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giovedì 10 febbraio 2011

IL COMUNE ED I SEGRETI DI “PULCINELLA” di Aldo Natoli


(Aldo Natoli) Ricordo che uno dei punti di forza del programma politico-amministrativo del nostro Primo Cittadino era quello di garantire all’attività del Comune la massima trasparenza. Oggi, e potrei elencare una serie di casi, per ottenere risposte esaustive da parte di alcuni Servizi comunali  bisogna intavolare una lunga e copiosa corrispondenza, e spesso senza ottenere quanto si richiede. Naturalmente la situazione è peggiorata con le dimissioni dell’Avv.to Rizzo come  Difensore Civico. Oggi viviamo in un Comune dove un cittadino che chiede di conoscere la funzione che un determinato impiegato, che si suppone tale, svolge in un  determinato ufficio si  sente rispondere dal Dirigente Biagio De Vita, che non ha alcun titolo ed interesse per avere questa informazione, ignorando addirittura che tale informazione dovrebbe essere gia riportata nel badge personale divenuto da tempo obbligatorio. Ma, mi domando, viviamo in un Ente Pubblico amministrato con la trasparenza che garantisce certezza di diritto ai cittadini o in un Ente al di fuori delle regole, divenuto un avamposto del Terzo Reich ?
COMUNICATO STAMPA ATO "EOLIE PER L'AMBIENTE"
 Si comunica alla cittadinanza che a partire da lunedì 14 febbraio 2011 sarà possibile conferire gratuitamente  i rifiuti ingombranti e le altre tipologie di rifiuti differenziati presso l’area situata in Lipari - località Canneto dentro (di fronte al Cimitero) nel seguente orario
  dal lunedì al sabato dalle ore 08.30 alle ore 11.30.
 Lipari, 9 febbraio 2011
                                                                                              Il Direttore Generale
                                                                                                 Domenico Fonti

Foibe - Io non scordo i miei fratelli

FOIBE: : ALEMANNO, RICORDARE AFFINCHE' NON ACCADA MAI PIU' - AgenParl

Parco delle Eolie. Il consigliere Fonti "scopre" gli altarini. E senza l'unanimità da parte dei territori la Regione non darà l'intesa


Gentile  Direttore
Le allego resoconto stenografico della seduta dell'A.R.S. del giorno 2 febbraio2011 relativa all'interrogazione  proposta dall'On. Adamo e altri sulla istituzione del parco nazionale delle Egadi.
Appare interessante quanto dichiarato dall'Assessore Sparma "il Parco era previsto da una legge del 2007, ovviamente la regione - è impegno che prendo in Aula - non potrà mai dare l'intesa se da parte dei territori non c'è quella unanimità a favore del Parco".
Nel nostro caso, "il territorio" ha detto di non condividere l'istituzione del Parco delle Eolie attraverso una petizione popolare che ha visto aderire ben 4055 cittadini, e una delibera del Consiglio Comunale che ha   espresso volontà contraria all'istituzione del Parco.
Voglio sperare che quanto affermato dall’Assessore Sparma per le Egadi, possa valere anche per le Eolie.
E a pensare che qualche giorno dopo che il consiglio comunale si è pronunciato contrario al parco, qualcuno affermava: ve lo avevamo detto”  -  “l’inutile deliberato del Consiglio Comunale”
Vorrei anche sottolineare  quanto sia importante  essere rappresentati nelle istituzioni regionali, le Eolie ormai da diversi anni non hanno più nessuna rappresentanza in seno nell’Assemblea Regionale Siciliana, mentre le Egadi,come si vede in questo caso, sono stati ben rappresentati dall’Onorevole Giulia Adamo capo gruppo UDC all’A.R.S.
Cordiali saluti
                                                                                              Consigliere Comunale
                                                                                                 Gesuele Fonti

RESOCONTO STENOGRAFICO
(Stesura provvisoria)
221ª SEDUTA DELL'ARS
MERCOLEDI’ 2 FEBBRAIO 2011

Si passa all’interrogazione numero 1057 «Notizie sulla ventilata istituzione del Parco nazionale delle Egadi», a firma degli onorevoli Adamo ed altri. Ne do lettura:
«Al Presidente della Regione, all'Assessore per il territorio e l'ambiente e all'Assessore per i beni culturali e l'identità siciliana, premesso che, con il decreto interministeriale del 27 dicembre 1991,
veniva istituita, in Sicilia, l'area marina protetta delle Egadi, la più grande d'Europa con i suoi 53.992 ettari e 74 chilometri di costa;
considerato che:
il Governo nazionale ha attivato le procedure istituzionali per la creazione del Parco nazionale delle Egadi che, tra l'altro, dovrebbe comprendere, al suo interno, l'area marina protetta delle Egadi e parti di territorio di vari comuni della provincia di Trapani, comuni che hanno, tra di loro, macroscopiche differenziazioni;
sembrerebbe, da notizie di stampa, che il precedente Assessore regionale per il territorio e l'ambiente abbia già svolto numerosi incontri con alcuni rappresentanti di enti locali della provincia di Trapani al fine di concordare le procedure per l'istituzione del suddetto Parco;
stranamente, di tutti questi incontri non vi è traccia alcuna. Difatti, non esistono né pareri nè atti predisposti dai comuni interessati, ad eccezione del Sindaco di Favignana che, con proprio atto deliberativo, ha espresso il suo parere negativo all'istituzione di un parco nazionale che, di fatto, annullerebbe tutte le prerogative di controllo e di tutela insite nell'area marina protetta;
tenuto conto che:
l'istituzione del Parco nazionale delle Egadi, infatti, mette insieme parti di territorio della provincia di Trapani che, per intrinseche peculiarità economiche, sociali, culturali e paesaggistiche, presentano evidenti differenze tra di loro;
la suddetta istituzione del Parco nazionale delle Egadi può e deve quindi passare esclusivamente attraverso un serio e propositivo tavolo di concertazione che preveda la partecipazione non solo dei comuni interessati e dell'ente istitutore, ma anche e soprattutto dei rappresentanti delle attività produttive, delle associazioni ed enti culturali, dei rappresentanti sindacali e di tutti coloro che subiranno danni non indifferenti e non quantificabili dall'istituzione di detto Parco nazionale delle Egadi;
appare inoltre superfluo sottolineare che l'istituzione di un parco, da parte delle autorità competenti nazionali, debba obbligatoriamente passare attraverso la verifica sia del Governo sia dell'Assemblea regionale, che ne ratifica l'attuazione ed applicazione; visto che: alla data odierna, nessun documento ove si accenni al Parco delle Egadi è mai giunto a questa Assemblea regionale;
è bene ricordare che la Regione siciliana si è dotata di normative precise in merito all'istituzione di parchi e riserve naturali nel nostro territorio;
la l.r. n. 98 del 6 maggio 1981, modificata dalla l.r. n. 14 del 9 agosto 1988 (entrambe le leggi regolamentano l'istituzione di parchi e riserve in Sicilia) precisa, tra l'altro, all'art. 6, che l'istituzione delle riserve naturali dovrebbe avvenire con decreto dell'Assessore sentita la competente Commissione legislativa dell'Assemblea Regionale;
per sapere:
se non ritengano indispensabile comunicare all'Assemblea regionale quale iter procedurale si stia attuando per l'istituzione del suddetto Parco;
se sussista il parere obbligatorio della Commissione parlamentare competente;
se si conoscano i limiti territoriali dell'istituendo Parco nazionale delle Egadi, quali sarebbero i poteri di autonomia dei comuni interessati e se gli stessi saranno coinvolti nella gestione del Parco;
se l'area marina protetta delle Egadi continuerà a esistere o verrà inglobata all'interno del Parco, perdendo così autonomia gestionale ed organizzativa;
se ciò dovesse essere nelle previsioni del suddetto Parco nazionale, non ritengano urgente intervenire presso il Governo nazionale al fine di garantire l'esistenza e l'autonomia dell'area marina protetta delle Egadi, escludendo, di fatto, l'accorpamento della costa trapanese e delle sue isole all'interno dell'istituendo Parco nazionale delle Egadi;
se non ritengano improcrastinabile istituire un tavolo di concertazione con i sindaci, i rappresentanti delle attività economiche e produttive, le associazioni e gli enti culturali, i rappresentanti sindacali e le autorità competenti della provincia regionale di Trapani, nel pieno rispetto delle regole democratiche». (1057)
Ha facoltà di parlare l’assessore Sparma per fornire la risposta.
SPARMA, assessore per il territorio e l’ambiente. Signor Presidente, nell’ambito delle attività propedeutiche per l’istituzione del Parco nazionale delle Egadi, nel corso del 2010, sono state convocate tre diverse riunioni aperte al Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, con il dirigente generale, il dirigente del Comando del Corpo forestale, la Presidenza della Regione, con la provincia di Trapani, le associazioni e gli enti locali coinvolti nel progetto del parco.
Il sindaco di Favignana, presente alla riunione, per conto del Comune, ha manifestato l’assoluta contrarietà all’istituzione del parco comprendente il litorale trapanese.
Nel corso di questi incontri che sono stati tre e, quindi, comprendevano quella fase che la legge prevede, cioè ‘sentito gli enti locali’, sono emerse alcune problematiche che vorrei manifestare all’Aula che sono le seguenti: rivisitazione della zonizzazione e della perimetrazione delle zone SIC e ZPS; la problematica riguardante l’inclusione o l’esclusione del porto di Trapani; rapporti amministrativi che si andranno ad instaurare tra l’istituendo parco e la presenza sul sito, comprendente il parco, di altre riserve regionali esistenti e che hanno altri enti gestori; l’opportunità di garantire un’unicità territoriale gestionale ottimale in caso di coincidenza di diversi gestori nello stesso territorio e la possibilità o meno che l’istituendo parco possa comprendere sia le Egadi che il litorale trapanese in un unico modello di governance; l’attenzione sull’estensione dei vincoli da imporre per tenere conto delle attività socio-economiche che ricadono sul territorio; l’inserimento nell’area dell’istituendo parco di territori di altri comuni del trapanese.
Per quanto riguarda l’iter procedurale successivo ai citati incontri sono stati trasmessi tutti gli atti al Ministero per far sì che possa preparare lo schema di decreto del Presidente della Repubblica.
Ovviamente, il decreto non potrà avere seguito senza l’intesa con l’Assessorato regionale al territorio
e ambiente e quindi senza la Regione.
Ad ogni modo, qualora ci fosse l’intesa - questo è ovviamente l’oggetto -, ci sarà il decreto del Presidente della Repubblica, la Conferenza unificata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Successivamente, a questi due passaggi formali sarà, appunto, riformalizzata l’intesa della Regione attraverso una delibera della Giunta di Governo e, infine, verrà deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dell’ambiente.
Il senso dell’interrogazione era se c’era un passaggio ovviamente in Aula o in Commissione
ambiente. La norma non lo prevede. Ciò non toglie il Governo è impegnato in questa difficile battaglia perché la situazione dei territori è diversa e ci sono conflitti altissimi.
Il Parco era previsto da una legge del 2007, ovviamente la Regione - è l’impegno che prendo in
Aula - non potrà mai dare l’intesa se da parte dei territori non c’è quella unanimità a favore del
Parco.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’onorevole Adamo per dichiararsi soddisfatta o meno della risposta dell’Assessore.
ADAMO. Signor Presidente, Assessore, francamente non credo che il Governo sia impegnato in un’azione difficile. Non so chi abbia partorito la stravagante idea di mettere assieme le isole Egadi con pezzi della costa trapanese. E’ un’idea stupida, facilmente contrastabile.
Il sindaco di Favignana si è espresso con estrema chiarezza. Ieri, il consiglio comunale marsalese ha bocciato la proposta incautamente avanzata dal sindaco di Marsala.
C’è una raccolta di firme e la Regione non deve fare altro che rispettare il volere dei cittadini.
Non siamo, grazie a Dio, a Tunisi, né al Cairo, non mi devo portare i cittadini della provincia di Trapani sotto l’Assessorato.
Quindi, chiedo con forza e determinazione che il Governo regionale dica di no ad una proposta stupida. Altrimenti, saremo costretti a venire con i pullman.
Mi dichiaro insoddisfatta della risposta dell’assessore

Biviano (PD) interviene sulla mancata trasmissione delle delibere consiliari sul depuratore


Al Sindaco del Comune di Lipari
Dott. Mariano Bruno

Al Presidente del Consiglio Comunale
Rag. Giuseppe Longo


OGGETTO: Mancata trasmissione Delibere di Consiglio Comunale n. 105/2010 e 002/2011

 Gentili Signori,
In data 12/12/2010 e 17/01/2011 sono state approvate all’unanimità due delibere di Consiglio Comunale, rispettivamente la n. 105/2010 e la n. 002/2011, relative al nuovo impianto di depurazione e all’individuazione prevista nella zona di Canneto dentro.
Da quanto appurato nei giorni scorsi, nonostante fosse esplicitato, le delibere non sono state ancora inviate agli organi indicati.
Questo potrebbe alimentare o generare sospetti che le stesse siano state volutamente boicottate dall’Amministrazione Comunale e/o dagli uffici preposti.
Oltre al danno per la mancata trasmissione delle Delibere, questo atteggiamento, se veritiero ,  significherebbe una chiara mancanza di rispetto per tutto il Consiglio Comunale, massima espressione della sovranità popolare, oltre ad una chiara intenzione di procedere alla realizzazione del Depuratore di Canneto Dentro nonostante la contrarietà dell’intero consesso civico.
Appare strano, inoltre, che la stessa Presidenza del Consiglio non abbia  mai verificato che le stesse venissero regolarmente trasmesse  agli organi indicati e caso contrario denunciare chi di competenza e provvedere direttamente al loro invio.
Alla luce di quanto sopra, si chiede al Sindaco del Comune di Lipari e al Presidente del Consiglio Comunale di voler provvedere direttamente e/o fare predisporre il loro immediato invio agli organi indicati nei rispettivi deliberati.
Distinti saluti.
                                                                                        Il Consigliere Comunale
                                                                                            Partito Democratico
                                                                                           Dott. Giacomo Biviano

Depuratore e vasche. Preoccupazione e proposte di Federalberghi Eolie

Questa la nota che la Federalberghi delle Eolie ha inviato a:
COMUNE DI LIPARI
Egregio Sig. Sindaco, Dott. Mariano Bruno
e p.c.
ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE
Egregio On. Assess. Calogero Gianmaria Sparma
COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA IDRICA
DELLE ISOLE EOLIE
Egregio Avv. Luigi Pelaggi
COMUNE DI LIPARI
III SETTORE URBANISTICA
Egregio Assessore, Dott. Natale Famà
IV SETTORE IDRICO
Egregio Assessore, Sig. Giulio China
CONSIGLIO COMUNALE
Egregio Presidente, Sig. Giuseppe Longo
Lipari, 9 febbraio 2011
Re: collocazione depuratore isole di Lipari.
Egregio Sig. Sindaco,
La questione della collocazione del depuratore a Canneto dentro e delle vasche di sollevamento a Lipari (Sottomonastero) e a Canneto nei pressi della spiaggia di Unci continua a destare notevoli preoccupazioni e ha visto prese di posizione piuttosto nette da parte della popolazione, di alcune associazioni e dello stesso Consiglio Comunale.
Riscontriamo, oltretutto, una serie d’istanze allarmate da parte di diversi nostri associati di Lipari e Canneto. Quest’ennesimo conflitto interno alla nostra comunità contribuisce ad ingenerare una disgregazione sociale che sicuramente non crea i presupposti per un’azione di sviluppo del nostro territorio all’insegna della
partecipazione e della concertazione.
È fuor di dubbio che Canneto, oltre a rappresentare una risorsa balneare di primaria importanza per l’intera isola di Lipari, merita una qualità della vita che rispetti i parametri propri del vivere su un’isola. Allo stesso tempo, la zona di Sottomonastero dovrebbe costituire il biglietto da visita soprattutto per i visitatori che alimentano la principale industria dell’isola: quella turistica.
Da qui la necessità di prevedere soltanto interventi che possano migliorare e qualificare dette aree, senza quindi sacrificarne in alcun modo la vivibilità e il potenziale di attrazione turistica.
Siamo, altrettanto consci, come da Lei manifestatoci apertamente, del fatto che l’Amministrazione si trovi di fronte alla necessità di dotare l’isola di un impianto di depurazione e ciò per ovvie ragioni di carattere legale e igienico-sanitario.
Con la presente chiediamo, pertanto, di:
• rivalutare la possibilità di collocare l’intero impianto di depurazione nella zona di Monte Rosa, oltre il
Porto di Pignataro, così come previsto dal piano regolatore generale;
• valutare la possibilità che detto impianto preveda anche un ciclo in grado di riutilizzare l’acqua depurata;
• poter partecipare al prossimo incontro previsto sull’argomento entro la fine di febbraio con l’Avv. Luigi
Pelaggi.
Nel ringraziarla per l’attenzione e in attesa di un Suo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Christian Del Bono