Preziosa ed importante vittoria in trasferta per la formazione di calcio a 5 della Ludica Lipari. Sul terreno del Nicolosi, formazione sino ad oggi pomeriggio appaiata agli eoliani a quota 15 in classifica, gli isolani si sono imposti per 14 a 12.
Le reti della Ludica sono state realizzate da: Pellegrino Daniele 7, Lo Schiavo Giuseppe 3; Puglisi 2; Rosi e Del Monaco
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sabato 16 novembre 2013
Collegamenti integrativi con Ginostra. La "delusione" di Gianluca Giuffrè
Spett.le
Sindaco del comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
Oggetto: Gara regionale
per l’affidamento del servizio integrativo di collegamento marittimo di
pubblico interesse mediante unità veloci da passeggeri tra e verso le isole
minori della Sicilia.
Apprendo con sconcerto da fonti regionali che il bando
di gara in oggetto non prevede nessuna modifica di orari o integrazioni in
favore della comunità di Ginostra – frazione dell’isola di Stromboli. Noto che la linea aliscafi invernale che
partirà da Milazzo alle 16:30 sarà modificata. La stessa anziché fare scalo
diretto con Stromboli passerà prima da Lipari raggiungendo successivamente alle
18:10 Stromboli senza passare da Ginostra. Mi chiedo come mai l’indirizzo
politico, sui trasporti marittimi, del consiglio comunale di Lipari del
19/04/2013 che prevedeva integrazioni e rimodulazioni in favore della comunità
ginostrina sia stato disatteso? Mi
chiedo che senso hanno avuto le numerose riunioni della commissione speciale di
consulenza sui trasporti marittimi e i
documenti prodotti dalla stessa? Sembrerebbe( almeno così mi viene riferito)
che in regione non sia mai giunta
nessuna richiesta scritta e formale dal comune di Lipari per chiedere il passaggio
da Ginostra dell’aliscafo delle 16:30 ne siano mai giunte richieste riguardanti
Ginostra. Le richieste avanzate ( mi è stato riferito) sono state in buona
parte accolte. Se ciò corrispondesse al vero sarebbe veramente grave e
deludente. Le chiedo signor sindaco di
smentire tali mie affermazioni . Questa volta sarei veramente felice di essere
smentito attraverso le carte. Non posso credere, ne voglio credere che
l’amministrazione comunale che ho sostenuto e di cui faccio parte possa essere
stata colpevole di tale dimenticanza. Sarebbe un segno di grande indifferenza
nei confronti della comunità di Ginostra. Comunque sia la invito ad intervenire
urgentemente, facendo sentire la sua voce, presso la regione, anche attraverso
i suoi referenti politici, per far
modificare il bando di gara.
Certo di un suo celere riscontro e ancora una volta fiducioso
invio Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè (componente commissione
di studio e consulenza sui trasporti marittimi del comune di Lipari)
Dall'Assemblea Territoriale di Lipari, da tutti i suoi iscritti ed i miei personali, con molto affetto, augurissimi Caterina, amica di vecchia data, compagna di molte lotte sostenute insieme, grazie di tutto Caterina, sei preziosa per noi e per le nostre Isole.
L'amico di sempre
Marcello
L'amico di sempre
Marcello
Cittadinanzattiva Sicilia onlus Assemblea Territoriale di Lipari – Is Eolie
Buon Compleanno da Partylandia ad Alessia Mondello ed Emanuele Ramaglia
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia Mondello che compie 9 anni ed Emanuele Ramaglia che ne compie 8
SICILIA, PRIMO PASSO VERSO LA ZONA FRANCA FISCALE
L’obiettivo è di quelli interessanti: far diventare la Sicilia la “porta economica d’Europa”. Come fare? Inventando un regime di zona franca fiscale e doganale integrale nel territorio siciliano. Tutto parte da un presupposto: c’è crisi, le risorse per gli investimenti nel Mezzogiorno stanno per finire. Ecco spiegato il coraggioso ordine del giorno presentato alla Legge di Stabilità dal gruppo Grandi Autonomie e Libertà in Commissione Bilancio del Senato e firmato dai senatori Antonio Scavone, Mario Ferrara, Giovanni Mauro e Giuseppe Compagnone.
Insomma, bisogna puntare a soluzioni di vantaggio per salvare la Sicilia dagli effetti devastanti di una crisi senza precedenti. L’ordine del giorno impegna il Governo a valutare l’avvio di un iter per l’istituzione di una zona franca fiscale in Sicilia. ”Si tratta, ha commentato il senatore Scavone, “di una soluzione che permetterebbe di rafforzare il ruolo della Sicilia nelle relazioni economiche con i Paesi del Maghreb e in generale del Mediterraneo, facendola divenire la porta economica d’Europa. L’istituzione della zona franca regionale potrebbe attrarre imprese per investimenti nell’agroindustria e nel manifatturiero facendo aumentare anche l’occupazione. Si tratta insomma di una risposta coraggiosa e concreta al divario economico e sociale che da incolmato sta diventando incolmabile”.
Insomma, bisogna puntare a soluzioni di vantaggio per salvare la Sicilia dagli effetti devastanti di una crisi senza precedenti. L’ordine del giorno impegna il Governo a valutare l’avvio di un iter per l’istituzione di una zona franca fiscale in Sicilia. ”Si tratta, ha commentato il senatore Scavone, “di una soluzione che permetterebbe di rafforzare il ruolo della Sicilia nelle relazioni economiche con i Paesi del Maghreb e in generale del Mediterraneo, facendola divenire la porta economica d’Europa. L’istituzione della zona franca regionale potrebbe attrarre imprese per investimenti nell’agroindustria e nel manifatturiero facendo aumentare anche l’occupazione. Si tratta insomma di una risposta coraggiosa e concreta al divario economico e sociale che da incolmato sta diventando incolmabile”.
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Caterina Conti, Alessandro Sardella, Deborah Favaloro e Maddalena Amendola.
venerdì 15 novembre 2013
Caccia. Circoscrizione di Vulcano condivide scelta dell'amministrazione Giorgianni
Gentile direttore,
La Circoscrizione concorda totalmente con la scelta dell'amministrazione comunale di presentare ricorso al TAR contro il piano faunistico che è fortemente limitativo e mortificante per i cacciatori eoliani,cui va la nostra solidarietà.
Per l'isola di Vulcano i cacciatori sono l'unico deterrente contro i conigli che distruggono il faticoso lavoro che i contadini fanno.
Vulcano 15/11/2013
La Circoscrizione di Vulcano.
A Pirrera arriva acqua e terra. Il cittadino domanda l'amministrazione risponde
A Pirrera arriva acqua e terra
di
Giuseppina Bonanno
Sono tre
anni che abbiamo il problema dell'acqua in località Pirrera. Dopo aver
sollecitato personalmente il Sig. Sindaco e l'Assessore Orto ancora il problema
non è stato risolto. Abbiamo messo un depuratore sotto il lavello in cucina, ci
sono due filtri che si dovrebbero cambiare ogni otto mesi, invece li
dobbiamo cambiare ogni due mesi, stamane sono venuti i tecnici di Milazzo e
hanno dovuto cambiare i filtri, per non parlare degli altri elettrodomestici.
Gentile signora Bonanno,
Questo problema, che purtroppo non è solo di Pirrera
ma di tutte le località dove non arriva l’acqua diretta, è ben presente
all’Amministrazione. Succede che quando riprende il flusso dell’acqua questa si
trascina anche delle impurità e dei detriti. Praticamente bisognerebbe fare
“spurgare” il flusso ma questo vorrebbe dire gettare via ettolitri di acqua: un
rimedio costoso ed un spreco intollerabile. Si sta vedendo come risolvere il
problema ma non è cosa facile. Se non si dovesse arrivare ad una soluzione
accettabile l’Amministrazione potrebbe pensare ad una riduzione della tariffa
per tutti gli utenti che si trovano in questa situazione. Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Legambiente Lipari chiede incontro al sindaco di Lipari a proposito della determina n.110
Al signor sindaco del Comune di
Lipari
Marco Giorgianni
Oggetto:
Richiesta incontro
Signor
Sindaco,
abbiamo
appreso nella giornata odierna, sia attraverso organi di stampa, sia attraverso
uno scambio di note, anche polemiche, tra associazioni presenti sul nostro
territorio, di una Sua determina, la n. 110 del 11 novembre 2013 avente per
oggetto “Proposizione di impugnazione giurisdizionale dinanzi alle sedi
competenti, del Piano Regionale Faunistico-Venatorio 2013/2018, eec.”, con
l’affidamento ad un legale per tale ricorso.
Dal
testo della determina predisposta dal Responsabile amministrativo dell’Ufficio
Legale, tuttavia, non si evince, se non in alcuni riferimenti a pregressa
corrispondenza, chiaramente l’indirizzo politico che ha condotto a tale
decisione.
Alla luce dei
rapporti di collaborazione avviato con la Sua Amministrazione, e nella volontà
di voler approfondire la problematica oggetto della determina e conoscere nel
dettaglio gli indirizzi politici che hanno condotto Lei a questa decisione, Le
chiediamola possibilità di poter fissare un incontro con una delegazione del
ns. direttivo per discutere della vicenda.
Restiamo
in attesa di un Suo cortese riscontro e Le inviamo cordiali saluti.
Il
presidente del Circolo
Dott.
Giuseppe La Greca
Cuosi di casa nostra ! di G. Giardina ( il testo di una canzone scritta nel 1984- premiato come miglior soggetto inedito)
Mi
veni di pinsari porcu munnu
chi
s’avi a fari ‘nta sta vita ‘nfami
m’hannu
trattatu cumu un vagabunnu
cumu
si fussi un pezzu di litàmi .
‘Un
sacciu s’haiu raggiuni oppuru tuortu,
‘nta stu paisi u
fannu tutti apposta,
ti
fannu caminari sempri o stuortu
pa
fini poi ‘nfilariti a supposta.
Si ciercu di jarmarimi un purtùsu
pi ’abbuscàri
un ticchiscieddu i pani
‘un
lu po fari,”chissu è un granni abusu”,
tu
ha campàri sempri cumu ‘on cani.
Ma
quannu è l’ura di li votazioni
ti
veninu a bussari ‘nte purtùna
cumu
si fussi pi gran devozioni
p’ognunu
assicurarisi a pultrùna.
Ormai
chista è cosa risapùta,
campàmu pi manciari du filùna,
mentri sta genti i faccia ‘nsuvarùta…..
si futti a li to spaddi…….li miliuna !!!
"Arte e vita" di Anna Coluccio. Oggi: Volto di donna (disegnato a penna)
Ancora spazio ai disegni della giovane eoliana, Anna Coluccio.
Premettiamo che il passaggio dal disegno alla foto fa perdere qualcosa alla bellezza e alla qualità del disegno.
Premettiamo che il passaggio dal disegno alla foto fa perdere qualcosa alla bellezza e alla qualità del disegno.
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno ad Antonella Mirabito, Martina Gugliotta, Tatiana Pais Becher
giovedì 14 novembre 2013
LA REPLICA DELL'ASSOCIAZIONE CACCIATORI EOLIANI AL COMUNICATO DE “LA SINISTRA”.
Riceviamo e pubblichiamo:
Ci riferiamo all’articolo de “La Sinistra”, pubblicato su Eolie News, Notiziario delle Eolie, con cui viene stigmatizzata la scelta, operata dal Sindaco di Lipari, di impugnare il Piano Regionale Faunistico Venatorio.
Ci sorprende che il movimento politico in questione affidi la pur legittima critica dell’iniziativa giudiziaria ad una palesemente distorta lettura ed interpretazione delle ragioni che hanno dato luogo alla decisione.
Ovvio è infatti, anche per il meno accorto dei lettori, che i termini “specie nocive”, “riequilibrio” ed “assenza di predatori naturali” non si riferiscono agli uccelli migratori, bensì ai conigli selvatici, che, insieme ai corvidi, costituiscono naturali deterrenti delle iniziative imprenditoriali legate alle colture di pregio (vitigni, capperi).
Altrettanto ovviamente, i conigli selvatici non distinguono il territorio esterno da quello interno alle ZPS.
Non è un caso che le maggiori aziende agricole abbiano a gran voce levato proteste nei riguardi delle immotivate restrizioni operate dal Piano Faunistico per le Isole minori.
La fedele ottemperanza rispetto al Piano Faunistico comporterebbe, per i prossimi cinque anni, di dovere ritardare l’apertura della caccia sino all’1/10 in tutto il territorio delle Isole di Lipari e Vulcano, anche esterno alle ZPS, e la chiusura totale della caccia per le Isole di Filicudi, Alicudi, Stromboli, Panarea, Salina.
In pratica, mentre cinque delle sette isole resterebbero prive di qualsiasi forma di controllo sulla fauna nociva, a Lipari e Vulcano l’attività venatoria comincerebbe quando ormai si sono prodotti i danni più significativi alle colture, mentre la riduzione del periodo di prelievo inciderebbe, ovviamente, sulla quantità dei capi abbattibili.
Non si tratta, quindi, di “liberalizzare” la caccia agli uccelli migratori, come erroneamente affermato da “La Sinistra”, bensì di ricondurre nell’alveo della ragionevolezza e dell’equità, scevra da ogni approccio ideologico, la programmazione venatoria.
In tal senso riteniamo che al Sindaco Giorgianni ed all’Amministrazione da lui guidata vadano riconosciuti gratitudine e stima da parte degli operatori agricoli, oltre che dai cacciatori.
ASSOCIAZIONE CACCIATORI EOLIANI.
Il Presidente.
Avv. Claudio Mandarano
Ultimo saluto a Messina per Mimmo Caleca.
Ultimo saluto oggi pomeriggio a Messina, nella chiesa di S. Antonio Abate in via Cavour, per Mimmo Caleca, deceduto ieri all'età di 67 anni.
La sua salma alle 23 partirà per Salerno dove sarà cremato.
Caleca, vi ricordiamo, è stato consigliere e assessore al comune di Lipari.
In rappresentanza dell'amministrazione comunale vi era il vice-sindaco Gaetano Orto. Per il consiglio comunale era presente il presidente Adolfo Sabatini.
Due vigili urbani(Castrogiovanni e Belfiore) hanno preso parte alla cerimonia funebre con il
gonfalone del comune di Lipari, listato a lutto
La sua salma alle 23 partirà per Salerno dove sarà cremato.
Caleca, vi ricordiamo, è stato consigliere e assessore al comune di Lipari.
In rappresentanza dell'amministrazione comunale vi era il vice-sindaco Gaetano Orto. Per il consiglio comunale era presente il presidente Adolfo Sabatini.
Due vigili urbani(Castrogiovanni e Belfiore) hanno preso parte alla cerimonia funebre con il
gonfalone del comune di Lipari, listato a lutto
Furto al "Diamante" di Canneto. Carabinieri recuperano refurtiva
Furto la notte scorsa a Canneto ai danni della sala giochi "Il Diamante" ubicata in un vicolo della Via Cesare Battisti a Canneto (nei pressi dell'ex cinema Ideal).
Dopo aver forzato la porta d'ingresso i ladri (si presume sia più di uno) si sono introdotti all'interno portando 22 stecche da biliardo, forzato la macchinetta che distribuisce bevande e prodotti alimentari. Provocati anche danni all'arredamento della struttura.
Complessivamente il valore di quanto portato via sarebbe di circa 8.000 euro.
Una volta segnalato il furto i carabinieri di Lipari hanno immediatamente avviato le indagini e da quanto siamo venuti a conoscenza avrebbero già recuperato la refurtiva. Nessuna notizia trapela, invece, sui nomi e sull'individuazione dei responsabili.
Dopo aver forzato la porta d'ingresso i ladri (si presume sia più di uno) si sono introdotti all'interno portando 22 stecche da biliardo, forzato la macchinetta che distribuisce bevande e prodotti alimentari. Provocati anche danni all'arredamento della struttura.
Complessivamente il valore di quanto portato via sarebbe di circa 8.000 euro.
Una volta segnalato il furto i carabinieri di Lipari hanno immediatamente avviato le indagini e da quanto siamo venuti a conoscenza avrebbero già recuperato la refurtiva. Nessuna notizia trapela, invece, sui nomi e sull'individuazione dei responsabili.
Corso di autosoccorso . Seconda sessione posticipata
COMUNICATO
STAMPA
SI COMUNICA
CHE LA SECONDA SESSIONE DEL CORSO DI AUTOSOCCORSO AVVIATO DAL COMUNE
DI LIPARI CON LA COLLABORAZIONE DELLA REGIONE SICILIANA, ASSESSORATO
ALLA SALUTE E DEL SERVIZIO S.U.E.S. 118 DI MESSINA E CALTANISSETTA
PREVISTO PER IL 16 E 17 NOVEMBRE PROSSIMO E' STATO POSTICIPATO ALLA
SETTIMANA SUCCESSIVA.
COLORO CHE
SI SONO ISCRITTI ED HANNO PARTECIPATO ALLA PRIMA SESSIONE DEL
SUDDETTO CORSO POSSONO CHIEDERE ULTERIORI INFORMAZIONI ALL’UFFICIO
DI PROTEZIONE CIVILE DEL COMUNE DI LIPARI.
La
Responsabile dell’Ufficio Protezione Civile
Rag.
Fiorella Restuccia
S. Marina Salina. Finanziamento di 312 mila euro per rete idrica e serbatoi idrici.
COMUNICATO
STAMPA
L’Assessorato Regionale dell’Energia e Pubblica Utilità –
Dipartimento del’Acqua e dei Rifiuti ha notificato in data odierna al Comune di
Santa Marina Salina il D.D.S. n. 1762 del 14.10.2013 con il quale è stato
disposto il finanziamento e l’impegno di 312.618.18 euro per il progetto di
sostituzione della rete idrica vetusta/o in cattivo stato di conservazione e
messa in sicurezza dei serbatoi idrici comunali.
“Questo
finanziamento è relativo ad un primo stralcio esecutivo di un progetto più
ampio” spiega l’Assessore alle Infrastrutture Domenico Arabia “che questa
Amministrazione ha posto in essere nel 2009, presentando richiesta di
finanziamento nello stesso anno. Finalmente dopo 4 anni dovremmo riuscire ad
iniziare i lavori per ripristinare parte della rete idrica ormai vetusta e a
programmare alcuni interventi nei serbatoi idrici”.
Il
progetto prevede la sostituzione di parte della rete nei tratti maggiormente
danneggiati, soprattutto di parte delle condutture che trasportano l’acqua
nella frazione di Lingua, in particolar modo quelle presenti sul lungomare di
Santa Marina Salina, soggette allo stress del transito dei mezzi pesanti
provenienti e diretti all’ambito portuale.
“Speriamo
che le procedure per poter affidare e realizzare questi importanti lavori, sempre
vincolate all’effettiva erogazione delle somme,” continua l’Assessore Arabia “
possano essere concluse prima dell’estate 2014”.
COMUNICATO STAMPA . I CACCIATORI DEGLI ARCIPELAGHI IMPUGNANO IL PIANO FAUNISTICO
Riceviamo e pubblichiamo:
I cacciatori degli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi, nonché quelli di Ustica e Pantelleria hanno impugnato, dinanzi al TAR di Palermo, il Piano Regionale Faunistico Venatorio della Regione Siciliana 2013/2018, nonché i vari Decreti Assessoriali che regolamentano la stagione venatoria, dando mandato all’Avv. Nunziello Anastasi.
A loro sostegno si è affiancata la Italcaccia, sezione regionale Sicilia, in persona del Commissario Avv. Alessandro Mirabile.
Analoga iniziativa hanno intrapreso i Comuni di Lipari e di Favignana, nell’interesse rispettivamente dell’Arcipelago Eoliano e di quello delle Egadi.
Le ragioni di una così massiccia offensiva giudiziaria sono state individuate nelle gravi ed immotivate discriminazioni operate dall’Amministrazione a danno dei cacciatori delle Isole minori, nonché nelle altrettanto immotivate limitazioni dell’attività venatoria all’interno dei Siti della Rete Natura 2000 e nelle aree ad essi esterne.
Penalizzazioni che, riducendo drasticamente la pressione venatoria sul territorio degli arcipelaghi, procurano anche un grave danno alle produzioni agricole di pregio per l’incontrollato proliferare di fauna nociva.
Confidiamo che la Regione, ed in particolare il Presidente e l’Assessore alle Risorse Agricole ed Alimentari vogliano porre immediatamente in essere le iniziative occorrenti ad una modifica ragionevole dello strumento e porre così fine all’aspro contenzioso ingaggiato con i cacciatori.
Lipari, lì 14/11/2013
Il Presidente
Avv. Claudio Mandarano
Il Presidente
Avv. Claudio Mandarano
Comunicato stampa de “La Sinistra”. LO STATO DI (NON) FATTO DELLE POLITICHE “AMBIENTALI” DELL’AMMINISTRAZIONE DI “CENTRO-SINISTRA” DI LIPARI
Un anno e mezzo non è
un’eternità, ma per un’amministrazione è certamente un arco di tempo
sufficiente per mostrare il proprio orientamento, le priorità in termini di
obiettivi da conseguire a breve e lungo termine, e dunque il proprio “volto”
alla comunità che ne viene guidata.
Bene, l’unica novità
ad oggi pervenuta in materia di politica ambientale è la decisione
dell’amministrazione Giorgianni di sostenere il ricorso al T.A.R. promosso
dalle associazioni venatorie contro il Piano Regionale Faunistico-Venatorio
2013/2018, assunta con determina sindacale n. 97 dell’11 novembre di quest’anno.
Se, da un lato, appare assolutamente comprensibile e persino legittimo che i
cacciatori muovano obiezioni a un Piano che vuole limitarne l’attività,
dall’altro stupisce però che un Comune decida di accodarsi a tale iniziativa,
soprattutto quando le motivazioni sono rappresentate dal “problema” del divieto
di caccia agli uccelli migratori nei Siti Natura 2000 e nella fascia dei 150
metri dalla costa e dalla necessità “di pianificare adeguatamente l’attività
venatoria” in un ecosistema “caratterizzato dall’assenza di predatori
naturali”, il cui “riequilibrio” è evidentemente una priorità
dell’amministrazione Giorgianni.
Come potremmo non
complimentarci con un sindaco che, nonostante i tanti e annosi problemi cui
dovrebbe fare fronte, trova il tempo per accorgersi del grave squilibrio
causato dal passaggio degli uccelli migratori, i quali – poveretti – non hanno
predatori naturali?
Peccato che
altrettanta solerzia e perspicacia non siano state riservate ad altri aspetti
che avrebbero potuto qualificare la politica dell’Ente in materia ambientale.
In primo luogo, ci
riferiamo all’area marina protetta, argomento sempre caro quando lo si cita
nelle passerelle televisive ma a favore del quale l’amministrazione, a distanza
di un anno e mezzo dal proprio insediamento, non ha mosso un dito, né scritto
una virgola. Se sul tema del parco nazionale l’atteggiamento del
centro-sinistra è parso fumoso fin dalla redazione del suo programma
amministrativo – un prudente trattato del “dico e non dico” – sull’area marina
protetta che una legge nazionale prevede da ormai un ventennio ci era sembrato
di capire che ci fossero delle aperture, qualche spiraglio possibilista,
soprattutto a fronte della tutela di una categoria – quella del comparto pesca
– che soffre un’evidente crisi e rischia ormai di ridursi a un feticcio di un
folclore antico. Invece, qualche proclama episodico e nulla di fatto, nulla di
concreto. È così difficile chiedere al Ministero dell’Ambiente l’avvio della
procedura di un atto dovuto? Evidentemente sì, o almeno sembra esserlo ben più
che prestarsi a iniziative – come il ricorso al T.A.R. – la cui vera ed unica
finalità è la ricerca di facili consensi.
Tutto tace anche sul
fronte dell’Unesco, o meglio, dell’ente gestore del Sito Unesco delle Eolie che
dovrebbe garantire l’applicazione delle linee guida del piano di gestione e
consentire alle comunità locali l’accesso a una progettualità sostenibile, per
la quale – almeno sulla carta – il Ministero competente dispone di cospicue
risorse. Una recente inchiesta stampa ha mostrato come le Eolie non siano sole
in uno scenario di perdurante apatia; tuttavia, tale parziale consolazione
stride con il fatto che le isole sono parte della World Heritage List da ormai
tredici anni, e che questo tempo prezioso e sprecato sia stato segnato – spesso
– da infelici tentativi di strumentalizzare il ruolo dell’Unesco. Non sarebbe
stata l’ora di cambiare registro? Non era stato dichiarato, durante un
consiglio comunale alcuni mesi fa, che l’amministrazione stava per avviare
iniziative in tal senso? E allora, come mai non è accaduto nulla? Forse il
problema degli uccelli migratori distoglie l’attenzione dei nostri
amministratori?
E, per una logica
connessione, dal sito Unesco alla situazione allarmante delle ex-cave di pomice
il passo è breve. È infatti questa l’altra grande, irrisolta questione
ambientale che l’amministrazione che governa il nostro territorio sembra voler
ignorare. Quale è l’orientamento del “centro-sinistra” sul futuro delle
ex-cave? È stata avanzata qualche proposta, qualche richiesta, una verifica
puntuale delle proprietà dell’Ente, un’eventuale iniziativa per sbloccare il
sequestro giudiziario cui è sottoposta l’area da sette anni? Non era il caso di
valutare un possibile ricorso o altre forme di impugnazione giurisdizionale e,
parallelamente, discutere quale riqualificazione e quale messa in sicurezza
dovranno interessare una significativa porzione del nostro territorio, che
rischia di franare portandosi a valle anche l’unica strada percorribile che
collega Acquacalda al resto dell’isola?
Dobbiamo constatare –
con amarezza – che se il tema dell’ambiente e delle scelte cruciali per il
futuro delle nostre comunità non è probabilmente mai stato una priorità per
quella parte di “centro” dell’attuale “centro-sinistra” che amministra il
paese, dovrebbe però esserlo – per un insieme di ragioni storiche, politiche,
sociali e culturali – per la parte restante, ovvero la “sinistra” che il PD
vorrebbe rappresentarvi. I punti appena citati (e ce ne sarebbero molti altri)
rivelerebbero la sua totale incapacità di influenzare in qualche modo le
politiche ambientali dell’amministrazione Giorgianni. Oppure, semplicemente, il
PD di Lipari ha cambiato strategia e si pone obiettivi diversi rispetto al
passato. Quali essi siano, però, non è chiaro. A eccezione di un fatto:
condividere l’arte del rimandare a tempi imperscrutabili qualsiasi iniziativa
sostenibile per il futuro del paese, e – soprattutto – la preoccupazione –
quella sì, tangibile – per lo squilibrio dell’ecosistema causato dai pennuti
migratori.
La Sinistra eoliana
FORMAZIONE, L’ARS APPROVA ODG PER SBLOCCARE GLI STIPEND
Via libera dall’Assemblea Regionale siciliana all’ordine del giorno presentato dal deputato di Articolo 4, Toto’ Lentini, per impegnare il governo regionale “a sbloccare quanto già rendicontato per pagare gli stipendi agli operatori della Formazione Professionale”.
“Non possono essere i lavoratori a pagare il prezzo degli scandali. Il percorso di riforma e risanamento avviati dal Governo regionale – dice Lentini – non possono prescindere dal venire subito incontro alle gravi difficolta’ che, del tutto incolpevoli, si trovano ad affrontare proprio i lavoratori e le loro famiglie”.
"L'arte è vita" di Anna Coluccio. Oggi: Scarlett Johansson
Ancora spazio ai disegni della giovane eoliana, Anna Coluccio.
Premettiamo che il passaggio dal disegno alla foto fa perdere qualcosa alla bellezza del disegno
Premettiamo che il passaggio dal disegno alla foto fa perdere qualcosa alla bellezza del disegno
CROCETTA: "“VOGLIAMO COLPIRE I LADRONI, QUEI SOLDI SONO DEI SICILIANI”
“Vogliamo colpire i ladroni e coloro che rubano i soldi della Regione, perché quei soldi appartengono a tutti i siciliani”. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commenta così l’ultima inchiesta in ordine di tempo che ha portato all’operazione Iban e all’arresto di quindici persone, tra cui tredici dipendenti regionali.
“Il sistema è malato”, ha quindi aggiunto il governatore nel corso di un’intervista a Tgs Crocetta ha parlato di “un sistema del saccheggio”. Ma ha ribadito che “più inchieste emergono più il sistema comincerà ad autocensurarsi, capirà che non è più il momento dei ladri. Basta con i ladri, è finito il tempo delle ruberie”. Il presidente della Regione ha comunque dichiarato che “non bisogna criminalizzare tutta la burocrazia regionale. C’è una parte sana che denuncia” ed infatti ha ricordato che l’operazione Iban si è avuta anche grazie al contributo di due funzionari della Regione.
“La Regione è una macchina burocratica elefantiaca ed il vero problema è chi controlla i controllori – ha proseguito Crocetta -. Avevo proposto all’Ars la creazione di un ufficio speciale per setacciare gli appalti ma me lo hanno bloccato solo perché avrei scelto Tano Grasso per dirigerlo“.
“Il sistema è malato”, ha quindi aggiunto il governatore nel corso di un’intervista a Tgs Crocetta ha parlato di “un sistema del saccheggio”. Ma ha ribadito che “più inchieste emergono più il sistema comincerà ad autocensurarsi, capirà che non è più il momento dei ladri. Basta con i ladri, è finito il tempo delle ruberie”. Il presidente della Regione ha comunque dichiarato che “non bisogna criminalizzare tutta la burocrazia regionale. C’è una parte sana che denuncia” ed infatti ha ricordato che l’operazione Iban si è avuta anche grazie al contributo di due funzionari della Regione.
“La Regione è una macchina burocratica elefantiaca ed il vero problema è chi controlla i controllori – ha proseguito Crocetta -. Avevo proposto all’Ars la creazione di un ufficio speciale per setacciare gli appalti ma me lo hanno bloccato solo perché avrei scelto Tano Grasso per dirigerlo“.
Messina, Messa in suffragio per i Caduti di Nassiriya.
Domani
15 novembre, alle ore
9.30, presso il cimitero di Briga (ME),
verrà deposto un cuscino di fiori sulla tomba del M.A. s UPS Alfio
RAGAZZI, vittima della strage di Nassiriya (IRAQ), ove persero la
vita 12 militari dell’Arma, 5 militari dell’Esercito e due
civili.
La
cerimonia si svolgerà alla presenza dei familiari del Caduto, tra
cui la vedova Tiziana, i figli, Enrico e Salvatore, la madre ed i
fratelli.
A
seguire, alle ore 10.15, nella vicina Chiesa di “San Paolo”,
si terrà una celebrazione liturgica in suffragio delle vittime
dell’attentato di Nassiriya e di tutti i Caduti militari e civili
nelle missioni internazionali per la pace.
Tra
le vittime del tragico evento di Nassiriya sono tre i militari
dell’Arma legati al territorio provinciale di Messina:
- il Sottotenente Giovanni CAVALLARO, nato a Messina il 21 giugno 1956, il quale prestava servizio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Asti (TO);
- il M. A. s UPS Alfio RAGAZZI, nato a Messina il 4 febbraio 1964, il quale prestava servizio presso il Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Messina;
- il Brigadiere Ivan GHITTI, nato a Milano il 4 maggio 1973, il quale prestava servizio presso il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.
IL “GIRO” DELLE PASSWORD E DEI SOLDI UN DIRIGENTE AMMETTE LA TRUFFA
Ha ammesso la truffa Emanuele Currao, dirigente regionale arrestato ieri con altre 14 persone – 13 sono ai domiciliari – per un raggiro costato alla Regione siciliana oltre 700mila euro. L’indagato è stato sentito oggi dal gip Ettorina Contino. Currao, usufruendo della password di un’altra dirigente, Concetta Cimino, anche lei indagata, girava sul suo conto e su conti correnti di imprenditori a cui doveva soldi, denaro che sarebbe spettato a ditte fornitrici alla Regione di servizi e beni.
Al dirigente bastava cambiare l’iban del beneficiario dei crediti.Secondo indiscrezioni Currao ha accusato la Cimino di averlo indotto a rimborsare straordinari mai fatti ad alcuni dipendenti per ricompensarli di ore di lavoro fatte in piu’ in passato. Il dirigente avrebbe fatto anche altre rivelazioni sulla Cimino, che verrà sentita lunedì.
Il gip ha sentito anche l’altro arrestato, l’imprenditore Mario Avara a cui Currao avrebbe fatto avere somme della Regione a compensazione di debiti che aveva con lui. Avara si e’ detto vittima di una truffa sostenendo che Currao gli aveva detto che i soldi che gli aveva fatto avere erano crediti da lui vantati con la Regione che sarebbero stati girati ad Avara per compensazione
Al dirigente bastava cambiare l’iban del beneficiario dei crediti.Secondo indiscrezioni Currao ha accusato la Cimino di averlo indotto a rimborsare straordinari mai fatti ad alcuni dipendenti per ricompensarli di ore di lavoro fatte in piu’ in passato. Il dirigente avrebbe fatto anche altre rivelazioni sulla Cimino, che verrà sentita lunedì.
Il gip ha sentito anche l’altro arrestato, l’imprenditore Mario Avara a cui Currao avrebbe fatto avere somme della Regione a compensazione di debiti che aveva con lui. Avara si e’ detto vittima di una truffa sostenendo che Currao gli aveva detto che i soldi che gli aveva fatto avere erano crediti da lui vantati con la Regione che sarebbero stati girati ad Avara per compensazione
Auguri di Buon Compleanno da Partylandia a Martina Caruso e a Maya Restuccia
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Martina Caruso che compie 7 anni e a Maya Restuccia che compie 6 anni.
mercoledì 13 novembre 2013
"L'arte è vita" di Anna Coluccio. Oggi: Emma Watson
A partire da stasera dedichiamo uno spazio ai disegni della giovane eoliana, Anna Coluccio.
Premettiamo che il passaggio dal disegno alla foto fa perdere qualcosa alla bellezza del disegno
Premettiamo che il passaggio dal disegno alla foto fa perdere qualcosa alla bellezza del disegno
Variazioni Bilancio Regione. Di Mauro: "Pseudomaggioranza dissolta nel nulla"
Al primo importante voto d'Aula, la pseudo maggioranza di appena 46 deputati che sostiene il Governo si è dissolta nel nulla, racimolando solo 38 voti su una delle norme principali, se non la principale per la vita della Regione.
Il Governo e la sparuta pattuglia di deputati che lo supportano hanno dimostrato ieri ed oggi una veramente gravissima ed inaccettabile assenza di rispetto non solo e non tanto per l'Assemblea Regionale ma soprattutto per i siciliani: persino in presenza di discussioni su interventi così rilevanti non hanno avuto la sensibilità di essere presenti in Aula.
Lo ha dichiarato il Capogruppo del Partito dei Siciliani MPA all'Assemblea Regionale Siciliana Roberto Di Mauro, commentando il voto di stasera che ha dato il via alle variazioni di bilancio.
Il Governo e la sparuta pattuglia di deputati che lo supportano hanno dimostrato ieri ed oggi una veramente gravissima ed inaccettabile assenza di rispetto non solo e non tanto per l'Assemblea Regionale ma soprattutto per i siciliani: persino in presenza di discussioni su interventi così rilevanti non hanno avuto la sensibilità di essere presenti in Aula.
Lo ha dichiarato il Capogruppo del Partito dei Siciliani MPA all'Assemblea Regionale Siciliana Roberto Di Mauro, commentando il voto di stasera che ha dato il via alle variazioni di bilancio.
I DIPENDENTI CHE SMANETTAVANO CON L’IBAN DELLA REGIONE
Ad insospettire Ludovico Albert e Marcello Maisano, attuale dirigente del Dipartimento della Formazione professionale, che presentarono un esposto, è stata la ricezione di una diffida per mancato pagamento di un importo pari a 100 mila euro circa in favore di una società di servizi – Rso. I primi accertamenti svolti dai diretti collaboratori evidenziarono che quella società risultava già beneficiaria della somma oggetto della diffida.
Tuttavia gli approfondimenti disposti dalla dirigenza permise di verificare che l’Iban del conto corrente sul quale era confluita la somma era intestato ad un soggetto diverso dal reale beneficiario, ossia al titolare a Palermo di un’attività commerciale di rivendita di legname, Mario Avara. L’allora dirigente regionale Concetta Cimino, ora in quiescenza, facendo riferimento ad un errore materiale generato dal sistema informatico nella fase di preparazione ed invio telematico del bonifico, richiese la formale restituzione.
Nondimeno, il nuovo dirigente, Marcello Maisano dispose approfonditi accertamenti sulla vicenda verificando che sempre Avara, era stato destinatario di altri mandati di pagamento per ulteriori 100 mila euro, successivi a quelli della prima diffida, in realtà destinati a soddisfare le legittime pretese di un’altra società di servizi – Tecnostruttura. Scattate le indagini, l’attenzione dei carabinieri si è concentrata sui momenti di elaborazione e preparazione dei mandati di pagamento. E gli investigatori hanno puntato i riflettori sul funzionario del Dipartimento, Emanuele Currao.
Gli accertamenti di tipo tecnico incrociati con i riscontri documentali ed altri accertamenti, nonché la ricostruzione del processo di lavorazione dei mandati di pagamento, hanno consentito agli inquirenti di fare emergere comportamenti dolosi volti alla reiterata appropriazione di fondi pubblici, mediante la sostituzione dell’Iban dei conti correnti dei legittimi beneficiari sui relativi mandati di pagamento con i codici Iban relativi a conti correnti intestati ai presunti autori delle truffe. Tale sostituzione si concretizzava all’atto dell’inserimento dei dati sui server della Regione Siciliana. Da qui il nome dell’operazione.
Gli investigatori hanno, inoltre, accertato che, lungo il processo di lavorazione, vi erano delle falle nell’azione di controllo. In particolare, il dirigente Concetta Cimino avrebbe messo a disposizione le sue credenziali di accesso ai sistemi informatici della Regione e avrebbe di fatto consentito di portare a termine le manovre di distrazione di fondi pubblici. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno riscontrato che il sistema ideato da Currao, oltre che a diretto vantaggio del dirigente, avrebbe coinvolto l’imprenditore che aveva ricevuto i bonifici e che gli aveva anche fornito materiale per la realizzazione di un’unità abitativa in legno a Sciacca. L’edificio è stato posto sotto sequestro preventivo.
Tuttavia gli approfondimenti disposti dalla dirigenza permise di verificare che l’Iban del conto corrente sul quale era confluita la somma era intestato ad un soggetto diverso dal reale beneficiario, ossia al titolare a Palermo di un’attività commerciale di rivendita di legname, Mario Avara. L’allora dirigente regionale Concetta Cimino, ora in quiescenza, facendo riferimento ad un errore materiale generato dal sistema informatico nella fase di preparazione ed invio telematico del bonifico, richiese la formale restituzione.
Nondimeno, il nuovo dirigente, Marcello Maisano dispose approfonditi accertamenti sulla vicenda verificando che sempre Avara, era stato destinatario di altri mandati di pagamento per ulteriori 100 mila euro, successivi a quelli della prima diffida, in realtà destinati a soddisfare le legittime pretese di un’altra società di servizi – Tecnostruttura. Scattate le indagini, l’attenzione dei carabinieri si è concentrata sui momenti di elaborazione e preparazione dei mandati di pagamento. E gli investigatori hanno puntato i riflettori sul funzionario del Dipartimento, Emanuele Currao.
Gli accertamenti di tipo tecnico incrociati con i riscontri documentali ed altri accertamenti, nonché la ricostruzione del processo di lavorazione dei mandati di pagamento, hanno consentito agli inquirenti di fare emergere comportamenti dolosi volti alla reiterata appropriazione di fondi pubblici, mediante la sostituzione dell’Iban dei conti correnti dei legittimi beneficiari sui relativi mandati di pagamento con i codici Iban relativi a conti correnti intestati ai presunti autori delle truffe. Tale sostituzione si concretizzava all’atto dell’inserimento dei dati sui server della Regione Siciliana. Da qui il nome dell’operazione.
Gli investigatori hanno, inoltre, accertato che, lungo il processo di lavorazione, vi erano delle falle nell’azione di controllo. In particolare, il dirigente Concetta Cimino avrebbe messo a disposizione le sue credenziali di accesso ai sistemi informatici della Regione e avrebbe di fatto consentito di portare a termine le manovre di distrazione di fondi pubblici. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno riscontrato che il sistema ideato da Currao, oltre che a diretto vantaggio del dirigente, avrebbe coinvolto l’imprenditore che aveva ricevuto i bonifici e che gli aveva anche fornito materiale per la realizzazione di un’unità abitativa in legno a Sciacca. L’edificio è stato posto sotto sequestro preventivo.
Rapina all'Unicredit di Lipari. Solo un falso allarme
Si sarebbe trattato solo di un falso allarme quello diffusosi intorno alle 12 e 45 di oggi e che parlava di una rapina a mano armata all'Unicredit di Lipari, ubicata in piazza Luigi Salvatore D'Austria.
All'istituto bancario sarebbe solo scattato l'allarme (collegato con la stazione dei carabinieri) e questo, ovviamente, ha fatto arrivare gli uomini dell'Arma.
Il fatto che sono arrivati di gran corsa e con la pistola in pugno ha fatto "scattare" la voce di una rapina.
Questa è la versione che apprendiamo da fonti ufficiali
All'istituto bancario sarebbe solo scattato l'allarme (collegato con la stazione dei carabinieri) e questo, ovviamente, ha fatto arrivare gli uomini dell'Arma.
Il fatto che sono arrivati di gran corsa e con la pistola in pugno ha fatto "scattare" la voce di una rapina.
Questa è la versione che apprendiamo da fonti ufficiali
TRE MILIARDI DI EURO IN 10 ANNI, IL DISASTRO DELLA FORMAZIONE
Tre miliardi di euro in dieci anni, una media di trecento milioni di euro l’anno. Senza contare i progetti “a latere”, come la comunicazione e la pubblicità. Una montagna di soldi dei contribuenti. Non è solo ruberia, ma anche miopia politica. Non sarebbe stato possibile un flop ed uno scandali di così grave entità e lunga durata se le mascalzonate non avessero potuto contare su alleanze solide, un contesto favorevole. Tanti, pur non avendo le mani in pasta, hanno creduto che fosse utile foraggiare il carrozzone e trovare comunque una risposta al bisogno di lavoro dei giovani.
La formazione è la punta dell’iceberg. Il modulo è stato fedelmente seguito in altri comparti del precariato. La clientelizzazione del lavoro è stata la strada “maestra”, un disastro economico e uno spreco di risorse umane. Generazioni di giovani siciliani “condannati” al parcheggio”, sprovvisti di competenze, in regime di povertà. Centomila giovani, o ex giovani, secondo il deputato regionale del megafono Malafarina. Non c’è niente di simile in nessuna parte del mondo. Nessuna Regione, o Stato, potrebbe sopravvivere ad una spesa improduttiva così alta e incapace di sostenere il mercato.
L’intrallazzo ed gli utilizzatori primari non scagionano la miopia e l’attitudine “clientelare” della classe dirigente. Come hanno fatto a non accorgersi di quel che stava accadendo? O, accorgendosene, come hanno fatto a credere che parrucchieri e pizzaioli avrebbero rappresentato il futuro della Sicilia? O il parcheggio “socialmente utile” potesse creare la premessa dello sviluppo?
L’esercito di allievi e formatori ha ingrossato le fila, seppure con paghe più dignitose, del precariato, allungando il parcheggio a conclusione del corso di studi. Invece che creare prospettive, investire nello sviluppo, l’impresa, il lavoro, le innovazioni, la ricerca, si è costruita una scatola vuota nella quale ospitare un’altra nicchia del posto sicuro, pubblico e modestamente retribuito. Uccidendo anche quell’area della formazione “avanzata”, dignitosa e utile, che avrebbe potuto, e dovuto, essere incoraggiata, sostenuta.
In questi giorni si svolgono le proteste di coloro che, a causa delle inchieste giudiziarie e dei provvedimenti del governo regionale, sono usciti dal mondo della formazione e si trovano in mezzo la strada. E inizia il lavoro degli ispettori dell’Olaf, tornati in Sicilia, cui spetta il compito di esaminare le carte che hanno fatto “saltare” enti e corsi in alcune province siciliane.
“Non è più rinviabile”, raccomandava la Corte dei Conti cinque anni or sono, “un riordino legislativo della formazione professionale in Sicilia, che porti ad unità il sistema della formazione professionale, in modo da utilizzare al meglio ed appieno i fondi messi a disposizione dalle varie fonti di finanziamento, non trascurando il patrimonio umano, strumentale, finanziario, attualmente esistente che andrebbe valorizzato trasformando quello che oggi appare uno spreco di risorse pubbliche in risorsa al servizio dello sviluppo del territorio.”
Come coniugare queste due esigenze, eliminazione di sprechi e utilizzo del patrimonio umano, come suggerisce la Corte dei Conti? Il Libro bianco del segretario generale pro tempore della Regione siciliana, Enzo Emanuele, suggeriva “un totale ripensamento dei sistemi di finanziamento di tutti gli organismi pubblici e privati che attualmente, spesso in modo disarticolato, svolgono attività formative e di orientamento di dubbia efficacia e di acclarata inefficienza e diseconomicità”.
La risposta alle inefficienze, proseguiva Emanuele, è un affidamento delle attività a soggetti con requisiti e modalità operative più consone alla soddisfazione delle esigenze della collettività, ovvero una apertura verso forme di gestione più flessibili e meglio rispondenti agli obiettivi prefissati, dal modello di “governance dipartimentale” al modello di “governance d’Agenzia”.
La formazione è la punta dell’iceberg. Il modulo è stato fedelmente seguito in altri comparti del precariato. La clientelizzazione del lavoro è stata la strada “maestra”, un disastro economico e uno spreco di risorse umane. Generazioni di giovani siciliani “condannati” al parcheggio”, sprovvisti di competenze, in regime di povertà. Centomila giovani, o ex giovani, secondo il deputato regionale del megafono Malafarina. Non c’è niente di simile in nessuna parte del mondo. Nessuna Regione, o Stato, potrebbe sopravvivere ad una spesa improduttiva così alta e incapace di sostenere il mercato.
L’intrallazzo ed gli utilizzatori primari non scagionano la miopia e l’attitudine “clientelare” della classe dirigente. Come hanno fatto a non accorgersi di quel che stava accadendo? O, accorgendosene, come hanno fatto a credere che parrucchieri e pizzaioli avrebbero rappresentato il futuro della Sicilia? O il parcheggio “socialmente utile” potesse creare la premessa dello sviluppo?
L’esercito di allievi e formatori ha ingrossato le fila, seppure con paghe più dignitose, del precariato, allungando il parcheggio a conclusione del corso di studi. Invece che creare prospettive, investire nello sviluppo, l’impresa, il lavoro, le innovazioni, la ricerca, si è costruita una scatola vuota nella quale ospitare un’altra nicchia del posto sicuro, pubblico e modestamente retribuito. Uccidendo anche quell’area della formazione “avanzata”, dignitosa e utile, che avrebbe potuto, e dovuto, essere incoraggiata, sostenuta.
In questi giorni si svolgono le proteste di coloro che, a causa delle inchieste giudiziarie e dei provvedimenti del governo regionale, sono usciti dal mondo della formazione e si trovano in mezzo la strada. E inizia il lavoro degli ispettori dell’Olaf, tornati in Sicilia, cui spetta il compito di esaminare le carte che hanno fatto “saltare” enti e corsi in alcune province siciliane.
“Non è più rinviabile”, raccomandava la Corte dei Conti cinque anni or sono, “un riordino legislativo della formazione professionale in Sicilia, che porti ad unità il sistema della formazione professionale, in modo da utilizzare al meglio ed appieno i fondi messi a disposizione dalle varie fonti di finanziamento, non trascurando il patrimonio umano, strumentale, finanziario, attualmente esistente che andrebbe valorizzato trasformando quello che oggi appare uno spreco di risorse pubbliche in risorsa al servizio dello sviluppo del territorio.”
Come coniugare queste due esigenze, eliminazione di sprechi e utilizzo del patrimonio umano, come suggerisce la Corte dei Conti? Il Libro bianco del segretario generale pro tempore della Regione siciliana, Enzo Emanuele, suggeriva “un totale ripensamento dei sistemi di finanziamento di tutti gli organismi pubblici e privati che attualmente, spesso in modo disarticolato, svolgono attività formative e di orientamento di dubbia efficacia e di acclarata inefficienza e diseconomicità”.
La risposta alle inefficienze, proseguiva Emanuele, è un affidamento delle attività a soggetti con requisiti e modalità operative più consone alla soddisfazione delle esigenze della collettività, ovvero una apertura verso forme di gestione più flessibili e meglio rispondenti agli obiettivi prefissati, dal modello di “governance dipartimentale” al modello di “governance d’Agenzia”.
Ci lascia Mimmo Caleca
E' deceduto stamane, a Messina, Mimmo Caleca.
Aveva 67 anni. E' stato direttore di banca a Canneto.
Una volta andato in pensione si è impegnato, unitamente al genero, per sviluppare una attività imprenditoriale a Lipari.
E' stato anche consigliere comunale e assessore allo sport, spettacolo e annona nel comune di Lipari durante la sindacatura del dottor Mariano Bruno.
Incarico dal quale si dimise nel marzo del 2007.
I funerali dovrebbero tenersi domani a Messina.
Ai familiari le più sentite condoglianze di Eolienews
Aveva 67 anni. E' stato direttore di banca a Canneto.
Una volta andato in pensione si è impegnato, unitamente al genero, per sviluppare una attività imprenditoriale a Lipari.
E' stato anche consigliere comunale e assessore allo sport, spettacolo e annona nel comune di Lipari durante la sindacatura del dottor Mariano Bruno.
Incarico dal quale si dimise nel marzo del 2007.
I funerali dovrebbero tenersi domani a Messina.
Ai familiari le più sentite condoglianze di Eolienews
SCANDALO FORMAZIONE, GLI SMS A NELLI SCILABRA: “QUESTI FANNO SCHIFO”
Nelli Scilabra, 29 anni, studentessa di Giurisprudenza e assessore alla Formazione professionale della Regione siciliana, impugna il telefono. E mostra gli sms di alcuni ragazzi. Giovani studenti costretti a lasciare la Sicilia per cercare fortuna al Nord o nel resto d’Europa. I ragazzi, dopo la bufera che si è abbattuta sulla Regione (15 arresti questa mattina) si sono sfogati con la Scilabra: “Fanno schifo – c’è scritto in un messaggio -. Io sono a ricercare lavoro e a consegnare curricula a Milano e loro rubano i nostri soldi”.
E ancora: “Io sono all’estero perché non ho trovato occupazione e chi dovrebbe ringraziare Dio per il proprio posto di lavoro si frega soldi e alimenta un sistema marcio”. I testi li ha resi noti proprio Nelli Scilabra, dopo il maxi blitz dei carabinieri.
“Ricordate il clamore che sollevò il nostro provvedimento di rotazione all’interno del dipartimento? – domanda la Scilabra -. In quella occasione si parlò di provvedimento ingiusto, lesivo dell’immagine di un’amministrazione pubblica. Alla luce di quanto emerso questa mattina ritengo che quel provvedimento è stato fondamentale, ad oggi su 13 arresti, ben dieci coinvolgono dipendenti che furono oggetto del provvedimento di rotazione e trasferimento verso altri rami della Regione Siciliana”.
“Faccio mie le parole che ho ricevuto questa mattina da diversi ragazzi siciliani sul mio cellulare: sono indegni rappresentanti delle Istituzioni – dice ancora l’assessore - . In un contesto in cui migliaia di giovani siciliani sono costretti ad andar via dalla nostra terra perche’ disoccupati, ci sono impiegati pubblici che rubano i soldi dei cittadini e che hanno costruito un vero e proprio sistema di delinquenza e di truffa ai danni della Regione Siciliana”.
“Sono disgustata – aggiunge – e amareggiata dal continuo emergere di situazioni e fatti agghiaccianti che ogni giorno coinvolgono non soltanto Enti di formazione, ma anche dipendenti del nostro assessorato. Che sistema hanno costruito? E soprattutto perche’ tanto silenzio dalla politica in questi ultimi dieci anni? Abbiamo il dovere di reagire, di continuare il nostro percorso di lotta al malaffare e alla corruzione. A nome dei ragazzi e delle ragazze della Sicilia lancio un appello alla parte sana dell’amministrazione regionale: assumiamoci la responsabilita’ di un profondo cambiamento, per il buon nome della Sicilia e per il futuro dei giovani siciliani”.
E ancora: “Io sono all’estero perché non ho trovato occupazione e chi dovrebbe ringraziare Dio per il proprio posto di lavoro si frega soldi e alimenta un sistema marcio”. I testi li ha resi noti proprio Nelli Scilabra, dopo il maxi blitz dei carabinieri.
“Ricordate il clamore che sollevò il nostro provvedimento di rotazione all’interno del dipartimento? – domanda la Scilabra -. In quella occasione si parlò di provvedimento ingiusto, lesivo dell’immagine di un’amministrazione pubblica. Alla luce di quanto emerso questa mattina ritengo che quel provvedimento è stato fondamentale, ad oggi su 13 arresti, ben dieci coinvolgono dipendenti che furono oggetto del provvedimento di rotazione e trasferimento verso altri rami della Regione Siciliana”.
“Faccio mie le parole che ho ricevuto questa mattina da diversi ragazzi siciliani sul mio cellulare: sono indegni rappresentanti delle Istituzioni – dice ancora l’assessore - . In un contesto in cui migliaia di giovani siciliani sono costretti ad andar via dalla nostra terra perche’ disoccupati, ci sono impiegati pubblici che rubano i soldi dei cittadini e che hanno costruito un vero e proprio sistema di delinquenza e di truffa ai danni della Regione Siciliana”.
“Sono disgustata – aggiunge – e amareggiata dal continuo emergere di situazioni e fatti agghiaccianti che ogni giorno coinvolgono non soltanto Enti di formazione, ma anche dipendenti del nostro assessorato. Che sistema hanno costruito? E soprattutto perche’ tanto silenzio dalla politica in questi ultimi dieci anni? Abbiamo il dovere di reagire, di continuare il nostro percorso di lotta al malaffare e alla corruzione. A nome dei ragazzi e delle ragazze della Sicilia lancio un appello alla parte sana dell’amministrazione regionale: assumiamoci la responsabilita’ di un profondo cambiamento, per il buon nome della Sicilia e per il futuro dei giovani siciliani”.
Sicilia. Blitz dei carabinieri alla Regione, 13 dipendenti arrestati: "Soldi pubblici su conti personali"
C’è il cassiere, c’è il collaboratore, c’è il pensionato o il vecchio dirigente. Ma la curiosità che salta all’occhio è la folta presenza femminile. Sono quindici le persone arrestate nell’ambito dell’operazione “Iban” dei carabinieri di Palermo che hanno smascherato una truffa ai danni della Regione siciliana. Al centro dell’indagine le forniture dell’assessorato alla Formazione professionale.
Tra le somme di cui i dipendenti infedeli della Regione Siciliana arrestati oggi per truffa e peculato si sarebbero appropriati ci sono anche i soldi destinati a un progetto alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, “un progetto che era destinato a sovvenzioni di dipendenti regionali”, come spiega il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo. “Insomma-. dice – soldi destinati alla legalita’ erano oggetto di distrazioni illegali”
I provvedimenti sono stati notificati a Emanuele Currao, 46 anni, di Palermo, funzionario direttivo dell’amministrazione regionale, che è finito in carcere; all’imprenditore Mario Avara, 49 anni, di Palermo, anche lui condotto in carcere.
Mentre sono finiti ai domiciliari Concetta Cimino, 67 anni, di Caltanissetta, dirigente dell’amministrazione regionale in pensione; Marco Inzerillo, 49 anni, di Lucca Sicula (Ag), funzionario direttivo regionale; Gualtiero Curatolo, 47 anni, di Palermo, cassiere regionale; Maria Concetta Rizzo, 49 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Maria Antonella Cavalieri, 52 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Federico Bartolotta, 60 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Vito Di Pietra, 43 anni, di Palermo, collaboratore regionale; Giuseppina Bonfardeci, 51 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Giampiero Spallino, 43 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; Carmelo Zannelli, 46 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale;Michele Ducato, 54 anni, di Palermo, funzionario direttivo regionale; Marcella Gazzelli, 48 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; l’imprenditore Amedeo Antonio Filingeri, 51 anni, originario di Borgetto.
Tra le somme di cui i dipendenti infedeli della Regione Siciliana arrestati oggi per truffa e peculato si sarebbero appropriati ci sono anche i soldi destinati a un progetto alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, “un progetto che era destinato a sovvenzioni di dipendenti regionali”, come spiega il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo. “Insomma-. dice – soldi destinati alla legalita’ erano oggetto di distrazioni illegali”
I provvedimenti sono stati notificati a Emanuele Currao, 46 anni, di Palermo, funzionario direttivo dell’amministrazione regionale, che è finito in carcere; all’imprenditore Mario Avara, 49 anni, di Palermo, anche lui condotto in carcere.
Mentre sono finiti ai domiciliari Concetta Cimino, 67 anni, di Caltanissetta, dirigente dell’amministrazione regionale in pensione; Marco Inzerillo, 49 anni, di Lucca Sicula (Ag), funzionario direttivo regionale; Gualtiero Curatolo, 47 anni, di Palermo, cassiere regionale; Maria Concetta Rizzo, 49 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Maria Antonella Cavalieri, 52 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Federico Bartolotta, 60 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Vito Di Pietra, 43 anni, di Palermo, collaboratore regionale; Giuseppina Bonfardeci, 51 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Giampiero Spallino, 43 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; Carmelo Zannelli, 46 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale;Michele Ducato, 54 anni, di Palermo, funzionario direttivo regionale; Marcella Gazzelli, 48 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; l’imprenditore Amedeo Antonio Filingeri, 51 anni, originario di Borgetto.
PD di Lipari. Chiuso il tesseramento. Domenica il congresso
Il Circolo di Lipari del Partito Democratico ha concluso la sua campagna di tesseramento, sono 174 tra vecchi e nuovi gli aderenti ai Democratici italiani, che a Lipari hanno sottoscritto il loro impegno.
Questo importante risultato, determinato da un capillare radicamento nel territorio, ha visto i compagni storici e le giovani leve promuovere le ragioni di un impegno politico che mira ad un'Italia più giusta.
Il prossimo appuntamento sarà quello di domenica 17 novembre per il Congresso di Circolo, che si terrà all'Hotel "La Filadelfia" alle ore 10. Tutti gli iscritti al Partito sono invitati a parteciparvi.
Enzo Donato per il Comitato Tesseramento e Congresso
Questo importante risultato, determinato da un capillare radicamento nel territorio, ha visto i compagni storici e le giovani leve promuovere le ragioni di un impegno politico che mira ad un'Italia più giusta.
Il prossimo appuntamento sarà quello di domenica 17 novembre per il Congresso di Circolo, che si terrà all'Hotel "La Filadelfia" alle ore 10. Tutti gli iscritti al Partito sono invitati a parteciparvi.
Enzo Donato per il Comitato Tesseramento e Congresso
martedì 12 novembre 2013
Al via la BTC, la Fiera degli Eventi edizione 2013.
La Congressi Eolie, fondata nel 1973, è presente alla 29° edizione della Borsa del Turismo Congressuale che è tornata a svolgersi nella sede tradizionale di Firenze.
La BTC è l'unica fiera in Italia per il mercato degli eventi. Un comparto produttivo che produce valore economico, di conoscenze, di business e di brand per territori.
Con questa edizione la BTC si connota ancora di più¹ come momento strategico per sensibilizzare le istituzioni sul valore del turismo congressuale, il luogo dove trovare nuovi stimoli e nuove risposte.
Gli espositori presenti in fiera rappresentano tutte le categorie di fornitori della filiera congressuale e le attrattive agli stands sono affiancate da un ricco programma di seminari, che ha già registrato oltre 700 adesioni.
Le bellezze naturali ed i vari aspetti geologici e vulcanologici assieme ai settemila anni di storia fanno dell'Arcipelago Eoliano una delle località più originali ed interessanti per un congresso-vacanza.
La Congressi Eolie è presente a BTC al fine sia di promuovere le realtà eoliane che consentono di accogliere questo segmento turistico, sia per l'offerta dei propri servizi.
La BTC è l'unica fiera in Italia per il mercato degli eventi. Un comparto produttivo che produce valore economico, di conoscenze, di business e di brand per territori.
Con questa edizione la BTC si connota ancora di più¹ come momento strategico per sensibilizzare le istituzioni sul valore del turismo congressuale, il luogo dove trovare nuovi stimoli e nuove risposte.
Gli espositori presenti in fiera rappresentano tutte le categorie di fornitori della filiera congressuale e le attrattive agli stands sono affiancate da un ricco programma di seminari, che ha già registrato oltre 700 adesioni.
Le bellezze naturali ed i vari aspetti geologici e vulcanologici assieme ai settemila anni di storia fanno dell'Arcipelago Eoliano una delle località più originali ed interessanti per un congresso-vacanza.
La Congressi Eolie è presente a BTC al fine sia di promuovere le realtà eoliane che consentono di accogliere questo segmento turistico, sia per l'offerta dei propri servizi.
Smarrito portafoglio
Stamattina D.F., un uomo, di Lipari ha perso, presumibilmente nei pressi del supermercato di Lipari, un portafoglio con all'interno circa 180 euro.
E' interesse dell'uomo recuperare almeno i documenti. Gli stessi possono essere inseriti, se si vuole restare nell'anonimato, in una delle buche delle Poste italiane.
Forniamo anche un recapito telefonico per chi, invece, ritrovandolo, volesse mettersi in contatto con il proprietario. Il numero è 328 8827580.
Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
All’Ass. al Turismo , Sport e Spettacolo
Dott. Cuccia Matteo
Oggetto: Dati Ufficiali relativi al
turismo nelle Isole Eolie - estate 2013
In riferimento ai dati diffusi dal Presidente della Camera
di Commercio di Palermo, Dott. Roberto Helg, i quali riferiscono di un crollo
imprevedibile di turismo alle Eolie, a
Taormina a Cefalù. Dati immediatamente smentiti e contrastati da politici
locali e regionali, da operatori economici e da successive statistiche
effettuate sul settore
Si chiede di riferire
In merito al numero di presenze ufficiali registrato dall'Unità Operativa di Base
"Isole Eolie" del Servizio Turistico Regionale di Messina, per i mesi
della stagione estiva.
Esaminando nel dettaglio:
-
il numero di arrivi e di presenze, alberghiere ed
extralberghiere, per ogni isola dell’ arcipelago. Effettuando, altresì un raffronto con l’anno 2012-2011.
Dott.ssa Annarita Gugliotta
(Cons. Com. Vento Eoliano)
L’Ispra scopre tanti camini idrotermali al largo di Panarea
Un’area idrotermale molto estesa, tra i 90 e i 210 metri di profondita’, caratterizzata dalla presenza di diversi “camini idrotermali”, strutture che emergono dal fondo del mare prodotte dalla deposizione di minerali di che provengono da attivita’ di emissione vulcanica. Questo e’ quanto e’ stato trovato e monitorato dall’Ispra nell’area Eoliana al largo di Panarea, alla profondita’ di oltre 200 metri. Gia’ negli ultimi 3 anni, spiega una nota, l’Ispra ha identificato un’area idrotermale profonda a largo dell’isola di Panarea, nell’ambito di una ricerca nell’Arcipelago Eoliano mirata alla studio della biodiversita’ associata ai fenomeni vulcanici sommersi. Nei giorni scorsi, l’Ispra ha condotto una campagna di ricerca con la nave dell’Istituto, l’Astrea e in collaborazione con l’Ismar di Bologna, l’Iamc di Messina e l’Ingv.
“I camini trovati rappresentano i piu’ numerosi e profondi riscontrati nel Mediterraneo centrale e raggiungono altezza di circa 80 centimetri- spiega Ispra- si presentano con varie forme e con una colorazione arancione nell’estremita’ e grigia alla base”. Le strutture idrotermali sono state individuate sul fondale marino con l’utilizzo del Multibeam e visti attraverso il Rov, il robot filoguidato dotato di telecamere. Con questo strumento sono stati prelevati e portati in laboratorio, per la prima volta in Mediterraneo, per ottenere informazioni importanti sulla composizione mineralogica, sulle comunita’ batteriche, sullo stato dell’attivita’ idrotermale. Secondo l’Ispra “questo ritrovamento e le analisi sui camini consentiranno di ampliare le conoscenze sulla biodiversita’ associata agli ambienti vulcanici sottomarini e alla produzione di energia biologica idrotermale e potranno contribuire a identificare e monitorare nuove aree di attivita’ geotermica sottomarina”.
“I camini trovati rappresentano i piu’ numerosi e profondi riscontrati nel Mediterraneo centrale e raggiungono altezza di circa 80 centimetri- spiega Ispra- si presentano con varie forme e con una colorazione arancione nell’estremita’ e grigia alla base”. Le strutture idrotermali sono state individuate sul fondale marino con l’utilizzo del Multibeam e visti attraverso il Rov, il robot filoguidato dotato di telecamere. Con questo strumento sono stati prelevati e portati in laboratorio, per la prima volta in Mediterraneo, per ottenere informazioni importanti sulla composizione mineralogica, sulle comunita’ batteriche, sullo stato dell’attivita’ idrotermale. Secondo l’Ispra “questo ritrovamento e le analisi sui camini consentiranno di ampliare le conoscenze sulla biodiversita’ associata agli ambienti vulcanici sottomarini e alla produzione di energia biologica idrotermale e potranno contribuire a identificare e monitorare nuove aree di attivita’ geotermica sottomarina”.
Carri del Carnevale eoliano e tensostrutture. Tra vandalismo, furti e...
Le foto che vi proponiamo, riferite a quel che resta dei carri del Carnevale eoliano 2013, allocati nelle tensostrutture limitrofe alla scuola media e al megaparcheggio, "parlano" chiaro, più di cento articoli.
Dobbiamo aggiungere che a segnalarci gli atti di vandalismo e i furti perpetrati sono stati alcuni dei carristi.
Nelle tensostrutture, che il comune di Lipari ha noleggiato per 12.000 euro e che sono diventate un vero e proprio "porto di mare" (si accede da ogni dove), ignoti hanno danneggiato i carri e portato via quanto possibile e quanto poteva essergli "utile".
Per danneggiare i carri si è fatto di tutto. Si sono perfino utilizzate, per "colpire" le maschere più alte, le pietre della pavimentazione di piazza Mazzini che si trovano all'esterno delle tensostrutture.
Rilevanti i danni anche dal punto di vista economico.
Le tensostrutture, che la ditta da quanto ci risulta doveva smontare, sono aperte in più punti.
Ci segnalano, inoltre, che le stesse sono anche "meta" di ragazzi e giovani che le utilizzano per tutta una serie di scopi (d'altronde basta guardarsi attorno per capirlo).
Un vero e proprio peccato sia per i carristi, che a proposito del Carnevale attendono ancora di sapere cosa si intende fare per quello del 2014, sia per la collettività.
La nostra segnalazione, che poi è anche quella dei carristi, vuole sensibilizzare chi di competenza ad intervenire in primis (prima che si arrechino altri danni) e, nello stesso tempo, sollecitare un primo "tavolo" per pianificare cosa si vuole per il prossimo Carnevale.
Quel che è certo è che tra vandali, ladruncoli ed altro abbiamo generato un'altra "perla" tutta liparota
Dobbiamo aggiungere che a segnalarci gli atti di vandalismo e i furti perpetrati sono stati alcuni dei carristi.
Nelle tensostrutture, che il comune di Lipari ha noleggiato per 12.000 euro e che sono diventate un vero e proprio "porto di mare" (si accede da ogni dove), ignoti hanno danneggiato i carri e portato via quanto possibile e quanto poteva essergli "utile".
Per danneggiare i carri si è fatto di tutto. Si sono perfino utilizzate, per "colpire" le maschere più alte, le pietre della pavimentazione di piazza Mazzini che si trovano all'esterno delle tensostrutture.
Rilevanti i danni anche dal punto di vista economico.
Le tensostrutture, che la ditta da quanto ci risulta doveva smontare, sono aperte in più punti.
Ci segnalano, inoltre, che le stesse sono anche "meta" di ragazzi e giovani che le utilizzano per tutta una serie di scopi (d'altronde basta guardarsi attorno per capirlo).
Un vero e proprio peccato sia per i carristi, che a proposito del Carnevale attendono ancora di sapere cosa si intende fare per quello del 2014, sia per la collettività.
La nostra segnalazione, che poi è anche quella dei carristi, vuole sensibilizzare chi di competenza ad intervenire in primis (prima che si arrechino altri danni) e, nello stesso tempo, sollecitare un primo "tavolo" per pianificare cosa si vuole per il prossimo Carnevale.
Quel che è certo è che tra vandali, ladruncoli ed altro abbiamo generato un'altra "perla" tutta liparota
Le foto che vi proponiamo sono sono solo una parte del vasto campionario dei danneggiamenti provocati ai carri del Carnevale 2012
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