Una, anzi, due cartoline per l'idrico-fognario del comune di Lipari.
Da almeno 4 giorni liquami a perdere escono da un tombino della via Gorizia e, dopo aver attraversato il marciapiede, si riversano "puzzolentemente" sulla Marina Garibaldi.
Forse...sarebbe il caso di intervenire
Cerca nel blog
venerdì 31 maggio 2013
Apericucciolo, il Cagnolino Eolino SPAKKA!!!! - Radiobau
Per visualizzare un articolo con foto dell'iniziativa di Daniela e Silvia Lazzaroni che ha visto protagonisti i cagnolini delle Eolie cliccare su questo link http://radiobau.it/?p=6655
Nel frattempo vi proponiamoqueste foto:
Nel frattempo vi proponiamoqueste foto:
Daniela e Silvia Lazzaroni : Lettera aperta alla dott.ssa Gullotta
Siamo estremamente sorprese nel leggere lo sfogo della dott.ssa Gulotta nei nostri confronti*, avremmo preferito chiudere i rapporti con lei elegantemente.
Purtroppo quanto da lei scritto ci obbliga ad una puntualizzazione che volevamo evitare:
- In data 11 maggio abbiamo presentato le nostre dimissioni dal consiglio direttivo dell'Associazione Eolo a 4 Zampe a seguito di gravi disaccordi : decisione molto dolorosa, ma indispensabile per non annebbiare il lavoro fatto ed il buon nome dell'associazione.
- Desideriamo sottolineare alla dott.ssa Gulotta che i risultati di cui parla sono stati ottenuti con un lavoro sinergico : il Comune di Lipari con disponibilità ed apertura sul problema randagismo ha accettato e portato a termine le nostre richieste, noi ci siamo dedicate all'organizzazione delle campagne ENPA, alla raccolta fondi, ai contatti, alla divulgazione a mezzo stampa dei nostri progetti, alle catture, (con l'aiuto di straordinari volontari), di cani e gatti vaganti su cui effettuare le sterilizzazioni.
- Abbiamo provveduto ad inoltrare con staffette via aerea in Lombardia 40 cuccioli, 4 cani adulti e 11 gatti, con notevoli costi quasi sempre a nostro carico, per non gravare sul bilancio dell'Associazione.
- Riconosciamo alla dott.ssa Gulotta il suo operato medico, in quanto unico chirurgo veterinario al momento presente sulle Isole Eolie.
- Nei giorni scorsi abbiamo organizzato un evento a Milano in onore dei "cuccioli eoliani" da noi trasferiti : le generose donazioni raccolte sono state equamente divise fra ENPA di Monza, ENPA di Voghera, Mondo Gatto di Milano e F.I.B.A., tutte associazioni onlus che li hanno accolti con amore e competenza fino all'affidamento a famiglie fantastiche.
Tutto questo per evidenziare alla dott.ssa Gulotta che il "vero volontariato" è collaborativo e sinergico con enti e persone che si prefiggono lo stesso fine e scopo.
Restiamo quindi basite dinnanzi al rancore che traspare dalle parole dott.ssa Gulotta nei nostri confronti e vogliamo sottolineare che il nostro impegno di "puro volontariato" continuerà sia alle Isole Eolie che a Milano, in Lombardia e ovunque sia necessario ed utile il nostro intervento, per il bene dei nostri amici animali, indipendentemente dalle sue obiezioni.
Dopo questo chiarimento non risponderemo piu' ad alcuna provocazione per dedicare le nostre energie al volontariato e agli animali in difficolta'.
Daniela e Silvia Lazzaroni
Daniela e Silvia Lazzaroni
* Il riferimento è ad una lettera aperta che la dott.ssa Gullotta non ha inviato a questo sito
"Amico mare": i ragazzi della media S. Lucia di Lipari in canoa sino al White Beach
Carissimo,
con una rappresentanza di ragazzi della scuola media "S. Lucia" abbiamo pulito le calette da Calandra fino al White beach. L'abbiamo fatto con l'unico mezzo che permette di raggiungere la spiaggia e ripartire senza problemi d'ancoraggio, la canoa. Tra l'immancabile marea di plastica di ogni forma e colore trovata, anche un grande frigo, una bombola del gas, galleggianti di tutte le misure, un intero negozio di scarpe e tanto vetro. Abbiamo riportato tutto al Caicco, a Unci, 8 grandi sacchi di immondizia. Alla fine, stanchi per aver remato con il vento contrario, eravamo veramente contenti, sapevamo di aver contribuito a proteggere quest'isola da un terribile nemico che purtroppo alimentiamo ogni giorno con i nostri rifiuti, l'inquinamento.
A presto, per un'altra virtuosa occasione
Enzo Donato
con una rappresentanza di ragazzi della scuola media "S. Lucia" abbiamo pulito le calette da Calandra fino al White beach. L'abbiamo fatto con l'unico mezzo che permette di raggiungere la spiaggia e ripartire senza problemi d'ancoraggio, la canoa. Tra l'immancabile marea di plastica di ogni forma e colore trovata, anche un grande frigo, una bombola del gas, galleggianti di tutte le misure, un intero negozio di scarpe e tanto vetro. Abbiamo riportato tutto al Caicco, a Unci, 8 grandi sacchi di immondizia. Alla fine, stanchi per aver remato con il vento contrario, eravamo veramente contenti, sapevamo di aver contribuito a proteggere quest'isola da un terribile nemico che purtroppo alimentiamo ogni giorno con i nostri rifiuti, l'inquinamento.
A presto, per un'altra virtuosa occasione
Enzo Donato
"La villetta di Saltalamacchia". Dal sito del comune di Lipari
Dalla rubrica " Voi chiedete, l'amministrazione risponde" a cura di Michele Giacomantonio, portavoce del sindaco di Lipari , pubblichiamo quanto scritto dallo stesso Giacomantonio in una lunga nota titolata " Il caso della villetta abusiva di Silvano Saltalamacchia ".
Pubblichiamo solo la parte in cui Giacomantonio descrive l'iter che si è susseguito e non quelle parti che si riferiscono a note o a lettere pubblicate altrove e che non ci interessano
La villetta che il Silvano Saltalamacchia si costruisce è in zona F2 cioè in una zona in cui vige il vincolo cimiteriale e quindi risulta praticamente insanabile. Quando i funzionari accertano l’illecito edilizio lo comunicano al Sindaco ed il Sindaco ordina la demolizione o comunque la rimessa in pristino dei luoghi.
Se il proprietario dell’illecito non ottempera all’ordinanza, dopo 90 giorni si passa all’acquisizione del bene al patrimonio comunale e l’immobile, con l’iscrizione alla Conservatoria, diventa di proprietà del Comune. Certo sia all’ordinanza di demolizione come anche all’ordinanza di acquisizione ci si può opporre facendo ricorso al TAR, il tribunale amministrativo, e questo blocca il procedimento perché bisogna attendere la sentenza per i cui i tempi si allungano. Quando poi arriva il condono, se il proprietario ritiene di essere nelle condizioni di poterlo chiedere ne fa domanda e se questa viene accolta il procedimento è annullato.
Se non condonato l’illegittimità di un fabbricato si estingue con la pronuncia del Consiglio Comunale di pubblica utilità dell’immobile e quindi la destinazione questo a finalità pubbliche o sociali. Di fatto essendo la villetta in questione in zona F2 dovrebbe essere destinata ad attività attinenti il cimitero.
E veniamo alla vicenda della villetta. Al 19.12.1883 risale il verbale n.217 che relaziona sui lavori abusivi ed il 4 gennaio 84 si ha l’ordinanza n.31 di demolizione. Verificato che la demolizione non è avvenuta il 4 aprile 1984 si ha l’ordinanza di apposizione sigilli. A questo punto il sig. Saltalamacchia fa ricorso al TAR di Catania, ricorso che viene respinto il 3 maggio del 1984. Il 22 agosto 1984 vi l’ordinanza n. 344 di acquisizione al patrimonio comunale. Altro ricorso al TAR, altra dichiarazione di abuso da parte del Comune e finalmente il 2 maggio 1986 viene avanzata dal sig. Saltalamacchia istanza di condono edilizio.
Ed è probabilmente in base a questa pratica che il fabbricato viene ritenuto, malgrado fosse abusivo, nel patrimonio del Saltalamacchia quando questo fallisce. E’ bene chiarire che non è stato il Comune a togliere al Saltalamacchia l’uso della villetta ma la procedura fallimentare che viene dichiarata dal Tribunale di Messina il 7 gennaio del 1991. E la villetta viene venduta dal curatore fallimentare al pubblico incanto il 19 gennaio 1994 ( per inciso, vorrei far notare al sig. Saltalamaccia che in quella data io non ero Sindaco di Lipari, lo divenni solo ai primi di luglio del 1994 e quindi non avevo alcun titolo, ammesso che si potesse fare, ad oppormi a questo atto del curatore fallimentare).
Comunque l’immobile viene acquisito dal sig. Scaffidi ed il decreto di trasferimento della proprietà porta la data del 19 luglio 1994. Ancora qualche settimana e l’ufficio condono del Comune esprime parere negativo per la villetta in questione (pratica dell’1 marzo 1995 prot. N. 9754). Ma intanto era arrivata una nuova legge per il condono e puntualmente il sig. Scaffidi l’1 marzo 1995 con protocollo 9754 fa istanza di condono ai sensi della legge n.724/94 azzerando ancora una volta la procedura come aveva fatto il Saltalamacchia nel 1986 ed per questo che il vice Sindaco poté firmare legittimamente il 13 febbraio 1997 quella autorizzazione per opere di pertinenza che tanto scandalizza il Saltalamacchia).
Voglio ricordare che quello del 1994 fu un condono epocale le cui domande misero in ginocchio la capacità del Comune di evaderle e si dovette ricorrere a dei tecnici esterni per smaltire il grosso accumulo. Così solo il 7 luglio del 2001 l’ufficio condono esprime parere negativo confermando quello del 1994. Saltato il condono il 27 giugno 2003 viene emessa ordinanza di demolizione e l’11 dicembre non essendoci stata ottemperanza viene messa ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale, ed il 6 settembre 2004 ordinanza di sgombero dell’immobile. Ma anche qui giunge un nuovo condono ed il 17 settembre 2004 viene avanzata istanza ai sensi della legge n.326 del 2003. Il 15 dicembre 2006 l’ufficio condono esprime nuovamente parere negativo ed il 20 novembre 2007 arriva l’ordinanza di sgombero ma il 18 gennaio 2008 di fatto alla scadenza dei termini vi è un
nuovo ricorso al TAR che ne blocca la procedura esecutiva. Dal 18 gennaio 2008 si è in attesa della sentenza del Tribunale amministrativo di Catania.
Questa è la trafila della villetta abusiva. Un percorso molto travagliato e non ancora concluso. Ci sono stati errori, omissioni, responsabilità? C’è un procedimento in corso e lo accerteranno i giudici.
Non so se la mia risposta è stata esauriente ma indubbiamente la possibilità di entrare in possesso da parte di un Comune di un illecito o di farlo demolire è molto complesso fra ricorsi al TAR e condoni. Certo i ricorsi al TAR ed i condoni sono costosi e non tutti possono permetterseli e il rischio è che alla fine paghino sempre i più deboli ed indifesi. E così può darsi che in quell’elenco di 30 casi di cui parla Silvano Saltalamacchia ci siano coloro che fanno giostrarsi fra TAR e Condoni ma anche povera gente che si è fatta la casa in cui abita con figli e familiari e che effettuare uno sgombero vuol dire anche cercare loro una sistemazione. Mi si dice che comunque presto questo elenco arriverà in Consiglio Comunale e sarà il Consiglio a valutare caso per caso e prendere una decisione.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Pubblichiamo solo la parte in cui Giacomantonio descrive l'iter che si è susseguito e non quelle parti che si riferiscono a note o a lettere pubblicate altrove e che non ci interessano
La villetta che il Silvano Saltalamacchia si costruisce è in zona F2 cioè in una zona in cui vige il vincolo cimiteriale e quindi risulta praticamente insanabile. Quando i funzionari accertano l’illecito edilizio lo comunicano al Sindaco ed il Sindaco ordina la demolizione o comunque la rimessa in pristino dei luoghi.
Se il proprietario dell’illecito non ottempera all’ordinanza, dopo 90 giorni si passa all’acquisizione del bene al patrimonio comunale e l’immobile, con l’iscrizione alla Conservatoria, diventa di proprietà del Comune. Certo sia all’ordinanza di demolizione come anche all’ordinanza di acquisizione ci si può opporre facendo ricorso al TAR, il tribunale amministrativo, e questo blocca il procedimento perché bisogna attendere la sentenza per i cui i tempi si allungano. Quando poi arriva il condono, se il proprietario ritiene di essere nelle condizioni di poterlo chiedere ne fa domanda e se questa viene accolta il procedimento è annullato.
Se non condonato l’illegittimità di un fabbricato si estingue con la pronuncia del Consiglio Comunale di pubblica utilità dell’immobile e quindi la destinazione questo a finalità pubbliche o sociali. Di fatto essendo la villetta in questione in zona F2 dovrebbe essere destinata ad attività attinenti il cimitero.
E veniamo alla vicenda della villetta. Al 19.12.1883 risale il verbale n.217 che relaziona sui lavori abusivi ed il 4 gennaio 84 si ha l’ordinanza n.31 di demolizione. Verificato che la demolizione non è avvenuta il 4 aprile 1984 si ha l’ordinanza di apposizione sigilli. A questo punto il sig. Saltalamacchia fa ricorso al TAR di Catania, ricorso che viene respinto il 3 maggio del 1984. Il 22 agosto 1984 vi l’ordinanza n. 344 di acquisizione al patrimonio comunale. Altro ricorso al TAR, altra dichiarazione di abuso da parte del Comune e finalmente il 2 maggio 1986 viene avanzata dal sig. Saltalamacchia istanza di condono edilizio.
Ed è probabilmente in base a questa pratica che il fabbricato viene ritenuto, malgrado fosse abusivo, nel patrimonio del Saltalamacchia quando questo fallisce. E’ bene chiarire che non è stato il Comune a togliere al Saltalamacchia l’uso della villetta ma la procedura fallimentare che viene dichiarata dal Tribunale di Messina il 7 gennaio del 1991. E la villetta viene venduta dal curatore fallimentare al pubblico incanto il 19 gennaio 1994 ( per inciso, vorrei far notare al sig. Saltalamaccia che in quella data io non ero Sindaco di Lipari, lo divenni solo ai primi di luglio del 1994 e quindi non avevo alcun titolo, ammesso che si potesse fare, ad oppormi a questo atto del curatore fallimentare).
Comunque l’immobile viene acquisito dal sig. Scaffidi ed il decreto di trasferimento della proprietà porta la data del 19 luglio 1994. Ancora qualche settimana e l’ufficio condono del Comune esprime parere negativo per la villetta in questione (pratica dell’1 marzo 1995 prot. N. 9754). Ma intanto era arrivata una nuova legge per il condono e puntualmente il sig. Scaffidi l’1 marzo 1995 con protocollo 9754 fa istanza di condono ai sensi della legge n.724/94 azzerando ancora una volta la procedura come aveva fatto il Saltalamacchia nel 1986 ed per questo che il vice Sindaco poté firmare legittimamente il 13 febbraio 1997 quella autorizzazione per opere di pertinenza che tanto scandalizza il Saltalamacchia).
Voglio ricordare che quello del 1994 fu un condono epocale le cui domande misero in ginocchio la capacità del Comune di evaderle e si dovette ricorrere a dei tecnici esterni per smaltire il grosso accumulo. Così solo il 7 luglio del 2001 l’ufficio condono esprime parere negativo confermando quello del 1994. Saltato il condono il 27 giugno 2003 viene emessa ordinanza di demolizione e l’11 dicembre non essendoci stata ottemperanza viene messa ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale, ed il 6 settembre 2004 ordinanza di sgombero dell’immobile. Ma anche qui giunge un nuovo condono ed il 17 settembre 2004 viene avanzata istanza ai sensi della legge n.326 del 2003. Il 15 dicembre 2006 l’ufficio condono esprime nuovamente parere negativo ed il 20 novembre 2007 arriva l’ordinanza di sgombero ma il 18 gennaio 2008 di fatto alla scadenza dei termini vi è un
nuovo ricorso al TAR che ne blocca la procedura esecutiva. Dal 18 gennaio 2008 si è in attesa della sentenza del Tribunale amministrativo di Catania.
Questa è la trafila della villetta abusiva. Un percorso molto travagliato e non ancora concluso. Ci sono stati errori, omissioni, responsabilità? C’è un procedimento in corso e lo accerteranno i giudici.
Non so se la mia risposta è stata esauriente ma indubbiamente la possibilità di entrare in possesso da parte di un Comune di un illecito o di farlo demolire è molto complesso fra ricorsi al TAR e condoni. Certo i ricorsi al TAR ed i condoni sono costosi e non tutti possono permetterseli e il rischio è che alla fine paghino sempre i più deboli ed indifesi. E così può darsi che in quell’elenco di 30 casi di cui parla Silvano Saltalamacchia ci siano coloro che fanno giostrarsi fra TAR e Condoni ma anche povera gente che si è fatta la casa in cui abita con figli e familiari e che effettuare uno sgombero vuol dire anche cercare loro una sistemazione. Mi si dice che comunque presto questo elenco arriverà in Consiglio Comunale e sarà il Consiglio a valutare caso per caso e prendere una decisione.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Amico mare ....ti diamo una ripulita! (con foto)
Riceviamo dall'insegnante Cettina Forestieri e pubblichiamo:
Giornata ecologica all'insegna della pulizia della magnifica spiaggia di Canneto per i bambini della Scuola Primaria di Lipari e Canneto.
Guanti, cappellino e l'immancabile sacchetto "cattura-rifiuti" per ridare un tono dignitoso a uno dei litorali più invidiati del Mediterraneo. Sfidando una mattinata piuttosto incerta, in cui vento e nuvole minacciavano di boicottare l'incontro, i piccoli e impavidi ecologisti, con l'entusiasmo che aria aperta, movimento e mare sanno suscitare, si sono impegnati di buona lena nel loro proposito, vivendo con la naturalezza di un gioco, uno dei compiti che con crescente difficoltà l'homo tecnologicus disattende: la cura dell'ambiente. Dopo aver colmato una decina di sacchetti con rifiuti di ogni sorta rinvenuti nel tratto tra Unci e ufficio postale, scortati dai loro insegnanti (anch'essi rigorosamente agghindati da eco-operators), i bimbi di Canneto, per riaversi dalle fatiche, hanno sostato presso il Coral Beach, dove hanno consumato un ottimo gelato. Una carezza all'ambiente .....grande prova di affetto per L'AMICO MARE. Un prova inconfutabile di come impegno e divertimento possono convivere perfettamente.
Giornata ecologica all'insegna della pulizia della magnifica spiaggia di Canneto per i bambini della Scuola Primaria di Lipari e Canneto.
Guanti, cappellino e l'immancabile sacchetto "cattura-rifiuti" per ridare un tono dignitoso a uno dei litorali più invidiati del Mediterraneo. Sfidando una mattinata piuttosto incerta, in cui vento e nuvole minacciavano di boicottare l'incontro, i piccoli e impavidi ecologisti, con l'entusiasmo che aria aperta, movimento e mare sanno suscitare, si sono impegnati di buona lena nel loro proposito, vivendo con la naturalezza di un gioco, uno dei compiti che con crescente difficoltà l'homo tecnologicus disattende: la cura dell'ambiente. Dopo aver colmato una decina di sacchetti con rifiuti di ogni sorta rinvenuti nel tratto tra Unci e ufficio postale, scortati dai loro insegnanti (anch'essi rigorosamente agghindati da eco-operators), i bimbi di Canneto, per riaversi dalle fatiche, hanno sostato presso il Coral Beach, dove hanno consumato un ottimo gelato. Una carezza all'ambiente .....grande prova di affetto per L'AMICO MARE. Un prova inconfutabile di come impegno e divertimento possono convivere perfettamente.
Canneto: Giovanissimi ecologisti al lavoro a conclusione del progetto "Amico Mare"
Con tutto l'entusiasmo della loro giovanissima età, armati di sacchi gialli e di quanto altro necessario una cinquantina di alunni dell'Istituto Comprensivo Lipari 1 si sono ritrovati stamane sulla spiaggia di Canneto per ripulire, per quanto loro possibile, il litorale. L'iniziativa ha coinvolto gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria.
Il numero degli alunni doveva essere più consistente ma l'infelice giornata, dal punto di vista meteo, ha fatto si che qualche ragazzino restasse a casa.
L'iniziativa rientra in "Una scelta didattica attiva, che vede nell'ambiente circostante una fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una provocazione a conoscerlo mediante l'esplorazione e la progettazione".
La giornata ecologica ha anche segnato la conclusione del progetto didattico “AMICO MARE” (referente Emanuela Laguardia) , un lungo percorso didattico di scoperta e sensibilizzare dei giovani nei confronti di tutto ciò che riguarda il “nostro”mare.
Il numero degli alunni doveva essere più consistente ma l'infelice giornata, dal punto di vista meteo, ha fatto si che qualche ragazzino restasse a casa.
L'iniziativa rientra in "Una scelta didattica attiva, che vede nell'ambiente circostante una fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una provocazione a conoscerlo mediante l'esplorazione e la progettazione".
La giornata ecologica ha anche segnato la conclusione del progetto didattico “AMICO MARE” (referente Emanuela Laguardia) , un lungo percorso didattico di scoperta e sensibilizzare dei giovani nei confronti di tutto ciò che riguarda il “nostro”mare.
Al di la di tutto un esempio per molti adulti che sul litorale abbandonano ogni genere di rifiuto e utilizzano la spiaggia come "gabinetto per cani".
Oltre agli alunni erano presenti, ovviamente, le insegnanti. Prezioso il supporto dei volontari della Croce Rossa italiana di Lipari, pronti ad intervenire per ogni evenienza. Presenti anche gli uomini del Circomare Lipari.
FEDERALBERGHI LE ISOLE EOLIE SI PRESENTANO IN SVIZZERA
COMUNICATO STAMPA
Riconosciute Patrimonio
dell’Umanità dall’Unesco nel 2000, le sette isole - Lipari, Salina, Vulcano,
Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea - rappresentano una destinazione
turistica particolarmente idonea alla valorizzazione sul mercato svizzero, che
si distingue per attenzione alla qualità ed all’ambiente, per elevata frequenza
dei viaggi e capacità di spesa.
La ricca offerta di
collegamenti aerei diretti in partenza dalle principali città svizzere quali
Zurigo, Ginevra, Berna e Basilea operati dai vettori Swiss, Air Berlin,
Easyjet, Skywork Airlines e Edelweiss per Catania (aeroporto di riferimento per
le Eolie) nella stagione estiva costituisce un ulteriore volano per
l’affermazione dell’arcipelago tra le mete di viaggio dei turisti elvetici.
Mare, spiagge incontaminate,
vulcani, sentieri naturalistici, storia e antiche tradizioni, enogastronomia e
vivaci eventi culturali rappresentano un ventaglio ampio e diversificato di
esperienze che attendono il turista alle Eolie.
Sono già numerosi gli
operatori svizzeri che propongono le Isole Eolie nell’ambito della propria
offerta dedicata all’Italia e l’attenzione che Federalberghi Eolie pone nella
promozione mirata verso il mercato elvetico rappresenta un ulteriore stimolo al
rafforzamento del brand Isole Eolie
ed all’incremento della commercializzazione.
Consulta giovanile di Lipari. La nota del presidente Giuffrè
Lo scorso 25 maggio, nell’aula consiliare del Comune di Lipari
si è tenuta la prima assemblea della Consulta Giovanile al fine di eleggere il
Consiglio Direttivo. Unanimemente sono stato designato a presiedere la neo
costituita Consulta.
Con
grande emozione mi avvio a questo importante ruolo e con l’impegno di
ricambiare la fiducia riposta nei miei confronti. Il mio primo pensiero va a
tutti i ragazzi presenti quel giorno, ai quali rivolgo la mia più sincera
gratitudine per avermi dato la possibilità di cimentarmi in questa nuova
esperienza.
La Consulta è uno strumento al servizio dei giovani che facilita
la partecipazione democratica alla programmazione delle attività istituzionali
sul territorio. Ma non solo. Personalmente credo sia lo stesso territorio e la
sua comunità a trarre vantaggio dai risultati che dall’utilizzo di questo
strumento scaturiranno. Va da sé l’importanza di rafforzare nei giovani la
consapevolezza del ruolo di ciascuno come cittadino attivo per la crescita ed
il miglioramento della società in cui viviamo, rendendoli responsabili delle
proprie scelte ed artefici del proprio futuro!
L’ideazione, la pianificazione e la realizzazione di tutte le attività da noi
stessi concepite, non prescinderanno mai da questo ideale , né da un altro ambizioso
proposito: annullare quel limite dell’insularità che pretende di confinarci.
Con la
consapevolezza dell’inestimabile valore paesaggistico, naturalistico e
culturale delle nostre isole, culla della civiltà sin dal Neolitico e con lo
sguardo rivolto all’Europa, ci adopereremo infatti, per promuovere un reale
scambio di conoscenze, riflessioni, idee e iniziative fra i giovani eoliani e non, in modo da favorire processi di
aggregazione e di condivisione multiculturale e multietnico.
Sviluppo sostenibile, valorizzazione del territorio,
disoccupazione giovanile, inclusione sociale, saranno solo alcuni degli
argomenti sui quali ci confronteremo cercando, ogni qualvolta si renda
opportuno , il coinvolgimento di esperti e professionisti esterni così come previsto
dal regolamento della Consulta.
Già
dalla prossima seduta verranno nominate le Commissioni di Lavoro le quali
saranno suddivise per aree di interesse: Cultura, Spettacolo, Sport, Turismo,
Ecologia ed Ambiente, etc.. Inoltre, proporremo un concorso di idee per la
realizzazione del logo ufficiale della Consulta Giovanile e valuteremo insieme
l’opportunità di modificare in alcune sue parti lo statuto ed il regolamento
della Consulta, nell’ottica di apportare alcuni significativi miglioramenti.
Detto ciò, mi auguro di avviare un dialogo fertile con
l’Amministrazione e colgo in questa sede l’occasione per ringraziare il Sindaco
Marco Giorgianni anzitutto, il quale si è reso promotore di questo
importantissimo strumento di Democrazia, e l’Assessore alle politiche giovanili
Tiziana De Luca, per la grande disponibilità e sensibilità che sta dimostrando
già dalle prime fasi di lavoro.
Un saluto affettuoso ed un grosso in bocca al lupo anche agli
altri membri del direttivo, Giuseppe Fiorenza, Antonello Cincotta e Carlo Zaia,
i quali, ne sono certo, mi sosterranno con il loro più vivo entusiasmo.
Mi dispiace per quanti non hanno potuto
presenziare a questo primo appuntamento per impegni di lavoro o di studio, li
saluto con l’intento di stilare un calendario dei prossimi incontri il più modo
possibile.Infine,
permettetemi di concludere con le parole di “un uomo che ebbe il coraggio di
immaginare il futuro”
- Non rimanete
intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre
persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra
voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il
vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno, in qualche modo, nel
conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
[…] Siate affamati,
siate folli !
Presidente Consulta Giovanile di Lipari
Fabrizio Giuffrè
Manifestazioni AIRC nelle Eolie. Ottimo riscontro (di Rosanna Lorizio Spadaro)
Nel celebrare la “festa della mamma” con “l’azalea della ricerca”, il 12
maggio sc., nell’interno della delegazione di Lipari ci si è chiesti se per
una società attiva, moderna ed impegnata quale è quella eoliana, il “servizio”
costituisca anche oggi una modalità di approccio alla vita sociale ritenuta
utile ed in sintonia coi tempi, con questi tempi. La risposta è stata
inequivoca e positiva.
Dunque il problema resta l’individuazione della modalità operativa e della
priorità della scelta.
Anzitutto occorre privilegiare la continuità perché le azioni, per
raggiungere un risultato soddisfacente, necessitano di un certo respiro
temporale e perchè il progetto tanto più
è sostenibile quanto più si possiede una propria capacità di identificazione in
esso.
Dai programmi del presidente AIRC Comitato
Sicilia, abbiamo ricevuto la chiara indicazione a ricavare dalle esperienze
passate i frutti del successo, a sostenere la capacità di comunicazione, ad
elaborare strategie che potenziano sia le risorse individuali che quelli delle
delegazioni attraverso progetti comuni condivisi, a promuovere anche a livello
istituzionale le azioni più significative.
“Conoscerci e farci conoscere”, operando sulle tematiche che meglio ci
distinguono: attività divulgativa per la cultura della salute e alla
prevenzione dei tumori (adesioni ai protocolli di screening e diagnosi precoce
– adozione di uno stile di vita corretto) sensibilizzazione alla raccolta fondi
a sostegno della ricerca, ma anche la difesa dell’ambiente, la sfida all’educazione
che permea tutti questi temi e li sorregge, la diffusione della cultura
rispettosa della persona e delle norme.
Abbiamo anche il dovere di pensare a coloro che vivono in contesti
culturali diversi dal nostro che subiscono pesanti condizionamenti. Inclusione
sociale di soggetti deboli o meno fortunati di noi, AFFERMAZIONE DEI DIRITTI
ALLA SALUTE, cultura alla solidarietà, costituiscono tematiche non facili,
impongono traguardi raggiungibili con tanto impegno, mettono a dura prova le
nostre coscienze, ma sono l’essenza dei nostri valori, rispondono alla nostra
sensibilità di eoliani impegnati, siamo le nostre bandiere.
Già Sofocle nel IV sec. a.C. affermava che l’opera umana più bella è di
essere utili al prossimo.
La
cultura odierna fortemente individualista , la cultura dei diritti,
dell’ individualismo antisociale è fortemente caratterizzante di una società che pare non avere più un
centro di forze etiche capaci di unire i cittadini come una forza di gravità
invisibile: il rispetto per gli altri; la solidarietà, l´eguaglianza di
cittadinanza.
Solidarietà è un sostantivo
che ha intrinseco come significato principale quello
etico-sociologico, proprio perché sta a
indicare uno sforzo attivo e gratuito,
atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di
un aiuto.
Il primo passo nell’evoluzione
dell’etica è proprio il senso di solidarietà con altri esseri umani perché
il valore di un uomo dovrebbe
essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di
ricevere.
Veramente la
sensibilizzazione e la promozione della cultura della solidarietà, le attività di ricerca e dell’agire volontario come fattore
fondamentale di partecipazione e di cittadinanza attiva deve essere un obiettivo fondamentale e preponderante oggi ad ogni
livello ed in ogni settore della società civile…. perché sono le nostre piccole e grandi opere di
bene, che ci rendono fieri di noi stessi, dando un senso alla nostra esistenza.
Occorre essere fino in fondo
cristiani, musulmani, ebrei e dare un significato concreto alla parola
solidarietà.
Ciò che la solidarietà si propone quindi è un rinnovamento politico e sociale. Gli uomini hanno bisogno della solidarietà universale per lo sviluppo individuale per fare progredire la civiltà. Civiltà intesa nel senso di una forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali e quindi di educazione e rispetto per gli altri, ma soprattutto in primis per se stessi.
Ciò che la solidarietà si propone quindi è un rinnovamento politico e sociale. Gli uomini hanno bisogno della solidarietà universale per lo sviluppo individuale per fare progredire la civiltà. Civiltà intesa nel senso di una forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali e quindi di educazione e rispetto per gli altri, ma soprattutto in primis per se stessi.
La solidarietà
operata attraverso la
raccolta di fondi per promuovere
e favorire la ricerca atta a sconfiggere le malattie è proprio
all’insegna del principio che chi pratica la solidarietà mentre aiuta gli altri, aiuta se stesso.
E in tal senso, in questa scia si incanala il
lavoro di organizzazioni nazionali
come l’AIRC che organizzando la raccolta di finanziamenti
per la ricerca medica, promuove la
solidarietà aiutando e sostenendo gli studi sul cancro che inevitabilmente rappresenta un
problema sanitario e sociale di urgenza primaria per tutti.
Il messaggio che proviene dal
World Oncology Forum, l’assemblea mondiale degli esperti in oncologia, noi lo
abbiamo recepito alla perfezione.
Le manifestazione promosse
dalla delegazione AIRC di Lipari Isole Eolie hanno avuto, come sempre, un buon
riconoscimento da parte della comunità eoliana.
Abbiamo dato vita alle
manifestazioni:
Offerta delle “uova di
cioccolato” per la S. Pasqua; offerta dell’”Azalea della
ricerca” per la festa della mamma, con una raccolta fondi pari a € 19.870,00
Esprimo tutto il mio
compiacimento per il buon esito dei queste iniziative col pensiero rivolto a
coloro che devono affrontare le sofferenze che questa patologia insidiosa
comporta.
Dico pertanto “grazie di
cuore” a tutti coloro che si sono compiaciuti
darci una signorile dimostrazione del loro spirito di collaborazione nel
mettere a disposizione i loro spazi nei giornali on-lines, ai rappresentanti
della stampa e della televisione locale.
Resto affettuosamente grata
alle amiche della delegazione AIRC che rappresento.
Un grazie affettuoso a tutti
coloro che con il loro contributo ci hanno dato un tangibile senso di fraterna
solidarietà, un affettuoso grazie mio personale a tutta la comunità eoliana.
Il poeta inglese John Donne scrive: “ Ogni morte
d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi
suona la campana: essa suona anche per te”.
Rosanna
Lorizio Spadaro
Iscriviti a:
Post (Atom)