Cerca nel blog
sabato 11 ottobre 2008
Fiocco rosa a Ginostra, dopo oltre un decennio
Dopo oltre un decennio a Ginostra, frazione dell'isola di Stromboli, è nata una bimba. Gli abitanti da oggi non sono più trenta, ma trentuno. Il suo nome è Stella e pesa 3,8 chili. I genitori, Marco Merlino e Nicoletta Piovesan, di Ginostra lui e di Treviso lei, sono tra i pochi giovani che dopo il matrimonio hanno deciso di restare a vivere nel minuscolo borgo, dove l'età media è di 60 anni. Per l'occasione l'intera comunità è in festa.
Convegno fonti d'energia alternativa nelle isole minori: Il messaggio del Capo dello Stato
''Il convegno 'Sole Vento e Mare per le Isole Minori. Autonomia energetica e paesaggio' rappresenta un'occasione significativa di riflessione e di confronto su uno fra i temi piu' rilevanti ed attuali del nostro tempo, che richiede alle istituzioni nazionali e locali, al mondo accademico e della ricerca, ai settori imprenditoriali e all'intera societa' civile un comune responsabile impegno. Dinanzi a uno scenario mondiale che denuncia un costante incremento del fabbisogno energetico ed una parallela insufficienza delle risorse tradizionali, l'individuazione e l'ottimizzazione delle fonti alternative e rinnovabili costituisce un'esigenza non piu' procrastinabile. In tale quadro, la peculiarita' del sistema insulare italiano possono costituire una risorsa importante, da incentivare e sviluppare nell'ambito di un'attenta gestione del suolo e del territorio. Con questo spirito e nel formulare l'augurio per il miglior successo delle giornate congressuali, il capo dello Stato rivolge a Lei, gentile Presidente di Marevivo, ai relatori, agli esponenti delle istituzioni e a tutti gli intervenuti''.
Questo il messaggio che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato in occasione dell'apertura dei lavori del convegno organizzato da Marevivo ''Sole Vento e mare per le Isole Minori, energie rinnovabili e paesaggio''.
Il convegno di Capri e' organizzato da Marevivo in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali - direzione generale per la qualita' e la tutela del paesaggio - l'Enea e l'Ancim, e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Capri, Comune di Anacapri.
Questo il messaggio che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato in occasione dell'apertura dei lavori del convegno organizzato da Marevivo ''Sole Vento e mare per le Isole Minori, energie rinnovabili e paesaggio''.
Il convegno di Capri e' organizzato da Marevivo in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali - direzione generale per la qualita' e la tutela del paesaggio - l'Enea e l'Ancim, e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Capri, Comune di Anacapri.
Stromboli: Pioggia di sabbia vulcanica, in particolare su Ginostra
Una pioggia di sabbia vulcanica sta ricadendo da ieri sera sull'isola di Stromboli, in particolare sulla frazione di Ginostra. Da uno dei crateri del vulcano omonimo, infatti, con una certa frequenza, vengono lanciati in aria consistenti quantitativi di sabbia ma anche di cenere che, sospinti, dal vento ricadono sui centri abitati. Il fenomeno è perfettamente visibile, oltre che dalla stessa Stromboli, sia da Panarea che da Canneto da dove si possono "ammirare" dense colonne nere che si innalzano verso il cielo.
La situazione non desta alcuna preoccupazione e rientra in quella che è la normalità del vulcano che alterna periodi di pausa ad altri di grande attività. L'unico inconveniente è dato dal fatto che terrazze, balconi e altro sono ricoperti dalla sabbia.
foto d'archivio
Ex lavoratori della pomice chiedono "presa di coscienza al Presidente della Regione e a tutte le forze politiche"
Comunicato Stampa
Gli ex lavoratori del comparto pomicifero di Lipari e la CISL di Messina, non avendo, ad oggi, ancora ottenuto nessun riscontro positivo per la soluzione della problematica occupazionale conseguente alla perdita del lavoro a causa della necessità di mantenere le Isole Eolie nella World Heritage List, ribadiscono:
Che ridare un lavoro a chi lo aveva e gli è stato tolto dalle Istituzioni, non significa fare nuovi precari, bensì adempiere ad obblighi ben precisi nei confronti di cittadini e lavoratori che sono stati penalizzati in nome della salvaguardia ambientale, dimenticando che con il fregio di “Patrimonio dell’Umanità” non si può dare da mangiare alle proprie famiglie.
Ormai esasperati chiedono al Presidente della Regione Siciliana ed a tutte le Forze politiche una presa di coscienza affinché venga affrontato e risolto definitivamente il loro dramma occupazionale.
Gli ex lavoratori del comparto pomicifero di Lipari e la CISL di Messina, non avendo, ad oggi, ancora ottenuto nessun riscontro positivo per la soluzione della problematica occupazionale conseguente alla perdita del lavoro a causa della necessità di mantenere le Isole Eolie nella World Heritage List, ribadiscono:
Che ridare un lavoro a chi lo aveva e gli è stato tolto dalle Istituzioni, non significa fare nuovi precari, bensì adempiere ad obblighi ben precisi nei confronti di cittadini e lavoratori che sono stati penalizzati in nome della salvaguardia ambientale, dimenticando che con il fregio di “Patrimonio dell’Umanità” non si può dare da mangiare alle proprie famiglie.
Ormai esasperati chiedono al Presidente della Regione Siciliana ed a tutte le Forze politiche una presa di coscienza affinché venga affrontato e risolto definitivamente il loro dramma occupazionale.
venerdì 10 ottobre 2008
Lipari:Esposti legittimi. Non c'è calunnia
Il Gup del tribunale di Barcellona, Anna Adamo, ha prosciolto dall'accusa di calunnia Clara Natoli 63 anni, di Lipari, perchè il fatto non sussiste.
La donna, difesa dall'avv. Tindaro Giusto, doveva rispondere di calunnia nei confronti di un dipendente comunale di Lipari, verso il quale avrebbe inviato esposti all'autorità giudiziaria riguardanti alcune autorizzazioni edilizie, che, a parere della donna, non dovevano essere rilasciate. Alla stessa imputata era stato anche contestato il reato di procurato allarme perché la signora Clara Natoli aveva inviato le sue denunce anche ad organi superiori e alla commissione antimafia. Missive indirizzate per conoscenza e riproducenti pertanto gli esposti inviati all'autorità giudiziaria. Fatto questo per il quale è stato deciso il proscioglimento.
I fatti contestati avvennero il 7 agosto del 2006. A chiedere il rinvio a giudizio era stato il pm Olindo Canali.
La donna, difesa dall'avv. Tindaro Giusto, doveva rispondere di calunnia nei confronti di un dipendente comunale di Lipari, verso il quale avrebbe inviato esposti all'autorità giudiziaria riguardanti alcune autorizzazioni edilizie, che, a parere della donna, non dovevano essere rilasciate. Alla stessa imputata era stato anche contestato il reato di procurato allarme perché la signora Clara Natoli aveva inviato le sue denunce anche ad organi superiori e alla commissione antimafia. Missive indirizzate per conoscenza e riproducenti pertanto gli esposti inviati all'autorità giudiziaria. Fatto questo per il quale è stato deciso il proscioglimento.
I fatti contestati avvennero il 7 agosto del 2006. A chiedere il rinvio a giudizio era stato il pm Olindo Canali.
giovedì 9 ottobre 2008
Vulcano Porto: Aggiudicata gara per la lavori urgenti
COMUNICATO STAMPA ASSESSORATO LL.PP.
Presso gli uffici dei LL. PP. del Comune di Lipari, nella giornata di ieri, è stata aggiudicata la gara per i lavori urgenti di sistemazione idraulica e messa in sicurezza del centro abitato di Vulcano Porto.
A vincere è stata un’ATI ovvero la INTERGEOS srl e la GIOVETTI srl di Ravenna con un ribasso del 7,3152. L’aggiudicazione è stata effettuata a seguito di sorteggio tra ben 68 ditte partecipanti che hanno applicato l’identico ribasso d’asta. I lavori in questione sono pari ad un importo di 794.810,72 Euro. L’ufficio LL.PP. del Comune di Lipari, dopo affissione all’albo dell’esito della suddetta gara, provvederà ad inviare la lettera a chi di competenza così da procedere con la firma del contratto e far si che nei tempi più celeri possibili possa essere dato il via ai lavori.
L'assessore
Corrado Giannò
E' "eoliano", per un mese all'anno, il nuovo regista della Programmazione dei fondi strutturali regionali
Robert Leonardi, il nuovo regista della Programmazione nella gestione dei fondi strutturali, vedrà oggi a Roma il presidente della Regione Raffaele Lombardo che lo ha voluto al suo fianco per compiere un vero e proprio miracolo: chiudere i conti su spesa e rendicontazione dei fondi Agenda 2000-2006; marciare rapidamente coi programmi 2007-2013 per i quali si sono già persi due anni; creare quell'effetto moltiplicatore sull'economia che finora è mancato. Proprio questa è la sfida maggiore. Ne è perfettamente consapevole Bob Leonardi, sposato con una docente che vive a Chicago, padre di un figlio bancario a Londra; "eoliano" un mese all'anno, dopo aver ristrutturato nell'85 un rudere a Capo Faro di Salina, suo luogo di relax e di riossigenazione.
mercoledì 8 ottobre 2008
EolianReserch, gli alberi che crescono come funghi e il "Ciuco d'oro"
(Piero Roux) Si riunito ieri il direttivo di EolianReserch, nota associazione ambientalista di terza generazione (ricordiamo ai lettori che quella di seconda generazione è presieduta dal consigliere Casilli) per decidere circa l’assegnazione dell’annuale premio “Ciuco d’Oro” che ogni anno viene consegnato al cittadino eoliano che più si è contraddistinto nella salvaguardia del territorio. Quest’anno nella rosa dei candidati erano presenti: il Dott. Mariano Bruno (Sindaco di Lipari), il Rag.Corrado Giannò (assessore all’arredo urbano e Verde Pubblico), il Dott.Ivan Ferlazzo (assessore ai Beni Ambientali) tutti con la stessa motivazione “per essersi adoperati nel rimboschimento e nella migliorata viabilità dell’isola”.
A pari merito s’è deliberato di consegnare ai sopraccitati candidati l’ambito premio con la motivazione:
“I tre amministratori, con una tempistica che sa dell’incredibile, hanno:
- autorizzato il progressivo rimboschimento dell’isola partendo dalla zona di Capistello dove è stato installato- in aggiunta a quello di più modeste dimensioni impiantato lo scorso anno -, un magnifico pino che in pochi giorni ha raggiunto la ragguardevole altezza di almeno 15 metri e fa bella mostra di se, frapponendosi tra il naturale belvedere e le isole di Panarea e Stromboli viste in lontananza.
- aperto una strada in contrada Quattropani ( zona Santuario Maria Santissima della Catena) a maggior beneficio dei fedeli che si recano al Santuario e attirandosi la gratitudine del Reverendo Cangemi, che s’era, tra l’altro, speso a loro favore, durante le ultime amministrative, predicando le loro qualità di amministratori”.
Qualche detrattore, ambientalista di prima generazione, di quelli cioè che dicono no al megaporto, all’aviopista e alla svendita del territorio eoliano, s’è lamentato che i pini sono in metallo ed in realtà mascherano un’antenna telefonica e che la strada di Quattropani non serve assolutamente a niente.
“In realtà, la lungimiranza dei candidati ha previsto che, con la usuale carenza di acqua potabile, i pini finti non necessitando di essere annaffiati, consentono una minor spesa pubblica e che la strada di Quattropani forse servirà, in futuro, a qualcuno al fine di erigere botteghini per la vendita di articoli d’arte sacra alle migliaia di pellegrini che arriveranno dalla Papuasia”.
Consigliamo, per il futuro, ai vincitori , di fare installare delle piccole antenne a forma di alberi da posizionare a Marina Corta che oltre ad abbellire la piazza servano a mettere in comunicazione i cittadini con l’amministrazione, considerando che le piante che ricoprivano l’accennata piazza l’estate scorsa sono appassite miserevolmente per carenza di adeguate cure e che l’attuale amministrazione vive anni luce lontano dalle esigenze degli eoliani.
Al Dottor Mariano Bruno, al Rag. Corrado Giannò ed al Dott. Ivan Ferlazzo vanno le mie più sentite congratulazioni.
Il cittadino
Piero Roux
A pari merito s’è deliberato di consegnare ai sopraccitati candidati l’ambito premio con la motivazione:
“I tre amministratori, con una tempistica che sa dell’incredibile, hanno:
- autorizzato il progressivo rimboschimento dell’isola partendo dalla zona di Capistello dove è stato installato- in aggiunta a quello di più modeste dimensioni impiantato lo scorso anno -, un magnifico pino che in pochi giorni ha raggiunto la ragguardevole altezza di almeno 15 metri e fa bella mostra di se, frapponendosi tra il naturale belvedere e le isole di Panarea e Stromboli viste in lontananza.
- aperto una strada in contrada Quattropani ( zona Santuario Maria Santissima della Catena) a maggior beneficio dei fedeli che si recano al Santuario e attirandosi la gratitudine del Reverendo Cangemi, che s’era, tra l’altro, speso a loro favore, durante le ultime amministrative, predicando le loro qualità di amministratori”.
Qualche detrattore, ambientalista di prima generazione, di quelli cioè che dicono no al megaporto, all’aviopista e alla svendita del territorio eoliano, s’è lamentato che i pini sono in metallo ed in realtà mascherano un’antenna telefonica e che la strada di Quattropani non serve assolutamente a niente.
“In realtà, la lungimiranza dei candidati ha previsto che, con la usuale carenza di acqua potabile, i pini finti non necessitando di essere annaffiati, consentono una minor spesa pubblica e che la strada di Quattropani forse servirà, in futuro, a qualcuno al fine di erigere botteghini per la vendita di articoli d’arte sacra alle migliaia di pellegrini che arriveranno dalla Papuasia”.
Consigliamo, per il futuro, ai vincitori , di fare installare delle piccole antenne a forma di alberi da posizionare a Marina Corta che oltre ad abbellire la piazza servano a mettere in comunicazione i cittadini con l’amministrazione, considerando che le piante che ricoprivano l’accennata piazza l’estate scorsa sono appassite miserevolmente per carenza di adeguate cure e che l’attuale amministrazione vive anni luce lontano dalle esigenze degli eoliani.
Al Dottor Mariano Bruno, al Rag. Corrado Giannò ed al Dott. Ivan Ferlazzo vanno le mie più sentite congratulazioni.
Il cittadino
Piero Roux
Eolie: Patrimonio ....di che?
Riceviamo, attraverso l'amico Marco Manni, e rendiamo pubblica la lettera che il signor Andrea Michaliszyn ha consegnato al sindaco di Lipari e che evidenzia lo stato di grande degrado in cui versano gli scorci più belli dell’isola.... e non solo quelli.
Il testo:
Mi chiamo Andrea Michaliszyn e mi trovo temporaneamente a Lipari. Dal 1999 vengo alle isole Eolie per trascorrere il mio tempo libero. Da quando ho conosciuto questi posti ritengo che la gente che vi vive è davvero privilegiata perché si trova su isole che hanno un fascino unico e raro. Vi si ammirano panorami che tanti invidiano. Il posto che per me è più particolare è l' Osservatorio, da dove si gode una spettacolare vista sull’isola di Vulcano e sulle altre isole che si trovano intorno. Girando tutti gli angoli della vostra Lipari, ho notato con un vero stupore che proprio questi posti, dove le vedute sono davvero mozzafiato, vi si trovano anche delle vere e proprie discariche di immondizia a cielo aperto. Così, andando quasi ogni giorno all’ Osservatorio ho deciso di raccogliere, pian piano, un po’ di questi rifiuti che vengono gettati dalla gente sul e dal terrazzo panoramico proprio dove termina anche la strada. Devo far notare che solo li, in questo posto, ho raccolto nove grandi sacchi di rifiuti indifferenziati !!!
Con il gentile aiuto di un Signore venuto con un furgoncino, abbiamo trasportato tutti i sacchi ai primi grandi cassonetti di rifiuti che si trovano molto distante dal posto. Questa lettera e anche e soprattutto un appello! Vorrei chiedere a tutti coloro che governano questa isola di fare qualcosa per tutelare questi meravigliosi posti che si trovano su questa unica isola ! Non si può distruggere un patrimonio caro a tutti, queste isole sono “ Patrimonio dell'Umanità" e si devono conservare a tutti i costi.
Girando per Lipari ho notato che la gente, con indifferenza e senza coscienza civica, getta rifiuti di ogni genere dappertutto! Vecchi elettrodomestici, materassi, veicoli arrugginiti sono abbandonati lungo le strade, bottiglie di vetro tra l’erba secca e questo può generare incendi, plastica di ogni genere, trasportata dall’acqua piovana, si deposita lungo e in fondo ai valloni del’isola. Sono incredulo e meravigliato del fatto che il mio modesto esempio, sia stato da taluni cittadini considerato dannoso per il semplice fatto di aver evidenziato il problema delle discariche abusive e dell’abbandono sconsiderato di rifiuti ovunque, che è in realtà sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei visitatori, e non visto soltanto da chi non vuole vederlo. Il mio obiettivo, oltre che di restituire momentaneamente decoro ad uno dei panorami più suggestivi è soprattutto quello di ribadire l’importanza di agire, di rimboccarsi cioè fisicamente le maniche e fare, piuttosto che continuare a chiacchierare. Sono andato a Lami e li, invece, sono gli stessi residenti che di loro iniziativa hanno realizzato e posto in opera delle insegne che riportano la seguente scritta: “ Vivi la natura, aiutaci a mantenere pulito”. Una domanda:“perché questa iniziativa non è da stimolo all’amministrazione comunale ? ”.
Il testo:
Mi chiamo Andrea Michaliszyn e mi trovo temporaneamente a Lipari. Dal 1999 vengo alle isole Eolie per trascorrere il mio tempo libero. Da quando ho conosciuto questi posti ritengo che la gente che vi vive è davvero privilegiata perché si trova su isole che hanno un fascino unico e raro. Vi si ammirano panorami che tanti invidiano. Il posto che per me è più particolare è l' Osservatorio, da dove si gode una spettacolare vista sull’isola di Vulcano e sulle altre isole che si trovano intorno. Girando tutti gli angoli della vostra Lipari, ho notato con un vero stupore che proprio questi posti, dove le vedute sono davvero mozzafiato, vi si trovano anche delle vere e proprie discariche di immondizia a cielo aperto. Così, andando quasi ogni giorno all’ Osservatorio ho deciso di raccogliere, pian piano, un po’ di questi rifiuti che vengono gettati dalla gente sul e dal terrazzo panoramico proprio dove termina anche la strada. Devo far notare che solo li, in questo posto, ho raccolto nove grandi sacchi di rifiuti indifferenziati !!!
Con il gentile aiuto di un Signore venuto con un furgoncino, abbiamo trasportato tutti i sacchi ai primi grandi cassonetti di rifiuti che si trovano molto distante dal posto. Questa lettera e anche e soprattutto un appello! Vorrei chiedere a tutti coloro che governano questa isola di fare qualcosa per tutelare questi meravigliosi posti che si trovano su questa unica isola ! Non si può distruggere un patrimonio caro a tutti, queste isole sono “ Patrimonio dell'Umanità" e si devono conservare a tutti i costi.
Girando per Lipari ho notato che la gente, con indifferenza e senza coscienza civica, getta rifiuti di ogni genere dappertutto! Vecchi elettrodomestici, materassi, veicoli arrugginiti sono abbandonati lungo le strade, bottiglie di vetro tra l’erba secca e questo può generare incendi, plastica di ogni genere, trasportata dall’acqua piovana, si deposita lungo e in fondo ai valloni del’isola. Sono incredulo e meravigliato del fatto che il mio modesto esempio, sia stato da taluni cittadini considerato dannoso per il semplice fatto di aver evidenziato il problema delle discariche abusive e dell’abbandono sconsiderato di rifiuti ovunque, che è in realtà sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei visitatori, e non visto soltanto da chi non vuole vederlo. Il mio obiettivo, oltre che di restituire momentaneamente decoro ad uno dei panorami più suggestivi è soprattutto quello di ribadire l’importanza di agire, di rimboccarsi cioè fisicamente le maniche e fare, piuttosto che continuare a chiacchierare. Sono andato a Lami e li, invece, sono gli stessi residenti che di loro iniziativa hanno realizzato e posto in opera delle insegne che riportano la seguente scritta: “ Vivi la natura, aiutaci a mantenere pulito”. Una domanda:“perché questa iniziativa non è da stimolo all’amministrazione comunale ? ”.
"Un amore così fragile e così violento". Presentazione a Roma
COMUNICATO STAMPA
Giorno 15 Ottobre p.v. alle ore 18, sarà presentato a Roma, presso il complesso dei Dioscuri del Quirinale, il libro “Un amore così fragile, così violento” - Una storia ambientata a Lipari, dello scrittore Leros Pittoni, edito dal Centro Studi Eoliano.
Per l'occasione, la pittrice Fiamma Zagara esporrà i quadri, che seguono alla fine del romanzo, “Lipari: Emozioni a colori” .
Presenteranno il libro: Maurizio Fallace, Direttore Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d'Autore; Mariano Bruno, Sindaco di Lipari; Claudio Strinati, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico del Polo Museale di Roma; Mario D’Agostino,
Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Messina; Nino Paino, Direttore del Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani.
Il libro narra la storia di un uomo che fugge da una realtà “civilizzata” per andare alla ricerca della libertà, libertà da un mondo “troppo meccanico ed ipocrita”, libertà per ritrovare se stesso.
Ed è così che il nostro protagonista sbarca a Lipari, luogo in cui, col tempo, riesce a stringere legami forti e ad inserirsi nella realtà lavorativa locale trovando soprattutto ispirazione per la sua passione, la pittura, con la quale riesce ad esprimere le emozioni che la magica isola gli suscita.
Ma neanche la vita isolana si rivela facile, egli dovrà fare i conti con risentimenti, invidie ed intrighi che finiranno per coinvolgerlo.
Questo il prezzo da pagare per poter finalmente vivere immerso nella bellezza e in quell'amore puro che rende liberi e anche schiavi, che appaga e devasta, ma che è il vero ed unico motore della nostra vita.
Dal libro “Un amore così fragile, così violento” ne fu tratta, nel 1973, una trasposizione cinematrografica diretta dallo stesso Pittoni. L'Autore nonché saggista e giornalista si avvicinò anche al cinema collaborando alle sceneggiature di alcuni film tratti dalle sue opere. Il film, che prende il titolo dall'omonimo romanzo (candidato al premio Strega, Mursia ed.), fu girato a Lipari nel 1973. Pittoni ne fu regista, soggettista e sceneggiatore (insieme a C. Santolini). Del cast ricordiamo: Fabio Testi, Paola Pitagora, Maria Baxa, Daniele Dublino e Gino Santercole. Venne coinvolta la popolazione eoliana.
Il Centro Studi è stato orgoglioso di dare, ancora una volta, il suo contributo per la promozione delle nostre isole, attraverso la pubblicazione dell'opera.
Lipari, 6 ottobre 2008
Paola Centurrino
Giorno 15 Ottobre p.v. alle ore 18, sarà presentato a Roma, presso il complesso dei Dioscuri del Quirinale, il libro “Un amore così fragile, così violento” - Una storia ambientata a Lipari, dello scrittore Leros Pittoni, edito dal Centro Studi Eoliano.
Per l'occasione, la pittrice Fiamma Zagara esporrà i quadri, che seguono alla fine del romanzo, “Lipari: Emozioni a colori” .
Presenteranno il libro: Maurizio Fallace, Direttore Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d'Autore; Mariano Bruno, Sindaco di Lipari; Claudio Strinati, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico del Polo Museale di Roma; Mario D’Agostino,
Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Messina; Nino Paino, Direttore del Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani.
Il libro narra la storia di un uomo che fugge da una realtà “civilizzata” per andare alla ricerca della libertà, libertà da un mondo “troppo meccanico ed ipocrita”, libertà per ritrovare se stesso.
Ed è così che il nostro protagonista sbarca a Lipari, luogo in cui, col tempo, riesce a stringere legami forti e ad inserirsi nella realtà lavorativa locale trovando soprattutto ispirazione per la sua passione, la pittura, con la quale riesce ad esprimere le emozioni che la magica isola gli suscita.
Ma neanche la vita isolana si rivela facile, egli dovrà fare i conti con risentimenti, invidie ed intrighi che finiranno per coinvolgerlo.
Questo il prezzo da pagare per poter finalmente vivere immerso nella bellezza e in quell'amore puro che rende liberi e anche schiavi, che appaga e devasta, ma che è il vero ed unico motore della nostra vita.
Dal libro “Un amore così fragile, così violento” ne fu tratta, nel 1973, una trasposizione cinematrografica diretta dallo stesso Pittoni. L'Autore nonché saggista e giornalista si avvicinò anche al cinema collaborando alle sceneggiature di alcuni film tratti dalle sue opere. Il film, che prende il titolo dall'omonimo romanzo (candidato al premio Strega, Mursia ed.), fu girato a Lipari nel 1973. Pittoni ne fu regista, soggettista e sceneggiatore (insieme a C. Santolini). Del cast ricordiamo: Fabio Testi, Paola Pitagora, Maria Baxa, Daniele Dublino e Gino Santercole. Venne coinvolta la popolazione eoliana.
Il Centro Studi è stato orgoglioso di dare, ancora una volta, il suo contributo per la promozione delle nostre isole, attraverso la pubblicazione dell'opera.
Lipari, 6 ottobre 2008
Paola Centurrino
Lipari: Operazione anti-abusivismo cmmerciale delle Fiamme gialle
Operazione anti-abusivismo commerciale della Guardia di Finanza a Lipari. Le fiamme gialle hanno posto sotto sequestro frutta e arredi da giardino che erano posti in vendita lungo la via Isabella Conti, in prossimità dell'incrocio con lo stradale Pianoconte. Il commercio era effettuato da ambulanti sbarcati a Lipari dai mezzi di linea. In atto automezzi, merce e titolari dei beni si trovano presso la tenenza delle fiamme gialle di Lipari dove sono in corso i necessari accertamenti.
Fondali sicuri, le navi Siremar possono attraccare a Ginostra
(gazzetta del sud) Sopralluogo ieri mattina nella frazione di Ginostra nell'isola di Stromboli per verificare l'operabilità dello scalo isolano. Come è noto la Siremar da alcuni giorni ha sospeso tutte le corse a mezzo nave dirette nella borgata affermando che vi sono dei massi che ostruiscono e mettono in pericolo le navi durante le operazioni d'ormeggio. Ebbene, non è proprio così.Ieri mattina, infatti, durante un sopralluogo congiunto della Guardia Costiera di Lipari e di alcuni tecnici del comune di Lipari si è potuto appurare che lo scalo è perfettamente operabile. La Siremar richiede con una nota un fondale con un pescaggio di almeno mt. 6,60 per "poter eseguire le manovre d'accosto-riferiamo testualmente-senza ulteriori pericoli per la sicurezza della navigazione". I tecnici hanno verificato che vi sono ben 9 metri di fondale nello specchio d'acqua d'accosto delle navi. La Siremar quindi non può sospendere le corse navi con Ginostra. Oggi dovremmo avere pertanto la normalizzazione delle corse. A causa di questo stato di cose, però, ieri non è potuta attraccare la nave merci con gli effetti postali e le derrate alimentari. Chi risarcirà i danni agli isolani? Può una società di navigazione decidere autonomamente di sospendere delle corse vitali, a quanto pare per delle perplessità rivelatisi infondate? Sono tutti interrogativi che attendono adeguata risposta.
Vertenza Pumex, la soluzione tra Bilancio e Beni culturali
(gazzetta del sud-salvatore sarpi) Una lettera sulle "Problematiche lavoratori Pumex" è stata inviata dal sindaco di Lipari Mariano Bruno al presidente della Regione, agli assessori regionali, al presidente dell'Ars (e per conoscenza, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri dell'Ambiente e del Lavoro). Bruno evidenzia che, nonostante le rassicurazioni ricevute, gli ex dipendenti della Pumex sono rimasti senza lavoro a seguito della chiusura delle cave e del mancato rispetto degli impegni circa il loro reinserimento nel mondo del lavoro. «Un dramma - scrive - che è economico, sociale e familiare e che attanaglia i circa cinquanta lavoratori dell'ex comparto pomicifero eoliano che, attualmente, si trovano senza nuove prospettive occupazionali, di cui, signori rappresentanti del Governo regionale, sembrerebbe che vi siate completamente dimenticati, non tenendo fede agli impegni assunti dal precedente Governo, nè da autorevoli esponenti del vostro Governo che, per conto dello stesso, hanno dato assicurazioni che in sede di giunta sarebbe transitata una delibera che avrebbe consentito l'impiego degli ex lavoratori della pomice presso le strutture regionali dei Beni culturali presenti nelle isole».
Viene anche ribadito come già durante la sessione Unesco in Nuova Zelanda (23 giugno -2 luglio 2007), era stata evidenziata, oltre alla necessità di chiudere le cave di pomice, anche la priorità di affrontare il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie, stabilendo «un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione e il riaddestramento del personale». «Ad oggi - aggiunge il sindaco - nulla è stato fatto per risolvere definitivamente tale drammatico problema e ci amareggia molto che nessuno discuta del problema dei lavoratori della pomice, mortificati nella loro dignità di uomini e lavoratori in nome dell'ambiente che, certamente, deve essere salvaguardato ma che, sicuramente, non lo può essere affamando cinquanta famiglie eoliane». E domanda se tra i beni patrimonio dell'umanità non vi sono anche le persone? Intanto ieri una delegazione di ex lavoratori Pumex, unitamente al sindaco di Lipari, ha raggiunto Palermo per poter affrontare direttamente con il Governo la situazione e sembra essersi aperto uno spira. Il sindaco Mariano Bruno ha incontrato alcuni componenti del Governo regionale fra cui gi assessori al bilancio, Cimino, e ai beni culturali, Antinoro. E' emerso che i fondi per consentire l'integrazione alla mobilità ci sarebbero. L'assessore Antinoro ha ribadito l'intenzione di attuare il progetto che porterebbe gli ex lavoratori della Pumex a "transitare" nel settore della custodia e manutenzione dei beni archeologici eoliani. Tuttavia, da quel che trapela, il passaggio in giunta potrebbe incontrare qualche difficoltà.
L'on. Filippo Panarello, vicepresidente commissione Lavoro dell'Ars, ha chiesto la convocazione in Commissione dell'assessore al lavoro Incardona, ribadendo che gli impegni assunti con i lavoratori ex-Pumex ed ex-Italpomice e con la comunità di Lipari vanno mantenuti. «È inaccettabile che il governo regionale, invece di assicurare una prospettiva di lavoro stabile, provochi la riduzione dell'orario di lavoro e della retribuzione, non autorizzando il comune di Lipari a prorogare il contratto a 36 ore come Lsu».
Viene anche ribadito come già durante la sessione Unesco in Nuova Zelanda (23 giugno -2 luglio 2007), era stata evidenziata, oltre alla necessità di chiudere le cave di pomice, anche la priorità di affrontare il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie, stabilendo «un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione e il riaddestramento del personale». «Ad oggi - aggiunge il sindaco - nulla è stato fatto per risolvere definitivamente tale drammatico problema e ci amareggia molto che nessuno discuta del problema dei lavoratori della pomice, mortificati nella loro dignità di uomini e lavoratori in nome dell'ambiente che, certamente, deve essere salvaguardato ma che, sicuramente, non lo può essere affamando cinquanta famiglie eoliane». E domanda se tra i beni patrimonio dell'umanità non vi sono anche le persone? Intanto ieri una delegazione di ex lavoratori Pumex, unitamente al sindaco di Lipari, ha raggiunto Palermo per poter affrontare direttamente con il Governo la situazione e sembra essersi aperto uno spira. Il sindaco Mariano Bruno ha incontrato alcuni componenti del Governo regionale fra cui gi assessori al bilancio, Cimino, e ai beni culturali, Antinoro. E' emerso che i fondi per consentire l'integrazione alla mobilità ci sarebbero. L'assessore Antinoro ha ribadito l'intenzione di attuare il progetto che porterebbe gli ex lavoratori della Pumex a "transitare" nel settore della custodia e manutenzione dei beni archeologici eoliani. Tuttavia, da quel che trapela, il passaggio in giunta potrebbe incontrare qualche difficoltà.
L'on. Filippo Panarello, vicepresidente commissione Lavoro dell'Ars, ha chiesto la convocazione in Commissione dell'assessore al lavoro Incardona, ribadendo che gli impegni assunti con i lavoratori ex-Pumex ed ex-Italpomice e con la comunità di Lipari vanno mantenuti. «È inaccettabile che il governo regionale, invece di assicurare una prospettiva di lavoro stabile, provochi la riduzione dell'orario di lavoro e della retribuzione, non autorizzando il comune di Lipari a prorogare il contratto a 36 ore come Lsu».
martedì 7 ottobre 2008
Ex Pumex: Sembra essersi aperto uno spiraglio. Presa di posizione dell'on. Panarello
Sembra essersi aperto uno spiraglio(così si dice da Palermo) per la soluzione della vicenda occupazionale degli ex lavoratori della Pumex di Lipari. Mentre una delegazione dei lavoratori della Pumex ha stazionato, come da noi anticipato, sotto la Presidenza della Regione a Palermo, il sindaco Mariano Bruno ha incontrato alcuni componenti del Governo regionale fra cui Cimino e Antinoro. E' emerso che i fondi per consentire l'integrazione alla mobilità ci sarebbero. L'assessore Antinoro ha ribadito l'intenzione di attuare il progetto che porterebbe gli ex lavoratori della Pumex a "transitare" nel settore della custodia e manutenzione dei beni archeologici eoliani. Tuttavia, da quel che trapela, il passaggio in giunta potrebbe incontrare qualche difficoltà. Intanto si deve registrare un comunicato stampa dell'on. Filippo Panarello, Vicepresidente commissione Lavoro dell’Ars. “Gli impegni assunti con i lavoratori ex-Pumex ed ex-Italpomice e con la comunità di Lipari- si legge- vanno mantenuti. È inaccettabile che il governo regionale, invece di assicurare una prospettiva di lavoro stabile, provochi la riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione, non autorizzando il comune di Lipari a prorogare il contratto a 36 ore come Lsu. Per sollecitare una soluzione positiva del problema ed impedire una ingiustificata penalizzazione dei lavoratori – conclude Panarello - ho chiesto l’immediata convocazione in commissione dell’assessore al Lavoro, Carmelo Incardona”.
Disservizi Siremar: Lettera di protesta dell'assessore Maggiore
Ha per oggetto "Collegamenti marittimi" la vibrante lettera di protesta che l'assessore ai Trasporti marittimi del comune di Lipari, Giovanni Maggiore ha inviato alla Siremar di Palermo. IL TESTO:
Con la presente Vi significo quanto segue:
Sabato 4 ottobre 2008, a partire dalle ore 13,15 i collegamenti Milazzo Lipari sono stati totalmente interrotti.
La stessa cosa è avvenuta per l’intera giornata di domenica 10 ottobre ad esclusione della Motonave “ Isola di Stromboli “ partita alla volta di Lipari nel primo pomeriggio.
In controtendenza rispetto a Voi, nella giornata di sabato, il catamarano della Ustica Lines delle ore 14,30 da Milazzo a Lipari ha regolarmente effettuato il servizio.
Cosa ancor più grave, che rende incomprensibile e deprecabile il Vostro comportamento, è che domenica 5.10.2008 alle ore 12,30, da Lipari per Milazzo, è partita l’imbarcazione “Lipari Island” di stazza di gran lunga inferiore a quella dei Vostri natanti, comandata dal Sig. Massimo Merenda, con 35 passeggeri a bordo.
Tale imbarcazione, giunta nel porto di Milazzo senza alcuna difficoltà durante la navigazione, è rientrata a Lipari nelle ore successive.
Il Sig. Massimo Merenda, con cui ho interloquito, mi ha rappresentato che la navigabilità è stata normale e che le condizioni del mare non superavano forza 3.
Ciò posto, risulta evidente ed incontestabile che il Vostro comportamento e, in particolare, quello dei comandanti degli aliscafi che non hanno effettuato i collegamenti, è palesemente ingiustificabile, sia dal punto di vista logico che da quello giuridico.
Voglio, a tal proposito, sottolineare che i margini di discrezionalità dei Comandanti, in materia di navigazione, non possono e non devono trascendere nell’arbitrio perché, in tal caso, si incorre inequivocabilmente nell’ipotesi di reato p. e p. dall’art. 331 C.P. .
Agli episodi suddetti si aggiunge quello accaduto in data odierna allorquando è stato interrotto, improvvisamente e senza alcuna comunicazione il collegamento di aliscafi con Filicudi ed Alicudi, inibendo agli abitanti di quelle isole, che in numero cospicuo dovevano raggiungere Lipari e Milazzo per motivi di salute, di studio e di lavoro, il loro diritto costituzionale alla mobilità.
Vi ricordo, se proprio ce ne fosse bisogno, che Voi siete una Società che utilizza e spende denaro pubblico e quindi non potete minimamente ignorare questo Vostro Status assimilabile, senza volere estremizzare, ad una struttura sanitaria, scolastica e/o altro.
Non vi è alcuna volontà da parte mia di determinare situazioni di conflitto e di contenzioso con Voi e con i Comandanti dei Vostri natanti, ma sento fortemente e non per puro obbligo formale, la necessità e l’impegno politico e morale di tutelare l’interesse ed i bisogni dei miei concittadini, spesso costretti nel passato, recente e lontano, e anche, alla luce dei suddetti fatti, nel presente, a sobbarcarsi spese e disagi imprevisti e gravosi in conseguenza dell’interruzione dei collegamenti marittimi.
In una realtà insulare come quella delle Isole Eolie mobilità è sinonimo di sopravvivenza e diventa devastante, sia dal punto di vista psicologico che materiale, l’atto omissivo attraverso il quale essa viene negata, specie se tale comportamento non trova oggettiva giustificazaione.
Nella scelta da operare il Comandante deve avere ben ferma nella mente tale visione denegando il trasporto solo quando è realmente e senza ombra di dubbio, messa in pericolo l’incolumità dei passeggeri e/o la sicurezza del natante.
Io mi auguro che episodi del genere non debbano più ripetersi perché se così non fosse sarò costretto, nel futuro, mio malgrado, a rivolgermi all’Autorità Giudiziaria al fine di accertare eventuali responsabilità, sia in sede Civile che Penale.
Distinti saluti
L’Assessore ai Trasporti Marittimi
(Avv. Giovanni Maggiore)
Con la presente Vi significo quanto segue:
Sabato 4 ottobre 2008, a partire dalle ore 13,15 i collegamenti Milazzo Lipari sono stati totalmente interrotti.
La stessa cosa è avvenuta per l’intera giornata di domenica 10 ottobre ad esclusione della Motonave “ Isola di Stromboli “ partita alla volta di Lipari nel primo pomeriggio.
In controtendenza rispetto a Voi, nella giornata di sabato, il catamarano della Ustica Lines delle ore 14,30 da Milazzo a Lipari ha regolarmente effettuato il servizio.
Cosa ancor più grave, che rende incomprensibile e deprecabile il Vostro comportamento, è che domenica 5.10.2008 alle ore 12,30, da Lipari per Milazzo, è partita l’imbarcazione “Lipari Island” di stazza di gran lunga inferiore a quella dei Vostri natanti, comandata dal Sig. Massimo Merenda, con 35 passeggeri a bordo.
Tale imbarcazione, giunta nel porto di Milazzo senza alcuna difficoltà durante la navigazione, è rientrata a Lipari nelle ore successive.
Il Sig. Massimo Merenda, con cui ho interloquito, mi ha rappresentato che la navigabilità è stata normale e che le condizioni del mare non superavano forza 3.
Ciò posto, risulta evidente ed incontestabile che il Vostro comportamento e, in particolare, quello dei comandanti degli aliscafi che non hanno effettuato i collegamenti, è palesemente ingiustificabile, sia dal punto di vista logico che da quello giuridico.
Voglio, a tal proposito, sottolineare che i margini di discrezionalità dei Comandanti, in materia di navigazione, non possono e non devono trascendere nell’arbitrio perché, in tal caso, si incorre inequivocabilmente nell’ipotesi di reato p. e p. dall’art. 331 C.P. .
Agli episodi suddetti si aggiunge quello accaduto in data odierna allorquando è stato interrotto, improvvisamente e senza alcuna comunicazione il collegamento di aliscafi con Filicudi ed Alicudi, inibendo agli abitanti di quelle isole, che in numero cospicuo dovevano raggiungere Lipari e Milazzo per motivi di salute, di studio e di lavoro, il loro diritto costituzionale alla mobilità.
Vi ricordo, se proprio ce ne fosse bisogno, che Voi siete una Società che utilizza e spende denaro pubblico e quindi non potete minimamente ignorare questo Vostro Status assimilabile, senza volere estremizzare, ad una struttura sanitaria, scolastica e/o altro.
Non vi è alcuna volontà da parte mia di determinare situazioni di conflitto e di contenzioso con Voi e con i Comandanti dei Vostri natanti, ma sento fortemente e non per puro obbligo formale, la necessità e l’impegno politico e morale di tutelare l’interesse ed i bisogni dei miei concittadini, spesso costretti nel passato, recente e lontano, e anche, alla luce dei suddetti fatti, nel presente, a sobbarcarsi spese e disagi imprevisti e gravosi in conseguenza dell’interruzione dei collegamenti marittimi.
In una realtà insulare come quella delle Isole Eolie mobilità è sinonimo di sopravvivenza e diventa devastante, sia dal punto di vista psicologico che materiale, l’atto omissivo attraverso il quale essa viene negata, specie se tale comportamento non trova oggettiva giustificazaione.
Nella scelta da operare il Comandante deve avere ben ferma nella mente tale visione denegando il trasporto solo quando è realmente e senza ombra di dubbio, messa in pericolo l’incolumità dei passeggeri e/o la sicurezza del natante.
Io mi auguro che episodi del genere non debbano più ripetersi perché se così non fosse sarò costretto, nel futuro, mio malgrado, a rivolgermi all’Autorità Giudiziaria al fine di accertare eventuali responsabilità, sia in sede Civile che Penale.
Distinti saluti
L’Assessore ai Trasporti Marittimi
(Avv. Giovanni Maggiore)
La lettera del sindaco Bruno sulle "Problematiche lavoratori Pumex"
Come anticipato ieri sera una lettera avente per oggetto "Problematiche lavoratori Pumex" è stata inviata dal sindaco di Lipari Mariano Bruno al presidente della Regione siciliana, a tutti gli assessori regionali e al presidente dell'Assemblea regionale. La stessa lettera per conoscenza è stata inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, e ai ministri dell'Ambiente e del Lavoro.
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA:
Avendo ricevuto, tra l’altro, da parte del Governo Nazionale la convocazione ad una riunione per il giorno 22 ottobre 2008, nella quale è coinvolta anche la Regione Siciliana, avente ad oggetto la disamina delle raccomandazioni fatte dall’UNESCO per consentire il mantenimento delle Isole Eolie, quale sito Patrimonio dell’Umanità, ci si chiede come mai la Regione Siciliana non abbia mai sollevato presso il Governo Nazionale il dramma economico, sociale e familiare che attanaglia i circa cinquanta lavoratori dell’ex comparto pomicifero eoliano che, attualmente, si trovano senza lavoro e senza nuove prospettive occupazionali, dei quali, Signori Rappresentanti del Governo Regionale, sembrerebbe che Vi siate completamente dimenticati, non tenendo fede agli impegni assunti dal precedente Governo, né da autorevoli esponenti dell’attuale Governo Regionale che, per conto dello stesso, hanno dato assicurazioni che in sede di Giunta sarebbe transitata una delibera che avrebbe consentito l’impiego degli ex lavoratori della pomice presso le strutture regionali dei Beni Culturali presenti nelle Isole.
Cosa è avvenuto di tutto ciò? Per atto di giustizia si impone una doverosa risposta.
Già nella 31ma sessione dell’UNESCO, tenutasi in Nuova Zelanda dal 23 giugno 2007 al 2 luglio 2007, nella quale veniva, ulteriormente, ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di pomice (punto 3.1) veniva, altresì, analizzato il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie, stabilendo che “un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione ed il riaddestramento del personale debba essere effettuato immediatamente dalla municipalità di Lipari” (punto 3.2).
Come è noto, gli attuali strumenti finanziari e legislativi riguardanti gli Enti Locali non consentono al Comune, da noi amministrato, di potere attuare un programma di riassunzione delle maestranze licenziate dalla aziende che operavano l’estrazione della pomice dell’isola di Lipari, pertanto, in ossequio alle decisioni della sessione UNESCO, sopra menzionata, ci si è attivati presso la Regione Siciliana, che come detto, si era impegnata a seguito di numerosi incontri e riunioni a risolvere il problema occupazionale venutosi a creare, certamente non a causa di una crisi settoriale, ma in nome della salvaguardia ambientale del territorio.
Ad oggi, nulla è stato fatto per risolvere definitivamente tale drammatico problema e ci amareggia molto che nessuno discuta del problema dei lavoratori della pomice, malgrado cinquanta cittadini eoliani siano mortificati nella loro dignità di uomini e lavoratori in nome dell’ambiente che, certamente, deve essere salvaguardato ma che, sicuramente, non lo può essere affamando cinquanta famiglie eoliane.
Desideriamo brevemente, riassumere quanto, ad oggi, messo in atto dalle istituzioni, purtroppo, senza risultati soddisfacenti, chiedendo, con forza, al Presidente della Regione di risolvere, definitivamente, la vicenda degli ex lavoratori della pomice ridando agli stessi una occupazione stabile che è stata loro tolta per salvaguardare un bene collettivo come i vulcani eoliani, le Eolie Patrimonio dell’Umanità.
Ma tra i beni patrimonio dell’umanità non vi sono anche le persone? Per salvaguardare questo incommensurabile bene, al quale non intendiamo rinunciare, vanno uccise moralmente 50 famiglie? E per ora solo moralmente!!! La disperazione è dietro l’angolo.
Già nel 2007, a seguito del mancato rinnovo delle concessioni di escavazione alle società che operavano nel territorio dell’isola di Lipari l’Assessore al Lavoro pro-tempore, On.le Santi Formica, aveva predisposto, unitamente all’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione, On.le Lino Leanza, un progetto che prevedeva la richiesta da parte del Comune di Lipari di utilizzare i suddetti lavoratri in ASU attivando le procedure previste dall’art. 7, comma 2 del D: Leg.vo n. 468/97, il successivo utilizzo degli stessi presso il Museo di Lipari, delle sezioni staccate del Museo di Panarea e Filicudi e delle aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea per arrivare alla stabilizzazione mediante l’assunzione presso la Beni Culturali SpA. mentre l’Assessorato Regionale al Lavoro avrebbe erogato ai suddetti lavoratori, durante la loro utilizzazione diretta in attività socialmente utili, l’importo integrativo di cui all’art. 8, comma 2, del D: Leg.vo n. 468/97.
Il suddetto percorso venne definito e sottoscritto in una conferenza di servizi tenutasi presso l’Assessorato al Lavoro il 24 gennaio 2008.
A seguito di quanto stabilito nella suddetta riunione, l’Aministrazione Comunale di Lipari provvide, con delibera di G.M. N° 7 del 5 febbraio 2008 d attivare la procedura di utilizzo dei lavoratori ai sensi degli artt. 7 e 8 del D. Lgs n. 468/97, susseguentemente, il Centro Regionale per l’impiego di Lipari assegnò i lavoratori a codesto Comune che richiese all’Assessorato al Lavoro l’integrazione salariale prevista.
Della detta integrazione salariale, più volte promessa, ad oggi nemmeno l’ombra!
In data 8 luglio 2008 l’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On.le Antinoro, in accordo con l’Assessore al Lavoro On.le Incardona, convocava una conferenza di servizi per definire l’iter da seguire per la definizione della problematica prevedendo l’utilizzo di tutti i lavoratori presso il proprio Assessorato garantendo, successivamente, la loro stabilizzazione attraverso un percorso che prevedeva l’approvazione di una delibera di giunta interassessoriale appositamente redatta dagli Assessori al Lavoro ed ai BB.CC.AA e Pubblica Istruzione.
Nelle more della definizione di quanto concordato nel corso della suddetta conferenza di servizi, abbiamo comunicato, in data 23 luglio 2008, con nota prot.n. 27728, la disponibilità di questo Ente al trasferimento dei suddetti lavoratori presso l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione.
Successivamente, in data 31 luglio 2008, con nota prot.n. 28872, abbiamo ribadito all’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione la necessità del mantenimento degli impegni a suo tempo e di recente assunti specificando l’importanza che l’Assessorato al Lavoro provvedesse all’erogazione delle somme relative all’integrazione salariale che non possono essere, assolutamente, poste a carico di questo Comune.
Nella stessa nota si evidenziava come il procrastinarsi di questa situazione potesse costituire notevole pregiudizio, anche di ordine pubblico, ed assumere connotazioni di ingiustizia sociale, poiché a partire dallo stesso UNESCO e dai Governi Nazionali e Regionali, si è sempre sostenuto che si sarebbe posta celere soluzione alla questione in esame, la quale, per converso, continua a registrare preoccupanti rallentamenti ingenerando nei lavoratori in parola motivo di preoccupazione, sconforto e tensione.
Non ci giunge notizia che la delibera interassessoriale, a suo tempo proposta dagli Onorevoli Assessori Antinoro ed Incardona sia stata adottata dalla Giunta Regionale disattendendo, immotivatamente, alle giuste aspettative dei lavoratori che hanno subito, ingiustamente, la mortificazione di trovarsi senza un lavoro stabile e sicuro poiché la chiusura delle Aziende non è stata frutto di difficoltà societarie ma di volontà di Enti superiori che hanno determinato la sospensione di un lavoro indispensabile al sostentamento delle loro famiglie.
Quale è la risposta a tale assunto? Qui non siamo di fronte al precariato ma siamo dinnanzi a precari creati dal Governo Regionale e Nazionale.
Alla luce di quanto su esposto si richiede una assunzione di responsabilità chiara, forte e decisa del Presidente della Regione Siciliana, di tutta la Giunta, nonché dell’Assemlea Regionale, affinché venga, inequivocabilmente e definitivamente risolto l’annoso ed insostenibile problema occupazionale che grava su di una nutrita parte della comunità eoliana, già duramente colpita dalla crisi economica che attanaglia il nostro Paese.
Vorrà il Sig. Presidente della Regione valutare l’opportunità, a breve, di una audizione al fine di affrontare in maniera definitiva la problematica che rischia di sfociare in una drammatica tensione sociale.
IL SINDACO
(Dott.Mariano Bruno)
Cosa è avvenuto di tutto ciò? Per atto di giustizia si impone una doverosa risposta.
Già nella 31ma sessione dell’UNESCO, tenutasi in Nuova Zelanda dal 23 giugno 2007 al 2 luglio 2007, nella quale veniva, ulteriormente, ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di pomice (punto 3.1) veniva, altresì, analizzato il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie, stabilendo che “un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione ed il riaddestramento del personale debba essere effettuato immediatamente dalla municipalità di Lipari” (punto 3.2).
Come è noto, gli attuali strumenti finanziari e legislativi riguardanti gli Enti Locali non consentono al Comune, da noi amministrato, di potere attuare un programma di riassunzione delle maestranze licenziate dalla aziende che operavano l’estrazione della pomice dell’isola di Lipari, pertanto, in ossequio alle decisioni della sessione UNESCO, sopra menzionata, ci si è attivati presso la Regione Siciliana, che come detto, si era impegnata a seguito di numerosi incontri e riunioni a risolvere il problema occupazionale venutosi a creare, certamente non a causa di una crisi settoriale, ma in nome della salvaguardia ambientale del territorio.
Ad oggi, nulla è stato fatto per risolvere definitivamente tale drammatico problema e ci amareggia molto che nessuno discuta del problema dei lavoratori della pomice, malgrado cinquanta cittadini eoliani siano mortificati nella loro dignità di uomini e lavoratori in nome dell’ambiente che, certamente, deve essere salvaguardato ma che, sicuramente, non lo può essere affamando cinquanta famiglie eoliane.
Desideriamo brevemente, riassumere quanto, ad oggi, messo in atto dalle istituzioni, purtroppo, senza risultati soddisfacenti, chiedendo, con forza, al Presidente della Regione di risolvere, definitivamente, la vicenda degli ex lavoratori della pomice ridando agli stessi una occupazione stabile che è stata loro tolta per salvaguardare un bene collettivo come i vulcani eoliani, le Eolie Patrimonio dell’Umanità.
Ma tra i beni patrimonio dell’umanità non vi sono anche le persone? Per salvaguardare questo incommensurabile bene, al quale non intendiamo rinunciare, vanno uccise moralmente 50 famiglie? E per ora solo moralmente!!! La disperazione è dietro l’angolo.
Già nel 2007, a seguito del mancato rinnovo delle concessioni di escavazione alle società che operavano nel territorio dell’isola di Lipari l’Assessore al Lavoro pro-tempore, On.le Santi Formica, aveva predisposto, unitamente all’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione, On.le Lino Leanza, un progetto che prevedeva la richiesta da parte del Comune di Lipari di utilizzare i suddetti lavoratri in ASU attivando le procedure previste dall’art. 7, comma 2 del D: Leg.vo n. 468/97, il successivo utilizzo degli stessi presso il Museo di Lipari, delle sezioni staccate del Museo di Panarea e Filicudi e delle aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea per arrivare alla stabilizzazione mediante l’assunzione presso la Beni Culturali SpA. mentre l’Assessorato Regionale al Lavoro avrebbe erogato ai suddetti lavoratori, durante la loro utilizzazione diretta in attività socialmente utili, l’importo integrativo di cui all’art. 8, comma 2, del D: Leg.vo n. 468/97.
Il suddetto percorso venne definito e sottoscritto in una conferenza di servizi tenutasi presso l’Assessorato al Lavoro il 24 gennaio 2008.
A seguito di quanto stabilito nella suddetta riunione, l’Aministrazione Comunale di Lipari provvide, con delibera di G.M. N° 7 del 5 febbraio 2008 d attivare la procedura di utilizzo dei lavoratori ai sensi degli artt. 7 e 8 del D. Lgs n. 468/97, susseguentemente, il Centro Regionale per l’impiego di Lipari assegnò i lavoratori a codesto Comune che richiese all’Assessorato al Lavoro l’integrazione salariale prevista.
Della detta integrazione salariale, più volte promessa, ad oggi nemmeno l’ombra!
In data 8 luglio 2008 l’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On.le Antinoro, in accordo con l’Assessore al Lavoro On.le Incardona, convocava una conferenza di servizi per definire l’iter da seguire per la definizione della problematica prevedendo l’utilizzo di tutti i lavoratori presso il proprio Assessorato garantendo, successivamente, la loro stabilizzazione attraverso un percorso che prevedeva l’approvazione di una delibera di giunta interassessoriale appositamente redatta dagli Assessori al Lavoro ed ai BB.CC.AA e Pubblica Istruzione.
Nelle more della definizione di quanto concordato nel corso della suddetta conferenza di servizi, abbiamo comunicato, in data 23 luglio 2008, con nota prot.n. 27728, la disponibilità di questo Ente al trasferimento dei suddetti lavoratori presso l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione.
Successivamente, in data 31 luglio 2008, con nota prot.n. 28872, abbiamo ribadito all’Assessore ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione la necessità del mantenimento degli impegni a suo tempo e di recente assunti specificando l’importanza che l’Assessorato al Lavoro provvedesse all’erogazione delle somme relative all’integrazione salariale che non possono essere, assolutamente, poste a carico di questo Comune.
Nella stessa nota si evidenziava come il procrastinarsi di questa situazione potesse costituire notevole pregiudizio, anche di ordine pubblico, ed assumere connotazioni di ingiustizia sociale, poiché a partire dallo stesso UNESCO e dai Governi Nazionali e Regionali, si è sempre sostenuto che si sarebbe posta celere soluzione alla questione in esame, la quale, per converso, continua a registrare preoccupanti rallentamenti ingenerando nei lavoratori in parola motivo di preoccupazione, sconforto e tensione.
Non ci giunge notizia che la delibera interassessoriale, a suo tempo proposta dagli Onorevoli Assessori Antinoro ed Incardona sia stata adottata dalla Giunta Regionale disattendendo, immotivatamente, alle giuste aspettative dei lavoratori che hanno subito, ingiustamente, la mortificazione di trovarsi senza un lavoro stabile e sicuro poiché la chiusura delle Aziende non è stata frutto di difficoltà societarie ma di volontà di Enti superiori che hanno determinato la sospensione di un lavoro indispensabile al sostentamento delle loro famiglie.
Quale è la risposta a tale assunto? Qui non siamo di fronte al precariato ma siamo dinnanzi a precari creati dal Governo Regionale e Nazionale.
Alla luce di quanto su esposto si richiede una assunzione di responsabilità chiara, forte e decisa del Presidente della Regione Siciliana, di tutta la Giunta, nonché dell’Assemlea Regionale, affinché venga, inequivocabilmente e definitivamente risolto l’annoso ed insostenibile problema occupazionale che grava su di una nutrita parte della comunità eoliana, già duramente colpita dalla crisi economica che attanaglia il nostro Paese.
Vorrà il Sig. Presidente della Regione valutare l’opportunità, a breve, di una audizione al fine di affrontare in maniera definitiva la problematica che rischia di sfociare in una drammatica tensione sociale.
IL SINDACO
(Dott.Mariano Bruno)
Lipari: Le nostre vergogne, ripulite da un filosofo
Riceviamo dal signor Marco Manni e pubblichiamo:
E' mia intenzione, già da qualche settimana, segnalarvi un'iniziativa lodevole, di un viaggiatore che da qualche mese si trova qui a Lipari e che si fermerà ancora qualche giorno appena.
Si chiama Andrea Michaliszy ( filosofo ) ed ha preparato un reportage fotografico, riprendendo angoli della nostra isola che si sono presentati sotto ai suoi occhi, durante le sue lunghe passeggiate, invasi dall'immondizia.
Lui non ama molto pubblicizzarsi ma l'ho convinto a diffondere alcune foto affinchè il suo esempio non passi inosservato, ma possa far almeno riflettere prima che l'aria da lui ripulita , quella di monte Falcone-Osservatorio, sia di nuovo stracolma di bottiglie, profilattici, carta, plastica etc. come sta già avvenendo.
Vi allego le foto che lo riprendono, mentre da solo, riempie 9 sacchi di spazzatura, nell'indifferenza della gente con la quale si lamentava, mortificato per noi e per la nostra terra.
Si chiama Andrea Michaliszy ( filosofo ) ed ha preparato un reportage fotografico, riprendendo angoli della nostra isola che si sono presentati sotto ai suoi occhi, durante le sue lunghe passeggiate, invasi dall'immondizia.
Lui non ama molto pubblicizzarsi ma l'ho convinto a diffondere alcune foto affinchè il suo esempio non passi inosservato, ma possa far almeno riflettere prima che l'aria da lui ripulita , quella di monte Falcone-Osservatorio, sia di nuovo stracolma di bottiglie, profilattici, carta, plastica etc. come sta già avvenendo.
Vi allego le foto che lo riprendono, mentre da solo, riempie 9 sacchi di spazzatura, nell'indifferenza della gente con la quale si lamentava, mortificato per noi e per la nostra terra.
Lavori ex Capitaneria di Porto: Il dissenso di Piero Roux alle affermazioni di Gianfilippo Villari
Immediata la replica di Piero Roux(Legambiente Lipari) alla lettera del sovrintendente Gianfilippo Villari sui "Lavori eseguiti nei locali ex Capitaneria di Porto-Marina Corta". La lettera è inviata ad Assessorato Regionale BB.CC.e P.l.- Dipartimento Reg.dei Beni Culturali- Servizio Tutela ed Acquisizioni, sindaco del comune di Lipari, Procura di Barcellona, Assessore Regionale Territorio ed Ambiente. IL TESTO:
Esimio Soprintendente,
ci spiace dissentire su alcuni , importanti, particolari.
Dalle foto allegate si evince che la struttura, benché “già fortemente modificata rispetto l'originaria volumetria” degli anni ’20, presentava all’inizio dei lavori di ristrutturazione una volumetria ed una prospettica diversa da quella oggi disponibile. Erano ancora visibili i tetti con copertura in tegole e un corpo frontale ch’è stato completamente abbattuto per dare spazio ad un terrazzino in stile improprio.
“I lavori sono stati realizzati con metodi e criteri progettuali acquisiti da chi opera nel restauro dei beni architettonici e tutela il patrimonio culturale del territorio”.
Non è stato, per niente, tutelato il patrimonio culturale ed architettonico che, a nostro umile parere, doveva operare per il mantenimento integrale dell’esistente, intervenendo anche sulla ristrutturazione prospettica.
La struttura dell’ex Capitaneria di Marina Corta, appare oggi, con i tetti piani ed il terrazzino in stile eoliano, come un corpo estraneo a quell’unicum architettonico che ha reso famosa la Penisola delle Anime del Purgatorio nel mondo.
Per questo confermiamo la richiesta di ripristinare il prospetto precedente ai lavori di messa in sicurezza; di preservare la su-detta Penisola da opere sia marittime che terrestri atte ad alterarne la struttura originale; di porre un vincolo a protezione dell’intero isolotto.
Concordiamo con la Signoria V/s nel segnalare la situazione di degrado, causata dalla discarica abusiva di depositi di liquami, fusti, cassonetti, spazzatura ed altro nell'area antistante lo stesso edificio restaurato di Marina Corta.
Cordiali saluti.
Piero Roux
Presidente Legambiente Lipari
Esimio Soprintendente,
ci spiace dissentire su alcuni , importanti, particolari.
Dalle foto allegate si evince che la struttura, benché “già fortemente modificata rispetto l'originaria volumetria” degli anni ’20, presentava all’inizio dei lavori di ristrutturazione una volumetria ed una prospettica diversa da quella oggi disponibile. Erano ancora visibili i tetti con copertura in tegole e un corpo frontale ch’è stato completamente abbattuto per dare spazio ad un terrazzino in stile improprio.
“I lavori sono stati realizzati con metodi e criteri progettuali acquisiti da chi opera nel restauro dei beni architettonici e tutela il patrimonio culturale del territorio”.
Non è stato, per niente, tutelato il patrimonio culturale ed architettonico che, a nostro umile parere, doveva operare per il mantenimento integrale dell’esistente, intervenendo anche sulla ristrutturazione prospettica.
La struttura dell’ex Capitaneria di Marina Corta, appare oggi, con i tetti piani ed il terrazzino in stile eoliano, come un corpo estraneo a quell’unicum architettonico che ha reso famosa la Penisola delle Anime del Purgatorio nel mondo.
Per questo confermiamo la richiesta di ripristinare il prospetto precedente ai lavori di messa in sicurezza; di preservare la su-detta Penisola da opere sia marittime che terrestri atte ad alterarne la struttura originale; di porre un vincolo a protezione dell’intero isolotto.
Concordiamo con la Signoria V/s nel segnalare la situazione di degrado, causata dalla discarica abusiva di depositi di liquami, fusti, cassonetti, spazzatura ed altro nell'area antistante lo stesso edificio restaurato di Marina Corta.
Cordiali saluti.
Piero Roux
Presidente Legambiente Lipari
Sovrintendenza: Nessun abuso sull'edificio dell'ex Capitaneria a Marina Corta
Una lettera è stata inviata dal sovrintendente Villari al presidente di Legambiente Lipari, al sindaco di Lipari, alla Procura della Repubblica di Barcellona, all'assessorato regionale Territorio ed Ambiente, all' assessorato Regionale BB.CC.e P.I.- Dipartimento Reg.dei Beni Culturali- Servizio Tutela ed Acquisizioni.
La lettera fa riferimento ad una precedente missiva di Legambiente Lipari, a firma del presidente Piero Roux, che troverete nel nostro archivio, nella quale si avanzavano perplessità sui lavori effettuati in quel sito.
IL TESTO DELLA LETTERA DEL SOVRINTENDENTE GIANFILIPPO VILLARI:
In merito alla nota che si riscontra pervenuta con prot.3497 del 17.9.08 riguardante abusi edilizi realizzati sull'edificio in oggetto, di proprietà del Demanio Regionale Ramo Beni Culturali si evidenzia quanto segue:
I lavori realizzati da questa Soprintendenza negli anni 2004-2005 hanno recuperato un immobile che versava da anni in completo stato di abbandono con pericolo di crollo di parti strutturali tale da richiedere la necessaria messa in sicurezza generale dell'immobile; in considerazione dello stato di fatto della struttura, i lavori sono stati realizzati con metodi e criteri progettuali acquisiti da chi opera nel restauro dei beni architettonici e tutela il patrimonio culturale del territorio.
Occorre precisare che lo stato di fatto dell'immobile, prima della messa in sicurezza , si presentava già fortemente modificato rispetto l'originaria volumetria e composizione prospettica documentata dalle foto allegate alla nota e pertanto i lavori si sono limitati al restauro dei volumi esistenti senza ricostruzioni in stile .
Si coglie l'occasione per segnalare ancora una volta la situazione di degrado, causata dalla discarica abusiva di depositi di liquami, fusti, cassonetti, spazzatura ed altro nell'area antistante lo stesso edificio restaurato di Marina Corta.
Si rimane a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento .
In merito alla nota che si riscontra pervenuta con prot.3497 del 17.9.08 riguardante abusi edilizi realizzati sull'edificio in oggetto, di proprietà del Demanio Regionale Ramo Beni Culturali si evidenzia quanto segue:
I lavori realizzati da questa Soprintendenza negli anni 2004-2005 hanno recuperato un immobile che versava da anni in completo stato di abbandono con pericolo di crollo di parti strutturali tale da richiedere la necessaria messa in sicurezza generale dell'immobile; in considerazione dello stato di fatto della struttura, i lavori sono stati realizzati con metodi e criteri progettuali acquisiti da chi opera nel restauro dei beni architettonici e tutela il patrimonio culturale del territorio.
Occorre precisare che lo stato di fatto dell'immobile, prima della messa in sicurezza , si presentava già fortemente modificato rispetto l'originaria volumetria e composizione prospettica documentata dalle foto allegate alla nota e pertanto i lavori si sono limitati al restauro dei volumi esistenti senza ricostruzioni in stile .
Si coglie l'occasione per segnalare ancora una volta la situazione di degrado, causata dalla discarica abusiva di depositi di liquami, fusti, cassonetti, spazzatura ed altro nell'area antistante lo stesso edificio restaurato di Marina Corta.
Si rimane a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento .
Niente attracco in sicurezza. La Siremar "taglia fuori" Ginostra
I trenta abitanti di Ginostra, il piccolo borgo di Stromboli, gia' isolati telefonicamente ora devono fare a meno anche del traghetto Siremar. Lo ha comunicato la societa' dopo i lavori eseguiti nella struttura portuale. La presenza di alcuni massi, secondo la società di Stato, non permettono l'attracco in sicurezza nello scalo di Pertuso. "Rischiamo di ritornare indietro di 30 anni - hanno denunciato gli abitanti - adesso per far giungere le derrate alimentari dovremo nuovamente utilizzare la barca. E' assurda questa situazione. Speriamo che i tenici comunali facciamno subito un sopralluogo per verificare qual'e' la situazione perche' non possiamo far a meno dell'attracco del mezzo". Nel piccolo porto di Pertuso si e' proceduto a collocare massi e tetrapodi per evitare, come accaduto lo scarso inverno, che le forti mareggiate invernali possano causare seri danni alla struttura.
Ex Pumex: Il sindaco solleva la problematica a livello regionale e nazionale
Una lettera avente per oggetto "Problematiche lavoratori Pumex" è stata inviata dal sindaco di Lipari Mariano Bruno al presidente della Regione siciliana, a tutti gli assessori regionali e al presidente dell'Assemblea regionale. La stessa lettera per conoscenza è stata inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, e ai ministri dell'Ambiente e del Lavoro. Ha evidenziato la delicata situazione in cui si trovano, nonostante le tante rassicurazioni, gli ex dipendenti della Pumex rimasti senza lavoro a seguito della chiusura delle cave e del mancato rispetto degli impegni che erano stati presi per un loro reinserimento nel mondo del lavoro. "Un dramma-ha evidenziato, tra l'altro, il sindaco- che è economico, sociale e familiare e che attanaglia i circa cinquanta lavoratori dell'ex comparto pomicifero eoliano che, attualmente, si trovano senza lavoro e senza nuove prospettive occupazionali, dei quali, signori rappresentanti del Governo regionale, sembrerebbe che vi siate completamente dimenticati, non tenendo fede agli impegni assunti dal precedente Governo, nè da autorevoli esponenti dell'attuale Governo regionale che, per conto dello stesso, hanno dato assicurazioni che in sede di giunta sarebbe transitata una delibera che avrebbe consentito l'impiego degli ex lavoratori della pomice presso le strutture regionali dei Beni culturali presenti nelle isole".
NDR- Sin qui uno "stralcio" della presa di posizione di Bruno. Da parte nostra, plaudendo all'iniziativa che ci auguriamo venga seguita da fatti e impegni concreti e non fumosi, una perplessità e il relativo quesito. Siamo certi che il sindaco di Lipari e/o i suoi dirigenti abbiano profuso le migliori energie e fatto quanto possibile per non lasciare nell'attuale disperazione gli ex lavoratori della pomice?
lunedì 6 ottobre 2008
Disservizi marittimi: La protesta del sindaco Lo Schiavo
"Disservizi marittimi Isola di Salina-Eolie (ME)" è l'oggetto della lettera che il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -Segretario Generale, Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento della Protezione Civile, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Prefetto di Messina- Commissario Straordinario Emergenza Isole Eolie, alla Presidenza della Regione Siciliana, all'Assessorato Regionale del Turismo, delle Comunicazioni e dei Trasporti, al Presidente Provincia Regionale di Messina, al sindaco del comune di Leni, al sindaco del comune di Malfa e per conoscenza alla Direzione Generale Siremar
IL TESTO:
Con la presente e con profonda delusione desidero evidenziare l’incresciosa situazione verificatosi in data 05 ottobre u.s., e precisamente l’ingiustificato isolamento dell’Isola di Salina.
Ingiustificato in quanto alle ore 14.30 da Milazzo con destinazione Vulcano-Lipari e viceversa, è stata autorizzata una corsa a mezzo nave “Isola di Stromboli” e avendone avuto notizia, chiedevo alla Direzione Generale Siremar di autorizzare anche la tratta Lipari-Salina, naturale continuazione della linea, viste le ormai ottimali condizioni meteo-marine, documentate anche fotograficamente, e testimoniate da numerose barche che continuavano a fare i giri turistici dell’Isola e praticavano collegamenti con le altre isole.
Evidenzio quindi che si trattava solo di un’autorizzazione di tipo amministrativa, dato che la nave avrebbe effettuato la corsa fino a Vulcano e Lipari e viceversa.
Ancora una volta, purtroppo, il diniego avverso la richiesta, ha provocato danni di immagine e di tipo sociale: infatti, le numerose persone bloccate a Salina che presenziavano nell’ambito portuale non appena avuta notizia che la M/n “Isola di Stromboli” non sarebbe giunta a Salina, date le condizioni marine ormai buone, si facevano accompagnare a Lipari, e addirittura a Milazzo, con barche e gommoni , e ciò al fine di non perdere coincidenze di aerei, treni e quant’altro.
Tutto ciò non è più accettabile!!!La società Eoliana viene costantemente mortificata da decisioni che non sempre vengono prese tenendo conto delle reali condizioni meteo-marine delle isole stesse, bensì basandosi molto spesso su previsioni meteorologiche generiche e non indicative delle acque interessate. Inoltre, non è più accettabile che le corse di navi ed aliscafi che attraversano il Canale di Milazzo, e quindi la parte più esposta ai venti, per raggiungere Vulcano e Lipari, non proseguano per i porti di Salina(ben due!!!) che godono di esposizioni diverse tra loro, quindi alternativi, in grado di garantire in qualsiasi situazioni un approdo sicuro per mezzi e persone.
Non è più possibile, nel 2008,che residenti e turisti non abbiano garantito il diritto alla mobilità se non,assurdamente, con barconi turistici o con gommoni(con costi, scomodità e pericolosità che si possono immaginare) che proprio per le buone condizioni del mare giungono da Lipari e da Milazzo e viceversa.
Chiedo quindi, in merito ai fatti verificatisi nella giornata di ieri, 5 ottobre 2008,agli Enti interessati, di voler approfondire e riferire a quest’Ente le motivazioni addotte per l’ingiustificata ed indecorosa interruzione di pubblico servizio - riservandomi ogni possibile eventuale azione legale - perpetrata nei confronti di un’Isola, che si fregia del titolo di Patrimonio dell’Umanità, rappresentata da ben tre municipalità, le quali ancora una volta rimangono incredule di fronte a scelte che colpiscono in modo devastante gli sforzi continui e costanti che vengono posti in essere per una decente vivibilità del territorio isolano.
Certo di una decisa collaborazione ed in attesa di ricevere motivazioni non pretestuose, cordialmente saluto.
Santa Marina Salina, 06/10/200
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
IL TESTO:
Con la presente e con profonda delusione desidero evidenziare l’incresciosa situazione verificatosi in data 05 ottobre u.s., e precisamente l’ingiustificato isolamento dell’Isola di Salina.
Ingiustificato in quanto alle ore 14.30 da Milazzo con destinazione Vulcano-Lipari e viceversa, è stata autorizzata una corsa a mezzo nave “Isola di Stromboli” e avendone avuto notizia, chiedevo alla Direzione Generale Siremar di autorizzare anche la tratta Lipari-Salina, naturale continuazione della linea, viste le ormai ottimali condizioni meteo-marine, documentate anche fotograficamente, e testimoniate da numerose barche che continuavano a fare i giri turistici dell’Isola e praticavano collegamenti con le altre isole.
Evidenzio quindi che si trattava solo di un’autorizzazione di tipo amministrativa, dato che la nave avrebbe effettuato la corsa fino a Vulcano e Lipari e viceversa.
Ancora una volta, purtroppo, il diniego avverso la richiesta, ha provocato danni di immagine e di tipo sociale: infatti, le numerose persone bloccate a Salina che presenziavano nell’ambito portuale non appena avuta notizia che la M/n “Isola di Stromboli” non sarebbe giunta a Salina, date le condizioni marine ormai buone, si facevano accompagnare a Lipari, e addirittura a Milazzo, con barche e gommoni , e ciò al fine di non perdere coincidenze di aerei, treni e quant’altro.
Tutto ciò non è più accettabile!!!La società Eoliana viene costantemente mortificata da decisioni che non sempre vengono prese tenendo conto delle reali condizioni meteo-marine delle isole stesse, bensì basandosi molto spesso su previsioni meteorologiche generiche e non indicative delle acque interessate. Inoltre, non è più accettabile che le corse di navi ed aliscafi che attraversano il Canale di Milazzo, e quindi la parte più esposta ai venti, per raggiungere Vulcano e Lipari, non proseguano per i porti di Salina(ben due!!!) che godono di esposizioni diverse tra loro, quindi alternativi, in grado di garantire in qualsiasi situazioni un approdo sicuro per mezzi e persone.
Non è più possibile, nel 2008,che residenti e turisti non abbiano garantito il diritto alla mobilità se non,assurdamente, con barconi turistici o con gommoni(con costi, scomodità e pericolosità che si possono immaginare) che proprio per le buone condizioni del mare giungono da Lipari e da Milazzo e viceversa.
Chiedo quindi, in merito ai fatti verificatisi nella giornata di ieri, 5 ottobre 2008,agli Enti interessati, di voler approfondire e riferire a quest’Ente le motivazioni addotte per l’ingiustificata ed indecorosa interruzione di pubblico servizio - riservandomi ogni possibile eventuale azione legale - perpetrata nei confronti di un’Isola, che si fregia del titolo di Patrimonio dell’Umanità, rappresentata da ben tre municipalità, le quali ancora una volta rimangono incredule di fronte a scelte che colpiscono in modo devastante gli sforzi continui e costanti che vengono posti in essere per una decente vivibilità del territorio isolano.
Certo di una decisa collaborazione ed in attesa di ricevere motivazioni non pretestuose, cordialmente saluto.
Santa Marina Salina, 06/10/200
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Panarea: Minaccia nei confronti di un vigile. Riformata in appello sentenza di primo grado.
Riformata dalla Corte d'Appello di Messina, su appello presentato dal procuratore generale, la sentenza con la quale il signor Antonino Causerano di Panarea era stato assolto il 4 aprile del 2007 dall'accusa di minaccia nei confronti del vigile urbano Giuseppe Martella. La Corte d'Appello di Messina, riformando la sentenza originaria ha riconosciuto il Causerano colpevole condannandolo alla pena di euro 50 di multa ed al pagamento delle spese processuali di entrambi i gradi di giudizio. Dovrà risarcire inoltre i danni(da quantificarsi in separata sede) alla parte civile,difesa dall'avvocato Onofrio Natoli di Lipari, e rifondere le spese di costituzione e difesa quantificate in 800 euro per il giudizio di primo grado e in 700 euro per il giudizio in appello.
Lipari: Niente funghi....solo strani arbusti "telefonici". Lettera alla redazione
Riceviamo e pubblichiamo:
Spett.le redazione, (eolienews e tirrenosat)
la stagione dei funghi non sembra entusiasmante.
Spuntano invece dall'oggi al domani con maggiore successo degli strani arbusti,che distolgono la vista dallo spettacolare scenario che si gode, proseguendo da Capistello verso la località panoramica di monte Falcone- Semaforo.
Siamo due frequentatori che percorriamo da anni questa strada, ma dal fine settimana appena trascorso ci sentiamo sconvolti,provocati ed umiliati come cittadini, a tale vista!
Se non fosse per il periodo ancora lontano delle festività di fine anno, avremmo pensato ad un albero di Natale; purtroppo non è neanche uno scherzo carnevalesco.
Invitiamo i gentili concittadini a venire ad ammirare questo strano arbusto, che dista nenche 10 metri dal ciglio della strada , ancora più invasivo del primo "albero" installato nelle immediate vicinanze circa un anno fa, i quali dovrebbero mascherare, alcuni ripetitori cellulari,ma che appaiono ridicoli ad una distanza così ravvicinata dalla strada.
Questi due "alberi trasmettitori" generano non ultimo un inquinamento elettromagnetico, da non sottovalutare.
Ci chiediamo sempre come si possibile consentire di deturpare un simile panorama, con una vista mozza fiato sulla costa siciliana e sul Gran Cratere di Vulcano?
Potrebbe codesta spettabile redazione, approfondire l'argomento, portando a conoscenza la nostra cittadinanza , chi dover ringraziare per questo "servizio" reso alla collettività?
Il beneficio di qualche concittadino che offre il proprio terreno a simili opere, ci offende e rende noi liparesi ridicoli!
Marco Manni
Mario Marturano
la stagione dei funghi non sembra entusiasmante.
Spuntano invece dall'oggi al domani con maggiore successo degli strani arbusti,che distolgono la vista dallo spettacolare scenario che si gode, proseguendo da Capistello verso la località panoramica di monte Falcone- Semaforo.
Siamo due frequentatori che percorriamo da anni questa strada, ma dal fine settimana appena trascorso ci sentiamo sconvolti,provocati ed umiliati come cittadini, a tale vista!
Se non fosse per il periodo ancora lontano delle festività di fine anno, avremmo pensato ad un albero di Natale; purtroppo non è neanche uno scherzo carnevalesco.
Invitiamo i gentili concittadini a venire ad ammirare questo strano arbusto, che dista nenche 10 metri dal ciglio della strada , ancora più invasivo del primo "albero" installato nelle immediate vicinanze circa un anno fa, i quali dovrebbero mascherare, alcuni ripetitori cellulari,ma che appaiono ridicoli ad una distanza così ravvicinata dalla strada.
Questi due "alberi trasmettitori" generano non ultimo un inquinamento elettromagnetico, da non sottovalutare.
Ci chiediamo sempre come si possibile consentire di deturpare un simile panorama, con una vista mozza fiato sulla costa siciliana e sul Gran Cratere di Vulcano?
Potrebbe codesta spettabile redazione, approfondire l'argomento, portando a conoscenza la nostra cittadinanza , chi dover ringraziare per questo "servizio" reso alla collettività?
Il beneficio di qualche concittadino che offre il proprio terreno a simili opere, ci offende e rende noi liparesi ridicoli!
Marco Manni
Mario Marturano
Fondazione Salina: Dal 1978 al lavoro per la crescita della collettività
(gazzetta del sud) E stato festeggiato a Leni il trentesimo anniversario del riconoscimento della "Fondazione Salina" quale ente morale. Riconoscimento conferito direttamente dal Presidente della Repubblica. Fin dal principio, scopo della Fondazione è stato quello di incrementare le attività culturali, sociali ed economiche degli abitanti dell'isola di Salina, contribuendo a rafforzare il caratteristico ed originale tessuto sociale dell'isola.
«La Fondazione Salina – ha detto nella sua ricostruzione storica Antonio Brundu, addetto culturale isolano – è creatura d'amore dello scrittore, poeta, filosofo e pittore svizzero Adrian Martin e della moglie Regina che, al pari di altri artisti del centro e nord Europa, hanno scelto le Eolie come seconda patria»".
Il prof. Martin, innamoratosi di Salina nel 1955, quando la vide solo da lontano, iniziò a frequentarla stabilmente con la moglie agli inizi degli anni Sessanta. Raccontò in patria di quel magnifico posto che era Salina e la proverbiale ospitalità degli abitanti. A quel punto molti suoi connazionali decisero di donare dei fondi per costituire il reddito patrimoniale della Fondazione, che aprì la propria sede nel 1976 a Leni. Grazie al costante impegno del presidente Giuseppe Cappadona, durato in carica 25 anni, la Fondazione è divenuta una realtà capace di dare precisi indirizzi alla gioventù isolana, affinché si potesse meglio inserire nel mondo professionale. Il presidente Cappadona è stato da 5 anni sostituito nella carica dal rag. Antonino Russo.
«Il sig. Cappadona – ha detto Russo – è stato un maestro di vita per me. Vorrei che questi ambienti diventassero frequentati come un tempo. Ci prodigheremo per soddisfare anche le esigenze informatiche e linguistiche». Questo punto era stato già un po' anticipato dal vicesindaco di Leni, Giacomo Montecristo, e dal sindaco di S. Marina, Massimo Lo Schiavo. Presente anche Riccardo Gullo, direttore del Museo di Lipari e primo vincitore, nel 1981, del premio "Fondazione Salina".
«La Fondazione Salina – ha detto nella sua ricostruzione storica Antonio Brundu, addetto culturale isolano – è creatura d'amore dello scrittore, poeta, filosofo e pittore svizzero Adrian Martin e della moglie Regina che, al pari di altri artisti del centro e nord Europa, hanno scelto le Eolie come seconda patria»".
Il prof. Martin, innamoratosi di Salina nel 1955, quando la vide solo da lontano, iniziò a frequentarla stabilmente con la moglie agli inizi degli anni Sessanta. Raccontò in patria di quel magnifico posto che era Salina e la proverbiale ospitalità degli abitanti. A quel punto molti suoi connazionali decisero di donare dei fondi per costituire il reddito patrimoniale della Fondazione, che aprì la propria sede nel 1976 a Leni. Grazie al costante impegno del presidente Giuseppe Cappadona, durato in carica 25 anni, la Fondazione è divenuta una realtà capace di dare precisi indirizzi alla gioventù isolana, affinché si potesse meglio inserire nel mondo professionale. Il presidente Cappadona è stato da 5 anni sostituito nella carica dal rag. Antonino Russo.
«Il sig. Cappadona – ha detto Russo – è stato un maestro di vita per me. Vorrei che questi ambienti diventassero frequentati come un tempo. Ci prodigheremo per soddisfare anche le esigenze informatiche e linguistiche». Questo punto era stato già un po' anticipato dal vicesindaco di Leni, Giacomo Montecristo, e dal sindaco di S. Marina, Massimo Lo Schiavo. Presente anche Riccardo Gullo, direttore del Museo di Lipari e primo vincitore, nel 1981, del premio "Fondazione Salina".
domenica 5 ottobre 2008
Lipari: Distribuite un numero consistente di compostiere
Buono il riscontro oggi nella distribuzione(mattutina e pomeridiana) delle compostiere effettuata dall'ATO ME 5 "Eolie per l'ambiente" nella parte superiore del megaparcheggio di Via Torrente Cappuccini a Lipari. Diversi cittadini si sono presentati per ritirarle o per chiedere informazioni. Oltre agli incaricati alla distribuzione e alla fase informativa ha presenziato ad alcuni momenti della distribuzione l'amministratore delegato della società d'ambito il rag. Domenico Fonti. "L'interesse dimostrato dalla gente- ci ha dichiarato- è un segnale forte ed importante e da forza e vigore al nostro progetto che punta ad accrescere la sensibilità ambientale attraverso l'attuazione della differenziata. Progetto, che nonostante le difficoltà risapute, comincia a dare i suoi frutti. Ne è chiara dimostrazione il quantitativo di materiale che abbiamo già trasferito e stiamo per trasferire negli appositi centri di raccolta".
Eolie: Ancora isolate. Nel pomeriggio si attende l'Isola di Stromboli
Nonostante il nettissimo miglioramento delle condizioni meteomarine restano saldamente ormeggiati nei porti di riferimento i mezzi di collegamento da e per le Eolie. Se dovesse continuare l'attuale fase di miglioramento delle condi-meteo è prevista per le 14.00 la partenza da Milazzo per Vulcano-Lipari della nave veloce "Isola di Stromboli", che provvederà a trasportare a casa il centinaio di eoliani che da ieri sera sono bloccati a Milazzo. Lo stesso mezzo, subito dopo, ripartirà alla volta della città del Capo.
Come da noi anticipato l'unico collegamento mattutino da Lipari-Vulcano per Milazzo è stato effettuato stamattina, intorno alle 8,00, dal catamarano dell'Ustica Lines che ha imbarcato(vedi foto) circa 250 passeggeri fra cui dei convegnisti stranieri.
Come da noi anticipato l'unico collegamento mattutino da Lipari-Vulcano per Milazzo è stato effettuato stamattina, intorno alle 8,00, dal catamarano dell'Ustica Lines che ha imbarcato(vedi foto) circa 250 passeggeri fra cui dei convegnisti stranieri.
Lami: Salsicciata..in allegria
COMUNICATO
Un’altra bella serata d’allegria ieri sera a Lami.
Nonostante il tempo minacciasse “tuoni e fulmini” l’Associazione Borgata “Lami” ha organizzato la “ Salsicciata” alla quale, anche questa volta, ha partecipato tanta gente e, come il solito, si è divertita.
Salsicce, pasta casereccia con aglio, olio e abbondante peperoncino, buon vino e la musica dei Kalura questi gli ingredienti per la serata.
Lipari, 05/10/2008
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Un’altra bella serata d’allegria ieri sera a Lami.
Nonostante il tempo minacciasse “tuoni e fulmini” l’Associazione Borgata “Lami” ha organizzato la “ Salsicciata” alla quale, anche questa volta, ha partecipato tanta gente e, come il solito, si è divertita.
Salsicce, pasta casereccia con aglio, olio e abbondante peperoncino, buon vino e la musica dei Kalura questi gli ingredienti per la serata.
Lipari, 05/10/2008
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Mons. La Piana il 16 ottobre presenterà a Lipari la sua nuova Lettera Pastorale.
Domani in Cattedrale a Messina, alle 18, l'arcivescovo Calogero La Piana incontrerà i sacerdoti, i diaconi, le famiglie religiose, gli operatori pastorali, i movimenti, le associazioni cattoliche e i laici interessati delle comunità parrocchiali della città per presentare e consegnare la nuova Lettera Pastorale del suo magistero, dal titolo: «Risplenda la vostra luce. Essere trasparenza luminosa di Cristo» sulla testimonianza cristiana.
Nel corso della presentazione, dopo la preghiera iniziale, l'arcivescovo indicherà le direttive e gli orientamenti fondamentali del cammino della Chiesa diocesana per questo anno pastorale 2008 - 2009.
Nei giorni successivi, l'arcivescovo presenterà la Lettera nelle altre tre zone pastorali: il 15 ottobre a Barcellona per le comunità della zona Tirrenica nella Basilica di S. Sebastiano alle 17; il 16 a Lipari per le comunità delle Isole Eolie nella parrocchia di S. Pietro alle 16; il 17 a S. Teresa di Riva per le comunità della zona Jonica nella parrocchia della Sacra Famiglia alle 17.
Nel corso della presentazione, dopo la preghiera iniziale, l'arcivescovo indicherà le direttive e gli orientamenti fondamentali del cammino della Chiesa diocesana per questo anno pastorale 2008 - 2009.
Nei giorni successivi, l'arcivescovo presenterà la Lettera nelle altre tre zone pastorali: il 15 ottobre a Barcellona per le comunità della zona Tirrenica nella Basilica di S. Sebastiano alle 17; il 16 a Lipari per le comunità delle Isole Eolie nella parrocchia di S. Pietro alle 16; il 17 a S. Teresa di Riva per le comunità della zona Jonica nella parrocchia della Sacra Famiglia alle 17.
Iscriviti a:
Post (Atom)