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venerdì 21 febbraio 2020

Sezione distaccata tribunale. Altra proroga all'orizzonte. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 21.01.20

Eventi formativi: ieri al Papardo il corso su “identità di genere e contrasto alla violenza”

Nell’ambito delle iniziative dedicate alla formazione, si è tenuto ieri un corso rivolto a docenti e operatori sanitari su “identità di genere e contrasto alla violenza”. Nell’area formazione del quarto piano dell’A.O. Papardo di Messina, presso l’auditorium, si è svolta alla presenza di 180 corsisti e una decina di formatori una plenaria suddivisa in diverse sessioni tematiche. Tra i docenti del corso la coordinatrice del Codice Rosa dell’A.O Papardo - capofila in Sicilia per il contrasto alla violenza di genere - la Dott.ssa Francesca Paratore (U.O. Qualità), il Prof. Francesco Pira, sociologo dell’Università di Messina, il Dott. Tindaro Impellizzeri, dirigente Asp e 118, la Dott.ssa Morena Duci, dirigente medico M.C.A.V., il Procuratore aggiunto della Procura Generale di Messina Dott.ssa Giovannella Scaminaci, il Capitano dei Carabinieri di Messina Centro Paolo De Alescandris, la dott.ssa Stefania Montò, Commissario della Polizia di Stato presso la Questura di Messina, il Tenente Colonnello Pullara della Polizia Penitenziaria e resp. detenuti che hanno perpetrato violenza sessuale, Il Dott. Giuseppe Arena assistente sociale, la dott.ssa Adele Lo Presti psicologa Asp in servizio presso l’Ospedale Barone Romeo di Patti, le psicologhe dott.ssa Marullo e dott.ssa Giacobbe e infine la dott.ssa Alessandra Kustermann la quale dirige il SVSeD (Soccorso Violenza Sessuale e Domestica) dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
“Tanti gli operatori sanitari presenti ma anche le forze dell’ordine - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo di Messina Dott. Mario Paino a margine dell’incontro - segno che sul tema c’è inclusività rispetto alle esigenze multidisciplinari di ottenere maggiore sensibilità. L’Ospedale Papardo risulta capofila in Sicilia per un progetto di implementazione del Codice Rosa, per dei progetti di formazione a livello ministeriale ed è tra le strutture più attente al trattamento dei casi di violenza di genere. La partecipazione di ieri ci motiva quindi a percorrere questa strada con la massima attenzione per la prevenzione e per la diffusione di buone pratiche a contrasto della violenza.”

Carnevale eoliano 2020: Video del carro "E' tempo di cambiare" di Martina La Greca

Governo Musumeci impugna norme del Bilancio dello Stato

Il governo Musumeci ha deliberato di impugnare la legge di Bilancio 2020 dello Stato davanti alla Consulta. La decisione arriva dopo avere più volte richiesto la modifica dello strumento contabile, in alcune norme ritenute penalizzanti per la Regione. In particolare, il governo di Palazzo Orleans contesta alcune disposizioni (articolo 1, commi 309, 316, 661 e 875) presenti all’interno della legge, in quanto - si sostiene - violano alcuni articoli della Costituzione e dello Statuto della Regione Siciliana. Su proposta dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, sono finite nel mirino, in particolare, quattro norme.
La prima riguarda la modifica dell’iter attraverso il quale l’Agenzia per la coesione territoriale può procede alla riclassificazione delle risorse nazionali destinate alle politiche di coesione dei cicli di programmazione 2000/2006, 2004/2013, 2014/2020 e di quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione: non servirà più, infatti, la “intesa” con la Regione, ma basterà averla “sentita”. Una disposizione che, per il governo regionale, presenta profili di illegittimità costituzionale per la mancata attuazione del principio di leale collaborazione e della rimozione degli squilibri economico-sociali e di coesione territoriale.
Per lo stesso motivo, viene impugnata la norma che prevede, quale Soggetto per l’amministrazione dell’area Zes, un Comitato di indirizzo presieduto da un commissario straordinario del Governo nazionale, al posto del presidente dell’Autorità di sistema. La precedente disposizione, invece, garantiva la compartecipazione, tra Stato e Regioni interessate, nell’individuazione dell’Organo di vertice e di indirizzo, sottolineando così l’importanza strategica delle Zes: una direzione al vertice, quindi, che fosse il frutto di una co-determinazione con la Regione richiedente l’istituzione.
Le altre norme oggetto di ricorso alla Corte costituzionale riguardano l’istituzione della sugar tax e della plastic tax, che impongono la delocalizzazione di importanti imprese siciliane e la riduzione, solo parziale, del prelievo forzoso sulle ex Province siciliane.

Lipari...per il Carnevale dei bambini arrivano SpongeBob ed Hello Kitty (primo gruppo di 6 foto)






Le foto sono del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

Buon Compleanno!

Auguri a Lorenzo Casamento, Alice Rizzo, Elisabetta Ziino, Santo Coluccio , Dario Marchetta, Alessandro Muleta, Iwona Chowaniec, Kevin Mandarano, Massimo Saltalamacchia, Pietro Aiello, Marisa Bardascino, Erika Greco

Il Carnevale eoliano 2020 nelle foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero (primo gruppo di 5 foto)

Ricordando... Felice Sidoti.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Oggi è il 21 febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

Perciato (Salina)

giovedì 20 febbraio 2020

Carnevale eoliano 2020: Il ricordo di Mimmo e Peppe, il minuto di silenzio e lancio palloncini (video)

Gli articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 20.02.20

Carnevale Eoliano 2020: Le prime 9 foto dei carri allegorici e del gruppo mascherato in attesa di sfilare sul Corso di Lipari










Palazzo dei Leoni: Stamane convegno sulla Cybersecurity nella P.A. e l’apporto dell’Agenzia per l’Italia digitale

Si è svolto stamane a Palazzo dei Leoni il seminario dal titolo “La Cybersecurity nella P.A.: dalla consapevolezza alla gestione del rischio informatico”. L’incontro, organizzato dalla Città Metropolitana di Messina con l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), è stato l’occasione per un confronto a più voci sul tema della sicurezza informatica, dagli aspetti generali alle attività di pianificazione, coordinamento e monitoraggio.
La sicurezza informatica è una priorità per le amministrazioni pubbliche che ben comprendono i rischi legati all’affidabilità dei sistemi e alla tutela delle informazioni. Da queste considerazioni è partito il percorso informativo che ha trattato le problematiche legate alle minacce informatiche.
“Il processo di trasformazione della Pubblica Amministrazione in chiave digitale è stato lungo e complesso; oggi si può affermare che la maggior parte dei dati transitano per via informatica, a questo però si è aggiunto il pericolo che i dati sono a rischio” ha evidenziato il Segretario Generale della Città Metropolitana di Messina, avv. Maria Angela Caponetti, in apertura dei lavori.
La sensibilizzazione alla cultura della sicurezza, l’analisi e la mappatura del rischio, l’attività di collaborazione con l’AgID per veicolare queste tematiche e, attraverso la “Comunità di Pratiche”, l’aiuto ai Comuni del territorio, sono gli sbocchi più importanti indicati dal Segretario Generale.
Il Dirigente dei Servizi informatici, ing. Armando Cappadonia, ha posto l’accento sulla rapidità delle trasformazioni in campo informatico e sulla difficoltà a stare dietro alle implementazioni. Per questo motivo gli incontri formativi sono importanti per l’Ente per la gestione dei dati e per affronta le tematiche relative alla sicurezza.
“Tutte le Amministrazioni hanno l’obbligo di dematerializzare il cartaceo, ma questa trasformazione richiede opportune infrastrutture: la banda larga, un sistema con cloud unico, amministratori di rete, responsabili della gestione dei dati. Nei piccoli comuni però si registrano ritardi e difficoltà nella fase di transizione” ha dichiarato il Responsabile della protezione dati per la Città Metropolitana di Messina, ing. Giuseppe Bono, che ha suggerito comportamenti idonei per evitare il danno informatico ed il ricorso alla formazione e all’informazione come strumenti fondamentali per affrontare tutte le complessità della trasformazione digitale.
I due consulenti dell'Agenzia per l'Italia Digitale, dott.ri Pietro Marchionni e Giuseppe Mancinelli, hanno delineato le linee base per la PA per affrontare il rischio informatico e per difendersi in caso di attacco. A queste indicazioni vanno aggiunti gli altri strumenti che l’Agenzia ha già messo a disposizione, come il “tool risk assessment”, che analizza la vulnerabilità del sistema, calcola la probabilità del rischio ed offre le indicazioni per il trattamento.
Solo per fare un esempio, il CERT-PA, Computer Emergency Response Team Pubblica Amministrazione, che opera all’interno dell’AgID, ha registrato negli ultimi tre anni 9 milioni di attacchi informatici, oltre ottomila al giorno. La Città Metropolitana di Messina sta affrontando con molta attenzione il tema della sicurezza informatica, senza farsi fermare dalle problematiche finanziarie come ha detto il Responsabile per la transizione al digitale della Città Metropolitana di Messina, Dott. Giacomo Lucà, che ha illustrato le procedure messe in atto con l’AiGD per verificare la resilienza del sistema attraverso un check up specifico sui Servizi. “Inoltre per aumentare la sicurezza – ha ricordato il Dott. Lucà - i progetti per i servizi al cittadino sono stati sottoposti, sin dalla fase progettuale – alla valutazione del rischio.
Dopo l’intervento dell’ Account Manager Territoriale AgID, dott.ssa Laura Aglio, sull’azione dell’ AgID nei territori e sulla diffusione del tool di risk assessment, il consulente Marchionni ha risposto alle domande del pubblico che hanno completato l’incontro.

Il Carnevale eoliano 2020 ricorderà Mimmo e Peppe.

Alle 20 di ogni serata di sfilata, il Carnevale eoliano si fermerà per un minuto per ricordare Mimmo Milanese e Peppe Giunta che si sono dedicati, nel tempo, con entusiasmo a questa manifestazione

Intervento di Fonti e Mollica dopo che Subba ha chiesto "Rispetto delle regole per l'assunzione di impegni di spesa".

Ecco cosa ha scritto il dottore Francesco Subba nel documento" Rispetto delle regole per l'assunzione di impegni e l'effettuazione di spese" inviato ai diversi organismi del Comune di Lipari



Judo : Sporting club a Bagheria con Puglisi per il campionato regionale FISDIR

Domenica a Bagheria, al palazzetto dello sport di via Sant’Ignazio di Loyola si svolgerà il campionato regionale FISDIR valido per la qualificazione alla finale nazionale che si svolgerà a Ostia presso il Palafijlkam.
Per lo Sporting club gareggerà nella cat. 90 kg., Salvatore Puglisi.

Buon Compleanno!

Auguri a Maria De Feo, Laura Alessi, Gaetano Ivan Piemonte, Ilaria Raffiti, Domenico Portelli, Gaetano Raffaele, Martina Costanzo, Fatima Taranto, Rachele Sciacchitano, Roberta Rando

Accadde alle Eolie: 20 febbraio 2014


Ricordando... Diego Sidoti.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Aspettando il Carnevale 2020. Carnevale eoliano 2014. Il balletto del carro" Un sogno chiamato Carnevale"

ASP Messina, nominati a tempo indeterminato altri 4 Dirigenti Medici di Radiodiagnostica

(Comunicato) Dopo avere immesso in servizio i primi cinque dirigenti medici di radiodiagnostica vincitori del concorso a tempo indeterminato bandito dall'ASP di Messina, l'Azienda Provinciale scorre la graduatoria e immette in servizio altri quattro dirigenti medici a tempo indeterminato che andranno a coprire i posti rimasti vacanti negli ospedali.
I nuovi medici firmeranno il contratto e prenderanno servizio presso le sedi di lavoro dopo l'accertamento del possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego e dopo la verifica della idoneità fisica per le mansioni della qualifica di appartenenza, come previsto dalle vigenti disposizioni di legge.

Costi dell’insularità, Regione avvia ricerca per calcolarli

La condizione di insularità potrebbe costare alla Sicilia tra i 4 ai 5 miliardi di euro l’anno. E’ la stima presunta di una ricerca valutativa che il governo Musumeci condurrà attraverso il dipartimento della Programmazione e l’assessorato all’Economia. La definizione di insularità comprende il concetto di “discontinuità territoriale” che caratterizza alcune regioni e che determina una specificità di natura economica, trasportistica, ambientale e sociale. Questa condizione rappresenta un oggettivo svantaggio rispetto ai territori continentali che possono godere di una maggiore facilità di collegamento e interscambio. Che l’insularità sia un fattore penalizzante è riconosciuto dalla Commissione Europea che considera le regioni interessate meritevoli di azioni politiche capaci di far superare il gap rispetto alle aree continentali.
«Lo studio che sarà terminato entro il prossimo mese di luglio – commenta l’assessore dell’Economia Gaetano Armao - fornirà al governo regionale il dato puntuale del costo occulto dell'insularità. Costo che si aggiunge alle risorse sottratte alla Sicilia. Dai conti pubblici territoriali, per i siciliani siamo oltre i 10 miliardi di perdita secca».
Si calcola che nell’Unione Europea ci sono 450 isole con 14 milioni di abitanti, e di questi ben oltre 5 milioni, pari al 36 per cento, sono residenti in Sicilia. Lo studio del costo dell’insularità per l’Isola parte dalla valutazione di alcuni parametri come l’accessibilità e i relativi i costi di tempo dovuti al fatto che quasi tutte le isole dipendono dal trasporto pubblico, i conseguenziali costi monetari che derivano dall’assenza di valide alternative di collegamento e trasporto, i costi delle infrastrutture e dei servizi, che devono essere forniti singolarmente a ciascuna isola senza possibilità di realizzazioni sinergiche e i costi che, in conseguenza dei fattori elencati, gravano sugli abitanti isolani.

Santo del giorno: Santi Francesco e Giacinta Marto

Santi Francesco e Giacinta Marto
Veggenti di Fatima
Nella Cova da Iria, tramutata in uno stagno dalla pioggia incessante, s'erano radunate sin dalla sera prima sessantamila persone. Tre pastorelli, Lucia di Gesù di dieci anni, i suoi cuginetti, Francesco e Giacinta Marto, nove e sette anni, avevano annunciato che il 13 ottobre in quel luogo si sarebbe compiuto un grande prodigio. Analfabeti, i tre appartenevano a due modestissime famiglie di Aljustrel, minuscola frazione di Fatima. Il prodigio avrebbe dovuto apporre il sigillo di garanzia e di veridicità alle «visioni» che dicevano di avere il 13 di ogni mese. Appariva loro una giovane e bellissima Signora, vestita di bianco, librata sopra un leccio verdeggiante non più alto di un metro, accompagnata da un invisibile fruscio d'ali. Ed era stata la bianca Signora a promettere: «Il 13 ottobre farò un grande miracolo perché tutti possano credere».

La prima apparizione era avvenuta il 13 maggio nella Cova da Iria. La Signora si era presentata così ai piccoli che la fissavano attoniti: «Vengo dal cielo. Venite qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13. Poi vi dirò chi sono». Era iniziata per Lucia, Francesco e Giacinta l'esaltante, e terribile, avventura che avrebbe segnato la loro giovanissima vita: le consolanti visioni della dolce Signora; i suoi inviti a pregare il rosario e a mortificarsi per i peccatori che offendevano il cuore di Gesù e della Madonna e destinati all'inferno se non si convertivano (era il motivo ricorrente di ogni incontro); le confidenze di inquietanti segreti che preannunciavano cose «terribili»...

Ma non mancarono anche il sospetto e l'ostilità dei miscredenti («Sono piccoli imbroglioni, esaltati», dicevano) e delle autorità civili che mal sopportavano quelle astruse novità, quegli inopportuni assembramenti nel luogo delle presunte apparizioni che turbavano la quiete pubblica. Ci fu anche l'ostilità di qualche burbero prevosto che ritenne di dover andare oltre la tradizionale prudenza della chiesa, che in queste faccende -giustamente - è solita procedere con i piedi di piombo. Gli uni e gli altri non furono teneri con i tre «sospettati», tenuti persino per una notte nella buia e fredda cella di una prigione per convincerli a dire che si erano inventati tutto. A tutto questo si aggiunse la ruvidezza dei genitori che temevano di finire male per tutto il trambusto sorto a causa dei loro figli...

Sessantamila erano dunque quel 13 ottobre nell'acquitrino di Cova da Iria, sotto un cielo plumbeo che rovesciava acqua a torrenti. C'erano credenti e miscredenti, gente venuta dai campi e dalla città, analfabeti e uomini di scienza, liberi pensatori e giornalisti inviati persino da agenzie d'oltreoceano. Tutti a cercare conferma alle proprie opinioni sui fatti che avevano diviso il paese.

La Signora aveva detto a mezzogiorno. E un po' prima dell'ora prevista, accompagnati dalle mamme, arrivarono i tre veggenti. Lucia invitò tutti a chiudere gli ombrelli. E tutti li chiusero benché la pioggia continuasse a scrosciare. La piccola intono il rosario e a mezzogiorno la Signora riapparve. Sarebbe stata l'ultima volta. «Sono la Madonna del rosario - disse ai veggenti -. Voglio che facciate qui una cappella in mio onore».

Nel 1917 l'Europa stava vivendo la tragedia del primo conflitto mondiale e la Madonna assicurò: «La guerra finirà e i so dati torneranno presto alle loro case». A un certo punto Luci con un dito indicò il cielo. Tutti alzarono gli occhi e all'improvviso cessò di piovere e squarciando le fitte nubi, apparve il disc solare simile a una ruota che proiettava in ogni direzione fast di luce d'ogni colore che accendevano le nubi, gli alberi, la terra e si riverberavano sulla folla, abbagliandola. La cosa si ripeté per tre volte. E la gente, attonita, pregava, si batteva il petto chiedendo perdono per i propri peccati.

Mentre il sole danzava, i pastorelli rividero la Madonna tra le nuvole con accanto san Giuseppe e Gesù Bambino benedicente. La «danza del sole» era per la gente, perché vedesse e vedendo credesse e credendo diffondesse tra chi non c'era la notizia del prodigio, ma anche che la. Madonna era venuta davvero a portare agli uomini un messaggio di misericordia e di salvezza. Del fatto insolito si occupò lungamente anche la stampa, non solo locale. Finito lo «spettacolo», i veggenti faticarono a raggiungere la casa: Giacinta piangente fu trasportata in braccio da un conoscente; Lucia, issata sulle spalle di un robusto paesano, fu sottratta a forza alla gente che le strappava brandelli di vestito, tagliava ciocche di capelli per tenerle come reliquie. Solo Francesco riuscì a sgusciare indenne tra la folla.

Tutti li volevano vedere, farsi raccontare che cosa avevano visto, che cosa aveva detto la Madonna, supplicarli di pregare per questo o quell'altro ammalato. Nei giorni seguenti davanti alle loro case la processione dei curiosi e dei devoti era incessante. I tre per un po' stettero al gioco, mostrandosi e raccontando, ma poi, sgomenti per l'ammirazione, le lodi che la gente tributava loro, cominciarono a sparire per tempi sempre più prolungati. Si nascondevano in una grotta fonda e buia, nascosta tra i cespugli per poter continuare a recitare il rosario, a dire le preghiere che un angelo durante le apparizioni aveva loro insegnato, a fare sacrifici per la conversione dei peccatori.

Francesco e Giacinta sono stati proclamati beati il 13 maggio del 2000 da Giovanni Paolo II che con Fatima ha sempre avuto un legame particolare: attribuiva a un miracolo della Madonna l'essere sopravvissuto all'attentato di piazza San Pietro. Lucia è invece sopravvissuta ai due cugini fino al febbraio 2005.

Prima delle apparizioni i tre bambini non avevano nulla di speciale. Erano solo tre bambini, poveri e pastorelli: categoria che la Madonna pare privilegiare quando si tratta di apparire per trasmettere agli uomini qualche importante messaggio. Non erano mai andati a scuola, ma avevano conosciuto assai presto la fatica del lavoro. Però erano buoni: la loro semplicità e una buona educazione religiosa avevano reso in loro un fatto naturale la presenza di Dio, il rivolgersi confidenzialmente a lui nella preghiera, cosa che facevano spesso. Probabilmente come migliaia di altri bambini in Portogallo e altrove. Perché poi siano stati scelti per un'esperienza così intensa e rara, fa parte dei misteriosi disegni che Dio ha per ognuno.

La Madonna non ha fatto che accentuare e arricchire di nuovi contenuti la loro esperienza già impregnata di sacro: aveva detto loro di pregare, e loro ce la misero tutta, con uno slancio che solo i bambini hanno. 11 rosario ogni giorno, più volte al giorno, le visite in chiesa a «Gesù nascosto», i sacrifici e i digiuni per i peccatori diventarono gli appuntamenti più attesi delle loro giornate, espressione di una vita integra, senza sbavature.

Tutto questo, per Francesco e Giacinta durò poco. La bianca Signora aveva fatto loro una promessa: «Verrò presto a prendervi». I piccoli lo sapevano e vivevano nell'attesa. La Signora aveva anche detto che Francesco per essere accolto in paradiso avrebbe dovuto dire molti rosari. E lui obbedì. Ogni volta che poteva si appartava (amava pregare da solo) a far scorrere tra le dita i grani del rosario. Qualche volta alla scuola, che aveva iniziato a frequentare, preferiva la chiesa. «Va' tu a scuola - diceva a Lucia -, passa dopo a prendermi, tanto non mi serve imparare, se fra poco dovrò morire». E si infilava in chiesa a pregare «Gesù nascosto».

La fine venne davvero presto. Pianti i morti della grande guerra, la gente si rimise in lutto per le vittime di una terribile epidemia, la febbre spagnola. Il 23 dicembre 1918 anche Francesco e Giacinta ne furono colpiti. Per Francesco tutto si compì in pochi mesi, il 4 aprile dell'anno seguente, a soli undici anni, andava a rivedere la Madonna.

Più tormentata la fine di Giacinta, un vero calvario, che sopportò con grande forza d'animo, nonostante la paura e le angosce, «per la conversione dei peccatori e per riparare gli oltraggi che si fanno al cuore immacolato di Maria». La pleurite purulenta, conseguenza della febbre spagnola, l'aveva costretta per due mesi all'ospedale. Aveva sofferto molto la lontananza dai genitori, dagli amici. Anzi, la prospettiva di morire da sola in ospedale la terrorizzava. E sarà proprio da un ospedale di Lisbona che Giacinta spiccherà il volo per andare a rivedere per sempre la bianca Signora. Ve l'avevano portata su indicazione di un celebre medico, il dottor Lisboa, che sperava di salvarla con un intervento chirurgico. La partenza era stata uno strazio. La piccola era rimasta a lungo aggrappata al collo di Lucia, che le era sempre stata accanto raccogliendo le confidenze, le paure, gli slanci di generosità della cuginetta, asciugandole le lacrime. L'intervento chirurgico, molto doloroso perché non fu possibile per la sua estrema debolezza farle l'anestesia totale, fu inutile. La sera del 20 febbraio 1920 la Madonna era andata a prendersela. Come aveva promesso. Tra le confidenze di Giacinta a Lucia, ci fu anche questa: «Penso alla guerra che deve venire... Morrà tanta gente e tanta andrà all'inferno. Vi saranno tante case distrutte e tanti sacerdoti morti. Se desistessero dall'offendere il Signore, la guerra non verrebbe». Poi ci sono state la guerra civile in Spagna e la seconda guerra mondiale. Il messaggio di Fatima è chiaro. I guai gli uomini se li procurano da soli. Convertiamoci, mutiamo vita tutti e un nuovo millennio di pace è assicurato.

La cappellina che la Madonna aveva chiesto per sé è diventata uno dei grandi e frequentati santuari mariani. Il prodigio, non del sole che danza, ma di tanti che lì trovano conforto e occasione per ravvedersi e iniziare una vita nuova nel segno dell'amore di Dio, si avvera ogni giorno.

mercoledì 19 febbraio 2020

L'avvocato Erika Pajno ha giurato oggi, formalizzando l'iscrizione all'albo professionale.

In data odierna l'avvocato Erika Pajno ha formalizzato l'iscrizione all'albo professionale presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Barcellona P. G. prestando il giuramento di rito innanzi i componenti dello stesso collegio, presieduto dall'avv. Antonella Fugazzotto.
La cerimonia si è svolta nell'Auditorium dell'ordine forense presso il Tribunale di Barcellona P.G.
All'avvocato Pajno il nostro augurio per un brillante futuro professionale

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 19.02.20



Parco giochi Diana riaprirà tra meno di un mese, dopo effettuazione lavori. E il parco di Zinzolo?

(Comunicato) Come comunicato in più occasioni, anche sui social network, dall’Assessore Tiziana De Luca e dall’Assessore Massimo Taranto, si rende noto che con determina n. 9 del 14 febbraio 2020, immediatamente esecutiva, è stato affidato dagli Uffici alla ditta Castelli di Quattropani l’intervento per il ripristino di una parte di ringhiera in legno posta a delimitazione del parco giochi “Diana”, la cui condizione di pericolosità ha determinato la chiusura al pubblico dello stesso parco nelle ultime settimane per tutelare l’incolumità dei bambini.
Acquisiti i necessari materiali, consoni all’area archeologica che ospita il parco giochi, saranno avviate prontamente le opere di posa della recinzione, necessarie a consentire la messa in sicurezza e la conseguente piena fruibilità del parco giochi da parte delle famiglie e dei più piccoli utenti. Le operazioni dovrebbero concludersi in meno di un mese.


Nota del direttore - Sin qui il comunicato dell'amministrazione. Alla stessa ci rivolgiamo affinchè si intervenga per "disboscare" e aprire il parco giochi a Zinzolo

Incontro sul turismo alla Camera di Commercio a Messina.

Creare una “destinazione Messina” tra esperienza e marketing, unica, creativa e riconoscibile, con un’offerta concreta e ben definita, istituendo una “cabina di regia territoriale” che promuova l’immagine turistica della città dello Stretto. «Un tavolo operativo che intende realizzare un piano strategico condiviso sul turismo - afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina - volto a offrire una Messina che non sia solo città di transito, di arrivi e partenze, ma che, sfruttando i collegamenti, sia in grado di attivare progetti di rigenerazione turistica, con un incremento del senso di reputazione e apprezzamento».
A tal fine, ieri, nella sala Giunta del Palazzo camerale si è svolto un incontro programmatico per individuare strategie comuni di sviluppo per un turismo di qualità. «L’idea è quella di costruire un’offerta turistica integrata in un territorio coeso, pronto a offrire servizi di qualità, in ogni ambito – prosegue Blandina – partendo dal presupposto che non si può prescindere da un’analisi di contesto che tenga presente i cambiamenti registratisi negli ultimi tempi: nuove categorie di viaggiatori che prediligono viaggi brevi e frequenti, optando per il turismo sostenibile, il 94% dei quali prenota on line e il 55% si fida più dei contenuti generati dagli utenti che del marketing».
«Ringrazio i componenti della Giunta della Camera di commercio, i consiglieri camerali, il prof. Filippo Grasso, i funzionari della Città metropolitana e i rappresentanti delle associazioni di categoria – aggiunge il presidente dell’Ente camerale – per i preziosi contributi offerti all’incontro. In particolare, i presidenti di Federalberghi Taormina, Italo Mennella, Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono, e Federalberghi Giardini Naxos, Giovanni Russotti».
Si è discusso di turismo crocieristico, religioso, scolastico, convegnistico. Ma anche di portualità, aeroporto dello Stretto e di piano di marketing turistico. «Ma il primo punto dal quale partire è un’analisi dei dati qualitativi e quantitativi sui flussi turistici – precisa la segretaria generale Paola Sabella – per poi passare a una mappatura delle attività, dei tour operator e delle guide turistiche finalizzata alla creazione di un’offerta di valore che tenga conto di tutti gli elementi distintivi. Altra fase necessaria, è certamente l’ascolto del territorio per costruire un percorso in modo partecipato e, oltre a questi step, occorre, senza dubbio, analizzare la domanda, anche potenziale, di turismo e attuare una storia e un’esperienza attorno all’offerta. E’ essenziale, inoltre, costruire un’analisi swot in modo da mettere in evidenza punti di forza e di debolezza. Solo così si può costruire un brand di destinazione concreto».
«È necessario oggi unire le forze, le competenze e le idee per dare risposte concrete ad un territorio che guarda a questo nuovo corso con grandi aspettative di riscatto e di identità – dichiara l’assessore comunale al Turismo, Vincenzo Caruso - Messina merita di lasciarsi alle spalle l’atteggiamento depresso e di rassegnazione a cui ci siamo lasciati andare, nell’ottica del puro assistenzialismo e in attesa di aiuti provenienti dall’esterno. Occorre oggi fare impresa e andare tutti nella stessa direzione come una grande squadra che vuole vincere, contro ogni pronostico, il campionato. Il Comune di Messina è pronto a costituirsi parte di quella regia, più volte richiesta per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi».
«Messina e la sua provincia hanno tutte le caratteristiche per diventare meta di un turismo di qualità che può contribuire a far crescere l'appeal dei porti dello Stretto ai fini crocieristici – aggiunge il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega - il percorso di condivisione strategica che è stato tracciato fa ben sperare che presto si possa disporre di un progetto unitario di sviluppo turistico che costituisce strumento indispensabile per il rilancio del territorio».

Coscione : "Per successione Merenda si vada oltre i meri e spesso miopi orizzonti politici"

Leggo delle dimissioni, già conosciute, del Dott. Merenda da Assessore ai trasporti, turismo e sport, attività produttive, bilancio e tributi, programmazione, sviluppo economico, e patrimonio del nostro Comune. Naturalmente il toto-nomi è già ufficialmente partito. La delega lasciata vacante dovrebbe mettere reverenziale timore soltanto a leggerne i contenuti. Ritengo che sia indispensabile per la nostra comunità far cadere la scelta su una persona di elevatissima capacità organizzativa e professionale, integrità personale e morale e riconosciute doti manageriali. Chiedo, da cittadino di questo Comune, in un momento delicatissimo come quello che stiamo attraversando, che si riesca a guardare, per una volta, oltre i meri e spesso miopi orizzonti politici che, spesso, non fanno altro che impastare gli ingranaggi della macchina amministrativa comunale. La democrazia chiede che la maggioranza esprima dei nomi ma la saggezza e la lungimiranza gridano alla coscienza di esprimersi secondo esse per amore a questa terra e, ancor di più, a chi vi abita. Voglio fermamente evidenziare che non conosco personalmente nessuno dei "papabili" sui quali, quindi, non mi permetto di esprimere nessun parere. Al futuro Assessore chiedo di sentirsi onorato per questo incarico agendo sempre secondo la propria retta coscienza che, solitamente, è più critica dei cittadini e degli accordi politici.
Buon lavoro.
Francesco Coscione

Santi Trovato è il nuovo Commissario straordinario del Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Messina

Il Presidente della Regione Siciliana, on. Nello Musumeci, nelle more dell’insediamento degli organi e degli enti di area vasta e comunque non oltre il 31 maggio 2020, con decreto n. 511/GAB del 17 febbraio 2020 ha conferito l’incarico di Commissario straordinario del Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Messina all’ing. Santi Trovato, Dirigente tecnico della Regione Siciliana.
L’ing. Santi Trovato, attualmente Dirigente della Regione Siciliana presso il Servizio Centro per l’Impiego di Palermo, nel corso della sua prestigiosa attività professionale, ha ricoperto numerosi incarichi tra i quali quelli di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, Direttore Generale reggente dell’Ente Parco Etna, Coordinatore della Segreteria Tecnica dell’Assessorato alle Infrastrutture, Dirigente della sede di Messina del Servizio dell’Ufficio Speciale Difesa del Suolo e Protezione dell’Ambiente – Dipartimento Foreste della Regione Sicilia, Dirigente Responsabile STO e Dirigente Servizio Pianificazione e Controllo della Segreteria Tecnica Operativa dell’ATO Idrico di Messina.
Il neo Commissario straordinario ing. Santi Trovato subentra al dimissionario dott. Filippo Ribaudo che ha retto il medesimo incarico da marzo 2018 a febbraio 2020.

Scuole del Comune di Lipari chiuse dal 22 al 25 febbraio.

Con Ordinanza Sindacale numero 33/20 è sta disposta la chiusura degli istituti scolastici, siti nell'ambito comunale, dal 22 al 25 febbraio 2020, al fine di consentire ai dirigenti scolastici di avviare le attività di disinfestazione nei relativi plessi. 

Buon Compleanno!

Auguri a Valentina Marino, Melina China, Giuseppe Vattemi, Tobias Scoglio, Maria Bianca,, Andrea Caprara, Filippo Isaija, Giuseppe Farchica, Valentina Martelli, Davide Cafarella, Norma Chiarelli, Alessandro Monteleone, Danilo Conti, Genj Groppo

Ricordando... Giuseppe Sgroi.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.