Riceviamo e pubblichiamo:
Leggo, ancora una volta, della soluzione proposta da associazioni ambientaliste – nella specie Legambiente di Lipari – alla categoria dei pescatori professionali per risolvere i loro problemi con l’istituzione di un’Area Marina Protetta alle Isole Eolie.
Rispetto certamente tale iniziativa, così come il Presidente eoliano del sodalizio ambientalista, l’amico Pino la Greca, ma non posso condividere la proposta per un motivo tanto semplice quanto ovvio alla prova dei fatti: quasi ovunque in Italia tale strumento di -presunta- tutela del mare e della relativa fauna ittica è stato adottato la categoria dei pescatori ne è uscita con le ossa rotte.
Noi abbiamo la fortuna di poter fare tesoro delle esperienze pregresse evitando quindi di incorrere negli stessi errori ai quali, purtroppo, è poi difficile porre rimedio; non sprechiamo tale opportunità.
Affermare che i limiti ed i divieti che conseguiranno necessariamente alla sventurata istituzione di una AMP saranno un vantaggio per la pesca locale non trova, di fatto, riscontro nella quasi totalità delle AAMMPP italiane.
E sentire taluno affermare (non è il caso di Pino la Greca) che alle porte del Comune di Olbia vi sarebbe la fila per la costituzione di nuove zone di “tutela” lascia trasecolati. Un esempio?
“PROTESTE DI POPOLAZIONE E PESCATORI (sì, proprio loro, i pescatori) PER LA ISTITUZIONE DELLA AMP DI CAPO TESTA-PUNTA FALCONE” (La Nuova Olbia, 08.02.2017; in pratica l’altro ieri).
Ma...il resto d’Italia?
Eccovi accontentati: “CONTESTAZIONE DEI PESCATORI CONTRO LA ISTITUZIONE DELLA AMP TORRE DEL CERRANO, SOSTENUTI DAI PESCATORI MARCHIGIANI, DA COGEVO E DA FEDERPESCA” –“PESCA: RIVOLTA AD AGROPOLI DEI PESCATORI CONTRO L’AMP DI SANTA MARIA DI CASTELLABATE” – “ AMP TAVOLARA: PESCATORI SUL PIEDE DI GUERRA” – “AMP UNA RISORSA? SONO CHIACCHIERE ( Impresa pesca sul Parco marino del Piceno) – “AMP SINIS MAL DI VENTRE: PROTESTA DEI PESCATORI PROFESSIONALI DI RICCI” – “ISOLE TREMITI: IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE CON URGENZA LA RIPERIMETRAZIONE DEL PARCO DEL GARGANO VISTI I DANNI PROVOCATI ALLA ECONOMIA DELL’ARCIPELAGO”. E per restare ..... a casa nostra: “MILAZZO: PESCATORI E DIPORTISTI CONTRO L’AMP” ( ne è seguito addirittura un esposto in Procura).
Lascio quindi ai pescatori eoliani riflettere e decidere del loro futuro.
Avv. Angelo Pajno