COMUNICATO STAMPA: FINALMENTE AVVIATO L’ITER PER L’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DELLA FRAZIONE DI PIANOCONTE.
A seguito della Delibera di Consiglio Comunale n. 68 del 3 agosto 2010 con la quale è stato approvato un ordine del giorno presentato dai Consiglieri Comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna del gruppo “IL FARO”, il Sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno con Determina n. 120 del 22 ottobre 2010 ha nominato il geom Salvatore Furnari Responsabile Unico del procedimento, il geom. Carmelo Meduri per la redazione dei progetti ed il rag. Lucio D’ambra per l’attività di supporto al RUP, per gli aspetti amministrativi, espropriativi ed economici.
Si esprime soddisfazione per il provvedimento adottato con l’auspicio che finalmente si possa pervenire in tempi brevi all’ampliamento del cimitero e restituire dignità ai cittadini della frazione di Pianoconte.
Gesuele Fonti e Francesco Megna
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sabato 23 ottobre 2010
Una carriola di cemento per il parcheggio dei Cappuccini (di Anna Miracula)
(Anna Miracula) Premettendo che i cittadini liparoti hanno perso ,ancora prima dell’estate ,metà dell’area del comodissimo e utilissimo parcheggio a zona disco per una bellissima e intelligentissima proposta avanzata e realizzata dal Comune di Lipari ,a seguito della quale gli ambulanti (ma non tutti) sono stati obbligatoriamente inseriti nello stesso per ovviare a vari problemi di traffico veicolare,ordine pubblico e/o altro , chiedo e spero che qualcuno accolga la mia proposta.
All’entrata del suddetto parcheggio , dove è stato aperto il nuovo varco per accedere ai posti auto,come mai dopo mesi e mesi non si è ancora provveduto a fare un piccolo dosso con del cemento e far sì che ogni auto che vi entri non spacchi le gomme e/o le sospensioni sulle robuste radici di un albero, le quali costituiscono sia per i pedoni (specie di sera) che per le auto un vero e proprio pericolo?
Basterebbe, a mio avviso,soltanto una carriola o due di cemento, anche perché da come sembra ,la situazione di quel parcheggio non cambierà per tutto l’arco dell’anno, o mi sbaglio?
Pertanto si tratta solo di avere un po’di buona volontà, e un paio d’ore per far contenti tutti gli automobilisti, me compresa ,che di certo non sono felici di danneggiare la propria auto, nè di pagare il meccanico solo per una semplice svista o dimenticanza.
Grazie a chi accoglierà la mia proposta “costruttiva”e non solo di critica.
Anna Miracula
All’entrata del suddetto parcheggio , dove è stato aperto il nuovo varco per accedere ai posti auto,come mai dopo mesi e mesi non si è ancora provveduto a fare un piccolo dosso con del cemento e far sì che ogni auto che vi entri non spacchi le gomme e/o le sospensioni sulle robuste radici di un albero, le quali costituiscono sia per i pedoni (specie di sera) che per le auto un vero e proprio pericolo?
Basterebbe, a mio avviso,soltanto una carriola o due di cemento, anche perché da come sembra ,la situazione di quel parcheggio non cambierà per tutto l’arco dell’anno, o mi sbaglio?
Pertanto si tratta solo di avere un po’di buona volontà, e un paio d’ore per far contenti tutti gli automobilisti, me compresa ,che di certo non sono felici di danneggiare la propria auto, nè di pagare il meccanico solo per una semplice svista o dimenticanza.
Grazie a chi accoglierà la mia proposta “costruttiva”e non solo di critica.
Anna Miracula
Adesso si! Lettera al sindaco Bruno da un bambino di Canneto
sono Roberto Munafò si ricorda ? Le ho scritto per il problema della via torrente boccetta a Canneto mal ridotta ?
AHORA SI! ...posso giocare e correre felice con la mia bici (questa è quella vecchia mio papà mi ha comprato quella nuova la userò quando finiranno completamente la strada però manca poco).
La voglio ringraziare anche da parte degli altri bambini amici miei Pio,Andrea, Manuel ecc... Ci ha fatto molto felici
Ciao e Grazie
Munafò Roberto
Lipari: Via libera dopo 15 ore al bilancio di previsione 2010. Passano 5 emendamenti: quattro del "Faro"
Via libera dal consiglio comunale di Lipari al bilancio di previsione 2010. L'ok è arrivato stanotte intorno alle due quando i dieci consiglieri rimasti in aula (Guarino, Casilli, Famularo, Finocchiaro,Rifici, Mirabito, Corda, Gugliotta, Megna e Fonti ) hanno votato favorevolmente sia il bilancio che l'immediata esecutività.
Dei 51 emendamenti proposti ne sono passati cinque (quattro di Megna e Fonti, uno di Mirabito). Diversi gli emendamenti che sono stati ritirati, così come quelli bocciati.
Nonostante il tour de force (il consiglio esclusa la pausa pranzo si è protratto per circa 15 ore) la maggioranza ha ben tenuto portando in porto un bilancio che, dobbiamo dire, arriva con notevole ritardo rispetto ai tempi canonici ma che, considerando i "chiari di luna" che si paventavano sino a qualche mese fa, può essere tranquillamente considerato il frutto di una opera di incessante "mediazione" posta in essere dal sindaco Mariano Bruno.
Significativo anche il benestare da parte del gruppo di maggioranza ai quattro emendamenti presentati da Megna e Fonti (Il Faro). Pensiamo sia il segno che, quando si riesce a dialogare, posizioni, in partenza diverse, riescono a convergere verso l'obiettivo comune.Al momento dell'approvazione per l'amministrazione era presente in aula l'assessore Corrado Giannò che ha espresso soddisfazione sia per il voto dell'aula che, contestualmente, per la prova di compattezza offerta dalla maggioranza.
Nei prossimi giorni il consiglio dovrebbe essere riconvocato per la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Lipari: Ordinanze di smonto, demolizione e messa in pristino dei luoghi. Si susseguono al comune di Lipari le ordinanze di smonto di strutture e quelle di demolizione e messa in pristino dei luoghi. Notevoli gli atti prodotti dall'ufficio preposto.
Per visualizzare i vari provvedimenti basta cliccare su questo link http://www.comunelipari.it/albo/Settore_III°/Archivio_3°_settore.htm che vi rinvierà all'apposita pagina predisposta nell'albo on line del comune di Lipari
Per visualizzare i vari provvedimenti basta cliccare su questo link http://www.comunelipari.it/albo/Settore_III°/Archivio_3°_settore.htm che vi rinvierà all'apposita pagina predisposta nell'albo on line del comune di Lipari
venerdì 22 ottobre 2010
Lipari. In corso il consiglio comunale sul bilancio di previsione 2010 (in aggiornamento)
Hanno preso il via stamani, intorno alle 9 e 45, i lavori del consiglio comunale di Lipari che ha all'ordine del giorno quale principale argomento il bilancio di previsione 2010. Nell'aula consiliare del palazzo municipale di piazza Mazzini erano presenti all'apertura dei lavori 15 consiglieri su 20. A questi subito dopo se ne sono aggiunti altri due.
Presente in aula anche il dirigente, dottor Francesco Subba. Per l'amministrazione si stanno alternando vari assessori, tra i quali l'assessore al bilancio, Massimo D'Auria
I lavori del consiglio, dopo la pausa pranzo, sono ripresi nel pomeriggio.
Come era prevedibile è in corso una vera e propria maxi-maratona. Al momento sono stati esaminati e bocciati 13 emendamenti, tutti presentati dalla minoranza consiliare. Con questo ritmo i lavori del consiglio potrebbero protrarsi ancora per diverse ore. Vi diamo appuntamento a domani per l'aggiornamento.
Il video delll'apertura dei lavori
Come era prevedibile è in corso una vera e propria maxi-maratona. Al momento sono stati esaminati e bocciati 13 emendamenti, tutti presentati dalla minoranza consiliare. Con questo ritmo i lavori del consiglio potrebbero protrarsi ancora per diverse ore. Vi diamo appuntamento a domani per l'aggiornamento.
Il video delll'apertura dei lavori
La lunga "estate" eoliana. Una splendida mattinata di sole e c'è chi fa il bagno
Una splendida mattinata di sole a Lipari dopo la pioggia insistente dei giorni scorsi. E qualche turista, immediatamente. ne ha approfittato per fare un tuffo in mare dalla scogliera di "Sotto il palo". Vi proponiamo il video realizzato stamani intorno alle dieci dal palazzo comunale:
SICILIA: TUTELA E ATTRATTIVITA' LINEE GUIDA DEL PIANO GESTIONE COSTE
"Tutela delle coste dal rischio erosione, ma anche valorizzazione delle spiagge per accrescerne l'attrattivita' turistica. Concertazione e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati".
Sono le linee guida del piano di gestione delle coste, illustrate dal professore Giovanni Randazzo, consulente del Presidente della Regione per il piano coste, nel corso della conferenza stampa tenuta stamani nel Palazzo dei congressi di Taormina.
Randazzo, docente del dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Messina, ha indicato le fasi principali del piano. "Avvieremo una stretta collaborazione con le amministrazioni comunali che forniranno i dati di base; queste rilevazioni saranno completate con informazioni complessive di carattere meteo marino, biologico e geografico, sulle quali la Regione siciliana, mediante una cabina di regia tecnica, potra' costruire un strumento per la tutela e la valorizzazione del bene spiaggia".
L'analisi partira' dalla "fotografia" fornita dal Pai - coste (Piano di assetto idrogeologico delle coste) che rileva il livello del rischio sulla base del confronto tra la Carta tecnica regionale del 1997 e l'aerofotogrammetria del 2008.
Fondamentale e' il ruolo dell'interscambio continuo di informazioni tecniche e territoriali tra le amministrazioni comunali (chiamate a dotarsi del piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) e della relativa valutazione ambientale strategica (Vas) e la Regione siciliana.
"I dati raccolti nel corso dei monitoraggi periodici - ha proseguito Randazzo - saranno aggiornati periodicamente registrando in tempo reale i trend evolutivi del sistema e permettendo di avviare la gestione integrata dell'area costiera promossa dall'Unione europea".
Il sistema di gestione integrata dell'area costiera sara' completato con la definizione del piano depositi sottomarini.
"Sono aree sottomarine dalle quali - ha spiegato ancora Randazzo - e' possibile prelevare il materiale per il ripascimento delle coste. Tre i vantaggi sostanziali rispetto all'uso di materiale proveniente da cave terrestri: salvaguardia delle caratteristiche cromatiche, sedimentologiche e geomorfologiche; impatto ambientale poco incisivo, assolutamente controllabile e paesaggisticamente nullo; possibilita' di procedere a ritmi sostenuti".
Il piano di gestione delle coste interagira' con il piano dei porti e sara' sottoposto alla concertazione con ordini professionali, associazioni di categoria e associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale.
L'incontro con i giornalisti e' solo uno degli appuntamenti previsti dal convegno dal tema "Verso una nuova politica di gestione delle coste: la difesa costiera e lo sviluppo della portualita' turistica come strategia per il rilancio della Sicilia nel Mediterraneo" promosso dalla Presidenza della Regione siciliana in collaborazione con partner istituzionali e privati che si tiene oggi e domani a Taormina (Palazzo dei Congressi).
Domani, a partire dalle ore 9.30, si svolgera' il seminario su "Le nuove prospettive per la valorizzazione delle coste" al quale e' prevista la partecipazione, fra gli altri, degli assessori regionali all'Ambiente, Gianmaria Sparma, ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo, e al Turismo, Daniele Tranchida; interverranno anche Francesco Attuaguile, responsabile rapporti con l'Unione europea per la Regione siciliana, e rappresentanti delle associazioni degli albergatori, del sindacato italiano lidi balneari e dell'osservatorio delle coste.
Sono le linee guida del piano di gestione delle coste, illustrate dal professore Giovanni Randazzo, consulente del Presidente della Regione per il piano coste, nel corso della conferenza stampa tenuta stamani nel Palazzo dei congressi di Taormina.
Randazzo, docente del dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Messina, ha indicato le fasi principali del piano. "Avvieremo una stretta collaborazione con le amministrazioni comunali che forniranno i dati di base; queste rilevazioni saranno completate con informazioni complessive di carattere meteo marino, biologico e geografico, sulle quali la Regione siciliana, mediante una cabina di regia tecnica, potra' costruire un strumento per la tutela e la valorizzazione del bene spiaggia".
L'analisi partira' dalla "fotografia" fornita dal Pai - coste (Piano di assetto idrogeologico delle coste) che rileva il livello del rischio sulla base del confronto tra la Carta tecnica regionale del 1997 e l'aerofotogrammetria del 2008.
Fondamentale e' il ruolo dell'interscambio continuo di informazioni tecniche e territoriali tra le amministrazioni comunali (chiamate a dotarsi del piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) e della relativa valutazione ambientale strategica (Vas) e la Regione siciliana.
"I dati raccolti nel corso dei monitoraggi periodici - ha proseguito Randazzo - saranno aggiornati periodicamente registrando in tempo reale i trend evolutivi del sistema e permettendo di avviare la gestione integrata dell'area costiera promossa dall'Unione europea".
Il sistema di gestione integrata dell'area costiera sara' completato con la definizione del piano depositi sottomarini.
"Sono aree sottomarine dalle quali - ha spiegato ancora Randazzo - e' possibile prelevare il materiale per il ripascimento delle coste. Tre i vantaggi sostanziali rispetto all'uso di materiale proveniente da cave terrestri: salvaguardia delle caratteristiche cromatiche, sedimentologiche e geomorfologiche; impatto ambientale poco incisivo, assolutamente controllabile e paesaggisticamente nullo; possibilita' di procedere a ritmi sostenuti".
Il piano di gestione delle coste interagira' con il piano dei porti e sara' sottoposto alla concertazione con ordini professionali, associazioni di categoria e associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale.
L'incontro con i giornalisti e' solo uno degli appuntamenti previsti dal convegno dal tema "Verso una nuova politica di gestione delle coste: la difesa costiera e lo sviluppo della portualita' turistica come strategia per il rilancio della Sicilia nel Mediterraneo" promosso dalla Presidenza della Regione siciliana in collaborazione con partner istituzionali e privati che si tiene oggi e domani a Taormina (Palazzo dei Congressi).
Domani, a partire dalle ore 9.30, si svolgera' il seminario su "Le nuove prospettive per la valorizzazione delle coste" al quale e' prevista la partecipazione, fra gli altri, degli assessori regionali all'Ambiente, Gianmaria Sparma, ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo, e al Turismo, Daniele Tranchida; interverranno anche Francesco Attuaguile, responsabile rapporti con l'Unione europea per la Regione siciliana, e rappresentanti delle associazioni degli albergatori, del sindacato italiano lidi balneari e dell'osservatorio delle coste.
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Vigili del fuoco in azione a Canneto - Vigili del fuoco all'opera nei pressi della galleria che divide il centro di Lipari da Canneto.
I pompieri, su nostra segnalazione, stanno provvedendo a rimuovere un albero che rischiava di precipitare sulla sede stradale dall'area interessata nei giorni scorsi da una frana.
Sul posto a disciplinare il traffico vi è la polizia municipale.
Judo- Si riapre la stagione agonistica per gli atleti dello Sporting Club Judo Lipari.
Domani pomeriggio su disputerà a Messsina al palazzetto dello sport di San Filippo la gara di qualificazione per la Coppa Italia Junior/Senior. Per lo Sporting club judo Lipari parteciperà alla competizione l'atleta Mattia Pongolini nella ctg kg 60.
Domenica mattina sempre a Messina ci sarà invece la gara di Qualificazione al Campionato Italiano Esordienti. Alla competizione parteciperà Federica Finocchiaro nella ctg. kg 48.
I pompieri, su nostra segnalazione, stanno provvedendo a rimuovere un albero che rischiava di precipitare sulla sede stradale dall'area interessata nei giorni scorsi da una frana.
Sul posto a disciplinare il traffico vi è la polizia municipale.
Judo- Si riapre la stagione agonistica per gli atleti dello Sporting Club Judo Lipari.
Domani pomeriggio su disputerà a Messsina al palazzetto dello sport di San Filippo la gara di qualificazione per la Coppa Italia Junior/Senior. Per lo Sporting club judo Lipari parteciperà alla competizione l'atleta Mattia Pongolini nella ctg kg 60.
Domenica mattina sempre a Messina ci sarà invece la gara di Qualificazione al Campionato Italiano Esordienti. Alla competizione parteciperà Federica Finocchiaro nella ctg. kg 48.
Lipari: Una "lezione" di educazione civica. Vigili urbani multano famiglia che deposita rifiuti sulla pubblica via
Una multa di circa 407 euro è stata inflitta dalla polizia municipale di Lipari (agenti Simona Grella e Rita Mandarano) ad un nucleo familiare che aveva depositato dei sacchetti di rifiuti sulla via Maurolico di Lipari, in prossimità dell'ex Centro Servizi al Turismo.
E' accaduto ieri mattino intorno alle 10 e 30 quando le due componenti della polizia municipale, durante l'espletamento del servizio, hanno notato diversi sacchetti dei rifiuti posizionati su quella strada, ben lontani dagli appositi.
Con il supporto degli operai comunali hanno proceduto a verificare il contenuto dei sacchetti, riuscendo poi a risalire a chi aveva effettuato il deposito degli stessi in violazione alle norme.
Come anticipato è stata elevata una contravvenzione di circa 407 euro.
Un importante segnale, e ci auguriamo il primo passo un giro di vite, nei confronti di coloro che depositano rifiuti (solidi urbani e non) in modo indiscriminato. Dimenticando che l'isola è di tutti ed è compito di tutti contribuire a mantenerla in modo decente.
Procura, se ne va anche Martorelli
(Leonardo Orlando - Gazzetta del sud) La Procura di Barcellona, tra le più esposte d'Italia a causa di una rilevante presenza criminogena sul territorio, da oggi e fino al prossimo mese di aprile, resterà con un solo magistrato inquirente in servizio – sui cinque posti previsti in organico – e con il Procuratore capo che oltre a coordinare l'attività dell'ufficio, sarà costretto a seguire in aula le udienze penali e dare un ulteriore impulso alle indagini ancora pendenti ed a quelle che nel frattempo sopraggiungeranno. Ieri infatti si è congedato, salutando rappresentanti istituzionali e esponenti della società civile, il sostituto procuratore Michele Martorelli che dopo quattro anni di servizio prestato negli uffici giudiziari di Barcellona ha chiesto e ottenuto di essere trasferito a Gorizia, in Friuli Venezia Giulia.
Il giovane magistrato era giunto nella Città del Longano assieme al collega Francesco Massara il 13 luglio del 2006. In questi quattro anni ha seguito e concluso importati indagini su gravi episodi delinquenziali e sulla pubblica amministrazione. Tra le ultime sue inchieste, il tragico disastro dello schianto al suolo dell'elicottero di Giammoro, condotta con discrezione fino all'imminente conclusione che sarà curata dal Procuratore De Luca. Il trasferimento del dottor Michele Martorelli suscita preoccupazione negli ambienti giudiziari e dell'avvocatura perché già da oggi in servizio resterà soltanto il sostituto Francesco Massara, già oberato da un carico di pendenze considerevole che non lascia spazio ad ulteriori attività, dalle udienze che necessitano la presenza in aula del pubblico ministero, alle nuove inchieste che giorno dopo giorno contribuiscono a gonfiare il carico di lavoro.
Il Procuratore Salvatore De Luca giudica "allarmante" la condizione dell'organico della sua Procura, anche se non nasconde un certo ottimismo perché «già entro la metà di marzo – annuncia – si insedieranno tre giovani colleghi (Giorgio Nicola, Mirko Piloni e Fabio Sozio che stanno completando l'uditorato) che consentiranno a tutti noi di lavorare al meglio per fornire risposte alle richieste di tutta la cittadinanza. In fondo al tunnel tutto sommato vediamo una luce e questo ci fa ben sperare. Per superare l'emergenza «metteremo tutto il nostro impegno e non trascureremo nessuna delle inchieste e ciò per dare le necessarie risposte ai cittadini. E se alla fine del tunnel si vede una luce questo lo si deve sopratutto all'impegno della società civile che con istanze, petizioni e attività di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni, hanno fatto si che quello che sembrava un momento drammatico, insuperabile col rischio di restare per anni e anni senza magistrati, fosse scongiurato con la nomina dei tre nuovi sostituti che prenderanno servizio nel prossimo mese di marzo». Riconoscimento dunque «alla società civile, alle associazioni di Barcellona per l'attività svolta in favore dell'organico della Procura e per l'impegno dimostrato che ha portato buoni risultati».
Il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Barcellona, Francesco Russo, in una dichiarazione diffusa ieri sera «esprime vivo apprezzamento per l'efficiente ed equilibrato lavoro svolto dal dott. Martorelli con serietà e decoro personale nonché con assoluto rispetto della funzione degli Avvocati del Foro di Barcellona. L'Ordine esprime nel contempo grande preoccupazione per l'aggravarsi e il persistere delle scoperture dei posti di organico della Procura manifestando massima considerazione al Procuratore dott. Salvatore De Luca e al sostituto dott. Franco Massara, i quali fino all'arrivo dei nuovi magistrati si dovranno sobbarcare l'oneroso compito di assolvere al loro ruolo con maggior sacrificio personale. Il Consiglio dell'Ordine, infine – annuncia l'avv. Russo –, si farà portatore di vibrata protesta nei confronti del ministero della Giustizia, del Csm e delle altre Autorità competenti, le quali, contro ogni aspettativa, rimangono inerti di fronte allo stato di abbandono sia della Procura che del Tribunale di Barcellona, presidi essenziali del territorio». Anche la Camera penale, col presidente avv. Giuseppe Lo Presti, nel riconoscere nel dott. Martorelli «un ottimo magistrato, un pubblico ministero coscienzioso e puntuale, con una condotta improntata al massimo rispetto per tutte le parti processuali, nonché abile investigatore», esprime «preoccupazione per la condizione di deficienza di organico in cui verserà la Procura presso la quale pendono numerose domande di giustizia da parte di cittadini e indagati».
La preoccupazione è aggravata anche dalla condizione dell'organico dei magistrati in servizio al Tribunale dove sono tornati i giudici onorari, soprattutto nel settore penale dove erano stati sostituiti dai togati.
Il giovane magistrato era giunto nella Città del Longano assieme al collega Francesco Massara il 13 luglio del 2006. In questi quattro anni ha seguito e concluso importati indagini su gravi episodi delinquenziali e sulla pubblica amministrazione. Tra le ultime sue inchieste, il tragico disastro dello schianto al suolo dell'elicottero di Giammoro, condotta con discrezione fino all'imminente conclusione che sarà curata dal Procuratore De Luca. Il trasferimento del dottor Michele Martorelli suscita preoccupazione negli ambienti giudiziari e dell'avvocatura perché già da oggi in servizio resterà soltanto il sostituto Francesco Massara, già oberato da un carico di pendenze considerevole che non lascia spazio ad ulteriori attività, dalle udienze che necessitano la presenza in aula del pubblico ministero, alle nuove inchieste che giorno dopo giorno contribuiscono a gonfiare il carico di lavoro.
Il Procuratore Salvatore De Luca giudica "allarmante" la condizione dell'organico della sua Procura, anche se non nasconde un certo ottimismo perché «già entro la metà di marzo – annuncia – si insedieranno tre giovani colleghi (Giorgio Nicola, Mirko Piloni e Fabio Sozio che stanno completando l'uditorato) che consentiranno a tutti noi di lavorare al meglio per fornire risposte alle richieste di tutta la cittadinanza. In fondo al tunnel tutto sommato vediamo una luce e questo ci fa ben sperare. Per superare l'emergenza «metteremo tutto il nostro impegno e non trascureremo nessuna delle inchieste e ciò per dare le necessarie risposte ai cittadini. E se alla fine del tunnel si vede una luce questo lo si deve sopratutto all'impegno della società civile che con istanze, petizioni e attività di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni, hanno fatto si che quello che sembrava un momento drammatico, insuperabile col rischio di restare per anni e anni senza magistrati, fosse scongiurato con la nomina dei tre nuovi sostituti che prenderanno servizio nel prossimo mese di marzo». Riconoscimento dunque «alla società civile, alle associazioni di Barcellona per l'attività svolta in favore dell'organico della Procura e per l'impegno dimostrato che ha portato buoni risultati».
Il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Barcellona, Francesco Russo, in una dichiarazione diffusa ieri sera «esprime vivo apprezzamento per l'efficiente ed equilibrato lavoro svolto dal dott. Martorelli con serietà e decoro personale nonché con assoluto rispetto della funzione degli Avvocati del Foro di Barcellona. L'Ordine esprime nel contempo grande preoccupazione per l'aggravarsi e il persistere delle scoperture dei posti di organico della Procura manifestando massima considerazione al Procuratore dott. Salvatore De Luca e al sostituto dott. Franco Massara, i quali fino all'arrivo dei nuovi magistrati si dovranno sobbarcare l'oneroso compito di assolvere al loro ruolo con maggior sacrificio personale. Il Consiglio dell'Ordine, infine – annuncia l'avv. Russo –, si farà portatore di vibrata protesta nei confronti del ministero della Giustizia, del Csm e delle altre Autorità competenti, le quali, contro ogni aspettativa, rimangono inerti di fronte allo stato di abbandono sia della Procura che del Tribunale di Barcellona, presidi essenziali del territorio». Anche la Camera penale, col presidente avv. Giuseppe Lo Presti, nel riconoscere nel dott. Martorelli «un ottimo magistrato, un pubblico ministero coscienzioso e puntuale, con una condotta improntata al massimo rispetto per tutte le parti processuali, nonché abile investigatore», esprime «preoccupazione per la condizione di deficienza di organico in cui verserà la Procura presso la quale pendono numerose domande di giustizia da parte di cittadini e indagati».
La preoccupazione è aggravata anche dalla condizione dell'organico dei magistrati in servizio al Tribunale dove sono tornati i giudici onorari, soprattutto nel settore penale dove erano stati sostituiti dai togati.
giovedì 21 ottobre 2010
DottEolie e alberi del cimitero di Lipari. La nota di Cincotta, segretario locale del PD
Riceviamo e pubblichiamo:
In questi giorni ho appreso della costituzione dell’associazione “DottEolie” e mi complimento con tutti i componenti della stessa, in particolare con il presidente, Ing. Gaetano Merlino, che ancora una volta è riuscito a portare avanti un’iniziativa lodevole, volta alla valorizzazione delle giovani leve eoliane.
Auguro all’associazione buon lavoro e soprattutto spero che l’amministrazione comunale eoliana e la politica in generale faccia tesoro delle professionalità esistenti richiedendo, anche, pareri sugli interventi che si andranno a realizzare sull’isola.
In questi giorni, per esempio, stiamo assistendo all’esecuzione dei lavori di manutenzione del cimitero, in vista della commemorazione dei defunti e, nonostante l’apprezzamento per il grande sforzo personale del vicesindaco Giulio China, non riesco proprio a capire cosa ci azzecchino gli alberi di pino lungo il muro perimetrale del cimitero.
A mio avviso, sarebbe stato più opportuno la posa di piante di ulivo o comunque di altro tipo di pianta mediterranea. Se l’idea dei pini è nata per far sì che i rami degli alberi non invadessero la carreggiata sarebbe bastato provvedere alla potatura ordinaria, così come avviene normalmente.
Ben vengano, comunque, le opere di manutenzione del cimitero ma anche l’occhio vuole la sua parte!
Giuseppe Cincotta
Segretario PD - Lipari
In questi giorni ho appreso della costituzione dell’associazione “DottEolie” e mi complimento con tutti i componenti della stessa, in particolare con il presidente, Ing. Gaetano Merlino, che ancora una volta è riuscito a portare avanti un’iniziativa lodevole, volta alla valorizzazione delle giovani leve eoliane.
Auguro all’associazione buon lavoro e soprattutto spero che l’amministrazione comunale eoliana e la politica in generale faccia tesoro delle professionalità esistenti richiedendo, anche, pareri sugli interventi che si andranno a realizzare sull’isola.
In questi giorni, per esempio, stiamo assistendo all’esecuzione dei lavori di manutenzione del cimitero, in vista della commemorazione dei defunti e, nonostante l’apprezzamento per il grande sforzo personale del vicesindaco Giulio China, non riesco proprio a capire cosa ci azzecchino gli alberi di pino lungo il muro perimetrale del cimitero.
A mio avviso, sarebbe stato più opportuno la posa di piante di ulivo o comunque di altro tipo di pianta mediterranea. Se l’idea dei pini è nata per far sì che i rami degli alberi non invadessero la carreggiata sarebbe bastato provvedere alla potatura ordinaria, così come avviene normalmente.
Ben vengano, comunque, le opere di manutenzione del cimitero ma anche l’occhio vuole la sua parte!
Giuseppe Cincotta
Segretario PD - Lipari
Biviano (PD) : Quanto costa e chi paga per risanare gli straripamenti dei Torrenti Aurora e Calandra?
Al Sindaco del Comune di Lipari; Al Vice Sindaco del Comune di Lipari; Al Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Lipari; Al Prefetto di Messina; Al Corpo Forestale - Distaccamento di Lipari; Alla Corte dei Conti di Palermo
Oggetto: Verifica di costi ed eventuali responsabilità a seguito dei dissesti idrogeologici e degli straripamenti dei Torrenti Calandra e Aurora.
Durante il nubifragio di venerdì 16 u.s. la frazione di Canneto è stata invasa dai detriti di due dei torrenti che sfociano nel suo asse viario, il torrente Calandra e il torrente Aurora. Inutile ricordare le numerose interrogazioni fatte dal sottoscritto e alle quali sono seguite delle risposte per nulla soddisfacenti e piene di contraddizioni.
Per ciò che riguarda il torrente Aurora si tratta di un secondo e consistente straripamento, dopo quello avvenuto nella scorsa primavera, ma è anche vero che prima di allora, per oltre un ventennio, non si ricorda una tale quantità di detriti e fango portati a valle. Una situazione di reale pericolo per la viabilità stradale, in quanto il fango ha reso il fondo sconnesso ed in molti tratti scivoloso. Ci si interroga cosa mai abbia mutato l’assetto dei fondi a monte a tal punto da provocare un simile fenomeno? Il comune di Lipari si è mai preoccupato di verificare i lavori che hanno interessato alcuni fondi nella zona di Culia? La forestale ha rilasciato le giuste autorizzazione per lo sbancamento effettuato in questi fondi, ha effettuato i dovuti controlli durante l’esecuzione dei lavori? Il Comune ha mai verificato il pericolo di un possibile dissesto idro-geologico per l’incolumità pubblica? Chi paga i danni derivanti da tali fenomeni sanati con opere di bonifica appaltati attraverso il sistema delle somme urgenze? E i danni alle attività commerciali? E’possibile qualora sussistano responsabilità da parte di terzi rivalersi su questi?
Per quanto riguarda invece il torrente Calandra è stata realizzata dalla ditta Kruber di Nicosia una vasca il cui scopo tecnico doveva essere quello di evitare lo straripamento del torrente, quindi il suo contenimento. L’opera è stata vincolata dall’Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia al riutilizzo del materiale prelevato dalla vasca per il ripascimento della spiaggia di Calandra, al fine di non interrompere il naturale processo di deposito. Per la storia: i lavori vengono consegnati nella primavera del 2008 ma il Comune ottiene il collaudo dell’opera solo nell’estate del 2009. Nel frattempo i fenomeni di adduzione del torrente riempiono la vasca di contenimento, annullando, quindi, la funzione per la quale è stata costruita. Prima con Ordinanza n. 60/09 e successivamente con ordinanza n°103/09 vengono stanziate le somme di € 55.000 e di € 40.000 per la pulizia del torrente Ponte e del torrente Calandra, compreso lo svuotamento della vasca.. A questo punto, però, interviene la capitaneria di porto che vieta il riversamento del materiale del Torrente nella spiaggia a mare. Il risultato ad oggi è sotto gli occhi di tutti: venerdì sera per l’ennesima volta il torrente ha invaso la Marina Garibaldi interrompendo il traffico veicolare. Contemporaneamente è stato istituito nella Cesare battisti un doppio senso alternato con elevatissimi problemi per la viabilità e per la pubblica incolumità. Il fango ha invaso le abitazioni e ha impedito l’accesso in alcune, con danni economici per i cittadini e per lo stesso Comune che ha dovuto ricorrere all’ormai consuetudinaria procedura di somma urgenza. Ma mi chiedo: quanto costa tutto questo ogni anno al Comune di Lipari ed ai suoi contribuenti? Esistono delle responsabilità che fanno si che i cittadini debbano pagare per l’inettitudine , l’irresponsabilità o l’incapacità altrui? Il Sindaco, funzionario di protezione civile, nonostante il diniego della Capitaneria di Porto, come mai non si è investito dei suoi poteri per far depositare i detriti della vasca nella spiaggia di Calandra, così come raccomandato dallo stesso Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia? Non esiste un problema di pubblica incolumità e di protezione civile per ciò che attiene il torrente Calandra? Se realmente esiste un divieto da parte del Comando della Capitaneria di Porto questo è fondato o si tratta solo dell’ennesimo rimpallo di responsabilità?
Desidero dunque sapere dagli organi in indirizzo chi debba realmente pagare per tutto questo e se esistano eventuali responsabilità da parte di terzi.
Mi permetto, inoltre, di suggerire al Vice Sindaco Giulio China, nelle sue lodevoli intenzioni di ripascimento delle spiagge, di far predisporre uno studio d’ingegneria idraulica per realizzare barriere che frenino l’erosione della sabbia altrimenti si tratterebbe solo di “acqua duci ittata a mari”.
Le consiglio, quindi, se non l’avesse già fatto, d’interloquire con il Comandante Donato per porre fine a questo rimpallo di responsabilità e di DEPOSITARE IL MATERIALE LA’ DOVE SAREBBE STATO CONDOTTO NATURALMENTE DALLO STESSO TORRENTE, sulla spiaggia di Calandra.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale del Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Oggetto: Verifica di costi ed eventuali responsabilità a seguito dei dissesti idrogeologici e degli straripamenti dei Torrenti Calandra e Aurora.
Durante il nubifragio di venerdì 16 u.s. la frazione di Canneto è stata invasa dai detriti di due dei torrenti che sfociano nel suo asse viario, il torrente Calandra e il torrente Aurora. Inutile ricordare le numerose interrogazioni fatte dal sottoscritto e alle quali sono seguite delle risposte per nulla soddisfacenti e piene di contraddizioni.
Per ciò che riguarda il torrente Aurora si tratta di un secondo e consistente straripamento, dopo quello avvenuto nella scorsa primavera, ma è anche vero che prima di allora, per oltre un ventennio, non si ricorda una tale quantità di detriti e fango portati a valle. Una situazione di reale pericolo per la viabilità stradale, in quanto il fango ha reso il fondo sconnesso ed in molti tratti scivoloso. Ci si interroga cosa mai abbia mutato l’assetto dei fondi a monte a tal punto da provocare un simile fenomeno? Il comune di Lipari si è mai preoccupato di verificare i lavori che hanno interessato alcuni fondi nella zona di Culia? La forestale ha rilasciato le giuste autorizzazione per lo sbancamento effettuato in questi fondi, ha effettuato i dovuti controlli durante l’esecuzione dei lavori? Il Comune ha mai verificato il pericolo di un possibile dissesto idro-geologico per l’incolumità pubblica? Chi paga i danni derivanti da tali fenomeni sanati con opere di bonifica appaltati attraverso il sistema delle somme urgenze? E i danni alle attività commerciali? E’possibile qualora sussistano responsabilità da parte di terzi rivalersi su questi?
Per quanto riguarda invece il torrente Calandra è stata realizzata dalla ditta Kruber di Nicosia una vasca il cui scopo tecnico doveva essere quello di evitare lo straripamento del torrente, quindi il suo contenimento. L’opera è stata vincolata dall’Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia al riutilizzo del materiale prelevato dalla vasca per il ripascimento della spiaggia di Calandra, al fine di non interrompere il naturale processo di deposito. Per la storia: i lavori vengono consegnati nella primavera del 2008 ma il Comune ottiene il collaudo dell’opera solo nell’estate del 2009. Nel frattempo i fenomeni di adduzione del torrente riempiono la vasca di contenimento, annullando, quindi, la funzione per la quale è stata costruita. Prima con Ordinanza n. 60/09 e successivamente con ordinanza n°103/09 vengono stanziate le somme di € 55.000 e di € 40.000 per la pulizia del torrente Ponte e del torrente Calandra, compreso lo svuotamento della vasca.. A questo punto, però, interviene la capitaneria di porto che vieta il riversamento del materiale del Torrente nella spiaggia a mare. Il risultato ad oggi è sotto gli occhi di tutti: venerdì sera per l’ennesima volta il torrente ha invaso la Marina Garibaldi interrompendo il traffico veicolare. Contemporaneamente è stato istituito nella Cesare battisti un doppio senso alternato con elevatissimi problemi per la viabilità e per la pubblica incolumità. Il fango ha invaso le abitazioni e ha impedito l’accesso in alcune, con danni economici per i cittadini e per lo stesso Comune che ha dovuto ricorrere all’ormai consuetudinaria procedura di somma urgenza. Ma mi chiedo: quanto costa tutto questo ogni anno al Comune di Lipari ed ai suoi contribuenti? Esistono delle responsabilità che fanno si che i cittadini debbano pagare per l’inettitudine , l’irresponsabilità o l’incapacità altrui? Il Sindaco, funzionario di protezione civile, nonostante il diniego della Capitaneria di Porto, come mai non si è investito dei suoi poteri per far depositare i detriti della vasca nella spiaggia di Calandra, così come raccomandato dallo stesso Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia? Non esiste un problema di pubblica incolumità e di protezione civile per ciò che attiene il torrente Calandra? Se realmente esiste un divieto da parte del Comando della Capitaneria di Porto questo è fondato o si tratta solo dell’ennesimo rimpallo di responsabilità?
Desidero dunque sapere dagli organi in indirizzo chi debba realmente pagare per tutto questo e se esistano eventuali responsabilità da parte di terzi.
Mi permetto, inoltre, di suggerire al Vice Sindaco Giulio China, nelle sue lodevoli intenzioni di ripascimento delle spiagge, di far predisporre uno studio d’ingegneria idraulica per realizzare barriere che frenino l’erosione della sabbia altrimenti si tratterebbe solo di “acqua duci ittata a mari”.
Le consiglio, quindi, se non l’avesse già fatto, d’interloquire con il Comandante Donato per porre fine a questo rimpallo di responsabilità e di DEPOSITARE IL MATERIALE LA’ DOVE SAREBBE STATO CONDOTTO NATURALMENTE DALLO STESSO TORRENTE, sulla spiaggia di Calandra.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale del Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Lipari: Consiglio comunale sul bilancio. Se ne riparlerà domani
E' slittata a domani, come era ampiamente previsto, la riunione del consiglio comunale di Lipari che aveva all'ordine del giorno, in via prioritaria, il bilancio di previsione 2010. In entrambe le chiamate odierne (ore 9 e 30 e 10 e 30) non si è raggiunto il numero legale. Il consiglio doveva tenersi in quella che, per diversi anni, è stata la sua sede istituzionale: ovvero il palazzo municipale di piazza Mazzini
Vi proponiamo un breve video della seconda chiamata, presieduta, in assenza di presidente e vice-presidente, dal consigliere Rosaria Corda.
Ventuno manifestazioni d'interesse per Tirrenia. Cinque per Siremar
Sono 21 le manifestazioni di interesse presentate per Tirrenia e 5 quelle per Siremar. Lo comunica il Commissario straordinario Giancarlo D'Andrea, precisando che le manifestazioni di interesse sono pervenute sia da operatori nazionali sia da operatori europei e internazionali.
"Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l'acquisto di Tirrenia e di Siremar", spiega D'Andrea, annunciando che "sono pervenute ventuno manifestazioni di interesse per Tirrenia e cinque per Siremar. Le manifestazioni di interesse sono pervenute sia da operatori nazionali sia da operatori europei e internazionali".
"È stata conseguentemente avviata l'analisi approfondita della documentazione pervenuta al fine di individuare i soggetti ai quali dovrà essere indirizzato l'invito a partecipare alla successiva fase di due diligence", prosegue il commissario straordinario, che precisa: "L'invio della lettera di invito da parte della Procedura è previsto entro la prima decade di novembre nel rispetto dei termini concordati a livello comunitario
"Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l'acquisto di Tirrenia e di Siremar", spiega D'Andrea, annunciando che "sono pervenute ventuno manifestazioni di interesse per Tirrenia e cinque per Siremar. Le manifestazioni di interesse sono pervenute sia da operatori nazionali sia da operatori europei e internazionali".
"È stata conseguentemente avviata l'analisi approfondita della documentazione pervenuta al fine di individuare i soggetti ai quali dovrà essere indirizzato l'invito a partecipare alla successiva fase di due diligence", prosegue il commissario straordinario, che precisa: "L'invio della lettera di invito da parte della Procedura è previsto entro la prima decade di novembre nel rispetto dei termini concordati a livello comunitario
mercoledì 20 ottobre 2010
Sagra du "pani cunsatu" a Lami. Video di Massimo Bonfante
Vi proponiamo un ampio video della sagra tenutasi domenica scorsa nella frazione liparese di Lami. Immagini e montaggio sono del nostro collaboratore Massimo Bonfante
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Si rifà il look il cimitero di Lipari- L'assessore Giulio China, con la collaborazione di dipendenti del comune, ex Pumex e della ditta di Angelino Biviano, sta provando a rifare il look al cimitero di Lipari centro.
Alla sagra del "pani cunsatu" di Lami, tenutasi domenica scorsa nella piccola borgata liparese, dedicheremo oggi pomeriggio un ampio servizio filmato realizzato da Massimo Bonfante
All'esterno del cimitero ha preso il via oggi la piantumazione dei cipressi che prenderanno il posto degli oleandri estirpati.
All'interno si sta già procedendo ad un sostanziale intervento di recupero, con qualche importante innovazione, dell'ingresso che da sull'ex convento dei Cappuccini. Nei prossimi giorni- ha anticipato l'assessore China-predisporrò altri interventi.
Alla sagra del "pani cunsatu" di Lami, tenutasi domenica scorsa nella piccola borgata liparese, dedicheremo oggi pomeriggio un ampio servizio filmato realizzato da Massimo Bonfante
Canneto Calandra- Sarà svuotata la vasca- La vasca realizzata a monte del Torrente Calandra sarà finalmente svuotata. Il via libera alla ditta Bellino, che si è aggiudicata i lavori, è arrivato dopo la verifica dell’Arpa sul materiale pomicifero eroso dalle piogge. Il materiale dovrà essere utilizzato per il ripascimento delle spiagge. Si dovrebbe così risolvere la problematica (molto presente in questi giorni) dell'invasione della sede stradale di diversi metri cubi di detriti pomiciferi.
Offerte per acquisto di Siremar e Tirrenia. Ultime ore
Si avvicina per Tirrenia e Siremar il momento della vendita, probabilmente separata. Le offerte infatti devono essere presentate entro stasera.
Era stato proprio il Commissario straordinario Giancarlo D’Andrea a pubblicare alcuni giorni fa su diversi quotidiani nazionali l’invito a presentare offerte solo per la Siremar esortando “chiunque sia in grado di garantire la continuità del servizio pubblico di trasporto marittimo a presentare manifestazioni di interesse per l’acquisto del ramo di azienda di Siremar – Sicilia Regionale Marittima spa”.
Le offerte sia per Siremar che per Tirrenia dovevano essere presentate all’advisor Rotschild Spa inizialmente entro il 30 settembre scorso ed in seguito sono state posticipate fino alla sera del 20 ottobre.
La possibilità del distacco del braccio Siremar dalla casa madre aprirà nuovi scenari finanziari fra i gruppi interessati all’acquisto. Tra i possibili acquirenti, la Mediterranea Holding che punta all’acquisizione del duo Tirrenia Siremar. Fra gli acquirenti invece interessati solo alla Tirrenia, l’italo-americano Cirone. La Regione resta interessata anche se un anno fa aveva rifiutato per i pesanti oneri economici di gestione.
I sindacati, inizialmente preoccupati della stabilità occupazionale in seguito alla vendita delle due società, adesso hanno assunto un atteggiamento di tranquilla attesa. “Si lasci piuttosto lavorare in tranquillità il Commissario straordinario – ha spiegato in una nota di qualche giorno fa Giuseppe Caronia, segretario generale Uilt - che dovrà operare nel pieno rispetto delle leggi ed in assoluta trasparenza, Commissario al quale spetterà il compito di scegliere gli acquirenti dei compendi aziendali di Tirrenia e Siremar oggetto della gara, in ragione della migliore offerta e delle più ampie garanzie per i lavoratori, così come il Governo si è formalmente impegnato a fare”.
Pertanto sembra che la soluzione di vendere separatamente Siremar e Tirrenia sia ben accolta da tutti e che metta d’accordo sindacati, Governo e lavoratori
Era stato proprio il Commissario straordinario Giancarlo D’Andrea a pubblicare alcuni giorni fa su diversi quotidiani nazionali l’invito a presentare offerte solo per la Siremar esortando “chiunque sia in grado di garantire la continuità del servizio pubblico di trasporto marittimo a presentare manifestazioni di interesse per l’acquisto del ramo di azienda di Siremar – Sicilia Regionale Marittima spa”.
Le offerte sia per Siremar che per Tirrenia dovevano essere presentate all’advisor Rotschild Spa inizialmente entro il 30 settembre scorso ed in seguito sono state posticipate fino alla sera del 20 ottobre.
La possibilità del distacco del braccio Siremar dalla casa madre aprirà nuovi scenari finanziari fra i gruppi interessati all’acquisto. Tra i possibili acquirenti, la Mediterranea Holding che punta all’acquisizione del duo Tirrenia Siremar. Fra gli acquirenti invece interessati solo alla Tirrenia, l’italo-americano Cirone. La Regione resta interessata anche se un anno fa aveva rifiutato per i pesanti oneri economici di gestione.
I sindacati, inizialmente preoccupati della stabilità occupazionale in seguito alla vendita delle due società, adesso hanno assunto un atteggiamento di tranquilla attesa. “Si lasci piuttosto lavorare in tranquillità il Commissario straordinario – ha spiegato in una nota di qualche giorno fa Giuseppe Caronia, segretario generale Uilt - che dovrà operare nel pieno rispetto delle leggi ed in assoluta trasparenza, Commissario al quale spetterà il compito di scegliere gli acquirenti dei compendi aziendali di Tirrenia e Siremar oggetto della gara, in ragione della migliore offerta e delle più ampie garanzie per i lavoratori, così come il Governo si è formalmente impegnato a fare”.
Pertanto sembra che la soluzione di vendere separatamente Siremar e Tirrenia sia ben accolta da tutti e che metta d’accordo sindacati, Governo e lavoratori
Lettere al direttore. "Chiarimento al chiarimento". Ci scrive Pietro Lo Cascio
Caro Sarpi
ho letto le tue risposte e le tue domande. Ovviamente, ad alcune non spetta a me rispondere, ma ritengo che 1) il presidente del consiglio comunale non abbia ricevuto l'email semplicemente perché questa è stata mandata a chi era presente alla riunione e ha firmato il foglio delle presenze (sul perché non sia stato invitato, bisognerebbe chiederlo al sindaco o, meglio ancora, all'assessorato);
2) penso che la "voce eoliana" non sia stata invitata a quella riunione perché questa era stata indetta per le amministrazioni e per le associazioni ambientaliste accreditate presso la regione, e credo che questa associazione non figuri tra quelle (in ogni caso, esiste anche un "comitato amici del parco nazionale delle Eolie", presieduto dal prof. Enzo Donato, che non è stato nemmeno invitato nella stessa occasione);
3) sul perché Italia Nostra abbia preferito farsi rappresentare da 3 piuttosto che da 2 esponenti, non so dirti, ma non mi risulta ci fossero limiti numerici alla partecipazione.
Detto questo, "inchiesta" non è - per me - sinonimo di "inquisizione", ragione per la quale ti invito a farne anche tante altre in futuro, delle quali certamente il paese ha bisogno, in un momento nel quale la libera informazione corre quotidianamente rischi sempre più evidenti.
Buon lavoro, con la stima reciproca di sempre
Pietro Lo Cascio
NDD- Pubblichiamo questa lettera di Lo Cascio ricambiando, tanto per iniziare, l'augurio di buon lavoro e la condivisione della reciproca stima.
Ad onor del vero Lo Cascio aveva lasciato a questo direttore la più ampia discrezionalità sul pubblicarla o meno, trattandosi in linea di massima di un chiarimento personale.
Dalla lettera, però, vengono fuori però dei passaggi che mi sembra opportuno sottolineare al lettore. Una specie di continuazione della "inchiesta" per la quale Pietro mi da spunto ma che, comunque, non potrae i nostri chiarimenti epistolari.
1) Giusto dice Lo Cascio quando afferma che "il presidente del consiglio comunale non ha ricevuto la mail perchè non era tra quelli che hanno partecipato alla riunione di Palermo" così come è altrettanto giusta l'affermazione che sulla mancata presenza di Longo a Palermo "bisognerebbe chiedere al sindaco o, meglio ancora, all'assessorato".
Ma una considerazione- quesito è d'obbligo: è logico che dalla riunione dove si doveva discutere un argomento così importante venga escluso proprio il presidente del consiglio comunale che, condiviso o no, rappresenta la popolazione di questo comune essendo stato nominato dai consiglieri comunali espressi dalla collettività?
A maggior ragione se si ricordano le parole della Prestigiacomo che al convegno disse che sul progetto del parco sarà investito il consiglio comunale .
Essendo improponibile portare alla Regione tutti e 20 i consiglieri era logico attendersi venisse convocato il suo massimo rappresentante. Ma, forse, al funzionario dell'assessorato, presente al convegno di Lipari, sarà sfuggita questa affermazione del Ministro.
2) Scrive Lo Cascio penso che "la voce eoliana, così come il comitato amici del parco, non sia stati invitati a Palermo perchè non accreditati alla Regione".
Sicuramente è così ma non posso esimermi, di conseguenza, di pormi e porre un quesito. Al quale cercheremo, se possibile, di dare al più presto, una risposta.
Alla riunione sono state invitate tutte le associazioni ambientaliste accreditate alla Regione ? Oppure no? . Nessuno può mettere in dubbio, infatti, che sarebbe grave, in un caso e nell'altro, la loro non partecipazione visto che l'oggetto era di grande rilevanza dal punto di vista ambientale.
ho letto le tue risposte e le tue domande. Ovviamente, ad alcune non spetta a me rispondere, ma ritengo che 1) il presidente del consiglio comunale non abbia ricevuto l'email semplicemente perché questa è stata mandata a chi era presente alla riunione e ha firmato il foglio delle presenze (sul perché non sia stato invitato, bisognerebbe chiederlo al sindaco o, meglio ancora, all'assessorato);
2) penso che la "voce eoliana" non sia stata invitata a quella riunione perché questa era stata indetta per le amministrazioni e per le associazioni ambientaliste accreditate presso la regione, e credo che questa associazione non figuri tra quelle (in ogni caso, esiste anche un "comitato amici del parco nazionale delle Eolie", presieduto dal prof. Enzo Donato, che non è stato nemmeno invitato nella stessa occasione);
3) sul perché Italia Nostra abbia preferito farsi rappresentare da 3 piuttosto che da 2 esponenti, non so dirti, ma non mi risulta ci fossero limiti numerici alla partecipazione.
Detto questo, "inchiesta" non è - per me - sinonimo di "inquisizione", ragione per la quale ti invito a farne anche tante altre in futuro, delle quali certamente il paese ha bisogno, in un momento nel quale la libera informazione corre quotidianamente rischi sempre più evidenti.
Buon lavoro, con la stima reciproca di sempre
Pietro Lo Cascio
NDD- Pubblichiamo questa lettera di Lo Cascio ricambiando, tanto per iniziare, l'augurio di buon lavoro e la condivisione della reciproca stima.
Ad onor del vero Lo Cascio aveva lasciato a questo direttore la più ampia discrezionalità sul pubblicarla o meno, trattandosi in linea di massima di un chiarimento personale.
Dalla lettera, però, vengono fuori però dei passaggi che mi sembra opportuno sottolineare al lettore. Una specie di continuazione della "inchiesta" per la quale Pietro mi da spunto ma che, comunque, non potrae i nostri chiarimenti epistolari.
1) Giusto dice Lo Cascio quando afferma che "il presidente del consiglio comunale non ha ricevuto la mail perchè non era tra quelli che hanno partecipato alla riunione di Palermo" così come è altrettanto giusta l'affermazione che sulla mancata presenza di Longo a Palermo "bisognerebbe chiedere al sindaco o, meglio ancora, all'assessorato".
Ma una considerazione- quesito è d'obbligo: è logico che dalla riunione dove si doveva discutere un argomento così importante venga escluso proprio il presidente del consiglio comunale che, condiviso o no, rappresenta la popolazione di questo comune essendo stato nominato dai consiglieri comunali espressi dalla collettività?
A maggior ragione se si ricordano le parole della Prestigiacomo che al convegno disse che sul progetto del parco sarà investito il consiglio comunale .
Essendo improponibile portare alla Regione tutti e 20 i consiglieri era logico attendersi venisse convocato il suo massimo rappresentante. Ma, forse, al funzionario dell'assessorato, presente al convegno di Lipari, sarà sfuggita questa affermazione del Ministro.
2) Scrive Lo Cascio penso che "la voce eoliana, così come il comitato amici del parco, non sia stati invitati a Palermo perchè non accreditati alla Regione".
Sicuramente è così ma non posso esimermi, di conseguenza, di pormi e porre un quesito. Al quale cercheremo, se possibile, di dare al più presto, una risposta.
Alla riunione sono state invitate tutte le associazioni ambientaliste accreditate alla Regione ? Oppure no? . Nessuno può mettere in dubbio, infatti, che sarebbe grave, in un caso e nell'altro, la loro non partecipazione visto che l'oggetto era di grande rilevanza dal punto di vista ambientale.
martedì 19 ottobre 2010
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Frana a Canneto- Interviene la Provincia- Una frana si è registrata nel primissimo pomeriggio a Canneto alla fine (o all'inizio) della galleria che collega la frazione con Lipari centro. Dal costone si sono staccate un notevole quantitativo di terreno, arbusti e pietre che sono finite sulla sede stradale, occupandola per 2/3. Per fortuna non transitava alcun mezzo.
Sul posto è intervenuto il geometra Vito Torre della Provincia che, con l'ausilio di una impresa privata, ha provveduto a fare sgomberare la carreggiata. Il traffico, per circa un'ora, è stato dirottato sulla strada di Serra.
Momenti di apprensione a Calandra per un mezzo rimasto "imprigionato" nei detriti pomiciferi. Sono intervenuti i vigili del fuoco.
Sul posto è intervenuto il geometra Vito Torre della Provincia che, con l'ausilio di una impresa privata, ha provveduto a fare sgomberare la carreggiata. Il traffico, per circa un'ora, è stato dirottato sulla strada di Serra.
Momenti di apprensione a Calandra per un mezzo rimasto "imprigionato" nei detriti pomiciferi. Sono intervenuti i vigili del fuoco.
Eolie isolate- Bloccati, a causa delle avverse condizioni meteomarine, i collegamenti da e per le sette isole dell'arcipelago. Disagi nelle scuole dove mancano i professori pendolari. Intanto continua a piovere
Mostra a Palermo "Una vita, un sogno, un'isola" con le opere di Hunziker. Comunicato- In prosecuzione dell'opera di Clelia stiamo per proporre la Mostra "Una vita, un sogno, un'isola" con le opere di Edwin Hunziker significative del periodo 1950 - 1979 presso la galleria Ellearte di Palermo (Via Ricasoli 45 - http://www.ellearte.it/ - http://www.edwinhunziker.it/ ). Inaugurazione il 5 novembre ore 18,00.
Già adesso sul sito della Galleria (www.ellearte.it/mostra.php?id=153) sono visibili le opere che saranno esposte.
La mostra era stata pensata e voluta da Clelia e da Laura Romano della Galleria Ellearte già all'inizio di questo anno ed a Clelia l'abbiamo dedicata ora che da pochi mesi purtroppo ha lasciato questo mondo.
Oltre a celebrare l'arte di Edwin Hunziker la mostra, come sempre, si prefigge anche di esaltare i panorami di Lipari, facendone risaltare gli angoli più belli e rilevare le modifiche che nel tempo sono avvenute.
Fam. Casamento - Hunziker
http://www.edwinhunziker.it/
http://www.villadiana.com/
http://www.ellearte.it/
Canneto: Eletti i componenti del direttivo della locale associazione- Si è tenuta a Canneto, presso la sala parrocchiale, l'Assemblea dei soci dell'"Associazione Per Canneto", con all'ordine del giorno l'elezione del Consiglio Direttivo per scadenza di mandato.
Sono stati eletti, quali componenti del Direttivo, per il biennio 2011-2012 i sigg: Marisa Natoli; Antonino Giardina; Giorgio Caprara; Roberto Piemonte; Tanino Saltalamacchia; Pierino Zaia; Claudio Merlino.
In pratica sono stati riconfermati i membri del Direttivo uscente ad eccezione del Sig. Claudio Merlino che, invece, è alla prima nomina.
Nei prossimi giorni, così come previsto dallo satuto in vigore, il Consiglio Direttivo,così eletto, si riunirà per attribuire la carica di Presidente e le altre cariche in seno allo stesso consiglio.
Salina all'8° edizione del "Salone del gusto" di Torino e al "Salone internazionale svizzero delle vacanze"
(di Domenico Arabia) Salina: tutto pronto per la partecipazione all’8^ edizione del Salone del Gusto che si terrà a Torino dal 21 al 25 ottobre 2010.
Sono infatti già partiti i produttori del Cappero di Salina – presidio Slow Food- con grossi quantitativi di capperi e cucunci, visti i successi registrati negli anni passati.
“Ho creduto sin dall’inizio nella possibilità che Slow Food avrebbe dato in termini di promozione e di tutela del nostro cappero: ecco perché ho fortemente voluto l’ingresso del cappero di Salina tra i presìdi Slow Food oltre un decennio addietro” ha dichiarato l’attuale Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo che in passato ha rivestito il ruolo di Responsabile del presidio. “La promozione di un territorio passa anche e soprattutto dalla promozione delle colture tradizionali di qualità, come Pachino e si suoi pomodori o Bronte con il suo pistacchio. Sono soddisfatto nel vedere compatti tutti i produttori nella partecipazione al Salone del Gusto 2010, cosa che all’inizio sembrava un traguardo irraggiungibile, e che la costanza e il credere nei risultati realizza anche i piccoli sogni.”
Anche quest’anno, un altro emblema dell’isola di Salina sarà presente con tutto il suo staff: il bar “Da Alfredo” ,infatti, realizzerà per l’occasione le sue famosissime granite di frutta con i prodotti dei presìdi Slow Food, come le pesche tardive di Leonforte, il melone porceddu d’Alcamo etc..
“Sarà, insomma, un notevole ritorno d’immagine per l’isola di Salina” continua il Sindaco “che presenterà al meglio alcune peculiarità che oggi permettono di fare la differenza con altre località turistiche”.
Sempre sulla scia della promozione turistica delle eccellenze, l’isola di Salina parteciperà all’8^ edizione del Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze, la manifestazione turistica più amata della Confederazione Elvetica che si svolgerà anche quest’anno nella splendida Città di Lugano dal 30 Ottobre al 1 Novembre 2010 e che premierà le località italiane fregiate con le Cinque Vele di Legambiente.
“Il premio “Acque Azzurre”, che vuole simboleggiare l’elevato apprezzamento internazionale nei confronti del patrimonio naturalistico di Salina” dichiara il Sindaco Lo Schiavo “è un’iniziativa promossa dall’ottava edizione del Salone a sostegno del patrimonio ambientale della nostra splendida isola, anche e soprattutto ai fini di uno sviluppo economico durevole e sostenibile per il nostro territorio, e noi siamo onorati che un importante riconoscimento sia assegnato a Salina”.
“La Svizzera da sempre considera le Eolie, e Salina, una importante meta turistica ,soprattutto nei mesi autunnali e primaverili, ed è per questo che dobbiamo rafforzare la nostra presenza in quel territorio, e promuovere le eccellenze che siamo stati in grado di creare e migliorare nel corso di questi anni.”
Salina, pertatanto sarà presente al Salone di Lugano con un proprio stand, realizzato dal Comune di Santa Marina Salina e da operatori privati.
Sono infatti già partiti i produttori del Cappero di Salina – presidio Slow Food- con grossi quantitativi di capperi e cucunci, visti i successi registrati negli anni passati.
“Ho creduto sin dall’inizio nella possibilità che Slow Food avrebbe dato in termini di promozione e di tutela del nostro cappero: ecco perché ho fortemente voluto l’ingresso del cappero di Salina tra i presìdi Slow Food oltre un decennio addietro” ha dichiarato l’attuale Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo che in passato ha rivestito il ruolo di Responsabile del presidio. “La promozione di un territorio passa anche e soprattutto dalla promozione delle colture tradizionali di qualità, come Pachino e si suoi pomodori o Bronte con il suo pistacchio. Sono soddisfatto nel vedere compatti tutti i produttori nella partecipazione al Salone del Gusto 2010, cosa che all’inizio sembrava un traguardo irraggiungibile, e che la costanza e il credere nei risultati realizza anche i piccoli sogni.”
Anche quest’anno, un altro emblema dell’isola di Salina sarà presente con tutto il suo staff: il bar “Da Alfredo” ,infatti, realizzerà per l’occasione le sue famosissime granite di frutta con i prodotti dei presìdi Slow Food, come le pesche tardive di Leonforte, il melone porceddu d’Alcamo etc..
“Sarà, insomma, un notevole ritorno d’immagine per l’isola di Salina” continua il Sindaco “che presenterà al meglio alcune peculiarità che oggi permettono di fare la differenza con altre località turistiche”.
Sempre sulla scia della promozione turistica delle eccellenze, l’isola di Salina parteciperà all’8^ edizione del Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze, la manifestazione turistica più amata della Confederazione Elvetica che si svolgerà anche quest’anno nella splendida Città di Lugano dal 30 Ottobre al 1 Novembre 2010 e che premierà le località italiane fregiate con le Cinque Vele di Legambiente.
“Il premio “Acque Azzurre”, che vuole simboleggiare l’elevato apprezzamento internazionale nei confronti del patrimonio naturalistico di Salina” dichiara il Sindaco Lo Schiavo “è un’iniziativa promossa dall’ottava edizione del Salone a sostegno del patrimonio ambientale della nostra splendida isola, anche e soprattutto ai fini di uno sviluppo economico durevole e sostenibile per il nostro territorio, e noi siamo onorati che un importante riconoscimento sia assegnato a Salina”.
“La Svizzera da sempre considera le Eolie, e Salina, una importante meta turistica ,soprattutto nei mesi autunnali e primaverili, ed è per questo che dobbiamo rafforzare la nostra presenza in quel territorio, e promuovere le eccellenze che siamo stati in grado di creare e migliorare nel corso di questi anni.”
Salina, pertatanto sarà presente al Salone di Lugano con un proprio stand, realizzato dal Comune di Santa Marina Salina e da operatori privati.
Panarea: 15enne arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un provvedimento custodiale emesso dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Messina
Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri del posto fisso di Panarea hanno tratto in arresto un 15enne messinese, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Messina.
L’arresto del minorenne, scaturisce a seguito di alcune violazioni alle prescrizioni imposte al 15enne, il quale, in atto, era collocato presso una comunità terapeutica presente sull’isola di Panarea.
In particolare, secondo questo emerso nel corso degli accertamenti dei carabinieri, il prevenuto avrebbe violato le prescrizioni imposte essendosi allontanato arbitrariamente dalla menzionata struttura terapeutica.
Ieri, pertanto, i carabinieri si sono presentati presso la comunità terapeutica dove hanno proceduto alla notifica del provvedimento di aggravamento della precedente misura cautelare.
Dopo le formalità di rito, il 15enne messinese è stato accompagnato presso l’istituto penale minorile di Acireale (CT) a disposizione dell’A.G. mandante.
L’arresto del minorenne, scaturisce a seguito di alcune violazioni alle prescrizioni imposte al 15enne, il quale, in atto, era collocato presso una comunità terapeutica presente sull’isola di Panarea.
In particolare, secondo questo emerso nel corso degli accertamenti dei carabinieri, il prevenuto avrebbe violato le prescrizioni imposte essendosi allontanato arbitrariamente dalla menzionata struttura terapeutica.
Ieri, pertanto, i carabinieri si sono presentati presso la comunità terapeutica dove hanno proceduto alla notifica del provvedimento di aggravamento della precedente misura cautelare.
Dopo le formalità di rito, il 15enne messinese è stato accompagnato presso l’istituto penale minorile di Acireale (CT) a disposizione dell’A.G. mandante.
EOLIE&TURISMO di Aldo Natoli
Finalmente è stato acclarato, durante lo svolgimento dell’Open Forum sul turismo, dal Presidente delle Federalberghi delle Isole Eolie, Christian Del Bono, che il settore delle vacanze ha subito nelle Eolie una flessione causata in parte dalla crisi economica mondiale, ma principalmente da una serie di disservizi che hanno reso, e rendono, precaria ogni programmazione. In primis quelli dei collegamenti marittimi. Le priorità, condivisibili, per invertire la rotta che sono state tracciate dal Presidente Del Bono, necessitano di una immediata risposta da parte dell’Amministrazione Comunale che facendosene carico deve dire con chiarezza in che direzione deve muoversi lo sviluppo turistico nei prossimi anni. L’istituzione del Distretto Turistico può essere una grande opportunità ma a condizione che venga supportato da un piano di sviluppo turistico che non può prescindere da quelle che sono le linee programmatiche che dovranno essere preventivamente tracciate. In economia domanda ed offerta si rincorrono in modo proporzionale. Quindi ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Bisogna principalmente tenere conto che le Eolie sono già “un prodotto turistico. Che le Eolie sono state elevate a “Patrimonio dell’Umanità”. Naturalmente le scelte da compiere sono a breve, medio e lungo termine. L’allarme lanciato dall’albergatrice Caterina Conti e dall’operatore turistico Anselmo Urso, nel corso del citato Forum impone a tutti una grande riflessione nel programmare l’immediato. Entrambi hanno messo il dito nella piaga. Stagione dopo stagione il nostro turismo diventa sempre di più balneare e l’incoming giornaliero. Un turismo definito “mordi e fuggi”. E’ quindi giunto il momento che l’Amministrazione Comunale e gli Albergatori compiano una scelta ben precisa. Se il nostro comprensorio turistico deve indirizzarsi su questa tipologia è necessario che vengano realizzati adeguati servizi: un parcheggio attrezzato per i bus per evitare gli ingorghi stradali che si sono manifestati quest’estate sulla via Isabella Conti, dei servizi igienici, una raccolta plurigiornaliera della spazzatura soprattutto nel centro storico, etc, etc. Se questo tipo di turismo deve invece diventare marginale è opportuno innestare dei correttivi per contingentarlo. Basterebbe riflettere sulle proposte avanzate dall’albergatrice Silvia Carbone. Ma bisogna decidere ed in fretta. La stagione delle Fiere internazionali sta per cominciare. Già il 9 di novembre si vocifera che “Sviluppo Eolie” sarà presente alla “WTM” di Londra. Non è possibile promuovere i tour Milazzo-Eolie nei depliants, negli stands, nelle conferenze stampa e negli incontri con i tour-operators, e poi lamentarsi dell’invasione giornaliera di vacanzieri. Bisogna che Amministrazione ed albergatori pongano fine a questo comportamento ambiguo e contraddittorio di procedere e che lo facciano subito.
lunedì 18 ottobre 2010
Parco delle Eolie... Ci scrive Pietro Lo Cascio.. Ovviamente non potevamo non rispondere
Caro Sarpi,
desidero rispondere – per quanto mi è possibile – ad alcuni dei quesiti da lei sollevati con l’“inchiesta” sulla fatidica riunione del 23 settembre tenuta presso l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente in merito all’istituendo Parco Nazionale delle Eolie.
Innanzitutto, ricordo che, nei giorni immediatamente successivi, la signora Aimee Carmoz – anche lei, come me, delegata di Italia Nostra – ha inviato alla stampa locale un breve comunicato dove riassumeva l’esito di tale incontro, e mi pare che lei l’abbia pure pubblicato; mi sembra strano, pertanto, che lei affermi “come mai nessuno ha parlato delle osservazioni inviate il 1 ottobre ad esponenti eoliani non istituzionali”, dato che l’invio delle stesse era stato annunciato al termine della riunione. Per completezza, la informo che – pur avendo ricevuto il materiale dall’assessorato, che non mi pare sostanzialmente diverso da quello già noto – non ho prodotto né ho intenzione di produrre alcuna osservazione, e le spiego perché:
1) ritengo che l’assessorato disponga di tutti gli strumenti utili per esprimere ipotesi o bozze di perimetrazioni, e che il mio apporto sia assolutamente superfluo;
2) ho già sufficienti impegni e problemi, e di conseguenza scarso tempo a disposizione, che mi impediscono di mettermi a produrre eventuali osservazioni. Se Italia Nostra o le altre associazioni interpellate poi vorranno farlo, ben venga, sarò curioso di leggerle.
Ma andiamo al punto che, invece, ritengo più interessante. Lei parla di “esponenti eoliani non istituzionali” presenti e coinvolti in tale riunione, dove – beninteso – non si è deciso assolutamente nulla di nuovo. La mia presenza – perché è ovvio che lei allude, tra gli altri, a me – è dovuta a un invito che ho ricevuto dal direttivo regionale di Italia Nostra, con delega in sostituzione del Dr. Leandro Janni che non poteva partecipare, quindi – tecnicamente – esula dal profilo “eoliano” che lei sembra attribuirgli. Ma è evidente che, essendo un consigliere comunale (è una figura almeno blandamente istituzionale?) di Lipari, certamente potevo risultare più interessato di altri ad assistere e ascoltare cosa si sarebbe detto a proposito di un Parco Nazionale che coinvolge il Comune che, me lo consentirà, in qualche modo rappresento. Il suo stupore, però, è pari al mio. Infatti, mi sorprende che lei enfatizzi (anche) la mia presenza a questa riunione, e non abbia fatto altrettanto per: i consiglieri comunali Sabatini e Biviano, presenti a una riunione dello stesso tipo a Palermo svolta la scorsa primavera; il consigliere comunale Casilli e addirittura tre cittadini in “rappresentanza” delle frazioni di Quattropani e di Pianoconte, sempre a Palermo, sempre sullo stesso argomento, sempre la scorsa primavera. Dovrei chiederle come mai la disturba il fatto che anche io, per una volta, abbia potuto ascoltare cosa accade nella “stanza dei bottoni”, ma non lo farò, perché sono certo che lei non ha nulla di personale nei miei riguardi.
Convinto di aver contribuito – almeno in parte – a chiarire alcuni dei dubbi da lei avanzati, e augurandole come sempre buon lavoro, le porgo i miei cordiali saluti.
Pietro Lo Cascio
Caro Lo Cascio,
come ha modo di leggere nessun problema, come sempre d'altronde, a pubblicare la sua lettera, così come di altri. Motivo per cui mi appare superflua la sua nota d'accompagnamento che recita” In allegato un breve chiarimento di alcuni dubbi espressi nell'"inchiesta" giornalistica con l'augurio che possa essere pubblicato".
Passiamo al dunque, comunque.
1) Lei si prende delle ”esclusive" (su a chi mi riferisco) che non ci sono anche perchè “salta” qualche rigo delle mie considerazioni. Il mio riferimento ad “esponenti eoliani non istituzionali” non riguarda, infatti, la presenza alla riunione palermitana (come lei invece scrive) ma piuttosto l'invio della nota per le OSSERVAZIONI.
Al di là del fatto che quando scrivo di “esponenti eoliani non istituzionali” non debbo necessariamente riferirmi a lei e/o esclusivamente a lei.
Rilegga i nomi a cui è stata inviata la mail e vedrà che non è solo.
Quindi nessuna enfatizzazione sulla sua presenza nella sede palermitana. Per quanto concerne quella riunione, visto che lei in qualche passaggio parla di “stupore”, debbo dirle che sono io ad essere altrettanto stupito sulla anomala (me lo consente?) presenza di ben tre rappresentanti di Italia nostra e di nessun componente l'associazione "La Voce eoliana" che piaccia o non piaccia ha raccolto oltre quattromila firme.
2) Ancora lei scrive nella sua nota virgolettandole queste parole, quindi, attribuendomele, “come mai nessuno ha parlato delle osservazioni inviate il 1 ottobre ad esponenti eoliani non istituzionali”.
Veda consigliere Lo Cascio debbo evidenziarle, anche questa volta, che incorre in un piccolo errore. Anzi ha saltato qualche parolina e lei sa che una parola può anche cambiare il senso di una frase. Io ho scritto: “Come mai della nota per le OSSERVAZIONI inviata il 1° di Ottobre anche ad esponenti eoliani non istituzionali (vedi sopra: indirizzi mail) nessuno ne ha ufficialmente parlato (la notizia è venuta fuori qualche settimana dopo) visti i tempi così ristretti?”.
Mi sembra non sia proprio quello che lei mi attribuisce di aver scritto.
Il mio nessuno ne ha ufficialmente parlato non era, quindi, riferito al comunicato (tempestivo ed efficace) della signora Carmoz che illustrava la riunione di Palermo ma alla richiesta (pervenuta anche a lei via mail) di presentare delle osservazioni entro fine ottobre. In ogni caso, mi creda, il “nessuno ne ha ufficialmente parlato” era riferito ai nostri amministratori che anche in questo caso non hanno ritenuto coinvolgere (giusto o sbagliato che sia) il consiglio e la popolazione. Le sembra giusto che, ad esempio, il presidente del consiglio comunale non sia fra coloro che ricevono la mail?
3) Per concludere tengo a precisare che nulla ho contro di lei, che sono contento della sua presenza “nella stanza dei bottoni”, se questo serve, e non ho dubbi, per il bene della collettività. Così come nulla in contrario ho avuto, pur evidenziandola (vada a rileggersi gli articoli), alla presenza dei consiglieri che lei cita in altre riunioni. Sempre nell'ottica del bene della collettività.
Concludo scrivendo che, quanto pubblicato, non voleva essere una “inchiesta” piuttosto il portare a conoscenza della gente (che non sa...decida lei quanti sono...ritengo tanti) determinati documenti. Quindi ne inchiesta ne inquisizione...semplicemente informazione. Sulla quale bene o male che la facciamo (dipende dai punti di vista) non accettiamo lezioni da nessuno ma siamo aperti ad un contradditorio costruttivo e non sterile.
Con la stima di sempre
Salvatore Sarpi
desidero rispondere – per quanto mi è possibile – ad alcuni dei quesiti da lei sollevati con l’“inchiesta” sulla fatidica riunione del 23 settembre tenuta presso l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente in merito all’istituendo Parco Nazionale delle Eolie.
Innanzitutto, ricordo che, nei giorni immediatamente successivi, la signora Aimee Carmoz – anche lei, come me, delegata di Italia Nostra – ha inviato alla stampa locale un breve comunicato dove riassumeva l’esito di tale incontro, e mi pare che lei l’abbia pure pubblicato; mi sembra strano, pertanto, che lei affermi “come mai nessuno ha parlato delle osservazioni inviate il 1 ottobre ad esponenti eoliani non istituzionali”, dato che l’invio delle stesse era stato annunciato al termine della riunione. Per completezza, la informo che – pur avendo ricevuto il materiale dall’assessorato, che non mi pare sostanzialmente diverso da quello già noto – non ho prodotto né ho intenzione di produrre alcuna osservazione, e le spiego perché:
1) ritengo che l’assessorato disponga di tutti gli strumenti utili per esprimere ipotesi o bozze di perimetrazioni, e che il mio apporto sia assolutamente superfluo;
2) ho già sufficienti impegni e problemi, e di conseguenza scarso tempo a disposizione, che mi impediscono di mettermi a produrre eventuali osservazioni. Se Italia Nostra o le altre associazioni interpellate poi vorranno farlo, ben venga, sarò curioso di leggerle.
Ma andiamo al punto che, invece, ritengo più interessante. Lei parla di “esponenti eoliani non istituzionali” presenti e coinvolti in tale riunione, dove – beninteso – non si è deciso assolutamente nulla di nuovo. La mia presenza – perché è ovvio che lei allude, tra gli altri, a me – è dovuta a un invito che ho ricevuto dal direttivo regionale di Italia Nostra, con delega in sostituzione del Dr. Leandro Janni che non poteva partecipare, quindi – tecnicamente – esula dal profilo “eoliano” che lei sembra attribuirgli. Ma è evidente che, essendo un consigliere comunale (è una figura almeno blandamente istituzionale?) di Lipari, certamente potevo risultare più interessato di altri ad assistere e ascoltare cosa si sarebbe detto a proposito di un Parco Nazionale che coinvolge il Comune che, me lo consentirà, in qualche modo rappresento. Il suo stupore, però, è pari al mio. Infatti, mi sorprende che lei enfatizzi (anche) la mia presenza a questa riunione, e non abbia fatto altrettanto per: i consiglieri comunali Sabatini e Biviano, presenti a una riunione dello stesso tipo a Palermo svolta la scorsa primavera; il consigliere comunale Casilli e addirittura tre cittadini in “rappresentanza” delle frazioni di Quattropani e di Pianoconte, sempre a Palermo, sempre sullo stesso argomento, sempre la scorsa primavera. Dovrei chiederle come mai la disturba il fatto che anche io, per una volta, abbia potuto ascoltare cosa accade nella “stanza dei bottoni”, ma non lo farò, perché sono certo che lei non ha nulla di personale nei miei riguardi.
Convinto di aver contribuito – almeno in parte – a chiarire alcuni dei dubbi da lei avanzati, e augurandole come sempre buon lavoro, le porgo i miei cordiali saluti.
Pietro Lo Cascio
Caro Lo Cascio,
come ha modo di leggere nessun problema, come sempre d'altronde, a pubblicare la sua lettera, così come di altri. Motivo per cui mi appare superflua la sua nota d'accompagnamento che recita” In allegato un breve chiarimento di alcuni dubbi espressi nell'"inchiesta" giornalistica con l'augurio che possa essere pubblicato".
Passiamo al dunque, comunque.
1) Lei si prende delle ”esclusive" (su a chi mi riferisco) che non ci sono anche perchè “salta” qualche rigo delle mie considerazioni. Il mio riferimento ad “esponenti eoliani non istituzionali” non riguarda, infatti, la presenza alla riunione palermitana (come lei invece scrive) ma piuttosto l'invio della nota per le OSSERVAZIONI.
Al di là del fatto che quando scrivo di “esponenti eoliani non istituzionali” non debbo necessariamente riferirmi a lei e/o esclusivamente a lei.
Rilegga i nomi a cui è stata inviata la mail e vedrà che non è solo.
Quindi nessuna enfatizzazione sulla sua presenza nella sede palermitana. Per quanto concerne quella riunione, visto che lei in qualche passaggio parla di “stupore”, debbo dirle che sono io ad essere altrettanto stupito sulla anomala (me lo consente?) presenza di ben tre rappresentanti di Italia nostra e di nessun componente l'associazione "La Voce eoliana" che piaccia o non piaccia ha raccolto oltre quattromila firme.
2) Ancora lei scrive nella sua nota virgolettandole queste parole, quindi, attribuendomele, “come mai nessuno ha parlato delle osservazioni inviate il 1 ottobre ad esponenti eoliani non istituzionali”.
Veda consigliere Lo Cascio debbo evidenziarle, anche questa volta, che incorre in un piccolo errore. Anzi ha saltato qualche parolina e lei sa che una parola può anche cambiare il senso di una frase. Io ho scritto: “Come mai della nota per le OSSERVAZIONI inviata il 1° di Ottobre anche ad esponenti eoliani non istituzionali (vedi sopra: indirizzi mail) nessuno ne ha ufficialmente parlato (la notizia è venuta fuori qualche settimana dopo) visti i tempi così ristretti?”.
Mi sembra non sia proprio quello che lei mi attribuisce di aver scritto.
Il mio nessuno ne ha ufficialmente parlato non era, quindi, riferito al comunicato (tempestivo ed efficace) della signora Carmoz che illustrava la riunione di Palermo ma alla richiesta (pervenuta anche a lei via mail) di presentare delle osservazioni entro fine ottobre. In ogni caso, mi creda, il “nessuno ne ha ufficialmente parlato” era riferito ai nostri amministratori che anche in questo caso non hanno ritenuto coinvolgere (giusto o sbagliato che sia) il consiglio e la popolazione. Le sembra giusto che, ad esempio, il presidente del consiglio comunale non sia fra coloro che ricevono la mail?
3) Per concludere tengo a precisare che nulla ho contro di lei, che sono contento della sua presenza “nella stanza dei bottoni”, se questo serve, e non ho dubbi, per il bene della collettività. Così come nulla in contrario ho avuto, pur evidenziandola (vada a rileggersi gli articoli), alla presenza dei consiglieri che lei cita in altre riunioni. Sempre nell'ottica del bene della collettività.
Concludo scrivendo che, quanto pubblicato, non voleva essere una “inchiesta” piuttosto il portare a conoscenza della gente (che non sa...decida lei quanti sono...ritengo tanti) determinati documenti. Quindi ne inchiesta ne inquisizione...semplicemente informazione. Sulla quale bene o male che la facciamo (dipende dai punti di vista) non accettiamo lezioni da nessuno ma siamo aperti ad un contradditorio costruttivo e non sterile.
Con la stima di sempre
Salvatore Sarpi
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Canneto: Piove ed è sempre la stessa musica - Nuovi disagi a Canneto per causa della pioggia che ormai cade da diverse ore. Tonnellate di pomice, con la vasca che continua a restare piena, scendono sino a Calandra, fango a Torrente Aurora. Disagi ci vengono segnalati anche nella zona di Valle e a Ponte.
Maltempo: ancora temporali al sud. Continua allerta della Protezione Civile per avverse condizioni- In arrivo temporali, venti forti e mareggiate al Centro-Sud. Lo indica la Protezione civile. L'instabilità annunciata ieri proseguirà anche nelle prossime ore con precipitazioni temporalesche al Sud. E' prevista, inoltre, una marcata intensificazione dei venti sempre sulla gran parte del centro-sud e sulle isole, con forti mareggiate.
Si prevedono venti molto forti, con raffiche intense su Sicilia e Sardegna e sulle regioni adriatiche e tirreniche.
Maltempo: ancora temporali al sud. Continua allerta della Protezione Civile per avverse condizioni- In arrivo temporali, venti forti e mareggiate al Centro-Sud. Lo indica la Protezione civile. L'instabilità annunciata ieri proseguirà anche nelle prossime ore con precipitazioni temporalesche al Sud. E' prevista, inoltre, una marcata intensificazione dei venti sempre sulla gran parte del centro-sud e sulle isole, con forti mareggiate.
Si prevedono venti molto forti, con raffiche intense su Sicilia e Sardegna e sulle regioni adriatiche e tirreniche.
"Megaporto di Lipari". L' Associazione commercianti Eolie vuole chiarezza
E' stata inviata al sindaco di Lipari, da parte dell'Associazione Commercianti Eolie, la seguente lettera con la quale si chiedono chiarimenti a proposito del "megaporto":
Egregio sindaco,
in considerazione delle crescenti "voci" (ormai unico strumento di informazione, data la mancata pubblicità, ad oggi, di un progetto definitivo a cui riferirsi) in merito ad una prossima, definitiva approvazione del progetto del cosiddetto "megaporto", che la "Lipari Porto spa", partecipata dal comune di Lipari, intende realizzare sul nostro territorio,
Le chiediamo, a tutela delle categorie da noi rappresentate, di porre fine allo stillicidio di indiscrezioni e di divulgare informazioni chiare sull'iter progettuale e burocratico che la suddetta opera sta seguendo, al fine di consentirci una valutazione serena che risolva le nostre inevitabili preoccupazioni.
Le facciamo comunque presente fin d'ora che l'eventuale, paventata realizzazione di box con finalità commerciali nell'area del porto in progetto, ci vedrebbe fermamente contrari, ritenendo tali strutture penalizzanti per la stabilità e le prospettive della piccola imprenditoria locale.
CON OSSEQUI
ASS.COMM. EOLIE
IL PRESIDENTE
LUCA CHIOFALO
Egregio sindaco,
in considerazione delle crescenti "voci" (ormai unico strumento di informazione, data la mancata pubblicità, ad oggi, di un progetto definitivo a cui riferirsi) in merito ad una prossima, definitiva approvazione del progetto del cosiddetto "megaporto", che la "Lipari Porto spa", partecipata dal comune di Lipari, intende realizzare sul nostro territorio,
Le chiediamo, a tutela delle categorie da noi rappresentate, di porre fine allo stillicidio di indiscrezioni e di divulgare informazioni chiare sull'iter progettuale e burocratico che la suddetta opera sta seguendo, al fine di consentirci una valutazione serena che risolva le nostre inevitabili preoccupazioni.
Le facciamo comunque presente fin d'ora che l'eventuale, paventata realizzazione di box con finalità commerciali nell'area del porto in progetto, ci vedrebbe fermamente contrari, ritenendo tali strutture penalizzanti per la stabilità e le prospettive della piccola imprenditoria locale.
CON OSSEQUI
ASS.COMM. EOLIE
IL PRESIDENTE
LUCA CHIOFALO
Calcio: Al via il campionato di terza categoria. Buona partenza per Malfa e Canneto che vince il derby con il Filicudi
Ha preso il via il campionato di calcio di terza categoria. Questi i risultati della prima giornata nel girone ME/A dove militano le quattro eoliane.
Venetico - Contesse 1 : 1
Dominus P. - S. Romett. 1 : 1
Pompei - Malfa 2 : 3
Robur - Pace 0 : 1
Canneto - Filicudi 6 : 3
Scirocco Stromboli - Cariddi 1 : 3
C. Rometta - Camaro 1 : 1
Venetico - Contesse 1 : 1
Dominus P. - S. Romett. 1 : 1
Pompei - Malfa 2 : 3
Robur - Pace 0 : 1
Canneto - Filicudi 6 : 3
Scirocco Stromboli - Cariddi 1 : 3
C. Rometta - Camaro 1 : 1
Lami- Riuscita la sagra del "pani i casa cunsatu"- Comunicato- Ieri, domenica 17 ottobre, contro ogni previsione, una meravigliosa domenica di sole ha salutato le tantissime persone che, dalle 12 e 30 alle 15 e 30, hanno visitato la piccola ma accogliente orgata di Lami (Lipari).
Nella piazzetta li attendevano, in allegria e in musica, i soci dell’Associazione della borgata per avere il piacere di stare insieme, bere un bicchiere di vino e assaporare “u pani i casa “cunsatu”, preparato dalle famiglie di Lami che nella mattinata avevano sfornato ben 800 pagnotte. Un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato ma, in modo particolare, a quanti, soci ed amici, si sono prodigati, sicuramente con amore, per rendere cordiale e gradevole la giornata odierna.
Il presidente dell'Associazione Borgata Lami (Saverio Merlino)
La Provincia interviene negli edifici scolastici di sua competenza....escluso il "Conti" di Lipari. A meno che non si cerchi un'altra via
(Gazzetta del Sud- Alessandro Tumino) Nell'ampia programmazione tesa a razionalizzare l'edilizia scolastica, l'Amministrazione Ricevuto ha messo nero su bianco decine di lavori per gli istituti superiori dei comuni messinesi. L'ambizione più forte, e dagli esiti più incerti, si lega alle gare di leasing che saranno esperite per realizzare scuole nuove con capitale privato. In provincia, si punta a realizzare un nuovo Polivalente a Mistretta (6 milioni); Alberghiero a Brolo (5,5 milioni); un nuovo Itcg Merendino a Capo d'Orlando (9 milioni); un nuovo Scientifico Amari a Patti (9 milioni e 31.000); un nuovo Scientifico Medi a Barcellona (6.103.200); un nuovo Istituto d'arte a Milazzo (6.250.000 euro); un nuovo Polivalente a Francavilla (6 milioni) e un nuovo Scientifico Caminiti a S. Teresa (5.620.000).
Ma passiamo agli interventi che Palazzo dei leoni realizzerà grazie a un fondo di 1 milione e 550.000 euro attinto all'avanzo 2009 ed al mutuo di oltre 7 milioni richiesto alla Cassa depositi e prestiti.
Si tratta, anzitutto, dell'affidamento degli incarichi per i progetti antincendio necessari alla certificazione (200.000 euro). Quindi l'impermeabilizzazione della terrazza del Liceo di Mistretta (83.000 euro); il rifacimento degli intonaci e l'impermeabilizzazione del terrazzo del Liceo scientifico Piccolo di Capo d'Orlando (110.000 euro); la sostituzione degli infissi e dei rivestimenti dell'Ipsa Leonti di Barcellona (181.200 euro); l'adeguamento dell'impianto elettrico e la ristrutturazione dei prospetti del Liceo classico Valli di Barcellona (154.000 euro); l'impermeabilizzazione e la copertura della palestra dell'Itc Fermi di Barcellona (111.000 euro). A Milazzo, finanziati il rifacimento parziale e l'impermeabilizzazione del Liceo classico Impallomenti (131.000 euro) e a beneficio dell'Ipsia Ferraris di Pace del Mela (121.500 euro). In zona ionica, la manutenzione straordinaria urgente del Liceo scientifico Caminiti di Giardini (65.000 euro) e dei due licei in sede unica di Santa Teresa di Riva (180.000 euro): il Classico Trimarchi e lo Scientifico Caminiti.
Passiamo ai fondi ex mutuo. A S. Agata Militello, per il Liceo Sciascia, l'impermeabilizzazione delle terrazze (100.000 euro); a S. Stefano Camastra, per l'itc Florena, la sostituzione degli infissi di due piani (281.000 euro); a Patti, per il Liceo classico V. Emanuele, la revisione del tetto e la sostituzione delle tegole con pannelli fotovoltaici (198.000 euro). A Barcellona, invece, l'adeguamento-antincendio e l'impermeabilizzazione all'Ipsia Ferrari (85.500 e 83.043 euro) e la revisione di tetto ed infissi all'Iti Copernico (65.500 euro). A Castroreale, la manutenzione straordinaria del Liceo scientifico (128.000 euro). Ben 11 interventi in programma a Milazzo: all'Ipa Leonti la manutenzione straordinaria (85.000 euro), l'adeguamento alle norme di sicurezza (85.000 euro), il rifacimento dei prospetti (80.000 euro) e le aree di pertinenza (30.000 euro). All'Itcg Leonardo da Vinci, il rifacimento dei prospetti (100.000 euro); all'Iti Majorana, la sostituzione degli infissi (150.000 euro), il rifacimento dei prospetti e dei cortili (360.000 euro), l'area esterna (40.000 euro) e i pavimenti (150.000 euro). Al Liceo classico Impallomeni, l'adeguamento alle norme (43.000 euro) e la sistemazione delle aree (50.000 euro).
Una vera cura ricostituente è in vista per l'Ipsia Ferraris di Pace del Mela: l'adeguamento alle norme (136.226 euro), l'impermeabilizzazione del corpo laboratori (140.000 euro); la sostituzione degli infissi (73.900 euro), il rifacimento dei prospetti del corpo vecchio (97.428 euro), di quelli dei laboratori (123.752 euro) e della pavimentazione (77.821 euro). A Spadafora, per lo Scientifico Galilei, l'adeguamento alle norme (55.877 euro). Cinque le previsioni per la zona ionica: a Francavilla, nella succursale del Liceo scientifico Caminiti, la sostituzione di gronde e pluviali (30.000 euro); nella succursale di Giardini Naxos l'adeguamento alle norme di sicurezza (45.000 euro). All'Ip di Letojanni, lavori di adeguamento alle norme (15.000 euro). A S. Teresa di Riva la sostituzione degli infissi del Liceo scientifico Caminiti (70.000 euro); a Taormina, la manutenzione straordinaria dell'Itc Pugliatti (70.000 euro).
NDD- Resta fuori, almeno in questa elencazione il "Conti" di Lipari per il quale lo stesso presidente Ricevuto, in prima persona, aveva assunto precisi impegni per la realizzazione delle indispensabili aule. Si sta cercando un'altra via o le promesse sono rimaste tali?
Facciamo voti affinchè il sindaco e l'assessore alla pubblica istruzione del comune di Lipari, di fronte ai quali queste promesse erano state fatte, ottengano chiare risposte su cosa è accaduto e/o accadrà
Ma passiamo agli interventi che Palazzo dei leoni realizzerà grazie a un fondo di 1 milione e 550.000 euro attinto all'avanzo 2009 ed al mutuo di oltre 7 milioni richiesto alla Cassa depositi e prestiti.
Si tratta, anzitutto, dell'affidamento degli incarichi per i progetti antincendio necessari alla certificazione (200.000 euro). Quindi l'impermeabilizzazione della terrazza del Liceo di Mistretta (83.000 euro); il rifacimento degli intonaci e l'impermeabilizzazione del terrazzo del Liceo scientifico Piccolo di Capo d'Orlando (110.000 euro); la sostituzione degli infissi e dei rivestimenti dell'Ipsa Leonti di Barcellona (181.200 euro); l'adeguamento dell'impianto elettrico e la ristrutturazione dei prospetti del Liceo classico Valli di Barcellona (154.000 euro); l'impermeabilizzazione e la copertura della palestra dell'Itc Fermi di Barcellona (111.000 euro). A Milazzo, finanziati il rifacimento parziale e l'impermeabilizzazione del Liceo classico Impallomenti (131.000 euro) e a beneficio dell'Ipsia Ferraris di Pace del Mela (121.500 euro). In zona ionica, la manutenzione straordinaria urgente del Liceo scientifico Caminiti di Giardini (65.000 euro) e dei due licei in sede unica di Santa Teresa di Riva (180.000 euro): il Classico Trimarchi e lo Scientifico Caminiti.
Passiamo ai fondi ex mutuo. A S. Agata Militello, per il Liceo Sciascia, l'impermeabilizzazione delle terrazze (100.000 euro); a S. Stefano Camastra, per l'itc Florena, la sostituzione degli infissi di due piani (281.000 euro); a Patti, per il Liceo classico V. Emanuele, la revisione del tetto e la sostituzione delle tegole con pannelli fotovoltaici (198.000 euro). A Barcellona, invece, l'adeguamento-antincendio e l'impermeabilizzazione all'Ipsia Ferrari (85.500 e 83.043 euro) e la revisione di tetto ed infissi all'Iti Copernico (65.500 euro). A Castroreale, la manutenzione straordinaria del Liceo scientifico (128.000 euro). Ben 11 interventi in programma a Milazzo: all'Ipa Leonti la manutenzione straordinaria (85.000 euro), l'adeguamento alle norme di sicurezza (85.000 euro), il rifacimento dei prospetti (80.000 euro) e le aree di pertinenza (30.000 euro). All'Itcg Leonardo da Vinci, il rifacimento dei prospetti (100.000 euro); all'Iti Majorana, la sostituzione degli infissi (150.000 euro), il rifacimento dei prospetti e dei cortili (360.000 euro), l'area esterna (40.000 euro) e i pavimenti (150.000 euro). Al Liceo classico Impallomeni, l'adeguamento alle norme (43.000 euro) e la sistemazione delle aree (50.000 euro).
Una vera cura ricostituente è in vista per l'Ipsia Ferraris di Pace del Mela: l'adeguamento alle norme (136.226 euro), l'impermeabilizzazione del corpo laboratori (140.000 euro); la sostituzione degli infissi (73.900 euro), il rifacimento dei prospetti del corpo vecchio (97.428 euro), di quelli dei laboratori (123.752 euro) e della pavimentazione (77.821 euro). A Spadafora, per lo Scientifico Galilei, l'adeguamento alle norme (55.877 euro). Cinque le previsioni per la zona ionica: a Francavilla, nella succursale del Liceo scientifico Caminiti, la sostituzione di gronde e pluviali (30.000 euro); nella succursale di Giardini Naxos l'adeguamento alle norme di sicurezza (45.000 euro). All'Ip di Letojanni, lavori di adeguamento alle norme (15.000 euro). A S. Teresa di Riva la sostituzione degli infissi del Liceo scientifico Caminiti (70.000 euro); a Taormina, la manutenzione straordinaria dell'Itc Pugliatti (70.000 euro).
NDD- Resta fuori, almeno in questa elencazione il "Conti" di Lipari per il quale lo stesso presidente Ricevuto, in prima persona, aveva assunto precisi impegni per la realizzazione delle indispensabili aule. Si sta cercando un'altra via o le promesse sono rimaste tali?
Facciamo voti affinchè il sindaco e l'assessore alla pubblica istruzione del comune di Lipari, di fronte ai quali queste promesse erano state fatte, ottengano chiare risposte su cosa è accaduto e/o accadrà
Parco delle Eolie. Il foglio firma della riunione del 23 settembre a Palermo. Il testo della mail che richiede la predisposizione delle osservazioni.Le nostre considerazioni. Lo schema definitivo del DPR che istituirà il Parco
1) Il foglio firma della riunione del 23 settembre a Palermo sul parco (potrete leggere i nomi dei presenti e come si sono accreditati)
2) Il testo della mail inviata il 1° Ottobre dall'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente ai soggetti in indirizzo con la richiesta di predisporre le osservazioni
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, recante l'istituzione del Ministero dell'ambiente ed in particolare l'art. 5, comma 2, della medesima legge che attribuisce al Ministero dell'ambiente la competenza ad individuare le zone di importanza naturalistica nazionale ed internazionale su cui potranno essere costituiti parchi e riserve naturali;
Vista la legge quadro sulle aree protette 6 dicembre 1991, n. 394, ed in particolare l'art. 1 che ne definisce finalità e ambito di applicazione;
Visto l'art. 77, comma 1 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che, ai sensi dell'art.1, comma 4 lettera c), della legge 15 marzo 1997, n.59, definisce di rilievo nazionale i compiti e le funzioni in materia di parchi naturali attribuiti allo Stato dalla legge 6 dicembre 1991, n.394;
Visto l’art. 35 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 – come modificato dall’art. 3 del decreto legislativo 6 dicembre 2002, n. 287 – che ha istituito il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, trasferendo, tra l’altro, le funzioni ed i compiti già attribuiti al Ministero dell’ambiente;
Considerato che, per effetto dell’art. 1, comma 13 bis, del decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito nella legge 17 luglio 2006, n. 233, la denominazione: “Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare” sostituisce, ad ogni effetto e ovunque presente, la denominazione “Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio”;
premesse relative alla normativa regionale ed europea (riserve, sic e zps, piani paesistici)
………….
Considerato che il tavolo tecnico cui hanno partecipato, con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, gli enti e le amministrazioni interessate al procedimento istitutivo, ha consentito di verificare la presenza sul territorio di valori naturalistici, paesaggistici e storico-culturali di rilievo nazionale ed internazionale meritevoli di gradi di tutela differenziati;
Considerato che l’art. 8, comma 5, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, consente che con il provvedimento istitutivo del parco nazionale siano introdotte misure di salvaguardia anche ad integrazione delle analoghe misure eventualmente adottate ai sensi dell’art. 6 della medesima legge;
Considerato che nell’ambito del suddetto tavolo tecnico sono stati consultati gli enti locali interessati, ai sensi dell'art. 2, comma 5, della legge 9 dicembre 1998, n. 426;
Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del --------------, prot. n. --------------, di trasmissione alla Regione -------- dello schema di decreto di istituzione del Parco nazionale in oggetto e della relativa cartografia, per l'espressione dell'intesa sull'istituzione di tale Parco, in applicazione di quanto disposto nell'art. 2, comma 23, della legge 9 dicembre 1998, n. 426;
Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del -------------, prot. n. ----------------, con la quale si trasmette alla Conferenza Unificata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo schema del decreto istitutivo e la relativa cartografia per l'espressione del parere ai sensi dell'art. 77, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112;
Acquisita l'intesa con la Regione --------- sull'istituzione del Parco nazionale di ……………., espressa con deliberazione del proprio consiglio regionale n. ------ del --------;
Sentita la Conferenza Unificata, ai sensi dell'art. 77, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che in data --------------- ha espresso parere favorevole, Rep. n. --------------, trasmesso al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prot. n. --------- del --------------;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del
su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
4. E' istituito l'Ente Parco nazionale di ………. che ha personalità di diritto pubblico ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
previsioni relative alle riserve regionali ….
5. All'Ente Parco nazionale di …….. si applicano le disposizioni di cui alla Legge 20 marzo 1975 n. 70, trovando collocazione nella tabella IV ad essa allegata.
6. Il territorio del Parco nazionale di …… è delimitato in via definitiva dalla perimetrazione riportata nella cartografia ufficiale in scala 1:10.000 e allegata al presente decreto, del quale costituisce parte integrante, depositata in originale presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed in copia conforme presso la Regione -------- e presso la sede dell'Ente Parco nazionale.
7. Nel territorio del Parco, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, fino all'entrata in vigore del Piano del Parco, di cui all'art. 12 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, e successive modificazioni ed integrazioni, si applica direttamente la disciplina di tutela riportata nell' "Allegato A" al presente decreto del quale costituisce parte integrante. Il Piano del Parco, nell'ambito dei compiti e fini assegnati dalla legge citata, terrà conto di quanto stabilito nel presente decreto.
8. La pianta organica dell'Ente Parco è determinata ed approvata entro sessanta giorni dalla data di insediamento del Consiglio Direttivo, osservate le procedure di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e successive modifiche e integrazioni.
Articolo 2
1. Sono organi dell'Ente Parco nazionale di ……..:
a) il presidente;
b) il consiglio direttivo;
c) la giunta esecutiva;
d) il collegio dei revisori dei conti;
e) la comunità del Parco.
2. La nomina degli organi di cui al precedente comma 1 del presente articolo è effettuata secondo le disposizioni e le modalità previste dall'art. 9, commi 3, 4, 5, 6 e 10 della legge 6 dicembre 1991, n.394 come modificato dall'art. 2, comma 24, della legge 9 dicembre 1998, n. 426.
3. Il consiglio direttivo dell'Ente Parco di ……. individua all'interno del territorio del parco la sede legale ed amministrativa dell'ente stesso, entro sessanta giorni dal suo insediamento.
4. L'Ente Parco può avvalersi di personale in posizione di comando, nonché di mezzi e strutture messi a disposizione dalla Regione, dalla Provincia e dagli enti locali, nonché da altri enti pubblici, secondo le procedure previste dalle vigenti disposizioni di legge.
Articolo 3
1. Costituiscono entrate dell'Ente Parco da destinare al conseguimento dei fini istitutivi:
a) i contributi ordinari e straordinari dello Stato;
b) i contributi delle regioni e degli enti pubblici;
c) i finanziamenti concessi dall'Unione Europea;
d) i lasciti, le donazioni e le erogazioni liberali in denaro di cui all'art.3 della legge 2 agosto 1982, n. 512, e successive modificazioni ed integrazioni;
e) eventuali redditi patrimoniali;
f) i canoni delle concessioni previste dalla legge, i proventi dei diritti di ingresso e di privativa, e le altre entrate derivanti dai servizi resi;
g) i proventi delle attività commerciali e promozionali;
h) i proventi delle sanzioni derivanti da inosservanza delle norme regolamentari;
i) ogni altro provento acquisito in relazione all'attività dell'Ente Parco.
2. I contributi ordinari erogati dallo Stato sono posti a carico dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Articolo 4
Fino alla costituzione degli organi dell'Ente Parco di cui all’art. 2, le autorizzazioni previste nella disciplina di tutela di cui all’ “Allegato A” vengono rilasciate dalla Regione ------.
Articolo 5
1. L'Ente Parco può avvalersi, previa stipula di apposita convenzione, degli enti strumentali della Regione, per tutte le attività che dovessero rendersi necessarie per il raggiungimento delle finalità dell'area protetta di cui all'art. 2 dell' “Allegato A”.
Articolo 6
Al fine di favorire il mantenimento, il recupero e lo sviluppo dell’attività agricola tradizionale, il recupero dei nuclei rurali, la creazione di nuova occupazione, saranno attivate opportune forme di incentivazione attraverso le concessioni di sovvenzioni a privati ed enti locali, così come previsto dall'art.14, comma 3, della legge 6 dicembre 1991, n.394.
Articolo 7
A tal fine l’Ente Parco, entro 60 giorni dalla costituzione degli organi, potrà provvedere a trasmettere alla Regione uno schema di accordo di programma, ai sensi dell’art. 2, comma 22, della legge 9 dicembre 1998 n. 426, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1 della predetta legge entro i successivi cinque anni.
Articolo 8
Al fine di promuovere ed incentivare le iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni residenti all’interno del parco, l’Ente Parco può concedere l'uso del proprio nome e del proprio emblema a servizi e prodotti locali che presentino requisiti di qualità e che soddisfino le finalità istitutive del parco.
Articolo 9
Per quanto non specificato nel presente decreto valgono le disposizioni di cui alla legge 6 dicembre 1991, n.394, e successive modificazioni ed integrazioni.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato nella G.U. della Repubblica italiana.
Art. 1.
Zonazione interna
Il territorio del Parco nazionale di -------, così come delimitato nella cartografia allegata, è suddiviso nelle seguenti zone:
zona 1, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico, e/o storico-culturale, con inesistente o limitato grado di antropizzazione;
zona 2, di valore naturalistico, paesaggistico, e/o storico culturale, con limitato grado di antropizzazione;
zona 3, di valore paesaggistico e/o storico culturale, con elevato grado di antropizzazione.
Art. 2.
Tutela e promozione per lo sviluppo sostenibile
Nell’ambito del territorio di cui al precedente articolo 1, sono assicurate:
a)la conservazione di specie animali e vegetali, di associazioni vegetali, con particolare riguardo alle direttive 79/409/CEE “Uccelli” e 92/43/CEE “Habitat”, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di processi naturali, di equilibri idraulici ed idrogeologici;
b) la salvaguardia e la valorizzazione di valori paesaggistici del territorio, di testimonianze storiche dell’antropizzazione, di manufatti e sistemi insediativi rurali, di paesaggi;
c) l’applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale idonei a mantenere un’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e artigianali tradizionali;
d) la promozione di attività di educazione e di formazione ambientale, di ricerca scientifica, nonché di attività ricreative compatibili;
e) la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici, superficiali e sotterranei;
f) lo sviluppo delle attività produttive agro-silvo-pastorali e agrituristiche;
Art. 3.
Divieti generali
Sono vietati su tutto il territorio del Parco nazionale le seguenti attività:
a) la cattura, l’uccisione, il danneggiamento e il disturbo delle specie animali, ad eccezione di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio previa autorizzazione dell’Ente Parco. Sono comunque consentiti prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi, necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall’Ente Parco, sulla base di appositi piani di intervento approvati dall’Ente stesso;
b) la raccolta e il danneggiamento della flora spontanea ad eccezione di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio previa autorizzazione dell’Ente Parco. Sono consentiti, anche in attuazione dell’art. 6, comma 1, lettera b), della legge 23 agosto 1993, n. 352, il pascolo e la raccolta di funghi e di altri prodotti della vegetazione spontanea, nel rispetto delle vigenti normative, degli usi civici e delle consuetudini locali;
c) l’introduzione in ambiente naturale non recintato di specie e popolazioni estranee alla flora e alla fauna autoctona;
d)il prelievo di materiali di rilevante interesse geologico e paleontologico, ad eccezione di quello eseguito, per fini di ricerca e di studio, previa autorizzazione dell’Ente Parco;
e) l’apertura e l’esercizio di cave, miniere e discariche, nonché l’asportazione di minerali; la prosecuzione fino ad esaurimento delle autorizzazioni dell’attività di cave, miniere e discariche in esercizio e regolarmente autorizzate, è condizionata al rispetto di specifici piani di coltivazione, dismissione e recupero autorizzati dall’Ente Parco;
f) la realizzazione di opere e di impianti tecnologici che alterino la morfologia del suolo e del paesaggio e gli equilibri ecologici, salvo quanto disposto dall’articolo 8, comma 1, lettera b);
g) l’introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi o di qualsiasi mezzo di distruzione o di cattura se non autorizzata, fatto salvo quanto previsto dall’art. 21, comma 1, lettera g), della legge 11 febbraio 1992, n. 157;
h) il campeggio al di fuori delle aree destinate a tale scopo e appositamente attrezzate; è consentito il campeggio temporaneo appositamente autorizzato in base alla normativa vigente;
i) il sorvolo non autorizzato dalle competenti autorità, secondo quanto espressamente regolamentato dalle leggi sulla disciplina del volo;
j) il transito dei mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, vicinali e dalle piste forestali gravate da servizi di pubblico passaggio, e privato, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per quelli accessori alle attività agro-silvo-pastorali;
k) la costruzione nelle zone agricole di qualsiasi tipo di recinzione, ad eccezione di quelle necessarie alla sicurezza delle costruzioni, degli impianti tecnologici e di quelle accessorie alle attività agro-silvo-pastorali, purché realizzate secondo tipologie e materiali tradizionali, e delle delimitazioni temporanee a protezione delle attività zootecniche;
l) lo svolgimento di attività pubblicitarie al di fuori dei centri urbani, non autorizzate dall’Ente Parco;
m) il danneggiamento e il taglio dei boschi, degli alberi isolati e della macchia mediterranea, ad eccezione degli interventi strettamente necessari alla prevenzione degli incendi e ad eccezione di quanto stabilito dall’art. 6 comma 1, lettera c);
n) la demolizione, il danneggiamento, l’asportazione di parti e l’alterazione tipologica dei manufatti rurali appartenenti alla tradizione storica locale.
Art. 4.
Divieti in zona 1
1.Nelle aree di zona 1 di cui al precedente articolo 1, oltre ai divieti generali di cui all’art. 3, vigono i seguenti ulteriori divieti:
a) la realizzazione di nuovi edifici e il cambio di destinazione d’uso di quelli esistenti;
b) lo svolgimento di attività sportive con veicoli a motore;
c) la realizzazione di opere che comportino la modificazione del regime naturale delle acque, fatte salve le opere necessarie alla difesa del suolo e alla sicurezza delle popolazioni.
d) l’apposizione di cartelli e manufatti pubblicitari di qualunque natura e scopo, con esclusione della segnaletica stradale di cui alla normativa vigente e di quella informativa del parco;
e) la realizzazione di nuove opere di mobilità e di nuovi tracciati stradali, ad eccezione di quanto stabilito dall’articolo 7, comma 1, lettera c);
f) l’utilizzo di fitofarmaci e pesticidi;
per le colture in atto la Regione autonoma della Sicilia, d’intesa con l’Ente Parco, entro un anno dall’istituzione dell’Ente stesso, redigerà un programma di riconversione verso metodi di coltivazione biologica;
g) l’interruzione e l’impermeabilizzazione dei tracciati viari rurali esistenti.
Art. 5
Divieti in zona 2
1.Nelle aree di zona 2 di cui al precedente articolo 1, oltre ai divieti generali di cui all’art. 3, vigono i seguenti ulteriori divieti:
a) l’apertura di nuovi tracciati stradali, ad eccezione di quanto stabilito dall’articolo 8, comma 1, lettera a);
b) la realizzazione di nuovi edifici, salvo quanto disposto all’art. 8, comma 1, lettera e) e lettera f);
c) l’utilizzo di fitofarmaci e pesticidi;
per le colture in atto la Regione autonoma della Sicilia, d’intesa con l’Ente Parco, entro due anni dall’istituzione dell’Ente stesso, redigerà un programma di riconversione verso metodi di coltivazione biologica;
Art. 6
Regime autorizzativo generale
1. Sono sottoposti all’autorizzazione dell’Ente Parco:
a) le opere che comportano modifiche al regime delle acque finalizzate alla difesa del suolo o alla sicurezza delle popolazioni.
b) le opere di mobilità di cui all’articolo 7, comma 1, lettera c) e all’articolo 8, comma 1, lettera a);
c) gli interventi selvicolturali tendenti a favorire il mantenimento e il ripristino dei boschi e della restante vegetazione arborea e arbustiva, nonché i rimboschimenti da effettuarsi in ogni caso con l’impiego di specie autoctone;
d) i piani forestali;
2. L’adozione dei nuovi strumenti urbanistici generali e le loro varianti generali o parziali, per la parte ricadente nel territorio del parco, deve essere preceduta dal parere obbligatorio dell’Ente Parco.
3. Tutti gli interventi e le opere da realizzare nei siti proposti e nelle zone designate ai sensi delle direttive comunitarie 92/43/CEE e 79/409/CEE compresi in tutto o in parte nei confini del Parco nazionale sono sottoposti alla necessaria valutazione d’incidenza ai sensi dell’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica dell’8 settembre 1997 n. 357.
4. Per gli interventi di rilevante trasformazione del territorio che siano in corso d’opera alla data di entrata in vigore delle presenti norme, i soggetti titolari delle opere trasmettono all’Ente Parco, entro e non oltre trenta giorni dalla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, secondo quanto disposto dal successivo art. 10, l’elenco delle opere accompagnato da una relazione dettagliata sullo stato dei lavori e contenente le indicazioni del luogo ove sono depositati i relativi progetti esecutivi. In caso di mancata comunicazione delle informazioni predette, l’Ente Parco provvederà ad ordinare, in via cautelativa, la sospensione dei lavori. Decorsi novanta giorni dalla data di ricevimento di tale documentazione, il parere si intende espresso favorevolmente.
Art. 7
Regime autorizzativo in zona 1
1. Salvo quanto disposto dai precedenti articoli 3 e 4 sono sottoposti ad autorizzazione dell'Ente Parco i seguenti interventi:
a) la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, e la ristrutturazione edilizia, finalizzati al riuso dei manufatti esistenti, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lettere b), c) e d), del testo unico per l’edilizia n. 380/01;
Resta ferma la possibilità di realizzare interventi di manutenzione ordinaria di cui alla lettera a) stesso articolo stesso comma del testo unico suddetto, dandone comunicazione all’Ente Parco.
b)i tracciati stradali interpoderali e le nuove piste forestali previste dai piani di assestamento forestale. E’ vietata in ogni caso la loro impermeabilizzazione.
Art.8
Regime autorizzativo in zona 2
1. Salvo quanto disposto dai precedenti articoli 3 e 5, sono sottoposti ad autorizzazione dell’Ente Parco i seguenti interventi di rilevante trasformazione del territorio:
a)l’apertura di nuove strade destinate ad attività di fruizione naturalistica, i tracciati stradali interpoderali, nonché di quelle che, alla data di entrata in vigore delle presenti norme, siano già state autorizzate da parte delle competenti autorità e per le quali non sia stato dato inizio ai lavori;
b)gli impianti e le opere tecnologici;
c)le opere di bonifica e trasformazione agraria, favorendo, previa intesa con gli assessorati all’agricoltura e all’ambiente della Regione autonoma della Sicilia, le produzioni agricole tipiche del luogo con particolare riguardo a quelle con denominazione d’origine;
d) gli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, finalizzati al riuso dei manufatti esistenti, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lettere c) e d), del testo unico per l’edilizia n. 380/01;
e) la realizzazione degli edifici per i quali, pur in presenza di approvazione definitiva alla data di entrata in vigore delle presenti norme, non si sia ancora proceduto all’avvio dei lavori;
2. Resta ferma la possibilità di realizzare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lettere a) e b), del testo unico per l’edilizia n. 380/01, dandone comunicazione all'ente di gestione.
Art. 9
Regime autorizzativo in zona 3
1. Nelle aree di zona 3 di cui al precedente articolo 1, si applicano comunque le disposizioni contenute negli strumenti urbanistici vigenti. Tutte le opere di trasformazione del territorio sono consentite previo parere obbligatorio dell’Ente Parco. Sono fatti salvi gli accordi di programma stipulati ai sensi della normativa regionale vigente in materia e per i quali siano stati emanati, alla data di entrata in vigore delle presenti norme, i relativi decreti del Presidente della Giunta regionale.
3. L’Ente Parco e la Regione autonoma della Sicilia elaborano e sottoscrivono accordi ed intese finalizzati a rendere compatibili con le finalità del Parco le attività presenti in tale zona, anche mediante l’utilizzo di risorse finanziarie derivanti da piani e programmi regionali, nazionali e comunitari con l’applicazione di quanto disposto dall’articolo 7 della legge 6 dicembre 1991 n. 394 e successive modifiche e integrazioni.
Art. 10
Modalità di richiesta e di rilascio delle autorizzazioni
1. L’eventuale rilascio di autorizzazioni da parte dell’Ente Parco, per quanto disposto dai precedenti articoli 6, 7, 8 e 9 è subordinato al rispetto, da parte del richiedente, della condizione che gli elaborati tecnici relativi alle istanze prodotte siano corredati di tutte le autorizzazioni, i nulla osta, i pareri, comprese le eventuali prescrizioni, da parte degli Enti istituzionalmente competenti per territorio secondo quanto richiesto dalla normativa vigente;
2. L’autorizzazione è rilasciata entro 60 giorni dalla ricezione della documentazione richiesta, completa in ogni sua parte; tale termine potrà essere prorogato, per una sola volta, di trenta giorni per necessità di istruttoria.
Art 11
Sorveglianza
La sorveglianza del territorio di cui al precedente articolo 1 del presente decreto è affidata al Corpo Forestale della Regione autonoma della Sicilia nei modi previsti dall'art. 21 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, come modificato dall'art. 2 comma 32 della legge 9 dicembre 1998, n.426, all'Arma dei Carabinieri ed alle altre Forze di polizia i cui appartenenti rivestano la qualifica di agente o di ufficiale di polizia giudiziaria, ai sensi del codice di procedura penale.
Le nostre considerazioni: La riunione per definire il parco, alla quale hanno preso parte i soggetti di cui al superiore elenco (foglio-firma) è stata convocata quando l'Assessore competente uscente (DI MAURO) si era dimesso ed il successore non era stato ancora nominato.
Logico chiedersi come si possono prendere decisioni così importanti senza l'Assessore competente e solo con i dirigenti a rappresentare la Regione?
Come mai sono state invitate solo alcune (e non tutte) Associazione ambientaliste accreditate ?
Come mai l'associazione "La Voce Eoliana" che ha esteso e presentato la petizione con oltre 4.000 firme di cittadini eoliani maggiorenni, non è stata invitata al tavolo ne dal sindaco, ne dalla Regione nonostante avesse formalizzato espressa richiesta in tal senso?
Perchè la sola associazione Italia Nostra, come si evince dal registro firme, era rappresentata da 3 diverse persone con diritto di parola al tavolo e possibilità autonoma di fare le "osservazioni"?
Le nostre considerazioni: Come mai della nota per le OSSERVAZIONI inviata il 1° di Ottobre anche ad esponenti eoliani non istituzionali (vedi sopra: indirizzi mail) nessuno ne ha ufficialmente parlato (la notizia è venuta fuori qualche settimana dopo) visti i tempi così ristretti?
La delibera del Consiglio Comunale che ribadiva la contrarietà al Parco è stata mai inviata alla Regione, Ministero e organi competenti, come prescritto in Delibera, nonostante siano trascorsi 5 mesi? Sembrerebbe di no!
Che fine ha fatto la promessa del Ministro Prestigiacomo di tenere sull'argomento un consiglio comunale a Lipari con la cittadinanza?
Sono state reperite le risorse in finanziaria per i parchi, come auspicato dal Ministro? Non ci sembra proprio!
E allora, alla luce di recenti avvenimenti, che hanno visto "protagonisti" personaggi di spicco dei parchi italiani che senso ha andare avanti per questa strada?
3) Lo schema definitivo del Decreto Presidente della Repubblica che istituisce il Parco Nazionale. Un documento lungo ma decisamente interessante da consultare anche per comprendere ed approfondire la tematica
D.P.R. istitutivo del Parco e dell’Ente Parco nazionali di……….IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, recante l'istituzione del Ministero dell'ambiente ed in particolare l'art. 5, comma 2, della medesima legge che attribuisce al Ministero dell'ambiente la competenza ad individuare le zone di importanza naturalistica nazionale ed internazionale su cui potranno essere costituiti parchi e riserve naturali;
Vista la legge quadro sulle aree protette 6 dicembre 1991, n. 394, ed in particolare l'art. 1 che ne definisce finalità e ambito di applicazione;
Visto l'art. 77, comma 1 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che, ai sensi dell'art.1, comma 4 lettera c), della legge 15 marzo 1997, n.59, definisce di rilievo nazionale i compiti e le funzioni in materia di parchi naturali attribuiti allo Stato dalla legge 6 dicembre 1991, n.394;
Visto l’art. 35 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 – come modificato dall’art. 3 del decreto legislativo 6 dicembre 2002, n. 287 – che ha istituito il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, trasferendo, tra l’altro, le funzioni ed i compiti già attribuiti al Ministero dell’ambiente;
Considerato che, per effetto dell’art. 1, comma 13 bis, del decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito nella legge 17 luglio 2006, n. 233, la denominazione: “Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare” sostituisce, ad ogni effetto e ovunque presente, la denominazione “Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio”;
premesse relative alla normativa regionale ed europea (riserve, sic e zps, piani paesistici)
………….
Considerato che il tavolo tecnico cui hanno partecipato, con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, gli enti e le amministrazioni interessate al procedimento istitutivo, ha consentito di verificare la presenza sul territorio di valori naturalistici, paesaggistici e storico-culturali di rilievo nazionale ed internazionale meritevoli di gradi di tutela differenziati;
Considerato che l’art. 8, comma 5, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, consente che con il provvedimento istitutivo del parco nazionale siano introdotte misure di salvaguardia anche ad integrazione delle analoghe misure eventualmente adottate ai sensi dell’art. 6 della medesima legge;
Considerato che nell’ambito del suddetto tavolo tecnico sono stati consultati gli enti locali interessati, ai sensi dell'art. 2, comma 5, della legge 9 dicembre 1998, n. 426;
Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del --------------, prot. n. --------------, di trasmissione alla Regione -------- dello schema di decreto di istituzione del Parco nazionale in oggetto e della relativa cartografia, per l'espressione dell'intesa sull'istituzione di tale Parco, in applicazione di quanto disposto nell'art. 2, comma 23, della legge 9 dicembre 1998, n. 426;
Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del -------------, prot. n. ----------------, con la quale si trasmette alla Conferenza Unificata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo schema del decreto istitutivo e la relativa cartografia per l'espressione del parere ai sensi dell'art. 77, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112;
Acquisita l'intesa con la Regione --------- sull'istituzione del Parco nazionale di ……………., espressa con deliberazione del proprio consiglio regionale n. ------ del --------;
Sentita la Conferenza Unificata, ai sensi dell'art. 77, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che in data --------------- ha espresso parere favorevole, Rep. n. --------------, trasmesso al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prot. n. --------- del --------------;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del
su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
DECRETA
Articolo 1
1. E' istituito il Parco nazionale di ……….4. E' istituito l'Ente Parco nazionale di ………. che ha personalità di diritto pubblico ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
previsioni relative alle riserve regionali ….
5. All'Ente Parco nazionale di …….. si applicano le disposizioni di cui alla Legge 20 marzo 1975 n. 70, trovando collocazione nella tabella IV ad essa allegata.
6. Il territorio del Parco nazionale di …… è delimitato in via definitiva dalla perimetrazione riportata nella cartografia ufficiale in scala 1:10.000 e allegata al presente decreto, del quale costituisce parte integrante, depositata in originale presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed in copia conforme presso la Regione -------- e presso la sede dell'Ente Parco nazionale.
7. Nel territorio del Parco, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, fino all'entrata in vigore del Piano del Parco, di cui all'art. 12 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, e successive modificazioni ed integrazioni, si applica direttamente la disciplina di tutela riportata nell' "Allegato A" al presente decreto del quale costituisce parte integrante. Il Piano del Parco, nell'ambito dei compiti e fini assegnati dalla legge citata, terrà conto di quanto stabilito nel presente decreto.
8. La pianta organica dell'Ente Parco è determinata ed approvata entro sessanta giorni dalla data di insediamento del Consiglio Direttivo, osservate le procedure di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e successive modifiche e integrazioni.
Articolo 2
1. Sono organi dell'Ente Parco nazionale di ……..:
a) il presidente;
b) il consiglio direttivo;
c) la giunta esecutiva;
d) il collegio dei revisori dei conti;
e) la comunità del Parco.
2. La nomina degli organi di cui al precedente comma 1 del presente articolo è effettuata secondo le disposizioni e le modalità previste dall'art. 9, commi 3, 4, 5, 6 e 10 della legge 6 dicembre 1991, n.394 come modificato dall'art. 2, comma 24, della legge 9 dicembre 1998, n. 426.
3. Il consiglio direttivo dell'Ente Parco di ……. individua all'interno del territorio del parco la sede legale ed amministrativa dell'ente stesso, entro sessanta giorni dal suo insediamento.
4. L'Ente Parco può avvalersi di personale in posizione di comando, nonché di mezzi e strutture messi a disposizione dalla Regione, dalla Provincia e dagli enti locali, nonché da altri enti pubblici, secondo le procedure previste dalle vigenti disposizioni di legge.
Articolo 3
1. Costituiscono entrate dell'Ente Parco da destinare al conseguimento dei fini istitutivi:
a) i contributi ordinari e straordinari dello Stato;
b) i contributi delle regioni e degli enti pubblici;
c) i finanziamenti concessi dall'Unione Europea;
d) i lasciti, le donazioni e le erogazioni liberali in denaro di cui all'art.3 della legge 2 agosto 1982, n. 512, e successive modificazioni ed integrazioni;
e) eventuali redditi patrimoniali;
f) i canoni delle concessioni previste dalla legge, i proventi dei diritti di ingresso e di privativa, e le altre entrate derivanti dai servizi resi;
g) i proventi delle attività commerciali e promozionali;
h) i proventi delle sanzioni derivanti da inosservanza delle norme regolamentari;
i) ogni altro provento acquisito in relazione all'attività dell'Ente Parco.
2. I contributi ordinari erogati dallo Stato sono posti a carico dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Articolo 4
Fino alla costituzione degli organi dell'Ente Parco di cui all’art. 2, le autorizzazioni previste nella disciplina di tutela di cui all’ “Allegato A” vengono rilasciate dalla Regione ------.
Articolo 5
1. L'Ente Parco può avvalersi, previa stipula di apposita convenzione, degli enti strumentali della Regione, per tutte le attività che dovessero rendersi necessarie per il raggiungimento delle finalità dell'area protetta di cui all'art. 2 dell' “Allegato A”.
Articolo 6
Al fine di favorire il mantenimento, il recupero e lo sviluppo dell’attività agricola tradizionale, il recupero dei nuclei rurali, la creazione di nuova occupazione, saranno attivate opportune forme di incentivazione attraverso le concessioni di sovvenzioni a privati ed enti locali, così come previsto dall'art.14, comma 3, della legge 6 dicembre 1991, n.394.
Articolo 7
A tal fine l’Ente Parco, entro 60 giorni dalla costituzione degli organi, potrà provvedere a trasmettere alla Regione uno schema di accordo di programma, ai sensi dell’art. 2, comma 22, della legge 9 dicembre 1998 n. 426, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1 della predetta legge entro i successivi cinque anni.
Articolo 8
Al fine di promuovere ed incentivare le iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni residenti all’interno del parco, l’Ente Parco può concedere l'uso del proprio nome e del proprio emblema a servizi e prodotti locali che presentino requisiti di qualità e che soddisfino le finalità istitutive del parco.
Articolo 9
Per quanto non specificato nel presente decreto valgono le disposizioni di cui alla legge 6 dicembre 1991, n.394, e successive modificazioni ed integrazioni.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato nella G.U. della Repubblica italiana.
Allegato A
Disciplina di tutela del parco nazionale di ------------Art. 1.
Zonazione interna
Il territorio del Parco nazionale di -------, così come delimitato nella cartografia allegata, è suddiviso nelle seguenti zone:
zona 1, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico, e/o storico-culturale, con inesistente o limitato grado di antropizzazione;
zona 2, di valore naturalistico, paesaggistico, e/o storico culturale, con limitato grado di antropizzazione;
zona 3, di valore paesaggistico e/o storico culturale, con elevato grado di antropizzazione.
Art. 2.
Tutela e promozione per lo sviluppo sostenibile
Nell’ambito del territorio di cui al precedente articolo 1, sono assicurate:
a)la conservazione di specie animali e vegetali, di associazioni vegetali, con particolare riguardo alle direttive 79/409/CEE “Uccelli” e 92/43/CEE “Habitat”, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di processi naturali, di equilibri idraulici ed idrogeologici;
b) la salvaguardia e la valorizzazione di valori paesaggistici del territorio, di testimonianze storiche dell’antropizzazione, di manufatti e sistemi insediativi rurali, di paesaggi;
c) l’applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale idonei a mantenere un’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e artigianali tradizionali;
d) la promozione di attività di educazione e di formazione ambientale, di ricerca scientifica, nonché di attività ricreative compatibili;
e) la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici, superficiali e sotterranei;
f) lo sviluppo delle attività produttive agro-silvo-pastorali e agrituristiche;
Art. 3.
Divieti generali
Sono vietati su tutto il territorio del Parco nazionale le seguenti attività:
a) la cattura, l’uccisione, il danneggiamento e il disturbo delle specie animali, ad eccezione di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio previa autorizzazione dell’Ente Parco. Sono comunque consentiti prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi, necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall’Ente Parco, sulla base di appositi piani di intervento approvati dall’Ente stesso;
b) la raccolta e il danneggiamento della flora spontanea ad eccezione di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio previa autorizzazione dell’Ente Parco. Sono consentiti, anche in attuazione dell’art. 6, comma 1, lettera b), della legge 23 agosto 1993, n. 352, il pascolo e la raccolta di funghi e di altri prodotti della vegetazione spontanea, nel rispetto delle vigenti normative, degli usi civici e delle consuetudini locali;
c) l’introduzione in ambiente naturale non recintato di specie e popolazioni estranee alla flora e alla fauna autoctona;
d)il prelievo di materiali di rilevante interesse geologico e paleontologico, ad eccezione di quello eseguito, per fini di ricerca e di studio, previa autorizzazione dell’Ente Parco;
e) l’apertura e l’esercizio di cave, miniere e discariche, nonché l’asportazione di minerali; la prosecuzione fino ad esaurimento delle autorizzazioni dell’attività di cave, miniere e discariche in esercizio e regolarmente autorizzate, è condizionata al rispetto di specifici piani di coltivazione, dismissione e recupero autorizzati dall’Ente Parco;
f) la realizzazione di opere e di impianti tecnologici che alterino la morfologia del suolo e del paesaggio e gli equilibri ecologici, salvo quanto disposto dall’articolo 8, comma 1, lettera b);
g) l’introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi o di qualsiasi mezzo di distruzione o di cattura se non autorizzata, fatto salvo quanto previsto dall’art. 21, comma 1, lettera g), della legge 11 febbraio 1992, n. 157;
h) il campeggio al di fuori delle aree destinate a tale scopo e appositamente attrezzate; è consentito il campeggio temporaneo appositamente autorizzato in base alla normativa vigente;
i) il sorvolo non autorizzato dalle competenti autorità, secondo quanto espressamente regolamentato dalle leggi sulla disciplina del volo;
j) il transito dei mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, vicinali e dalle piste forestali gravate da servizi di pubblico passaggio, e privato, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per quelli accessori alle attività agro-silvo-pastorali;
k) la costruzione nelle zone agricole di qualsiasi tipo di recinzione, ad eccezione di quelle necessarie alla sicurezza delle costruzioni, degli impianti tecnologici e di quelle accessorie alle attività agro-silvo-pastorali, purché realizzate secondo tipologie e materiali tradizionali, e delle delimitazioni temporanee a protezione delle attività zootecniche;
l) lo svolgimento di attività pubblicitarie al di fuori dei centri urbani, non autorizzate dall’Ente Parco;
m) il danneggiamento e il taglio dei boschi, degli alberi isolati e della macchia mediterranea, ad eccezione degli interventi strettamente necessari alla prevenzione degli incendi e ad eccezione di quanto stabilito dall’art. 6 comma 1, lettera c);
n) la demolizione, il danneggiamento, l’asportazione di parti e l’alterazione tipologica dei manufatti rurali appartenenti alla tradizione storica locale.
Art. 4.
Divieti in zona 1
1.Nelle aree di zona 1 di cui al precedente articolo 1, oltre ai divieti generali di cui all’art. 3, vigono i seguenti ulteriori divieti:
a) la realizzazione di nuovi edifici e il cambio di destinazione d’uso di quelli esistenti;
b) lo svolgimento di attività sportive con veicoli a motore;
c) la realizzazione di opere che comportino la modificazione del regime naturale delle acque, fatte salve le opere necessarie alla difesa del suolo e alla sicurezza delle popolazioni.
d) l’apposizione di cartelli e manufatti pubblicitari di qualunque natura e scopo, con esclusione della segnaletica stradale di cui alla normativa vigente e di quella informativa del parco;
e) la realizzazione di nuove opere di mobilità e di nuovi tracciati stradali, ad eccezione di quanto stabilito dall’articolo 7, comma 1, lettera c);
f) l’utilizzo di fitofarmaci e pesticidi;
per le colture in atto la Regione autonoma della Sicilia, d’intesa con l’Ente Parco, entro un anno dall’istituzione dell’Ente stesso, redigerà un programma di riconversione verso metodi di coltivazione biologica;
g) l’interruzione e l’impermeabilizzazione dei tracciati viari rurali esistenti.
Art. 5
Divieti in zona 2
1.Nelle aree di zona 2 di cui al precedente articolo 1, oltre ai divieti generali di cui all’art. 3, vigono i seguenti ulteriori divieti:
a) l’apertura di nuovi tracciati stradali, ad eccezione di quanto stabilito dall’articolo 8, comma 1, lettera a);
b) la realizzazione di nuovi edifici, salvo quanto disposto all’art. 8, comma 1, lettera e) e lettera f);
c) l’utilizzo di fitofarmaci e pesticidi;
per le colture in atto la Regione autonoma della Sicilia, d’intesa con l’Ente Parco, entro due anni dall’istituzione dell’Ente stesso, redigerà un programma di riconversione verso metodi di coltivazione biologica;
Art. 6
Regime autorizzativo generale
1. Sono sottoposti all’autorizzazione dell’Ente Parco:
a) le opere che comportano modifiche al regime delle acque finalizzate alla difesa del suolo o alla sicurezza delle popolazioni.
b) le opere di mobilità di cui all’articolo 7, comma 1, lettera c) e all’articolo 8, comma 1, lettera a);
c) gli interventi selvicolturali tendenti a favorire il mantenimento e il ripristino dei boschi e della restante vegetazione arborea e arbustiva, nonché i rimboschimenti da effettuarsi in ogni caso con l’impiego di specie autoctone;
d) i piani forestali;
2. L’adozione dei nuovi strumenti urbanistici generali e le loro varianti generali o parziali, per la parte ricadente nel territorio del parco, deve essere preceduta dal parere obbligatorio dell’Ente Parco.
3. Tutti gli interventi e le opere da realizzare nei siti proposti e nelle zone designate ai sensi delle direttive comunitarie 92/43/CEE e 79/409/CEE compresi in tutto o in parte nei confini del Parco nazionale sono sottoposti alla necessaria valutazione d’incidenza ai sensi dell’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica dell’8 settembre 1997 n. 357.
4. Per gli interventi di rilevante trasformazione del territorio che siano in corso d’opera alla data di entrata in vigore delle presenti norme, i soggetti titolari delle opere trasmettono all’Ente Parco, entro e non oltre trenta giorni dalla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, secondo quanto disposto dal successivo art. 10, l’elenco delle opere accompagnato da una relazione dettagliata sullo stato dei lavori e contenente le indicazioni del luogo ove sono depositati i relativi progetti esecutivi. In caso di mancata comunicazione delle informazioni predette, l’Ente Parco provvederà ad ordinare, in via cautelativa, la sospensione dei lavori. Decorsi novanta giorni dalla data di ricevimento di tale documentazione, il parere si intende espresso favorevolmente.
Art. 7
Regime autorizzativo in zona 1
1. Salvo quanto disposto dai precedenti articoli 3 e 4 sono sottoposti ad autorizzazione dell'Ente Parco i seguenti interventi:
a) la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, e la ristrutturazione edilizia, finalizzati al riuso dei manufatti esistenti, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lettere b), c) e d), del testo unico per l’edilizia n. 380/01;
Resta ferma la possibilità di realizzare interventi di manutenzione ordinaria di cui alla lettera a) stesso articolo stesso comma del testo unico suddetto, dandone comunicazione all’Ente Parco.
b)i tracciati stradali interpoderali e le nuove piste forestali previste dai piani di assestamento forestale. E’ vietata in ogni caso la loro impermeabilizzazione.
Art.8
Regime autorizzativo in zona 2
1. Salvo quanto disposto dai precedenti articoli 3 e 5, sono sottoposti ad autorizzazione dell’Ente Parco i seguenti interventi di rilevante trasformazione del territorio:
a)l’apertura di nuove strade destinate ad attività di fruizione naturalistica, i tracciati stradali interpoderali, nonché di quelle che, alla data di entrata in vigore delle presenti norme, siano già state autorizzate da parte delle competenti autorità e per le quali non sia stato dato inizio ai lavori;
b)gli impianti e le opere tecnologici;
c)le opere di bonifica e trasformazione agraria, favorendo, previa intesa con gli assessorati all’agricoltura e all’ambiente della Regione autonoma della Sicilia, le produzioni agricole tipiche del luogo con particolare riguardo a quelle con denominazione d’origine;
d) gli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, finalizzati al riuso dei manufatti esistenti, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lettere c) e d), del testo unico per l’edilizia n. 380/01;
e) la realizzazione degli edifici per i quali, pur in presenza di approvazione definitiva alla data di entrata in vigore delle presenti norme, non si sia ancora proceduto all’avvio dei lavori;
2. Resta ferma la possibilità di realizzare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, così come definiti dall’art. 3, comma 1, lettere a) e b), del testo unico per l’edilizia n. 380/01, dandone comunicazione all'ente di gestione.
Art. 9
Regime autorizzativo in zona 3
1. Nelle aree di zona 3 di cui al precedente articolo 1, si applicano comunque le disposizioni contenute negli strumenti urbanistici vigenti. Tutte le opere di trasformazione del territorio sono consentite previo parere obbligatorio dell’Ente Parco. Sono fatti salvi gli accordi di programma stipulati ai sensi della normativa regionale vigente in materia e per i quali siano stati emanati, alla data di entrata in vigore delle presenti norme, i relativi decreti del Presidente della Giunta regionale.
3. L’Ente Parco e la Regione autonoma della Sicilia elaborano e sottoscrivono accordi ed intese finalizzati a rendere compatibili con le finalità del Parco le attività presenti in tale zona, anche mediante l’utilizzo di risorse finanziarie derivanti da piani e programmi regionali, nazionali e comunitari con l’applicazione di quanto disposto dall’articolo 7 della legge 6 dicembre 1991 n. 394 e successive modifiche e integrazioni.
Art. 10
Modalità di richiesta e di rilascio delle autorizzazioni
1. L’eventuale rilascio di autorizzazioni da parte dell’Ente Parco, per quanto disposto dai precedenti articoli 6, 7, 8 e 9 è subordinato al rispetto, da parte del richiedente, della condizione che gli elaborati tecnici relativi alle istanze prodotte siano corredati di tutte le autorizzazioni, i nulla osta, i pareri, comprese le eventuali prescrizioni, da parte degli Enti istituzionalmente competenti per territorio secondo quanto richiesto dalla normativa vigente;
2. L’autorizzazione è rilasciata entro 60 giorni dalla ricezione della documentazione richiesta, completa in ogni sua parte; tale termine potrà essere prorogato, per una sola volta, di trenta giorni per necessità di istruttoria.
Art 11
Sorveglianza
La sorveglianza del territorio di cui al precedente articolo 1 del presente decreto è affidata al Corpo Forestale della Regione autonoma della Sicilia nei modi previsti dall'art. 21 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, come modificato dall'art. 2 comma 32 della legge 9 dicembre 1998, n.426, all'Arma dei Carabinieri ed alle altre Forze di polizia i cui appartenenti rivestano la qualifica di agente o di ufficiale di polizia giudiziaria, ai sensi del codice di procedura penale.
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