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giovedì 2 ottobre 2014

Proroga ordinanza che disciplina il traffico nel centro urbano di Lipari. La richiesta dell'assessore Sardella

Come da noi anticipato è stata prorogata all'11 Ottobre la validità dell'ordinanza che ha disciplinato, durante la stagione estiva, il traffico nel centro urbano di Lipari. La richiesta di proroga, come evidenziato nella nota a lato, è stata avanzata dall'assessore Giovanni Sardella.

Riunione oggi del consiglio di Circoscrizione di Filicudi/Alicudi. Slitta la discussione sul pontile galleggiante

COMUNICATO
Si è riunito stamane il consiglio di circoscrizione di Filicudi/Alicudi. 
Fra i punti all' O.D.G. ancora la questione del pontile galleggiante. La discussione sull'argomento è stata rinviata , perchè il Presidente non ha ritenuto di poter votare alcuna determinazione in merito, intendendo dotare il Consiglio del parere degli Enti Europei interessati al fine di comprendere quale sia il reale impatto ambientale di tale opera su un'isola appartenente al patrimonio Unesco, e se la stessa opera autorizzata abbia rispettato ,nel suo lungo iter burocratico, i parametri richiesti dalla normativa europea vigente in tutte le zone SIC e ZPS.
Fra le priorità anche la richiesta urgente al Provveditore agli Studi di Messina  e alla Preside dell'Istituto Comprensivo Lipari 1 di provvedere alla nomina immediata degli insegnanti a tutt'oggi mancanti nei vari gradi di istruzione nella scuola di Filicudi.

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Pioggia in vista.

Da stasera, Giovedi 2 Ottobre, rovesci in arrivo accompagnati in nottata da temporali che saranno presenti anche nella mattinata di Venerdi 3. 
I venti spireranno tra il debole e il moderato da scirocco ed il mare sarà poco mosso. Gli accumuli precipitativi piu' abbondanti sono previsti tra il pomeriggio -sera di Sabato 4 quando le nubi temporalesche potranno apportare moderati apporti pluviometrici con accumuli tra i 10 e i 20 mm di pioggia durante i temporali.
I venti spireranno moderatamente dai quadranti occidentali ed il mare sarà mosso. 
Per Domenica 5 si prevede ancora pioggia con locali abbondanti precipitazioni nel pomeriggio ( da confermare nei prossimi giorni) 
Nel complesso quindi ci attendono da stasera, e per tutto il week.end, delle giornate piovose, e con modo ondoso generalmente poco mosso. http://www.biasimeteo.altervista.org/riassunto.html http://www.meteoindiretta.it/grafici-meteo-lipari.html

I risultati dell'operazione "Il Padrino" posta in essere dai carabinieri del Compagnia di Milazzo. Alle indagini hanno preso parte anche i carabinieri di Salina

COMUNICATO STAMPA DEL 2 OTTOBRE 2014
Nella mattinata odierna, in diverse località della fascia tirrenica della provincia di Messina e in Villa San Giovanni (R.C.), i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 indagati per associazione mafiosa, estorsione, rapina, furto in abitazione, incendio boschivo, porto e detenzione illegale di armi e munizionamento ed altri delitti aggravati dalle finalità mafiose.
I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa nata a seguito di un atto intimidatorio subito da un esercizio commerciale di “barbiere”, ai danni del quale furono esplosi alcuni colpi di pistola che danneggiarono una saracinesca nel novembre del 2011. 
Le indagini, iniziate nel novembre 2011 e concluse nell’ottobre 2013,  condotte in sinergia dai Carabinieri delle Stazioni di Rometta, San Pier Niceto, Roccavaldina, Monforte San Giorgio, Salina e del Nucleo Operativo di Milazzo hanno permesso di disarticolare un nuovo clan emergente che tentava di prendere il controllo della fascia tirrenica a ridosso di Messina e in particolare dei territori di Rometta, Spadafora, Villafranca e Saponara. Nel tentativo di “appropriarsi” del controllo del territorio i sodali pianificavano ed eseguivano diversi atti intimidatori, esplodendo colpi d’arma da fuoco alle saracinesche di esercizi commerciali, bruciando diverse autovetture o zone boschive, minacciando di morte, in alcuni casi, personalmente la vittima. Il gruppo criminale non disdegnava di perpetrare talvolta anche furti in abitazione e rapine. Una rapina ai danni di una anziana donna in particolare è stata connotata da particolare violenza. In questo caso la vittima è stata imbavagliata, legata e percossa prima di essere derubata. L’organizzazione criminale, che i sodali spesso chiamano “Famiglia”, benché ancora emergente, presentava già le caratteristiche tipiche di una struttura gerarchica tipicamente mafiosa. A capo di questo nuovo sodalizio c’era Santamaria Francesco, classe 1971 di Rometta, pregiudicato, che gli appartenenti al clan usavano chiamare il “padrino”. Al Santamaria, infatti, viene riconosciuta dagli altri membri una “carismatica” autorità, mediante la quale, in più occasioni, riporta “l’ordine” mettendo fine a faide interne ed esterne al gruppo criminale. “Il Padrino” si comporta come tale, convocando riunioni degli appartenenti, nel corso delle quali da ordini e disposizioni sia di natura “operativa” (attentati, danneggiamenti) sia di natura “strategica”(organizzare e pagare la difesa legale di uno dei membri arrestati).
L’autorità intimidatoria diretta ed indiretta del Santamaria è dimostrata anche dal fatto che egli pretenda e ottenga dai commercianti della zona prestazioni gratuite, sia per se e per i suoi familiari, che per tutti i sodali. Gli altri membri della “consorteria” : Smedile Domenico, classe1967, di Spadafora, pregiudicato, Mavilia Sergio, classe 1986 di Rometta ma di fatto domiciliato in Villafranca Tirrena, pregiudicato, Talarico Tindaro, classe 1976 di Spadafora, pregiudicato, Corrado Pasquale, classe 1976 di Augusta di fatto domiciliato in Villa San Giovanni, pregiudicato, operavano di massima su disposizione del “Padrino”, commettendo diversi reati di natura intimidatoria e predatoria, con il secondo fine di mettersi in mostra agli occhi del loro capo. Gli spari contro le saracinesche, gli incendi di autovetture e altri reati rappresentano spesso “avvertimenti” o “ripicche” per comportamenti reputati “sbagliati”, in una dinamica di acquisizione del controllo del territorio. Nell’organizzazione esistevano anche compiti specifici, ad esempio il Talarico si occupava di detenere e nascondere le armi da fuoco. Quest’ultimo, infatti, in data 9 giugno 2012 veniva tratto in arresto dai Carabinieri poiché trovato in possesso di due pistole cal. 7,65 di cui una con matricola abrasa e diverse munizioni. Sebbene dalle indagini non sia emerso in maniera diretta, si desume che l’organizzazione sia stata operativa anche nel settore delle estorsioni, che avrebbero rappresentato un’importante fonte di approvvigionamento economico. Benché non sia stato possibile accertare l’esistenza di un preciso collegamento con la mafia barcellonese, non mancano i contatti tra i elementi di spicco. In particolare, in un episodio sintomatico, il Santamaria, per il tramite di Smedile riceve un “imbasciata” da parte di Foti Salvatore, figlio di Foti Carmelo Vito, personalità di spicco dell’area barcellonese. Un approfondimento meritano gli incendi boschivi divampati negli anni scorsi nel Comune di Rometta. Attraverso complesse attività di indagine è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del Mavilia. Quest’ultimo, che più volte si proclamava piromane, è stato l’autore di diversi incendi boschivi di ampie dimensioni, tra i quali uno verificatosi il 17 maggio del 2008 in località Umbro di Rometta, che si estese a tal punto da lambire l’abitato delle frazioni di Sant’Andrea e Sottocastello, distruggendo più di 60 ettari di macchia mediterranea.
Nell’operazione di oggi è stata tratta in arresto anche Fassi Elvira, classe 1993, di Villafranca Tirrena, fidanzata del Mavilia, a fianco del quale, ha commesso alcuni incendi e perpetrato alcuni furti. Nonostante la ragazza, sotto la guida e l’influenza del Mavilia, è risultata essere avvezza al crimine, non è stata considerata organica al clan. Per lei sono stati disposti gli arresti domiciliari con “obbligo di braccialetto elettronico”.
L’elenco degli arrestati:
1.                 Santamaria Francesco, classe 1971 di Rometta, pregiudicato, promotore del clan  e noto come il “padrino” per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, danneggiamento, in carcere.
2.                 Smedile Domenico, classe 1967, di Spadafora, pregiudicato, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, danneggiamento e rapina, in carcere.
3.                 Mavilia Sergio, classe 1986 di Rometta ma di fatto domiciliato in Villafranca Tirrena, pregiudicato, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, danneggiamento, incendio boschivo e furto in abitazione, in carcere.
4.                 Talarico Tindaro, classe 1976 di  Spadafora, pregiudicato, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, già agli arresti domiciliari per reati non connessi, in carcere.
5.                 Corrado Pasquale, di Augusta classe 1976, di fatto domiciliato in Villa San Giovanni, pregiudicato, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, furto, gia’ sottoposto all’obbligo di firma per reati non connessi, in carcere.

6.                 Fassi Elvira, classe 1993, di Villafranca Tirrena, per i reati di incendio e furto, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Catamarano su uno scoglio a Salina. Soccorsi da Delemare, Circomare e da un privato. Passeggeri incolumi

Disavventura, a lieto fine, per dei diportisti inglesi nel mare di Salina. 
Con il loro catamarano sono finiti su uno scoglio. Lanciato l'allarme sono intervenuti gli uomini di Delemare Salina, al comando di Capo Marco Miuccio, e la motovedetta del Circomare Lipari al comando di Capo Fabio La Porta. 
E' anche intervenuta l'imbarcazione "Corvo" di Angelo Portelli che ha trainato il catamarano sino al porto di Santa Marina Salina (vedi foto).
I diportisti non hanno riportato alcun danno. 

Il Sindaco di Lipari blocca la trattativa per gli ex Pumex, Fp Cgil sul piede di guerra (notizia pubblicata su tempostretto e da noi ripresa)

La Fp Cgil segnala che a fermare l’ormai quasi certa ricollocazione degli ex Pumex presso attività di competenza dell’Assessorato ai Beni Culturali sia stata l’opposizione dell’Amministrazione del Comune eoliano. Crocé e Fucile: “Atteggiamento irresponsabile”.

La vertenza Pumex rischia di rimanere al palo. Proprio nel momento in cui sembrava finalmente vicina la soluzione per gli ex lavoratori delle cave di Pomice di Lipari, la trattativa si è bloccata e a quanto pare per le obiezioni sollevate dal Sindaco di Lipari.
A segnalare per l’ennesima volta la questione è la Fp Cgil, costretta ancora una volta a intervenire sulla piega che sta prendendo la vertenza ex Pumex. Dopo gli sforzi profusi per una soluzione definitiva della vertenza, gli incontri in Prefettura e l’intervento dell’assessore regionale ai beni culturali, Giusy Furnari, il sindacato è venuto a conoscenza che lo scorso lunedì, durante un incontro tecnico tra l’assessore alle autonomia locali Valenti, l’assessore Furnari e i dirigenti tecnici dei due assessorati, è stata valutata l’ipotesi di utilizzare i lavoratori ex Pumex per attività presso l’Assessorato ai Beni Culturali, in particolare per il Museo di Lipari. Inizialmente questa sistemazione sarebbe coperta economicamente dalle risorse del progetto già finanziato dalla Regione Sicilia e, successivamente, con un’ipotesi di inserimento dei lavoratori nel bacino del precariato siciliano. A quanto pare però il sindaco non è d’accordo e la trattativa si è arenata. 

“Riteniamo la situazione fortemente preoccupante – scrivono la segretaria generale Clara Crocè e il segretario provinciale, Francesco Fucile – frutto di scelte che niente hanno a che vedere con il futuro dei lavoratori. Abbiamo per anni tentato di far riconoscere alla Regione Sicilia l’onere della ricollocazione funzionale dei lavoratori Pumex, per precisi impegni assunti in sede Unesco, e quando pare essere sul punto di aver individuato un percorso virtuoso si oppongono ostacoli per non ben chiare prese di posizione del Comune di Lipari. Rammentiamo a tutti – continuano i sindacalisti – che si tratta di lavoratori che non percepiscono retribuzioni da oltre otto mesi e che sono stati utilizzati senza nessuna copertura previdenziale da oltre quattro anni. La situazione è drammatica e si impongono scelte chiare ed inequivocabili che vedano al centro i lavoratori e non certi interessi poco chiari delle Pubbliche amministrazioni”.

Il Sindacato incontrerà a breve i lavoratori e si riserva di proclamare lo stato di agitazione richiedendo l’intervento della Regione Sicilia e del prefetto per una definitiva soluzione della vertenza. 

NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - Le dichiarazioni del sindacato riferite alla posizione assunta dal sindaco di Lipari, e riprese in questo articolo, sono davvero pesanti. 
Questo direttore, nel pubblicare questo articolo di tempostretto.it, ritiene che quanto evidenziato dal sindacato non può essere la posizione del sindaco Marco Giogianni che altro non può volere che il "benessere" per questi ex lavoratori della pomice. Penso, e ne sono fermamente convinto, che alla base ci sia quantomeno un equivoco.
Sarebbe bene, comunque, che il primo cittadino chiarisse agli ex Pumex (in primis) e alla stampa cosa è realmente accaduto

Manca il numero legale. Slitta a domani il consiglio comunale di Lipari

Manca il numero legale, in entrambe le chiamate, al consiglio comunale di Lipari, convocato per stamani alle ore 9 e 30. Se ne riparlerà domani

E' nato David, figlio di Cosmin e Mihaela Pisleag

E' venuto alla luce a Milazzo
David 
Il bimbo è figlio di Cosmin e Mihaela Pisleag.
Al bimbo e ai genitori gli auguri della cugina Mihaela Gabriela Cristea

Auguri anche da Eolienews

Raffineria di Milazzo. Le foto di Antonio Favaloro scattate ieri pomeriggio nelle immediatezze del serbatoio

In ricordo di Giulio China, l'antiquario

Un caro ricordo per l' antiquario eoliano China Giulio per il suo primo anno in cielo.

In corso operazione "Il Padrino" da parte dei carabinieri della Compagnia di Milazzo

LEGIONE CARABINIERI SICILIA
Comando Provinciale di Messina
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OPERAZIONE “IL PADRINO

È IN CORSO NELLA PROVINCIA DI MESSINA UN’OPERAZIONE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MILAZZO PER L’ESECUZIONE DI UN’ ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE EMESSA DAL G.I.P. DEL LOCALE TRIBUNALE, SU RICHIESTA AVANZATA DALLA LOCALE DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA, NEI CONFRONTI DI 6 PERSONE(5 IN CARCERE ED 1 AI DOMICILIARI), INDAGATE PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA, ESTORSIONE, RAPINA, FURTO IN ABITAZIONE, INCENDIO BOSCHIVO, DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI ED ALTRI DELITTI AGGRAVATI DALLE MODALITA’ MAFIOSE.
LE COMPLESSE INDAGINI HANNO PERMESSO DI DISARTICOLARE UN NUOVO ED EMERGENTE CLAN MAFIOSO CHE, ATTRAVERSO DIVERSI ATTI INTIMIDATORI, RAPINE E FURTI, TENTAVA DI IMPORRE IL PROPRIO PREDOMINIO NELLA FASCIA TIRRENICA A RIDOSSO DI MESSINA.

I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE SARANNO RESI NOTI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA CHE SARA’ TENUTA PRESSO IL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI  ALLE ORE 11,30 ODIERNE.

mercoledì 1 ottobre 2014

Marco Manni: "Rete 4G-LTE crea problemi a Canneto" . Oltre ad illustrare la problematica propone: "Chi produce elettrosmog paghi di più"

Maggiorazione dell’IMU e  dei tributi locali a chi produce inquinamento elettromagnetico , affittando il proprio tetto alle compagnie telefoniche (MARCO MANNI)
Lettera aperta al Gestore TIM e all’amministrazione Comunale di Lipari
Gli abitanti di Canneto centro si mobilitano a causa delle interferenze nella ricezione tv indotte dalla stazione radio base di TIM. Continue segnalazioni  sono state inviate al Gestore TIM-Telecom Italia, e, vista la mancata risposta a breve alla RAI e  al Comune di Lipari,  a causa dei disagi provocati dalla stazione radio base (SRB)  di Canneto centro dopo  l’ ennesima installazione in data 10/9/2014 del nuovo sistema 4G-LTE finalizzato all’ultra internet sui telefonini. La mancata adozione da parte delle amministrazioni passate e presenti  di un “piano delle antenne” che individui  località per località siti idonei alle radiotrasmissioni, espone dunque  i cittadini alle seguenti gravi problematiche, che per la complessità affronteremo un po’ per volta:
  1. Interferenze radioelettriche che ostacolano la ricezione TV e quindi il diritto all’informazione.
  2. Mancata tutela salute umana
  3. Svalutazione delle proprietà vicine ai ripetitori
In questa occasione parliamo del punto 1: Le Interferenze
Quest’ aspetto scuote maggiormente le coscienze  per  il disagio evidente  che cagiona e che costringe i concittadini della zona a  mettere mano al proprio portafoglio, per svelare  il misterioso fenomeno che ha portato nel raggio di alcune centinaia di metri dal centro piazza di Canneto, all’oscuramento dei canali tv dal 11/9/2014. Il fenomeno, in realtà prevedibile,  è in espansione dal momento in cui le nuove installazioni 4G-LTE per raggiungere connessioni cellulari fino a 40Mb/s, occupano  l’alta banda televisiva a partire dal canale 60 ( e dal ch 57 dal 2016)ora sottratti appunto alla ricezione TV,  nell’ambito della riassegnazione delle frequenze stabilita dallo stato. E’  ovvio che tali frequenze che fino all’anno scorso trasmettevano programmi tv, oggi vengano captate dalle stesse antenne televisive, determinando “mancanza di segnale” negli schermi dei televisori  più prossimi alla sorgente di disturbo, o nella migliore delle ipotesi ricezione affetta da alto tasso di errori che determina immagini intermittenti. A Canneto centro  è  stato appurato strumentalmente  che nell’intorno della SRB la potenza dei segnali 4G e GSM ( quelli ricevuti dalle antenne tv) emessa dall’antenna TIM supera  di gran lunga i 25 dBm ( corrispondenti a 316,23 mW cioè a 1V/m stabiliti dal DM 22/1/2013) rispetto ai segnali televisivi (un forte segnale del DTT è di 1 dBm) , scarto  invece indispensabile  al buon funzionamento degli impianti di ricezione.
I segnali passivamente captati da un’ antenna UHF a 20 m dal ripetitore(propria abitazione) si attestano invece attorno ai: 30 dBm = 1000 mW/ 377 = 2.7 V/m .
Valore che supera quasi del triplo il livello di immunità radiolettrica prescritto dalla norma EN50083-2 aggiornata il 21 gigno 2013 ( cioè 1V/m).
Attenzione , nessun superamento però del limite fissato dalla legge, che fissa il valore delle emissioni al tetto  di 6V/m (riscontrati a pochi metri dall’ antenna cellulare)  livello che come abbiamo visto nostro malgrado impedisce il funzionamento dei televisori , ma che purtroppo non da rassicurazioni sugli effetti a lungo termine sull’organismo, dovuti proprio ad  esposizioni costanti EM.
Pur essendo noto che le nuove installazioni di impianti di ricezione tv, devono prevedere idonea  schermatura  contro le frequenze superiori agli 800MHz con spese a carico dell’utente, al contrario secondo il DM 22/1/2013 gli operatori telefonici dovrebbero  farsi carico totalmente della spesa a favore degli utenti già dotati di impianto di ricezione DTT . Ciò  fino al 31/12/2016. Purtroppo nessuna verifica e nessun intervento sono  stati  effettuati  da parte di TIM contestualmente, né successivamente all’installazione del 10/9/2014 di Canneto ( ma il problema investe ogni nuova installazione LTE dei gestori telefonici), ma aspetto ancor più grave né TIM né  nessun altro operatore sembra aver predisposto adeguato  servizio di segnalazione guasti da interferenze  4G-LTE. Questa carenza non risparmia la RAI ben pronta a gennaio ad incassare il canone. O per lo meno tali contatti  non sono in evidenza  se a distanza di oltre 20 giorni non siamo stati ascoltati.  Le uniche segnalazioni contemplate  nei sistemi automatici e con operatore, di Telecom Tim riguardano guasti e servizi delle linee telefoniche fisse e mobili. Non agli impianti TV dei sfortunati  cittadini che, come il sottoscritto, si son visti installare nelle vicinanze simili ripetitori da 20W. Quindi nessuna possibilità di segnalare, con garanzia di intervento da parte del gestore,  il danno subito dalle loro emissioni a RF.
Considerata la vastità della materia, ci riproponiamo di affrontare gli ulteriori spetti  in una prossima occasione.
Rimango personalmente e gratuitamente a disposizione per ogni ulteriore delucidazione tecnica facendomi promotore di una raccolta firme per contrastare il fenomeno delle immissioni in zona Marina Garibaldi di Canneto.  Invito nel contempo  l’amministrazione a voler considerare di  applicare ai gestori telefonici i massimi oneri di concessione e  le massime aliquote  tributarie possibili a chi ospita sui propri tetti simili fonti di elettrosmog, con notevole vantaggio per le proprie tasche e solo spese e rischi di salute per i vicini che ne subiscono gli effetti .
marcomanni@alice.it Cellulare 333 5960410