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sabato 11 marzo 2017
Ieri a Portosalvo si è medtato sul dramma della croce fra Gesù e il Padre (di Michele Giacomantonio)
A Porto salvo venerdì sera si è tenuta la seconda Via Crucis quaresimali delle parrocchie di Mons. Gaetano Sardella. Uno di punti più stimolanti è stato un dialogo immaginario fra Gesù e il Padre ma teologicamente possibile se non probabile e rappresentato da Guglielmo Sardella (il Padre), don Gaetano (Gesù) e la voce fuori campo di Michele Giacomantonio.
Le sofferenze del crocifisso inchiodato sulla croce sono inserite fra due salmi che Gesù accenna solamente e che la gran parte dei presenti non comprende. Il salmo 22 “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato” ed il salmo 31“Padre nelle tue mani raccomando il mio spirito” avendo constato che ormai tutto era compiuto.
Che cosa è accaduto fra questi due salmi? Non è difficile immaginare che Gesù e il Padre si siano parlati ed abbiano chiarito questo “abbandono”
Gesù - “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato”.
Il Padre - “No, Figlio, non ti ho abbandonato . Ti ho seguito passo passo per tutto il dramma da quando eri nel Getsemani, a quando sono giunti Giuda e le guardie e ti hanno fatto prigioniero. Quindi davanti al Sinedrio, a Pilato, a Erode, di nuovo a Pilato. Quando ti hanno flagellato, ti hanno messo la corona di spine, ti hanno caricato della croce e infine lungo i duecento metri che vanno dal Sinedrio fino al Golgota. Sono rimasto impressionato dalla tua resistenza, dalla tua sopportazione, dalla tura determinazione. Non avrei mai creduto che un uomo potesse resistere tanto”.
Gesù -“Era in gioco il nostro progetto, non potevo fallire. Che cosa sarebbe successo se avessi fallito? Se ad un certo punto avessi gettato la croce e ti avessi detto “Padre non ce la faccio più a sopportare questo scempio”? Il mondo sarebbe andato avanti come prima con l’Avversario tornato ad essere il Signore del mondo e la buona gente sempre più costretta a subìre le angherie dei malvagi anzi col rischio che malvagità ed egoismi si moltiplichino e producano altre più gravi e grandi situazioni di crisi con sofferenze inaudite. Per tutta la giornata, Padre, ho avuto davanti agli occhi il dramma degli umili e degli indifesi, il dolore dei bambini, il terrore e l’avvilimento dei vecchi. Questo mi ha sostenuto, Padre, dandomi una forza che nemmeno io credevo possibile”.
Il Padre - “Lo so, sono stato a fianco a te tutto il tempo, tu non mi vedevi ma io ero lì. Ero lì quando il flagello ti toglieva lembi di pelle e carne viva, quando il sangue ti annebbiava gli occhi, quando la croce si faceva troppo pesante, quando la lancia di un soldato ti scalfiva la schiena e le gambe. E sono rimasto stupito per quanto un Dio può stupirsi. Sono rimasto stupito dalla tua determinazione e so anche che a sostenerla c’erano migliaia e milioni di persone presenti li fisicamente o solo col cuore, di chi era nato ed era morto ma aveva sperato in questo evento, di chi non era ancora nato e avrebbe sentito parlare di questo scontro unico e irripetibile solo come un fatto del passato fra dieci, cento mille anni. Milioni di persone di cui posso richiamarne solo alcuni. C’erano Abele, Noè, Abramo con Sara e Agar, Lot, Melchisedech, Isacco ed Ismaele, Giacobbe, Giuseppe, Mosè ed Aronne, Giosuè, Rut, Samuele ed Anna, il re David, Salomone, i sette fratelli Maccabei con la loro madre, Isaia e tutti i profeti, ma anche Giovanni Battista con Zaccaria ed Elisabetta, e poi le vergini e martiri Agnese, Lucia, Cecilia, Agata, Anastasia, Perpetua e Felicita, e la lunga schiera dei santi da Francesco a Chiara, a Rita, Domenico a quanti sono morti per mano dei terroristi invocando il tuo nome. Figlio, hai mobilitato intorno a te una assemblea che non possiamo deludere. Tanta tensione emotiva, tanta sofferenza partecipata, tanta speranza quanto non se ne erano mai viste e mai se ne vedranno in tutti i momenti della storia dell’umanità messi insieme”.
Gesù - “E’ allora Padre perché tardi? Che aspetti? Sugella la nuova alleanza che ho annunziato in questi anni: e riscatta l’umanità dal peccato donandole la vita eterna vissuta in un Regno che non è più solo il Paradiso ma una realtà in cui sono assunti anche i valori e le grandi opere di solidarietà vissute e realizzate dall’uomo nella storia, purificati e trasfigurati. E’ quanto avevamo deciso insieme e solo questo ti chiedo per giustizia Padre, perché io ho fatto quanto dovevo”.
Il Padre - “Tu lo sai qual è il problema. Tu sai che cosa abbiamo sempre cercato nell’uomo: la libera adesione alla nostra scelta di averlo voluto simile a noi. Una libera adesione compiuta in piena autonomia. Come avevamo chiesto ad Adamo ed Eva ma essi si lasciarono raggirare dal serpente. Questo abbiamo chiesto a Maria che ti ha messo al mondo e glielo abbiamo chiesto nel segreto della sua casa e lei ha risposto con un “si” pieno, convinto: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto(Lc 1,38). Ma come possiamo chiedere agli uomini di accettare liberamente il nuovo patto di alleanza se io apro i cieli e – secondo l’immagine che tu hai evocato dinnanzi a Natanaele - lascio scendere schiere di angeli che ti liberano dalla croce e ti portano in alto mentre si propaga il mio annunzio che tu sei il Figlio, parte di me, e che hai riscattato il mondo dal peccato riaprendo all’uomo la prospettiva dell’eternità ma in modo più piena di come l’avevamo pensata all’inizio? Che libertà lasceremmo all’uomo di decidere? Dinnanzi a questa prova di onnipotenza non potrebbe che chinare il capo. Ma noi non avremmo l ’amico che desideriamo ma un servitore ricondotto con forza all’obbedienza. E’ veramente questo che vuoi?”.
Gesù - “E allora Padre?”.
Il Padre - “Allora ho molto riflettuto e sono arrivato ad una soluzione che ti sottopongo. Diamo a questa giornata un esito diverso rispetto a quella che tu avevi messo in conto ma conserviamo intatto il nostro progetto. Tu morirai sulla croce e sarai sepolto andrai a conoscere gli inferi ed a liberare le anime che vi sono esiliate, poi al terzo giorno risorgerai, come pure è stato detto. Ma risorgerai in maniera discreta. Non con i cieli aperti ma nel silenzio della notte quando le guardie poste dinnanzi alla tomba dormiranno. Incontrerai i tuoi discepoli e ti farai riconoscere. Loro sapranno e si impegneranno fino al martirio per far conoscere a tutti la nuova alleanza. Chi vorrà credere avrà gli elementi per convincersi e convincere, ma chi non vorrà avrà la possibilità umana di non credervi”.
Gesù - “Tutto è compiuto” “Padre nelle tue mani consegno il mio spirito”
E detto questo Gesù emise un forte grido e spirò.
Le sofferenze del crocifisso inchiodato sulla croce sono inserite fra due salmi che Gesù accenna solamente e che la gran parte dei presenti non comprende. Il salmo 22 “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato” ed il salmo 31“Padre nelle tue mani raccomando il mio spirito” avendo constato che ormai tutto era compiuto.
Che cosa è accaduto fra questi due salmi? Non è difficile immaginare che Gesù e il Padre si siano parlati ed abbiano chiarito questo “abbandono”
Gesù - “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato”.
Il Padre - “No, Figlio, non ti ho abbandonato . Ti ho seguito passo passo per tutto il dramma da quando eri nel Getsemani, a quando sono giunti Giuda e le guardie e ti hanno fatto prigioniero. Quindi davanti al Sinedrio, a Pilato, a Erode, di nuovo a Pilato. Quando ti hanno flagellato, ti hanno messo la corona di spine, ti hanno caricato della croce e infine lungo i duecento metri che vanno dal Sinedrio fino al Golgota. Sono rimasto impressionato dalla tua resistenza, dalla tua sopportazione, dalla tura determinazione. Non avrei mai creduto che un uomo potesse resistere tanto”.
Gesù -“Era in gioco il nostro progetto, non potevo fallire. Che cosa sarebbe successo se avessi fallito? Se ad un certo punto avessi gettato la croce e ti avessi detto “Padre non ce la faccio più a sopportare questo scempio”? Il mondo sarebbe andato avanti come prima con l’Avversario tornato ad essere il Signore del mondo e la buona gente sempre più costretta a subìre le angherie dei malvagi anzi col rischio che malvagità ed egoismi si moltiplichino e producano altre più gravi e grandi situazioni di crisi con sofferenze inaudite. Per tutta la giornata, Padre, ho avuto davanti agli occhi il dramma degli umili e degli indifesi, il dolore dei bambini, il terrore e l’avvilimento dei vecchi. Questo mi ha sostenuto, Padre, dandomi una forza che nemmeno io credevo possibile”.
Il Padre - “Lo so, sono stato a fianco a te tutto il tempo, tu non mi vedevi ma io ero lì. Ero lì quando il flagello ti toglieva lembi di pelle e carne viva, quando il sangue ti annebbiava gli occhi, quando la croce si faceva troppo pesante, quando la lancia di un soldato ti scalfiva la schiena e le gambe. E sono rimasto stupito per quanto un Dio può stupirsi. Sono rimasto stupito dalla tua determinazione e so anche che a sostenerla c’erano migliaia e milioni di persone presenti li fisicamente o solo col cuore, di chi era nato ed era morto ma aveva sperato in questo evento, di chi non era ancora nato e avrebbe sentito parlare di questo scontro unico e irripetibile solo come un fatto del passato fra dieci, cento mille anni. Milioni di persone di cui posso richiamarne solo alcuni. C’erano Abele, Noè, Abramo con Sara e Agar, Lot, Melchisedech, Isacco ed Ismaele, Giacobbe, Giuseppe, Mosè ed Aronne, Giosuè, Rut, Samuele ed Anna, il re David, Salomone, i sette fratelli Maccabei con la loro madre, Isaia e tutti i profeti, ma anche Giovanni Battista con Zaccaria ed Elisabetta, e poi le vergini e martiri Agnese, Lucia, Cecilia, Agata, Anastasia, Perpetua e Felicita, e la lunga schiera dei santi da Francesco a Chiara, a Rita, Domenico a quanti sono morti per mano dei terroristi invocando il tuo nome. Figlio, hai mobilitato intorno a te una assemblea che non possiamo deludere. Tanta tensione emotiva, tanta sofferenza partecipata, tanta speranza quanto non se ne erano mai viste e mai se ne vedranno in tutti i momenti della storia dell’umanità messi insieme”.
Gesù - “E’ allora Padre perché tardi? Che aspetti? Sugella la nuova alleanza che ho annunziato in questi anni: e riscatta l’umanità dal peccato donandole la vita eterna vissuta in un Regno che non è più solo il Paradiso ma una realtà in cui sono assunti anche i valori e le grandi opere di solidarietà vissute e realizzate dall’uomo nella storia, purificati e trasfigurati. E’ quanto avevamo deciso insieme e solo questo ti chiedo per giustizia Padre, perché io ho fatto quanto dovevo”.
Il Padre - “Tu lo sai qual è il problema. Tu sai che cosa abbiamo sempre cercato nell’uomo: la libera adesione alla nostra scelta di averlo voluto simile a noi. Una libera adesione compiuta in piena autonomia. Come avevamo chiesto ad Adamo ed Eva ma essi si lasciarono raggirare dal serpente. Questo abbiamo chiesto a Maria che ti ha messo al mondo e glielo abbiamo chiesto nel segreto della sua casa e lei ha risposto con un “si” pieno, convinto: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto(Lc 1,38). Ma come possiamo chiedere agli uomini di accettare liberamente il nuovo patto di alleanza se io apro i cieli e – secondo l’immagine che tu hai evocato dinnanzi a Natanaele - lascio scendere schiere di angeli che ti liberano dalla croce e ti portano in alto mentre si propaga il mio annunzio che tu sei il Figlio, parte di me, e che hai riscattato il mondo dal peccato riaprendo all’uomo la prospettiva dell’eternità ma in modo più piena di come l’avevamo pensata all’inizio? Che libertà lasceremmo all’uomo di decidere? Dinnanzi a questa prova di onnipotenza non potrebbe che chinare il capo. Ma noi non avremmo l ’amico che desideriamo ma un servitore ricondotto con forza all’obbedienza. E’ veramente questo che vuoi?”.
Gesù - “E allora Padre?”.
Il Padre - “Allora ho molto riflettuto e sono arrivato ad una soluzione che ti sottopongo. Diamo a questa giornata un esito diverso rispetto a quella che tu avevi messo in conto ma conserviamo intatto il nostro progetto. Tu morirai sulla croce e sarai sepolto andrai a conoscere gli inferi ed a liberare le anime che vi sono esiliate, poi al terzo giorno risorgerai, come pure è stato detto. Ma risorgerai in maniera discreta. Non con i cieli aperti ma nel silenzio della notte quando le guardie poste dinnanzi alla tomba dormiranno. Incontrerai i tuoi discepoli e ti farai riconoscere. Loro sapranno e si impegneranno fino al martirio per far conoscere a tutti la nuova alleanza. Chi vorrà credere avrà gli elementi per convincersi e convincere, ma chi non vorrà avrà la possibilità umana di non credervi”.
Gesù - “Tutto è compiuto” “Padre nelle tue mani consegno il mio spirito”
E detto questo Gesù emise un forte grido e spirò.
File allegati:
Vento Eoliano domani a Filicudi
Vento Eoliano, domani, domenica 12 Marzo alle ore 18.00, organizza presso Villa La Rosa- Isola di Filicudi- l’incontro con il candidato a sindaco Avv. Francesco Rizzo e la gioventù del Vento.
La cittadinanza è invitata a partecipare
La cittadinanza è invitata a partecipare
Prevista per domani corsa straordinaria in nave Milazzo- Stromboli-Panarea-Lipari
Siremar rende noto che domani, domenica 12 marzo, sarà effettuata dalla motonave “Filippo Lippi” una corsa straordinaria sulla tratta Milazzo-Stromboli-Panarea-Lipari.
La decisione presa dalla società su istanza del Sindaco di Lipari è finalizzata ad alleviare i disagi degli operatori economici in particolar modo dell’isola di Stromboli penalizzati dalla momentanea assenza della motonave Laurana in cantiere per lavori di manutenzione.
La corsa fuori convenzione a compensazione della mancanza in servizio della “Laurana” - come detto - consentirà il rientro dei mezzi commerciali sbarcati venerdì scorso sull’isola e il riapprovigionamento.
La “Filippo Lippi” salperà da Milazzo alle 8, e dopo gli scali di Stromboli, Panarea e Lipari rientrerà a Milazzo alle 15,45.
La decisione presa dalla società su istanza del Sindaco di Lipari è finalizzata ad alleviare i disagi degli operatori economici in particolar modo dell’isola di Stromboli penalizzati dalla momentanea assenza della motonave Laurana in cantiere per lavori di manutenzione.
La corsa fuori convenzione a compensazione della mancanza in servizio della “Laurana” - come detto - consentirà il rientro dei mezzi commerciali sbarcati venerdì scorso sull’isola e il riapprovigionamento.
La “Filippo Lippi” salperà da Milazzo alle 8, e dopo gli scali di Stromboli, Panarea e Lipari rientrerà a Milazzo alle 15,45.
E' nato Iacopo Currò
E' nato Iacopo Currò, secondogenito di Fabio e Francesca Marino.
Al piccolo l'augurio di ogni bene.
Felicitazioni ai genitori, al fratellino Samuele, ai nonni e ai parenti tutti
Al piccolo l'augurio di ogni bene.
Felicitazioni ai genitori, al fratellino Samuele, ai nonni e ai parenti tutti
Con un tempestivo intervento ripristinata la viabilità sulla parte iniziale del lungomare di Canneto
Un tempestivo intervento con la pala meccanica, disposto dall'assessore Roberto Marturano, ha consentito, stamane, tra le 8 e 45 e le 10, di rendere di nuovo transitabile la parte iniziale del lungomare di Unci a Canneto (dal rimessaggio barche all'attività Martino) che era stato invaso da sabbia, pietre e marosi.
Nell'operazione ha operato, disciplinando la viabilità, l'ispettore di polizia municipale Agostino Portelli.
Nell'operazione ha operato, disciplinando la viabilità, l'ispettore di polizia municipale Agostino Portelli.
Auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno ad Antonello Quadara, Bartolina Pellegrino, Nunzia Trovato, Bartolina Gugliotta, Filippo Greco e Antonio Fabio
Maltempo. Corse sospese. Nota Siremar
Siremar rende noto che a causa delle avverse condizioni metereologiche le motonavi “Vesta”, “Filippo Lippi” e “Antonello da Messina” in servizio sulle tratte Trapani-Egadi, Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica hanno sospeso le corse previste per le 7 e le 8,30.
venerdì 10 marzo 2017
Avverse condizioni meteo. Sospeso collegamento in nave delle 18 e 30 da Milazzo per Vulcano - Lipari
Siremar rende noto che la nave veloce “Isola di Vulcano” a causa delle avverse condizioni metereologiche ha sospeso la corsa prevista per le 18,30 da Milazzo per Vulcano - Lipari
Scarpe rosse sul ponte di Marina Corta in ricordo delle donne assassinate e contro il femminicidio
Decine e decine di scarpe rosse, e rami di mimosa, sono state posizionate oggi pomeriggio dalle socie della sezione F.I.D.A.P.A. (FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI), presieduta da Nunziatina D'Alia, sul ponte di Marina Corta a Lipari.
Attraverso queste scarpe rosse si vogliono ricordare le donne morte assassinate per mano del marito, del fidanzato o di un ex compagno e le loro terribili storie di violenza; per rappresentare in un allestimento collettivo la marcia delle donne invisibili, cancellate dalla violenza.
Le scarpe resteranno sul ponte sino alle 19
(Le foto sono di Silvia Sarpi)
Cerimonia in memoria di Giuseppina stamane a Lipari
Organizzata dall'assessorato ai servizi sociali del Comune di Lipari ha avuto luogo stamane, nello slargo Padre Pio, una breve cerimonia in memoria di Giuseppina Mandile "A' Carbunara"
Presenti l'assessore Fabiola Centurrino, il capo area Tilde Pajno, alcuni giovani e altri cittadini.
L'iniziativa era prevista per lo scorso 8 Marzo ma era stata rinviata per le avverse condizioni meteo.
In una panchina, pitturata di rosso, è stata apposta una targa in memoria di Giuseppina.
In quella panchina ella spesso stazionava, unitamente ai suoi fedeli cani.
(foto: Silvia Sarpi)
Marina Corta e vie limitrofe. Nella prossima settimana incontro tra gli operatori
In vista dell'ormai prossimo inizio della stagione turistica, nell'impellenza di concordare e pianificare gli interventi ed i provvedimenti da richiedere all'amministrazione comunale riguardanti la piazza Ugo Sant'Onofrio (Marina Corta) e le vie limitrofe, anche alla luce di recenti indiscrezioni stampa che ipotizzano lo spostamento dei vaporetti turistici giornalieri dalla piazza ad altro luogo, si comunica che verrà promosso entro la prossima settimana un incontro a cui saranno invitate tutte le categorie di lavoro ed i residenti della zona di Marina Corta e vie limitrofe.
Data esatta e sede dell'incontro verranno comunicati a breve.
Cordialmente
Luca Chiofalo
Cordialmente
Luca Chiofalo
NDD - L'articolo a cui si fa riferimento evidenzia la richiesta dello spostamento dell'approdo dei "barconi" da parte degli operatori del settore mini-crociere.
Lipari: agenti di Polizia municipale e ausiliari del traffico a tempo determinato passano da 18 a 27 ore
La Giunta municipale di Lipari ha approvato con la delibera 32/2017 l’integrazione lavorativa per gli agenti di Polizia municipale e ausiliari del traffico a tempo determinato: Periodo Marzo 2017.
Passeranno da 18 a 27 ore settimanali.
I fondi utilizzati sono quelli del ticket di sbarco
Passeranno da 18 a 27 ore settimanali.
I fondi utilizzati sono quelli del ticket di sbarco
Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava: Burrasca di tramontana in arrivo da stasera.
E' PREVISTA UNA BREVE MA INTENSA BURRASCA DI TRAMONTANA A PARTIRE DALLA SERATA DI OGGI, VENERDI 10, IN PROSECUZIONE NELLA MATTINATA DI SABATO 11 , CON RAFFICHE DI VENTO CHE POTREBBERO RAGGIUNGERE I 70-80 KM ORARI E MOTO ONDOSO AGITATO CON ALTEZZA MAROSI INTORNO AI 3 METRI, MA LOCALMENTE, NEL CORSO DELLA MATTINATA, IL MOTO ONDOSO POTRA' RISULTARE TEMPORANEAMENTE MOLTO AGITATO .
ATTENUAZIONE DEI FENOMENI NEL POMERIGGIO DI SABATO.
ATTENUAZIONE DEI FENOMENI NEL POMERIGGIO DI SABATO.
Il vice sindaco Orto smentisce voci di alienazione dello stadio Monteleone : "Prevista solo valorizzazione tramite concessione"
Vengo
chiamato in causa da vari colleghi amministratori, da cittadini, da sportivi
ecc. per la pubblicazione di notizie, e per varie iniziative individuali di
divulgazione di voci non verificate, relative ad una ipotetica volontà
dell'amministrazione di alienazione del campo di calcio Franchino Monteleone di
Lipari nell’ambito della delibera di alienazione e valorizzazione del
patrimonio dell’Ente.
Sulla
questione rappresento che la delibera di G.M. n. 28 del 03/03/2017 alla scheda
n. 3, per il campo di calcio Franchino Monteleone, prevede VALORIZZAZIONE
TRAMITE CONCESSIONE e non ALIENAZIONE.
Nel non comprendere come le notizie
possano essere rese e divulgate in modo totalmente difforme dalla realtà evidenzio che per il campo di calcio di Lipari l’Amministrazione,
di cui faccio parte, ha intenzione di ridare dignità all’impianto per poi
mettere lo stesso a disposizione delle società sportive che nella struttura
praticano attività e di tutti gli sportivi eoliani che a livello amatoriale e
non hanno necessità di fruire dell’immobile (Valorizzazione tramite concessione
significa proprio concessione alle società sportive locali con possibilità di
fruizione libera anche dei cittadini).
(Avv. Gaetano Orto)
Nota del direttore di Eolienews- Pubblichiamo per giusta informazione il comunicato del vice-sindaco anche se le notizie sulla "falsa" alienazione del Monteleone non sono imputabili a Eolienews.
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Daniel D'Ambra, Nuccio La Greca, Ersilia Pajno, Francesca Giovenco, Dario Saltalamacchia, Maria Sarpi, Venanzio Iacolino, Brian Buttò, Ettore Benforte, Nuccio Raccuia, Giuseppe Pasquali, Michele Farchica
Legge elettorale per i Comuni, errore nel testo: ora è emergenza alla Regione siciliana. Salta il 7 Maggio...si potrebbe votare l'11 Giugno
Un errore di appena una parolina, un articolo indeterminativo trasformato in determinativo. È bastato questo ad aprire più di un dubbio sull’applicazione della nuova legge elettorale per i Comuni. Un lapsus che ha mandato nel panico i partiti impegnati in questi giorni nella costruzione delle liste, costringendo così la Regione a programmare in tutta fretta una correzione sulla Gazzetta ufficiale che ha pubblicato il testo.
È un caso rimasto finora sotto traccia ma di cui alla Regione si discute da giorni perché rischia di invertire completamente il senso della riforma approvata ad agosto. Sei mesi fa l’Ars ha riscritto la legge elettorale per i Comuni introducendo soprattutto un principio: il voto che un cittadino esprime segnando solo la lista per il consiglio comunale si estende automaticamente anche al candidato sindaco anche se su questo l’elettore non ha esplicitamente segnato alcun consenso. Si chiama effetto trascinamento e premia, appunto, i candidati con più liste perché - si presume - queste aumentano la capacità di raccolta di voti che poi si trasferiscono automaticamente sul candidato sindaco.
Fino all’agosto scorso il sistema funzionava in modo esattamente opposto. Per votare un sindaco bisognava tracciare esplicitamente un segno sul suo nome mentre il voto alla lista non si estendeva automaticamente. Fin qui l’obiettivo politico. Contenuto nell’articolo due, al comma 2, della legge elettorale pubblicata in Gazzetta ufficiale il 2 settembre. In questo testo si legge: «Ciascun elettore può, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di sindaco e per una delle liste a esso collegate tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste».
Occhio al dettaglio: nel testo ufficiale si parla di «una di tali liste», quindi possono essercene tante e l’elettore può indifferentemente sceglierne una estendendo automaticamente il voto al sindaco. In occasione di leggi così importanti la Gazzetta ufficiale pubblica anche le cosiddette Note. Si tratta di un vademecum fornito dall’Ufficio legislativo e legale della Regione che serve a spiegare la norma. È un atto ufficiale a cui si affidano i presidenti di seggio nello scrutinio.
Ebbene nelle Note c’è una versione molto diversa della legge: «Ciascun elettore può, con un voto unico, votare per un candidato alla carica di sindaco e per la lista a esso collegata, tracciando un segno sul contrassegno di tale lista». A molti non è sfuggito che scrivere «la lista» invece di «una delle liste» presuppone che a ogni candidato sindaco sia collegabile una sola lista e che solo votando questa si estende il voto al sindaco mentre per tutte le altre l’estensione del voto non si verificherebbe. A Totò Orlando, presidente del consiglio comunale di Palermo, il dettaglio non è sfuggito: «Applicando le Note, gli unici candidati a raccogliere i voti di lista sono quelli che hanno una sola lista». Cioè i grillini, che notoriamente non si presentano in coalizione. Ma c’è di più. Nelle Note è scritto anche che «il voto espresso per una delle liste di candidati al consiglio non si estende al candidato sindaco collegato».
È l’esatto opposto del senso della riforma votata ad agosto. Orlando intravede un pericolo: «Se le Note non verranno corrette, ci sarà il caos durante gli scrutini perchè un rappresentante di lista potrebbe contestare l’assegnazione dei voti. Si può perfino pensare che un movimento formi i rappresentanti di lista proprio per contestare tutti questi voti». Va detto che il testo ufficiale della norma è il primo ed è solo quello che fa fede. Ma il tema è diventato tanto delicato che l’assessorato agli Enti Locali ieri ha annunciato che la Regione sta programmando una correzione sulla Gazzetta ufficiale proprio per fugare ogni dubbio. Resta in piedi invece il dubbio sulla data delle elezioni. Ormai sfumata la convocazione dei comizi per il 7 maggio (una delle prime date ipotizzate) si fa strada l’ipotesi dell’11 giugno
La scelta non è stata ancora fatta ufficialmente ma ormai la data sembra scontata. Dal decreto di indizione dei comizi all’elezione vera e propria non possono passare meno di 60 giorni. passato, dunque, il 7 marzo, non si può più votare il 7 maggio e le tre domeniche ovvero 14, 21 e 28 hanno tutte impedimenti chiari legati al G7 che si svolgerà a Taormina proprio a maggio. L’intenzione è quella di evitare che si possa andare al voto durante l’organizzazione del grande evento mondiale.
Restano, dunque, il 4 e l’11 giugno ma la prima data è il culmine di un ponte festivo, quello del 2 giugno, e dunque si teme che questo causi l’aumento dell’astensionismo che è già elevato.
È un caso rimasto finora sotto traccia ma di cui alla Regione si discute da giorni perché rischia di invertire completamente il senso della riforma approvata ad agosto. Sei mesi fa l’Ars ha riscritto la legge elettorale per i Comuni introducendo soprattutto un principio: il voto che un cittadino esprime segnando solo la lista per il consiglio comunale si estende automaticamente anche al candidato sindaco anche se su questo l’elettore non ha esplicitamente segnato alcun consenso. Si chiama effetto trascinamento e premia, appunto, i candidati con più liste perché - si presume - queste aumentano la capacità di raccolta di voti che poi si trasferiscono automaticamente sul candidato sindaco.
Fino all’agosto scorso il sistema funzionava in modo esattamente opposto. Per votare un sindaco bisognava tracciare esplicitamente un segno sul suo nome mentre il voto alla lista non si estendeva automaticamente. Fin qui l’obiettivo politico. Contenuto nell’articolo due, al comma 2, della legge elettorale pubblicata in Gazzetta ufficiale il 2 settembre. In questo testo si legge: «Ciascun elettore può, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di sindaco e per una delle liste a esso collegate tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste».
Occhio al dettaglio: nel testo ufficiale si parla di «una di tali liste», quindi possono essercene tante e l’elettore può indifferentemente sceglierne una estendendo automaticamente il voto al sindaco. In occasione di leggi così importanti la Gazzetta ufficiale pubblica anche le cosiddette Note. Si tratta di un vademecum fornito dall’Ufficio legislativo e legale della Regione che serve a spiegare la norma. È un atto ufficiale a cui si affidano i presidenti di seggio nello scrutinio.
Ebbene nelle Note c’è una versione molto diversa della legge: «Ciascun elettore può, con un voto unico, votare per un candidato alla carica di sindaco e per la lista a esso collegata, tracciando un segno sul contrassegno di tale lista». A molti non è sfuggito che scrivere «la lista» invece di «una delle liste» presuppone che a ogni candidato sindaco sia collegabile una sola lista e che solo votando questa si estende il voto al sindaco mentre per tutte le altre l’estensione del voto non si verificherebbe. A Totò Orlando, presidente del consiglio comunale di Palermo, il dettaglio non è sfuggito: «Applicando le Note, gli unici candidati a raccogliere i voti di lista sono quelli che hanno una sola lista». Cioè i grillini, che notoriamente non si presentano in coalizione. Ma c’è di più. Nelle Note è scritto anche che «il voto espresso per una delle liste di candidati al consiglio non si estende al candidato sindaco collegato».
È l’esatto opposto del senso della riforma votata ad agosto. Orlando intravede un pericolo: «Se le Note non verranno corrette, ci sarà il caos durante gli scrutini perchè un rappresentante di lista potrebbe contestare l’assegnazione dei voti. Si può perfino pensare che un movimento formi i rappresentanti di lista proprio per contestare tutti questi voti». Va detto che il testo ufficiale della norma è il primo ed è solo quello che fa fede. Ma il tema è diventato tanto delicato che l’assessorato agli Enti Locali ieri ha annunciato che la Regione sta programmando una correzione sulla Gazzetta ufficiale proprio per fugare ogni dubbio. Resta in piedi invece il dubbio sulla data delle elezioni. Ormai sfumata la convocazione dei comizi per il 7 maggio (una delle prime date ipotizzate) si fa strada l’ipotesi dell’11 giugno
La scelta non è stata ancora fatta ufficialmente ma ormai la data sembra scontata. Dal decreto di indizione dei comizi all’elezione vera e propria non possono passare meno di 60 giorni. passato, dunque, il 7 marzo, non si può più votare il 7 maggio e le tre domeniche ovvero 14, 21 e 28 hanno tutte impedimenti chiari legati al G7 che si svolgerà a Taormina proprio a maggio. L’intenzione è quella di evitare che si possa andare al voto durante l’organizzazione del grande evento mondiale.
Restano, dunque, il 4 e l’11 giugno ma la prima data è il culmine di un ponte festivo, quello del 2 giugno, e dunque si teme che questo causi l’aumento dell’astensionismo che è già elevato.
Cerimonia in memoria di Giuseppina e Scarpe rosse contro il femminicidio, in programma oggi a Lipari.
Si terrà stamane alle 12:00, nello slargo limitrofo alla statua di Padre Pio a Lipari, la cerimonia in ricordo di Giuseppina Mandile prevista per l'otto marzo e rinviata a causa delle avverse condizioni meteo.
Si terra anche oggi, sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, l’allestimento di scarpe rosse per ricordare le vittime di femminicidio. L'iniziativa della Fidapa delle Eolie era in programma per l’8 Marzo ed è stato rinviato a causa delle cattive previsioni meteo.
Si svolgerà dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Si terra anche oggi, sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, l’allestimento di scarpe rosse per ricordare le vittime di femminicidio. L'iniziativa della Fidapa delle Eolie era in programma per l’8 Marzo ed è stato rinviato a causa delle cattive previsioni meteo.
Si svolgerà dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
giovedì 9 marzo 2017
Maltempo: in arrivo venti forti, in particolare sulle regioni centro-meridionali
da www.protezionecivile.gov.it
L’arrivo di una perturbazione proveniente dal nord Europa determinerà, a partire da domani, un generale rinforzo della ventilazione nel nostro Paese, specialmente sulle regioni centro-meridionali.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
L’avviso prevede, dalle prime ore di domani, venerdì 10 marzo, venti forti settentrionali, con raffiche di burrasca, su Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e dal pomeriggio venti forti dai quadranti settentrionali, con raffiche di burrasca, su Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Dalla serata si prevedono, inoltre, rinforzi fino a burrasca forte sulle regioni meridionali. I fenomeni saranno accompagnati da mareggiate lungo le coste esposte.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
L’avviso prevede, dalle prime ore di domani, venerdì 10 marzo, venti forti settentrionali, con raffiche di burrasca, su Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e dal pomeriggio venti forti dai quadranti settentrionali, con raffiche di burrasca, su Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Dalla serata si prevedono, inoltre, rinforzi fino a burrasca forte sulle regioni meridionali. I fenomeni saranno accompagnati da mareggiate lungo le coste esposte.
Consiglio comunale a Lipari. Il "De Profundis della sanità eoliana" e la presa di posizione sull'impianto di Giammoro
Il consiglio comunale di oggi a Lipari - caratterizzato dalle dimissioni del consigliere Pietro Lo Cascio (argomento che abbiamo già trattato con altri articoli) - ha discusso, principalmente di Sanità e dell’Impianto di ricerca e sperimentazione per la gestione di rifiuti pericolosi e non, che si intende attivare presso lo stabilimento di Giammoro
Sulla Sanità (era presente in aula l'assessore Fabiola Centurrino) tutti i consiglieri, seppure con motivazioni diverse, hanno evidenziato come la stessa nelle isole abbia toccato, nella prestazione di servizi presso l’ospedale, dei livelli negativi mai raggiunti nel passato. Dal punto nascite, al cardiologo, al consultorio, è stato tutto un “taglio” che hanno reso sempre più difficoltosa la vita dei residenti.
Sulla Sanità (era presente in aula l'assessore Fabiola Centurrino) tutti i consiglieri, seppure con motivazioni diverse, hanno evidenziato come la stessa nelle isole abbia toccato, nella prestazione di servizi presso l’ospedale, dei livelli negativi mai raggiunti nel passato. Dal punto nascite, al cardiologo, al consultorio, è stato tutto un “taglio” che hanno reso sempre più difficoltosa la vita dei residenti.
Il consigliere Giacomo Biviano (PD), che ha evidenziato, oltre alle"negatività", due "positività" (ambulanza del 118 medicalizzata e Punto di primo intervento pediatrico), ha anche proposto che, alle prossime regionali, si presenti e si sostenga un candidato eoliano.
L’assessore alla Sanità, Fabiola Centurrino ha evidenziato che “il sindaco Marco Giorgianni ha incontrato più volte il direttore Sirna e si è discusso delle varie carenze in pianta organica. C'è stato un nuovo aggiornamento e presto si dovrebbero avere i due cardiologi e il secondo ortopedico. Stessa situazione per il consultorio. Noi stiamo pressando”. L’argomento sanità è stato aggiornato.
Il consiglio comunale poi, approvando un ordine del giorno (primo firmatario Giacomo Biviano) ha “delegato” all’amministrazione il compito di fare sentire la propria voce sull’Impianto di ricerca e sperimentazione per la gestione di rifiuti pericolosi e non, che si intende attivare presso lo stabilimento di Giammoro “che costituirebbe una ulteriore bomba ecologica gravante sulle Eolie”.
Sono stai poi approvati i 4 debiti fuori bilancio, le sdemanializzazioni.
Sull'approvazione del regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni è venuto a mancare il numero legale.
L’assessore alla Sanità, Fabiola Centurrino ha evidenziato che “il sindaco Marco Giorgianni ha incontrato più volte il direttore Sirna e si è discusso delle varie carenze in pianta organica. C'è stato un nuovo aggiornamento e presto si dovrebbero avere i due cardiologi e il secondo ortopedico. Stessa situazione per il consultorio. Noi stiamo pressando”. L’argomento sanità è stato aggiornato.
Il consiglio comunale poi, approvando un ordine del giorno (primo firmatario Giacomo Biviano) ha “delegato” all’amministrazione il compito di fare sentire la propria voce sull’Impianto di ricerca e sperimentazione per la gestione di rifiuti pericolosi e non, che si intende attivare presso lo stabilimento di Giammoro “che costituirebbe una ulteriore bomba ecologica gravante sulle Eolie”.
Sono stai poi approvati i 4 debiti fuori bilancio, le sdemanializzazioni.
Sull'approvazione del regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni è venuto a mancare il numero legale.
“Eccellenze in Digitale” arriva a Messina, anche la Camera di commercio della città dello Stretto ha aderito al progetto di Unioncamere e Google per la digitalizzazione delle Pmi
Messina, 9 marzo 2017. Raccontare la cultura dell’innovazione
attraverso le novità dell’industria 4.0, aiutare le aziende a sviluppare
competenze digitali e avviare un dialogo sulle opportunità economiche della
rete. Questi gli obiettivi della nuova edizione di “Eccellenze in digitale”, il
progetto promosso da Google in collaborazione con Unioncamere, giunto alla III
edizione, al quale hanno aderito le Camere di commercio di 83 province.
Le piccole e medie imprese italiane avranno a
disposizione 12 tutor digitali, esperti in formazione e supporto alle imprese,
scelti e formati da Google e Unioncamere. Attraverso seminari formativi teorici
e pratici, le aziende del territorio potranno, così, conoscere le migliori
strategie per essere online. E, al termine di ciascun seminario, i tutor
saranno a disposizione degli imprenditori per ulteriori sessioni personalizzate
e per avviare un percorso digitale concreto.
«La Camera di commercio di Messina ha aderito con
entusiasmo al progetto “Eccellenze in Digitale” – afferma il segretario
generale dell’Ente camerale, Alfio Pagliaro – il cui obiettivo è di trasmettere
la cultura del digitale e dell'innovazione alle eccellenze del made In Italy,
formandole sulle opportunità legate a un utilizzo efficace degli strumenti
online. Partecipando ai seminari e agli approfondimenti previsti, sarà
possibile avvicinare le aziende piccole e medie del territorio messinese alle
opportunità di business offerte dal web, spiegando loro i diversi modi e
strumenti per aumentare la propria visibilità online e trovare, così, nuove
occasioni di crescita».
Internet permette ad aziende di ogni settore e
dimensione di far conoscere i propri prodotti oltre i confini nazionali,
raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. In particolare,
le piccole e medie imprese locali possono trasformarsi, grazie agli strumenti
digitali, in aziende globali pur mantenendo il loro carattere tradizionale. Le
ricerche su Google legate al made in Italy crescono a doppia cifra ogni anno,
eppure l’Italia utilizza ancora solo il 10% del suo potenziale digitale. Secondo
uno studio di Doxa Digital e Google, al crescere del livello di maturità
digitale la percentuale di imprese che fanno export aumenta, con un impatto
diretto sulle vendite: il 39% del fatturato da export delle medie imprese
attive online è realizzato proprio grazie a Internet.
Eccellenze in Digitale 2017, attivo presso
la Camera di commercio di Messina a partire da oggi, si rivolge a tutte le
imprese aventi sede legale nella provincia messinese. È possibile aderire
compilando il Form di registrazione agli eventi disponibile sul sito www.me.camcom.it
Tutti i seminari e gli approfondimenti sono
gratuiti. Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.eccellenzedindigitale.it,
attraverso il quale le aziende potranno contattare il loro tutor di riferimento,
Margherita Bruno, specializzata in web marketing, che si occuperà del processo
di digitalizzazione delle Pmi delle Camere di commercio di Sicilia e Calabria.
Lo Cascio: "Ecco perchè mi sono dimesso". L'ex consigliere in una nota spiega il perchè della decisione annunciata stamane
COMUNICATO STAMPA
Da consigliere comunale, ho cercato
di contribuire nel richiamare una giusta attenzione al tema del diritto alla
salute e della difesa della sanità pubblica nel nostro paese, promuovendo o
partecipando a mobilitazioni popolari, manifestazioni, raccolte di firme,
stesure di documenti e persino a commissioni parlamentari ospitate presso la
nostra aula consiliare. Alle nostre istanze hanno fatto seguito impegni e
promesse che si sono tradotte puntualmente in un nulla di fatto, mentre oltre
la cortina delle bugie istituzionali assistiamo a un costante smantellamento
dei nostri servizi sanitari.
A Lipari, infatti, ogni giorno si
deve lottare per ottenere l’ortopedico che ci spetta, o il ginecologo del
consultorio previsto in pianta organica, per non parlare del senso di
irrimediabile sconfitta che aleggia attorno a questioni più vaste e rilevanti,
in primis il punto nascita, al quale ormai nessuno crede più.
Un consigliere comunale rappresenta
la voce politica di un paese, ma se tale voce rimane inascoltata o non è in
grado di arrestare un disegno scellerato che, con la complicità della nostra
classe politica regionale e nazionale, ha il chiaro obiettivo di sopprimere
gradualmente i diritti della nostra comunità, sono convinto che sia più
dignitoso ammettere il proprio fallimento su un punto di massima importanza e,
di conseguenza, dimettersi.
È questo il senso politico della
decisione che ho annunciato stamattina in consiglio, quando in un clima di
diffuso sconforto stavamo affrontando per l’ennesima volta l’argomento sanità.
Il mio gesto vuole dare la misura di una sconfitta, che ritengo complessiva, e
costituire al contempo una provocazione, dire che un rappresentante politico di
una comunità non ci sta, non considera l’indifferenza o la rassegnazione alla
stregua di atteggiamenti ineluttabili.
Forse analoghe provocazioni darebbero
un peso ben diverso a questa protesta, soprattutto in termini mediatici, ma si
tratta di valutazioni strettamente personali e legate alla propria sensibilità,
e dunque non intendo biasimare o giudicare gli ex-colleghi e gli amministratori;
anzi, a loro, così come a Paolo Arena che subentra come consigliere, formulo i
miei migliori auguri per un proficuo lavoro.
So che le compagne e i compagni della
Sinistra eoliana, così come i cittadini che mi hanno accordato la loro fiducia,
condividono l’assoluta importanza della tutela del diritto alla salute e della
difesa della sanità pubblica, e pertanto comprenderanno la valenza della mia
decisione; rappresentarli in consiglio è stato un onore straordinario, non lo
dico per retorica, e mi scuso se qualche volta (spero non molte) non sarò stato
all’altezza di questo compito. Continueremo a lottare, insieme, come sempre,
per un paese migliore.
Pietro Lo Cascio
Sanità e altro. La diretta del consiglio comunale di Lipari
In aula 11 consiglieri e gli assessori Ersilia Paino e Fabiola Centurrino.
Per visualizzare la diretta del consiglio comunale cliccare sul link.
http://www.comunelipari.gov.it/po/mostra_news.php?id=375&area=H
Per visualizzare la diretta del consiglio comunale cliccare sul link.
http://www.comunelipari.gov.it/po/mostra_news.php?id=375&area=H
Lipari, domani a Portosalvo la seconda Via Crucis della Quaresima (di Michele Giacomantonio)
Venerdì 10 marzo alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di Porto Salvo si terrà il secondo incontro di questa quaresima della Via Crucis. Il primo incontro è stato venerdì scorso in Cattedrale ed è stato dedicato alle famiglie ed ai loro problemi. Questa volta invece riguarderà il cuore centrale della grande sfida fra Gesù che si carica dei peccati degli uomini per riscattarci dal peccato di Adamo ed Eva e donarci l’eternità ed il Regno di Dio e che cerca di contrastarlo.
Affronteremo quattro stazioni quelle cruciali che ci hanno tramandato i Vangeli:
1.la veglia del Getsemani dove Gesù avverte tutto il peso di quanto sta per accadere, suda sangue e chiede al Padre di evitarlo ma comunque non la sua, ma la volontà del Padre deve essere fatta;
2.il tradimento di Giuda che è la prima mossa dell’Avversario che vuole colpire al cuore la missione di Gesù servendosi di un apostolo e poi andrà avanti con il Sinedrio,Caifa, Pilato, Erode;
3.il rinnegamento di Pietro che è un'altra mossa dell’Avversario ma anche la prova che gli si può resistere, come appunto fa Pietro che si pente subito del gesto;
4. il dramma della croce dove Gesù si sente abbandonato dal Padre e grida col salmista “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato”(Salmo 22).
La celebrazione si concluderà con l’Eucarestia, che è annunzio di Resurrezione presieduta dal Parroco Mons. Gaetano Sardella.
Affronteremo quattro stazioni quelle cruciali che ci hanno tramandato i Vangeli:
1.la veglia del Getsemani dove Gesù avverte tutto il peso di quanto sta per accadere, suda sangue e chiede al Padre di evitarlo ma comunque non la sua, ma la volontà del Padre deve essere fatta;
2.il tradimento di Giuda che è la prima mossa dell’Avversario che vuole colpire al cuore la missione di Gesù servendosi di un apostolo e poi andrà avanti con il Sinedrio,Caifa, Pilato, Erode;
3.il rinnegamento di Pietro che è un'altra mossa dell’Avversario ma anche la prova che gli si può resistere, come appunto fa Pietro che si pente subito del gesto;
4. il dramma della croce dove Gesù si sente abbandonato dal Padre e grida col salmista “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato”(Salmo 22).
La celebrazione si concluderà con l’Eucarestia, che è annunzio di Resurrezione presieduta dal Parroco Mons. Gaetano Sardella.
Lo Cascio si è dimesso da consigliere comunale
"Come classe politica sulla Sanità abbiamo fallito. Per questo motivo mi dimetto da consigliere comunale".
Questo in sintesi l'annuncio del consigliere comunale de "La Sinistra Eoliana" nel corso del consiglio comunale tutt'ora in corso e che ha affrontato la tematica sanità e, in questo momento, il "megamostro" che si intende realizzare a due passi dall'arcipelago, sulla costa.
Lo Cascio era subentrato al consigliere Gianni Iacolino. In consiglio gli dovrebbe adesso subentrare Paolo Arena che, nelle amministrative di maggio, aveva ottenuto 37 preferenze
Questo in sintesi l'annuncio del consigliere comunale de "La Sinistra Eoliana" nel corso del consiglio comunale tutt'ora in corso e che ha affrontato la tematica sanità e, in questo momento, il "megamostro" che si intende realizzare a due passi dall'arcipelago, sulla costa.
Lo Cascio era subentrato al consigliere Gianni Iacolino. In consiglio gli dovrebbe adesso subentrare Paolo Arena che, nelle amministrative di maggio, aveva ottenuto 37 preferenze
Gli auguri ai festeggiati di oggi
mercoledì 8 marzo 2017
Eolienews in occasione della Giornata della Donna sostiene e diffonde #timeout - la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di WEWORLD contro la violenza sulle donne
WeWorld, in occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, torna con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi – #timeout – per dare un aiuto concreto alle oltre 6 milioni di donne che nel nostro Paese subiscono violenze e maltrattamenti, spesso di fronte ai loro figli.
In Italia infatti ancora oggi 1 donna su 3 subisce violenza. Molte di queste donne sono madri e i bimbi sono presenti alle violenze nell’oltre il 65% dei casi di violenza domestica. Eppure solo l’11% di queste donne denuncia l’accaduto, le altre vivono nel silenzio e nella paura insieme ai propri figli. Questo silenzio non può più essere tollerato. WeWorld vuole comunicare l’urgenza di agire, di spezzare questo silenzio.
Non c’è più Tempo, insieme possiamo Fermare la violenza. Time Out: fino al 19 marzo è possibile sostenere WeWorld e proteggere le donne e i loro bambini dalla violenza, donando 2 euro con sms al numero solidale 45543 dai cellulari personali TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile e CoopVoce o 2, 5, 10 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e TWT.
“Nel nostro Paese ogni 2 giorni una donna viene uccisa dal partner, dall’ex o da un familiare. Molte di queste donne erano madri; negli ultimi 10 anni si stima che siano oltre 1.600 i bambini di rimasti orfani di femminicidio” – Dichiara Marco Chiesara, Presidente di WeWorld Onlus – “La violenza donne colpisce anche i loro figli. I bambini infatti assistono alla violenza domestica in 2 episodi su 3, noi di WeWorld crediamo che questo sia inaccettabile, che sia necessaria un’azione strutturata e nazionale che tenga conto di come la violenza abbia conseguenze immediate e a lungo termine non solo sulle donne, ma anche sui figli, che ne siano stati spettatori o direttamente coinvolti. Crediamo sia urgente intervenire attraverso interventi strutturali che coniughino azione e prevenzione, interventi che non restino elementi isolati, ma che diventino parte di uno sforzo collettivo”.
I fondi raccolti con #timeout serviranno per sostenere il programma nazionale di WeWorld contro la violenza sulle donne che ha nella prevenzione e nella sensibilizzazione i propri strumenti fondamentali. A queste si unisce l’intervento sul territorio che comprende: il progetto SOStegno Donna all’interno dei Pronto Soccorso degli ospedali di Roma e Trieste, ambienti aperti 24 ore su 24, sette giorni su sette per proteggere le donne vittime di violenza e, se necessario, anche ai loro figli e gli Spazi Donna WeWorld presenti a Napoli (San Lorenzo e Scampia) a Palermo (Zen e Borgo Vecchio) e Roma (San Basilio), nati con l’obiettivo di far emergere il sommerso in quartieri difficili dove molto spesso la violenza sulle donne è talmente diffusa da essere non solo giustificata ma nemmeno percepita, persino dalle donne che la subiscono.
Sono spesso questi i luoghi nei quali si può ascoltare la voce delle donne, dove il silenzio viene spezzato e la violenza viene riconosciuta da chi l’ha subita.
In un anno di attività 1.000 donne vittime di violenza vengono assistite all’interno dei Pronto Soccorso e 900 negli Spazi WeWorld per le Donne, con i loro figli.
L’hashtag #timeout ribadisce che non c’è più tempo, bisogna fermare la violenza contro le donne e i loro bambini. Con un piccolo gesto, donando al 45543 con sms o da rete fissa (2 € con sms, 5/10€ con chiamata da rete fissa), è possibile proteggere le donne e i loro bambini dalla violenza.
Proprio da qui, da questa urgenza, nasce il simbolo della campagna: Il Time Out. Un gesto semplice e mutuato dal mondo sportivo, a cui si sono uniti tanti volti del mondo dello sport, del cinema e della cultura: Sergio Assisi, Rossella Brescia, Elisa di Francisca, Christiane Filangieri, Fiordaliso, Catena Fiorello, Lucrezia Lante della Rovere, Veronica Maya, Ricky Menphis, Alba Parietti, Gabriella Pession, Francesca Senette e Alessio Vassallo. Sostengono la campagna anche le giornaliste Emanuela Felicetti e Cinzia Tani.
Anche il mondo del calcio sostiene WeWorld e sabato 11 e domenica 12 marzo i calciatori del campionato italiano porteranno in campo #timeout per dire basta alla violenza, grazie al sostegno che la Lega Serie A ha dato alla Campagna, ormai per il quarto anno consecutivo.
La Campagna #timeout è stata realizzata anche grazie al contributo di UBi Banca e Naima Profumerie.
Per maggiori informazioni www.weworld.it
Vento spezza ramo all'interno del parco giochi di Diana
Palazzo dei Leoni, approvati i progetti di manutenzione periodica degli impianti antincendio nelle scuole
La Città Metropolitana di Messina ha approvato i progetti esecutivi relativi agli interventi per il mantenimento in efficienza degli impianti antincendio negli edifici scolastici di propria competenza.
Complessivamente si tratta di un importo di 145mila euro suddivisi in due zone territoriali: per il versante tirrenico, da Spadafora a Mistretta, la somma stanziata è di 90mila euro mentre per Messina e la zona jonica sono stati riservati 55mila euro.
I progetti sono stati redatti sulla base delle condizioni degli impianti e prevedono la manutenzione periodica oltre ad una verifica straordinaria per garantire la perfetta funzionalità e per l'adeguamento alle norme vigenti.
Gli interventi avranno cadenza quadrimestrale e saranno effettuati da personale qualificato che provvederà al controllo e all'eventuale revisione e collaudo.
L'attività di manutenzione periodica per ciascun impianto si articolerà nella verifica dello stato della batteria, delle cassette idriche, della tenuta della pressione del circuito idrico e di quella manometrica, dei galleggianti, dei pressostati, nei controlli delle valvole, delle linee idriche, dell'avviamento manuale della motopompa e del livello di gasolio nel serbatoio.
Gli eventuali interventi straordinari saranno regolamentati di volta in volta.
Complessivamente si tratta di un importo di 145mila euro suddivisi in due zone territoriali: per il versante tirrenico, da Spadafora a Mistretta, la somma stanziata è di 90mila euro mentre per Messina e la zona jonica sono stati riservati 55mila euro.
I progetti sono stati redatti sulla base delle condizioni degli impianti e prevedono la manutenzione periodica oltre ad una verifica straordinaria per garantire la perfetta funzionalità e per l'adeguamento alle norme vigenti.
Gli interventi avranno cadenza quadrimestrale e saranno effettuati da personale qualificato che provvederà al controllo e all'eventuale revisione e collaudo.
L'attività di manutenzione periodica per ciascun impianto si articolerà nella verifica dello stato della batteria, delle cassette idriche, della tenuta della pressione del circuito idrico e di quella manometrica, dei galleggianti, dei pressostati, nei controlli delle valvole, delle linee idriche, dell'avviamento manuale della motopompa e del livello di gasolio nel serbatoio.
Gli eventuali interventi straordinari saranno regolamentati di volta in volta.
Decreto su "Alalunga". Protesta Federcoopesca
Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale 16 febbraio 2017 che stabilisce le misure di gestione in materia di catture bersaglio della specie “Alalunga” nel Mediterraneo, arriva forte e chiara la protesta di Federcoopesca Sicilia, la principale organizzazione di rappresentanza e tutela dei lavoratori del mare.
“Ci dissociamo – ha dichiarato il presidente Nino Accetta – da scelte politiche che continuiamo a ritenere sbagliate nel merito e nel metodo. Nel merito, chiediamo che il Decreto venga immediatamente ritirato, poiché è un ennesimo atto vessatorio per le marinerie e per i pescatori della piccola pesca artigianale già in ginocchio. A proposito del metodo chiediamo – per l’ennesima volta – rispetto per le Associazioni e per i lavoratori che esse rappresentano. Mortificare il confronto e la concertazione non è mai una buona prassi”
“Ci dissociamo – ha dichiarato il presidente Nino Accetta – da scelte politiche che continuiamo a ritenere sbagliate nel merito e nel metodo. Nel merito, chiediamo che il Decreto venga immediatamente ritirato, poiché è un ennesimo atto vessatorio per le marinerie e per i pescatori della piccola pesca artigianale già in ginocchio. A proposito del metodo chiediamo – per l’ennesima volta – rispetto per le Associazioni e per i lavoratori che esse rappresentano. Mortificare il confronto e la concertazione non è mai una buona prassi”
Forum. Cittadina di Filicudi tra i testimoni domani nel programma di Canale 5
MaryAnna Cappadona Barbuto di Filicudi sarà domani a Forum il programma in onda dalle 11 alle 12,55 su Canale 5. Entrerà in scena come testimone in una causa dai contenuti "molto forti". Ma non sarà l'unica cittadina di Filicudi presente tra il pubblico ci sarà il marito Lorenzo Barbuto e la sorella Rosetta
Rinviata la cerimonia in memoria di Giuseppina
Si informa la cittadinanza che a causa delle pessime condizioni meteo la cerimonia in ricordo di Giuseppina Mandile prevista per la data odierna sarà rinviata a venerdì 10 marzo p.v. ore 12,00 stesso luogo.
Assessorato ai Servizi Sociali
Comune di Lipari
Assessorato ai Servizi Sociali
Comune di Lipari
Avverse condizioni meteo. Sospesi tutti i collegamenti
Siremar comunica che a causa del persistere delle avverse condizioni metereologiche anche nella giornata odierna tutti i collegamenti tra la Sicilia e le Isole minori sono stati sospesi.
Sospesi, al momento, anche i collegamenti veloci con Libertylines
Gli auguri ai festeggiati di oggi
In omaggio alle donne per l'Otto Marzo (di Sylvie Le Cornec)
1917: DONNE IN LOTTA
Gli uomini sono andati al fronte, le fabbriche si sono riempite di operaie. All'inizio dell'anno 1917, la penuria alimentare, le condizioni di lavoro, insieme alle ineguaglianze di stipendi scatenano intensi movimenti sociali. In primavera, le Francesi fanno sciopero.
« Se le donne che lavorano nelle fabbriche si fermassero 20 minuti, gli alleati perderebbero la guerra ! » Questa battuta di Joseph Joffre, pronunciata nel 1915, anticipa il terrore che susciterà un movimento sociale che nessuno aveva visto venire. Nel 1917, 430.000 donne lavorano nelle fabbriche di armi, se la Francia e l'Inghilterra hanno attinto manodopera dagli imperi coloniali, le donne costituiscono la prima riserva.
In piedi dalle dieci alle quattordici ore al giorno, le operaie delle fabbriche di munizioni effettuano un lavoro sfibrante – le leggi di salubrità sono sospese. La situazione non è molto più brillante nell'industria vestiaria, che vede fiorire il lavoro a domicilio. Queste cucitrici che si spossano sulle loro Singer per 2 franchi la giornata sono qualificate « vittime più lamentevoli della guerra » dal sindaco di Lione, Edouard Herriot. Una precarietà aggravata dall'esplosione del costo della vita. Il carbone inglese non attraversa più la Manica mentre l'inverno è il più freddo della guerra – la Senna è presa nel ghiaccio, le temperature rimangono sotto zero fino ad aprile.
Gli uomini sono andati al fronte, le fabbriche si sono riempite di operaie. All'inizio dell'anno 1917, la penuria alimentare, le condizioni di lavoro, insieme alle ineguaglianze di stipendi scatenano intensi movimenti sociali. In primavera, le Francesi fanno sciopero.
« Se le donne che lavorano nelle fabbriche si fermassero 20 minuti, gli alleati perderebbero la guerra ! » Questa battuta di Joseph Joffre, pronunciata nel 1915, anticipa il terrore che susciterà un movimento sociale che nessuno aveva visto venire. Nel 1917, 430.000 donne lavorano nelle fabbriche di armi, se la Francia e l'Inghilterra hanno attinto manodopera dagli imperi coloniali, le donne costituiscono la prima riserva.
In piedi dalle dieci alle quattordici ore al giorno, le operaie delle fabbriche di munizioni effettuano un lavoro sfibrante – le leggi di salubrità sono sospese. La situazione non è molto più brillante nell'industria vestiaria, che vede fiorire il lavoro a domicilio. Queste cucitrici che si spossano sulle loro Singer per 2 franchi la giornata sono qualificate « vittime più lamentevoli della guerra » dal sindaco di Lione, Edouard Herriot. Una precarietà aggravata dall'esplosione del costo della vita. Il carbone inglese non attraversa più la Manica mentre l'inverno è il più freddo della guerra – la Senna è presa nel ghiaccio, le temperature rimangono sotto zero fino ad aprile.
In due mesi, il prezzo delle verdure si è quintuplicato ; i terreni incolti si sono trasformati in ortaggi di fortuna. Certo, per molto tempo, rispetto alla sorte dei poilus (nome dato ai soldati francesi della prima guerra mondiale), era considerato fuori luogo lamentarsi. Il femminismo, fiorente alla Belle Epoque, ha messo le sue ambizioni fra parentesi all'appello dell'unione sacra – così come hanno fatto i sindacati.
Nel mese di gennaio 1917, l'atmosfera non è più alla lotta di classe. Eppure, un primo movimento di sciopero scoppia a Parigi ; nella fabbrica Panhard-Levassor, due operaie finiscono in carcere in seguito a tafferugli. Stupore. Anche a Renault, e in diverse sartorie, le donne sono la punta dell'agitazione. C'è da dire che gli uomini che non sono al fronte, sono o vecchi o troppo giovani, o personale con competenze specifiche che sono scampati alle trincee grazie alle loro competenze specifiche e che non hanno interesse a farsi notare.
I lavoratori coloniali beneficiano di stipendi molto più elevati di quelli del proprio paese di origine. La differenza salariale tra uomini e donne, invece, è dal 20 al 30 % e fino al 40 % nella metallurgia, dove gli industriali trattengono dallo stipendio delle operaie la loro formazione alle macchine. In basso nella gerarchia sociale, le donne sono poco considerate dai sindacati, che ritengono che esse tirano le remunerazioni verso il basso ; così, il movimento spontaneo e fuori quadro sorprende tutti. Imbarazzato, il Governo evoca « movimenti isolati », rialza gli stipendi minimi nelle fabbriche di guerra, costituisce comitati di arbitraggio e installa delegati di atelier.
Nel mese di gennaio 1917, l'atmosfera non è più alla lotta di classe. Eppure, un primo movimento di sciopero scoppia a Parigi ; nella fabbrica Panhard-Levassor, due operaie finiscono in carcere in seguito a tafferugli. Stupore. Anche a Renault, e in diverse sartorie, le donne sono la punta dell'agitazione. C'è da dire che gli uomini che non sono al fronte, sono o vecchi o troppo giovani, o personale con competenze specifiche che sono scampati alle trincee grazie alle loro competenze specifiche e che non hanno interesse a farsi notare.
I lavoratori coloniali beneficiano di stipendi molto più elevati di quelli del proprio paese di origine. La differenza salariale tra uomini e donne, invece, è dal 20 al 30 % e fino al 40 % nella metallurgia, dove gli industriali trattengono dallo stipendio delle operaie la loro formazione alle macchine. In basso nella gerarchia sociale, le donne sono poco considerate dai sindacati, che ritengono che esse tirano le remunerazioni verso il basso ; così, il movimento spontaneo e fuori quadro sorprende tutti. Imbarazzato, il Governo evoca « movimenti isolati », rialza gli stipendi minimi nelle fabbriche di guerra, costituisce comitati di arbitraggio e installa delegati di atelier.
Un impedimento morale è saltato : fare sciopero in tempi di guerra. A questa prima scossa segue in primavera un episodio memorabile.
L'11 maggio, le 250 sarte dell'atelier « Jenny » sui Champs Elysées, sono informate che il loro stipendio settimanale sarà "amputato" del sabato pomeriggio, per compensare la riduzione degli ordini. Per loro, che le cadenze infernali forzano a mangiare un boccone in fretta e furia a mezzogiorno (sono chiamate per questo motivo « midinettes ») - perdere una mezza giornata di stipendio è altrettanto inaccettabile, anche in considerazione che le loro analoghe inglesi hanno il sabato pomeriggio non lavorativo e pagato : è la « settimana inglese ». Decidono quindi di entrare in sciopero e si portano verso le Grands Boulevards, dove trascinano altre sarte. Questa brusca riapparizione della lotta sociale nella vita parigina, al femminile per di più, stupisce. (foto)
L'11 maggio, le 250 sarte dell'atelier « Jenny » sui Champs Elysées, sono informate che il loro stipendio settimanale sarà "amputato" del sabato pomeriggio, per compensare la riduzione degli ordini. Per loro, che le cadenze infernali forzano a mangiare un boccone in fretta e furia a mezzogiorno (sono chiamate per questo motivo « midinettes ») - perdere una mezza giornata di stipendio è altrettanto inaccettabile, anche in considerazione che le loro analoghe inglesi hanno il sabato pomeriggio non lavorativo e pagato : è la « settimana inglese ». Decidono quindi di entrare in sciopero e si portano verso le Grands Boulevards, dove trascinano altre sarte. Questa brusca riapparizione della lotta sociale nella vita parigina, al femminile per di più, stupisce. (foto)
Il giornale « L'Humanité » descrive : « un lungo corteo avanza. Sono le « midinettes » parigine con le loro camicette fiorite con lillà e mughetto, corrono, cantano, ridono, eppure non è ne Santa Caterina, ne la fine della Quaresima . E' sciopero». Per la soddisfazione delle loro rivendicazioni andranno per strada tutte le professioni femminili della capitale, che sfileranno sotto segni distintivi improvvisati : giarrettiere di seta per le corsettaie, piume di struzze per le piumaie, stampati di prestito di guerra per le impiegate di banca... In totale, ci saranno più di 100.000 scioperanti in ben 73 settori di attività, di cui i due terzi nell'abbigliamento e la metallurgia.
Le interruzioni di lavoro sono spontanee, brevi, spesso esclusivamente femminili. I cortei pieni di cappelli, fiocchi tricolori e di fiori, sono allegri e si canta : «* on s'en fout/on aura la semaine anglaise/on s'en fout/on aura nos vingt sous ». La stampa saluta la « grazia e lo chic » delle manifestanti qualificate di « charmantes » e « sympathiques ».
Ma il tono cambia quando il movimento guadagna altre grande città del paese quale Rennes, Bordeaux, Tours, Marseille, e sopratutto le fabbriche di armamento. Le « midinettes » non spaventavano, le operaie delle fabbriche di armamento invece si. Gli slogan sono cambiati : « I padroni al fronte ! » « invece delle granate … i nostri poilus ». Gli uomini, anche se minoritari, sono considerati i capi, essendo inimmaginabile che le donne possano organizzarsi da sole. In due mesi, 390 donne saranno arrestate. Un giornale satirico canzonatorio scrive che le operaie trovano sempre abbastanza soldi per truccarsi.
I pochi pacifisti e internazionalisti non riusciranno ad inflettere il movimento ; ma la simultaneità con gli ammutinamenti e la rivoluzione russa getta il panico. Il ministro dell'interno, confesserà che le truppe erano state posteggiate nei pressi di Parigi « pronte ad intervenire se la situazione l'avesse richiesto ». Questa grande paura delle autorità partecipa alla drammatizzazione degli eventi. Eppure i movimenti rimangono più corporativisti che politici e ricadono una volta raggiunto lo scopo.
Il 29 maggio, la camera dei deputati vota la settimana inglese nelle industrie dell 'abbigliamento, degli asili nido e del personale specializzato – le sovrintendenti di fabbriche – sono impostati negli atelier. L'uguaglianza salariale… aspetterà (e tutt'ora – un secolo dopo - è lontana di essere raggiunta. N.d.T.) ma quest'irruzione femminile dopo tre inverni di guerra, così improvvisa, resterà come un 'esperienza inedita di autonomia e di emancipazione.
*« Ce ne freghiamo/otteremo la settimana inglese/ce ne freghiamo/avremo i nostri venti soldi »
Testo ampiamente ispirato da un articolo di Timothée Vilars uscito nel hebdo francese L'Obs del 22 dicembre 2016 tradotto da Sylvie Le Cornec, in omaggio alle donne per l'8 marzo.
Le interruzioni di lavoro sono spontanee, brevi, spesso esclusivamente femminili. I cortei pieni di cappelli, fiocchi tricolori e di fiori, sono allegri e si canta : «* on s'en fout/on aura la semaine anglaise/on s'en fout/on aura nos vingt sous ». La stampa saluta la « grazia e lo chic » delle manifestanti qualificate di « charmantes » e « sympathiques ».
Ma il tono cambia quando il movimento guadagna altre grande città del paese quale Rennes, Bordeaux, Tours, Marseille, e sopratutto le fabbriche di armamento. Le « midinettes » non spaventavano, le operaie delle fabbriche di armamento invece si. Gli slogan sono cambiati : « I padroni al fronte ! » « invece delle granate … i nostri poilus ». Gli uomini, anche se minoritari, sono considerati i capi, essendo inimmaginabile che le donne possano organizzarsi da sole. In due mesi, 390 donne saranno arrestate. Un giornale satirico canzonatorio scrive che le operaie trovano sempre abbastanza soldi per truccarsi.
I pochi pacifisti e internazionalisti non riusciranno ad inflettere il movimento ; ma la simultaneità con gli ammutinamenti e la rivoluzione russa getta il panico. Il ministro dell'interno, confesserà che le truppe erano state posteggiate nei pressi di Parigi « pronte ad intervenire se la situazione l'avesse richiesto ». Questa grande paura delle autorità partecipa alla drammatizzazione degli eventi. Eppure i movimenti rimangono più corporativisti che politici e ricadono una volta raggiunto lo scopo.
Il 29 maggio, la camera dei deputati vota la settimana inglese nelle industrie dell 'abbigliamento, degli asili nido e del personale specializzato – le sovrintendenti di fabbriche – sono impostati negli atelier. L'uguaglianza salariale… aspetterà (e tutt'ora – un secolo dopo - è lontana di essere raggiunta. N.d.T.) ma quest'irruzione femminile dopo tre inverni di guerra, così improvvisa, resterà come un 'esperienza inedita di autonomia e di emancipazione.
*« Ce ne freghiamo/otteremo la settimana inglese/ce ne freghiamo/avremo i nostri venti soldi »
Testo ampiamente ispirato da un articolo di Timothée Vilars uscito nel hebdo francese L'Obs del 22 dicembre 2016 tradotto da Sylvie Le Cornec, in omaggio alle donne per l'8 marzo.
martedì 7 marzo 2017
A Filicudi a scuola nasce la cultura della coltura / Amministrative di Maggio. Si vota in tre Comuni su quattro. I 2 articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi
Lipari (Salvatore Sarpi) Prosegue l'attività
didattica della Comunità "Filicudi Isola Slow", in collaborazione con
le insegnati e la dirigenza scolastica di "Lipari 1" e nell’ambito
del progetto degli "Orti didattici”.
Gli alunni della piccola scuola di Filicudi hanno
proseguito il loro percorso formativo per arricchire la loro "cultura
della coltura". Il progetto educativo, al suo secondo anno di attività, è
riuscito nell'obiettivo di instillare nei piccoli isolani, che rappresentano il
futuro dell'isola, curiosità e passione per l'intero processo produttivo degli
ortaggi più comuni, nel rispetto della stagionalità, con il valore aggiunto
dell'auto-produzione a km. zero. Produzione ancor più importante in un
territorio soggetto ad isolamento a causa dell'interruzione dei collegamenti
marittimi. La possibilità di avere un orto domestico, di prossimità o comune,
iniziando da quello didattico, è di sicuro valore per coloro che, crescendo, si
spera che decidano di non lasciare la loro isola.
Il progetto, per il suo valore etico e per
l'impegno profuso dalla referente di Comunità, Daniela Tagliasacchi, in
collaborazione con i tanti "soci attivi" dell'isola, è stato motivo
d'interesse da parte del Fondo di Preservazione delle Isole Eolie (AIPF) di
Londra, organismo che si interessa di progetti legati al sociale ed
all'ambiente dell'arcipelago, che ne ha finanziato la realizzazione.
L'intervento del presidente regionale di Slow Food Sicilia, Saro Gugliotta, della
rappresentante dell'Aeolian Islands Preservation Fund, Federica Tesoriero,
hanno reso ancor più importante l'incontro, con un visibile moto di orgoglio
dei piccoli agricoltori, che hanno voluto mettere in mostra "sul
campo" ciò che hanno fino ad oggi imparato.
Alla presenza del fiduciario e
del segretario di Condotta, Salvatore d'Amico e Marco Miuccio, è stato
presentato il responsabile tecnico di progetto, Biagio Rantuccio, imprenditore
agricolo mamertino che ha sposato questa causa, mettendo a disposizione tutta
l’esperienza acquisita negli anni. Tra i diversi ortaggi messi a dimora, è
stato realizzato un "tappeto di fragole". Agli alunni, tra le altre
cose, è stata spiegata la tecnica della "pacciamatùra", invitandoli a
"sporcarsi le mani" piantando una talea!.
AMMINISTRATIVE DI MAGGIO. SI VOTA IN TRE COMUNI SU QUATTRO
Lipari
(Salvatore Sarpi) Le amministrative di Maggio in Sicilia vedranno coinvolti tre
sui quattro Comuni eoliani. Saranno, infatti, chiamati alle urne i cittadini di
Lipari, Santa Marina Salina e Malfa.
A Lipari, salvo clamorosi colpi di scena,
al momento altamente improbabili, a contendere la poltrona di piazza Mazzini
all’uscente Marco Giorgianni sarà l’avvocato Francesco Rizzo di Vento Eoliano
che – proprio domenica – ha incassato l’adesione alla sua candidatura da parte
del neonato Movimento “Identità Eoliana”. Diversa la situazione per quanto
riguarda le liste d’appoggio dove ancora sono da riempire numerose caselle. Tra
i 32 aspiranti consiglieri (16 per parte) si preannuncia una consistente presenza
di consiglieri comunali uscenti o di “figli d’arte” : complessivamente
dovrebbero essere almeno 14. Con Giorgianni, inoltre, sembra scontato
scenderanno in campo anche tutti gli attuali assessori.
Corsa a due anche nel
Comune di Santa Marina Salina. In campo l’attuale vice-sindaco e reggente
(viste le vicissitudini giudiziarie di Lo Schiavo) Domenico Arabia e
l’architetto Domenico Giuffrè. Tanti nomi per le liste d’appoggio ma nulla di
concreto.
Più incerta la situazione a Malfa dove l’uscente Salvatore Longhitano
non potrà più ricandidarsi. I nomi che circolano con più insistenza sono quelli
di Clara Rametta, donna da tempo in prima linea nella politica del piccolo
Comune, al punto da essere ritenuta il “sindaco-ombra” e di Mario Virgona. Ma
sono solo “spifferi” ancora ben lontani da una eventuale concretizzazione. Si
susseguono, invece, i “no, grazie”. L’ultimo, in ordine di tempo, per motivi
d’incompatibilità professionale, quello del dottor Giancarlo Baldanza.
Ovviamente, in alto mare, anche la composizione delle liste
Imperversa il maltempo. Acquacalda, ostaggio dell'impetuosità dei marosi (foto e video di Giovanna Giuffrè)
Imperversa il maltempo e - come è ben visibile dalle immagini - il litorale Acquacalda, privo di adeguata protezione, è ostaggio dei marosi. Una situazione più volte lamentata dagli abitanti e che non trova tutt'ora - nonostante proclami e promesse, lavori di protezione iniziati e abbandonati - soluzione.
Il video
Lo Cascio plaude all'operato di Sidoti sull'attività di consulente per la riqualificazione delle ex-cave di pomice
Riceviamo e pubblichiamo:
Non credo
che il dott. Angelo Sidoti abbia bisogno di difese d’ufficio, ma visto che
fioccano giudizi sul suo operato, desidero esprimere anche io alcune brevi
considerazioni sull’attività svolta come consulente per la riqualificazione delle
ex-cave di pomice, poiché ritengo che queste rappresentino uno degli
luoghi-cardine del nostro territorio e le scelte che le riguardano una tra le sfide
più importanti per il futuro della nostra comunità.
In un’isola dichiarata
Patrimonio dell’Umanità, è indispensabile che queste debbano riflettere una
visione di più ampio respiro possibile e con finalità davvero sostenibili. In
questo senso, credo che Sidoti abbia colto appieno tale necessità, e lo
dimostra il fatto che ha ritenuto – finalmente – di coinvolgere soggetti che
hanno vasta esperienza nel campo del recupero e della pianificazione, il cui
apporto dovrebbe fungere da stimolo e costituire un preciso indirizzo di azione
futura; sulla scorta di una o più ipotesi progettuali che tengano conto delle
indicazioni condivise dall’UNESCO – ovvero la riconversione delle cave in un
vasto parco geo-minerario – sarà possibile infatti avanzare prima o poi la
richiesta di un supporto finanziario a quel Ministero dell’Ambiente
direttamente responsabile della gestione dei World Heritage Sites designati per
i valori naturalistici e ambientali (come il nostro).
Senza progetti
del genere, invece, molto probabilmente tra dieci anni ci ritroveremo ancora a
guardare un’area mineraria dismessa che viene erosa dalla pioggia, dal tempo e
dall’oblio; nel frattempo, magari, qualcuno sarà riuscito a espugnare un
immobile, confidando in un piano particolareggiato “amico” che gli consenta di
cambiarne la destinazione d’uso e trasformarlo in albergo con spiaggia privata.
In questo
caso, su un’isola già inflazionata dagli alberghi e contestualmente priva di
servizi o di elementi di attrazione turistica, qualcuno può spiegarmi quali
benefici trarrebbe la nostra comunità?
A me pare
che l’attività di Sidoti come consulente vada invece verso quella che si
profila essere la direzione più opportuna, ma soprattutto l’unica perseguibile
se finalmente vogliamo liberarci da logiche localistiche e trasformare una
grande incognita in una proficua, futura opportunità a uso di tutti e non dei
soliti noti.
Per questo
mi sento sinceramente di ringraziarlo come cittadino; voglio ringraziarlo anche
come consigliere comunale che – seppur non appartenente alla maggioranza che sostiene
questa amministrazione – si ritiene sufficientemente indipendente per esprimere
un giudizio sereno su uno dei (non molti) meriti che gli vanno riconosciuti,
ovvero avere avviato un dibattito su un tema cruciale e averlo fatto, almeno
fino ad oggi, in maniera trasparente.
Pietro Lo
Cascio
Femminicidio, rinviato a venerdì allestimento scarpe rosse su ponte a Marina Corta
COMUNICATO
Si comunica che l’allestimento di scarpe rosse per ricordare le vittime di femminicidio, in programma per l’8 Marzo sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, è rinviato a causa delle cattive previsioni meteo a venerdì 10 Marzo p.v. e si svolgerà dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Si comunica che l’allestimento di scarpe rosse per ricordare le vittime di femminicidio, in programma per l’8 Marzo sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, è rinviato a causa delle cattive previsioni meteo a venerdì 10 Marzo p.v. e si svolgerà dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Nuovi punti di sbarco del pescato nasceranno a breve a Santa Marina Salina. Opportunità per pescatori e popolazione. Lo rende noto il vice-sindaco Arabia
Il vice-sindaco Domenico Arabia |
Nuovi punti di sbarco del pescato, infatti, saranno a breve istituiti nel territorio di Santa Marina Salina in aggiunta a quello attualmente attivo presso il porto di Lipari. Grazie, infatti,ad una stretta sinergia tra Comune, Capitaneria di Porto e Asp di Messina sono state avviate le procedure per poter richiedere l’istituzione dei punti di sbarco anche a Salina.
“Tutto nasce dalle richieste avanzate dal ceto pescatori locale” commenta il Vice Sindaco Domenico Arabia “ le cui difficoltà oggettive riscontrate nel poter vendere direttamente sull’isola il proprio pescato erano evidenti. Come Amministrazione, quindi, abbiamo posto in essere tutti gli adempimenti di nostra competenza e grazie ad una proficua collaborazione con la Capitaneria di Porto e con il Servizio Veterinario dell’Asp di Messina nel corso dei prossimi mesi saranno istituiti i nuovi punti di sbarco per il prodotto ittico”.
Il Comune di Santa Marina Salina infatti, attraverso il GAC Isola di Sicilia, ha ottenuto nel 2016 un finanziamento in attrezzature per poter allestire l’attuale banchina pescatori di Pozzo d’Agnello, grazie al quale sono stati soddisfatti i requisiti richiesti dall’ASP per poter avallare ed autorizzare il punto di sbarco principale, ed un nuovo finanziamento di attrezzature è stato richiesto sempre tramite il GAC a valere sulla relativa programmazione europea, per completare il lavoro già iniziato.
“Grazie ai finanziamenti reperiti tramite il GAC abbiamo potuto installare sul molo pescatori attrezzature quali respingenti, anelli per l’ormeggio, una colonnina per erogazione acqua e luce, un gazebo amovibile per il punto d’ombra e alcuni carrelli in acciaio per il trasporto del pescato dalla barca ai mezzi idonei, alle quali abbiamo aggiunto con fondi comunali, l’illuminazione della banchina stessa in modo da permettere ai pescatori di poter lavorare in sicurezza” continua il Vice Sindaco Arabia “consentendo agli organi competenti di poter individuare in quella banchina il punto di sbarco principale”.
In un recente sopralluogo presso gli ambiti portuali del territorio effettuato su richiesta ed in collaborazione con la locale Delegazione di Spiaggia e l’ASP, sono stati individuati, in aggiunta a quello principale, altri due punti di sbarco alternativi rispettivamente all’interno dell’ambito commerciale del porto ( nei pressi della sede della Delegazione di Spiaggia ) e presso il molo di Lingua, il cui utilizzo sarà regolamentato successivamente.
“Abbiamo ritenuto utile dover individuare ulteriori punti di sbarco alternativi da utilizzare in casi particolari, come ad esempio condizioni meteo, sovraffollamento del punto principale o semplicemente per decongestionare il potenziale traffico veicolare che si potrebbe registrare nei pressi del punto principale” conclude Domenico Arabia “e che nel prossimo futuro, consentirà a tutti i pescatori professionisti di poter sbarcare il proprio pescato anche a Santa Marina Salina e Lingua in luogo dell’unico punto attualmente autorizzato presso il porto di Lipari, riducendo così i costi di gestione per i pescatori e permettendo a tutta la popolazione locale di poter acquistare direttamente dalle imbarcazioni il pescato”.
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