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mercoledì 12 ottobre 2022

Auguri di...

Buon Compleanno a Antonio La Greca, Bruno Cirotti, Arianna Martello, Nunzio Formica, Rosa Famularo, Florina Gheata


Dodici ottobre 2021. Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

Le congratulazioni del "Conti" per la laurea di Alessia La Torre

L'Istituto Superiore "Conti" partecipa, con orgogliosa gioia, al brillante traguardo raggiunto da Alessia La Torre, neo dottoressa in Lettere Moderne, ex allieva del nostro Liceo Scientifico e figlia del signor Angelo La Torre, prezioso collaboratore scolastico del nostro Istituto

Stromboli: La "voce" del vulcano. Video di Stromboliphotograper

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano. Accogliere

Santo del giorno: Beato Carlo Acutis

 

Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.

Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.

La sua esistenza si svolgeva come quella di tutti i ragazzi della sua età, ma sempre caratterizzata dalla sua voglia di aiutare gli altri e dalla sua gioia, diceva infatti “La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’alto. Basta un semplice movimento degli occhi”. La sua fede fu talmente coinvolgente da spingere il collaboratore domestico di casa, un bramino induista, a convertirsi al cristianesimo, colpito proprio da “la sua profonda fede, la sua carità e la sua purezza”.

Carlo era anche bravo in informatica tantoche è stato proclamato patrono del web, e così dopo aver assistito ad un incontro di presentazione del Piccolo Catechismo eucaristico decise di dare vita ad una mostra sui miracoli eucaristici, per testimoniare la vera presenza di Gesù nell'ostia. Dopo tre anni di ricerche in giro per l'Europa con in genitori la mostra era pronta e talmente ben fatta da essere richiesta dalle diocesi di tutto il mondo.

Il sogno di Carlo era di farsi sacerdote, ma purtroppo all'età di 15 anni fu stroncato da una leucemia fulminante, e dopo aver dedicato la sua vita “al suo amico Gesù” torna alla casa del Padre il 12 ottobre 2006. Venne sepolto ad Assisi e successivamente dal cimitero viene traslato nel Santuario della Spogliazione: attraverso una speciale procedura di imbalsamazione viene esposto alla visita dei pellegrini.

Dichiarato venerabile nel 2008 è stato beatificato il 10 ottobre 2020 dopo averne accertato almeno un miracolo, ovvero la guarigione di un ragazzo brasiliano avvenuta dopo averne toccato le reliquie.

La madre: «Vi racconto il suo miracolo»

Intervista realizzata da Stefano Lorenzetto alla madre di Carlo, Antonia Salzano, e pubblicata dal Corriere

Intercede. Salva. Guarisce. Converte. Appare. I devoti di quello che già viene chiamato il patrono di Internet, almeno 1 milione nei cinque continenti, vedono la sua presenza ovunque. L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta, i cani Poldo, Stellina e Chiara, i gatti Bambi e Cleopatra. Non le pare eccessivo che associno l’Assunzione alla morte di una bestiola? Sorride indulgente Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, stroncato a 15 anni da una leucemia fulminante nel breve volgere di 72 ore.

Prima che ci lasciasse, gli dissi: se in cielo troverai i nostri amici a quattro zampe, compari con Billy, il cane della mia infanzia. Lui non lo conosceva. Un giorno zia Gioia, ignara del nostro accordo, mi telefonò: “Stanotte in sogno ho visto Carlo. Teneva fra le braccia Billy”.

Ma sono ben altri i segni per cui lo studente milanese, già venerabile dal 2018, verrà proclamato beato dalla Chiesa il 10 ottobre ad Assisi, ultima tappa prima di diventare santo. Quando il 23 gennaio 2019 si eseguì la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del giovanissimo servo di Dio, la sua salma fu trovata intatta.

Io stavo lì, mio marito non volle vedere. Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo. Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo.

La vita di Carlo durò solo 5.641 giorni.

In realtà 5.640. Entrò in coma alle 14 dell’11 ottobre 2006, con il sorriso sulle labbra. Credevamo che si fosse addormentato. Alle 17 fu dichiarata la morte cerebrale, la mattina del 12 quella legale. Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarò esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi.

Quand’ stato prelevato?

Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale.

In che modo Carlo scoprì la fede?

Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non che la domenica andasse a messa.

Allora come spiega questa religiosità?

Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Per me fu una “Dio-incidenza”. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede. Mi riavvicinai grazie a padre Ilio Carrai, il padre Pio di Bologna, altrimenti mi sarei sentita screditata nella mia autorità genitoriale. un percorso che dura tuttora. Spero almeno di finire in purgatorio.

Carlo fu precoce solo nella preghiera?

In tutto. Era un mostro di bravura. A 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”. A 9 scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico.

Non era troppo piccolo per usare il pc?

I promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti. Sognava di adoperare il pc e il web per diffondere il Vangelo. Papa Francesco nella Christus vivit cita Carlo come esempio per i giovani. “Sapeva molto bene”, spiega, “che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati”, ma lui ha saputo uscirne “per comunicare valori e bellezza”. Il suo sguardo spaziava ben oltre Internet. Alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave, dove prestava servizio come volontario. La sera partiva da casa con recipienti pieni di cibo e bevande calde. Li portava ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali con i risparmi delle sue mance comprava anche i sacchi a pelo. Lo accompagnava il nostro cameriere Rajesh Mohur, un bramino della casta sacerdotale indù, che si convertì al cattolicesimo vedendo come Carlo aiutava i diseredati.

Avrebbe mai detto che un giorno sarebbe salito all’onore degli altari?

Ero certa che fosse santo già in vita. Fece guarire una signora da un tumore, supplicando la Madonna di Pompei.

Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa?

No, solo uno dei tanti che nemmeno sono entrati nel processo di canonizzazione. Quello che lo far proclamare beato accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenrio invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominci a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli individui sani, senza che i chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.

Suo figlio come si ammalò?

Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso. Chiamai il professor Vittorio Carnelli, che era stato il suo pediatra. Ci consigli l’immediato ricovero nella clinica De Marchi. E l avemmo la diagnosi infausta: leucemia mieloide acuta M3. Carlo ne fu informato dagli ematologi. Reagì con dolcezza e commentò: “Il Signore mi ha dato una bella sveglia”. Fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Appena giuntovi, scosse la testa: “Da qui non esco vivo”.

Lei invocò un miracolo per suo figlio?

Sì, da Gesù, dalla Madonna e dal venerabile fra Cecilio Maria, al secolo Pietro Cortinovis, il cappuccino fondatore dell’Opera San Francesco per i poveri di Milano. Ma i piani di Dio erano altri. Quelli che avevo proposto a Carlo prima che spirasse: chiedi al Signore di manifestarci un segno della sua presenza.

E suo figlio che cosa le rispose?

“Non preoccuparti, mamma. Ti darò molti segni”. Nove giorni dopo la sua morte, a Tixtla, in Messico, un’ostia si arrossì di sangue. Una commissione composta anche da scienziati non credenti accertò che era del gruppo AB, lo stesso presente nella Sindone e nel miracolo di Lanciano, e che si trattava di cellule del cuore. A distanza di quattro anni, negli strati sottostanti alla coagulazione restava ancora presente del sangue fresco.

Suo figlio aveva allestito Segni, una mostra sui miracoli eucaristici.

Sì, sta girando tutti i santuari del mondo. Negli Stati Uniti l’hanno ospitata 10.000 parrocchie. Sono eventi soprannaturali come quello accaduto il 12 ottobre 2008, nel secondo anniversario della sua morte, a Soklka, in Polonia. Un’ostia caduta a terra durante la comunione, e conservata in cassaforte, una settimana dopo divenne un pezzo di carne di origine miocardica, gruppo sanguigno AB.

Ha avuto solo questi, di segni?

Anche altri. Carlo mi predisse che sarei diventata di nuovo madre, benché stessi per compiere 40 anni. E nel 2010, quando gi ne avevo 43, diedi alla luce due gemelli, Michele e Francesca.

Perché fu sepolto ad Assisi?

Abbiamo una casa in Umbria. Un cartello avvertiva che c’erano in vendita nuovi loculi nel cimitero comunale. Chiesi a Carlo che cosa ne pensasse. “Sarei felicissimo di finire qua”, rispose. Il suo corpo intatto stato poi traslato nel santuario della Spogliazione, dove ora i fedeli potranno venerarlo per sempre.

Che cosa le manca di più di suo figlio?

L’allegria. Appena morì, ricordo d’aver pensato: e ora chi mi far ridere? e chi mi aiuterò con il computer? Mi restano i suoi pensieri, detti e scritti: “Non io, ma Dio!”. “Da qualunque punto di vista la si guardi, la vita sempre fantastica”. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

L’ultimo rende bene l’idea dei social.

Così, gli uomini d’oggi sono ripiegati su sè stessi. La loro felicità fatta solo di like. Ma Carlo l’influencer di Dio.

Non vorrebbe che fosse ancora qui con lei, anziché avere un santo in cielo?

Ho fatto mia l’invocazione di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. I figli non ci appartengono, ci sono affidati. Sento Carlo più presente di quando era in vita. Vedo il bene che fa. Mi basta.

Oggi è il 12 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli

martedì 11 ottobre 2022

Lipari, tesori marini per 300 ragazzi. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2022

Stromboli: Scenario immutato. Flussi lavici a quota 400. Ancora piccoli crolli e spattering dal cratere nord

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dalle osservazioni su terreno effettuate da personale INGV in tarda mattinata, risulta che lo scenario eruttivo descritto nel precedente comunicato rimane pressoché invariato. 

Difatti i flussi lavici continuano ad essere poco alimentati e i fronti non sono avanzati rispetto all’ultimo comunicato. Continuano ad osservarsi frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che arrivano velocemente in mare. Infine persiste l’attività di spattering al cratere di N.

Dal punto di vista sismico, nel corso della giornata di oggi l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato modeste fluttuazioni, attestandosi quasi sempre e fino allo stato attuale nel livello medio-basso.

I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola non mostrano variazioni significative


Abusi a Vulcano, 10 denunce. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2022

Mancata bonifica discarica di Lami. Giorgianni e Ficarra assolti perchè il fatto non sussiste

Con sentenza odierna del Tribunale di Barcellona PG, Ufficio indagini preliminari, l'ex sindaco Marco Giorgianni ed il dirigente Arch. Mirko Ficarra, in merito ai contestati reati per la mancata bonifica della discarica di Lami - Malopasso,  sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.
Sono stati difesi dagli avvocati Antonino Amata e Carlo Autru Ryolo.
La sentenza può essere visualizzata nell'area drive del nostro direttore cliccando su questo link https://drive.google.com/file/d/1DDFg1POa-21NKP0Tyfx4kNQH2fksKc4U/view?usp=sharing

Stromboli, evitare allarmismi. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2022


 

Pomice. filmato del 1936

Agli albori dell'escavazione della pomice a Lipari. Un filmato dell'Istituto Luce che proponiamo ai lettori quale tangibile documento di un'epoca.

Snoopy club al via Scuola Tennis 2022/23

Le Eolie nelle stampe d'epoca (102° puntata): Il canale tra Lipari e Salina visto dalla Pietra del Bagno (Lipari)

Stromboli e la lava sulla Sciara: Lo spettacolare video realizzato con il drone da Local Team

Navigazione nei pressi della Sciara del fuoco. Nota integrativa a quella di ieri del Circomare Lipari

Auguri di...

Buon Compleanno al nostro collaboratore Massimo Bonfante. Auguri anche a Nunzio Raffaele Elvira Ziino, Maria Mirabito, Peppino Costanzo, Sonia Sarpi, Chandu Dhilum, Veronica Raffaele, Kawtar Sabihi, Maryna Malyshka, Livio Ranzino, Robertino China, Giuseppe Greco, Ivana Arena, Annalisa Cincotta


Accadde alle Eolie. Undici ottobre 2012: Beppe Grillo a Lipari


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Esempi ricevuti

Accadde l'11 ottobre: L'equipaggio di Cristoforo Colombo avvista il continente americano (1492); La Nasa lancia la missione spaziale Apollo 7 (1968)


 

Il vice sindaco Merlino porta al Lipari IC gli auguri dell'amministrazione per la nuova stagione

 

” In occasione della partita con la Nuova Rinascita Patti, prima del match, il Vicesindaco di Lipari, ha voluto portare ai ragazzi i saluti dell’Amministrazione e dare un in bocca al lupo. Un grazie a Saverio Merlino per la bella sorpresa che ci ha fatto”. 

Così scrive in una nota il presidente del Lipari IC, Andrea Tesoriero.

Santo del Giorno: San Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli)

«Figlioli... tornando a casa, troverete i bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del papa. Troverete, forse, qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Dite che il papa è con loro...». 

Era una tiepida serata d'autunno e Giovanni XXIII congedava così la gente accorsa in piazza San Pietro per celebrare l'avvio del concilio Vaticano II (1 l ottobre 1962). Quelle parole, intrise di umanità e di poesia, commossero il mondo e furono il miglior preludio della grande assise ecumenica destinata a rinnovare profondamente la chiesa e che fece di Giovanni XXIII, come scrisse Frainois Mauriac, il papa che ha gettato «un ponte sui nove secoli che ci dividono dai cristiani dell'oriente c sui quattro che ci separano dai fratelli dell'occidente». Insomma: il papa del dialogo, delle aperture, delle audaci novità che in pochi anni servirono ad avvicinare la chiesa al mondo moderno. Quando lo elessero, ormai prossimo agli ottant'anni, tutti pensarono che sarebbe stato un papa di transizione, per consentire alla chiesa di riordinare le idee di fronte alle sfide che la società le stava imperiosamente ponendo. Invece il suo pontificato fu sì di breve durata, ma come pochi altri significativo e incidente. 
L'idea di finire lui stesso sul soglio di Pietro non l'aveva neppure sfiorato quando, il 12 ottobre 1958, lasciava Venezia per andare a Roma a eleggere il successore di Pio XII. Era certo che a Venezia, la città del santo papa Pio X di cui si sentiva onorato di continuare l'opera, si sarebbe conclusa la parabola della sua vita. 
La domenica 15 marzo 1953 si era presentato ai veneziani con semplicità, e con stile confidenziale aveva fatto il punto della sua vita: «Desidero parlarvi con la più grande apertura di cuore e con molta franchezza di parola — aveva detto —. Sono state dette e scritte cose che sorpassano di molto i miei meriti. Mi presento umilmente io stesso. Vengo dall'umiltà e fui educato a una povertà contenta e benedetta. Da quando nacqui io non ho mai pensato che a essere prete. Da giovane prete non aspiravo che a diventare curato di campagna nella mia diocesi, ma la Provvidenza ha voluto avviarmi per altre strade prima di giungere qui. Mi trasse dal mio villaggio natio e mi rete percorrere le vie del mondo in Oriente e in Occidente. Fui sempre preoccupato più di ciò che unisce che di quello che separa e suscita contrasti. Non guardate dunque al vostro patriarca come a un uomo politico, a un diplomatico: cercate il sacerdote, il pastore d'anime che esercita tra voi il suo ufficio nel nome di Dio». 
Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, era nato a Sotto il Monte, piccolo paese del bergamasco, il 25 novembre 1881. Alla povertà contenta e benedetta lo ha educato la sua patriarcale famiglia contadina che viveva nella cascina «La Colombera», alternando lavoro e preghiera, sotto la guida saggia dello zio Saverio.
Di indole buona e sensibile, sentì presto il desiderio di consacrare la propria vita a Dio per poter servire meglio gli altri nella carità. Nel seminario di Bergamo iniziò la lunga strada di preparazione al sacerdozio, che si concluse a Roma il 10 agosto 1904. 
Pretino novello, invece che nella desiderata parrocchietta di campagna, fu mandato a fare il segretario del nuovo vescovo di Bergamo, monsignor Radini Tedeschi, al fianco del quale rimase dieci anni, imparando che un uomo di chiesa deve essere soprattutto buono e caritatevole. Una lezione, accompagnata dall'esempio, che non scorderà mai più. Intanto viveva la terribile esperienza della prima guerra mondiale, alla quale partecipò come sergente di sanità e cappellano militare. 
Neppure alla morte del monsignore si aprirono per don Angelo le porte di una canonica. Lo vollero a Roma, all'Opera della propagazione della fede, diretta dal cardinale von Rossum, il quale vide nell'intelligente e saggio prete bergamasco l'uomo giusto da inviare nelle capitali del mondo a intessere rapporti con le chiese e con gli stati. «Dovrete viaggiare, viaggiare molto. Sarete il viaggiatore di Dio», gli disse papa Benedetto XV nell'affidargli l'incarico. 
Consacrato vescovo il 15 marzo 1925, cominciò il suo lungo viaggio che lo porterà in missione come visitatore apostolico in Bulgaria, poi delegato apostolico in Turchia e in Grecia e poi nunzio apostolico a Parigi, ultima tappa prima dell'approdo a Venezia. 
Partendo per la Bulgaria, annotava nel diario (Giornale dell'anima): «La chiesa mi vuole vescovo per mandarmi in Bulgaria, a esercitare un ministero di pace. Forse nella mia vita mi attendono molte tribolazioni. Con l'aiuto del Signore mi sento pronto a tutto». E con l'aiuto del Signore invocato nella preghiera, e con le sue doti di pazienza, di bontà, di tenacia, di rispetto delle posizioni degli altri, ottenne in Bulgaria, dove i rapporti con la chiesa ortodossa non erano dei migliori, ottimi risultati. Come avvenne poi anche in Grecia e in Turchia. 
Il suo spirito ecumenico si formò da quelle parti, sul campo: certi pregiudizi incrostatisi nel tempo cominciarono qua e là a sciogliersi al calore della bontà e della carità di questo insolito rappresentante della chiesa di Roma. Spesso, tra la sorpresa e l'ammirazione dei presenti, gli incontri di monsignor Angelo Roncalli con i vescovi ortodossi si concludevano con un abbraccio, a suggellare un'amicizia che cancellava, nei loro rapporti, secoli di divisioni e di incomprensioni. Fu per questo il primo dignitario della chiesa cattolica a visitare il celebre, e inavvicinabile per i cattolici, monastero del monte Athos in Grecia. E l'ecumenismo sarà un punto forte del suo programma pastorale anche a Venezia, città da sempre considerata ponte tra occidente e oriente. 
Eletto papa, al cardinale Tisserant che gli chiedeva con quale nome volesse essere chiamato, disse: «Mi chiamerò Giovanni, un nome dolce e nello stesso tempo solenne». Il 28 ottobre 1958, l'umile figlio della terra bergamasca, a settantasette anni, cominciava il servizio che la provvidenza gli aveva assegnato; lo svolgerà con il suo stile accattivante di bontà, di umiltà, di comprensione che faranno di lui il «papa buono». Una bontà sempre condita dal buon umore, dall'ottimismo della fede. 
Monsignor Loris Capovilla, segretario personale, racconta: «Don Gelmo, amico da settant'anni, visita papa Giovanni in Vaticano, s'inchina per baciargli i piedi. Il vecchio amico papa lo richiama, guardandolo negli occhi: "Don Gelmo che cosa fai? Siamo pur sempre gli stessi figlioli delle nostre buone mamme". Don Gelmo si giustifica: "Ma voi siete il vicario di Cristo". E papa Giovanni, abbracciandolo: "Sono però, ancora, il tuo antico compagno di scuola e amico. Ricordati che dal Vaticano e da Seriate [paese di don Gelmo] la strada per giungere al paradiso è la stessa"». 
Ad attirare la simpatia della gente, la devozione, l' ammirazione per papa Giovanni, è soprattutto la sua umiltà: «Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io l'ho lasciato fare. Mi sono lasciato condurre in perfetta conformità alle disposizioni della provvidenza, veramente: Voluntas Dei pax nostra (nella volontà di Dio sta la nostra pace)». 
A monsignor Giovan Battista Montini (il futuro Paolo VI), che nel novembre del 1952 dalla Segreteria di stato gli comunicava l'intenzione di Pio XII di trasferirlo da Parigi alla sede patriarcale di Venezia, scriveva: «Assicuri Sua Santità che io ho pochissima stima di me stesso: per me tutto è superiore al mio merito; ma avendo da tempo rinunziato a tutto quel che riguarda la mia persona, ciò mi rende tutto più facile e tranquillo, e mi assicura in ogni evento una grande pace». 
Riusciva a unire la pazienza al coraggio: «Il coraggio si esercita quando sono in pericolo i supremi interessi dell'anima e non meschine rivalità di casta o il desiderio, sia pur legittimo, di personale soddisfazione». L:anziano papa è stato una primavera per la chiesa e, per il mondo intero, una porta aperta alla speranza. Non hanno avuto ragione quanti avevano ravvisato nelle sue aperture la rovina della chiesa. 
Il 3 giugno 1963, alle ore 19.45, in Vaticano, si spegneva una grande luce sul mondo. Il suo nome era Giovanni. 
Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 3 settembre 2000 ed è stato canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.

Oggi è l'11 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli (foto: Andrea Grano)



lunedì 10 ottobre 2022

L'attività dello Stromboli in un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 ottobre 2022

 


Stromboli: L'avviso con le raccomandazioni integrate all'attività di oggi

Attività Vulcanica dello Stromboli del 10 ottobre 2022 

In conseguenza degli eventi che hanno caratterizzato il Vulcano di Stromboli dalla giornata del 9 ottobre e richiamati gli esiti della Videoconferenza Straordinaria del 9 ottobre 2022 e della Videoconferenza di aggiornamento tenutasi nel pomeriggio di oggi con i Dipartimenti di Protezione Civile Nazionale e Regionale, i Centri di Competenza, la Prefettura e le Strutture Operative, resi disponibili dalla piattaforma GECOS del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che hanno comportato il passaggio al livello di allerta ARANCIONE per l’attività eruttiva nonché alla variazione della fase operativa nazionale di PREALLARME; 

 Stante il permanere di tali fenomeni si reiterano in caso eruzione le seguenti raccomandazioni: 

 1. adottare la massima cautela tenendosi informati sull’evoluzione dei fenomeni vulcanici in atto;

 2. non uscire da casa e allontanarsi da porte e finestre, in quanto lo spostamento d’aria causato dall’esplosione potrebbe rompere i vetri, e ripararsi sotto un tavolo o un muro più spesso evitando di ricoverarsi sotto verande e tettoie; 

3. seguire scrupolosamente le indicazioni date dal personale in caso ci si trovi presso alberghi e/o locali pubblici; 

4. proteggersi la testa, la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere utilizzando le mascherine tipo ffp2, cercando riparo possibilmente all’interno di un edificio in caso di pericolo; 

5. proteggersi la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere utilizzando le mascherine tipo ffp2, cercando riparo sotto tettoie, verande coperte o balconi, o lungo i muri degli edifici se ci si trova all’aperto; 

6. allontanarsi rapidamente dalla costa verso il largo se ci si trovi in barca; 

7. attendere il personale addetto ai soccorsi che provvederà al tuo trasporto in area sicura se a mobilità ridotta. In relazione all’emergenza in corso si raccomanda, altresì, di: 

 8. utilizzare come punto di riparo, in caso di ricaduta di ceneri, così come concordato con il parroco Don Giovanni Longo, la Chiesa di San Vincenzo che rimarrà aperta h24; 

9. evitare le escursioni in quota 290 metri e 400 metri durante la fase acuta della crisi eruttiva e comunque, in caso di scalata utilizzare idonei DPI di sicurezza; 

10. permanere lo stretto necessario lungo la fascia costiera durante la fase acuta della crisi eruttiva, prestando attenzione all’eventuale attivazione delle sirene, al fine di mitigare il rischio tsunami; 

SI AVVISA ALTRESÌ CHE: Il “Piano Nazionale di Emergenza a fronte di eventi vulcanici di rilevanza nazionale per l’Isola di Stromboli” è scaricabile dall’home page del sito web istituzionale del Comune di Lipari nella sezione “EVENTI e NEWS”. 

Lipari, 10.10.2022 

 IL SINDACO (Dott. Riccardo Gullo)

Stromboli: sindaco, massima attenzione ma nessun allarmismo. Domani sopralluogo sul vulcano. Non si fermano le escursioni. L'ANSA del direttore Salvatore Sarpi

(ANSA) A Stromboli è il momento del passaggio alla fase operativa di preallarme che corrisponde all’innalzamento dell’allerta vulcanica da giallo ad arancione disposto domenica sera dal Dipartimento della Protezione e comporterà la disposizione di ulteriori norme comportamentali, ma nulla di più.
Questo quanto è emerso dopo la videoconferenza di oggi pomeriggio tra il sindaco, Riccardo Gullo, il Dipartimento nazionale e regionale della Protezione civile, i Centri di competenza che monitorano il vulcano, le Prefetture di Messina e Reggio Calabria.
“Domani - dice all’ANSA Gullo, subito dopo la fine della videoconferenza - unitamente all’Ingv, effettueremo un sopralluogo sul vulcano per avere visione sul campo della situazione. Nonostante l’innalzamento dell’attività vulcanica non c’è, in atti, nessuna situazione di pericolo. Comunque da parte di tutti c’è la massima attenzione e questo deve essere una garanzia per i cittadini e i tanti turisti che ancora affollano Stromboli. Si è deciso, e domani ne parlerò con le guide vulcanologiche, di non interrompere le escursioni sul vulcano, affidandoci al senso di responsabilità che hanno sempre dimostrato. D’altronde - conclude il primo cittadino di Lipari - imporre lo stop alle escursioni avrebbe significato, come è già accaduto nel passato, che escursionisti si sarebbero avventurati lo stesso sul cratere, un rischio che, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine presenti a Stromboli, non possiamo permetterci”.
Nel corso della video conferenza si è deciso, inoltre, di coinvolgere anche i sindaci delle aree che potenzialmente potrebbero essere interessate da un ipotetico tsunami generato dello Stromboli. Per quanto concerne la colata lavica, nonostante le avverse condizioni meteo sullo Stromboli non consentano una buona visibilità, sembra essere ferma a quota 400 metri. (ANSA)

Regionali, clamoroso: Genovese resta fuori dall'Ars, terzo seggio per De Luca. Va a De Leo

(fonte: gazzettadelsud.it) Clamoroso ribaltone. Ad annunciarlo Cateno De Luca nel corso di una diretta: cambia la composizione della deputazione messinese all'Ars. Sono stati, infatti, ufficializzato l'esito delle consultazioni regionali per il collegio di Messina, dove ballava ancora un seggio per un centinaio di voti. A restare fuori è clamorosamente Luigi Genovese di Popolari Autonomisti, mentre i riconteggi hanno premiato la lista "De Luca Sindaco di Sicilia - Sud Chiama Nord" che prende il terzo seggio che va all'attuale consigliere comunale Alessandro De Leo, sino a oggi primo dei non eletti nella sua lista dietro a Matteo Sciotto e Pippo Lombardo.

Si profila, dunque, un ribaltone nelle elezioni regionali dello scorso 25 settembre. Oggi pomeriggio l'Ufficio Circoscrizionale Centrale presso il tribunale di Messina ha formalizzato i risultati dello scrutinio nelle 777 sezioni della provincia. In base ai dati letti dal giudice si è registrato un incremento dei voti ottenuti dalla lista "Sud chiama Nord", rispetto ai numeri ufficiosi pubblicati sul sito della regione. Le preferenze sono, infatti, passate da 65.289 a 65.684. Questo fa scattare, secondo i calcoli dell' entourage del movimento, il terzo seggio che, andrebbe all'esponente di De Luca. A farne le spese, come detto, l'MPA che perde il seggio di Luigi Genovese perché il "resto" del partito autonomista è più basso sia di "Sud chiama Nord" che di "Prima l'Italia". Sarà la Corte d'Appello di Palermo a ufficializzare gli eletti. Intanto De Luca e De Leo hanno festeggiato con tanto di spumante fuori dal Tribunale, insieme ad altri esponenti del movimento.

Le dichiarazioni di De Luca

"È arrivato oggi l'esito del procedimento ordinario, avviato d'ufficio, che ha decretato il terzo seggio per la lista De Luca sindaco di Sicilia segnando l'ingresso al Parlamento siciliano del consigliere comunale Alessandro De Leo. Sud chiama Nord aveva presentato osservazioni sulle sezioni nelle quali erano state riscontrate delle anomalie nei dati comunicati dai comuni alla prefettura. A seguire l'iter l' Avv. Gaetano Majolino che spiega: "Oggi si è svolta l'ultima riunione dell'ufficio centrale circoscrizionale che ha determinato i voti di lista definitivi delle liste provinciali dopo aver esaminato i verbali di tutte le sezioni. Al termine dei lavori dell' ufficio centrale sono stati riscontrati 65.684 voti alla lista De Luca sindaco di Sicilia che le consentono di determinare 2 quozienti interi ed un resto di 14.340 voti utili ad assegnare il settimo seggio degli otto della provincia di Messina."

Da giorni a seguire l'iter il presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo. "Siamo stati sempre fiduciosi, spiega Lombardo, dell'esito conseguito oggi perché avevamo già verificato tutti i dati riportati nelle copie dei verbali che abbiamo richiesto a tutti i 108 comuni della provincia. Dovevamo aspettare solo ufficialità da parte dell'ufficio competente. Ufficialità arrivata oggi e che premia ancora una volta il lavoro svolto in questa competizione elettorale".

Soddisfazione ed emozione per Alessandro De Leo: "Ringraziamo il seggio centrale, afferma De Leo, per il lavoro svolto e che ha permesso di rispettare la volontà degli elettori che vogliono essere rappresentanti da noi all'interno del parlamento. Questa è la vittoria di tutti i cittadini messinesi e della provincia. Sono orgoglioso di poter rappresentare in parlamento la nostra gente e le istanze del territorio".

"Con l'assegnazione di questo seggio, afferma leader di Sicilia Vera e Sud chiama Nord Cateno De Luca, si chiude un'era politica che ha condizionato la città di Messina e alcune dinamiche regionali e nazionali. Così come avevo preannunciato a giugno 2018 appena appreso l'esito della mia vittoria a sindaco di Messina si è compiuto l'azzeramento della vecchia classe politica che ha fatto le proprie fortune scambiando le istituzioni per un bancomat politico. Ora possiamo affermare che Messina è stata definitivamente liberata."

“Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”: aperte le iscrizioni alla IV edizione. Una opportunità anche per i nostri ragazzi

 Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2022-2023, la quarta, del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine” che continuerà ad accompagnare le scuole e le Università di Sicilia e Calabria alla scoperta dell’informazione di qualità grazie anche alla GDS Academy, il ciclo di incontri del giovedì che - in presenza e in collegamento dall'auditorium Ses di via Bonino a Messina - spalancherà una finestra sul mondo attraverso il dialogo con ospiti di primo piano, in diretta sul canale Youtube di Gazzetta del Sud. Si consolida quindi il percorso che ha visto il progetto evolversi, crescere con i suoi protagonisti e trasformare anche le difficoltà - specie quelle degli ultimi due anni vissuti intensamente assieme alla comunità scolastica - in esperienze di miglioramento.

Il progetto, patrocinato dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall'Ufficio Scolastico di Messina, è legato a "Noi Magazine", l'inserto settimanale gratuito del quotidiano dedicato dal 1996 ai giovani e all'istruzione, ed è promosso da Società Editrice Sud con ampia partecipazione degli istituti siciliani e calabresi per incentivare - assecondandone la sensibilità - l'interesse dei giovani all'informazione di qualità, alla lettura critica e alla scrittura responsabile, proponendo in particolare il quotidiano come strumento di conoscenza "vicino", attuale e interessante.

Intensa l'azione di approfondimento condotta assieme alle comunità scolastiche con dirigenti, docenti, studentesse e studenti, sulle tematiche della legalità, della partecipazione, della cittadinanza consapevole, dell'inclusione, dell'accoglienza, delle politiche di genere, dell'educazione digitale, dell'internazionalizzazione, delle strategie ambientali. Specifica attenzione viene rivolta nell'attuazione del progetto alla tutela della privacy dei minori coinvolti, attraverso la predisposizione di una liberatoria firmata da entrambi i genitori e attraverso una costante attività di sensibilizzazione, specie verso i più giovani, sulla corretta veicolazione delle informazioni personali e sulle tante potenzialità, ma anche insidie, dei canali social e digitali.

Noi Magazine è quindi uno spazio "protetto" e sicuro, pensato per le giovani generazioni (nei contenuti, nella grafica e nell'impaginazione) e, come specifica la testatina con il suo "bollino azzurro", è ormai diventato un vero "compagno di classe" per la fascia cui si rivolge, costituendo comunque per tutto il pubblico del quotidiano un prodotto editoriale interessante e, anzi, una vera e propria finestra aperta sull'universo young.

Un prezioso canale di comunicazione

L'iniziativa si rivolge agli istituti scolastici pubblici e paritari di ogni ordine e grado e ruota intorno all'inserto gratuito Noi Magazine, voluto dal presidente e direttore editoriale di Ses Lino Morgante e pubblicato dal settembre 1996 ogni giovedì all'interno delle quattro edizioni del quotidiano (Messina-Sicilia; Reggio; Cosenza e Catanzaro-Crotone-Lamezia-Vibo).

Il progetto prevede un'interazione costante della redazione di Gazzetta del Sud con il corpo docente dei singoli istituti che, nei diversi ordini di istruzione, programma la lettura del quotidiano in classe e la produzione di lavori da parte di studentesse e studenti, poi pubblicati sull'inserto che ospita anche contributi di esperti e notizie d'interesse, come quelle provenienti dal Ministero o dall'assessorato regionale all'Istruzione o altre istituzioni.

Tra le rubriche settimanali, quella curata dal sociologo dell'Ateneo di Messina prof. Marco Centorrino su tematiche inerenti la comunicazione e le novità dell'era digitale; quella legata alle attività delle Consulte Studentesche della Calabria, con gli aggiornamenti sulle molteplici attività svolte quale organo istituzionale di rappresentanza, e i tanti spazi affidati alla fantasia dei diversi istituti, tra recensioni letterarie e prelibate ricette.

Costante è poi il report degli incontri promossi dalle forze dell'ordine con le comunità scolastiche, per veicolare i valori della legalità e della presenza istituzionale. L'inserto costituisce quindi per i giovani nelle diverse fasce d'età un prezioso canale di comunicazione, ospitando contenuti molteplici (dalle riflessioni dei più grandi, alle poesie o ai teneri disegnini dei più piccoli) e garantendo una stimolante occasione da inserire nel percorso di maturazione personale, oltre ad offrire alle scuole, componente viva e vitale del tessuto sociale, un importante spazio di visibilità e confronto. Proficua anche la collaborazione con gli istituti per la creazione e il supporto allo sviluppo di redazioni o giornali scolastici.

Un progetto multimediale "senza barriere"

Il progetto gode dell'importante patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, con il supporto del Consiglio nazionale dell'Ordine e degli uffici scolastici della Calabria e di Messina, ed è diffuso su tutti i media del network SES (giornale cartaceo, sito web con i canali social, tv e radio) così da incentivare anche le competenze multimediali e il corretto approccio alla tecnologia dei giovani coinvolti. Ha già registrato l'adesione di numerose scuole della Sicilia e della Calabria i cui allievi e docenti - anche con la modalità dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento - partecipano con grande interesse, promuovendo la lettura del giornale e la produzione di testi che vengono poi pubblicati settimanalmente e commentati in classe.

Nel solco tracciato dal fondatore di Gazzetta del Sud, Uberto Bonino, che nel 1952 concepì il quotidiano quale ponte informativo tra le due sponde, è rilevante e proficua l'azione di condivisione realizzata attraverso Noi Magazine fra le comunità scolastiche siciliane e calabresi, anche grazie agli eventi web della GDS Academy che, superando ogni distanza, consentono di creare occasioni di confronto e interlocuzione diretta con importanti rappresentanti istituzionali, offrendo a studentesse e studenti - che ne sono realmente protagonisti - esperienze altamente formative.

La passata stagione è stata inaugurata in collegamento nel novembre 2021 dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, cha ha risposto alle domande di allievi e allieve, mentre l'evento conclusivo è stato incentrato nel maggio scorso sull'anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, con la significativa presenza istituzionale dell’allora presidente della Commissione Cultura della Camera Vittoria Casa e con la vicepresidente della Regione Calabria Giuseppina Princi, assessora regionale all'Istruzione.

Il progetto dunque consente di creare una grande community allargata, incentivando in particolare grazie alla GDS Academy la condivisione di esperienze, la conoscenza reciproca e il costruttivo confronto tra realtà geograficamente lontane ma certamente vicine per sensibilità. Particolarmente emozionante, poi, nel periodo natalizio la partecipazione all'iniziativa #happynoimagazine, che vede insieme le comunità scolastiche in un grande collage dei contributi video di auguri ideati sull'onda della fantasia e del talento creativo.

L'impegno per i giovani anche contro l'abbandono scolastico

Nel progetto sono coinvolti anche gli Atenei della Calabria e di Messina, quest'ultimo in particolare partecipa attivamente attraverso la collaborazione settimanale di studentesse e studenti (in particolare quelli della testata d'Ateneo UniVersoMe) all'inserto e attraverso il laboratorio di tecnica giornalistica Unime GDS Lab, promosso assieme a Ses per costituire un complemento pratico al percorso accademico di giornalismo.

Nell'ambito della collaborazione, alcuni eventi della Gds Academy si svolgono nell'aula magna di Unime, con la partecipazione di studentesse e studenti dei diversi corsi scolastici e accademici. E’ dunque intenso l'impegno tra informazione e formazione profuso da Società Editrice Sud, apprezzato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Messina nel corso delle celebrazioni per il 70. anniversario della Ses e del 50. della Fondazione Bonino Pulejo, che ne è azionista di riferimento con una missione culturale rivolta soprattutto ai giovani.

Un impegno promosso, nel pieno rispetto della verità dei fatti e della dignità delle persone, assieme alla comunità educante del territorio anche nell'ambito di una strategia comune di lotta alla dispersione e all'abbandono degli studi, nel ribadire con fermezza il valore della formazione personale che poggia necessariamente sul percorso scolastico e accademico.

Le sinergie con istituzioni e enti

Intensa è la collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, con le istituzioni, le forze dell'ordine e con esperti: agli incontri web, incentrati su tematiche di diffuso interesse, sono intervenuti ad esempio ospiti come l'ex ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia, la prefetta di Messina Cosima Di Stani e la prefetta di Crotone Maria Carolina Ippolito, il componente dell'Autorità Garante per la Protezione della Privacy Guido Scorza, il presidente del Cosiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, l'attuale presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Roberto Gueli e l'ex presidente Giulio Francese, il funzionario del segretariato generale del Parlamento Europeo Massimo Palumbo, il sociologo prof. Mario Morcellini, direttore dell'Alta Scuola in Comunicazione e Tecnologie di Unitelma Sapienza, il presidente onorario dell'Accademia della Crusca Francesco Sabatini, il comandante della Polizia Postale per la Sicilia Orientale Marcello La Bella, il direttore News Italy di Rcs Media Group Alessandro Bompieri, il prof. Emanuele Scafato dell'Istituto Superiore di Sanità, la presidente nazionale dell'Unicef Carmela Pace e il portavoce Andrea Iacomini, il prof. Guido Castelli Gattinara, presidente della Società Italiana di Infettivologia pediatrica, i Garanti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Messina e Reggio Calabria. Presente in collegamento anche l'atleta paralimpica Giada Rossi, con l'allenatore della nazionale paralimpica di tennistavolo Alessandro Arcigli, nell'incontro su autismo, sport e inclusione cui sono intervenuti con un videomessaggio di saluto la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. Ospiti di frequente rettori e docenti degli atenei, fra cui in particolare il rettore Unime Salvatore Cuzzocrea e il prorettore vicario Giovanni Moschella.

L’iniziativa ha registrato nel tempo significative sinergie con: Ministero dell'Istruzione; Prefettura di Messina; Assessorato regionale all'Istruzione Sicilia; Assessorati alla Cultura e all'Istruzione Comune di Messina; Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti; Ordine dei Giornalisti di Sicilia; Università degli Studi di Messina, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria; Ufficio scolastico regionale Calabria, Ufficio scolastico regionale Sicilia, Ufficio scolastico provinciale Messina; Asp Messina; Istituto Superiore di Sanità; Polizia Postale per la Sicilia Orientale; Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali; Accademia della Crusca; CNR; Comitato Italiano paralimpico e Comitati Calabria, Sicilia, Messina; Associazione Alumnime di ex allieve e allievi dell'Ateneo di Messina; Garanti dell'Infanzia di Messina e di Reggio Calabria; Consulte studentesche della Calabria; Rai Ragazzi; Mondadori Scienza - Focus e Focus Junior; Comitato Nazionale e Provinciale Messina Unicef; Commissione italiana Unesco; Arpacal; AssoCea; Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Smart Future Academy. Importante anche la partnership con l’Osservatorio Giovani-Editori, l’ente nazionale che vanta una lunghissima e strutturata esperienza nell’incentivare l’interesse alla lettura dei quotidiani da parte dei più giovani in collaborazione con le società editrici.

Tutti gli istituti di istruzione superiore di Sicilia e Calabria aderenti al progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine” avranno infatti la possibilità di partecipare sempre gratuitamente anche all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe” promossa dall’Osservatorio in sinergia con Società Editrice Sud, consentendo a ragazze e ragazzi di ampliare l’accesso alle fonti di informazione qualificata, leggendo anche altri quotidiani nazionali e cogliendo le interessanti opportunità di formazione e di premialità offerte.

Il team del progetto e la partecipazione a Noi Magazine

L’inserto settimanale del quotidiano guidato dal direttore Alessandro Notarstefano è coordinato dalla giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, ed è realizzato tra Sicilia e Calabria con un team di redazione di cui fanno parte Marialucia Conistabile (edizione Catanzaro-Crotone-Lamezia-Vibo), Vittorio Scarpelli (edizione Cosenza) e Eleonora Delfino (edizione Reggio), con la collaborazione di Giovanna Bergantin, Tania Toscano, Giovanni Petrungaro, Cristina Cortese Rachele Gerace e il supporto tecnico di Roberto Travia, in raccordo con le redazioni dei media Ses (giornale cartaceo, tv e web).

La partecipazione al progetto “Gazzetta del Sud in Classe con Noi Magazine” è libera, gratuita e aperta agli Atenei e agli istituti scolastici pubblici e paritari di ogni ordine e grado. Prevista, per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, la possibilità di avviare con SES Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Gli abbonamenti alla Gazzetta del Sud attraverso il progetto legato a Noi Magazine possono fruire dei rimborsi governativi stanziati per le scuole: dal 14 ottobre potranno essere trasmesse le relative richieste degli istituti al Dipartimento per l'Editoria.

Per info: tel 0902261; mail noimagazinesic@gazzettadelsud.it o noimagazinecal@gazzettadelsud.it; web gazzettadelsud.it

Navigazione nei pressi della Sciara del fuoco. Il comandante De Bellis: "Distanza minima di 2 miglia"