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sabato 12 febbraio 2011

Attività dell'Arma a Messina e provincia


Comunicato Stampa del 12 febbraio 2011


Nucleo Radiomobile
Messina: sequestrato dai Carabinieri un chilo e mezzo di cocaina ad un incensurato di Siracusa.
Efficace attività di contrasto al traffico ed allo smercio di sostanze stupefacenti quella posta in essere, nella tarda mattinata di ieri, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, che hanno arrestato un incensurato di 33 anni trovato in possesso di oltre un chilo e seicento grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale effettuato nella zona portuale prossima agli approdi dei traghetti che provengono dalla Calabria, hanno controllato un’autovettura Mercedes Classe A, con alla guida un giovane che percorreva il viale della Libertà del capoluogo peloritano con direzione nord – sud.
In particolare, i Carabinieri, dopo avere intimato l’ALT alla vettura, procedevano al controllo dei documenti del conducente, che ad un certo punto, ha inspiegabilmente mostrato un particolare stato di disagio che non è passato inosservato ai Carabinieri.
Lo stato di tensione, palpabile sul viso del 33enne, ha fatto pertanto scattare la perquisizione del prevenuto, identificato in TALIO Alessandro, nato a Siracusa cl. 1977, manovale, incensurato, che è stata poi estesa all’autoveicolo.
Nella circostanza, in un incavo all’interno del veicolo, i Carabinieri hanno rinvenuto abilmente occultati due “panetti” del peso complessivo di circa 1.640 grammi contenti sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, nonché un ulteriore involucro contenente 7 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.
A quel punto, per TALIO Alessandro sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Al termine della perquisizione i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di tutta la sostanza stupefacente che, nei prossimi giorni, sarà inviata al RIS Carabinieri di Messina per le analisi quantitative e qualitative.
Il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Messina, tempestivamente informato dai Carabinieri, ha disposto che TALIO Alessandro venisse tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina.
Compagnia di Messina Sud
Messina; arrestato dai Carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari.
Alle prime ore di ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Messina Gazzi, nell’ambito di una campagna finalizzata alla prevenzione dei reati in genere, hanno arrestato un individuo responsabile di evasione dagli arresti domiciliari.
A finire in manette, DE LEO Daniele, nato a Messina cl. 1982, già noto alle Forze dell’Ordine, il quale si trovava in regime di arresti domiciliari dal mese di maggio 2010 poiché ritenuto responsabile di rapina in concorso.
Lo stesso, secondo quanto accertato dai Carabinieri della pattuglia dell’Arma di Messina Gazzi, che lo ha sorpreso nel rione di Maregrosso del capoluogo peloritano, si sarebbe allontanato arbitrariamente dal proprio domicilio dove, invece, il Giudice gli aveva imposto di permanere in regime cautelare.
Dopo l’arresto con l’accusa di evasione, DE LEO Daniele è stato trasferito nella camera di Sicurezza della predetta Stazione Carabinieri di Gazzi in attesa di essere giudicato nella giornata odierna dal Tribunale di Messina nell’udienza che si terrà con rito direttissimo.

Messina; arrestate dai Carabinieri due persone in esecuzione di distinti provvedimenti custodiali.
I Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri hanno tratto in arresto in esecuzione di due provvedimenti custodiali due individui 46enne messinese in esecuzione di una misura custodiale disposta dall’A.G. del capoluogo peloritano.

A finire dapprima in manette, ZAGAMI Roberto, nato a Messina cl. 1986, già noto alle Forze dell’Ordine, il quale è stato raggiunto da un provvedimento custodiale emesso dalla Corte d’Appello di Messina, che ha disposto un aggravamento della pena a seguito dell’arresto per evasione del prevenuto effettuato dai Carabinieri lo scorso 7 febbraio 2011.
Dopo le formalità di rito, pertanto, ZAGAMI Roberto è stato associato presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

Successivamente, sempre i Carabinieri della Stazione di Tremestieri hanno tratto in arresto un 43enne messinese in esecuzione di una misura custodiale disposta dall’A.G. del capoluogo peloritano.
A finire in manette, SAIJA Carmelo, nato a Messina cl. 1967, che è stato raggiunto dai Carabinieri presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi dove, in atto, si trova ristretto per altra causa.
Il provvedimento custodiale di aggravamento emesso dal Tribunale di Messina nei confronti del citato SAIJA Carmelo è stato emesso a seguito dell’arresto di quest’ultimo da parte dei Carabinieri lo scorso 21 gennaio 2011 per evasione.

I Carabinieri della Stazione di Bordonaro, intorno alle 15:30 di ieri, hanno tratto in arresto un 51enne, in esecuzione di una misura custodiale disposta dall’A.G. di Reggio Calabria.
A finire in manette, SELVAGGIO Giuseppe, nato a Messina cl. 1969, già noto alle Forze dell’Ordine, che è stato raggiunto dai Carabinieri presso il proprio domicilio.
Il provvedimento custodiale di carcerazione è stato emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, a seguito della condanna per violazione della normativa sugli stupefacenti commessa dal predetto SELVAGGIO nell’anno 2001.
Secondo quanto riportato nel provvedimento di carcerazione SELVAGGIO Giuseppe dovrà scontare la pena di due anni, due mesi e ventiquattro giorni di reclusione.
Pertanto, dopo le formalità di rito, lo stesso è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.

Riprendiamo a parlare dei problemi veri del comune (di Michele Giacomantonio)


(Michele Giacomantonio) L’amministrazione Bruno si avvia al suo ultimo anno fra insuccessi clamorosi e la sfiducia, se non addirittura l’acredine, di gran parte della popolazione anche di quella che l’aveva votata. I nodi più gravi e palesi sono soprattutto due: il megaporto che ormai è divenuto il “porto delle nebbie” ed i depuratori di Lipari e Vulcano che ogni giorno di più producano nella popolazione preoccupazione e dissenso anche perché sono affidati, grazie all’imprevidenza del nostro Sindaco, ad un Commissario che non conosce le Eolie. Ma vi è un terzo problema forse più grave e più subdolo ed è la crisi economica che si presenta innanzitutto con la crisi dell’occupazione e di quella giovanile in particolare che da noi ha superato largamente la soglia del 60%.. Diciamolo chiaramente ormai a Lipari sono sicuri di trovare lavoro solo i giovani che hanno i genitori o  parenti con un’attività economica o una libera professione con uno studio avviato. Il resto o emigra o si barcamena in lavori precari e a tempo determinato. E c’è crisi del lavoro perché non ci sono vere e proprie prospettive di sviluppo neanche nel turismo.
Per questo non mi entusiasma il totosindaco che ha cominciato a fare capolino sui blog da qualche tempo. Prima di parlare di chi farà il Sindaco condannato a fare i conti con una situazione niente affatto brillante ed allettante bisognerebbe parlare di quali problemi affrontare e come affrontarli. E vorrei dare un mio contributo indicandone soprattutto tre.
Il primo problema è quello di un porto perché senza un porto che garantisca i collegamenti non c’è sviluppo che tenga. E quando dico porto non intendo il megaporto ma una diga foranea a Sottomonastero dove oggi c’è il pontile degli aliscafi che si proietti verso Pignataro per duecento metri e magari, se fosse possibile ( ma ho i miei dubbi) un cassone anche a punta Scaliddi. Naturalmente va messa in sicurezza la banchina che ha subìto gravi ingrottamenti e risolto il problema delle acque che ormai invadono quasi giornalmente via Tenente Amendola. La sistemazione di Pignataro a porto turistico lo lascerei all’iniziativa dei privati o di una società mista con la partecipazione del Comune.
Il secondo  è risolvere il problema del depuratore soprattutto per Lipari perché l’immissione dei reflui nella baia attraverso l’attuare scolmatore è ormai fuori norma. Ma bisogna tornare al progetto del 2001 e non solo per la collocazione ( condivido quanto detto nel manifesto del Comitato pro Canneto) ma anche per quanto riguarda il recupero delle acque reflue e la creazione di una linea idrica alternativa per l’agricoltura ed i giardini (il progetto del ciclo dell’acqua). Anche qui abbiamo perso dieci anni bruciati nel gioco della ricerca, per il depuratore, di un sito diverso da quello di Pignataro oltre la Capitaneria per giustificare, in qualche modo, il passaggio dalla società che aveva vinto la gara alla Sogesid voluta dal Sindaco-Commissario per l’emergenza.
Ma ritengo che il terzo problema sia quello più importante e fondamentale al quale i primi due fanno da supporto. Ed intendo la creazione di un polo di sviluppo che crei lavoro e lavoro qualificato soprattutto per i giovani. Bisogna riprendere a ragionare sulla riqualificazione dell’area delle cave pomicifere a Porticello sfruttando le strutture esistenti ma realizzando quelle attività già delineate diversi anni fa: il parco della pomice con annesso museo, il centro di talassoterapia, un grande centro congressuale ma anche parchi giochi e ricreativi cioè tutto ciò che può arricchire e fare da supporto al nostro turismo non solo in estate ma possibilmente lungo tutto l’anno. Su questo terreno dello sviluppo bisogna avere il coraggio di puntare su un progetto ambizioso sfruttando le risorse pubbliche ma anche quelle dei privati

“BERLUSCONI DIMETTITI”. Raccolta firme del Partito Democratico anche a Lipari.

I Democratici di Lipari, domani 13.02.2011 a partire dalle ore 17:00 e fino alle ore 21:00, allestiranno un banchetto per la raccolta firme sul Corso Vittorio Emanuele, in prossimità del Circolo Pensionati “G. Gisabella” (alla "Palma"), per promuovere la raccolta firme “BERLUSCONI DIMETTITI”. “L’Italia ha bisogno di guardare oltre per affrontare i suoi problemi: la crescita, il lavoro, un fisco giusto, una scuola che funzioni, una democrazia sana. Noi dobbiamo dare una prospettiva di futuro ai giovani. Con la sua incapacità a governare e con l’impaccio dei suoi interessi personali lei è diventato un ostacolo alla riscossa dell’Italia”.
Vi invitiamo tutti a sostenere l’appello lanciato dal Segretario Nazionale del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, per chiedere a gran voce le dimissioni di questo Governo e offrire al paese intero un cambio di passo, convinti che un’altra Italia è possibile.
 Giuseppe Cincotta
   Segretario Partito  Democratico Sezione di Lipari

Sicilia/Cascio: serve un governo di unità regionale

«Un governo di unità regionale» che vada «al di là degli schieramenti», con un'agenda fatta da «poche ma precise priorità», prima fra tutte «la spesa dei fondi europei». È la proposta che lancia il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio (Pdl), dopo l'incontro che ha avuto ieri a Roma con il premier Silvio Berlusconi che lo ha ricevuto assieme al ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
L'analisi di Cascio parte dalla situazione in cui si trova l'Assemblea regionale. «Il Parlamento è fermo dal 29 dicembre quando è stato approvato l'esercizio provvisorio. Fino ad allora avevamo approvato 70 leggi, eravamo stati bravi a lasciare fuori dall'Ars i dissidi di partito. Da tre mesi non riusciamo ad approvare una legge, c'è un clima pesante. Da un lato un'opposizione ferma, dall'altro una maggioranza non abbastanza coesa. E il governo è fermo da un pezzo, come sostengono imprenditori e sindacati». Quello che è accaduto nelle ultime sedute è sintomatico. «All'ordine del giorno ci sono diversi disegni di legge governativi, come quelli sul commercio e sulla semplificazione amministrativa. Eppure, il governo o ne chiede all'improvviso il ritiro, oppure non si presenta in aula facendo in modo che i lavori slittino. Quello che arriva alla gente, però, è che l'Ars non fa nulla». Per uscire dall'impasse, Cascio suggerisce: «Affrontiamo i ddl su commercio, semplificazione amministrativa e poi passiamo subito a bilancio e finanziaria. Fatto questo percorso da qui a marzo bisognerà ragionare su questioni essenziali, penso a una sorta di governo di tutti per realizzare gli interventi che servono alla Sicilia».

Tirrenia/Siremar. Sciopero confermato per il 22 febbraio

"Confermiamo lo sciopero di 24 ore del personale marittimo e amministrativo di Tirrenia per il prossimo 22 febbraio".  Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Ugl Trasporti-Mare, Pasquale Mennella, spiegando come "dall'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo Economico non sono emerse le condizioni per ritirare la protesta dato che, nonostante l'impegno del ministro Matteoli sulla clausola sociale, non ci sono state risposte adeguate alla nostra richiesta di maggiori garanzie sulla durata e continuita' degli attuali livelli occupazionali". "Intanto, - prosegue Mennella - lunedi' 14 febbraio si riunira' il direttivo dell'Ugl Trasporti-Mare, insieme a Federmar Cisal e Uslac-Uncdim, per fare il punto della situazione. Chiediamo un atteggiamento piu' responsabile verso i lavoratori - conclude il leader sindacale - e che la loro tutela torni ad essere un argomento di confronto serio e fattivo fra le parti".

venerdì 11 febbraio 2011

Massimo Lo Schiavo è il coordinatore dell'ANCIM Sicilia

Il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo è stato nominato Coordinatore dell'Associazione nazionale comuni isole minori della Sicilia (Ancim) 
A Lo Schiavo vanno gli auguri della nostra redazione per un sempre più proficuo lavoro.
A Massimo arrivano anche gli auguri della Federalberghi che riportiamo:
I migliori auguri della Federalberghi Isole Eolie vanno al nostro associato, Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, per l’impegnativa carica appena assunta di Coordinatore dell’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (ANCIM) della Sicilia. Felicitazioni anche per il Sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, individuato quale altro componente del direttivo nazionale.
L’auspicio è che i nostri Sindaci utilizzino sempre di più l’ANCIM quale strumento di coesione e propulsione per le politiche di sviluppo delle isole minori siciliane.


Caserma dei carabinieri a Lipari. Secondo Sabatini "è stato un errore legarne la costruzione ai 147 alloggi"


Riceviamo da Adolfo Sabatini e pubblichiamo: 
E’ stato un errore “legare” la realizzazione delle caserme dei Carabinieri alla costruzione degli ormai famosi 147 alloggi.-
Come è stato un errore “legare” la realizzazione dei porti necessari alla nostra collettività ed all’economia Eoliana, alla costruzione di mega strutture da affidare a privati.-
Perché a mio avviso affidarsi al privato, se in altri posti è stata la soluzione giusta solo perché ben gestita, alle Eolie per l’incapacità dell’Amministrazione tutta, è stata fallimentare per i porti e rischia di essere fallimentare per la realizzazione delle caserme.-
Sono quindi del parere che “legare” la realizzazione delle caserme dei Carabinieri nelle Eolie ai fantomatici 147 alloggi, non è la soluzione giusta, e ancor di più, se tra le caserme da realizzare c’è quella di Lipari.-
E’ sotto gli occhi di tutti, l’incessante lavoro di prevenzione e contrasto alla criminalità che i Carabinieri e le altre forze dell’ordine, stanno mettendo in essere per la tutela dei cittadini e del territorio Eoliano, ed in particolare a Lipari l’isola più grande e affollata delle Eolie.-.-
Tale azione, magistralmente diretta dai vertici dell’Arma dei Carabinieri,  si scontra però con la mancanza di una idonea caserma.-
 L’impossibilità di assicurare agli uomini una “vera caserma”, al fine di eliminare le evidenti difficoltà ai militari già in servizio presso la stazione di Lipari, consentirebbe l’adeguamento dell’organico al momento numericamente sottodimensionato rispetto alle necessità.-
Inoltre, una buona logistica, permetterebbe la presenza non solo di un numero adeguato di uomini, ma anche dei mezzi necessari al pattugliamento del territorio.-
Seppur vero che nei posti turistici ed ancor di più in un isola, non è facile individuare immobili idonei alla sistemazione di un adeguato organico di Carabinieri, è inevitabile però che un’Amministrazione attenta alle esigenze in termini di sicurezza dei propri cittadini e dei turisti si DEVE prodigare per la realizzazione di una idonea caserma.-
Sarebbe auspicabile che l’Amministrazione Comunale finalmente desse un segno di “vitalità” e si prodigasse per ottenere le necessarie risorse economiche per la costruzione di una vera caserma da nove anni promessa dal sindaco Bruno e mai realizzata.-

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” . ATTIVITA' COMANDO PROVINCIALE DI MESSINA. Comunicato Stampa dell’11 febbraio 2011

Compagnia di Milazzo
Comprensorio mamertino: 5 persone arrestate e 20 denunciate dai Carabinieri.
Si è conclusa positivamente l’attività di prevenzione e repressione attuata nella giornata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo che, con l’ausilio delle Stazioni dipendenti e del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno attuato, su una vasta area del territorio di competenza, compresa tra i Comuni di Milazzo (ME), Venetico (ME), Pace del Mela (ME) e Monforte San Giorgio (ME), una serie di servizi coordinati di controllo del territorio sia per la prevenzione e contrasto dei reati in genere e delle violazioni al Codice della Strada ed alle Leggi Speciali.
In tale contesto operativo, i Carabinieri hanno dapprima tratto in arresto, nel territorio del Comune di Venetico (ME), due messinesi già noti alle Forze dell’Ordine, per violazioni sulla normativa ambientale.
In particolare, i Carabinieri hanno dato applicazione alla disciplina sanzionatoria in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010, con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana fino al 31 dicembre 2012. In proposito, la dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia del D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicato nella Regione Campania.
A finire in manette, per trasporto di rifiuti speciali o pericolosi in assenza di autorizzazione, DUCA Giuseppe, nato a Messina cl. 1976, ambulante, e SAJA Antonino, nato a Messina cl. 1959, ambulante, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, i quali sono stati sottoposti a controllo della circolazione stradale mentre erano in transito a bordo di un autocarro, in una via del Comune di Venetico (ME).
Nella circostanza, a seguito del controllo del carico trasportato dal mezzo, è emerso che i predetti stavano trasportando rifiuti speciali, pericolosi e non, in assenza delle previste autorizzazioni. Dopo le formalità di rito i due prevenuti sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Milazzo, in attesa di essere giudicati nell’udienza che si terrà con rito direttissimo nella giornata odierna presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
In un’altra circostanza, nel Comune di Monforte San Giorgio (ME), i Carabinieri hanno tratto in arresto due individui, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, per detenzione illegale di arma e munizioni.
Le manette sono scattate per PAVONE Vittorio, nato in Venezuela cl. 1955, e per PAVONE Carmelo, nato a Messina cl. 1982, in atto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo soggiorno, entrambi residenti a Monforte San Giorgio (ME), i quali, a seguito di perquisizione domiciliare, sono stati trovati in possesso di una pistola cal. 6, mai denunciata alle Autorità di PS, nonché di munizionamento vario del medesimo calibro. L’arma ed il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro. Su disposizione del Magistrato di turno della Procura della repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, tempestivamente informato dai Carabinieri, i due prevenuti sono stati tradotti alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Nel territorio del Comune di Pace del Mela (ME), i Carabinieri hanno invece tratto in arresto per evasione, MAESTRALE Concetta, nata a Messina cl. 1975, ma residente a Pace del Mela, già nota alle Forze dell’Ordine, ed in atto sottoposta alla misura degli arresti domiciliari, la quale è stata sorpresa fuori dal proprio domicilio. Dopo le formalità di rito, MAESTRALE Concetta è stata trasferita al Carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’A.G..
Nel medesimo contesto operativo, i Carabinieri, hanno segnalato in stato di libertà all’A.G. competente:
-      sette automobilisti, per guida in stato di ebbrezza. In particolare, a seguito dei controlli della circolazione stradale, i Carabinieri, atteso che i citati conducenti, mostravano un particolare stato di alterazione psicofisica, gli stessi sono stati sottoposti al test con l’etilometro, da cui gli veniva riscontrato un tasso alcolemico superiore ai 0,8 g/l (parametro soglia da cui scatta la denuncia penale);
-      un individuo, per detenzione di sostanza stupefacente. Il prevenuto, sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di 15 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana che, nella circostanza sottoposta a sequestro;
-      tre imprenditori del Comprensorio del Mela, per attività di gestione rifiuti non autorizzata. Secondo quanto emerso nel corso degli accertamenti effettuati dai Carabinieri, i predetti, in concorso tra loro e senza le previste autorizzazioni, estraevano da un fondo di proprietà di uno di essi del materiale argilloso, che poi veniva trasportato in una fabbrica di laterizi dove veniva depositato e indi verosimilmente posto in commercio. Nella circostanza, i Carabinieri procedevano al sequestro, delle aree di estrazione e di deposito aventi una superficie di circa 5.000 mq., del terreno adibito a discarica abusiva di 1.000 mq. circa, nonché di un mezzo d’opera;
-      tre persone, per violazione delle disposizioni del Testo Unico in materia edilizia. Nella circostanza, a seguito di alcuni controlli effettuati, i Carabinieri hanno accertato che i predetti, ed in particolare, i primi due in Panarea (ME), mentre il terzo in Malfa (ME), avevano realizzato opere edili abusive in assenza delle prescritte autorizzazioni del genio civile e della sovrintendenza dei beni Culturali ed Ambientali, in aree sottoposte a vincolo paesaggistico e sismico;
-      due persone, per falsità materiale commessa da privato, falsità in scrittura privata, ed uso di atto falso. Secondo quanto emerso dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri, i predetti, rispettivamente conducente e proprietario di un’autovettura sottoposta a controllo, esponevano sul citato veicolo un tagliando assicurativo risultato contraffatto;
Inoltre, a seguito di un approfondito accertamento effettuato nel Comprensorio Eoliano, i Carabinieri hanno deferito all’A.G. competente due persone, ritenute responsabili di commercio o somministrazione di medicinali guasti. Nella circostanza, dagli accertamenti effettuati dai militari dell’Arma è emerso che i predetti, rispettivamente un imprenditore ed un autista di una nota ditta di trasporti del luogo, avrebbero effettuato un trasporto di farmaci e reagenti, destinati all’Ospedale Civile di Lipari, su un mezzo non idoneo ai fini di un’adeguata conservazione degli stessi. Tutti i farmaci rinvenuti, per un valore di 20.000 euro circa, sono stati sottoposti a sequestro ed affidati alla predetta struttura sanitaria.
Nell’ambito dell’attività contravvenzionale, i Carabinieri hanno sanzionato numerosi automobilisti elevando ben 37 contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada, in particolare per mancato uso dei sistemi di ritenzione, del casco protettivo ed uso del telefono cellulare alla guida, per l’ammontare di 3.400,00 euro circa.
Da ultimo, nell’ambito dell’attività di vigilanza effettuata dalla Motovedetta dell’Arma classe 700 di stanza a  Lipari, i Carabinieri hanno elevato diverse sanzioni amministrative nei confronti di alcuni pescatori responsabili di esercizio abusivo della pesca sportiva con l’ausilio di natanti. Nella circostanza, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro oltre 600 metri di reti da pesca del tipo tramaglio nonché il relativo pescato.
Compagnia di Sant’Agata di Militello
Tortorici (ME); 3 palermitani arrestati dai Carabinieri per violazione alla normativa ambientale.
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Tortorici hanno dato applicazione alla più grave disciplina sanzionatoria in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010, con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana fino al 31 dicembre 2012.
In proposito, la dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia del D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicato nella Regione Campania.
Nello specifico, i militari componenti l’equipaggio di una pattuglia dell’Arma, nel corso del servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato e sottoposto a verifica in contrada San Paolo del centro Oricense, RIBUFFO Salvatore, nato a Palermo cl. 1961, RIBUFFO Emilio, nato a Palermo cl. 1986, e RIBUFFO Emilio, nato a Palermo cl. 1988, i quali, a bordo di un autocarro, stavano trasportando rifiuti speciali tra cui batterie al piombo per autoveicoli, parti meccaniche e di carrozzeria per autovetture, nonché materiale ferroso vario, in assenza della prevista autorizzazione.
Stante la flagranza del reato, il tre prevenuti sono stati tratti in arresto per trasporto di rifiuti speciali o pericolosi in assenza di autorizzazione.
Il mezzo di trasporto, nonché tutto il materiale trasportato, venivano sottoposti a sequestro.
Su disposizione dell’A.G. di Patti, i tre prevenuti, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Sant’Agata di Militello, in attesa di essere giudicati nell’udienza che si terrà nella giornata odierna con rito direttissimo presso la Sezione distaccata del Tribunale di Sant’Agata Militello.
Compagnia di Santo Stefano di Camastra
Tusa (ME); 28enne palermitano arrestato dai Carabinieri per violazione alla normativa ambientale.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 16.00, i Carabinieri della Stazione di Tusa hanno dato applicazione alla più grave disciplina sanzionatoria in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010, con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana fino al 31 dicembre 2012.
In proposito, la dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia del D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicato nella Regione Campania.
Nello specifico, i militari componenti l’equipaggio di una pattuglia dell’Arma, nel corso del servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato e sottoposto a verifica PIANCES Giuseppe, nato a Palermo cl. 1973, venditore ambulante, già noto alle Forze dell’Ordine, il quale, a bordo di un autocarro, stava trasportando rifiuti speciali di tipo ferroso, in assenza della prevista autorizzazione.
Stante la flagranza del reato, il predetto PIANCES Giuseppe è stato tratto in arresto per raccolta e trasporto di rifiuti speciali o pericolosi in assenza di autorizzazione e miscelazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Nel corso del controllo, a bordo del mezzo, è stato identificato anche un minore, il quale, nella circostanza, è stato deferito in stato di libertà per il medesimo reato.
Il mezzo di trasporto, nonché tutto il materiale trasportato, venivano sottoposti a sequestro.
Su disposizione dell’A.G. di Mistretta, il prevenuto, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso quel Tribunale per essere giudicato con rito direttissimo.
Santo Stefano di Camastra (ME); cittadino extracomunitario irregolare arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un provvedimento custodiale.
Nell’ambito di una campagna volta ad assicurare sempre maggiori livelli di sicurezza per i cittadini, i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno attuato un servizio di prevenzione nel territorio di competenza, che ha consentito di assicurare alla Giustizia un cittadino extracomunitario, già destinatario di un provvedimento di espulsione, il quale è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Verona poiché responsabile di spaccio di sostanza stupefacente.
In tale contesto operativo, ieri intorno alle 21:00, i militari della Stazione Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, mentre perlustravano il territorio di loro competenza, hanno sottoposto a controllo alcuni cittadini extracomunitari. Nel corso degli accertamenti effettuati, uno dei cittadini stranieri è risultato essere sprovvisto di documenti e pertanto lo stesso veniva condotto dai Carabinieri in Caserma al fine di essere identificato compiutamente tramite l’accertamento di riscontro delle impronte digitali con quelle presenti alla Banca Dati AFIS.
A seguito dell’accertamento effettuato, emergeva che il cittadino extracomunitario, identificato in TOUMI Hichem, nato in Tunisia cl. 1984, risultava essere stato espulso dal territorio nazionale nell’anno 2009. Nell’ambito del medesimo accertamento emergeva altresì che il predetto, risultava destinatario di un ordina di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Verona in quanto ritenuto responsabile, in concorso con altri suoi connazionali, di spaccio di sostanza stupefacente.
Il reato contestato al citato TOUMI Hichem era stato dallo stesso commesso in Verona nel settembre del 2009.
Dopo le formalità di rito pertanto, il cittadino tunisino è stato condotto presso la Casa Circondariale di Mistretta a disposizione dell’A.G. mandante.