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venerdì 12 luglio 2019

Le segnalazioni dei lettori. Unci, stamane.

Fare 20 metri per arrivare ai cassonetti, invece dell'abbandono in spiaggia, era troppo pesante?

Spadara al largo di Alicudi, l'equipaggio della Sam Simon libera una verdesca di 3 metri

Comunicato
L'equipaggio della nave Sam Simon di Sea Shepherd ha contribuito alla liberazione di una verdesca lunga 3 metri da una spadara illegale al largo dell’isola di Alicudi, nell'arcipelago delle Isole Eolie.
Dopo un'ispezione iniziale con delle piccole imbarcazioni per confermare la presenza della rete da posta derivante, l’equipaggio si è immediatamente coordinato con la Guardia Costiera italiana per far salire a bordo della nave d i pattuglia dell'Autorità Marittima di Catania gli ispettori nazionali della pesca. Una volta verificato che la rete lunga 5 chilometri (a maglie di 20 cm) fosse una spadara, l'equipaggio ha proceduto alla confisca della stessa.
Intrappolati tra le maglie della rete mortale sono stati trovati 40 animali, compresi due squali di cui uno vivo e quindi rilasciato in mare.
L'operazione è supportata da Aeolian Islands Preservation Fund e Smile Wave Fund.



Nuova vita per Camilla, l’asinella ferita a Ginostra, dopo l'esplosione dello Stromboli.

È riuscita a sopravvivere — nonostante le ferite riportate durante l'esplosione dello Stromboli del 3 luglio scorso — l'asinella Camilla.
Per otto anni l'animale era stato impiegato nella frazione di Ginostra.
Da Ginostra, Camilla è salita sul traghetto Bridge che l'ha portata a Lipari. In precedenza a prestarle le prime cure è la veterinaria Christine Berart.
Al porto di Sottomonastero, Camilla era attesa dai volontari dell'Enpa Isole Eolie (Ente nazionale protezione animali) e di Legambiente Eolie che hanno anche deciso di «adottarla», come racconta Luis Mazza, presidente della locale Legambiente: «Grazie al supporto di tanto bel associazionismo isolano, grazie alla società di navigazione che, comprendendo il carattere di emergenza del momento, l'ha accettata a bordo della nave Bridge regalandoci, allo sbarco, una scena da Eolie rurali anni '50!. Ora verrà curata, coccolata, amata»

Palazzo dei Leoni, chiesta la proroga dei termini per la realizzazione degli interventi stradali

La Direzione Viabilità, per scongiurare la revoca dei programmi di finanziamento nel settore stradale e dell’edilizia scolastica, consapevole che il collaudo e la certificazione dell'avvenuta esecuzione dei lavori dovevano essere effettuati entro il 30 giugno 2019, ha richiesto ai Ministeri e agli Assessorati Regionali competenti una proroga di almeno sei mesi rispetto al suddetto termine, in attesa della approvazione del bilancio 2018 e 2019.
Inoltre, di concerto con il Sindaco Metropolitano De Luca, allo scopo di attuare gli interventi previsti è stata avanzata alla Regione Siciliana la richiesta di un accordo di collaborazione affinché i Dipartimenti Tecnici Regionali potessero sostituirsi come stazione appaltante all’ex Provincia di Messina, disponendo dei finanziamenti regionali già accordati e liberando dall’attuale situazione di blocco interventi già progettati ed aggiudicati o in corso di progettazione.
Tra i lavori attualmente congelati, di maggiore impatto sul territorio, risultano esserci quelli relativi alla manutenzione delle parti degradate della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso e relativa segnaletica orizzontale nella strada provinciale 43/b Panoramica dello Stretto nel Comune di Messina (1.265.000,00 euro), quelli riguardanti la manutenzione per la sostituzione di barriere di sicurezza incidentale e per la fornitura e collocazione di alcuni giunti di dilatazione di ponti ed il rifacimento di segnaletica stradale orizzontale nella strada provinciale 43/b Panoramica dello Stretto nel Comune di Messina (235.000,00 euro) ed i lavori di miglioramento delle condizioni di sicurezza della strada provinciale 15 di Passo Aranciara nei Comuni di Limina ed Antillo (375.288,34 euro).
Le azioni adottate e sin qui descritte derivano dal fatto che la Città Metropolitana di Messina continua ad operare in regime di gestione provvisoria, non avendo ancora approvato i bilanci 2018 e 2019, a causa del prelievo forzoso sulle entrate proprie delle ex Province e del mancato contributo compensativo da parte dello Stato e della Regione Siciliana.
Tutto ciò si ripercuote sulla gestione tecnico-amministrativa dell’Ente e ciò condiziona anche la spendibilità dei finanziamenti dedicati alla manutenzione della rete viaria, di cui al Decreto 7 marzo 2018, n. 49 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nonostante già dallo scorso mese di gennaio fossero state avviate le interlocuzioni con il Governo per la risoluzione della crisi finanziaria delle ex Province siciliane, confronti che hanno visto il Sindaco Metropolitano di Messina, Cateno De Luca, impegnato in prima persona, la legge n. 58/2019 ha completato il suo iter con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 29 giugno 2019 ed è entrata in vigore il giorno successivo, in pratica lo stesso 30 giugno scorso in cui era previsto il termine per il collaudo dei lavori finanziati con il D.M. n. 49/2018.
E’ evidente dalla cronologia degli eventi, che questa Città Metropolitana ha portato avanti per tempo ogni attività e ogni atto tecnico e amministrativo (approvazione progetti; determinazioni a contrarre; procedure di affidamento; determinazioni di aggiudicazione) finalizzato all'attuazione degli interventi. Mentre, soprattutto dopo l’entrata in vigore della legge n. 58/2019, risulta a maggior ragione opportuno, se non necessario, consentire l’esecuzione dei lavori programmati ed appaltati, tenendo peraltro conto che il tempo di esecuzione è preventivato nell’ordine di circa 90 giorni naturali e consecutivi, per cui entro l’anno si avrebbe la certezza di giungere al collaudo e alla rendicontazione della spesa di progetti che consentono di risolvere l'attuale stato di degrado di alcune strade provinciali con importanti flussi di traffico e di ripristinare condizioni accettabili di sicurezza stradale.

Al via da oggi le visite guidate alla scoperta del Castello di Lipari, degli scavi, del Museo Archeologico di Lipari e della Cattedrale di San Bartolomeo.

Come ogni anno l’Associazione Guide Turistiche Eolie Messina Taormina propone le visite guidate alla scoperta del Castello di Lipari, con gli Scavi, il Museo Archeologico di Lipari e la Cattedrale di San Bartolomeo.
Ogni venerdì alle ore 18.00 le guide turistiche abilitate dell’Associazione effettueranno una visita guidata con partenza dall'ingresso principale del Castello di Lipari (Piazza Mazzini).
I tour cominciano venerdì 12 Luglio 2019, alle ore 18.00!
Il costo della visita guidata sarà € 9,00 a persona (ragazzi 12-18 anni € 3,00, gratis fino a 12 anni) e non comprende il biglietto d’ingresso al Museo Archeologico di Lipari (per i giorni diversi dalla prima domenica di ogni mese).
Per partecipare è obbligatorio effettuare una prenotazione entro le 24 ore precedenti chiamando i numeri + 39 3292037439 o + 39 3498750493 o inviando un’email all’indirizzo guideturistichemessina@gmail.com
Il tour si effettua in lingua italiana ma, in base alla disponibilità, anche in inglese, francese, tedesco, spagnolo o russo.
Su richiesta sarà anche possibile organizzare visite guidate per gruppi in giorni e orari diversi da quelli indicati e in lingua straniera.
Vi invitiamo a scoprire le nostre iniziative sul sito web www.guideturistichemessina.it o sulla nostra pagina Facebook www.facebook.com/guideturisticheeoliemessinataormina o sul profilo instagram guideturistichemessina

Turismo: Rimosso suggerimento ministro francese.

(Comunicato) Si nota con piacere che a seguito delle dichiarazioni diffuse anche a mezzo stampa del Sindaco Marco Giorgianni, dell’iniziativa di Federalberghi Isole Eolie e delle rimostranze di numerosi operatori turistici e dei rappresentanti delle istituzioni, che hanno evidenziato come il comunicato del Ministero degli Affari Esteri Francese fosse del tutto inadeguato, lo stesso sia stato rimosso dal sito dello stesso Ministero.
L’Amministrazione Comunale

giovedì 11 luglio 2019

Stromboli, chiesto lo stato di emergenza/ Ginostra: Interventi al porticciolo. D'incanto arriva la "Via". Gli articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 11.07.19



APEI: DENUNCIARE GLI ABUSI E I MALTRATTAMENTI E’ UN OBBLIGO DEONTOLOGICO.














DENUNCIARE GLI ABUSI E I MALTRATTAMENTI E’ UN OBBLIGO DEONTOLOGICO DEGLI EDUCATORI PROFESSIONALI SOCIO-PEDAGOGICI, DEI PEDAGOGISTI e di tutti gli operatori di area minorile, ed è un dovere istituzionale che investe tutti noi: dal Ministro della famiglia al singolo cittadino.
Lo scrive l’Associazione Pedagogisti Educatori Italiani in una lettera inviata ai soci, dal Presidente Nazionale APEI dott. Alessandro Prisciandaro

Carissime/i Socie/i,
i recenti fatti di cronaca mostrano una realtà di abusi che, se confermata dalle indagini degli inquirenti, creerebbe un terremoto tale da far crollare più di una istituzione pubblica.
Non possiamo sostituirci al lavoro degli inquirenti, né a quello dei giudici e siamo convinti che la coscienza e competenza professionale di tantissimi Educatori, continui a mantenere alta la qualità dei servizi educativi di accoglienza e protezione dei minori in stato di disagio.
Siamo ben consapevoli della precarietà e dell’insicurezza dei nostri posti di lavoro, che risulterebbero compromessi da prese di posizioni forti e in contrasto con gli equilibri economici dell'ente datore di lavoro. Esiste però un dovere superiore che tutela l’interesse e l’incolumità di chi è fragile e viene affidato alla responsabilità degli operatori educativi che hanno l’obbligo di garantire tale interesse, sul piano legale ma soprattutto deontologico e professionale. Si tratta di una legge universale secondo la quale I MINORI VANNO PROTETTI e pertanto è anche necessario “ rischiare di persona”.
Si parla di affidi temporanei….. che durano anni!
E’ sotto gli occhi di tutti che la famiglia non è tutelata e che la tutela dei minori non debba ridursi al solo allontanamento dello stesso. I nuclei familiari - sia quello di origine che quello di destinazione, hanno entrambi il forte bisogno di un incisivo intervento educativo, ovvero, di porre in essere un processo intenzionale di cambiamento e di crescita che ha l’obiettivo del re-inserimento del/dei minori nel nucleo familiare di origine.
Si cresce insieme! Cresce la famiglia che accoglie il minore, cresce il ragazzo nella esperienza temporanea di affido, e si lavora con la famiglia per ripristinare gli elementi di criticità rilevati e che hanno dato avvio al procedimento di allontanamento.
Molto spesso la progettazione educativa in risposta ai bisogni del minore, nelle strutture ospitanti, si riduce ad una mera compilazione di tabelle di sviluppo. Spesso si tratta di obbrobrianti caselle da riempire con una X, su esilaranti scale di crescita personale, sviluppo emotivo, coscientizzazione del sé, rispetto delle regole, ampliamenti percettivi e altre ridicole rilevazioni che poco hanno a che fare con un progetto educativo (PEI).
Le famiglie d’origine vanno sostenute ed incluse in una rete di solidarietà, di educazione reciproca, gratuita e collettiva, che educatori e pedagogisti possono promuovere nel contesto di una comunità educante, ai fini della valorizzazione delle competenze educative dei genitori e di una genitorialità diffusa, processi e percorsi educativo-pedagogici le cui valutazioni vanno lette in chiave pedagogica. Troppo spesso si sparano diagnosi di moda come “l’alienazione parentale”, che fa precipitare il nucleo familiare nella disperazione più totale, sconvolgendo delicati equilibri con la forza di un tornado estivo.
Dobbiamo avere la forza di imporre il punto di vista pedagogico, contrapponendosi a chi vede in ogni minore e genitore il business della prassi diagnostica del disturbo psicologico, promuovendo forme di cooperazione multifamiliare ai fini della costruzione della comunità educante. Occorre ripristinare i giusti equilibri educativi in famiglia, sostenendola oltre che economicamente, anche con interventi educativi domiciliari.
Abbiamo chiesto al ministro per la Famiglia interventi decisi a sostegno e valorizzazione dei nuclei familiari, luoghi “ecologici” in cui crescono sani, nel corpo e nella mente i minori, comunque siano composti.
Noi siamo dalla parte dei bambini e delle bambine per il loro naturale diritto ad avere una famiglia, comunque sia composta. Noi che lavoriamo al loro fianco per ore e ore, con paghe basse e in condizioni di precarietà economica vicina a quella dei nostri assistiti… e che sopravviviamo grazie al sostegno economico dei nostri genitori, dobbiamo avere il coraggio di denunciare l’assenza di una vera progettualità educativa, contestare la supervisione psicologica (strumento di controllo più che di sostegno), chiedere che il coordinatore dei servizi educativi sia un pedagogista, unica professione che si è formata in 5 anni accademici per garantire la qualità dell’intervento educativo. Mettere la parola fine agli abusi sui minori.
Noi vogliamo promuovere un NUOVO ATTIVISMO PEDAGOGICO, a difesa del diritto dei bambini e della bambine, ad essere educati/e con la scienza che gli è propria: la Pedagogia.
Il Presidente Nazionale APEI
Ped. Alessandro Prisciandaro

Per l'Inter club Lipari e il Meligunis Lipari dopo la vittoria dei campionati, la Coppa disciplina.



Sono stati premiati quest'oggi a Ficarazzi, sede della LND Sicilia, l'ASD Inter Club Lipari (calcio a 11) e il Meligunis Lipari (calcio a 5). 
Le due società, oltre ad aver vinto i rispettivi campionati, si sono aggiudicati anche la Coppa disciplina, sempre nelle categorie di competenza.
Una gran bella soddisfazione per il calcio eoliano.

BENI CULTURALI, MUSUMECI INCONTRA I SOPRINTENDENTI

Un confronto a 360 gradi, improntato a franchezza e ad analisi dettagliata dei problemi. Un faccia a faccia dal quale sono scaturite le prime indicazioni operative per la soluzione di problemi lasciati sul tappeto da molti anni. Queste le conclusioni e lo spirito dell’incontro - il secondo nell’arco di un mese - tra il governatore Nello Musumeci e i dieci soprintendenti dell’Isola (le nove province più la Soprintendenza del mare), tenutosi al Palazzo della Regione di Catania, presente anche il dirigente generale dei Beni culturali Sergio Alessandro.
Tante le criticità emerse nel corso del vertice. Dalle discrasie tra Piani paesaggistici, il Sistema informativo forestale e gli strumenti urbanistici dei Comuni, che spesso bloccano l’iniziativa privata e le attività imprenditoriali, senza assicurare un’effettiva tutela dell’interesse pubblico, all’arretratezza dei sistemi informatici delle Soprintendenze che impediscono l’evasione in tempi brevi delle pratiche on-line; dalla mancanza di sedi decorose, in cui ricevere il pubblico e lavorare con dignità, all’assenza di una contabilità decentrata che snellisca le procedure e accorci i tempi di pagamento, fino alla carenza di personale in unità operative vitali per il corretto funzionamento degli uffici e l’erogazione di servizi dovuti all’utenza. Un quadro - come ha sottolineato il dirigente generale Alessandro - di problemi cronici, trascinatisi nel tempo, a cui si sta cercando di dare risposte graduali ma risolutive.
«Non ho alcun interesse e neppure curiosità per le vostre scelte elettorali - ha sottolineato il presidente Musumeci - sono stato e sarò sempre molto rigoroso nel separare l’attività dell’amministrazione pubblica dalle appartenenze partitiche. Ho, invece, il dovere di dare corso a un programma di governo a cui sono vincolato in ragione del consenso ricevuto dai siciliani. A loro, ciascuno nel proprio ruolo, dobbiamo tutti rendere conto, io per primo. Ma, nell’esercizio delle nostre rispettive funzioni, che presuppongono rispetto reciproco, dobbiamo fare squadra: la Regione è una, la rappresento io, ma la rappresentate anche voi: i vostri uffici sono le postazioni più vicine alla gente e ai loro problemi, si tratti di imprese, professionisti o singoli. Abbiamo il dovere di dire “sì” o “no”. Rispondere “forse” o “vediamo” significa riproporre quel male oscuro, per non dire altro, che ha fino a oggi danneggiato l’immagine complessiva della Regione - vista sempre più distante, lì a Palermo - e in particolare delle Soprintendenze, percepite o persino temute dall'uomo della strada come ostili».
«Io vi garantisco che d’intesa col Dipartimento, un passo dopo l’altro - ha proseguito - avvieremo a soluzione i problemi che sono l’eredità pesante che il mio governo ha ricevuto; ma è indispensabile fare, tutti insieme, un salto di qualità, anche dì mentalità, nella direzione che vi ho indicato. Non dobbiamo mai, in particolare, con ritardi ingiustificati e omissioni, fornire alibi a chi - è una fauna inestinguibile, lo sappiamo - non si comporta con correttezza e fare illecite speculazioni. Ma al cittadino incolpevole, che vuole osservare le regole - per attività edilizie minime, come l’apertura di una finestrella o la collocazione di un condizionatore - dobbiamo essere di aiuto, non d’ostacolo, indicando le soluzioni. Sono certo - e vi ringrazio - con la partecipazione e la collaborazione reciproca a cui sono improntate queste riunioni - che capisco sono per voi un inedito, ma che personalmente ritengo essenziali per ridare una mission - riusciremo a ricreare un’immagine e anche un rapporto diverso con i cittadini alla nostra Regione».
Nel corso dell'incontro con i soprintendenti è stata inoltre ribadita dal governatore l’esigenza che ogni struttura predisponga, con almeno sei mesi di anticipo, una programmazione annuale di iniziative «per porre fine alla consolidata e triste prassi di attività culturali improvvisate, estranee agli obiettivi del governo e avulse da ogni piano promozionale».

Ginostra, le foto della visita del presidente Musumeci e le ultimissime sull'attività dello Stromboli

Dopo il sopralluogo effettuato ieri, con la telecamera termica, a Punta dei Corvi. LGS (Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell'Università di Firenze) " comunica che sono attivi diversi trabocchi sommitali.
Da questi si dipartono due colate principali lungo il fianco centrale e meridionale della Sciara. Il fronte meridionale raggiunge una quota di circa 600 m s.l.m., mentre la colata della porzione centrale della Sciara raggiunge circa 400 m di quota.
Entrambe le colate concorrono al rotolamento di materiale caldo che si accumula alla base del versante formando alcuni piccoli delta di materiale caldo"

E' deceduta la signora Nunziata Muscarella in Casilli

 Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari