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lunedì 10 aprile 2023

Accadde alle Eolie: Malfa 10 aprile 1929, benedizione prima pietra per chiesa San Lorenzo

 

Il video della Processione di Pasqua 2023 a Lipari: dal passaggio sul corso V. E. all'incontro a Marina Corta

Pasqua 2023 a Lipari nelle foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero (secondo gruppo da 5 foto)






 

Auguri di...

Buon Compleanno a Pino Martinucci, Mary Greco, Giorgia Pellegrino, Maria Terenzia D'Ambra, Salvo Bucca



Lipari, alcuni siti panoramici sfregiati dai rifiuti. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud

La Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie (anno 2023) nelle foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero (seconda parte con 4 foto)





 

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: L'amore vince la morte

Oggi: Lunedì dell'Angelo

 


Il Lunedì dell'Angelo, comunemente chiamato “pasquetta” è il giorno immediatamente successivo alla Pasqua, diventato festività civile nel dopoguerra per prolungare le ferie pasquali. E' festivo, oltre che in Italia, in quasi tutta l'Europa e in diversi altri Paesi.


Il suo nome è rappresentativo del  fatto che in questo giorno si ricorda un evento narrato nel Vangelo, l'incontro dell'angelo con le donne giunte al Sepolcro in cui era stato posto Gesù dopo la sua crocifissione, dove erano andate per imbalsamare il  Suo corpo con degli oli aromatici.

Leggiamo in   Marco 16, 1-3 “Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: -Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?-.”

Passione e  della Crocifissione, videro il masso scostato e il sepolcro vuoto, e fecero il loro incontro sovrannaturale con l'angelo che annunciò la resurrezione del Cristo, sebbene Luca e Giovanni parlino di due angeli.

(Mc 16, 5-7) “Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.

Questo evento è la prova di quanto  la parola del Messia fosse  veritiera, Egli era davvero il Figlio di Diorisorto dalla morte per tornare al Padre dopo aver sacrificato la sua vita per i nostri peccati.

Su questo luogo di culto tanto significativo per i cristiani, a Gerusalemme,  sorge oggi la Basilica del Santo Sepolcro.

Oggi è il 10 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

Alicudi

domenica 9 aprile 2023

No alle colombe "sacrificate" nella Pasqua a Marina Corta. Avviata raccolta firme

Riceviamo da Stella e Grace e pubblichiamo 


Scriviamo queste righe a caldo, dopo aver cercato nella processione di Pasqua di Lipari una speranza di Resurrezione.

Siamo Stella e Grace, crediamo in Dio e, tutte le volte in cui ci ritroviamo, sentiamo il bisogno di condividere la nostra fede.

Oggi, a Marina Corta, mentre Gesù e la Madonnina s’incontravano, una figlia di Dio, una colomba, la colomba che dovrebbe rappresentare la Resurrezione, la vita, è crollata. Purtroppo, ogni anno, nel corso della processione, si ripete la stessa storia. Un animale muore. Gli animali non hanno forse sensibilità? Gli animali non respirano?

Cosa succede in fase di preparazione della processione? Le colombe vengono rinchiuse in un cassetto. Qui non possono respirare e, dunque, vengono spaventate, schiacciate, asfissiate, ferite. Vengono poi liberate quando i giochi d’artificio danno loro il colpo di grazia.

Oggi, ancora una volta, abbiamo visto una di queste colombe precipitare e morire.

Noi, dal prossimo anno, vorremo condividere una vera resurrezione, non assistere a un nuovo rito di agonia e morte. L’anno prossimo, vorremmo festeggiare una vera Pasqua.

Siamo certe che molte persone della comunità eoliana condividano il nostro pensiero ed è per questo che abbiamo pensato di avviare una raccolta di firme, con l’intento di far cessare questo assurdo ed inutile sacrificio.

Lipari, 9 aprile 2023

Stella e Grace

Stromboli si riprende gli escursionisti. Ma le Isole Eolie vengono "snobbate". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 9 aprile 2023

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Pasqua, sorgente di grazia

La Processione di Pasqua 2023 a Stromboli in tre scatti di Sebastiano Cannavò



Pasqua 2023 a Lipari nelle foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero (primo gruppo da 5 foto)

 Alla Processione di Pasqua 2023 a Lipari dedicheremo domani, oltre ad altri servizi fotografici) un ampio video dal passaggio sul corso V.E. all'incontro di Marina Corta. 





Crocifisso di San Vincenzo a Canneto: Il bellissimo addobbo floreale curato dalla signora Fiorella Restuccia (2 foto)

 

Lipari, via alla riattivazione del molo di Sottomonastero. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud


 

"Ogni pietra ha la sua faccia": laboratorio di recupero muretti a secco. Iniziativa del Magazzino Mutuo Soccorso Eolie

CORSO DI MURETTI A SECCO 15 e 16 Aprile all'Orto Sociale di Lipari

Tornano i corsi dell'Orto Sociale, organizzati dall'associazione Magazzino di Mutuo Soccorso - Eolie: Alessandro e Matteo - arcudari doc! - ci accompagneranno nella scoperta di questa antica arte, dal punto di vista teorico ma soprattutto molto molto pratico.
Un piccolo tassello per il recupero e il mantenimento del nostro paesaggio terrazzato tradizionale

INFO E ISCRIZIONI

Contattare Simone al 353 420 7283
La partecipazione al corso ha un costo di 20€ (finalizzati alla copertura delle spese: scavatore, attrezzi e materiali vari)

PROGRAMMA

Sabato 15/4
ore 10:00 Inizio Laboratorio
introduzione tecnica muretti a secco
preparazione pietre e inizio posa
ore 13-14:30 pausa pranzo (al sacco all'orto sociale)
ore 14:30-18:30 posa delle pietre

Domenica 16/4
ore 9:00 continuazione posa pietre
ore 13:00 chiusura laboratorio


Chiesa inagibile a Ginostra, messa di Pasqua in terrazza privata. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi



(ANSA) - LIPARI, 09 APR - Santa messa di Pasqua, nel piccolo borgo di Ginostra alle Eolie (Me), celebrata in una terrazza privata, messa a disposizione da Mario Lo Schiavo.

La chiesa di San Vincenzo Ferreri è inagibile per via di importanti lavori edili.

Per volontà dell'arcivescovo Giovanni Accolla, che non ha voluto fare mancare la parola di Dio alla piccola comunità, frate Raffaele, cappuccino di Caltanissetta, è arrivato a Ginostra da Stromboli, nonostante le condizioni meteo non favorevoli, con un gommone privato.
Alla Santa Messa, celebrata stamane alle 8.30, hanno preso parte undici abitanti. Il frate è ripartito subito verso Stromboli. (ANSA).

Auguri di...

Buon Compleanno a Catena Maria Russo, Maria Catena Furnari, Giovanna Mangano, Emanuele Montegrosso, Myrana Porto, Maria Catena Famlaro, Roger Isaia, Noemi Giglia, Amedeo Sabihi, Marcy Reitano


Pasqua 2013 a Lipari: Dall'incontro al ritorno al castello. Quattro foto di Bartolo Ruggiero


 




Calcio a 5: Spareggio per la promozione in C2 il 29 aprile

 Calcio a 5 : Ludica Lipari vince anche a Milazzo



Adesso è ufficiale la data dello spareggio per la promozione nel campionato di C2 di calcio a 5 tra Ludica Lipari e Giovanni Paolo II.

Si giocherà il 29 aprile sul campo neutro di Villafranca Tirrena.

Buongiorno e buona Pasqua da Eolienews


 

Vangelo di oggi 9 Aprile 2023, Pasqua di Resurrezione

La Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie (anno 2023) nelle foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero (prima parte con 4 foto)





 

Ginostra, chiesa inagibile. Messa di Pasqua in terrazza privata. Monsignor Accolla ha inviato un frate (foto e video di Manuela Raffo)


Santa Messa di Pasqua, nel piccolo borgo di Ginostra, celebrata in una terrazza privata, messa a disposizione da Mario Lo Schiavo. 

La chiesa di San Vincenzo Ferreri è in atto inagibile per via di importanti lavori edili.

Per volontà dell’Arcivescovo Giovanni Accolla, che anche per la Pasqua non ha voluto fare mancare la parola di Dio alla piccola comunità, è arrivato a Ginostra, nonostante le condizioni meteo non favorevoli, con un gommone privato proveniente da Stromboli, frate Raffaele, un cappuccino di Caltanissetta.

Alla Santa Messa, celebrata stamane alle 8 e 30, hanno presenziato undici abitanti.

Il frate è ripartito subito dopo verso Stromboli



Video - momenti della Via Crucis dei Cantori popolari delle Eolie (anno 2023) (di Bartolo Ruggiero)

Oggi: Santa Pasqua


 Alla sera del venerdì, appena Gesù aveva reso lo spirito un soldato per assicurarsi che era veramente morto gli aveva passato il cuore con una lancia. Giuseppe d'Arimatea, nobile decurione, e Nicodemo chiesero a Pilato il corpo adorabile di Gesù e, ottenutolo, lo avvolsero in una sindone con aromi e lo deposero in un sepolcro nuovo, scavato nel vivo sasso. Il giorno seguente i Principi dei Sacerdoti, ricordandosi che Gesù aveva detto che dopo tre giorni sarebbe risuscitato, domandarono a Pilato che ne facesse custodire il sepolcro per tre giorni, affinchè, dicevano essi, non vengano i suoi discepoli a rapirne il corpo, e poi dicano ch'è risorto. Pilato acconsentì, e furono posti i soldati a guardia del sepolcro, e venne suggellata la pietra. Al terzo giorno, di buon mattino, si sentì un gran terremoto; un Angelo sfolgoreggiante di luce discese dal cielo, rovesciò la pietra del sepolcro e vi sedette sopra. Gesù vincitore della morte e dell'inferno era risorto come aveva promesso. Le guardie sbigottite caddero come morte, ma poi riavutesi, corsero in città a dar l'avviso dell'accaduta ai Principi dei Sacerdoti. Questi però diedero loro del denaro, affinchè dicessero che mentre esse dormivano erano venuti i discepoli, e ne avevano portato via il corpo.

Al mattino presto (le donne) si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"».
 ancora buio e le donne si recano al sepolcro di Gesù, le mani cariche di aromi. Vanno a prendersi cura del suo corpo, con ciò che hanno, come solo loro sanno. Sono quelle donne che l'avevano seguito dalla Galilea, sostenendolo con i loro beni in ciò che era necessario. Con lui avevano assaporato la ricchezza del «più che necessario», giorni di libertà felice, germogli di un mondo nuovo. Sono quelle che stavano sotto la croce. L'avevano guardato morire. E nessuno a soccorrerlo. Ora vanno al sepolcro: ciò che le muove non è un atto di fede nella divinità di Gesù, non una speranza segreta, ma un atto d'amore. Lo amano ancora, semplicemente, ma è ciò che rimette in marcia la vita: «non è possibile amare la divinità di Cristo se non amando prima la sua umanità» (Heidewick di Anversa).

Il racconto di Luca è di estrema sobrietà: «entrarono e non trovarono il corpo del Signore». Tutto si blocca, l'assenza del corpo di Gesù entra dolorosamente in loro come uno smarrimento, un vuoto pieno solo di domande. E alla desolazione si aggiunge paura: due uomini vestiti di lampi. Come è contrastata la fede di Pasqua! Quasi fossero doglie di parto. Si innesta su di una ferita, su di una assenza patita dolorosamente, su di una perdita.

Perché cercate tra i morti colui che è vivo?


Voi state cercando il vostro tesoro perduto, avete fame di colui che vi ha riempito di senso le vite.

Perché cercate colui che è vivo?


Bellissimo nome di Gesù: Lui è il vivente. Non solo è vivo adesso, come uno che non è più un morto, ma è il vivente, colui che continuamente vive, cui appartiene il vivere, l'autore della vita: la sua missione, la sua azione è germinare vita, fiorire vita.

Non è qui, è risuscitato, si è alzato.

I Vangeli raccontano la risurrezione di Gesù con i due verbi del mattino dell'uomo, svegliarsi e alzarsi. Come se i nostri giorni fossero una piccola risurrezione quotidiana, e la Pasqua un giorno senza più tramonto. Ma la tomba vuota non basta, gli angeli non bastano perché la fede venga alla luce: Ricordatevi come vi parlò: bisogna che io sia crocifisso e risorga... ed esse ricordarono le sue parole.
Adesso tutto esplode. Le donne ricordano, credono perché ricordano, credono non per le parole degli angeli, ma per la parola di Gesù. Credono prima di vedere. Non sono le apparizioni che fanno credere, né le vesti sfolgoranti, ciò che fa credere è sempre la sua Parola, Vangelo custodito anche nei giorni della perdita e dell'assenza. Le donne hanno conservato quelle parole perché le amano, perché nell'uomo si imprime e persiste solo ciò che ci sta davvero a cuore. Principio di ogni incontro con il Vivente è, anche per noi, la custodia amorosa della sua Parola.

MASSIMA. Il nostro Agnello pasquale, Cristo, è stato immolato. Perciò facciam festa non col vecchia lievito della malizia, ma con gli azimi della parità e della verità. S. Paolo ai Corinti.

PRATICA. La solennità di tutte le solennità che la Provvidenza ha voluto assegnarvi in questo mese, sollevi al cielo il vostro spirito, la mente ed il cuore: tutto quello che non è pel cielo, è tutto perduto. O Adamo, felice il tuo peccato Che un sì gran Redentor ci ha meritato!

MARTIROLOGIO ROMANO. In questo giorno, che il Signore ha fatto, solennità delle solennità e nostra Pasqua: Risurrezione del nostro Salvatore Gesù Cristo secondo la carne.

Gli auguri di Pasqua di Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Prelato di Loreto delegato pontificio