A Quattropani è stata ritrovata la fede nuziale, nella foto.
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lunedì 31 dicembre 2018
Presentato il volume " A egregie cose" del dottor Michele Giacomantonio.
COMUNICATO STAMPA
In una chiesa di San Pietro predisposta per l'occasione e stato presentato il volume "A egregie cose..." che parla del cimitero di Lipari nei 150 anni della sua istituzione, scritto da Michele Giacomantonio e pubblicato dal Centro Studi Eoliano. Ha presieduto i lavori la prof. Maria Carnevale che, qualche anno fa, aveva avuto l'idea di questo lavoro e l'aveva proposto al Centro studi.
Sono seguiti gli interventi di mons. Gaetano Sardella parroco di San Pietro che ha portato ai convenuti il saluto della Parrocchia sottolineando il valore religioso e civile del culto dei defunti, del Sindaco Marco Giorgianni che ha sottolineando come questa iniziativa caldeggiata e sostenuta dal Comune si sposi a tutta una serie di interventi volti ad adeguare e riqualificare i nostri cimiteri, quindi l'assessore Tiziana De Luca che ha inquadrato l'iniziativa del libro in una serie di interventi culturali promossi o sostenuti dal suo assessorato.
È' stata quindi la volta di Michele Giacomantonio che supportato da un video in Power Point ha parlato del nostro cimitero non solo come del cuore della città composto da notabili ma anche da una grande anima popolare: Salvatore Iacono, u zu Turi Alivu, Minicuzzo, Vartuluzzu Ruggero, Giuseppina a Carvunara, ecc, ma anche di un luogo ricco di misteri: da quello sui mandanti dell'uccisione del sindaco Policastro, a quelli degli interventi sulla tomba della signora Natan, protestante, per permettere al vescovo di Lipari, trasferito a Trapani, di togliere l'interdetto, alla tomba dell'ultima Amendola che, dopo avere seppellito otto familiari scrivendo per loro dei lunghi necrologi, scompare senza che della sua tomba sia rimasta traccia.
Lipari, 31/12/2018
Centro Studi
Prime avvisaglie di tramontana. Primo dell'anno con isolamento?
Prime avvisaglie di tramontana e collegamenti "in affanno". Soppresse e/o anticipate corse in aliscafo e nave. E domani, salvo repentini cambiamenti, si prospetta un primo dell'anno all'insegna dell'isolamento
FORTE TRAMONTANA, MARE AGITATO E FREDDO PUNGENTE NLLA NOTTE DI CAPODANNO. PREVISIONI METEOMARINE EOLIE A CURA DI GIUSEPPE LA CAVA
E ' previsto, nel comprensorio eoliano, un peggioramento delle condizioni meteo già dal pomeriggio-sera di oggi (vigilia di Capodanno) .
Si prevedono raffiche burrascose di tramontana che potranno raggiungere i 70-80 km orari e aumento del moto ondoso che, in serata, potrà risultare localmente agitato. E' previsto, inoltre, un moderato calo termico, avvertibile specie dalla serata quando la colonnina di mercurio potrà segnare i 7 C ma la temperatura percepita sarà prossima allo zero .
In calo nella sera-notte di Capodanno la quota neve che sarà probabile a quote collinari a partire dai 600 m.
Possibili precipitazioni localmente anche grandinigene tra la serata e la nottata.
Attenuazione del vento e del moto ondoso dal pomeriggio di Capodanno ma sarà solo una breve pausa poiché nel medio termine é prevista una più forte irruzione di aria fredda che avrà il suo apice il prossimo Sabato.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI O AGGIORNAMENTI VISITATE LA PAGINA FACEBOOK DI METEO EOLIE.
Auguro a tutti i lettori di Eolienews Buon Anno!
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Claudia Campagna, Francesca Furnari, Antonio Billè, Jessica Alessi, Stefano Iabichella, Luana Di Prima, Antonio Cafarelli, Ruben Piemonte, Nino Cirino, Deby Cincotta, Valentina Agrip, Eleonora Digiglio, Ivan Ferlazzo, Gaetano Giuffrè.
Canti ai tempi del Natale. Tre brani dal concerto della Schola Cantorum della Basilica di San Cristoforo (Canneto)
Vi proponiamo tre brani del concerto "Canti ai tempi del Natale", tenutosi ieri sera nella Basilica minore di San Cristoforo a Canneto, a cura della Schola Cantorum della stessa Basilica. Per le immagini si ringraziano Ugo Bertè e Mimmo Mollica. Montaggio Salvatore Sarpi
domenica 30 dicembre 2018
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno ad Andrea Favaloro, Andrea Marino, Vincenzo Malalana, Rita Quadara, Santino Serrato, Alessandro Costanzo, Jessica Carmen Pietracatella, Raffaella Inferrera, Giada De Teresa, Mirko Lazzaro, Dariana Antonia Radu, Ivana Furnari
sabato 29 dicembre 2018
Il Ristorante Sangre Rojo comunica:
Date le numerose richieste dei nostri clienti, che organizziamo su prenotazione il cenone di capodanno d'asporto con consegna a domicilio, per un minimo di 10 pax a cenone.
Le prenotazioni sono a numero limitato.
Per info sul menu' e costi chiamare al numero 3382909524
Entro e non oltre il 30 dicembre
Voi pensate a divertirvi che al resto ci pensiamo noi
Date le numerose richieste dei nostri clienti, che organizziamo su prenotazione il cenone di capodanno d'asporto con consegna a domicilio, per un minimo di 10 pax a cenone.
Le prenotazioni sono a numero limitato.
Per info sul menu' e costi chiamare al numero 3382909524
Entro e non oltre il 30 dicembre
Voi pensate a divertirvi che al resto ci pensiamo noi
Black out elettrico a Ginostra
Un black out elettrico, con collegate difficoltà, ha interessato quest'oggi il piccolo borgo di Ginostra, nell'isola di Stromboli.
Il guasto è stato riparato dopo circa 5 ore.
Il guasto è stato riparato dopo circa 5 ore.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Davide Mollica, Mirko Favaloro, Silvia Carbone, Luca Pollara, Laura Biviano, Giuseppe Imbruglia, Graziella Locantro, Antonello Cortese
venerdì 28 dicembre 2018
Come eravamo. Gruppo scolastico (3A - Scuola media anno 56/57
Questi i nomi di coloro che siamo riusciti ad individuare, grazie a degli amici.
Prima fila in alto da sx a dx: 1° Giardina; 2° ? ; 3° Ferlazzo ; 4°) N. Lucchesi ; 5° La Torre; 6°) Gilormino Mannello; 7°) Ninni
Megna; 8°) Giorgio Capone
Seconda fila
: 1°) Antonio Scarcella (bidello); 2°)
Gabriella Saltalamacchia; 3°) L. Lo Schiavo ; 4°) Giuffrè ; 5°) Elsa Costa; 6°) Ivana Mollica; 7° Olga Corrieri; 8°) Tilde Reitano
Terza fila : 1°) Tommaso Carnevale (segretario) ; 2°) Ludovico
( insegnante di matematica); 3°) Francesco Megna ( Prof. Matematica e Preside); 4°) Vito De Vita (vice preside e Prof. Lettere); 5°)
Leonida Buongiorno ( prof. d’inglese)
seduti : 1°) Gilormino Casali ; 2° G. Esposito; 3°) U. Li Donni ?; 4°) A. Dino ( figlio di un vicebrigadiere dei carabinieri, allora in servizio a
Lipari
Chiunque può darci altre indicazioni può farlo attaverso una mail indirizzata a s.sarpi@libero.it
Al Comprensivo "Lipari" raccolti oltre 1.100 euro per Telethon.
ISTITUTO COMPRENSIVO "LIPARI"
Agli alunni e alle loro famiglie
Agli alunni e alle loro famiglie
Ai Docenti e al personale ATA
S
E D I
OGGETTO:
Raccolta fondi evento TELETHON –
Natale 2018
Nelle giornate che hanno preceduto
l’inizio di queste vacanze natalizie, si sono svolti ai plessi di questa
Istituzione scolastica gli eventi Telethon.
La
risposta degli alunni e delle loro famiglie è stata davvero importante e
sentita, e tutti gli intervenuti hanno donato il loro contributo al fondo
TELETHON per la ricerca contro le malattie rare.
Questi
i risultati: Canneto (raccolti € 223,80), Lipari (raccolti € 267,00),
Pianoconte (raccolti € 434,00), Vulcano (raccolti € 185,00), per un totale di €
1.109,80.
Lo
scrivente ringrazia tutti sentitamente per il successo dell’iniziativa, e in
particolare le insegnanti e il personale tutto che hanno dedicato il loro tempo
con impegno, passione e professionalità assicurando il bellissimo risultato.
Grazie
ancora di cuore!
Prof. Renato CANDIA
L'attività dello Stromboli nell'ultima settimana. Fonte: Laboratorio geofisico sperimentale dell'Università di Firenze.
L’attività del vulcano Stromboli è stata caratterizzata, a partire dal 22 dicembre, da un aumento della pressione infrasonica con esplosioni localizzate prevalentemente al cratere di NE con pressioni acustiche da basse ad alte (al massimo 3,3 bar).
Il puffing, di ampiezza da media a alta (al massimo 100 mbar), è localizzato prevalentemente al cratere di NE e in misura minore ai crateri SW e C.
L’attività sismica VLP è caratterizzata da un numero di eventi alto (al massimo 17.5 eventi/ora) e ampiezza da bassa a media. L’attività termica evidenzia valori delle esplosioni medio-alti.
Il tremore è rimasto costante su valori alti mostrando un trend in aumento.
I tiltmetri non evidenziano deformazioni significative dell’apparato vulcanico.
Il flusso di SO2 si mantiene su valori medi.
Come da comunicato inviato al DPC, in data 24 dicembre sono stati registrati segnali sismici con contenuto in frequenza e forma d’onda compatibili con un fenomeno di fratturazione localizzata in area sommitale.
Dal 26 dicembre 2018 si registra un incremento dell’attività di spattering localizzata al cratere di NE.
L'attività termica da satellite (MODIS) dal 26 dicembre ha rilevato n.4 anomalie termiche di intensità da bassa (max 9 Mw) a moderata (63 MW), compatibile con l’attività osservata.
Valutazione di Pericolosità
Le osservazioni sono coerenti con un indice di attività vulcanica di livello ALTO.
Il puffing, di ampiezza da media a alta (al massimo 100 mbar), è localizzato prevalentemente al cratere di NE e in misura minore ai crateri SW e C.
L’attività sismica VLP è caratterizzata da un numero di eventi alto (al massimo 17.5 eventi/ora) e ampiezza da bassa a media. L’attività termica evidenzia valori delle esplosioni medio-alti.
Il tremore è rimasto costante su valori alti mostrando un trend in aumento.
I tiltmetri non evidenziano deformazioni significative dell’apparato vulcanico.
Il flusso di SO2 si mantiene su valori medi.
Come da comunicato inviato al DPC, in data 24 dicembre sono stati registrati segnali sismici con contenuto in frequenza e forma d’onda compatibili con un fenomeno di fratturazione localizzata in area sommitale.
Dal 26 dicembre 2018 si registra un incremento dell’attività di spattering localizzata al cratere di NE.
L'attività termica da satellite (MODIS) dal 26 dicembre ha rilevato n.4 anomalie termiche di intensità da bassa (max 9 Mw) a moderata (63 MW), compatibile con l’attività osservata.
Valutazione di Pericolosità
Le osservazioni sono coerenti con un indice di attività vulcanica di livello ALTO.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Elvira Amalfi, Patrizia Giardina, Milena Oliva, Vincenzo Currò, Fabio Ziino, Sara Roe Subbiondo, Valentin Mihailescu, Désirée Curci, Giacomo Paino
Sulla provinciale, all'altezza dell'Annunziata, muro franato da agosto ma ancora nessun intervento
Riceviamo da Elisa Villani e pubblichiamo:
Gent.mo Direttore,
sono un’abitante della frazione di Pianoconte e vorrei segnalare attraverso il Suo giornale, una situazione di pericolo causata da un muro franato in località Annunziata lungo la Provinciale.
Il muro è venuto giù durante il nubifragio del 24 agosto 2018. Subito è stato transennato e in quel modo è rimasto fino a oggi mettendo in pericolo la circolazione degli automobilisti.
Non vi è nemmeno una segnaletica luminosa.
Si deve forse attendere che succeda un incidente grave per poi correre ai ripari?
Penso che sarebbe opportuno porre in essere ogni provvedimento utile a ripristinare la sicurezza stradale per evitare spiacevoli situazioni.
Per questo motivo invito, a chi ne ha la competenza, a riflettere e agire.
Grazie.
Elisa Villani
Gent.mo Direttore,
sono un’abitante della frazione di Pianoconte e vorrei segnalare attraverso il Suo giornale, una situazione di pericolo causata da un muro franato in località Annunziata lungo la Provinciale.
Il muro è venuto giù durante il nubifragio del 24 agosto 2018. Subito è stato transennato e in quel modo è rimasto fino a oggi mettendo in pericolo la circolazione degli automobilisti.
Non vi è nemmeno una segnaletica luminosa.
Si deve forse attendere che succeda un incidente grave per poi correre ai ripari?
Penso che sarebbe opportuno porre in essere ogni provvedimento utile a ripristinare la sicurezza stradale per evitare spiacevoli situazioni.
Per questo motivo invito, a chi ne ha la competenza, a riflettere e agire.
Grazie.
Elisa Villani
Torna la "Nacatola doc" della Pro Loco Isole Eolie. Le modalità di partecipazione e la scheda d'iscrizione.
La “Pro Loco Isole Eolie- Lipari” in concomitanza delle festività natalizie e per la valorizzazione e conservazione delle tradizioni eoliane organizza la XIII Edizione de “ La Nacatola DOC”.
La manifestazione si svolgerà il 5 Gennaio 2019 dalle ore 17.00 presso la Sagrestia della Chiesa del Purgatorio di Marina Corta.
I partecipanti presenteranno i dolci nelle quantità, dimensioni e composizioni da loro ritenuti più opportuni.
A seguire una giuria selezionata procederà all’assaggio ed alla votazione sui seguenti criteri:
- Presentazione;
- Tecnica di preparazione e “pizzicata”;
- Gusto.
A seguire ci sarà la cerimonia di premiazione durante la quale sarà premiata la miglior “Nacatola” per le sue caratteristiche organolettiche, la “pizzicata” e la presentazione.
Per trasmettere la propria candidatura scrivere a info@eolieproloco.it.
giovedì 27 dicembre 2018
TERREMOTO, LA GIUNTA REGIONALE SICILIANA DICHIARA STATO DI CALAMITÀ
Dichiarazione dello stato di calamità nazionale e un Piano regionale straordinario antisismico. Queste le iniziative più importanti deliberate dalla Giunta regionale, riunita in seduta straordinaria a Catania, su proposta del presidente Nello Musumeci a seguito del terremoto di ieri nell'area etnea. Contestualmente è stata avanzata al governo centrale la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza.
«Siamo intervenuti con rapidità - evidenzia il presidente della Regione - come la gravità del caso richiedeva. Auspichiamo che adesso il governo centrale possa deliberare la nostra richiesta, insieme alle risorse necessarie per i primi interventi. Nel contempo, abbiamo approvato anche un Piano straordinario antisismico che prevede una ricognizione, da parte della Protezione civile regionale e del Genio civile, degli edifici strategici e del loro grado di sicurezza in caso di terremoto. Non abbiamo ancora il quadro chiaro dell'effettivo ammontare dei danni, perché i sopralluoghi sono solo all'inizio».
Alla seduta della Giunta ha partecipato anche il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, che ha relazionato sulla situazione dei luoghi a seguito delle prime verifiche eseguite insieme ai tecnici del Genio civile. Sei i Comuni più colpiti (Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Santa Venerina, Viagrande e Zafferana Etnea) con una popolazione di circa 130mila persone. Le frazioni nelle quali si sono registrati i maggiori danni sono: Santa Maria La Stella e Lavinaio (ad Aci Sant’Antonio), Pennisi e Piano d’Api (Acireale), Linera e Cosentini (Santa Venerina), Fleri e Pisano (Zafferana Etnea).
l sistema di Pronto intervento si è immediatamente attivato, subito dopo la scossa delle 3.19, e sono intervenute le Strutture comunali di protezione civile, i vigili del fuoco, il servizio 118, il dipartimento regionale di Protezione civile insieme ai volontari, il Genio Civile, la Soprintendenza ai Beni culturali, la Polizia, i Carabinieri, il Corpo forestale della Regione Siciliana, l’Esercito e tutti gli enti titolari di infrastrutture presenti nel territorio. Le prime operazioni sono state effettuate per garantire la salvaguardia delle vite umane e per circoscrivere le aree a maggiore rischio.
Trentuno le persone che si sono presentate autonomamente in ospedale, a seguito di traumi, escoriazioni o da crisi di ansia, undici quelle arrivate in ambulanza. Dieci al momento sono ancora ricoverate. Sin dalle prime ore della notte, la Protezione civile regionale ha provveduto all'assistenza alla popolazione e a un primo accertamento dei danni e alla perimetrazione delle aree più colpite, procedendo successivamente a una verifica più accurata dell'agibilità degli edifici. Nel contempo, è stato attivato un Centro operativo regionale nella sede del dipartimento a San Giovanni La Punta.
Il sisma si è verificato al terzo giorno dall’inizio dell’eruzione che in atto sta interessando le porzioni sommitali del vulcano Etna e la Valle del Bove. In particolare, una fessura eruttiva apertasi alla base del nuovo cratere di Sud-Est nella mattinata del 24 dicembre, ha prodotto una nube di cenere, ricaduta prevalentemente nei dintorni di Zafferana Etnea e una colata lavica che si riversa in Valle del Bove, dopo averne attraversato la parete occidentale. Nel corso degli ultimi tre giorni, la sismicità registrata ha coinvolto diversi settori del vulcano: in particolare, nelle prime ore del 24 dicembre si è manifestata in area sommitale in coincidenza dell'eruzione, dalla superficie fino a 2 chilometri di profondità sotto il livello del mare. Successivamente, si è posizionata lungo la parete occidentale e meridionale della Valle del Bove, fino a profondità di 4, 5 chilometri sotto il livello del mare.
Tutte le azioni di soccorso svolte dal Sistema di protezione civile sono state seguite e accompagnate dall’attività del volontariato comunale e regionale. Le associazioni di volontariato sono state insostituibili nell’assistenza alle persone inabili e agli anziani e hanno collaborato alle attività di verifica sul territorio. Nella notte del 26 sono stati predisposti, dal volontariato di protezione civile, presidi con bevande calde e altri generi di conforto e con personale qualificato per il supporto psicologico delle persone che hanno passato la notte all’esterno delle proprie abitazioni. Il 26 dicembre a Zafferana Etnea erano presenti 9 associazioni con 58 volontari, ad Acireale 2 associazioni con 8 volontari, ad Aci Sant’Antonio 1 associazione con 5 volontari, oltre la Croce Rossa Italiana. Quattrocento le persone che ieri sera non sono potute rientrare in casa, in quanto questa risultava inagibile o con gravi danni, pertanto i Comuni, a seguito di una convenzione con Federalberghi predisposta dalla Protezione civile regionale, hanno provveduto a ricoverare tutti quelli che ne facevano richiesta in strutture ricettive e in particolare: 36 ad Aci Sant’Antonio, 100 ad Acireale, 31 a Santa Venerina, 8 a Viagrande e 231 a Zafferana Etnea.
In ognuno dei Comuni interessati sono stati registrati gravi danni alle strutture e infrastrutture pubbliche e private, fin da subito si sono iniziati gli accertamenti delle agibilità il numero delle richieste pervenute agli uffici comunali è tale che ancora non è possibile avere un quadro completo della situazione. Al momento le richieste di sopralluogo sono 1.791: 125 ad Aci Catena, 120 ad Aci Sant’Antonio, 533 ad Acireale, 350 a Santa Venerina, 30 a Viagrande e 633 a Zafferana Etnea. Per le attività di rilevamento dell’agibilità sono state impegnate 24 squadre di rilevatori. Le attività comprendono sia edifici pubblici che privati.
I sopralluoghi agli edifici di culto sono stati effettuati da tecnici del dipartimento dei Beni culturali. Sono risultate inagibili quattordici chiese: ad Aci Catena la chiesa di Santa Maria del Sangue, la chiesa Madre, la chiesa dei Capuccini, la chiesa di Santa Lucia, la chiesa di Santa Maria della Consolazione, la chiesa di San Giacomo; ad Acireale la chiesa San Carmelo; a Santa Venerina la chiesa del Sacro Cuore, la chiesa di Santa Maria Immacolata, la chiesa di Santa Venera, la chiesa di Santa Maria del Rosario; a Zafferana la chiesa del Vecchio Rosario e la chiesa di San Giuseppe; ad Aci Bonaccorsi la chiesa della Madonna dell’Indirizzo.
«Siamo intervenuti con rapidità - evidenzia il presidente della Regione - come la gravità del caso richiedeva. Auspichiamo che adesso il governo centrale possa deliberare la nostra richiesta, insieme alle risorse necessarie per i primi interventi. Nel contempo, abbiamo approvato anche un Piano straordinario antisismico che prevede una ricognizione, da parte della Protezione civile regionale e del Genio civile, degli edifici strategici e del loro grado di sicurezza in caso di terremoto. Non abbiamo ancora il quadro chiaro dell'effettivo ammontare dei danni, perché i sopralluoghi sono solo all'inizio».
Alla seduta della Giunta ha partecipato anche il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, che ha relazionato sulla situazione dei luoghi a seguito delle prime verifiche eseguite insieme ai tecnici del Genio civile. Sei i Comuni più colpiti (Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Santa Venerina, Viagrande e Zafferana Etnea) con una popolazione di circa 130mila persone. Le frazioni nelle quali si sono registrati i maggiori danni sono: Santa Maria La Stella e Lavinaio (ad Aci Sant’Antonio), Pennisi e Piano d’Api (Acireale), Linera e Cosentini (Santa Venerina), Fleri e Pisano (Zafferana Etnea).
l sistema di Pronto intervento si è immediatamente attivato, subito dopo la scossa delle 3.19, e sono intervenute le Strutture comunali di protezione civile, i vigili del fuoco, il servizio 118, il dipartimento regionale di Protezione civile insieme ai volontari, il Genio Civile, la Soprintendenza ai Beni culturali, la Polizia, i Carabinieri, il Corpo forestale della Regione Siciliana, l’Esercito e tutti gli enti titolari di infrastrutture presenti nel territorio. Le prime operazioni sono state effettuate per garantire la salvaguardia delle vite umane e per circoscrivere le aree a maggiore rischio.
Trentuno le persone che si sono presentate autonomamente in ospedale, a seguito di traumi, escoriazioni o da crisi di ansia, undici quelle arrivate in ambulanza. Dieci al momento sono ancora ricoverate. Sin dalle prime ore della notte, la Protezione civile regionale ha provveduto all'assistenza alla popolazione e a un primo accertamento dei danni e alla perimetrazione delle aree più colpite, procedendo successivamente a una verifica più accurata dell'agibilità degli edifici. Nel contempo, è stato attivato un Centro operativo regionale nella sede del dipartimento a San Giovanni La Punta.
Il sisma si è verificato al terzo giorno dall’inizio dell’eruzione che in atto sta interessando le porzioni sommitali del vulcano Etna e la Valle del Bove. In particolare, una fessura eruttiva apertasi alla base del nuovo cratere di Sud-Est nella mattinata del 24 dicembre, ha prodotto una nube di cenere, ricaduta prevalentemente nei dintorni di Zafferana Etnea e una colata lavica che si riversa in Valle del Bove, dopo averne attraversato la parete occidentale. Nel corso degli ultimi tre giorni, la sismicità registrata ha coinvolto diversi settori del vulcano: in particolare, nelle prime ore del 24 dicembre si è manifestata in area sommitale in coincidenza dell'eruzione, dalla superficie fino a 2 chilometri di profondità sotto il livello del mare. Successivamente, si è posizionata lungo la parete occidentale e meridionale della Valle del Bove, fino a profondità di 4, 5 chilometri sotto il livello del mare.
Tutte le azioni di soccorso svolte dal Sistema di protezione civile sono state seguite e accompagnate dall’attività del volontariato comunale e regionale. Le associazioni di volontariato sono state insostituibili nell’assistenza alle persone inabili e agli anziani e hanno collaborato alle attività di verifica sul territorio. Nella notte del 26 sono stati predisposti, dal volontariato di protezione civile, presidi con bevande calde e altri generi di conforto e con personale qualificato per il supporto psicologico delle persone che hanno passato la notte all’esterno delle proprie abitazioni. Il 26 dicembre a Zafferana Etnea erano presenti 9 associazioni con 58 volontari, ad Acireale 2 associazioni con 8 volontari, ad Aci Sant’Antonio 1 associazione con 5 volontari, oltre la Croce Rossa Italiana. Quattrocento le persone che ieri sera non sono potute rientrare in casa, in quanto questa risultava inagibile o con gravi danni, pertanto i Comuni, a seguito di una convenzione con Federalberghi predisposta dalla Protezione civile regionale, hanno provveduto a ricoverare tutti quelli che ne facevano richiesta in strutture ricettive e in particolare: 36 ad Aci Sant’Antonio, 100 ad Acireale, 31 a Santa Venerina, 8 a Viagrande e 231 a Zafferana Etnea.
In ognuno dei Comuni interessati sono stati registrati gravi danni alle strutture e infrastrutture pubbliche e private, fin da subito si sono iniziati gli accertamenti delle agibilità il numero delle richieste pervenute agli uffici comunali è tale che ancora non è possibile avere un quadro completo della situazione. Al momento le richieste di sopralluogo sono 1.791: 125 ad Aci Catena, 120 ad Aci Sant’Antonio, 533 ad Acireale, 350 a Santa Venerina, 30 a Viagrande e 633 a Zafferana Etnea. Per le attività di rilevamento dell’agibilità sono state impegnate 24 squadre di rilevatori. Le attività comprendono sia edifici pubblici che privati.
I sopralluoghi agli edifici di culto sono stati effettuati da tecnici del dipartimento dei Beni culturali. Sono risultate inagibili quattordici chiese: ad Aci Catena la chiesa di Santa Maria del Sangue, la chiesa Madre, la chiesa dei Capuccini, la chiesa di Santa Lucia, la chiesa di Santa Maria della Consolazione, la chiesa di San Giacomo; ad Acireale la chiesa San Carmelo; a Santa Venerina la chiesa del Sacro Cuore, la chiesa di Santa Maria Immacolata, la chiesa di Santa Venera, la chiesa di Santa Maria del Rosario; a Zafferana la chiesa del Vecchio Rosario e la chiesa di San Giuseppe; ad Aci Bonaccorsi la chiesa della Madonna dell’Indirizzo.
Guardia Costiera : Continua l’attività di monitoraggio dell’attività eruttiva dell’Etna
Comunicato Stampa
Il risveglio della attività vulcanica dell’Etna ha visto impiegati gli uomini e le donne della Base Aeromobili della Guardia Costiera e del 2° Nucleo Aereo di Catania nelle attività di monitoraggio delle zone coinvolte e di sostegno della popolazione civile. Un elicottero del Reparto ha effettuato diverse sortite, nella giornata del 26 dicembre, allo scopo di effettuare una ricognizione delle aree più colpite dall’intenso evento sismico della notte, effettuando un sorvolo delle località ai piedi dell’Etna per individuare le zone di maggiore criticità. Continua, inoltre, la ormai consolidata collaborazione tra il Nucleo Aereo ed il locale Istituto di Geofisica e Vulcanologia: i mezzi ad ala rotante del Reparto hanno effettuato la ricognizione delle aree sommitali del vulcano, permettendo l’individuazione delle fessure eruttive e la valutazione dello scenario complessivo e della sua evoluzione. L’impegno degli equipaggi del Corpo nella tutela del territorio e delle popolazioni residenti in aree vulcaniche e ad intenso rischio sismico continua ogni giorno, con periodiche missioni di monitoraggio del Vulcano Etna e del vicino Stromboli e con l’inserimento dei mezzi aerei del Reparto Etneo nel dispositivo di Protezione Civile a salvaguardia della sicurezza della collettività
Il risveglio della attività vulcanica dell’Etna ha visto impiegati gli uomini e le donne della Base Aeromobili della Guardia Costiera e del 2° Nucleo Aereo di Catania nelle attività di monitoraggio delle zone coinvolte e di sostegno della popolazione civile. Un elicottero del Reparto ha effettuato diverse sortite, nella giornata del 26 dicembre, allo scopo di effettuare una ricognizione delle aree più colpite dall’intenso evento sismico della notte, effettuando un sorvolo delle località ai piedi dell’Etna per individuare le zone di maggiore criticità. Continua, inoltre, la ormai consolidata collaborazione tra il Nucleo Aereo ed il locale Istituto di Geofisica e Vulcanologia: i mezzi ad ala rotante del Reparto hanno effettuato la ricognizione delle aree sommitali del vulcano, permettendo l’individuazione delle fessure eruttive e la valutazione dello scenario complessivo e della sua evoluzione. L’impegno degli equipaggi del Corpo nella tutela del territorio e delle popolazioni residenti in aree vulcaniche e ad intenso rischio sismico continua ogni giorno, con periodiche missioni di monitoraggio del Vulcano Etna e del vicino Stromboli e con l’inserimento dei mezzi aerei del Reparto Etneo nel dispositivo di Protezione Civile a salvaguardia della sicurezza della collettività
Pontile di Ginostra sempre più precario. Con lo Stromboli "agiato" più che mai necessario renderlo funzionale. I Lo Schiavo scrivono al Prefetto.
Associazione Ambientalista MAREVIVO
prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
Ginostra, 27/12/2018
S.E. Prefetto di Messina
e p.c. dott. Angelo Borrelli
Capo Dip. Protezione Civile
sig. Sindaco Comune di Lipari
prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
Ginostra, 27/12/2018
S.E. Prefetto di Messina
e p.c. dott. Angelo Borrelli
Capo Dip. Protezione Civile
sig. Sindaco Comune di Lipari
Oggetto:
pontile di Ginostra-isola di Stromboli la sicurezza non vale una lampadina!
Egregio
sig. Prefetto,
da
giorni il nostro territorio è interessato da una serie di fenomeni di natura
sismica e vulcanica che hanno peraltro determinato per lo Stromboli il passaggio
all’allerta
gialla, con la conseguente attivazione della fase operativa di
“attenzione”.
Se
non è probabilmente il caso di creare allarmismi, è invece sicuramente necessario
tenere alta proprio l’attenzione sullo stato di efficienza e funzionalità delle
infrastrutture finalizzate ad una eventuale evacuazione della popolazione –
soprattutto nelle ore notturne.
Nonostante
i ripetuti appelli rivolti al Sindaco di Lipari,
perdura lo stato di rischio, pericolo e abbandono in cui versano alcune parti proprio
del pontile di protezione civile di Ginostra:
Il grigliato del respingente per l’attracco degli
aliscafi è ridotto ormai ad un ammasso
di ruggine e presenta delle vere
e proprie “voragini” (foto 1 e 2).
Le luci dell’impianto
di segnalazione risultano parzialmente funzionanti, essendo fulminate, da
tempo, i fanali del “rosso” e del “verde”, nonché soprattutto il faro rivolto proprio verso l’attracco dei mezzi veloci (foto
3).
Considerata la criticità del momento,
chiedo a S.E. l’opportunità di intraprendere le necessarie iniziative per una
immediata risoluzione della grave problematica, non ultimo disponendo a tal
fine l’invio in loco di una squadra della brigata
Aosta.
Confidando in un sicuro
riscontro, si porgono cordiali saluti. Riccardo Lo Schiavo
A S.E. Prefetto di Messina
e p.c. Al Capo del Dipartimento Protezione Civile, dott. Angelo Borrelli
Al Comandante Capitaneria di Milazzo
Al Comandante Circomare Lipari
Organi di stampa
Oggetto: pontile aliscafi pericolante da mesi.
A seguito corrispondenza InviateLE per conoscenza il 9 c.m. a mezzo fax, nonché alla documentazione fotografica (N. 2 foto) consegnata personalmente all'ufficio protezione civile il 13 c.m. (Dott. Nastasi), mi chiedo, in caso di evacuazione notturna, sentite le allarmanti notizie televisive dello Stromboli, come dovremmo imbarcarci sui mezzi marittimi, considerate le attuali condizioni di abbandono in cui versa il pontile per l'attracco degli aliscafi.
Con la speranza di un Suo autorevole intervento, ringrazio e porgo distinti saluti.
Ginostra 27/12/18
Mario Lo Schiavo
A S.E. Prefetto di Messina
e p.c. Al Capo del Dipartimento Protezione Civile, dott. Angelo Borrelli
Al Comandante Capitaneria di Milazzo
Al Comandante Circomare Lipari
Organi di stampa
Oggetto: pontile aliscafi pericolante da mesi.
A seguito corrispondenza InviateLE per conoscenza il 9 c.m. a mezzo fax, nonché alla documentazione fotografica (N. 2 foto) consegnata personalmente all'ufficio protezione civile il 13 c.m. (Dott. Nastasi), mi chiedo, in caso di evacuazione notturna, sentite le allarmanti notizie televisive dello Stromboli, come dovremmo imbarcarci sui mezzi marittimi, considerate le attuali condizioni di abbandono in cui versa il pontile per l'attracco degli aliscafi.
Con la speranza di un Suo autorevole intervento, ringrazio e porgo distinti saluti.
Ginostra 27/12/18
Mario Lo Schiavo
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