Nel celebrare la “festa della mamma” con “l’azalea della ricerca”, il 12
maggio sc., nell’interno della delegazione di Lipari ci si è chiesti se per
una società attiva, moderna ed impegnata quale è quella eoliana, il “servizio”
costituisca anche oggi una modalità di approccio alla vita sociale ritenuta
utile ed in sintonia coi tempi, con questi tempi. La risposta è stata
inequivoca e positiva.
Dunque il problema resta l’individuazione della modalità operativa e della
priorità della scelta.
Anzitutto occorre privilegiare la continuità perché le azioni, per
raggiungere un risultato soddisfacente, necessitano di un certo respiro
temporale e perchè il progetto tanto più
è sostenibile quanto più si possiede una propria capacità di identificazione in
esso.
Dai programmi del presidente AIRC Comitato
Sicilia, abbiamo ricevuto la chiara indicazione a ricavare dalle esperienze
passate i frutti del successo, a sostenere la capacità di comunicazione, ad
elaborare strategie che potenziano sia le risorse individuali che quelli delle
delegazioni attraverso progetti comuni condivisi, a promuovere anche a livello
istituzionale le azioni più significative.
“Conoscerci e farci conoscere”, operando sulle tematiche che meglio ci
distinguono: attività divulgativa per la cultura della salute e alla
prevenzione dei tumori (adesioni ai protocolli di screening e diagnosi precoce
– adozione di uno stile di vita corretto) sensibilizzazione alla raccolta fondi
a sostegno della ricerca, ma anche la difesa dell’ambiente, la sfida all’educazione
che permea tutti questi temi e li sorregge, la diffusione della cultura
rispettosa della persona e delle norme.
Abbiamo anche il dovere di pensare a coloro che vivono in contesti
culturali diversi dal nostro che subiscono pesanti condizionamenti. Inclusione
sociale di soggetti deboli o meno fortunati di noi, AFFERMAZIONE DEI DIRITTI
ALLA SALUTE, cultura alla solidarietà, costituiscono tematiche non facili,
impongono traguardi raggiungibili con tanto impegno, mettono a dura prova le
nostre coscienze, ma sono l’essenza dei nostri valori, rispondono alla nostra
sensibilità di eoliani impegnati, siamo le nostre bandiere.
Già Sofocle nel IV sec. a.C. affermava che l’opera umana più bella è di
essere utili al prossimo.
La
cultura odierna fortemente individualista , la cultura dei diritti,
dell’ individualismo antisociale è fortemente caratterizzante di una società che pare non avere più un
centro di forze etiche capaci di unire i cittadini come una forza di gravità
invisibile: il rispetto per gli altri; la solidarietà, l´eguaglianza di
cittadinanza.
Solidarietà è un sostantivo
che ha intrinseco come significato principale quello
etico-sociologico, proprio perché sta a
indicare uno sforzo attivo e gratuito,
atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di
un aiuto.
Il primo passo nell’evoluzione
dell’etica è proprio il senso di solidarietà con altri esseri umani perché
il valore di un uomo dovrebbe
essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di
ricevere.
Veramente la
sensibilizzazione e la promozione della cultura della solidarietà, le attività di ricerca e dell’agire volontario come fattore
fondamentale di partecipazione e di cittadinanza attiva deve essere un obiettivo fondamentale e preponderante oggi ad ogni
livello ed in ogni settore della società civile…. perché sono le nostre piccole e grandi opere di
bene, che ci rendono fieri di noi stessi, dando un senso alla nostra esistenza.
Occorre essere fino in fondo
cristiani, musulmani, ebrei e dare un significato concreto alla parola
solidarietà.
Ciò che la solidarietà si propone quindi è un rinnovamento politico e sociale. Gli uomini hanno bisogno della solidarietà universale per lo sviluppo individuale per fare progredire la civiltà. Civiltà intesa nel senso di una forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali e quindi di educazione e rispetto per gli altri, ma soprattutto in primis per se stessi.
Ciò che la solidarietà si propone quindi è un rinnovamento politico e sociale. Gli uomini hanno bisogno della solidarietà universale per lo sviluppo individuale per fare progredire la civiltà. Civiltà intesa nel senso di una forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali e quindi di educazione e rispetto per gli altri, ma soprattutto in primis per se stessi.
La solidarietà
operata attraverso la
raccolta di fondi per promuovere
e favorire la ricerca atta a sconfiggere le malattie è proprio
all’insegna del principio che chi pratica la solidarietà mentre aiuta gli altri, aiuta se stesso.
E in tal senso, in questa scia si incanala il
lavoro di organizzazioni nazionali
come l’AIRC che organizzando la raccolta di finanziamenti
per la ricerca medica, promuove la
solidarietà aiutando e sostenendo gli studi sul cancro che inevitabilmente rappresenta un
problema sanitario e sociale di urgenza primaria per tutti.
Il messaggio che proviene dal
World Oncology Forum, l’assemblea mondiale degli esperti in oncologia, noi lo
abbiamo recepito alla perfezione.
Le manifestazione promosse
dalla delegazione AIRC di Lipari Isole Eolie hanno avuto, come sempre, un buon
riconoscimento da parte della comunità eoliana.
Abbiamo dato vita alle
manifestazioni:
Offerta delle “uova di
cioccolato” per la S. Pasqua; offerta dell’”Azalea della
ricerca” per la festa della mamma, con una raccolta fondi pari a € 19.870,00
Esprimo tutto il mio
compiacimento per il buon esito dei queste iniziative col pensiero rivolto a
coloro che devono affrontare le sofferenze che questa patologia insidiosa
comporta.
Dico pertanto “grazie di
cuore” a tutti coloro che si sono compiaciuti
darci una signorile dimostrazione del loro spirito di collaborazione nel
mettere a disposizione i loro spazi nei giornali on-lines, ai rappresentanti
della stampa e della televisione locale.
Resto affettuosamente grata
alle amiche della delegazione AIRC che rappresento.
Un grazie affettuoso a tutti
coloro che con il loro contributo ci hanno dato un tangibile senso di fraterna
solidarietà, un affettuoso grazie mio personale a tutta la comunità eoliana.
Il poeta inglese John Donne scrive: “ Ogni morte
d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi
suona la campana: essa suona anche per te”.
Rosanna
Lorizio Spadaro
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