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venerdì 27 novembre 2015

L’on. Francantonio Genovese libero dalla mezzanotte di ieri. Imposto però l'obbligo di dimora a Messina

Fine degli arresti domiciliari. Ma ha l’obbligo di dimora a Messina. Adesso c’è il provvedimento ufficiale della prima sezione penale del tribunale per il parlamentare nazionale ed ex segretario regionale del Pd Francantonio Genovese, imputato nell’inchiesta “Corsi d’oro” sulla formazione professionale a Messina e in Sicilia.
Dalla mezzanotte appena trascorsa (il 26 novembre) per Genovese sono cessati definitivamente gli arresti domiciliari, poiché «... il termine di fase applicabile al caso in esame è quello di cui all’art. 303 c.p.p., pari ad un anno dall’emissione del decreto che dispone il giudizio (datato 8.11.14)».
Non deve trarre in inganno la data dell’8 novembre come inizio della carcerazione e quella del 26 novembre come atto finale. Perché? Perché secondo la valutazione effettuata dal collegio presieduto dal giudice Silvana Grasso, sempre ancorandosi all’art. 303 c.p.p., «... il relativo calcolo deve essere effettuato secondo il calendario comune, eliminando dal computo i giorni in cui si sono tenute le udienze, così che il termine non viene a scadere con il decorso del periodo di tempo previsto dall’art. 303 c.p.p., dovendosi a quest’ultimo aggiungere un numero di giorni pari a quello delle udienze tenute».
I giudici hanno quindi “sommato” i giorni d’udienza celebrati del processo “Corsi d’oro” a quelli naturali della scadenza partendo dall’8 novembre 2014, arrivando quindi oltre, fino al 26 novembre.
Uno dei legali del parlamentare, l’avvocato Nino Favazzo, aveva depositato un’istanza alla prima sezione penale del tribunale peloritano il 4 novembre scorso, chiedendo la liberazione totale del parlamentare dopo una lunga carcerazione e una altrettanto lunga detenzione domiciliare.
I giudici, anche su richiesta specifica della Procura, hanno fatto cessare i domiciliari ma hanno applicato per il parlamentare l’obbligo di dimora a Messina.
Per supportare questo obbligo che ancora grava sull’ex sindaco di Messina, i giudici si richiamano nel provvedimento a quanto ha detto tempo addietro il tribunale del Riesame sul parlamentare, e sul «giudizio negativo» espresso in relazione all’applicazione della custodia in carcere: «... tale radicale giudizio negativo non può ritenersi affievolito o scalfito dall’intervenuto decorso del tempo di fase, a fronte della permanenza dei presupposti fenomenici sui quali si poggia, dovendosi ritenere ancora concreta e significativamente attuale l’esigenza di tutela cautelare».
In ogni caso, dalla mezzanotte di ieri, Francantonio Genovese è un uomo libero. Potrà uscire dalla sua villa di Ganzirri per respirare un’aria diversa.

Firmato decreto di finanziamento. Lavori alla galleria al via la prossima settimana

Firmato il decreto di finanziamento. Potranno quindi iniziare, presumibilmente, la prossima settimana i lavori "tampone" nell'area della galleria di Monterosa interessata, oltre un mese fa, dal crollo di una ampia parte del costone roccioso sovrastante. A  disposizione 50mila euro "erogati" dalla Protezione civile regionale.
L'intervento, una volta  ultimato, permetterà la riapertura della  galleria e quindi il transito da e per Canneto. 

Auguri, Roberto!

Auguri a Roberto Foti per il suo compleanno da Maria 

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Oggi, rovesci e temporali

Si conferma il quadro previsionale elaborato lo scorso Lunedi .
Tra la mattinata e il pomeriggio di Venerdi 27 si prevedono rovesci a tratti di forte intensità durante le manifestazioni temporalesche, specie al mattino, allorquando i temporali protranno essere accompagnati da chicchi di grandine.
I venti spireranno intensamente al mattino da WSW con tendenza a raffiche tra i 60-70 km orari tra ponente e maestro nel corso della giornata.
Il mare al mattino si presenterà agitato a causa di onde ben formate alte tra i 2 e i 3 metri , con tendenza a lenta attenuazione nel pomeriggio del moto ondoso

giovedì 26 novembre 2015

Regione taglia fondi per servizi marittimi integrativi veloci. Sindaco Giorgianni protesta e chiede riesame provvedimento

Al Sig. PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
On. Rosario CROCETTA
Al Sig.ASSESSORE delle INFRASTRUTTURE e della MOBILITA’
Dr Giovanni PISTORIO
ALL’ASSESSORATO delle INFRASTRUTTURE e della MOBILITA’
Dipartimento Regionale Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti
C.A. Dirigente Generale- Dott. Fulvio BELLOMO
Servizio 2 – Trasporto Regionale Aereo e Marittimo
C.A. Dirigente Responsabile - dott.ssa Dorotea Maria PIAZZA
e, p.c. Ai Sigg. SINDACI DEI COMUNI di
LENI
MALFA
S.MARINA SALINA
FAVIGNANA
                                              
Oggetto:   trasporti marittimi integrativi con mezzi veloci  Isole Minori della Sicilia tra cui le Isole Eolie e le Isole Egadi – drastici tagli nuovi bandi affidamento servizi .


               Si è avuta notizia del provvedimento che sarebbe stato varato dalla Direzione Generale del Dipartimento  Regionale Infrastrutture  della Mobilità e  dei Trasporti,  con il quale si darebbe avvio alla procedura di pubblicazione dei nuovi bandi per l’affidamento dei servizi dei trasporti marittimi integrativi, con mezzi veloci ed in atto gestiti dalla Ustica Lines S.p.A. per le Eolie e le Egadi.
Le somme disponibili iscritte in bilancio dalla Regione avrebbero subito una forte compressione passando a 28 milioni di euro, iva compresa, con un decremento di circa 10 mln di euro rispetto al passato.
La drasticità del taglio di spesa rischia di compromettere tutto l’assetto dei trasporti da e per le isole Egadi e le isole Eolie, le cui conseguenze non possono che prefigurarsi di gravissima portata e di ulteriore nocumento a discapito dei diritti dei residenti e dei villeggianti, delle esigenze dei pendolari oltre che della programmazione dei flussi turistici, incidente negativamente su tutta l’economia territoriale.
In occasione dell’incontro tenutosi lo scorso 11 novembre presso l’Assessorato in indirizzo per trattare il tema in argomento, le Amministrazioni dei Comuni coinvolti (Eolie ed Egadi) avevano rivolto appello al neo assessore ed ai dirigenti regionali affinché si attendesse la conclusione della questione ex Siremar  per individuare e concordare soluzioni che potessero, da un lato consentire un risparmio della spesa, dall’altro evitare un taglio drastico ad assetti, orari e tratte.
A fronte dell’esito di cui in premessa che, se fondato, mortifica le richieste formulate anche attraverso precorsa nutrita corrispondenza - sostenute da ragioni tese a vedere garantita l’adeguatezza dell’assetto dei servizi in parola, ribadendosi, reiteratamente, la necessità della   maggiore rispondenza della relativa attuazione agli effettivi bisogni dei contesti insulari, nel rispetto di quei diritti fondamentali, ampiamente enunciati, ponenti rilievo alle esigenze di mobilitàcontinuità territoriale dei cittadini e proiettati ad assicurare il soddisfacimento dei bisogni connessi allo sviluppo economico e sociale delle aree interessate -  la condizione di incertezza, declinante  uno svolgimento dei servizi, anche futuri, soddisfacente, si traduce in grave preoccupazione a motivo della ripercussione in termini riduttivi sull’assetto dei medesimi servizi che il notevole taglio di spesa comporterà, ove mantenuto.
Pertanto, anche a nome dei Sindaci degli altri Comuni eoliani e delle  Egadi, nel manifestare disapprovazione e protesta a tale misura di contenimento della spesa, che si intende far gravare sui collegamenti in argomento, ed attesa la necessità di tutelare il superiore interesse collettivo di  disporre di  servizi e navigli con livelli qualitativi e quantitativi ottimali ed efficienti, si chiede un ulteriore tavolo di confronto sugli aspetti sopra evidenziati e, comunque, si avanza formale richiesta a che venga riesaminato il provvedimento assunto e vengano individuate soluzioni alla questione denunciata che possano portare a programmi attuativi di collegamenti marittimi proporzionati alle esigenze collettive e territoriali  rappresentate.
F.to IL SINDACO
(Marco Giorgianni)

Dal 2016 no ai debiti fuori bilancio e all’indebitamento fuori investimento

(da blogsicilia) Nei comuni siciliani, tutti a rischio default, dal 1° gennaio 2016 verranno meno tutti gli artifici contabili.
Sia la Regione che gli enti locali, dovranno rispettare la normativa che impedisce, dal nuovo anno, gli artifici contabili. Per semplificare, la complessa norma amministrativa trasforma i bilanci comunali in semplici bilanci ‘familiari’ cancellando il ricorso ai così detti ‘debiti fuori bilancio’ e all’indebitamento ‘fuori investimento’ legando realmente il debito ad un oggettivo ‘arricchimento’ del comune sul fronte dei servizi o degli effetti futuri di bilancio.
Semplificando, fino ad oggi i Comuni in difficoltà hanno usato due stratagemmi: pagato gli stipendi usando somme destinate ad altro (rimborsi per assistenza agli immigrati, trasferimenti originati da servizi sociali poi cancellati e così via) o hanno fatto debiti contraendo mutui per investimenti ‘fittizzi’ usati come spesa corrente.
In più di un caso opere e servizi sono stati realizzati ma poi pagati solo in parte usando il denaro per altro e i comuni hanno atteso cause da parte di fornitori di beni e servizi o contestazioni varie sulle opere ben sapendo che le avrebbero perse. In questo modo il debito contestato non è stato iscritto nel bilancio che è apparso in equilibrio fino alla fine del contenzioso. Solo allora è stato iscritto come debito fuori bilancio dovuto ad una sentenza.
Questo ha accumulato in molti comuni debiti consistenti che adesso non potranno più essere mantenuti ‘fuori bilancio’. inoltre dal 2016 queste operazioni non si potranno più condurre perché chi le avallerà rischierà il danno erariale.
Addio dunque bilanci complessi, somme iscritte in maniera anomala e così via. Ad ogni uscita dovrà corrispondere una entrata certa e dimostrata. Fare i bilanci in questo modo, come un buon padre di famiglia, per molti comuni risulterà impossibile.

Sicilia, pressione crollata. Il maltempo entra nel vivo: 36 ore da attenzionare!




La fase perturbata legata all’ultimo affondo artico del mese è appena iniziata. Sul basso Tirreno è in atto un profondo minimo depressionario con profondità pari a 990hpa, o poco sotto. Dalla nostra rete basta osservare la pressione al suolo per poter capire che si tratta di un vortice davvero intenso: a Palermo essa si è assestata intorno i 991-992hpa, 993hpa a Messina........Per leggere tutte le previsioni cliccare su questo linkhttp://www.weathersicily.it/sicilia-pressione-crollata-il-maltempo-entra-nel-vivo-36-ore-da-attenzionare/

Quasi due miliardi per ultimare la Salerno-Reggio Calabria

Mettere in sicurezza e mantenere in piena efficienza il patrimonio di strade e di opere ingegneristiche, completare gli itinerari iniziati e mai finiti, realizzare le opere più utili su oltre 3.600 chilometri. 
Sono gli obiettivi del Piano dell’Anas da 20,2 miliardi di euro, voluto dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal presidente Gianni Vittorio Armani, presentato ieri insieme al presidente dell’Anci Enzo Bianco e al presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. 
Il piano è la messa in numeri della «nuova stagione» di Anas dopo l’arrivo di Armani. Qualcuno si è azzardato a chiamarla rivoluzione copernicana, forse più semplicemente si chiama buona amministrazione ovvero «cultura del mantenimento» (come l’ha definita Enzo Bianco) del patrimonio infrastrutturale del Paese. Per la prima volta infatti, la parte più cospicua dei finanziamenti viene destinata alla manutenzione straordinaria (8,2 miliardi di euro) e al completamento degli itinerari (8,8 miliardi) alle opere nuove saranno destinati «solo» 3,2 miliardi. Il piano ha una prospettiva quinquennale, dal 2015 al 2019. «Dobbiamo recuperare un gap di infrastrutture soprattutto al Sud dove impiegheremo più del 60% degli investimenti» ha detto Armani. Fra questi 1,765 miliardi saranno per ultimare la Salerno Reggio Calabria e 1,671 miliardi per la Orte-Mestre, più di 1 miliardo andrà alla SS 106 Jonica. 
Per realizzare il rafforzamento degli asset infrastrutturali, migliorare degli accessi in città e il potenziamento dei collegamenti intermodali «Anas - ha detto Delrio - avrà a disposizione fin da subito, non a consuntivo, i finanziamenti necessari». 
Questo anche grazie allo stanziamento di quasi 7 miliardi (esattamente 6,8) previsto dalla legge di Stabilità 2016 che «garantisce ad Anas un orizzonte più certo per la programmazione e gli investimenti». Non siamo ancora all’autonomia finanziaria di Anas auspicata da Armani e Delrio attraverso il meccanismo del versamento di una quota di accise sui carburanti direttamente alla società, ma è un passo significativo in quella direzione.

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, RESOCONTO INCONTRI A LIPARI CON LE SCUOLE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE



COMUNICATO STAMPA
25 NOVEMBRE 2015 – GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
RESOCONTO INCONTRI CON LE SCUOLE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE

Si sono svolti, nella giornata di ieri– 25 novembre 2015, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, gli incontri con le classi terze delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi e le classi quarte dell’Istituto di Istruzione Superiore presenti sul territorio comunale per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’altro e trasmettere loro una maggiore consapevolezza del fenomeno della violenza.
I due incontri sono stati moderati dalle psicologhe Laura Prestigiacomo e Katia Panciotto, collaboratrici del servizio sociale comunale, alla presenza dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali e delle funzionarie responsabili del servizio. Alla presentazione della giornata, è seguita la proiezione di un filmato sulla violenza di genere composto da diversi cortometraggi realizzati proprio da giovani studenti delle scuole medie e superiori. Un momento stimolante e significativo che ha suscitato una partecipazione attiva dei ragazzi che, grazie a quest’importante occasione di riflessione e confronto sulla complessità dei rapporti umani, hanno avuto modo di esprimersi e mettere in comune pensieri ed emozioni.
Il messaggio è stato chiaro: rispetto e dignità, prima di tutto. Ogni condotta che mira ad annientare la donna nella sua identità e libertà - non soltanto fisicamente, ma anche nella sua dimensione psicologica, sociale e lavorativa, è una violenza di genere. Non esiste tolleranza né giustificazione alcuna per i comportamenti che ledono i diritti delle donne e avere consapevolezza della gravità del problema è il primo fondamentale passo verso un grande cambiamento culturale di cui deve farsi protagonista per prima la scuola perché l’educazione ai sentimenti e quindi la prevenzione resta il principale strumento per combattere la violenza.

Il Comune di Lipari, per l’occasione, ha aderito alla campagna nazionale “Posto Occupato”. E’ stato lasciato un posto a sedere, tra i ragazzi, riservato a tutte le donne vittime di violenza per mantenerne vivo il ricordo. Ciascuna di quelle donne, infatti, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto: a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Inoltre, al fine di promuovere la cultura dei valori della diversità e della non violenza, è stato istituito il bando per il concorso-cortometraggio “Diciamo NO alla violenza”. Il concorso si rivolge agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di primo e secondo grado del Comune di Lipari e vuole essere un invito a riflettere sul fenomeno della violenza sulle donne di ogni età, religione, classe sociale e situazione socio-economica o culturale, in tutte le sue forme, per portare ad un cambiamento di rotta. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Un grazie particolare, oltre che ai dirigenti scolastici e agli insegnanti per la disponibilità e l’ospitalità, va ai ragazzi per la partecipazione e l'interesse. Facciamo rete contro la violenza, diciamo insieme BASTA! Alla prossima..e ricordate: "Restiamo Umani"! Perché di vittime e violenze, ad oggi, ne abbiamo già contate troppe.
L’Assessore
(Fabiola Centurrino)

Video "Viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami...unici...da fare mancare il fiato.

Vi proponiamo con questo video, realizzato qualche anno fa da Silvia Sarpi, l'ennesimo "viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami...unici...da fare mancare il fiato. Un "omaggio" alle Eolie e agli eoliani e a chi ama queste isole pur non essendo eoliano

Strade, vicoli, borgate e frazioni poco o nulla illuminati. L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Affiorano parti del relitto dell'aeromobile precipitata nel mare di Stromboli. Stamani le autopsie sui corpi di Giuseppe ed Emanuele Alabiso

Dagli abissi del Tirreno meridionale, tra l’arcipelago eoliano e la costa campana, affiorano resti dello “Storm 300” su cui viaggiavano Giuseppe ed Emanuele Alabiso, precipitati lunedì pomeriggio mentre su un ultraleggero sorvolavano l’isola di Stromboli. Pezzi di velivolo raccolti dai militari della Guardia costiera. «Tra questi ve ne è uno che potrebbe rivelarsi interessante», ci dice il procuratore capo della Repubblica di Barcellona, Emanuele Crescenti, che con il sostituto Francesco Monaco conduce le indagini: altra inchiesta, parallela, è stata aperta dopo il disastro dall’Enac con cui l’autorità giudiziaria sta collaborando a pieno regime per individuare le cause della tragedia.
«Si tratta», entra nel merito Crescenti, «di un pezzo ampio più di un metro. Non sappiamo ancora se deriva dalla carlinga o da un’ala», ma questo sarà possibile scoprirlo. «Tutte le parti che finora sono emerse, invero poche, saranno inviate al Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri», che ha sede a Messina. «L’indagine è particolarmente complessa», conclude il procuratore, «ma faremo tutto quel che c’è da fare, non tralasciando nulla».
A 72 ore dalla tragedia che ha distrutto una famiglia, emergono tuttavia elementi di interesse che concorrono, quantomeno, a dar forma al quadro delle ricostruzioni. L’ultraleggero, che come s’è avuto già modo di rilevare è privo di scatola nera (questo tipo di aerei non ne sono dotati), sicché le fasi del volo finale da Gela a Foggia non potranno essere ricostruite nel dettaglio, giace a 1500 metri di profondità, a più di 12 miglia nord-est dall’isola di Stromboli. Impossibile recuperare il relitto, «è stata già una fortuna», afferma realisticamente Crescenti, «aver recuperato i due corpi». Tutte le parti emerse del velivolo sono attualmente tenute in custodia dalla Guardia costiera di Lipari, in attesa di essere inviate al Ris.
Stamani, intanto, all’ospedale Papardo di Messina, sarà effettuata l’autopsia sui corpi di Giuseppe ed Emanuele Alabiso. Formale avviso è stato notificato ai familiari. L’esame medico-legale è stato affidato alla dottoressa Fabiano. Poi le salme potranno essere trasferite a Gela per i funerali. L’ultimo saluto che una città attonita darà al “medico volante” e a suo figlio. A celebrare le esequie di Giuseppe ed Emanuele, amatissimi, nella chiesa Madre, dovrebbe essere monsignor Grazio Alabiso, zio delle vittime. È prevista una folla immensa.

Lipari: Convocato consiglio comunale. All'odg, tra l'altro, 26 mila euro di debiti fuori bilancio

I nostri auguri al dottor Ezio Roncaglia

Il direttore di Eolienews augura Buon 86° Compleanno al carissimo dottor Ezio Roncaglia, persona perbene e gentiluomo d'altri tempi

Al dottor Roncaglia vanno gli auguri anche di Girolamo Casali da Berlino

Santo del giorno : San Bellino di Padova

La data di nascita è ignota, l'ascendenza genealogica non del tutto sicura e di recente sottoposta a nuova indagine da A. Tilatti, che ha scartato la precedente attribuzione di Bellino alla famiglia dei Bertaldi, individuandone il padre in un non altrimenti identificato Audo. Prete almeno dal 1107, anno della sua prima menzione, Bellino è il primo tra i canonici destinatari di una donazione al capitolo della cattedrale di Padova nel 1108 e l'anno successivo riveste la carica di arciprete della stessa cattedrale. Fin dalla sua prima apparizione figura al fianco di Sinibaldo, il vescovo di orientamento filopapale contrapposto al candidato di obbedienza imperiale e costretto dalla violenza regia, cioè di Enrico V, ad abbandonare la sua sede. 

Bellino seguì con tutta probabilità Sinibaldo nel suo esilio, ma nel 1115 risulta nuovamente a Padova, in una fase di componimento delle divisioni. Superato definitivamente lo scisma e ritornato Sinibaldo in sede, Bellino operò al vertice del capitolo cattedrale per essere poi eletto vescovo fra il 1126 e il 1128. La sua attività si svolse in continuità con quella del suo predecessore: Bellino confermò e in parte ampliò le concessioni di Sinibaldo al monastero veneziano di S. Cipriano, dipendente dall'abbazia di Polirone; si adoperò a favore di S. Croce di Campese, monastero assoggettato nel 1127 alla stessa abbazia di Polirone, alla quale nel 1124 Sinibaldo aveva sottoposto il monastero di Praglia; mantenne infine il legame affettuoso con la chiesa di S. Maria delle Carceri, che durante l'episcopato di Sinibaldo aveva adottato la vita comune e le istituzioni di S. Maria di Porto di Ravenna: Bellino beneficò la canonica, la sostenne presso il pontefice, invocandone la protezione, e come Sinibaldo fu annoverato tra i benefattori nel necrologio del monastero, ricordato quindi nelle preghiere della comunità. 

I singoli interventi citati s'inserivano in un più ampio progetto di riordino della diocesi padovana sotto l'aspetto sia patrimoniale sia giurisdizionale, dopo le lotte e i disordini dei decenni precedenti. Alla povertà denunciata nel 1130 da Bellino («i beni del mio episcopato sono stati dilapidati per i contrasti fra Regnum e Sacerdotium») faceva eco Innocenzo II nel 1132, che si preoccupava di confermare al vescovo padovano tutte le chiese usurpate da laici e da monaci durante l'episcopato suo e del suo predecessore. Anche se non risulta un'opera parallela nei confronti dei monasteri, un preciso impegno di recupero di chiese e di porzioni di chiese private dalle mani di laici, in consonanza con i ripetuti canoni conciliari contemporanei, è attestato nel 1134 (diritti della famiglia da Montagnone sul monastero di S. Daniele), nel 1138 (cappella di Montegalda refutata dai nobili da Baone), nel 1146 (diritti dei signori da Caldonazzo sulla chiesa di Curtarolo). Tale azione si collegò alle vigili cure circa la tenuta delle strutture diocesane: gli atti di donazione previdero clausole a difesa sia dei diritti delle chiese parrocchiali sia dei diritti vescovili circa la consacrazione dei chierici e dell'olio santo, la presenza ai sinodi e la giustizia ecclesiastica. In data incerta Bellino intervenne in favore dei sacerdoti delle cappelle cittadine concedendo loro il quartese della città e del territorio, intervento che conforterebbe l'ipotesi secondo cui Bellino in qualche modo sostenne la nascita della «congregazione dei sacerdoti e dei chierici di Padova», l'associazione che riuniva il clero officiante le cappelle urbane, incaricato di nuovi compiti di cura d'anime. 

Il favore per le istituzioni canonicali, la promozione di monasteri, canoniche e chiese, la vigilanza sulla stabilità delle gerarchie d'ufficio e di giurisdizione compongono l'immagine di un vescovo aperto alle nuove esperienze religiose, impegnato nell'attento governo della sua chiesa, interessato, anche a seguito delle vicende dello scisma, al corretto e disciplinato svolgimento della vita ecclesiastica: nella documentazione che lo riguarda, si parla di successori catholici, di funzioni parrocchiali da esercitare «secondo i canoni», di un'obbedienza, da parte dei suoi canonici, ecclesiastica e fidelis. Un vescovo ormai in stabile colloquio con la Sede apostolica e consapevole del ruolo di guida da essa assunto ed esercitato all'interno della cristianità, ad esempio attraverso la convocazione di sinodi generali, la cui eventualità era da Bellino esplicitamente contemplata. Non va però dimenticato il significato che l'episcopato di Bellino rivestì nella storia civile padovana: se, durante lo scisma, la compresenza e il contrasto fra due vescovi aveva visto emergere partiti che esprimevano orientamenti di politica soprattutto locale, con gli episcopati di Sinibaldo e di Bellino il dialogo con la società urbana e con le forze signorili del territorio si mantenne intenso, anche per la presenza giurisdizionale e patrimoniale che l'episcopato, seppur indebolito, conservava. 

Bellino morì quasi certamente a Padova il 26 novembre del 1147, data ricostruibile attraverso il necrologio di S. Maria delle Carceri e dati documentari indiretti. Posteriore di più di un secolo è la vita di un san Bellino vescovo e martire attribuita al domenicano Bonagiunta, vescovo di Adria (12881304). Le vicende che portarono alla venerazione di un san Bellino nella diocesi di Adria non sono del tutto chiarite. Dall'esame condotto da A. Tilatti, le lezioni relative alla festa del santo risultano una mescolanza di elementi riconducibili a personaggi storici diversi e ricomposti in un disegno che rispecchia gli intenti dell'agiografo più che la realtà storica di Bellino. Secondo il testo agiografico, Bellino, già vescovo di una diocesi tedesca, fu nominato vescovo di Padova dal pontefice, preoccupato di sanare uno scisma apertosi nella sede vescovile a causa di indebite pressioni politiche. Zelatore e difensore delle libertà della sua chiesa, Bellino cadde ucciso nel ritorno da Roma, ove s'era recato per ottenere protezione e consiglio, nei pressi della chiesa di S. Giacomo di Fratta (in diocesi adriese). Sul luogo fiorirono subito i miracoli ma poi, in seguito a un'alluvione e al crollo della chiesa, il corpo santo fu sepolto dal fango e cadde nell'oblio. L' invendo fu opera di un uomo pio che, guidato da un sogno, giunse sul luogo recuperando l'arca marmorea, la quale, posta su di un carro, fu prodigiosamente guidata alla pieve di S. Martino di Variano da cui S. Giacomo dipendeva.

Il testo attribuito a Bonagiunta, ripreso anche nel lezionario della cattedrale di Padova, razionalizza un culto che, pur non avendo quasi nulla a che vedere con il Bellino storico (cui furono certamente estranei l'assassinio e il martirio), si mantenne e anzi si potenziò allorché, nel 1489, Bellino fu elevato a patrono della diocesi di Adria, diocesi che con quella di Padova vide la diffusione del culto. Il modello proposto dal testo tardoduecentesco era quello del martire per la libertas Ecclesiae e per l'obbedienza alla Chiesa di Roma, modello funzionale all'azione che, come vescovo, Bonagiunta andava conducendo nella diocesi, e probabilmente ispirato da una «ben determinata congiuntura storicopolitica: la predominanza padovana nel Polesine» (di qui l'adozione e la proposta di un santo padovano le cui vicende avevano fortissime analogie con quelle del contemporaneo vescovo padovano, Bernardo). Nella devozione popolare la venerazione per Bellino si legò al suo potere taumaturgico nei casi di rabbia canina, una virtus già celebrata, secondo il testo agiografico, dal vescovo adriese Rolando ai primi del Duecento e invocata a lungo nei secoli, come risulta dai registri parrocchiali (all'a. 1727), da ex voto e da stampe popolari di fine Ottocento. La chiesa di S. Martino di Variano, che poi insieme con la località mutò il suo titolo in S. Bellino, fu precoce meta di pellegrinaggio, come confermano la recente ricognizione del contenuto dell'arca e le monete in essa rinvenute.

mercoledì 25 novembre 2015

"Oscuramento" della pubblica illuminazione. Cittadina scrive al Prefetto


Piccola "frana" a Bagnamare (foto Antony Cappadona)


Piccola "frana" a Bagnamare in prossimità dell'inizio della salita del tunnel. 
Dal costone sono precipitati sulla sede stradale, principalmente, piante di ficodindia (foto Antony Cappadona)

I quesiti di Don Giuseppe sulla galleria di Canneto e Giovani e cultura antiviolenza. Gli articoli del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Oggi è la "Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne" 

Anche noi di Eolienews diciamo no alla violenza sulle donne

L'ultraleggero precipitato alle Eolie Si indaga sulle cause dell'incidente

Le salme di Giuseppe Alabiso e del figlio Emanuele sono al "Papardo" di Messina, in attesa dell'autopsia che è stata disposta dal sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Fabrizio Monaco. 
Padre e figlio sono morti dopo che l'aereomobile ultraleggero che stava sorvolando l'isola di Stromboli è finito in mare. 
Nel frattempo, proseguono le indagini per accertare le cause dell'incidente che comunque si rivelano piuttosto delicate, anche perché questi piccoli aerei non sono in possesso della scatola nera. Per di più il velivolo è letteralmente colato a picco a 12 miglia a nord della vulcanica isola eoliana. 
Tra le ipotesi più attendibili si pensa ad un problema tecnico o a un malore del pilota.

Strepitosa doppietta per il Signum di Malfa al Barawards 2015

Oltre trecento persone hanno affollato la serata di gala di ieri sera, durante la quale sono stati decretati i vincitori di Barawards 2015: il premio promosso da Bargiornale in collaborazione con Ristoranti, per valorizzare la professionalità e l’innovazione di bar, alberghi e ristoranti.
I vincitori dei Barawards 2015 sono stati selezionati grazie ad un elevato numero di voti giunti in redazione: oltre 9.000 per locali e i professionisti e più di 8.000 per i prodotti.
I premi sono andati a 45 locali, 25 professionisti e 12 prodotti innovativi.
Il Signum di Malfa (Salina) ha portato a casa ben due riconoscimenti, confermandosi punto di riferimento nella ristorazione d’eccellenza.
Il Signum si aggiudica il premio come Ristorante d’albergo dell’anno.
Il Signum porta a casa anche il riconoscimento per la giovane e talentuosa Martina Carus (nella foto)o che riceve il Premio Rum Diplomatico come Chef dell’anno

Sicilia: blocco spesa per 51 mln, colpiti comuni e precari. Fondi bloccati, tra l’altro, per la gestione del dissalatore di Lipari

(gds.it) PALERMO- C’è anche il personale a tempo determinato impegnato in attività di protezione civile, ambientale e del territorio, delle acque e dei rifiuti nel calderone della spesa bloccata dal governo Crocetta, su indicazione dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. In totale i capitoli bloccati sono 159, per un totale di 51,2 milioni di euro “congelati” perché la Regione ha incamerato minori entrate rispetto a quelle previste. Per la proroga dei contrattisti, pari a un milione mezzo, è stata bloccata l’intera disponibilità. La cifra più consistente riguarda i comuni: ben 18,8 milioni destinati al ripianamento dei debiti relativi al servizio di gestione integrata dei rifiuti; altri 11,9 mln sono relativi al fondo di riserva per le spese obbligatorie e per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente; 2,1 mln euro nel fondo per l’integrazione degli stanziamenti dei capitoli di spesa relativi ai limiti poliennali di impegno. Niente soldi per nuove leggi di spese (2 mln) e per eventuali maggiori esigenze per consumi intermedi (1,9 mln).
Congelata l’intera disponibilità, pari a 747.817,20 euro, per le spese di funzionamento delle Soprintendenze per i beni culturali e ambientali, le biblioteche, i centri regionali e i parchi culturali; stop a 542.807,02 euro per il funzionamento dei musei regionali e interdisciplinari, a 80 mila euro ancora per musei, gallerie e pinacoteche, a 1,4 milioni per la liquidazione e la ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale, a 20 mila euro per il potenziamento dell’ufficio idrografico regionale e l’avviamento dle centro funzionale di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico, a 743.489 per la gestione del servizio di dissalazione delle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari, a 55 mila euro per l’ufficio di coordinamento dei servizi informativi regionali e per l’attività informatica della Regione, a 5 milioni per l’acquisto di software e hardware per il funzionamento dei sistemi informativi della Regione, a 143 mila euro per le attività sportive delle Università, a 100 mila euro per il funzionamento amministrativo e didattico delle Accademie di Belle arti e dei conservatori di musica statali, dimezzato (da 246 a 146 mila euro) i fondi per gli armatori e i marittimi che hanno subito danni per i sequestri illegittimi di imbarcazioni nel Mediterraneo.
E ancora: bloccati 228.035 euro alle Università di Palermo, Catania e Messina per l’istituzione di ulteriori borse di studio per la frequenza alle scuole di specializzazione nelle facoltà di medicina e chirurgia, 60 mila euro per l’istituzione di parchi e riserve naturali. Congelati anche fondi per le missioni di alcuni assessori, di componenti di uffici di gabinetto e di personale della Regione.

Pianogreca-Monte al buio. Vento Eoliano chiede urgente ripristino della pubblica illuminazione

Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni 

All’Assessore del Comune di Lipari Avv. Gaetano Orto 

Alla Società Elettrica Liparese 


OGGETTO: Frazione Pianogreca- Monte non funzionamento illuminazione pubblica
Stante  le ripetute segnalazioni effettuate dai cittadini delle Frazioni di Pianogreca- Monte presso le competenti sedi del Comune di Lipari e della Società Elettrica Liparese,   rimaste inosservate , si segnala che l’illuminazione pubblica da circa un mese nelle Frazioni sopra citate non è funzionante.
Alla luce del contenzioso sorto tra i principali attori, il Comune di Lipari e  la Società Elettrica Liparese, che vede penalizzati gli abitanti delle Frazioni e non solo, i quali evidenziano come tra i servizi indivisibili onerosamente contribuiscono al pagamento dell’illuminazione pubblica.
Si chiede
alle SS.LL. di attivarsi urgentemente al ripristino dell’illuminazione visto che gli abitanti della Frazione versano in  un oggettivo stato di insicurezza.
Cordialmente
Lipari 25.11.2015

Avv. Francesco Rizzo (Fondatore “Vento Eoliano”)
Dott.ssa Annarita Gugliotta (Cons. Com. “Vento Eoliano”)
Ing. Giuseppe Vassallo ( Coordinatore ”Vento Eoliano”)

Le Eolie "all'Italia in doc" di Bruxelles, il nuovo festival dedicato al documentario italiano

Comunicato stampa
del 25 novembre 2015

Le Eolie "all'Italia in doc" di Bruxelles  
Le isole Eolie, attraverso l'opera di Cecilia Mangini e la recente pubblicazione del volume dal titolo "Lipari 1952 – Viaggio nelle cave di pietra pomice" saranno presenti al Festival du documentaire italien, che si terrà a Bruxelles dal 26 al 29 novembre.
L’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles presenta la prima edizione di Italia in doc, il nuovo festival dedicato al documentario italiano. Due le sezioni previste: una competitiva con otto film in concorso e una retrospettiva dedicata a Cecilia Mangini, decana del documentario italiano, che interverrà alle proiezioni dei suoi film.
All'interno della complessiva opera  della regista romana le Eolie troveranno un proprio spazio nel reportage fotografico "Un Viaggio a Lipari".
Alla presentazione parteciperà l'Ambasciatore Antonino Maggiore, socio del Centro Studi di Lipari.
Alla rassegna prenderanno parte anche Emiliano Morreale e Ivelise Perniola, docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Roma Tre.
L'Ufficio Stampa del Centro Studi Eoliano

Federalberghi isole Eolie incontra gli esperti di Medietica e stipula convenzione per l'accesso alla piattaforma di corporate barter

COMUNICATO
Federalberghi Isole Eolie, organizza una serie di incontri per promuovere occasioni di business e di crescita per l’imprenditoria turistico-ricettiva eoliana. Venerdì scorso a Lipari, presso l’hotel Gattopardo, è stata la volta di Visiotrade e di Medietica.
L’incontro con Medietica - unica società con sede in Sicilia abilitata alla Mediazione del Credito, accreditata presso 55 banche - è stata l’occasione per tirare le somme di una collaborazione avviata lo scorso aprile e che ha già portato alcuni significativi riscontri sul territorio. Nonostante il periodo di inizio della collaborazione non fosse dei più propizi – proprio agli inizi della stagione turistica - sono già state trattate operazioni per complessivi € 6.762.104,18, di cui € 3.132.104,18 sono ascrivibili ad operazioni di finanza agevolata e € 3.630.000,00 alla finanza ordinaria. “Grazie alla convenzione in essere - ha avuto modo di rimarcare con soddisfazione il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono - gli associati, oltre a poter godere di un servizio di intercettamento delle condizioni migliori praticate sul mercato del credito, hanno ottenuto uno sconto sui servizi sin qui resi da Medietica pari ad € 16.873,00”. Nella seconda parte della presentazione, gli esperti di Medietica ci sono soffermati sugli strumenti di finanza ordinaria e di finanza agevolata in atto disponibili per le aziende del settore turistico-ricettivo. Apprezzabile la partecipazione anche di alcuni consulenti locali interessati ad intercettare nuove opportunità per i propri clienti.
Nel corso dell’incontro con la WBS, gli associati sono stati introdotti ai principi di funzionamento del Commerce Network Visio Trade. È stato spiegato come sia possibile per le imprese associate ottenere diversi vantaggi, quali, ad esempio, migliorarsi sul piano commerciale (acquisendo nuova clientela ed incrementando le vendite), guadagnare sul piano economico (risparmiando sugli acquisti e trasformando acquisti in fatturato aggiuntivo), intervenire positivamente sugli aspetti finanziari (azzerando il rischio di insoluti). “L’incontro, ha dichiarato, il presidente Del Bono, ci ha permesso di accostarci ad una forma interessante di corporate barter che se adeguatamente sfruttata potrebbe consentirci di convertire in modo intelligente parte del nostro invenduto (risultante dalla volatilità e dalla stagionalità della domanda turistica) in moneta complementare, attraverso la quale acquistare beni e servizi necessari alla gestione delle nostre aziende (lavanderia, pubblicità, lavori di ristrutturazione e impiantistica, prodotti enogastronomici, ecc., in base alla disponibilità del circuito). La stipula della convenzione permetterà agli associati di accedere a condizioni agevolate al network commerciale Visio trade.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Eoliani che non ci sono più : Bartolo Natoli ( 8° Anniversario )

Bartolo Natoli 
Il figlio Francesco vuole ricordarlo nell'anniversario della morte a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.


Prosegue, sul nostro giornale on line, la rubrica "Eoliani che non ci sono più".
Chi vuole ricordare un proprio caro, un amico in occasione dell'anniversario della dipartita può già farlo inviandoci una mail a s.sarpi@libero.it o un messaggio privato sul profilo fb del direttore Sarpi (almeno 5 giorni prima della pubblicazione)
La mail dovrà contenere una foto, la data dell'anniversario e, se si vuole, anche un breve messaggio (max 20 parole).
Il post sarà pubblicato, oltre che su questo giornale, anche sulla pagina FB "Eoliani che non ci sono più...".