Cerca nel blog

lunedì 16 gennaio 2023

Le Eolie nelle stampe d'epoca (182° puntata): L'eruzione dello Stromboli del 30 agosto 1842, quadro del pittore Jean-Charles-Joseph Rémond


 

Ricordando... Vincenzo Tesoriero


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Navi ed aliscafi (75°puntata - 3 foto: Eolo, Atanis in navigazione; Antonello da Messina)

Nelle foto di oggi: 1) L'Eolo; 2) Atanis in navigazione; 3) Antonello da Messina

Auguri di...

Buon Compleanno a Don Gino Profilio che oggi compie 97 anni. Buon Compleanno anche a Concetta Favorito, Anna Cincotta, Maria Lauricella, Angelo Groppo, Dario Guarnuto, Maurizio Di Pietro, Generosa Cafarella, Tatiana Pisagatti



Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Ogni età ha il suo fascino

C'è un nuovo strumento nel "laboratorio Panarea". L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud

Il casotto solitario (di Pietro Lo Cascio)

 

Spesso le pagine dei giornali locali ospitano immagini di luoghi della nostra isola imbruttiti dalla presenza di rifiuti ordinari e straordinari; che siano sacchi di spazzatura, lavatrici ormai esauste, auto dimenticate o parsimoniosamente sottratte alla rottamazione, li troviamo nei più disparati angoli del centro urbano, a margine delle strade carrozzabili, insomma, costantemente sotto i nostri occhi. Il loro fugace momento di celebrazione mediatica vorrebbe scuotere quel senso civico che – da un po’ di tempo – sembra esserci sfuggito, ma paradossalmente stimola il senso di assuefazione e il vizio della rassegnazione. Il giorno in cui non ci sarà più, di quel vecchio televisore piazzato nel marciapiede sotto casa potremmo addirittura avvertire la mancanza, come se fosse diventato un amico che incrociamo abitualmente mentre andiamo a fare due passi.

Quando il degrado colpisce invece luoghi discreti e nascosti, possibilmente dotati di intrinseca bellezza, siamo ancora in grado di percepire un intimo senso di disagio, di chiederci perché mai qualcuno abbia deciso di imbruttirli e a chi possa giovare tutto ciò.

È questa la domanda che mi rivolgo quando passo dal sentiero delle cave di caolino e guardo la centralina di monitoraggio che l’INGV ha collocato qualche decennio addietro nei pressi delle fumarole sotto Timpone Pataso.

È ovvio che un tempo debba essere stata indispensabile per raccogliere dati sullo stato del vulcano di Lipari – ancora attivo, nonostante le apparenze – e che dunque sia stata preziosa per valutarne il rischio e scongiurare eventuali, nefaste conseguenze sulla nostra vita. Ma oggi, e ormai da molti anni, non monitora più nulla. I cavi che la circondano sono quasi tutti divelti, i tubi corrugati spaccati, i fili di rame corrosi dall’acido solfidrico che si sprigiona dalle fumarole. Il casotto si erge come un inutile orpello, e una mano pietosa ha piazzato una pietra sul tetto di plastica per evitare che decolli quando soffia il maestrale. 

Attorno c’è un paesaggio ancestrale, selvaggio, le rupi dei timponi, il giallo acceso dell’area fumarolica, il blu cangiante del mare.

Da lì passano ogni anno migliaia di escursionisti, soprattutto stranieri. Di certo lo noteranno, perché oggettivamente è brutto. Ma non tutti conoscono cosa si cela dietro l’acronimo INGV, e magari qualcuno lo scambierà per un gabinetto chimico. “Però, questi italiani sono davvero strani”, penseranno, dopo avere cercato senza successo un wc pubblico nei pressi del porto e trovandone finalmente uno nel mezzo del nulla.

Pietro Lo Cascio

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (18° puntata): Processione Madonna di Porto Salvo 2012 (filmato 1° parte)

Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Foto Gianfranco Guarino

IL SANTO DEL GIORNO: San Marcello I°



Nei primi tre secoli del Cristianesimo, non tutte le persecuzioni furono uguali. Da Nerone a Diocleziano, fu un alto e basso, un incrudelire e un blandire. Qualche Imperatore, come Decio, mirò più a fare apostati, cioè rinnegati, che Martiri, cioè « testimoni ». 
L'ultima persecuzione, prima che Costantino accogliesse come insegna la Croce, fu quella del vecchio Diocleziano, e fu la più lunga e cruda. Ebbe inizio nel 303. Distrutte le chiese, bruciati i libri sacri, i Cristiani che si rifiutavano di sacrificare agli dèi erano considerati peggio di schiavi, I nobili, se cristiani, perdevano i loro titoli; gli ufficiali, i loro gradi; i funzionari, i loro uffici; i mercanti, i loro averi. 
Ma a queste persecuzioni morali si aggiunsero presto anche quelle materiali. Accusati d'aver bruciato il Palazzo imperiale i Cristiani vennero arsi, affogati, decapitati, crocifissi, sbranati. Città intere restarono spopolate; l'esercito decimato. 
Dinanzi a questo vero e proprio « terrore », molti Cristiani cedettero: abiurarono e apostatarono. Non tutti furono capaci di reggere, specialmente alla persecuzione civile, e per conservare, non tanto la loro vita, quanto la loro dignità, i loro gradi, i loro uffici, i loro averi, caddero nell'apostasia. 
Vennero chiamati lapsi, cioè caduti; e relapsi quando erano ricaduti più di una volta nell'apostasia. 
Per questi suoi figli infelici, la Chiesa devastata, smembrata, prese il lutto, e alla morte del Papa Marcellino si ebbe un lungo periodo di vacanza della sede apostolica. 
In questo momento difficilissimo, anzi, addirittura tragico, s'alzò la figura di San Marcello, presbiterocapo della Chiesa Romana. Nei calendari e negli elenchi dei Pontefici, gli viene dato il titolo di Papa, trentunesimo della serie Apostolica. Ma forse egli non fu Papa, ma soltanto « Presbiterocapo », cioè primo tra i sacerdoti romani. 
In ogni modo, il suo pontificato ebbe inizio quattr'anni dopo la morte del suo predecessore, e fu di breve durata. La Chiesa, dopo la persecuzione e l'assenza di un capo, mostrava le piaghe dell'infedeltà e le cicatrici del tradimento. San Marcello fu severo coi lapsi, ai quali impose gravi penitenze; severissimo coi relapsi. Duro con coloro i quali, addirittura, avevano formato una specie di partito « lassista », che tentava di giustificare, se non addirittura difendere, l'operato dei cristiani rinnegati. 
E la durezza di San Marcello era santa e salutare, perché se i deboli possono destare pietà, i traditori compiaciuti e i protervi non possono suscitare che la riprovazione e la condanna. 
Con la morte di Diocleziano e la successione di Massenzio, che doveva essere poi l'avversario sconfitto da Costantino, la persecuzione parve placarsi. La Chiesa romana si riorganizzò sotto la guida inflessibile di San Marcello, finché anche l'Imperatore Massenzio, insospettitosi, mandò in esilio il Pontefice, o « Presbiterocapo », della Chiesa Romana. 
E in esilio morì, nel 309, per quanto le leggende, e anche il Martirologio accennino ad una fine diversa e più colorita. 
Narrano infatti come Marcello celebrasse nella casa che una ricca matrona, Novella, aveva lasciato alla Chiesa, convertendosi al Cristianesimo, e che si trovava sulla via Lata. L'Imperatore, avrebbe fatto trasformare quella casachiesa in una stalla per i cavalli dei corrieri imperiali; e San Marcello, dopo essere stato battuto con le verghe, fu condannato a servire come stalliere. 
Nel qual servizio — conclude la Leggenda — dopo molti anni di fatiche e di strapazzi, si riposò in pace », cioè morì. Ecco perché San Marcello, presbitero-capo e Papa, viene venerato come Patrono degli stallieri e protettore delle scuderie, men duro forse verso le bestie che con i relapsi compiaciuti e protervi!

domenica 15 gennaio 2023

Lipari, il suolo e la sicurezza: vertici tra imprese e Comune. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 15 gennaio 2023

Messina ricorda i marinai del "Segesta Jet": anche il liparese Palmiro Lauro perse la vita in quell'incidente di 16 anni fa

La sera del 15 gennaio 2007 l'aliscafo "Segesta jet" delle Ferrovie dello Stato viene speronato da una nave. Muoiono i quattro membri dell'equipaggio, tra i quali il liparese Palmiro Lauro, saranno ricordati domani

 

Lipari, spazio riservato ai diversamente abili non rispettato... anche da "istituzioni" (2 foto)

Riceviamo e pubblichiamo:


Accadde alle Eolie, gennaio 1957

Calcio, Prima categoria: Il Lipari sgambetta la capolista. Bella vittoria casalinga per i rossoblù

Prestigiosa ed importante vittoria per il Lipari che, oggi pomeriggio, al Monteleone, ha superato per uno a zero la capolista Aquila Bafia che, prima dell'incontro odierno, aveva perso solo un'altra gara.
A siglare la rete della vittoria, davanti ad un pubblico numeroso, appassionato ed entusiasta ( e per questo ringraziato dal presidente Tesoriero), è stato capitan Giuseppe Tripi al 33° del primo tempo.
La squadra di Tesoriero - Riganò sale a quota 25 in classifica, mantenendo il quinto posto (valido per l'accesso ai playoff) ed immutate le distanze dal Sinagra, la più diretta inseguitrice.

Nasce Radio Malfa. L'iniziativa è dello Yacht club Malfa

(di Michele Merenda) Una grossa novità per tutti gli abitanti dell’arcipelago eoliano. Lo Yacht Club Malfa dell’isola di Salina, praticamente all’indomani della sua prima riunione, comunica ufficialmente che dal primo di febbraio 2023 andrà in onda Radio Malfa, radio online con sede nel Comune omonimo dell’isola più verde delle Eolie. Il club crea questa radio per dar vita a delle collaborazioni esterne attive con gli abitanti di tutte e sette le “sorelle”. Chi volesse dare il suo contributo fornendo idee o – meglio ancora – impiegando al meglio il proprio talento, potrà mettersi in contatto con l’addetto stampa Michele Merenda.

Ci sono davvero grandi aspettative e molta fiducia, guardando verso una prospettiva che faccia crescere il progetto, crei le basi di uno sviluppo ulteriore della radio stessa e che soprattutto dia il giusto risalto mediatico a chi fattivamente partecipi all’iniziativa. Con questo passo, lo Yacht Club Malfa mette in pratica, fin dall’immediato, la volontà di creare progetti che si dimostrino concreti e realmente utili per la collettività.

Troverete la radio all’indirizzo Malfa.fm oppure sul link che verrà indicato nel gruppo Facebook “Salina and Eolie news”. Attenzione, si parte subito con una grande promozione: tutti i commercianti che metteranno questa radio nel proprio esercizio commerciale, riceveranno gratuitamente due passaggi pubblicitari al giorno della propria attività.

Siete dunque esperti dei mass-media, aspiranti speaker o dei creativi capaci di sfornare idee che possano essere utili? È arrivato il momento di perdere qualsiasi timidezza e farsi avanti. Mai, come adesso, si tratta di far sentire… la propria voce!

Riaperta dopo 23 giorni la galleria Telegrafo sulla A20

Dopo 23 giorni di chiusura, a seguito dell'incendio di un tir e dei conseguenti lavori di ripristino, da mezzanotte è stata riaperta la galleria Telegrafo: percorribile solo sulla corsia di sorpasso, in modo da consentire la prosecuzione dei lavori di implementazione delle dotazioni impiantistiche, con un limite di velocità massima di 60 km/h e rispettando un distanziamento minimo di 100 metri.  
Dunque torna, nuovamente percorribile, nella sua interezza la A20 con direzione Messina-Palermo, con l’avvertenza che, oggi e domani,  rimarrà ancora non utilizzabile lo svincolo in uscita di Villafranca Tirrena per dare corso al riassetto della originaria segnaletica. 
Rimane aperto anche lo svincolo di Giostra, ora attivo in entrambi i sensi di marcia

Calcio: Al Monteleone oggi di scena la capolista

Le Eolie nelle stampe d'epoca (181° puntata): La fossa del cratere di Vulcano prima dell'ultima eruzione

Navi ed aliscafi (74° puntata - 3 foto: Panarea; La Valletta; Tris di navi a Lipari)

Nelle foto di oggi: 1) Il Panarea; 2) La Valletta; 3) Navi a Lipari. 
Per le foto 1 e 2 grazie a Claudio Merlino

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Non fa niente

Auguri di...

Buon Compleanno a Francesco Trio, Carla Veneziano, Anna Favaloro, Rosalba Marchetta, Antonio De Gregorio, Felice De Gregorio, Giovanni Cannistrà, Francesco Cannistrà, Ilenia Scolaro, Maria Catena Cannistrà, Vanessa Manìaci, Carmelo Cianciano, Manila Sabatini, Patrizia Tinarelli, Pippo Cafarella, Jani Gayan, Milena Mollica, Lucia Cannistrà, Robert Paino

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (17° puntata - 3 foto - Chiese: di San Vincenzo a Stromboli; dell'immacolata a Lipari; del pozzo a Lipari)

Nelle foto: 1) Chiesa di San Vincenzo a Stromboli; 2) Chiesa dell'Immacolata al Castello di Lipari; 3) Chiesa del pozzo.

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 15 gennaio 2023

Oggi è Domenica 15 Gennaio. Buongiorno e buona domenica con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno


SANTO DEL GIORNO : SAN MAURO
La splendida figura di San Benedetto forma, nella storia del monachesimo occidentale, una specie di mistico sistema planetario, di cui il Patriarca è il sole; sua sorella Scolastica è la luna, e le prime due stelle sono San Mauro e San Placido. 


La leggenda ci presenta i due primi discepoli di San Benedetto, giovanissimi, nel momento in cui sono condotti al Patriarca dai loro stessi genitori. 


Mauro apparteneva ad una famiglia senatoriale romana. Il nome del padre, Equizio, e quello della madre, Giulia, dicono chiaramente la loro nobiltà. A soli dodici anni, Mauro, nato a Roma nel 512, fu presentato a San Benedetto. Si legge infatti nei Dialoghi di San Gregorio Magno: 


« Perseverando lo santissimo Benedetto nella solitudine e crescendo in fama e in virtù... cominciarono eziandio li nobili e onesti uomini di Roma a venire a lui e offrirgli li propri figlioli, acciò che li nutricasse nel servigio di Dio... Et allora, fra gli altri, gli furono offerti due giovani di buon aspetto », cioè Mauro e Placido. 


San Benedetto accolse con gioia tanto Mauro quanto Placido, che furono, come si suol dire, le pupille dei suoi occhi. Docile come cera vergine, austero già nella sua fanciullezza e praticante la più assoluta astinenza, Mauro fu presto portato da San Benedetto come esempio agli altri monaci più indocili e anche ribelli al morso del grande riformatore. Specialmente la perfetta obbedienza era di consolazione al Patriarca e doveva essere d'esempio agli altri religiosi. 


Per questo, nei Dialoghi, San Gregorio narra un episodio, del quale sono protagonisti proprio i due allievi prediletti di San Benedetto. 


Un giorno, infatti, Placido, che era andato ad attinger acqua, cadde in un lago. San Benedetto chiamò San Mauro e gli disse di correre al salvamento del confratello, che l'onda allontanava dalla riva. San Mauro corse fino alla riva, e oltre ancora, sull'acqua. Raggiunse il compagno e lo trasse di pericolo. Solo quando furono a terra, « voltandosi a drieto — dice San Gregorio — conobbe che era andato sopra l'acqua ». 

San Mauro

Lo qual miracolo, — conclude San Gregorio = Santo Benedetto imputò non ai suoi meriti, ma all'ubbidienza di Mauro; e d'altra parte Mauro dicea che per solo comandamento e merito di Santo Benedetto era fatto, e non per suo ». 


Soltanto una volta il giovane Mauro diede un dispiacere al suo maestro. San Benedetto era perseguitato da un pessimo prete di nome Fiorenzo, che lo vessava in mille maniere. L'indegno ministro di Dio morì, e Mauro, non sapendo fingere, corse a darne notizia a San Benedetto, con evidente sollievo e soddisfazione. Il Santo Io rimproverò di quella notizia con un'aspra penitenza, che Mauro accettò, riconoscendo d'aver peccato.


Mauro seguì San Benedetto a Montecassino, dove divenne priore e amministratore del monastero che doveva avere una storia tanto gloriosa. Egli veniva ormai considerato il successore di San Benedetto. In assenza del Patriarca, tutti si rivolgevano a lui, anche per ottenere guarigioni.


Un giorno venne condotto a Montecassino un bambino muto. Si voleva che lo benedicesse San Benedetto, ma l'Abate non c'era. Ed ecco Mauro che, per quanto Priore, torna dal lavoro dei campi, con la zappa sulle spalle. Presentano a lui il mutolino. Egli da prima si schermisce. Poi, cedendo alle preghiere, lo benedice e lo guarisce. 


Tutti pensavano ch'egli avrebbe preso il posto di San Benedetto, a Montecassino quando dalla Francia fu richiesta una fondazione benedettina. San Benedetto affidò a Mauro quel delicato e impegnativo incarico. Lo munì della Regola, e lo inviò, con la sua benedizione, nel lontano paese. 


E il suo prediletto fondò il primo monastero benedettino in terra francese, sulla riva della Loira, a Glanfeuil. Verso i 70 anni, rinunziò al pastorale d'Abate per prepararsi santamente alla morte, che lo colse improvvisa, ma non di sorpresa, il 15 gennaio del 584.

sabato 14 gennaio 2023

Fronte dei sindaci unito per rivendicare i diritti delle isole minori. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 14 gennaio 2023


L'emergenza di Vulcano accende la mobilitazione. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 14 gennaio 2023

Lunedì interruzione energia elettrica in alcune zone di Acquacalda

Calcio a 5, serie D: La Ludica Lipari si aggiudica il derby di ritorno

La Ludica Lipari si è aggiudicata anche il derby di ritorno.

La formazione liparese si è imposta oggi per 14 a 6 sul campo del Vulcano. 

Per la Ludica a segno Pellegrino (9), Bucca (4), Stramandino.

La formazione liparese sale a quota 21. Il Vulcano resta fermo a 3


Quattordici gennaio 2021: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore

Prima riunione dello Yacht club Malfa. All'orizzonte importanti iniziative

 
(di Michele Merenda) Nasce qualcosa di nuovo nell’isola di Salina, il cuore verde delle isole Eolie. Un progetto concreto che viaggia letteralmente a vele spiegate. Durante il pomeriggio dell’undici gennaio 2023, infatti, si è riunito il primo Consiglio direttivo dello Yachting Club Malfa. Durante questo incontro sono state conferite le cariche a ciascun componente, accettate dai diretti interessati. Così, prende forma una squadra che fin dall’inizio possa adempiere (ciascuno con le proprie competenze maturate nel tempo) a dei ruoli che soddisfino le esigenze del club stesso: il presidente sarà Claudio Cinti; vicepresidente Piero Amodeo; segretario Carmela Mannuccia; direttore tecnico e di sede Domenico Paino; responsabile relazioni esterne Giovanni Maria Bonci; direttore artistico Carmela Ciccolo; addetto stampa Michele Merenda; responsabile per l’accoglienza Antonio Gravino. Senza dimenticare poi gli altri soci isolani che svolgeranno anch’essi un ruolo attivo: Anna Maria Caccetta, Marcello Rando ed Irene Ristuccia. Il presidente, il vice presidente ed il direttore tecnico sono intervenuti in videochiamata, accettando gli incarichi. Ma di questa avventura fanno parte anche alcuni velisti di fama internazionale (almeno una decina), i cui profili professionali verranno a breve inseriti sul sito, con le loro relative biografie. 

Fondato ufficialmente nel 2022, l’idea di questo club era comunque nata alcuni anni prima, quando ci si trovava a transitare per le Eolie con la barca a vela, incontrando sempre grandi difficoltà per qualsiasi inezia e non ricevendo mai un adeguato supporto. «L’obiettivo – ha dichiarato Giovanni Maria Bonci – è quello di sviluppare attività nautiche sull’isola, aprire una scuola di vela gratuita per i ragazzi ed ovviamente dare un supporto logistico alle imbarcazioni (principalmente a vela) che transitino per le Eolie. Inoltre – ha aggiunto il responsabile delle relazioni esterne – è nostro desiderio sviluppare l’attività agonistica di questo settore, visto che i venti nel regno di Eolo certo non mancano».

A tal proposito, in sede di riunione si è convenuto di inviare una lettera alla Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo dell’arcipelago, offrendo un servizio gratuito di scuola vela per i ragazzi eoliani, da inserire durante l’ora di educazione fisica. «Intanto – ha anticipato Bonci –, con l’arrivo delle prime due barche ad aprile, partirà la nostra scuola di vela. Monteremo una stazione VHF che farà da supporto logistico a chi naviga nelle Eolie». È quindi l’inizio di qualcosa che abbraccerà l’attività locale per molti mesi e che intende destagionalizzare il più possibile l’attività turistica.

(nella foto, da sinistra: Marcello Rando, Michele Merenda, Carmela Ciccolo, Anna Maria Caccetta, Giovanni Maria Bonci e Carmela Mannuccia)

Le Eolie nelle stampe d'epoca (180° puntata): Lipari vista dal mare disegno eseguito nel 1544 da Hieronimo Maurando


 

Ricordando... Angela (Lina) Pellegrino in Costanzo


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Auguri di...

Buon Compleanno a Marco Giaquinta, Patrizia Sobrero, Irene Fichera, Bernadette Godillon, Ramona, Tiziana Scarcella, Bartolo Zaia, Giacomo Alessi, Santino Giannetto, Giovanni Bausani, Giovanni Giachino Busacca



Un nuovo veicolo autonomo subacqueo per studiare il mare di Panarea

 Studiare i cambiamenti climatici utilizzando tecnologie all'avanguardia. Succede a Panarea, nel laboratorio ECCSEL NatLab-Italy dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, un'infrastruttura permanente a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale e degli stakeholders pubblici e privati interessati alle tematiche dei cambiamenti climatici, del sequestro della CO2 e dell'acidificazione degli oceani. 

Grazie al progetto IPANEMA, finanziato con 8,8 milioni di euro dal PON - Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020 e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la strumentazione del laboratorio si arricchisce ora di un AUV Autonomous Underwater Vehicle, veicolo autonomo subacqueo capace di operare fino a 3000 metri di profondità, fornendo dati a maggior risoluzione rispetto a quelli che si potrebbero ottenere dalla superficie con i sistemi tradizionali. 

"L'AUV misura 5 metri di lunghezza e pesa circa 1000 chilogrammi; con tutti i sensori in acquisizione ha un'autonomia di circa 24 ore alla velocità massima di 3 nodi (6 km/h). Permetterà di effettuare attività di monitoraggio integrato e ad alta tecnologia di emissioni gassose, di studiare gli impatti dei cambiamenti climatici sull'ecosistema marino e l'ecologia degli ambienti profondi, ma anche di acquisire dati batimetrici e di 'backscatter' per la caratterizzazione del fondale - spiega Lorenzo Facchin, tecnologo dell'OGS -. Veicoli all'avanguardia come questo se ne contano pochissimi in Italia, si tratta di uno strumento che permetterà di realizzare obiettivi multipli in un'unica campagna dando una spinta importante alle attività del laboratorio di Panarea", precisa Facchin. 

"Stiamo arricchendo la sede a terra con nuova strumentazione all'avanguardia da laboratorio e da campo per il campionamento, l'osservazione in situ e l'analisi dei principali parametri fisici, chimici, geologici e geofisici dell'ecosistema, nonché la sensoristica a mare mediante la messa in opera di un nuovo osservatorio sottomarino che accolga sensori multidisciplinari per l'acquisizione di misure in modalità continua e sincronizzata", aggiunge Franco Coren, direttore del Centro di Gestione Infrastrutture Navali dell'OGS. Il nuovo strumento, si legge in una nota, permetterà di integrare le informazioni raccolte mediante gli altri veicoli autonomi o semiautonomi acquistati in precedenza: un ROV, Remotely Operated Vehicle, veicolo filoguidato leggero e portatile per l'uso in acque costiere (fino a 500 metri di profondità), dotato di una telecamera e di un braccio per la raccolta dei campioni, e un drone per il monitoraggio marino costiero e la valutazione del rilascio di CO2 all'interfaccia acqua-aria. 

"L'isola di Panarea possiede caratteristiche geologiche e geomorfologiche, costituite dai numerosi e diversificati sistemi idrotermali di emissioni sommerse di gas e di acque calde di origine vulcanica, che la rendono un laboratorio naturale straordinario per lo studio di vari aspetti legati a indagini sul confinamento geologico della CO2, sulla geochimica dei fluidi idrotermali e sugli effetti dell'acidificazione delle acque sull'ecosistema bentonico e pelagico - spiega Cinzia De Vittor, ricercatrice dell'OGS e responsabile del laboratorio ECCSEL NatLab-Italy di Panarea -. Grazie alla sua unicità quest'area è stata nel tempo studiata nell'ambito di numerosi progetti nazionali e internazionali durante i quali è emersa la necessità di poter disporre di una base logistica e di laboratori permanenti in loco dotati di strumentazione scientifica di base. Per tale motivo nel 2015, proprio a Panarea, l'OGS ha inaugurato il laboratorio ECCSEL-NatLab Italy, che ora è una delle eccellenze di ECCSEL ERIC, l'infrastruttura pan-europea multicentrica che collega i migliori laboratori esistenti in Europa impegnati nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso la promozione delle tecnologie CCUS (carbon capture use and storage)", precisa De Vittor. 

La nuova strumentazione, acquisita grazie al progetto IPANEMA, sottolinea la nota, permette ora di incrementare le capacità dell'infrastruttura di studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini, analizzando, in dettaglio, i meccanismi di trasporto della CO2 attraverso gli strati di sedimento, cross-calibrare e testare strumenti innovativi per il monitoraggio di fuoriuscite di CO2, anche di bassissima intensità, comprendere le dinamiche di diffusione dei componenti chimici dei fluidi geotermali nella massa d'acqua circostante, misurare l'impatto delle fuoriuscite di CO2 sugli ecosistemi marini, anche a basse profondità, e verificarne i tempi di recupero nonché valutare l'efficacia di strategie di monitoraggio a breve, medio e lunghissimo termine. Tutti i dati, sia quelli rilevati dagli sistemi mobili sia quelli delle strumentazioni fisse, verranno integrati in un sistema informatico unico, messo a disposizione di tutta la comunità scientifica e industriale per supportare lo sviluppo di sistemi di controllo che permettano di gestire in modo efficace il monitoraggio ordinario e le eventuali emergenze ambientali, conclude la nota. 

(foto Ufficio Stampa Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale)

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Talenti in ognuno

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (16° puntata): Altre 7 foto della festa di San Bartolomeo in Australia


Oggi è il 14 Gennaio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

I Faraglioni tra Lipari e Vulcano -
Santo del giorno: San Felice da Nola 
San Felice da Nola

S. Felice, sacerdote nolano nacque a Nola nella seconda metà del III secolo da nobile famiglia, fu posto in prigione dai nemici di nostra santa fede, fu liberato da un Angelo, che lo condusse ad un monte, dove diede soccorso a S. Massimo vescovo di Nola, ivi nascosto, e consumato dalla fame e dal freddo. Animava i suoi concittadini alla pazienza nella grave persecuzione, che per divina permissione, movevano contro i fedeli gl'idolatri, e coll'esempio suo insegnava loro il modo di farsi strada, per mezzo della sofferenza delle miserie temporali, alle consolazioni eterne.

Perseguitato di nuovo dagl'infedeli, Iddio miracolosamente lo liberò dalle loro mani, facendo che passasse in mezzo a loro, e che gli parlassero senza che lo riconoscessero; onde pensavano a cercarlo in altra parte, quando, da certi maligni manifestato, si salvò fra alcuni dirupi, ove coperto all'improvviso con tele di ragno dalla divina Provvidenza, non fu veduto dai persecutori. Non si curò di ricuperare i beni levatigli dai nemici della fede, sprezzando ciò che di buona voglia avea già per amore di Cristo abbandonato, ma operando e faticando si mantenne sino alla morte coi frutti d'un suo orticello, ch'ei lavorava con le proprie mani.

PREGHIERA. Quando Dio è con noi, le tele di ragno ci servono per sicuri ripari; ma quando egli non è con noi, ogni riparo, benchè fortissimo, è come tela di ragno per nostra difesa. S. Paolino. 

PRATICA. Cercate Cristo, e quando l'avrete sarete ricco e non avrete bisogno d'altro. Egli sarà il vostro provveditore e farà fedelmente i vostri interessi. 

Lieto sarò se meco avrò il Signore, Nè de' nemici miei avrò timore.