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lunedì 3 ottobre 2022

La vacanza alle Eolie di Aurora Ramazzotti: Già si vedeva il pancino

Ci segnalano questa foto di Aurora Ramazzotti scattata l'estate scorsa con Lipari, le ex cave sullo sfondo. Per la figlia di Eros e Michelle Hunziker già si intravedeva il "pancino"

Incontri culturali a Malfa. La "video - lezione" sulla Riserva naturale di Elio Benenati

Nel contesto degli incontri culturali che si tengono nel Comune di Malfa (Salina) ieri, Elio Benenati, Sovrintendente, Capo Servizio della vigilanza della Riserva Naturale Orientata "Le Montagne delle Felci e dei Porri" di Salina, ha relazionato sull'importante sito naturalistico dell'isola di Salina
Il video integrale della relazione
 

Stromboli, colata lavica raggiunge il mare. L'Ansa del nostro direttore Sarpi

Dopo l'esplosione "maggiore" ,dello scorso 29 settembre, lo Stromboli prosegue in quella che è l'intensa attività di questo periodo: dal cratere nord sta fuoriuscendo una colata lavica, ben alimentata, che percorrendo la Sciara del fuoco, raggiunge la linea di costa.

Dal punto di vista sismico non si registra alcuna variazione di rilievo dell'ampiezza del tremore vulcanico

Stromboli: Colata lavica raggiunge il mare

Dopo l'esplosione "maggiore" ,dello scorso 29 settembre, lo Stromboli prosegue in quella che è la sua intensa attività di questo periodo: dal cratere nord, dalle 11 e 15 di oggi, sta fuoriuscendo una colata lavica, ben alimentata, che, percorrendo la Sciara del fuoco, intorno alle 12 e 30, ha raggiunto la linea di costa.  

Dal punto di vista sismico non si registra alcuna variazione di rilievo dell'ampiezza del tremore vulcanico.

L'incontro di ieri del sindaco Gullo con la popolazione di Stromboli. Il punto di Carolina Barnao

Riprendiamo dalla pagina fb di Carolina Barnao, delegata per l'isola di Stromboli, e pubblichiamo: 
Ieri pomeriggio, a Stromboli, il sindaco Riccardo Gullo ha incontrato la popolazione dell’isola colpita il 12 agosto scorso dall’alluvione che ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
In apertura, il sindaco ha ricapitolato i recenti sviluppi dell’emergenza di cui è stato nominato Commissario delegato:
- In seguito alla pubblicazione dell’Ordinanza di Protezione Civile, avvenuta il data 20 settembre, il Comune ha pubblicato un avviso pubblico per la presentazione delle domande di rimborso da parte dei cittadini;
- Entro 30 giorni dovrà essere scritto il Piano degli interventi già fatti;
- Entro 45 giorni, il sindaco dovrà presentare al Dipartimento di Protezione Civile un programma completo di azioni da intraprendere e lavori da fare. Una volta approvato, questo piano sarà sottoposto al Consiglio dei Ministri.
La seconda fase dell’emergenza, conclusasi i primi di settembre con la fine dello sgombero di strade, abitazioni e attività commerciali dal fango, è proseguita con l’individuazione e la programmazione di alcuni interventi che saranno immediatamente attuati:
- Oggi partiranno i lavori di ripristino del Sentiero Natura. Una squadra di operai della Guardia Forestale è già sbarcata sull’isola proprio ieri e, nei prossimi giorni, sarà integrata da un’altra squadra della sezione antincendio.
- Il 6 ottobre inizieranno i lavori per la messa in sicurezza della strada che porta all’Osservatorio.
- Sempre il 6 ottobre, la ditta Castalia comincerà il lavoro di bonifica di Spiaggia Lunga e del tratto di mare antistante, dove sono precipitati i rifiuti della ex discarica.
Tra gli interventi da programmare:
- Ripristino, manutenzione o rifacimento (a seconda dei casi) di molte strade che sono state particolarmente interessate dall’alluvione.
- Restauro (o ricostruzione) di alcuni manufatti abbandonati da anni o distrutti in seguito all’incendio del 25 maggio: la sede della Guardia Costiera e il ricovero del COA che serviva come foresteria per il personale di Protezione Civile. Due presidi importanti per l’isola, utili a garantire la presenza sul posto delle forze pubbliche e del personale di Protezione civile impegnato nel costante monitoraggio del nostro vulcano.
- Programma di interventi strutturali in tutti i torrenti di Stromboli, che è stato presentato dall’Autorità di Bacino e richiede un investimento di 12 milioni euro.
- Interventi sul pontile di attracco di Scari relativamente al dragaggio del lato non operativo della banchina.
- Impegno a sbloccare la problematica del pontile di attracco alternativo di Ficogrande.
Gullo, inoltre, ha comunicato che a fine ottobre inizieranno i lavori di restauro e messa in sicurezza dei locali comunali posti sotto la piazza di San Vincenzo e che saranno impiegati sempre per fini di protezione civile.
Per quanto riguarda la compilazione dei moduli allegati all’Ordinanza, che andranno inviati al Comune entro il 28 ottobre, il personale del Comune è a disposizione di tutti i cittadini per qualsiasi dubbio e necessità di chiarimenti (indirizzi email e numeri di telefono sono pubblicati sull’Avviso).
“Sarà un inverno di massima attenzione per questo territorio così fragile nel suo complesso” - ha detto Gullo - “ad ogni pioggia scenderanno dei detriti che saranno puntualmente rimossi; è ciò che accade dopo tutte le alluvioni in qualunque parte d’Italia, e il nostro impegno in questo senso sarà massimo."
Come in tutti gli incontri, ampio spazio è stato dato agli interventi e alle domande da parte dell’assemblea.
Mentre la stagione turistica volge al termine, sono tanti i problemi “storici” che i cittadini hanno segnalato in termini di diritti “compromessi” o trascurati: prima fra tutti la questione dei trasporti, in seguito alle recenti modifiche agli orari degli aliscafi operate dalla Liberty Lines. La Compagnia, in attesa dell’espletamento del nuovo bando per l’affidamento dei servizi integrativi regionali, ha attuato (fino al 31 dicembre) un “piano a tre”, togliendo il quarto aliscafo su tutte le isole. Per quanto riguarda Stromboli, l’Amministrazione si è già attivata e, facendo leva sui bisogni sociali della comunità (studenti che devono raggiungere le scuole, anziani, bambini…) ha ottenuto che la prima corsa del mattino non passi da Salina. Nei prossimi giorni tutte le restanti criticità saranno segnalate alla Regione. L’interlocuzione, al momento, è resa maggiormente difficile anche dal fatto che i nuovi Governi (sia nazionale che regionale) si stanno appena insediando, successivamente alle recenti elezioni.
In conclusione, il sindaco ha fissato il prossimo appuntamento con la popolazione a due settimane da quest’ultimo incontro, quando potrà presentare e sottoporre ai cittadini la bozza del Piano di Interventi esposto.

Le Eolie nelle stampe d'epoca (95° puntata): Lo Strombolicchio


 

Accadde alle Eolie. Tre ottobre 2017: Protesta a Vulcano contro multiclasse pollaio

Auguri di...

Buon Compleanno a Davide Osvaldo, Alessandro Puglisi, Mariangela Rando, Michele Maggio, Rosalba Zavone, Valentino Merlino, Gabriele Costanzo, Marco Allegrino.




Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Risotto ai funghi

Santo del giorno: San Gerardo di Brogne

 

San Gerardo di Brogne


Gerardo nacque intorno all'898 a Stapsoul, vicino a Lomme, nella regione di Namur. Era figlio di Sancio, proprietario di territori tra la Sambre e la Mosa, e da parte di madre era forse nipote del vescovo Stefano di Liegi. Il suo biografo dice che, a partire dalla sua giovinezza, fece mostra di rare qualità morali e fisiche e che si dedicò a una brillante carriera come cavaliere al servizio del conte Berengario di Namur. Un giorno che stava rientrando da una battuta di caccia, Gerardo, passando da una delle sue proprietà, entrò nella chiesa di Brogne. Volendo assistere alla messa chiese un sacerdote e, mentre lo aspettava, si raccolse e si addormentò. In sogno vide san Pietro passeggiare attorno a una piccola chiesa e invitarlo a costruire un oratorio e a farvi arrivare le reliquie di Eugenio, martire di Toledo. Gerardo domandò come fare, e san Pietro gli rispose che non esiste niente di impossibile per Dio" e che bisognava distruggere la chiesa esistente per rimpiazzarla con un edificio più grande di cui dava le dimensioni. Al suo risveglio, Gerardo decise di obbedire all'apostolo.

Senza dubbio Gerardo non sapeva niente sull'esistenza di S. Eugenio. La storia della 'traslazione di S. Eugenio a Brogne" ci dice che questo vescovo era stato compagno di S. Dionigi e che, mentre il secondo stava evangelizzando la regione parigina, egli giunse a Toledo dove operò numerose conversioni e fondò la cattedrale. Tuttavia, desideroso di rivedere l'amico Dionigi, Eugenio partì alla volta della Gallia; arrivato a Deuil (oggi DeuillaBarre, nella Val d'Oise), venne a conoscenza del martirio di Dionigi e dei suoi amici e compose un inno in loro onore. Fatto presto prigioniero dai pagani, venne a sua volta martirizzato. I suoi assassini ne gettarono il corpo nello stagno del Marchais, vicino a Deuil. In seguito, un proprietario del luogo sognò un vecchio che gli disse che avrebbe trovato il corpo di Eugenio e che avrebbe dovuto seppellirlo onorevolmente.

In compagnia di un rappresentante del vescovo Stefano di Liegi, Gerardo si recò inizialmente presso il priorato di Deuil, ove ricevette le reliquie di S. Eugenio, poi a SaintDenis, ove poté soggiornare per qualche tempo. La traslazione di S. Dionigi a Brogne venne compiuta nel mese di agosto del 919. Gerardo ricevette anche diversi oggetti, qualche manoscritto, un altare portatile, e pare che sia tornato con alcuni monaci di SaintDenis, che decisero di popolare il nuovo monastero. Con un atto che reca la data 2 giugno 919, Gerardo aveva stabilito d'impiegare parte delle rendite delle sue proprietà per questa fondazione. Il 27 agosto 921 ottenne un attestato d'immunità da Carlo il Calvo. E difficile sapere se Gerardo in quel momento fosse abate, oppure se abbia ottenuto la direzione dell'abbazia solo in un secondo tempo. Alcuni storici hanno supposto che egli avesse ricevuto l'ordinazione a sacerdote soltanto nel 927, e che prima di insediarsi definitivamente a Brogne avesse compiuto alcuni soggiorni d'istruzione a SaintDenis.

È noto che egli si recò a Tours per ottenere alcune reliquie di S. Martino e che là incontrò l'abate laico di S. Martino di Tours, Ugo il Grande, che era anche abate di SaintDenis. In una data che è difficile precisare, sotto l'episcopato del vescovo di Liegi Ricario, successore di Stefano (921945), l'oratorio fu benedetto, le reliquie messe in una cassa e il monastero posto sotto la protezione di S. Eugenio. Tali reliquie erano destinate a rimanere in quello stesso luogo eccetto che nel 954 quando, minacciate da un'invasione degli Ungheresi, i monaci si ritirarono momentaneamente a Namur. C. era stato tentato dalla vita eremitica. Le grandi foreste delle Ardenne che circondavano il monastero gli apparivano come un rifugio per prega solitudine: questo almeno è quanto riferis seconda Vita di Gerardo I monaci desideravano averlo come abate. Tuttavia, a causa della sua tà già conosciuta, Gerardo non era destinato a rimi a lungo a Brogne.

Le prime riforme di san Ghislano
Il duca Gisleberto di Lorena (m. 939) in essendo venuto a conoscenza della fama di Gerardo lo chiamò per riformare l'abbazia di S. Ghislano. Questa, fondata nel VII secolo, a partir dalla cella di un santo era stata distrutta durante le invasioni normanne, quindi era caduta in mano ai laici. Nel 930 furono ritrovate le reliquie di S. Ghislano. Si verificarono alcuni miracoli e il vescovo di Cambrai dette il via alla traslazione di queste reliquie nella chiesa di santi Pietro e Paolo, le pose in alto perché tutti potessero vederle e, forse, per metterle in salvo dai furti. Le reliquie, infatti, divennero oggetto di disputa tra il popolo di Mons e quello di Maubeuge. Fu istituito un collegio di canonici, che però non dette esempio di vita regolata. I canonici, in realtà, portavano in processione le reliquie per il vicinato solo al fine di incrementare le proprie rendite. Ora Gisleberto, che era già abate laico di Stavelot, di S. Massimino a '14reviri e di Echternach, voleva entrare in possesso di S. Ghislano, che si trovava nell'Hainaut. Come egli aveva introdotto la riforma per Stavelot, volle fado anche per S. Ghislano. Dopo aver avuto urta visione del santo fondatore che gli chiedeva di restaurare la regola benedettina, si rivolse a Gerardo intorno al 93 i, e lo nominò abate. Quest'ultimo riuscì a recuperare le terre che erano state date ai laici, a ricostruire l'abbazia e a restaurare le funzioni liturgiche. Permise dunque che a S. Ghislano si conducesse quella vita regolare che aveva conosciuto poco tempo prima delle invasioni normanne. Il suo successo arrivò sino in Fiandra, e fu allora che intervenne il conte Arnolfo.

Le riforme in Fiandra
In Fiandra, come dappertutto, le invasioni dei popoli scandinavi avevano fatto scomparire la vita regolare nelle abbazie, e i laici ne avevano approfittato. Molti monasteri erano stati trasformati in collegiate, vale a dire che i canonici vi conducevano una vita più o meno religiosa. Dopo il 918 la contea di Fiandra era amministrata da Arnolfo, detto Arnolfo il Grande (918965). Suo padre, Baldovino II, era riuscito a conquistarsi una contea che si estendeva al di là dei golfi dell'Yscr e dell'Aa, arrivava sino a Tournesais e oltrepassava, a sud, le colline dell'Artois. Arnolfo continuò la politica paterna e seppe approfittare in maniera stupefacente dei conflitti che vedevano opposti re carolingi contro principi robertingi e normanni. Era un valente cavaliere, spesso violento ma molto pio, e come molti dei suoi contemporanei amava collezionare reliquie. Desiderava che entro i confini della sua contea fosse restaurata la consuetudine religiosa nei numerosi monasteri. La Vita di Gerardo ci dice che Arnolfo, sofferente di calcoli renali, avendo sentito parlare dell'abate di Brogne chiese a quest'ultimo di venire. C. andò, persuase il conte che i suoi peccati erano all'origine della sua malattia e gli disse di riparare ai propri errori distribuendo i suoi beni; lo fece digiunare per tre giorni, celebrò la messa e infine operò la guarigione. Il conte offrì allora a Gerardo tutto ciò che volle. Questi rifiutò l'oro e l'argento, accettando infine solo qualche dono che distribuì ai poveri, ai monaci e al suo giovane monastero di Brogne. D'altra parte, Arnolfo fece stilare un atto in cui decise di donare un possedimento terriero al monastero di S. Pietro di Gand, in cui si trovavano sepolti i suoi genitori, c affidò la riforma di tale monastero all'abate Gerardo

S. Pietro di Gand (detta anche SaintPierreauMontBlandin) era stata fondata da S. Amando, con l'aiuto di Dagoberto, nel VII secolo. Un compagno di S. Amando, S. Bavone, aveva fondato un altro monastero che aveva ricevuto il suo nome e che era divenuto la cattedrale di Gand. Tra questi due monasteri esisteva, di conseguenza, una forte rivalità. Il conte Arnolfo decise di riformare anche il monastero di S. Bavone, di cui era abate laico. Gerardo fu nominato abate di S. Pietro, ma rifiutò questo titolo per S. Bavone. Fece porre, nel 946, le reliquie del santo all'interno del monastero restaurato e riuscì a raccogliere tutti i beni usurpati dai laici intorno al complesso. Nel 953 Gerardo ottenne la nomina ad abate di suo nipote Guido.

Le riforme degli abati di Gand ebbero conseguenze sulla vita monastica in Inghilterra, dove tutto era ancora da rivedere. Là moltissimi monasteri erano ancora affidati ai laici o popolati da canonici. A Glastonbury, S. Dunstano osservava la regola benedettina dal 940. Essendo stato esiliato nel 955 dal re Edwy, Dunstano si recò presso il conte di Fiandra Arnolfo il Grande e conobbe la riforma che Gerardo aveva messo in ano nei monasteri di Gand. Allorché fece ritorno in Inghilterra nel 957, Dunstano, dopo essere stato nominato vescovo quindi arcivescovo di Canterbury, applicò questa riforma nei monasteri dell'Inghilterra. Al sinodo di Winchester, nel 972, re Edgardo invitò a partecipare i monaci di Gand, nonché i monaci di FleurysurLoire, il re d'Inghilterra non poteva che accogliere bene lo spirito riformista di Gerardo che dava grande spazio al potere laico nella restaurazione delle abbazie.

Riforma di SaintBertin, SaintRiquier e SaintAMand

Il provvisorio insediamento di Dunstano a Gand non era fortuito, in quanto allora esistevano stretti vincoli tra la Fiandra e l'Inghilterra. All'epoca di Alfredo il Grande, alcuni monaci di SaintBerti n avevano già svolto un ruolo importante nella restaurazione dei monasteri inglesi. Nel 944, il conte Arnolfo recuperò l'abbazia di SaintBertin ed espresse la volontà di far riformare i monaci. Essi però si rifiutarono e la popolazione prese le loro parti. Alla fine qualche monaco rimase nell'abbazia mentre gli altri partirono alla volta dell'Inghilterra. Con l'aiuto di un monaco di SaintEvre di Toul e di Womar del Mon tBlandi n, Gerardo riformò SaintI3ertin di cui, nel 950, fu nominato abate un nipote di Arnolfo il Grande. Due anni prima Arnolfo aveva già approfittato della conquista di MontreuilsurMer per annettere SaintRiquier. Questa illustre abbazia, che aveva avuto i suoi momenti di gloria in epoca carolingia, aveva anch'essa sofferto le incursioni dei popoli scandinavi. Gerardo e Arnolfo vi posero un abate di nome Fulcherico. Nel 951, poiché Ugo il Grande aveva minacciato l'abbazia, le reliquie di SaintRiquier furono trasferite a SaintBertin.

Per inciso, l'abbazia di SaintRiquier doveva in seguito essere annessa definitivamente da Ugo Capeto. TI monastero di San Vedasto, al contrario, rimase in mano al conte di Fiandra e venne pure restaurato. Infine, Gerardo di Brogne influenzò in maniera considerevole la riforma della chiesa di SaintAmand. Il monastero, fondato a Elnone dal santo vescovo Amando, dall'inizio del X secolo era nelle mani della famiglia aristocratica degli Edward. 11 conte di Fiandra volle recuperare questo monastero, e nel 952 nominò il monaco Iieodrico abate di Elnone, in presenza dei vescovi di Cambrai, di Noyon, di lburnai e dell'abate Gerardo ra certo che Gerardo di Brogne svolse un ruolo determinante nel restauro del monastero di SaintAmand e che fu in grado, anche là, di recuperare i beni confiscati dagli aristocratici laici.

Riforma a Reims e tentativo di rifirma in Normandia
La contea di Fiandra e l'arcivescovato di Reims erano in relazione perché Arnolfo era il genero di Lrberto di Vermandois, che aveva posto il proprio figlio Ugo sul trono episcopale di Reims. Ugo, che era al tempo stesso abate di San Remigio a Reims, chiese a Gerardo di recarsi a restaurare quell'abbazia e lo nominò preposto. Ciò accadeva intorno al 940. Questa riforma venne in seguito completata da un monaco di
duca Riccardo era, come il suo collega Arnolfo, desideroso di trasformare i monasteri e di farne delle case di preghiera. Le abbazie di Jumièges e di Fontenelle erano state abbandonate al momento delle invasioni normanne e i monaci si erano ritirati all'interno dei territori. Quelli di Fontenelle (attualmente Saio tWandrille) avevano riparato nel nord e avevano portato le reliquie del loro kmdatore a Roulogne.

Il conte Arnolfo, appassionato di reliquie, era riuscito in compagnia di Gerardo a raccogliere questi tesori portandoli da Boulogne a Gand. Gerardo entrò così in relazione con la comunità di SaintWandrille. Nella stessa epoca, si dice, un certo Torf il Ricco era solito cacciare in una foresta in cui si trovava anche l'abbazia di SaintWandrille. Un cervo che egli stava inseguendo si rifugiò presso un altare della basilica in rovina. 'l'od, commosso da questo prodigio, decise di restaurare l'abbazia e di richiamare i monaci.

Secondo alcuni testi, Gerardo si sarebbe recato a Rouen presso Riccardo di Normandia intorno al 955, all'epoca in cui Arnolfo di Fiandra guidava una spedizione verso il sud. Ma non riuscì a convincere il duca di Normandia, e fu il suo discepolo Menardo, proveniente da un'importante famiglia della Lorena, a restaurare SaintWandrille nel 960. Vi riuscì così bene che il duca Riccardo Ti gli chiese di restaurare anche MontSaintMichel. Quanto a Gerardo, egli ritornò a Brogne portando un'insigne reliquia, poiché si trattava del cranio di S. Vandregisilo, attualmente conservato nell'abbazia di Marcdsous, presso Dinant.

La riforma di Gerardo
Non è possibile confrontare la riforma di Gerardo con quella di Cluny, sua contemporanea. Certamente, Gerardo é desideroso di osservare la regola benedettina e sacrifica le proprie ricchezze alla povertà monastica. Quando rifiuta l'oro e l'argento che gli promette il conte Arnolfo, egli risponde: "Abbiamo lasciato i beni che ci apparienevano, come potremmo accettare i beni degli altri? I monaci che su questa terra cercano a proprietà provano, con ciò, di non essere veri monaci. Se essi si attaccano al denaro sono solo lei lebbrosi. Accatastare ricchezze, cos'altro mesto per dei monaci se non una lebbra dell'Anima?". Ma Gerardo non sa immaginare un monastero senza beni fondiari, e tutti i suoi sforzi di restaurazione hanno per obiettivo il recupero delle terre abbandonate ai laici. Più restauratore che riformatore, vuole tornare alla situazione antecedente e ottenere delle restituzioni. Fa innalzare alcune costruzioni, vi pone reliquie, chiede ai monaci di aprire officine per gli amanuensi e di edificare delle biblioteche. Gerardo è un monaco di stampo carolingio: non riesce a immaginare un'abbazia indipendente dal potere temporale.

L'esenzione, che Cluny cercherà di ottenere, gli è totalmente estranea. Quando i principi, in particolare il conte di Fiandra, sono ben disposti alla riforma, occorre evidentemente collaborare con loro. Gerardo, per la sua origine sociale, si sente molto vicino al potere laicoaristocratico. D'altra parte, come restauratore vuole il ritorno alla regola di S. Benedetto; non ama i monasteri che alcuni canonici occupano non obbedendo a nient'altro che alla propria fantasia. La regola, nella sua perfezione e nella sua precisione, dev'essere seguita da tutti, dall'abate e dai monaci. Chiamato a dirigere numerose abbazie, Gerardo avrebbe potuto avere l'idea di costituire una sorta di famiglia di cui Brogne fosse il capo, ma anche qui si distingue dai Cluniacensi. A suo avviso ogni abbazia, sotto la protezione di un conte o di un duca, deve avere una certa autonomia.

Quanto alla spiritualità di Gerardo, è difficile farsene un'idea. I suoi biografi lo presentano come un devoto dell'eucaristia: nel corso della messa, che officia ogni giorno — fatto che all'epoca doveva essere eccezionale — si verificano alcuni miracoli, come la guarigione del conte Arnolfo o quella d'un vecchio cieco che si è lavato il volto con l'acqua che Gerardo si era fatto versare sulle mani durante le abluzioni liturgiche. Infine, come non ricordare la sua devozione per le reliquie? Al pari dei suoi contemporanei, Gerardo è alla ricerca di reliquie, siano esse quelle di S. Eugenio, di S. Vandregisilo o dei santi Innocenti che trasportò dalla chiesa di SalleslèsChimay. Egli ha bisogno di proteggersi, ma anche di avere un contatto diretto con i fondatori delle chiese. Se Eugenio è il santo patrono di Brogne, è per il fatto che è stato amico di Dionigi, secondo la tradizione discepolo di S. Paolo e inoltre martire.

La morte di Gerardo e il suo culto
Al termine della sua vita, Gerardo si sarebbe recato a Roma. Beneficiato da san Pietro di una visione in giovane età, avrebbe voluto così ringraziare il successore di Pietro e avrebbe inoltre ottenuto un privilegio da papa Stefano VIII. Alcune recenti ricerche hanno comprovato che tale atto è un falso fabbricato a Brogne a metà dell'XI secolo; d'altra parte Gerardo avrebbe potuto fare comunque un pellegrinaggio a Roma. Durante il viaggio si verificò un miracolo, poiché egli protesse il carro che stava per rotolare in un precipizio fra le Alpi con le pietre in porfido destinate ad abbellire la chiesa di Brogne. Gerardo mori il 3 ottobre 959. Filiberto, cappellano di Ottone I, gli successe in qualità di abate. Più d'un secolo dopo, un monaco di S. Ghislano scrisse una prima Vita su richiesta dell'abate di Brogne. Occorre attendere il marzo del 1131 perché papa Innocenzo II, che si trovava a Liegi, canonizzi Gerardo; cosa che venne ratificata dal concilio di Reims nell'ottobre del 1131. Le reliquie dell'abate furono trasportate in una cassa e vi rimasero sino al XVII secolo.

Nel 1617 fu adibita una nuova cassa e creata una confraternita in ordine di San Pietro e San Gerardo. L'abate di Brogne è venerato nelle abbazie da lui riformate, in particolare a S. Bavone di Gand, ma anche a Waulsort, che è stata riformata da vescovi lotaringi.

PRATICA. Per Dio nulla è impossibile, impariamo ad ammirare il Signore e a credere in lui in ogni momento della nostra vita

PREGHIERA. Oh Signore aiutaci nella preghiera e fa che il nostro Santo Gerardo interceda per noi.

Oggi è il 3 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Lipari, i vecchi stabilimenti della pomice


domenica 2 ottobre 2022

Vulcano, "Fucina di Efesto" indica vie di rilancio. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 2 ottobre 2022

Auguri di...

Buon Compleanno a Benedetto De Mariano, Milena Grano, Ramona Biviano, Angelo Mirabito, Alina Maslowski, Erika Varro, Miriam Ziino, Rosanna Giovenco

Il poeta liparese Cortese ospite della conferenza che festeggia l'anniversario della Repubblica di Cipro

L’Associazione dei Ciprioti in Italia (NIMA) e il Circolo Culturale Greco Cipriota ad Atene (E.P.O.K) martedì 4 ottobre 2022, alla Sala Conferenze dell'UnitelmaSapienza a Roma, piazza Sassari, 4, presentano una importante giornata di studio: "ll Mediterraneo, mare di Pace e Cultura - Cipro tra le civiltà del Mediterraneo" per festeggiare l'anniversario della Repubblica di Cipro. 
Alla prestigiosa conferenza è stato invitato dalla poetessa cipriota Alexandra Zamba' il poeta di Lipari Davide Cortese, che leggerà dei suoi testi. 
L' evento è aperto al pubblico e i partecipanti potranno avere un attestato di partecipazione 
Le due Associazioni promotrici dell'evento collaborano per promuovere l’identità europea. Il loro obiettivo è il dialogo interculturale, che getta un ponte tra le popolazioni mediterranee e gli stati europei, evidenziando l’importanza del Mediterraneo Orientale e il ruolo primario che Cipro riveste in questo contesto.

Trasporti marittimi verso le isole minori: dalla Regione "proroghe tecniche"

La Regione siciliana ha prorogato i contratti con Caronte&Tourist e Liberty Lines, le compagnie di navigazione che gestiscono, in concessione, attraverso navi ed aliscafi, i servizi integrativi di trasporto marittimo con le isole minori. 
Si tratta dei contratti scaduti nel 2020 e prolungati, sino all’altro ieri, a causa dell’emergenza Covid. 
In favore di Liberty Lines è stata decretata una “proroga tecnica” dei collegamenti in aliscafo, sino al prossimo 31 dicembre. 
Questo in attesa dell’aggiudicazione definitiva del nuovo bando, alla quale ha partecipato solo la società trapanese, e la stipula dei nuovi contratto di servizio per i quali la Regione attende il completamento delle previste verifiche antimafia da parte delle competenti autorità. 
 Diversa la situazione per quanto concerne Caronte&Tourist isole minori che, a proposito del nuovo bando, inerente i servizi regionali integrativi di trasporto, a mezzo nave, di passeggeri, veicoli e merci,ha presentato offerte solo per i lotti Eolie, Egadi e Pelagie, non partecipando ai lotti di Ustica e Pantelleria. 
A Palermo, dopo l’apertura delle buste, la Regione ha ritenuto “non ammissibili le offerte tecniche” presentate dalla società. Secondo la commissione di gara “non hanno conseguito il punteggio minimo richiesto dal bando”. 
Stante questa situazione, la Regione ha decretato una “proroga tecnica” che resterà in vigore fino al 28 febbraio del 2023, riservandosi la possibilità di rescindere anticipatamente il contratto, in caso di affidamento dei servizi dovuto all’espletamento delle nuove procedure di gara aperte.

E' deceduto Alberto Alleruzzo

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Ai figli e ai familiari tutti le condoglianze 
della famiglia Sarpi e di Eolienews

Fiamme in località Collo di Pirrera. Tempestivo intervento di vigile del fuoco e forestale

Ancora fiamme a Lipari. 

Un incendio, di probabile natura dolosa, si è sviluppato stamane, intorno alle undici, in località Collo a Pirrrera. 

Il tempestivo intervento, in sinergia, di vigili del fuoco e forestale ha impedito che le fiamme, sosapinte dal vento, potessero risalire verso il centro abitato della piccola frazione collinare. 

L'intervento, unitamente alle operazioni di bonifica, si è concluso dopo circa due ore. 

Nell'area interessata, circa 2.000 metri quadri, sono andate in fumo, macchia mediterranea e sterpaglie

Arti marziali. Concluso l'evento "#BeActive". Nelle Eolie l'Accademia Karate lo ha tenuto a Malfa e Lipari

Comunicato
Si è concluso il 30 Settembre l'evento "#BeActive" organizzato dal Ministero dello Sport all'interno della settimana Europea della Sport. 
La nostra Accademia di Karate ha partecipato attivamente, permettendo a tutti di praticare gratuitamente un pò di sano sport e conoscere il mondo delle Arti Marziali. 
L'evento ci ha visti protagonisti in piazza a Malfa il 24 Settembre e a Lipari, presso il Palasport, nei giorni 28 e 30 Settembre, oltre alle lezioni gratuite erogate per tutto il mese di Settembre dal nostro staff. 
Agli eventi hanno partecipato circa 60 tra bambini, ragazzi e adulti! 
Da Ottobre saranno avviati i corsi curriculari per la stagione 2022/2023 che quest'anno prevedono 3 classi: Bambini, Ragazzi e Adulti, al fine di creare gruppi omogenei e garantire un'adeguata preparazione a tutti gli atleti che si approcciano al mondo dell'agonismo sportivo. 
Il presidente 
M° Bartolo PROFILIO 
Insegnante qualificato della Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali Educatore Sportivo Scolastico

Le Eolie nelle stampe d'epoca (94°puntata): L'antico cratere visto dal mare (Stromboli)

Accadde alle Eolie. Ottobre 1964: Candidati alle comunali a Malfa e Leni

Associazione Misericordia resta senza sede, nonostante l'attività sul territorio

Riceviamo da Bartolo Beninati e pubblichiamo: 
Ancora oggi dopo 3 anni l' Associazione Misericordia si trova senza una sede pur essendo sempre presenti in prima linea (pandemia,alluvione Stromboli, esercitazione evacuazione isola di Vulcano) 
Non avendo una sede per essere accreditati non possiamo avere un'ambulanza per i trasporti secondari e tante altre cose.
Ancora oggi mi sento dire dall'Amministrazione che non ci dà una sede "perchè il comune è allo sfascio totale ma devono iniziare i lavori nell immobile dell'ex posta a Quattropani per poi fare attivita del 3 settore".
Ma stiamo scherzando Sindaco !! Invece le altre associazioni hnno delle sede proprie vedi Enpa,lega navale,ecc.

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: La gelateria

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 2 ottobre 2022

Bed and Breakfast a Lipari cerca addetto/a alle pulizie delle camere per settembre e ottobre (anche part time).
Chi fosse interessato/a potrà contattare i seguenti numeri: 3285504056 – 0909880035

Accadde oggi, il 2 ottobre: In Italia di celebra per la prima volta la Festa dei nonni (2005); Josè Maria Escrivà fonda l'Opus Dei

Santo del giorno: Santi Angeli Custodi

È certo che agli Angeli è affidata la custodia degli uomini. Ecco quanto si legge nell'Esodo : « Ecco io manderò il mio Angelo, il quale ti vada innanzi e ti custodisca nel viaggio, e ti introduca nel paese che ti ho preparato. Onoralo, ed ascolta la sua parola, guardati dal disprezzarlo; poichè egli non ti perdonerà se farai male, essendo in lui il mio nome. Che se tu ascolterai la sua voce e farai tutto quello che io ti dico, io sarò nemico dei tuoi nemici, perseguiterò quelli che ti perseguitano ». 
Nel Vangelo: « Badate di non disprezzare uno di questi pargoli; perché io vi dico che gli Angeli loro, nei cieli, vedono continuamente il volto del Padre mio che è nei cieli ». 
La Chiesa, fedele interprete della parola di Dio, istituì l'odierna festa in onore degli Angeli Custodi, per eccitare i fedeli ad onorarli in modo particolare. Ed a ragione, perchè essi sono le nostre guide invisibili, che ci stanno continuamente ai fianchi nel pericoloso viaggio della vita, per difenderci da tuffi i pericoli dell'anima e del corpo. Che degnazione, e che amore! La Divina Maestà manda i suoi Angeli, cioè i suoi ministri, li manda a noi che siamo misere creature, affinché ci difendano dal male e ci conservino nel bene. E il nostro Angelo Custode ci libera dai pericoli e da ogni male; impedisce ai demoni di nuocerci e ci conserva nel bene; inoltre eccita in noi pensieri santi e sante ispirazioni, infine prende le nostre preghiere ed opere buone e le presenta a Dio. 
A questo riguardo è commovente la storia di Tobia. 

L'Arcangelo Raffaele, in forma di uomo, accompagnò il giovane Tobia nel lungo e pericoloso viaggio che fece a Rages; gli fece evitare cattivi incontri, gli procurò una santa consorte ed infine salvo e ricco di beni lo ricondusse al suo amato padre, al quale inoltre restituì la vista. 
Simili uffici di pietà e simile assistenza esercitano continuamente gli Angeli Custodi verso di noi. Conclude perciò S. Bernardo: « In qualunque circostanza, in qualunque luogo porta rispetto al tuo Angelo; non osare fare alla sua presenza ciò che non oseresti fare se io ti vedessi; poi in ogni tentazione, tribolazione, angustia, invoca l'Angelo tuo Custode, dicendogli: Salvami perchè perisco ». 

PRATICA — Recitare ogni sera l'Angelo di Dio. 

PREGHIERA. O Dio, che con ineffabile provvidenza ti degni di inviare i tuoi santi Angeli alla nostra custodia, fa' che siamo sempre da loro protetti e possiamo un giorno vederli in cielo.

Scuola di Lipari centro. La dirigente Fanti: "Ora basta. Il parco ed il campetto saranno chiusi"

Nell'estate del 2017 abbiamo costruito ed inaugurato il PARCO GIOCHI nel cortile retrostante la Scuola di Lipari centro.
La nostra intenzione era quella di regalare un parco per i bambini della Scuola aperto a tutti.
Successivamente abbiamo realizzato il campetto da basket all'aperto, anche questo aperto a tutti ed utilizzato dai maestri di pallacanestro.

Nel corso di questi anni tutti i bambini e ragazzi di Lipari hanno usato con gioia e rispetto le nostre strutture.
Nel corso di questi anni abbiamo ANCHE subìto molti atti vandalici - di notte e di giorno. Abbiamo sporto denuncia ai Carabinieri.
Abbiamo chiesto al Comune di chiudere i cancelli di notte condividendo le chiavi dei lucchetti con le Associazioni che usano il Palazzetto.

Purtroppo la notte i cancelli rimangono sempre aperti.
Ed il risultato è ciò che si vede nel video: vandalismo puro. Scassinare una grata, lasciare spazzatura, sporcare rovinare, distruggere.

I nostri collaboratori scolastici passano le mattinate a ripulire il tappeto sintetico di escrementi di cani, bottiglie, resti di cibo, mozziconi di sigarette ed altro.

Lunedì 3 ottobre riapre la Scuola per i nostri 400 bambini. E' in questo degrado che dovremmo accoglierli ???

ORA BASTA. IL PARCO ED IL CAMPETTO SARANNO CHIUSI.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti

Oggi è il 2 Ottobre. Buongiorno, buona domenica e buona Festa dei nonni con questa cartolina dalle Eolie

Marina Corta e il Castello di Lipari





sabato 1 ottobre 2022

Malfa: Approvato il Regolamento edilizio. Molteplici le novità per i cittadini

COMUNICATO

E' approvato con emendamento del Consiglio Comunale il nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Malfa, basato sul Regolamento Tipo Edilizio Unico redatto dalla Regione Siciliana (D.A. 531 del 20 maggio 2022).


Il nuovo regolamento, prodotto dall'Ufficio Tecnico Comunale diretto dall'Ing. Bartolo Profilio, è stato frutto di una profonda concertazione con la Giunta Municipale ed il Consiglio Comunale.

Dalla proficua collaborazione di tutte le parti politiche e tecniche è stato prodotto un regolamento che, seppur basato su quello regionale e inquadrato per taluni punti sotto normative di carattere sovraordinato, è stato fatto aderire alla realtà territoriale di applicazione.

Molteplici le novità per i cittadini, che avranno la possibilità - previa acquisizione del parere della competente Soprintendenza - di sfruttare le verande (in funzione del 20% della superficie abitabile già disponibile), posizionare i pannelli fotovoltaici sulle tettoie, apporre adeguati infissi a taglio termico purché rivestiti in legno o ad effetto legno, realizzare piscine di ridotte dimensioni.

Importanti novità per le attività commerciali e produttive che avranno la possibilità di utilizzare gli spazi esterni mediante i Dehors di estensione massima di 50mq (in funzione della superficie lorda del locale), proporre cambi d'uso per attività commerciali con altezza minima di 270cm, realizzare magazzini interrati fuori dal Centro Storico per potenziare i servizi produttivi.

Importantissima inoltre, al fine di recuperare il patrimonio edilizio esistente, la possibilità di utilizzare il bonus volumetrico ai fini della riqualificazione igienico-sanitaria: per le abitazioni sono previsti 30mc netti, mentre per le attività produttive il bonus può arrivare fino a 60mc se i locali vengono interrati completamente per tre lati.

Il Regolamento Regionale di base prevede, tra le altre cose, importantissime disposizioni per il recupero delle acque piovane e la razionalizzazione dei consumi idrici ed energetici. Ad esempio diventa obbligatorio realizzare la cisterna di raccolta acque piovane in presenza di spazi verdi di dimensioni pari o superiori ad 80 metri quadrati. La regolamentazione dei consumi idrici - in un percorso già avviato con la L.R. 3/2022 - diventa di primaria importanza in Sicilia, specie in un territorio come quello del Comune di Malfa.

Si spera che tali novità possano essere concertate dall'Ente di tutela paesaggistica, al fine dell'applicazione uniforme rispetto il resto dell'intero territorio siciliano e nazionale.

E' un primo, importantissimo, passo che condurrà l'Amministrazione all'approvazione - si spera entro 12-18 mesi - del Piano Urbanistico Generale, che porterà ulteriori importanti novità per tutti i cittadini e le attività produttive e del terzo settore, con particolare riguardo alla possibilità di nuovi insediamenti abitativi per le giovani coppie.

Al seguente link è possibile visualizzare il nuovo Regolamento Edilizio anche in comparazione rispetto a quello regionale e con le modifiche introdotte dagli organi comunali: https://www.comune.malfa.me.it/documenti/atti-normativi-e-regolamenti/regolamenti/iii-settore-urbanistica-ed-edilizia-privata/regolamento-edilizio-del-30-09-2022/

Il Sindaco, Dott.ssa Clara RAMETTA

Via libera al Regolamento edilizio unico. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 1°ottobre 2022

 

Calcio: Per il Lipari pesante scoppola sul campo dell'Aquila Bafia

Che fosse una trasferta difficile era acclarato, che si tornasse a Lipari con un fardello così pesante, decisamente meno. 

Va male la prima trasferta stagionale del Lipari piegato per ben tre a zero sul campo dell'Aquila Bafia e questo, nonostante, i padroni di casa abbiano disputato il secondo tempo in dieci uomini.

Siamo ancora all'inizio del campionato e la formazione di Riganò ha tutte le qualità e caratteristiche per rialzarsi e disputare un torneo da protagonista: l'importante è fare tesoro anche di una sconfitta così dura. 

Pilota del porto di Lipari: Passaggio di consegne tra i comandanti Magazzù e Saltalamacchia

Da oggi 1° ottobre il comandante Andrea Magazzù va meritatamente in pensione, dopo, tra l'altro, ben 23 anni di pilotaggio. Gli subentra il bravo Gaetano Saltalamacchia.

Ad Andrea, al quale va il ringraziamento della collettività per il prezioso lavoro svolto, le nostre felicitazioni per l'importante e meritato traguardo raggiunto.

A Gaetano, che raccoglie un'eredità non facile, ma che ha tutte le caratteristiche professionali ed umane per ben figurare, un grande in bocca al lupo.

Le Eolie nelle stampe d'epoca (93° puntata): La fossa sullo Stromboli

 

Barcellona - Milazzo - Eolie. Operazione Dinastia: chieste dure condanne. Mafia di Barcellona, i pm chiedono 400 anni di carcere

 (da gazzettadelsud.it) Chieste dure condanne per gli ultimi eredi della “Dinastia” mafiosa che avrebbero operato prevalentemente nel traffico di sostanze stupefacenti. I magistrati della Procura distrettuale antimafia, Francesco Massara e Fabrizio Monaco, hanno richiesto ieri al termine della requisitoria nel processo scaturito dall'operazione antimafia Dinastia portata a termine all'alba del 28 febbraio 2020 dai carabinieri del Ros e delle Compagnie di Barcellona e Milazzo ed estesa anche a Terme Vigliatore e alle isole Eolie, la condanna per diciannove dei venti imputati che hanno scelto, nella fase dell'udienza preliminare, di essere processati con il giudizio ordinario davanti ai giudici del Tribunale di Barcellona. Solo una la richiesta di non doversi procedere: è quella nei confronti dell'unica donna imputata perché nel frattempo il reato contestato si sarebbe prescritto.

La richiesta di pena più elevata formulata dai magistrati della Dda è stata quella nei confronti di Francesco Duilio Doddo, 57 anni, per il quale per il quale sono stati invocati 30 anni di reclusione; è di 18 anni di reclusione invece la richiesta per Francesco Turiano, 36 anni; di 17 anni la condanna chiesta per Edmond Ndoj, 41 anni; 16 anni richiesti poi per Marco Formica, 32 anni; di 16 anni di reclusione l’istanza per Filippo Torre, 55 anni, inteso “u Cinisi”; 15 anni di reclusione chiesti per Simone Mirabito, 30 anni; 15 anni anche per Luciano Fugazzotto, 57 anni; 13 anni di reclusione per Tindaro Giardina, 34 anni, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia; la richiesta di 13 anni di reclusione ha riguardato invece Alessio Catalfamo, 35 anni,  all'epoca dell'arresto residente in Gran Bretagna; 12 anni chiesti per Giuseppe Torre, 26 anni.

Mafia di Barcellona, i pm chiedono 400 anni di carcere

Sono quasi 400 anni di carcere per 39 imputati. Con pene che vanno dai 20 anni per i “capi” ai 2 anni per gli imprenditori che hanno negato di aver pagano il pizzo, e sono accusati di favoreggiamento. È stato il giorno dell’accusa all’udienza preliminare sull’ultima maxi operazione antimafia contro Cosa nostra barcellonese della Procura di Messina. In aula, davanti al gup Simona Finocchiaro, sono stati trattati i 39 giudizi abbreviati rispetto ai 67 indagati iniziali.
A formulare le richieste di pena il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e i sostituti della Dda Fabrizio Monaco e Antonella Fradà, che hanno sollecitato pene per 396 anni di carcere rispetto ai 39 imputati. Vent’anni, considerando lo sconto di pena previsto per il rito abbreviato, i tre pm hanno richiesto per i due “capi” riconosciuti, ovvero Carmelo Vito Foti e Mariano Foti. Secondo l’accusa Carmelo Vito Foti e Mariano Foti una volta usciti dal carcere avrebbero assunto il controllo di buona parte delle attività della organizzazione, e avrebbero concordato una “gestione collettiva” delle estorsioni con un ritorno alla cassa comune da prelevare nelle festività di Pasqua, Natale e Ferragosto.
Ieri mattina a Palazzo Piacentini dopo l’intervento dell’accusa sono iniziati quelli dei legali di parte civile, e sempre ieri sono state portate a termine le prime arringhe difensive. La prossima udienza è già fissata per il 28 ottobre, con un calendario che va fino a dicembre.
Al centro dell’udienza preliminare i risultati dell’operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina lo scorso febbraio che aveva portato a 86 arresti per - a vario titolo -, associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Il dettaglio delle richieste

L’udienza preliminare si era aperta nelle scorse settimane per 67 indagati: in 22 sono stati già rinviati a giudizio, altri 3 hanno scelto di patteggiare, mentre 39 stanno procedendo con l’abbreviato.
Ecco il dettaglio delle pene richieste ieri dai magistrati della Dda per i 39 imputati dei giudizi abbreviati (è previsto lo “sconto” di un terzo della pena per la scelta del rito): Enrico Albergo, 3 anni e 10 mesi; Andrea Alesci, 12 anni; Santo Antonino Alesci Lo Presti, 12 anni; Stefano Bartuccio, 3 anni e 10 mesi; Jordan Brunini, 11 anni e 8 mesi; Gianluca Campo, 13 anni e 4 mesi; Davide Canevari, 3 anni e 10 mesi; Angela Chiofalo, 8 anni; Bartolo Costantino, 9 anni e 4 mesi; Antonino Crea, 13 anni; Roberto De Luca, 2 anni; Tindaro Angelo De Pasquale, 4 anni e 10mila euro di multa; Felice De Pasquale, 4 anni e 10mila euro di multa; Carmine De Natale, 16 anni; Antonino Falcone, 16 anni; Carmelo Vito Foti, 20 anni; Salvatore Francesco Foti, 12 anni; Mariano Foti, 20 anni; Salvatore Gatto, 18 anni; Giusy Giardina, 8 anni; Pietro Guerrera, 3 anni e 10 mesi; Filippo Iannello, 15 anni; Carmelo Imbesi, 2 anni e 6 mesi; Giovanni Imbesi, 11 anni e 8 mesi; Maurizio La Spada, 4 anni e 30mila euro di multa; Daniele Rosario Mantineo, 4 anni e 30mila euro di multa; Enrico Mara, 11 anni e 8 mesi; Antonino Mazzeo, 6 anni e 8 mesi; Steven Meo, 8 anni; Roberto Merlino, 12 anni; Antonio Raoul Milici, 11 anni e 8 mesi; Agostino Milone, 13 anni e 4 mesi; Natale Morasca, 5 anni e 6 mesi; Giampiero Munafò, 12 anni; Giacomo Maurizio Sottile, 17 anni e 8 mesi; Filippo Torre, 14 anni; Salvatore Torre, 8 anni; Antonino Salvatore Triolo, 8 anni.

Accadde alle Eolie, il 1° ottobre 2021: Vulcano, protezione civile dispone il passaggio al livello di allerta "giallo"

Auguri di...

Buon Compleanno a Gabriella Foti, Greta Rizzo, Sandra Tonolotto La Greca, Lucia Zaia, Isabella China, Emanuela Lorizio, Luana Spanò