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martedì 9 agosto 2016

Oggi per i Pomeriggi culturali del Centro Studi, Beppe Cardile presenta i suoi ultimi tre libri

Pomeriggi Culturali Eoliani 
Lipari gialla 
Martedì 9 agosto alle ore 19, nei giardini del Centro Studi di Via Maurolico, lo scrittore Beppe Cardile presenta i suoi ultimi tre libri: La bambina rapita, Aragona e l’Organo di Eolo, Aragona e i fatti di Filicudi. 
Eventi tratti dalla cronaca degli anni ‘70/80 e luoghi reali dell’arcipelago eoliano si intrecciano a personaggi e vicende di fantasia nelle tre nuove indagini del maresciallo dei Carabinieri di Lipari, già protagonista di sette suoi romanzi. 
Percorrono insieme all’autore il confine fra storia e invenzione, archeologia e mistero, Gianni Iacolino, Maria Clara Martinelli e Flavia Grita, autrice del documentario Il maggio di Filicudi.

lunedì 8 agosto 2016

Disagi diporti alle Eolie: LNI Catania offre consulenza gratuita a Sindaci e Regione

La Lega Navale Italiana, Sezione di Catania, per assistere i diportisti in una delle zone più turistiche e ricercate della Regione Siciliana ha girato per due settimane circa le Isole Eolie a caccia di problematiche e difficoltà che rovinano l’esperienza dei turisti nell’arcipelago eoliano.
<<Al termine di questa indagine – afferma Domenico Nicotra, Presidente della LNI Sez. di Catania – abbiamo inviato una lettera ai sindaci dei comuni interessati e al Presidente della Regione Sicilia, in cui rappresentiamo dettagliatamente tutti i disagi che i diportisti incontrano approdando alle Isole Eolie>>.
<< Non possiamo permettere – prosegue Nicotra - che le difficoltà create da pochi siano da intralcio per la comunità, l’economia e l’ecosistema locale, per cui abbiamo offerto pure una consulenza gratuita ai sindaci per fronteggiare e risolvere problematiche come: difficoltà d’approdo, carenza di servizi, approdi irregolari e costi esorbitanti del tutto ingiustificati>>.
<< Come sempre la LNI, anche attraverso le sue Sezioni locali, è attiva – conclude il Presidente - per la tutela dei diportisti e per la loro assistenza nelle acque nazionali >>

Pietro Novelli per un guasto ai motori salta S.Marina, Lipari e Vulcano. Passeggeri a "velocità da crociera" arriveranno a Milazzo

Per un guasto ad uno dei motori - così sarebbe stato riferito ai passeggeri - il traghetto Novelli, proveniente da Alicudi e Filicudi, dopo aver effettuato lo scalo di Rinella, sta "puntando" diretto su Milazzo, saltando gli scali di S.M. Salina, Lipari e Vulcano. 
Ai passeggeri, ovviamente "inviperiti" per l'imprevista "crociera" è stato comunicato che ad attenderli a Milazzo vi sarà la nave della NGI che li riporterà, seppure stanotte, a quella che era la loro destinazione originaria (una famiglia a S.M. Salina; sei persone a Lipari; 1 a Vulcano). A Lipari doveva sbarcare anche un mezzo
. In attesa di riparare il guasto il Novelli, presumibilmente, uscirà dai collegamenti e come accade – così da quando è subentrata SNS- sarà certamente sostituito da altro mezzo.
Aggiornamento - Apprendiamo che problemi che vi sono stati anche per l'aliscafo che alle 16 e 35 doveva partire da Stromboli. Per alcuni passeggeri coincidenze saltate e "soggiorno obbligato" a Lipari
In un comunicato Libertylines si scusa con i propri passeggeri per i ritardi accumulati nella giornata odierna e causati dalla contemporanea  avaria  degli aliscafi Natalie M. e Mirella, in partenza nel pomeriggio da Messina e diretti a Lipari. La società ha riprotetto i circa 250 passeggeri che dovevano raggiungere le Eolie con un ulteriore mezzo veloce messo immediatamente a disposizione.
Pur se con ritardo, il viaggio dei passeggeri in partenza da Messina è stato quindi garantito con arrivo nel porto di Lipari come previsto.  

Libertylines, consapevole dei disagi causati dal doppio ed imprevisto guasto tecnico,  ritiene opportuno scusarsi con chi, nella giornata odierna, ha subito ritardi sulle diverse linee certi che quanto verificatosi  segni solo una giornata negativa che chiaramente non avrà modo di ripetersi in futuro

Referendum, via libera dalla Cassazione. Cosa cambia con la riforma

Con il via libera della Corte di Cassazione al referendum costituzionale, gli italiani in autunno saranno chiamati ad esprimere il loro voto sulla riforma. Con un sì o un no ad un unico quesito, potranno approvare o respingere il ddl Boschi, approvato in via definitiva ad aprile, che modifica la parte seconda della Carta.
Stop al bicameralismo perfetto, nuovo Federalismo, abolizione definitiva di Province e Cnel. Sono questi i pilastri della riforma costituzionale, che non tocca i poteri del governo

CAMERA - Sarà l'unica a votare la fiducia. I deputati restano 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi.
SENATO - Continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avrà competenza legislativa piena solo su riforme e leggi costituzionali. Per quanto riguarda le leggi ordinarie, potrà chiedere alla Camera di modificarle, ma Montecitorio non sarà tenuta a dar seguito alla richiesta. Se però si tratta di una legge che riguarda il rapporto tra Stato e Regioni, l'assemblea di Montecitorio può respingere la richiesta di modifica solo a maggioranza assoluta.
LEGITTIMAZIONE POPOLARE - Saranno i cittadini, al momento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori.
SENATORI-CONSIGLIERI - I 95 senatori saranno ripartiti tra le Regioni in base al loro peso demografico. Uno per ciascuna Regione dovrà essere un sindaco
IMMUNITÀ - I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati. Non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l'autorizzazione del Senato.
FEDERALISMO - Sono abolite le materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni e tornano allo Stato alcune competenze come energia e infrastrutture strategiche. Inoltre, su proposta del governo, la Camera potra' approvare leggi anche nei campi di competenza delle Regioni, "quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell'interesse nazionale".
VOTO IN DATA CERTA - I Regolamenti parlamentari dovranno indicare un tempo certo per il voto dei ddl del governo; vengono introdotti limiti al governo sui contenuti dei decreti legge.
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - Lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori. Per i primi tre scrutini per l'elezione occorreranno i due terzi dei componenti del Parlamento, dal quarto si scenderà ai tre quinti; dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti.
CORTE COSTITUZIONALE - Dei 15 giudici Costituzionali, 3 saranno eletti dalla Camera e 2 dal Senato.
REFERENDUM - Ci sarà un quorum più basso per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anziché 500.000: per renderlo valido basterà la metà dei votanti delle ultime elezioni politiche, anziché la metà di tutti gli elettori.
REFERENDUM PROPOSITIVI - Vengono introdotti con la riforma; una legge ordinaria ne stabilirà le modalità di attuazione.
DDL DI INIZIATIVA POPOLARE - Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa popolare. Però i regolamenti della Camera dovranno indicare tempi precisi di esame, clausola che oggi non esiste.
LEGGE ELETTORALE - Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Corte Costituzionale su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie c'è anche la possibilità di ricorso preventivo in questa legislatura, quindi anche sull'Italicum.
PROVINCE - Vengono cancellate dalla Costituzione, atto necessario per abrogarle definitivamente.
CNEL - Abrogato il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, organo costituzionale secondo la Carta del 1948.

I ringraziamenti delle famiglie La Greca e Travia

TARTAWORLD. Parte la campagna di sensibilizzazione per la tutela e la salvaguardia delle tartarughe marine

COMUNICATO STAMPA
Prende il via anche in Sicilia la campagna di informazione e sensibilizzazione del progetto TartaLife, TartaWorld, che oggi arriva a Lampedusa e Linosa. Una campagna destinata ai turisti, ai residenti, alle amministrazioni locali e che vuole far conoscere i tanti pericoli che minacciano la sopravvivenza delle tartarughe marine e far comprendere come sia necessario introdurre adeguate misure per la loro tutela. L’iniziativa è promossa dal Comune di Lampedusa e dall’Area Marina Protetta Isole Pelagie, già partner del progetto, in la collaborazione della società Cooperativa Green Life, Marevivo e WW e si dividerà in 130 eventi informativi e promozionali. A curare gli appuntamenti negli hotel, nelle riserve naturali, nei centri cittadini, nelle scuole e nei parchi ci saranno tre giovani biologi ed esperti di tartarughe. Le speciali lezioni saranno dedicate e aperte a tutti, con particolare attenzione al mondo dei pescatori. Saranno loro i principali alleati in questa azione di salvaguardia della vita delle tartarughe che spesso restano impigliate tra le loro reti.

IL PROGETTO
Nel 2013 la Comunità Europea ha finanziato il Progetto TartaLife – “Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale”, promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare e che vuole affrontare la complessa problematica della mortalità delle tartarughe marine. La mortalità è dovuta alle catture accidentali e per questo il progetto metterà in campo fino al 2018 azioni pianificate per sensibilizzare al tema.
Il progetto si realizza grazie alla sinergia tra CNR-ISMAR (ente capofila) e gli altri partner, ovvero Provincia Regionale di Agrigento (oggi Libero Consorzio Comunale), Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea, CTS, AMP Isole Egadi, Legambiente, AMP Isole Pelagie (Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa) e Consorzio UNIMAR.

GLI EVENTI INFORMATIVI A LAMPEDUSA E LINOSA
Nelle due isole siciliane gli eventi saranno organizzati nelle spiagge, negli hotel, nel centro cittadino, negli hotel, nelle scuole, nei centri di recupero tartarughe, nei parchi e nelle riserve, nei centri d’accoglienza dell’Area Marina Protetta di Lampedusa e Linosa. E poi anche nella sede delle associazioni di pescatori, destinatari privilegiati di questa campagna. Perché sono loro i principali alleati per il salvataggio delle tartarughe che accidentalmente finiscono nelle loro reti da pesca.
I biologi spiegheranno le specificità biologiche  del Mediterraneo e della sua  biodiversità, dando risalto all’importanza di preservare gli ecosistemi per la salvaguardia dell’intero pianeta. Con le loro lezioni, cercheranno di alimentare la nascita di buone regole comuni  di rispetto dell’ambiente e della sua popolazione, i principi di cittadinanza operosa e la presa di coscienza per dare il via al cammino educativo che conduce al rispetto e alla tutela delle risorse naturali.

I DATI
Nel Mediterraneo, ogni anno, sono oltre 130 mila le tartarughe marine della specie tartaruga Caretta caretta che rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori
Circa 70.000 abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada, oltre 40.000 restano intrappolate nelle reti a strascico e circa 23.000 in quelle da posta per un totale di 133.000 catture con oltre 40.000 casi di decesso. E se si considerano tutti i pescherecci comunitari e le migliaia di piccole imbarcazioni da pesca che operano nei paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, si arriva più probabilmente a una stima di 200 mila catture e circa 70 mila decessi (Fonte: http://www.tartalife.eu). Le tartarughe non sono il diretto bersaglio dell’attività di pesca: esse vengono accidentalmente catturate a causa della scarsa selettività degli attrezzi!
Il fenomeno, meglio noto a livello mondiale con il nome di bycatch, è in parte contenuto dalle iniziative di molti pescatori che cercano di mettere in salvo le tartarughe, affidandole ai Centri di Recupero presenti lungo le coste italiane. Purtroppo è anche molto frequente la mortalità post cattura delle tartarughe marine a causa della mancanza di queste strutture e di dotazioni adeguate, con personale specializzato in grado di operare  all’interno per il recupero delle tartarughe.
I centri, seppur  in numero limitato rispetto alla lunghezza della costa italiana, rappresentano comunque un mezzo molto importante ed efficace per la riduzione della mortalità delle tartarughe e i dati relativi ai recuperi dal 2009 ad oggi lasciano pensare che molto è cambiato nell’atteggiamento dei pescatori nei confronti di queste creature, congiuntamente alla capacità e alla professionalità degli operatori dei Centri in grado di porre in essere interventi sanitari molto più risolutivi.

Lipari: "Emergenza"...inciviltà!.






















Sono le 14:00 circa, gli operatori ecologici hanno già effettuato, e da molto il loro giro, ma c'è chi in barba all'ordinanza, ma principalmente all'educazione civica e al buon senso, lascia i rifiuti sulla XXIV Maggio.
E non sono certo turisti!

Lotta ad "ambulantato selvaggio". Oggi Polizia municipale a Stromboli

Dopo Vulcano la lotta ad "ambulantato selvaggio" è proseguita quest'oggi a Stromboli. Nell'isola, su disposizione del sindaco Marco Giorgianni, sono sbarcati i vigili urbani Simona Grella e Daniela Castrogiovanni. Hanno operato, in prevalenza, nell'area portuale di Scari, postazione preferita degli abusivi. 
Sono stati elevati dei verbali. 
L'operazione sarà, probabilmente, ripetuta

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari (IV° ed ultima Parte)

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari. Si conclude con questo post la pubblicazione di alcuni momenti dell'evento di sabato. Le foto sono di Bina Boffelli che ringraziamo

Stromboli: Ripulita area antistante antenna Telecom e scavi archeologici




Scrive Angelo Cristaudo su fb: "Stamattina le guide de "il vulcano a piedi", in collaborazione col Collegio Regionale Guide Alpine del Friuli Venezia Giulia e i volontari dell'associazione "dentro il vulcano", hanno ripulito l'area antistante l'antenna della Telecom e l'area di ingresso degli scavi archeologici.
Sono stati rimossi: materassi, un'antenna parabolica e una normale, delle porte di alluminio, una pompa idraulica, ferraglie varie, la palla di un'autoclave, una bombola a gas...e molto altro.
Si ringrazia la Circoscrizione di Stromboli per aver sollecitato la ditta che smaltisce i rifiuti a collaborare nello smaltimento.
Ora si invitano i signori che hanno contribuito a questo scempio, in futuro di attenersi alle regole. 

Si ringrazia chi ha lavorato, si ringrazia l'isola di Stromboli e soprattutto si ringraziano i turisti che rimangono sconvolti alla vista di tanta inciviltà"

Frasi

"Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti" (Alessando Morandotti)

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 8 Agosto

Eolienews augura Buon Compleanno a Mimmo Mollica, Vito Giardina, Gianluca Vallese, Salvatore Portelli, Giovanni Giardina, Marco Giunta, Silvana Cincotta, Francy Giunta, Enry Alessandro, Giovanni Mirabito, Gianluca Alessandro

Scontro tra Udc nazionale e siciliano Segreteria Roma definisce farsa congresso. Dura reazione D'Alia

(ANSA) E' guerra in casa Udc. Dopo il congresso regionale siciliano che ha rieletto segretario Adriano Frinchi, arriva una nota della segreteria nazionale che bolla come illegittima l'iniziativa definendola "una farsa" e dichiara illegittimi tutti gli atti conseguenti a partire dalla nomina del segretario regionale. "Il congresso regionale e quelli provinciali, così come in tutto il resto d'Italia e nel rispetto dello Statuto e del regolamento congressuale, - si legge nella nota - si celebreranno regolarmente a settembre e saranno convocati dal commissario regionale e dai commissari provinciali nominati dalla segreteria nazionale. Nelle prossime settimane il commissario regionale e i commissari provinciali dell'Udc in Sicilia svolgeranno degli incontri con iscritti e dirigenti delle singole province". Ribatte il presidente del partito D'Alia: "svolgerò i dovuti accertamenti per individuare l'autore del comunicato e lo deferirò al collegio nazionale dei probiviri del partito chiedendone l'espulsione".

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari (III° Parte)

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari. Proseguiamo nella pubblicazione di alcuni momenti dell'evento di sabato. Le foto sono di Bina Boffelli che ringraziamo

domenica 7 agosto 2016

Oggi S. Gaetano....gli auguri di Caterina Conti

A Don Gaetano - Padre Sardella, Al nostro Vice Sindaco Gaetano Orto, A Gaetano Quadara nostro grande collaboratore e a tutti i Gaetano che ci sono alle isole
Affettuosi auguri.
Carterina Conti

Teatro: Domani in scena il "Piccolo Borgo Antico" con "Un pizzico di pizzo"

Domani sera alle 21 e 30 all'Anfiteatro del Castello di Lipari torna in scena la Compagnia "Piccolo Borgo Antico" con "Un pizzico di pizzo", regia di Tindara Falanga
Smarrito cellulare aziendale Samsung mini 4 con scheda Sim 349-2369947 in data 6 agosto (zona Castellaro o Mendolita).
Qualora venisse ritrovato si contatti il 340-7000909

UDC, CONGRESSO REGIONALE, FRINCHI RIELETTO SEGRETARIO PARTITO IN SICILIA

PALERMO, 7 AGO - Adriano Frinchi è stato rieletto segretario dell’Udc siciliana dal congresso regionale del partito.
L'assisse dei centristi si è tenuta a Palermo, all'hotel delle Palme, a seguito dell'autoconvocazione da parte degli iscritti dei congressi provinciali e dell'accoglimento dei ricorsi dell'onorevole Gianluca Miccichè e dello stesso Frinchi alla Commissione per le garanzie statutarie, ai sensi degli articoli 79 e 81 dello statuto del partito.
Alla presenza del presidente nazionale dell'Udc, Gianpiero D'Alia, i delegati regionali hanno riconfermato, oltre a Frinchi, anche il deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo alla presidenza dello scudocrociato siciliano.
Confermati come vice segretari Marco Lucio Forzese e Totò Lentini. Paolo Alibrandi è il segretario amministrativo e Matteo Francilia a capo della segreteria politica.
Il capogruppo all'Ars Mimmo Turano, i parlamentari regionali e i segretari provinciali faranno parte della segreteria allargata deliberata dal congresso.

Vip alle Eolie: Tony Blair e consorte

E' tornato alle Eolie, unitamente alla moglie Cherie, l'ex primo ministro inglese Tony Blair.
Nella foto con Enzo Giunta e Maurizio Mondello

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari (II° Parte)

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari. Proseguiamo nella pubblicazione di alcuni momenti dell'evento di ieri. Le foto sono di Bina Boffelli che ringraziamo

Dopo la disavventura di ieri a Panarea, Massaro a Lipari

Tappa liparese, dopo la disavventura di ieri a Panarea, per l'ex bomber del Milan, Daniele Massaro. Cicerone, il tassista Gianfranco Corrieri che ha, tra l'altro, il "vizio" di essere milanista

I CADUTI EOLIANI DELLA BRIGATA ETNA NELLA BATTAGLIA DI GORIZIA (100°ANNIVERSARIO 06-17 AGOSTO 1916 – 06-17 AGOSTO 2016) A CURA DI GIUSEPPE CIRINO


I CADUTI EOLIANI DELLA BRIGATA ETNA NELLA BATTAGLIA DI GORIZIA
100°ANNIVERSARIO 06-17 AGOSTO 1916 – 06-17 AGOSTO 2016

Brigata Etna – 223 ° / 224° Reggimento di Fanteria(Milizia Territoriale) 

Costituita nel dicembre 1915: il comando di brigata ed il 223 dal deposito del 6° Fanteria; il 224° dal deposito del 75° Fanteria.
Periodi di permanenza della Brigata Etna al fronte:

Anno 1916
-          Dal 25 maggio al 14 giugno: Cima Echar, Col da Rosso, Monte Sisemol, Turcio, Castagnalunga, Q.1312, Melanghetto, Dorsale del Col del Rosso, Monte Stenfle, Monte Zomo, Monte Valbella , Val Frenzela, Val dei Ronchi, Regione Portecche, Speroni di “le Fol”;
-          Dal 06 al 25 agosto: Battaglia di Gorizia,  Oslavia, Q. 188, Cinque Finestre, Q-165, Q.138, Peuma, Passaggio dell’Isonzo, Gorizia ( Borgo Carinzia, Stazione, Ferrovia, Rettifilo che conduce al Cimitero), Trincerone , Settore di Salcano, Rusic;
-          Dal 17 settembre al 14 novembre: Gorizia (Sinistra T. Corno, Q.165, Bivio Raful, Casa Rossa, Q.174 ovest ed est), Trincea Blindata, C. Vulcano;
-          Dal 10 al 31 dicembre: Gorizia, Settore San Marco, Linea tra la ferrovia per Opcina ed il Caposaldo di Casa Dirutal.

Dai riassunti diari di guerra della Brigata Etna:

 All’inizio della Battaglia di Gorizia (6 -17 agosto) nella quale la Etna darà prova del suo valore , essa, nella notte del 6 agosto, si schiera per ala: il 223° col comando di brigata a Cà delle Valade, ed il 224° per la rotabile Cà delle Valade-Blesivo, si trasloca con due battaglioni lungo il pendio occidentale del costone di Medana ed uno lungo il costone di C. Iordano. Alla sera del 6, in seguito a notizia che truppe della 45^ divisione hanno raggiunto il costone San Mauro, si ordina a queste ultime di dilagare verso sud, in direzione di q.138, per facilitare l’avanzata della 24^ divisione. In relazione a tali ordini sono assegnati alla 24^ divisione  due battaglioni del 224° (II e III), i quali si portano da Medana nella Valletta immediatamente a Ovest di Snezatno ( sud Quisca) donde proseguono, nella notte del 7 agosto , per Pri –Fabrisu (Q.215). Il I/224° , messo a disposizione della brigata Lambro, che opera nel settore del “Lenzuolo Bianco”, raggiunge S. Floriano.
                Il comando di brigata ed il 223° , da Cà delle Valade si portano dapprima a Medana e poi raggiungono anch’essi Snetzatno, ove sostano quale riserva di corpo d’armata. Al mattino del 7 Agosto il II e il III del 224°, posti alla dipendenza della brigata Abruzzi, raggiungono la località “5 finestre” col compito di procedere all’attacco delle posizioni nemiche antistanti ad Oslavia; occupare cioè Q.165 e Q.130 e procedere quindi oltre l’Isonzo. Essi, sfilando per l’unico camminamento che unisce la posizione delle “5 finestre” a quelle di Oslavia, vanno a rinforzo della “Abruzzi”.
                Iniziato l’attacco di Q.165 i due battaglioni , con magnifico slancio , attraversano il vallone dell’acqua e, per quanto contrastati dalla reazione avversaria che produce loro perdite ingenti, muovono all’attacco di Q.165, che dopo viva lotta corpo a corpo , cade in possesso italiano. E’ gravemente ferito il comandante del reggimento.
                Nel contempo anche il I/224°, nel settore di Q.188, ha efficacemente concorso con la brigata Lambro all’occupazione di detta posizione.
                Il comando di brigata ed il 223° raccoltisi nello stesso giorno7, a S. Floriano devono scavalcare la brigata Lambro sulle posizioni da essa conquistate (Q.188 e Dosso Bosniaco) per vincere le eventuali resistenze nemiche  ed affacciarsi all’Isonzo, su Q.138, proteggendo a sud la 24^ Divisione, sul Q.165, ed a nord quella della colonna della 45^ divisione che, per Val Peuma, punta essa pure a Q.138. Viene destinata, quale avanguardia del 223° il I/224°che, passando per Q.188 e Q.138, ha il compito di raggiungere di slancio l’Isonzo.
                All’ora fissata le truppe , appoggiate dall’artiglieria , avanzano arditamente verso obiettivo e, dopo aver annientata la resistenza avversaria, conquistano Q.138 catturandovi 580 soldati e 18 ufficiali.
                Al mattino dell’8, la brigata riprende l’avanzata, verso Peuma, e mentre dirige il III/223° verso l’Isonzo, su Q.83 per impedire la ritirata al nemico , con azione decisa e travolgente attacca, col II/223° il paese che occupa con furiosa lotta corpo a corpo, catturandone il presidio di un intero battaglione , che è costretto ad arrendersi.
                Il giorno successivo , poiché occorre incalzare il nemico in ritirata, la Etna ha ordine di passare l’Isonzo e dirigersi verso Borgo Carinzia, a Nord di Gorizia.
                Il passaggio del fiume avviene sotto tiro d’artiglieria che le produce gravi perdite, pur tuttavia essa riesce a guadagnarla riva sinistra e per la via che dal ponte, per Borgo Carinzia, conduce alla stazione di Gorizia , disperde l’ultima ostinata resistenza nemica e schiera i suoi reparti nel tratto: ferrovia- stazione- rettifilo che conduce al cimitero- imbocco della galleria della ferrovia. Nella stessa giornata reparti del I/223° occupano il convento di Castagnevizza.
                Il Mattino del 10, poiché il nemico,  sotto la pressione delle nostre truppe  cede ancora terreno, la brigata muove da Borgo Carinzia per vincere la tenace resistenza opposta sulle posizioni di Castagnevizza (QQ.165-174).
                L’avanzata è seriamente ostacolata ; il 223° che opera nel bosco del convento di Castagnevizza, lungo la dorsale del Panovitz, fra la destra del Rosenthal e la strada di Prestau, urta contro aspre difficoltà dovute alla fitta vegetazione e al fuoco preciso dei tiratori appostati sugli alberi. Purtuttavia esso, dopo la viva lotta, conquista la Q.165 e la sorpassa avanzando sul ripiano antistante fino a dominare la strada che dal bivio Rafut, conduce alla strada di Prestau. Ivi giunto è arrestato dalla violenza del tiro di fucileria e di mitragliatrici appostate nel trincerone che sbarra l selletta interposta fra la Q.165 e quella 174. A tal punto l’azione del 223° viene sospesa poiché sulla sua destra il nemico mantiene saldo il possesso di Q.174, contro la quale operano reparti del 97° fanteria. Il 224°, che in quel giorno ha coadiuvato efficacemente il reggimento fratello , lascia sul campo il proprio comandante. Il giorno 11 agosto, vengono riprese le operazioni e la brigata attacca nuovamente la linea nemica di Raful, ma viene arrestata dalla robusta organizzazione difensiva , mentre i reparti del 97° fanteria riescono ad occupare la Q.147 ovest. Il giorno seguente, dopo aver posto in opera tutti i mezzi di offesa, la Etna rinnova l’attacco sagacemente preparato. La prima ondata supera infatti la linea nemica e si lancia nei camminamenti , mentre una seconda corre ai fianchi ed a tergo per catturare i difensori che tentano di fuggire. Le insidie del bosco e la implacabilità del terreno , dovuta al fitto reticolato, favoriscono un furioso contrattacco, un pronto accorrere del rincalzi   vale a sventarlo, a ricacciare il nemico ed a catturare altri prigionieri.
                Così tutta la linea di Q.174 – Trincerone – Q.165 rimane decisamente in saldo possesso della Etna che per il valore dimostrato in queste giornate di aspra lotta, ottiene la concessione della medaglia d’argento alle Bandiere dei suoi reggimenti. Essa ha perduto 85 ufficiali e 2433 uomini di truppa.


Falanga Bartolomeo di Angelo nato il 16 febbraio 1895 a Lipari (Quattropani)  Soldato del 224° Reggimento di Fanteria, distretto militare di Messina, disperso il 7 agosto del 1916 sul medio Isonzo  in combattimento all’età di 21 anni.-
Approfondimenti:
Il Soldato Bartolomeo Falanga, all’inizio della Battaglia di Gorizia, è schierato con il 223° Reggimento di Fanteria, posto come riserva delle fanterie di linea o esercito permanente. Nella giornata del 7 di Agosto la Etna entra in azione nell’attuale località di Oslavia (ove oggi sorge il sacrario miliatre), con lo scopo di conquistare la linea di trinceramenti posti a quota 165 e quota 130, tra Oslavia e la zona chiamata delle 5 finestre (probabilmente per via di feritoie  ove erano alloggiate batterie di artiglieria e nidi di mitragliatrici).
I Diari di guerra collocano la posizione del fante Falanga, nella zona tra il Vallone dell’acqua e quota 165, dove il 224° reggimento subisce pesanti perdite dovute al fuco d’artiglieria, dove il reggimento tentò con successo lo sfondamento in uno stretto corridoio, circoscritto da reticolati di filo spinato cavalli di frisa e trincee.-
Oggi sul luogo di quella terribile battaglia, si erge il Sacrario Militare di Oslavia che raccoglie le spoglie di 57.741 caduti noti ed ignoti – italiani ed austroungarici, morti per Gorizia.


Natoli Giuseppe di Giuseppe  nato a Lipari (Quattropani) il 07 novembre 1895 – distretto militare di Messina Soldato del 224° Reggimento di Fanteria Morto il 07 agosto 1916 sul medio Isonzo in combattimento all’età di 21 anni Sepoltura: Tra gli ignoti di Oslavia.-
“Il sottoscritto Cammarata Biagio, Tenente incaricato della tenuta dei registri di stato civile presso il 224° Reggimento di Fanteria dichiara che nei registri degli atti di morte a pagina 107 al n°105 trovasi scritto quanto segue: L’anno millenovecentosedici addì sette del mese di Agosto ad Oslavia mancava ai vivi alle ore diciassette in età di anni ventuno, il soldato Natoli Giuseppe del 224° Reggimento di Fanteria, nona compagnia  classe 1895 nativo di Lipari, Provincia di Messina,  figlio di Giuseppe e di Manfrè Anna, celibe, morto in seguito a ferita di pallottola di fucile ricevuta alle spalle – sepolto ad Oslavia, come risulta dall’attestazione delle persone a piè del presente sottoscritto – il Caporale Greco Gaetano e Leto Giuseppe. Il sottotenente Antonio Marini. Per copia Autentica Tenente G. Cammarata il Colonnello Da Rios Pietro.”

Cincotta Santoro di Giuseppe  nato a Lipari (Pianoconte)il 05 dicembre 1885 – distretto militare di Messina Soldato del 223° Reggimento di Fanteria Disperso il l’08 agosto 1916 sul medio Isonzo in combattimento all’età di 31 anni
Approfondimenti:
Alla fine di marzo del 1911 , Santoro Cincotta, si imbarcò dal porto di Napoli sulla nave Principe di Piemonte ed emigrò verso gli Stati Uniti d’America. Arrivò il 05 aprile del 1911 a Eliss Island – New York. Rientrò in Italia all’inizio del primo conflitto mondiale.
Allo stesso reggimento del soldato Cincotta, apparteneva il reduce Famularo Giovanni classe 1896, il quale tornato a Lipari alla fine del conflitto, diede alla famiglia del caduto informazioni più esaustive circa la dichiarazione di morte presunta o di irreperibilità fornita dal Comando di Brigata. Il Famularo nel suo racconto, parlò di un’offensiva nell’Agosto del 1916 (Battaglia di Gorizia) alla quale la Etna prese parte. Nella sua narrazione parla dell’entrata in un villaggio nelle vicinanze dell’Isonzo nel quale l’unità venne accolta da un potente cannoneggiamento austriaco, dopo la dura battaglia corpo a corpo. Durante l’avanzata, i soldati Cincotta e Famularo procedevano ad una distanza ravvicinata cercando di trovare riparo dalla pioggia di fuoco delle artiglierie nemiche, quando a seguito dello scoppio di un grosso calibro il Famularo perse di vista il soldato Santoro Cincotta. Probabilmente il fante di Pianoconte fu centrato in pieno dallo scoppio che ne rese irriconoscibile il corpo.  Nella sera di quello stesso giorno non riscontrandone la presenza tra i vivi ne riconoscendolo tra i morti ed i feriti, venne dichiarato disperso in combattimento.
Il racconto orale di Giovanni Famularo, colloca senza dubbio la posizione di Santoro Cincotta nel momento della sua morte, nei pressi del piccolo centro abitato di Peuma oggi Piuma, posto sulla riva sinistra dell’Isonzo,  ovvero la dove la Brigata Etna il giorno 7 riuscendo a sfondare la prima linea nemica, e il giorno 8 nel tentativo di bloccare il passaggio dei superstiti reparti austroungarici venne investita in pieno dal fuoco delle artiglierie, riuscendo comunque tra la stessa giornata dell’8 e del 9 a completare il passaggio dell’Isonzo verso Gorizia.
Giovanni Famularo
(reduce decorato della Grande Guerra)

Si ringrazia il sig. Roberto Fraumeni (nipote di Cincotta Santoro) e la famiglie famiglie Beninati e Famularo (discendenti del reduce Giovanni Famularo) per le importanti informazioni e documentazione fotografica fornita.

Lo Ricco Giovanni di Giovanni  nato a Lipari il 22 luglio 1896 – distretto militare di Messina Soldato del 223° Reggimento di Fanteria  Morto il 14 agosto 1916 sul medio Isonzo per ferite riportate in combattimento all’età di 20 anni Sepoltura: originaria quota 169 (Gorizia) – oggi Oslavia
Nel registro dello stato civile del 223° reggimento  pag 171 numero d’ordine 171 il Tenente Santonocito Giuseppe annotava quanto segue:
“L’anno millenocecentosedici il giorno quattordici del mese di agosto, nella quota 169 presso Gorizia, mancava ai vivi all’età di anni venti il soldato Lo Ricco Giovanni del 223° reggimento di fanteria della 1^ Compagnia nativo di Lipari, provincia di Messina figlio di Giovanni e di Neosi Maria, morto in seguito a ferita di pallottola di fucile, sepolto nella quota 169 presso Gorizia, come risulta dall’attestazione delle persone a piè della presente sottoscritti e firmate – Sergente Moscarella Giovanni,  soldato Calabrò Vincenzo e sottotenente medico Dott. Angelo Natoli.”

Frasi

«Sappi che la Felicità è come una farfalla tra le mani: se la stringi troppo muore ma se la lasci se ne va. Accarezzala e sarà sempre con te.» (anonimo)

Festeggiamenti per il Santissimo Salvatore nell'omonima contrada di Lipari (prima parte)

Festeggiamenti ieri nella contrada liparese omonima per il Santissimo Salvatore. Nello slargo nei pressi dell'Osservatorio, Don Giuseppe Mirabito ha celebrato la Santa Messa. Si è poi snodata la Processione che ha raggiunto la chiesetta. A chiudere i festeggiamenti momenti di fraterna condivisione di quanto preparato dagli abitanti della zona.
Grazie a Bina Boffelli vi proporremo, in più post, alcuni dei momenti dei festeggiamenti. Cominciando da questo video che va da una parte della Santa Messa al rientro nella chiesetta

Mostra d'arte "Lipari simbolica degli elementi" prosegue da stasera con maestro Cristina

Questa sera alle ore 21,00, la mostra d'arte contemporanea "Lipari simbolica degli elementi" in corso a Marina corta nei locali ex biglietteria aliscafi, prosegue con il maestro Claudio Cristina.
Cristina, è un significativo artista di fama internazionale, autore di personali di pittura sin dal 1972.
Si ringraziano Renata Conti, Giovanna Maggiore, Ambra Mirabito e Loredana Salzano per l'impegno profuso in questi giorni e per avere consentito la buona riuscita dell'iniziativa. Loredana e Ambra comunque adorneranno ancora la sala "gozzo" con alcuni loro pezzi.

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 7 Agosto

Eolienews augura Buon Compleanno a Carmelo Travia, Ani Shermadhi, Gaia Stramandino, Giovanni Aricò, Bartolo Sciacchitano, Gloria Rossi, Giovanna La Macchia, Barbara Natoli, Raoul Ziino e Valeria Puglisi
Auguri di Buon Onomastico a coloro che si chiamano Gaetano/Gaetana o che portano nomi derivati da questi