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mercoledì 1 ottobre 2014

Marco Manni: "Rete 4G-LTE crea problemi a Canneto" . Oltre ad illustrare la problematica propone: "Chi produce elettrosmog paghi di più"

Maggiorazione dell’IMU e  dei tributi locali a chi produce inquinamento elettromagnetico , affittando il proprio tetto alle compagnie telefoniche (MARCO MANNI)
Lettera aperta al Gestore TIM e all’amministrazione Comunale di Lipari
Gli abitanti di Canneto centro si mobilitano a causa delle interferenze nella ricezione tv indotte dalla stazione radio base di TIM. Continue segnalazioni  sono state inviate al Gestore TIM-Telecom Italia, e, vista la mancata risposta a breve alla RAI e  al Comune di Lipari,  a causa dei disagi provocati dalla stazione radio base (SRB)  di Canneto centro dopo  l’ ennesima installazione in data 10/9/2014 del nuovo sistema 4G-LTE finalizzato all’ultra internet sui telefonini. La mancata adozione da parte delle amministrazioni passate e presenti  di un “piano delle antenne” che individui  località per località siti idonei alle radiotrasmissioni, espone dunque  i cittadini alle seguenti gravi problematiche, che per la complessità affronteremo un po’ per volta:
  1. Interferenze radioelettriche che ostacolano la ricezione TV e quindi il diritto all’informazione.
  2. Mancata tutela salute umana
  3. Svalutazione delle proprietà vicine ai ripetitori
In questa occasione parliamo del punto 1: Le Interferenze
Quest’ aspetto scuote maggiormente le coscienze  per  il disagio evidente  che cagiona e che costringe i concittadini della zona a  mettere mano al proprio portafoglio, per svelare  il misterioso fenomeno che ha portato nel raggio di alcune centinaia di metri dal centro piazza di Canneto, all’oscuramento dei canali tv dal 11/9/2014. Il fenomeno, in realtà prevedibile,  è in espansione dal momento in cui le nuove installazioni 4G-LTE per raggiungere connessioni cellulari fino a 40Mb/s, occupano  l’alta banda televisiva a partire dal canale 60 ( e dal ch 57 dal 2016)ora sottratti appunto alla ricezione TV,  nell’ambito della riassegnazione delle frequenze stabilita dallo stato. E’  ovvio che tali frequenze che fino all’anno scorso trasmettevano programmi tv, oggi vengano captate dalle stesse antenne televisive, determinando “mancanza di segnale” negli schermi dei televisori  più prossimi alla sorgente di disturbo, o nella migliore delle ipotesi ricezione affetta da alto tasso di errori che determina immagini intermittenti. A Canneto centro  è  stato appurato strumentalmente  che nell’intorno della SRB la potenza dei segnali 4G e GSM ( quelli ricevuti dalle antenne tv) emessa dall’antenna TIM supera  di gran lunga i 25 dBm ( corrispondenti a 316,23 mW cioè a 1V/m stabiliti dal DM 22/1/2013) rispetto ai segnali televisivi (un forte segnale del DTT è di 1 dBm) , scarto  invece indispensabile  al buon funzionamento degli impianti di ricezione.
I segnali passivamente captati da un’ antenna UHF a 20 m dal ripetitore(propria abitazione) si attestano invece attorno ai: 30 dBm = 1000 mW/ 377 = 2.7 V/m .
Valore che supera quasi del triplo il livello di immunità radiolettrica prescritto dalla norma EN50083-2 aggiornata il 21 gigno 2013 ( cioè 1V/m).
Attenzione , nessun superamento però del limite fissato dalla legge, che fissa il valore delle emissioni al tetto  di 6V/m (riscontrati a pochi metri dall’ antenna cellulare)  livello che come abbiamo visto nostro malgrado impedisce il funzionamento dei televisori , ma che purtroppo non da rassicurazioni sugli effetti a lungo termine sull’organismo, dovuti proprio ad  esposizioni costanti EM.
Pur essendo noto che le nuove installazioni di impianti di ricezione tv, devono prevedere idonea  schermatura  contro le frequenze superiori agli 800MHz con spese a carico dell’utente, al contrario secondo il DM 22/1/2013 gli operatori telefonici dovrebbero  farsi carico totalmente della spesa a favore degli utenti già dotati di impianto di ricezione DTT . Ciò  fino al 31/12/2016. Purtroppo nessuna verifica e nessun intervento sono  stati  effettuati  da parte di TIM contestualmente, né successivamente all’installazione del 10/9/2014 di Canneto ( ma il problema investe ogni nuova installazione LTE dei gestori telefonici), ma aspetto ancor più grave né TIM né  nessun altro operatore sembra aver predisposto adeguato  servizio di segnalazione guasti da interferenze  4G-LTE. Questa carenza non risparmia la RAI ben pronta a gennaio ad incassare il canone. O per lo meno tali contatti  non sono in evidenza  se a distanza di oltre 20 giorni non siamo stati ascoltati.  Le uniche segnalazioni contemplate  nei sistemi automatici e con operatore, di Telecom Tim riguardano guasti e servizi delle linee telefoniche fisse e mobili. Non agli impianti TV dei sfortunati  cittadini che, come il sottoscritto, si son visti installare nelle vicinanze simili ripetitori da 20W. Quindi nessuna possibilità di segnalare, con garanzia di intervento da parte del gestore,  il danno subito dalle loro emissioni a RF.
Considerata la vastità della materia, ci riproponiamo di affrontare gli ulteriori spetti  in una prossima occasione.
Rimango personalmente e gratuitamente a disposizione per ogni ulteriore delucidazione tecnica facendomi promotore di una raccolta firme per contrastare il fenomeno delle immissioni in zona Marina Garibaldi di Canneto.  Invito nel contempo  l’amministrazione a voler considerare di  applicare ai gestori telefonici i massimi oneri di concessione e  le massime aliquote  tributarie possibili a chi ospita sui propri tetti simili fonti di elettrosmog, con notevole vantaggio per le proprie tasche e solo spese e rischi di salute per i vicini che ne subiscono gli effetti .
marcomanni@alice.it Cellulare 333 5960410

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