Cerca nel blog

sabato 3 ottobre 2015

Santo del giorno: San Gerardo di Brogne

Nome: San Gerardo di Brogne
Titolo: Abate
Ricorrenza: 03 ottobre

Gerardo nacque intorno all'898 a Stapsoul, vicino a Lomme, nella regione di Namur. Era figlio di Sancio, proprietario di territori tra la Sambre e la Mosa, e da parte di madre era forse nipote del vescovo Stefano di Liegi. Il suo biografo dice che, a partire dalla sua giovinezza, fece mostra di rare qualità morali e fisiche e che si dedicò a una brillante carriera come cavaliere al servizio del conte Berengario di Namur. Un giorno che stava rientrando da una battuta di caccia, Gerardo, passando da una delle sue proprietà, entrò nella chiesa di Brogne. Volendo assistere alla messa chiese un sacerdote e, mentre lo aspettava, si raccolse e si addormentò. In sogno vide san Pietro passeggiare attorno a una piccola chiesa e invitarlo a costruire un oratorio e a farvi arrivare le reliquie di Eugenio, martire di Toledo. Gerardo domandò come fare, e san Pietro gli rispose che non esiste niente di impossibile per Dio" e che bisognava distruggere la chiesa esistente per rimpiazzarla con un edificio più grande di cui dava le dimensioni. Al suo risveglio, Gerardo decise di obbedire all'apostolo. 
Senza dubbio Gerardo non sapeva niente sull'esistenza di S. Eugenio. La storia della 'traslazione di S. Eugenio a Brogne" ci dice che questo vescovo era stato compagno di S. Dionigi e che, mentre il secondo stava evangelizzando la regione parigina, egli giunse a Toledo dove operò numerose conversioni e fondò la cattedrale. Tuttavia, desideroso di rivedere l'amico Dionigi, Eugenio partì alla volta della Gallia; arrivato a Deuil (oggi DeuillaBarre, nella Val d'Oise), venne a conoscenza del martirio di Dionigi e dei suoi amici e compose un inno in loro onore. Fatto presto prigioniero dai pagani, venne a sua volta martirizzato. I suoi assassini ne gettarono il corpo nello stagno del Marchais, vicino a Deuil. In seguito, un proprietario del luogo sognò un vecchio che gli disse che avrebbe trovato il corpo di Eugenio e che avrebbe dovuto seppellirlo onorevolmente. 
In compagnia di un rappresentante del vescovo Stefano di Liegi, Gerardo si recò inizialmente presso il priorato di Deuil, ove ricevette le reliquie di S. Eugenio, poi a SaintDenis, ove poté soggiornare per qualche tempo. La traslazione di S. Dionigi a Brogne venne compiuta nel mese di agosto del 919. Gerardo ricevette anche diversi oggetti, qualche manoscritto, un altare portatile, e pare che sia tornato con alcuni monaci di SaintDenis, che decisero di popolare il nuovo monastero. Con un atto che reca la data 2 giugno 919, Gerardo aveva stabilito d'impiegare parte delle rendite delle sue proprietà per questa fondazione. Il 27 agosto 921 ottenne un attestato d'immunità da Carlo il Calvo. E difficile sapere se Gerardo in quel momento fosse abate, oppure se abbia ottenuto la direzione dell'abbazia solo in un secondo tempo. Alcuni storici hanno supposto che egli avesse ricevuto l'ordinazione a sacerdote soltanto nel 927, e che prima di insediarsi definitivamente a Brogne avesse compiuto alcuni soggiorni d'istruzione a SaintDenis. 
È noto che egli si recò a Tours per ottenere alcune reliquie di S. Martino e che là incontrò l'abate laico di S. Martino di Tours, Ugo il Grande, che era anche abate di SaintDenis. In una data che è difficile precisare, sotto l'episcopato del vescovo di Liegi Ricario, successore di Stefano (921945), l'oratorio fu benedetto, le reliquie messe in una cassa e il monastero posto sotto la protezione di S. Eugenio. Tali reliquie erano destinate a rimanere in quello stesso luogo eccetto che nel 954 quando, minacciate da un'invasione degli Ungheresi, i monaci si ritirarono momentaneamente a Namur. C. era stato tentato dalla vita eremitica. Le grandi foreste delle Ardenne che circondavano il monastero gli apparivano come un rifugio per prega solitudine: questo almeno è quanto riferis seconda Vita di Gerardo I monaci desideravano averlo come abate. Tuttavia, a causa della sua tà già conosciuta, Gerardo non era destinato a rimi a lungo a Brogne. 
Le prime riforme di san Ghislano 
Il duca Gisleberto di Lorena (m. 939) in essendo venuto a conoscenza della fama di Gerardo lo chiamò per riformare l'abbazia di S. Ghislano. Questa, fondata nel VII secolo, a partir dalla cella di un santo era stata distrutta durante le invasioni normanne, quindi era caduta in mano ai laici. Nel 930 furono ritrovate le reliquie di S. Ghislano. Si verificarono alcuni miracoli e il vescovo di Cambrai dette il via alla traslazione di queste reliquie nella chiesa di santi Pietro e Paolo, le pose in alto perché tutti potessero vederle e, forse, per metterle in salvo dai furti. Le reliquie, infatti, divennero oggetto di disputa tra il popolo di Mons e quello di Maubeuge. Fu istituito un collegio di canonici, che però non dette esempio di vita regolata. I canonici, in realtà, portavano in processione le reliquie per il vicinato solo al fine di incrementare le proprie rendite. Ora Gisleberto, che era già abate laico di Stavelot, di S. Massimino a '14reviri e di Echternach, voleva entrare in possesso di S. Ghislano, che si trovava nell'Hainaut. Come egli aveva introdotto la riforma per Stavelot, volle fado anche per S. Ghislano. Dopo aver avuto urta visione del santo fondatore che gli chiedeva di restaurare la regola benedettina, si rivolse a Gerardo intorno al 93 i, e lo nominò abate. Quest'ultimo riuscì a recuperare le terre che erano state date ai laici, a ricostruire l'abbazia e a restaurare le funzioni liturgiche. Permise dunque che a S. Ghislano si conducesse quella vita regolare che aveva conosciuto poco tempo prima delle invasioni normanne. Il suo successo arrivò sino in Fiandra, e fu allora che intervenne il conte Arnolfo. 
Le riforme in Fiandra
In Fiandra, come dappertutto, le invasioni dei popoli scandinavi avevano fatto scomparire la vita regolare nelle abbazie, e i laici ne avevano approfittato. Molti monasteri erano stati trasformati in collegiate, vale a dire che i canonici vi conducevano una vita più o meno religiosa. Dopo il 918 la contea di Fiandra era amministrata da Arnolfo, detto Arnolfo il Grande (918965). Suo padre, Baldovino II, era riuscito a conquistarsi una contea che si estendeva al di là dei golfi dell'Yscr e dell'Aa, arrivava sino a Tournesais e oltrepassava, a sud, le colline dell'Artois. Arnolfo continuò la politica paterna e seppe approfittare in maniera stupefacente dei conflitti che vedevano opposti re carolingi contro principi robertingi e normanni. Era un valente cavaliere, spesso violento ma molto pio, e come molti dei suoi contemporanei amava collezionare reliquie. Desiderava che entro i confini della sua contea fosse restaurata la consuetudine religiosa nei numerosi monasteri. La Vita di Gerardo ci dice che Arnolfo, sofferente di calcoli renali, avendo sentito parlare dell'abate di Brogne chiese a quest'ultimo di venire. C. andò, persuase il conte che i suoi peccati erano all'origine della sua malattia e gli disse di riparare ai propri errori distribuendo i suoi beni; lo fece digiunare per tre giorni, celebrò la messa e infine operò la guarigione. Il conte offrì allora a Gerardo tutto ciò che volle. Questi rifiutò l'oro e l'argento, accettando infine solo qualche dono che distribuì ai poveri, ai monaci e al suo giovane monastero di Brogne. D'altra parte, Arnolfo fece stilare un atto in cui decise di donare un possedimento terriero al monastero di S. Pietro di Gand, in cui si trovavano sepolti i suoi genitori, c affidò la riforma di tale monastero all'abate Gerardo 
S. Pietro di Gand (detta anche SaintPierreauMontBlandin) era stata fondata da S. Amando, con l'aiuto di Dagoberto, nel VII secolo. Un compagno di S. Amando, S. Bavone, aveva fondato un altro monastero che aveva ricevuto il suo nome e che era divenuto la cattedrale di Gand. Tra questi due monasteri esisteva, di conseguenza, una forte rivalità. Il conte Arnolfo decise di riformare anche il monastero di S. Bavone, di cui era abate laico. Gerardo fu nominato abate di S. Pietro, ma rifiutò questo titolo per S. Bavone. Fece porre, nel 946, le reliquie del santo all'interno del monastero restaurato e riuscì a raccogliere tutti i beni usurpati dai laici intorno al complesso. Nel 953 Gerardo ottenne la nomina ad abate di suo nipote Guido. 
Le riforme degli abati di Gand ebbero conseguenze sulla vita monastica in Inghilterra, dove tutto era ancora da rivedere. Là moltissimi monasteri erano ancora affidati ai laici o popolati da canonici. A Glastonbury, S. Dunstano osservava la regola benedettina dal 940. Essendo stato esiliato nel 955 dal re Edwy, Dunstano si recò presso il conte di Fiandra Arnolfo il Grande e conobbe la riforma che Gerardo aveva messo in ano nei monasteri di Gand. Allorché fece ritorno in Inghilterra nel 957, Dunstano, dopo essere stato nominato vescovo quindi arcivescovo di Canterbury, applicò questa riforma nei monasteri dell'Inghilterra. Al sinodo di Winchester, nel 972, re Edgardo invitò a partecipare i monaci di Gand, nonché i monaci di FleurysurLoire, il re d'Inghilterra non poteva che accogliere bene lo spirito riformista di Gerardo che dava grande spazio al potere laico nella restaurazione delle abbazie. 
Riforma di SaintBertin, SaintRiquier e SaintAMand
Il provvisorio insediamento di Dunstano a Gand non era fortuito, in quanto allora esistevano stretti vincoli tra la Fiandra e l'Inghilterra. All'epoca di Alfredo il Grande, alcuni monaci di SaintBerti n avevano già svolto un ruolo importante nella restaurazione dei monasteri inglesi. Nel 944, il conte Arnolfo recuperò l'abbazia di SaintBertin ed espresse la volontà di far riformare i monaci. Essi però si rifiutarono e la popolazione prese le loro parti. Alla fine qualche monaco rimase nell'abbazia mentre gli altri partirono alla volta dell'Inghilterra. Con l'aiuto di un monaco di SaintEvre di Toul e di Womar del Mon tBlandi n, Gerardo riformò SaintI3ertin di cui, nel 950, fu nominato abate un nipote di Arnolfo il Grande. Due anni prima Arnolfo aveva già approfittato della conquista di MontreuilsurMer per annettere SaintRiquier. Questa illustre abbazia, che aveva avuto i suoi momenti di gloria in epoca carolingia, aveva anch'essa sofferto le incursioni dei popoli scandinavi. Gerardo e Arnolfo vi posero un abate di nome Fulcherico. Nel 951, poiché Ugo il Grande aveva minacciato l'abbazia, le reliquie di SaintRiquier furono trasferite a SaintBertin. 
Per inciso, l'abbazia di SaintRiquier doveva in seguito essere annessa definitivamente da Ugo Capeto. TI monastero di San Vedasto, al contrario, rimase in mano al conte di Fiandra e venne pure restaurato. Infine, Gerardo di Brogne influenzò in maniera considerevole la riforma della chiesa di SaintAmand. Il monastero, fondato a Elnone dal santo vescovo Amando, dall'inizio del X secolo era nelle mani della famiglia aristocratica degli Edward. 11 conte di Fiandra volle recuperare questo monastero, e nel 952 nominò il monaco Iieodrico abate di Elnone, in presenza dei vescovi di Cambrai, di Noyon, di lburnai e dell'abate Gerardo ra certo che Gerardo di Brogne svolse un ruolo determinante nel restauro del monastero di SaintAmand e che fu in grado, anche là, di recuperare i beni confiscati dagli aristocratici laici. 
Riforma a Reims e tentativo di rifirma in Normandia 
La contea di Fiandra e l'arcivescovato di Reims erano in relazione perché Arnolfo era il genero di Lrberto di Vermandois, che aveva posto il proprio figlio Ugo sul trono episcopale di Reims. Ugo, che era al tempo stesso abate di San Remigio a Reims, chiese a Gerardo di recarsi a restaurare quell'abbazia e lo nominò preposto. Ciò accadeva intorno al 940. Questa riforma venne in seguito completata da un monaco di 
duca Riccardo era, come il suo collega Arnolfo, desideroso di trasformare i monasteri e di farne delle case di preghiera. Le abbazie di Jumièges e di Fontenelle erano state abbandonate al momento delle invasioni normanne e i monaci si erano ritirati all'interno dei territori. Quelli di Fontenelle (attualmente Saio tWandrille) avevano riparato nel nord e avevano portato le reliquie del loro kmdatore a Roulogne. 

Il conte Arnolfo, appassionato di reliquie, era riuscito in compagnia di Gerardo a raccogliere questi tesori portandoli da Boulogne a Gand. Gerardo entrò così in relazione con la comunità di SaintWandrille. Nella stessa epoca, si dice, un certo Torf il Ricco era solito cacciare in una foresta in cui si trovava anche l'abbazia di SaintWandrille. Un cervo che egli stava inseguendo si rifugiò presso un altare della basilica in rovina. 'l'od, commosso da questo prodigio, decise di restaurare l'abbazia e di richiamare i monaci. 

Secondo alcuni testi, Gerardo si sarebbe recato a Rouen presso Riccardo di Normandia intorno al 955, all'epoca in cui Arnolfo di Fiandra guidava una spedizione verso il sud. Ma non riuscì a convincere il duca di Normandia, e fu il suo discepolo Menardo, proveniente da un'importante famiglia della Lorena, a restaurare SaintWandrille nel 960. Vi riuscì così bene che il duca Riccardo Ti gli chiese di restaurare anche MontSaintMichel. Quanto a Gerardo, egli ritornò a Brogne portando un'insigne reliquia, poiché si trattava del cranio di S. Vandregisilo, attualmente conservato nell'abbazia di Marcdsous, presso Dinant. 
La riforma di Gerardo
Non è possibile confrontare la riforma di Gerardo con quella di Cluny, sua contemporanea. Certamente, Gerardo é desideroso di osservare la regola benedettina e sacrifica le proprie ricchezze alla povertà monastica. Quando rifiuta l'oro e l'argento che gli promette il conte Arnolfo, egli risponde: "Abbiamo lasciato i beni che ci apparienevano, come potremmo accettare i beni degli altri? I monaci che su questa terra cercano a proprietà provano, con ciò, di non essere veri monaci. Se essi si attaccano al denaro sono solo lei lebbrosi. Accatastare ricchezze, cos'altro mesto per dei monaci se non una lebbra dell'Anima?". Ma Gerardo non sa immaginare un monastero senza beni fondiari, e tutti i suoi sforzi di restaurazione hanno per obiettivo il recupero delle terre abbandonate ai laici. Più restauratore che riformatore, vuole tornare alla situazione antecedente e ottenere delle restituzioni. Fa innalzare alcune costruzioni, vi pone reliquie, chiede ai monaci di aprire officine per gli amanuensi e di edificare delle biblioteche. Gerardo è un monaco di stampo carolingio: non riesce a immaginare un'abbazia indipendente dal potere temporale. 
L'esenzione, che Cluny cercherà di ottenere, gli è totalmente estranea. Quando i principi, in particolare il conte di Fiandra, sono ben disposti alla riforma, occorre evidentemente collaborare con loro. Gerardo, per la sua origine sociale, si sente molto vicino al potere laicoaristocratico. D'altra parte, come restauratore vuole il ritorno alla regola di S. Benedetto; non ama i monasteri che alcuni canonici occupano non obbedendo a nient'altro che alla propria fantasia. La regola, nella sua perfezione e nella sua precisione, dev'essere seguita da tutti, dall'abate e dai monaci. Chiamato a dirigere numerose abbazie, Gerardo avrebbe potuto avere l'idea di costituire una sorta di famiglia di cui Brogne fosse il capo, ma anche qui si distingue dai Cluniacensi. A suo avviso ogni abbazia, sotto la protezione di un conte o di un duca, deve avere una certa autonomia.
Quanto alla spiritualità di Gerardo, è difficile farsene un'idea. I suoi biografi lo presentano come un devoto dell'eucaristia: nel corso della messa, che officia ogni giorno — fatto che all'epoca doveva essere eccezionale — si verificano alcuni miracoli, come la guarigione del conte Arnolfo o quella d'un vecchio cieco che si è lavato il volto con l'acqua che Gerardo si era fatto versare sulle mani durante le abluzioni liturgiche. Infine, come non ricordare la sua devozione per le reliquie? Al pari dei suoi contemporanei, Gerardo è alla ricerca di reliquie, siano esse quelle di S. Eugenio, di S. Vandregisilo o dei santi Innocenti che trasportò dalla chiesa di SalleslèsChimay. Egli ha bisogno di proteggersi, ma anche di avere un contatto diretto con i fondatori delle chiese. Se Eugenio è il santo patrono di Brogne, è per il fatto che è stato amico di Dionigi, secondo la tradizione discepolo di S. Paolo e inoltre martire.
La morte di Gerardo e il suo culto
Al termine della sua vita, Gerardo si sarebbe recato a Roma. Beneficiato da san Pietro di una visione in giovane età, avrebbe voluto così ringraziare il successore di Pietro e avrebbe inoltre ottenuto un privilegio da papa Stefano VIII. Alcune recenti ricerche hanno comprovato che tale atto è un falso fabbricato a Brogne a metà dell'XI secolo; d'altra parte Gerardo avrebbe potuto fare comunque un pellegrinaggio a Roma. Durante il viaggio si verificò un miracolo, poiché egli protesse il carro che stava per rotolare in un precipizio fra le Alpi con le pietre in porfido destinate ad abbellire la chiesa di Brogne. Gerardo mori il 3 ottobre 959. Filiberto, cappellano di Ottone I, gli successe in qualità di abate. Più d'un secolo dopo, un monaco di S. Ghislano scrisse una prima Vita su richiesta dell'abate di Brogne. Occorre attendere il marzo del 1131 perché papa Innocenzo II, che si trovava a Liegi, canonizzi Gerardo; cosa che venne ratificata dal concilio di Reims nell'ottobre del 1131. Le reliquie dell'abate furono trasportate in una cassa e vi rimasero sino al XVII secolo. 
Nel 1617 fu adibita una nuova cassa e creata una confraternita in ordine di San Pietro e San Gerardo. L'abate di Brogne è venerato nelle abbazie da lui riformate, in particolare a S. Bavone di Gand, ma anche a Waulsort, che è stata riformata da vescovi lotaringi.

PRATICA. Per Dio nulla è impossibile, impariamo ad ammirare il Signore e a credere in lui in ogni momento della nostra vita

PREGHIERA. Oh Signore aiutaci nella preghiera e fa che il nostro Santo Gerardo interceda per noi.

venerdì 2 ottobre 2015

La Piana prima di lasciare nomina Don Lillo Maiorana, parroco della Basilica di Canneto

Prima di lasciare la guida dell'Arcidiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, Mons. Calogero La Piana ha provveduto a nominare parroco della Basilica minore di San Cristoforo a Canneto, Don Lillo Maiorana.
Il sacerdote, sino ad oggi, aveva ricoperto il ruolo di amministratore

Copertura assicurativa, al via i controlli elettronici sulle auto. Dal prossimo 18 ottobre addio all’esposizione del tagliando delle polizze sul cruscotto dei veicoli

Il conto alla rovescia si sta concludendo: dal prossimo 18 ottobre addio all’esposizione obbligatoria sul cruscotto delle automobili del tagliando dell’assicurazione. Il controllo della regolare copertura verrà effettuato dalle forze dell’ordine attraverso la verifica della targa dei veicoli nel corso dei posti di blocco o utilizzando i dispositivi di controllo a distanza, quali tutor, autovelox e telecamere posizionate in prossimità dei varchi Ztl, che abbineranno automaticamente la targa con il registro delle polizze assicurative Rc Auto. L’obiettivo è una più efficace azione nel contrastare l’evasione assicurativa. Infatti, secondo quanto sottolineato dalle Associazioni nazionali fra le imprese assicuratrici (Ania), in Italia la compravendita di contrassegni falsi è assai diffusa; nel 2014 ben 3.900.000 veicoli hanno viaggiato senza assicurazione. Tra qualche giorno, quindi, spazio a controlli elettronici per fermare i “furbetti” in continua crescita. Le forze dell’ordine verificheranno immediatamente se il numero della targa dell’automobile è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione civile. Infatti, ogni volta che verrà stipulata una nuova polizza Rc Auto o che verrà effettuato un rinnovo, la compagnia di assicurazione dovrà inviare le informazioni alla banca dati delle coperture assicurative creata dalla stessa Ania e chiamata Sita. Da quest’ultimo sistema le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione civile che contiene i dati sui veicoli immatricolati. L’incrocio delle informazioni contenute nelle due banche dati consentirà così alle forze dell’ordine di sapere in pochi secondi chi è regolarmente assicurato e chi è invece sprovvisto di copertura. Nella prima fase di attuazione della nuova disciplina, in via sperimentale, le compagnie continueranno a fornire agli assicurati il tradizionale tagliando di carta che, tuttavia, non dovrà essere esposto sul parabrezza e avrà soltanto finalità informative. Terminata questa fase, il tagliando non verrà più consegnato. Per chi circola senza aver stipulato una polizza Rc Auto è prevista una sanzione che va da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.366. Le forze dell’ordine, quando attestano questa mancanza, dispongono il sequestro del veicolo che viene poi prelevato, trasportato e depositato in un luogo non soggetto a pubblico passaggio. Chi è invece vittima di un incidente con un mezzo non assicurato, può rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada per il risarcimento. Ma i cambiamenti non si fermano qui. Il certificato di proprietà dell’auto diventerà digitale: si trasformerà in un codice, una password che – connettendosi online – darà accesso alle informazioni finora presenti nel libretto. La novità anticipa il decreto legge del governo di attuazione della riforma Madia, che porterà in un documento unico con i dati sia di proprietà che di circolazione, in linea con un processo di dematerializzazione e digitalizzazione ormai avanzato.

Ancora chiusa la passeggiata lato mare del Parco Archeologico del Castello di Lipari. Interrogazione di Lo Cascio

Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
e p.c. all'Assessore al Turismo, Spettacolo e Sport, All'Assessore ai Beni Culturali e Ambientali
agli organi di stampa locali

Oggetto: interrogazione consiliare sulla perdurante chiusura di parte del Parco Archeologico del Castello.
Gentili Sindaco e Assessori che leggono per conoscenza, durante i primi giorni di agosto, il crollo di un albero ha causato la temporanea interdizione all'accesso nella passeggiata lato mare del Parco Archeologico del Castello di Lipari.
Siamo arrivati ai primi di ottobre, e la stessa area rimane ancora interdetta all'accesso dei visitatori: come è possibile che due mesi non siano un lasso di tempo sufficiente per rimuovere un albero caduto?
Anche se la questione non investe le dirette competenze del Comune di Lipari, purtroppo si riflette negativamente sulla percezione complessiva dei luoghi da parte dei visitatori, e dunque ritengo che la stessa debba necessariamente coinvolgere l'Ente.
Il Comune ha provveduto, o intende provvedere, a sollecitare gli uffici competenti della Regione Siciliana – generalmente assai solerti quando puntualizzano le proprie prerogative in materia di aree demaniali all'interno del Castello – pretendendo una rapida soluzione del problema, così da consentire nuovamente ai visitatori il pieno accesso a tutto il parco, compresa la porzione interessata che ha grande valenza panoramica?
In attesa di Vostra gradita risposta, e di ancor più gradito intervento verso gli uffici responsabili che evidentemente non sono stati ancora in grado di disporre una soluzione, porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio (Consigliere comunale de La Sinistra)

Unesco e pomice. La riflessione e gli input di Matteo Salin

Il 30/9/15, nel pomeriggio, dopo il bel “racconto” che i diversi interventi hanno fatto del e sul prof. Cabianca si è tenuto, in presenza del Sindaco, un interessantissimo ragionamento, a più voci, su quanto può definirsi  il prossimo futuro di Lipari e dell’arcipelago Eoliano.
Siamo di fronte alla necessità di valutare cosa si farà, all’interno della complessità delle normative esistenti, ben precisate dal Prof. Gangemi, in particolare per quanto riguarda le questioni che si sono recentemente aperte: quella  relativa alle aree pomicifere dopo il fallimento della Pumex e quella che riguarda la presenza delle  Eolie all’interno dell’Unesco Heritage List in particolare ora che, finalmente, i Comuni delle Eolie si sono accordati per iniziare a ragionare sulla questione.
Prima di definire cosa fare, secondo me, è necessario definire i contorni entro cui va fatto e in questo senso si è mosso il mio intervento.
Ho parlato da imprenditore, un piccolo imprenditore che alle Eolie si occupa di turismo (che è la miniera insieme ai giacimenti relativi ai beni culturali da cui si estrarrà la ricchezza duratura per il nostro paese), ma che ha buone relazioni ed esperienza  come proprietario di una azienda assai più grande, nella preparazione di progetti  europei e nella responsabilità  ai vari livelli nella sezione dei servizi innovativi e tecnologici di  CONFINDUSTRIA.
So quindi che cosa vuol dire fare impresa e che cosa desidera chi può pensare di investire, parte della propria ricchezza, in un certo territorio.
Vengo da una città, Vicenza, che oltre ad essere all’interno dell’Unesco Heritage List è anche la terza realtà produttiva italiana e quindi, fosse solo per essere stato sempre a contattori sia di cultura che di impresa, mi sento legittimato  nel fare questi ragionamenti.
L’imprenditore impegna i propri denari allo scopo di produrre ricchezza. Sono passati certamente i tempi dei “padroni della ferriera” ora chi fa impresa vuole certamente recuperare i soldi investiti ed anzi guadagnarne ulteriori ma non lo fa più, come purtroppo è stato, depredando un territorio, sfruttandone le ricchezze e poi lasciandolo a sé stesso. Ora la ricchezza si fa sia vendendo  prodotti o servizi che salvaguardando valori territoriali culturali e ambientali. Reinvestire poi parte di quanto si guadagna nel luogo in cui si è prodotta la ricchezza è importante per rendere sostenibile e virtuoso l’intero percorso.
Un’impresa è una macchina nel complesso semplice,ci sono regole fisse.
Definito un obiettivo si valuta quali sono le condizioni in cui ci si trova e se poi si pensa che le cose possano funzionare si investono risorse sotto forma di uomini e denari per raggiungere quanto si è prefissato.
 La verifica deve essere continua ma dopo un certo periodo, 2-3 -5 anni, bisogna vedere qual è la tendenza, se l’investimento è stato vantaggioso e porta ricchezza e fare le conseguenti scelte.
L’idea imprenditoriale deve essere forte ma nel processo è fondamentale avere chiare le condizioni in cui ci si trova.
Nel caso di Lipari è necessario, per chiunque voglia investire, avere chiare quali sono le regole locali del gioco.
Quindi per quanto riguarda la zona pomicifera è necessario sapere:
1)      Di chi è la proprietà e quali sono i vincoli presenti.
2)      Quali sono le regole urbanistiche/paesaggistiche ed in generale regolatorie che sussistono nell’area o se esse devono essere definite
3)      In quanto tempo possono essere stabilite con chiarezza e definitivamente  le regole del punto 2 e per quali aree
4)      Fermo restando che poi  dovranno essere immessi soldi “veri” va valutato se ci siano contributi  pubblici disponibili e quali siano le procedure per la loro aggiudicazione.
In generale è quindi importantissimo il rapporto tra pubblico e impresa. Ci deve essere la massima trasparenza reciproca e la massima disponibilità a collaborare.
Le scelte di un imprenditore dipendono da tanti fattori, a volte di incertezza (si pensi in particolare al mercato), proprio per questo preferisce che le cose siano, anche difficili, ma chiare e deve avere fiducia delle realtà pubbliche con cui sta collaborando.
E’ meglio sapere, fin da subito,  che una cosa non si può fare in un certo modo e quindi  trovare, eventualmente, una strategia diversa  piuttosto che imboccare una strada che poi impone di tornare indietro con la perdita di credibilità, tempo e denaro.
Ho apprezzato quanto hanno detto il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale di Lipari.
Giorgianni e Sabbatini, che al momento dell’approvazione  del Piano Territoriale Paesistico redatto da Cabianca, con  Michele Giacomantonio Sindaco, dall’opposizione erano molto critici nei confronti delle limitazioni che erano imposte, ora hanno ammesso che senza quel piano Lipari e le isole Eolie avrebbero rischiato di essere totalmente snaturate e di perdere le qualità che ora le fanno mete turistiche di migliaia di visitatori che ne sono poi la loro ricchezza.
Questo fatto è importante in quanto definisce decisamente il fatto che a volte le restrizioni se non vengono viste solo in modo frustrato possono diventare la spinta per nuove strade e portare al TURISMO DI QUALITA’  (sia come visitatori che come offerta recettiva e di servizi ) di cui queste isole hanno assolutamente bisogno per crescere.
Proprio in base a queste ragioni risulta comprensibile ma “limitata”, “regressiva” e assolutamente da superare la paura che accompagna la creazione di aree marine protette, parchi e la stessa appartenenza all’Unesco Heritage List .
Ormai è stato sperimentato in decine di posti, ed in particolare in realtà che hanno un modello di business   simile a quello delle Isole Eolie, basato su Cultura, Beni paesaggistici - naturali e Turismo, che la creazione di realtà  protette di specifico interesse, porta a ricchezza e ad una crescita che permette lo sviluppo del turismo e dell’industria (ricettiva, ristorativa, trasporti, ittica, prodotti tipici ecc..)  garantendo una loro diversificazione e favorendone la positiva integrazione.
Non c’è quindi nulla di nuovo o da scoprire. Tenuto assolutamente conto di tutte le unicità e peculiarità delle Eolie va però ricordato che è da anni che modelli di questa natura in una importante e solida integrazione tra le diverse esigenze sono stati studiati e vengono quotidianamente applicati con grande soddisfazione sia in Italia che all’estero.
Realtà come Monviso, Monferrato, Valle del Douro in Portogallo, Alessandria, isole Mauritius  e tanti altri, tutti siti Unesco, sono cresciuti e stanno crescendo basandoci su studi ormai ben strutturati.
Proprio per questo  in questa situazione Eoliana, non deve essere nuovamente scoperto ciò che gli esperti e le università,che si occupano di questi modelli di sviluppo, già conoscono.
Va fatta una scelta che esce dal provincialismo e che assicuri nel modo migliore lo sviluppo in un’ottica mondiale che è quella che deve interessare affidandosi a professionisti che, proprio perché vedono le cose “da sopra”, sono in grado di sentire ed integrare le esigenze di tutte le parti in causa siano esse  pubbliche o private.
 Matteo Salin

Reperti storici recuperati in mare a Lipari

La Soprintendenza del mare, diretta da Sebastiano Tusa, nella baia di Capistello, a Lipari, ha recuperato un ceppo in piombo di età ellenistico-romana completo di contromarra; una brocchetta pertinente probabilmente il corredo di bordo di una delle navi inabissatesi e un altare votivo, completo di base e colonna modanata. La colonna costituisce una scoperta eccezionale per la sua rarità e per la difficoltà del recupero. Questo reperto si trovava a 114 metri di profondità.

Ustica Lines ottiene rating di legalità da Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Art.1: "Deroga a punto nascita primo tassello per invertire processo vizioso"

Qualche settimana fa,dopo l'incontro con l'assessore Gucciardi avevamo detto che ottenere la deroga sarebbe stato un primo grande successo che ci permetterà di invertire quel processo vizioso che ha portato allo smantellamento del reparto di ginecologia ed ostetricia( oggi stranamente relegati al dipartimento oncologia). 
Oggi la deroga è stata ottenuta ma non basta a riaprire il punto nascita. Sono necessari ulteriori passaggi che dovranno essere consumati con il direttore generale dell' Asp dott. Sirna,sensibile alla risoluzione di tali problematiche,il quale ha già dato la sua disponibilità per venire a fare un sopralluogo sull'isola il 14 Ottobre. L'assessore Gucciardi si è preso l'impegno che attiverà subito un tavolo di confronto per verificare se esistono le condizioni di sicurezza per riattivare il servizio o se,sentito il dott. Sirna,sarà necessario intervenire(come presumiamo) per garantire tutti gli standard necessari al rilancio del punto nascita. 
Garantita la sicurezza si procederà alla modifica della pianta organica per attivare definitivamente il servizio. 
Noi,nel frattempo,continuiamo a metterci la faccia convinti che presto le mamme isolane potranno finalmente usufruire di un servizio e di un diritto che la mala politica aveva cancellato. 
Art.1

CULTURA: BOTERO, MARTEDI’ I RISULTATI SU MOSTRA ARS

Il bilancio della mostra ‘Via crucis, la pasión de Cristo’ del pittore colombiano Fernando Botero”, tenutasi dal 21 marzo al 30 settembre a palazzo dei Normanni, sarà presentato nel corso di una conferenza stampa convocata per martedì 6 ottobre, alle 11.30, nella sala rossa dell’Ars. Durante l’incontro con i giornalisti, al quale parteciperanno il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone, e il direttore generale della stessa Fondazione, Francesco Forgione, verrà illustrato anche il programma per la prossima stagione.

Foto dal nostro archivio: Don Lio Raffaele ai "primi passi"

giovedì 1 ottobre 2015

Sbarchi sulla spiaggia a Stromboli...ma non sono extracomunitari....Vaporetto turistico "approda" sulla spiaggia

Oggi 1 Ottobre 2015 ore 15.55. Sbarchi sulla spiaggia di Ficogrande a Stromboli...ma non sono extracomunitari....
Vi proponiamo un "interessante" filmato girato oggi pomeriggio nell'isola con un vaporetto turistico che non approda nel porto ma arriva sin sulla spiaggia. 

E' tutto lecito? Non crediamo! 
Chissà che cosa ne pensa il Circomare Lipari
IL VIDEO:


Calcio - Il giovane Mattia Cincotta vestirà la maglia della Saponarese

Calcio - La Saponarese, formazione che disputa il campionato di Seconda Categoria,  ha chiuso il proprio mercato con l'arrivo del giovane liparese Mattia Cincotta: il classe '97 completa la rosa di mister Tommaso Venuto, formata in gran parte dal gruppo che lo scorso anno ha ottenuto la promozione nel girone A di Terza Categoria.
A Mattia un grande in bocca al lupo da Eolienews
Cedesi attività di licenza taxi sull'isola di Vulcano
Per info - Email: 3384767593@tiscali.it

Telefono: 333/3512575

L'eoliano, il dialetto recuperato. L'articolo del direttore nella pagina "Cultura" della Gazzetta del sud

Vigili e ausiliari contrattisti da oggi al lavoro per solo tre ore giornaliere

I sette, tra vigili urbani e ausiliari del traffico contrattisti, in servizio al comando della Polizia Municipale, da oggi lavoreranno soltanto per tre ore al giorno, dalle 8,00 alle 11,00 .
Questo nell'ottica del taglio delle spese.

Lipari: Prorogata su disposizione assessore Sardella ZTL/Isola pedonale

Su disposizione dell'assessore Giovanni Sardella è stata prorogata sino al 17 Ottobre l'ordinanza che ha istituito nel centro storico di Lipari la ZTL/Isola pedonale. 
Ciò in considerazione del più che discreto movimento turistico che interessa l'isola.

Ex Siremar da oggi applica il piano a tre. Federalberghi chiede con forza l'utilizzo di 4 aliscafi

Apprendiamo dalle testate giornalistiche online del repentino quanto inopportuno cambio di orari di Siremar Compagnia delle Isole che dal primo ottobre passa dal piano a 4 aliscafi, previsto dalla convenzione, a quello a 3. Non possiamo che esprimere tutto il nostro disagio e il nostro disappunto rispetto ad un intervento di riduzione che auspichiamo si riveli del tutto temporaneo, dichiara il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono.
Non solo non siamo riusciti ad ottenere – dalle compagnie di navigazione - una proroga degli orari estivi che ci vogliono dall’11 settembre in piena stagione invernale, mentre di fatto le nostre strutture alberghiere e gli operatori turistici locali in generale ancora si fanno in quattro che cercare di allungare la stagione turistica e di offrire servizi dignitosi ad una clientela straniera sempre più esigente e, fortunatamente, interessata a visitare le nostre isole anche nei mesi di settembre ed ottobre. Adesso, ci ritroviamo, sul fronte Siremar Compagnia delle Isole, con un inefficace quanto insufficiente piano a 3 aliscafi.
Chiediamo, pertanto, alla Compagnia di voler ripristinare nel più breve tempo possibile il piano a 4, anche in considerazione di importanti manifestazioni che stanno interessando e interesseranno il nostro arcipelago nei prossimi giorni.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Dopo 38 anni al servizio del turismo eoliano va in pensione Salvatore Campo

Da oggi va in pensione Salvatore Campo, ultimo componente del gruppo storico della ex AAST (anni 70-80-90), composto dai vari Siracusa, Costanzo, Ziino, Spinella, Corrado), che ha contribuito allo sviluppo turistico delle isole Eolie.  
L'amico Salvatore è stato assunto presso la ex Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo delle isole Eolie in data 12 settembre 1977. Negli anni ha raggiunto la qualifica di Funzionario Direttivo.
Come anticipato oggi, dopo 38 anni, cessa dal servizio dall'attuale Servizio Turistico Regionale di Messina, Unità Operativa di Lipari, con decorrenza 1° ottobre 2015, per collocazione in quiescenza ai sensi delle vigenti leggi pensionistiche regionali.
Attraverso questo post vogliamo ringraziarlo, anche a nome di tutti gli eoliani, per quanto ha fatto attraverso il suo lavoro ed il suo costante impegno per la promozione delle nostre isole.

Lipari, Consiglio approva Tariffe TARI

Via libera dal consiglio comunale di Lipari alle tariffe TASI per il 2015. In poche parole sulle varie tariffe verrà applicato, rispetto allo scorso anno, un aumento del 7,67%. 
Hanno votato favorevolmente in 10, contrari 5, 1 astenuto

mercoledì 30 settembre 2015

Tragedia a Marina Corta. Donna si getta in mare e muore

Tragedia, intorno alle 21 e 30, a Marina Corta. Una donna, da quanto trapela, dopo essersi denudata, si è gettata in mare, dal molo dove approdano le barche da pesca, perdendo la vita. Inutili i tentativi di strapparla alla morte da parte di chi si è gettato in mare per soccorrerla, una volta scattato l'allarme.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e l'ambulanza del 118.
Il corpo della povera donna è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Lipari, in attesa delle determinazioni del magistrato.
I carabinieri stanno ascoltando i familiari e chi è intervenuto in soccorso
Pur essendo in possesso del nome e del cognome della donna e di altri particolari, riteniamo, in attesa che vengano informati tutti i suoi cari di non diffonderli

Aggiornamento delle ore 9.47 di giovedì 1° Ottobre - Essendo decisamente chiara  la dinamica  del tragico evento il corpo della  povera donna, la 79enne Gianna Bianca, che recentemente aveva subito un lutto familiare (era deceduto il marito Filippo Virgona) , è stato restituito alla  famiglia. 
La drammatica decisione potrebbe essere legata anche al "contraccolpo" subito per la perdita del congiunto

In giro con il "Tonno". Caterina Conti: "Non tagliamo le gambe ai nostri giovani!"

Carissimi compaesani,
è quasi finita l'estate ed io finalmente mi sono potuta permettere il lusso di andare a fare la spesa con il carissimo "Tonno" affettuoso e gentile. E' una cosa che avrei desiderato fare da quando l'ho visto girare con queste bici all'inizio dell'estate.
E'stata un'esperenzia magnifica che consiglierei in futuro a tutti coloro che hanno difficoltà a camminare o che hanno, e non possono, portare pesi. Siamo passati dopo le 11:00, cioè quando il Corso è precluso al traffico delle vetture.
I ragazzi hanno avuto una splendida idea e mi dispiace pensare che qualcuno, come al solito sottosviluppato mentalmente, abbia cercato di disturbarli.
Ci lamentiamo sempre dei nostri ragazzi, e quando hanno delle bellissime idee cerchiamo di tagliargli le gambe e di dargli fastidio!!!
Sono certa di vedere in futuro una maggiore e migliore utilizzazione di questi mezzi che in Cina esistono da centinaia di anni, e sono di una grande utilità sociale al costo di qualche euro.
Saluti.
Caterina Conti.

Previsioni meteomarine Eolie. Peggioramento in vista

Forte peggioramento previsto per Giovedi 1, a causa dell'arrivo di un vortice depressionario, che in serata investirà la fascia ionica messinese in risalita dal mar Ionio verso lo Stretto di Messina . 
Le Eolie verranno coinvolte piu' direttamente dalla nottata seguente, con fenomeni in estensione ed intensificazione durante l'arco della mattinata di Venerdi 2 .
Sono previsti rovesci di pioggia moderata alternati a manifestazioni temporalesche sulla fascia ionica messinese, mentre sulle Eolie i piovaschi si alterneranno ad isolati forti acquazzoni anche temporaleschi .Forti raffiche di scirocco precederanno l'arrivo delle nubi convettive che scaricheranno ,specie nelle coste ioniche messinesi, abbondanti precipitazioni, con episodici nubifragi .
A seguito del rinforzo delle raffiche di scirocco previsto nel corso della mattinata di Venerdi 2, il moto ondoso del mare nel settore occidentale dell'arcipelago tenderà a diventare molto mosso , con formazione di onde di mare lungo allo scemare dei venti sciroccali.

Ci lascia la signora Concetta Martino Giorgi

E' deceduta a Lipari la carissima signora Concettina Martino Giorgi. Aveva 88 anni.
Al carissimo Rossano, ad Orfilia, ad Adriana e ai parenti tutti le condoglianze di Eolienews

A Rossano, alle sorelle e ai parenti tutti giungano le più sentite condoglianze di Girolamo Casali e famiglia da Berlino

Un affettuosissimo e caloroso abbraccio ad Adriana, Orfilia e Rossano ... a Federica voglio dire: hai avuto una nonna straordinaria. Forza. (Pino Portelli)

Eoliani che non ci sono più: Pino Natoli (2° Anniversario)

Pino Natoli

Dalla Gazzetta del sud di oggi

SICILIA: NASCE L’INTERGRUPPO UDC – NCD ALL’ARS

Si è svolta ieri la prima riunione del nuovo intergruppo parlamentare Udc – Ncd all’Assemblea regionale siciliana. All’incontro, che si è tenuto nella sede del gruppo centrista a Sala d’Ercole, erano presenti i deputati regionali dei due partiti, insieme ai rispettivi capigruppo, Mimmo Turano e Nino D’Asero e i segretari regionali, Gianluca Micciché e Francesco Cascio. Alla riunione hanno partecipato anche il presidente nazionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia, l’europarlamentare Giovanni La Via e Dore Misuraca responsabile enti locali Ncd.
“L’intergruppo – spiega una nota congiunta - è solo il primo step di un percorso più lungo e ambizioso, aperto ad altre forze politiche, che ha l’obiettivo immediato di rendere più incisiva l’azione dei moderati a Sala d’Ercole e di gettare le basi di un nuovo soggetto politico”.
“Udc e Ndc, quindi, avranno un’unica cabina di regia affidata agli onorevoli Mimmo Turano, Gianluca Micciché, Nino D’Asero e Francesco Cascio, i quali convocheranno riunioni congiunte prima di ogni appuntamento d’Aula e si occuperanno di organizzare insieme iniziative parlamentari e politiche”, conclude la nota.

Arretramento della spiaggia a Canneto. Il parere del geologo dott. Domenico Russo

Dopo la  pubblicazione della notizia con foto "Canneto il mare "sale" e divora la spiaggia ( http://eolienews.blogspot.it/2015/09/canneto-il-mare-sale-e-divora-spiaggia.html ) registriamo l'intervento del geologo, dottor Domenico Russo: 


Devo dire che io non sono convinto che il motivo dell'arretramento della spiaggia sia da imputare al solo sollevamento del mare. 
Da tenere in considerazione vi è anche il fenomeno dell'erosione costiera legato al mancato apporto solido da parte dei torrenti che hanno alimentato la piana costiera di Canneto. 
Per tre anni il torrente calandra non ha portato più nemmeno un metro cubo di sedimento in mare e già cominciamo con gli effetti che ne conseguono. 
Ricordo che quando la Regione diede il parere di VIA al Comune per la costruzione della vasca di sedimentazione che si trova all'interno del torrente, prescrisse al Comune lo svuotamento periodico e che il materiale venisse portato sull'arenile previe analisi. In realtà per tre anni senza alcuno svuotamento disposto dal Comune non è arrivato più nulla sulla spiaggia di Canneto. 
Facile dare la colpa all'innalzamento del mare.

Ricordato Cabianca

Nella sala congressi dell'Hotel "Aktea" di Lipari è stato ricordato stamane il professore Vincenzo Cabianca, progettista del piano paesistico delle isole Eolie

Eoliani che non ci sono più: Pino Corrieri (7° Anniversario)

Pino Corrieri
30 / 9 / 2008 - 30 / 9 / 2015


Continua, sul nostro giornale on line, la rubrica "Eoliani che non ci sono più".
Chi vuole ricordare un proprio caro, un amico in occasione dell'anniversario della dipartita può già farlo inviandoci una mail a s.sarpi@libero.it o un messaggio privato sul profilo fb del direttore Sarpi (almeno 5 giorni prima della pubblicazione)
La mail dovrà contenere una foto, la data dell'anniversario e, se si vuole, anche un breve messaggio (max 20 parole).
Il post sarà pubblicato, oltre che su questo giornale, anche sulla pagina FB "Eoliani che non ci sono più...

Canneto. Il mare "sale" e divora spiaggia

” Mi sa che abbiamo qualche problema con la spiaggia”, osserva il geometra ed ex vicesindaco Gianfranco Guarino pubblicando su Facebook  queste due foto che ritraggono il palo con la "bandiera blu" ormai immerso in acqua. 
Considerando che sono passati un paio di mesi dalla sua collocazione, e che non era stato certamente piazzato lì, il fenomeno è abbastanza preoccupante. Non bisogna certo essere scienziati per affermare che il mare avanza, inghiottendo (ahimè) la spiaggia.  Siamo ancora in tempo per correre ai ripari e cosa si può fare? Un interessante risposta potrebbe arrivare dal Seminario di studi organizzato per il 5 Ottobre da Legambiente - Circolo di Lipari

L'ENAC (Ente nazionale Aviazione civile) ferma l'elicottero di Air Panarea. Dopo servizio de "Le Iene"

Comunicato Stampa n. 131/2015
CONTROLLI ENAC SU VOLI NON AUTORIZZATI SUL VULCANO STROMBOLI E SULLE ISOLE EOLIE
L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che sono in corso delle verifiche su alcuni voli non autorizzati sul vulcano Stromboli e sulle isole Eolie realizzati in violazione della normativa vigente.
In particolare, un volo della tratta Panarea – Stromboli – Panarea effettuato con un elicottero, e oggetto anche di un servizio andato in onda domenica 27 settembre nel corso della trasmissione Le Iene, era stato segnalato all’ENAC il 16 settembre dallo stesso esercente dell’elicottero, E+S AIR, operatore titolare della licenza attraverso cui opera la società Air Panarea.
Nell’immediato l’ENAC aveva disposto il fermo dell’elicottero per controlli tecnici per presunto volo su nube vulcanica, convocato la società, acquisito una relazione del pilota e programmato un’ispezione straordinaria a Panarea.
Le operazioni sulla base di Panarea e l’aeronavigabilità dell’elicottero sono tuttora sospese in attesa di integrazioni richieste alla società.
Peraltro, alla luce di quanto emerso dal servizio realizzato da Le Iene, l’ENAC è nuovamente intervenuto sull’operatore chiedendo:
- di estendere l’ispezione sull’elicottero al fine di verificare il corretto stato di aeronavigabilità;
- di segnalare le azioni intraprese o da intraprendere nei confronti del pilota per aver operato al di fuori dei limiti consentiti dal manuale operativo con manovre non autorizzate;
- di comunicare le azioni messe in atto dall’impresa per assicurare che le operazioni di volo avvengano nel rispetto delle procedure e degli standard dell’operatore per la tipologia di voli effettuati.
Per completare le valutazioni in corso da parte delle direzioni ENAC competenti su questi temi, l’Ente ha richiesto alla redazione del programma Le Iene il filmato integrale girato dagli inviati, senza tagli né montaggi, per un riscontro rispetto a quanto riferito dall’operatore e dal pilota.

Santo del Giorno: San Girolamo

Nome: San Girolamo
Titolo: Sacerdote e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 30 settembre
Protettore di:archeologi, bibliotecari, studiosi, traduttori

È il Santo che pose tutta la sua vasta erudizione a servizio della Sacra Scrittura. Nacque nel 331 a Stridone in' Dalmazia, da famiglia patrizia e cristiana. Giovane di natura irrequieta, venne a Roma per approfondirsi negli studi, per i quali sentiva innata attrattiva. Quantunque cattolico praticante, si lasciò sedurre dallo studio dei classici pagani, pei quali nutriva grande venerazione. Amante dell'erudizione fu nelle Gallie, a Costantinopoli, ad Antiochià, ecc., apprendendo il greco, il latino, l'ebraico, il siriaco e il caldaico. 
Papa Damaso gli chiese di tradurre in latino il Vecchio Testamento, e rivedere il Nuovo. Girolamo accettò l'arduo compito, e per soddisfarvi meglio stimò opportuno fissare la dimora nella Giudea. Si stabili a Betlemme in una grotta presso quella dove nacque il Salvatore, e quivi consacrò tutta la vita e la sua vasta erudizione alla traduzione e commento delle Sacre Scritture. 
Tentato a desistere dall'impresa e ad abbandonare la solitudine, riuscì a vincersi mediante prolungati di, giuri, assidua preghiera e périe corporali, tanto che poteva scrivere più tardi: « Serbi per sè Roma i suoi tu multi, scorra il sangue nelle sue arene, risuoni il circo delle grida insensate,' siano riboccati di lussuria i suoi teatri... Qui noi pensiamo solamente quanto sia salutare rimanere uniti con Dio e mettere in Lui tutta la nostra speranza, affinchè un giorno possiamo scambiare la nostra povertà col regno dei cieli... ». 
Superate difficoltà d'ogni genere e sopportate con pazienza le critiche, dopo un lungo ed estenuante lavoro, terminava finalmente l'opera monumentale della traduzione della Sacra Scrittura. I dotti del tempo la stimarono un prodigio, ed ancor oggi la traduzione di S. Girolamo è ufficiale nella Chiesa. Combattè vigorosamente tutti quelli che snaturavano il dogma o spargevano scissioni nel gregge di Cristo: le sue lettere immortali ne sono prova. Benchè infermo e ridotto a pelle e ossa, non risparmiò mortificazione alcuna al suo corpo, ripetendo che intendeva consumare il sacrificio della sua vita sulla vetta del Golgota. 
Si spegneva nel Signore il 30 settembre 419, dopo una lunga vita di lotta, di lavoro e di preghiere. La Chiesa riconobbe in lui uno dei più fermi e sicuri testimoni della verità, e ornò la sua fronte coll'aureola dei Dottori. 

PRATICA. Procuratevi una copia del S. Vangelo e leggetelo. 

PREGHIERA. O Dio, che ti sei degnato provvedere la tua Chiesa del beato Girolamo confessore, Dottore Sommo nell'esporre le Sacre Scritture, fa', ti preghiamo, che per sua intercessione e col tuo aiuto possiamo praticare quello che egli insegnò colla parola e coll'esempio

 A Lipari: Bed & Breakfast e Appartamenti di Enza Marturano 
Bed & Breakfast di Enza Marturano è situato nel centro di Lipari a 5 minuti dal porto principa- le e da Marina Corta, il porto dei pescatori. La struttura gode di un vista panoramica sul Castello di Lipari e sul Corso centrale del paese.
Il Bed & Breakfast di Enza Marturano mette a disposizione degli ospiti camere accoglienti e confortevoli con bagno privato, phon, frigo, cucina privata, aria condizionata, terrazzo privato, biancheria e pulizia giornaliera, tv in tutte le stanze.
Offerta promozione valida per il mese di Settembre: 260 euro, una settimana per coppia (escluso colazione, pranzo e cena)

Bed & Breakfast e Appartamenti di Enza Marturano è a Lipari in via Maurolico, 35 Cell. 368 3224997 - E-mail: info@enzamarturano.it
Per ulteriori notizie e/o informazioni visita il nostro sito all'indirizzo:  http://www.enzamarturano.it

martedì 29 settembre 2015

Cercasi, a pagamento, cameretta a ponte di seconda mano. 
Contattare il 333.5844955

Questa ci mancava! Eolienews funziona anche da intermediario. Grazie al nostro annuncio trovata la cameretta

Salta "Tavola rotonda" all'hotel Aktea. In mattinata commemorazione Cabianca. Nel pomeriggio incontro con professor Gamgemi

COMUNICATO
A FRONTE DELLE DIFFICOLTA’ INTERVENUTE RELATIVE ALLA DISPONIBILITA’ DEGLI ASSESSORI REGIONALI, VENUTA MENO PER IMPEGNI ISTITUZIONALI SOPRAGGIUNTI, IL SINDACO HA RINVIATO LA TAVOLA ROTONDA DEL POMERIGGIO A DATA DA COMUNICARSI.
RIMANE INVECE CONFERMATA LA COMMMEMORAZIONE DEL PROF. CABIANCA PER LA MATTINA DI DOMANI 30.09.2015, ALLE ORE 10,00 CHE SI TERRA’ PRESSO L’HOLEL AKTEA
NEL POMERIGGIO, ALLE ORE 16,00, NELLA STESSA SEDE DELL’AKTEA, IN LUOGO DELLA TAVOLA ROTONDA SI SVOLGERA’ UN INCONTRO FRA TECNICI, IMPRENDITORI LOCALI, ASSOCIAZIONI, PORTATORI DI INTERESSE, COL PROF. GIUSEPPE GANGEMI, PROGETTISTA DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE, PER DEFINIRE LE ESIGENZE DI ADEGUAMENTO DEGLI STRUMNTI URBANISTICI E PAESAGGISTICI DEL TERRITORIO.

Raid dell'Etna. Il video dello sbarco a Lipari delle oltre 70 auto d'epoca

Eoliani che non ci sono più: Arturo Turcarelli detto "Bartolino" e Concetta Famularo detta "Ciuzza"

Ciao direttore,
nel ringraziarti per l'occasione che ci dai nel potere ricordare i nostri cari che ci hanno lasciato, desideravo che tu pubblicassi la foto allegata dei miei cari suoceri, che io chiamavo mamma e papa', con un ringraziamento per i tanti esempi di virtù' e coscienza sociale che mi hanno lasciato.
Francesco Natoli
Arturo Turcarelli detto "Bartolino" 
Concetta Famularo detta "Ciuzza"

"Sovrintendenza all'ex ospedale Margherita". La proposta è del capogruppo Pdr all'Ars, Beppe Picciolo

“Lo sfratto esecutivo dato agli uffici della Soprintendenza alle Belle Arti di Messina dalla sede di via Boccetta può diventare un'occasione importante per la creazione di polo culturale.
É' infatti un nostro auspicio che venga raccolta la disponibilità data dal direttore generale dell'Asp di Messina Gaetano Sirna a concedere gratuitamente, mantenendone la proprietà, all'Assessorato regionale ai Beni culturali i locali dell'ex ospedale Regina Margherita. In questo modo si potrebbe rendere attigui il Museo regionale di Messina e la nuova Soprintendenza alle Belle Arti. Inoltre dal risparmio che la Regione avrà venendo meno l'attuale canone di affitto di tutti gli immobili in atto locati, pari a 600mila euro l'anno, si potrà investire magari con la medesima somma per riqualificare l'immobile dell'ex ospedale Regina Margherita e renderlo adeguato ad un vero e proprio polo culturale. Sappiamo che il sovrintende Rocco Scimone condivide questo percorso e per questa ragione solleciteremo anche l'assessore Antonio Purpura, persona dimostratasi illuminata, con una mozione in tal senso sottoscritta dai deputati Pdr e dagli amici deputati di Sd. Siamo certi che l'esponente di governo, dopo gli ottimi successi ottenuti per la realizzazione della biblioteca universitaria di Messina assieme alla Università, avrà l'occasione per rendersi davvero benemerito per la nostra città valorizzando definitivamente una grande porzione di una splendida area del centro così degradata".
Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo del Pdr all'Assemblea regionale siciliana.

Tariffe TARI. Oggi consiglio comunale a Lipari

Si riunirà oggi pomeriggio alle 16, in sessione urgente, il consiglio comunale di Lipari. Un solo punto all'ordine del giorno: Approvazione tariffe Tari per il 2015.

Raid dell'Etna. Oltre 70 auto d'epoca sbarcano a Lipari

Sono sbarcate a Lipari con la nave proveniente da Milazzo una settantina di auto d'epoca partecipanti al 18° Raid storico dell'Etna. Ad accogliere auto e organizzatori sul porto di Sottomonastero l'assessore Giovanni Sardella. Presente anche la polizia municipale.
Le auto, dopo la sfilata sul Corso V.E., effettueranno la "prova di regolarità" lungo il periplo dell'isola, per poi ripartire alle 16
NEL TARDO POMERIGGIO VI PROPORREMO UN AMPIO VIDEO DELLE AUTO CHE SBARCANO SULL'ISOLA

MAFIA: ARDIZZONE, ARS HA GIA' ESPRESSO SOLIDARIETA' PER DI MATTEO

In riferimento alla richiesta del Movimento 5stelle, si precisa che il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, lo scorso 21 gennaio ha ricevuto, nella sede istituzionale di palazzo dei Normanni, il sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Nino Di Matteo, esprimendogli la solidarietà personale e di tutto il Parlamento, a seguito delle minacce ricevute. Nello stesso giorno, il pm Di Matteo è stato audito in Commissione Antimafia, su iniziativa del suo presidente Nello Musumeci.
Il Parlamento siciliano ha quindi già manifestato, nelle forme istituzionali opportune e doverose, la piena solidarietà al magistrato. In questa sede la rinnova, incondizionatamente, mettendo di lato manifestazioni estemporanee, a lui e a tutti coloro che sono in prima linea nel combattere la criminalità organizzata.
Lo scrive in una nota la presidenza dell'Assemblea regionale siciliana.

Giornata in memoria di Vincenzo Cabianca e Tavola Rotonda. Domani tutti i lavori all'hotel Aktea

Comunicato
Si informa che per sopravvenute esigenze istituzionali legate alla convocazione urgente del Consiglio Comunale, i lavori programmati dalle ore 10,00 e seguenti si terranno presso l’Hotel Aktea, sito in Via Falcone e Borsellino, e non nella Sala Consiliare, come da precedente programma inviato.
L'Amministrazione

Calcio a 5 femminile. Riparte la Ludica Lipari.. in un amalgama tra gruppo storico e nuove leve





Riparte dalla serie D provinciale l'avventura delle ragazze eoliane nel campionato di calcio a 5. 
Il team si chiamerà ancora Ludica Lipari (presidente Carmelo Sparacino, allenatore Santi Villari). 
 Al gruppo storico, che aveva centrato nel 2013/14 la promozione in C2, torneo al quale, purtroppo, si dovette rinunciare, si sono affiancate altre ragazze:  Camilla Spinella, Elisa Russo, Corinne Profili, Melania Lauricella, Clarissa Cipriano e Diana Cristiano, figlia della bandiera del vecchio C.S. Lipari, Salvatore Cristiano.
La fascia di capitano dovrebbe essere ancora di Susanna Guarnuto.
Alle ragazze, al presidente, al mister e a tutta la dirigenza un grande in bocca al lupo da Eolienews















lunedì 28 settembre 2015

Vieni a trovarci. Siamo a Canneto (nel litorale accanto al pontile)

Palazzo dei Leoni, completato il progetto di mappatura digitale dei dati catastali del territorio provinciale

E’ stato completato il progetto relativo alla mappatura digitale georeferita dei fogli catastali dell'intero territorio provinciale.
Il risultato del complesso lavoro, utilizzabile anche via web, consente di eseguire, su un unico strato cartografico provinciale, ricerche avanzate sulle singole particelle e sui dati ad esse collegati e di utilizzarne i contenuti per l'individuazione particellare di superfici per i progetti che hanno come riferimento il territorio come nel caso di dissesti idrogeologici, problematiche ambientali, attività di settore riguardanti gli enti territoriali minori (numerazione civica, posizionamento sottoservizi, attività urbanistiche e similari).
La Città Metropolitana di Messina è tra i pochi Enti in Italia ad aver realizzato lo strato informativo digitale per la gestione dei servizi sul territorio.

Lettere al direttore. Cassonetti sulla Marina Garibaldi di Canneto...che fetore!

Caro direttore,
voglio segnalare all'attenzione degli amministratori, così come dei funzionari e/o dirigenti, che si occupano del servizio rifiuti solidi urbani, lo "schifo" (mai termine fu così esatto) che si avverte non appena ci si avvicina ai cassonetti posizionati lungo la Marina Garibaldi di Canneto. A quanto mi risulta mai lavati e disinfettati durante l'estate e forse anche da molto prima.
In particolare, un lezzo nauseabondo, fuoriesce dai cassonetti posizionati a metà Marina Garibaldi, nei pressi della fermata dell'autobus (poco prima di Palano).
E' possibile che nessuno degli  addetti ai lavori lo abbia segnalato? E' possibile un intervento considerando quanto paghiamo per i rifiuti solidi urbani?
Lettera firmata

CERCASI TRILOCALE PER LOCAZIONE ANNUALE

CERCASI TRILOCALE PER LOCAZIONE ANNUALE, BEN ARREDATO, POSSIBILMENTE IN LOCALITÀ LIPARI O CANNETO. 
Per offerte contattate il numero 333/4372273

Legambiente Lipari organizza Seminario di studi su conseguente dell'aumento del livello del mare nel Mediterraneo e nelle Eolie

Legge 17/2015. Informazioni dal prof. Pavone al personale scolastico

Carissimo direttore, 
con la presente, desidero notiziare tutto il personale scolastico presente nel nostro territorio, in merito alla legge 107/2015.

Dopo l'incontro odierno di informativa, conclusosi nel primo pomeriggio, il Miur ha emanato la nota 30549 che fornisce indicazioni sull'“organico del potenziamento” per l'a.s. 2015/16, visto quanto previsto dal comma 95 della legge 107/2015. 
Tali posti sono finalizzati alla realizzazione di iniziative di potenziamento dell'offerta formativa per il raggiungimento degli obiettivi formativi elencati al comma 7 della legge medesima, nonché alla possibilità di coprire le supplenze fino a 10 giorni come indicato al comma 85.
I posti per il potenziamento, la cui quantità complessiva e il riparto tra le Regioni sono già stati definiti nella Tabella 1 allegata al testo della legge 107, saranno richiesti dalle scuole tramite un'apposita funzione del SIDI che sarà attiva dal 10 al 15 ottobre.
Gli obiettivi sono stati ricondotti ad una serie di “campi di potenziamento” (6 per il primo ciclo e 7 per il secondo) "tendenzialmente corrispondenti alle aree di insegnamento disciplinare".
In sostanza la scuola non potrà richiedere docenti di una specifica classe di concorso, ma potrà semplicemente indicare in ordine di priorità tutti i campi di potenziamento previsti. Ciò risponde
all'esigenza, secondo quanto previsto dal su ricordato comma 95, di ricondurre l'“organico del potenziamento” nel limite delle graduatorie dalle quali si attingerà per le assunzioni della fase C del Piano Straordinario.
Per evitare che le scuole esprimano un fabbisogno e si ritrovino con l'assegnazione di tutt'altra classe di concorso, la richiesta di fabbisogno sarà dunque generica e le scuole sapranno solo in ultima
istanza che tipologia di docenti sarà loro assegnata.
Unica eccezione riguarda la richiesta della specifica classe di concorso corrispondente al vicario del dirigente per il quale è stato disposto l'esonero o il semiesonero ai sensi della nota 1875 dello scorso 3 settembre. Viene ribadito che nel caso di classe di concorso non destinataria di posti di potenziamento (IRC, docente di scuola dell'infanzia ovvero di classe di concorso con graduatorie esaurite) il posto non sarà assegnato: su di esso rimarrà, fino al 30 giugno, il supplente nel frattempo nominato.
La nota 30549 prevede espressamente che le priorità di intervento nell'ambito degli obiettivi di potenziamento, coerentemente con la programmazione dell'offerta formativa sia oggetto di elaborazione e di approvazione da parte degli organi collegiali.
Gli Uffici scolastici regionali entro il 22 ottobre ripartiranno i posti tra le province, tra gli ordini di scuola per il potenziamento del sostegno e tra le classi di concorso, previa informativa alle organizzazioni sindacali. 
Dal 12 al 20 novembre gli uffici territoriali tramite il SIDI assegneranno i posti alle scuole sulla base del numero degli alunni e tenuto conto delle situazioni di particolare disagio. La dotazione minima per ciascuna scuola è di norma non inferiore a 3 unità, compresi i CPIA, e con un massimo di 8 per gli istituti omnicomprensivi.
Bartolo Pavone

Dai droni aerei a quelli subacquei

(Ansa) Dopo i droni aerei, arrivano anche quelli archeo-subacquei. Dotati di sensori con telecamere e sonar, possono scoprire nuovi siti archeologici, documentare quelli già noti e sostituire l’uomo quando l’esplorazione subacquea è troppo pericolosa. Come quelli realizzati dall’università di Firenze, già ‘prenotati’ per diverse missioni, e la cui attività è stata presentata a Milano a Dronitaly al convegno ‘Droni marini: regolamentazione e opportunità di impiego’.
”Abbiamo sviluppato tre veicoli operativi dotati di sensori, che stiamo impiegando su diversi fronti”, fa sapere Benedetto Allotta, docente di Meccanica applicata alle macchine dell’ateneo fiorentino. Prima dell’estate, per due settimane i ricercatori toscani hanno lavorato in Sicilia con i droni subacquei vicino l’isola di Levanzo, ”area ricca di reperti archeologici, dove però le correnti rendono piuttosto pericoloso il lavoro dei subacquei, mentre a fine ottobre faremo dei test in Toscana nel Golfo di Baratti alla ricerca di relitti di navi sotto la sabbia”, aggiunge Allotta. E ci sono già archeologi spagnoli che hanno chiesto di poterli impiegare alle isole Baleari.
Con i droni subacquei è possibile sostituire l’uomo quando le condizioni sono troppo pericolose, fare ricostruzioni in 3D utili agli archeologi per capire com’è il sito, o mosaici bidimensionali per lo studio dei fondali marini. Si possono usare anche in biologia per monitorare la fauna marittima di una riserva, o in geologia, ”per controllare ad esempio la pendenza di una colata di lava in mare, che come accade nell’isola di Stromboli può provocare dei mini-tsunami. Insomma, l’utilizzo di questi apparecchi è limitato solo dalla fantasia”. E con il 70% della superficie terrestre ricoperto dalle acque, la maggior parte delle quali inesplorata, e ben 8.000 chilometri di costa solo in Italia, le applicazioni possono essere numerosissime, dal controllo di porti e piattaforme in mare alla vigilanza sulle condizioni delle acque e la ricerca di naufraghi.