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sabato 13 aprile 2024

Pescando nel nostro archivio: Operazione interforze nelle Eolie contro ricercati internazionali, rivelatasi un falso allarme (anno 2010)

Recuperato cadavere in mare tra Vulcano e Milazzo

Un altro cadavere, dopo quello segnalato da un diportista al largo di Vulcano e recuperato il 17 marzo scorso dagli uomini della Guardia costiera di Lipari, è stato avvistato nel mare eoliano, per la precisione tra Vulcano e Capo Milazzo.

La segnalazione è arrivata alla Capitaneria di Porto di Milazzo che è subito intervenuta con una motovedetta e un gommone.

Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un uomo con alcuni tatuaggi che potrebbero tornare utili per l'identificazione.

Il cadavere è stato trasportato a Patti e da qui all'obitorio del Policlinico di Messina per l'autopsia e per le procedure di riconoscimento.

L'Arcivescovo Accolla assegna importanti incarichi a Mons. Maiorana

Monsignor Letterio MAIORANA, già parroco della Basilica di San Cristoforo di Canneto, è stato nominato, dall'Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto e Direttore dell’Archivio Storico Diocesano

.A lui giungano le nostre congratulazioni

Giornata del mare a Lipari con gli studenti. (2° gruppo di 8 foto a cura del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero)



Lunedì a Lipari la premiazione del concorso nazionale "Tricolore vivo"

COMUNICATO

Si svolgerà giorno 15 aprile al Palazzo dei Congressi di Lipari la Cerimonia per la premiazione del XVIII Concorso Nazionale "TRICOLORE VIVO" indetto dalla Associazione Genitori Sicilia con il patrocinio del Parlamento italiano.

Il Comune di Lipari e l'IC ISOLE EOLIE sono le Istituzioni promotrici.

Alla presenza del sindaco di Lipari, dei sindaci dei Comuni di Salina, delle Autorità militari e civili, le tre scuole delle Eolie (IC ISOLE EOLIE capofila) presenteranno i lavori delle classi ispirati all'art. 54 della Costituzione italiana. Nel corso della manifestazione si alterneranno interventi istituzionali e momenti celebrativi. Al termine la premiazione dei lavori degli studenti.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA
IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti

Villa San Giovanni: Caronte & Tourist ha consegnato oggi 11 borse di studio

 
COMUNICATO STAMPA

Messina - 13/4/2024 - Si è svolta a Villa San Giovanni, presso la sede dell’Istituto professionale Alberghiero Turistico “Giovanni Trecroci”, la cerimonia di consegna delle borse di studio che Caronte & Tourist ha assegnato ai diplomati dell’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Fermi” di Bagnara Calabra, dell’Istituto Professionale Alberghiero Turistico “Giovanni Trecroci” e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni.

Si tratta di 11 ragazzi, studentesse e studenti diplomatisi con il massimo dei voti e dopo un excursus particolarmente brillante a conclusione dell’anno scolastico 2022-2023.

Ecco i loro nomi: Santina Paladino (Liceo Classico “Luigi Nostro”); Santina Creazzo (Liceo Scientifico “Luigi Nostro”); Sofia Musarella (Liceo Linguistico “Luigi Nostro”); Sara Cosoleto (Liceo Scienze Umane “Luigi Nostro”); Carmela Carbone (I.T.E. “Leonida Repaci”); Francesco Palermo e Giuseppe Maria Saraceno (Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Fermi”); Francesca Turoni, Aurora Costantino, Filomena Cambareri e Cristina Caliciuri (Istituto Professionale Alberghiero Turistico “Giovanni Trecroci”)

Per C&T presenti alla cerimonia l’amministratore Vincenzo Franza e il capo del Personale Tiziano Minuti. Presenti inoltre il sindaco di Villa San Giovanni, Giusi Caminiti; il vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio, Carmelo Versace; Enza Loiero, dirigente scolastico del “Giovanni Trecroci”; Elena Scopelliti, primo collaboratore vicario del “Nostro-Repaci”; Patrizia Mordà in rappresentanza dell’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Fermi”. Presenti infine i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate e i rappresentanti di alcune delle associazioni del volontario e del terzo settore attive nel territorio.

 "Oggi consegniamo un premio - ha detto Vincenzo Franza - che al di là del mero valore nominale ne ha nelle nostre intenzioni un altro ben più importante che è strettamente connesso alla voglia di fare, all’entusiasmo e alla determinazione di questi giovani. A loro ci rivolgiamo esortandoli a crederci sempre, a non mollare mai. Questi ragazzi sono le fondamenta di quella nuova architettura sociale che deve essere disegnata insieme da famiglie, scuola, istituzioni, terzo settore e imprese”.

Vinitaly, la Sicilia presente con 139 cantine. Schifani e Sammartino: «Brand Sicilia protagonista a Verona»

Identità, vitigni, territori e il sapere dell’uomo. È questa la formula vincente con la quale il vino siciliano sbarca al Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile.

La Sicilia si presenta con nuove consapevolezze ma anche nuove sfide da affrontare, con alle spalle più di un quarto di secolo che ha sancito il "rinascimento" di un comparto vitale per l’intera economia dell’Isola. La Regione sarà presente a Veronafiere con 139 cantine, una dozzina di Consorzi, l’Istituto regionale vino e oli (Irvo) coordinati dalla regia dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. Tutti chiamati a confrontarsi su temi e argomenti che attraversano l’attualità e che impegnano i soggetti ad una "coralità di intenti" in grado di affrontare nuove esigenze e prospettive, a partire dalla mitigazione degli effetti in agricoltura dovuti al cambiamento climatico ma anche all’innalzamento della competitività sui mercati, sempre più sfidanti. È questo lo spirito con cui l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha voluto caratterizzare la partecipazione della Sicilia al grande evento mondiale del vino, indicando obiettivi e procedure che rendano più solido il comparto, dando voce anche ai piccoli viticoltori che, nella filiera, sono i più esposti.


«La nostra regione si presenta anche quest'anno con un programma importante al Vinitaly - dice il presidente Renato Schifani - e soprattutto con la consapevolezza di un settore ormai affermato a livello internazionale. La Sicilia del vino è ormai sinonimo di eccellenza e ancora una volta le cantine sapranno presentare il meglio della nostra terra, associando alle produzioni di qualità l'immagine di territori meravigliosi e di una storia millenaria. Il vino siciliano è un ambasciatore della bellezza dell'Isola nel mondo».


«Il brand Sicilia – afferma Sammartino - anche quest’anno sarà uno dei protagonisti assoluti del Vinitaly. Il comparto rappresenta il made in Sicily in tutto il mondo raccontando il legame tra produzioni, cultura e territori e sta conquistando spazi all’interno dei mercati internazionali. Una strada che intendiamo continuare a incentivare mettendo in campo finanziamenti mirati a sostenere le realtà che fanno impresa in una terra difficile ma allo stesso tempo straordinaria come la nostra».

Il programma al Padiglione 2 Sicilia
C’è fiducia per il futuro, in particolare nei confronti dei processi di ricerca e innovazione sulla valorizzazione della biodiversità vitivinicola e sulle tecniche di gestione agronomica per contrastare innalzamento delle temperature, siccità ed erosione dei suoli. Su questi temi è importante il contributo dell’Irvo, diretto da Gaetano Aprile, che martedì 16 aprile alle 14.45 organizza un’iniziativa sul primato siciliano dei vini biologici.

In generale, è fitto il programma dei lavori e degli incontri programmati all’interno del Padiglione 2 Sicilia di Veronafiere che, domenica 14 aprile, vedrà il tradizionale start con la conferenza stampa inaugurale dell’assessore e delle istituzioni della Regione. Tra gli appuntamenti di maggior valore sociale: la consegna da parte dell’assessore Sammartino di una Targa in memoria di Marisa Leo, professionista e donna del vino, vittima di violenza di genere, interpretando il sentimento di solidarietà umana e di risposta civile che tutto il mondo del vino siciliano intende tributarle, affermando l’impegno a proseguire la battaglia contro la violenza sulle donne di cui Marisa Leo è stata un punto di riferimento autorevole.

Di grande rilievo anche l’esordio di Pietro Russo, primo Master of Wine siciliano, a cui l’assessorato ha affidato la conduzione tecnica di due Wine tasting dedicati ai vitigni principe dell’enologia siciliana: Il Nero d’Avola (domenica 14 alle 12) e al Grillo (Martedì 16 alle 12,15). Domenica 14 aprile, un appuntamento interamente dedicato ai progetti di ricerca finanziati dalla Regione e che vedrà intervenire, tra gli altri, il direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, Vincenzo Pernice, dirigente regionale Centro regionale F. Paulsen, Maurizio Gily, innovation broker del progetto Bi.Vi.Si. e il vicepresidente della Doc Sicilia Giuseppe Bursi. Di vitigni reliquia si parlerà lunedì 15 aprile alle 13.30, con il "vitrarolo" dell’azienda Fina che vedrà proporre le prime bottiglie di un vitigno che promette eccellenza e distinzione. Oltre al vino, c’è il Sol - dedicato ai grandi oli extra vergine – che vede la partecipazione di 25 produttori e una serie di panel di degustazione centrati sulle cultivar siciliane, oramai riconosciute per qualità e identità territoriale.

Ricordando... Maria (Mariella) Costa in Puglisi


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Cosa ci rende tristi

Oggi, 13 aprile: San Martino I

La vita di questo martire del dovere, che con ammirabile eroismo bevette fino all'ultima stilla il calice delle amarezze per la difesa della Chiesa, dovette certamente apparir grande ai suoi contemporanei!
Martino nacque a Todi nell'Umbria e studiò a Roma, ove si rese celebre per il suo sapere non meno che per le sue rare doti e virtù. Era appena stato consacrato sacerdote quando Papa Teodoro lo mandò come nunzio a Costantinopoli per tentare il richiamo dei Monoteliti all'unità della fede. Ma morto pochi anni dopo il Papa (649), Martino fu richiamato a Roma a succedergli.

Egli sali sulla Cattedra Apostolica col dolore di aver lasciato l'Oriente in preda alle eresie ed alle più gravi ribellioni. Onde, per prima cosa convocò il Concilio Lateranense, dove espose al venerando consesso la triste situazione e condannò gli eresiarchi principali: il patriarca Sergio, Paolo e Pirro; inoltre mandò un suo nunzio a Costantinopoli.

I Monoteliti anzichè sottomettersi s'accesero maggiormente di rabbia e tosto inviarono a Roma l'eresiarca Olimpio, coll'incarico di uccidere il Pontefice, o almeno di impadronirsi della sua persona.

Non avendo potuto ottenere il loro scopo, ricorsero a mezzi ancor più diabolici, calunniando il santo Pontefice presso l'imperatore, il quale, già infetto di eresia, fu spinto ad assecondare i loro empi disegni. Costante spedì tosto un secondo nucleo di satelliti che con la violenza e con l'inganno riuscirono a legarlo, e nella stessa notte 8 giugno 654, a imbarcarlo per Costantinopoli.

Colà giunto, dopo lungo e dolorissimo viaggio, fra privazioni e crudeli trattamenti, il santo Pontefice provò con irrefragabili ragioni la sua innocenza : ma invano. Costante tentò di costringerlo a sottoscrivere gli editti già condannati, ma il Papa disprezzando la minaccia, l'esilio e la morte stessa, rispose : « Non possumus ». Allora fu dai magistrati vilmente spogliato delle insegne pontificie, incatenato ed esposto all'infamia per le vie della città, mentre i fedeli gemevano. Fu poi messo in prigione per alcuni mesi, finché il 10 marzo del 655 venne deportato definitivamente in Crimea, per attendervi l'esecuzione della sentenza.

Di là il santo Pontefice scriveva : « Vivo fra le angosce dell'esilio, spogliato di tutto, lontano dalla mia sede; sostento il fragile mio corpo con duro pane, ma ciò non mi importa. Prego continuamente Iddio che, per intercessione dei Ss. Pietro e Paolo, tutti rimangano nella vera fede. Confido nella divina misericordia che chiuderà presto la mia mortale carriera... ». Il Signore esaudì la preghiera del santo pontefice, che morì martire del dovere per la difesa della giustizia e della verità, il 16 settembre del 665, dopo 6 anni di dolorosissimo pontificato.

Il suo corpo venne sepolto provvisoriamente in una cappella della B. Vergine, e poco dopo trasferito a Roma.

PRATICA. Ricordiamo che le sofferenze di questa vita, sopportate con pazienza, ci aumentano i meriti.

PREGHIERA. Dio, che ci allieti ogni anno con la solennità del tuo beato Martino Papa e martire, concedi, propizio, che mentre ne celebriamo la festa ci rallegriamo della sua protezione.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Martino I, papa e martire, che condannò nel Sinodo Lateranense l’eresia monotelita; quando poi l’esarca Calliopa per ordine dell’imperatore Costante II assalì la Basilica Lateranense, fu strappato dalla sua sede e condotto a Costantinopoli, dove giacque prigioniero sotto strettissima sorveglianza; fu infine relegato nel Chersoneso, dove, dopo circa due anni, giunse alla fine delle sue tribolazioni e alla corona eterna.

venerdì 12 aprile 2024

Il mare fonte di vita - Giornata del mare e della cultura marinara a Lipari. Il comunicato della Guardia costiera



Pescando nel nostro archivio. Angel's dance by Cinzia: video sintesi esibizione Porto salvo 2010

"Per due gibbie e un cancello" ed "Elogio delle gibbie" (Prof. Giuseppe Iacolino da un vecchio numero di Arcipelago in)

(di Gianni Iacolino) Considerazioni, ricordi e versi su una Lipari in rapida trasformazione in anni - fine anni '50 - in cui si comincia a cancellare la memoria storica, sacrificando il bello alle presunte necessità del moderno . Riflessioni di un Eoliano di adozione, mio padre, che amò queste isole nel rispetto della sua storia e delle sue tradizioni. 

 

È arrivata in Sicilia la nave Las Palmas. Caronte & Tourist "Servirà le isole minori"


Las Palmas, la nuova nave acquistata dal Gruppo Caronte & Tourist e che entrerà a far parte della flotta di Caronte & Tourist Isole Minori, questa mattina è arrivata in Sicilia.

“Accogliere una nave nella nostra flotta è sempre emozionante. È una nuova storia, nel segno del cambiamento e del nostro impegno verso le comunità delle isole minori. I nostri sforzi sono in gran parte direzionati al ringiovanimento della nostra flotta e alla massima efficienza. È un obiettivo da raggiungere, oltre che nel lungo periodo con la costruzione nuove unità navali nel lungo periodo, anche nel breve periodo con l’acquisto di ottime unità navali come questa che sostituiranno le più anziane”, dichiara la società di navigazione nella nota diffusa in occasione dell’arrivo.

La storia degli ultimi anni del traghetto Las Palmas racconta di viaggi tra la Spagna e alcuni porti nordafricani. A fine marzo, a seguito dell’acquisizione da parte della società, aveva poi cambiato bandiera issando quella italiana; martedì scorso ha poi finalmente abbandonato gli ormeggi spagnoli diretta verso il cantiere di Augusta, dove la aspettano alcuni adattamenti alle esigenze dei porti delle isole minori, prima di entrare ufficialmente in servizio in previsione della prossima stagione.

Questa nave è un’unità di classe A – fa sapere la C&T Isole Minori- caratterizzata da prestazioni eccellenti sia in termini di capienza che di efficienza. Con una lunghezza di 116 metri, una larghezza di 20 metri e un pescaggio di 5,4 metri, offre una stazza lorda di 10.473 tonnellate e una velocità massima di 16 nodi. Inoltre, può ospitare fino a 886 passeggeri e offre quasi 1.000 metri di carico lineare, garantendo una capacità di trasporto adeguata alle esigenze delle comunità insulari.

Alicudi, al via il piano di controllo delle capre. In 25 rispondono al bando della Regione

Al via il piano di controllo ed eradicazione delle capre selvatiche sull'isola di Alicudi, nell’arcipelago delle Eolie (Messina) il cui numero è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni causando danni al territorio della riserva e disagi ai residenti. Il dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale affiderà a una ditta specializzata la cattura e la costruzione di appositi recinti in aree già individuate dell'isola per contenere il bestiame che, dopo i controlli sanitari da parte del servizio veterinario dell'Asp, sarà donato agli allevatori che ne hanno fatto richiesta partecipando al bando pubblico.

«La Regione mette in campo una risposta celere per aiutare gli abitanti di Alicudi, una delle isole più belle della Sicilia. Il numero sproporzionato di capre selvagge sull’isola - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino - sta creando non pochi problemi all’incolumità delle persone, senza contare i danni causati quotidianamente come il danneggiamento di sentieri e di muri a secco. La salvaguardia del territorio e il rispetto dell’ambiente sono le direttrici lungo le quali ci muoviamo per risolvere questi problemi a tutela delle produzioni e dei cittadini».

Le domande pervenute dagli allevatori in risposta al bando pubblico dell’Assessorato, scaduto il 10 aprile, sono state 25 per un numero totale di 1900 capi di bestiame a fronte di una disponibilità di circa 600 capi censiti nell'isola.

Calcio a 5: La Ludica Lipari attende l'avversaria che gli contederà la strada per la C2

Ludica Lipari "alla finestra" in attesa di conoscere il nome della formazione con la quale si giocherà l'accesso alla serie C2.

La sfidante della compagine eoliana verrà fuori dalla semifinale tra Pace del Mela e Saponarese che si giocherà il 16 aprile.

Giornata del mare a Lipari con gli studenti. (Video e 1° gruppo di 6 foto a cura del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero)

 All'evento congiunto di Guardia Costiera Lipari e Lega Navale Lipari hanno presenziato oltre 150 studenti delle scuole di Lipari e Canneto. Presente anche il sindaco Riccardo Gullo



Trasporti isole minori: 46 associazioni scrivono a Salvini, Schifani e Aricò

COMUNICATO
Salgono a 46 le Associazioni schieratesi a difesa dei collegamenti marittimi con le isole di Sicilia a seguito della sospensione dei collegamenti integrativi regionali poi ripristinati nel giro di 3 giorni dopo aver gettato nel panico e nella rabbia le comunità isolane.

Nonostante il ripristino dei servizi sospesi, le Associazioni non retrocedono e scrivono nuovamente al Ministro Salvini, al Presidente Schifani e all’Assessore Aricò mettendo in copia i Sindaci degli 8 comuni isolani e l’Assessore al Turismo, Amata – lo avevano fatto, per l’ennesima volta, anche il 17 gennaio scorso - consce che il tragitto da percorrere è ancora lungo e che si sia solo trovata la consueta soluzione tampone per affrontare l’ennesima delle criticità che ormai da anni affliggono le piccole isole della Sicilia.

Nella nota - riprendendo il comunicato dell’Assessore Aricò del 9 aprile dove si annuncia che la Regione era riuscita finalmente a trovare una soluzione ricorrendo al regolamento europeo n. 1370/2007 e che avrebbe coperto gli importi necessari - ci si chiede retoricamente “se non la Regione Siciliana, chi avrebbe dovuto coprire i costi dei servizi integrativi regionali?” - e poi ancora - “Perché arrivare alla sospensione del servizio con tutte le ricadute negative a danno delle isole minori, prima di ricorrere al regolamento europeo numero 1370 del 2007? - e infine “Perché continuare a far vivere le isole minori siciliane in un costante senso di precarietà privandole della tranquillità necessaria a far prosperare le comunità e le imprese locali?”

La Associazioni evidenziano le ormai arcinote rivendicazioni, emblematiche dello stato di sofferenza dei territori: la “convocazione di un tavolo permanente Stato-Regione”; lo “stanziamento urgente delle somme necessarie, per garantire il ripristino delle corse e delle tariffe applicate sui mezzi (navi e aliscafi) operati in convenzione statale”; il “ripristino delle tariffe e di tutte le corse operate a mezzo navi così come previste dagli originari assetti dei servizi integrativi regionali, mediante l’impiego di mezzi idonei a garantire l’originale capienza di garage”; “l’adeguamento e l’estensione delle agevolazioni previste per i pendolari”; “l’ampliamento delle gratuità ai residenti che debbano spostarsi sulla terra ferma e rientrare alla propria residenza per sopperire a tutti i servizi civili e sanitari”, in attesa che gli stessi siano ripristinati; l’”adozione, previa condivisione con gli stakeholder locali, del pluri-annunciato sistema di monitoraggio”; la “previsione del recupero sistematico di tutti i servizi non effettuati”.

La nota si conclude che l’auspicio che (almeno questa volta) possa esserci un riscontro in linea con le preoccupazioni e le istanze dei territori così come avanzate dai Sindaci e dalle Associazioni.

Link alla nota: https://bit.ly/4ay0IfS

Lipari: Si è riunito il consiglio comunale. Nominati i componenti delle commissioni speciali

Componente commissione
Isole verdi PNRR
Si è riunito quest'oggi il consiglio comunale di Lipari, rinviato il primo punto relativo allo schema di regolamento disciplinante misure preventive per sostenere il contrasto all'evasione dei tributi locali.
Via libera con 13 voti alla revisione della pianta organica delle farmacie presenti sul territorio del Comune di Lipari anni 2023-2024.

Sono stati anche nominati i componenti delle commissioni consiliari speciali. Per la commissione "Isole Verdi Pnrr" : Christian Lampo, Lucy Iacono, Alessio Ferrara, Cristina Dante e Raffaele Rifici
Per la commissione Pug - piano urbanistico generale: Tiziana Cincotta Lauricella, Sofia Frasca, Angelo Portelli, Gaetano Orto e Adolfo Sabatini

Ricordando... Antonio Pellegrino

Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Cosa ci rende tristi

Oggi è il 12 aprile: San Giuseppe Moscati

 Settimo figlio di Francesco, magistrato, e di Rosa De Luca, Giuseppe nacque a Benevento il 25 luglio 1880. Ma era cresciuto a Napoli, dove la famiglia si era trasferita essendo il papà stato chiamato a svolgere la sua professione presso la Corte d'appello. Giuseppe era dotato di una vivace intelligenza, ma anche di una intensa sensibilità religiosa e umana che lo portava a essere vicino a chi si trovava nel disagio e nella sofferenza.
Per fare qualcosa di concreto per loro, decise di fare il medico. Con i rimedi offerti dalla medicina avrebbe portato anche il conforto della fede. Studiò con impegno, tanto da riuscire a laurearsi a soli ventidue anni. E con il massimo dei voti. Partecipò ad alcuni importanti concorsi, che vinse, aprendosi la strada per una brillante e comoda carriera. Ottenne l'abilitazione all'insegnamento universitario ed entrò nella prestigiosa Accademia partenopea di medicina e chirurgia. Ma poi mise tutte le sue doti di intelligenza e di cuore al servizio dei malati poveri scegliendo il posto di «medico ordinario» nell'Ospedale degli incurabili, il più antico della città. Ritenne quello il luogo ideale per poter svolgere la missione che s'era prefissato fin da ragazzino, così sintetizzata in un suo scritto: «Negli ospedali la missione dei medici è di collaborare all'infinita misericordia di Dio, aiutando, perdonando, sacrificandosi».
A questo programma ispirò la sua vita di medico, dedicandosi senza risparmio a lenire le sofferenze degli altri, sia nella quotidiana assistenza ai malati in ospedale o andandoli a visitare nei miseri tuguri dei quartieri più poveri della città, sia dedicandosi allo studio e alla ricerca per aggiornare le proprie conoscenze da porre al servizio dei malati.

Come diagnostico era bravissimo. In un tempo in cui gli strumenti di analisi e di ricerca erano quasi inesistenti, l'individuazione della malattia era affidata alla preparazione e all'intuizione del medico. E in questo la capacità di diagnosticare di Moscati sorprendeva gli stessi colleghi che vedevano nelle sue diagnosi qualcosa di miracoloso. Lui con molta umiltà rispondeva che aveva una fonte segreta cui attingeva a piene mani ed era l'eucaristia alla quale si accostava ogni giorno. Dio è l'artefice della vita, era solito dire, noi siamo suoi collaboratori, ma il più lo fa lui.

Una volta era riuscito a diagnosticare l'esatta malattia di un operaio che i suoi colleghi avevano inesorabilmente dichiarato tisico: si trattava invece di un ascesso polmonare che con una cura apposita si risolse. L'operaio, felice per la salute ritrovata, voleva a tutti i costi pagarlo. E Moscati: «Se proprio mi vuoi pagare, vatti a confessare perché è Dio che ti ha salvato».

Con i poveri si comportava sempre così, non accettava compensi. Caso mai, era lui a dare loro qualche soldo. Non faceva il medico per la carriera, e tanto meno per arricchirsi. Come Francesco d'Assisi aveva preso sul serio la povertà evangelica, a essa conformava la propria vita. Viveva da povero e con i poveri spartiva quello che aveva. Assisteva, ad esempio, un anziano signore che viveva in uno dei miserevoli tuguri della città, e non potendo andare a trovarlo ogni giorno, lo aveva invitato a recarsi tutte le mattine a fare colazione (avrebbe pagato lui) al bar di fronte all'entrata dell'ospedale. «Andando al lavoro — gli aveva detto — darò un'occhiata all'interno del caffè, se vi vedo vuol dire che tutto va bene, altrimenti verrò a farvi visita a casa».

La carità gli moltiplicava le forze, lo rendeva disponibile ai suoi malati, ai suoi poveri in qualsiasi ora del giorno e della notte e sempre in prima fila, quando calamità e tragedie colpivano la povera gente. Nel 1906 c'era stata un'eruzione del Vesuvio particolarmente violenta. Molti i danni e le vittime. A Torre del Greco, uno dei paesi più colpiti, l'ospedale dove erano ricoverati gli anziani minacciava di crollare sotto il peso di quintali di cenere: bisognava sgomberare in tutta fretta i reparti. Moscati, allora giovane medico, si era associato ai soccorritori lavorando duramente per trasferire malati e quant'altro era ritenuto utile: venti ore di lavoro, sotto la minaccia della lava che continuava ad avanzare lungo le pendici del vulcano. Avevano trasferito l'ultimo degente quando l'ospedale rovinava fragorosamente sui letti ormai vuoti.
Ma anche quando, nel 1911, Napoli fu colpita da una terribile epidemia di colera, il medico Moscati non risparmiò tempo ed energie: molti poveri se la cavarono, grazie alle sue cure, e altri morirono con il conforto della fede che lui aveva loro portato.

Moscati, medico buono e santo che aveva posto la sua intelligenza e il suo cuore al servizio dei poveri e dei sofferenti, moriva in età ancora giovane, a soli quarantasette anni, il pomeriggio del 12 aprile 1927. La mattina s'era recato come al solito all'ospedale a visitare i malati. Avrebbe dovuto proseguire le visite il pomeriggio, ma i suoi pazienti lo attesero invano. Verso le quindici avvertì un intenso malore. Ritiratosi nella camera, si accasciò sulla poltrona. «Sto male», disse ai fratelli che lo avevano visto impallidire. Furono le ultime parole. Un istante dopo cessava di vivere.

I poveri di Napoli accolsero la notizia con dolore e costernazione. Perdendo lui, perdevano un amico, un fratello. Ma guadagnavano un santo in cielo. E tale lo ritennero da subito.

Paolo VI confermò la loro certezza elevandolo nel 1975 all'onore degli altari con il titolo di beato. Fu proclamato santo nel 1987 da Giovanni Paolo Il, al termine del sinodo dei vescovi «Sulla vocazione e missione dei laici nella chiesa».

MARTIROLOGIO ROMANO. A Napoli, san Giuseppe Moscati, che, medico, mai venne meno al suo servizio di quotidiana e infaticabile opera di assistenza ai malati, per la quale non chiedeva alcun compenso ai più poveri, e nel prendersi cura dei corpi accudiva al tempo stesso con grande amore anche le anime.

giovedì 11 aprile 2024

Domani a Lipari la "Giornata nazionale del mare"


Pescando nel nostro archivio: Video inaugurazione molo sud Marina Corta (anno 2010)

Coordinamento Eolie Sanità APS organizza nuovo incontro sulla sanità eoliana

COMUNICATO -
Come annunciato durante il presidio di domenica scorsa, il Coordinamento Eolie Sanità APS organizza un nuovo incontro sulla sanità eoliana per sabato 13 aprile alle 15.30. All’appuntamento, fissato presso la Pizzeria Vulcanica (ex Latteria) sul corso principale, sono stati invitati anche i Sindaci eoliani oltre ai consiglieri e agli assessori del Comune di Lipari.

Tra gli obiettivi, quello di condividere e approfondire le istanze tracciate nel volantino distribuito durante i picchetti tenutisi in parallelo a Lipari, Milazzo e Barcellona domenica scorsa, in occasione della giornata mondiale della sanità, e di continuare a costruire insieme alla cittadinanza, associazioni e istituzioni il percorso verso la manifestazione del 17 Maggio.

Tra le rivendicazioni di sintesi, individuate a livello locale, si segnalano: il rispetto e il potenziamento dell’attuale pianta organica del P.O. di Lipari; l’adeguamento dei servizi sanitari alle reali esigenze dell’arcipelago; il potenziamento dei presidi di continuità assistenziale nelle altre isole; il potenziamento del Percorso Parto e la riapertura del Punto Nascita.

Queste iniziative nascono a seguito della recente istituzione dell’Assemblea permanente in favore del potenziamento dei distretti socio-sanitari di Barcellona, Lipari e Milazzo.

Coordinamento Eolie Sanità - APS

Milazzo: Tragedia sul posto di lavoro, muore operaio

Archivio
A Milazzo, un operaio di 72 anni, residente a Fondachelli Fantina, è morto, sembrerebbe, in seguito alla caduta da un'impalcatura, durante dei lavori di ristrutturazione in un condominio di via Giorgio Rizzo. 
Sul posto sono intervenuti un'ambulanza del 118, i carabinieri, coordinati dal comandante Andrea Maria Ortolani, per gli accertamenti di legge, e il magistrato di turno presso la Procura di Barcellona

Caronte & Tourist Isole Minori su ripresa collegamenti integrativi. E arriva l'annuncio: "Nerea presto alle Eolie"


 

A Stromboli i vertici di Rai Fiction incontreranno il sindaco. L'ANSA DA LIPARI



 

LA GIUNTA GULLO APPROVA LE DIRETTIVE PER IL PIANO REGOLATORE DEI PORTI

COMUNICATO STAMPA

I porti delle isole del Comune di Lipari, sia regionali che comunali, saranno programmati direttamente dall’Amministrazione Comunale tramite la redazione del Piano Regolatore Portuale. E da oggi, con l’approvazione delle direttive, inizia l’iter amministrativo finalizzato a dotare il Comune di questo fondamentale strumento di programmazione.

Un risultato storico importante, che l’Amministrazione Gullo ha ottenuto con una specifica legge regionale, la n. 3 del 31/01/2024, che finalmente ha fatto uscire il Comune da una paralisi durata circa 40 anni. Immobilità che non consentiva all’Amministrazione di intervenire sui porti in maniera organica, strutturata e incisiva. In questi anni, infatti, sono stati possibili solo interventi sporadici, poco efficaci e non coordinati, perché il Comune non possedeva l’adeguato strumento amministrativo di pianificazione portuale: la Delega della Regione a intervenire sul Piano Regolatore dei Porti, cioè alla redazione e progettazione di uno strumento unico, efficace, organico e comprendente tutte le isole del Comune.

L’impegno del Sindaco Riccardo Gullo, su un tema così importante per la comunità eoliana, legato al suo sviluppo turistico, commerciale, diportistico e soprattutto alla qualità della vita dei suoi abitanti attraverso la garanzia degli approdi e il miglioramento dei collegamenti, ha dovuto superare una ferma (e incomprensibile) opposizione sia nell’ambito del Consiglio Comunale, sia della Regione a causa di varie pressioni di forze locali sempre poco propense ad ogni forma di pianificazione.

Le Direttive approvate dalla Giunta Comunale avviano, finalmente, il percorso previsto dalla nuova procedura urbanistica e da quella specifica del settore: si fondano su una visione organica basata su un percorso trasparente, da realizzare con la massima partecipazione delle comunità locali. E’ prevista, infatti, una fase di ascolto con uno o più incontri per ciascuna delle sei isole, da concludersi entro il 30 giugno.

La Delibera approvata, con le Direttive in oggetto, è consultabile a questo link

http://213.82.226.212/lipari/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=42848

Accusati di violenza privata su un undicenne, tre giovani eoliani sono stati assolti in Appello

Tre giovani eoliani, accusati di aver seviziato un undicenne, sono stati assolti con formula piena dalla Corte d’Appello di Messina perché il fatto non sussiste. 
In primo grado, il 16 gennaio del 2023, i tre (A.M.B., C.S. e M.T.) erano stati condannati ad un anno di reclusione presso il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

A suo tempo la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale, ma il tribunale aveva riqualificato il fatto in violenza privata. Come premesso, adesso, la Corte d’Appello ha, invece, ritenuto che il fatto non sussiste.

I tre sono stati difesi dagli avvocati, Elena Montalbano, Giovanni Cicala e Salvatore Papa

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Rinasce il Faro dell'isola di Salina: sei suite e un museo botanico tra lusso discreto e memoria locale (fonte: www.archiportale.com)

 MAB Aquitectura firma il restauro del complesso ottocentesco nelle isole Eolie, per conservare e valorizzare il patrimonio storico-culturale del sito

Punto di riferimento dell'isola di Salina, nelle Eolie, il complesso ottocentesco del Faro di Capodifaro rinasce con il progetto di restauro a cura di MAB Arquitectura, lo studio guidato dagli architetti Floriana Marotta e Massimo Basile. Con un approccio filologico, il progetto mira a rifunzionalizzare, conservare e valorizzare un patrimonio pubblico di grande valore paesaggistico, storico e culturale, riconnettendolo alla natura e alla memoria del sito.


Immerso nel territorio unico dell’isola, in un promontorio a strapiombo sul mare, l’iconico Faro è parte di un più ampio complesso ricettivo circondato da filari di vigneti dai quali si produce il tipico vino di Salina: la Malvasia. Il progetto prevede la realizzazione di un museo botanico diffuso, di un MicroMuseo della Malvasia e di sei suite d’hotel, ricavate nel corpo del faro originariamente occupato dall'alloggio del guardiano.
 

Gli interni: le suite e la poetica della sottrazione

Le suite costituiscono l’estensione dell’adiacente "Capofaro Locanda e Malvasia Resort", un antico vigneto di Malvasia trasformato in un wine resort dalla famiglia Tasca D’Almerita e oggi parte della collezione Relais&Châteaux.

Con un'area tra i 30 e i 50 mq, ciascuna camera è dotata un giardino privato e un ingresso indipendente, mentre la suite più grande, di 80 mq, al centro del complesso, si estende su due livelli con doppio affaccio doppio e una terrazza panoramica sul mare, i vigneti, gli orti e i giardini.   

Un design essenziale e un lusso discreto definiscono la ridistribuzione e il restyling degli interni. Conservando alcuni elementi storici come i soffitti con le volte a botte e la scala a spirale che conduceva alla Lanterna, il restauro privilegia il carattere sobrio e funzionale dell'architettura tradizionale locale.

La palette cromatica richiama la natura circostante: toni caldi e rassicuranti della terra, come il marrone, il sabbia, il bianco e il beige, sono accostati a tocchi di blu del mare. Una serie di elementi definiscono un concetto di lusso colto, non artefatto, che rispecchia la tradizione siciliana, tra cui pavimenti in micro-cemento, pareti in calce bianca, arredi in muratura e in legno, lavabi in pietra calcarea e cementine artigianali nei bagni, realizzate manualmente da una storica azienda di Santa Flavia su disegno degli stessi architetti.

“Trovandoci davanti a una natura così potente e a un luogo così ricco di suggestioni", spiega la progettista Floriana Marotta, "negli interni abbiamo agito seguendo una poetica della sottrazione: abbiamo disegnato ogni dettaglio, con grande cura ma senza aggiungere orpelli, per definire in ogni ambiente un’eleganza e un’essenzialità che restituisse l’idea di un lusso raffinato e sobrio: quello del tempo che passa lento, nella bellezza delle cose semplici”.
 

Gli esterni: connettersi con la ricchezza locale

Anche per gli spazi esterni, MAB Arquitectura ha sviluppato un progetto nel rispetto della memoria del luogo, prevedendo il consolidamento strutturale delle volte, il recupero dei conci di tufo di facciata deteriorati dalle intemperie e dalla salsedine, poi il restauro delle cornici e delle soglie e il rifacimento della facciata con intonaco a calce, secondo la tradizione eoliana. 

Il progetto dell’area paesaggistica di pertinenza del Faro attinge alla ricchezza dell’isola: muretti a secco, vialetti in brecciolino vulcanico locale, cannicciati sorretti da esili strutture che ombreggiano i giardini privati delle suite emergono dal contesto locale. 

Parte del progetto, il museo botanico diffuso propone le principali essenze della macchia mediterranea e delle specie autoctone presenti sull’isola di Salina, per offrire un’esperienza emozionale e conoscitiva agli ospiti dell’hotel. Percorsi sinuosi nel verde accompagnano alla scoperta di isole tematiche di piante di cappero, mirto, ginestra, lavanda e corbezzolo, alberi di olivo, siepi di alloro e lentisco, oltre a piante di fico d’India, rosmarino, agave, bouganville.

Un piccolo volume adiacente è stato adibito a Micro Museo della Malvasia, uno spazio multimediale che, attraverso proiezioni e pannelli di infografica, illustra una serie di temi strettamente legati al territorio e alla storia dell’isola.

Con l'intervento di recupero di Capofaro, un patrimonio di pochi diventa patrimonio collettivo, favorendo la crescita turistica dei territori. L'iniziativa fa parte del piano di valorizzazione promosso dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa “Valore Paese Italia Fari” che vede l’affidamento dei locali dei Fari in concessione a privati, per garantirne la tutela e il recupero e al contempo favorire l’economia locale



 CAPOFARO LOCANDA & MALVASIA RESORT
da “Le isole Lipari – Salina”, Arciduca Luigi Salvatore d’Austria, 1893, a cura di Pino Paino, Lipari - 1986
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da “Le isole Lipari – Salina”, Arciduca Luigi Salvatore d’Austria, 1893, a cura di Pino Paino, Lipari - 1986
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Benedetto Tarantino
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MAB arquitectura
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MAB arquitectura
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Alberto Moncada
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Alberto Moncada
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