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giovedì 26 novembre 2015

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, RESOCONTO INCONTRI A LIPARI CON LE SCUOLE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE



COMUNICATO STAMPA
25 NOVEMBRE 2015 – GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
RESOCONTO INCONTRI CON LE SCUOLE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE

Si sono svolti, nella giornata di ieri– 25 novembre 2015, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, gli incontri con le classi terze delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi e le classi quarte dell’Istituto di Istruzione Superiore presenti sul territorio comunale per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’altro e trasmettere loro una maggiore consapevolezza del fenomeno della violenza.
I due incontri sono stati moderati dalle psicologhe Laura Prestigiacomo e Katia Panciotto, collaboratrici del servizio sociale comunale, alla presenza dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali e delle funzionarie responsabili del servizio. Alla presentazione della giornata, è seguita la proiezione di un filmato sulla violenza di genere composto da diversi cortometraggi realizzati proprio da giovani studenti delle scuole medie e superiori. Un momento stimolante e significativo che ha suscitato una partecipazione attiva dei ragazzi che, grazie a quest’importante occasione di riflessione e confronto sulla complessità dei rapporti umani, hanno avuto modo di esprimersi e mettere in comune pensieri ed emozioni.
Il messaggio è stato chiaro: rispetto e dignità, prima di tutto. Ogni condotta che mira ad annientare la donna nella sua identità e libertà - non soltanto fisicamente, ma anche nella sua dimensione psicologica, sociale e lavorativa, è una violenza di genere. Non esiste tolleranza né giustificazione alcuna per i comportamenti che ledono i diritti delle donne e avere consapevolezza della gravità del problema è il primo fondamentale passo verso un grande cambiamento culturale di cui deve farsi protagonista per prima la scuola perché l’educazione ai sentimenti e quindi la prevenzione resta il principale strumento per combattere la violenza.

Il Comune di Lipari, per l’occasione, ha aderito alla campagna nazionale “Posto Occupato”. E’ stato lasciato un posto a sedere, tra i ragazzi, riservato a tutte le donne vittime di violenza per mantenerne vivo il ricordo. Ciascuna di quelle donne, infatti, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto: a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Inoltre, al fine di promuovere la cultura dei valori della diversità e della non violenza, è stato istituito il bando per il concorso-cortometraggio “Diciamo NO alla violenza”. Il concorso si rivolge agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di primo e secondo grado del Comune di Lipari e vuole essere un invito a riflettere sul fenomeno della violenza sulle donne di ogni età, religione, classe sociale e situazione socio-economica o culturale, in tutte le sue forme, per portare ad un cambiamento di rotta. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Un grazie particolare, oltre che ai dirigenti scolastici e agli insegnanti per la disponibilità e l’ospitalità, va ai ragazzi per la partecipazione e l'interesse. Facciamo rete contro la violenza, diciamo insieme BASTA! Alla prossima..e ricordate: "Restiamo Umani"! Perché di vittime e violenze, ad oggi, ne abbiamo già contate troppe.
L’Assessore
(Fabiola Centurrino)

Video "Viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami...unici...da fare mancare il fiato.

Vi proponiamo con questo video, realizzato qualche anno fa da Silvia Sarpi, l'ennesimo "viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami...unici...da fare mancare il fiato. Un "omaggio" alle Eolie e agli eoliani e a chi ama queste isole pur non essendo eoliano

Strade, vicoli, borgate e frazioni poco o nulla illuminati. L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Affiorano parti del relitto dell'aeromobile precipitata nel mare di Stromboli. Stamani le autopsie sui corpi di Giuseppe ed Emanuele Alabiso

Dagli abissi del Tirreno meridionale, tra l’arcipelago eoliano e la costa campana, affiorano resti dello “Storm 300” su cui viaggiavano Giuseppe ed Emanuele Alabiso, precipitati lunedì pomeriggio mentre su un ultraleggero sorvolavano l’isola di Stromboli. Pezzi di velivolo raccolti dai militari della Guardia costiera. «Tra questi ve ne è uno che potrebbe rivelarsi interessante», ci dice il procuratore capo della Repubblica di Barcellona, Emanuele Crescenti, che con il sostituto Francesco Monaco conduce le indagini: altra inchiesta, parallela, è stata aperta dopo il disastro dall’Enac con cui l’autorità giudiziaria sta collaborando a pieno regime per individuare le cause della tragedia.
«Si tratta», entra nel merito Crescenti, «di un pezzo ampio più di un metro. Non sappiamo ancora se deriva dalla carlinga o da un’ala», ma questo sarà possibile scoprirlo. «Tutte le parti che finora sono emerse, invero poche, saranno inviate al Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri», che ha sede a Messina. «L’indagine è particolarmente complessa», conclude il procuratore, «ma faremo tutto quel che c’è da fare, non tralasciando nulla».
A 72 ore dalla tragedia che ha distrutto una famiglia, emergono tuttavia elementi di interesse che concorrono, quantomeno, a dar forma al quadro delle ricostruzioni. L’ultraleggero, che come s’è avuto già modo di rilevare è privo di scatola nera (questo tipo di aerei non ne sono dotati), sicché le fasi del volo finale da Gela a Foggia non potranno essere ricostruite nel dettaglio, giace a 1500 metri di profondità, a più di 12 miglia nord-est dall’isola di Stromboli. Impossibile recuperare il relitto, «è stata già una fortuna», afferma realisticamente Crescenti, «aver recuperato i due corpi». Tutte le parti emerse del velivolo sono attualmente tenute in custodia dalla Guardia costiera di Lipari, in attesa di essere inviate al Ris.
Stamani, intanto, all’ospedale Papardo di Messina, sarà effettuata l’autopsia sui corpi di Giuseppe ed Emanuele Alabiso. Formale avviso è stato notificato ai familiari. L’esame medico-legale è stato affidato alla dottoressa Fabiano. Poi le salme potranno essere trasferite a Gela per i funerali. L’ultimo saluto che una città attonita darà al “medico volante” e a suo figlio. A celebrare le esequie di Giuseppe ed Emanuele, amatissimi, nella chiesa Madre, dovrebbe essere monsignor Grazio Alabiso, zio delle vittime. È prevista una folla immensa.

Lipari: Convocato consiglio comunale. All'odg, tra l'altro, 26 mila euro di debiti fuori bilancio

I nostri auguri al dottor Ezio Roncaglia

Il direttore di Eolienews augura Buon 86° Compleanno al carissimo dottor Ezio Roncaglia, persona perbene e gentiluomo d'altri tempi

Al dottor Roncaglia vanno gli auguri anche di Girolamo Casali da Berlino

Santo del giorno : San Bellino di Padova

La data di nascita è ignota, l'ascendenza genealogica non del tutto sicura e di recente sottoposta a nuova indagine da A. Tilatti, che ha scartato la precedente attribuzione di Bellino alla famiglia dei Bertaldi, individuandone il padre in un non altrimenti identificato Audo. Prete almeno dal 1107, anno della sua prima menzione, Bellino è il primo tra i canonici destinatari di una donazione al capitolo della cattedrale di Padova nel 1108 e l'anno successivo riveste la carica di arciprete della stessa cattedrale. Fin dalla sua prima apparizione figura al fianco di Sinibaldo, il vescovo di orientamento filopapale contrapposto al candidato di obbedienza imperiale e costretto dalla violenza regia, cioè di Enrico V, ad abbandonare la sua sede. 

Bellino seguì con tutta probabilità Sinibaldo nel suo esilio, ma nel 1115 risulta nuovamente a Padova, in una fase di componimento delle divisioni. Superato definitivamente lo scisma e ritornato Sinibaldo in sede, Bellino operò al vertice del capitolo cattedrale per essere poi eletto vescovo fra il 1126 e il 1128. La sua attività si svolse in continuità con quella del suo predecessore: Bellino confermò e in parte ampliò le concessioni di Sinibaldo al monastero veneziano di S. Cipriano, dipendente dall'abbazia di Polirone; si adoperò a favore di S. Croce di Campese, monastero assoggettato nel 1127 alla stessa abbazia di Polirone, alla quale nel 1124 Sinibaldo aveva sottoposto il monastero di Praglia; mantenne infine il legame affettuoso con la chiesa di S. Maria delle Carceri, che durante l'episcopato di Sinibaldo aveva adottato la vita comune e le istituzioni di S. Maria di Porto di Ravenna: Bellino beneficò la canonica, la sostenne presso il pontefice, invocandone la protezione, e come Sinibaldo fu annoverato tra i benefattori nel necrologio del monastero, ricordato quindi nelle preghiere della comunità. 

I singoli interventi citati s'inserivano in un più ampio progetto di riordino della diocesi padovana sotto l'aspetto sia patrimoniale sia giurisdizionale, dopo le lotte e i disordini dei decenni precedenti. Alla povertà denunciata nel 1130 da Bellino («i beni del mio episcopato sono stati dilapidati per i contrasti fra Regnum e Sacerdotium») faceva eco Innocenzo II nel 1132, che si preoccupava di confermare al vescovo padovano tutte le chiese usurpate da laici e da monaci durante l'episcopato suo e del suo predecessore. Anche se non risulta un'opera parallela nei confronti dei monasteri, un preciso impegno di recupero di chiese e di porzioni di chiese private dalle mani di laici, in consonanza con i ripetuti canoni conciliari contemporanei, è attestato nel 1134 (diritti della famiglia da Montagnone sul monastero di S. Daniele), nel 1138 (cappella di Montegalda refutata dai nobili da Baone), nel 1146 (diritti dei signori da Caldonazzo sulla chiesa di Curtarolo). Tale azione si collegò alle vigili cure circa la tenuta delle strutture diocesane: gli atti di donazione previdero clausole a difesa sia dei diritti delle chiese parrocchiali sia dei diritti vescovili circa la consacrazione dei chierici e dell'olio santo, la presenza ai sinodi e la giustizia ecclesiastica. In data incerta Bellino intervenne in favore dei sacerdoti delle cappelle cittadine concedendo loro il quartese della città e del territorio, intervento che conforterebbe l'ipotesi secondo cui Bellino in qualche modo sostenne la nascita della «congregazione dei sacerdoti e dei chierici di Padova», l'associazione che riuniva il clero officiante le cappelle urbane, incaricato di nuovi compiti di cura d'anime. 

Il favore per le istituzioni canonicali, la promozione di monasteri, canoniche e chiese, la vigilanza sulla stabilità delle gerarchie d'ufficio e di giurisdizione compongono l'immagine di un vescovo aperto alle nuove esperienze religiose, impegnato nell'attento governo della sua chiesa, interessato, anche a seguito delle vicende dello scisma, al corretto e disciplinato svolgimento della vita ecclesiastica: nella documentazione che lo riguarda, si parla di successori catholici, di funzioni parrocchiali da esercitare «secondo i canoni», di un'obbedienza, da parte dei suoi canonici, ecclesiastica e fidelis. Un vescovo ormai in stabile colloquio con la Sede apostolica e consapevole del ruolo di guida da essa assunto ed esercitato all'interno della cristianità, ad esempio attraverso la convocazione di sinodi generali, la cui eventualità era da Bellino esplicitamente contemplata. Non va però dimenticato il significato che l'episcopato di Bellino rivestì nella storia civile padovana: se, durante lo scisma, la compresenza e il contrasto fra due vescovi aveva visto emergere partiti che esprimevano orientamenti di politica soprattutto locale, con gli episcopati di Sinibaldo e di Bellino il dialogo con la società urbana e con le forze signorili del territorio si mantenne intenso, anche per la presenza giurisdizionale e patrimoniale che l'episcopato, seppur indebolito, conservava. 

Bellino morì quasi certamente a Padova il 26 novembre del 1147, data ricostruibile attraverso il necrologio di S. Maria delle Carceri e dati documentari indiretti. Posteriore di più di un secolo è la vita di un san Bellino vescovo e martire attribuita al domenicano Bonagiunta, vescovo di Adria (12881304). Le vicende che portarono alla venerazione di un san Bellino nella diocesi di Adria non sono del tutto chiarite. Dall'esame condotto da A. Tilatti, le lezioni relative alla festa del santo risultano una mescolanza di elementi riconducibili a personaggi storici diversi e ricomposti in un disegno che rispecchia gli intenti dell'agiografo più che la realtà storica di Bellino. Secondo il testo agiografico, Bellino, già vescovo di una diocesi tedesca, fu nominato vescovo di Padova dal pontefice, preoccupato di sanare uno scisma apertosi nella sede vescovile a causa di indebite pressioni politiche. Zelatore e difensore delle libertà della sua chiesa, Bellino cadde ucciso nel ritorno da Roma, ove s'era recato per ottenere protezione e consiglio, nei pressi della chiesa di S. Giacomo di Fratta (in diocesi adriese). Sul luogo fiorirono subito i miracoli ma poi, in seguito a un'alluvione e al crollo della chiesa, il corpo santo fu sepolto dal fango e cadde nell'oblio. L' invendo fu opera di un uomo pio che, guidato da un sogno, giunse sul luogo recuperando l'arca marmorea, la quale, posta su di un carro, fu prodigiosamente guidata alla pieve di S. Martino di Variano da cui S. Giacomo dipendeva.

Il testo attribuito a Bonagiunta, ripreso anche nel lezionario della cattedrale di Padova, razionalizza un culto che, pur non avendo quasi nulla a che vedere con il Bellino storico (cui furono certamente estranei l'assassinio e il martirio), si mantenne e anzi si potenziò allorché, nel 1489, Bellino fu elevato a patrono della diocesi di Adria, diocesi che con quella di Padova vide la diffusione del culto. Il modello proposto dal testo tardoduecentesco era quello del martire per la libertas Ecclesiae e per l'obbedienza alla Chiesa di Roma, modello funzionale all'azione che, come vescovo, Bonagiunta andava conducendo nella diocesi, e probabilmente ispirato da una «ben determinata congiuntura storicopolitica: la predominanza padovana nel Polesine» (di qui l'adozione e la proposta di un santo padovano le cui vicende avevano fortissime analogie con quelle del contemporaneo vescovo padovano, Bernardo). Nella devozione popolare la venerazione per Bellino si legò al suo potere taumaturgico nei casi di rabbia canina, una virtus già celebrata, secondo il testo agiografico, dal vescovo adriese Rolando ai primi del Duecento e invocata a lungo nei secoli, come risulta dai registri parrocchiali (all'a. 1727), da ex voto e da stampe popolari di fine Ottocento. La chiesa di S. Martino di Variano, che poi insieme con la località mutò il suo titolo in S. Bellino, fu precoce meta di pellegrinaggio, come confermano la recente ricognizione del contenuto dell'arca e le monete in essa rinvenute.

mercoledì 25 novembre 2015

"Oscuramento" della pubblica illuminazione. Cittadina scrive al Prefetto


Piccola "frana" a Bagnamare (foto Antony Cappadona)


Piccola "frana" a Bagnamare in prossimità dell'inizio della salita del tunnel. 
Dal costone sono precipitati sulla sede stradale, principalmente, piante di ficodindia (foto Antony Cappadona)

I quesiti di Don Giuseppe sulla galleria di Canneto e Giovani e cultura antiviolenza. Gli articoli del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Oggi è la "Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne" 

Anche noi di Eolienews diciamo no alla violenza sulle donne

L'ultraleggero precipitato alle Eolie Si indaga sulle cause dell'incidente

Le salme di Giuseppe Alabiso e del figlio Emanuele sono al "Papardo" di Messina, in attesa dell'autopsia che è stata disposta dal sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Fabrizio Monaco. 
Padre e figlio sono morti dopo che l'aereomobile ultraleggero che stava sorvolando l'isola di Stromboli è finito in mare. 
Nel frattempo, proseguono le indagini per accertare le cause dell'incidente che comunque si rivelano piuttosto delicate, anche perché questi piccoli aerei non sono in possesso della scatola nera. Per di più il velivolo è letteralmente colato a picco a 12 miglia a nord della vulcanica isola eoliana. 
Tra le ipotesi più attendibili si pensa ad un problema tecnico o a un malore del pilota.

Strepitosa doppietta per il Signum di Malfa al Barawards 2015

Oltre trecento persone hanno affollato la serata di gala di ieri sera, durante la quale sono stati decretati i vincitori di Barawards 2015: il premio promosso da Bargiornale in collaborazione con Ristoranti, per valorizzare la professionalità e l’innovazione di bar, alberghi e ristoranti.
I vincitori dei Barawards 2015 sono stati selezionati grazie ad un elevato numero di voti giunti in redazione: oltre 9.000 per locali e i professionisti e più di 8.000 per i prodotti.
I premi sono andati a 45 locali, 25 professionisti e 12 prodotti innovativi.
Il Signum di Malfa (Salina) ha portato a casa ben due riconoscimenti, confermandosi punto di riferimento nella ristorazione d’eccellenza.
Il Signum si aggiudica il premio come Ristorante d’albergo dell’anno.
Il Signum porta a casa anche il riconoscimento per la giovane e talentuosa Martina Carus (nella foto)o che riceve il Premio Rum Diplomatico come Chef dell’anno

Sicilia: blocco spesa per 51 mln, colpiti comuni e precari. Fondi bloccati, tra l’altro, per la gestione del dissalatore di Lipari

(gds.it) PALERMO- C’è anche il personale a tempo determinato impegnato in attività di protezione civile, ambientale e del territorio, delle acque e dei rifiuti nel calderone della spesa bloccata dal governo Crocetta, su indicazione dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. In totale i capitoli bloccati sono 159, per un totale di 51,2 milioni di euro “congelati” perché la Regione ha incamerato minori entrate rispetto a quelle previste. Per la proroga dei contrattisti, pari a un milione mezzo, è stata bloccata l’intera disponibilità. La cifra più consistente riguarda i comuni: ben 18,8 milioni destinati al ripianamento dei debiti relativi al servizio di gestione integrata dei rifiuti; altri 11,9 mln sono relativi al fondo di riserva per le spese obbligatorie e per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente; 2,1 mln euro nel fondo per l’integrazione degli stanziamenti dei capitoli di spesa relativi ai limiti poliennali di impegno. Niente soldi per nuove leggi di spese (2 mln) e per eventuali maggiori esigenze per consumi intermedi (1,9 mln).
Congelata l’intera disponibilità, pari a 747.817,20 euro, per le spese di funzionamento delle Soprintendenze per i beni culturali e ambientali, le biblioteche, i centri regionali e i parchi culturali; stop a 542.807,02 euro per il funzionamento dei musei regionali e interdisciplinari, a 80 mila euro ancora per musei, gallerie e pinacoteche, a 1,4 milioni per la liquidazione e la ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale, a 20 mila euro per il potenziamento dell’ufficio idrografico regionale e l’avviamento dle centro funzionale di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico, a 743.489 per la gestione del servizio di dissalazione delle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari, a 55 mila euro per l’ufficio di coordinamento dei servizi informativi regionali e per l’attività informatica della Regione, a 5 milioni per l’acquisto di software e hardware per il funzionamento dei sistemi informativi della Regione, a 143 mila euro per le attività sportive delle Università, a 100 mila euro per il funzionamento amministrativo e didattico delle Accademie di Belle arti e dei conservatori di musica statali, dimezzato (da 246 a 146 mila euro) i fondi per gli armatori e i marittimi che hanno subito danni per i sequestri illegittimi di imbarcazioni nel Mediterraneo.
E ancora: bloccati 228.035 euro alle Università di Palermo, Catania e Messina per l’istituzione di ulteriori borse di studio per la frequenza alle scuole di specializzazione nelle facoltà di medicina e chirurgia, 60 mila euro per l’istituzione di parchi e riserve naturali. Congelati anche fondi per le missioni di alcuni assessori, di componenti di uffici di gabinetto e di personale della Regione.

Pianogreca-Monte al buio. Vento Eoliano chiede urgente ripristino della pubblica illuminazione

Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni 

All’Assessore del Comune di Lipari Avv. Gaetano Orto 

Alla Società Elettrica Liparese 


OGGETTO: Frazione Pianogreca- Monte non funzionamento illuminazione pubblica
Stante  le ripetute segnalazioni effettuate dai cittadini delle Frazioni di Pianogreca- Monte presso le competenti sedi del Comune di Lipari e della Società Elettrica Liparese,   rimaste inosservate , si segnala che l’illuminazione pubblica da circa un mese nelle Frazioni sopra citate non è funzionante.
Alla luce del contenzioso sorto tra i principali attori, il Comune di Lipari e  la Società Elettrica Liparese, che vede penalizzati gli abitanti delle Frazioni e non solo, i quali evidenziano come tra i servizi indivisibili onerosamente contribuiscono al pagamento dell’illuminazione pubblica.
Si chiede
alle SS.LL. di attivarsi urgentemente al ripristino dell’illuminazione visto che gli abitanti della Frazione versano in  un oggettivo stato di insicurezza.
Cordialmente
Lipari 25.11.2015

Avv. Francesco Rizzo (Fondatore “Vento Eoliano”)
Dott.ssa Annarita Gugliotta (Cons. Com. “Vento Eoliano”)
Ing. Giuseppe Vassallo ( Coordinatore ”Vento Eoliano”)

Le Eolie "all'Italia in doc" di Bruxelles, il nuovo festival dedicato al documentario italiano

Comunicato stampa
del 25 novembre 2015

Le Eolie "all'Italia in doc" di Bruxelles  
Le isole Eolie, attraverso l'opera di Cecilia Mangini e la recente pubblicazione del volume dal titolo "Lipari 1952 – Viaggio nelle cave di pietra pomice" saranno presenti al Festival du documentaire italien, che si terrà a Bruxelles dal 26 al 29 novembre.
L’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles presenta la prima edizione di Italia in doc, il nuovo festival dedicato al documentario italiano. Due le sezioni previste: una competitiva con otto film in concorso e una retrospettiva dedicata a Cecilia Mangini, decana del documentario italiano, che interverrà alle proiezioni dei suoi film.
All'interno della complessiva opera  della regista romana le Eolie troveranno un proprio spazio nel reportage fotografico "Un Viaggio a Lipari".
Alla presentazione parteciperà l'Ambasciatore Antonino Maggiore, socio del Centro Studi di Lipari.
Alla rassegna prenderanno parte anche Emiliano Morreale e Ivelise Perniola, docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Roma Tre.
L'Ufficio Stampa del Centro Studi Eoliano

Federalberghi isole Eolie incontra gli esperti di Medietica e stipula convenzione per l'accesso alla piattaforma di corporate barter

COMUNICATO
Federalberghi Isole Eolie, organizza una serie di incontri per promuovere occasioni di business e di crescita per l’imprenditoria turistico-ricettiva eoliana. Venerdì scorso a Lipari, presso l’hotel Gattopardo, è stata la volta di Visiotrade e di Medietica.
L’incontro con Medietica - unica società con sede in Sicilia abilitata alla Mediazione del Credito, accreditata presso 55 banche - è stata l’occasione per tirare le somme di una collaborazione avviata lo scorso aprile e che ha già portato alcuni significativi riscontri sul territorio. Nonostante il periodo di inizio della collaborazione non fosse dei più propizi – proprio agli inizi della stagione turistica - sono già state trattate operazioni per complessivi € 6.762.104,18, di cui € 3.132.104,18 sono ascrivibili ad operazioni di finanza agevolata e € 3.630.000,00 alla finanza ordinaria. “Grazie alla convenzione in essere - ha avuto modo di rimarcare con soddisfazione il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono - gli associati, oltre a poter godere di un servizio di intercettamento delle condizioni migliori praticate sul mercato del credito, hanno ottenuto uno sconto sui servizi sin qui resi da Medietica pari ad € 16.873,00”. Nella seconda parte della presentazione, gli esperti di Medietica ci sono soffermati sugli strumenti di finanza ordinaria e di finanza agevolata in atto disponibili per le aziende del settore turistico-ricettivo. Apprezzabile la partecipazione anche di alcuni consulenti locali interessati ad intercettare nuove opportunità per i propri clienti.
Nel corso dell’incontro con la WBS, gli associati sono stati introdotti ai principi di funzionamento del Commerce Network Visio Trade. È stato spiegato come sia possibile per le imprese associate ottenere diversi vantaggi, quali, ad esempio, migliorarsi sul piano commerciale (acquisendo nuova clientela ed incrementando le vendite), guadagnare sul piano economico (risparmiando sugli acquisti e trasformando acquisti in fatturato aggiuntivo), intervenire positivamente sugli aspetti finanziari (azzerando il rischio di insoluti). “L’incontro, ha dichiarato, il presidente Del Bono, ci ha permesso di accostarci ad una forma interessante di corporate barter che se adeguatamente sfruttata potrebbe consentirci di convertire in modo intelligente parte del nostro invenduto (risultante dalla volatilità e dalla stagionalità della domanda turistica) in moneta complementare, attraverso la quale acquistare beni e servizi necessari alla gestione delle nostre aziende (lavanderia, pubblicità, lavori di ristrutturazione e impiantistica, prodotti enogastronomici, ecc., in base alla disponibilità del circuito). La stipula della convenzione permetterà agli associati di accedere a condizioni agevolate al network commerciale Visio trade.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Eoliani che non ci sono più : Bartolo Natoli ( 8° Anniversario )

Bartolo Natoli 
Il figlio Francesco vuole ricordarlo nell'anniversario della morte a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.


Prosegue, sul nostro giornale on line, la rubrica "Eoliani che non ci sono più".
Chi vuole ricordare un proprio caro, un amico in occasione dell'anniversario della dipartita può già farlo inviandoci una mail a s.sarpi@libero.it o un messaggio privato sul profilo fb del direttore Sarpi (almeno 5 giorni prima della pubblicazione)
La mail dovrà contenere una foto, la data dell'anniversario e, se si vuole, anche un breve messaggio (max 20 parole).
Il post sarà pubblicato, oltre che su questo giornale, anche sulla pagina FB "Eoliani che non ci sono più...".

martedì 24 novembre 2015

Comprensivo "S.Lucia": Gli eletti nel consiglio d'istituto

Nino Alessandro "padre del folklore". L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud


Insieme si può dire NO ALLA VIOLENZA! ( Dott.sse Chiara Caracò e Moira Casella)

Riceviamo e pubblichiamo:
Il 25 Novembre vogliamo ricordare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne per dire basta ad ogni forma di maltrattamento fisico, sessuale, verbale e psicologico.
Ogni anno in Italia 15 mila donne subiscono violenze per lo più in famiglia. Questi sono i dati di chi denuncia, ma non tutte le donne lo fanno, soprattutto nei casi in cui le violenze si consumano tra le mura domestiche. Nel 60% dei casi l’autore della violenza è proprio il partner (48% marito, 12% convivente) e nel 23% è l’ex partner. Mentre nel 25% la violenza è a opera di parenti, amici, colleghi e datori di lavoro. Ma è sconvolgente che il 20% degli abusi e maltrattamenti avviene durante la gravidanza.
Sono stati aggiornati i dati sul fenomeno della violenza contro le donne al 2014. Fenomeno che continua ad essere grave e diffuso. Il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Le donne subiscono anche molte minacce (12,3%). Spesso sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti, ma seppur presenti, le forme più gravi come il tentato strangolamento, l’ustione, il soffocamento e la minaccia o l’uso di armi. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato, affermano di averlo lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante nella decisione.


Solo nel 2012 in Italia sono state uccise 124 donne, mentre nel 2013 il numero è salito a 179 (con una media di una donna ogni due giorni). Nonostante nel 2014 il numero sia sceso a 115, il dato resta allarmante se aggiungiamo i tentati femminicidi che si aggirano intorno al centinaio. In questo caso parliamo di “femminicidio” e nel 60% dei casi è avvenuto tra persone che avevano una relazione di affetto e di fiducia. Per femminicidio si intende una qualsiasi violenza fisica, sessuale o psicologica che attenta alla salute psico-fisica, alla libertà e alla vita della donna con l’obiettivo di sottometterla, annientarla e ucciderla (Marcela Lagarde, 1993). Ma l’omicidio è il culmine di una vita di violenze e non un momento di follia o un raptus di rabbia.
Prima di arrivare all’omicidio, spesso, soprattutto quando l’uomo è lasciato dalla propria partner, non riesce a superare l’abbandono perché ritiene la donna una “cosa” di sua proprietà, e mette in atto comportamenti quale il perseguitare la donna, pedinarla, chiamarla continuamente, scriverle centinaia di sms al giorno e minacciarla. In questo caso parliamo di “stalking”.
Non vogliamo e non possiamo stare solo a guardare, allora il nostro obiettivo è diventato quello di sensibilizzare la popolazione per farsi che si possano individuare precocemente le situazioni di rischio e i segnali d’allarme. Segnali che devono essere attenzionati dalle donne, dai loro familiari, dai medici di famiglia, dagli amici. 
I segnali d'allarme sono i comportamenti aggressivi del partner, verbali e fisici (un urlo improvviso, un gesto spazientito), insulti, minacce, conflitti continui soprattutto per futili motivi, eccessiva gelosia che comporta privare della libertà la partner e ritenerla un proprio possesso facendo si che abbandoni il lavoro e i rapporti con gli amici e con la famiglia d’origine. Un'altra caratteristica è il sentimento di dominanza di un partner sull’altro e la totale mancanza di rispetto e di affetto (“chi ti ama non ti picchia”). Inoltre, l’uomo mette in atto comportamenti manipolatori alternando l’aggressività con la dolcezza e la gentilezza con cui chiede scusa promettendo che non accadrà più. Ma tale promessa non riesce mai a essere mantenuta. E la totale incapacità di gestire sentimenti di frustrazione, fragilità, umiliazione che si tramutano in aggressività e violenza.
Senza giustificare tali comportamenti, si deve tener conto che molte ricerche hanno osservato che il 20% di uomini abusatori sono cresciuti in ambienti violenti e a loro volta hanno subito maltrattamenti e sviluppato disturbi clinici e di personalità.
Mentre le donne vittime di violenza tendono a sviluppare sensi di colpa, angoscia, insicurezza e vergogna, non “vedono” alternative oltre la sottomissione, credendo di meritare i maltrattamenti subiti. Sviluppano una dipendenza dal proprio partner che gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della catena “mi picchi-ti perdono-mi ripicchi”, soprattutto in famiglie con figli piccoli da crescere. Tutto ciò si può tradurre in un malessere generalizzato che si riversa in abuso di alcool, droghe, psicofarmaci e sviluppo di disturbi psicologici quali depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione e del sonno, disturbi psicosomatici e da stress, arrivando anche a tentare il suicidio.

Abbiamo voluto dare un quadro chiaro della situazione, perché crediamo che l’informazione sia la prima arma per sconfiggere il silenzio. Negli anni, nel nostro territorio sono cresciuti i centri antiviolenza cui potersi rivolgere, che affiancano la donna in questo difficile percorso di cambiamento grazie a figure specializzate, quali l’avvocato, lo psicologo, il medico, l’assistente sociale, fondamentale alla presenza di figli nella coppia. Lo sportello di ascolto “Ti Ascolto” Contro La Violenza Sulle Donne, nato a S’Agata Militello, e quello nato a Lipari lo scorso anno, hanno proprio questo obiettivo.
È stato anche istituito il Telefono Rosa, un centralino antiviolenza sul territorio italiano che risponde al numero 1522, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità e che offre accoglienza telefonica multilingue, attivo 24/24 h per 365 giorni l’anno e che indirizza alle casa accoglienza più vicine nella propria provincia, a gruppi di sostegno a cui partecipare e le consulenze specialistiche da effettuare.
Inoltre, riteniamo molto importanti le campagne di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza sulle donne, come quella svoltasi lungo tutto il mese di novembre del 2013 a Lipari dalla Commissione Politiche Sociali ed Istruzione della Consulta Comunale Giovanile e i due convegni aperti alla cittadinanza, e soprattutto ai giovani studenti, presso il Castello Gallego di Sant’Agata Militello rispettivamente il 24 aprile 2015 e il 15 Marzo 2014, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Giovani per Sant’Agata e la Consulta Giovanile del Comune di Lipari e i numerosi professionisti che ne hanno preso parte.
Nell’ambito dei lavori svolti con la Consulta Giovanile, oltre ad informare e sensibilizzare la cittadinanza e in particolare gli studenti della scuola media superiore “I.Conti E. Vainicher” e aver attuato corsi di auto-difesa, è stata portata avanti una ricerca, tramite questionario anonimo, effettuata nell’anno 2013/2014. I risultati della ricerca hanno evidenziato che le donne tra i 14 e i 69 anni considerano chi usa violenza una persona con problemi psichiatrici (23%) e incapace di comunicare verbalmente i propri sentimenti (21%). Il 13% del nostro campione si è aperto con noi, affermando di aver subito violenze verbali, fisiche e psicologiche dal proprio partner o ex, e ben il 38% conosce donne che hanno subito in passato per mesi (29%) e addirittura anni (44%) violenze varie prevalentemente in casa, cioè nel luogo che dovrebbe essere considerato il focolare intimo e sicuro (74%). Nonostante il 26% degli intervistati riconosce che la cosa più giusta da fare sia rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare, non è poi così semplice e automatico farlo.
Per indagare questo aspetto, e in particolare, i comportamenti delle donne di fronte ad atti di violenza dei propri partner abbiamo collaborato ad una ricerca attivata dallo Sportello d’Ascolto di S.Agata Militello, nel 2014/2015. I risultati della ricerca hanno rilevato che la maggior parte delle donne tra i 21 e i 65 anni considerano chi usa violenza come una persona con seri problemi da non sottovalutare, non lontano dal pensiero emerso dalla ricerca dell’anno precedente a Lipari. Nel 75% del campione si delinea un profilo di donne che assume un atteggiamento assertivo, senza aggressività o passività di fronte a possibili atti di violenza da parte del partner. Nel caso in cui i litigi o i comportamenti di violenza avvengano davanti ai figli, si rilevano profili di donne che assumono atteggiamenti passivi al fine di proteggere i propri bambini. Pertanto, sarebbe utile indagare se il comportamento assertivo di fronte ad atti di violenza, emerso dalla nostra ricerca, sia correlato con il “non essere vittime di violenza”, ovvero, si pensa di reagire in maniera assertiva solo perché la donna non ha vissuto l’atto della violenza.
Questo è un breve abstract di ciò che le dott.sse Caracò e Casella pubblicheranno a seguito di ulteriori indagini, che sono in corso d’opera, al fine di indagare con più dati e variabili le varie ipotesi. Ringraziamo tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo al nostro lavoro e quanti ancora si spenderanno.
Insieme si può dire NO ALLA VIOLENZA!
Dott.sse Chiara Caracò e Moira Casella

Nasce "ZeroWasteEolie" ed offre collaborazione all’Amministrazione comunale nella gestione dei rifiuti

COMUNICATO
Nella giornata di domenica 25 ottobre, in occasione del Consiglio direttivo riunitosi a San Filippo del Mela, presieduto dal Prof. Beniamino Ginatempo, dell’università di Messina, è stata deliberata all’unanimità la costituzione della Sezione Eoliana di ZeroWasteSicilia, denominata  “ZeroWasteEolie”.
L’associazione, ispirandosi ai principi della “Strategia Rifiuti zero 2020” cosi come declinati dal suo ideatore Paul Connett, professore emerito della St. Lawrence University di New York, nasce dalla volontà e dall’esigenza collettiva di fare emergere una metodologia etica e democratica di condivisione, per una corretta gestione dei Rifiuti Urbani nelle nostre isole.
ZeroWaste (Rifiuti Zero in italiano) è una filosofia e gestione dei Rifiuti che si propone di ri-progettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non come scarti, ma come risorse da utilizzare come materie prime seconde, cosicché si riesca a  diminuire se non addirittura ad annullare la quantità dei rifiuti da smaltire.
Obbiettivo dell’associazione è quello di portare avanti i 10 punti previsti a livello internazionale dalla Strategia Rifiuti Zero, tra i quali: la separazione alla fonte, ritenendo che la gestione dei rifiuti non sia un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non sia quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale; la raccolta porta a porta, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo quote percentuali elevate, evitando di spendere milioni di Euro in una nave che fa fare le crociere di stra(lusso) ai rifiuti; il compostaggio, avviando progetti di compostaggio domestico in tutte le Isole attraverso incentivi economici per i cittadini; il riciclaggio; il riuso e la riparazione; la tariffazione puntuale; introducendo sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere, la costituzione di centri di ricerca e di riprogettazione.
ZeroWasteEolie è altresì convinta che debba essere posto come priorità il tema del lavoro e dei diritti, sviluppando una corretta gestione del servizio che offra sempre più occasioni di lavoro qualificati rispettando i diritti di tutti i lavoratori impegnati nel settore e che oggi subiscono pesanti vessazioni di ogni genere.
In conclusione, la Sezione Eoliana di ZeroWasteSicilia, ritenendo che le Eolie siano un territorio che per le sue caratteristiche fisiche-ambientali e per le sue straordinarie risorse,  le rendono uniche nel panorama Mondiale, avrebbe da trarre molti vantaggi dall’applicazione della “Strategia Rifiuti Zero”, si propone di offrire collaborazione all’Amministrazione Comunale nella ricerca e nella corretta pianificazione di gestione dei rifiuti nel rispetto della legislazione vigente. La speranza dell'Associazione è certamente quella di poter coinvolgere una grande coalizione sociale e civica in tutte le Isole, che abbia come scopo la difesa dell’ambiente, promuovendone il controllo, e la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni sulla strategia “Rifiuti Zero”.
Le idee realizzabili per rispettare l’ambiente e risparmiare in termini fiscali sono varie, occorre renderle concrete con i nostri comportamenti, ricordandoci che “il diavolo brucia, Dio ricicla”. Se bruciamo le risorse del nostro territorio finiremo per non aver più nessun tesoro da lasciare ai nostri figli..
Siamo aperti a qualsiasi richiesta di informazioni e all’adesione da parte di cittadini, comitati, associazioni, e disponibili al confronto con tutti.
A tal proposito è stata creata una pagina FaceBook, ”ZeroWasteEolie”, per consentire a tutti gli Eoliani, di esprimere opinioni, osservazioni ed informazioni sulla gestione e valorizzazione dei rifiuti: un grande aiuto per un'organizzazione "proficua e funzionale", tra le varie realtà delle nostre Isole, che cercherà di gestire efficacemente lo slogan finora troppo virtuale : “Rifiuti = Risorse”.

Coordinatore Sezione Eolie ZeroWasteSicilia:
Dott. Giuseppe Ziino

Presidente Onorario  ZeroWasteSicilia:
    Carmoz Aimèe


Email: zerowasteeolie@gmail.com

Approvato Piano di Sviluppo Rurale Sicilia: è il primo in Italia per risorse

Saverio Merlino (PD) ci segnala il seguente comunicato:

GIUFFRIDA (PD): APPROVATO IL PSR SICILIA, CON OLTRE 2,2 MILIARDI IL PRIMO IN ITALIA PER DISPONIBILITA DI RISORSE. NIENTE PIU SCUSE, SOSTEGNO SUBITO AD AGRICOLTORI E PRODUTTORI
“La Sicilia ha finalmente il PSR 2014-2020. Il Piano di Sviluppo Rurale, strumento essenziale per l’Agricoltura, e stato appena approvato dalla DG Agri della Commissione Europea. E c’è certamente da essere soddisfatti perché il nuovo Piano di Sviluppo Rurale è il primo PSR tra le regioni italiane per disponibilità finanziaria potendo contare su oltre 2,2 miliardi di euro”.
Lo dichiara Michela Giuffrida, eurodeputato del Pd e componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.
“Nel nuovo PSR – continua Giuffrida – ci sono oltre 210 milioni di euro destinati all’agricoltura biologica, un comparto in grande e costante sviluppo, ancor di più in Sicilia che vanta il primato di regione più bio d’Italia. Tra le misure di maggior interesse per gli agricoltori spicca quella sui regimi di qualità dei prodotti alimentari, che prevede oltre 3.000 euro all’anno. Fondamentale, per un effettivo rilancio del comparto, è poi la misura N.9, che prevede fino a 100.000 euro per le organizzazioni di produttori, e la 6.1, che stanzia fino a 40.000 euro per l’insediamento dei giovani agricoltori e per lo sviluppo delle piccole aziende agricole.
Il PSR, che gode di 1,3 miliardi di finanziamento europeo e di 874 milioni di euro di cofinanziamento nazionale, sarà il pilastro sul quale fondare il rilancio, e in molti casi, la rinascita dell’agricoltura siciliana e dunque un impulso importantissimo per l’intera economia, considerato che il Pil dell’Isola è a forte connotazione agricola. Auspico che, a questo punto, non si ricada negli errori che hanno portato fino a ieri al mancato utilizzo delle risorse europee o, ancor peggio, alla loro dispersione per assenza di progettualità strategica. Adesso non ci sono più scuse, – conclude Giuffrida – un così importante sostegno finanziario deve essere immediatamente reso disponibile a produttori e agricoltori siciliani”.

Una vita vissuta sempre al limite: calcio, motori e volo. Peppe Alabiso non si arrendeva mai

( Da QuotidianodiGela.it - Articolo di Fabrizio Parisi) Due volte aveva sfidato la morte, riuscendo sempre a cavarsela ripresentandosi con il solito sorriso beffardo e coinvolgente.Questa volta la sorte gli è stata avversa. Peppe Alabiso, 61 anni, il dentista-volante, se ne è andato. E’ morto insieme al figlio Emanuele, 26 anni, nel viaggio con il suo ultraleggero diretto a Foggia. Emanuele, secondogenito di Peppe, si era iscritto alla facoltà pugliese dopo aver studiato a Valencia, in Spagna. Un ultima traversata fatale.
Cosa sia accaduto durante il volo (all'altezza di Stromboli) che avrebbe dovuto portare da Gela a Foggia padre e figlio lo stabiliranno le indagini della Capitaneria di Porto. Stanotte le ricerche hanno lasciato sperare di poter ritrovare vivi entrambi. Una speranza vana. Stamattina l’atroce conferma.
Una passione per lo sport. Peppe Alabiso amava lo sport, il rischio, i motori e il calcio. Affascinante, sempre pronto alla battuta ed a sdrammatizzare, aveva ereditato dalla sua famiglia la passione per il calcio. Era stato presidente della Juventina dei miracoli ma già da giovane aveva rischiato la vita. Emanuele era un ultrà del Gela calcio. DOmenica era a Campofranco, settimane fa a Mussomeli. Anche da Valencia non mancava di sostenere il suo Gela calcio.
Ferrari e ultraleggeri. Con la sua Ferrari rossa aveva subito un gravissimo incidente stradale a Catania. Era rimasto vivo per miracolo. Poi era iniziata la fissa per gli ultraleggeri. Aveva girato il mondo, fino a Capo Nord, sfidando tempeste e caldo torrido. Era precipitato nel Lazio in un viaggio di ritorno, finendo in coma per settimana. Neanche in quella occasione cambiò idea. SI rimise in sesto e continuò le sue trasvolate. A volte accompagna i figli grandi proprio con il suo ultraleggero.
Un sorriso contagioso. Sdrammatizzava su tutto, non si prendeva sul serio. Io, da giovane segretario di quella squadra di calcio meravigliosa, ricordo bene un viaggio di ritorno Mazara-Gela nella sua auto, una Volvo Sw bianca, con lui che inspiegabilmente si mise alla guida con tanto di cappuccio e giubbottone. Era fine dicembre. Poi partì aprendo e bloccando tutti e quattro i vetri. Percorse almeno 20 km in quelle condizioni. Tremavo dal freddo, rimasi a letto con la febbre ma non riuscì a odiarlo. Lui si fece delle risate grasse. Era fatto così. E per anni me lo ricordava ridendoci sempre sopra.
Era diventato maggiormente credente e frequentava una comunità evangelica. Dalla prima moglie aveva avuto il dono di due figli, Carmen ed Emanuele. Dopo la separazione si era legato ad una ragazza di origini brasiliane. Altri due figli, un maschio ed una femmina, in tenerissima età.
Forse era destino che dovesse morire in volo. 
Aveva organizzato per il 5 dicembre un convegno per presentare video e foto delle sue avventure al cinema Hollywood. 
Diventerà una celebrazione triste per ricordarne la memoria

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava, da stasera a Venerdì 27

Nella notte tra oggi, Martedi 24, e la mattinata di Mercoledi 25 , si prevedono rovesci moderati e isolati temporali, con forti rinforzi di maestrale che tenderanno ad rendere agitato il moto ondoso.
I rovesci tenderanno ad attenuarsi nell'arco della mattinata di Giovedi 26, sostituiti da piovaschi alternati a schiarite. I venti si disporranno tesi da libeccio, con mare molto mosso. Tendenza ad attenuazione dei fenomeni nel pomeriggio.
Per Venerdi 27 si prevede una giornata temporalesca con piogge moderate e burrascosi venti tra libeccio e ponente che tenderanno a fare diventare il mare nuovamente agitato, con possibili mareggiate nelle coste esposte ai forti venti occidentali

Tunnel Monterosa. Don Giuseppe Mirabito: "Quanto dovremo attendere ancora affinchè inizino i lavori?"

Riceviamo e pubblichiamo:
Sono già trascorsi un mese e sei giorni da quando un costone caduto ha ostruito l'imboccatura del tunnel. 
Tante le difficoltà a cui ogni giorno noi cannetari (e non solo) andiamo incontro per raggiungere Lipari e viceversa. 
Quanto ancora dovremo aspettare per sapere qualcosa in merito all'inizio dei lavori per la sistemazione di quel tratto di strada oggi indispensabile ed insostituibile? 
Le nostre autovetture si stanno distruggendo transitando dalla "strada" che da Canneto dentro sale verso Serra, oltre al consumo di benzina. 
Forse sarebbe necessario che, chi di competenza, comunicasse qualche notizia a noi poveri cittadini che regolarmente paghiamo le tasse: attendiamo fiduciosi!!!
Don Giuseppe Mirabito

A Messina l'autopsia sui due gelesi morti nel mare Stromboli dopo essere precipitati con l'areo ultraleggero. Il pilota era già sfuggito alla morte nel 2004

Saranno trasferiti oggi pomeriggio da Lipari a Milazzo, e da qui al "Papardo" di Messina, dove sarà effettuata l'autopsia, i corpi di Giuseppe Alabiso, 51 anni, e del figlio Emanuele, 26 anni, i due gelesi che hanno perso la vita nel mare di Stromboli la notte scorsa, dopo che l'aereo ultraleggero sul quale stavano viaggiando è finito in mare, per cause in corso di accertamento.
Come anticipato stamane i due corpi, insieme ad alcuni resti del velivolo, sono stati ritrovati a circa dodici miglia a nord dell'isola eoliana dalle motovedette del Circomare Lipari e dei Carabinieri del capoluogo dell'arcipelago che erano intervenuti in zona, insieme ad altri mezzi, una volta scattato l'allarme.
Il velivolo era partito da Gela dove ed era diretto a Foggia. Giuseppe Alabiso (medico odontoiatra che guidava il velivolo) era molto conosciuto per le sue traversate in cielo per il mondo. 

Recentemente era tornato da un viaggio attraversando 13 nazioni per sensibilizzare alla donazione del midollo osseo e del sangue. 
Era anche stato dirigente della squadra di calcio Juventina Gela e appassionato di motori: aveva una Ferrari. 
Nel 2013 stabilì il record del mondo di traversata solitaria di 9.000 km da Gela a Capo Nord; l'anno dopo volò per 13 mila chilometri da Agrigento a Nuuk, in Groelandia.
Era scampato alla morte nel 2004, quando, partito da Roma, il suo ultraleggero precipitò all'altezza di Sabaudia. Rimase in coma per oltre un mese e poi tornò a volare anche per diffondere la cultura della donazione del midollo osseo.

Tragedia nel mare a Stromboli. Ritrovati i corpi dei passeggeri dell'aereo ultraeggero

Adesso è certo. Nel mare di Stromboli si è consumata ieri una tragedia. 
Come già scritto stanotte, erano in corso delle ricerche di un aereo ultraleggero partito da Gela e diretto a Foggia con a bordo due persone:padre e figlio
Le ricerche - da quanto apprendiamo- hanno portato all'individuazione di un pezzo del velivolo e, purtroppo, dei due corpi senza  vita  dei passeggeri che saranno trasportati a Lipari, all'obitorio del cimitero, in attesa delle  determinazione della magistratura 

Le ricerche erano scattate ieri, intorno alle 17 e 30
L’allarme era stato lanciato da Roma, dal comando generale delle Capitanerie di Porto che aveva ricevuto un segnale d’emergenza.
Immediatamente, come da prassi, la richiesta d’intervento è stata girata alla Direzione marittima di Catania che sta coordinando le operazioni di ricerca.

lunedì 23 novembre 2015

Disperso aereo ultraleggero. Ricerche in corso nel mare di Stromboli

Ricerche in mare per un velivolo ultraleggero disperso a nord di Stromboli. 
Era partito da Gela. Sembrerebbe fosse diretto a Foggia. A bordo vi sarebbero padre e figlio. Ovviamente le notizie sono frammentarie.
Impegnati nelle ricerche, oltre ai mezzi della Capitaneria di porto e dei Carabinieri anche altre unità navali, tra cui il traghetto Laurana di  Compagnia delle Isole
Il traghetto, partito da Milazzo-Eolie e diretto a Napoli, su disposizione del Circomare Lipari, è stato dirottato nelle operazioni di ricerca.

Come eravamo: Carmelo palino, Massimo Corda, Cristian Ruggiero e Marianna Bartoccelli

Porti: Conoscere la realtà dei fatti. Lo chiede Art.1

COMUNICATO
Colline, strade, gallerie che franano, condotte idriche che si spezzano, collegamenti precari all’interno dell’isola e con la terra ferma, sono alcuni esempi evidenti della superficialità politica con la quale questa amministrazione ha trattato il tema del dissesto idrogeologico e della sicurezza.
Uno degli argomenti che ci ha convinto ad appoggiare in campagna elettorale l’attuale Sindaco Giorgianni era la immediata definizione della questione Porti.
A distanza di quasi quattro anni purtroppo registriamo, tra gli altri, anche questo ulteriore insuccesso determinato esclusivamente dalla incapacità politica di una amministrazione che non ha nelle sue corde lo spessore politico per risolvere un problema che da anni mette in ginocchio l’economia di una intera comunità.
Non è possibile programmare eventi, manifestazioni, convegni, incontri, dibattiti, vacanze in bassa stagione perché tutto è affidato alla clemenza della natura che ha già nei fatti, anch’essa, sfiduciato l’attuale sindaco.
Senza ulteriori indugi chiediamo con forza a questa amministrazione ed al Presidente della Lipari Porto, a nome degli eoliani, di conoscere la realtà dei fatti sulla questione porti e la effettiva tempistica nella definizione della stessa con l’avvertimento che ulteriori perdite di tempo non potranno mai compensare i piccoli interventi che l’attuale amministrazione sosterrà di avere definito entro la fine del primo mandato.
La favola del grande porto da iniziare e completare durante il secondo mandato facciamola raccontare solo a Pinocchio.
Art.1

Chiusi i varchi abusivi creati sul versante liparese del Monterosa

Sono stati chiusi oggi i varchi (pedonali e per mezzi a due ruote) che erano stati creati abusivamente, e non tenendo conto del pericolo costituito dal sovrastante costone, in prossimità del versante liparese della galleria di Monterosa. 
Varchi che erano stati creati "spostando" una parte del materiale crollato. 
Lo comunica l'assessore Giovanni Sardella, intervenuto quest'oggi a sovrintendere i lavori di chiusura dei varchi.
In attesa che inizino i lavori di messa in sicurezza dell'area (dovrebbe essere questione di giorni)  e la successiva riapertura dell'arteria, si invitano i cittadini a rispettare il divieto di transito e a non mettere in pericolo la loro incolumità.

Da Caterina Conti, lettera aperta su settimana corta, studenti e genitori

Riceviamo dalla prof.ssa Caterina Conti e pubblichiamo una lettera aperta inviata al dirigente dell’Istituto Isabella Conti Eller Vainicher,  Tommasa Basile, ai docenti dell’Istituto “nonché cari colleghi”, agli alunni che frequentano l’istituto e ai genitori:

Carissima Tommasina,
intanto anche se è già iniziato da un po’ Buon anno scolastico e felicissima che ci sia sempre tu alla guida del nostro istituto.
Quando ho sentito tutto quello che è attribuito ai dirigenti scolastici, ho pensato che in realtà noi eravamo fortunati perché qui a Lipari avevamo te che, oltre ad essere una donna dalla grande cultura, avevi anche una grande esperienza maturata sul nostro territorio e che quindi non avremmo corso grandi rischi.
Io non conosco quasi niente di questa riforma della scuola, ma spero che tutto torni utile per i nostri ragazzi. Però a questo punto vorrei dire alcune cose.
Cari colleghi. Ho insegnato nella nostra scuola per 44 anni e vengo da un’infanzia passata da una parte all’altra d’Italia al seguito di mamma, docente di Scienze Naturali che andava cercando di guadagnare qualche cosa .
Una volta, chiamata nelle Marche per un incarico annuale, ci vedemmo arrivare dopo una settimana il titolare della cattedra. Il denaro per il ritorno ci fu prestato da Giovannino Bonica, splendido e generoso amico liparoto. Erano i tempi che si partiva a ottobre per ritornare a Natale e finite le vacanze, si ripartiva poi a Pasqua per rimanere fino alla fine della scuola. Perchè tutti questi discorsi? Perché se è vero che è stata ottenuta la settimana corta, cioè con il sabato libero, quando vi è il giorno del rientro se si è assenti a causa delle avverse condizioni meteo marine, e quindi in quel giorno non si riesce a raggiungere Lipari, è come se si mancasse 2 giorni di seguito. La scuola ha circa oltre 500 ragazzi. Come si fa a tenere a bada in maniera produttiva questa marea?
Io ritengo e mi permetto di dire che sicuramente per una spesa molto modica, mettendosi insieme, si potrebbero trovare delle soluzioni molto economiche per fermarsi almeno 1 notte a Lipari onde non determinare tanti disagi alla scolaresca.
Ai ragazzi voglio dire: non pensiate che quello che molti di voi ( ad eccezione fatta degli attenti e degli studiosi ) fanno nel non volere assolutamente investire nella propria testa, torni poi nella vita a proprio vantaggio. Se sarete degli ignoranti , dei viziosi, dei drogati, dei violenti , delle ragazze poco perbene, tutto questo alla lunga non tornerà a vostro vantaggio. Malgrado tutto abbiamo tanti esempi di nostri ex alunni che , senza raccomandazioni e niente , hanno vinto concorsi e occupano anche posti di prestigio. Adesso come in passato tanti di più, in Italia ed in giro per il mondo. Quello che dico è sicuramente spiacevole, ma malgrado le difficoltà, avete delle vite straordinarie e meravigliose davanti a voi. Tutto dipende dalla vostra testa. Non me ne vogliate, ma apparteniamo alla stessa terra ed è una tristezza pensare che molti di voi protenderebbero per una vita più facile e meno impegnata. Siamo abitanti delle stesse isole, fantastiche e straordinarie, e dovete fare tutto il possibile per la nostra terra, ma principalmente per voi stessi.
Un capitolo a parte è quello che riguarda i genitori.
Una parte importantissima fondamentale che manca nella riforma Renzi sono dei corsi obbligatori tenuti per i genitori.
Qualche anno fa ho scoperto che alcune delle mie colleghe brave e straordinarie, fuggivano dalla scuola per la difficoltà di rapporti con i genitori, i quali sembrerebbero, avallano tutte le manchevolezze ed il poco impegno dei figli, pretendendo magari promozioni immeritate. E allora? Io credo che è proprio da voi , carissimi signori, che bisogna ricominciare a recuperare la società. Con degli ubriaconi, dei drogati e via dicendo non andiamo da nessuna parte. Ne Noi , né Voi.
Capisco che è comodo avere dieci mariti , dieci figli e le famiglie allargate. Ma se tutto questo fosse fatto con più attenzione e senza superficialità pensando a quello che è veramente bene per i nostri figli.
Nel mestiere di genitori, tutti sbagliamo ed è facile parlare a posteriori , però mi promettete che comincerete a pensare a quanto ho detto? Certo non si può cambiare in un momento, ma è fondamentale cominciare a pensare con un po’ più di attenzione alla difficilissima professione di genitori.
Non pensiamo sempre alle colpe degli altri, che vi sono indubbiamente, ma consideriamo quello che ognuno di noi può fare .
Scusatemi tutti questo è ciò che da tempo pensavo di dirvi.
Grazie a tutti coloro che malgrado tutto tentano di raddrizzare questa vecchia barca.
Caterina Conti

FONDI PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA DA PREVEDERE NEI BILANCI DEI COMUNI, GENOVESE (CISL): «ALTRIMENTI LA REGIONE PUÒ CHIEDERLI INDIETRO». IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL SCRIVE AI SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MESSINA ANCHE SUL RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI ATTIVI E PASSIVI. «POTREBBERO RINTRACCIARSI SOMME PER INTERVENTI E L’EVENTUALE DISAVANZO SAREBBE SPALMABILE IN 30 ANNI E NON IN 10. MA C’È TEMPO SINO AL 31 DICEMBRE»

Il 2% delle somme trasferite dalla Regione agli Enti locali deve essere utilizzata per attivare percorsi di democrazia partecipata utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza, per la scelta e realizzazione di azioni di interesse comune. È quanto dispone la normativa regionale che prevede, in caso di non attuazione della disposizione, come pena “la restituzione nell’esercizio successivo delle somme non utilizzate per la finalità descritte”.
Per questo, il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, ha scritto a tutti i Comuni della provincia di Messina e ai rispettivi presidenti dei Consigli comunali. L’obiettivo del sindacato è quello di sensibilizzare gli amministratori pubblici alla previsione della norma per gli esercizi finanziari 2014 e 2015 per i cittadini. «È opportuno – scrive Genovese – che gli Enti inadempienti attivino i previsti tavoli di confronto nelle forme e nei modi indicati dalla normativa, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economica - finanziaria e/o assestamenti e/o riaccertamenti di residui, per non incorrere nelle violazioni di legge previste».
La Cisl chiede quindi la convocazione di un incontro con ciascun comune per attivare il percorso a favore della cittadinanza.
Ma il segretario generale della Cisl ha scritto anche per sottolineare la necessità che si attivino tutte le procedure per il riaccertamento dei residui attivi e passivi degli enti locali.
«Il riaccertamento straordinario – afferma - è previsto dalla legge e dall’operazione deve derivare anche la costituzione del Fondo pluriennale da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015 - 2017 che assume le caratteristiche di strumento di programmazione e controllo delle modalità e dei tempi di impiego delle risorse, prevalentemente vincolate».
Per Genovese l’intervento è necessario per armonizzare la contabilità pubblica e realizzare un importante riassetto negli equilibri contabili dei Comuni, anche in un’ottica di consolidamento delle informazioni contabili con le società partecipate.
«È necessario e non prorogabile effettuare il riaccertamento straordinario dei residui entro e non oltre il 2015 – sottolinea il segretario Cisl - in quanto l’eventuale disavanzo derivante da questa operazione, potrà essere “spalmato” fino a 30 anni e non agli originari 10 anni. Un’importante novità della riforma, in un’ottica programmatoria e strategica, da ricollegare al Documento Unico di Programmazione (DUP) previsto dal decreto legislativo n. 118 che ogni Ente è chiamato ad approvare, in prima applicazione, per il triennio 2016-2018, entro il prossimo 31 dicembre».
La Cisl ha ricordato nella nota come lo strumento strategico ed operativo degli enti presenta il vantaggio di rendere possibile l'integrazione delle scelte di medio e lungo termine con conseguente eliminazione della frammentazione delle scelte programmatiche e riduzione del rischio di contraddizioni e incoerenze del quadro programmatico, consentendo di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
«Il DUP – continua – rappresenta strumento e presupposto necessario di tutti gli altri documenti di riqualificazione della spesa ed è un'opportunità per l'avvio di un processo di programmazione con il coinvolgimento dei portatori di interesse, diventando il punto di partenza dei programmi e dei piani futuri riferibili alle missioni dell’ente».
La Cisl ha chiesto agli Enti locali della Provincia di Messina di aprire un confronto con i propri rappresentanti sindacali, «per conoscere e apportare un contributo fattivo e propositivo, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economico-finanziari che ciascun organismo è chiamato ad approvare, in ordine alle attività di pianificazione e di sviluppo in un ottica di tutela degli interessi rappresentati»

Volontari Isola di Stromboli - ANPAS ripuliscono area vicino ad elipista 118

Su richiesta del sindaco Giorgianni i Volontari Isola di Stromboli-ANPAS - così come si legge in un post su fb - hanno ripulito la zona circostante l'elipista del 118 di Stromboli.
Decespugliatori, pale e rastrelli per abbassare l'erba, potare le piante vicine e togliere le pietre. Il materiale di risulta (sfalci d'erba e residui delle potature) serviranno per fare concime naturale (dopo la necessaria bio-triturazione)

Eolie. Rotto l'isolamento

E' durato un giorno l'isolamento dell'arcipelago. Da stamane, infatti, sono ripresi i collegamenti sia in aliscafo che in nave. Dai porti di Lipari, Milazzo e Salina sono partiti i mezzi di CdI, Ustica Lines e NGI. 

domenica 22 novembre 2015

Eoliani bloccati a Milazzo presentano esposto in Capitaneria

Vi avevamo anticipato che gli eoliani bloccati a Milazzo stavano raggiungendo la locale Capitaneria di porto per fare valere le proprie ragioni dopo la mancata partenza da Milazzo anche del traghetto delle 18 e 30.
In Capitaneria hanno presentato un esposto chiedendo di verificare se sussistono le condizioni per l'interruzione di pubblico servizio.
Secondo gli eoliani il mezzo sarebbe potuto partire stante il miglioramento delle condizioni meteo, così come da bollettino

Video-commento al Vangelo di oggi, Domenica 22 novembre

Non parte neanche il traghetto delle 18 e 30. Un centinaio di eoliani furibondi bloccati a Milazzo

Eoliani su tutte le furie a Milazzo dopo che è stato comunicato che neanche il traghetto delle 18 e 30 ex Siremar, che in un primo momento sembrava potesse partire, raggiungerà Vulcano e Lipari. 
I circa 100 eoliani, per i quali si prospetta una notte fuori casa si stanno recando in Capitaneria per provare a fare valere le loro ragioni.

Mercoledì 25 debutta la nuova banconota da 20 euro. La nuova cartamoneta ha come tema lo stile gotico

Nuovi 20 euro da mercoledì in circolazione. Dal 25 novembre entrerà in circolazione la nuova banconota da 20 euro, la seconda della serie "Europa" dopo il taglio da 5 euro e dieci euro introdotto lo scorso anno. 
Dalla prossima settimana infatti i consumatori dei paesi della zona euro potranno avere tra le mani la novità ideata dalla Banca centrale europea (BCE). Come le precedenti, anche l’inedito biglietto di banca proporrà un motivo legato alla storia architettonica del Vecchio Continente. 
Se la cartamoneta da cinque euro evidenziava il periodo classico e quella da dieci l’epoca romanica, i 20 euro riportano lo stile gotico, in attesa della banconota da 50 euro con il Rinascimento e di quella da 100 con il Barocco e il Rococò. 
Sulle banconote da 20 sarà visibile in alcuni punti specifici la figura mitologica greca della principessa Europa, amata da Zeus, e da cui deriva il nome del continente. La cartina di quest’ultimo sulla nuova banconota vedrà pure Cipro e Malta, assenti su quelle da 5 e 10 euro. 
Per la BCE il 20 euro che debutta il 25 novembre sarà la cartamoneta più facilmente verificabile nella sua autenticità. 
Secondo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non mancano le perplessità: come è già accaduto per le nuove banconote da 5 e 10 euro, si teme che anche per quella da 20 euro ci saranno problemi nel suo utilizzo, per esempio ai distributori automatici di benzina che inizialmente non riconoscevano le nuove banconote. La Bce si è comunque attrezzata a diffondere opuscoli informativi a tutte le aziende e agli esercizi commerciali in modo da permettere loro di riconoscere bene la nuova banconota e diffondere la loro conoscenza anche alla clientela, oltre che aggiornare i software delle macchinette.