Caro Direttore,
leggendo sul
tuo blog, la notizia relativa all'incarico assegnato, alla fondazione Santagata
di Torino, per la redazione di un piano strategico per il turismo sostenibile
del sito Unesco delle Eolie, mi sono reso conto che ancora una volta che,
secondo chi scrive, sono soldi buttati, considerazioni in tal senso, ce ne sono
tante da poter fare, ma per esigenze di spazio, ci limitiamo a mettere in
evidenza, secondo esperienza maturata, le più importanti..-
Intanto partiamo da
due presupposti che
sono frasi ricorrenti, comunque,
sempre di grande attualità; il primo < fare male è peggio che non fare
niente > ed il secondo < fare tanto per non fare niente >.-
Le considerazioni; ci
sentiamo di ricordare quanto accaduto, quando è stato costruito il braccio di
mare a Marina Corta lato Nord, i pescatori < veri esperti del mare >
allora dissero che, così come progettato e costruito non sarebbe servito a
molto, ma sapientoni non di Lipari
esperti in materia , ma di altri lidi dove il mare magari lo conoscono solo
in cartolina o per fare i bagni, hanno continuato con testardaggine, suffragati
da un'amministrazione comunale compiacente, a portare avanti il progetto e, i
risultati sono li sotto gli occhi di tutti; serve si per – posteggiare - le
imbarcazioni ferme, quando il mare è calmo – ma per il resto nulla di
importante e conducente, ma aver dato incarico a persone o studi associati,
privi di conoscenza dei luoghi, delle maree, dei venti e delle risacche ha
prodotto il danno che ancora oggi
contempliamo; cosa che sta succedendo
ancora oggi, con un'altra amministrazione < dovremmo
aggiungere anch'essa compiacente ? > nell'assegnare un incarico, a gente che
non conosce le realtà eoliane, non conosce il modo di vivere degli eoliani, non
conosce la cultura di queste isole, principalmente non conosce quale tipo di
turismo si ha in mente da portare avanti.-
Deve essere gente estranea al
modo di vivere degli eoliani, al loro modo di fare, che dovrà indicare un
progetto che già in partenza manca dei presupposti necessari per un'eventuale
scelta, saranno ascoltate le varie associazioni, la Federalberghi, e tutte le attività
che fanno del turismo la fonte principale di guadagno ?, ricordando che si
tratta di una fondazione torinese, dove il mare cristallino illumina le
giornate e dove la brezza marina sopisce la calura estiva, ci si è messi nelle
mani di chi il mare lo conosce dall'atlante, dalle foto scattate in vacanza e
solo perché è un termine del dizionario italiano, queste persone che esperienza
hanno, in particolare, di come si potrebbe gestire un arcipelago così variegato
ed unico, che si estende da Palermo a oltre Tropea, un territorio che dimostra
la sua particolarità per via della conformazione geografica, unica e
irripetibile, dovuta alla mancanza di spazi fruibili, che limitano assolutamente
le scelte.- Gli obiettivi di questa fondazione, dieci per quanto è dato
leggere, sono improntate a paroloni che la gente comune della strada non
capisce, ignora gli eoliani vogliono, ripetono vogliono, che vengano fatte
delle scelte, che vengano posti degli obiettivi certi, comprensibili,fruibili ed
attuabili; questa fondazione prima di accettare l'incarico avrebbe dovuto
porre, alle ammistrazioni eoliane, una semplice domanda < signori
amministratori voi che tipo di turismo volete portare nelle vostre isole ? >
un turismo di massa, un turismo medio, un turismo medio alto, un turismo di
alto livello, ben sapendo che quest'ultimo è impossibile, adesso da attuare,
nelle Eolie, non l'hanno posta perché ?
Domanda che immaginiamo non
avrà mai una risposta.-
Questa è stata da sempre
l'idea dell'attuale Vice Sindaco ed Assessore al Turismo il Dr. Saverio Merlino
carissimo amico, quando ebbe a dichiarare, diversi anni fa, leggo testualmente,
< … bisogna discutere di un programma di sviluppo economico approntato da un
gruppo di lavoro composto da specialisti e tecnici con esperienza nazionale …
> penso Saverio, che hai ottenuto lo scopo, affidando il futuro turistico di
queste isole, in mano a gente che di isole non sa proprio nulla, desidero
credere che avrai certamente messo in preventivo eventuali fallimenti, che
avrai messo in preventivo soluzioni inadeguate ed improponibili per le Eolie,
avrai anche preventivato che si tratta di tempi lunghi che potrebbero cambiare
tutto il modo di vivere di una società piccola come quella eoliana, c'è
bisoogno di certezze non di termini incomprensibili, c'è bisogno della
necessità di capire come programmare il futuro di queste isole dei giovani del
posto, basato essenzialmente sul turismo, ma tutto questo potrà avvenire solo
se si effettuerà una scelta, qualunque essa sia, ma si deve scegliere altrimenti,
dare incarichi solo per darli, spendere soldi solo per spenderli è tempo e
risorse sprecati.-
Ed a proposito di
manifestazioni di grande richiamo turistico, amministrazione carente,, mi trovo
sottomano il D.A. n.267/S6 dell'assessorato del turismo della regione
siciliana, dove si incarica il Dipartimento Turismo alla “urgente”
predisposizione del Calendario Ufficiale delle manifestazioni ed eventi di
grande richiamo turistico per l'anno 2023, dove tra le altre cose si legge <
… il servizio Manifestazioni individua
le iniziative che sulla base della pluriennale esperienza maturata dallo stesso
servizio per – per consolidata
tradizione - costituiscono occasione di grande richiamo turistico … > ed ancora < … con successivi
procedimenti saranno individuate attraverso apposito Avviso Pubblico le
iniziative da inserire nel Calendario Ufficiale delle manifestazioni ed eventi
di grande richiamo turistico per gli anni 2024/2025 … > ed ancora < … è
adottato il Calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico che
avranno luogo nel territorio regionale nell'anno 2023 … >, ha l'attuale
amministrazione interesse di far inserire quanto di seguito andremo a
scrivere? che viene costituito da un
allegato, dove sono presenti solo 18 eventi e, tra questi al 14 punto troviamo
scritto “ Settimane Sante – luoghi: Enna, Caltanissetta, Trapani – periodo
aprile.-
Ed allora la domanda e
considerazione inerente, le amministrazioni eoliane hanno letto questo decreto,
ne sono a conoscenza, hanno dialogato tra di loro, hanno preso iniziative ? La
risposta < NO > altrimenti avrebbero contatto l'assessorato regionale
competente, facendo presente un fatto importantissimo che brevemente
riassumiamo, con dati certi ed inconfutabili; in data 29 giugno 2016 con prot.
n.33716, la regione siciliana e per inciso l'assessorato dei Beni Culturali e
dell'identità sicialiana, inseriva a pieno titolo, “ LE MANIFESTAZIONI
RELIGIOSE E LAICHE DURANTE LA SETTIMANA SANTA del Comune di Lipari, nel Libro
delle celebrazioni, delle feste e pratiche rituali che fa parte integrante del
Registro Eredità Immateriali della Sicilia “ dopo che la Confraternita Maschile
dell'Addolorata di Lipari, a mezzo dell'allora suo Superiore il Sig. Vittorio
Arena, ebbe a presentare copiosa documentazione storica a sostegno di tale iscrizione – di tutto
questo le amministrazioni eoliane, ne erano e ne sono a conoscenza ? Se quelle
manifestazioni che attraggono visitatori da ogni parte d'Italia non sono alla
loro conoscenza, allora vuol proprio significare non tenere conto degli sforzi
di privati, non tenere conto di chi ancora porta avanti tradizioni
ultrasecolari di queste isole, non tenere conto della grande pubblicità –
gratuita – che tali manifestazioni portano verso queste isole, non conoscerle
vuol dire non apprezzarle e non serve a niente mettere, per quelle occasioni,
la fascia tricolore e stare dietro le varie statue, è farsi pubblicità con
pochissima conoscenza dei fatti.-
Così si affidano incarichi a
gente sconosciuta e perfettamente all'oscuro del problema turismo delle eolie,
ma non si tengono in considerazione quanto già esistente che ha dato, da e
continuerà a dare in termini religiosi ed anche folkloristici all'arcipelago
eoliano, trattasi pure di riconoscimento di chi ha fato, veramente la storia di
Lipari, che tra l'altro non è solo sbarchi di mafiosi o di pomice.-
Ricordo sempre, quanto
scritto dal prof. Trane, nella presentazione del secondo volume della Guida
Escursionistico Vulcanologica delle isole Eolie, quando nell'ultima parte della
stessa ebbe a scrivere < … auspichiamo che tale fatica stimoli sui lettori a
fare sentire la propria voce ai politici, affinché si impegnino a promuovere
l'educazione ambientale delle comunità che vivono in questo meraviglioso angolo
del Mediterraneo, alle quali di fatto è affidata la possibilità di correggere
la rotta di una nave che sempre più spesso appare alla deriva … > ed ancora
< … ci vuole coraggio, ma anche la consapevolezza che, solo agendo in questo
modo e con adeguate possibilità, si può sperare in un futuro recupero
dell'ambiente, della memoria storica del proprio passato, da vivere con
l'orgoglio di chi si sente l'erede di una civiltà millenaria che ha contribuito
ad una buona parte del progresso dell'uomo … >.-
Già
solo queste frasi dovrebbero far drizzare i peli sulle braccia e muovere
quell'amor proprio intrinseco ed unico degli eoliani, gestire in proprio,
scegliere da soli, quello che si vuole per le impareggiabili ISOLE EOLIE.-
Bartolino Ferlazzo