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domenica 9 aprile 2023

No alle colombe "sacrificate" nella Pasqua a Marina Corta. Avviata raccolta firme

Riceviamo da Stella e Grace e pubblichiamo 


Scriviamo queste righe a caldo, dopo aver cercato nella processione di Pasqua di Lipari una speranza di Resurrezione.

Siamo Stella e Grace, crediamo in Dio e, tutte le volte in cui ci ritroviamo, sentiamo il bisogno di condividere la nostra fede.

Oggi, a Marina Corta, mentre Gesù e la Madonnina s’incontravano, una figlia di Dio, una colomba, la colomba che dovrebbe rappresentare la Resurrezione, la vita, è crollata. Purtroppo, ogni anno, nel corso della processione, si ripete la stessa storia. Un animale muore. Gli animali non hanno forse sensibilità? Gli animali non respirano?

Cosa succede in fase di preparazione della processione? Le colombe vengono rinchiuse in un cassetto. Qui non possono respirare e, dunque, vengono spaventate, schiacciate, asfissiate, ferite. Vengono poi liberate quando i giochi d’artificio danno loro il colpo di grazia.

Oggi, ancora una volta, abbiamo visto una di queste colombe precipitare e morire.

Noi, dal prossimo anno, vorremo condividere una vera resurrezione, non assistere a un nuovo rito di agonia e morte. L’anno prossimo, vorremmo festeggiare una vera Pasqua.

Siamo certe che molte persone della comunità eoliana condividano il nostro pensiero ed è per questo che abbiamo pensato di avviare una raccolta di firme, con l’intento di far cessare questo assurdo ed inutile sacrificio.

Lipari, 9 aprile 2023

Stella e Grace

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