo dei "Centristi per l'Europa", nuovo movimento lanciato da Pier Ferdinando Casini, la cui prima Assemblea nazionale, tenutasi al Teatro Quirino di Roma, ha provveduto a nominare coordinatore, per acclamazione, Gianpiero D'Alia.
"Più che qualcosa di nuovo che nasce, serve unire. Serve unire i moderati se si vuole evitare che questo Paese si consegni a Grillo e Salvini. Il mio appello è: unitevi. I moderati devono unirsi", ha detto Casini arrivando all'incontro, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, Mauro Libè e il presidente della commissione Finanze del Senato, Luigi Marino.
"Questo movimento che nasce, il primo a richiamarsi esplicitamente all'Europa, fa un atto di coraggio - puntualizza Casini -. Senza l'Eruopa non c'è più futuro, né per la Germania, né per la Francia, né per l'Italia. Detto questo, l'Europa va cambiata".
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sabato 11 febbraio 2017
Nasce il Movimento "Identità Eoliana" promotori Fonti, La Cava, Russo
Nel pomeriggio di ieri ha preso forma "Identità Eoliana",nata dalla unione dei gruppi che fanno capo rispettivamente a Gesuele Fonti,Alessandro La Cava e Nuccio Russo.
Da tutti i gruppi si è riscontrata già da tempo la volontà di avviare un percorso unitario per dare nuovo impulso e nuove idee ad un paese che ha voglia di cambiare.
Uniti per rappresentare la società civile, Fonti , La Cava e Russo,continueranno le consultazioni tra la gente per definire quelle priorità che andranno inserite all'interno del programma che il candidato sindaco,scelto alla fine delle consultazioni popolari,presenterà alla gente entro la prima decade di marzo.
La rivoluzione culturale è appena cominciata!
A fine febbraio è prevista la prima iniziativa pubblica di Identità Eoliana
Pallavolo: Uniti domani attorno al club Meligunis (di Samanta Lo Schiavo)
(di Samanta Lo Schiavo) Dopo la vittoria di domenica 5 febbraio, ancora una partita in casa per il Club Meligunis.: inizia il girone di ritorno e la voglia è sempre quella di dare il massimo per regalare a noi e ai nostri tifosi un altra bella vittoria
Vi aspettiamo al palazzetto dello sporto sempre calorosi e numerosi
Vi aspettiamo al palazzetto dello sporto sempre calorosi e numerosi
I nostri agrumi per i terremotati. La proposta di Christine Berart
Girando per le isole vedo tanta frutta a terra in particolare arance, limoni, cedri... allora penso .. che spreco....
Perchè non proviamo TUTTI a raccoglierli e a fare un'opera di BENE , di FRATELLANZA , mandando la frutta raccolta nelle zone terremotate dove un vigile del fuoco di Lipari ci farà da punto d'appoggio?
Loro là hanno neve , neve e ancora neve e probabilmente ben pochi agrumi..... sarebbe cosa bella e gradita da loro che ne dite ?
Si potrebbe mandare a Napoli con la nave, raccogliendo il mercoledi e giovedi stesso.... nave, Napoli e poi rimane a trovare un modo da mandare il tutto fino alla provincia di Ascoli Piceno.... che ne dite?
Christine Berart
Insediamento Arcivescovo Accolla: domenica pomeriggio apertura straordinaria museo
Polo regionale delle Isole Eolie per i siti culturali Parco Archeologico e Museo “L. Bernabò Brea”
Via del Castello 98055 – Lipari – Me – 0909880174 Fax – 0909880175 www.regione.sicilia.it/beniculturali/museolipari
Comunicato stampaIn occasione dell’insediamento nella Cattedrale di Lipari di S.E Rev.ma Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina, di Lipari e di S. Lucia, Archimandrita del S.mo Salvatore in Lingua Phari, è disposta un’apertura straordinaria del Museo nel pomeriggio di domenica 12 febbraio 2017, dalle ore 17 alle ore 20
Il dirigente responsabile
dott.ssa Maria Amalia Mastelloni
Via del Castello 98055 – Lipari – Me – 0909880174 Fax – 0909880175 www.regione.sicilia.it/beniculturali/museolipari
Comunicato stampaIn occasione dell’insediamento nella Cattedrale di Lipari di S.E Rev.ma Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina, di Lipari e di S. Lucia, Archimandrita del S.mo Salvatore in Lingua Phari, è disposta un’apertura straordinaria del Museo nel pomeriggio di domenica 12 febbraio 2017, dalle ore 17 alle ore 20
Il dirigente responsabile
dott.ssa Maria Amalia Mastelloni
Lipari: bimbo di prima elementare sospeso per due giorni. "Dal punto di vista educativo che senso ha sospendere per due giorni un bimbo di 6 anni?". Il nonno scrive al “Provveditore”
Riceviamo da Salvatore Basile e pubblichiamo:
Al Provveditorato agli studi di Messina
e p.c.
Alla stampa localeOggetto: quale valore educativo ha sospendere un alunno della I° elementare?
Egregio Provveditore,
giovedì scorso è stato emesso un provvedimento di sospensione di due giorni dalle lezioni a carico di un mio nipotino, che frequenta la I° classe della scuola elementare di Lipari.
Certamente il comportamento di un bambino quando disturba le lezioni non può né deve essere giustificato, ed è giusto che docenti e genitori intervengano nel correggere atteggiamenti o azioni sbagliate, perché ciò fa parte di un percorso educativo e formativo importante che tutti abbiamo vissuto e conosciamo.
Ma mi chiedo che senso abbia scegliere un provvedimento di sospensione, o meglio, come può essere recepito e compreso da un bambino di appena 6 anni? Quando tornerà in classe, dopo un paio di giorni, siamo certi che avrà capito il perché di questa punizione?
Invece di intervenire reprimendolo e correggendolo sul posto e sul momento, lo si allontana: forse perché la scuola non è in grado di assolvere appieno il suo compito?
Come è possibile che oggi in una classe dotata di almeno tre insegnanti non si sia in condizione di fare fronte a incidenti del genere, che – ribadisco – non vanno giustificati ma sono perfettamente plausibili perché legati all’irruenza dell’età e alla novità del percorso scolastico, quando – ormai più di mezzo secolo fa – nella scuola elementare che frequentavo una unica figura di insegnante sapeva perfettamente gestire queste circostanze?
Eppure, la dirigente scolastica Fanti non solo ha ratificato il provvedimento ma, nel corso di un colloquio, ha addirittura suggerito alla famiglia di rivolgersi a uno psicologo.
Su quale base una dirigente esprime questo genere di valutazioni, che trovo anche piuttosto lesive della dignità del bambino?
Le porgo questi quesiti in forma pubblica perché sono sicuro che una vicenda del genere non riguarda soltanto il mio nipotino e il ristretto ambito della mia famiglia, ma può interessare anche un più vasto numero di genitori, perché questa è diventata la scuola dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Salvatore Basile
via Sant’Anna 44
98055 Lipari (ME)
Al Provveditorato agli studi di Messina
e p.c.
Alla stampa localeOggetto: quale valore educativo ha sospendere un alunno della I° elementare?
Egregio Provveditore,
giovedì scorso è stato emesso un provvedimento di sospensione di due giorni dalle lezioni a carico di un mio nipotino, che frequenta la I° classe della scuola elementare di Lipari.
Certamente il comportamento di un bambino quando disturba le lezioni non può né deve essere giustificato, ed è giusto che docenti e genitori intervengano nel correggere atteggiamenti o azioni sbagliate, perché ciò fa parte di un percorso educativo e formativo importante che tutti abbiamo vissuto e conosciamo.
Ma mi chiedo che senso abbia scegliere un provvedimento di sospensione, o meglio, come può essere recepito e compreso da un bambino di appena 6 anni? Quando tornerà in classe, dopo un paio di giorni, siamo certi che avrà capito il perché di questa punizione?
Invece di intervenire reprimendolo e correggendolo sul posto e sul momento, lo si allontana: forse perché la scuola non è in grado di assolvere appieno il suo compito?
Come è possibile che oggi in una classe dotata di almeno tre insegnanti non si sia in condizione di fare fronte a incidenti del genere, che – ribadisco – non vanno giustificati ma sono perfettamente plausibili perché legati all’irruenza dell’età e alla novità del percorso scolastico, quando – ormai più di mezzo secolo fa – nella scuola elementare che frequentavo una unica figura di insegnante sapeva perfettamente gestire queste circostanze?
Eppure, la dirigente scolastica Fanti non solo ha ratificato il provvedimento ma, nel corso di un colloquio, ha addirittura suggerito alla famiglia di rivolgersi a uno psicologo.
Su quale base una dirigente esprime questo genere di valutazioni, che trovo anche piuttosto lesive della dignità del bambino?
Le porgo questi quesiti in forma pubblica perché sono sicuro che una vicenda del genere non riguarda soltanto il mio nipotino e il ristretto ambito della mia famiglia, ma può interessare anche un più vasto numero di genitori, perché questa è diventata la scuola dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Salvatore Basile
via Sant’Anna 44
98055 Lipari (ME)
UFFICIALIZZATE LE DATE E IL LUOGO DEL XVIII CONGRESSO DELLA CISL MESSINA: SI TERRÀ IL 31 MARZO E IL 1 APRILE ALL’ARSENALE DI MESSINA
Ufficializzate le date del XVIII Congresso provinciale della Cisl Messina. L’appuntamento congressuale, che si tiene ogni quattro anni, per il rinnovo degli organismi del sindacato, si terrà il prossimo 31 marzo e 1 aprile presso l’Arsenale di Messina.
«Ringraziamo l’Agenzia Industria Difesa e i suoi vertici nazionali e messinesi per la disponibilità della concessione della struttura – afferma il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – quell’area, l’Arsenale, è per tutti noi messinesi un punto di riferimento per ciò che ha dato al tessuto produttivo della città e della provincia, ma ancora di più per quello che potrà rappresentare in futuro. Siamo convinti che la politica di Agenzia Industria Difesa nel valorizzare il know how dei lavoratori messinesi e di investire sui giovani debba essere preso come esempio positivo per creare quel nuovo lavoro produttivo che possa risollevare economicamente il territorio. Abbiamo scelto, quindi, l’Arsenale come luogo simbolo della Messina che vuole rilanciarsi e che non vuole arrendersi all’inerzia di una crisi che si supera con la voglia e l’ambizione».
«Ringraziamo l’Agenzia Industria Difesa e i suoi vertici nazionali e messinesi per la disponibilità della concessione della struttura – afferma il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – quell’area, l’Arsenale, è per tutti noi messinesi un punto di riferimento per ciò che ha dato al tessuto produttivo della città e della provincia, ma ancora di più per quello che potrà rappresentare in futuro. Siamo convinti che la politica di Agenzia Industria Difesa nel valorizzare il know how dei lavoratori messinesi e di investire sui giovani debba essere preso come esempio positivo per creare quel nuovo lavoro produttivo che possa risollevare economicamente il territorio. Abbiamo scelto, quindi, l’Arsenale come luogo simbolo della Messina che vuole rilanciarsi e che non vuole arrendersi all’inerzia di una crisi che si supera con la voglia e l’ambizione».
Accadde oggi...alle Eolie
11/02/2011
Massimo Lo Schiavo è il coordinatore dell'ANCIM Sicilia
http://eolienews.blogspot.it/2011/02/massimo-lo-schiavo-e-il-coordinatore.html
Massimo Lo Schiavo è il coordinatore dell'ANCIM Sicilia
http://eolienews.blogspot.it/2011/02/massimo-lo-schiavo-e-il-coordinatore.html
Il benvenuto del Vento Eoliano a Mons. Accolla
con immensa gioia Le diamo un semplice e caloroso benvenuto a
nome del nostro Movimento.
La nostra intera comunità è rappresentata da sette Isole, da donne
e uomini che hanno la necessità di un ritorno forte delle istituzioni.
A Lei chiediamo di essere quotidianamente vicino ai bisogni
della gente e al loro fianco nelle battaglie sociali che si troveranno ad
affrontare.
Benvenuto Mons. Giovanni Accolla.
Benvenuto nella nostra diocesi e nelle nostre Isole.
Benvenuto nei nostri cuori.
Il Presidente del Vento Eoliano
Giuseppe Vassallo
Oggi è Sabato 11 Febbraio. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
IL SANTO DEL GIORNO:
In un secolo tutto incredulità, in una nazione pervasa di ateismo, quale era la Francia nel secolo xix. Maria si proclama Immacolata, e inizia una serie di miracoli che sono la più eloquente apologia del soprannaturale.
Il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria SS. era stato proclamato da appena quattro anni, ma le discussioni in pro ed in contro continuavano tuttavia: Maria pone loro termine, confermando il dogma pontificio.
La Vergine apparve ad un'umile pastorella, la giovane Bernardetta Soubirous, avverandosi anche in questo caso quanto Gesù diceva, pregando il Padre suo: « Ti ringrazio, o Padre, che hai nascoste queste cose ai prudenti e ai sapienti e le hai rivelate ai pargoli, cioè agli umili ».
Era l'alba dell'11 febbraio 1858 e Bernardetta si era recata in prossimità della grotta di Massabielle. sulle sponde del torrente Gave. Su una rupe di questa grotta la Madonna le apparve biancovestita, col capo coperto di un velo scendente sulle spalle, i fianchi cinti d'una fascia azzurra, i piedi nudi, baciati da rose olezzanti, un volto celestiale. « Era la più bella fra tutte le donne ».
Nella prima apparizione la Madonna insegnò alla pia fanciulla a far bene il segno di croce e a recitare il Rosario ed Ella stessa per prima prese la corona che aveva penzoloni al braccio e cominciò.
Il secondo giorno Bernardetta, temendo un inganno del demonio, gettò acqua santa in direzione della Signora. Ma questa le sorrise con volto ancor più benigno.
Il terzo giorno le ordinò di ritornare alla grotta altre quindici volte, dopo le quali si manifestò dicendo: « Io sono l'Immacolata Concezione ».
Intanto avvenivano anche miracoli e la fama delle apparizioni si estendeva per tutta la Francia e anche all'estero, destando un concorso straordinario di devoti e curiosi.
Per accertarsi che Bernardetta non fosse una visionaria o malata di mente, si ebbero più sopralluoghi da parte dell'autorità ecclesiastica e di quella civile; i medici constatarono la normalità e la sincerità della fanciulla, e la Madonna provava la verità dell'apparizione coi miracoli.
In breve tempo i numerosissimi devoti edificarono una chiesa che fu dai Sommi Pontefici arricchita di titoli e privilegi.
L'acqua scaturita nell'interno della grotta continua anche ai nostri giorni a operare prodigi; in questa vengono immersi gli ammalati e molti vengono miracolosamente sanati.
PRATICA. La fede è condizione principale per ottenere le grazie di Dio.
PREGHIERA. O Dio, che per l'Immacolata Concezione della Vergine, preparasti al tuo Figliuolo una degna abitazione, Ti supplichiamo umilmente che, celebrando l'Apparizione della Vergine, conseguiamo la salute dell'anima e del corpo.
venerdì 10 febbraio 2017
Domani VI Edizione del Darwin Day a Lipari
L’associazione Nesos è lieta di presentare la VI edizione del Darwin Day di Lipari, che si terrà sabato 11 febbraio alle ore 17.30, presso la sala congressi dell’Hotel Gattopardo.
Un pomeriggio dedicato alla scienza e alla conoscenza, che intende celebrare l’anniversario della nascita di Charles Darwin e rientra nel ciclo di manifestazioni che ogni anno vengono dedicate in tutto il mondo (laico) alla memoria e all’opera del grande scienziato inglese.
Il programma, illustrato nella locandina, comprende alcune presentazioni e un momento documentaristico, cui seguirà un piccolo ma sentito brindisi. Vi aspettiamo numerosi.
Il programma, illustrato nella locandina, comprende alcune presentazioni e un momento documentaristico, cui seguirà un piccolo ma sentito brindisi. Vi aspettiamo numerosi.
Milazzo: Guide turistiche al lavoro per ripulire il Castello
Le guide turistiche dell’Associazione Guide Turistiche Eolie Messina Taormina, nell’ambito del progetto “Scopri Milazzo”, si sono incontrate per prendersi cura del Castello con un’azione di pulizia straordinaria.
Si è trattato non solo di un atto di servizio, ma di un gesto sentito a livello affettivo, essendo il Castello il cuore della vita culturale del comprensorio milazzese, nonchè segno riconoscibile ovunque dell’identità di Milazzo, che ne disegna in maniera inconfondibile il profilo architettonico, rendendo unica la città.
In particolare, la pulizia ha riguardato la Torre Normanna o Mastio, che si trovava ormai da tempo in cattive condizioni igieniche e dunque, non proprio fruibile per i turisti che ogni domenica vengono accompagnati dalle guide a visitare la cittadella fortificata. Il Mastio è stato ripulito da polvere, erbacce, ragnatele e tanto altro, “una gran fatica”, a detta delle guide impegnate, ma che alla fine ha dato loro grande soddisfazione.
Con dedizione ed umiltà, dunque, per un giorno, le persone che con passione illustrano ai turisti, ai cittadini dei paesi del circondario ed agli stessi milazzesi, le bellezze e la storia del Castello, hanno voluto compiere un atto di generosità, per valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città che tanto amano.
Un’iniziativa nata dall’amore verso il castello di Milazzo, che non è solo un luogo di lavoro per le guide turistiche ma quasi come una casa, un regalo fatto di cuore ad un monumento che merita di essere scoperto in ogni sua parte e valorizzato al massimo.
Le Guide turistiche, protagoniste di “Scopri Milazzo” hanno voluto ringraziare l’ass. Presti del Comune di Milazzo che col suo lavoro ha permesso di portare avanti l’iniziativa.
Si è trattato non solo di un atto di servizio, ma di un gesto sentito a livello affettivo, essendo il Castello il cuore della vita culturale del comprensorio milazzese, nonchè segno riconoscibile ovunque dell’identità di Milazzo, che ne disegna in maniera inconfondibile il profilo architettonico, rendendo unica la città.
In particolare, la pulizia ha riguardato la Torre Normanna o Mastio, che si trovava ormai da tempo in cattive condizioni igieniche e dunque, non proprio fruibile per i turisti che ogni domenica vengono accompagnati dalle guide a visitare la cittadella fortificata. Il Mastio è stato ripulito da polvere, erbacce, ragnatele e tanto altro, “una gran fatica”, a detta delle guide impegnate, ma che alla fine ha dato loro grande soddisfazione.
Con dedizione ed umiltà, dunque, per un giorno, le persone che con passione illustrano ai turisti, ai cittadini dei paesi del circondario ed agli stessi milazzesi, le bellezze e la storia del Castello, hanno voluto compiere un atto di generosità, per valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città che tanto amano.
Un’iniziativa nata dall’amore verso il castello di Milazzo, che non è solo un luogo di lavoro per le guide turistiche ma quasi come una casa, un regalo fatto di cuore ad un monumento che merita di essere scoperto in ogni sua parte e valorizzato al massimo.
Le Guide turistiche, protagoniste di “Scopri Milazzo” hanno voluto ringraziare l’ass. Presti del Comune di Milazzo che col suo lavoro ha permesso di portare avanti l’iniziativa.
Messina, una sostanza inquinante uccise D'Ambra e gli altri due marittimi della Sansovino ?
da palermo.repubblica.it
di MANUELA MODICA
I tubi dell’areazione della sentina della Sansovino intasati da una sostanza melmosa. Probabilmente lo stesso inquinante che hanno respirato le vittime. L’ambiente intossicato e l’areazione non funzionante: potrebbe essere stato questo ad uccidere i tre marittimi a Messina lo scorso 29 novembre.
È l’ultima ipotesi emersa dal sopralluogo fatto sulla nave della morte ieri pomeriggio, al quale erano presenti, oltre i consulenti della procura, anche i periti di parte e i difensori. Ieri per la prima volta, infatti, è stata aperta la cassa stagna della Sansovino. Non era stato possibile finora perché ad avere la priorità era la bonifica. Dopo l’incidente, infatti, era stato accertato che la Sansovino fosse una vera e propria bomba ecologica. La procura di Messina ha dovuto rintracciare una ditta specializzata in questo genere di rischio ambientale prima di procedere con le indagini.
Finita la bonifica, lo scorso 3 febbraio, è finalmente stato possibile aprire la botola. Ripetere cioè lo stesso gesto che ha portato alla morte Santo Parisi, Gaetano D’Ambra e Christian Micalizzi. Tutti e tre uccisi dall’acido solfidrico sprigionato nell’aria dopo l’apertura della cassa stagna. Hanno svitato le viti – questa la ricostruzione finora – e la strana melma ha inquinato l’ambiente senza lasciare scampo a Parisi e D’Ambra e poi a Micalizzi accorso in aiuto.
Ma ad uccidere i tre marittimi potrebbe essere stato anche un guasto all’impianto di areazione, forse intasato dalla stessa melma presente nella cassa. All’apertura della botola ieri pomeriggio nonostante la bonifica i consulenti hanno trovato residui di sostanza inquinante. Sarà però necessaria un’ulteriore verifica lunedì prossimo per accertare la funzionalità dell’impianto: “Un’ipotesi che era stata avanzata già dai vigili del fuoco una settimana fa”, spiega Francesco Rizzo, avvocato della famiglia d’Ambra, presente al sopralluogo assieme ai consulenti di parte Federico Baldi e Giorgio Orlando.
Se il guasto all’impianto di areazione dovesse essere confermato si aprirà una fase molto complessa per le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci. Le responsabilità potrebbero infatti estendersi al di fuori di Messina. Fu a Porto Empedocle, per esempio, che lo scorso aprile un Psc, - more detailed inspection, ovvero un'ispezione dettagliata fece emergere come carente "la sicurezza nella gestione e nell'esercizio delle navi e la prevenzione dell'inquinamento". Una carenza segnalata, scritta nera su bianco dagli ispettori che però decisero di non fermare la nave. Soltanto sette mesi dopo quella decisione la Sansovino sarebbe diventata una bomba ecologica uccidendo tre uomini.
di MANUELA MODICA
I tubi dell’areazione della sentina della Sansovino intasati da una sostanza melmosa. Probabilmente lo stesso inquinante che hanno respirato le vittime. L’ambiente intossicato e l’areazione non funzionante: potrebbe essere stato questo ad uccidere i tre marittimi a Messina lo scorso 29 novembre.
È l’ultima ipotesi emersa dal sopralluogo fatto sulla nave della morte ieri pomeriggio, al quale erano presenti, oltre i consulenti della procura, anche i periti di parte e i difensori. Ieri per la prima volta, infatti, è stata aperta la cassa stagna della Sansovino. Non era stato possibile finora perché ad avere la priorità era la bonifica. Dopo l’incidente, infatti, era stato accertato che la Sansovino fosse una vera e propria bomba ecologica. La procura di Messina ha dovuto rintracciare una ditta specializzata in questo genere di rischio ambientale prima di procedere con le indagini.
Finita la bonifica, lo scorso 3 febbraio, è finalmente stato possibile aprire la botola. Ripetere cioè lo stesso gesto che ha portato alla morte Santo Parisi, Gaetano D’Ambra e Christian Micalizzi. Tutti e tre uccisi dall’acido solfidrico sprigionato nell’aria dopo l’apertura della cassa stagna. Hanno svitato le viti – questa la ricostruzione finora – e la strana melma ha inquinato l’ambiente senza lasciare scampo a Parisi e D’Ambra e poi a Micalizzi accorso in aiuto.
Ma ad uccidere i tre marittimi potrebbe essere stato anche un guasto all’impianto di areazione, forse intasato dalla stessa melma presente nella cassa. All’apertura della botola ieri pomeriggio nonostante la bonifica i consulenti hanno trovato residui di sostanza inquinante. Sarà però necessaria un’ulteriore verifica lunedì prossimo per accertare la funzionalità dell’impianto: “Un’ipotesi che era stata avanzata già dai vigili del fuoco una settimana fa”, spiega Francesco Rizzo, avvocato della famiglia d’Ambra, presente al sopralluogo assieme ai consulenti di parte Federico Baldi e Giorgio Orlando.
Se il guasto all’impianto di areazione dovesse essere confermato si aprirà una fase molto complessa per le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci. Le responsabilità potrebbero infatti estendersi al di fuori di Messina. Fu a Porto Empedocle, per esempio, che lo scorso aprile un Psc, - more detailed inspection, ovvero un'ispezione dettagliata fece emergere come carente "la sicurezza nella gestione e nell'esercizio delle navi e la prevenzione dell'inquinamento". Una carenza segnalata, scritta nera su bianco dagli ispettori che però decisero di non fermare la nave. Soltanto sette mesi dopo quella decisione la Sansovino sarebbe diventata una bomba ecologica uccidendo tre uomini.
iDAY , anche a Lipari sarà possibile proporre idee per la Sicilia
Parte questo sabato alle ore 10:00, in contemporanea in circa 150 piazze della Sicilia, l’iDay, la raccolta di idee e spunti dei siciliani per contribuire a scrivere il programma di governo del M5S per le prossime elezioni regionali.
Sarà una grande festa di democrazia partecipata, che vedrà allestire banchetti in tantissimi comuni isolani dall’11 febbraio al 12 marzo. Acqua, ambiente, energia, lavoro, diritti, sono solo alcuni dei tanti temi che saranno affrontati dal Movimento in questo intenso mese di lavoro e condivisione. Non sarà solo una collezione di idee, sarà il progetto di rinascita di un grande popolo: i siciliani.
Le idee migliori verranno discusse e votate su Rousseau, il sistema operativo del M5S, ed entreranno a far parte del programma.
A Lipari saremo presenti sul Corso Vittorio Emanuele, di fronte alla sala delle lettere, giorno SABATO 11 FEBBRAIO , dalle ore 10:00 alle ore 20:00. Partecipa anche tu con le tue proposte!
Sarà una grande festa di democrazia partecipata, che vedrà allestire banchetti in tantissimi comuni isolani dall’11 febbraio al 12 marzo. Acqua, ambiente, energia, lavoro, diritti, sono solo alcuni dei tanti temi che saranno affrontati dal Movimento in questo intenso mese di lavoro e condivisione. Non sarà solo una collezione di idee, sarà il progetto di rinascita di un grande popolo: i siciliani.
Le idee migliori verranno discusse e votate su Rousseau, il sistema operativo del M5S, ed entreranno a far parte del programma.
A Lipari saremo presenti sul Corso Vittorio Emanuele, di fronte alla sala delle lettere, giorno SABATO 11 FEBBRAIO , dalle ore 10:00 alle ore 20:00. Partecipa anche tu con le tue proposte!
Accadde oggi...alle Eolie
10/2/2015
D'estate o d'inverno. Salina è da sogno. Video fotografico con la neve nell'isola (foto Elio Benenati e Domenico Arabia)
giovedì 9 febbraio 2017
Amministrative a Lipari. In campo anche Chiara Giorgianni? E dove?
Chiara Giorgianni, cugina dell'attuale sindaco di Lipari, scenderà in campo in prima persona alle prossime amministrative nel Comune di Lipari?
L'indiscrezione, o per meglio dire "lo spiffero" è stata raccolta da Controcorrente eoliana.
La diretta interessata, al momento, non ha ne confermato, ne smentito.
Certo che, in molti, gradirebbero "l'entrata in campo" di una persona seria e preparata e con, nonostante la giovane età, una buona esperienza politica.
Dove si schiererà nel caso in cui lo "spiffero" dovesse concretizzarsi?
A fianco del cugino come dovrebbe essere nella logica delle cose o altrove...e in quale ruolo...?
Ipotesi la seconda meno probabile ma, decisamente, più "pruriginosa" dal punto di vista giornalistico ed elettorale
Intanto si stringono i tempi sul "fronte" Gesuele Fonti - Alessandro La Cava - Nuccio Russo.
Le elezioni sono sempre più vicine e bisogna decidere. Terzo polo o aggregazione a Rizzo e soci?
L'indiscrezione, o per meglio dire "lo spiffero" è stata raccolta da Controcorrente eoliana.
La diretta interessata, al momento, non ha ne confermato, ne smentito.
Certo che, in molti, gradirebbero "l'entrata in campo" di una persona seria e preparata e con, nonostante la giovane età, una buona esperienza politica.
Dove si schiererà nel caso in cui lo "spiffero" dovesse concretizzarsi?
A fianco del cugino come dovrebbe essere nella logica delle cose o altrove...e in quale ruolo...?
Ipotesi la seconda meno probabile ma, decisamente, più "pruriginosa" dal punto di vista giornalistico ed elettorale
Intanto si stringono i tempi sul "fronte" Gesuele Fonti - Alessandro La Cava - Nuccio Russo.
Le elezioni sono sempre più vicine e bisogna decidere. Terzo polo o aggregazione a Rizzo e soci?
Contributo partorienti delle isole minori: E' legge. Le modalità per poterne usufruire
Il vice-sindaco Orto ha rappresentato il Comune di Lipari nella riunione palermitana |
Nei giorni scorsi, proprio per illustrare quanto previsto dall'art. 13 “ Contributo alle partorienti delle Isole Minori della Regione Siciliana” della Legge Regionale 5 dicembre 2016 n. 24 , sono stati convocati a Palermo, presso il Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell'Assessorato alla Salute, i sindaci delle isole minori siciliane ed i direttori dei distretti sanitari interessati per valutazioni relative alle modalità di applicazione.
Le Isole Eolie, dove come ormai è risaputo è chiuso il “Punto nascita” dell’unico ospedale dell’arcipelago, erano rappresentate dal vice sindaco del Comune di Lipari Gaetano Orto, dal sindaco del Comune di Leni Riccardo Gullo, dal vice sindaco del Comune di Santa Marina Salina Domenico Arabia e dal Capo Distretto Bruno Natale.
La normativa prevede l'assegnazione di un contributo sino a 3.000 euro a favore delle partorienti.
Il beneficio decorre dalla data di pubblicazione della Legge sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, quindi dal 7 dicembre 2016. Per ottenerlo bisognerà presentare istanza all’ASP di appartenenza entro 60 giorni dal parto.
I moduli saranno disponibili on line, negli uffici del servizio sociale dell'ASP ed in quelli del Comune di residenza.
Il “contributo” sarà erogato in due tranche: una prima di 1.500 euro, nelle immediatezze della presentazione dell’istanza, ed una seconda, di importo variabile, nei primi giorni dell’anno successivo al parto.
Come anticipato la seconda tranche sarà variabile poiché risulterà dalla divisione dell’importo residuo in bilancio,a fine anno, per il numero dei nati.
In poche parole più bimbi nascono nel corso dell’anno meno consistente sarà il contributo. Assicurati i 1.500 euro, comunque.
In poche parole più bimbi nascono nel corso dell’anno meno consistente sarà il contributo. Assicurati i 1.500 euro, comunque.
LE EOLIE IN TOSCANA E IN LOMBARDIA CON ITALO TONI E ANTONIO BRUNDU
“Vi raccontiamo le isole Eolie” sarà il tema dell’evento
culturale con Italo Toni ed Antonio Brundu, che si svolgerà nell’Università
Libera Età di Rho (Milano), il prossimo 27 febbraio (alle ore 15), presso il
Salone dell’Auditorium Comunale di Viale Meda n.20.
Dopo i saluti e gli
interventi del Presidente dell’ U.L.E.R. (Università Libera Età Rhodense),
prof. Gianni Rovelli e del Vice Presidente prof. Piero Airaghi, prenderanno la
parola lo scrittore liparese Italo Toni, il giornalista e cultore delle tradizioni
isolane Antonio Brundu e Catia Toni,
Presidente del Circolo Artistico Culturale Eoliano di Lipari. Sarà, quindi,
proiettato un documentario sull’arcipelago, con particolare riferimento alla
loro attività vulcanica ed alle loro caratteristiche naturali. Saranno,
inoltre, esposte immagini fotografiche di Antonio Brundu sul mondo “insolito” eoliano. Non mancherà la presentazione, in
modo succinto, di alcuni libri di Italo Toni che descrivono, tra l’altro,
aspetti della vita umana ed antropologica degli abitanti delle Eolie.
La
medesima iniziativa avrà luogo, il 23 febbraio p.v. (alle ore 19), nella città
toscana di Arezzo, dove Italo Toni ed Antonio Brundu hanno già presentato, in
varie occasioni, aspetti peculiari delle Eolie, che hanno suscitato un notevole
interesse tra gli aretini.
L’iniziativa culturale si svolgerà nei locali del
ristorante “ La Buca di San Francesco” di proprietà di Mario De Filippis, noto
editore di “Ex Libris”. Condurrà l’incontro Francesco Maria Rossi con
interventi di Sergio Pizzi e Barbara Giaccai. Le Eolie, così, vengono
riproposte in terra toscana e lombarda tra storia, tradizioni, consuetudini con
la loro natura, con i frutti e con i
colori della terra vulcanica, con le loro dimore semplici e decorose, con le
attività agricole e con i luoghi della
religiosità isolana, argomenti e temi
che descrivono il tipico universo delle sette isole sorte dal mare tantissimi
millenni fa
(nella foto: Catia Toni, Antonio Brundu e Italo Toni durante una
manifestazione culturale nella Biblioteca Comunale di Malfa).
Venetico, Valdina e Torregrotta riammessi al Gal “Tirreno-Eolie”
Valdina, Venetico e Torregrotta sono stati riammessi nel partenariato pubblico-privato del Gal “Tirreno-Eolie”. A sancirlo una nota dell’assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Antonello Cracolici. Lo stesso assessorato, a dicembre, con un precedente atto, aveva comunicato l’esclusione dei tre Comuni dal Gal, dopo la revoca dell’adesione di Monforte San Giorgio dalla società consortile. I sindaci avevano inviato al Dipartimento una risposta unanime con contestazioni ed osservazioni, risultate vincenti. Tali argomentazioni sono state sottoposte all’esame della Commissione di verifica della ricevibilità e ammissibilità delle domande di partecipazione alla selezione delle “strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo”.
«La situazione sfavorevole per i tre enti è da ritenersi sopravvenuta ed estranea – si legge – alla loro volontà, stante che, per l’effetto delle precisazioni richieste dall’Adg del Psr e della decisione di Monforte, è venuta a crearsi una condizione che comporterebbe l’annullamento di un provvedimento amministrativo favorevole che ha già determinato un grado di stabilità nella sfera giuridica dei destinatari». E si precisa: «L’applicazione della norma escludente delle disposizioni attuative, a cui è chiamata l’Amministrazione procedente, deve contemperarsi con l’attuazione del principio del “legittimo affidamento”, ormai consolidato, sancito dalla Corte di giustizia europea come parte del diritto comunitario, procedendo alla verifica degli elementi costitutivi».
Il dirigente generale evidenzia che «tale principio, alla base della richiesta di revisione del provvedimento di esclusione, impone all’Amministrazione l’attenta salvaguardia delle situazioni soggettive consolidatesi per effetto di atti o comportamenti idonei a ingenerare un ragionevole affidamento nel destinatario. Malgrado - prosegue - la situazione che ha originato l’affidamento sia stata determinata dal comportamento di uno dei partner dei comuni del Gal, il lasso di tempo trascorso ha stabilizzato il convincimento circa la spettanza della fase di valutazione della strategia del Gal “Tirreno-Eolie», comportando l’impossibilità per gli enti interessati a ricorrere a nuove scelte di partenariato». Ed infine si legge: «Il permanere dei requisiti che attengono alla popolazione, all’ambito e caratteristiche territoriali portano l’Amministrazione ad una necessaria ponderazione fra l’interesse al ripristino formale delle condizioni a priori di ammissibilità e quello rappresentato dalla situazione di vantaggio generatasi a favore del destinatario dell’atto che coinvolge programmi di sviluppo di un territorio in quanto area omogenea con effetti positivi nei confronti delle imprese che insistono. La ricaduta negativa, in termini di mancato investimento rappresenta un pregiudizio, a danno dei soggetti interessati, maggiore anche rispetto alle ipotesi risarcitorie o di indennizzo».
«La situazione sfavorevole per i tre enti è da ritenersi sopravvenuta ed estranea – si legge – alla loro volontà, stante che, per l’effetto delle precisazioni richieste dall’Adg del Psr e della decisione di Monforte, è venuta a crearsi una condizione che comporterebbe l’annullamento di un provvedimento amministrativo favorevole che ha già determinato un grado di stabilità nella sfera giuridica dei destinatari». E si precisa: «L’applicazione della norma escludente delle disposizioni attuative, a cui è chiamata l’Amministrazione procedente, deve contemperarsi con l’attuazione del principio del “legittimo affidamento”, ormai consolidato, sancito dalla Corte di giustizia europea come parte del diritto comunitario, procedendo alla verifica degli elementi costitutivi».
Il dirigente generale evidenzia che «tale principio, alla base della richiesta di revisione del provvedimento di esclusione, impone all’Amministrazione l’attenta salvaguardia delle situazioni soggettive consolidatesi per effetto di atti o comportamenti idonei a ingenerare un ragionevole affidamento nel destinatario. Malgrado - prosegue - la situazione che ha originato l’affidamento sia stata determinata dal comportamento di uno dei partner dei comuni del Gal, il lasso di tempo trascorso ha stabilizzato il convincimento circa la spettanza della fase di valutazione della strategia del Gal “Tirreno-Eolie», comportando l’impossibilità per gli enti interessati a ricorrere a nuove scelte di partenariato». Ed infine si legge: «Il permanere dei requisiti che attengono alla popolazione, all’ambito e caratteristiche territoriali portano l’Amministrazione ad una necessaria ponderazione fra l’interesse al ripristino formale delle condizioni a priori di ammissibilità e quello rappresentato dalla situazione di vantaggio generatasi a favore del destinatario dell’atto che coinvolge programmi di sviluppo di un territorio in quanto area omogenea con effetti positivi nei confronti delle imprese che insistono. La ricaduta negativa, in termini di mancato investimento rappresenta un pregiudizio, a danno dei soggetti interessati, maggiore anche rispetto alle ipotesi risarcitorie o di indennizzo».
Maltempo e approdo aliscafi a Punta Scaliddi
Imperversa il maltempo nelle Eolie e i primi aliscafi del mattino a Lipari stanno operando a Punta Scaliddi.
Grazie a Mimmo Milanese vi proponiamo questo video del mare in tempesta a Sottomostero - Marina Lunga e l'arrivo e l'approdo dei primi mezzi veloci della Libertylines
Grazie a Mimmo Milanese vi proponiamo questo video del mare in tempesta a Sottomostero - Marina Lunga e l'arrivo e l'approdo dei primi mezzi veloci della Libertylines
In cammino verso la Pasqua. Secondo approfondimento. A cura di Padre Antonino Costa
Nell’epoca della globalizzazione , in quella fase cioè della storia in cui il mondo si unifica a tutti i livelli e gli uomini si sperimentano sempre di più come una sola famiglia, è possibile trovare una base morale comune a tutti, la quale ispiri i comportamenti dei singoli e dei gruppi e sulla quale costruire le leggi che governano la società ?
In parole più semplici , è possibile stabilire su basi certe e inoppugnabili ciò che è bene e ciò che è male ?
La Chiesa ne è convinta e da sempre fa riferimento a una legge morale naturale, che Dio creatore ha scolpito nel cuore di ogni uomo. Esiste dunque una luce universale della moralità che brilla nell’anima spirituale, creata a immagine e somiglianza di Dio. In base ad essa, tutti gli uomini sono in grado di percepire quei principi fondamentali della moralità che consentono con sicurezza ciò che è bene e ciò che è male.
Non tutti però la pensano in questo modo. Alcuni ritengono che non esista una morale universale, valida per tutti gli uomini. Parlano di un pluralismo etico, nel senso che possano esistere morali fra loro diverse, a seconda dei tempi, dei popoli, delle culture e delle forme di pensiero. L’Eutanasia, l’aborto, il divorzio, l’adulterio e così via, ad esempio, se per un dato orientamento morale è un male, per un altro potrebbe essere considerata invece un bene.
Sotto l’etichetta di pluralismo etico in realtà vi è un impostazione di pensiero ben precisa. Si fa dell’uomo la fonte stessa della morale, come se fosse lui, a suo insindacabile giudizio, a stabilire ciò che è bene e ciò che è male. In questa prospettiva quello che in un dato periodo storico era ritenuto un male, oggi potrebbe essere ritenuto un bene. Non vi sarebbe quindi una legge assoluta, universalmente valida, che determina con certezza la moralità delle azioni, ma vi sono soltanto degli orientamenti provvisori e suscettibili di cambiamento.
Questa impostazione in realtà non fa che giustificare la decadenza morale del nostro tempo. Quando l’uomo, sotto la spinta delle passioni, abbandona l’ideale della virtù, ecco che chiama col nome di virtù ciò che in realtà è vizio. Quando nella coscienza delle persone si eclissa l’ideale della giustizia, ecco che vengono ritenuti giusti dei comportamenti che tali non sono. Avete notato ad esempio come nella nostra società si tenda a circondare di rispettabilità le perso che hanno successo, prescindendo dalla loro moralità ?
Oggi viviamo un’eclissi dei valori che preoccupa coloro a cui sta a cuore il futuro dell’umanità. Coinvolge l’intera società, ma mina nelle fondamenta in modo particolare la vita delle famiglie e dei giovani. Socrate, il grande saggio greco, passeggiava per le vie di Atene discutendo su ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, su ciò che è buono e ciò che è cattivo. Siamo oggi appassionati a questi problemi ? Ci teniamo veramente a mettere a fuoco quegli ideali della vita che elevano l’uomo al di sopra delle fiere ?
Viviamo in tempi in cui si è offuscato l’ideale dell’uomo buono e virtuoso. È stato sostituito dall’immagine dell’uomo forte ed efficiente, non importa con quali mezzi e camminando su quali cadaveri. Ma così la società diventa sempre più inospitale e ostile. Si è trasformata in una giungla dove regna la legge del più forte. Ma un mondo, dove la bontà, la giustizia e l’onestà sono state sostituite dalla forza e dall’astuzia, non può avere un grande futuro davanti a sé.
L’uomo del nostro tempo crede nel progresso come se fosse un dogma di fede. La storia dell’umanità è vista come un passaggio dalle tenebre alla luce. La visione evolutiva del mondo rappresenta il futuro come se fosse un progresso necessario e indefinito. La realtà delle cose però è molto diversa. Le civiltà hanno visto i loro momenti di declino morale. L’avventura umana ha conosciuto progressi e regressi. Gli antichi hanno rappresentato concordemente la storia del mondo come un processo di decadenza inarrestabile. L’epoca moderna ha conosciuto uno sviluppo tecnico straordinario. Possiamo dire che si è verificato altrettanto sul piano morale ? In questo settore ( quello morale ) i successi non sono affatto scontati. Da due genitori buoni non nasce necessariamente un bambino buono. La moralità è una conquista che esige un impegno costante. Con ogni uomo che nasce bisogna sempre incominciare da capo. È possibile che un’epoca progredisca sul piano materiale, economico e politico e regredisca sul piano morale, purtroppo. Non fu forse così con l’Impero Romano ?
Il nostro tempo è caratterizzato dall’esplosione della tecnica , ma anche dal crollo della moralità, sia sul piano individuale che su quello sociale. Qualcuno potrebbe obiettare che il male è sempre dilagato nel mondo e che oggi non siamo più peccatori di ieri. Perfino in epoche di grande fervore religioso, come il Medioevo, la moralità non era migliore della nostra. Questo è vero, ma c’è qualcosa che è specifico del nostro tempo e lo contrassegna in termini particolarmente negativi.
Mentre ad esempio nella società medievale, contraddistinta da grandi santi, ma anche da non meno grandi peccatori, a tutti era ben chiaro lo spartiacque invalicabile fra il bene e il male, nella nostra società di oggi, questa divisione netta fra la luce e le tenebre vacilla e in non pochi casi crolla, mescolando acque fra loro inconciliabili. Oggi in molti ambiti del comportamento umano non si esita a chiamare bene ciò che secondo la legge naturale è un male. In altre parole oggi il male viene spesso negato, giustificato, elevato a diritto e proposto come un bene. Il crollo dell’opposizione fra la luce e le tenebre, e l’affermazione che tutto è lecito purchè sia utile, è uno degli aspetti caratterizzanti del nostro tempo. Alcuni parlano di nuova etica. In realtà si dovrebbe parlare di tramonto dell’etica. Invece della società dell’amore si sta costruendo la società dell’egoismo più sfrenato.
In parole più semplici , è possibile stabilire su basi certe e inoppugnabili ciò che è bene e ciò che è male ?
La Chiesa ne è convinta e da sempre fa riferimento a una legge morale naturale, che Dio creatore ha scolpito nel cuore di ogni uomo. Esiste dunque una luce universale della moralità che brilla nell’anima spirituale, creata a immagine e somiglianza di Dio. In base ad essa, tutti gli uomini sono in grado di percepire quei principi fondamentali della moralità che consentono con sicurezza ciò che è bene e ciò che è male.
Non tutti però la pensano in questo modo. Alcuni ritengono che non esista una morale universale, valida per tutti gli uomini. Parlano di un pluralismo etico, nel senso che possano esistere morali fra loro diverse, a seconda dei tempi, dei popoli, delle culture e delle forme di pensiero. L’Eutanasia, l’aborto, il divorzio, l’adulterio e così via, ad esempio, se per un dato orientamento morale è un male, per un altro potrebbe essere considerata invece un bene.
Sotto l’etichetta di pluralismo etico in realtà vi è un impostazione di pensiero ben precisa. Si fa dell’uomo la fonte stessa della morale, come se fosse lui, a suo insindacabile giudizio, a stabilire ciò che è bene e ciò che è male. In questa prospettiva quello che in un dato periodo storico era ritenuto un male, oggi potrebbe essere ritenuto un bene. Non vi sarebbe quindi una legge assoluta, universalmente valida, che determina con certezza la moralità delle azioni, ma vi sono soltanto degli orientamenti provvisori e suscettibili di cambiamento.
Questa impostazione in realtà non fa che giustificare la decadenza morale del nostro tempo. Quando l’uomo, sotto la spinta delle passioni, abbandona l’ideale della virtù, ecco che chiama col nome di virtù ciò che in realtà è vizio. Quando nella coscienza delle persone si eclissa l’ideale della giustizia, ecco che vengono ritenuti giusti dei comportamenti che tali non sono. Avete notato ad esempio come nella nostra società si tenda a circondare di rispettabilità le perso che hanno successo, prescindendo dalla loro moralità ?
Oggi viviamo un’eclissi dei valori che preoccupa coloro a cui sta a cuore il futuro dell’umanità. Coinvolge l’intera società, ma mina nelle fondamenta in modo particolare la vita delle famiglie e dei giovani. Socrate, il grande saggio greco, passeggiava per le vie di Atene discutendo su ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, su ciò che è buono e ciò che è cattivo. Siamo oggi appassionati a questi problemi ? Ci teniamo veramente a mettere a fuoco quegli ideali della vita che elevano l’uomo al di sopra delle fiere ?
Viviamo in tempi in cui si è offuscato l’ideale dell’uomo buono e virtuoso. È stato sostituito dall’immagine dell’uomo forte ed efficiente, non importa con quali mezzi e camminando su quali cadaveri. Ma così la società diventa sempre più inospitale e ostile. Si è trasformata in una giungla dove regna la legge del più forte. Ma un mondo, dove la bontà, la giustizia e l’onestà sono state sostituite dalla forza e dall’astuzia, non può avere un grande futuro davanti a sé.
L’uomo del nostro tempo crede nel progresso come se fosse un dogma di fede. La storia dell’umanità è vista come un passaggio dalle tenebre alla luce. La visione evolutiva del mondo rappresenta il futuro come se fosse un progresso necessario e indefinito. La realtà delle cose però è molto diversa. Le civiltà hanno visto i loro momenti di declino morale. L’avventura umana ha conosciuto progressi e regressi. Gli antichi hanno rappresentato concordemente la storia del mondo come un processo di decadenza inarrestabile. L’epoca moderna ha conosciuto uno sviluppo tecnico straordinario. Possiamo dire che si è verificato altrettanto sul piano morale ? In questo settore ( quello morale ) i successi non sono affatto scontati. Da due genitori buoni non nasce necessariamente un bambino buono. La moralità è una conquista che esige un impegno costante. Con ogni uomo che nasce bisogna sempre incominciare da capo. È possibile che un’epoca progredisca sul piano materiale, economico e politico e regredisca sul piano morale, purtroppo. Non fu forse così con l’Impero Romano ?
Il nostro tempo è caratterizzato dall’esplosione della tecnica , ma anche dal crollo della moralità, sia sul piano individuale che su quello sociale. Qualcuno potrebbe obiettare che il male è sempre dilagato nel mondo e che oggi non siamo più peccatori di ieri. Perfino in epoche di grande fervore religioso, come il Medioevo, la moralità non era migliore della nostra. Questo è vero, ma c’è qualcosa che è specifico del nostro tempo e lo contrassegna in termini particolarmente negativi.
Mentre ad esempio nella società medievale, contraddistinta da grandi santi, ma anche da non meno grandi peccatori, a tutti era ben chiaro lo spartiacque invalicabile fra il bene e il male, nella nostra società di oggi, questa divisione netta fra la luce e le tenebre vacilla e in non pochi casi crolla, mescolando acque fra loro inconciliabili. Oggi in molti ambiti del comportamento umano non si esita a chiamare bene ciò che secondo la legge naturale è un male. In altre parole oggi il male viene spesso negato, giustificato, elevato a diritto e proposto come un bene. Il crollo dell’opposizione fra la luce e le tenebre, e l’affermazione che tutto è lecito purchè sia utile, è uno degli aspetti caratterizzanti del nostro tempo. Alcuni parlano di nuova etica. In realtà si dovrebbe parlare di tramonto dell’etica. Invece della società dell’amore si sta costruendo la società dell’egoismo più sfrenato.
Forte vento da sud-est, salta lo scalo di Vulcano la nave partita da Lipari
Siremar rende noto che la nave veloce “Isola di Vulcano” a causa delle avverse condizioni atmosferiche è stata costretta a non approdare a Vulcano.
mercoledì 8 febbraio 2017
CARABINIERI ARRESTANO TRE STALKER A PATTI E S. AGATA DI MILITELLO: UNO DI COSTORO AVEVA CHIESTO ALLA VITTIMA 10.000 EURO PER USCIRE DALLA SUA VITA
COMUNICATO ARMA CARABINIERI
Quello dei reati di
violenza di genere è una grave sociale che affligge anche la nostra provincia e
i Carabinieri del Comando Provinciale di
Messina sono in prima linea nel contrasto al fenomeno.
In tale ambito
importanti interventi sono stati effettuati nelle giornate di lunedì e martedì,
dai Carabinieri delle Compagnie di Patti e Sant’Agata di Militello che hanno risolto
situazioni delicate evitando che giungessero a gravissime conseguenze.
I militari, hanno, infatti,
tratto in arresto, in flagranza di reato, due persone per atti persecutori
commessi in danno delle ex compagne ed un terzo soggetto, in esecuzione ordinanza
di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP del Tribunale di Patti, per i
reati di sequestro di persona, estorsione, atti persecutori e lesioni personali
nei confronti della ex fidanzata.
A Patti, i Carabinieri
del Nucleo Operativo e Radiomobile, allertati da una richiesta al 112 che
segnalava una lite in corso tra un uomo e una donna, individuavano
un’autovettura, a bordo della quale i due coniugi separati erano intenti a
discutere animatamente. Il soggetto 41enne, che di fatto impediva alla moglie
di scendere dal mezzo, non desistendo dai suoi intenti persecutori e dalle
minacce, veniva tratto in arresto dagli operanti.
A Capo d’Orlando, poi, un 40enne alutino, che
non accettava la fine della relazione con la ex compagna, totalmente fuori
controllo, si recava sotto casa della donna, tentando di entrare
nell’appartamento con ogni mezzo, minacciandola a gran voce di morte. I
Carabinieri, allertati da alcuni vicini, arrivavano subito sul posto,
individuavano e bloccavano l’uomo, evitando un epilogo peggiore.
A Sant’Agata di
Militello, i Carabinieri, traevano in arresto un pregiudicato 34enne di
Randazzo, già gravato da precedenti specifici, in esecuzione ordinanza di
custodia cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Patti, per i reati di
sequestro di persona, estorsione, atti persecutori e lesioni personali nei
confronti della ex fidanzata. L’uomo, nel corso degli ultimi mesi, si era reso
autore di reiterati comportamenti vessatori, minacciosi e violenti, nei confronti
della ex compagna 37enne, tali da cagionare a quest’ultima un perdurante e
grave stato d’ansia e di paura, nonché fondato timore per la propria
incolumità. I Carabinieri, nel corso delle indagini, documentavano diversi
episodi di violenza e di segregazione in casa, operati dal giovane nei
confronti della donna. L’uomo, addirittura, sempre sotto minaccia, richiedeva
alla ex. 10.000 euro per “uscire” dalla sua vita.
Entrambi gli arresti
operati in flagranza venivano convalidati dall’A.G. e l’uomo soggetto a o.c.c.
veniva associato presso il carcere di Barcellona P.G.
Quelli descritti sono
solo gli ultimi di una lunga serie di arresti operati dai Carabinieri in tale
ambito.
La violenza sulle donne spesso
resta tra le mura delle abitazioni, perché le vittime non denunciano chi le
picchia e i motivi del silenzio sono i più disparati. I maltrattamenti vanno
avanti per anni e, nel peggiore dei casi, si concludono con un omicidio. Si
tratta peraltro di delitti (maltrattamenti in famiglia, atti persecutori,
minacce, percosse, lesioni, violenza sessuale etc.), che hanno un fortissimo
impatto sociale poiché colpiscono trasversalmente classi,
famiglie, generazioni, gruppi etnici di riferimento e rappresenta ormai un fenomeno con un
alto numero oscuro di reati non denunciati, per:
-la paura
ingiustificata dalla più subdola delle minacce di vedersi levare i propri
figli, avanzate dai mariti maltrattanti;
- il
timore di perdere l’unica fonte di reddito e di sostentamento della famiglia:
nella maggior parte dei casi le vittime erano casalinghe, spesso spinte nel
passato dai mariti a lasciare il posto di lavoro;
- la
vergogna verso i familiari e i conoscenti: non è inusuale trovare genitori che
consigliano le vittime di sopportare perché ”è normale che queste cose accadano all’interno di una famiglia, bisogna
avere pazienza”;
- la paura di perdere la casa e di
trovarsi per strada insieme ai bambini;
- la speranza, quasi mai fondata, che
il maltrattante o il persecutore col
tempo si possano ravvedere: l’esperienza dice le violenze subiscono
sempre una escalation rapidissima.
Tuttavia negli ultimi anni, nella provincia di Messina, sono
sempre più numerose le donne vittime di violenza che si sono rivolte ai Carabinieri, presenti in ogni angolo della provincia, chiedendo aiuto per
se stesse e per i loro bambini. E queste richieste di aiuto sono state valutate
con grande attenzione dai militari, che, talvolta, di fronte a una donna che si
era presentata in una Stazione dei Carabinieri apparentemente solo per sfogarsi
e raccontare fatti che potrebbero essere inquadrati in un “normale conflitto di coppia”, hanno poi scoperto situazioni ben
più grave caratterizzata da umiliazioni, soprusi di ogni genere e violenze fisiche
e psicologiche.
Questa capacità di riconoscere queste
silenziose richieste d’aiuto e i cosiddetti “reati sentinella”, consente di poter applicare le giuste procedure nel minor tempo possibile a
vantaggio della vittima,
garantendole la massima tutela ed una risposta più immediata e risolutiva possibile: le vittime di reati
di genere non saranno abbandonate mai neanche sotto il profilo economico
potendo accedere alle risorse del fondo
per le vittime della violenza di genere ed i loro familiari.
Grazie ai nuovi strumenti normativi in
possesso, le vittime non hanno dovuto
lasciare le proprie abitazioni o stravolgere le loro abitudini di vita: il maltrattante o il
persecutore, se non arrestato, è stato comunque allontanato dalla casa
familiare con il divieto di avvicinamento
alla persona offesa e ai suoi congiunti. E nei casi in cui c’è stata una
violazione di questo divieto sono scattate immediatamente le manette a seguito
della violazione delle prescrizioni previste dall’appena citata misura
cautelare.
Lavori al "Conti" e doppio turno. Incontro studenti - dirigente scolastico
Proficuo incontro stamattina tra gli studenti del “Conti” ed il dirigente scolastico professoressa Tommasa Basile.
Si è tenuto subito dopo che una larga parte degli studenti si era astenuta dalle lezioni per via della mancata concessione del prolungamento dell’assemblea iniziata martedì e che aveva all’ordine del giorno l’istituzione del doppio turno delle lezioni per via dei lavori di riqualificazione in corso.
Gli studenti hanno ribadito l’intenzione di porsi alla ricerca di idonei locali, anche dal punto di vista logistico, che consenta di non dover ricorrere al doppio turno nelle lezioni mentre sono in corso i lavori nel piano superiore dell’istituto. Nello stesso tempo – come è giusto che sia – prendono atto della decisione del consiglio d’istituto e non porranno “ostacoli” al turno pomeridiano delle lezioni. Come già scritto il doppio turno delle lezioni, previsto per adesso sino al 23 Marzo (ma non si dispera di interromperlo prima), si è reso necessario per Lipari gli interventi di riqualificazione del “Conti” per i quali la Città Metropolitana di Messina ha stanziato 180.640,00 euro. Ad eseguire i lavori la Grungo Costruzioni di Messina
Facebook: dare della “cornuta” sulla bacheca personale è diffamazione aggravata
Interessante approfondimento a cura del dott. Fabio Fusco pubblicato sulla pagina fb dell'avvocato Vincenzo La Cava
Ai sensi dell’art 595 c.e cp la diffusione di un messaggio lesivo della reputazione integra la fattispecie di diffamazione aggravata “con altro mezzo di pubblicità” Così ha stabilito la quinta sezione penale della Suprema Corte di cassazione con la sentenza n. 2723/2017.
Difatti i Giudici ermellini riconoscono la sussistenza del delitto di diffamazione aggravata da altro mezzo di pubblicità ( una bacheca facebook) in un caso in cui l’imputata aveva inserito e pubblicato sulla bacheca facebook di altra donna l’epiteto ‘cornuta’.
La difesa a sostegno delle proprie ragioni ha sostenuto che l’espressione “cornuta”, di contenuto senz’altro “dispregiativo e ridicolizzante verso il maschio, non sarebbe diffamatoria se rivolta ad una donna” ma la Corte di Cassazione, investita della questione, con la pronuncia in esame dichiara il ricorso infondato.
a cura del dott. Fabio Fusco Cassazione penale, Sez. V, sentenza 20 gennaio 2017, n. 2723
Ai sensi dell’art 595 c.e cp la diffusione di un messaggio lesivo della reputazione integra la fattispecie di diffamazione aggravata “con altro mezzo di pubblicità” Così ha stabilito la quinta sezione penale della Suprema Corte di cassazione con la sentenza n. 2723/2017.
Difatti i Giudici ermellini riconoscono la sussistenza del delitto di diffamazione aggravata da altro mezzo di pubblicità ( una bacheca facebook) in un caso in cui l’imputata aveva inserito e pubblicato sulla bacheca facebook di altra donna l’epiteto ‘cornuta’.
La difesa a sostegno delle proprie ragioni ha sostenuto che l’espressione “cornuta”, di contenuto senz’altro “dispregiativo e ridicolizzante verso il maschio, non sarebbe diffamatoria se rivolta ad una donna” ma la Corte di Cassazione, investita della questione, con la pronuncia in esame dichiara il ricorso infondato.
a cura del dott. Fabio Fusco Cassazione penale, Sez. V, sentenza 20 gennaio 2017, n. 2723
Scuola : richiesto incontro da Confintesa scuola al Ministero su posti docenti e personale
Il professor Bartolo Pavone ci segnala la seguente nota del dirigente sindacale Confintesa scuola, Luigi Romani, indirizzata al Ministero dell’Istruzione
Alla segretaria del capo di Gabinetto
Oggetto : Richiesta incontro urgente Capo di Gabinetto.
La scrivente Federazione richiede un incontro urgente con il Capo di Gabinetto Dott.ssa Sabrina Bono per il giorno 24/02/2017, in merito alle seguenti criticita’ riscontrate inerenti :
• Operazioni mobilita’ ;
• Regolamento che concerne il conferimento delle supplenze brevi, nelle scuole in piccole isole e zone di montagna;
• Assegnazione e potenziamento dell’organico;
• Incremento del personale Ata ;
• Verifica della ripartizione dei posti di sostegno;
• Riutilizzo dei docenti dell’A019 ;
La delegazione richiedente e’ composta dal Segretario Generale , Ins Bartolo Pavone, dalla prof.ssa Adele Sammarro Segretaria Generale aggiunta; dal Dirigente Sindacale Ministeriale prof. Luigi Romani e dall’Ispettore Cesare de Falco funzionare del Miur.
In attesa di un riscontro, distinti saluti
Roma 07/02/2017
Alla segretaria del capo di Gabinetto
Oggetto : Richiesta incontro urgente Capo di Gabinetto.
La scrivente Federazione richiede un incontro urgente con il Capo di Gabinetto Dott.ssa Sabrina Bono per il giorno 24/02/2017, in merito alle seguenti criticita’ riscontrate inerenti :
• Operazioni mobilita’ ;
• Regolamento che concerne il conferimento delle supplenze brevi, nelle scuole in piccole isole e zone di montagna;
• Assegnazione e potenziamento dell’organico;
• Incremento del personale Ata ;
• Verifica della ripartizione dei posti di sostegno;
• Riutilizzo dei docenti dell’A019 ;
La delegazione richiedente e’ composta dal Segretario Generale , Ins Bartolo Pavone, dalla prof.ssa Adele Sammarro Segretaria Generale aggiunta; dal Dirigente Sindacale Ministeriale prof. Luigi Romani e dall’Ispettore Cesare de Falco funzionare del Miur.
In attesa di un riscontro, distinti saluti
Roma 07/02/2017
Il Dirigente Sindacale Ministeriale
Prof. Luigi Romani
Prof. Luigi Romani
Manutenzioni e coloritura edifici in zona A del PRG. Comune Lipari riduce tassa occupazione temporanea suolo pubblico edile
COMUNICATO STAMPA
Le disposizioni dettate con ordinanza sindacale n°68 del 07.08.2015 sono finalizzate a
favorire gli interventi volti alla tutela
dei caratteri architettonici territoriali che, a mente delle vigenti
disposizioni legislative e regolamentari, devono ispirarsi, in generale, alla
tradizione, ai tipi costruttivi locali, all’edilizia esistente, esigendo
cautela nell’adozione di prospetti degli
edifici, laddove si respingono applicazioni di colori che mal si inseriscono nei
contesti edili circostanti.
La coloritura e
il profilo estetico dei prospetti e muri dei fabbricati, in particolare all’interno
del centro storico, divengono obiettivo preminente dell’Amministrazione per garantire
caratteristiche esteriori uniformi ed
assicurare il rispetto del decoro urbano.
Le risposte positive ottenute da parte di cittadini e ditte,
ha sollecitato l’Amministrazione a promuovere ulteriormente le iniziative
rivolte al recupero ed alla
sistemazione degli stabili situati nel centro storico cittadino e nelle
frazioni, anche attraverso forme di
riduzione della pressione fiscale.
A
rafforzamento, dunque, delle regole emanate col surrichiamato provvedimento,
interviene la determina sindacale n.06 del 07/02/2017, unita al presente
comunicato ai fini della relativa capillare diffusione, sia sul sito on line istituzionale dell’Ente che su
quelli di informazione, recante analoghe disposizioni, cui si rinvia, nonché tese a stabilire,
in particolare, per l’anno 2017, una riduzione, in misura pari al 70%, della
tassa dovuta per le occupazioni temporanee
di suolo pubblico edile, realizzate per la manutenzione delle
facciate o del restauro degli immobili,
ricadenti nelle zone “A” del P.R.G..
Il Sindaco
(Marco Giorgianni)
Per visualizzare la determina sindacale http://www.comunelipari.gov.it/mc/mc_attachment.php?mc=18858
Consacrazione della cappella “Virgo Fidelis” nella caserma "Bonsignore" a Messina
COMUNICATO STAMPA
Ieri, alle ore 10.00, in Messina presso il Comando
Interregionale Carabinieri “Culqualber”,
nella storica Caserma di via Concezione, intitolata al “Capitano Medaglia d’Oro al Valor Militare Antonio Bonsignore”, l’Arcivescovo
Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Mons. Santo Marcianò, ha celebrato il
rito liturgico di consacrazione della Cappella “Virgo Fidelis”, ubicata all’interno.
La cerimonia, articolata e ricca di significati, presieduta dall’Arcivescovo
Ordinario Militare per l’Italia, è stata concelebrata dai Cappellani Militari
Mons. Vincenzo Pizzimenti, Vicario Episcopale per l’Arma dei Carabinieri presso
il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Mons. Mario Ranieri della
Guardia di Finanza, Sac. Andrea Di Paola della Marina Militare, Sac. Salvatore
Falzone dei Carabinieri per la Sicilia Occidentale, Sac. Santo Battaglia Segretario
dell’Ordinario Militare, Sac. Rosario Scibilia dei Carabinieri per la Sicilia
Orientale, nonché dai sac. Orazio Anastasi, rogazionista, in rappresentanza del
Rettore della Basilica Minore di Sant’Antonio di Messina, e Sac. Giovanni
Lombardo, della Cattedrale di Messina.
Il rito ha avuto inizio con la processione, preceduta da due Carabinieri in
grande uniforme, dall’ingresso di via Concezione all’interno della Cappella,
dove con l’acqua benedetta è stata aspersa tutta la chiesa lungo il suo
perimetro; a seguire vi è stata la benedizione dei fedeli, la liturgia della
Parola e quindi il rito di dedicazione dell’altare, ovverosia il momento
centrale della celebrazione, con la successiva unzione dell’altare,
l’incensazione della Chiesa e, infine, la copertura e l’illuminazione dell’altare
e di tutta l’aula liturgica.
La cerimonia ha suscitato, tra i presenti, particolare emozione quando Sua
Eccellenza ha consacrato l’altare mediante unzione crismale e vi ha posto
all’interno le reliquie dei Santi Annibale Maria di Francia e Santa Florentie
Vergine e Martire.
L’Ordinario Militare nell’omelia ha sottolineato l’importanza dell’altare
come segno della presenza di Dio e fonte di comunione per il popolo sacerdotale
che celebra il mistero pasquale di Cristo.
Al termine della funzione religiosa è stata scoperta una targa marmorea, a
ricordo della solenne consacrazione dell’Altare e intitolazione della Cappella
alla “Virgo Fidelis”, Celeste Patrona
dell’Arma dei Carabinieri.
L’intera cerimonia è stata accompagnata, nei diversi momenti della
funzione, dai canti intonati dal Coro Virgo Fidelis diretto da Padre Giovanni
LOMBARDO.
Oggi è Mercoledì 8 Febbraio. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
IL SANTO DEL GIORNO
Dalla nobile famiglia degli Emiliani, nasceva in Venezia nel 1582 S. Girolamo. L'infanzia e la giovinezza sua ci sono quasi totalmente ignote e solo nel 1511, quand'ormai ha trent'anni, lo troviamo capitano della repubblica di Venezia. alla difesa di Castelnuovo, importante fortezza trevisana. Quivi esplicO tutto ii suo valore e tutta la sua arte di avveduto capitano, ma assalito da forze francesi di gran lunga superiori dovette arrendersi. I vincitori, avuto Girolamo nelle mani, lo caricarono di catene e lo gettarono in prigione. Perduta ormai ogni speranza negli aiuti umani, ii poveretto si rivolse fiduciosamente a Maria, promettendole con voto di recarsi scalzo al suo santuario di Treviso per ivi deporre ai suoi piedi le catene e la spada qualora fosse stato liberato.
La Madonna l'ascoltò, e Girolamo riconoscente corse a soddisfare la promessa, tornando in patria totalmente mutato. All'ardor bellicoso di prima aveva sostituito una grande carità verso Dio ed amore verso i poveri.
Morto suo fratello Luca, egli si prese cura dei tre nipotini rimasti orfani e da qui gli venne l'idea di fondare i Chierici Regolari Somaschi per soccorrere gli orfani.
Vedendo infatti tanti piccoli abbandonati, perché privi di genitori e di aiuto, pensò di erigere un istituto per soccorrerli nei loro bisogni corporali e spirituali. Ben presto però l'edificio fu troppo angusto per ospitare tutti gli orfani che accorrevano, e Venezia, Verona, Bergamo, Brescia ed altre città dovettero alla carità del Santo se le loro vie furono sgombre di tanti bambini che prima imparavano il vizio.
Anime generose, attirate da si nobili virtù, vollero seguire S. Girolamo e così nel paesello di Somasca (Bergamo) egli iniziò la sua Congregazione di Chierici Regolari detti Somaschi. Poi si diede a visitare importanti città per fondare altri istituti e sollevare quanti più potesse: così fu a Milano, a Pavia ed altrove.
Prima di morire volle ancora una volta visitare i suoi istituti, e le popolazioni in massa accorsero per vederlo, per potergli baciare l'abito e ricevere la sua benedizione. Così, l'umile istitutore che aveva voluto fuggire la gloria del mondo, passava ammirato e benedetto da tutti. Si ritirò poi definitivamente in Somasca ove terminò la sua beata vita 1'8 febbraio del 1537 a 55 anni.
PRATICA. Rispettiamo il candore e la semplicità dei piccoli e cerchiamo di incitarli al bene.
PREGHIERA. Dio, padre delle misericordie, pei meriti e l'intercessione del beato Girolamo, che volesti fosse agli orfani padre e sostegno, concedi che noi possiamo sempre essere tuoi figli.
martedì 7 febbraio 2017
E' deceduto Domenico Quinti, maresciallo GDF in pensione. Ha comandato anche la tenenza di Lipari
E' deceduto a Milazzo, Domenico Quinti maresciallo in pensione della Guardia di Finanza.
Dopo aver prestato servizio a Milazzo ha comandato a lungo la Tenenza di Lipari.
Nel 2000 era andato in congedo.
Il Maresciallo Domenico Quinti si è spento dopo una breve malattia. Improvvisamente, qualche settimana fa, era stato trasportato all’Ospedale di Milazzo, ma le sue condizioni sono sempre peggiorate…
Lascia la moglie, due figli e gli adorati nipoti
Domani, alle ore 16, nella Chiesa del Sacro Cuore di Milazzo ci sarà l’estremo saluto.
Alla moglie, ai figli e ai familiari tutti le condoglianze di Eolienews
Nel 2000 era andato in congedo.
Il Maresciallo Domenico Quinti si è spento dopo una breve malattia. Improvvisamente, qualche settimana fa, era stato trasportato all’Ospedale di Milazzo, ma le sue condizioni sono sempre peggiorate…
Lascia la moglie, due figli e gli adorati nipoti
Domani, alle ore 16, nella Chiesa del Sacro Cuore di Milazzo ci sarà l’estremo saluto.
Alla moglie, ai figli e ai familiari tutti le condoglianze di Eolienews
Capitaneria Milazzo sequestra 6 kg di novellame di sarda
COMUNICATO STAMPA
Nella giornata odierna personale militare della Capitaneria di porto Guardia Costiera di Milazzo, ha posto sotto sequestro kg. 6 circa di bianchetto (novellame di sarda) esposto per la commercializzazione da un venditore ambulante, presso il comune di Venetico.
I militari intervenuti con l’ausilio del veterinario del distretto di Milazzo appartenente all’ASP n. 5, hanno successivamente accertato che il prodotto esposto non era idoneo al consumo umano perché di dubbia provenienza e, pertanto, è stato destinato allo smaltimento.
Si ribadisce, inoltre, che la cattura e la vendita di novellame di sarda è ormai vietata dalla vigente normativa comunitaria e nazionale in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico. Pertanto il contravventore è stato sanzionato per avere commercializzato prodotto ittico avente dimensioni inferiori alla taglia minima consentita.
Nei giorni scorsi, inoltre, personale della Guardia Costiera di Milazzo ha effettuato un sequestro di prodotto ittico commercializzato in cattivo stato di conservazione in località Terme Vigliatore, anche in questo caso il prodotto è stato destinato alla distruzione.
Un’altra attività è stata espletata dalla dipendente MV CP 544 che ha sequestrato un palangaro derivante utilizzato illecitamente da pescatori non autorizzati.
A tutela dell’ambiente marino e della risorsa ittica, proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell’ambito dei sorgitori di propria giurisdizione al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del novellame di sarda che, proprio in questo periodo, tende ad intensificarsi notevolmente.
Milazzo, 07.02.2017
I militari intervenuti con l’ausilio del veterinario del distretto di Milazzo appartenente all’ASP n. 5, hanno successivamente accertato che il prodotto esposto non era idoneo al consumo umano perché di dubbia provenienza e, pertanto, è stato destinato allo smaltimento.
Si ribadisce, inoltre, che la cattura e la vendita di novellame di sarda è ormai vietata dalla vigente normativa comunitaria e nazionale in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico. Pertanto il contravventore è stato sanzionato per avere commercializzato prodotto ittico avente dimensioni inferiori alla taglia minima consentita.
Nei giorni scorsi, inoltre, personale della Guardia Costiera di Milazzo ha effettuato un sequestro di prodotto ittico commercializzato in cattivo stato di conservazione in località Terme Vigliatore, anche in questo caso il prodotto è stato destinato alla distruzione.
Un’altra attività è stata espletata dalla dipendente MV CP 544 che ha sequestrato un palangaro derivante utilizzato illecitamente da pescatori non autorizzati.
A tutela dell’ambiente marino e della risorsa ittica, proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell’ambito dei sorgitori di propria giurisdizione al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del novellame di sarda che, proprio in questo periodo, tende ad intensificarsi notevolmente.
Milazzo, 07.02.2017
Vendesi a Lipari stanza da letto
Vendesi a Lipari stanza da letto in ottime condizioni.
Prezzo da concordare con il proprietario
A Lipari, Malfa e Santa Marina Salina al voto il 7 Maggio?. Più che probabile. Per le regionali si voterà ad Ottobre
Maggio e Ottobre. Sono questi i mesi in cui si voterà per amministrative e regionali in Sicilia. L’assessore regionale agli Enti locali, Luisa Lantieri (foto), ha avviato un giro di consultazioni con governo e tecnici ed è orientata a fissare le date per le amministrative nella prima decade di maggio e il voto per il rinnovo dell’Ars al 29 ottobre. Il voto a inizio maggio è in qualche modo obbligato perché il 27 e 28 si terrà il G7 a Taormina e non si può certamente intasare quella fascia temporale.
La data più probabile è dunque il 7 maggio con il secondo turno due settimane dopo. L’assessore sta anche valutando l’ipotesi aprile. In Sicilia andranno al voto 129 comuni, tra cui Palermo e Trapani, per un totale di 1.611.557, che rappresenta un terzo degli elettori siciliani.
Per le regionali scelta quasi obbligata perché lo Statuto regionale prevede che si vota tra le 4 settimane prima e le 2 successive alla data delle votazioni precedenti. Nel 2012 si votò il 28 ottobre per cui è probabile che si voti il 29 ottobre. I programmi potrebbero però saltare se a livello nazionale fosse scelta una data diversa per le amministrative e soprattutto si andasse alle Politiche.
Sono numerosi i comuni del messinese dove si andrà a votare per il rinnovo di Sindaco e Consiglio Comunale. Nel nostro comprensorio verranno chiamati alle urne i cittadini dei Comuni di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capri Leone, Castroreale, Cesarò, Furnari, Gioiosa Marea, Librizzi, Lipari, Longi, Malfa, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Montalbano Elicona, Motta d’Affermo, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pettineo, Piraino, San Pier Niceto, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Sinagra, Torrenova, Venetico e Villafranca Tirrena
La data più probabile è dunque il 7 maggio con il secondo turno due settimane dopo. L’assessore sta anche valutando l’ipotesi aprile. In Sicilia andranno al voto 129 comuni, tra cui Palermo e Trapani, per un totale di 1.611.557, che rappresenta un terzo degli elettori siciliani.
Per le regionali scelta quasi obbligata perché lo Statuto regionale prevede che si vota tra le 4 settimane prima e le 2 successive alla data delle votazioni precedenti. Nel 2012 si votò il 28 ottobre per cui è probabile che si voti il 29 ottobre. I programmi potrebbero però saltare se a livello nazionale fosse scelta una data diversa per le amministrative e soprattutto si andasse alle Politiche.
Sono numerosi i comuni del messinese dove si andrà a votare per il rinnovo di Sindaco e Consiglio Comunale. Nel nostro comprensorio verranno chiamati alle urne i cittadini dei Comuni di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capri Leone, Castroreale, Cesarò, Furnari, Gioiosa Marea, Librizzi, Lipari, Longi, Malfa, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Montalbano Elicona, Motta d’Affermo, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pettineo, Piraino, San Pier Niceto, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Sinagra, Torrenova, Venetico e Villafranca Tirrena
L'ex deputato ARS, Cateno De Luca dovrà risarcire tredicimila euro. Sentenza definitiva
La sezione di appello della Corte dei Conti ha confermato la condanna dell'ex deputato regionale Cateno De Luca a risarcire 13.204 euro per le “spese pazze all’Ars”.
De Luca,che era stato condannato lo scorso anno in primo grado, ha proposto l'appello che ora è stato respinto. La condanna, a questo punto diventa definitiva.
De Luca,che era stato condannato lo scorso anno in primo grado, ha proposto l'appello che ora è stato respinto. La condanna, a questo punto diventa definitiva.
TAORMINA: RIUNIONE PATTO D'AREA ZONA IONICA DELLA PROVINCIA DI MESSINA
Il sindaco di Taormina, Eligio
Giardina, ha convocato per l'8 febbraio alle ore 12 presso la sala
consiliare del Comune di Taormina una riunione del Patto d'Area per la zona
ionica della Provincia di Messina. "A seguito di quanto concordato nella
riunione nel 25 febbraio scorso - si legge nella convocazione a firma del primo
cittadino di Taormina - l'Amministrazione comunale di Taormina ritiene
necessario convocare nuovamente le parti per definire la discussione sulla
costituzione del Patto d'Area Comprensoriale. Si invitano pertanto gli invitati
a partecipare all'incontro di giorno 8 al fine di continuare il dialogo su
quanto specificato, con preghiera di voler inviare comunicazione scritta di una
eventuale motivata non partecipazione. Alla riunione sono stati invitati il
sindaco di Giardini, Nello Lo Turco, il sindaco di Letojanni, Alessandro
Costa, il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, il sindaco di Forza
d'Agrò, Fabio Di Cara, il sindaco di S.Alessio, Rosanna Fichera,
i responsabili di Confcommercio Messina, Confesercenti Messina, Associazione
Imprenditori per Taormina, Associazione Albergatori di Taormina, Associazione
Albergatori di Giardini Naxos, Associazione Albergatori di Letojanni e Forza
d'Agrò, Confindustria Alberghi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Prosegue, dunque, la discussione sul Patto
d'Area per il Turismo nella zona ionica. La convocazione della riunione di
mercoledì, da parte del sindaco di Taormina, scaturisce da una riunione
svoltasi al Comune di Taormina nei giorni scorsi. A quell'incontro operativo
presero parte oltre al sindaco Giardina, anche il vicesindaco Mario D'Agostino,
l'assessore al Turismo, Salvo Cilona, il segretario generale della Fisascat
Cisl Messina, Salvatore D'Agostino, il segretario regionale aggiunto della
Fisascat Cisl Sicilia, Pancrazio Di Leo, il responsabile di Confesercenti
Messina, Daniele Andronaco ed il presidente dell'Aipt Taormina, Franco Parisi.
In quella occasione si è evidenziata la volontà da parte del Comune di Taormina
di assumere la centralità del tavolo comprensoriale di discussione e in tal
senso l'Amministrazione comunale di Taormina ha previsto adesso una prossima
riunione per l'imminente data del mercoledì 8 febbraio, sempre a Palazzo
dei Giurati.
L'obiettivo è quello di arrivare alla destagionalizzazione
dei flussi ricettivi, dando seguito a quanto proposto dalle organizzazioni
sindacali e datoriali. "Il tavolo - ha spiegato il vicesindaco D'Agostino
- è stato riconvocato per l'8 febbraio. Vogliamo portare avanti una proposta
che possa coinvolgere tutti e che contribuisca a regolamentare in ambito
turistico e sociale le tematiche di categoria, vincolando i vari soggetti che
operano nel settore turistico al rispetto delle regole". A Taormina si
punta a concretizzare la discussione in essere ormai dal 2012 e che potrebbe arrivare
nelle prossime settimane ad un punto di svolta.
"L'obiettivo - ha ribadito Di Leo, segretario
aggiunto Fisascat Cisl Sicilia - è quello di regolamentare il mercato del
lavoro e dare regole certe e le necessarie garanzie ai tanti lavoratori che,
sia nel comparto alberghiero che quello del commercio, vivono troppo spesso nel
limbo dell'incertezza circa la probabilità di essere assunti e poi confermati
negli anni avvenire, ed in oggetto poi anche alla durata dei contratti a
termine che determina poi l'opportunità di accesso all'indennità di
disoccupazione. Il Patto d'Area è lo strumento in grado di disciplinare la
situazione e determinare regole ben precise, criteri certi e maggiormente
chiari, nelle dinamiche di accesso al mondo del lavoro e nelle logiche di sviluppo
turistico, economico e commerciale del territorio".
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