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venerdì 6 gennaio 2017

Neve alle Eolie 2017 . Le vostre foto e i video (6° pubblicazione)

Le foto di Stromboli sono di amici che ce le hanno inviate. La quarta è di Antonella Di Giorgio

Cave di pomice. Controversia tra Comune e privato per le aree. Presentato ricorso anche per Punta Castagna

COMUNICATO STAMPA
Le aree di cava della pietra pomice sono nuovamente oggetto di controversia tra il Comune e il privato. Oggi, come in un passato lontano, dalla nota contesa nel 1813 tra il Vescovo e il Comune, si ritorna in Tribunale per rivendicare il diritto del Comune di Lipari di poter decidere le sorti di un’area dalla forte connotazione di interesse pubblico, traino dell’economia dell’isola anche oggi come all’epoca. Il Comune di Lipari rappresentato dal Sindaco Marco Giorgianni con le azioni di rivendica e/o di restituzione vuole dare un taglio con gli scempi del passato attraverso un percorso ecosostenibile: riappropriandosi dell’aree demaniali; bonificare le aree; riqualificare il territorio di Porticello Acquacalda.
Nel giugno 2016 l’Avv.to Antonio Vitrano, a norma dell’art.103 L.F., ha presentato un ricorso per la rivendica e/o restituzione dei fabbricati e terreni nell’area di cava di Porticello.
E in data 02.01.17 è stato presentato un ulteriore ricorso che interessa, invece, la discarica di Punta Castagna. In tale circostanza è stato importante il supporto dell’Assessore Avv.to Gaetano Orto.
I ricorsi spiccati dal Comune di Lipari, nei confronti della curatela, rappresentano la prima tappa di un progetto di riqualificazione delle aree a cui seguirà un percorso condiviso di sviluppo e di tutela ambientale del territorio, ovvero di dismissione degli impianti e di bonifica.
Lo sviluppo del nostro arcipelago deve necessariamente passare dalla tutela ambientale e paesaggistica di un’area strategica per l’isola di Lipari, per secoli sfruttata dall’industria pomice e oggi, invece, potenzialmente a vocazione turistica. La programmazione sarà affrontata insieme a soggetti accreditati, sia nazionali, sia internazionali, senza mai dimenticare la storia e la cultura dell’isola, che vuole continuare ad essere una meta ambita in ambito internazionale. L’obiettivo principale dell’Amministrazione è la realizzazione di un Parco Geominerario, attraverso la riqualificazione dei vecchi stabilimenti destinandoli anche alla cultura, alla ricerca e alla scienza.
Un ruolo importante alla programmazione è affidato al consulente dott. Angelo Sidoti, che segue alacremente il progetto di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava dell’Isola di Lipari lavorando, anche, alle assumption per la redazione di un Piano di Sviluppo Turistico Territoriale per l’intero Arcipelago delle Eolie.
L’Amministrazione ha, infatti, stipulato con le Università due fondamentali convenzioni: una, con il SITI “Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino” (sede dal 2015 dell’Unesco Chair “New paradigms and instruments for the management of Cultural Landscape”); l’altra, con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, per la sostenibilità economica finanziaria dei progetti e del piano di sviluppo turistico dell’arcipelago.
Presso il Politecnico di Milano, anch’esso in convenzione con il Comune di Lipari, invece, è tutt’ora in corso il workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries” che avrà come finalità la raccolta di idee da presentare alla Pubblica Amministrazione, nel mese di maggio 2017, per la riqualificazione delle aree. Dopo decenni di inerzia è arrivato, quindi, un primo segnale di vitalità e di volontà politica, con l’obbiettivo di dare forma e concretezza ad un progetto ritenuto da molti strategico per lo sviluppo futuro del nostro arcipelago.

Neve alle Eolie 2017 . Le vostre foto e i video (5° pubblicazione)



Foto di Michèlle Favaloro

Sarà presentato domenica prossima a Canneto, "L'imperfetto dell'essere" il libro del liparese Giovanni Saltalamacchia

Domenica prossima, 8 Gennaio, alle ore 19 e 30, presso il Centro pastorale della Basilica di San Cristoforo a Canneto, sarà presentato "L'imperfetto dell'essere" il libro del liparese Giovanni Saltalamacchia,  pubblicato dalla Casa Editrice Kimerik.
"L’Imperfetto dell’essere" esprime, in versi, il mondo interiore del poeta, nella sua interezza. Le liriche, scritte in uno spazio di tempo che va dal 1995 al 2016, alternando vari aspetti della quotidianità del nostro Autore, il tema della morte, l’elogio per la sua “isola”, il tema della lontananza.

Allerta meteo, ancora neve e gelo. Prosegue ondata maltempo, previsti venti forti e temperature rigide

Ancora maltempo sull'Italia: la perturbazione che sta interessando il nostro paese proseguirà nelle prossime ore a colpire il centro-sud, con nevicate anche in pianura, venti forti e temperature polari.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che prevede, a partire dalla serata di oggi, venti di burrasca su Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Sulle stesse regioni, inoltre, sono attese temperature molto basse, con diffuse gelate, e nevicate sparse fino a livello del mare, con apporti al suolo da deboli a moderati, ma localmente abbondanti sui rilievi.
Per quanto riguarda nello specifico le Eolie sono previste raffiche di vento con punte di 38 nodi e temperatura che, durante la notte, al di sopra dei 400 metri potrebbe scendere ulteriormente

Epifania...portiamo un dono di solidarietà a chi è solo . Riflessione di Padre Antonino Costa

Anche se meriteremmo tutti nella nostra calza di ricevere il carbone, poichè lo sappiamo benissimo che non siamo troppo buoni, ricordiamoci di condividere la gioia di questo giorno, con quanti per vari motivi sono veramente molto tristi, scoraggiati, delusi e disorientati nella loro vita.
Come ho avuto modo di dire in vari momenti, sapere che ogni giorno siamo nel buon ricordo di qualcuno, ci fa veramente bene e sentire davvero meno soli.
Auguri di buon Epifania a tutti.... e se non ci costa troppo fra i tanti sprechi fatti in questi giorni, portiamo a chi non ha veramente niente, la calza con dentro il nostro sensibile e solidale cuore a chi piccolo o grande, giovane o anziano oggi è solo.
Questa è la calza di cui molti oggi hanno bisogno

Neve alle Eolie 2017 . Le vostre foto e i video (4° pubblicazione)

Foto di Fabrizio Polizzi

6 Gennaio 2017 :La neve sullo Stromboli e sul campo di Quattropani (video)

Tullio De Mauro, la lucidità del pensiero applicato alla parola

de-mauroLina Paola Costa ci segnala l’articolo de "Il Sole 24 Ore del 5 gennaio 2017 che riporta la notizia della scomparsa di Tullio De Mauro. "Articolo prezioso - scrive Lina Paola Costa - per fissare il ricordo di una delle persone più emblematiche e rappresentative della nostra nazione, un linguista che molto ha fatto e ha scritto per la scuola e la società, con umiltà e acume culturale mai altezzoso. Autore di dizionari e testi di formazione metodologica di insuperata chiarezza... è stato uno dei migliori ministri della Pubblica Istruzione della nostra storia repubblicana (governo Amato).

Per leggere l'articolo cliccare su questo titolo:

Tullio De Mauro, la lucidità del pensiero applicato alla parola

Neve alle Eolie 2017 . Le vostre foto e i video (3° pubblicazione)

Buongiorno da Vulcano Piano (di Lety Quadara)
 NEVE A MESSINA (di Mario Profilio)

Volete vedere pubblicate le vostre foto o i video della neve alle Eolie su www.eolienews.it ? Inviatecele a s.sarpi@libero.it oppure come messaggio privato sul profilo facebook del direttore Sarpi. Inviatene massimo 3, pubblicheremo le prime 30 arrivate.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: I soccorsi al traghetto "Lazio" della Tirrenia al largo di Acquacalda (Novembre 2012)

Centoquattresima puntata. Oggi: I soccorsi al traghetto "Lazio" della Tirrenia al largo di Acquacalda

Neve alle Eolie 2017 . Le vostre foto e i video (2° pubblicazione)

Neve sul Monte Fossa delle Felci a Salina - Foto 1-2-3-4 di Elio enenati
Neve in via Quartara a Quattropani - Foto 5 e 6 di Carlotta Saporita


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Neve alle Eolie 2017 . Le vostre foto e i video

Le foto sono riferite a Vulcano Piano e sono (nell'ordine) di Mery Scecchitano (foto 1 e 2) e di Pietro Morabito (foto 3)

Video di Gaetano Favorito

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Inviatene massimo 3, pubblicheremo le prime 30 arrivate.

Eolie...in bianco...ed isolate

 Pioggia, vento, mare in tempesta, temperature in picchiata e neve sino a quota 250 metri. Non si sono fatte mancare nulla nella notte appena trascorsa le isole Eolie.
Collegamenti, ovviamente, al palo e grazie alla temperatura, che  nella notte ha raggiunto lo zero, stamane si sono svegliate imbiancate le vette di Salina, lo Stromboli, Quattropani e Pianoconte a Lipari, così come i punti più alti di Alicudi, Filicudi e Vulcano

Le foto si riferiscono a Quattropani e Pianoconte. Per quelle di Pianoconte grazie all'amico Luciano Vivacqua

giovedì 5 gennaio 2017

Materiale medico e bombole d'ossigeno trasferite dalla Guardia Costiera di Lipari a Stromboli Il comunicato

COMUNICATO STAMPA CIRCOMARE-GUARDIA COSTIERA DI LIPARI
Mare grosso e venti sostenuti con raffiche oltre i 30 nodi. Le condizioni meteo avverse che stanno sferzando le Isole Eolie e bloccano le comunicazioni navali e trasporti nell'arcipelago, non hanno fermato il personale della Guardia Costiera di Lipari che, pur di assicurare il rifornimento di materiale medico e bombole di ossigeno al presidio medico di Stromboli per i propri assistiti in cura, hanno navigato nelle acque del circondario con il proprio mezzo SAR. 
La richiesta di intervento, supportata dalla Prefettura di Messina, e con coordinamento della Capitaneria di Porto di Milazzo, era giunta in tarda mattinata alla sala operativa di Lipari, quando ormai evidente che a causa delle condizioni meteo nessun mezzo avrebbe più scalato il sorgitore strombolano . 
Dopo un primo coordinamento per la consegna ed il carico del materiale medico, è stato impartito l'ordine di partenza del mezzo SAR alla volta di Stromboli dove, con non poche difficoltà l'unità navale è giunta in primo pomeriggio scaricando il suo prezioso carico. 
 F.to IL COMANDANTE T.V. (CP) Paolo MARGADONNA

Inaugurato stasera Canneto, nei locali sopra l'Ard Discount, lo Snoopy Cafè. Le foto


Avvocato La Cava ottiene sentenza "innovativa" a carico del Miur

La dottoressa Valeria Todaro, giudice del lavoro presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, accogliendo le tesi volte al riconoscimento per intero del servizio pre ruolo, ha condannato il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur) a corrispondere in favore di G.C. e A.C. , due docenti in servizio a Lipari, circa 30 mila euro cadauna. G.C. e A. C.. 
In poche parole alle due docenti, assistite dall'avvocato Vincenzo La Cava, è stata riconosciuta dal giudice la differenza lorda tra lo stipendio effettivamente percepito e quello dovuto in base al sistema delle fasce di anzianità previsto dai contratto nazionale di lavoro, cumulando tutti i servizi pre ruolo, oltre agli interessi legali. Il Miur è stato altresì condannato al pagamento delle spese processuali.
Il Tribunale di Barcellona ha quindi stigmatizzato il principio secondo cui tra docenti che svolgono le stesse mansioni non sussistono ragioni oggettive tali da poter giustificare un diverso trattamento economico. 
Commenta l'avvocato La Cava "consiglio di verificare i propri decreti di ricostruzione della carriera rilasciati dalle segreterie della scuola e proporre immediatamente ricorso".

Eolie è isolamento. La Guardia Costiera sfida mare in tempesta per portare bombole d'ossigeno a Stromboli

Eolie isolate da oggi pomeriggio. 
Dopo una mattinata in cui i collegamenti veloci si sono svolti a singhiozzo (raggiunte solo le isole maggiori) e solo la nave NGI ha collegato Milazzo con Vulcano – Lipari - Salina e viceversa, i mezzi si sono definitivamente fermati per l’intensificarsi della forza del mare che ha raggiunto punte di forza sei. 
Un isolamento, che se dovessero essere rispettate le previsioni, potrebbe protrarsi, specie per le isole più lontane, sino a domenica/lunedì. 
A Stromboli, dove non vi erano più bombole d’ossigeno alla guardia medica e in mancanza di collegamenti di linea, è giunta, nonostante il mare in tempesta, la motovedetta CP 818 del Circomare – Guardia Costiera di Lipari che ha provveduto a consegnarne due, inviate dall’ospedale liparese. 
 La pioggia, caduta in maniera intensa nella notte tra mercoledì e giovedì, ha causato frane e smottamenti. La più vasta  - come abbiamo già scritto- lungo la strada che da Quattropani conduce alle ex cave di Caolino.
E a proposito di pioggia - così come evidenzia la lettrice che ci ha inviato la foto - laghetti di acqua piovana si formano in prossimità del palazzetto dello sport, penetrando lentamente nelle fondamenta.

Epifania, la festa dei cercatori di Dio. Riflessione di Padre Antonino Costa

Nella solennità dell’Epifania la Chiesa continua a contemplare e a celebrare il mistero della nascita di Gesù salvatore. In particolare questa solennità sottolinea la destinazione e il significato universali di questa nascita. In realtà, facendosi uomo nel grembo di Maria, il Figlio di Dio è venuto non solo per il popolo d’Israele rappresentato dai pastori di Betlemme, ma anche per l’intera umanità rappresentata dai Magi, provenienti da Oriente. Ed è proprio sui Magi e sul loro cammino alla ricerca del Messia (cfr. Matteo 2,1-12) che la Chiesa ci invita in questa solennità a meditare e a pregare. L’Epifania è stata definita da qualche commentatore del vangelo come “la festa dei cercatori di Dio”, di coloro che non temono di avventurarsi in un lungo e faticoso cammino per di giungere a Dio. 
E’ vero: l’uomo – ogni uomo e forse a sua stessa insaputa – cerca Dio, è un cercatore di Dio. Lo fa, come i Magi, con gli occhi fissi nel cielo, ossia guardando in alto, oltre gli interessi più immediati e materiali, quelli della terra. Ma non è forse Dio il primo a cercare l’uomo? Sì, Dio dall’eternità ha pensato all’uomo, nel tempo poi l’ha creato e ogni giorno lo accompagna per condurlo a salvezza e riportarlo a sé per sempre. 
Certo è l’uomo a intraprendere un cammino – talvolta tortuoso e senza apparente approdo – alla ricerca di Dio. Ma il cammino che più ci sorprende e più ci stupisce è quello di Dio che rincorre senza posa l’uomo, perché con amore immenso e insieme nel rispetto della sua libertà lo vuole portare a salvezza piena. 
Ma quale è stato il percorso dei Magi nella loro ricerca del Signore? Letto con la luce che ci viene dal vangelo di Matteo, questo percorso si rivela paradigmatico anche per la nostra ricerca di Dio. Possiamo parlare di tre strade che ci conducono a cercare e a trovare il Signore per adorarlo. Sono: la strada illuminata dalla stella, la strada delle Sacre Scritture o dell’ascolto della Parola di Dio, la strada dell’incontro con Cristo donatoci da Maria, la madre.
Abbiamo visto sorgere la sua stella 
Giunti da oriente a Gerusalemme, alcuni Magi domandarono: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo» (v. 2). 
Notiamo che i Magi parlano non di una stella qualsiasi, tra le tantissime di cui è costellato il cielo, ma della “sua” stella, ossia di una stella che si fa segno e che indica “il re dei Giudei”. Il riferimento a questa stella ritorna più volte nel brano evangelico: quando Erode «si fece dire con esattezza da loro (i Magi) il tempo in cui era apparsa la stella» (v. 7); quando, lasciato Erode, i Magi «partirono» e rividero la stella che «li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino» (v. 9), con l’importante annotazione dell’evangelista: «Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia» (v.10). 
Come a dire che per i Magi, nella loro ricerca del re dei Giudei, la stella con i suoi movimenti di luce era la segnalazione per il cammino più preziosa, essenziale, del tutto necessaria, insostituibile. Senza di essa, la strada non si apriva e non portava alla meta. Quella stella, quindi, era per i Magi come la “manifestazione” di Dio e dei suoi disegni. Infatti, i Magi, secondo una certa tradizione, erano uomini sapienti, studiosi di astrologia, scrutatori del cielo, inseriti in un clima culturale e di credenze che attribuivano alle stelle, sia per le loro caratteristiche naturali che per il loro influsso sulle vicende umane, un significato religioso, quasi una manifestazione della presenza e dell’opera di Dio circa il destino degli uomini, come se le stelle fossero dei messaggi di Dio a somiglianza degli angeli. 
E così i Magi cercano di decifrare il senso nascosto e velato di questa stella ricorrendo alla loro ragione, alla loro scienza: la luce della stella è, dunque, il simbolo della luce della ragione, grazie alla quale l’uomo raggiunge la realtà, la conosce, la indaga, va alla ricerca dei suoi significati più profondi, passando dalle realtà visibili a quelle invisibili e salendo sino a qualcosa o a qualcuno che si pone come origine da cui tutto proviene e come meta verso cui tutto è orientato. 
La ragione umana, con la sua luce, diventa la prima strada che l’uomo può e deve percorrere nella sua ricerca di Dio: passando dal mondo – in particolare dall’ordine con cui è governato e dalla bellezza di cui è ricco – a Dio, all’essere cioè che è “fonte e fine” dell’universo. E’ la nostra stessa esperienza umana a dirci che la ragione ha in sé l’anelito e la forza di andare oltre il sensibile e lo sperimentabile, di scendere nelle profondità più segrete della realtà, di penetrare nel cuore stesso dell’uomo e nella sua coscienza, di osare di spingersi sino sulla soglia del mistero di Dio. La Chiesa poi, di fronte ad una cultura – come l’attuale - che ama sposare il relativismo ed arrendersi al nichilismo, non si stanca di rivendicare il valore conoscitivo della ragione umana in rapporto alla verità e in particolare alla verità religiosa, quella che legge le opere di Dio creatore come testimonianza della sua esistenza. E questo fin dalle sue origini, come appare nell’apostolo Paolo che, riprendendo l’insegnamento del libro della Sapienza (cfr.13,1-9), così afferma riguardo ai pagani, a quanti non hanno la luce della rivelazione divina: «Ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità» (Romani 1,19-20; cfr. Atti 14,15.17). 
Da parte sua il Catechismo della Chiesa Cattolica riassume la posizione della Chiesa d’ogni tempo: «La Chiesa insegna che il Dio unico e vero, nostro Creatore e Signore, può essere conosciuto con certezza attraverso le sue opere, grazie alla luce naturale della ragione umana. Partendo dalle molteplici perfezioni delle creature, similitudini del Dio infinitamente perfetto, possiamo realmente parlare di Dio, anche se il nostro linguaggio limitato non ne esaurisce il Mistero» (nn.47-48). 
Così è scritto per mezzo del profeta 
Ma eccoci ad una seconda strada nella ricerca di Dio. Infatti, la manifestazione di Dio, che avviene già attraverso la luce della ragione umana, si fa più ampia e profonda, si fa nuova e inedita attraverso le Sacre Scritture: qui è Dio stesso che si rivela facendo conoscere all’uomo il proprio volto, il proprio “mistero”, ossia il segreto umanamente inaccessibile del proprio essere e della propria vita intima.
Il racconto dei Magi è esplicito nel rilevare come la ricerca del luogo dove è nato il re dei Giudei non è affidata solo alla stella ma anche al ricorso alle Sacre Scritture. Che cosa fa il re Erode quando i Magi gli rivolgono la domanda: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo» (v. 2)? Rimane bloccato da un profondo turbamento, ma poi si riprende e passa all’azione, come scrive l’evangelista: «Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giuda, perché così è scritto per mezzo del profeta: ‘E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele’”» (vv. 4-6). 
Come si vede, è lo stesso Erode che domanda ai sacerdoti e agli scribi di “scrutare” per conto suo le Scritture, per poter così venire a conoscere il luogo della nascita del Messia. E quegli studiosi, con una loro interpretazione piuttosto sottile e forse anche avventurosa, trovano l’indicazione di un piccolo paese, Betlemme. 
In tal modo siamo messi di fronte alla singolare forza illuminante del testo sacro, della parola di Dio. La nostra ricerca di Dio, del suo volto e del suo mistero deve ricorrere alla lettura, alla meditazione, allo studio delle Sacre Scritture; deve avvalersi dell’ascolto attento e amorevole della parola che Dio rivolge al nostro cuore e alla nostra vita. Si tratta di una parola segnata da una straordinaria fecondità, che genera e alimenta un rapporto interpersonale di conoscenza e di amore tra l’uomo e Dio, come ha ben messo in luce il Concilio vaticano II: «Nei libri sacri il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli ed entra in conversazione con loro; nella parola di Dio poi è insita tanta efficacia e potenza da essere sostegno e vigore della Chiesa, e per i figli della Chiesa saldezza della fede, cibo dell’anima, sorgente pura e perenne della loro vita spirituale. Perciò si applicano in modo eccellente alla Sacra Scrittura le affermazioni: “Vivente ed efficace è la parola di Dio” (Ebr. 4,12)…» (Dei Verbum, n. 21). 
Riascoltiamo anche la voce di un grande appassionato delle Sacre Scritture quale è stato sant’Ambrogio di Milano, che così si rivolge orante al Signore: «Parla, Signore Gesù: la tua parola è una medicina; la tua parola è un sole; la tua parola è un lavacro per la nostra impurità; la tua parola è una vena d’acqua. Tu la annunzi e la colpa è lavata». 
Videro il bambino con Maria sua madre 
E siamo alla terza strada nella ricerca di Dio. L’uomo viene sì illuminato dalla stella della ragione e ancor più dalla luce delle Scritture Sacre che indicano il luogo della nascita di Gesù, ma è solo nell’incontro vivo con colui che è nato che diviene in un certo senso definitiva la tappa della ricerca del volto e del mistero di Dio: Dio ha il volto di un bambino e il suo è il mistero di un amore che totalmente si dona all’uomo per salvarlo e per renderlo partecipe della sua vita divina e della sua felicità. 
La conoscenza di Dio si risolve nella concretezza viva di un incontro personale con Cristo, che viene offerto da Maria ad ogni uomo: ai pastori nella notte di Betlemme, a Simeone e Anna nel tempio, ai Magi in una casa, a ciascuno di noi là si trova a vivere e ad operare. Il vero traguardo del conoscere Dio coincide con l’amare Dio, ossia con l’entrare in comunione personale con il Signore, o meglio con l’accogliere in piena libertà che lui entri in comunione personale con ciascuno di noi. 
Il bambino ci è offerto da Maria, la madre: in tal modo ella prolunga, con questa maternità spirituale o di grazia, la sua maternità fisica. Così dei Magi, icona vivente dei cercatori di Dio, l’evangelista scrive: «Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono» (v.11). Questo ci dice che nel disegno di Dio l’incontro con Cristo avviene attraverso Maria. E’ lei, la madre, che offre il Figlio a ogni uomo, chiamato a diventare in lui figlio di Dio. E Maria lo offre per l’adorazione, ossia per essere riconosciuto nella sua divinità fattasi carne umana per una morte redentrice. Tutto questo è indicato in modo semplice e stupendo ad un tempo dall’evangelista, che concretizza il prostrarsi dei Magi in adorazione con l’espressione: «Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra» (v.11). In realtà, l’adorazione dei Magi è consistita nell’aprire i loro scrigni, ossia il loro stesso cuore, e quindi nella consegna di se stessi al bambino in braccio a sua madre. E questo mediante la fede, cioè il riconoscimento libero e amoroso del vero volto, del mistero nascosto e presente in quel bambino: è il volto e il mistero riconosciuto mediante il linguaggio eloquente dei doni, come la tradizione costante della Chiesa ci testimonia. Così san Cromazio, vescovo di Aquilea, scrive: «Nell’offerta dei doni stessi essi (i Magi) confessano che Cristo è Dio, è re, è vero uomo. Tale il senso dei doni: l’oro indica il potere del regno; l’incenso l’onore dovuto a Dio; nella mirra si deve vedere l’attestazione della sepoltura di Cristo» (Commento al Vangelo di Matteo, 5,1). 
In questo modo l’evangelista ci mostra il termine della ricerca del Messia da parte dei Magi: la loro fede adorante. In realtà, questa è anche il principio di una vita rinnovata, segnata per sempre dall’esperienza dell’incontro con Cristo. Ormai non sono più pagani, sono membri in senso pieno del vero popolo di Dio. L’esperienza dell’incontro con Cristo non è più solo una loro ricchezza, ma diviene un bene per tutti: i Magi da questa stessa esperienza sono sollecitati a comunicare anche agli altri la gioia del loro cammino spirituale. A guidarli nella vita non sono più i loro disegni ma è la volontà del Signore, alla quale hanno consegnato se stessi mediante i doni offerti. 
L’evangelista sembra accennare a tutto questo nel versetto finale del suo racconto: «Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese» (v. 12). 
Concludiamo la nostra meditazione riprendendo il pensiero iniziale: da quando ci ha creati e salvati, Dio si è fatto appassionato cercatore dell’uomo e l’uomo con ciò stesso ha ricevuto la sua vocazione di essere cercatore di Dio: questa è il suo statuto ontologico e il suo dinamismo vitale, la sua dignità e la sfida data alla sua libertà.
Dobbiamo essere cercatori di Dio sempre, senza stancarci di fronte alle difficoltà, anzi appassionandoci sempre più in questa ricerca, trafficando il talento della ragione umana che il Signore ci ha dato, scrutando con amore le Scritture e quindi rimanendo in attento ascolto della parola di Dio, e soprattutto vivendo con crescente intensità l’incontro personale d’amore con Cristo, il Logos del Padre e il Figlio suo prediletto. 
Dall’Epifania ci giunge un preciso messaggio: il senso della nostra vita sta nella ricerca di Dio. Ma dall’Epifania ci giunge soprattutto una grazia, un’energia divina salvatrice e rinnovatrice: la luce della stella, che è la stessa persona viva di Cristo, nuovamente ci è donata ed è proposta a ciascuno di noi come nostra via, vita della nostra vita e nostro traguardo beatificante. 
Sì, ancora una volta confessiamo la nostra fede adorante in Gesù, lui “la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Giovanni 1,9), lui “pienezza di grazia e di verità” (Giovanni 1,14.17), lui la vita nuova che ci fa figli di Dio (cfr. Giovanni 1,4.13). E sia, la nostra, una fede che cambia la vita, trasformandola in un’adorazione permanente dell’amore di Dio per noi e in un inno gioioso alla sua gloria.

E vinni a Befana il 6 Gennaio a Canneto nella sala parrocchiale

A causa delle avverse condizioni meteo l'evento "E VINNI A BEFANA" organizzato dall'associazione "Canneto xnoi"in collaborazione con Don Lillo e sponsorizzato da "PARTYLANDIA" si terrà nei locali della sala parrocchiale di Canneto.
La manifestazione sarà allietata dalla musica di uno Zampognaro e avremo il supporto di un fotografo che si occuperà di immortalare i momenti più belli della manifestazione.
PORTATE I VOSTRI BAMBINI E PARTECIPATE ANCHE VOI AD UN MOMENTO DI GIOIA PER LA NOSTRA COMUNITA'