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martedì 19 maggio 2015

Il tonno rosso può essere sbarcato dalla marineria a Lipari

Disinfestazione a Vulcano nella notte tra il 20 e il 21 Maggio


Disoccupati Pumex e Cgil in pressing sulla Regione. L'articolo della Gazzetta del sud di oggi

I lavoratori della ex Pumex di Lipari e la Cgil Funzione pubblica di Messina hanno fatto sentire la loro voce ieri a Palermo presso l’Assessorato regionale ai Beni culturali. I lavoratori della ex Pumex hanno chiesto il rispetto degli impegni assunti e non mantenuti dai governi regionale e nazionale per la loro ricollocazione prevista dalla convezione Unesco, allorquando furono chiuse le cave di pomice a Lipari: condizione essenziale per l’inserimento delle Isole Eolie nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.
I lavoratori sono stati ricevuti dall’assessore ai Beni culturali, Purpura, e dal capo di gabinetto Vaccaro, e sono stati presi impegni chiari per la convocazione di un tavolo tecnico interassessoriale, alla presenza dei direttori generali Corsello e Morale per chiarire la reale collocazione giuridica dei lavoratori al Comune di Lipari e individuare il percorso per la fuoriuscita da uno stato di precariato non più tollerabile.
«I lavoratori che continueranno a prestare la propria attività al Comune di Lipari, ai sensi dell’articolo 6 comma 12, della Legge di Stabilità 2015 della Regione Sicilia, con il rifinanziamento totale per un ulteriore anno, devono uscire dalla condizione di lavoratori fantasma», dichiarano Clara Crocè, segretario generale della Fp Cgil e Francesco Fucile, segretario Autonomie locali Fp Cgil, «e gli uffici delle Direzioni regionali competenti devono chiarire una volta per tutte quale qualificazione giuridica hanno questi lavoratori».
Nel corso della riunione è stato definito un percorso, che i comuni eoliani dovranno seguire, entro sei mesi, affinché si crei un comitato di gestione per l’attuazione del piano relativo al sito Unesco delle Eolie. «La Fp Cgil adotterà ogni iniziativa per fare in modo che la Regione in tempi ristrettissimi convochi le parti ad un tavolo tecnico». L’assessore Purpura nei giorni ha convocato le amministrazioni locali siciliane in cui ricadono i siti Unesco, ben sei, nessuno dei quali s’è ancora dotato di un comitato di gestione.

"Volcano Race" Gaeta-Eolie e ritorno, pronti i maxiyacht. Si parte oggi alle 13

Si sono concluse ieri le registrazioni delle barche ed è quindi tutto pronto a Gaeta, in provincia di Latina, per la partenza, domani 20 maggio, dei 9 maxi iscritti alla quinta edizione della "Volcano Race", regata offshore sul percorso Gaeta-isole Eolie e ritorno. La Volcano Race è la prima regata "lunga" nel Mediterraneo del 2015, e il primo evento per i maxi in acque italiane. Gli yacht sono oggi al largo di Gaeta, davanti a Punta Stendardo, per una regata a bastone di circa 8 miglia. La Volcano Race è organizzata dall'IMA, International Maxi Association insieme allo Yacht Club Gaeta E.V.S e alla Base Nautica Flavio Gioia di Gaeta.
La "Volcano Race" 2015 entrerà nel vivo oggi alle 13, con il segnale di partenza della regata offshore: da Gaeta fino alle isole Eolie, a nord della Sicilia, e rientro a Gaeta, circumnavigando a mo' di boe naturali Stromboli, Strombolicchio e Alicudi. Poi la flotta risalirà il Tirreno verso Gaeta, con time-limit previsto per le 6 di domenica 24 maggio, e premiazione confermata entro le 11 della stessa domenica. Il record da battere per i "Line Honors" è quello conquistato lo scorso anno dal maxi sloveno "Esimit Europa 2", che nel 2014 ha percorso la "rotta dei vulcani" in 27 ore, 16 minuti e 44 secondi.
Le barche iscritte sono 9: dal più grande "Esimit Europa 2", il velocissimo maxi sloveno favorito per i Line Honors con il suo lunghissimo palmarés di vittorie (11 le nazionalità degli uomini a bordo: dal timoniere tedesco - oro olimpico - Jochen Schuemann, al tattico spagnolo Jordi Calafat al navigatore australiano Tom Addis; con loro anche il nostro Stefano Rizzi) al più piccolo OZ, battente bandiera olandese, Open 60 arrivato da Malta.
Tra gli italiani, i soci IMA armatori di "Grande Orazio" e "Good Job Guys", rispettivamente Massimilano Florio e Enrico Gorziglia; "Shirlaf" di Giuseppe Puttini, con a bordo il napoletano Paolo Cian, attuale detentore del "Trofeo Challenge Gianfranco Alberini"; gli ungheresi di "Wild Joe" di Marton Jozsa, arrivati qualche giorno fa a Gaeta dalla Croazia - loro prossimo evento, la Giraglia. Portacolori dello Yacht Club Gaeta E.V.S. è il Mylius 60 "Fra Diavolo", armatore il presidente dello yacht club ospitante, Vincenzo Addessi, tattico Paolo Scutellaro e in pozzetto, tra gli altri, Vittorio Ammutinato. La Scuola Nautica della locale guardia di finanza ha iscritto il "Grifone Fiamme Gialle", Rivolta 90. Sia "Wild Joe" sia "Good Job Guys" detengono già un record, in quanto hanno partecipato a tutte le 5 edizioni della Volcano Race, a partire quindi dal 2011.
Igor Simcic, armatore di "Esimit Europa 2" e ispiratore dell'omonimo progetto, ha commentato così il ritorno alla Volcano Race: "Torniamo sulla rotta dei vulcani dopo i Line Honors dello scorso anno. Per il team di Esimit questo è un anno speciale perché celebriamo i 20 anni del nostro progetto (che saranno festeggiati il 29 agosto a Montecarlo presso la club house dello Yacht Club di Monaco). Quindi l'entusiasmo è ancora maggiore. Faremo del nostro meglio abbassare ulteriormente il tempo di percorrenza e comunque per regatare al meglio in tutto il calendario 2015".
L'IMA, la International Maxi Association, nota anche con il nome di IMA, riunisce e rappresenta gli armatori di maxi yacht di tutto il mondo. Riconosciuta nel 2010 dall'ISAF come classe internazionale dei maxi yacht, è l'unica titolata a organizzare campionati del mondo ed europei per questa categoria di imbarcazioni. L'associazione conta oggi circa 60 soci da tutto il mondo, più una decina di soci onorari, tra i quali è stato recentemente inserito anche Gianfranco Alberini, scomparso a giugno 2013, per oltre 30 anni segretario generale dell'associazione. L'attuale presidente dell'associazione è Claus-Peter Offen, armatore del maxi Y3K, segretario generale Andrew McIrvine, past commodore e Admiral del RORC. Le Class Rules dell'IMA prevedono attualmente, per la flotta dei maxi, 3 divisioni: i mini maxi, con lunghezza compresa tra i 18,29 e i 24,08 metri. I maxi veri e propri, tra i 24,09 e i 30.50 metri; i supermaxi, con lunghezza superiore ai 30,51 metri. All'interno di queste 3 classi si attuano poi distinzioni tra i maxi racer e i racer-cruiser.
Lo Yacht Club Gaeta-Egeo Vittorio Simeone nasce nel 2009 grazie a un gruppo di appassionati velisti per diffondere la cultura del mare sul territorio regionale e nazionale. Il club si è affermato, nel panorama sportivo italiano, come organizzatore di eventi prestigiosi tra i quali spiccano campionati mondiali e europei della classe Star, campionati nazionali altura e match race nonché la Volcano Race per i maxi yacht. Con l'esperienza di un gruppo di atleti con alle spalle trascorsi di Coppa America, la scuola vela dello YC Gaeta E.V.S. è specializzata nell'avviamento al match race. Il Circolo porta il nome di un cittadino gaetano, Egeo Vittorio Simeone, che ha dedicato gran parte della propria vita a tradurre la passione per il mare in iniziative imprenditoriali nautiche.

Come eravamo: Alicudi, prima che venisse costruito il porto

Oggi il Centro Studi consegna la borsa di studio "Anna Leone"

Oggi alle ore 19, presso l'hotel Villa Meligunis a Lipari, si svolgerà la cerimonia di assegnazione della Borsa di Studio "Anna Leone", giunta alla sesta edizione, promossa dal Centro Studi Eoliano in memoria della sua fondatrice. 
Il riconoscimento è dedicato ai giovani laureati autori di tesi di laurea con argomento relativo alle Isole Eolie. 
Durante la serata, in presenza dei candidati, verrà attribuita la Borsa di Studio alla tesi di laurea vincitrice, selezionata da un'apposita Commissione. 
Al termine della cerimonia seguirà un aperitivo con specialità eoliane.

Il consigliere Bertè sollecita ripascimento spiagge "Necessario intervento rapido che salvaguardi questa risorsa"


Al Sindaco del Comune di Lipari

SEDE
Oggetto: Ripascimento delle spiagge.
Assistiamo ogni anno alle difficoltà legate alla erosione delle spiagge ormai in tutte le isole del nostro Comune, purtroppo devo rilevare che ad oggi nessun intervento è stato effettuato se non quello di prevedere una progettazione che metta in sicurezza la spiaggia di Canneto, come quella di Porto delle Genti, che saranno effettuate chissà quando considerati i tempi che ormai contraddistinguono gli interventi pubblici, talvolta arenati nella burocrazia che non ne consente l’esecuzione.
Considerato che le spiagge sono la prima attrazione per i visitatori delle nostre isole e che per tanto il turismo balneare rappresenta il target maggiore del nostro turismo, si rende necessario un intervento rapido che garantisca la salvaguardia di questa risorsa.
Proprio per la spiaggia di Canneto ad esempio potrebbe essere impiegata la sabbia che riempie le vasche a monte del torrente calandra, analogo intervento potrebbe essere fatto su Vulcano per le spiaggia delle Sabbie nere, ed è per queste motivazione che chiedo alla S.S. se ha previsto iniziative volte a tamponare i problemi legati all’erosione delle spiagge, nelle more di avere autorizzazioni e finanziamenti per gli interventi risolutivi che come ha annunciato in altre occasioni ci sta già lavorando.
In attesa di riscontro porge distinti saluti.
Il consigliere comunale 
Ugo Bertè 

La nave Laurana "sfrattata" e costretta a sostare in rada a Milazzo per consentire l’attracco ad altro mezzo

Era accaduto a gennaio, cinque mesi dopo si è ripetuto. La nave Laurana della Compagnia delle Isole è stata costretta ieri a lasciare la banchina in cui era ormeggiata per andare in rada nella baia di Milazzo, davanti alla marina Garibaldi, per consentire l’attracco della “Sider Luck” per la discarica di 15.000 tonnellate di blumi per conto delle Acciaierie Duferdofin. E sull’accaduto, immediato l’intervento del comitato “Grande Porto”.
«Premesso – afferma il presidente Mario Sciotto – che non è nostra intenzione interferire sull’operato dell’Autorità portuale e chiarito che l’arrivo di qualsiasi nave che effettua operazioni commerciali nelle nostre banchine è cosa assai gradita perché significa lavoro per la collettività milazzese e il suo comprensorio, quello che non ci piace è il forzato spostamento di una nave di linea Laurana che svolge un servizio pubblico. Sostare in rada comporta un maggior costo del personale e dei servizi a spese della collettività, dato che la suddetta nave è mantenuta anche con le sovvenzioni della Regione. Una situazione assurda – prosegue Sciotto – che potrebbe risolversi subito restituendo al servizio della collettività la parte più importante del bacino portuale occupata da un porticciolo privato che, da oltre un decennio, è stato in modo disastroso collocato laddove non dovrebbe mai trovarsi».
Sciotto ribadisce poi la necessità che l’Autorità portuale «stringa i tempi per liberare lo scalo mamertino da lacci e lacciuoli imposti spesso da ingerenze esterne che frenano lo sviluppo della città. Se non si inverte la rotta quello di Milazzo diventerà solo un ricovero di piccoli natanti. Basti pensare che le previsioni di ampliamento del bacino portuale sino ad Acqueviole sono state del tutto disattese ed il litorale è stato dato in concessione a privati che hanno realizzati ricoveri a secco di natanti. Il porto è una struttura pubblica al servizio della comunità – conclude il comitato Grande porto – . Occorre che una volta per tutte chi di competenza, si renda conto che il tempo dei privilegi è finito e che volontariamente liberi il porto da presenze ingombranti. Senza voler minimamente interferire nella campagna elettorale dei sei aspiranti, rivolgiamo un appello al futuro sindaco perché l’anomalia possa avere fine».
Su posizioni contrapposte invece il comitato “Nuova Milazzo” che ritiene «fuori luogo aprire polemiche sui porticcioli che, invece, rappresentano sicuramente un volano per l’economia turistica».

MESSINA. Oggi sciopera la sanità

E’ necessario difendere il diritto del cittadino di scegliersi il medico di fiducia, combattere la burocrazia, garantire la continuità dell’assistenza e avere più attrezzature e personale infermieristico per le prestazioni ai cittadini. Sono questi i principali motivi dello sciopero di oggi dei medici di famiglia e dei pediatri a cui si aggiungono anche i medici della continuità territoriale, cioè quelli delle guardie mediche. Per l’astensione dal lavoro di questi ultimi si saprà oggi pomeriggio dopo una riunione in prefettura per decidere la precettazione. Con la nuova organizzazione, i medici di base dovrebbero passare da un rapporto diretto con il paziente in ambulatorio ad una struttura unica che prevede la rotazione dei medici e un orario più ampio, fino a 12 ore al giorno.

lunedì 18 maggio 2015

Compagnia delle isole (ex Siremar) Da mercoledì cambiano di nuovo gli orari degli aliscafi

Da mercoledì cambiano nuovamente gli orari degli aliscafi della Compagnia delle Isole (ex Siremar)

Smarrito i-phone a Lipari

E' stato smarrito a Lipari, nella strada che va da E' Pulera a Marina Corta, un i-phone 5 bianco. 
Chi lo ha ritrovato può contattare Mario Lo Re al 333.4905062 

RITROVATO!

Varia dal 20 Maggio il calendario di raccolta dei materiali differenziati nel Comune di S.Marina Salina. Lo schema sintetico

AVVISO
Alla luce delle richieste formulate dai cittadini nei giorni immediatamente successivi all’avvio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti sul territorio di Santa Marina Salina e della frazione di Lingua con il sistema “Carretta-Caretta” e riguardanti soprattutto gli orari di conferimento dei materiali differenziati presso le postazioni mobili distribuite sul territorio, l’Amministrazione Comunale ha riformulato il calendario di conferimento precedentemente proposto al fine di garantire un servizio più efficiente.
Si è provveduto innanzitutto ad anticipare di un’ora l’inizio del servizio stesso.
Da mercoledì 20 Maggio a Santa Marina Salina, dove sono previste 11 fermate, il conferimento delle utenze private partirà alle ore 7.00 dalla stazione n.1 situata in località Serro dell’Acqua (sulla via Rinascente) e si concluderà alle ore 12.55 sulla via Francesco Crispi.
Nella frazione di Lingua, dove sono previste 7 postazioni, il servizio partirà alle ore 8.00 dalla stazione mobile posizionata in prossimità del cimitero e si concluderà alle ore 11.25 presso la stazione che si posizionerà nelle vicinanze dei musei civici.
Si ricorda che i cittadini potranno conferire il materiale differenziato presso ciascuna delle postazioni di raccolta presenti sul territorio di Santa Marina Salina e di Lingua durante l’orario di svolgimento del servizio e che l’abbandono dei rifiuti in area pubblica è vietato dalle vigenti Ordinanze Sindacali.
Rispetto al precedente calendario inoltre, ascoltate le osservazioni dei cittadini ed analizzati i quantitativi dei diversi materiali prodotti dalle utenze domestiche, sarà possibile conferire il vetro solo una volta alla settimana (martedì), la plastica due volte (mercoledì e sabato), la carta una volta (venerdì) e l’indifferenziato due volte (lunedì e giovedì – anche la domenica dal 1 luglio al 1 settembre).
Per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti (esclusi i materassi la cui raccolta è momentaneamente sospesa), i cittadini dovranno concordare le modalità e gli orari di conferimento direttamente con gli operatori.
Il nuovo calendario ed i nuovi orari sono consultabili sul sito istituzionale del Comune di Santa Marina Salina (www.comune.santa-marina-salina.me.it) e si possono ritirare presso la Casa Comunale.

Forza Sandro!

Colto da infarto è  stato trasferito d'urgenza con l'elicottero del 118, all'ospedale Papardo di Messina, l'amico Sandro De Luca, storico addetto alla biglietteria Siremar di Lipari.  
Eolienews si stringe attorno a Sandro, augurandogli una immediata ripresa ed un tempestivo ritorno nella sua Lipari 

"L'inglese a scuola sin dai "primi passi": Il video della recita dei piccoli della scuola di Lipari Centro"


Anno scolastico in dirittura d'arrivo e quest'oggi nei locali dell'aula magna del plesso scolastico "Domenico Savio" di Lipari centro si è tenuta, nel contesto dell'iniziativa che porta l'inglese a scuola sin dai "primi passi" dei nostri bambini, una "recita" coordinata dalle maestre e dalla signora Di Marca.
Noi c'eravamo e vi proponiamo un ampio video della "recita" dei piccoli della scuola di Lipari Centro

"La storia delle Eolie"...conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca: 18 Maggio 1276 sulfhur, alumen, lapides

18 maggio 1276
sulfhur, alumen, lapides

Generalmente siamo portati a pensare che l’industrializzazione, il capitalismo e i monopoli siano fenomeni relativamente recenti, che risalgono al massimo all’inizio del 1700. Ci sono invece, soprattutto nel campo minerario, delle attività molto più antiche, ma già organizzate con criteri moderni è il caso della nostra pomice, dell’allume e dello zolfo. A riprova di ciò riproduciamo la prima testimonianza ufficiale sul commercio dei prodotti minerari delle Eolie, si tratta di un mandato di Carlo d’Angiò del 18 maggio 1276 con il quale il Sovrano autorizza il Vescovo ad asportare e commerciare “sulfhur, alumen, carbones, lapides et scopas ac deferendum illa ad vendendum per terras fidelium et amicorum nostrorum”. Carlo D’Angiò aveva proibito ad alcun mercanti l’acquisto di zolfo, allume, carbone, pietre e scope nelle isole di Vulcano e di Lipari. Il Vescovo, ricevendo danni da quest’ordine, supplicò il re di togliere tale proibizione per i mercanti che andassero a vendere le predette merci nel reame o nelle terre dei fedeli ed amici del re. E questi annui.

L’allume è noto fin dall’antichità: Diodoro Siculo ne mette in rilievo lo sfruttamento che si faceva a Lipari di questo minerale ed il copioso guadagno che ne ritraevano, non solo i Liparesi, ma anche i romani. I liparesi avevano di questo prodotto un vero e proprio monopolio e quindi un’assoluta libertà nello stabilire i prezzi di vendita, poiché, oltre che nelle Eolie, l’allume non si trovava anticamente in nessuna parte del mondo, tranne che nell’isola di Milo nell’Egeo, ma in piccola quantità e, secondo quanto scrive Teofrasto di qualità inferiore a quella nostra. Ulteriori notizie si ottengono da alcuni atti custoditi presso l’archivio Capitolare di Patti. Nel 1247 attraverso un rogito notarile che transunta un mandato di Federico II, si apprende della restituzione al Vescovo di Lipari di una vena di allume sita in Vulcano. Il Campis credeva che l’allume si ricavasse nell’isola di Lipari nella contrada denominata Pirrera e che da questa località venisse poi trasportato in quella detta Parmito ove veniva purificato e ridotto alla perfezione dovuta. Lo Spallanzani c’informa che egli non è riuscito a trovare che minime tracce di allume, per cui opina che la vena di questo minerale si sia venuta ad esaurire con il tempo o che sia andata perduta, e ciò sempre quando non si voglia intendere che i Liparesi traessero l’allume non dalla loro isola, ma da quella di Vulcano che ne possedeva in abbondanza anche alla fine del XVIII secolo, epoca in cui Spallanzani ebbe a visitarla.

Lo Zolfo. Il 15 maggio 1533 il Vescovo di Lipari concede in enfiteusi miniere di zolfo, allume e vetriolo esistenti nelle isole Eolie.

Nel corso del 1700, il Vescovo Ventimiglia, nel tentativo di combattere la disoccupazione, apri una “fabbrica” nell’isola di Vulcano per lo sfruttamento delle zolfo e di altri minerali. Ma fu costretto a ritirarsi dall’impresa perché contrastato dai borghesi possidenti di Lipari i quali da un canto si vedevano preclusa la facoltà di “legnare” liberamente in quell’isola, e, dall’altro, paventavano che l’affluenza di manodopera nella “fabbrica” avrebbe potuto far lievitare il costo del lavoro. Ma l’accusa di comodo che inventarono fu ben altra, e sortì l’effetto voluto: presso il vicerè di Palermo essi indicarono il vescovo come responsabile dell’inquinamento dell’aria – a motivo dei fumi originati dal processo di purificazione dello zolfo – e del conseguente deperimento delle vigne e dei coltivi a Lipari e a Salina. L’8 marzo del 1706 una lettera del Tribunale della Regia Monarchia ordina al Vescovo di sospendere l’estrazione dello zolfo e dell’allume nell’isola di Vulcano, poiché il fumo porta nocumento ai raccolti di uva passa. L’ordine viene ribadito il 27 maggio del 1707.
L’8 aprile 1813 il Vescovo di Lipari, Mons. Silvestro Todaro, con autorizzazione del Re di Napoli, diede in enfiteusi al Generale, marchese, Don Vito Nunziante terre arenose della Mensa Vescovile: Levante, Ponente fino a Monte Saraceno e alle Grotte di Lentia. Il 16 aprile 1813 aggiunse altre 2 salme e mezzo presso la Fossa. Parimenti certo Mag. Leonardo Donato ricevette in enfiteusi a nome dello stesso Nunziante altre 10 salme dietro Porto Ponente e Porto Levante. Tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 si producevano annualmente 4.000 quintali di zolfo, 6.000 di allume e 300 di acido borico. Nel 1830 se ne ricavava un provento complessivo annuo di cinquemila lire, di cui: 3.000 provenienti dalla estrazione dello zolfo e 2.000 da quella dell’allume e dell’acido borico. Dumas, che visito le Eolie nel corso del 1835 descrive l’attività di estrazione mentre visitava il cratere insieme ai figli del Nunziante. I forzati estraevano lo zolfo lungo gradoni circolari degradanti verso l’interno del cratere. Nel corso del 1840 centinaia di lavoratori, forniti dalla colonia penale di Lipari, si recarono a Vulcano per la produzione di zolfo ed allume, nel 1848 arrivarono ad essere 400 circa. Nel 1865 il viaggiatore Elisèe Reclus, visita l’isola di Vulcano narrando lo stato in cui si trovavano i pochi addetti (meno di 10 persone) all’estrazione dello zolfo, ancora forniti dalla colonia penale di Lipari. Dopo 60 anni, nel 1873, tutto divenne proprietà degli eredi del Nunziante. Nel 1874 gli eredi rivendettero tutto all’asta e fu comprato da certo Domenico Ranieri a nome di Stivenson di Glasgow per lire 5.450, con atto registrato a Messina. Nel 1877 l’inglese acquistò altri terreni a Vulcanello, Porto e Grotta Abate per lire 5.100. Nel 1888 si ebbe l’ultima eruzione del Vulcano, con getto di lapilli, sabbia, bombe vulcaniche ed abbondanti emanazioni di vapori solforosi in tutta la zona di Levante e fin sotto il Palazzo che lo Stivenson si era fatto costruire. Forse impressionato per tali fatti se ne tornò in Inghilterra e lasciò un curatore. Intanto durante la sua permanenza nell’isola aveva fondato una fiorente azienda agricola, con ricco e abbondante vigneto, e una industria per l’estrazione dello zolfo del cratere. L’11 marzo 1902 fece testamento lasciando molto a Istituzioni ecclesiastiche, ma non bastando i soldi per dette donazioni vendette parte dei terreni che furono acquistati il 28 gennaio 1903 da Giovanni Conti, da Ferdinando Conti e da Giuseppe Favaloro. Dopo l’ultima eruzione le attività estrattive dello zolfo, dell’allume e dell’acido borico furono completamente abbandonate di pari passo i proventi erano andati progressivamente diminuendo negli anni, fino a raggiungere milleduecento lire, di cui 375 per lo zolfo, 460 per l’allume e 365 per l’acido borico.

Ex Pumex ricevuti dall'assessore ai Beni Culturali, Purpura

Riceviamo da Bartolo Natoli e pubblichiamo:
Gli ex Pumex sono stati ricevuti questa mattina all’Assessorato ai Beni culturali dal capo di gabinetto Vaccaro e dall’assessore Purpura. Hanno capito bene la problematica e il fatto che la Pumex è stata chiusa per far si che le Eolie facessero parte del sito Unesco e che Stato, Regione e Comune devono affrontare la ricollocazione di tutti gli ex lavoratori della pomice. Adesso faranno delle riunioni e presto saremo riconvocati . Il sindacato Cgil, oggi al nostro fianco, a breve farà un comunicato.
Bartolo Natoli

Prima Comunione in Cattedrale a Lipari. Protagonisti indiscussi i bimbi ma con al centro la famiglia (di Mimma Sparacino)

Riceviamo e pubblichiamo:
Una semplice riflessione sulla giornata di ieri che ha visto la nostra città unita nella più grande delle nostre chiese, la cattedrale, dedicata al Santo Patrono S.Bartolomeo.
Una chiesa gremita di amici, parenti , fedeli stretti a quei bambini che per la prima volta si accostavano all'Eucaristia.
Non è facile per me parlare visto che insieme a Giuseppe Cirino ed Enny Bernardi, con la collaborazione della mamma Marianna Di Maro, siamo stati catechisti dei bimbi, così come non è stato facile guidarli fino alla giornata di ieri.
Sono bambini intelligenti e assai vivaci ma con l'aiuto di Dio abbiamo raggiunto insieme risultati straordinari.
Una grande gioia si respirava ieri da parte di tutti, una grande trepidazione da parte dei bambini, grande commozione per la celebrazione tutta e in particolare per l'omelia del meraviglioso Don Gaetano Sardella.
Protagonisti indiscussi i bimbi ma con al centro la famiglia, che ha partecipato attivamente con le letture, i salmi ,l'accenzione delle candele.
Quella famiglia che pur tra mille difficoltà resta sempre nucleo centrale della società.
In questo momento così difficile, triste e faticoso, la giornata di ieri ci ha riempito di speranza, di futuro ,di bello come se Qualcuno ci avesse dato una carezza leggera, sostenendoci e sorridendoci in quell'atmosfera unica e irripetibilile che solo la fede sa dare.
Speriamo di poter seguire ancora i ragazzi, abbiamo grandi progetti di fede comune, cresciamo con loro anche noi
Dio illumini il cammino nostro e dei nostri figli, e con l'aiuto del Parroco ci faccia essere buoni testimoni di fedeltà al vangelo nelle nostre famiglie.
Grazie a tutti
Mimma Sparacino