Il depuratore si deve fare, e subito, a Canneto Dentro".
Lo ha ribadito il sindaco Mariano Bruno incontrando stamani i giornalisti locali.
L'urgenza sarebbe dettata dalla necessità di garantire il necessario servizio per la collettività (ancorata ad un vetusto impianto di pretrattamento) e per preservare l'ambiente.
Il sindaco, la sua posizione, l'ha ribadita anche ieri anche al direttivo all'associazione "Per Canneto" e ha spiegato come gli artigiani hanno dato al commissario Pelaggi il "via libera" per la realizzazione dell'opera. Bruno ha anche spiegato che la Direzione Regionale Urbanistica nel corso di una recente riunione si è espressa negativamente per quanto riguarda la realizzazione dell'impianto a Pignataro di fuori e ciò nonostante le indicazioni del Prg ( con tanto di motivazioni del capo dei progettisti prof. Nicola Giuliano Leone). Lo stesso Dru nel corso della riunione, tenutasi alla presenza del sindaco, avrebbe chiaramente fatto emergere l'intenzione di dire no, nella stessa zona, alla realizzazione della centrale elettrica della Sel e dell'aviopista in località Poggio dei Funghi.
Il sindaco, ribadendo che i consiglieri comunali erano a conoscenza sin da luglio 2010, dopo un incontro al Comune con Pelaggi, della localizzazione, ha annunciato un incontro con lo stesso commissario. Incontro che servirà per "proposizioni costruttive e strumentali" e dalle quali potrebbero emergere, di fronte a proposte concrete, delle novità, specie per quanto riguarda gli impianti di sollevamento.
L'INTERVISTA:
Cerca nel blog
sabato 5 febbraio 2011
venerdì 4 febbraio 2011
"Profonda amarezza e grande delusione dopo le dichiarazioni del sindaco sul depuratore". Le riflessioni di Guarino
Dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco in merito al depuratore, da persona che è nata e vive a Canneto da sempre nonché da Consigliere Comunale, provo una profonda amarezza e grande delusione.
Certamente non mi ero illuso dalle dichiarazioni fatte dal Sindaco in occasione del Consiglio Comunale tenutosi a Canneto, imperniate sulla personale autodifesa in merito alla scelta del sito e contestualmente impegnadosi a fare da portavoce alle istanze del Consiglio Comunale presso gli enti preposti (tra l'altro, mi chiedo se la delibera consiliare votata all'unanimità sia stata mai inviata agli enti in indirizzo della stessa e quando?), di fatto non aveva assunto alcun impegno e non aveva sostenuto alcuna tesi, tanto che durante il mio intervento ho ribadito, alla presenza dell'Assessore Giannò (il Sindaco era andato via) quanto fosse opportuno e semplicemente corretto che l'amministrazione si schierasse dalla parte dei cittadini e che deliberasse in tal senso, ovviamente non ottenendo alcuna risposta.
Oggi vedo affidato il pensiero del Sindaco ad una dichiarazione a mezzo stampa, chissa come mai, non ha espresso la propria opinione durante il lungo intervento fatto a Canneto davanti ai cittadini ed al Consiglio Comunale e tranquillamente da buon padre di famiglia non ha fatto presente tutte le sue preoccupazioni per quelle persone che rischiano gravi ripercussioni penali ed economiche a livello personale, (mi piacerebbe conoscere chi sono?).
Non vi è dubbio che chi intralcia in modo non legale si esponga a rischi di varia natura, ma siamo certi che il fare legale sia rispettato da tutte le parti?
Siamo certi tutti coloro che partecipano nelle conferenze di servizio ed esprimono pareri tecnici abbiano titolo e abilitazione necessari per farlo?
Siamo certi che i vincoli naturalistici e paesaggistici dell'area di Monterosa – Pignataro siano diversi dalla localizzazione del depuratore prevista nell'isola di Vulcano per cui intoccabili?
Siamo sicuri che le scelte dei siti non siano frutto di una strategia che parte da lontano, per esempio dalla bocciatura del sito durante la valutazione d'incidenza ambientale del piano regolatore generale, ritenendola elemento trascurabile tanto da non pubblicarla direttamente sulla gazzetta ufficiale della Regione Sicilia, come altre opere ma obbligando chiunque a doversi recare a Palermo (G.U.R.S. N°17 del 09/04/2010) e dopo qualche mese determinarsi con l'attuale sito?
Siamo certi che il posizionamento delle vasche di sollevamento non comporterà la chiusura delle attività commerciali e turistiche site nelle vicinanze per via dei cattivi odori?
Si può continuare all'infinito, ma sono curioso di conoscere le motivazioni per le quali il Consiglio Comunale e i cittadini di Canneto debbano subire per la vita una tale nefandezza, in nome dei soldi del finanziamento? Non sono d'accordo, già nella mia fantasia immagino queste somme di danaro come degli alimenti andati a male e fortemente maleodoranti.
Per il momento mi fermo, voglio approfondire per cercare di darmi delle risposte, che ovviamente renderò note a tutta la cittadinanza.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
Canneto. La locale associazione chiede intervento per pulizia pozzetti e rimozione detriti
Al Signor Sindaco con delega ai Lavori Pubblici
del Comune di Lipari
Al Signor Vice-Sindaco
del Comune di Lipari
Al Dirigente del 4° Settore
e Comandante del Corpo di Polizia Municipale
del Comune di Lipari
Al Dirigente del 3° Settore
del Comune di Lipari
Oggetto: Rimozione detriti e pulizia pozzetti strade di Canneto.-
--------------------------------------------------------------------------------
A distanza ormai di diversi giorni dalle piogge intense che hanno interessato il nostro comprensorio, si rende necessario un immediato intervento per ripulire e ripristinare la funzionalità dei pozzetti con grata per il deflusso delle acque meteoriche collocati lungo la sede stradale della Via Cesare Battisti, della Marina Garibaldi e dei vari vicoli onde scongiurare, in caso di forti precipitazioni, il ripetersi dei problemi, dovuti al conseguente allagamento delle strade, che hanno causato non pochi inconvenienti ai cittadini per le pozzanghere venutesi a formare dal mancato e/o difficoltoso deflusso delle acque piovane.-
Nell’immediatezza, urge un intervento nella Piazza San Cristoforo per manutenzionare tutti i pozzetti con grata in quanto, come si evince dalla documentazione fotografica allegata, la Piazza resta allagata anche per diversi giorni poiché il solo effetto della naturale evaporazione non è sufficiente ad eliminare, in poco tempo, la notevole quantità di acqua stagnante che, ovviamente, comporta non pochi disagi sia alla circolazione pedonale che a quella autoveicolare.-
Certi di un Vostro tempestivo intervento, speriamo risolutore, ringraziamo e porgiamo distinti saluti.
Associazione “Per Canneto”
Il Presidente
Antonino Giardina
Depuratore. Riunione ieri a Canneto. In cantiere una serie di iniziative
Comunicato
Ieri, nel pomeriggio, si è tenuta a Canneto una riunione in merito alla problematica relativa alla collocazione del depuratore dell'isola di Lipari, nella località di Canneto dentro.-
Alla riunione erano presenti i rappresentanti dei comitati di Canneto, Serra e Pirrera, alcuni cittadini ed operatori turistici, diversi tecnici ed il rappresentante della Codacons.-
Nel corso dell'incontro è stato fatto il punto della situazione e sono state assunte delle decisioni in merito ad iniziative che saranno intraprese nei prossimi giorni anche in virtù dell'assemblea pubblica del 30/01/2011 tenutasi a Canneto ed alla posizione del Sindaco di Lipari manifestata di recente, con affermazioni
a mezzo stampa.-
In rappresentanza dei Comitati Cittadini
L'Associazione Per Canneto
Il Presidente
Antonino Giardina
Sabatini, il sindaco Bruno e........
Mi ero ripromesso di non parlare e scrivere più del sindaco di Lipari, oramai politicamente finito (come un cero votivo che si è consumato quasi completamente), visto che manca poco più di un anno alle elezioni, ed in politica si sa, un anno e come se fosse un mese.-
In questi anni ho guardato e studiato il suo atteggiamento, ho capito che quando urla sa di avere torto, che quando si allontana da una discussione va solo ad informarsi, che quando tace con l’occhio torvo sta cercando di ricordare e di riordinare le idee in qual momento non molto chiare.-
E’ anche una strana persona il sindaco di Lipari che non rispetta tutti gli uomini, quelli forti perché non si fanno sopraffare dalla sua personalità, quelli deboli perché si lasciano sfruttare ed umiliare.-
In questi anni di sua amministrazione ho assistito a repentini atteggiamenti da vero voltagabbana, oggi a favore all’istituzione del parco, un’ora dopo contro l’istituzione del parco a secondo l’interlocutore che ha davanti.-
Per essere attuali, ieri si dichiarava fedele alla volontà del Consiglio Comunale sulla collocazione del depuratore, oggi fervido sostenitore delle scelte sue, del dott. Domenico Russo, dell’arch. Biagio de Vita e per ultimo del Commissario Pelaggi.-
Perché ultimo il Commissario Pelaggi?
Perché quel sito, diciamo la verità, è stato scelto dai suddetti signori e quindi una volta accompagnato sui luoghi, il dott. Pelaggi ha solo condiviso la scelta dell’amministrazione e dei suoi tecnici.-
Adesso il sindaco, ribaltando ancora una volta il suo precedente annuncio, si dichiara favorevole alla localizzazione del depuratore a Canneto Dentro, un’affermazione che ha il sapore della ripicca contro la volontà popolare e del Consiglio Comunale.-
Forse il sindaco di Lipari, come Cicerone pensa: mi odino pure, purché mi temano,
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale Nuovo Giorno
Questo sarebbe il "Porto" di Lipari con lo scirocco (di Giansanto Lo Giusto)
Queste belle foto scattate da Salvatore Calenda in questi ultimi giorni, documentano in modo eloquente la situazione nel "Porto" di Sottomonastero a Lipari durante una sciroccata di media intensità.
In questo caso la direzione del vento è da est-sud-est ovvero levante e scirocco, le onde non superano il metro di altezza, eppure il beccheggio dell'aliscafo durante il tentativo di attracco fa paura, certamente...perchè in un "vero" porto le onde sono al massimo di 30 cm. cioè ...non ci sono. Infatti Sottomonastero non è un porto è un molo di attracco non protetto dal mare ma solo da terra, è cioè praticabile in sicurezza solo quando il vento soffia da terra, da ovest; eppure ci si ostina a considerarlo un porto ed a spendere inutilmente denari per costruire nuove opere marittime non protette dal mare.
Wikipedia così definisce un porto commerciale "Un porto commerciale è di regola costituito da molte strutture:
• I moli esterni, in genere protetti da blocchi di cemento o da grandi pietre frangiflutti sul lato verso il mare, per proteggere l'interno dalle onde. La protezione può essere fornita in alternativa da una diga foranea.
• I moli interni e le banchine per attraccare le navi e consentire di salire e scendere o caricare e scaricare.
• I fari, uno .....
Noi quindi a Sottomonastero abbiamo un "mezzo" porto, ci sono solo i moli interni (quelli esistenti e quelli di progetto) e la banchina; per gli alti fondali mancano i moli esterni, quelli più importanti, che proteggono lo specchio acqueo interessato a tutte le operazioni tipiche del porto, è come avere una casa senza il tetto e continuiamo a discutere di... moli interni che devono anche essere barriere frangiflutto, megaporti, opere faraoniche sulle coste.....
Ma è un vizio tutto nostrano quello di "menare il can per l'aia" costringendo quello che comunemente viene chiamato "popolo che decide" ad essere un insieme di ignoranti in materia ai quali propinare, anche con paroloni tecnici astrusi, interessati discorsi, oscuri ed inconcludenti che offendono l'intelligenza e l'esperienza soprattutto dei tanti isolani che per mare lavorano e del mare vivono?
E' talmente evidente per chiunque, anche non esperto del settore, che se non viene costruita una barriera al mare al largo, qualsiasi opera a terra non è protetta ed è inservibile quando il maltempo viene da quella direzione; è altrettanto evidente che i progetti che si vogliono realizzare non risolvono assolutamente in questo senso il problema di Sottomonastero e dei trasporti marittimi pubblici, soprattutto quelli a mezzo navi traghetto, difatti i "muraglioni di cemento" previsti servono solo a proteggere limitate aree sottocosta per ospitare il naviglio da diporto.
Ed il Porto Commerciale? ... la nostra "Porta d'ingresso" per la gente, le merci e tutto ciò che ci è necessario per la nostra vita e le nostre attività?... Sempre in balia del tempo? ...Ed i turisti, i proprietari delle barche all'ormeggio nei "futuri marinas", arriverebbero sempre solo col bel tempo? ...Tutto questo cemento gettato sulla costa alla fine a che servirebbe?
La baia di Lipari è già per 2/3 un porto naturale, alla sua estremità nord il Monte Rosa fa da barriera al vento ed al mare da nord-nord-est, i bassi fondali di Pignataro e dell'adiacente zona di Bagnamare consentirebbero l'agevole costruzione di un lungo molo foraneo a protezione di una darsena sufficientemente capace per ospitare il naviglio da diporto, da pesca ed il Terminal degli aliscafi che lì sì potrebbero operare con qualunque tempo.
Per le navi traghetto la soluzione è più complessa per l'ampio spazio di manovra necessario, ma esistono anche i frangiflutti galleggianti, ancorabili a fondali anche di notevole altezza; per le modeste onde di scirocco e levante assolverebbero egregiamente la funzione protettiva ad un costo di poco superiore al cemento con ridottissimo impatto ambientale sia di superficie che subacqueo.
Non ci vorrebbe molto per avere finalmente il Porto che Lipari si merita per quello che Lipari e le Eolie "sono", gli studi sono già stati fatti da anni, i tempi sono maturi, basterebbe essere più realisti e determinati, che vuol soprattutto dire: apri gli occhi e guardati attorno!
In questo caso la direzione del vento è da est-sud-est ovvero levante e scirocco, le onde non superano il metro di altezza, eppure il beccheggio dell'aliscafo durante il tentativo di attracco fa paura, certamente...perchè in un "vero" porto le onde sono al massimo di 30 cm. cioè ...non ci sono. Infatti Sottomonastero non è un porto è un molo di attracco non protetto dal mare ma solo da terra, è cioè praticabile in sicurezza solo quando il vento soffia da terra, da ovest; eppure ci si ostina a considerarlo un porto ed a spendere inutilmente denari per costruire nuove opere marittime non protette dal mare.
Wikipedia così definisce un porto commerciale "Un porto commerciale è di regola costituito da molte strutture:
• I moli esterni, in genere protetti da blocchi di cemento o da grandi pietre frangiflutti sul lato verso il mare, per proteggere l'interno dalle onde. La protezione può essere fornita in alternativa da una diga foranea.
• I moli interni e le banchine per attraccare le navi e consentire di salire e scendere o caricare e scaricare.
• I fari, uno .....
Noi quindi a Sottomonastero abbiamo un "mezzo" porto, ci sono solo i moli interni (quelli esistenti e quelli di progetto) e la banchina; per gli alti fondali mancano i moli esterni, quelli più importanti, che proteggono lo specchio acqueo interessato a tutte le operazioni tipiche del porto, è come avere una casa senza il tetto e continuiamo a discutere di... moli interni che devono anche essere barriere frangiflutto, megaporti, opere faraoniche sulle coste.....
Ma è un vizio tutto nostrano quello di "menare il can per l'aia" costringendo quello che comunemente viene chiamato "popolo che decide" ad essere un insieme di ignoranti in materia ai quali propinare, anche con paroloni tecnici astrusi, interessati discorsi, oscuri ed inconcludenti che offendono l'intelligenza e l'esperienza soprattutto dei tanti isolani che per mare lavorano e del mare vivono?
E' talmente evidente per chiunque, anche non esperto del settore, che se non viene costruita una barriera al mare al largo, qualsiasi opera a terra non è protetta ed è inservibile quando il maltempo viene da quella direzione; è altrettanto evidente che i progetti che si vogliono realizzare non risolvono assolutamente in questo senso il problema di Sottomonastero e dei trasporti marittimi pubblici, soprattutto quelli a mezzo navi traghetto, difatti i "muraglioni di cemento" previsti servono solo a proteggere limitate aree sottocosta per ospitare il naviglio da diporto.
Ed il Porto Commerciale? ... la nostra "Porta d'ingresso" per la gente, le merci e tutto ciò che ci è necessario per la nostra vita e le nostre attività?... Sempre in balia del tempo? ...Ed i turisti, i proprietari delle barche all'ormeggio nei "futuri marinas", arriverebbero sempre solo col bel tempo? ...Tutto questo cemento gettato sulla costa alla fine a che servirebbe?
La baia di Lipari è già per 2/3 un porto naturale, alla sua estremità nord il Monte Rosa fa da barriera al vento ed al mare da nord-nord-est, i bassi fondali di Pignataro e dell'adiacente zona di Bagnamare consentirebbero l'agevole costruzione di un lungo molo foraneo a protezione di una darsena sufficientemente capace per ospitare il naviglio da diporto, da pesca ed il Terminal degli aliscafi che lì sì potrebbero operare con qualunque tempo.
Per le navi traghetto la soluzione è più complessa per l'ampio spazio di manovra necessario, ma esistono anche i frangiflutti galleggianti, ancorabili a fondali anche di notevole altezza; per le modeste onde di scirocco e levante assolverebbero egregiamente la funzione protettiva ad un costo di poco superiore al cemento con ridottissimo impatto ambientale sia di superficie che subacqueo.
Non ci vorrebbe molto per avere finalmente il Porto che Lipari si merita per quello che Lipari e le Eolie "sono", gli studi sono già stati fatti da anni, i tempi sono maturi, basterebbe essere più realisti e determinati, che vuol soprattutto dire: apri gli occhi e guardati attorno!
Giansanto Lo Giusto
Iscriviti a:
Post (Atom)