La "questione" depuratore non riguarda solo Canneto. Concerne la trasparenza e la regolarità degli atti amministrativi, la difesa del diritto della popolazione a partecipare alle scelte programmatiche più importanti e a non subire imposizioni potenzialmente deleterie. é, insomma, una "questione" di principio e di sostanza...
Ho assistito all'incontro sull'argomento depuratore, tenutosi al palazzo dei congressi, con il commissario delegato all'emergenza (infinita) Pelaggi, provando, come credo tutta la sala, un' avvilente sensazione di impotenza. La difficoltà è divenuta anche solo comunicare e confrontarsi, con i "poteri" e le istituzioni ferme sulle loro posizioni e la popolazione esasperata e smarrita dall'impossibilità di far valere le proprie (ragionevoli) istanze. Poco chiaro mi è parso l'iter per giungere alla scelta contestata, farragginose le motivazioni a sostegno della soluzione "Canneto dentro" rispetto a quella prospettata e decisa in precedenza; tanto che fa capolino la solita, spiacevole, sensazione che ci sia, dietro la "querelle", troppa "politica all'eoliana" e poca cura degli interessi collettivi.
Quale possa essere la soluzione per conciliare gli stringenti obblighi ambientali che la legge ci impone e il "sacrosanto" diritto della popolazione a dissentire da scelte che ritiene sbagliate, non è facile prevedere. Lungi da me la volontà di discutere questioni tecniche, spero prevalga il buonsenso e mi permetto di sostenere che tale, palese e trasversale dissenso dovrebbe indurre chi rappresenta la popolazione Eoliana ad una più attenta analisi delle "possibilità" e, per il futuro, ad un maggiore coinvolgimento della comunità nella maturazione delle scelte più "impegnative"...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.