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sabato 20 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 20 gennaio 2024

L'articolo si ingrandisce cliccandoci sopra 

Calcio a 5, Serie D: Vittoria casalinga per la Ludica Lipari (foto e video)


Ancora una vittoria per la Ludica Lipari che, questo pomeriggio, ha battuto per 7 a 1 la Saponarese nell'incontro disputato al Freeland. 

A segno per i padroni di casa: Pellegrino (3), Natoli (3) e Donzelli 


Pianoconte: Continuano gli assalti di cani vaganti e lo sbranamento di animali d'affezione. Ci scrive Elisa Villani

Riceviamo da Elisa Villani e pubblichiamo:

Gentile Direttore,
torno a scrivere ancora una volta di attacchi subiti da branchi di cani vaganti.
Come Lei ben sa dalle mie precedenti segnalazioni tramite questo notiziario, la situazione da me a Pianoconte è insostenibile.
In questa settimana sono già tre gli assalti subiti, dove un gatto mi è stato ferito dal branco e due uccisi. Quel che è rimasto dei loro corpi è un ciuffo di pelo sul terreno.
L’ultimo questa notte del 20 gennaio 2024 dopo le ore 04:00 del mattino, svegliata come solito dal trambusto spaventoso di abbai di cani misti alle grida della mia povera gatta Maddalena, sbranata viva.
Angosciante non poter fare nulla, impedita dal buio e dal numero di cani che se mi avvicinavo potevano attaccare.
In passato ho denunciato più e più volte ma niente è stato fatto. Evidentemente non si comprende abbastanza il pericolo per l’incolumità cittadina.
Gentile direttore, con la presente, mi rivolgo all’attuale Amministrazione comunale (la precedente non ha mai risposto alle mie segnalazioni) e alle autorità competenti:
Signori, la situazione a Pianoconte è molto pericolosa, quando qualcuno si farà male perché alla fine qualcuno si farà male, non mi si venga a dire poi che non eravate stati avvisati.
Grazie.

Scrivevamo così sulla Gazzetta del sud il 20 gennaio 2018

 

Lipari, celebrato San Sebastiano, Patrono delle Polizie municipali d'Italia







COMUNE DI LIPARI

CITTA’ METROPOLITANA DI MESSINA

Eolie, Patrimonio dell’Umanità

Corpo di Polizia Municipale

Lipari, celebrato San Sebastiano patrono delle Polizie Municipali d’Italia

Corpo della Polizia Municipale di Lipari, agli ordini del comandante Francesco Cataliotti, raccolto questa mattina, nella chiesa di Sant’Antonio, per celebrare il santo Patrono, San Sebastiano martire, comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.c. e messo a morte dall'imperatore Diocleziano. La santa messa è stata officiata da mons. Gaetano Sardella.

Recita il Breve Pontificio di Pio XII: "… San Sebastiano… durante l'impero di Diocleziano fu comandante della corte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione (omissis)…. a lui come patrono si consacrano molte associazioni sia militari che civili attratte dal suo esempio e dalle virtù cristiane (omissis)…. per cui (omissis) costituiamo e dichiariamo per sempre San Sebastiano Martire custode di tutti i preposti all'ordine pubblico che in Italia sono chiamati "Vigili Urbani" e Celeste Patrono… ".

Sebastiano, comandante dell'allora polizia urbana, ovvero i pretoriani, era molto impegnato nell'assistenza e nell'aiuto di poveri e bisognosi. Contribuì inoltre alla conversione del Prefetto di Roma e di illustri magistrati ed ufficiali dell'esercito.

Scoperto mentre dava sepoltura ai Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano), fu sottoposto ad un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Durante la notte, i cristiani che si recarono nel campo a recuperare la salma per la sepoltura si accorsero che Sebastiano era ancora vivo, così lo prelevarono da lì e si presero cura di lui. Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove l'Imperatore Diocleziano stava officiando un rito pubblico. Arrestato e condotto all'Ippodromo del Palatino, fu ucciso a bastonate: una delle forme più umilianti di pena capitale usata solo per gli schiavi.

Si ritiene che questo legame con le armi abbia favorito il moderno patronato sui Vigili Urbani che ne celebrano la festività il 20 gennaio, giorno del martirio.

La ricorrenza è stata festeggiata alla presenza della Giunta Municipale, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Ufficio Circondariale Marittimo e dei gruppi di volontariato operanti nell’ambito della Protezione Civile alle Eolie. Alla celebrazione hanno anche partecipato gli ex appartenenti al Corpo della Polizia municipale di Lipari e l’agente in servizio alla Polizia Municipale di Santa Marina Salina. Il comandante Francesco Cataliotti ha ringraziato tutte le forze di polizia di Lipari per il grande lavoro svolto in sinergia a garanzia della sicurezza e dei diritti dei cittadini.

Auguri di...

Buon Compleanno a Graziella Profilio, Giovanni Mollica, Giacomo Corda, Tonino Tripi, Samira El Khoutabi, Tonino Tripi, Daniela Manni, Pippo Utano, Daniela Radaelli, Alessandra Sindoni, Maricetta Rubino, Carmelina Ferraro, Lucia Menardi, Ester Isaja, Diego La Greca


Ricordando... Velia Raffaele


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Predisposti al bene

Oggi: San Sebastiano, patrono della Polizia locale


Nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano, ricevendo una buona cultura. Egli apparteneva all'armata dell'imperatore, godeva uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue belle qualità; lo stesso imperatore l'aveva in grande stima, e tanto l'amava che lo fece capitano dei pretoriani. Ma egli ben comprese che tutti quei sorrisi, quelle ricchezze, quelle dignità erano lacci che il demonio gli tendeva, ed in cui cercava di prenderlo, e, fedele a Gesù Cristo, non si lasciò adescare. Avrebbe però lasciato al più presto ogni cosa, se non fosse stato mosso dal desiderio di arrecare aiuto, conforto ed incitamento ai Cristiani perseguitati.

Conservò quindi sotto la veste militare un ardente spirito di fede, speranza e carità, convertendo molti alla religione di Cristo ed aiutando i Martiri in tutti i modi. Per questo il Signore volle dare il premio al suo servo, e fece sì che i pagani si accorgessero dello spirito di Sebastiano. Avvisarono l'imperatore, il quale, chiamato Sebastiano a sé, si lamentò con lui perché così male corrispondesse ai favori ricevuti. Ma il santo gli rispose che gli era sempre rimasto fedelissimo, non solo, ma che più di ogni altro gli sembrava di aver corrisposto ai suoi favori, perché egli non pregava per l'imperatore gli dei falsi e bugiardi, ma pregava l'unico vero Dio, che solo e veramente poteva fare del bene alla sua angusta persona. Avvedutosi di ciò l'imperatore, lo fece legare ad un palo, e lo diede in bersaglio agli arcieri di Mauritania. Eseguito l'ordine, lo credettero morto; ma, la notte, Irene una cristiana di Roma venuta per dargli sepoltura, lo trovò vivo, lo fece portare in sua casa, ove in breve guarì.

Irene recupera il corpo di san Sebastiano
                                  Irene recupera il corpo di san Sebastiano
                                autore Dirck van Baburen anno 1615

I cristiani volevano che fuggisse, ma il santo, invocato il suo Dio, si sentì ispirato di recarsi sulla gradinata ove solea passare l'imperatore, e là ne attese la venuta. Giunto che fu Diocleziano, gli disse: « Sire, voi siete ingannato dai vostri cortigiani, i quali disonorano il vostro nome e oltraggiano la giustizia spingendovi a perseguitare i cristiani.» Diocleziano si stupì di vederlo vivo, e temette non fosse stato eseguito il suo ordine. Ma Sebastiano scoprì il petto, mostrò le cicatrici delle frecce e soggiunse: « Sappilo per bene: quel Gesù che adoro, mi campò da morte affinché ti dicessi una volta ancora, che i tuoi dei sono bugiardi, che i cristiani soli adorano il vero Dio.» Il barbaro lo fece condurre nell'ippodromo, e uccidere a colpi di dava. Dopo di che fu gettato in una cloaca. Era l'anno 288. La notte successiva apparve in sogno alla matrona Lucina, le additò il luogo ove giaceva, e le disse che voleva essere seppellito nelle catacombe, alla bocca della grotta degli Apostoli. Lucina eseguì religiosamente il comando.

Oggi è il 20 gennaio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

venerdì 19 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 19 gennaio 2024


 

Scrivevamo così il 10 gennaio 2019 sulla Gazzetta del sud

Lipari, consiglieri minoranza chiedono autoconvocazione consiglio su sezione distaccata del tribunale di Lipari


Regione, un anno di governo. Schifani: «Aumentano le entrate e si riduce il disavanzo. Ripresa economica in corso in Sicilia»

 Aumento delle entrate, riduzione del disavanzo e accelerazione nei pagamenti. Sono tre dei risultati più importanti ottenuti nel primo anno dal governo regionale e presentati oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. «Il 2023 - ha detto il governatore - si è chiuso con un aumento delle entrate tributarie della Regione di circa 1,3 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 10 per cento rispetto al 2022. Questo maggiore introito scaturisce soprattutto dall’aumento dei versamenti di Irpef, Ires, Iva e bollo auto. Per effetto di questo maggiore gettito, si prevede quindi che, con il Rendiconto al 31 dicembre 2023, il disavanzo possa ridursi di ulteriori 1,8 miliardi di euro circa, arrivando così a 2,9 miliardi. Dati che sono la diretta conseguenza della ripresa economica in corso in Sicilia dovuta anche alle imponenti iniezioni di liquidità che abbiamo realizzato nel mondo produttivo dell’isola».

Il presidente ha ricordato anche come nel 2023 sia aumentata l’erogazione dei pagamenti da parte della Regione alle imprese. «È cresciuta di 1,8 miliardi di euro rispetto al 2022 e di 2,4 miliardi rispetto al 2021. Al 31 dicembre 2023 sono stati immessi sul mercato 18,6 miliardi di euro, riducendo i tempi d’attesa di circa 5 mesi. Questo è un risultato importantissimo per le aziende che possono contare ora sulla certezza dei pagamenti in tempi più brevi e, conseguentemente, cresce il livello di fiducia nei confronti della pubblica amministrazione regionale».

Schifani ha annunciato anche la chiusura della spesa del Po Fesr 2014-2020 «senza incorrere nel disimpegno delle somme». «A seguito delle misure correttive introdotte dal governo regionale a luglio del 2023 e approvate dall’Unione Europea - ha spiegato - la spesa effettuata a fine programma, secondo le prime stime, dovrebbe attestarsi tra i 4 e i 4,4 miliardi di euro, raggiungendo o addirittura superando il target di 4,025 miliardi stabilito da Bruxelles». Nel dettaglio, le misure correttive apportate hanno riguardato principalmente: 345 milioni per il bonus energia famiglie, 110 milioni all’Irfis per le imprese, 80 milioni per fronteggiare il caro energia per le imprese, 40 milioni per il dissesto idrogeologico, 50 milioni per l’edilizia scolastica e 40 milioni per la depurazione.

Altri due obiettivi sono stati evidenziati dal presidente della Regione Schifani in conferenza stampa: il nuovo accordo Stato-Regione e la legge di stabilità e il bilancio regionali approvati nei termini, scongiurando l’esercizio provvisorio. «Dopo vent’anni - ha detto il governatore - è stata ridotta la compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria, dal 49,1 per cento al 42,5 per cento. La riduzione consente di liberare risorse per oltre 600 milioni di euro l’anno. Inoltre, abbiamo sbloccato la possibilità di effettuare nuove assunzioni e prevediamo che dal 2024 al 2026 saranno 1.252 le posizioni interessate».

FOTO: il presidente Schifani in conferenza stampa (accanto il capo di gabinetto Salvatore Sammartano)

Santi del Giorno: Mario, Marta, Abaco e Audiface

SANTO DEL GIORNO : Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface

San Mario è figura leggendaria di un santo martire viene accolto nel Martirologio Romano insieme a Marta la moglie e i suoi due figli Audiface e Abaco.

La tradizione dice che i due coniugi persiani erano andati a Roma con i loro due figli per venerare le reliquie dei martiri, come erano soliti fare i cristiani delle origini. Giunti in città, nel periodo delle grandi persecuzioni ordinate da Diocleziano, si narra che aiutarono il prete Giovanni a seppellire duecentosessantasette martiri decapitati e abbandonati in aperta campagna lungo la via Salaria. Scoperti, furono arrestati, condotti in tribunale e decapitati anch'essi. La matrona romana Felicita ne raccolse i resti, poi conservati in una chiesa di cui restano le rovine a Bocca, presso Roma.

Verso la fine del Settecento, a seguito del graduale aumento degli abitanti delle zone limitrofe, fu presentata all'adunanza Capitolare del 30 agosto 1778 una richiesta di edificare una nuova chiesa capace di ospitare in maniera "decorosa" gli "abitatori" e i pellegrini devoti alla famiglia dei Santi Martiri Mario, Marta, Audiface e Abaco. Nel 1789, per volere di papa Pio VI, fu inaugurata la nuova chiesa progettata dall'insigne Architetto Virginio Bracci. Le loro reliquie ebbero vicende molto complesse: alcune furono traslate a Roma nelle chiese di sant'Adriano e di santa Prassede. Un'altra parte di fu esse fu inviata a Eginardo nell'828. Questi, biografo di Carlo Magno, le donò al monastero di Seligenstadt.

Auguri di...

Buon Compleanno a Piero Subba, Graziella Di Giuseppe, Marianna Triolo, Carmelo Triolo, Luigi Santamaria, Francesco Biviano, Taniusa Nazarov, Laura Mandarano, Marina Gallo

Ricordando... Venera Greco ved. Costanzo


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Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Continua a crederci

Oggi è il 19 gennaio: Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

giovedì 18 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 18 gennaio 2024


 

Scrivevamo così il 18 gennaio 2019 sulla Gazzetta del sud

Trasporti: Si mobilita il mondo dell'associazionismo

 COMUNICATO

Il mondo dell’associazionismo è, ancora una volta, costretto a mobilitarsi, unito e con determinazione, sul tormentato tema dei collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia, manifestando il suo forte dissenso e una sempre maggiore preoccupazione rispetto ai tagli subiti a danno dei servizi essenziali e agli ingiustificati aumenti tariffari degli ultimi 18 mesi.

Ben 38 tra associazioni e comitati, locali e regionali, hanno scritto al Ministro Salvini, al Presidente della Regione Schifani e agli Assessori Aricò (infrastrutture e mobilità) e Amata (turismo), con in copia tutti i Sindaci delle isole minori, per sollecitare un intervento tempestivo e indifferibile su una questione che rappresenta “per l’ennesima volta un aumento dei fattori di svantaggio a carico degli abitanti e delle imprese che vivono e operano nelle isole minori”. 

Le Associazioni non ci stanno più e rivendicano il diritto alla mobilità e al progresso socioeconomico ma anche quello alla salute, allo studio e ai servizi essenziali in generale, così come messi ulteriormente a repentaglio dalla precarietà dei collegamenti con frequenze ridotte e costi insostenibili. Tutto questo - sottolineano nella nota - “avviene in controtendenza e in spregio delle recenti modifiche all’art. 119 della costituzione oltre che dei dettami sanciti dai Trattati di Funzionamento dell’Unione Europea”.

La questione attiene tanto alla convenzione ministeriale, il cui importo fisso in assenza di interventi statali ha di fatto comportato un aumento delle tariffe e una riduzione delle corse, quanto al mancato rinnovo di quella regionale a causa dei bandi andati deserti e dove, al costoso periodo di libero cabotaggio dei mesi estivi, è seguita una carente gestione operata in convenzione statale. 

La nota si conclude con delle richieste ben precise:  la convocazione urgente di un tavolo permanente di confronto Stato-Regione, che coinvolga i Sindaci delle Isole Minori e una rappresentanza delle Associazioni locali; lo stanziamento delle somme necessarie per garantire tutti i servizi previsti e sterilizzare gli aumenti tariffari subiti; un ampliamento degli abbonamenti per i pendolari; e l’adozione, previa condivisione con gli stakeholder locali, dell’annunciato sistema di monitoraggio della qualità e della quantità dei servizi.

Scuola, nuovi indirizzi in 50 istituti superiori siciliani. Turano: «Risposta ai bisogni dei territori»

Nuovi indirizzi di studio per 50 istituti scolastici superiori di secondo grado della Sicilia. L'assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, ha autorizzato le scuole che ne hanno fatto richiesta all’attivazione dei nuovi corsi a partire dall’anno scolastico 2024-2025. In particolare, i 66 nuovi indirizzi saranno attivati in quattro scuole della provincia di Agrigento, una dell'Ennese, quattro del Nisseno, undici del Catanese, undici del Messinese, sei del Palermitano, uno del Ragusano, sei della provincia di Siracusa e sei in quella di Trapani.

«Con l’attivazione di questi nuovi indirizzi di studio – dice l’assessore Turano – abbiamo dato risposta ai bisogni e agli interessi dei territori e offerto ai giovani l’opportunità di frequentare percorsi formativi spendibili in settori in crescita e capaci di fornire nuovi sbocchi lavorativi. Gli indirizzi di studio che saranno attivati nel prossimo anno scolastico sono il frutto del lavoro condotto dall’assessorato all’Istruzione in sinergia con i comuni e l’Ufficio scolastico regionale, che punta a realizzare una distribuzione territoriale dell’offerta didattica razionale e rispondente ai bisogni di istruzione e formazione che la società richiede».

Diversi i nuovi indirizzi attivati, tra cui il liceo scientifico a indirizzo sportivo; il liceo artistico con varie articolazioni; grafica e comunicazione; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; liceo musicale e coreutico; agraria, agroalimentare e agroindustria; tecnico economico “Amministrazione, finanza e marketing”; meccanica, meccatronica ed energia; telecomunicazioni. Tre corsi di servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera saranno attivati nelle sezioni carcerarie di Gela, Trapani e Castelvetrano.


L’elenco di tutti gli indirizzi attivati e le rispettive scuole è pubblicato sul portale della Regione Siciliana a questo link.

Auguri di...

Buon Compleanno a Maurizio La Mancusa, Emanuela Caponetto, Elena Foti, Lorenzo Cafarella, Maria Villanti, Giuseppe De Luca, Bettina Baldanza, Marco Alessi, Alice Persiani, Emilie Di Paola, Francesca Puglisi, Alessandra Portelli, Camilla Spinella

Ricordando... Vincenza D'Angelo ved. Quadara


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Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Gioire per ciò che abbiamo

Auguri per Maria Elena dal papà Roberto Foti

 Il papà Roberto Foti augura Buon Compleanno alla figlia Maria Elena

Oggi: Santa Margherita d'Ungheria

Santa Margherita d'Ungheria
Figlia del re d'Ungheria Béla IV margherita nacque nel 1242 in Dalmazia. Sul suo Paese prolificava da alcuni mesi l'invasione mongola comandata da Bathu, nipote di Gengis Khan e i genitori trovarono scampo nel Paese vicino.
La madre è in attesa di un erede e allora i genitori fanno un voto: "Se nascerà una bambina la affideranno a un convento per la liberazione del loro Paese".
La condizione si verificò, così la piccola a circa 3 anni venne accompagnata al convento domenicano di santa Caterina a Veszprém. Contemporaneamente venne costruito presso Buda, appositamente per lei, un nuovo convento su un'isoletta del Danubio che più tardi verrà chiamata Isola di Santa Margherita.
A dodici anni si consacrò totalmente a una vita religiosa ascetica, fatta di letture della Bibbia, di preghiere e di divisioni, dividendo una delle grandi mistiche medievali.
Passano gli anni, cambiano le esigenze politiche e il padre, dimenticò del voto desiderandola in sposa al re Ottocaro di Boemia. Ma succede l'imprevisto. Margherita non solo rifiuta il matrimonio concordato ma prende molto sul serio la vocazione religiosa nell'ordine domenicano.
Si scelse come confessore il superiore provinciale dei domenicani e ne seguì fedelmente le direttive. La fama della sua virtù le conferisce autorità anche in campo politico. Il padre Béla associò così al trono il figlio maggiore Stefano il quale, che non esitò a mettersi contro il re, Béla si vide così messo in pericolo il suo diritto di successione. Una disastrosa guerra familiare è in vista ma con le sue penitenze e le sue preghiere Margherita riesce a mettere pace tra il padre e il fratello.
Come religiosa Margherita non si fa sconti. Rispetta la Regola in modo scrupoloso, cerca di imitare ininterrottamente Gesù nella sofferenza fisica e nell'umiliazione. Sente avvicinarsi la morte. Vi si prepara facendosi leggere spesso il racconto della passione del Signore e si priva di cibo e riposo.
Muore il 18 gennaio 1270 a 28 anni e la sua tomba fu subito meta di pellegrinaggi. Con la santità della vita ella fu di sostegno per la monarchia ma soprattutto di aiuto per i cristiani d'Ungheria. Il processo canonico per dichiararla Santa è durato più di seicento anni.

Oggi è il 18 gennaio: Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

mercoledì 17 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 17 gennaio 2024

Messina, fermato agli imbarchi con un chilo di droga "pericolosa": la teneva nascosta tra i fondi del caffè

 La cocaina risultava adulterata con un farmaco, nell'eroina era presente il principio attivo “6-MAM”, una molecola derivata dall’oppio che ha effetti molto più rapidi e violenti

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sequestrato circa un chilo di sostanze stupefacenti ed arrestato un responsabile.

Durante i consuetudinari controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo Stretto, le Fiamme Gialle  hanno sottoposto a controllo un’autovettura appena sbarcata dalla costa calabra, condotta da un siciliano, il quale dichiarava di fare ritorno nel luogo di origine al termine di un rapporto lavorativo a Bologna. I militari, già insospettiti dalla circostanza che il conducente viaggiasse su un’auto noleggiata e non avesse con sé bagagli, dopo la segnalazione del cane antidroga Ghimly, decidevano di approfondire il controllo: nel vano bagagli dell’utilitaria, erano riposti, all’interno di un’intercapedine del portellone posteriore, due involucri sottovuoto, ricoperti da fondi di caffè per tentare di confondere il fiuto del cane.
Le successive analisi speditive rivelavano che dentro un involucro erano contenuti oltre 700 grammi di cocaina e nell’altro plico ben 200 di eroina.
Le analisi chimiche esperite su alcuni campioni di sostanza, immediatamente effettuate a mezzo dei laboratori dei R.I.S., hanno evidenziato un’altissima pericolosità della sostanza sequestrata. La cocaina, in particolare, risultava adulterata con un farmaco che, diminuendo il numero di globuli bianchi, può sensibilmente alterare le capacità di difesa del sistema immunitario, al punto da rendere potenzialmente letale anche un’infezione.
Altresì, nell’eroina era presente il principio attivo “6-MAM”, una molecola derivata dall’oppio che ha effetti molto più rapidi e violenti dell’eroina. 
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, l’indagato, gravato da significativi precedenti di polizia per stupefacenti nella zona di Piacenza, è stato tratto in arresto ed associato alla locale casa circondariale di Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Messina.

Scrivevamo così il 17 gennaio 2022 sulla Gazzetta del sud

Opere pubbliche, la Regione adotta il prezziario unico per il 2024. Aricò: «Rispettato impegno con imprese e professionisti

L’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò ha firmato il decreto di adozione del prezziario unico regionale per i lavori pubblici per il 2024. Il documento è stato redatto dal Dipartimento regionale tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture e approvato dalla commissione consultiva prevista dalla legge e nominata dall’assessore Aricò. Al prezziario, che si rinnova ogni anno, si attengono le stazioni appaltanti per la realizzazione di opere pubbliche di loro competenza ed è costituito dalle voci di capitolato per opere o forniture con i relativi costi dei materiali.

«Questo – ha detto l’assessore Aricò - è il primo anno, dopo l’era Covid, che il prezziario è approvato già a gennaio. Ringrazio i professionisti, gli esperti, i rappresentanti delle categorie produttive e i dirigenti del Dipartimento tecnico dell’assessorato membri della commissione consultiva per il grande lavoro svolto, in tempi celeri, che ci ha consentito di conseguire questo importante risultato. Abbiamo rispettato un impegno assunto con le imprese, con le associazioni di settore e con i professionisti che potranno affrontare il 2024 con prospettive di rilancio e di sviluppo delle attività. Infatti, a seguito di una puntuale revisione del vecchio prezziario, adottato nel 2022 e poi prorogato per il 2023, molte delle voci di spesa sono state ritoccate al ribasso avendo il mercato, in alcuni casi, superato le difficoltà di approvvigionamento assestandosi lentamente verso livelli di costo più contenuti».

Il testo del decreto con il prezziario del 2024 e le tabelle relative ai materiali e alla manodopera è reperibile a questo link.

Addio a Gino Vulcano: Per alcune generazioni prezioso punto di riferimento con le mitiche pizzette


Ci lascia all'età di 93 anni, Gino Vulcano. Per la mia generazione, ma anche per diverse altre, prezioso e delizioso punto di riferimento a Sottomonastero con il suo locale "La Sirena", dove le "pizzette di Don Gino" erano un vero e proprio cult. Meta di quello che era un vero e proprio "pellegrinaggio" serale del gusto

Don Gino, tra l'altro, è stato anche uno dei addetti alla prima pompa di benzina  (foto in basso).

Ai suoi cari le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Trasporti marittimi: Associazioni e comitati isolani lanciano l'ennesimo Sos

AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Ministro, On.le Matteo Salvini Dipartimento per la Mobilità Sostenibile Dirigente Generale, Maria Teresa Di Matteo REGIONE SICILIANA Presidente, On.le Renato Schifani Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità Assessore, On.le Alessandro Aricò Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Dirigente Generale, Salvatore Lizzio Assessorato Regionale Turismo Sport e Spettacolo Assessore, On.le Elvira Amata e p.c. COMUNE DI FAVIGNANA Sindaco, Francesco Forgione COMUNE LAMPEDUSA E LINOSA Sindaco, Filippo Mannino COMUNE DI LENI Sindaco, Giacomo Montecristo COMUNE DI LIPARI Sindaco, Riccardo Gullo COMUNE DI MALFA Sindaco, Clara Rametta COMUNE DI PANTELLERIA Sindaco, Fabrizio D’Ancona COMUNE DI SANTA MARINA SALINA Sindaco, Domenico Arabia, COMUNE DI USTICA Sindaco, Salvatore Militello


Oggetto: collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia - richiesta istituzione tavolo permanente di confronto, ripristino corse e tariffe originarie e accesso agli atti.

La presente quale ennesima denuncia e richiesta urgente di intervento sulle criticità e le inadeguatezze che continuano a gravare sui collegamenti con le isole minori della Sicilia.
Nonostante le reiterate e accorate segnalazioni e istanze avanzate dai Sindaci delle isole minori, dal comparto produttivo e sociale, rappresentato dalle Associazioni di categoria e dai Comitati e dalle Associazioni in rappresentanza di porzioni importanti delle comunità locali, si registra per l’ennesima volta un aumento dei fattori di svantaggio a carico degli abitanti e delle imprese che vivono e operano nelle isole minori. Tutto questo avviene in controtendenza e in spregio delle recenti modifiche all’art. 119 della costituzione oltre che dei dettami sanciti dai Trattati di Funzionamento dell’Unione Europea.

Come abbiamo avuto modo di rappresentare più volte, i collegamenti marittimi con le isole minori rimangono inadeguati, anacronisticamente insufficienti e, nell'ultimo anno e mezzo, hanno subito incomprensibili tagli e aumenti tariffari.

Ad oggi, le corse integrative regionali ro pax - adesso effettuate dalla Compagnia SNS quasi esclusivamente con mezzi di cui alla convenzione statale - non sono ancora state del tutto ripristinate e i mezzi impiegati hanno una capacità di garage significativamente ridotta rispetto ai precedenti causando gravi disagi soprattutto nel trasporto merci. Inoltre, le tariffe applicate non risultano ancora in linea con quelle della precedente convenzione regionale.

Allo stesso tempo, la convenzione statale è del tutto inadeguata e carente tanto da non riuscire più a garantire servizi essenziali efficienti e in grado di soddisfare i bisogni primari delle comunità isolane. L’importo fisso alla base della convenzione, non riparametrato ai maggiori costi di gestione del servizio, ha di fatto ribaltato i gravami sull’utenza e quindi sull’economia isolana che ha assistito al progressivo aumento delle tariffe (30% nel giugno 2022 e un ulteriore 20% da dicembre 2023 sia su navi che su mezzi veloci) oltre che ad una riduzione delle corse.
Gli effetti sulla qualità della vita locale e sulle già fragili economie micro-insulari sono, pertanto, evidenti e non più sostenibili. Per tali motivi chiediamo che si proceda con urgenza:
- alla convocazione di un tavolo permanente Stato-Regione, che coinvolga i Sindaci delle Isole Minori e una rappresentanza delle Associazioni locali, nell’ambito del quale poter valutare in modo puntuale e sistematico le diverse criticità (a voi sottoposte a più riprese e sinteticamente riepilogate in calce alla presente), con l’obiettivo di gettare le basi per una strategia nazionale e regionale che possa salvaguardare il “diritto alla mobilità di tutti i cittadini”, la “competitività delle imprese locali”, il “libero scambio e parità di condizioni” e i necessari aumentati spostamenti che si rendono necessari vista la graduale diminuzione dei servizi pubblici presenti sul territorio la cui assenza mette costantemente a repentaglio i diritti alla giustizia, alla salute e allo studio;
- allo stanziamento urgente delle somme necessarie per garantire l’erogazione dell’originario assetto dei collegamenti operati in convenzione statale e la riduzione di tariffe il cui aumento è oggi giunto ormai al 56% rispetto al giugno del 2022;
- di ricevere copia degli atti attraverso i quali, ai sensi degli articoli 8 e 9 della convenzione statale, sono stati autorizzati ben due aumenti tariffari in soli 18 mesi oltre che una riduzione delle corse.

Riepilogo sintetico istanze già trasmesse.
1. Ripristino:
a. di tutti i servizi (corse, frequenze e mezzi) essenziali navi ro-pax e mezzi veloci gestiti con
convenzione statale;
b. di tutti i servizi (corse, frequenze, mezzi e capienza di garage) integrativi regionali navi ro-pax;
c. delle tariffe originarie su tutte le tratte ro-pax e mezzi veloci operati con convenzione statale e con affidamento regionale.
2. Modifica delle agevolazioni previste per i pendolari con rimozione o adeguamento dei tempi minimi di utilizzo o del numero di corse minimo da effettuare ed estensione ad altre categorie di passeggeri (tutti i lavoratori, i professionisti, gli amministratori di attività produttive con unità operative collocate nelle isole minori; gli affittuari di lungo periodo, i nativi e i possessori di casa in regola con il pagamento dei tributi locali. Ampliare, inoltre, il bacino d’utenza dei beneficiari delle gratuità a tutti i residenti che debbano spostarsi sulla terra ferma e rientrare alla propria residenza per sopperire a tutti i servizi civili e sanitari non più disponibili in loco poiché soppressi o sospesi, fintantoché gli stessi non siano ripristinati.

3. Adozione, previa condivisione con gli stakeholder locali, dell’annunciato sistema di monitoraggio della qualità e della quantità dei servizi. In attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti

Associazione Albergatori Panarea (Salvatore Tesoriero) Associazione Arcidonna Onlus Palermo (Valeria Ajovalasit) Associazione Balneari Isole Eolie (Luigi Sabatini) Associazione Euterpe (Salvatore Gitto) Associazione Ristoratori Isole Eolie (Angelo Paino) Associazione Tecnici Eoliani (Gaetano Barca) Associazione Unieolie Turismo (Matteo Salin) Associazione Valentino uno di noi Onlus (Eleonora Zagami) AssoImprese Eolie (Maurizio Cipicchia) ATA Isole Egadi (Nino Mazzara) Bio-Distretto Eolie (Danilo Conti) Centro Studi Eoliano (Nino Saltalamacchia) Comitato Amici dell'ospedale (Danilo Conti) Comitato Eolie 20-30 (Danilo Conti) Comitato l'ospedale di Lipari non si tocca Comitato Spontaneo per la difesa di Vulcano (Antonino Messina), Comitato Trasporti Eolie (Sarah Tomasello) Comitato Trasporti Ustica (Francesca Barraco) Condotta Isole Slow Siciliane APS (Daniela Tagliasacchi) Confesercenti Messina (Alberto Palella e Domenica Monte delegata Eolie) Confesercenti Trapani (Giuseppe Mineo) Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie (Fabio Teresa) Coordinamento Eolie Sanità APS (Giovanna Maggiore) Federalberghi Isole Eolie (Christian Del Bono) Federalberghi Isole Minori Sicilia (Christian Del Bono) Federalberghi Isole Pelagie (Giandamiano Lombardo) Fucina di Efesto APS (Gaia Thoni) Insieme per Panarea (Nanni Fadini) Islands of Sicily DMO (Christian Del Bono) Italia Nostra sezione Isole Eolie (Angelo Sidoti) Magazzino di Mutuo Soccorso (Luigi Mazza) NESOS Associazione pro Isole Minori (Pietro lo Cascio) Noi di Panarea (Federica Rosso) Pantelleria Island (Fabio Casano) Piccolo Borgo Antico (Silvia Picone) Pro-Loco Amo Stromboli (Rosa Oliva) Soroptimist International - Club Lipari Isole Eolie

Auguri di...

Buon Compleanno a Gesuele Fonti, Jessi Scaldati, Yuossef Karuoi, Giovanna Famularo, Salvatore Coppolina, Rosaria Profilio, Giovanni Mandanici 


Ricordando... Aldo Russo


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Per sempre

Oggi: Sant'Antonio Abate



Antonio nacque presso Eraclea (Egitto Superiore) nel 251 da nobili genitori, ricchi e timorati di Dio, i quali si presero grande cura di educarlo cristianamente.
A soli diciotto anni li perdette, rimanendo egli custode di una piccola sorella e possessore di considerevoli ricchezze. Ma la voce di Dio non tardò a farglisi sentire: era orfano da appena sei mesi, quando in chiesa sentì leggere le parole di Gesù al giovane ricco: « Se vuoi essere perfetto, vendi quanto hai, e dallo ai poveri, così avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi ».
Antonio le prese come dette a se medesimo: andò a casa, distribuì le sue sostanze ai poveri, riservandosene solamente una piccola porzione pel mantenimento suo e della sorella. Poco dopo avendo udito le altre parole di Gesù: « Non vi prendete fastidio del domani », diede ai poveri anche il rimanente, pose la sorella in un monastero di vergini, e lui stesso si ritirò a fare vita penitente nel deserto.
Quivi si sforzava di praticare le virtù che vedeva praticate da altri santi penitenti, nelle cui cellette spesso si recava per imparare da essi la via della perfezione. Lavorava inoltre per procacciarsi il cibo, e tutto ciò che guadagnava in più lo donava ai poveri. Ma il demonio non poteva sopportare in un tal giovane tanto ardore di perfezione, e cercò tutte le maniere possibili per distoglierlo dal suo intento; ma Antonio si raccomandava caldamente notte e giorno a Gesù, e accompagnava le preghiere con rigorosissime penitenze.
Mangiava pochissimo e poverissimamente una volta sola al giorno, dormiva sulla nuda terra, e macerava in ogni modo il suo corpo: ottenne così completa vittoria sul demonio.
Dopo un po' di tempo, pregato un amico che ogni settimana gli portasse qualcosa per cibarsi, si volle appartare maggiormente; si inoltrò nel deserto, si pose in una grotta.
Quivi il demonio ricominciò a tendergli le sue insidie, ed una volta venne e lo percosse tanto, che egli fu vicino a morirne; ma benché giacesse per terra sfinito, continuò a pregare e a cantare il versetto del salmo: « Ancorchè eserciti interi siano schierati contro di me, il mio cuore non temerà ».
Al demonio poi ripeteva le parole di S. Paolo: « Nulla mai potrà separarmi dalla carità di Cristo ». Volle poi egli segregarsi ancor più dagli uomini, e si inoltrò nel deserto giungendo ad una grande grotta; ma furono tante le istanze che alcuni gli fecero per essere suoi discepoli, che egli li accettò, ed essi incominciarono ad abitare vicino a lui.
Ai suoi discepoli il Santo raccomandava continuamente la perseveranza, la custodia del cuore, l'esortazione vicendevole, la pratica delle virtù, e il ricordo quotidiano dei Novissimi.
Morì esortando i suoi monaci l'anno 356 al 17 gennaio, in età di 105 anni. Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant'Antonio, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori.
È invocato contro la peste, lo scorbuto, i morbi contagiosi e appunto l'herpes zoster detto anche "fuoco di Sant'Antonio".
I colpiti da questa affezione si recavano in pellegrinaggio presso Arles, dove stavano le reliquie del santo. Fu necessario costruire per loro un ospedale, il quale fu retto da religiosi che avevano come insegna la tradizionale gruccia a forma di "T", attributo del santo.
Costoro, per mantenersi, allevavano maiali che vagavano per le strade nutriti dalla carità pubblica, il grasso di questi maialini, infatti, veniva usato per curare l'ergotismo, chiamato il "fuoco di Sant'Antonio" e il meno invasivo herpes zoster. Quando le ordinanze ecologiche vietarono la libera circolazione delle bestie, fu fatta un'eccezione per questi suini purché distinguibili da una campanella. Per questo il santo è raffigurato con un maialino; da qui la sua protezione su tutti gli animali domestici.
È invocato anche per le attività agricole (pare che negli ultimi anni tenesse un orticello; i diavoli, in forma di fiere, glielo devastavano, ma lui li cacciava in nome di Dio) e per quelle di allevamento.
Guantai, tessitori, tosatori, macellai, salumieri, confettieri e archibugieri lo tengono come protettore. Anche i panierai, perché il santo, per combattere l'ozio, intrecciava canestri. E i becchini, per la parte da lui avuta nella pietosa sepoltura dell'eremita Paolo.
Per certi detti popolari, chi è colpito da sciagura improvvisa "deve aver rubato il porco di sant'Antonio"; gli intriganti e gli scrocconi vanno "di porta in porta come il porco di sant'Antonio".
PRATICA.
Impariamo da S. Antonio a ricorrere prontamente a Dio nelle tentazioni e a mortificare il nostro corpo per poter vincere il demonio.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato Antonio, affinchè quel che non possiamo coi nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Niella Tebàide sant'Antonio Abate, il quale, padre di molti Monaci, visse celeberrimo per la vita e miracoli; le sue gesta furono descritte da sant'Atanasio in un celebre volume. Il suo sacro corpo però, sotto l'Imperatore Giustiniano, fu ritrovato per divina rivelazione, portato ad Alessandria e sepolto nella chiesa di san Giovanni Battista.

Oggi è il 17 gennaio: Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

martedì 16 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 16 gennaio 2024


 

Scrivevamo così il 16 gennaio 2019 sulla Gazzetta del sud

 

Vulcano: Studio INGV e CNR svela importanti dettagli sulla natura dell’attività del cratere e apre nuove strade nella valutazione del rischio

Con un’indagine pionieristica, un team di ricerca dell’Ingv e del Cnr ha svelato importanti dettagli sulla natura dell’attività del vulcano e aperto nuove strade nella valutazione del rischio. Lo studio è pubblicato su Geophysical Research Letters

Analizzando dati satellitari avanzati e segnali sismici, un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irea) ha tracciato la mappa della sorgente vulcanica dell’isola di Vulcano, e delineato chiaramente le implicazioni di questa scoperta per la sicurezza dell'area. Lo studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, ha fornito risultati che rappresentano un fondamentale punto di partenza per valutazioni future della pericolosità vulcanica dell’isola.

“L'Isola di Vulcano, patria dell'imponente ‘La Fossa’, ha suscitato attenzione a partire da settembre 2021, manifestando segni di riattivazione vulcanica. Il nostro studio, focalizzato su dati InSAR (Interferometria radar satellitare) e GNSS (sistema satellitare globale di navigazione), ha esplorato questa dinamica, localizzando la sorgente, valutandone le caratteristiche e impatto sulla pericolosità vulcanica” spiega Federico Di Traglia, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (INGV – OV) e primo autore dell’articolo.

Il focus principale dello studio è stato la comprensione della riattivazione vulcanica e la stima della pericolosità associata.

“Analizzando i dati satellitari InSAR e i segnali sismici, abbiamo identificato la sorgente, posizionata a 500 mt sotto l'area craterica di Vulcano, operante tra luglio e dicembre 2021”, aggiunge Valentina Bruno, ricercatrice dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv e coautrice dell’articolo. “Utilizzando serie temporali InSAR e dati Gnss da Sentinel 1 e dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, abbiamo localizzato e valutato l'evoluzione della sorgente. Gli eventi VLP (Very Long Period, eventi sismici legati alla pressurizzazione dei fluidi nel sistema idrotermale di Vulcano), riscontrati tra luglio e dicembre 2021, hanno supportato l'aumento della dilatazione dell'area vulcanica e sono stati associati al sistema idrotermale sotto il cono de La Fossa".

L'analisi ha ricondotto l'attività del 2021 a manifestazioni vulcaniche legate alla pressione interna del sistema idrotermale, simili a quelle del 1970.

“Il lavoro delinea un quadro periferico di pericolosità, focalizzandosi sulle esplosioni freatiche e limitando le valutazioni attuali a tali scenari. I prossimi passi saranno indirizzati allo studio delle proprietà elastiche delle rocce del cono de La Fossa per valutare i livelli di pressione necessari per esplosioni freatiche, aprendo una nuova frontiera nella comprensione e nella prevenzione di potenziali rischi vulcanici”, conclude Francesco Casu, dirigente di ricerca del Cnr-Irea.

La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione.

Pallavolo: La formazione maschile del Meligunis riparte con una vittoria in trasferta (con breve video)

 COMUNICATO STAMPA 

Riparte la squadra maschile con la prima giornata del campionato di prima divisione e lo fa nel modo migliore, battendo la Sicily BVS di Villafranca sul proprio terreno per 3 a 0  22-25   15-25   22-25 il punteggio dei set.

Ottima la prova del gruppo sceso in campo con determinazione crescendo nell’intesa azione dopo azione, visto che era la prima gara del campionato non si poteva chiedere di più, al di là del punteggio la gara è stata sempre ben controllata dai ragazzi tenendo la pur combattiva squadra del coach Carmelo Mazza sempre a debita distanza, solo nel primo set si è andati avanti punto a punto ma nelle ultime battute di gioco sono venuti fuori la maggiore tecnica ed esperienza dei nostri chiudendo il punto, il secondo set non ha avuto storia giocato in scioltezza dominando in tutte le fasi di gioco, il terzo set al di là del punteggio che potrebbe sembrare sia stato molto combattuto i ragazzi hanno giocato molto tranquilli tenendo sempre a debita distanza gli avversari lasciandosi andare forse un pò troppo nelle battute finale concedendo ai ragazzi di Villafranca di farsi sotto nel punteggio ma prontamente rintuzzato dai nostri che chiudono la gara con un attacco di prima intenzione del nostro palleggiatore Giordano Portelli che si è ben comportato durante l’arco della gara.

Da segnalare l’esordio con la nostra squadra dell’esperto atleta Marco Lo Giudice messinese ma ormai eoliano a tutti gli effetti per matrimonio, tutto fare ma sicuramente fine palleggiatore che viene a rinforzare il gruppo con la sua esperienza avendo giocato diversi anni in serie C, contemporanea assenza di altri due ragazzi, per infortunio Alessandro Casamento e Axel Vilches per motivi personali Atleta italo argentino ormai a Lipari da alcuni anni molto duttile tecnicamente ma con spiccate qualità in fase difensiva.

Ora si torna al lavoro in palestra per preparare il prossimo incontro cercando di eliminare le sbavature e errori che sono stati commessi in questa prima gara.

Questa la formazione scesa in campo: Francesco De Salvo (Cap) Marco Martella, Gabriele Casamento, Giordano Portelli, Giacinto Cirino, Alfio Gugliotta, Marco Lo Giudice.



Auguri di...

Buon Compleanno a Maria Lauricella, Concetta Favorito, Anna Cincotta, Angelo Groppo, Dario Guarnuto, Caterina Paino, Maurizio Di Pietro, Tatiana Pisagatti, Generosa Cafarella 


Ricordando Vincenza Russo ved. Alessi


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Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Gratitudine e generosità

Oggi: San Marcello I°

Nei primi tre secoli del Cristianesimo, non tutte le persecuzioni furono uguali. Da Nerone a Diocleziano, fu un alto e basso, un incrudelire e un blandire. Qualche Imperatore, come Decio, mirò più a fare apostati, cioè rinnegati, che Martiri, cioè « testimoni ».

L'ultima persecuzione, prima che Costantino accogliesse come insegna la Croce, fu quella del vecchio Diocleziano, e fu la più lunga e cruda. Ebbe inizio nel 303. Distrutte le chiese, bruciati i libri sacri, i Cristiani che si rifiutavano di sacrificare agli dèi erano considerati peggio di schiavi, I nobili, se cristiani, perdevano i loro titoli; gli ufficiali, i loro gradi; i funzionari, i loro uffici; i mercanti, i loro averi.

Ma a queste persecuzioni morali si aggiunsero presto anche quelle materiali. Accusati d'aver bruciato il Palazzo imperiale i Cristiani vennero arsi, affogati, decapitati, crocifissi, sbranati. Città intere restarono spopolate; l'esercito decimato.

Dinanzi a questo vero e proprio « terrore », molti Cristiani cedettero: abiurarono e apostatarono. Non tutti furono capaci di reggere, specialmente alla persecuzione civile, e per conservare, non tanto la loro vita, quanto la loro dignità, i loro gradi, i loro uffici, i loro averi, caddero nell'apostasia.

Vennero chiamati lapsi, cioè caduti; e relapsi quando erano ricaduti più di una volta nell'apostasia.

Per questi suoi figli infelici, la Chiesa devastata, smembrata, prese il lutto, e alla morte del Papa Marcellino si ebbe un lungo periodo di vacanza della sede apostolica.

In questo momento difficilissimo, anzi, addirittura tragico, s'alzò la figura di San Marcello, presbitero capo della Chiesa Romana. Nei calendari e negli elenchi dei Pontefici, gli viene dato il titolo di Papa, trentunesimo della serie Apostolica. Ma forse egli non fu Papa, ma soltanto « Presbitero capo », cioè primo tra i sacerdoti romani.

In ogni modo, il suo pontificato ebbe inizio quattr'anni dopo la morte del suo predecessore, e fu di breve durata. La Chiesa, dopo la persecuzione e l'assenza di un capo, mostrava le piaghe dell'infedeltà e le cicatrici del tradimento. San Marcello fu severo coi lapsi, ai quali impose gravi penitenze; severissimo coi relapsi. Duro con coloro i quali, addirittura, avevano formato una specie di partito « lassista », che tentava di giustificare, se non addirittura difendere, l'operato dei cristiani rinnegati.

E la durezza di San Marcello era santa e salutare, perché se i deboli possono destare pietà, i traditori compiaciuti e i protervi non possono suscitare che la riprovazione e la condanna.

Con la morte di Diocleziano e la successione di Massenzio, che doveva essere poi l'avversario sconfitto da Costantino, la persecuzione parve placarsi. La Chiesa romana si riorganizzò sotto la guida inflessibile di San Marcello, finché anche l'Imperatore Massenzio, insospettitosi, mandò in esilio il Pontefice, o « Presbitero capo », della Chiesa Romana.

E in esilio morì, nel 309, per quanto le leggende, e anche il Martirologio accennino ad una fine diversa e più colorita.

Narrano infatti come Marcello celebrasse nella casa che una ricca matrona, Novella, aveva lasciato alla Chiesa, convertendosi al Cristianesimo, e che si trovava sulla via Lata. L'Imperatore, avrebbe fatto trasformare quella casa chiesa in una stalla per i cavalli dei corrieri imperiali; e San Marcello, dopo essere stato battuto con le verghe, fu condannato a servire come stalliere.

Nel qual servizio, conclude la Leggenda, dopo molti anni di fatiche e di strapazzi, si riposò in pace », cioè morì. Ecco perché San Marcello, presbitero-capo e Papa, viene venerato come Patrono degli stallieri e protettore delle scuderie, men duro forse verso le bestie che con i relapsi compiaciuti e protervi!

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria Nuova, deposizione di san Marcellino I, papa, che, come attesta san Damaso, vero pastore, fieramente osteggiato dagli apostati che rifiutavano la penitenza da lui stabilita e disonorevolmente denunciato presso il tiranno, morì esule scacciato dalla patria.
 

Oggi è il 16 gennaio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie