Elogiato da senatori del PD (ma
certamente apprezzato anche da tanti altri di diversa estrazione politica), alla
fine della legislatura il Senato ha licenziamento il nuovo testo di legge che
dovrebbe modificare la legge sui Parchi Nazionali (che andrà però ratificato
dal nuovo Parlamento). Elogiato sì, ma, si potrebbe dire, tanto rumore per
nulla: di tutto vi si parla meno che di Natura. Dal numero dei membri dei
Consigli di Amministrazione, giustamente ridotti (per i quali le associazioni
ambientaliste hanno protestato, pur avendo ben altri problemi di cui
occuparsi), alla nomina governativa dei Presidenti (cosa ininfluente, se non
per il mondo della politica nazionale che avrà a disposizione altri posti di
potere per gli amici degli amici), alla caccia, ovviamente ancora tassativamente
proibita nei Parchi, ma anche nelle loro zone esterne, dando addirittura potere
decisionale all’ISPRA (giusto sarebbe stato un potere contrattuale), quando della
caccia si sarebbe caso mai dovuto parlare di apertura all’interno non di
chiusura all’esterno!
Nei comunicati stampa dei
politici che di questa legge si sono occupati (pur non capendo nulla di Natura
o avendo ben altre idee che non la sua conservazione), si vanta il superamento in
Italia del 10% di natura protetta come caso quasi unico al mondo: certo, col
solito trucco all’italiana di far credere che sia protetto ciò che non lo è
affatto! Ovvero, tracciando linee sulla carte oltre le quali l’unica cosa iper-protetta
è la fauna, mentre tutto quello che nel resto del mondo nei Parchi è
intoccabile, da noi è permesso: sfruttamenti forestali e strade, estrazioni
minerarie, impianti eolici e fotovoltaici, strutture turistiche: tutto come e
peggio di prima, essendo in molti casi gli stessi Parchi a provvedere e/o ad
autorizzare questi sfruttamenti e queste opere!
L’ingresso delle associazioni
agricole nel Consiglio è una novità: giustissima, visto proprio il fatto che i
nostri Parchi non sono vere aree protette. Ma la cosa più scandalosa è il fatto
di avere concesso ai Parchi le “royalty” sull’eventuale sfruttamento delle
risorse idriche ed estrattive: una vera e propria contraddizione in termini per
un’area protetta! Cosa che, più che antiecologia (ovvio che i Parchi avranno
tutto l’interesse ad autorizzare gli sfruttamenti, trasformandosi così ancora
più di quanto già non siano in mere agenzie industriali!) è antidemocratica, in
quanto si toglie ai Comuni il diritto di sfruttare ciò che, almeno di fatto,
gli appartiene e che caso mai gli si dovrebbe dare quali rappresentanti delle
popolazioni locali e come compensazione per i vincoli di Parco.
Non resta che sperare che la
prossima legislatura si dimostri più saggia e più amante della Natura di quanto
non si sia rivelata quella passata e l’ultimo governo che la ha rappresentata,
che, tanto per far vedere che anche della Natura si è occupato, ha ritenuto di
salvare lo stipendio dei Presidenti dei Parchi Nazionali che il precedente
governo aveva loro giustamente tolto. Ciò grazie all’aiuto di Federparchi e di
alcuni Senatori, sostenendo che senza quegli stipendi i Parchi non avrebbero
potuto funzionare. Ma i Presidenti dei Parchi sono tutti, o quasi tutti,
pensionati dello Stato o ex politici, quindi già ben pagati con le loro
pensioni e prebende varie (senza ignorare che ogni loro spesa per motivi di
servizio gli viene comunque rimborsata in quanto istituzionale). Quindi, per
quale ragione tale scelta, se non quella di accontentare i vari amici degli
amici? Ecco una spesa che si poteva tagliare, o almeno ridurre, e non si è
voluto tagliare. Intanto i Parchi languono per mancanza di fondi utili a
preservare fauna, foreste e montagne. Per questo i soldi non ci sono mai e
nessuno si muove, né WWF né Federparchi né Legambiente, né altre associazioni. Intanto
per questo basterà imporre vincoli (cosa consuetudinaria in Europa a tutela del
bene sociale, fatto però pagare ai singoli), fregandocene di democrazia e
rispetto dei diritti privati di ricchi e poveri. Uno scandalo nello scandalo!
Murialdo, 31 Dicembre 2012
Franco Zunino
SEGRETARIO
GENERALE AIW