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mercoledì 10 dicembre 2014

Collegamento Eolie-Lamezia Terme. La Greca (Legambiente): "Decisione sindaco va nella direzione dello sviluppo ecosostenibile del territorio"

Abbiamo appreso ed apprezzato con soddisfazione l'iniziativa da parte dell'amministrazione comunale e della compagnia delle Isole per l'avvio del collegamento tra le Eolie e Lamezia Terme.
Nel recente passato più volte abbiamo scritto in merito ai collegamenti diretti con gli aeroporti, principalmente, di Reggio e Catania.
Conosciamo anche le difficoltà in cui attualmente versa l'aeroporto di Reggio e dei risultati ottimali raggiunti da Lamezia che giustificano l'avvio dei rapporti con questa destinazione.
La decisione intrapresa dal sindaco Giorgianni va nella direzione dello sviluppo ecosostenibile del ns. territorio e semplificano i ragionamenti sui collegamenti aerei da e per le isole Eolie
Il presidente del CircoloDott. Giuseppe La Greca

Chiesa, Santi, Processioni e Sacerdoti (XXXI puntata)

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Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Emily Scoglio che compie 5 anni

La Regione cola a picco se s'improvvisa armatore (da il giornale.it)

Quando la Regione s'improvvisa armatore, il flop è assicurato. Nel mare magnum dei buchi neri delle partecipate che si occupano di trasporto pubblico un capitolo a parte riguarda le traversie imprenditoriali di Sicilia e Sardegna in campo marittimo.Storie diverse, ma parallele, quelle delle due isole, se si guardano i segni meno di bilancio e gli esborsi in termini di soldi del contribuente che l'avventura marinara, per le due regioni, ha comportato. Come diverse sono le vie d'uscita che Sicilia (azionista di maggioranza di Mediterranea holding con il 43%, che è socia a propria volta della Compagnia delle Isole, proprietaria del marchio Siremar) e Sardegna (azionista unico di Saremar spa col 100%) hanno escogitato per salire sulla scialuppa e salvare, se si può, il salvabile.

La Sicilia azionista di maggioranza ha scelto l'abbandono della nave. Il governatore Rosario Crocetta ha infatti annunciato la decisione di uscire definitivamente di scena dalla Mediterranea Holding spa, la società creata con un vero armatore, il napoletano Salvatore Lauro, per rilevare la Siremar, compagnia di collegamento con le isole minori. «Torneranno subito 7 milioni di euro», ha promesso a giugno il governatore-comandante. E mai promessa fu, appunto, più da marinaio, visto che la Sicilia sinora soldi non ne ha visti. L'avventura marittima comincia non con Crocetta ma col suo predecessore, Raffaele Lombardo, nel 2011. «La Siremar non ci costa niente», assicurò allora il presidente della Regione, all'epoca saldamente in sella e lontano dai guai giudiziari che lo hanno silurato. E così la Sicilia si lanciò nell'avventura, fornendo una garanzia fideiussoria a Unicredit, a sua volta garante di Compagnia delle Isole, da 39 milioni. Nasce così la Mediterranea holding di navigazione spa, socia della Compagnia delle Isole, proprietaria del marchio Siremar: 14 navi e aliscafi per i collegamenti dai porti di Milazzo, Palermo, Trapani e Porto Empedocle con Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria e le Pelagie. Cda light , presidente Salvatore Lauro, più due consiglieri, 500mila euro cadauno. Ma il flirt con la Regione siciliana s'incrina subito. Nel 2013 Crocetta ventila la vendita delle quote. E all'inizio del 2014 arriva la batosta del Consiglio di Stato, che individua nella fideiussione della Regione un illegittimo aiuto di Stato. Crocetta decide di scendere a terra. A giugno annuncia l'uscita dalla società e l'immediato rientro di 7 milioni di capitale. Che non si vedono.
Dalla Sicilia alla Sardegna, musica diversa ma crisi che non cambia. La Regione è socia al 100%, la società gestisce i collegamenti di linea tra la Sardegna, le isole minori e la Corsica. Bilanci catastrofici, un passivo di 1,7 milioni nel 2012 nonostante un contributo della Regione Sardegna pari a 15 milioni. Passivi che si alimentano con le assunzioni di personale. La Corte dei conti bacchetta: «Nonostante il finanziamento regionale – annotano i giudici contabili – la società con contabilità separata, nella gestione delle rotte esaminate, ha disavanzi per oltre 3,6 milioni nei due esercizi». La Corte dei conti predice anche: il contributo regionale può configurarsi come aiuto di Stato. E la predizione si avvera, un anno fa, quando l'Ue boccia la flotta sarda. La Saremar spa avvia la procedura di concordato preventivo. La Regione vorrebbe disfarsi della società, ma nel contempo nulla può fare perché non si possono interrompere i servizi. Ergo, il contributo regionale continua: 16 milioni freschi freschi, convenzione prorogata per tutto il 2015. La delibera del consiglio regionale sardo risale a una settimana fa.

L'ex assessore ed imprenditore Costa: "Con Mons. Miccichè, Lipari ebbe il privilegio di ascoltare la voce di una scuola di pensiero e di formazione civica"

A proposito della lettera aperta di Michele Giacomantonio a Papa Francesco, riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
desidero affiancare un mio pensiero alla iniziativa del Dott. Giacomantonio di scrivere al Papa una lettera riguardante il Vescovo Miccichè, pubblicata dal Suo giornale online.
Un pensiero che non vuole avere il sapore di “memoria aggiuntiva di difesa“, ma essere l’estrinsecazione di sentimenti di quella parte di Eoliani che si preoccupavano e si preoccupano per le nuove generazioni con la lungimiranza del domani, in una società così incerta nella quale tutti noi, oggi, viviamo.
Già negli anni Ottanta arrivando come pastore nella comunità eoliana, Mons. Miccichè avvertì le carenze strutturali, sia esse religiose che sociali, di questo popolo di Dio a lui affidato.
Carenze esistenti non certamente per trascuratezza della prelatura locale, quanto per l’opulenza crescente che andava disgregando il territorio e distraeva i suoi abitanti in consumismo e altre forme dispersive di vita.
Il Vescovo, con l’entusiasmo e il vigore della sua giovane età, si prodigò affinché maturasse – da un lato – la consapevolezza che l’essere cristiani non coincide con l’apparenza o la partecipazione a riti pagani, ma si attua attraverso la costante formazione interiore del singolo,con la capacità d’incidere, poi, nel contesto in cui vive. D’altro lato, Mons. Miccichè indicava come fosse necessario intervenire nel sociale per correggere le storture, assicurare a tutti pari dignità e una sana convivenza civica.
Con questi intenti, Lipari ebbe il privilegio di ascoltare la voce di una scuola di pensiero e di formazione civica, attraverso illustri oratori periodicamente chiamati a Lipari da Mons. Miccichè, che spaziavano dalle tematiche religiose ai problemi sociali e politici.
Gli uomini di quel tempo – che vedevano minato il loro orticello da questa azione pastorale – spesso gli furono ostili o tiranni, accusando il Vescovo di “fare il politico” e non il pastore di anime.
Questa è la storia dell’ultimo Vescovo con sede di dimora a Lipari, che il territorio ha avuto dopo l’accorpamento di alcune diocesi di area. Storia vissuta da chi, non più giovane come me, vuole ricordarla alla nostra società contemporanea al fine di recuperarne i valori e trasmetterli alla nuova generazione, per un futuro migliore.
In altra occasione ho avuto modo di ricordare un pensiero scritto da Mons. Miccichè e che mi piace qui ripetere: “nella fede sappiamo che l’alba verrà e sarà giorno”.
L’iniziativa del Dott. Giacomantonio è encomiabile e quindi non può che essere condivisa.
Grazie per l’ospitalità. Cordiali saluti.
Antonino Costa

No alle trivelle. Il sindaco Lo Schiavo si rivolge anche all’Unesco

COMUNICATO
Nuovo e deciso intervento del Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo in merito alla liberalizzazione delle trivelle nei mari di Sicilia. Dopo l’appello lanciato al Presidente della Regione Siciliana, il Primo Cittadino eoliano ha coinvolto nel dibattito sul tanto contestato Decreto Sblocca Italia direttamente l’Unesco.
In una nota inviata al Prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Italiana per l’Unesco, il Sindaco ha ribadito le perplessità, sue e di tanti altri amministratori locali, in merito alla scelta del Governo Nazionale di semplificare le procedure per le attività di scavo avocando esclusivamente a se sia la prerogativa di autorizzare le trivellazioni in terra ed in mare sia di individuare le aree a questo preposte.
“La Sicilia – sottolinea il Sindaco Lo Schiavo nella nota – con i suoi 6 siti attualmente inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, rappresenta una delle Regioni italiane che, più di altre, contribuisce in maniera decisa a fare dell’Italia la Nazione più rappresentata nell’elenco mondiale, con i suoi 50 siti UNESCO. Le molteplici peculiarità naturalistiche del territorio, la grande storia della Sicilia e le sue attrattive culturali – sottolinea il Primo Cittadino di Santa Marina Salina – sono ben raccontate praticamente in ogni angolo della Regione e fanno della stessa un patrimonio da tutelare nel suo complesso, quasi un “macro sito” degno probabilmente di per se di far parte della World Heritage List”.
Le ripercussioni che la liberalizzazione delle trivelle potrebbero avere sulla naturale ed antica vocazione della Sicilia all’accoglienza preoccupano Lo Schiavo: gli sforzi operati da più parti per ridare respiro all’asfittica economia regionale, puntando su modelli di sviluppo sostenibile, verrebbero messi in discussione da scelte imposte da organismi sovraordinati.
“L’art. 38 dello Sblocca Italia – si legge nella nota trasmessa all’Unesco – rappresenta plasticamente una di queste scelte non condivisibili. Il rischio che molti luoghi vengano deturpati e snaturati appare evidente: chi agisce legittimamente ma spinto da logiche esclusivamente economiche, difficilmente troverà il tempo di soffermarsi sulla natura, sulla storia e sulla vocazione di un territorio e su come tutelare lo stesso. Altrettanto evidente – sottolinea Lo Schiavo – è il rischio di commettere in Sicilia errori già commessi nel recente passato quando, in nome dell’industrializzazione a tutti i costi, chilometri e chilometri di coste sono stati destinati e consegnati, in molti casi scelleratamente ma sempre con scelte imposte ed insindacabili, agli impianti di raffinazione del petrolio ed alle installazioni petrolchimiche”.
Da qui la richiesta del Sindaco Lo Schiavo affinchè la Commissione Italiana per l’Unesco intervenga in maniera decisa sul Governo Nazionale affinchè lo stesso riconsideri il provvedimento ripartendo dalla concertazione con le Regioni e con gli Enti Territoriali interessati prima di imboccare una strada potenzialmente senza ritorno.
“Il pericolo è serio, grida d’allarme sono già state lanciate da più parti ed appare necessario intervenire rapidamente – conclude la nota del Sindaco Lo Schiavo – I cittadini, direttamente ed attraverso chi li rappresenta, hanno il diritto di essere coinvolti in scelte così importanti e che andranno a pesare, se sbagliate, esclusivamente sulle loro spalle e sulle spalle delle generazioni future”.

Un saluto dall'Australia dal tris di eoliani in trasferta

martedì 9 dicembre 2014

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava


La giornata di domani, Mercoledi 10, sarà ventosa e fresca con venti moderati di levante con raffiche tese che tenderanno a ruotare da grecale. Il moto ondoso tenderà diminuire attestandosi su mosso. Le correnti provenienti da Est, la bassa pressione atmosferica, favoriranno un temporaneo allagamento della Via Tenente Amendola nel porto di Lipari, in concomitanza con l'alta marea prevista intorno le ore 11.30 ( 40 cm ). Probabili deboli precipitazioni durante la sera-notte.
Giovedi 11 i venti continueranno a spirare da grecale, il cielo sarà parzialmente nuvoloso e il mare mosso. 
Venerdi 12 cielo poco nuvoloso, venti deboli occidentali e mare poco mosso. 
Durante il prossimo fine settimana, dalle prime proiezioni, si attiveranno correnti di libeccio che faranno innalzare le temperature riportandole a cavallo dei 18 C, mentre il mare sarà generalmente mosso.

"In.abbissati": Operazione di polizia demaniale a Panarea

COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Attività di Polizia Demaniale ed Ambientale Marittima nell’isola di Panarea - Operazione “In.. abbissati”.
Continua incessante l’attività di Polizia Demaniale ed Ambientale Marittima da parte degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari.
Nei giorni scorsi durante regolari servizi di istituto, i Militari della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro e poi rimosso “corpi morti” abusivamente collocati nello specchio acqueo immediatamente prossimo al molo di San Pietro, presso l’isola di Panarea.
Nel corso dell’operazione, il personale della Guardia Costiera, unitamente ad ausiliari di polizia giudiziaria, hanno posto sotto sequestro nr.4 blocchi di cemento armato che avrebbero altresì creato un impedimento alla libera fruizione degli specchi acquei e ridotto le batimetrie dei fondali con un sensibile aggravio della sicurezza.
L’operazione, che si colloca nelle più ampie attività di controllo in cui è impegnata la Guardia Costiera di Lipari, è da annoverarsi nelle attività già eseguite nella stessa isola nell’anno 2011, che ha portato al sequestro di circa 16.000 Kg di cemento armato, abusivamente collocato, colpendo duramente l’attività illecita di settore.
IL COMANDANTE
T.V. (CP) Paolo MARGADONNA

Del Bono (Federalberghi) accoglie favorevolmente il collegamento Lamezia Terme-Eolie

Accogliamo con grande favore la notizia annunciata dal sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, circa l’avvio di un collegamento tra le Eolie e Lamezia Terme; un aeroporto che offre importanti sbocchi anche a livello internazionale. 
Attendo di conoscere i dettagli dell’operazione per poterla adeguatamente promuovere presso gli operatori turistici, auspichiamo, comunque, che possa riavviarsi quanto prima il confronto anche in vista dei nuovi bandi a contributo regionale (che interessano Usticalines ed NGI) per un rimodulazione complessiva delle risorse che coinvolga anche i servizi a sovvenzione statale operati da Siremar Compagnia delle Isole.
Christian Del Bono (Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia- Presidente Federalberghi Isole Eolie)

Chiusa la via "torrente" Roma

Chiusa la via Roma a causa del materiale trasportato dalla pioggia sulla sede stradale. 
Una strada che, attraverso le acque che arrivavano da Ponte e da S.Anna (vedi foto di Lucrezia China), si è trasformata in un torrente in piena. 

A Pianoconte grandina...a Lipari piove e le fogne... eruttano