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venerdì 9 settembre 2016

Il tramonto di ieri su Filicudi - Alicudi visto da Lipari

Pubblichiamo due foto del tramonto di ieri sera su Filicudi ed Alicudi, visto da Lipari. La prima foto è "rubata" a Carla Casamento su fb

Tagli ai reparti e ai pronto soccorso, Assessore Gucciardi ha presentato la nuova rete degli ospedali siciliani. Tre saranno mega, quindici più piccoli. A Lipari "presidio in zona disagiata"

(da livesiciliaPALERMO - Tre mega ospedali (Hub), quindici un po' più piccoli (detti Spoke), 23 presidi ospedalieri di base, 7 ospedali in zone disagiate e tre ospedali di comunità. È questa la nuova formula della Sanità siciliana. Un restyling della rete ospedaliera necessario a far rientrare la Sicilia entro i paletti del decreto Balduzzi. Oggi l'assessore alla Salute Gucciardi l'ha illustrata prima ai direttori generali delle aziende, poi ai sindacati.

Ospedali riuniti e pronto soccorso
Cosa cambia? Intanto entra in piena funzione la creazione degli "ospedali riuniti": più nosocomi (due o tre al massimo) passeranno sotto un'unica amministrazione centrale. La razionalizzazione si tradurrà anche nella distribuzione dei reparti: quelli presenti in una delle strutture degli ospedali riuniti non saranno presenti nelle altre strutture dello stesso polo. E così, "saltano" una decina di pronto soccorso: quelli che non prevedono più di 20 mila accessi l'anno.
La nuova rete, come detto, ruota attorno ai tre "Hub": il Civico di Palermo, il "Cannizzaro" di Catania e il policlinico di Messina e punta a ridurre "ridondanze di unità operative" relative a discipline a bassa intensità di cura, mentre attiva e riorganizza unità operative di discipline ad alta complessità. L'entrata in vigore del dm 70/2015 ha imposto alla Regione la riprogettazione della rete ospedaliera sull'emergenza-urgenza, individuando i dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea) e gli ospedali di base quali assi portanti dell'organizzazione dell'emergenza.

Palermo e Trapani
A Palermo cambierà poco: gli "spoke" saranno quelli del Policlinico, di "Villa Sofia-Cervello" e del Buccheri La Ferla. I presidi ospedalieri di base, invece, sono quelli che mantengono almeno quattro unità operative come i pronto soccorso, la chirurgia generale, la medicina generale e l'ortopedia: saranno l'Ingrassia, il Giglio di Cefalù, il Civico di Partinico e il "Cimino" di Termini Imerese. "Salvati" invece i cosiddetti presidi in zone disagiate: quelle strutture che devono affrontare problemi legati anche alla localizzazione e alla viabilità: sono quelli di Corleone e Petralia Sottana, che rappresentano i cosiddetti Presidi territoriali di emergenza (Pte). Da lì il paziente verrà assistito per le prime cure ed eventualmente trasferito al presidio di base più vicino.
A Trapani "salta" il pronto soccorso dell'ospedale di Salemi, la città dell'assessore Gucciardi. Il nosocomio salemitano, infatti, formerà, con quello di Trapani, gli "Ospedali riuniti Sant'Antonio Abate". "Ma a Salemi - spiega Gucciardi - verranno mantenuti reparti che invece non saranno presenti a Trapani: è il caso della geriatria, della lungodegenza, della riabilitazione e l'hospice". Diventano presidi ospedalieri di base quelli di Alcamo, Castelvetrano, Marsala e Mazara del Vallo (manterranno quindi tutti il pronto soccorso), mentre Pantelleria sarà il presidio in zona disagiata.

Catania, Ragusa e Siracusa
Gli "spoke" di Catania saranno l'Arnas Garibaldi, il Policlinico e l'Asp etnea. Il primo è composto dal "Garibaldi" e dall'ospedale pediatrico "Nesima"; il secondo dal "Rodolico" (che non avrà pronto soccorso), dal Vittorio Emanuele Ferrarotto e dal Santo Bambino; all'Asp farà capo invece il polo di Gravina-Caltagirone. Tra i presidi di base nessun pronto soccorso a Giarre (che forma l'ospedale riunito con il "S.Marta e Venera" di Acireale) e Paternò (riunito a quello di Biancavilla dove sarà presente il pronto soccorso). L'ospedale di Bronte si convertirà in Pte e sarà quindi un presidio in zona disagiata, mentre rimane, sotto forma di "Ospedale di comunità", la struttura di Militello Val di Catania che fa capo all'Asp. Quest'ultima "forma" di ospedale ha funzioni più o meno ambulatoriali e prevede la presenza di medici di base, psicologi e infermieri. Servirà per decongestionare i pronti soccorso.
Lo "spoke" di Ragusa sarà l'ospedale "Arezzo", mentre i presidi ospedalieri di base saranno quelli di Modica e gli ospedali riuniti di Vittoria e Comiso ("salta" il pronto soccorso proprio al Regina Margherita di Comiso). L'ospedale di comunità in questo caso è quello di Scicli.
A Siracusa, invece, lo "spoke" è l'ospedale Umberto I. Presidi ospedalieri di base, dotati di pronto soccorso quindi saranno quelli di Avola, Augusta e Lentini. A Noto resta l'Ospedale di comunità.

Agrigento, Caltanissetta ed Enna
Lo "spoke" di Agrigento sarà il San Giovanni Di Dio. Nella stessa provincia, mantenuti i presidi di base a Canicattì e Licata, mentre sono "riuniti" gli ospedali di Sciacca e Ribera (il "Fratelli Parlapiano" non avrà però il pronto soccorso). A Caltanissetta i presidi di massime dimensioni saranno due. Gli ospedali riuniti di Caltanissetta e San Cataldo (quest'ultimo non avrà il pronto soccorso) e quelli riuniti di Gela, Mazzarino e Niscemi (l'unico pronto soccorso sarà a Gela). Nella stessa provincia, invece, riconosciuto a Mussomeli lo "status" di presidio in zona disagiata: avrà quindi il presidio territoriale di emergenza. Infine, in provincia Enna lo "spoke" sarà rappresentato dall'accorpamento dell'Umberto I di Enna, del "Chiello" di Piazza Armerina e dal "Ferro Capra Branciforte" di Leonforte. Il pronto soccorso sarà però nel nosocomio del capoluogo. Il presidio di Nicosia, invece, viene mantenuto come ospedale di comunità.

Messina
A Messina lo "spoke" sarà il "Papardo". I presidi ospedalieri di base saranno il "Pulejo Piemonte" di Messina, gli ospedali riuniti Milazzo-Barcellona, gli ospedali riuniti Sant'Agata di Militello e Mistretta (a Mistretta non ci sarà il pronto soccorso), Patti e Taormina. Lipari è il presidio in "zona disagiata".

L'assessore: "Una rivoluzione"
"La nuova rete - dichiara l'assessore Gucciardi - non nasce dall'esigenza di risparmiare o tagliare risorse finanziarie, ma da quella ben più importante di assicurare a tutti i cittadini, ovunque si trovino, una tempestiva ed efficace assistenza, specie nelle ipotesi di patologie acute gravi, a tutela della loro vita e della loro salute". L'obiettivo della rete ospedaliera dell'emergenza-urgenza è quello di ridurre, nella fase acuta, la mortalità o gli esiti invalidanti nella popolazione che ricorre alle cure sanitarie attraverso il 118 o i pronto soccorso. Le reti "tempo dipendenti" (infarto miocardico acuto, ictus, trauma, trasporto materno assistito e trasporto neonatale) costituiscono il modello esplicativo del sistema dell'emergenza nel quale il percorso assistenziale del nuovo piano "supera le vecchie ed inefficaci logiche organizzative del singolo ospedale, - aggiunge Gucciardi - integrando invece la rete dei servizi dell'emergenza con gli stessi ospedali che insieme diventano patrimonio comune della rete assistenziale. È una rivoluzione, in un certo senso, ma anche - conclude Gucciardi - un modo per avere una Sanità normale, come nel resto d'Italia”. La prossima settimana la rete sarà inviata alla Commissione Sanità all'Ars, per poi passare dalla giunta per il via libera definitivo.

I sindacati
"Si va finalmente – il commento del sindacato Cimo - nella direzione del Decreto ministeriale 70 così come da oltre un anno la Cimo ha sostenuto. Si è perso del tempo prezioso – aggiunge il sindacato - nel tentativo di rallentare un percorso obbligato stabilito a livello nazionale. Aspettiamo adesso di vedere che tempo impiegherà il governo regionale a concretizzare un sistema fondato sull'emergenza e sulle reti tempo dipendenti come già realizzato nelle altre regioni".
"Chiediamo ancora una volta - afferma Francesco Frittitta, coordinatore regionale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche - che la Regione proceda prima possibile attraverso un corretto utilizzo delle risorse disponibili senza campanilismi. Auspichiamo per la sanità siciliana l'immediata immissione in servizio degli infermieri e degli Oss che concorrono alla qualità e alla sicurezza delle cure per i siciliani".

Domato incendio di Lami

Non ha generato per fortuna grossi danni l'incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio di oggi in un'area di Lami bassa, nei pressi di un'area abitata.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i forestali (foto Francesca Falconieri)

Sempre più comuni in dissesto. Orlando: “In Sicilia la patologia sta diventando un fattore sistemico. Non vi può essere via d’uscita se non attraverso il concorso di tutti gli attori istituzionali e sociali”

“Avevamo già denunciato la drammatica situazione finanziaria e di liquidità in cui versano gli Enti locali siciliani, infatti, in base agli stessi dati dell’Assessorato Autonomie locali al 16 giugno di quest’anno, 300 Comuni non avevano ancora deliberato il Rendiconto di Gestione Finanziaria 2015 e 347 Comuni non avevano ancora approvato il Bilancio di Previsione 2016 e adesso tutto ciò viene tristemente confermato dai dati peggiori degli ultimi decenni”. Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia.
“Se si pensa, infatti, che – continuano Orlando e Alvano – oltre alla precaria condizione di tutte le ex province, dall’inizio dell’anno ad oggi, da un canto, ben 6 Comuni (Acate, Barrafranca, Carini, Casteltermini, Mussomeli e Scaletta Zanclea) hanno già formalizzato il dissesto finanziario e numerosi altri si apprestano a farlo nelle prossime settimane e, d’altro, svariate decine hanno già fatto o stanno per fare ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243 bis e ter del Testo Unico degli Enti locali. Siamo pertanto di fronte ad una crescita esponenziale di comuni strutturalmente deficitari nel 2016 che temiamo possa ancora aumentare nei prossimi mesi. La situazione è ancora più grave se si pensa che vi sono anche moltissimi Comuni che negli anni precedenti avevano dichiarato dissesto o fatto ricorso alla procedura di riequilibrio e che, alla luce della situazione attuale, si trovano oggi nella condizione di non poter rispettare gli impegni presi”.
“Forse però non vi è ancora la dovuta attenzione – aggiungono Orlando e Alvano – al fatto che la situazione di gravissima crisi finanziaria che attraversano gli enti locali siciliani, più volte denunciata dalla nostra Associazione, sta giorno dopo giorno prendendo forma in maniera eloquentissima, viene testimoniata dalle analisi dalla Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per la Regione Siciliana (relazione “La finanza locale in Sicilia – 2015 – 2016”) e confermata dai dati dallo stesso Assessorato delle Autonomie locali (D.D.G n. 188/S.2 del 6 settembre u.s.) .
“Quanto sta emergendo in queste settimane e quanto temiamo possa emergere nelle prossime – asseriscono Orlando e Alvano – evidenzia, senza possibilità di smentita, come ciò che nel passato era considerato un fatto patologico per la salute dell’ente locale oggi sta diventato un fattore diffuso e quindi sistemico”.
“Le evidenze empiriche di queste ultime settimane impongono che – continua il presidente Orlando – prima che sia definitivamente compromessa la tenuta sociale dei territori, ci si attivi, con il concorso di tutti gli attori istituzionali e sociali, per individuare nuove soluzioni di carattere legislativo e amministrativo proporzionate alla gravità della situazione attuale”.
“A tal proposito – conclude il presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani – apprezziamo l’attenzione che l’Assessore delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Luisa Lantieri, ha dimostrato nei confronti degli enti locali siciliani, con la circolare emessa ieri con la quale sono stati revocati i commissari straordinari per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 ed è stata espressa la volontà di: ‘sbloccare, al più presto, le quote dei fondi regionali al momento non disponibili per i comuni, comprese le somme destinate per gli investimenti’.

"Tradimentu" interpretato da Angelino Merlino e i Folk musici delle Eolie, montato dal nostro direttore con immagini delle barette di Lipari

Nostro nuovo lavoro per gli amici di Eolienews e facebook. 
Vi proponiamo il brano "Tradimentu" interpretato da Angelino Merlino e i Folk musici delle Eolie, montato con immagini barette di Lipari. Il brano fa parte di "Missa eoliana" di Benito Merlino

Incendio in località Lami

Prosegue a Lipari la "stagione degli incendi".  Dopo Quattropani i piromani hanno preso di mira la località di Lami, nella parte bassa. 
Sul posto, che è a stretto ridosso del nucleo abitato, stanno operando i vigili  del fuoco e la Forestale.

Madonna della Catena: Momenti della Processione e della Santa Messa di ieri (foto Bartolo Ruggiero - I° parte di 2)

Grazie al nostro collaboratore Bartolo Ruggiero vi proponiamo, in due parti, una serie di foto della Processione della Madonna della Catena e della Santa Messa tenutesi ieri sera a Quattropani



Al via la V edizione di “Mirabilia - European Network of Unesco Sites” Giovedì 15 settembre termine ultimo per aderire all’evento in programma a Udine

COMUNICATO STAMPA
Al via la V edizione di “Mirabilia - European Network of Unesco Sites”
Giovedì 15 settembre è il termine ultimo per aderire all’evento in programma a Udine

Messina, 9 settembre 2016. La Camera di commercio di Messina, congiuntamente alle Camere di Commercio di Matera (capofila del progetto di rete), Bari, Genova, Chieti, La Spezia, Lecce, Perugia, Riviere di Liguria, Siena, Taranto e Udine, organizza la V edizione di “Mirabilia - European Network of Unesco Sites”, la Borsa internazionale del turismo culturale, in programma a Udine dal 24 al 25 ottobre 2016.
L’evento “B2B” è riservato agli imprenditori del settore turistico (tour operatours, agenzie di viaggio, albergatori, agenzie di incoming, ecc.) operanti nei territori che possono vantare la candidatura o la titolarità di un sito riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco e a 50 buyers (operatori incoming, decision manager, buyers luxury travel, giornalisti, opinion leaders, ecc.) provenienti dai Paesi dell’Unione europea, degli Usa, del Giappone e della Cina.
Il percorso progettuale, già avviato con la realizzazione della Borsa internazionale a Lerici nel 2012, a Matera nel 2013, a Perugia nel 2014 e a Lipari nel 2015 intende promuovere un’offerta turistica integrata dei siti Unesco e proporli a un pubblico internazionale sempre più attento ed esigente a un turismo culturale di grande qualità.
Le aziende interessate a partecipare dovranno inviare agli indirizzi aziendaspeciale@me.camcom.it e cesp@mt.camcom.it la scheda di adesione improrogabilmente entro il prossimo 15 settembre e compilare in ogni sua parte il form on line (https://it.surveymonkey.com/r/2YHMWBP).
Per maggiori informazioni, consultare i siti www.me.camcom.it e www.mirabilianetwork.eu o contattare l’Azienda speciale servizi alle imprese della Camera di commercio di Messina (090/7772282/283 e aziendaspeciale@me.camcom.it) o il “Cesp” Azienda speciale della Camera di commercio di Matera (0835/338407-37-42 e cesp@mt.camcom.it).

Lettere al direttore. Ci scrive Luciano Manfrè. "Ci sono 2 motivi per non "risistemare" la Caolino-Palmeto

Carissimo direttore,
ho letto l'intervento di Lo Cascio in merito alla strada Caolino-Palmeto. A mio avviso la "risistemazione" non si dovrebbe fare per 2 motivi:
1) per la sorgente dalla comincia di nuovo ad uscire acqua e si rischia di riperderla  
2) Il  rischio frane dalla collina chiamata campanaro, pericolosa e molto.friabile 
Inoltre esistono strade alternative una da mazzacarusi e una da ballotti tivoli e si va a palmeto in sicurezza totale 
Luciano Manfrè

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Intervento sul torrente Aurora a Canneto 6.10.13

Decima puntata della nostra rubrica. Oggi: Intervento sul torrente Aurora a Canneto 6.10.13

Consigli metropolitani, si voterà domenica 20 novembre

Si voterà domenica 20 novembre per l’elezione dei consiglieri delle tre città metropolitane siciliane. A concordare la data delle elezioni, in applicazione della legge approvata dall’Ars il 4 agosto, sono stati i sindaci di Palermo, Leoluca Orlando, di Catania, Enzo Bianco, e di Messina, Renato Accorinti, che, come disposto dalla normativa nazionale, più nota come Riforma Delrio, in gran parte recepita dal Parlamento siciliano, hanno già assunto la carica di sindaci metropolitani.

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi, 9 Settembre

Eolienews augura Buon Compleanno ad Enrico Zibetti, Gaetano Marocchini, Mariateresa Mastroeni, Catena Iacono, Claudio Sottile e Matteo Marino