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martedì 20 dicembre 2016

"Miracolo natalizio" o timore? Ricompare magicamente l'archetto che blocca accesso ad isola pedonale

Chi non crede nei "miracoli", o pensa che a Natale non si possa essere più buoni si ricrederà dopo la "riapparizione" dell'archetto che blocca l'accesso all'isola pedonale del C.so Vittorio Emanuele a Lipari?
Forse no!  E' più probabile che l'incivile e non rispettoso delle regole del vivere civile (tale, comunque, resta) ha deciso di  riportare l'archetto timoroso dell'annunciata denuncia che la giunta comunale intendeva presentare ai carabinieri e della quale avevamo dato notizia ieri.
Tutto è bene quel che finisce bene anche se...è probabile che non finisca qui. Si stanno, infatti, cercando riscontri per risalire al ladruncolo improvvisato

Gli auguri del club Forza Silvio di Lipari


Art.1 a Giorgianni: La sua gestione politica amministrativa è del tutto confusionaria. Nessun beneficio al territorio"

Caro sig. Sindaco, 
Ho deciso,insieme ad alcuni amici,di venire ad ascoltare la relazione sulla attività svolta da lei e dalla sua giunta in questi "primi" cinque anni. 
Tante cose fatte e tante altre ancora da fare e per tutte lei chiede legittimamente la fiducia per il rinnovo di un mandato che,secondo me,rimane viziato dalle continue contraddizioni manifestate anche durante la sua esposizione. 
Lei dice che ha operato sempre con una situazione finanziaria critica ma non le sono mancati i soldi per fare tutte queste opere,addirittura in alcune occasioni si è sostituito ad altri enti per fare,ad esempio, gli interventi di dragaggio o sistemazione dei porti. 
Quando però si parla della situazione disastrata delle nostre strade lei se ne esce elegantemente affermando che "appartengono ad altri enti" quindi non può intervenire e,mi permetta,non si capisce perché per alcuni enti lei "si sostituisce,intervenendo economicamente " e per altri no. 
Lei giustifica le tantissime difficoltà incontrate dalla sua amministrazione e la "lentezza" nella esecuzione di molte opere affermando che è "tutta colpa del sistema burocratico" ma è contemporaneamente fiero di comunicare alla cittadinanza che il porto di vulcano lo ha progettato,reso esecutivo e fatto finanziare in meno di un anno ed anche qui non si comprende da che parte sta la verità. 
Ci elenca alcuni interventi fatti in emergenza senza ammettere che per molti di questi la causa è esclusivamente da attribuire alla sua incapacità politica di gestire l'ordinaria amministrazione come nel caso,ad esempio,della pulizia delle tombinature. 
Ci racconta,sempre relativamente agli interventi fatti in emergenza,che la frana all'uscita della galleria non poteva essere prevista,dimenticando che proprio quella zona nel PAI è classificata R4,quindi ad alto rischio, pertanto non poteva non sapere che sarebbe potuto succedere. Nel caso specifico della frana all'uscita della galleria,lei elogia la tempestività dell'intervento paragonandolo alla lentezza con la quale si cerca di risolvere la frana sulla autostrada ME - CT,paragone improprio perché nel caso menzionato ci sono due enti interessati alla risoluzione del problema ed un terzo ente preposto ad accertare eventuali responsabilità. 
Sulle questioni importanti,quelle che interessano alla gente,lei ha elegantemente glissato e così, ancora oggi,dopo altri 5 anni,non sappiamo nulla sul famoso porto di Lipari ma a Vulcano, IN MENO DI UN ANNO,è riuscito a fare tutto. 
Relativamente al sistema dei trasporti lei ci racconta che è riuscito ad ottenere una corsa in più ma sono convinto che la gente preferisca un sindaco che si impegni a definire un sistema nuovo ed integrato dei trasporti senza elemosinare corse per una realtà turistica che ha la necessità di essere collegata bene ed in ogni condizione meteo con la terra ferma. 
Sul piano del colore lei ha affermato che ha convinto la posta a rifarsi la facciata,a Portofino l'avrebbero già costretta a dimettersi. 
Racconta di avere definito il piano spiagge,che impropriamente chiama Dupim,quando la realtà è assolutamente diversa perché siamo stati commissariati ed il dirigente regionale che se ne occupava è stato trasferito, pertanto siamo in attesa che l'assessore al territorio nomini un nuovo commissario,quindi nulla di definito. 
Non ha parlato concretamente di porti, parcheggi,ospedale ,occupazione,sicurezza,raccolta differenziata,impianti sportivi,snellimento della burocrazia,interventi a tutela dei meno abbienti ma il passaggio che mi preoccupa di più è quando afferma che " per avere finanziati 2 progetti è costretto a presentarne 10". 
Ritengo,in conclusione,che una amministrazione capace di fare una sana programmazione a tutela e garanzia di uno sviluppo omogeneo delle isole non propone 10 progetti per farsene finanziare 2 ma interviene con richieste mirate,utili alla comunità ed a tutte le aziende che operano nel territorio. 
Per tali ragioni continuo a sostenere che la sua gestione politica amministrativa della cosa pubblica sia stata del tutto confusionaria e non ha prodotto nessun beneficio al territorio. 
Affettuosamente, Buon Natale!
Art.1

Natale 2016 e dintorni. Albero di Natale a Santa Marina Salina (foto Simone Benenati)


Terra Madre Day all’orto scolastico di Filicudi


Riapre l’anno “agricolo” per i ragazzi dell’orto scolastico della Condotta Isole Slow Siciliane, realizzato dalla Comunità di Filicudi Isola Slow, con a capo la Referente Daniela Tagliasacchi, con il patrocinio dell’Aeolian Islands Preservation Fund!
Le cattive condizioni meteo marine hanno costretto i tanti, che volevano raggiungere Parad-Isola, a non partire per l’assenza di garanzia di collegamenti per il ritorno pomeridiano!


Tra questi, la referente dell’AIPF – Federica Tesoriero – giunta appositamente da Londra per incontrare i ragazzi della scuola!
Ma la caparbietà di una Comunità resiliente, ha fatto sì che i festeggiamenti per il “Terra Madre Day”, che quest’anno ha come tema un quanto mai azzeccato “Ama la Terra”, si tenessero ugualmente, presso il plesso scolastico di Filicudi!
Le maestre, stoiche pioniere di una scuola di frontiera, unitamente ai genitori dei ragazzi ed ai soci attivi della Comunità, hanno messo a dimora le diverse piantine di cavolfiore, broccolo, cipolla, insalate, per l’inizio del ciclo di colture invernali!
Tra gli altri, i più piccoli della scuola primaria, con la loro unica maestra per 10 alunni, hanno ripreso confidenza con la terra, utilizzando gli attrezzi che la Condotta ha acquistato appositamente per l’orto, grazie ai fondi stanziati ad hoc dall’AIPF di Londra!
Un piccolo cappellino, realizzato per l’occasione con i “colori sociali”, è stato regalato a tutti gli alunni della scuola!
L’occasione, che ha visto lo svolgimento “in sordina” di quanto programmato da tempo, ha garantito il valore didattico per gli alunni, con una lezione teorico-pratica “sul campo”!


Il valore delle nozioni apprese dai ragazzi, in una Comunità che soffre troppo spesso un isolamento coàtto, derivante da una inaffidabile continuità territoriale, per i più disparati motivi, che spaziano dall’inagibilità e/o inadeguatezza degli approdi ad una non sempre comprovata e/o giustificata non navigabilità del mare per avverse condizioni meteo marine, è importante per chi può essere soggetto, suo malgrado, a carenza nel reperimento di prodotti freschi, sopperendo con l’auto-produzione negli orti domestici, con il valore aggiunto della tracciabilità a km. zero di ciò che si mangia!
La referente di Comunità – Daniela Tagliasacchi – ha portato i saluti e gli auguri di buone feste del Fiduciario di Condotta Salvatore D’Amico, del Presidente Regionale Saro Gugliotta e di tutti coloro che, negli anni, sono stati contagiati dalla Filicudìte, patologia per eletti per cui, fortunatamente, non esiste cura!
Confidando che le istituzioni competenti diano maggior attenzione e cura ad una scuola lontana, ma non per questo dimenticata o da dimenticare, la Condotta Isole Slow Siciliane ringrazia la Dirigente Scolastica di riferimento, Dott.ssa Mirella Fanti, per la disponibilità e l’apertura alla collaborazione nella realizzazione di progetti legati all’educazione, con la promessa che, nel 2017, nasceranno nuovi orti nelle Isole Slow!

Imperversa il maltempo. Collegamenti "quasi" al palo

Imperversa il maltempo nelle Eolie. Al momento l'unico mezzo che ha la certezza di muoversi è l'Edoardo M. di Libertylines che collegherà alle 9 e 30 Lipari con Vulcano (con riserva) e Milazzo. Il mezzo era già a Lipari da ieri.
Nel  video il mare in tempesta stamane a Sottomonastero

Oggi è Martedì 20 Dicembre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Marina Corta e la Salita di San Giuseppe (Lipari)
Foto: Giancarlo D'Ambra

lunedì 19 dicembre 2016

Primo cittadino di Lipari... e non solo lui... a cena con operatori ecologici. Esposta e consegnata t-shirt pro Giorgianni sindaco

Sindaco Giorgianni, giunta municipale, esperti, tecnici, qualche dipendente e qualche consigliere comunale sono riuniti a cena stasera in un locale di Lipari.
E spunta una t-shirt che recita "Non votate parenti ed amici sono quelli che vogliono male al paese. Gli operatori ecologici hanno scelto Marco Giorgianni sindaco". 
Insomma un primo gruzzoletto di voti è certo (forse) per le elezioni di Maggio.
Vi proponiamo il video della tavolata e della "dichiarazione" con bacio...al  sindaco.
Giorgianni se la ride ma non è che sotto sotto sta pensando ad un bacio tristemente famoso?

Cinque anni di governo. Giorgianni si promuove. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Verso il Natale. Nuova rubrica di Eolienews a cura di Padre Antonino Costa. Riflessione del 19 Dicembre

L’attesa si compie nell’accoglienza di un dono: Gesù.
d) L’attesa del cuore dell’uomo. 
Non è così il vero significato dell’attesa cristiana, che va riportata al perché aspettiamo, al chi aspettiamo. C’è nel cuore dell’uomo una attesa di felicità e di salvezza, di senso e di speranza. 
Quello che il commercio mette in atto è solo un segno di una attesa profonda. Non serve scagliarsi con furore giacobino contro i sentimenti tenui, ma è necessario andare oltre per ritrovare la bellezza della nostra umanità e della ricerca esistenziale che la caratterizza. Tutti cerchiamo felicità, pienezza, appagamento, serenità e pace. Il nostro mondo continuamente in conflitto crede di essere condannato a una perenne conflittualità mortale. Il triste inganno del venditore di almanacchi che illude gli uomini che l’anno prossimo sia migliore del precedente sta sospeso come una spada di Damocle sulle nostre vite. La nostra esistenza è un continuo ritorno? È un supplizio di Tantalo che si vede sempre allontanare la risposta ai suoi bisogni soprattutto quando sembra di averla raggiunta? 
Questa attesa scritta nelle nostre vite da sempre, raccontata dalle aspirazioni di popoli e profeti, di poeti e filosofi ha avuto una risposta: il bambino di Betlemme, il figlio di Maria, Gesù di Nazaret, il crocifisso e risorto, una vera alternativa a come e dove si erano attardate le attese della gente. Le TV, la stampa, i corrispondenti, gli storici, i commercianti, gli uomini d’affari, gli ambasciatori erano tutti concentrati a Roma. Quello era il centro del mondo, lì si decidevano le sorti di tutti. A Betlemme invece c’erano due giovani sposi, due immigrati (perché non se n’erano stati a casa loro!?) in cerca di un albergo, un alloggio, una casa, una stanza e han trovato una mangiatoia e dei poveri pastori, poveri senza fissa dimora. Per i rabbini, per i preti del tempio, i pastori erano persone impure, escluse dalla vita religiosa ufficiale. Sono però solo questi che sanno scoprire in un fatto della vita quotidiana, come la nascita di un bambino, la salvezza. Non era questo il mondo che contava. 
Ieri sera con un gruppo sparuto di persone abbiamo tentato di imitare i pastori, siamo andati a San Francesco, dal Santo che ha inventato il presepio per rivivere la dolcezza della presenza di Gesù nel nostro mondo. 
Il mattino dopo sul giornale, alla TV, tutti hanno parlato di Ottaviano Augusto. Oggi più nessuno lo ricorda, interessa solo gli archeologi o gli storici. Non decide più la vita di nessuno e non fa più paura a nessuno con i suoi eserciti, le sue tasse, le sue guerre. Invece noi, come quei pastori possiamo ancora commuoverci davanti a quell’insignificante bambino e come loro “andiamo, vediamo, conosciamo.. “andarono, trovarono, videro, si stupirono, tornarono, glorificavano e lodavano. 
Come sempre le cose più importanti sono invisibili agli occhi. Sono verbi da coniugare per dare sapore alla nostra vita, perché in quella notte, in questa notte noi possiamo scoprire il sole. Le mille luci delle nostre case sono solo la strada per arrivare al sole. Le luci si spegneranno, ma ci porteremo via il sole che non perderemo più. 
Non si tratta di scandalizzarci del consumo, ma di non perdere l’anima dell’attesa. Dobbiamo convivere con le abitudini e le operazioni commerciali con la capacità di guardare oltre. 
Oggi però ci è richiesto un supplemento di atteggiamento critico e di assunzione di responsabilità perché le operazioni di consumo stanno esorbitando e stanno cancellando la memoria. Il rumore di fondo non ci permette più di stabilire e gustare un dialogo. 
Sembriamo due giovani in discoteca che mettono le mani alla bocca attaccata alle orecchie del vicino per dirsi qualcosa perché la voce non si sente più e gli occhi non riescono a parlare per l’intensità delle luci che li avvolgono. 
Dalla discoteca forse non si può uscire, ma la si può cambiare. C’è una attenzione al povero che non è occasionale, ma progettuale e fa parte del bilancio di ciascuno di noi o della parrocchia o della famiglia; c’è una decisione di spiritualità che non è sentimentalismo, ma percorso di interiorità e di meditazione; c’è un commercio equo e solidale, che mentre ti permette di esprimere gratitudine fa crescere chi è nel bisogno; c’è possibilità di accoglienza che va oltre il gesto di compassione del momento; c’è una comunità in cui decidere di fare passi semplici, ma continui nella direzione del vangelo.