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martedì 13 novembre 2007

Consiglio comunale a Lipari

Si è riunito oggi pomeriggio alle 17 il consiglio comunale di Lipari. La seduta, prevista per le sedici, è slittata di un’ora per mancanza del numero legale. Anche alle 17 la seduta ha rischiato di saltare in quanto i consiglieri di maggioranza in aula erano solo dieci e i tre della minoranza non garantivano il numero legale. L’arrivo, all’ultimo minuto, del consigliere Giuffrè ha permesso l’effettuazione della seduta che è iniziata con la discussione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio. In aula per illustrare il provvedimento è intervenuto il ragioniere capo, dott. Francesco Subba. Dopo un’ampia discussione la salvaguardia degli equilibri di bilancio è stata approvata con i voti degli undici consiglieri di maggioranza. Hanno votato contro i 4 consiglieri di minoranza presenti in aula. Poi è venuto a mancare il numero legale e non si è potuto procedere alla discussione degli atri punti all’ordine del giorno.

Consiglio comunale

Si riunirà oggi pomeriggio alle 16 a Lipari il consiglio comunale. E’ stato convocato, in sessione ordinaria, dal presidente Pino Longo. Undici gli argomenti all’ordine del giorno.

Ripresa collegamenti marittimi

Sono tornati alla normalità i collegamenti marittimi da e per l’arcipelago eoliano. Rotto anche l’isolamento delle isole minori che durava da circa 36 ore. Seppure con un giorno di ritardo è anche partito alla volta di Napoli il traghetto “Laurana” della Siremar. Secondo le previsioni le condizioni meteo-marine dovrebbero di nuovo peggiorare nelle prossime 24-36 ore

Crisi idrica

Tre navi cisterna cariche d’acqua potabile ferme in rada a Lipari, in attesa di scaricare il più che prezioso liquido, cisterne, specie nelle isole minori, a secco. La situazione più critica si registra ad Alicudi e Filicudi. L’incongruenza, che salta immediatamente all’occhio, è dettata dal fatto che da circa una settimana il ministro Padoa Schioppa continua a tenere sulla sua scrivania, senza firmarlo, il decreto di proroga da 2 milioni di euro che consentirebbe di scongiurare la crisi idrica nelle isole minori siciliane e che garantirebbe l’approvvigionamento idrico sino a dicembre. Dovrebbe essere, comunque, questione di qualche ora. Qualcuno si è chiesto come mai, se non è stato ancora firmato il decreto, le navi cariche di acqua siano già in rada. La spiegazione sta nel fatto che, trattandosi di proroga del contratto e di non di nuovo affidamento, è indubbio che debba essere assegnata alla Marnavi che, per accelerare i tempi per il rifornimento, ha deciso di fare stazionare le sue navi in rada. Se le isole minori piangono, Lipari certamente non ride. Il quantitativo d’acqua prodotto dal dissalatore di S. Vincenzo non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno di tutta la popolazione dell’isola e, se non dovessero maturare fatti nuovi, si potrebbe andare verso una razionalizzazione del prezioso liquido.