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sabato 5 marzo 2011

Depuratore. Le riflessioni di Luca Chiofalo

La "questione" depuratore non riguarda solo Canneto. Concerne la trasparenza e la regolarità degli atti amministrativi, la difesa del diritto della popolazione a partecipare alle scelte programmatiche più importanti e a non subire imposizioni potenzialmente deleterie. é, insomma, una "questione" di principio e di sostanza...
Ho assistito all'incontro sull'argomento depuratore, tenutosi al palazzo dei congressi, con il commissario delegato all'emergenza (infinita) Pelaggi, provando, come credo tutta la sala, un' avvilente sensazione di impotenza. La difficoltà è divenuta anche solo comunicare e confrontarsi, con i "poteri" e le istituzioni ferme sulle loro posizioni e la popolazione esasperata e smarrita dall'impossibilità di far valere le proprie (ragionevoli) istanze.  Poco chiaro mi è parso l'iter per giungere alla scelta contestata, farragginose le motivazioni a sostegno della soluzione "Canneto dentro" rispetto a quella prospettata e decisa in precedenza; tanto che fa capolino la solita, spiacevole, sensazione che ci sia, dietro la "querelle", troppa "politica all'eoliana" e poca cura degli interessi collettivi.
Quale possa essere la soluzione per conciliare gli stringenti obblighi ambientali che la legge ci impone e il "sacrosanto" diritto della popolazione a dissentire da scelte che ritiene sbagliate, non è facile prevedere. Lungi da me la volontà di discutere questioni tecniche, spero prevalga il buonsenso e mi permetto di sostenere che tale, palese e trasversale dissenso dovrebbe indurre chi rappresenta la popolazione Eoliana ad una più attenta analisi delle "possibilità" e, per il futuro, ad un maggiore coinvolgimento della comunità nella maturazione delle scelte più "impegnative"...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

IL DUBBIO di Nando Bianchi

La richiesta che ultimamente compare spesso nel giornale  online, rivolta al Sindaco,è sapere da che parte sta e ,vedo anche, che è una richiesta che assilla in  molti. Allora, mi è venuto un dubbio. Ma se sino ad ora, nonostante l’aria "riscaldata" come non  si vedeva da tempo dalle nostre parti ,non si è messo in testa al
movimento del NO a Canneto dentro, allora vuol dire chiaramente che è a  favore
A meno che, visto la ricorrenza, non venga fuori dicendo: Ah Ah ci siete cascati tutti……………..era uno scherzo di Carnevale.
Ciao Nando

Carnevale 2011. Seconda Serata. E' stata una grande Festa. (18 di 20 puntate)











Carnevale 2011. Seconda Serata. E' stata una grande Festa. (17 di 20 puntate)











Acquacalda "la dimenticata" E partono le denunce .Filmato del CASTA

FRATELLI D'ITALIA...FRATELLI DI LIPARI
Fervono, in questi giorni, le iniziative per celebrare i 150 anni dell'UNITA' D'ITALIA.
Tuttavia la cronaca quotidiana, a mio sommesso avviso, non evidenzia forti aneliti di fratellanza e di comunità d'intenti da parte di "alcuni Fratelli d'Italia" e rende sempre più difficile trovare punti di comune interesse tra i "fratelli bolzanini" e quelli di Lampedusa e meno ancora tra i laboriosi, incorruttibili, perfetti "padani" e gli sfaccendati, malavitosi, questuanti "meridionali". Tutto sarà risolto dalla forza cementante quella parte del Bel Paese meno bagnata dal mare?
D'altra parte, quale profondo sentimento potrebbe annullare, o quanto meno limitare, la forte "disunità" che regna sovrana non solo tra regioni storicamente diverse tra loro, ma anche tra città di una stessa ragione, cittadini di una stessa città, di uno stesso paese, di una stessa frazione?
Un esempio? Lipari e le sue frazioni!
Tralascio volutamente i "dissapori" che quotidianamente si riscontrano fra borghi e frazioni, per soffermarmi ovviamente su quanto accade nella nostra negletta, inapprezzata eppur bellissima Acquacalda.
Ho avuto modo di constatare, particolarmente in questi tre anni di vita del Comitato, quanto profondi siano i sentimenti di diffidenza, invidia, intolleranza, egoismo che si manifestano in parte del paese e non solo nei confronti della nostra associazione.
Accade così che, ahimè frequentemente, le iniziative inerenti alla nostra attività associativa, rivolte al benessere di tutto il borgo, vengano sminuite, criticate, osteggiate dall'atteggiamento negativo di taluni personaggi.
Ci vediamo così costretti a combattere su più fronti, come se non bastasse confrontarsi con la vergognosa inerzia delle autorità.
A questo punto, penso che sia appena il caso di ribadire, a favore di chi proprio non vuole comprendere, casa è, o meglio non è il C.A.S.T.A.:
- NON E' un clan ristretto nè una società segreta o massonica;
- NON E' un centro di potere;
- NON E' un comitato elettorale;
- NON E' una fonte di arricchimento;
- NON E' un covo di dissennati contestatori, nichilisti, affossatori dello sviluppo territoriale;
- NON E' una vetrina per mettersi in mostra.
Ogni componente del Direttivo profonde tutte le proprie energie intellettive, materiali, temporali solo ed esclusivamente a favore dell'auspicabile miglioramento delle condizioni di vita e di benessere dell'intera frazione.
Come si può pensare che boicottiamo lo sviluppo turistico del paese? Che abbiamo la forza di bloccare una gara pubblica e la conseguente esecuzione dei lavori? Che vogliamo intralciare l'attività dell'Amministrazione Comunale e che il paese è in queste condizioni pietose perchè abbiamo offeso alcuni massimi esponenti della suddetta amministrazione?
Attraverso un'attenta documentazione, riportata su DVD, abbiamo ritenuto opportuno, non certo per stupido masochismo o per vacuo esibizionismo, informare gli Enti Competenti, la Magistratura Ordinaria e Contabile, la Stampa e coloro che ancora dubitano del reale disastro ambientale che ci terrorizza.
E tale disastro è imputabile al Comitato? L'inerzia, il disinteresse, il livore di alcuni componenti le varie Amministrazioni, dei Ministeri preposti è imputabile al Comitato? I lavori iniziati e poi sospesi sono da imputare al comitato? I soldi pubblici (e quindi anche i nostri) non oculatamente spesi; i fantomatici tanti finanziamenti (di cui tanto si autocelebra il nostro Sindaco) mai visti concretizzarsi in opere, anche ciò è da imputare al Comitato?
La grande colpa di cui ci si può accusare è che abbiamo il coraggio di esprimere a gran voce il nostro dissenso su fatti inconfutabili, senza remore, senza alcuna sudditanza, senza umilianti visite o frasi bisbigliate, senza ammiccamenti ad alcun politicante o potente di turno, senza alcun motivo di interesse o ambizione personale.
Se tutto ciò costituisce reato, siamo orgogliosamente colpevoli ed ostinatamente decisi a portare avanti questa battaglia con l'unica arma a nostra disposizione: la denuncia alla pubblica opinione del comportamento di chiunque non voglia riconoscere il nostro sacrosanto diritto di vivere civilmente.
Mi duole credere che quanto esposto possa considerarsi motivo di divisione.
Come sarebbe bello urlare viva l'unità d'Italia, di Lipari, di Acquacalda.
Enzo Mottola
Presidente Comitato C.A.S.T.A.
IL VIDEO REALIZZATO DAL CASTA DI ACQUACALDA

Carnevale 2011. Seconda Serata. E' stata una grande Festa. (16 di 20 puntate)









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