Neppure un alberello…la chiesa buia e sbarrata… come a Natale; l’ufficio postale chiuso da oltre una settimana; i lavori di messa in sicurezza del respingente non ancora ultimati; e – incredibile ma vero – un’altra catasta di sacchi di spazzatura nello stesso sito dove il mare aveva fatto vergognoso scempio solo pochi giorni addietro (argomento sul quale ovviamente torneremo molto presto…).
Ma nonostante questo… e il resto…a Ginostra è stata festa!! Le famiglie storiche della frazione al gran completo hanno brindato al nuovo anno e l’essere insieme serenamente ed in armonia in un giorno di festa è già motivo di vera felicità. E secondo tradizione… lo scambio di auguri a suon di campane e trombe da una parte e fischi di sirena dall’altra fra gli abitanti ed i mezzi di linea della Siremar - mt “Lippi” comandante Damiano Russo, ed aliscafo “Eschilo” comandante Giuseppe Albimarina.
Da GINOSTRA a tutti gli eoliani AUGURI di buon 2011!
Riccardo Lo Schiavo
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sabato 1 gennaio 2011
Editoriale: Auguri alle Eolie, agli eoliani e agli amici che ci seguono da tutto il mondo
Il 2010 ha ceduto il passo al 2011. Come sempre è il momento degli auguri, della speranza che il Nuovo anno possa essere migliore di quello che ci lascia. Sia a livello personale che di collettività.
Nell'augurare a tutti i nostri lettori, eoliani e non, un 2011 in linea con le aspettative di ognuno, non posso non soffermarmi su queste isole e sui suoi abitanti in particolare.
Il 2010 non è stato un anno facile. Le Eolie, e di conseguenza gli eoliani, hanno sofferto della crisi generalizzata che ha avuto indubbie ripercussioni sull'attività premimente: il turismo.
Ma il 2010 "non facile", a mio avviso, non può limitarsi a questo. Sarebbe riduttivo, sarebbe come voler chiudere gli occhi di fronte ad una realtà che è ben evidente... difficile da nascondere. Alla quale si può mettere una pezza quà e là ma che poi finisce per riproporsi.
Una realtà fatta di disagi, di sofferenze ed insofferenza, di lacerazioni sociali, di conflitti, di contrapposizioni fini a se stesse e non costruttive, del dilagare della micro-criminalità, di giovani ed anziani lasciati soli (seppure in modo diverso)
Il tutto in un arcipelago (unica oasi Salina) che sembra scivolare verso il basso. Sovente tra l'indifferenza di chi amministra e di chi è amministrato.
E' allora l'augurio, o forse meglio l'auspicio, per il 2011 è quello di rimboccarsi le maniche. Ognuno per le proprie competenze...ponendosi come obiettivo il bene comune e non quello del proprio orticello. L'auspicio è quello di ritornare a dialogare, ad imparare ad ascoltare gli altri...giovani in testa.
Con la forza d'animo e con lo spirito, che in passato ha caratterizzato noi eoliani,si deve lavorare insieme per tornare a fare crescere l'economia, per vivere insieme in modo amichevole e sicuro, per dare un'opportunità a tutti quelli che hanno talento e buone idee e per aiutare chi ha bisogno di una mano.
Buon anno a tutti ! Buon anno Eolie !
In occasione del Natale e del Fine-Inizio Anno, Eolienews da la possibilità ai lettori di fare attraverso il sito gli auguri a famigliari, parenti ed amici.
Inviate i vostri auguri alla mail s.sarpi@libero.it li pubblicheremo in un apposito spazio
venerdì 31 dicembre 2010
A proposito di porti. Il glossario delle imprecisioni (di Lelio Finocchiaro)
A PROPOSITO DEI PORTI
(glossario delle imprecisioni)
Da molto tempo, ormai, si parla, come è giusto che sia, della possibilità che Lipari abbia o meno un suo nuovo porto con caratteristiche turistiche e commerciali. A tal proposito c’è da notare che mentre vi è
una enorme quantità di singoli cittadini ( operatori turistici, albergatori,titolari di attività commerciali e di imprese di costruzioni, giovani in cerca di opportunità di lavoro ecc...) che aspetta silenziosamente che ciò avvenga, c’è, altresì, una “minoranza strepitante” (intendendo con questo poche persone ma costantemente presenti su giornali e tv), che hanno cercato in ogni modo di opporsi a tale realizzazione. A tal proposito fa stupore l’assordante silenzio delle associazioni di categoria, come ad esempio associazione commercianti e federalberghi, che sinora, e ce ne sarebbe stato di tempo,si sono astenuti dal prendere posizione ufficiale ( forse solo per motivi di convenienza politica). Per far ciò si è fatto uso, nella comunicazione,di termini di linguaggio e modi di dire di per sé innocui, ma spesso adoperati volutamente in modo tale da assumere una connotazione comunque negativa e che, bisogna riconoscere, sono entrati nel gergo comune. Stando così le cose, ho creduto opportuno fare riferimento a tali termini (o quantomeno ai più importanti) per creare un glossario che in qualche modo possa essere, e spero che lo sia, esplicativo di talune situazioni.
G L O S S A R I O
1) Muri di 6mt. = In realtà si è arrivati a questa misura in modo graduale. Si è partiti da 3mt aggiungendo cinquanta centimetri (3.50mt- 4,00mt e così via) ogni volta che faceva comodo. Così si è arrivati a 6,00mt. Oggi è evidente a tutti che i muri paraonde (la cosa più alta prevista) sono solo di 2,30mt. Più o meno come quelli già esistenti a Marina Corta.
2) Porti si ma non così = Questa è una frase che gronda ipocrisia da ogni parte. In realtà quando non si vuole qualcosa, ma non si ha il coraggio di dichiararlo chiaramente, oppure quando è evidente la non opportunità di una negazione, allora si dice “si, ma non così”, ed allora si da la stura a una serie di obbiezioni il più delle volte di secondaria importanza, tramite le quali si tende in realtà a delegittimare il tutto. La prova di ciò?
Se davvero si volesse un ‘opera per cui qualcuno è disposto a portare 130 milioni di euro (avete capito bene: 130 milioni di euro) a Lipari, si direbbe: intanto accettiamo questi 130 milioni, e poi discutiamo sui particolari, anziché, proprio fondando su alcuni punti di non condivisione la propria protesta, mettere a rischio “tutto” il finanziamento. Come può ancora accadere.
3) Lo “straniero” = E’ veramente risibile che si identifichino come stranieri coloro che vengono ad investire a Lipari ( tra l’altro con una società mista in compartecipazione con il Comune ed il cui Presidente, un consigliere di amministrazione, nonché il Presidente del collegio sindacale vengono indicati dal Comune stesso). Stranieri sono i turisti che vengono a Lipari a portare soldi? Stranieri sono coloro che intravedono per Lipari una possibile evoluzione che comprenda nel breve temine nuove realtà lavorative ed imprenditoriali? Per molti, guarda caso, stranieri sono la moltitudine di persone che ogni giorno d’estate scende giù dai barconi, che sporca le strade, che non contribuisce minimamente all’economia locale, lasciando i propri soldi in Calabria e non certo a Lipari. E stranieri sono quelli che mistificano la loro eolianeità e che per invidia o per interessi personali di basso profilo vogliono impedire agli altri di avere un futuro diverso per sé e per i propri figli, improntando solo allo sfascio la loro azione. Come stranieri sono quelli che non si identificano con la propria gente e che, pur essendo in pochi, e incuranti delle conseguenze, vogliono imporre la propria visione ed il proprio modo di agire e di pensare. Stranieri sono quelli che non sanno interpretare, estraniandosene, i bisogni e le necessità della propria gente. Come si vede la parola straniero non vuol dire solo “venuto da fuori”, e non sempre ha un significato negativo.
4) Megaporto = Questa parola , usata inizialmente in maniera dispregiativa, quasi a significare la sproporzione dell’intervento proposto rispetto alla “piccolezza” dell’isola, in realtà ormai è usata da molti anche con le migliori intenzioni ed assolutamente in buona fede. Ma vediamo per quali motivi la parola è senz’altro non appropriata. A Lipari si vorrebbe realizzare un porto commerciale, che in realtà già esiste anche se inadeguato e precario; si vorrebbe, poi, definire un porto per i pescatori, che già c’è ma non è completamente protetto; si vorrebbe organizzare un porto turistico, affidato per ora solo ai pontili galleggianti e quindi funzionanti solo col buon tempo e nel periodo estivo; si vorrebbe proteggere l’approdo di Pignataro, porto rifugio, attualmente non protetto da tutti i venti;. In definitiva si intenderebbe, e questo è lo scopo dichiarato, non costruire qualcosa di nuovo bensì risistemare, riqualificare e proteggere attività già operanti, senza aggiungervi alcunchè. Naturalmente in modo organizzato e complementare. Si potrebbe rendere utilizzabile tutto l’anno ciò che adesso funziona, ed in modo approssimativo, solo per pochi mesi l’anno. Ma forse, dirà qualcuno, definendolo “Mega” ci si riferisce solo alla parte turistica del porto.
Basta, per convincersi di quanto ciò non possa corrispondere al vero, guardare ai porti turistici più vicini, come PortoRosa, S.Agata. Riposto, ecc..., tutti con posti barca costruiti o costruendi, in numero di molto superiore a quelli realizzabili a Lipari, che in una ipotetica graduatoria di questo tipo si verrebbe a trovare abbondantemente all’ultimo posto, mentre così stando le cose si mantiene la situazione per cui i proprietari di barche potrebbero sostare negli altri porti siciliani, usando Lipari solo per le loro passeggiate quotidiane. Il che non è di sicuro un grande risultato. Lipari, per chi ci crede, ha bisogno di essere considerata un sicuro approdo al centro del Tirreno meridionale, già trovandosi, per sua fortuna, al centro delle rotte commerciali e crocieristiche , e riferimento appetibile per i diportisti di tutto il Mediterraneo. Rinunciarci vuol dire solo fare un favore agli altri porti turistici che stanno sorgendo numerosi in tutto il meridione, per fronteggiare la domanda in costante aumento. E questo Lipari potrebbe farlo solo sistemando e rendendo fruibile quello che già possiede. Altro che “Megaporto”.
5) Piazzola per elicotteri = Questo è riportato come esempio di disinformazione. Siamo in realtà in pieno delirio onirico. Chi ha detto, o scritto, che nel progetto del porto di Lipari è stata prevista una piazzola per elicotteri se l’è inventato , ovviamente, di sana pianta. Al di là del fatto che ad alcuni potrebbe, chi lo sa, far piacere che a Lipari possa essere istituito un servizio di elicotteri, l’informazione è totalmente falsa. E’ evidente che la trovata è stata messa in giro con il solo scopo di ingigantire, soprattutto agli occhi degli ambientalisti, il possibile impatto naturistico. Continuando con questi metodi, ci aspettiamo che la prossima trovata sia quella di inventarsi una batteria di missili terra-acqua, per distruggere materialmente qualunque ipotesi di costruzioni portuali.
6) Sito archeologico = Effettivamente sono stati ritrovati dei reperti sottomarini. I reperti sono stati individuati, la Sovrintendenza ha delimitato la zona interessata nella quale, ovviamente, non sono più possibili lavori ed ha convenuto, sia con il Comune che con la Lipari-Porto un documento di intesa. Nonostante ciò qualcuno sostiene che nessun lavoro può essere eseguito nella baia di Lipari perchè i reperti si estenderebbero fino a Pignataro. Ora non si sa su quali basi si facciano simili affermazioni, visto che ciò non risulta certamente alla Sovrintendenza, ed i numerosi carotaggi effettuati da ditte specializzate per definire composizione e profondità dei fondali in tutta la stessa baia non hanno rilevato nulla di vagamente somigliante a qualcosa che faccia pensare all’esistenza di siti archeologici. Sorge naturale il sospetto che tale voce sia messa in giro, come tante altre, solo per alimentare un eventuale sentimento ostile alla realizzazione del porto.
7) Immobili “in dono” = La delibera n. 59 del 14/9/2006 mentre sancisce la costituzione della società mista Lipari-porto ha indicato il conferimento del diritto di godimento di beni immobili comunali nella percentuale pari al 30% del Capitale Sociale. Gli immobili sono stati periziati del C.T.U. Ing. Filippo Mazzeo nominato dal Presidente del Tribunale di Barcellona P.G. che ha quantificato il valore del diritto d’uso per anni 50 in 314.754,00 euro. Tutto ciò premesso non si comprende come ancora oggi ci si ostini a confondere la cessione del diritto di proprietà con quella del solo diritto d’uso (non conoscenza o...altro?) e ci si ostini a definire immobili di altissimo pregio quelli oggetto della transazione. Ma di quale pregio si parla? Delle condizioni fatiscenti in cui versa l’immobile ex pescheria o dell’immobile ex biglietteria per la cui ristrutturazione sono già stati spesi circa 100.000,00 euro? Dieci ore di dibattito non sono stati sufficienti a fare tacere i venditori di vento.
8) Coinvolgimento economico del Comune = La delibera del C.C. n. 6 del 1/,2,2007, espressamente e doverosamente richiamata nell’atto costitutivo, così recita: nessun onere finanziario dipendente dalla realizzazione e dalla gestione dei porti potrà essere imputata al Comune di Lipari ed il Socio di maggioranza deputato alla realizzazione delle opere dovrà farsi carico dei costi relativi fino all’entrata in funzione della struttura con eventuale copertura di perdite d’esercizio. Nonostante questo aspetto sia stato ampiamente trattato ed illustrato dalla Amministrazione Comunale e dai vertici della Soc. Condotte, ancora oggi ci si continua a chiedere su chi graveranno i costi per la realizzazione e la gestione delle opere: non conoscenza o....altro? Anche su questo argomento imperversano i venditori di vento!
9) Cementificazione = normalmente questa parola è accompagnata dall’aggettivo “selvaggia”, non avendo nessun valore, per chi le pronuncia, il fatto che numerosi uffici provinciali e regionali sono chiamati ad esprimere il loro parere professionale ed istituzionale, prima di rilasciare le relative autorizzazioni, indicando, se del caso, le dovute prescrizioni a cui attenersi. Ma già... gli altri non capiscono niente! Per quanto riguarda il cemento, certo i pontili non possono essere fatti di plastica, mentre per le opere a terra, le indicazioni del Consiglio Comunale hanno in un primo momento modificato e poi del tutto abolito quanto era previsto a Sottomonastero (dove a terra non è previsto più nulla) mentre le rimanenti, così come previsto dalla L.R. 15/2005 , ed in numero del tutto limitato e funzionale alla attività marine, sono concentrate nella colmata da realizzare a Bagnamare, cosa che permetterebbe la realizzazione del camminamento da Pignataro stesso fino a Sottomonastero, e renderebbe tutta Marina lunga libera da qualsiasi tipo di costruzione commerciale.
10) Chiavi della Città = Questa espressione fa il paio con quella dello “straniero”, di cui risulta essere una versione più colorita. Per chi la usa affidare la realizzazione e ,cosa peggiore, la gestione del porto ad una Società di cui il Comune è socio, sia pure di minoranza, il cui Presidente è indicato dal Comune, che per obbligo statutario “deve” rivolgersi obbligatoriamente a imprese locali , che assicura mediamente circa 250 posti di lavoro stabili nelle strutture, che porterebbe migliaia di turisti con profitto per tutte le attività commerciali, turistiche, di ristorazione, bar, souvenir e chi più ne ha più ne metta, che potrebbe porgere al mondo nella giusta cornice la nostra cultura museale, le nostre tradizioni gastronomiche, il nostro mare e la nostra accoglienza... bhè, tutto questo, per quel qualcuno, vuol dire dare le chiavi della città allo straniero. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
11) Buco/perdita di esercizio e ricapitalizzazione = E’ questo l’argomento in cui, più degli altri, si continua a dimostrare tanta superficialità e limitazione cognitiva,frutto solo di un preordinato disegno distruttivo del progetto e delle persone. Si parla di “buco”quando, in un processo produttivo, non si riesce a far fronte agli impegni finanziari con adeguati ritorni economici, o quando le voci in bilancio non consentono di risalire all’esatta origine dei costi. La “perdita di esercizio” è il risultato negativo dell’attività aziendale che scaturisce o dalla incapacità (o impossibilità) di produrre ricchezza, o, più semplicemente, è l’ovvio risultato di una fase in cui l’azienda è costretta a sostenere dei costi propedeutici all’inizio dell’attività e, quindi, condizione indispensabile al conseguimento dell’oggetto sociale. E’ ovvio che il secondo scenario è l’unico riconducibile all’attività della Lipari-Porto. Ricapitalizzazione è quella che ha adoperato la Società Condotte, dato che la Lipari-Porto registrava al 31/05/2010 una perdita di esercizio di euro 376.243,00, creando un fondo di riserva di 1.000.000,00 euro, destinato alla copertura delle perdite conseguite e di quelle future eciò anche alla luce del disposto dell’art. 2446 del codice civile. Anche in questo caso dieci ore di dibattito e chiarimenti non sono bastati a far tacere i venditori di vento!
12) Porto commerciale e peschereccio = A carico del Socio privato è espressamente previsto l’onere del completamento delle opere di messa in sicurezza del porto di Marina Corta (per la destinazione a porto peschereccio) ed il completamento delle opere di messa in sicurezza del porto commerciale di Sottomonastero. Per quanto concerne il 1° adempimento, il relativo onere finanziario è previsto a totale carico del Socio privato senza che questi possa, in alcun modo, rientrare nei relativi costi e senza che possa essere applicato ticket alcuno a carico degli utilizzatori (ebbene SI! Proprio quei pescatori che da anni sono difesi da pochi ed ignorati da molti). Per quanto concerne il 2° adempimento (completamento del porto commerciale di Sottomonastero), anche in questo caso il relativo onere finanziario è a carico del Socio privato il quale, grazie alla riscossione di un ticket (con esclusione dei residenti e delle attività ad essi collegate) potrà rientrare dei costi sostenuti e ciò “solamente” fino alla concorrenza delle somme spese ( scusate, ma dov’è il business?). Qualcuno, però, sostiene che la Lipari Porto si troverebbe parte delle opere già pronte a titolo di grazioso dono da parte del Comune. Chi sostiene ciò è consapevole di cosa significhi la redazione, la partecipazione e l’adempimento di quanto previsto in un bando di evidenza pubblica? La Società è “comunque “ tenuta a realizzare tutto quanto previsto dal Bando di gara, a prescindere da qualunque opera sia già stata realizzata e che si trovasse, o meno, già funzionante. Anche qui, ci sarebbe da dire che non c’è maggiore sordo di chi non vuole sentire...
Lelio Finocchiaro, consigliere comunale,che in aula ha votato a favore del porto e che ancora oggi è sempre più convinto , per gli evidenti vantaggi per tutta la popolazione dell’arcipelago eoliano che la realizzazione del porto sia l’unica strada che possa far effettuare a Lipari quello scatto di qualità che aspetta da tanti anni , e che non può permettersi di rimandare ulteriormente.
(glossario delle imprecisioni)
Da molto tempo, ormai, si parla, come è giusto che sia, della possibilità che Lipari abbia o meno un suo nuovo porto con caratteristiche turistiche e commerciali. A tal proposito c’è da notare che mentre vi è
una enorme quantità di singoli cittadini ( operatori turistici, albergatori,titolari di attività commerciali e di imprese di costruzioni, giovani in cerca di opportunità di lavoro ecc...) che aspetta silenziosamente che ciò avvenga, c’è, altresì, una “minoranza strepitante” (intendendo con questo poche persone ma costantemente presenti su giornali e tv), che hanno cercato in ogni modo di opporsi a tale realizzazione. A tal proposito fa stupore l’assordante silenzio delle associazioni di categoria, come ad esempio associazione commercianti e federalberghi, che sinora, e ce ne sarebbe stato di tempo,si sono astenuti dal prendere posizione ufficiale ( forse solo per motivi di convenienza politica). Per far ciò si è fatto uso, nella comunicazione,di termini di linguaggio e modi di dire di per sé innocui, ma spesso adoperati volutamente in modo tale da assumere una connotazione comunque negativa e che, bisogna riconoscere, sono entrati nel gergo comune. Stando così le cose, ho creduto opportuno fare riferimento a tali termini (o quantomeno ai più importanti) per creare un glossario che in qualche modo possa essere, e spero che lo sia, esplicativo di talune situazioni.
G L O S S A R I O
1) Muri di 6mt. = In realtà si è arrivati a questa misura in modo graduale. Si è partiti da 3mt aggiungendo cinquanta centimetri (3.50mt- 4,00mt e così via) ogni volta che faceva comodo. Così si è arrivati a 6,00mt. Oggi è evidente a tutti che i muri paraonde (la cosa più alta prevista) sono solo di 2,30mt. Più o meno come quelli già esistenti a Marina Corta.
2) Porti si ma non così = Questa è una frase che gronda ipocrisia da ogni parte. In realtà quando non si vuole qualcosa, ma non si ha il coraggio di dichiararlo chiaramente, oppure quando è evidente la non opportunità di una negazione, allora si dice “si, ma non così”, ed allora si da la stura a una serie di obbiezioni il più delle volte di secondaria importanza, tramite le quali si tende in realtà a delegittimare il tutto. La prova di ciò?
Se davvero si volesse un ‘opera per cui qualcuno è disposto a portare 130 milioni di euro (avete capito bene: 130 milioni di euro) a Lipari, si direbbe: intanto accettiamo questi 130 milioni, e poi discutiamo sui particolari, anziché, proprio fondando su alcuni punti di non condivisione la propria protesta, mettere a rischio “tutto” il finanziamento. Come può ancora accadere.
3) Lo “straniero” = E’ veramente risibile che si identifichino come stranieri coloro che vengono ad investire a Lipari ( tra l’altro con una società mista in compartecipazione con il Comune ed il cui Presidente, un consigliere di amministrazione, nonché il Presidente del collegio sindacale vengono indicati dal Comune stesso). Stranieri sono i turisti che vengono a Lipari a portare soldi? Stranieri sono coloro che intravedono per Lipari una possibile evoluzione che comprenda nel breve temine nuove realtà lavorative ed imprenditoriali? Per molti, guarda caso, stranieri sono la moltitudine di persone che ogni giorno d’estate scende giù dai barconi, che sporca le strade, che non contribuisce minimamente all’economia locale, lasciando i propri soldi in Calabria e non certo a Lipari. E stranieri sono quelli che mistificano la loro eolianeità e che per invidia o per interessi personali di basso profilo vogliono impedire agli altri di avere un futuro diverso per sé e per i propri figli, improntando solo allo sfascio la loro azione. Come stranieri sono quelli che non si identificano con la propria gente e che, pur essendo in pochi, e incuranti delle conseguenze, vogliono imporre la propria visione ed il proprio modo di agire e di pensare. Stranieri sono quelli che non sanno interpretare, estraniandosene, i bisogni e le necessità della propria gente. Come si vede la parola straniero non vuol dire solo “venuto da fuori”, e non sempre ha un significato negativo.
4) Megaporto = Questa parola , usata inizialmente in maniera dispregiativa, quasi a significare la sproporzione dell’intervento proposto rispetto alla “piccolezza” dell’isola, in realtà ormai è usata da molti anche con le migliori intenzioni ed assolutamente in buona fede. Ma vediamo per quali motivi la parola è senz’altro non appropriata. A Lipari si vorrebbe realizzare un porto commerciale, che in realtà già esiste anche se inadeguato e precario; si vorrebbe, poi, definire un porto per i pescatori, che già c’è ma non è completamente protetto; si vorrebbe organizzare un porto turistico, affidato per ora solo ai pontili galleggianti e quindi funzionanti solo col buon tempo e nel periodo estivo; si vorrebbe proteggere l’approdo di Pignataro, porto rifugio, attualmente non protetto da tutti i venti;. In definitiva si intenderebbe, e questo è lo scopo dichiarato, non costruire qualcosa di nuovo bensì risistemare, riqualificare e proteggere attività già operanti, senza aggiungervi alcunchè. Naturalmente in modo organizzato e complementare. Si potrebbe rendere utilizzabile tutto l’anno ciò che adesso funziona, ed in modo approssimativo, solo per pochi mesi l’anno. Ma forse, dirà qualcuno, definendolo “Mega” ci si riferisce solo alla parte turistica del porto.
Basta, per convincersi di quanto ciò non possa corrispondere al vero, guardare ai porti turistici più vicini, come PortoRosa, S.Agata. Riposto, ecc..., tutti con posti barca costruiti o costruendi, in numero di molto superiore a quelli realizzabili a Lipari, che in una ipotetica graduatoria di questo tipo si verrebbe a trovare abbondantemente all’ultimo posto, mentre così stando le cose si mantiene la situazione per cui i proprietari di barche potrebbero sostare negli altri porti siciliani, usando Lipari solo per le loro passeggiate quotidiane. Il che non è di sicuro un grande risultato. Lipari, per chi ci crede, ha bisogno di essere considerata un sicuro approdo al centro del Tirreno meridionale, già trovandosi, per sua fortuna, al centro delle rotte commerciali e crocieristiche , e riferimento appetibile per i diportisti di tutto il Mediterraneo. Rinunciarci vuol dire solo fare un favore agli altri porti turistici che stanno sorgendo numerosi in tutto il meridione, per fronteggiare la domanda in costante aumento. E questo Lipari potrebbe farlo solo sistemando e rendendo fruibile quello che già possiede. Altro che “Megaporto”.
5) Piazzola per elicotteri = Questo è riportato come esempio di disinformazione. Siamo in realtà in pieno delirio onirico. Chi ha detto, o scritto, che nel progetto del porto di Lipari è stata prevista una piazzola per elicotteri se l’è inventato , ovviamente, di sana pianta. Al di là del fatto che ad alcuni potrebbe, chi lo sa, far piacere che a Lipari possa essere istituito un servizio di elicotteri, l’informazione è totalmente falsa. E’ evidente che la trovata è stata messa in giro con il solo scopo di ingigantire, soprattutto agli occhi degli ambientalisti, il possibile impatto naturistico. Continuando con questi metodi, ci aspettiamo che la prossima trovata sia quella di inventarsi una batteria di missili terra-acqua, per distruggere materialmente qualunque ipotesi di costruzioni portuali.
6) Sito archeologico = Effettivamente sono stati ritrovati dei reperti sottomarini. I reperti sono stati individuati, la Sovrintendenza ha delimitato la zona interessata nella quale, ovviamente, non sono più possibili lavori ed ha convenuto, sia con il Comune che con la Lipari-Porto un documento di intesa. Nonostante ciò qualcuno sostiene che nessun lavoro può essere eseguito nella baia di Lipari perchè i reperti si estenderebbero fino a Pignataro. Ora non si sa su quali basi si facciano simili affermazioni, visto che ciò non risulta certamente alla Sovrintendenza, ed i numerosi carotaggi effettuati da ditte specializzate per definire composizione e profondità dei fondali in tutta la stessa baia non hanno rilevato nulla di vagamente somigliante a qualcosa che faccia pensare all’esistenza di siti archeologici. Sorge naturale il sospetto che tale voce sia messa in giro, come tante altre, solo per alimentare un eventuale sentimento ostile alla realizzazione del porto.
7) Immobili “in dono” = La delibera n. 59 del 14/9/2006 mentre sancisce la costituzione della società mista Lipari-porto ha indicato il conferimento del diritto di godimento di beni immobili comunali nella percentuale pari al 30% del Capitale Sociale. Gli immobili sono stati periziati del C.T.U. Ing. Filippo Mazzeo nominato dal Presidente del Tribunale di Barcellona P.G. che ha quantificato il valore del diritto d’uso per anni 50 in 314.754,00 euro. Tutto ciò premesso non si comprende come ancora oggi ci si ostini a confondere la cessione del diritto di proprietà con quella del solo diritto d’uso (non conoscenza o...altro?) e ci si ostini a definire immobili di altissimo pregio quelli oggetto della transazione. Ma di quale pregio si parla? Delle condizioni fatiscenti in cui versa l’immobile ex pescheria o dell’immobile ex biglietteria per la cui ristrutturazione sono già stati spesi circa 100.000,00 euro? Dieci ore di dibattito non sono stati sufficienti a fare tacere i venditori di vento.
8) Coinvolgimento economico del Comune = La delibera del C.C. n. 6 del 1/,2,2007, espressamente e doverosamente richiamata nell’atto costitutivo, così recita: nessun onere finanziario dipendente dalla realizzazione e dalla gestione dei porti potrà essere imputata al Comune di Lipari ed il Socio di maggioranza deputato alla realizzazione delle opere dovrà farsi carico dei costi relativi fino all’entrata in funzione della struttura con eventuale copertura di perdite d’esercizio. Nonostante questo aspetto sia stato ampiamente trattato ed illustrato dalla Amministrazione Comunale e dai vertici della Soc. Condotte, ancora oggi ci si continua a chiedere su chi graveranno i costi per la realizzazione e la gestione delle opere: non conoscenza o....altro? Anche su questo argomento imperversano i venditori di vento!
9) Cementificazione = normalmente questa parola è accompagnata dall’aggettivo “selvaggia”, non avendo nessun valore, per chi le pronuncia, il fatto che numerosi uffici provinciali e regionali sono chiamati ad esprimere il loro parere professionale ed istituzionale, prima di rilasciare le relative autorizzazioni, indicando, se del caso, le dovute prescrizioni a cui attenersi. Ma già... gli altri non capiscono niente! Per quanto riguarda il cemento, certo i pontili non possono essere fatti di plastica, mentre per le opere a terra, le indicazioni del Consiglio Comunale hanno in un primo momento modificato e poi del tutto abolito quanto era previsto a Sottomonastero (dove a terra non è previsto più nulla) mentre le rimanenti, così come previsto dalla L.R. 15/2005 , ed in numero del tutto limitato e funzionale alla attività marine, sono concentrate nella colmata da realizzare a Bagnamare, cosa che permetterebbe la realizzazione del camminamento da Pignataro stesso fino a Sottomonastero, e renderebbe tutta Marina lunga libera da qualsiasi tipo di costruzione commerciale.
10) Chiavi della Città = Questa espressione fa il paio con quella dello “straniero”, di cui risulta essere una versione più colorita. Per chi la usa affidare la realizzazione e ,cosa peggiore, la gestione del porto ad una Società di cui il Comune è socio, sia pure di minoranza, il cui Presidente è indicato dal Comune, che per obbligo statutario “deve” rivolgersi obbligatoriamente a imprese locali , che assicura mediamente circa 250 posti di lavoro stabili nelle strutture, che porterebbe migliaia di turisti con profitto per tutte le attività commerciali, turistiche, di ristorazione, bar, souvenir e chi più ne ha più ne metta, che potrebbe porgere al mondo nella giusta cornice la nostra cultura museale, le nostre tradizioni gastronomiche, il nostro mare e la nostra accoglienza... bhè, tutto questo, per quel qualcuno, vuol dire dare le chiavi della città allo straniero. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
11) Buco/perdita di esercizio e ricapitalizzazione = E’ questo l’argomento in cui, più degli altri, si continua a dimostrare tanta superficialità e limitazione cognitiva,frutto solo di un preordinato disegno distruttivo del progetto e delle persone. Si parla di “buco”quando, in un processo produttivo, non si riesce a far fronte agli impegni finanziari con adeguati ritorni economici, o quando le voci in bilancio non consentono di risalire all’esatta origine dei costi. La “perdita di esercizio” è il risultato negativo dell’attività aziendale che scaturisce o dalla incapacità (o impossibilità) di produrre ricchezza, o, più semplicemente, è l’ovvio risultato di una fase in cui l’azienda è costretta a sostenere dei costi propedeutici all’inizio dell’attività e, quindi, condizione indispensabile al conseguimento dell’oggetto sociale. E’ ovvio che il secondo scenario è l’unico riconducibile all’attività della Lipari-Porto. Ricapitalizzazione è quella che ha adoperato la Società Condotte, dato che la Lipari-Porto registrava al 31/05/2010 una perdita di esercizio di euro 376.243,00, creando un fondo di riserva di 1.000.000,00 euro, destinato alla copertura delle perdite conseguite e di quelle future eciò anche alla luce del disposto dell’art. 2446 del codice civile. Anche in questo caso dieci ore di dibattito e chiarimenti non sono bastati a far tacere i venditori di vento!
12) Porto commerciale e peschereccio = A carico del Socio privato è espressamente previsto l’onere del completamento delle opere di messa in sicurezza del porto di Marina Corta (per la destinazione a porto peschereccio) ed il completamento delle opere di messa in sicurezza del porto commerciale di Sottomonastero. Per quanto concerne il 1° adempimento, il relativo onere finanziario è previsto a totale carico del Socio privato senza che questi possa, in alcun modo, rientrare nei relativi costi e senza che possa essere applicato ticket alcuno a carico degli utilizzatori (ebbene SI! Proprio quei pescatori che da anni sono difesi da pochi ed ignorati da molti). Per quanto concerne il 2° adempimento (completamento del porto commerciale di Sottomonastero), anche in questo caso il relativo onere finanziario è a carico del Socio privato il quale, grazie alla riscossione di un ticket (con esclusione dei residenti e delle attività ad essi collegate) potrà rientrare dei costi sostenuti e ciò “solamente” fino alla concorrenza delle somme spese ( scusate, ma dov’è il business?). Qualcuno, però, sostiene che la Lipari Porto si troverebbe parte delle opere già pronte a titolo di grazioso dono da parte del Comune. Chi sostiene ciò è consapevole di cosa significhi la redazione, la partecipazione e l’adempimento di quanto previsto in un bando di evidenza pubblica? La Società è “comunque “ tenuta a realizzare tutto quanto previsto dal Bando di gara, a prescindere da qualunque opera sia già stata realizzata e che si trovasse, o meno, già funzionante. Anche qui, ci sarebbe da dire che non c’è maggiore sordo di chi non vuole sentire...
Lelio Finocchiaro, consigliere comunale,che in aula ha votato a favore del porto e che ancora oggi è sempre più convinto , per gli evidenti vantaggi per tutta la popolazione dell’arcipelago eoliano che la realizzazione del porto sia l’unica strada che possa far effettuare a Lipari quello scatto di qualità che aspetta da tanti anni , e che non può permettersi di rimandare ulteriormente.
Ulteriore sequestro di artifizi pirotecnici illegali. I carabinieri di Santa Marina Salina arrestano 47enne
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, ed in particolare quelli della Stazione di Santa Marina Salina, hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di detenzione illegale di armi e di materiale esplodente e violazione della normativa sulla caccia, CAMBRIA Domenico, nato e residente in Malfa (ME), cl. 1963.
I militari, che già da tempo avevano avviato una mirata attività investigativa, nella mattinata di ieri, a seguito di una perquisizione domiciliare all’interno dell’abitazione del predetto, hanno rinvenuto artifizi pirotecnici di fabbricazione cinese, di genere vietato, appartenenti alle categorie IV e V, del peso complessivo di kg. 32,00 circa, 21 “bombe carta” fabbricate artigianalmente nonché 13 trappole in ferro per la caccia di fauna selvatica ed in particolare di conigli. Inoltre, conservati all’interno di un congelatore, i militari ritrovavano 21 esemplari di coniglio selvatico, verosimilmente catturati con le predette trappole.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e, stante la flagranza del reato, CAMBRIA Domenico, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), è stato tratto in arresto e presentato al locale Tribunale per la convalida ed il successivo rito direttissimo.
I militari, che già da tempo avevano avviato una mirata attività investigativa, nella mattinata di ieri, a seguito di una perquisizione domiciliare all’interno dell’abitazione del predetto, hanno rinvenuto artifizi pirotecnici di fabbricazione cinese, di genere vietato, appartenenti alle categorie IV e V, del peso complessivo di kg. 32,00 circa, 21 “bombe carta” fabbricate artigianalmente nonché 13 trappole in ferro per la caccia di fauna selvatica ed in particolare di conigli. Inoltre, conservati all’interno di un congelatore, i militari ritrovavano 21 esemplari di coniglio selvatico, verosimilmente catturati con le predette trappole.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e, stante la flagranza del reato, CAMBRIA Domenico, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), è stato tratto in arresto e presentato al locale Tribunale per la convalida ed il successivo rito direttissimo.
Lipari. Per le manifestazioni natalizie è sbarcata la Royal Pipe Band
Bell'evento stamani a Lipari nel contesto delle manifestazioni Natalizie 2010 organizzate dall’amministrazione comunale presieduta da Mariano Bruno.
Nell'isola è sbarcata la “ROYAL PIPE BAND” della Regina Elisabetta II di Gran Bretagna con le classiche cornamuse ccozzesi.
La "Royal Pipe Band" ha sfilato, a suon di marce e canzoni natalizie, lungo il Corso Vittorio Emanuele, Marina Corta, Via Garibaldi, Via Maurolico, Via XXIV Maggio.
Dalla XXIV Maggio ha raggiunto piazza Mazzini e il palazzo municipale dove c'è stato l'incontro-scambio di auguri con il Sindaco, la Giunta Municipale, i Consiglieri Comunali ed il personale dell’Ente.
Da plauso il lavoro degli uomini della polizia municipale che hanno lavorato a fondo per liberare il Corso Vittorio Emanuele da tutte le auto.
Un Corso, così come visibile dalle foto in basso, che presentava, di conseguenza, un aspetto decisamente migliore del solito, più vivibile.
IL VIDEO:
Nell'isola è sbarcata la “ROYAL PIPE BAND” della Regina Elisabetta II di Gran Bretagna con le classiche cornamuse ccozzesi.
La "Royal Pipe Band" ha sfilato, a suon di marce e canzoni natalizie, lungo il Corso Vittorio Emanuele, Marina Corta, Via Garibaldi, Via Maurolico, Via XXIV Maggio.
Dalla XXIV Maggio ha raggiunto piazza Mazzini e il palazzo municipale dove c'è stato l'incontro-scambio di auguri con il Sindaco, la Giunta Municipale, i Consiglieri Comunali ed il personale dell’Ente.
Da plauso il lavoro degli uomini della polizia municipale che hanno lavorato a fondo per liberare il Corso Vittorio Emanuele da tutte le auto.
Un Corso, così come visibile dalle foto in basso, che presentava, di conseguenza, un aspetto decisamente migliore del solito, più vivibile.
IL VIDEO:
A mezzanotte cin-cin sullo Stromboli
Una ventina di turisti saluteranno l'arrivo del nuovo anno nei pressi della vetta dello Stromboli, il vulcano più esplosivo delle isole Eolie. Sulla cima della montagna saranno accompagnati dalle guide Mario Zaia e Antonino Famularo, per un inconsueto cin cin. "Il cratere - ha affermato Zaia - sembra essere pronto a festeggiare con noi. Da alcuni giorni la sua attività 'Stromboliana' (lancio di lapilli incandescenti) è più intensa e quindi sicuramente assisteremo ad uno spettacolo bellissimo, davvero emozionante". L'unico rammarico per gli operatori dell'isola delle Eolie è che, per il disservizio del traghetto 'Laurana' della Siremar, che martedì per un guasto non è partito da Napoli, ben 146 turisti non hanno potuto raggiungere l'arcipelago eoliano. A Stromboli, con mezzi alternativi, ne sono giunti una sessantina. Altri venti hanno scelto altre isole delle Eolie, i restanti hanno cambiato destinazione.
giovedì 30 dicembre 2010
Depuratore e dintorni (di Michele Giacomantonio)
Riceviamo e pubblichiamo:
Leggo questa mattina sui blog una lettera del geom.Aldo Natoli a proposito del costruendo depuratore che mi sento di condividere pienamente. Bisognerebbe chiedersi come mai la sua ubicazione, una volta prevista a Monte Rosa, sia stata spostata a Canneto dentro. In realtà Canneto dentro è stata l'ultima scelta mentre prima si era tentato di insediarlo a fianco alla galleria. Cioè, dovunque purchè non fosse Monte Rosa. Perchè? Per ragioni di economia? Giustamente Natoli considera che i costi per Monte Rosa sarebbero distribuiti su vari progetti e d'altronde depuratori scavanti nella montagna in Italia ne esistono e finanziati dal Ministero dell'ambiente. Io ho un dubbio o piuttosto un ...sospetto ( ma a pensare male...). Non è che la collocazione a Monte Rosa sia stata scartata a priori perchè quella zona era stata scelta dalla Lotti spa che aveva vinto la gara indetta dal Comune di Lipari nel 2000? Non è perchè questa era l'unica motivazione addotta perchè, dopo vari anni di progettazione, si decideva improvvisamente di abbandonare quel progetto e dare l'incarico alla Sogesid? La scelta veniva fatta dal Sindaco che intanto era stato nominato Commissario per l'emergenza, Pelagi è arrivato dopo. Prima di supporto al sindaco-commissario e poi con intestazione diretta della responsabilità.
Mi sembra di ricordare, ma potrei ricordare male, che quando in Consiglio fu chiesto al Sindaco come mai si era abbandonata la Lotti spa e si era optato per la Sogesid la risposta fu: "Perchè l'ha voluta il Ministero dell'ambiente". E' vero che il Sindaco diede questa risposta? E quando si riferiva al Ministero dell'ambiente a chi pensava? Al Ministro Mattioli, che allora presiedeva il dicastero, o ad un direttore generale. Ricordo che in ordine alla vicenda dei depuratori e del ciclo dell'acqua ed altro anche io, quand'ero Sindaco, ebbi consigli pressanti da parte di direttori generali di quel Ministero. Consigli che ho accolto quando li ritenevo utili per il Comune come fu per le energie rinnovabili o per il progetto di Ecosviluppo Eolie, ma che respinsi decisamente quando mi pareva che ci portassero in vicolo cieco. Come in un vicolo cieco ci ha portato questa improvvida decisione del Sindaco- Commissario di ignorare il lavoro fatto dalla Lotti spa - a cui lui stesso per ben tre anni aveva dato i benestare - e di affidare lo stesso incarico, senza gara e senza concorso, alla Sogesid solo perchè società a partecipazione del Ministero dell'ambiente. Stesso incarico? Il progetto della Lotti prevedeva di affrontare e risolvere per le nostre isole il problema completo del ciclo dell'acqua con il potenziamento del dissalatore di Lipari che doveva servire anche a Vulcano, collegato con una condotta sottomarina già finanziata e per la quale era stato già espletato un appalto concorso, e il recupero delle acque reflue da utilizzare in agricoltura. Oggi si sente parlare di realizzare un dissalatore anche a Vulcano mentre non ho sentito più niente sul recupero delle acque reflue.Però in compenso si sono persi almeno otto anni col rischio che da un momento all'altro Tremonti si riprenda le somme stanziate e comunque con i gravi oneri che continuano a pesare sullo stato per il servizio con le navi cisterne.
Michele Giacomantonio
Leggo questa mattina sui blog una lettera del geom.Aldo Natoli a proposito del costruendo depuratore che mi sento di condividere pienamente. Bisognerebbe chiedersi come mai la sua ubicazione, una volta prevista a Monte Rosa, sia stata spostata a Canneto dentro. In realtà Canneto dentro è stata l'ultima scelta mentre prima si era tentato di insediarlo a fianco alla galleria. Cioè, dovunque purchè non fosse Monte Rosa. Perchè? Per ragioni di economia? Giustamente Natoli considera che i costi per Monte Rosa sarebbero distribuiti su vari progetti e d'altronde depuratori scavanti nella montagna in Italia ne esistono e finanziati dal Ministero dell'ambiente. Io ho un dubbio o piuttosto un ...sospetto ( ma a pensare male...). Non è che la collocazione a Monte Rosa sia stata scartata a priori perchè quella zona era stata scelta dalla Lotti spa che aveva vinto la gara indetta dal Comune di Lipari nel 2000? Non è perchè questa era l'unica motivazione addotta perchè, dopo vari anni di progettazione, si decideva improvvisamente di abbandonare quel progetto e dare l'incarico alla Sogesid? La scelta veniva fatta dal Sindaco che intanto era stato nominato Commissario per l'emergenza, Pelagi è arrivato dopo. Prima di supporto al sindaco-commissario e poi con intestazione diretta della responsabilità.
Mi sembra di ricordare, ma potrei ricordare male, che quando in Consiglio fu chiesto al Sindaco come mai si era abbandonata la Lotti spa e si era optato per la Sogesid la risposta fu: "Perchè l'ha voluta il Ministero dell'ambiente". E' vero che il Sindaco diede questa risposta? E quando si riferiva al Ministero dell'ambiente a chi pensava? Al Ministro Mattioli, che allora presiedeva il dicastero, o ad un direttore generale. Ricordo che in ordine alla vicenda dei depuratori e del ciclo dell'acqua ed altro anche io, quand'ero Sindaco, ebbi consigli pressanti da parte di direttori generali di quel Ministero. Consigli che ho accolto quando li ritenevo utili per il Comune come fu per le energie rinnovabili o per il progetto di Ecosviluppo Eolie, ma che respinsi decisamente quando mi pareva che ci portassero in vicolo cieco. Come in un vicolo cieco ci ha portato questa improvvida decisione del Sindaco- Commissario di ignorare il lavoro fatto dalla Lotti spa - a cui lui stesso per ben tre anni aveva dato i benestare - e di affidare lo stesso incarico, senza gara e senza concorso, alla Sogesid solo perchè società a partecipazione del Ministero dell'ambiente. Stesso incarico? Il progetto della Lotti prevedeva di affrontare e risolvere per le nostre isole il problema completo del ciclo dell'acqua con il potenziamento del dissalatore di Lipari che doveva servire anche a Vulcano, collegato con una condotta sottomarina già finanziata e per la quale era stato già espletato un appalto concorso, e il recupero delle acque reflue da utilizzare in agricoltura. Oggi si sente parlare di realizzare un dissalatore anche a Vulcano mentre non ho sentito più niente sul recupero delle acque reflue.Però in compenso si sono persi almeno otto anni col rischio che da un momento all'altro Tremonti si riprenda le somme stanziate e comunque con i gravi oneri che continuano a pesare sullo stato per il servizio con le navi cisterne.
Michele Giacomantonio
Sparanello (Canneto) Ripulito il belvedere ma...è solo il primo passo
Ripulito dopo ben due anni il belvedere che da Sparanello consente di spaziare sulla baia di Canneto. Uno spazio di grande valenza, sia dal punto di vista panoramico che in caso di congestionamento del traffico (frequente in quella zona specie d'estate).
La necessità di un intervento era stato evidenziato dal giornale.
Su input dell'ispettore di polizia municipale Franco Ficarra l'intervento è stato effettuato stamani dagli operai comunali Biviano, Iacono e Lo Schiavo.
Adesso occorre un ulteriore intervento: cioè ripristinare i sedili in muratura che si trovano in quello slargo e che non versano in buone condizioni. Facciamo in questo senso appello all'amministrazione comunale.
LIPARI&DEPURATORE. LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL’AMBIENTE ON. STEFANIA PRESTIGIACOMO di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Sono certo che nel conferire incarico di Commissario Delegato al Dott. Luigi Pelaggi, del quale abbiamo appreso le capacità dal programma Reporter trasmesso da Rai 3, la S.S. abbia voluto privilegiare la Sua determinazione e la Sua particolare considerazione per l’Ambiente. Sono altrettanto certo che la S.S. non gli abbia conferito carta bianca per operare in dispregio del paesaggio e delle leggi della Repubblica della quale un Ministro è uno dei massimi rappresentanti. Orbene il Comune di Lipari si è dotato di un Piano Regolatore Generale, vanto dell’attuale Primo Cittadino, che individua le aree destinate alla collocazione dei vari servizi. Nel caso specifico il depuratore è stato ubicato nella zona di Monterosa unitamente al dissalatore ed alla centrale elettrica. E per tale destinazione sono stati spesi già dal Comune di Lipari diversi soldini. Ma guarda caso il Dott. Pelaggi ha deciso di trasferire l’ubicazione del depuratore da Monterosa, località che non arreca alcun pregiudizio all’ambiente ed ai cittadini, a Canneto Dentro con un progetto per il quale i vari Enti preposti ai vincoli hanno esposto il loro parere mediante l’utilizzo di un CD carente di diversi elaborati, secondo quanto ci è stato riferito. Progetto che dalla mozione trasmessa al Consiglio Comunale dal Presidente Pino Longo si evince che non solo deturpa il paesaggio, ma viola la normativa urbanistica, ambientale (Valutazione di incidenza per i siti SIC e ZPS) e soprattutto quella sanitaria (distanza dalle abitazioni). Sorprende come nonostante ciò i Tecnici comunali, il Sanitario, la Soprintendenza BB.CC .AA. ed il rappresentante della Regione abbiano dato il loro parere favorevole in fase di Conferenza dei Servizi. Che un Commissario ministeriale abbia il compito di agire con decisione per snellire le varie procedure burocratiche è sicuramente condivisibile. Ma che abbia il potere di agire senza rispettare le leggi dello Stato e senza tutelare l’ambiente e gli interessi degli abitanti che con 350 firme hanno manifestato il loro dissenso sulla localizzazione dell’impianto, nutro molti dubbi. La motivazione che ha condizionato lo spostamento dell’impianto sembra essere stata l’incidenza economica per la realizzazione della strada a mare. Ma se consideriamo che l’infrastruttura consentirebbe l’accesso ad altri impianti quali il dissalatore e la centrale elettrica, che comunque dovranno essere allocati in quell’area, la spesa diventa senz’altro compatibile. In atto soltanto il costo del dissalatore è di circa 9.000 milioni di euro, che lieviterà notevolmente con tutte le opere annesse. Soltanto al Responsabile RUP dovrebbero andare ben 600.000 Euro. Naturalmente ci saranno anche gli assistenti RUP dei quali presto conosceremo i nomi. Quindi un impegno economico che andrebbe speso senza alcuna forzatura, considerati i rischi di preoccupanti infiltrazioni di varia natura sui quali il Dott. Pelaggi deve ben vigilare senza paventare sanzioni e danni di natura economica per il Comune se non viene realizzato l’impianto nel luogo dove nessuno lo vuole. Egregio Signor Ministro, credo che non cittadini residenti abbiamo il diritto di conoscere le reali ragioni dello spostamento d’ubicazione dell’impianto. I motivi per i quali i terreni di Monterosa non si devono toccare. I motivi per i quali il Dott. Pelaggi, anche se Commissario Delegato, può operare in violazione delle citate normative.
mercoledì 29 dicembre 2010
Per la scuola calcio della Ludica un giorno da ricordare. A Messina incontro con il Siena.
I giovani, gli allenatori e i dirigenti della Scuola calcio della Ludica Lipari hanno fatto visita ieri pomeriggio, prima dell'allenamento, alla formazione del Siena, società con la quale la società eoliana è affiliata. Per i ragazzini liparesi è stata una grande festa. L'incontro si è svolto allo stadio "San Filippo" di Messina, dove i bambini hanno accolto all'ingresso i giocatori bianconeri e si sono poi intrattenuti con il presidente Massimo Mezzaroma, l'allenatore Antonio Conte e il direttore sportivo Giorgio Perinetti.
"Abbiamo un grande rapporto con questa terra, come testimonia l'affiliazione della Ludica Lipari e la scelta di venire a Messina - ha detto Mezzaroma -. Siamo stati accolti benissimo e abbiamo trovato una situazione ottimale per lavorare, a partire dalla grande disponibilità mostrata dall'amministrazione comunale messinese". "Sono molto contento che siete venuti a trovarci, perché mi rivedo in voi quando ho iniziato a giocare - ha detto il tecnico bianconero -. Vi raccomando di conciliare sempre la passione per il calcio con lo studio e con i valori che contano nella vita, in particolare il rispetto per i vostri compagni e allenatori". Ai giornalisti presenti all'iniziativa, Conte ha parlato della scelta del ritiro a Messina: "E' un'ottima esperienza, considerando che il maltempo sta colpendo tutta l'Italia e qui possiamo lavorare bene. Dispiace solo che una grande piazza come Messina non sia più rappresentata nel calcio professionistico: tifo sempre per le squadre del sud e questa città meriterebbe di tornare ad alti livelli".
Grande la soddisfazione del presidente della Ludica, Peppe Cirino e degli altri dirigenti eoliani per una giornata che, anche per il sorriso stampato sul volto dei ragazzi della scuola calcio, li ripaga dalle recenti amarezze e "stranezze" subite nel campionato di prima categoria
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martedì 28 dicembre 2010
L’Amministrazione Comunale di Lipari, condannata dal Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale.
Comunicato Stampa a cura di Francesco Ficarra - R.S.U. eletto nel Comune di Lipari nella lista del C.S.A.
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Barcellona P.G. in data 17/12/2010, ha depositato la sentenza con cui ha condannato l’Amministrazione Comunale Liparese all’annullamento della Delibera di G.M. N.74 del 16/07/2010.
Il dispositivo è frutto del ricorso avanzato ex art. 28 Legge 20 maggio 1970, n.300, per violazione delle norme che regolano le relazioni sindacali, dal Coordinatore Provinciale del C.S.A. Regioni e Autonomie Locali, Dott. Pietro Fotia.
Nel caso di specie, l’Amministrazione Bruno aveva adottato il suddetto deliberato, avente ad oggetto: PROGRAMMA TRIENNALE FABBISOGNO DI PERSONALE 2010/2012 E PIANO ANNUALE ASSUNZIONI ANNO 2010, senza la preventiva informazione alle OO.SS. .
Al ricorso si è giunti poiché alla Diffida presentata dal Coordinatore Provinciale, Dott. Fotia (introitata al protocollo generale dell’Ente al N.27123 del 25/08/2010), per la revocare, con effetto immediato, della delibera “de qua”, l’Amministrazione aveva fatto “orecchio da mercante”.
Con la Delibera di G.M. N.74/2010, l’Amministrazione Comunale, ancora una volta, aveva stralciato dal piano assunzioni i posti di categoria “D”, relativi agli Specialisti di Vigilanza, già previsti dall’ultimo piano annuale assunzioni anno 2008 (cfr. Delibera di G.M. N.100 del 24/09/2008), come al solito disatteso, solo ed esclusivamente per la progressione di carriera del personale di vigilanza.
Ciò posto, in adesione al decreto esecutivo del Giudice del Lavoro, l’Amministrazione Comunale, intenderebbe riadottare in sanatoria la delibera di G.M. n.74 del 16/07/2010 e, per tale motivo, con nota prot.46163 del 27/12/2010, ha indetto una riunione sindacale per venerdì 31/12/2010 alle ore 11,00 (chissà perché l’ultimo giorno dell’anno), ma a tal proposito è re-intervenuto il Coordinatore Provinciale del C.S.A. con nota prot.200/CSA, introitata al protocollo generale dell’Ente al N.46533 del 28/12/2010, che si allega in copia.
E’ appena il caso di ricordare che l’area di vigilanza è l’unico Servizio dei quattro Settori comunali, a non annoverare alcuna figura professionale di categoria “D”, pertanto, in caso di assenza del Comandante Dirigente, il Corpo di Polizia Municipale di Lipari, si ritroverebbe nuovamente orfano di Ufficiali.
LA NOTA CHE IL DOTT: PIETRO FOTIA COORDINATORE PROVINCIALE DEL C.S.A. (Coordinamento Sindacale Autonomo) HA INVIATO AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI ED AVENTE PER OGGETTO: riscontro nota del 27 dicembre 2010 n. prot. 46163
Il sottoscritto dr. Pietro Fotia, nella qualità di coordinatore provinciale del CSA Coordinamento Sindacale Autonomo Provinciale di Messina, con riferimento alla nota di cui all'oggetto, con la quale Codesto Ente ha convocato la scrivente O.S. per il 31 dicembre c.a. “per la riadozione in sanatoria delibera di G.M. n. 74 del 16 luglio 2010” rappresenta l'impossibilità del sottoscritto n.q. di potere partecipare, stante la sussistenza di improrogabili e pregressi impegni istituzionali, talché, invita Codesto Ente a volere rinviare la predetta riunione ad altra data da comunicare con congruo anticipo.
A detto fine, peraltro, lo scrivente evidenzia come, in ogni caso, la superiore deliberazione, allo stato annullata dal Giudice del Lavoro di Barcellona P.G. con ordinanza del 17 dicembre 2010, e, dunque, priva di effetto alcuno, non potrebbe, comunque, essere riadottata - men che mai in sanatoria - dovendo la stessa essere preceduta dalla tempestiva comunicazione da parte di Codesto Ente, o meglio del dirigente competente, alle OO.SS. “dell'individuazione dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali alle strutture cui sono preposti” ex comma 4 bis dell'articolo 6 del D. Lgs. 165/2001.
In particolare, come ben noto a Codesto Ente, la suddetta comunicazione, essendo prodromica alla discussione del piano triennale del fabbisogno del personale, dovrebbe avere come oggetto, stante la evidente carenza, i profili relativi alle categorie D (ed in specie Istruttore direttivo di vigilanza) e B.
Si rammenta, infine, che la violazione del superiore “modus procedendi” determinerebbe, in ogni caso, la violazione delle prerogative sindacali della scrivente, rendendo, dunque, viziato in nuce l'eventuale emanando atto.
Auspicando, pertanto, che simili contegni, già censurati da questa O.S., non abbiano più a ripetersi, e che, di contro, prevalga il rispetto delle norme vigenti nell'ambito delle relazioni sindacali, lo scrivente, nella qualità, resta in attesa di siffatte comunicazioni, avvertendo, al contempo Codesto Ente che l'adozione di qualsivoglia atto in difformità con il “dictum” del Giudice di cui alla ordinanza ex art. 28 Legge 300/1970, costituirà ex se violazione di un provvedimento legalmente impartito dall'Autorità giudiziaria punibile ai sensi e per gli effetti dell'art. 388 c.p. .
In attesa di urgente riscontro in merito si porgono cordiali saluti
IL COORDINATORE PROVINCIALE
dott. Pietro Fotia
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Barcellona P.G. in data 17/12/2010, ha depositato la sentenza con cui ha condannato l’Amministrazione Comunale Liparese all’annullamento della Delibera di G.M. N.74 del 16/07/2010.
Il dispositivo è frutto del ricorso avanzato ex art. 28 Legge 20 maggio 1970, n.300, per violazione delle norme che regolano le relazioni sindacali, dal Coordinatore Provinciale del C.S.A. Regioni e Autonomie Locali, Dott. Pietro Fotia.
Nel caso di specie, l’Amministrazione Bruno aveva adottato il suddetto deliberato, avente ad oggetto: PROGRAMMA TRIENNALE FABBISOGNO DI PERSONALE 2010/2012 E PIANO ANNUALE ASSUNZIONI ANNO 2010, senza la preventiva informazione alle OO.SS. .
Al ricorso si è giunti poiché alla Diffida presentata dal Coordinatore Provinciale, Dott. Fotia (introitata al protocollo generale dell’Ente al N.27123 del 25/08/2010), per la revocare, con effetto immediato, della delibera “de qua”, l’Amministrazione aveva fatto “orecchio da mercante”.
Con la Delibera di G.M. N.74/2010, l’Amministrazione Comunale, ancora una volta, aveva stralciato dal piano assunzioni i posti di categoria “D”, relativi agli Specialisti di Vigilanza, già previsti dall’ultimo piano annuale assunzioni anno 2008 (cfr. Delibera di G.M. N.100 del 24/09/2008), come al solito disatteso, solo ed esclusivamente per la progressione di carriera del personale di vigilanza.
Ciò posto, in adesione al decreto esecutivo del Giudice del Lavoro, l’Amministrazione Comunale, intenderebbe riadottare in sanatoria la delibera di G.M. n.74 del 16/07/2010 e, per tale motivo, con nota prot.46163 del 27/12/2010, ha indetto una riunione sindacale per venerdì 31/12/2010 alle ore 11,00 (chissà perché l’ultimo giorno dell’anno), ma a tal proposito è re-intervenuto il Coordinatore Provinciale del C.S.A. con nota prot.200/CSA, introitata al protocollo generale dell’Ente al N.46533 del 28/12/2010, che si allega in copia.
E’ appena il caso di ricordare che l’area di vigilanza è l’unico Servizio dei quattro Settori comunali, a non annoverare alcuna figura professionale di categoria “D”, pertanto, in caso di assenza del Comandante Dirigente, il Corpo di Polizia Municipale di Lipari, si ritroverebbe nuovamente orfano di Ufficiali.
LA NOTA CHE IL DOTT: PIETRO FOTIA COORDINATORE PROVINCIALE DEL C.S.A. (Coordinamento Sindacale Autonomo) HA INVIATO AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI ED AVENTE PER OGGETTO: riscontro nota del 27 dicembre 2010 n. prot. 46163
Il sottoscritto dr. Pietro Fotia, nella qualità di coordinatore provinciale del CSA Coordinamento Sindacale Autonomo Provinciale di Messina, con riferimento alla nota di cui all'oggetto, con la quale Codesto Ente ha convocato la scrivente O.S. per il 31 dicembre c.a. “per la riadozione in sanatoria delibera di G.M. n. 74 del 16 luglio 2010” rappresenta l'impossibilità del sottoscritto n.q. di potere partecipare, stante la sussistenza di improrogabili e pregressi impegni istituzionali, talché, invita Codesto Ente a volere rinviare la predetta riunione ad altra data da comunicare con congruo anticipo.
A detto fine, peraltro, lo scrivente evidenzia come, in ogni caso, la superiore deliberazione, allo stato annullata dal Giudice del Lavoro di Barcellona P.G. con ordinanza del 17 dicembre 2010, e, dunque, priva di effetto alcuno, non potrebbe, comunque, essere riadottata - men che mai in sanatoria - dovendo la stessa essere preceduta dalla tempestiva comunicazione da parte di Codesto Ente, o meglio del dirigente competente, alle OO.SS. “dell'individuazione dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali alle strutture cui sono preposti” ex comma 4 bis dell'articolo 6 del D. Lgs. 165/2001.
In particolare, come ben noto a Codesto Ente, la suddetta comunicazione, essendo prodromica alla discussione del piano triennale del fabbisogno del personale, dovrebbe avere come oggetto, stante la evidente carenza, i profili relativi alle categorie D (ed in specie Istruttore direttivo di vigilanza) e B.
Si rammenta, infine, che la violazione del superiore “modus procedendi” determinerebbe, in ogni caso, la violazione delle prerogative sindacali della scrivente, rendendo, dunque, viziato in nuce l'eventuale emanando atto.
Auspicando, pertanto, che simili contegni, già censurati da questa O.S., non abbiano più a ripetersi, e che, di contro, prevalga il rispetto delle norme vigenti nell'ambito delle relazioni sindacali, lo scrivente, nella qualità, resta in attesa di siffatte comunicazioni, avvertendo, al contempo Codesto Ente che l'adozione di qualsivoglia atto in difformità con il “dictum” del Giudice di cui alla ordinanza ex art. 28 Legge 300/1970, costituirà ex se violazione di un provvedimento legalmente impartito dall'Autorità giudiziaria punibile ai sensi e per gli effetti dell'art. 388 c.p. .
In attesa di urgente riscontro in merito si porgono cordiali saluti
IL COORDINATORE PROVINCIALE
dott. Pietro Fotia
SICILIA&FIERE di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Sicuramente sarò un nostalgico avendo seguito il settore fieristico internazionale dal 1974. Ma non credo però di essere miope nel non guardare al futuro dal momento che dai dati che ci fornisce l’Agenzia Italia-ENIT si rileva che le Borse del Turismo nel Mondo sono sempre in aumento, e così anche i partecipanti. Continuo quindi a pensare che l’assenza della Regione Sicilia alla BIT di Milano, anche come semplice azione di regia e di coordinamento, produrrà effetti negativi. Se a conti fatti la partecipazione all’edizione 2011 poteva costare ben 410 mila euro in meno rispetto a quella del 2010 è evidente che lo spreco in questi ultimi anni è stato notevole. Dobbiamo quindi dirci la verità affermando che la macchina della promozione turistica siciliana subisce un freno a causa di una cattiva politica gestionale dell’Assessorato al Turismo. Naturalmente sono pienamente d’accordo che bisogna ricercare nuove forme di promozione e commercializzazione del prodotto turistico. Ma queste non possono essere sostitutive delle Fiere. In ultimo mi permetto ribadire che la mia considerazione negativa sugli eventi organizzati in Sicilia è dettata dai risultati fatti registrare dalla “BTS - Borsa del Turismo Siciliana”, dalla “BTM - Borsa del Turismo del Mediterraneo” e da “Medivacanze”. La riuscita di un evento internazionale ed il suo perdurare nel tempo si basa principalmente sull’apporto di una struttura consolidata nel tempo con una visione a 360° del Mondo. Non mi sembra che la Fiera di Palermo in questi anni si sia guadagnata queste prerogative. Il rischio che si corre quindi è quello di produrre nuove gigantesche spese senza centrare alcun obiettivo. Gli stessi interrogativi che vengono posti dimostrano del procedere con approssimazione nell’organizzare l’evento, che comunque potrà dare eventuali frutti nel 2012
Ginostra: "Qui non è mancato mulla". Ci scrive Vincenzo Lo Schiavo
Caro direttore ,ho letto con rammarico le "m......te" scritte su qualche giornale on line.
A ginostra non ci è mancato neanche il pane, viste le previsioni ce ne siamo fatti una scorta tutti. Carne e pesce riempivano il congelatore; panettoni e spumante a volontà.
Ma della spazzatura finita in mare e del relativo inquinamento non se ne parla!
Vincenzo Li Schiavo
NDD - Come al solito, caro amico Enzo qualcuno per fare lo "scoop" (forse per lui queste notizie lo sono) si finisce per rendere agli occhi del mondo Ginostra ancora più "remota" di quanto sia.
Per fortuna c'è chi come noi non corre dietro alle fantasie e cerca di riportare la verità.
Sarà un caso che siamo tra i pochi a non avere scritto che praticamente eravate senza nulla!
Per l'immondizia ne prendiamo atto. Rilanciamo la notizia sperando che si possa veramente porre fine a questo schifo!
A ginostra non ci è mancato neanche il pane, viste le previsioni ce ne siamo fatti una scorta tutti. Carne e pesce riempivano il congelatore; panettoni e spumante a volontà.
Ma della spazzatura finita in mare e del relativo inquinamento non se ne parla!
Vincenzo Li Schiavo
NDD - Come al solito, caro amico Enzo qualcuno per fare lo "scoop" (forse per lui queste notizie lo sono) si finisce per rendere agli occhi del mondo Ginostra ancora più "remota" di quanto sia.
Per fortuna c'è chi come noi non corre dietro alle fantasie e cerca di riportare la verità.
Sarà un caso che siamo tra i pochi a non avere scritto che praticamente eravate senza nulla!
Per l'immondizia ne prendiamo atto. Rilanciamo la notizia sperando che si possa veramente porre fine a questo schifo!
Sanità in Sicilia: 4000 assunzioni, meno tasse e ticket. Lo ha annunciato Lombardo
Meno tasse per i siciliani, ampliamento dell'esenzione dal ticket e bandi per l'assunzione di circa 4.000 operatori sanitari, 2500 dei quali in tempi brevissimi: sono questi i tre importanti provvedimenti annunciati oggi dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e dall'assessore regionale per la Sanita', Massimo Russo, nel corso di una conferenza stampa che si e' tenuta a Palazzo d'Orleans, nel corso della quale e' stato anche presentata la bozza del nuovo Piano sanitario regionale 2011 - 2013 e il programma degli investimenti. Grazie a un avanzo di gestione del servizio sanitario per l'esercizio finanziario 2009, che ammonta ad almeno 21 milioni di euro, la pressione fiscale per l'anno di imposta 2010 nei confronti dei cittadini siciliani e delle imprese che hanno sede nell'isola verra' alleggerita attraverso la riduzione dell'addizionale delle aliquote Irap e Irpef. In termini percentuali, l'addizionale Irap sara' ridotta dell o 0,15% mentre l'addizionale Irpef avra' una riduzione dello 0,03%.
A partire dall'1 gennaio 2011 sara' anche ampliata la fascia di esenzione dal pagamento del ticket per la specialistica ambulatoriale: e' in via di definizione il decreto con il quale sara' garantita l'esenzione a quasi due terzi della popolazione siciliana. I bandi concorso per l'assunzione di circa 2.500 operatori della sanita' (1.097 della dirigenza medica e 1.420 del comparto) saranno pubblicati venerdi' 31 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE: Il disegno di legge per la rideterminazione delle aliquote, che sara' all'esame della prossima giunta di Governo, fissa l'aliquota Irap al 4,67% contro l'attuale 4,82%. L'Irpef viene invece fissata all'1,37% (attualmente e' dell'1,40%). La riduzione e' stata resa possibile dall'ottima gestione del Fondo sanitario regionale che ha permesso di raggiungere l'equilibrio economico programmato dal Piano di Rientro. La cifra di 21 milioni di euro rappresenta in realta' una stima prudenziale, secondo le ultime indicazioni l'avanzo di gestione potrebbe essere piu' cospicuo. Entro il 31 ottobre 2011 gli assessori regionali per la Salute e all'Economia, di concerto, potranno adottare per il 2012 (anno di imposta 2011) un provvedimento di mantenimento o di ulteriore riduzione delle aliquote. Il provvedimento di legge, dopo l'approvazione della Giunta, dovra' seguire l'iter parlamentare ed essere approvato all'Ars.
ESENZIONE DAL TICKET: Il provvedimento che e' in corso di allestimento mira a esentare dal pagamento del ticket sulla diagnostica un numero molto piu' elevato di siciliani e si attestera' su un valore ISEE pari a quello di un soggetto con un reddito annuo di 30.000 euro, con abitazione e autovettura di proprieta', moglie e due figli a carico. Dalle simulazioni effettuate, la determinazione del valore ISEE - meccanismo piuttosto complesso - dovrebbe assicurare l'esenzione dal ticket al 65% dei siciliani e un costo per il sistema sanitario di circa 40 milioni che secondo la valutazione degli esperti del settore finanziario sara' assolutamente sostenibile. La Regione oltretutto sta attivando una serie di interventi per il potenziamento del sistema dei controlli e proprio nei mesi scorsi l'assessore Russo ha firmato un protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza che mira a individuare un cospicuo numero di evasori.
Nel 2009 il ticket riscosso, sia da strutture private convenzionate che da strutture pubbliche, ammonta a 79 milioni di euro.
NUOVE ASSUNZIONI: In attesa che venga completato l'iter di approvazione di tutte le piante organiche e in esecuzione di una precisa direttiva assessoriale del 3 dicembre scorso, le aziende sanitarie siciliane - consorziate nei due bacini della Sicilia occidentale e della Sicilia orientale - hanno bandito i concorsi per l'assunzione in tempi brevissimi di 2.507 unita' lavorative tra dirigenza medica e comparto. I bandi di gara saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana di venerdi' 31 dicembre e sono stati concepiti per assicurare trasparenza nelle assunzioni ed estrema rapidita' nella compilazione delle graduatorie.
Dopo gli incontri con le organizzazioni sindacali regionali, e' stato deciso che per il comparto saranno equamente divisi i posti a concorso tra personale a tempo determinato e personale in mobilita' regionale ed extraregionale (con precedenza alla mobilita' regionale). Le figure professionali inserite nei bandi del comparto sono quelle di infermiere (1.138 posti in totale nei due bacini), tecnico di radiologia (117), fisioterapista (105) e ostetrica (60) per un totale di 1.420 unita'.
Per quanto riguarda la dirigenza medica, le 1.087 assunzioni saranno effettuate attraverso lo scorrimento delle graduatorie (147), i concorsi (606) e la mobilita' (334). Sara' cosi' colmata una vistosa carenza d'organico che negli ultimi anni ha riguardato soprattutto la Sicilia orientale.
Altre figure professionali saranno assunte nel 2011 con ulteriori concorsi, portando il totale dei nuovi assunti a circa 4.000 unita'. Con l'espletamento dei concorsi sara' finalmente possibile mettere a regime tutte le strutture del sistema regionale, da un lato garantendo agli operatori sanitari di lavorare nelle migliori condizioni e con forti motivazioni professionali e dall'altro offrendo ai cittadini prestazioni di maggiore qualita', sicurezza e rapidita'.
A partire dall'1 gennaio 2011 sara' anche ampliata la fascia di esenzione dal pagamento del ticket per la specialistica ambulatoriale: e' in via di definizione il decreto con il quale sara' garantita l'esenzione a quasi due terzi della popolazione siciliana. I bandi concorso per l'assunzione di circa 2.500 operatori della sanita' (1.097 della dirigenza medica e 1.420 del comparto) saranno pubblicati venerdi' 31 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE: Il disegno di legge per la rideterminazione delle aliquote, che sara' all'esame della prossima giunta di Governo, fissa l'aliquota Irap al 4,67% contro l'attuale 4,82%. L'Irpef viene invece fissata all'1,37% (attualmente e' dell'1,40%). La riduzione e' stata resa possibile dall'ottima gestione del Fondo sanitario regionale che ha permesso di raggiungere l'equilibrio economico programmato dal Piano di Rientro. La cifra di 21 milioni di euro rappresenta in realta' una stima prudenziale, secondo le ultime indicazioni l'avanzo di gestione potrebbe essere piu' cospicuo. Entro il 31 ottobre 2011 gli assessori regionali per la Salute e all'Economia, di concerto, potranno adottare per il 2012 (anno di imposta 2011) un provvedimento di mantenimento o di ulteriore riduzione delle aliquote. Il provvedimento di legge, dopo l'approvazione della Giunta, dovra' seguire l'iter parlamentare ed essere approvato all'Ars.
ESENZIONE DAL TICKET: Il provvedimento che e' in corso di allestimento mira a esentare dal pagamento del ticket sulla diagnostica un numero molto piu' elevato di siciliani e si attestera' su un valore ISEE pari a quello di un soggetto con un reddito annuo di 30.000 euro, con abitazione e autovettura di proprieta', moglie e due figli a carico. Dalle simulazioni effettuate, la determinazione del valore ISEE - meccanismo piuttosto complesso - dovrebbe assicurare l'esenzione dal ticket al 65% dei siciliani e un costo per il sistema sanitario di circa 40 milioni che secondo la valutazione degli esperti del settore finanziario sara' assolutamente sostenibile. La Regione oltretutto sta attivando una serie di interventi per il potenziamento del sistema dei controlli e proprio nei mesi scorsi l'assessore Russo ha firmato un protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza che mira a individuare un cospicuo numero di evasori.
Nel 2009 il ticket riscosso, sia da strutture private convenzionate che da strutture pubbliche, ammonta a 79 milioni di euro.
NUOVE ASSUNZIONI: In attesa che venga completato l'iter di approvazione di tutte le piante organiche e in esecuzione di una precisa direttiva assessoriale del 3 dicembre scorso, le aziende sanitarie siciliane - consorziate nei due bacini della Sicilia occidentale e della Sicilia orientale - hanno bandito i concorsi per l'assunzione in tempi brevissimi di 2.507 unita' lavorative tra dirigenza medica e comparto. I bandi di gara saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana di venerdi' 31 dicembre e sono stati concepiti per assicurare trasparenza nelle assunzioni ed estrema rapidita' nella compilazione delle graduatorie.
Dopo gli incontri con le organizzazioni sindacali regionali, e' stato deciso che per il comparto saranno equamente divisi i posti a concorso tra personale a tempo determinato e personale in mobilita' regionale ed extraregionale (con precedenza alla mobilita' regionale). Le figure professionali inserite nei bandi del comparto sono quelle di infermiere (1.138 posti in totale nei due bacini), tecnico di radiologia (117), fisioterapista (105) e ostetrica (60) per un totale di 1.420 unita'.
Per quanto riguarda la dirigenza medica, le 1.087 assunzioni saranno effettuate attraverso lo scorrimento delle graduatorie (147), i concorsi (606) e la mobilita' (334). Sara' cosi' colmata una vistosa carenza d'organico che negli ultimi anni ha riguardato soprattutto la Sicilia orientale.
Altre figure professionali saranno assunte nel 2011 con ulteriori concorsi, portando il totale dei nuovi assunti a circa 4.000 unita'. Con l'espletamento dei concorsi sara' finalmente possibile mettere a regime tutte le strutture del sistema regionale, da un lato garantendo agli operatori sanitari di lavorare nelle migliori condizioni e con forti motivazioni professionali e dall'altro offrendo ai cittadini prestazioni di maggiore qualita', sicurezza e rapidita'.
Di tutto un po
Provinciale per Pianoconte. Nel pomeriggio potrebbe essere riaperta - Nel pomeriggio dovrebbe essere riaperta al traffico la strada provinciale che conduce a Pianoconte, chiusa all'altezza del bivio per Pianogreca- Monte.
Da stamani sono in corso i lavori per mettere in sicurezza il costone dal quale si sono staccati massi giganti che rischiavano di finire sulla strada.
In alternativa, tra disagi non indifferentii, il traffico, in questi giorni, è stato dirottato sulla stradella di Pianogreca
Da stamani sono in corso i lavori per mettere in sicurezza il costone dal quale si sono staccati massi giganti che rischiavano di finire sulla strada.
In alternativa, tra disagi non indifferentii, il traffico, in questi giorni, è stato dirottato sulla stradella di Pianogreca
"A tutto c'è un limite e con la Ludica è stato superato". Ci scrive capitan Currò
Riceviamo e pubblichiamo:
Scrivo con rammarico queste poche righe,nella speranza che i miei interlocutori afferrino il senso delle mie parole e non se ne abbiano a male.
Domenica scorsa abbiamo giocato una delle partite piu’incredibili e assurde che io ricordi. Di fronte a noi, il Sacro Cuore capolista,baldanzoso e convinto della propria forza. Giochiamo una gran gara,andiamo in vantaggio e sprechiamo l’inverosimile, fino ad essere raggiunti a superati al minuto 96 per una evidente svista dell’arbitro.
A fine gara gli animi sono molto agitati per ovvi motivi. Due dei nostri compagni si fratturano entrambi la tibia(incredibile!)e uno di loro giace ancora sulla pista in attesa dei soccorsi,chiamati almeno da mezz’ora!
In tutto questo trambusto il direttore di gara, Sig.Restuccia, riesce ad uscire senza difficolta’dallo stadio,dopo una rinfrescante doccia e senza che nessuno (e ribadisco NESSUNO) osi torcergli un capello. Mentre sta per arrivare al porto viene avvicinato da un soggetto e preso a schiaffi, non so dirvi se con violenza o meno, io non c’ero. Fatto sta che, giunto a Milazzo, pensa bene di farsi visitare all’ospedale del luogo e farsi dare 3 giorni di prognosi.
Risultato? Due giornate di squalifica al nostro campo. Niente da eccepire, direte voi. ”Vi e’andata bene”osa dire qualcun altro….Ma perche’mai? Cosa c’entriamo noi? Eppure accettiamo senza fiatare, inoltrando un ricorso che al 99℅ non dara’alcun esito positivo.
E’finita qui? Niente affatto.
La prima gara da giocare in casa,dunque in trasferta in realta’,e’fissata per mercoledì 5 gennaio 2011 contro il Pistunina, mentre il 9 faremo visita alla Pro Mende di S.Lucia del Mela, in lotta come noi per la permanenza.
Bene.La Lega cosa fa? Fissa l’incontro del 5 gennaio a S. Lucia del Mela dov,e dopo quattro giorni, dovremo ritornare. Adesso che noi non si sia tanto simpatici a qualcuno lassu’ lo si era capito da tanto tempo,ma con tutti i campi di Messina e provincia giusto li’dovevano mandarci?
Io non voglio pensar male(…..),ma una riflessione seria sull’argomento forse andrebbe fatta, non credete?
Se arrivare a Lipari e’cosi’scomodo e costoso per le squadre che vengono a farci visita(solo una volta all’anno, mentre noi attraversiamo il mare una domenica su due…..),che ce lo dicano e noi senza fiatare toglieremo il disturbo.
Arbitri poco professionali(ad essere magnanimi)e che al ritorno devono salire sullo stesso aliscafo della squadra ospite,avversari che ti intimoriscono anche quando sei tu a giocare in casa (“tanto tra sette giorni dovrete per forza passare da Milazzo”); una Lega che non aspetta altro che noi si commetta qualche leggerezza (e se per assurdo fosse stato uno della squadra ospite a picchiare l’arbitro?
Il sig.Restuccia ha forse riconosciuto il suo aggressore per affondare il coltello nella piaga?
Ma dov’e’ finito l’amore per il calcio,quello vero?
Ad ogni modo,la Ludica Lipari lottera’con tutte le sue forze per mantenere la categoria e alla fine ce la fara’,come sempre e con la lealta’dimostrata in tutti questi anni,durante i quali ha cresciuto e portato sui campi della Sicilia piu’di cento bambini…..
Ma quel che piu’conta,non dovra’dire grazie a nessuno,ma solo a se stessa.
Forse non tutti potranno dire la stessa cosa.Perdonate il mio sfogo,ma a tutto c’e’ un limite.
Auguri di buon anno a tutti
.Fabio Curro’
Forme innovative di partecipazione, programmazione e promozione turistica
Riceviamo da Christian Del Bono (Federalberghi) e pubblichiamo:
La mancata partecipazione alla BIT di Milano del 2011 era già stata preparata e annunciata, più o meno ufficialmente e platealmente, da tempo e a più riprese.
La valenza e l’importanza che le fiere di settore rivestono nel promotion mix di una destinazione turistica sono tra gli elementi studio che appassionano gli esperti di marketing del turismo. Siamo certi che la decisione di non partecipare alla BIT sia il frutto di un’attenta quanto asettica analisi degli effetti diretti, indiretti e indotti che tale partecipazione abbia comportato negli anni e che, soprattutto, avrebbe comportato quest’anno in termini di ricadute commerciali e di immagine per il territorio siciliano.
Eravamo tutti consapevoli del fatto che alcune partecipazioni alla BIT, con stand talvolta sovradimensionati o, meglio, non pienamente sfruttati e dove le passerelle politiche toglievano spazio e luce al confronto tra gli operatori e alla presentazione dei prodotti turistici, toglievano valore ed efficacia al messaggio promozionale.
Ci rendevamo tutti conto che, in effetti, qualcosa non stava funzionando per il meglio se è vero che, nonostante la Regione spendesse importanti somme per acquistare spazi ragguardevoli per il proprio stand, gli operatori turistici siciliani continuavano di fatto a spenderne altrettante per acquistarne di propri.
Mancava e manca quella capacità di partnership pubblico-privata in grado di ottimizzare la partecipazione alle fiere in generale e non solo alla BIT. Forse, infatti, sulla questione BIT sarebbe stato auspicabile un confronto preliminare e diretto proprio con gli operatori del settore che da decenni frequentano attivamente la BIT e le altre fiere internazionali. Questo avrebbe probabilmente portato a una proposta di razionalizzazione della partecipazione e a una serie di soluzioni su come partecipare alla BIT a costi sostenibili.
D’altro canto, ci rendiamo perfettamente conto che non deve essere semplice per il Governo siciliano programmare la promozione turistica con tre assessori che si avvicendano in un anno e mezzo e l’incredibile girandola di dirigenti che nell’ultimo periodo ha interessato un po tutti gli assessorati regionali.
Certo, da chi è cresciuto con la BIT di Milano, partecipandovi come Associazione Albergatori (Federalberghi delle Isole Eolie) sin dalle prime edizioni, la totale “diserzione” della Sicilia dalla BIT rischia di essere vissuta con un certo senso di abbandono. Ma ci rendiamo conto che potrebbe trattarsi di una visione romantica e miope, non più al passo coi tempi. Abbiamo, infatti, il dovere di guardare avanti e credere nella programmazione e nell’attuazione di forme innovative di promozione, come quelle che vedono nell’organizzazione di eventi presso la destinazione turistica, il futuro di alcune forme di destination marketing.
Che ben venga quindi il “Meeting Euromediterraneo del Turismo” organizzato per maggio 2011. Certo, bisognerà convincere buona parte degli operatori turistici italiani e stranieri interessati al prodotto Sicilia a spostarsi a Palermo in maggio e, soprattutto, sostenerne le spese. Bisognerà inoltre far fronte a tutti i costi di organizzazione, alcuni dei quali non preventivabili, la cui cifra potrebbe abbondantemente superare quella di partecipazione alla BIT ma si tratta pur sempre di un evento organizzato nella nostra terra!
Attendiamo, pertanto, istruzioni dall’Assessorato, innanzitutto sulla data dell’evento e poi su tutti gli altri aspetti organizzativi. La formula espositiva, ad esempio, che immaginiamo rappresenterà le varie realtà turistiche del nostro territorio, seguirà l’ottica sancita attraverso i distretti turistici? Quali saranno le modalità di confronto tra buyer e seller che si intendono adottare al fine di ottimizzare l’evento per gli operatori?
Christian Del Bono
La mancata partecipazione alla BIT di Milano del 2011 era già stata preparata e annunciata, più o meno ufficialmente e platealmente, da tempo e a più riprese.
La valenza e l’importanza che le fiere di settore rivestono nel promotion mix di una destinazione turistica sono tra gli elementi studio che appassionano gli esperti di marketing del turismo. Siamo certi che la decisione di non partecipare alla BIT sia il frutto di un’attenta quanto asettica analisi degli effetti diretti, indiretti e indotti che tale partecipazione abbia comportato negli anni e che, soprattutto, avrebbe comportato quest’anno in termini di ricadute commerciali e di immagine per il territorio siciliano.
Eravamo tutti consapevoli del fatto che alcune partecipazioni alla BIT, con stand talvolta sovradimensionati o, meglio, non pienamente sfruttati e dove le passerelle politiche toglievano spazio e luce al confronto tra gli operatori e alla presentazione dei prodotti turistici, toglievano valore ed efficacia al messaggio promozionale.
Ci rendevamo tutti conto che, in effetti, qualcosa non stava funzionando per il meglio se è vero che, nonostante la Regione spendesse importanti somme per acquistare spazi ragguardevoli per il proprio stand, gli operatori turistici siciliani continuavano di fatto a spenderne altrettante per acquistarne di propri.
Mancava e manca quella capacità di partnership pubblico-privata in grado di ottimizzare la partecipazione alle fiere in generale e non solo alla BIT. Forse, infatti, sulla questione BIT sarebbe stato auspicabile un confronto preliminare e diretto proprio con gli operatori del settore che da decenni frequentano attivamente la BIT e le altre fiere internazionali. Questo avrebbe probabilmente portato a una proposta di razionalizzazione della partecipazione e a una serie di soluzioni su come partecipare alla BIT a costi sostenibili.
D’altro canto, ci rendiamo perfettamente conto che non deve essere semplice per il Governo siciliano programmare la promozione turistica con tre assessori che si avvicendano in un anno e mezzo e l’incredibile girandola di dirigenti che nell’ultimo periodo ha interessato un po tutti gli assessorati regionali.
Certo, da chi è cresciuto con la BIT di Milano, partecipandovi come Associazione Albergatori (Federalberghi delle Isole Eolie) sin dalle prime edizioni, la totale “diserzione” della Sicilia dalla BIT rischia di essere vissuta con un certo senso di abbandono. Ma ci rendiamo conto che potrebbe trattarsi di una visione romantica e miope, non più al passo coi tempi. Abbiamo, infatti, il dovere di guardare avanti e credere nella programmazione e nell’attuazione di forme innovative di promozione, come quelle che vedono nell’organizzazione di eventi presso la destinazione turistica, il futuro di alcune forme di destination marketing.
Che ben venga quindi il “Meeting Euromediterraneo del Turismo” organizzato per maggio 2011. Certo, bisognerà convincere buona parte degli operatori turistici italiani e stranieri interessati al prodotto Sicilia a spostarsi a Palermo in maggio e, soprattutto, sostenerne le spese. Bisognerà inoltre far fronte a tutti i costi di organizzazione, alcuni dei quali non preventivabili, la cui cifra potrebbe abbondantemente superare quella di partecipazione alla BIT ma si tratta pur sempre di un evento organizzato nella nostra terra!
Attendiamo, pertanto, istruzioni dall’Assessorato, innanzitutto sulla data dell’evento e poi su tutti gli altri aspetti organizzativi. La formula espositiva, ad esempio, che immaginiamo rappresenterà le varie realtà turistiche del nostro territorio, seguirà l’ottica sancita attraverso i distretti turistici? Quali saranno le modalità di confronto tra buyer e seller che si intendono adottare al fine di ottimizzare l’evento per gli operatori?
Christian Del Bono
lunedì 27 dicembre 2010
Per le festività natalizie Padre Paul e Padre Giuseppe nelle chiese delle frazioni
In occasione delle festività natalizie- così come ci informa la signora Agostina Natoli- Padre Giuseppe e Padre Paul stanno visitando le chiese della frazioni minori di Lipari: dopo San Bartolo al Monte, oggi è stata celebrata la Santa Messa nella chiesetta di Santa Margherita, mercoledì (alle 18.00) toccherà alla chiesetta della Maddalena.
Agostina invia i suoi più cari auguri alla cittadinanza eoliana tutta
Agostina invia i suoi più cari auguri alla cittadinanza eoliana tutta
ATO: Il sindaco Lo Schiavo (S.M. Salina) chiede incontro alla Regione
Comunicato Stampa
Vista la circolare n. 2/2010 emanata dall’ Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità relativa all’attuazione dell’art. 19 della Legge regionale 09/2010 (riforma degli ATO nella Regione Siciliana), che prevede la chiusura degli attuali ATO rifiuti;
Preso atto della tempistica, stabilita in trenta giorni, che obbliga ogni ATO a nominare un Commissario liquidatore che provveda a chiudere gli stessi;
Preso atto che la riduzione degli ATO rifiuti comportai anche l’ATO ME “Eolie per l’Ambiente”, che gestisce i servizi di settore nell’arcipelago Eoliano;
Ritenuto che il suddetto ATO è tra i pochi in Sicilia a non essere in perdita e a funzionare a regime;
Tenuto conto delle peculiarità delle Isole Eolie, i cui servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti sarebbero inclusi nel nascente ATO Isole Minori( comprendente tutte le isole minori siciliane);
Il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, in data odierna ha inviato una nota all’Assessore Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, Dott. Giosuè Marino,con la quale chiede la convocazione urgente dei quattro Sindaci eoliani a Palermo, per discutere della delicata problematica, e scongiurare ulteriori danni al già fragile territorio eoliano
Vista la circolare n. 2/2010 emanata dall’ Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità relativa all’attuazione dell’art. 19 della Legge regionale 09/2010 (riforma degli ATO nella Regione Siciliana), che prevede la chiusura degli attuali ATO rifiuti;
Preso atto della tempistica, stabilita in trenta giorni, che obbliga ogni ATO a nominare un Commissario liquidatore che provveda a chiudere gli stessi;
Preso atto che la riduzione degli ATO rifiuti comportai anche l’ATO ME “Eolie per l’Ambiente”, che gestisce i servizi di settore nell’arcipelago Eoliano;
Ritenuto che il suddetto ATO è tra i pochi in Sicilia a non essere in perdita e a funzionare a regime;
Tenuto conto delle peculiarità delle Isole Eolie, i cui servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti sarebbero inclusi nel nascente ATO Isole Minori( comprendente tutte le isole minori siciliane);
Il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, in data odierna ha inviato una nota all’Assessore Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, Dott. Giosuè Marino,con la quale chiede la convocazione urgente dei quattro Sindaci eoliani a Palermo, per discutere della delicata problematica, e scongiurare ulteriori danni al già fragile territorio eoliano
Di tutto un po
Pontili galleggianti in regola? Lo chiede l'avv. Ziino (ANSA) I pontili galleggianti sono abusivi? A Lipari, dopo le polemiche per il progetto del magaporto turistico da 130 milioni di euro, scoppia un'altra grana: l'avvocato Alfio Ziino, in un esposto inviato al Comune e alla Capitaneria di porto, ha evidenziato che "la Cassazione ha acclarato che i pontili galleggianti, necessitano del permesso di costruire (la concessione edilizia), essendo insufficiente la mera autorizzazione comunale. Pertanto la stagionalità dei pontili non implica la loro precarietà". Il legale ha chiesto "di conoscere se i pontili siano muniti di permesso" e sottolineato che alla scadenza delle concessioni, l'Ue ha sancito che dovranno essere indette nuove gare per la gestione. Nelle Eolie i pontili galleggianti sono una decina tra Lipari, Vulcano e Filicudi e d'estate ospitano circa 500 barche
Ricollegata la frazione di Ginostra- Dopo quattro giorni di isolamento, grazie al miglioramento delle condizioni del mare, anche il piccolo borgo di Ginostra, nelle Eolie, stamane è stato raggiunto dall'aliscafo della Siremar e domani è atteso il traghetto carico di derrate alimentari.
Rinvio per il Presepe vivente - Il Presepe Vivente proposto dai Cantori Popolari delle Isole Eolie è stato rinviato al 2 gennaio 2011, sempre in Piazzetta San Bartolo, dalle ore 18,00 in poi.
La manifestazione è aperta a tutti.
Stasera a Lipari il "Babbo Natale illuminato"- Questa sera dalle ore 18 circa sul C.so Vittorio Emanuele di Lipari, per tutti i bambini, arriva "Babbo Natale Illuminato" con distribuzione di caramelle e quant'altro per tutti.
Ricollegata la frazione di Ginostra- Dopo quattro giorni di isolamento, grazie al miglioramento delle condizioni del mare, anche il piccolo borgo di Ginostra, nelle Eolie, stamane è stato raggiunto dall'aliscafo della Siremar e domani è atteso il traghetto carico di derrate alimentari.
Rinvio per il Presepe vivente - Il Presepe Vivente proposto dai Cantori Popolari delle Isole Eolie è stato rinviato al 2 gennaio 2011, sempre in Piazzetta San Bartolo, dalle ore 18,00 in poi.
La manifestazione è aperta a tutti.
Stasera a Lipari il "Babbo Natale illuminato"- Questa sera dalle ore 18 circa sul C.so Vittorio Emanuele di Lipari, per tutti i bambini, arriva "Babbo Natale Illuminato" con distribuzione di caramelle e quant'altro per tutti.
LA REGIONE SICILIA LASCIA LA BIT DI MILANO (di Aldo Natoli)
Apprendo da un articolo di Maria Laura Crescimanno che l’Assessorato Regionale al Turismo non sarà presente alla prossima Borsa Internazionale del Turismo che si svolge ogni anno a Milano. La motivazione è data dalla mancanza di risorse economiche dell’Assessorato e dalle ingenti spese che in questi anni ha comportato la partecipazione alla BIT, come è stato fatto rilevare dal Presidente Lombardo nella passata edizione. Purtroppo in una Regione dove si opera con ataviche contraddizioni, come spesso accade, si passa da un eccesso all’altro. Essere assenti nella Borsa del turismo più importante che si svolge in Italia è senz’altro un danno irreversibile che si fa al settore delle vacanze. Sarebbe stato più logico e produttivo ridurre gli inutili e sfarzosi spazi espositivi e realizzare uno stand operativo con le Provincie, i Comuni ed eventuali aziende di settore, in modo da evitare la proliferazione degli stands e la frantumazione dell’immagine turistica dell’isola. Ricordo che quando la BIT ha aperto i battenti, il Comune di Lipari è stato tra i fondatori della manifestazione, la Regione Sicilia non era presente. Dopo qualche edizione ha iniziato il suo viaggio nella Borsa grazie al lavoro del Dott. Provenza e del Dott. Pisciotta dell’A.A.S.T. di Palermo. L’area “Sicilia” garantiva la presenza a tutte le Provincie e consentiva ai vari Comuni interessati di disporre del proprio spazio espositivo con degli stands modulari. Questo sistema espositivo ed operativo che coniugava l’offerta con la commercializzazione del prodotto turistico siciliano negli anni è stato fatto proprio da diverse importanti Regioni, quali la Lombardia , la Liguria , la Puglia etc., etc. Ma ad un tratto tutto è cambiato. Stands monumentali e grandi spazi hanno caratterizzato le ultime presenze a Milano con il risultato che le Provincie, i Comuni ed i vari Enti non riconoscendosi in questo tipo di attività promozionale hanno preferito partecipare con un proprio stand. E’ quindi evidente che i costi sono diventati rilevanti, anche perché gira che ti gira la cassa è sempre la stessa. A tutto questo si aggiunge che ogni Assessore al Turismo, nominato quasi con cadenza annuale, ha inteso dare una propria impronta alle varie campagne promozionali modificando il logo ed il messaggio pubblicitario: “In Sicilia turismo è cultura”; “Sicilia tutto il resto è ombra”, “ Sicilia-una terra che racconta”, etc.,etc. Oggi si abbandona la vetrina milanese per creare in loco un “Meeting Euromediterraneo del turismo”. Ma l’esperienza degli anni passati ci porta alla mente i vari tentativi per realizzare in Sicilia un grande evento promozionale con refluenza internazionale ed i relativi fallimenti. Si lascia Milano, si lasciano le Fiere europee, per andare a Pechino, a Cannes ed a Miami, alla ricerca di un turismo di “nicchia”. Ma è proprio questo che tutti gli operatori del settore vogliono? E quanto costa?
domenica 26 dicembre 2010
Chiusa la Provinciale per Pianoconte. Massi incombono sull'arteria. Noi avevamo lanciato l'allarme il 19 agosto
Massi di notevoli dimensioni mettono a rischio la pubblica incolumità sulla strada provinciale (all'altezza dello svincolo per Monte) che da Lipari conduce a Pianoconte-Quattropani. I massi, come avevano denunciato il 19 agosto scorso, si sono staccati dalla montagna e hanno danneggiato la rete di contenimento con il rischio che questa possa cedere completamente.
La situazione negli ultimi giorni è peggiorata e una ricognizione è stata effettuata oggi dai vigili del fuoco, al comando del capo squadra Alessandro Romeo, che hanno segnalato il pericolo e il rischio di possibili incidenti.
VI PROPONIAMO IL FILMATO DA NOI PUBBLICATO IL 19 AGOSTO SCORSO:
AGGIORNAMENTO - A seguito del sopralluogo dei vigili del fuoco e di quello successivo della polizia municipale l'arteria stradale è stata chiusa all'altezza dello svincolo di Pianogreca-Monte.
Il traffico viene dirottato sulla stradella di Pianogreca. Si raccomanda la massima attenzione vista la ridotta dimensione dell'arteria.
Un sopralluogo sarà effettuato anche dal geometra Torre della Provincia.
Insomma mai detto fu così appropriato "Tanto tuonò che piovve". E dire che l'allarme noi lo avevamo lanciato ad agosto
La situazione negli ultimi giorni è peggiorata e una ricognizione è stata effettuata oggi dai vigili del fuoco, al comando del capo squadra Alessandro Romeo, che hanno segnalato il pericolo e il rischio di possibili incidenti.
VI PROPONIAMO IL FILMATO DA NOI PUBBLICATO IL 19 AGOSTO SCORSO:
AGGIORNAMENTO - A seguito del sopralluogo dei vigili del fuoco e di quello successivo della polizia municipale l'arteria stradale è stata chiusa all'altezza dello svincolo di Pianogreca-Monte.
Il traffico viene dirottato sulla stradella di Pianogreca. Si raccomanda la massima attenzione vista la ridotta dimensione dell'arteria.
Un sopralluogo sarà effettuato anche dal geometra Torre della Provincia.
Insomma mai detto fu così appropriato "Tanto tuonò che piovve". E dire che l'allarme noi lo avevamo lanciato ad agosto
Acquacalda. Mare in tempesta..notte di paura e si contano i danni. E' sempre emergenza
In attesa delle opere di protezione dell'abitato (quando si dirimerà il contenzioso sorto con la ditta che doveva eseguire i lavori?) per l'abitato di San Gaetano nella frazione liparese di Acquacalda, ma più in generale per tutta l'area del lungomare, quella di ieri è stata l'ennesima giornata e notte di paura.
Il mare in tempesta si è riversato sul lungomare, ha investito diverse abitazioni e ha continuato a scavare sotto le stesse. E stamani, oltre ai danni "invisibili" sotto le case, si deve fare i conti con il danneggiamento dello scivolo (praticamente spaccato in due) che dalla strada conduce a quel che resta della spiaggia.
Insomma passano i mesi, meglio dire gli anni, è ad Acquacalda è continua emergenza tra il disinteresse generale e con fior di quattrini gettati in mare senza utilità alcuna.
Le foto della mareggiata e dello scivolo danneggiato sono di Franco Bertè che ringraziamo
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