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venerdì 30 novembre 2018

Le Eolie e le date da ricordare. A cura del dottor Giuseppe La Greca. 30 Novembre 1933 : Curzio Malaparte viene trasferito a Lipari.














Il 30 novembre 1933 Malaparte viene trasferito a Lipari
Era un giorno di tempesta, il mare batteva furioso la testa ricciuta di capelli bianchi; una dura testa dalla fronte nera, contro gli scogli dell’isola del Purgatorio e del porticciolo di Marina Corta. Il piccolo piroscafo che fa servizio tra Milazzo e Lipari ballava sulle onde. Prima scese mia madre, nella barca di Giuseppe Valastro. Poi il toro incappucciato, imbracato; poi il prete nero, poi il dottor Fenech che veniva da Messina, poi l’avvocato Franza, il mio padrone di casa, che veniva anch’egli da Messina, poi i due carabinieri, col moschetto a tracolla, poi il morto che avevano imbarcato a Vulcano, tutto avvolto in un lenzuolo stretto da funi. Poi i sacchi di farina.
I primi giorni sull’isola sono narrati, da Malaparte, nel racconto “Paese antico” dove Lipari viene chiamato con il suo antico nome di Meligunis: (…) se non erro, il nome di quel paese, non segnato sulle carte, è Meligunis: e mi sembra che ricorra per la prima volta nell’Inno a Diana di Callimaco. Quando vi giungemmo in barca, dopo una lunga traversata su un mare liscio come una lastra di marmo, era già sera. Il borgo, con le sue casette basse di pietra pomice, a terrazze, bianchissime di calce, mi apparve deserto, abbandonato dagli abitanti. Le strade erano vuote e tristi, le case chiuse e silenziose. Passammo la notte in una locanda davanti al piccolo porto: e la mattina presto si levò un vento di scirocco pesante e sudaticcio, che metteva in bocca uno strano gusto di sale, uno scricchiolio di sabbia fra i denti. Era una giornata di dicembre umida e calda, il cielo era livido, nuvole gonfie di inchiostro di seppia pendevano sul mare.
Il 18 dicembre 1933 scrive all’amico d’infanzia, Armando Meoni: “… a Lipari non si sta male. L’isola è bella specie la parte che non posso vedere. Il clima è dolce, un po’ matto e ventoso, ma dolce…”
Caro Esilio
Come azzurri stasera
sorgon dal mare in fondo all’orizzonte.
Disteso sulla neratiepida sabbia ascolto i pescatori
parlar sommessi della nuova luna
di primavera, e lieti
auspici trarre dal color dell’aria.
La verde alba lunare
m’invade, e in cuor m’annega ogni rimpianto.
Lieve mi freme accanto
l’onda e mi parla dolce nell’orecchio.
M’è caro ormai l’esilio, mi son care
ormai quest’alte rupi e queste rive
gialle di zolfo e di ginestre: e solo
questo deserto mare
m’ode talvolta mormorar parole
dove non trema il pianto, ma un segreto
riso felice che nel cuor mi duole.
Curzio Malaparte
Lipari, 28 aprile 1934
Malaparte lascia Lipari il 27 giugno del 1934.

Santo del giorno : Sant'Andrea

Protettore di: cantanti, marinai, pescatori

Il paganesimo della Roma imperiale con tutte le seduzioni e le lusinghe della sua brutale sensualità avvolgeva con funeste ed insidiose spire il popolo ebreo, che attendeva con fede incrollabile l'Emmanuele, colui che sarebbe stato la salVezza d'Israele. Ed ecco squillare nel deserto della Giudea la voce ammonitrice del Battista, che chiamava i popoli alla penitenza, perché il Messia promesso da Dio era per apparire.

Attratto dalla sua ispirata parola, Andrea, pescatore di Betsaida, divenne suo discepolo. 

Allorché il Battista, vedendo passare il Messia, gridò agli astanti: « Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo », Andrea era presente e segui Gesù Cristo con un suo compagno. 

Il Redentore, appena si accorse dei due, si rivolse a loro e disse: 
« Chi cercate? ». 
« Maestro, risposero quelli, dove abiti? ». 
« Venite e vedrete », rispose Gesù. 

Ed andarono quei fortunati discepoli, e videro non solo la semplice abitazione del Salvatore, ma furono così bene istruiti che si convinsero d'aver trovato veramente il Messia, come aveva loro annunciato Giovanni.

Un altro giorno Gesù vide Andrea mentre con Pietro suo fratello pescava nel mare di Galilea e disse loro: « Venite dietro di me e vi farò pescatori di uomini »; e quelli lasciate le reti lo seguirono. Da quel giorno il nostro Apostolo non abbandonò più il suo Maestro. 

Venuto il giorno della Pentecoste, Andrea ripieno di Sniritn Santn andà a nrannerarP il nnnvn Irprhn fra i popoli. Passò nella Frigia, nell'Epiro e nella Tracia dovunque le genti accorrevano per ascoltarlo. 

Proseguendo il suo apostolato fra pericoli ed ostacoli senza fine, giunse a Patrasso in Acaia, ove sparse in abbondanza il buon seme. Ma a contrastare la sua attività sorse il superbo console romano Egea che, geloso del potere e timoroso di spiacere all'imperatore, cominciò a perseguitarlo. 

Il Santo non cedette, ma rivoltosi a quel prepotente pagano gli disse: « Tu che sei giudice degli uomini, sappi che sarai il ludibrio del demonio, se non riconosci in Gesù il giudice di tutti ». Preso da sdegno Egea lo fece rinchiudere in un tetro carcere e condannò il grande Apostolo ad essere crocifisso. Somma gioia provò allora Andrea, che alla vista della croce esclamò: « Oh! buona croce, nobilitata dal contatto delle membra del Signore, da me desiderata, amata e lungamente ricercata! levami di tra gli uomini e rendimi al mio Maestro, affinché per tuo mezzo mi riceva, Egli che in te mi redense! ». Avvinto al rozzo legno per due giorni spasimò tra atroci dolori, esaltando il Signore e predicando Gesù Cristo al popolo. Poi la sua bell'anima volò in Paradiso a ricevere la duplice corona di martire e d'apostolo. 

MESSINA CAPITALE DELL'ORTOPEDIA SICILIANA ESPERTI A CONFRONTO SU PIEDE E COLONNA VERTEBRALE

Tutto pronto per il congresso regionale dell'Asoto, l'Associazione siciliana ortopedici traumatologici ospedalieri. L'evento scientifico, che vedrà coinvolti una settantina di specialisti provenienti da tutta la Sicilia, si svolgerà nelle sale del Royal Palace Hotel di Messina, oggi, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre.
Il congresso di quest'anno ha come titolo “La patologia traumatica del rachide e del piede”, temi negli ultimi anni mai affrontati. Gli argomenti trattati saranno, dunque, i traumi della colonna vertebrale e del piede, separati nelle due giornate. Nelle due sessioni di venerdì pomeriggio ci si concentrerà sul piede. Saranno esposti diversi casi clinici, trattando i vari tipi di fratture dell'astragalo, del calcagno e del piede, con approfondimenti su diverse tecniche di trattamento terapeutico. Concluderà la giornata una tavola rotonda dal titolo “Frattura del calcagno: quale trattamento nell'acuto e negli esiti?”.
La mattina di sabato, invece, l'attenzione si sposterà sulla colonna vertebrale. Saranno messe a confronto diverse tipologie di trattamenti chirurgici, con uno sguardo approfondito, tra l'altro, sulle fratture dorso-lombardi, su quelle vertebrali o vertebro midollari cervicali. Anche in questo caso saranno esposti diversi casi clinici, per poi chiudere il congresso con la tavola rotonda “La cifoplastica: indicazioni e limiti”.
Responsabile scientifico dell'evento è Enrico Montagnese, direttore della Struttura complessa di Ortopedia dell'ospedale “Piemonte” di Messina ed ex presidente regionale dell'Asoto. “Abbiamo voluto trattare due temi mai discussi in precedenza con i maggiori esperti della Sicilia e non solo – spiega Montagnese – perché sono argomenti in grande evoluzione. Sia per i device che per le tecniche ci sono tante novità. Nel campo della colonna vertebrale, ad esempio, si discute molto delle tipologie di cemento utilizzate nelle cifoplastiche e nella chirurgia del piede. Ci sono, inoltre, nuovi sistemi di trattamento anche per i traumi del calcagno, tutti argomenti che verranno discussi e approfonditi nel corso del convegno”.
Provider e segreteria organizzativa sono a cura di Biba Group.

Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie

Una vecchia cartolina di Panarea

giovedì 29 novembre 2018

Domani consiglio comunale a Lipari


Alicudi: Prolungamento del porto. Esposto contro la paralisi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi.



REGIONE: RANDAGISMO, GOVERNO APPROVA NUOVE LINEE GUIDA

Il potenziamento del sistema anagrafico dei randagi, delle procedure di censimento e identificazione; la differenziazione di strutture di ricovero pubbliche e private (distinte a seconda che si tratti di ricoveri per soggiorno o di rifugi sanitari); l’incremento delle sterilizzazioni; un codice deontologico e di autoregolamentazione di cui dovranno dotarsi le associazioni protezionistiche e di volontariato. Sono alcune delle misure contenute nelle nuove “linee guida per il contrasto al fenomeno del randagismo” che il governo Musumeci ha approvato e che saranno a breve tradotte in un decreto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza.
Un documento che contiene indicazioni di carattere metodologico che la Giunta ha inteso affiancare al percorso normativo in evoluzione all’Ars e alle misure già adottate con legge regionale. Prevista una stretta sui randagi in circolazione che saranno individuati tramite l’attivazione di telecamere di video-sorveglianza e attraverso droni che perlustreranno il territorio realizzando video.
«Da parte del mio governo - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - c’è grande attenzione su una tematica che sta a cuore a molti, ma alla quale nel corso di tutti questi anni non è stata assegnata la giusta importanza. Le ultime tristi vicende, in alcuni Comuni dell’Isola, hanno giustamente acceso i riflettori sul triste fenomeno. Abbiamo voluto approvare nuove linee guida in modo tale che il comportamento degli operatori sia identico in tutta la Sicilia. Un notevole aiuto, comunque, dovrà arrivare dalle associazioni di volontariato che rappresentano un grande valore aggiunto, visto che ogni giorno vivono e affrontano sul campo i problemi. Forse non tutti gli aspetti del problema saranno risolti, ma se l’ottimo è nemico del buono accontentiamoci di questa fase sperimentale. E tra un anno, con l’aiuto del volontariato, capiremo cosa sarà necessario correggere».
Le nuove linee guida - indirizzate alle Asp, ai Comuni e alle Associazioni di volontariato - prevedono inoltre alcune limitazioni per i volontari, a cui attualmente è concesso per legge di poter accedere ai ricoveri senza particolari autorizzazioni: essi dovranno frequentare specifici corsi di formazione ed essere autorizzati in alcuni casi da un medico veterinario che gestirà le visite insieme a personale specificamente qualificato.
Il codice deontologico, diretto alle Associazioni di volontariato o che gestiscono rifugi, prevede che esse rilascino sempre ricevute per ogni donazione di denaro ottenuta, l’impegno a favorire le adozioni e a tendere sempre di più a realizzare strutture senza gabbie, infine il divieto di microchippare privatamente i cani ritrovati.

29 Novembre 2016 - 29 Novembre 2018: Fermiamoci un minuto a riflettere e pregare

In queste ore - così come ci scrive una nostra lettrice - il 29 novembre del 2016 si consumava, a bordo della Sansovino - una tragedia.
Tragedia nella quale persero la vita il nostro Gaetano D'Ambra, 29 anni, Cristian Micalizzi, 38 anni, Santo Parisi, 51 anni.
Questo - prendendo a piene mani, quanto scrittoci dalla nostra lettrice - vuole essere un post per invitare tutti a riflettere, a pregare.
A pregare per i tre marittimi, per le loro famiglie, sconvolte da una così grande tragedia.

Presentato il Calendario storico e l'Agenda storica 2019 dell'Arma dei Carabinieri. Nella pagina di Luglio ci sono anche le Eolie


COMUNICATO
Nella mattinata odierna, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Messina, Colonnello Lorenzo SABATINO, ha presentato agli organi di informazione il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019 dell’ Arma dei Carabinieri.
L’iniziativa segue la cerimonia ufficiale di presentazione del Calendario, tenutasi a Roma, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri.
Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, riguardanti l’Arma e i cittadini.
L’edizione 2019 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è stata dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Le pagine del Calendario, edizione 2019, presentano, infatti, una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco, l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo, “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola”. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco.

Dalla Prefazione al Calendario del Comandante Generale Giovanni Nistri
Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’UNESCO. Li abbiamo inseriti tutti, con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari che la nostra penisola annovera in tutta la sua lunghezza. In parallelo è tracciato un breve racconto sull’evoluzione dei Carabinieri negli ultimi decenni.
Si possono distinguere le varie uniformi, ma la rappresentazione si nutre principalmente di volti. Non è un caso. Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese”.

Un volto porta i segni del tempo, della sofferenza e della gioia, del sacrificio, dei sentimenti. Quando una persona ci viene presentata, prima ancora di rivolgerle la parola, un’idea abbastanza precisa del suo carattere ci giunge attraverso lo sguardo, le rughe d’espressione, i lineamenti più o meno marcati. I volti presenti in queste tavole stanno bene attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme, come la bandoliera sulla copertina. Nemmeno questo è un caso, vi sono alla base due ottimi motivi.
Il primo è che ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso pure come identità nazionale, da quando nel 1814 abbiamo visto la luce.
Il secondo motivo è una doverosa professione di modestia, a fronte degli straordinari panorami che il nostro Paese offre dal nord al sud, dal centro alle isole. Se l’Italia è il quadro, ci siamo detti, sarà già un grande onore farle da cornice. La cornice esalta la bellezza di un quadro e al tempo stesso contribuisce a preservarla.
Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non potremmo chiedere di più”.


Descrizione
Si parte a gennaio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Il volto di una donna del reparto fa da sfondo alle immagini del Centro Storico di San Geminiano (Sito Unesco dal 1990), dell’Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci (Siti Unesco dal 1980), di Piazza del Duomo a Pisa (Sito Unesco dal 1987).
A febbraio lo sguardo attento di un carabiniere in pettorina simboleggia l’attività investigativa. Nel 1974, da un intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce il “Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria”, che sviluppa un nuovo modello operativo antesignano del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS). Il Carabiniere con pettorina fa da sfondo alla Città di Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto (Siti Unesco dal 1994), all’insediamento industriale Crespi d’Adda (Sito Unesco dal 1995), ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera (Sito Unesco dal 1993), al Centro Storico di Siena (Sito Unesco dal 1995).

Il 1978 è l’anno di nascita del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), l’unità viene descritta nel mese di marzo. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, fa da sfondo a Ferrara, città del Rinascimento, e al Delta del Po (siti Unesco dal 1995), a Castel del Monte (Sito Unesco dal 1996), ai Monumenti paleocristiani di Ravenna (Siti Unesco dal 1996) e ai Trulli di Alberobello (Sito Unesco dal 1996).

Il mese di aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento “112” introdotto nel 1980. E’ rappresentato il volto rassicurante del “Carabiniere della Radiomobile”, che fa da sfondo al Centro Storico di Pienza (Sito Unesco dal 1996), al Palazzo reale del XVIII di Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio (Siti Unesco dal 1997), alla Costiera Amalfitana (Sito Unesco dal 1997) e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Siti Unesco dal 1997).

A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, a Modena: Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque Terre e Isole (tutti Siti Unesco dal 1997).

A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca. Il RaCIS, insieme ai Comandi Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, Banca d’Italia, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio Culturale e al Raggruppamento Aeromobili, è inserito nella Divisione Unità Specializzate, e costituiscono un prezioso supporto per tutti i reparti dell’Arma. In questo mese sono graficamente rappresentati l’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di Agrigento (tutti Siti Unesco dal 1997).

Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco Centro Storico di Napoli, Centro Sorico di Firenze, Venezia e la sua Laguna, Centro Storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.

A luglio il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l’impegno all’estero dell’Arma, un coinvolgimento corale dell’Istituzione a supporto delle strategie del Paese. Il 1° Reggimento Carabiniere Paracadutisti “Tuscania”, il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige” sono inquadrati nella 2^ Brigata Mobile e costituiscono un bacino privilegiato per le missioni all’estero o per i servizi di supporto alle Sedi Diplomatiche italiane più a rischio. Il volto del Carabiniere paracadutista fa da sfondo al Centro Storico di Urbino (Sito Unesco dal 1998), alle Isole Eolie (Sito Unesco dal 2000), al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Siti Unesco dal 1998), a Villa Adriana – Tivoli (Sito Unesco dal 1999).

Nel mese di agosto il volto di un giovane Allievo Carabiniere rappresenta la formazione e l’addestramento, quali ingredienti indispensabili del percorso professionale dell’istituzione. Per queste attività altamente specializzate l’Arma si è dotata di una specifica organizzazione che ne cura tutti gli aspetti, da quelli di base, a quelli specialistici. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d’Este – Tivoli (nella lista dal 2001), Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), delle città tardo barocche della Val di Noto – Sicilia sud orientale (dal 2002) e della Città di Verona (iscritta dal 2000).

Lo sguardo limpido e sereno di un atleta Carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, quale elemento fondante della formazione e dell’addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Lo sport, inteso come sacrificio, impegno e sana tensione al risultato è quanto di più prossimo alla vocazione originaria del Carabiniere. Nelle pagine del mese di settembre sono rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (iscritto dal 2006), la Val d’Orcia (iscritto dal 2004), Mantova e Sabbioneta (iscritti dal 2008), Siracusa (iscritta nel 2005).

A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico rappresenta il segno distintivo dell’impegno e della responsabilità con cui l’Arma assolve questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni dell’organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere della linea mobile fa da sfondo alle Dolomiti (Sito Unesco dal 2009), alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (Sito Unesco dal 2008), al Monte San Giorgio (Sito Unesco dal 2010) e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere” (Sito Unesco dal 2011).

A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale. Il Carabiniere Forestale, pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità. Al Carabiniere Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana (iscritti dal 2013), dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato (iscritti dal 2014), dei Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (iscritto dal 2011) e del Monte Etna (iscritto dal 2013).

L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I musicisti del complesso sono l’anima dell’impegno dell’Istituzione nella divulgazione della tradizione musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (iscritto dal 2005), le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (iscritto nel 2017), Ivrea, città industriale del XX secolo (iscritto nel 2018) e Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.

A margine dell’incontro è stata presentata anche l’Agenda 2019 che, in un formato moderno e funzionale, rinnovato nella veste grafica nel 2017, è incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia.

Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.

Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.

Come eravamo: 1963 - Matrimonio del signor Pino Lo Rizio (Dip. Sel)


Al cinema Eolo per il matrimonio di Pino Lo Rizio (14- 12- 1963). 
In piedi da sx: Raffaele Picone, Mimmo Bardi, Masino Paino, Pino Lo Rizio, Ciccio Lacoteta, Bartolino Lo Rizio, Pino Pagliaro, Stefano Lo Rizio 
 Accosciati da sx: Luigino Gualdi, Giovanni Barile, Nino De Luca, Enrico Cullotta, Virgilio Pagliaro, Giovanni Giardina.

Ricordando... Girolamo Caleca.

Per ricordare gli eoliani defunti, spazio giornaliero con foto tratte dal nostro archivio.

Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi

Buon compleanno a Domenico Russo, Gaetano Favata, Massimilismo Oddo, Giovanni Cincotta, Immacolata Merlino, Caterina Serio

I Colori del Natale : San Pio, Montevergine, Napoli, Caserta, Salerno e Pompei

Accadde alle Eolie - 8 Novembre 2008 : Crolla la sede stradale ad Acquacalda (Vari articoli e foto)

In mattinata il sopraluogo. L'ultima immagine prima del crollo

Ai Pfaword2019, il consulente finanziario Antonello Cincotta, premiato con la medaglia d'oro.



Ennesimo, prestigioso, riconoscimento per il dottor Antonello Cincotta, consulente finanziario FIDEURAM. Ieri sera a Milano è stato premiato, con medaglia d’oro, ai Pfaword2019, in competenze professionali e Consulenza Patrimoniale.
Una competizione con più di 1500 partecipanti provenienti da tutta Italia, certificata Uni EN ISO,
Al dottor Cincotta, che su Eolienews conduce una apposita rubrica, le nostre congratulazioni e l'augurio di centrare sempre nuovi ed importanti obiettivi.

Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie.

Lipari centro (Anno 1998)

mercoledì 28 novembre 2018

Ministro Costa firma decreto che chiude partita sull'inceneritore del Mela, Esulta il comitato cittadino

(Comunicato Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela) 
 Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il decreto che chiude definitivamente la partita, almeno dal punto di vista amministrativo, dell’inceneritore del Mela [1].
Si è trattato di una partita senza esclusione di colpi, durata quasi 4 anni, in cui alla fine i tanti semplici cittadini che vivono in questo stupendo e martoriato territorio hanno avuto la meglio sul gigante A2A e sui suoi interessi milionari.
Si chiude un capitolo buio nella storia della valle del Mela, che ha visto il tentativo – per fortuna respinto con coraggio e determinazione – di far subire a questo territorio ed ai suoi abitanti ulteriori affronti e veleni per il profitto di pochi.
La vittoria di oggi è la conferma che è finalmente scoccata l’ora di cambiare rotta: le industrie non possono più pensare di fare profitti sulla pelle dei cittadini, l’inquinamento va ridotto drasticamente e vanno favorite altre forme di sviluppo, che creino ricchezza e occupazione valorizzando (anzichè deturpando) le straordinarie vocazioni del territorio.
Una vittoria resa possibile grazie all’impegno e alla determinazione di tanti comitati e associazioni e soprattutto alla volontà ed alla partecipazione di tanti semplici cittadini: ricordiamo la valanga di NO ai referendum comunali del 31 gennaio 2016, le oltre 10 mila firme nella petizione contro l’inceneritore, la massiccia partecipazione popolare alle varie manifestazioni, da ultimo quella del 28 gennaio scorso – la più grande mai vista nel nostro territorio – quando 10 mila persone hanno inondato le strade di Milazzo.
Non si possono neanche dimenticare il sostegno ed il contributo delle tante amministrazioni che si sono schierate dalla parte dei cittadini, come anche il recepimento della volontà del territorio da parte di alcuni (non tutti a dire la verità) soggetti del mondo politico-istituzionale.
In particolare alla fine è stato decisivo il ruolo del presente governo e dei suoi esponenti locali, che hanno fatto si che il progetto dell’inceneritore presentato da A2A nel 2015 venisse definitivamente bocciato.
Ma decisivo è stato anche il divieto posto dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, la cui approvazione, avvenuta nel dicembre 2016 per mano dell’allora Assessore regionale Vermiglio, è stata chiesta a gran voce dai comitati, le associazioni e le amministrazioni del territorio.
Un divieto chiaro e palese, riconosciuto dalla stessa A2A, ma paradossalmente non dall’attuale Soprintendente di Messina Orazio Micali, che per ben due volte ha cercato invano di ottenere l’annullamento dei pareri negativi del suo predecessore e del Ministero dei Beni Culturali.
Sebbene la partita amministrativa sia ormai chiusa, lo stesso non si può dire per quella giudiziaria: al TAR Lazio è infatti già pendente un ricorso di A2A, mentre al TAR Catania rimangono pendenti decine di ricorsi, tra cui quelli di A2A e della Raffineria di Milazzo, contro il Piano Paesaggistico.
Per scongiurare ogni pericolo, anche futuro, andrebbe affrontato alla radice l’interesse dei vari gruppi privati come A2A a piazzare inceneritori in tutta Italia. Le normative comunitarie e nazionali prevedono che la gestione dei rifiuti avvenga prioritariamente mediante il riciclaggio ed il compostaggio, anziché l’incenerimento. Eppure gli incentivi statali vanno più all’incenerimento che al riciclaggio: in questo modo la carenza di impianti di riciclaggio e compostaggio, specie al Sud, difficilmente potrà essere colmata, mentre continueranno i tentativi dei gruppi privati di costruire altri inceneritori, sebbene in contrasto con le direttive europee.
Un’altra richiesta che avanziamo al presente governo è quindi quella di togliere gli incentivi statali agli inceneritori (previsti nel cosiddetto “decreto rinnovabili”), destinandoli invece alla filiera del riciclaggio e del compostaggio. Questo tra l’altro avrebbe anche il beneficio di far crescere l’occupazione, visto che la filiera del riciclo crea molta più lavoro degli inceneritori, che impiegano al massimo alcune decine di persone.
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela

[1] Si tratta del DM n.329 del 27.11.2018, pubblicato sul portale del Ministero dell’Ambiente (www.va.minambiente.it/File/ Documento/316557).

Raccolta rifiuti, proclamato lo sciopero/ Eolie flagellate dal maltempo. Gli articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi