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venerdì 27 novembre 2015

Lipari: Riapre domani la Chiesa di San Pietro con il novenario in preparazione alla festa dell'Immacolata


Camera ardente in chiesa Madre a Gela per Giuseppe ed Emanuele Alabiso

(fonte tg10.it) Le salme di Giuseppe ed Emanuele Alabiso, deceduti nel mare di Stromboli, dove sono precipitati con un aereo ultraleggero, dovrebbero giungere a Gela domani mattina. In chiesa Madre sarà allestita la camera ardente. 
Per la partita di domenica prossima, al Vincenzo Presti, tra Gela e Pro Favara, si terrà un minuto di silenzio. La squadra biancazzurra scenderà in campo con il lutto al braccio. 
Intanto continuano a giungere in redazione messaggi di cordoglio per quanto accaduto. 
L’associazione sportiva dilettantistica Amo Gela, ricorda la figura di Giuseppe Alabiso, sottolineando che Peppe non era semplicemente il Presidente dell’Amo Gela, la società di calcio che fondammo ormai 20 anni fa, non era semplicemente un amico. Era un fratello. Il suo amore per gli amici, per noi – si legge nella nota - era una fonte di energia incredibile per tutti, una forza della natura che facevamo fatica a contenere. Ci pare impossibile che se ne sia andato, di lui ci manca già tutto: l’entusiasmo, la disponibilità smisurata, l’essere sempre pronto allo scherzo e alla giovialità, la sua allegria contagiosa, la sua incontenibile e irrefrenabile intraprendenza. 
Emanuele Alabiso invece, era per tutti noi come un figlio o un fratello più piccolo, uno dei ragazzi che abbiamo visto crescere, anzi, di quelli che conoscevamo già da prima che nascessero. Con noi ha frequentato tutte le categorie della scuola calcio, è cresciuto qui mostrando da subito la sua educazione, la sua dolcezza, la sua disponibilità nei confronti degli altri. Ma in lui trovavamo anche tante affinità con Peppe: aveva la stessa capacità di sorridere, la stessa autoironia, la stessa grande voglia di giocare, stare con gli amici, vivere. E’ una doppia perdita che lascia in tutti noi un grande, enorme senso di vuoto. Facciamo fatica, al momento, a trovare altre parole. Peppe e Nele rappresentano dei pezzi di cuore che faremo di tutto per custodire e onorare. Abbiamo già in mente una serie di iniziative che renderemo note al più presto. Questo però è il momento del dolore, della tristezza. Ci manca già Peppe, amico di mille avventure. Ci manca già Nele, ragazzo splendido, con una vita tutta da vivere strappata troppo presto da un destino che non potrà mai spiegare fino in fondo questa tragedia. Ci stringiamo ai familiari con l’affetto sincero di sempre, ci uniamo al dolore di tutta la città che ha amato e continuerà ad amarli e li stringiamo con la mente e con il cuore in un abbraccio in cui si racchiudono tanti anni di amicizia vera, sincera, autentica. Ciao ragazzi, sarete sempre con noi.

Il Sofia M. collega anche Salina

Il Sofia M. dell'Ustica Lines, al comando di Gianfranco Parisi, ha collegato nel pomeriggio Salina. Il mezzo è partito da Milazzo alle 15 e ha raggiunto dapprima Lipari e poi Vulcano. Da qui ha proseguito, come anticipato, per Salina.
Dopo le operazioni a Sottomonastero ha trovato riparo per la notte a Marina Corta

Pubblica illuminazione a Lipari. Sindaco chiarisce motivi dell'oscuramento punti luce

Comunicato
Ritengo necessario chiarire alcuni aspetti relativi al servizio di pubblica illuminazione e alle scelte operate dall’Amministrazione per far fronte alle difficoltà economiche verificatesi.
Il servizio di manutenzione è eseguito dall’anno 2012 dalla Società Selene Srl visto che la SEL, che lo eseguiva precedentemente, ha operato una cessione di azienda.
L’Amministrazione ha avviato le procedure e le attività per affidare, con un nuovo contratto, un servizio che è in prorogatio, e che è bene ricordare, è scaduto nel lontano 2002.
Nel frattempo, nel 2015, la Selene Srl ha comunicato i maggiori costi, legittimamente determinati per l’adeguamento ISTAT,  di prezzi che erano stati fissati nel 1997 e mai aggiornati. Tale adeguamento comporta per il Comune di Lipari un maggior costo di circa 70.000,00 euro.
L’Amministrazione, che aveva previsto spese differenti, programmate come per gli anni precedenti, si trova in difficoltà a causa di questi maggiori costi, sia perché non ha aumentato proporzionalmente le imposte sia perché, non avendo ancora approvato il bilancio, non ha piena operatività ma ha comunque adottato, con due determine dirigenziali dei provvedimento di impegno di 15.000,00 (le cifre disponibili) per far fronte in questi tre mesi ai casi più urgenti e per assicurare, comunque, il livello della prestazione essenziale del servizio.
I 15.000,00 che sono stati letti come un costo a lampadina di € 135,00+ IVA non si riferiscono solo alla sostituzione delle stesse ma contemplano anche una consistente  quota  dei relativi costi  di manutenzione e di  locazione della parte dei corpi illuminanti,  che come tutti sanno è, in parte, di  proprietà dell’azienda e non del Comune.
Siamo coscienti che con un impegno economico così ridotto sino a fine anno non si è in grado di ottemperare, tempestivamente, a tutti i disservizi segnalati anche se su  molti di essi si è già intervenuti e sugli altri si sta progressivamente provvedendo.
E’ evidente però che la scelta fatta dall’Amministrazione è stata determinata dalle temporanee difficoltà economiche del momento, connesse ai maggiori costi sopra citati, e che qualsiasi disservizio si risolverà entro l’inizio del 2016 con un nuovo bilancio, con un nuovo contratto, e con la ricontrattualizzazione dei costi del servizio in modo da non pesare sulle tasche dei cittadini
     IL SINDACO

(Marco Giorgianni)

Mare, capperi e terrazze: Giovanni Gastel a spasso tra Capri e Filicudi

(da LaRepubblicamilano.it) Una donna che passeggia solitaria lungo la spiaggia e un piatto di coloratissima frutta estiva, ma anche un calzolaio al lavoro nella sua bottega, una finestra aperta per lasciar entrare il sole e un taxista pronto ad accogliere i turisti in arrivo da tutto il mondo: con dieci scatti realizzati tra Capri e Filicudi Giovanni Gastel racconta le bellezze del Mediterraneo, tra paesaggi mozzafiato e frammenti di quotidianità. Così il fotografo milanese ha deciso di contribuire al progetto 'Meraviglia Italiana' lanciato da 'Bibite Sanpellegrino', che ha coinvolto anche altri artisti, come lo scrittore Gianrico Carofiglio e la stilista Margherita Maccapani Missoni (Lucia Landoni)i

Sicilia, nel weekend ancora freddo e qualche residua pioggia sulle zone tirreniche ( da weathersicily.it )

L a colata artica è viva e si fa sentire in Sicilia. Dalla giornata di ieri, giovedì’ 26 novembre 2015, la nostra isola si è catapultata in un clima decisamente invernale. Le temperature hanno subito un drastico calo, in montagna è giunta la prima neve oltre i 1.200 metri s.l.m, precisamente su Madonie e Nebrodi. Neve anche nell’agrigentino, esattamente sul monte Cammarata, alto 1.500 metri s.l.m. Il settore maggiormente esposto alle precipitazioni è al momento quello nord-occidentale, quindi trapanese e palermitano tirrenico dove da ieri pomeriggio sono in atto continui rovesci di pioggia alternati a temporali grandinigeni, certamente accentuati grazie alla correnti in quota da NW. Discrete precipitazioni hanno interessato anche il settore tirrenico, il settore costiero meridionale e quello occidentale. Dalla nostra rete alle ore 12.15 ritroviamo ben 46mm giornalieri a Castellammare del Golfo (TP), punte di 40mm a Palermo, a Piazza Europa,38mm a Lipari (ME), 47mm a Godrano (PA), 51mm a Partinico (PA), 24mm a Scicli (RG). Dati davvero importanti che sommati ai mm raccolti ieri portano il totale di pioggia accumulata anche oltre i 60mm sul palermitano. Dati destinati ancora ad aumentare entro serata odierna, difatti il maltempo insisterà su tutto il nord Sicilia, zone occidentali e meridionali ancora per qualche ora. Sul mar Tirreno è in atto il Tyrrhenian Sea 
Effect, il noto fenomeno scaturito dalla massa d’aria fredda che contrastando con le calde acque del mare da vita a rovesci e temporali continui lungo le coste settentrionali siciliane.
Nel weekend freddo e vento si faranno ancora sentire, ma grazie allo spostamento del minimo depressionario verso i Balcani il maltempo allenterà la presa. Tra sabato 28 e domenica 29 novembre 2015 ritroveremo difatti le ultime piogge sparse lungo il nord Sicilia, specie sul messinese tirrenico dove la neve potrebbe ancora spingersi fino i 1.400/1.500 metri s.l.m. Qualche isolato fenomeno potrà manifestersi anche lungo le isole minori meridionali, quindi su Pantelleria e isole Pelagie.
Da lunedì inizierà a farsi avanti l’alta pressione africana, pronta a riportare calma, nebbie e temperature miti per tutta la prossima settimana, ma di questo ne parleremo meglio al prossimo approfondimento.
– Articolo di Simone Pecorella – © Weathersicily.it
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Regione, M5s deposita la mozione di sfiducia a Crocetta: 26 firme

È stata depositata stamani la mozione di sfiducia al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. L'atto parlamentare, proposto dai 14 deputati del M5s, è stato firmato anche dagli 8 parlamentari di Forza Italia e dai tre della Lista Musumeci. In totale le firme sono 26, ne servivano almeno 18.
A consegnarle al segretario generale dell'Assemblea regionale è stato il capogruppo del M5s, Giorgio Ciaccio, che ne chiederà l'immediata calendarizzazione alla prossima riunione dei capigruppo, in programma martedì prossimo. Si tratta del terzo tentativo, in tre anni di legislatura, dei 5stelle per sfiduciare Crocetta, i primi due sono andati a vuoto.

Il topo e l'elefante...ovvero l'aliscafo e la nave. Una "fiaba" di Marco Miuccio...sposata ai collegamenti di quest'oggi

Riprendiamo una "fiaba" di Marco Miuccio che, per chi sa leggere tra le righe, tale non lo è certamente. 
A maggior ragione se...calandoci nella realtà dei trasporti di quest'oggi nelle Eolie...il topolino impersona l'aliscafo (che viaggia) e l'elefante la nave (ferma in porto a Lipari)
Ma ecco lo scritto che abbiamo "rubato" a Marco, con il quale ci complimentiamo per l'acume e l'intelligente ironia, su fb

Facciamo finta che, anziché una barzelletta, sia una fiaba per bambini:

Dedicata agli amici delle 14.45 ed a quelli delle 18.30:

Un topolino partì al mattino
Senza paura nel suo cammino
Lui affrontava le onde ed il mare
Senza paura di navigare

Più che paura qui manca la voglia
E se ne escono dalla maglia
Con un perentorio "fuori c'è mare"
E così evitano di consumare

Ma se ti fermi ed hai un po di pazienza
Se vuoi parlar di rispetto e decenza
Non puoi di certo voler accettare
Che un elefante non possa viaggiare

Un elefante che è grande ed è grosso
Che a confronto è certo un colosso
Rispetto al piccolo topo di mare
Ma nonostante non vuol navigare

Se questa storia dovesse protrarsi
Oltre ogni limite senza vergognarsi
Senza possibili provvedimenti
Avremo il ruolo degli impotenti

Quelli che possono star a guardare
Senza far altro che zitti subire
Finché non si trovi una soluzione
Alle omissioni senza ragione

Perchè se viaggia il topolino
Lo capirebbe anche un bambino
Che qui lo scandalo diventa eclatante
Se poi non viaggia l'elefante!

(Original by Marco Miuccio)

Nomination per miglior attore non protagonista per Bartolo Fonti a "Portici in teatro"

Piccola...grande soddisfazione... per il giovane Bartolo Fonti che ha ottenuto la nomination quale miglior attore non protagonista a "Portici in teatro" manifestazione a carattere nazionale, tenutasi ad Ercolano. 
A Bartolo i complimenti di Eolienews anche per questo scritto che ha postato su facebook:
Ringrazio la mia compagnia Piccolo Borgo Antico per tutto ciò che fa per il nostro territorio i sacrifici sono molti ma a lungo andare le soddisfazioni hanno modo di manifestarsi, ringrazio la regista Tindara Falanga che è il motore di questa enorme e bellissima macchina, ringrazio anche mio padre Gesuele Fonti che mi ha accompagnato per tutto il viaggio.
Questo piccolo premio, dal grande significato, lo voglio dedicare in primis alla mia Mamma, che da lassù è stata, è, e sarà sempre la mia prima sostenitrice!

Federalberghi: Con paventati tagli ai collegamenti marittimi Regione spezza gambe alle possibilità di ripresa delle piccole isole siciliane

COMUNICATO
Federalberghi manifesta grande preoccupazione e sdegno per le voci che si rincorrono ormai da qualche giorno nei corridoi del dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti con riferimento alle scellerate ipotesi di ulteriori tagli ai collegamenti marittimi.
Non vorremmo, ha dichiarato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole Eolie e isole minori della Sicilia, che il neoassessore, Giovanni Pistorio e il governatore, Rosario Crocetta, avessero deciso di entrare nella storia come quelli che hanno affossato ogni speranza di ripresa delle economie delle piccole isole siciliane. Siamo esterrefatti, insiste Del Bono. In questi anni di crisi la Regione non è stata in grado di porre in essere alcuna misura che potesse, in qualche modo, aiutare le piccole imprese a fronteggiare la crisi economica; adesso che molto lentamente e solo con i nostri sforzi stiamo cercando di uscirne, si pensa di infliggerci il colpo di grazia andando a minare proprio il nostro punto più debole: i collegamenti. Se la strategia della Regione, sulla carta, è quella di dare impulso agli assi turismo e cultura mentre, nel concreto, si pensa poi di tagliare i collegamenti, allora chiediamo senza remora alcuna che la Regione lasci perdere gli investimenti nel settore turistico e si “limiti” a garantirci collegamenti e infrastrutture al passo coi tempi. Auspichiamo che l’assessore Pistorio, convochi quanto prima il tavolo di confronto richiesto dai sindaci Marco Giorgianni (Lipari) e Giuseppe Pagoto (Favignana).
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Eschilo collegherà Milazzo con arcipelago

Alle 12 e 15 l'aliscafo Eschilo di CdI collegherà Milazzo con Vulcano-Lipari. Si tratta del primo mezzo in partenza oggi dalla città del Capo alla volta dell'arcipelago.
In mattinata un'altro mezzo della stessa compagnia aveva collegato Salina-Lipari e Vulcano con Milazzo.
Resta ancora ferma in porto a Lipari la nave "Lippi" che non ha effettuato il consueto collegamento delle 6 e 30.

Eoliani che non ci sono più: Palmiro Lauro

Oggi vogliamo ricordare il caro Palmiro, nativo di Acquacalda, deceduto a Messina nella tragedia del Segesta jet

L’on. Francantonio Genovese libero dalla mezzanotte di ieri. Imposto però l'obbligo di dimora a Messina

Fine degli arresti domiciliari. Ma ha l’obbligo di dimora a Messina. Adesso c’è il provvedimento ufficiale della prima sezione penale del tribunale per il parlamentare nazionale ed ex segretario regionale del Pd Francantonio Genovese, imputato nell’inchiesta “Corsi d’oro” sulla formazione professionale a Messina e in Sicilia.
Dalla mezzanotte appena trascorsa (il 26 novembre) per Genovese sono cessati definitivamente gli arresti domiciliari, poiché «... il termine di fase applicabile al caso in esame è quello di cui all’art. 303 c.p.p., pari ad un anno dall’emissione del decreto che dispone il giudizio (datato 8.11.14)».
Non deve trarre in inganno la data dell’8 novembre come inizio della carcerazione e quella del 26 novembre come atto finale. Perché? Perché secondo la valutazione effettuata dal collegio presieduto dal giudice Silvana Grasso, sempre ancorandosi all’art. 303 c.p.p., «... il relativo calcolo deve essere effettuato secondo il calendario comune, eliminando dal computo i giorni in cui si sono tenute le udienze, così che il termine non viene a scadere con il decorso del periodo di tempo previsto dall’art. 303 c.p.p., dovendosi a quest’ultimo aggiungere un numero di giorni pari a quello delle udienze tenute».
I giudici hanno quindi “sommato” i giorni d’udienza celebrati del processo “Corsi d’oro” a quelli naturali della scadenza partendo dall’8 novembre 2014, arrivando quindi oltre, fino al 26 novembre.
Uno dei legali del parlamentare, l’avvocato Nino Favazzo, aveva depositato un’istanza alla prima sezione penale del tribunale peloritano il 4 novembre scorso, chiedendo la liberazione totale del parlamentare dopo una lunga carcerazione e una altrettanto lunga detenzione domiciliare.
I giudici, anche su richiesta specifica della Procura, hanno fatto cessare i domiciliari ma hanno applicato per il parlamentare l’obbligo di dimora a Messina.
Per supportare questo obbligo che ancora grava sull’ex sindaco di Messina, i giudici si richiamano nel provvedimento a quanto ha detto tempo addietro il tribunale del Riesame sul parlamentare, e sul «giudizio negativo» espresso in relazione all’applicazione della custodia in carcere: «... tale radicale giudizio negativo non può ritenersi affievolito o scalfito dall’intervenuto decorso del tempo di fase, a fronte della permanenza dei presupposti fenomenici sui quali si poggia, dovendosi ritenere ancora concreta e significativamente attuale l’esigenza di tutela cautelare».
In ogni caso, dalla mezzanotte di ieri, Francantonio Genovese è un uomo libero. Potrà uscire dalla sua villa di Ganzirri per respirare un’aria diversa.

Firmato decreto di finanziamento. Lavori alla galleria al via la prossima settimana

Firmato il decreto di finanziamento. Potranno quindi iniziare, presumibilmente, la prossima settimana i lavori "tampone" nell'area della galleria di Monterosa interessata, oltre un mese fa, dal crollo di una ampia parte del costone roccioso sovrastante. A  disposizione 50mila euro "erogati" dalla Protezione civile regionale.
L'intervento, una volta  ultimato, permetterà la riapertura della  galleria e quindi il transito da e per Canneto. 

Auguri, Roberto!

Auguri a Roberto Foti per il suo compleanno da Maria 

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Oggi, rovesci e temporali

Si conferma il quadro previsionale elaborato lo scorso Lunedi .
Tra la mattinata e il pomeriggio di Venerdi 27 si prevedono rovesci a tratti di forte intensità durante le manifestazioni temporalesche, specie al mattino, allorquando i temporali protranno essere accompagnati da chicchi di grandine.
I venti spireranno intensamente al mattino da WSW con tendenza a raffiche tra i 60-70 km orari tra ponente e maestro nel corso della giornata.
Il mare al mattino si presenterà agitato a causa di onde ben formate alte tra i 2 e i 3 metri , con tendenza a lenta attenuazione nel pomeriggio del moto ondoso

giovedì 26 novembre 2015

Regione taglia fondi per servizi marittimi integrativi veloci. Sindaco Giorgianni protesta e chiede riesame provvedimento

Al Sig. PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
On. Rosario CROCETTA
Al Sig.ASSESSORE delle INFRASTRUTTURE e della MOBILITA’
Dr Giovanni PISTORIO
ALL’ASSESSORATO delle INFRASTRUTTURE e della MOBILITA’
Dipartimento Regionale Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti
C.A. Dirigente Generale- Dott. Fulvio BELLOMO
Servizio 2 – Trasporto Regionale Aereo e Marittimo
C.A. Dirigente Responsabile - dott.ssa Dorotea Maria PIAZZA
e, p.c. Ai Sigg. SINDACI DEI COMUNI di
LENI
MALFA
S.MARINA SALINA
FAVIGNANA
                                              
Oggetto:   trasporti marittimi integrativi con mezzi veloci  Isole Minori della Sicilia tra cui le Isole Eolie e le Isole Egadi – drastici tagli nuovi bandi affidamento servizi .


               Si è avuta notizia del provvedimento che sarebbe stato varato dalla Direzione Generale del Dipartimento  Regionale Infrastrutture  della Mobilità e  dei Trasporti,  con il quale si darebbe avvio alla procedura di pubblicazione dei nuovi bandi per l’affidamento dei servizi dei trasporti marittimi integrativi, con mezzi veloci ed in atto gestiti dalla Ustica Lines S.p.A. per le Eolie e le Egadi.
Le somme disponibili iscritte in bilancio dalla Regione avrebbero subito una forte compressione passando a 28 milioni di euro, iva compresa, con un decremento di circa 10 mln di euro rispetto al passato.
La drasticità del taglio di spesa rischia di compromettere tutto l’assetto dei trasporti da e per le isole Egadi e le isole Eolie, le cui conseguenze non possono che prefigurarsi di gravissima portata e di ulteriore nocumento a discapito dei diritti dei residenti e dei villeggianti, delle esigenze dei pendolari oltre che della programmazione dei flussi turistici, incidente negativamente su tutta l’economia territoriale.
In occasione dell’incontro tenutosi lo scorso 11 novembre presso l’Assessorato in indirizzo per trattare il tema in argomento, le Amministrazioni dei Comuni coinvolti (Eolie ed Egadi) avevano rivolto appello al neo assessore ed ai dirigenti regionali affinché si attendesse la conclusione della questione ex Siremar  per individuare e concordare soluzioni che potessero, da un lato consentire un risparmio della spesa, dall’altro evitare un taglio drastico ad assetti, orari e tratte.
A fronte dell’esito di cui in premessa che, se fondato, mortifica le richieste formulate anche attraverso precorsa nutrita corrispondenza - sostenute da ragioni tese a vedere garantita l’adeguatezza dell’assetto dei servizi in parola, ribadendosi, reiteratamente, la necessità della   maggiore rispondenza della relativa attuazione agli effettivi bisogni dei contesti insulari, nel rispetto di quei diritti fondamentali, ampiamente enunciati, ponenti rilievo alle esigenze di mobilitàcontinuità territoriale dei cittadini e proiettati ad assicurare il soddisfacimento dei bisogni connessi allo sviluppo economico e sociale delle aree interessate -  la condizione di incertezza, declinante  uno svolgimento dei servizi, anche futuri, soddisfacente, si traduce in grave preoccupazione a motivo della ripercussione in termini riduttivi sull’assetto dei medesimi servizi che il notevole taglio di spesa comporterà, ove mantenuto.
Pertanto, anche a nome dei Sindaci degli altri Comuni eoliani e delle  Egadi, nel manifestare disapprovazione e protesta a tale misura di contenimento della spesa, che si intende far gravare sui collegamenti in argomento, ed attesa la necessità di tutelare il superiore interesse collettivo di  disporre di  servizi e navigli con livelli qualitativi e quantitativi ottimali ed efficienti, si chiede un ulteriore tavolo di confronto sugli aspetti sopra evidenziati e, comunque, si avanza formale richiesta a che venga riesaminato il provvedimento assunto e vengano individuate soluzioni alla questione denunciata che possano portare a programmi attuativi di collegamenti marittimi proporzionati alle esigenze collettive e territoriali  rappresentate.
F.to IL SINDACO
(Marco Giorgianni)

Dal 2016 no ai debiti fuori bilancio e all’indebitamento fuori investimento

(da blogsicilia) Nei comuni siciliani, tutti a rischio default, dal 1° gennaio 2016 verranno meno tutti gli artifici contabili.
Sia la Regione che gli enti locali, dovranno rispettare la normativa che impedisce, dal nuovo anno, gli artifici contabili. Per semplificare, la complessa norma amministrativa trasforma i bilanci comunali in semplici bilanci ‘familiari’ cancellando il ricorso ai così detti ‘debiti fuori bilancio’ e all’indebitamento ‘fuori investimento’ legando realmente il debito ad un oggettivo ‘arricchimento’ del comune sul fronte dei servizi o degli effetti futuri di bilancio.
Semplificando, fino ad oggi i Comuni in difficoltà hanno usato due stratagemmi: pagato gli stipendi usando somme destinate ad altro (rimborsi per assistenza agli immigrati, trasferimenti originati da servizi sociali poi cancellati e così via) o hanno fatto debiti contraendo mutui per investimenti ‘fittizzi’ usati come spesa corrente.
In più di un caso opere e servizi sono stati realizzati ma poi pagati solo in parte usando il denaro per altro e i comuni hanno atteso cause da parte di fornitori di beni e servizi o contestazioni varie sulle opere ben sapendo che le avrebbero perse. In questo modo il debito contestato non è stato iscritto nel bilancio che è apparso in equilibrio fino alla fine del contenzioso. Solo allora è stato iscritto come debito fuori bilancio dovuto ad una sentenza.
Questo ha accumulato in molti comuni debiti consistenti che adesso non potranno più essere mantenuti ‘fuori bilancio’. inoltre dal 2016 queste operazioni non si potranno più condurre perché chi le avallerà rischierà il danno erariale.
Addio dunque bilanci complessi, somme iscritte in maniera anomala e così via. Ad ogni uscita dovrà corrispondere una entrata certa e dimostrata. Fare i bilanci in questo modo, come un buon padre di famiglia, per molti comuni risulterà impossibile.

Sicilia, pressione crollata. Il maltempo entra nel vivo: 36 ore da attenzionare!




La fase perturbata legata all’ultimo affondo artico del mese è appena iniziata. Sul basso Tirreno è in atto un profondo minimo depressionario con profondità pari a 990hpa, o poco sotto. Dalla nostra rete basta osservare la pressione al suolo per poter capire che si tratta di un vortice davvero intenso: a Palermo essa si è assestata intorno i 991-992hpa, 993hpa a Messina........Per leggere tutte le previsioni cliccare su questo linkhttp://www.weathersicily.it/sicilia-pressione-crollata-il-maltempo-entra-nel-vivo-36-ore-da-attenzionare/

Quasi due miliardi per ultimare la Salerno-Reggio Calabria

Mettere in sicurezza e mantenere in piena efficienza il patrimonio di strade e di opere ingegneristiche, completare gli itinerari iniziati e mai finiti, realizzare le opere più utili su oltre 3.600 chilometri. 
Sono gli obiettivi del Piano dell’Anas da 20,2 miliardi di euro, voluto dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal presidente Gianni Vittorio Armani, presentato ieri insieme al presidente dell’Anci Enzo Bianco e al presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. 
Il piano è la messa in numeri della «nuova stagione» di Anas dopo l’arrivo di Armani. Qualcuno si è azzardato a chiamarla rivoluzione copernicana, forse più semplicemente si chiama buona amministrazione ovvero «cultura del mantenimento» (come l’ha definita Enzo Bianco) del patrimonio infrastrutturale del Paese. Per la prima volta infatti, la parte più cospicua dei finanziamenti viene destinata alla manutenzione straordinaria (8,2 miliardi di euro) e al completamento degli itinerari (8,8 miliardi) alle opere nuove saranno destinati «solo» 3,2 miliardi. Il piano ha una prospettiva quinquennale, dal 2015 al 2019. «Dobbiamo recuperare un gap di infrastrutture soprattutto al Sud dove impiegheremo più del 60% degli investimenti» ha detto Armani. Fra questi 1,765 miliardi saranno per ultimare la Salerno Reggio Calabria e 1,671 miliardi per la Orte-Mestre, più di 1 miliardo andrà alla SS 106 Jonica. 
Per realizzare il rafforzamento degli asset infrastrutturali, migliorare degli accessi in città e il potenziamento dei collegamenti intermodali «Anas - ha detto Delrio - avrà a disposizione fin da subito, non a consuntivo, i finanziamenti necessari». 
Questo anche grazie allo stanziamento di quasi 7 miliardi (esattamente 6,8) previsto dalla legge di Stabilità 2016 che «garantisce ad Anas un orizzonte più certo per la programmazione e gli investimenti». Non siamo ancora all’autonomia finanziaria di Anas auspicata da Armani e Delrio attraverso il meccanismo del versamento di una quota di accise sui carburanti direttamente alla società, ma è un passo significativo in quella direzione.

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, RESOCONTO INCONTRI A LIPARI CON LE SCUOLE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE



COMUNICATO STAMPA
25 NOVEMBRE 2015 – GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
RESOCONTO INCONTRI CON LE SCUOLE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE

Si sono svolti, nella giornata di ieri– 25 novembre 2015, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, gli incontri con le classi terze delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi e le classi quarte dell’Istituto di Istruzione Superiore presenti sul territorio comunale per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’altro e trasmettere loro una maggiore consapevolezza del fenomeno della violenza.
I due incontri sono stati moderati dalle psicologhe Laura Prestigiacomo e Katia Panciotto, collaboratrici del servizio sociale comunale, alla presenza dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali e delle funzionarie responsabili del servizio. Alla presentazione della giornata, è seguita la proiezione di un filmato sulla violenza di genere composto da diversi cortometraggi realizzati proprio da giovani studenti delle scuole medie e superiori. Un momento stimolante e significativo che ha suscitato una partecipazione attiva dei ragazzi che, grazie a quest’importante occasione di riflessione e confronto sulla complessità dei rapporti umani, hanno avuto modo di esprimersi e mettere in comune pensieri ed emozioni.
Il messaggio è stato chiaro: rispetto e dignità, prima di tutto. Ogni condotta che mira ad annientare la donna nella sua identità e libertà - non soltanto fisicamente, ma anche nella sua dimensione psicologica, sociale e lavorativa, è una violenza di genere. Non esiste tolleranza né giustificazione alcuna per i comportamenti che ledono i diritti delle donne e avere consapevolezza della gravità del problema è il primo fondamentale passo verso un grande cambiamento culturale di cui deve farsi protagonista per prima la scuola perché l’educazione ai sentimenti e quindi la prevenzione resta il principale strumento per combattere la violenza.

Il Comune di Lipari, per l’occasione, ha aderito alla campagna nazionale “Posto Occupato”. E’ stato lasciato un posto a sedere, tra i ragazzi, riservato a tutte le donne vittime di violenza per mantenerne vivo il ricordo. Ciascuna di quelle donne, infatti, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto: a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Inoltre, al fine di promuovere la cultura dei valori della diversità e della non violenza, è stato istituito il bando per il concorso-cortometraggio “Diciamo NO alla violenza”. Il concorso si rivolge agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di primo e secondo grado del Comune di Lipari e vuole essere un invito a riflettere sul fenomeno della violenza sulle donne di ogni età, religione, classe sociale e situazione socio-economica o culturale, in tutte le sue forme, per portare ad un cambiamento di rotta. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Un grazie particolare, oltre che ai dirigenti scolastici e agli insegnanti per la disponibilità e l’ospitalità, va ai ragazzi per la partecipazione e l'interesse. Facciamo rete contro la violenza, diciamo insieme BASTA! Alla prossima..e ricordate: "Restiamo Umani"! Perché di vittime e violenze, ad oggi, ne abbiamo già contate troppe.
L’Assessore
(Fabiola Centurrino)

Video "Viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami...unici...da fare mancare il fiato.

Vi proponiamo con questo video, realizzato qualche anno fa da Silvia Sarpi, l'ennesimo "viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami...unici...da fare mancare il fiato. Un "omaggio" alle Eolie e agli eoliani e a chi ama queste isole pur non essendo eoliano

Strade, vicoli, borgate e frazioni poco o nulla illuminati. L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Affiorano parti del relitto dell'aeromobile precipitata nel mare di Stromboli. Stamani le autopsie sui corpi di Giuseppe ed Emanuele Alabiso

Dagli abissi del Tirreno meridionale, tra l’arcipelago eoliano e la costa campana, affiorano resti dello “Storm 300” su cui viaggiavano Giuseppe ed Emanuele Alabiso, precipitati lunedì pomeriggio mentre su un ultraleggero sorvolavano l’isola di Stromboli. Pezzi di velivolo raccolti dai militari della Guardia costiera. «Tra questi ve ne è uno che potrebbe rivelarsi interessante», ci dice il procuratore capo della Repubblica di Barcellona, Emanuele Crescenti, che con il sostituto Francesco Monaco conduce le indagini: altra inchiesta, parallela, è stata aperta dopo il disastro dall’Enac con cui l’autorità giudiziaria sta collaborando a pieno regime per individuare le cause della tragedia.
«Si tratta», entra nel merito Crescenti, «di un pezzo ampio più di un metro. Non sappiamo ancora se deriva dalla carlinga o da un’ala», ma questo sarà possibile scoprirlo. «Tutte le parti che finora sono emerse, invero poche, saranno inviate al Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri», che ha sede a Messina. «L’indagine è particolarmente complessa», conclude il procuratore, «ma faremo tutto quel che c’è da fare, non tralasciando nulla».
A 72 ore dalla tragedia che ha distrutto una famiglia, emergono tuttavia elementi di interesse che concorrono, quantomeno, a dar forma al quadro delle ricostruzioni. L’ultraleggero, che come s’è avuto già modo di rilevare è privo di scatola nera (questo tipo di aerei non ne sono dotati), sicché le fasi del volo finale da Gela a Foggia non potranno essere ricostruite nel dettaglio, giace a 1500 metri di profondità, a più di 12 miglia nord-est dall’isola di Stromboli. Impossibile recuperare il relitto, «è stata già una fortuna», afferma realisticamente Crescenti, «aver recuperato i due corpi». Tutte le parti emerse del velivolo sono attualmente tenute in custodia dalla Guardia costiera di Lipari, in attesa di essere inviate al Ris.
Stamani, intanto, all’ospedale Papardo di Messina, sarà effettuata l’autopsia sui corpi di Giuseppe ed Emanuele Alabiso. Formale avviso è stato notificato ai familiari. L’esame medico-legale è stato affidato alla dottoressa Fabiano. Poi le salme potranno essere trasferite a Gela per i funerali. L’ultimo saluto che una città attonita darà al “medico volante” e a suo figlio. A celebrare le esequie di Giuseppe ed Emanuele, amatissimi, nella chiesa Madre, dovrebbe essere monsignor Grazio Alabiso, zio delle vittime. È prevista una folla immensa.

Lipari: Convocato consiglio comunale. All'odg, tra l'altro, 26 mila euro di debiti fuori bilancio

I nostri auguri al dottor Ezio Roncaglia

Il direttore di Eolienews augura Buon 86° Compleanno al carissimo dottor Ezio Roncaglia, persona perbene e gentiluomo d'altri tempi

Al dottor Roncaglia vanno gli auguri anche di Girolamo Casali da Berlino

Santo del giorno : San Bellino di Padova

La data di nascita è ignota, l'ascendenza genealogica non del tutto sicura e di recente sottoposta a nuova indagine da A. Tilatti, che ha scartato la precedente attribuzione di Bellino alla famiglia dei Bertaldi, individuandone il padre in un non altrimenti identificato Audo. Prete almeno dal 1107, anno della sua prima menzione, Bellino è il primo tra i canonici destinatari di una donazione al capitolo della cattedrale di Padova nel 1108 e l'anno successivo riveste la carica di arciprete della stessa cattedrale. Fin dalla sua prima apparizione figura al fianco di Sinibaldo, il vescovo di orientamento filopapale contrapposto al candidato di obbedienza imperiale e costretto dalla violenza regia, cioè di Enrico V, ad abbandonare la sua sede. 

Bellino seguì con tutta probabilità Sinibaldo nel suo esilio, ma nel 1115 risulta nuovamente a Padova, in una fase di componimento delle divisioni. Superato definitivamente lo scisma e ritornato Sinibaldo in sede, Bellino operò al vertice del capitolo cattedrale per essere poi eletto vescovo fra il 1126 e il 1128. La sua attività si svolse in continuità con quella del suo predecessore: Bellino confermò e in parte ampliò le concessioni di Sinibaldo al monastero veneziano di S. Cipriano, dipendente dall'abbazia di Polirone; si adoperò a favore di S. Croce di Campese, monastero assoggettato nel 1127 alla stessa abbazia di Polirone, alla quale nel 1124 Sinibaldo aveva sottoposto il monastero di Praglia; mantenne infine il legame affettuoso con la chiesa di S. Maria delle Carceri, che durante l'episcopato di Sinibaldo aveva adottato la vita comune e le istituzioni di S. Maria di Porto di Ravenna: Bellino beneficò la canonica, la sostenne presso il pontefice, invocandone la protezione, e come Sinibaldo fu annoverato tra i benefattori nel necrologio del monastero, ricordato quindi nelle preghiere della comunità. 

I singoli interventi citati s'inserivano in un più ampio progetto di riordino della diocesi padovana sotto l'aspetto sia patrimoniale sia giurisdizionale, dopo le lotte e i disordini dei decenni precedenti. Alla povertà denunciata nel 1130 da Bellino («i beni del mio episcopato sono stati dilapidati per i contrasti fra Regnum e Sacerdotium») faceva eco Innocenzo II nel 1132, che si preoccupava di confermare al vescovo padovano tutte le chiese usurpate da laici e da monaci durante l'episcopato suo e del suo predecessore. Anche se non risulta un'opera parallela nei confronti dei monasteri, un preciso impegno di recupero di chiese e di porzioni di chiese private dalle mani di laici, in consonanza con i ripetuti canoni conciliari contemporanei, è attestato nel 1134 (diritti della famiglia da Montagnone sul monastero di S. Daniele), nel 1138 (cappella di Montegalda refutata dai nobili da Baone), nel 1146 (diritti dei signori da Caldonazzo sulla chiesa di Curtarolo). Tale azione si collegò alle vigili cure circa la tenuta delle strutture diocesane: gli atti di donazione previdero clausole a difesa sia dei diritti delle chiese parrocchiali sia dei diritti vescovili circa la consacrazione dei chierici e dell'olio santo, la presenza ai sinodi e la giustizia ecclesiastica. In data incerta Bellino intervenne in favore dei sacerdoti delle cappelle cittadine concedendo loro il quartese della città e del territorio, intervento che conforterebbe l'ipotesi secondo cui Bellino in qualche modo sostenne la nascita della «congregazione dei sacerdoti e dei chierici di Padova», l'associazione che riuniva il clero officiante le cappelle urbane, incaricato di nuovi compiti di cura d'anime. 

Il favore per le istituzioni canonicali, la promozione di monasteri, canoniche e chiese, la vigilanza sulla stabilità delle gerarchie d'ufficio e di giurisdizione compongono l'immagine di un vescovo aperto alle nuove esperienze religiose, impegnato nell'attento governo della sua chiesa, interessato, anche a seguito delle vicende dello scisma, al corretto e disciplinato svolgimento della vita ecclesiastica: nella documentazione che lo riguarda, si parla di successori catholici, di funzioni parrocchiali da esercitare «secondo i canoni», di un'obbedienza, da parte dei suoi canonici, ecclesiastica e fidelis. Un vescovo ormai in stabile colloquio con la Sede apostolica e consapevole del ruolo di guida da essa assunto ed esercitato all'interno della cristianità, ad esempio attraverso la convocazione di sinodi generali, la cui eventualità era da Bellino esplicitamente contemplata. Non va però dimenticato il significato che l'episcopato di Bellino rivestì nella storia civile padovana: se, durante lo scisma, la compresenza e il contrasto fra due vescovi aveva visto emergere partiti che esprimevano orientamenti di politica soprattutto locale, con gli episcopati di Sinibaldo e di Bellino il dialogo con la società urbana e con le forze signorili del territorio si mantenne intenso, anche per la presenza giurisdizionale e patrimoniale che l'episcopato, seppur indebolito, conservava. 

Bellino morì quasi certamente a Padova il 26 novembre del 1147, data ricostruibile attraverso il necrologio di S. Maria delle Carceri e dati documentari indiretti. Posteriore di più di un secolo è la vita di un san Bellino vescovo e martire attribuita al domenicano Bonagiunta, vescovo di Adria (12881304). Le vicende che portarono alla venerazione di un san Bellino nella diocesi di Adria non sono del tutto chiarite. Dall'esame condotto da A. Tilatti, le lezioni relative alla festa del santo risultano una mescolanza di elementi riconducibili a personaggi storici diversi e ricomposti in un disegno che rispecchia gli intenti dell'agiografo più che la realtà storica di Bellino. Secondo il testo agiografico, Bellino, già vescovo di una diocesi tedesca, fu nominato vescovo di Padova dal pontefice, preoccupato di sanare uno scisma apertosi nella sede vescovile a causa di indebite pressioni politiche. Zelatore e difensore delle libertà della sua chiesa, Bellino cadde ucciso nel ritorno da Roma, ove s'era recato per ottenere protezione e consiglio, nei pressi della chiesa di S. Giacomo di Fratta (in diocesi adriese). Sul luogo fiorirono subito i miracoli ma poi, in seguito a un'alluvione e al crollo della chiesa, il corpo santo fu sepolto dal fango e cadde nell'oblio. L' invendo fu opera di un uomo pio che, guidato da un sogno, giunse sul luogo recuperando l'arca marmorea, la quale, posta su di un carro, fu prodigiosamente guidata alla pieve di S. Martino di Variano da cui S. Giacomo dipendeva.

Il testo attribuito a Bonagiunta, ripreso anche nel lezionario della cattedrale di Padova, razionalizza un culto che, pur non avendo quasi nulla a che vedere con il Bellino storico (cui furono certamente estranei l'assassinio e il martirio), si mantenne e anzi si potenziò allorché, nel 1489, Bellino fu elevato a patrono della diocesi di Adria, diocesi che con quella di Padova vide la diffusione del culto. Il modello proposto dal testo tardoduecentesco era quello del martire per la libertas Ecclesiae e per l'obbedienza alla Chiesa di Roma, modello funzionale all'azione che, come vescovo, Bonagiunta andava conducendo nella diocesi, e probabilmente ispirato da una «ben determinata congiuntura storicopolitica: la predominanza padovana nel Polesine» (di qui l'adozione e la proposta di un santo padovano le cui vicende avevano fortissime analogie con quelle del contemporaneo vescovo padovano, Bernardo). Nella devozione popolare la venerazione per Bellino si legò al suo potere taumaturgico nei casi di rabbia canina, una virtus già celebrata, secondo il testo agiografico, dal vescovo adriese Rolando ai primi del Duecento e invocata a lungo nei secoli, come risulta dai registri parrocchiali (all'a. 1727), da ex voto e da stampe popolari di fine Ottocento. La chiesa di S. Martino di Variano, che poi insieme con la località mutò il suo titolo in S. Bellino, fu precoce meta di pellegrinaggio, come confermano la recente ricognizione del contenuto dell'arca e le monete in essa rinvenute.

mercoledì 25 novembre 2015

"Oscuramento" della pubblica illuminazione. Cittadina scrive al Prefetto


Piccola "frana" a Bagnamare (foto Antony Cappadona)


Piccola "frana" a Bagnamare in prossimità dell'inizio della salita del tunnel. 
Dal costone sono precipitati sulla sede stradale, principalmente, piante di ficodindia (foto Antony Cappadona)

I quesiti di Don Giuseppe sulla galleria di Canneto e Giovani e cultura antiviolenza. Gli articoli del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Oggi è la "Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne" 

Anche noi di Eolienews diciamo no alla violenza sulle donne

L'ultraleggero precipitato alle Eolie Si indaga sulle cause dell'incidente

Le salme di Giuseppe Alabiso e del figlio Emanuele sono al "Papardo" di Messina, in attesa dell'autopsia che è stata disposta dal sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Fabrizio Monaco. 
Padre e figlio sono morti dopo che l'aereomobile ultraleggero che stava sorvolando l'isola di Stromboli è finito in mare. 
Nel frattempo, proseguono le indagini per accertare le cause dell'incidente che comunque si rivelano piuttosto delicate, anche perché questi piccoli aerei non sono in possesso della scatola nera. Per di più il velivolo è letteralmente colato a picco a 12 miglia a nord della vulcanica isola eoliana. 
Tra le ipotesi più attendibili si pensa ad un problema tecnico o a un malore del pilota.

Strepitosa doppietta per il Signum di Malfa al Barawards 2015

Oltre trecento persone hanno affollato la serata di gala di ieri sera, durante la quale sono stati decretati i vincitori di Barawards 2015: il premio promosso da Bargiornale in collaborazione con Ristoranti, per valorizzare la professionalità e l’innovazione di bar, alberghi e ristoranti.
I vincitori dei Barawards 2015 sono stati selezionati grazie ad un elevato numero di voti giunti in redazione: oltre 9.000 per locali e i professionisti e più di 8.000 per i prodotti.
I premi sono andati a 45 locali, 25 professionisti e 12 prodotti innovativi.
Il Signum di Malfa (Salina) ha portato a casa ben due riconoscimenti, confermandosi punto di riferimento nella ristorazione d’eccellenza.
Il Signum si aggiudica il premio come Ristorante d’albergo dell’anno.
Il Signum porta a casa anche il riconoscimento per la giovane e talentuosa Martina Carus (nella foto)o che riceve il Premio Rum Diplomatico come Chef dell’anno

Sicilia: blocco spesa per 51 mln, colpiti comuni e precari. Fondi bloccati, tra l’altro, per la gestione del dissalatore di Lipari

(gds.it) PALERMO- C’è anche il personale a tempo determinato impegnato in attività di protezione civile, ambientale e del territorio, delle acque e dei rifiuti nel calderone della spesa bloccata dal governo Crocetta, su indicazione dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. In totale i capitoli bloccati sono 159, per un totale di 51,2 milioni di euro “congelati” perché la Regione ha incamerato minori entrate rispetto a quelle previste. Per la proroga dei contrattisti, pari a un milione mezzo, è stata bloccata l’intera disponibilità. La cifra più consistente riguarda i comuni: ben 18,8 milioni destinati al ripianamento dei debiti relativi al servizio di gestione integrata dei rifiuti; altri 11,9 mln sono relativi al fondo di riserva per le spese obbligatorie e per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente; 2,1 mln euro nel fondo per l’integrazione degli stanziamenti dei capitoli di spesa relativi ai limiti poliennali di impegno. Niente soldi per nuove leggi di spese (2 mln) e per eventuali maggiori esigenze per consumi intermedi (1,9 mln).
Congelata l’intera disponibilità, pari a 747.817,20 euro, per le spese di funzionamento delle Soprintendenze per i beni culturali e ambientali, le biblioteche, i centri regionali e i parchi culturali; stop a 542.807,02 euro per il funzionamento dei musei regionali e interdisciplinari, a 80 mila euro ancora per musei, gallerie e pinacoteche, a 1,4 milioni per la liquidazione e la ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale, a 20 mila euro per il potenziamento dell’ufficio idrografico regionale e l’avviamento dle centro funzionale di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico, a 743.489 per la gestione del servizio di dissalazione delle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari, a 55 mila euro per l’ufficio di coordinamento dei servizi informativi regionali e per l’attività informatica della Regione, a 5 milioni per l’acquisto di software e hardware per il funzionamento dei sistemi informativi della Regione, a 143 mila euro per le attività sportive delle Università, a 100 mila euro per il funzionamento amministrativo e didattico delle Accademie di Belle arti e dei conservatori di musica statali, dimezzato (da 246 a 146 mila euro) i fondi per gli armatori e i marittimi che hanno subito danni per i sequestri illegittimi di imbarcazioni nel Mediterraneo.
E ancora: bloccati 228.035 euro alle Università di Palermo, Catania e Messina per l’istituzione di ulteriori borse di studio per la frequenza alle scuole di specializzazione nelle facoltà di medicina e chirurgia, 60 mila euro per l’istituzione di parchi e riserve naturali. Congelati anche fondi per le missioni di alcuni assessori, di componenti di uffici di gabinetto e di personale della Regione.

Pianogreca-Monte al buio. Vento Eoliano chiede urgente ripristino della pubblica illuminazione

Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni 

All’Assessore del Comune di Lipari Avv. Gaetano Orto 

Alla Società Elettrica Liparese 


OGGETTO: Frazione Pianogreca- Monte non funzionamento illuminazione pubblica
Stante  le ripetute segnalazioni effettuate dai cittadini delle Frazioni di Pianogreca- Monte presso le competenti sedi del Comune di Lipari e della Società Elettrica Liparese,   rimaste inosservate , si segnala che l’illuminazione pubblica da circa un mese nelle Frazioni sopra citate non è funzionante.
Alla luce del contenzioso sorto tra i principali attori, il Comune di Lipari e  la Società Elettrica Liparese, che vede penalizzati gli abitanti delle Frazioni e non solo, i quali evidenziano come tra i servizi indivisibili onerosamente contribuiscono al pagamento dell’illuminazione pubblica.
Si chiede
alle SS.LL. di attivarsi urgentemente al ripristino dell’illuminazione visto che gli abitanti della Frazione versano in  un oggettivo stato di insicurezza.
Cordialmente
Lipari 25.11.2015

Avv. Francesco Rizzo (Fondatore “Vento Eoliano”)
Dott.ssa Annarita Gugliotta (Cons. Com. “Vento Eoliano”)
Ing. Giuseppe Vassallo ( Coordinatore ”Vento Eoliano”)

Le Eolie "all'Italia in doc" di Bruxelles, il nuovo festival dedicato al documentario italiano

Comunicato stampa
del 25 novembre 2015

Le Eolie "all'Italia in doc" di Bruxelles  
Le isole Eolie, attraverso l'opera di Cecilia Mangini e la recente pubblicazione del volume dal titolo "Lipari 1952 – Viaggio nelle cave di pietra pomice" saranno presenti al Festival du documentaire italien, che si terrà a Bruxelles dal 26 al 29 novembre.
L’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles presenta la prima edizione di Italia in doc, il nuovo festival dedicato al documentario italiano. Due le sezioni previste: una competitiva con otto film in concorso e una retrospettiva dedicata a Cecilia Mangini, decana del documentario italiano, che interverrà alle proiezioni dei suoi film.
All'interno della complessiva opera  della regista romana le Eolie troveranno un proprio spazio nel reportage fotografico "Un Viaggio a Lipari".
Alla presentazione parteciperà l'Ambasciatore Antonino Maggiore, socio del Centro Studi di Lipari.
Alla rassegna prenderanno parte anche Emiliano Morreale e Ivelise Perniola, docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Roma Tre.
L'Ufficio Stampa del Centro Studi Eoliano

Federalberghi isole Eolie incontra gli esperti di Medietica e stipula convenzione per l'accesso alla piattaforma di corporate barter

COMUNICATO
Federalberghi Isole Eolie, organizza una serie di incontri per promuovere occasioni di business e di crescita per l’imprenditoria turistico-ricettiva eoliana. Venerdì scorso a Lipari, presso l’hotel Gattopardo, è stata la volta di Visiotrade e di Medietica.
L’incontro con Medietica - unica società con sede in Sicilia abilitata alla Mediazione del Credito, accreditata presso 55 banche - è stata l’occasione per tirare le somme di una collaborazione avviata lo scorso aprile e che ha già portato alcuni significativi riscontri sul territorio. Nonostante il periodo di inizio della collaborazione non fosse dei più propizi – proprio agli inizi della stagione turistica - sono già state trattate operazioni per complessivi € 6.762.104,18, di cui € 3.132.104,18 sono ascrivibili ad operazioni di finanza agevolata e € 3.630.000,00 alla finanza ordinaria. “Grazie alla convenzione in essere - ha avuto modo di rimarcare con soddisfazione il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono - gli associati, oltre a poter godere di un servizio di intercettamento delle condizioni migliori praticate sul mercato del credito, hanno ottenuto uno sconto sui servizi sin qui resi da Medietica pari ad € 16.873,00”. Nella seconda parte della presentazione, gli esperti di Medietica ci sono soffermati sugli strumenti di finanza ordinaria e di finanza agevolata in atto disponibili per le aziende del settore turistico-ricettivo. Apprezzabile la partecipazione anche di alcuni consulenti locali interessati ad intercettare nuove opportunità per i propri clienti.
Nel corso dell’incontro con la WBS, gli associati sono stati introdotti ai principi di funzionamento del Commerce Network Visio Trade. È stato spiegato come sia possibile per le imprese associate ottenere diversi vantaggi, quali, ad esempio, migliorarsi sul piano commerciale (acquisendo nuova clientela ed incrementando le vendite), guadagnare sul piano economico (risparmiando sugli acquisti e trasformando acquisti in fatturato aggiuntivo), intervenire positivamente sugli aspetti finanziari (azzerando il rischio di insoluti). “L’incontro, ha dichiarato, il presidente Del Bono, ci ha permesso di accostarci ad una forma interessante di corporate barter che se adeguatamente sfruttata potrebbe consentirci di convertire in modo intelligente parte del nostro invenduto (risultante dalla volatilità e dalla stagionalità della domanda turistica) in moneta complementare, attraverso la quale acquistare beni e servizi necessari alla gestione delle nostre aziende (lavanderia, pubblicità, lavori di ristrutturazione e impiantistica, prodotti enogastronomici, ecc., in base alla disponibilità del circuito). La stipula della convenzione permetterà agli associati di accedere a condizioni agevolate al network commerciale Visio trade.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Eoliani che non ci sono più : Bartolo Natoli ( 8° Anniversario )

Bartolo Natoli 
Il figlio Francesco vuole ricordarlo nell'anniversario della morte a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.


Prosegue, sul nostro giornale on line, la rubrica "Eoliani che non ci sono più".
Chi vuole ricordare un proprio caro, un amico in occasione dell'anniversario della dipartita può già farlo inviandoci una mail a s.sarpi@libero.it o un messaggio privato sul profilo fb del direttore Sarpi (almeno 5 giorni prima della pubblicazione)
La mail dovrà contenere una foto, la data dell'anniversario e, se si vuole, anche un breve messaggio (max 20 parole).
Il post sarà pubblicato, oltre che su questo giornale, anche sulla pagina FB "Eoliani che non ci sono più...".

martedì 24 novembre 2015

Comprensivo "S.Lucia": Gli eletti nel consiglio d'istituto

Nino Alessandro "padre del folklore". L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud


Insieme si può dire NO ALLA VIOLENZA! ( Dott.sse Chiara Caracò e Moira Casella)

Riceviamo e pubblichiamo:
Il 25 Novembre vogliamo ricordare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne per dire basta ad ogni forma di maltrattamento fisico, sessuale, verbale e psicologico.
Ogni anno in Italia 15 mila donne subiscono violenze per lo più in famiglia. Questi sono i dati di chi denuncia, ma non tutte le donne lo fanno, soprattutto nei casi in cui le violenze si consumano tra le mura domestiche. Nel 60% dei casi l’autore della violenza è proprio il partner (48% marito, 12% convivente) e nel 23% è l’ex partner. Mentre nel 25% la violenza è a opera di parenti, amici, colleghi e datori di lavoro. Ma è sconvolgente che il 20% degli abusi e maltrattamenti avviene durante la gravidanza.
Sono stati aggiornati i dati sul fenomeno della violenza contro le donne al 2014. Fenomeno che continua ad essere grave e diffuso. Il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Le donne subiscono anche molte minacce (12,3%). Spesso sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti, ma seppur presenti, le forme più gravi come il tentato strangolamento, l’ustione, il soffocamento e la minaccia o l’uso di armi. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato, affermano di averlo lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante nella decisione.


Solo nel 2012 in Italia sono state uccise 124 donne, mentre nel 2013 il numero è salito a 179 (con una media di una donna ogni due giorni). Nonostante nel 2014 il numero sia sceso a 115, il dato resta allarmante se aggiungiamo i tentati femminicidi che si aggirano intorno al centinaio. In questo caso parliamo di “femminicidio” e nel 60% dei casi è avvenuto tra persone che avevano una relazione di affetto e di fiducia. Per femminicidio si intende una qualsiasi violenza fisica, sessuale o psicologica che attenta alla salute psico-fisica, alla libertà e alla vita della donna con l’obiettivo di sottometterla, annientarla e ucciderla (Marcela Lagarde, 1993). Ma l’omicidio è il culmine di una vita di violenze e non un momento di follia o un raptus di rabbia.
Prima di arrivare all’omicidio, spesso, soprattutto quando l’uomo è lasciato dalla propria partner, non riesce a superare l’abbandono perché ritiene la donna una “cosa” di sua proprietà, e mette in atto comportamenti quale il perseguitare la donna, pedinarla, chiamarla continuamente, scriverle centinaia di sms al giorno e minacciarla. In questo caso parliamo di “stalking”.
Non vogliamo e non possiamo stare solo a guardare, allora il nostro obiettivo è diventato quello di sensibilizzare la popolazione per farsi che si possano individuare precocemente le situazioni di rischio e i segnali d’allarme. Segnali che devono essere attenzionati dalle donne, dai loro familiari, dai medici di famiglia, dagli amici. 
I segnali d'allarme sono i comportamenti aggressivi del partner, verbali e fisici (un urlo improvviso, un gesto spazientito), insulti, minacce, conflitti continui soprattutto per futili motivi, eccessiva gelosia che comporta privare della libertà la partner e ritenerla un proprio possesso facendo si che abbandoni il lavoro e i rapporti con gli amici e con la famiglia d’origine. Un'altra caratteristica è il sentimento di dominanza di un partner sull’altro e la totale mancanza di rispetto e di affetto (“chi ti ama non ti picchia”). Inoltre, l’uomo mette in atto comportamenti manipolatori alternando l’aggressività con la dolcezza e la gentilezza con cui chiede scusa promettendo che non accadrà più. Ma tale promessa non riesce mai a essere mantenuta. E la totale incapacità di gestire sentimenti di frustrazione, fragilità, umiliazione che si tramutano in aggressività e violenza.
Senza giustificare tali comportamenti, si deve tener conto che molte ricerche hanno osservato che il 20% di uomini abusatori sono cresciuti in ambienti violenti e a loro volta hanno subito maltrattamenti e sviluppato disturbi clinici e di personalità.
Mentre le donne vittime di violenza tendono a sviluppare sensi di colpa, angoscia, insicurezza e vergogna, non “vedono” alternative oltre la sottomissione, credendo di meritare i maltrattamenti subiti. Sviluppano una dipendenza dal proprio partner che gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della catena “mi picchi-ti perdono-mi ripicchi”, soprattutto in famiglie con figli piccoli da crescere. Tutto ciò si può tradurre in un malessere generalizzato che si riversa in abuso di alcool, droghe, psicofarmaci e sviluppo di disturbi psicologici quali depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione e del sonno, disturbi psicosomatici e da stress, arrivando anche a tentare il suicidio.

Abbiamo voluto dare un quadro chiaro della situazione, perché crediamo che l’informazione sia la prima arma per sconfiggere il silenzio. Negli anni, nel nostro territorio sono cresciuti i centri antiviolenza cui potersi rivolgere, che affiancano la donna in questo difficile percorso di cambiamento grazie a figure specializzate, quali l’avvocato, lo psicologo, il medico, l’assistente sociale, fondamentale alla presenza di figli nella coppia. Lo sportello di ascolto “Ti Ascolto” Contro La Violenza Sulle Donne, nato a S’Agata Militello, e quello nato a Lipari lo scorso anno, hanno proprio questo obiettivo.
È stato anche istituito il Telefono Rosa, un centralino antiviolenza sul territorio italiano che risponde al numero 1522, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità e che offre accoglienza telefonica multilingue, attivo 24/24 h per 365 giorni l’anno e che indirizza alle casa accoglienza più vicine nella propria provincia, a gruppi di sostegno a cui partecipare e le consulenze specialistiche da effettuare.
Inoltre, riteniamo molto importanti le campagne di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza sulle donne, come quella svoltasi lungo tutto il mese di novembre del 2013 a Lipari dalla Commissione Politiche Sociali ed Istruzione della Consulta Comunale Giovanile e i due convegni aperti alla cittadinanza, e soprattutto ai giovani studenti, presso il Castello Gallego di Sant’Agata Militello rispettivamente il 24 aprile 2015 e il 15 Marzo 2014, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Giovani per Sant’Agata e la Consulta Giovanile del Comune di Lipari e i numerosi professionisti che ne hanno preso parte.
Nell’ambito dei lavori svolti con la Consulta Giovanile, oltre ad informare e sensibilizzare la cittadinanza e in particolare gli studenti della scuola media superiore “I.Conti E. Vainicher” e aver attuato corsi di auto-difesa, è stata portata avanti una ricerca, tramite questionario anonimo, effettuata nell’anno 2013/2014. I risultati della ricerca hanno evidenziato che le donne tra i 14 e i 69 anni considerano chi usa violenza una persona con problemi psichiatrici (23%) e incapace di comunicare verbalmente i propri sentimenti (21%). Il 13% del nostro campione si è aperto con noi, affermando di aver subito violenze verbali, fisiche e psicologiche dal proprio partner o ex, e ben il 38% conosce donne che hanno subito in passato per mesi (29%) e addirittura anni (44%) violenze varie prevalentemente in casa, cioè nel luogo che dovrebbe essere considerato il focolare intimo e sicuro (74%). Nonostante il 26% degli intervistati riconosce che la cosa più giusta da fare sia rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare, non è poi così semplice e automatico farlo.
Per indagare questo aspetto, e in particolare, i comportamenti delle donne di fronte ad atti di violenza dei propri partner abbiamo collaborato ad una ricerca attivata dallo Sportello d’Ascolto di S.Agata Militello, nel 2014/2015. I risultati della ricerca hanno rilevato che la maggior parte delle donne tra i 21 e i 65 anni considerano chi usa violenza come una persona con seri problemi da non sottovalutare, non lontano dal pensiero emerso dalla ricerca dell’anno precedente a Lipari. Nel 75% del campione si delinea un profilo di donne che assume un atteggiamento assertivo, senza aggressività o passività di fronte a possibili atti di violenza da parte del partner. Nel caso in cui i litigi o i comportamenti di violenza avvengano davanti ai figli, si rilevano profili di donne che assumono atteggiamenti passivi al fine di proteggere i propri bambini. Pertanto, sarebbe utile indagare se il comportamento assertivo di fronte ad atti di violenza, emerso dalla nostra ricerca, sia correlato con il “non essere vittime di violenza”, ovvero, si pensa di reagire in maniera assertiva solo perché la donna non ha vissuto l’atto della violenza.
Questo è un breve abstract di ciò che le dott.sse Caracò e Casella pubblicheranno a seguito di ulteriori indagini, che sono in corso d’opera, al fine di indagare con più dati e variabili le varie ipotesi. Ringraziamo tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo al nostro lavoro e quanti ancora si spenderanno.
Insieme si può dire NO ALLA VIOLENZA!
Dott.sse Chiara Caracò e Moira Casella

Nasce "ZeroWasteEolie" ed offre collaborazione all’Amministrazione comunale nella gestione dei rifiuti

COMUNICATO
Nella giornata di domenica 25 ottobre, in occasione del Consiglio direttivo riunitosi a San Filippo del Mela, presieduto dal Prof. Beniamino Ginatempo, dell’università di Messina, è stata deliberata all’unanimità la costituzione della Sezione Eoliana di ZeroWasteSicilia, denominata  “ZeroWasteEolie”.
L’associazione, ispirandosi ai principi della “Strategia Rifiuti zero 2020” cosi come declinati dal suo ideatore Paul Connett, professore emerito della St. Lawrence University di New York, nasce dalla volontà e dall’esigenza collettiva di fare emergere una metodologia etica e democratica di condivisione, per una corretta gestione dei Rifiuti Urbani nelle nostre isole.
ZeroWaste (Rifiuti Zero in italiano) è una filosofia e gestione dei Rifiuti che si propone di ri-progettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non come scarti, ma come risorse da utilizzare come materie prime seconde, cosicché si riesca a  diminuire se non addirittura ad annullare la quantità dei rifiuti da smaltire.
Obbiettivo dell’associazione è quello di portare avanti i 10 punti previsti a livello internazionale dalla Strategia Rifiuti Zero, tra i quali: la separazione alla fonte, ritenendo che la gestione dei rifiuti non sia un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non sia quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale; la raccolta porta a porta, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo quote percentuali elevate, evitando di spendere milioni di Euro in una nave che fa fare le crociere di stra(lusso) ai rifiuti; il compostaggio, avviando progetti di compostaggio domestico in tutte le Isole attraverso incentivi economici per i cittadini; il riciclaggio; il riuso e la riparazione; la tariffazione puntuale; introducendo sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere, la costituzione di centri di ricerca e di riprogettazione.
ZeroWasteEolie è altresì convinta che debba essere posto come priorità il tema del lavoro e dei diritti, sviluppando una corretta gestione del servizio che offra sempre più occasioni di lavoro qualificati rispettando i diritti di tutti i lavoratori impegnati nel settore e che oggi subiscono pesanti vessazioni di ogni genere.
In conclusione, la Sezione Eoliana di ZeroWasteSicilia, ritenendo che le Eolie siano un territorio che per le sue caratteristiche fisiche-ambientali e per le sue straordinarie risorse,  le rendono uniche nel panorama Mondiale, avrebbe da trarre molti vantaggi dall’applicazione della “Strategia Rifiuti Zero”, si propone di offrire collaborazione all’Amministrazione Comunale nella ricerca e nella corretta pianificazione di gestione dei rifiuti nel rispetto della legislazione vigente. La speranza dell'Associazione è certamente quella di poter coinvolgere una grande coalizione sociale e civica in tutte le Isole, che abbia come scopo la difesa dell’ambiente, promuovendone il controllo, e la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni sulla strategia “Rifiuti Zero”.
Le idee realizzabili per rispettare l’ambiente e risparmiare in termini fiscali sono varie, occorre renderle concrete con i nostri comportamenti, ricordandoci che “il diavolo brucia, Dio ricicla”. Se bruciamo le risorse del nostro territorio finiremo per non aver più nessun tesoro da lasciare ai nostri figli..
Siamo aperti a qualsiasi richiesta di informazioni e all’adesione da parte di cittadini, comitati, associazioni, e disponibili al confronto con tutti.
A tal proposito è stata creata una pagina FaceBook, ”ZeroWasteEolie”, per consentire a tutti gli Eoliani, di esprimere opinioni, osservazioni ed informazioni sulla gestione e valorizzazione dei rifiuti: un grande aiuto per un'organizzazione "proficua e funzionale", tra le varie realtà delle nostre Isole, che cercherà di gestire efficacemente lo slogan finora troppo virtuale : “Rifiuti = Risorse”.

Coordinatore Sezione Eolie ZeroWasteSicilia:
Dott. Giuseppe Ziino

Presidente Onorario  ZeroWasteSicilia:
    Carmoz Aimèe


Email: zerowasteeolie@gmail.com