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mercoledì 10 maggio 2017

Triduo a Portosalvo in vista della festa della Madonna di Fatima

Triduo nella chiesa di Portosalvo a Lipari in preparazione alla festa della Madonna di Fatima  che si terrà il prossimo 13 Maggio
Da oggi a Venerdì 12 Maggio, tutte le sere, Santa Messa alle 19.00
Sabato, dopo la Santa Messa, si snoderà la Processione sino alla chiesa di San Pietro. Qui la statua della Madonna di Fatima sosterà per un paio di giorni per poi raggiungere nell'ordine la chiesa del pozzo e la Cattedrale.
Dalla Cattedrale, poi, a fine maggio, farà ritorno a Portosalvo

In arrivo burrasca di scirocco. Previsioni meteomarine a cura di Giuseppe La Cava

NELLA GIORNATA DI GIOVEDI 11 SI SEGNALA L'ATTIVAZIONE DI UNA BURRASCA DI SCIROCCO CHE SFERZERA' L'AREA DELLO STRETTO DI MESSINA E IL TRATTO DI MARE ANTISTANTE LA COSTA TIRRENICA TRA CAPO PELORO E IL MILAZZESE.
LE RAFFICHE NEL POMERIGGIO POTRANNO RAGGIUNGERE, A TRATTI, PUNTE TRA I 60 E GLI 80 KM ORARI ( FORZA 7-8) ANCHE NEL TRATTO DI MARE PIU' ORIENTALE DELL'ARCIPELAGO E IL PORTO DI SOTTOMONASTERO.
IL MOTO ONDOSO TENDERA' A DIVENTARE MOLTO MOSSO IN SERATA 
LO SCIROCCO TENDERA' A SCEMARE VENERDI MATTINA, MENTRE NEL POMERIGGIO DI VENERDI 12 SI AVVERTIRA' UN CALDO MODERATO CON LA COLONNINA DI MERCURIO CHE POTRA' RAGGIUNGERE I 28 C MENTRE POTRA' SUPERARE I 30 C NEI PAESI DEL VERSANTE TIRRENICO MESSINESE.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA LA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie e www.facebook.com/meteostrettomessina

"Salotto finanziario" il 12 Maggio a Salina

Giorno 12 Maggio ore 18:30 presso l’ hotel Santa Marina a Salina, sulla scia di quello tenutosi qualche settimana fa a Lipari, si terrà un “Salotto Finanziario” sul tema del Passaggio Generazionale. 
I relatori saranno il dott. Antonello Cincotta, Consulente Finanziario Patrimoniale e l’Avv. Giovanni Macri’ Pellizzeri.


Verranno illustrati i temi ed i motivi per cui bisogna pianificare per tempo la tutela ed il passaggio di testimone, sia che parliamo di azienda che di risorse personali, sfruttando i benefici fiscali che in “questo momento” la normativa concede, alla luce di una possibile modifica delle imposte di successione.

Verrà posta l’attenzione sugli strumenti che oggi consentono di pianificare in maniera efficace il passaggio generazionale, lasciando spazio a possibili domande dei convenuti all’evento. Seguirà aperitivo.

Lipari: Dopo oltre 35 anni è tornata la Processione della Madonna di Pompei (Foto: Gianluca Zanca - 3° parte)



Gli auguri ai festeggiati di oggi, 10 Maggio

Eolienews augura Buon Compleanno a Bartolo Mondello, Milena Mollica, Lorenza Sciacchitano, Luigi Monaldi, Giuseppe Iacono, Bartolo Lo Schiavo, Mariella Barone, Angelo Delia, Roby Puglisi, Alessandra Beccaria, Salvatore Salupo

L'importanza della "storia locale". Commemorazione a Santa Marina Salina per le vittime del Santamarina (di Marco Miuccio)

 
 
Si è svolta a Santa Marina Salina la tradizionale commemorazione dei caduti, vittime dell'affondamento del piroscafo "SANTAMARINA", affondato il 9 Maggio 1943, alla presenza delle Autorità, Civili e Militari, giunte, per l'occasione, anche dalla vicina Isola di Lipari.
Durante la funzione religiosa, officiata dal Diacono Eugenio Giardinello, il Vice Sindaco Domenico Arabia ha ricordato la storia della tragedia che colpì la Comunità locale, leggendo la lettera inviata dalla Sig.ra Maria Sara Leanza, nata a Santa Marina Salina, che perse il padre nell'affondamento della nave, l'allora Comandante della Stazione dei Carabinieri, Edoardo Leanza, che ha ringraziato l'Amministrazione, con particolare riferimento all'Assessore Linda Sidoti.
Il Vice Sindaco si è rivolto ai tanti bambini presenti, ai loro insegnanti, ricordando loro "l'importanza della loro presenza, per conoscere e non dimenticare, per imparare il valore della storia locale",auspicando il prosieguo del progetto di insegnamento della stessa nelle scuole!
Successivamente, nella piazza, è stata posta una corona d'alloro alla base del monumento inaugurato nel 2013, in occasione del 70° anniversario della commemorazione, dove la stessa è stata benedetta e sono stati resi gli onori, sulle note del "Silenzio", intonato dalla tromba di Luciano Profilio di Lipari, che ha risposto pronto alla chiamata dell'Amministrazione locale.
Una tradizione che non andrà persa nel tempo, per il ricordo di una tragedia che non dovrà mai più accadere..
"Perchè non è vero che qui vis pacem para bellum (chi vuole la pace prepari la guerra) e per ricordarci questa tragedia ci sarà sempre un monumento, parola che deriva dal verbo monère, che vuol dire ricordare e dal termine mèntum che vuol dire atto.. ricordare l'atto.. E questo è ciò che faremo" !!! (Cit. Diacono Eugenio Giardinello)

Verso le elezioni. I Verdi con Nuccio Russo

COMUNICATO
Le Isole Eolie sono patrimonio da tutelare e rappresentano opportunità di grande pregio e valore dal punto di vista ambientale, culturale ed economico, per uno sviluppo sano ed ecosostenibile, questi tesori devono essere custoditi e valorizzati.
La gioia di poter fruire di questo Patrimonio deve vedere garantita la tutela a servizio di una responsabile fruizione. Sulla base di questi valori i Verdi inizieranno dall'isola madre, Lipari, a sostenerne un nuovo corso basato su una partecipazione legata al mondo dell'Arte, della Cultura e del Mare e della Legalità.
Consapevoli che occorre una presenza fortemente radicata nel territorio, ci impegneremo a trovare tra i nostri iscritti chi potrà rappresentarci al meglio. Con sincero entusiasmo i portavoce regionali Carmelo Sardegna e Raffaella Spadaro in rappresentanza dei Verdi Siciliani aderiscono al progetto che Antonino Russo vuole portare avanti con il sostegno dei migliori settori della società civile.

martedì 9 maggio 2017

Commemorazione caduti del Santamarina a Lipari. Con le foto di Bartolo Ruggiero dalla partenza alla Santa Messa (prima parte)

Lipari: Commemorazione per il 74° dall'affondamento del Santamarina. Articolo, prime foto e nostra intervista al sindaco Giorgianni


 Si è appena conclusa nel mare di Lipari la cerimonia in memoria dei caduti del piroscafo Santamarina, silurato ed affondato da un sommergibile britannico 74 anni fa.
Alla cerimonia hanno presenziato le autorità civili, militari e religiose. Dopo la benedizione impartita da Mons. Gaetano Sardella, il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni ha deposto in mare una corona di fiori, accompagnato dalle note del "silenzio fuori ordinanza" intonate dalla tromba di Luciano Profilio. 
Subito dopo rientro in porto Santa Messa nella chiesa di Porto Salvo, preceduta da un breve excursus storico di Peppe Cirino. E' anche intervenuto il sindaco Giorgianni
All'intera cerimonia dedicheremo ampio spazio nelle prossime ore sia con un video dei momenti salienti,
realizzato dal nostro direttore, sia con le foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero e del direttore stesso.
A conclusione della cerimonia abbiamo avvicinato il sindaco Giorgianni
IL VIDEO: 

Le elezioni a Lipari, Malfa e Santa Marina Salina. I due ampi articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi




Santa Marina Salina. Commemorata la strage del Santamarina.

In occasione del 74° anniversario dall'affondamento del piroscafo Santamarina una cerimonia si è tenuta stamane nel Comune di Santa Marina Salina a cura dell'amministrazione comunale.
Vi proponiamo, nel video di Linda Sidoti, il momento in cui viene deposta una corona d'allora al monumento che ricorda la tragedia e viene suonato il silenzio fuori ordinanza

Lipari: Dopo oltre 35 anni è tornata la Processione della Madonna di Pompei (Foto: Gianluca Zanca - 2° parte)





Bonus per partorienti nelle isole minori siciliane. Firmato il decreto

È stato firmato dall’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Baldo Gucciardi, il decreto che prevede per le donne residenti nelle isole minori della Sicilia, che partoriscono in un punto nascita della Regione, un contributo di tremila euro a testa. Il trend degli ultimi due anni è di circa trecento nascite nelle isole minori. “La Regione intende valorizzare, attraverso un contributo economico, i diritti delle partorienti – afferma l’assessore Gucciardi – assicurando parità di condizioni alle gestanti residenti nelle isole minori che, per mancanza di un punto nascita nel proprio Comune di residenza, per partorire devono trasferirsi in una struttura della Sicilia autorizzata dal Servizio sanitario regionale”.
Nel decreto assessoriale sono specificati i requisiti necessari per fare istanza di richiesta del contributo. La partoriente deve avere la residenza in un Comune di un’isola minore, purché nell’isola, o nell’arcipelago di cui fa parte, manchi, anche in maniera temporanea, un punto nascita. La partoriente, inoltre, deve aver messo alla luce un neonato in un punto nascita autorizzato dal Servizio sanitario regionale della Regione.
Le aventi diritto in possesso dei requisiti possono richiedere il contributo entro il termine di sessanta giorni dal parto mediante istanza in forma di autocertificazione da inoltrare a mezzo Pec, raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna diretta all’ufficio di Protocollo generale del Comune di residenza di un’isola minore. Inoltre, per le partorienti che hanno maturato i requisiti nel periodo che va dal 7 dicembre del 2016 alla pubblicazione del decreto, l’istanza potrà essere presentata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto stesso.(ANSA).

Iniziativa Aeolian Islands Preservation Fund. Arriveranno domani il gruppo Protezione Civile Modavì e i Tecnici CNSAS del Soccorso Alpino.

COMUNICATO
Il secondo gruppo ospitato alle Eolie ha lasciato le isole ieri pomeriggio a bordo della nave Siremar per rientrare in Abruzzo. Si è trattato dei parenti delle vittime dell’elisoccorso tragicamente caduto a Campo Felice e gli psicologi che per primi hanno prestato assistenza alle vittime della tragedia.
L’iniziativa è stata lanciata dal Chairman dell’Aeolian Islands Preservation Fund Luca Del Bono lo scorso febbraio ed è stata accolta calorosamente alle Isole Eolie e ha già visto la partecipazione di moltissimi, fra strutture e semplici cittadini, per accogliere queste persone alle Isole Eolie.
Ancora una volta le Isole Eolie e gli eoliani dimostrano generosità e accoglienza squisita. In particolare, per questo secondo gruppo sono stati coinvolti e si ringraziano gli hotel Aktea, Villa Enrica, Residence La Giara ed Enzo il Negro e i ristoranti Eden Food, Trattoria del Vicolo, Villa Liberty, Il Gabbiano, l’Anfora e il Bar La Precchia.
Hanno partecipato anche Stromboli a piedi e Hotel Pedra di Max Cincotta, che ha accompagnato alcuni degli ospiti alla scoperta di Iddu, coinvolgendo Paolo Sforza. Si ringraziano La Paloma, il Gruppo Orione di Canta la Notte e la Regina dei mari per le escursioni offerte gratuitamente.
I nostri ospiti hanno anche fatto un’escursione sull’Isola di Salina, grazie allo splendido supporto di Paolo Benforte e della Associazione Salina Per Tutti che ha coinvolto Rent Bongiorno, Azienda Vinicola Virgona e il Bar Da Alfredo.
Anche il Museo Bernabò Brea di Lipari ha nuovamente partecipato all’iniziativa e si ringraziano la Dott.ssa Mastelloni, e Giuseppe Lumia.
Arriveranno domani invece il gruppo Protezione Civile Modavì e i Tecnici CNSAS del Soccorso Alpino: sarà la prima volta per gli Alpini alle Isole Eolie e speriamo che la loro allegria incontri quella Eoliana
Il viaggio avverrà sempre grazie alla speciale generosità di Trenitalia(Gruppo FS), Siremar Navi e Liberty Lines, che consente gli spostamenti interni, e all’Agenzia Le Isole D’Italia compagnie che continuano a dimostrare la loro adesione preziosa a questa iniziativa unica e che stanno garantendo un’organizzazione impeccabile.
Nei giorni scorsi l’Ufficio Stampa del CNSAS ha emesso il seguente comunicato che vogliamo riportare di seguito e condividere:
“Ci sono gesti di attenzione e stima che restano nel cuore. E’ il caso della decisione dell’ “Aeolian Island Preservation Fund”, un' importante fondazione nata nel 2015 con l’idea di proteggere le bellezze naturali eoliane. Il presidente Luca De Bono e tutto lo staff ha deciso di ospitare nelle Isole Eolie i soccorritori abruzzesi del CNSAS che hanno operato durante i difficili giorni dell’emergenza neve – e della valanga di Rigopiano – del gennaio scorso. Non solo. Hanno voluto nelle isole anche i familiari dell’equipaggio CNSAS dell’elicottero precipitato a Campo Felice il 24 gennaio. Una fitta rete di imprenditori, strutture ricettive e turistiche delle Isole Eolie ha accolto il progetto con entusiasmo. Un gesto di grande stima e riconoscenza nei confronti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Un sentire sociale nei confronti dei team di soccorso che – ben radicato nei paesi anglosassoni – in Italia non ha avuto precedenti.
All’ Aeolian Island Preservation Fund e a tutte le – lasciatecelo dire, fantastiche – Isole Eolie un profondo ringraziamento.”

Walter Milan - Responsabile nazionale Comunicazione CNSAS
Queste parole ci riempiono di orgoglio e di gioia.
L’appuntamento è per domani mattina al porto di Lipari per l’arrivo dei nostri angeli della neve.
La nostra responsabile Rosi Mollica e il Corpo della Protezione Civile accoglieranno al porto i nuovi arrivi.

Causa avaria "Antonello da Messina" rientra a Milazzo

Siremar comunica che a causa di un’ avaria la motonave “Antonello da Messina” in servizio sulla tratta Milazzo-Eolie, sta rientrando al porto di partenza.
L’arrivo è previsto per le 16.

Non c'è il numero legale. Slitta a domani la seduta del consiglio comunale di Lipari

Il consiglio comunale di Lipari che doveva tenersi stamane slitta a domani per mancanza del numero legale.

100. Giro d’Italia: uffici della Camera di Commercio di Messina domani chiusi alle 12.30

La Camera di commercio comunica che, considerata l’ordinanza n. 375 del 4/05/2017 con la quale il Comune di Messina ha disposto la chiusura di alcune strade cittadine in occasione del 100. Giro d’Italia, gli uffici camerali domani, 10 maggio, chiuderanno alle 12.30.

Legato al Santamarina un ricordo di Maria Persiani

Riceviamo da Maria Persiani e pubblichiamo:
Oggi 9 maggio 2017 invio questo nel ricordo della tragedia avvenuta esattamente 74 anni fa, nel lontano 1943, quando fu affondata la nave Santamarina che trasportava passeggeri, militari, ecc.
E' stato un duro colpo per le Eolie, un evento che nessuno potrà mai dimenticare.
Nel ricordare questa tragedia, ricordo anche cosa accadde nel lontano 5 Novembre del 1930 quando, in un giorno di tempesta, il Santamarina partì da Lipari con direzione Napoli. A bordo mia mamma che si ritrovò a partire da sola mentre era in dolce attesa, insieme a mio fratello Spartaco che aveva appena 1 anno, a causa dell'arresto di mio padre per antifascismo. Durante questo viaggio mia mamma si senti male e fu così che nacque l'altro mio fratello il quale fu battezzato e chiamato dal comandante, Marino (come il nome della nave) Eolo (perché la nave lasciava le Eolie per andare a Napoli) e Leonardo (perché è nato il giorno di San Leonardo) con l’augurio che potesse diventare anche lui comandante.
Lui, in effetti, iniziò la sua carriera nella Marina militare, si trasferì a Livorno dove riuscì a diventare Ufficiale di Marina, solo che per un problema si è spento all’età di 29 anni.
Con questo voglio condividere e ricordare con tutti voi questa tragedia e la nascita di mio fratello Marino Eolo Leonardo.
Tanti Saluti dalla sorella Maria Persiani.

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 9 Maggio

Buon Compleanno a Simanschi Maia Antonia, Santino Belmuda, Carlo Aguglia, Andrea Cortese, Sarni Teresa, India Bongiorno, Monica Blasi 

Lipari: Dopo oltre 35 anni è tornata la Processione della Madonna di Pompei (Foto: Gianluca Zanca - 1° parte)



lunedì 8 maggio 2017

Di nuovo in processione a Lipari dopo, oltre trentacinque anni, la Madonna di Pompei

E' tornata stasera in processione a Lipari, dopo almeno 35 anni, la Madonna di Pompei. 
Dalla chiesa di San Pietro, dove prima è stata celebrata la Santa Messa, ha raggiunto la chiesa dei Cappuccini
Grazie a Gianluca Zanca proponiamo agli amici di Eolienews e agli amici del gruppo "Isole Eolie" di Melbourne un breve video dell'evento. 
Domani e nei giorni a seguire un ampio servizio fotografico sempre curato per noi da Gianluca Zanca che ringraziamo

Documentario di Tv tedesca sulle scuole dell'arcipelago. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Eoliani che non ci sono più (II° parte) (durata 8:11)

Su richiesta di alcuni lettori riproponiamo le XIV pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato.
Questo è il secondo filmato che abbiamo realizzato. E' datato 10.09.2014

Cammino neocatecumenale: Evangelizzazione. Ieri sera sul C.so Vitt. Emanuele di Lipari (Le foto sono di Bartolo Ruggiero)

Le ultime ore del Santamarina...nella ricostruzione storica

(di Giuseppe Cirino) Domani 9 maggio ricorre il 74° anniversario del siluramento del Santamarina, vi invio questi miei appunti sulle ultime ore vissute dal piroscafo della società Eolie prima dell’affondamento e nei momenti che ne seguirono.
Le informazioni sono state tratte dal verbale preliminare stilato dalla Capitaneria di Porto di Lipari nelle ore successive alla tragedia e dal libro di bordo dell’Urnrivalled consultabile anche online unitamente al materiale fotografico. 
Niente di nuovo e di clamoroso rispetto a quanto già è stato detto da fonti autorevoli, ma solo una mia personale e fedele cronaca ottenuta dall’incrocio dei dati consultati. 
Comprendo che il pezzo è lungo quindi lascio a voi la scelta di pubblicarlo. So che comunque ricorderete nei vostri giornali questo giorno rendendo il giusto tributo a chi perse la vita sul Santamarina. 
Personalmente credo che le scuole debbano avviare un programma di valorizzazione della storia Eoliana affinché le generazioni future possano essere custodi della memoria.

LE ULTIME ORE DEL SANTAMARINA
L'Equipaggio del Santamarina

La mattina del 09 maggio 1943, in una Lipari che si sveglia sotto un pallido sole offuscato dall’aria di scirocco, il lontananza si scorge la scia del fumo lasciato dal piccolo postale Santamarina. La cui prora puntata verso Capo Milazzo è persa tra la spuma delle onde che cullano i circa 200 passeggeri; per lo più ragazzi che devono recarsi ai distretti militari per la loro visita di leva.

È ormai tarda mattina quando la figura del piroscafo, come ribalta in uno specchio di ricordi, torna a solcare di nuovo il mare per dirigersi verso quei piccoli scogli che emergono dal Tirreno. Il Comandante Onofrio Basile ed il suo equipaggio non sanno di essere osservati e seguiti a debita distanza, ne si accorgono del possibile lampo di luce emesso dal periscopio del sommergibile britannico (classe U serie II) HMS Unrivalled (P45) al comando del ventottenne Lt Cmdr Hugh Bentley Turner, che desiste dal compiere un attacco dall’esito incerto per via del mare agitato.

L’Unrivalled cambia direzione e ben celato dalla massa d’acqua che lo sovrasta continua a perlustrare le acque eoliane tra le isole di Vulcano, Lipari e Salina in attesa di altri bersagli o di una condizione più favorevole.

Alle ore 14:30 il Santamarina ed il suo equipaggio sono intenti a completare le operazioni di stivaggio delle poche merci e si apprestano ad imbarcare a mezzo del rollo i passeggeri già in attesa nella banchina di Marina Corta. Tutto sembra svolgersi in modo tranquillo ed ordinato, regolare come i tanti viaggi che il piroscafo (unico mezzo ancora in linea da e verso le eolie) ha già eseguito durante i tre anni di guerra trascorsi. Tutto è ormai pronto per la partenza ed il capo Cannoniere di 2^ Classe Porretto da ordine agli uomini serventi ai pezzi di difesa di aprire gli otturatori. Sul ponte di comando si portano anche il 2° Capo Gallazzi Arnaldo come vedetta insieme al marittimo Formica Giuseppe pronti ad individuare possibili minacce che possano giungere dal mare o dal cielo, cosa non facile viste le condizioni del tempo.

Bandiera Società "Eolia"

Alle 15:10 il comandante Basile da l’ordine alla sala macchine di dare potenza ai motori e lentamente l’elica inizia a muovere le 763 tonnellate del Santamarina che punta la sua prora verso la rotta 102 in direzione di Milazzo. I passeggeri hanno preso posto, chi nei saloni interni chi in coperta sulle panche in legno iniziando con i compagni di viaggio una partita a carte per ingannare il tempo. Alcuni degli uomini dell’equipaggio ultimate le manovre di partenza si recano in cabina per riposare, mentre altri si preparano al cambio turno previsto per le 14:00.

Il Comandante H.B. Turner è intento a perlustrare le acque intorno alle Eolie, nell’area che in codice viene chiamata dai sommergibili britannici “All times are zone -2”, quando alle ore 15:24 il suo periscopio inquadra la sagoma del piroscafo Santamarina. Lo stesso Turner nel libro di bordo dell’Urrivalled annoterà:

15:24 hours – Sighted the same small 800 tons auxiliary we had seen during the forenoon. She was bound for Milazzo. Started attack.”

ore 15:24 – Rilevo lo stesso piccolo ausiliario di 800 tonnellate che avevamo visto durante il mattino. È diretto a Milazzo. Avviene l’attacco.”

Turner non comprende che si tratta di una nave passeggeri e scambia il piroscafo della società Eolia per una nave ausiliaria (nave appoggio armata in modo leggero), probabilmente per la presenza dei piccoli pezzi di artiglieria da difesa posti a prora e poppa. Ed alle ore 15:40, quando ormai il Santamarina si trova a circa 6 miglia per 131° a Sud Est dal Porto di Lipari , da ordine ai suoi uomini di iniziare l’attacco, lanciando verso la fiancata sinistra della nave 3 siluri dalla posizione 38°25’ N – 15°03’ E (probabilmente Mark VI o VIII caricati ciascuno con circa 340/360 kg di Amatolo).

Sul Santamarina nessuno sembra accorgersi dell’incombente minaccia e non vengono intraprese manovre elusive. Probabilmente solo all’ultimo minuto il 2° Capo Gallazzi Arnaldo si accorge della scia dei siluri e si porta rapidamente verso il lato sinistro della plancia( così come risulta dalle testimonianze del superstite marò Natoli Antonino ). Ma ormai è troppo tardi, due dei tre siluri colpiscono la nave al centro sotto il ponte di comando.

15:40 hours – In position 38°25’N, 15°03’E fired three torpedoes. Two hits were obtained and the ship sank. The third torpedo was heard to explode on Vulcano Island.”

15:40 ore – Nella posizione 38°25’N, 15 °03’E ho sparato tre siluri. Due colpi sono andati a segno e la nave è affondata. Il terzo siluro si è sentito esplodere sull’isola di Vulcano.”

Il Piroscafo viene spezzato in due dall’impatto dei due siluri ed il ponte di comando salta in aria per la forza dell’esplosione. Un uomo identificato probabilmente come il 2° Capo Gallazzi viene proiettato violentemente in mare, insieme a pezzi di legno, ferro e rottami vari. Tutti gli ufficiali in plancia muoio sul colpo travolti dallo scoppio. Così come i passeggeri che si trovavano nel salottino sottostante. Mentre quelli di coperta vengono scaraventati in acqua o buttati a terra dall’onda d’urto.

Nelle cabine di poppa alcuni marinai balzati giù dalle cuccette, provano a uscire fuori per vedere cos’è accaduto, ma si accorgono che le porte non si aprono per via delle deformazioni subite dallo scafo.

Chi può si mette in salvo lanciandosi in mare dagli oblò, mentre molti presi dal panico restano impietriti mentre la nave inesorabilmente e velocemente affonda.

Il Capo fuochista Angelo Natoli nel rapporto consegnato alla Capitaneria di Porto di Lipari descrive quei momenti drammatici:

“…Con lo scoppio provocato direttamente in carbonaia, il ponte di comando è saltato in aria con il comandante ed il personale di servizio ed i relitti, con carbone, pezzi di ferro ed anche un uomo , sono da me stati visti cadere in mare. È seguito un momento di confusione ed io mi sono precipitato verso la lancia di salvataggio per tagliare le drizze della stessa, però, visto che la lancia già toccava acqua e che il piroscafo spezzato quasi al centro aveva la prua e la poppa già verso l’alto (ricordo di avere visto anche l’elica girare ancora a vuoto) mi sono lanciato in acqua afferrandomi ad un pezzo di legno capitatomi davanti ed in un secondo momento ad una zattera che dopo l’affondamento era venuta a galla. Il piroscafo è affondato in meno di un minuto molti dell’equipaggio e passeggeri, penso che siano morti per l’esplosione…”

Il Santamarina è ormai condannato e come molti dei feriti e dei sopravvissuti all’impatto cerca disperatamente di lottare per tenersi a galla. A bordo vi erano salvagenti per tutti, ma pochi o quasi nessuno, comprese le persone non abili al nuoto le indossavano, questo perché la rotta da e per le Eolie era considerata da tutti sicura e l’unico episodio di guerra concretamente sentito dalla popolazione, era avvenuto circa un anno prima con l’incagliamento dell’incrociatore Bolzano a Panarea. Ma quella era una nave da battaglia e nella logica di guerra il suo sinistramento era ammissibile. Ma non per una innocua nave passeggeri come il Santamarina. In quella tragica domenica pomeriggio del maggio 1943 le Isole Eolie scoprirono l’insensata brutalità della guerra.

La prua e la poppa del piroscafo sono ormai rivolte agonizzanti verso il cielo e l’elica gira ancora lentamente nel vuoto, quasi come a volere salutare quelle sette sorelle che per 3 lustri a servito. Il Santamarina si inabissa intorno le 15:45 ad una profondità compresa tra 900 mt e 1000 mt trascinando con se molte delle persone a bordo e di quelle in acqua che cercavano disperatamente di salvarsi.

Il mare è nero ricoperto dalla polvere di carbone e dai rottami che pian piano vanno emergendo ed ai quali i superstiti si aggrappano con tutte le loro forze. Emerge anche qualche zattera di salvataggio e pian piano gli uomini dell’equipaggio e quanti dei passeggeri e militari a bordo non sono gravemente feriti, cercano di portare soccorso meglio che possono. Tra di essi vi è anche l’unica donna sopravvissuta, Assunta Poma che con coraggio si prodiga per soccorrere alcune delle persone in difficoltà.

Tutto sembra ormai finito e lo sguardo dei superstiti si rivolge verso la baia di Lipari nel tentativo di scorgere l’arrivo dei soccorsi, ma a poche centinai di metri dal mare affiora lentamente il periscopio dell’Unrivalled e la sua torretta. Il panico si impadronisce dei naufraghi ormai certi che il sommergibile si prepari ad un mitragliamento e in qualche modo provano a creare un riparo con i rottami riemersi, ma Turner si accorge che da Lipari sono in arrivo mezzi di salvataggio tra i quali un mezzo veloce che si dirige a tutta forza verso il suo battello.

16:18 hours – Sighted a two-masted schooner coming out of Lipari. Closed and commenced attack. The schooner was towing two other vessels. All three were flying the Italian Naval Ensign.

16:18 ore – Ho avvistato una goletta a due alberi che usciva da Lipari. Attacco chiuso e inizio. La goletta stava trainando altre due navi. Tutti e tre stavano battendo la bandiera della Marina Italiana.

Qualcuno dei superstiti si mette in piedi sulla zattera e togliendosi la camicia inizia a sventolarla e ad urlare verso i soccorsi per segnalare la minaccia del sommergibile. Turner probabilmente preoccupato da un possibile attacco delle unità provenienti da Lipari punta la prora dell’Unrivalled verso il dragamine (probabilmente la goletta Unione impiegata per il suo scafo in legno in tale compito) ed espelle l’ultimo siluro presente nei 4 tubi di lancio da 533 mm, che secondo alcune testimonianze passò vicino all’unità di soccorso andando ad esplodere sulla costa di Vulcano.

16:42 hours – In position 38°25’N, 15°02’E fired one torpedo. The schooner saw the track and altered away to comb it. The torpedo missed. Unrivalled then drew clear to the northward.

16:42 ore – Nella posizione 38 ° 25’N, 15 ° 02′ e’ stato lanciato un siluro. La goletta vide la pista e si allontanò per schivarlo. Il siluro ha mancato il bersaglio. Unrivalled si è poi diretto verso nord.

Fallito il secondo attacco e con due pattugliatori tedeschi in arrivo (salpati da Milazzo), Turner con un solo siluro a disposizione si immerge e l’Urrivalled punta verso Nord per poi fare rotta verso la base sommergibili di Malta dove giunge il 13 maggio 1943 concludendo la sua 11^ Missione (9^ nel Mediterraneo).-

I superstiti del Santamarina verranno raccolti dalle unità giunte da Lipari e riceveranno i primi soccorsi nel porto di Marina Corta dove la popolazione si era recata in massa alla notizia dell’affondamento, tra la disperazione di quanti quel giorno non avrebbero più ritrovato più i propri cari. Delle 107 persone a bordo del Santamarina solo 45 si salveranno le altre 62 perirono nello scoppio o annegarono nei momenti che seguirono.

Per anni i fatti di quel 9 maggio 1943 sono passati tra mistificazione e leggende, cercando in qualche modo di romanzare gli avvenimenti con sottili veli. Ma la verità è che l’affondamento di una nave, sia militare che civile era un fatto ritenuto normale che rientrava nell’assurda logica di guerra di tutte le marine coinvolte, nessuna esclusa. Ma a farne le spese era della gente inerme, ritenuta come vittime sacrificabili.

In un’Europa intrisa del sangue di milioni di persone, le Isole Eolie pagarono un pesante tributo e le vittime del Santamarina costituiscono un monito per i giovani isolani di oggi e per le generazioni future, perché tra i popoli civili non vi sia …”MAI PIU’ LA GUERRA”. La storia è scritta dai vincitori, ma il tempo restituisce sempre la verità ed oggi noi dobbiamo guardare ad essa con sentimenti di pace, mettendo da parte i rancori e l’odio che gli anni hanno obliato. Ed è per questo credo che il popolo eoliano abbia già concesso da tempo al comandante Turner ed all’equipaggio dell’Unrivalled il PERDONO.-

Il sommergibile britannico HMS Unrivalled (P45) passò indenne il 2° Conflitto Mondiale e concluse la sua operatività il 31 luglio 1945, fu mandato al disarmo il 22 gennaio 1946 a Briton Ferry (Galles).

Il Lt Hugh Bentlay Turner nato il 18 Febbraio 1915 Clochester, Essex , fu al comando del sommergibile Unrivalled dal 22 Marzo del 1942 al Gennaio 1944, e dall’Ottobre 1944 fu al comando del Sommergibile HMS Porpoise sul quale morì il 16 Gennaio 1945 (data presunta) a seguito di affondamento per mano di aerei Giapponesi a largo di Penang (stretto di Malacca) dove si trovava per la posa di mine. Il Porpoise fu l’ultimo dei sommergibili Inglesi ad essere affondano durante la 2^ Guerra Mondiale.

Tiziana Russo: "Scelte di Sicilia Futura a Lipari hanno determinato riposizionamenti" . Apertura a Giovanni Sardella

"Le scelte nette fatte da Sicilia Futura a Lipari hanno determinato, come ampiamente previsto e prevedibile, alcuni riposizionamenti di posizioni politiche che si erano avvicinate a noi. La linea di cambiamento da noi intrapresa alle Eolie andrà, da ora in poi, avanti a maggior ragione senza tentennamenti o mezze misure.
Auspichiamo adesso che il nuovo corso politico offra la possibilità ai tanti nostri amici e militanti, che non credevano nella colazione di prima (quale ad esempio il caro Giovanni Sardella) di volersi scommettere in questa nuova avventura di grande prospettiva politica".
Tiziana Russo
Direzione Provinciale
Sicilia Futura - Lipari

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Pina Tesoriero, Mario Cincotta, Bastiano Saglimbeni, Pino Lauricella Cincotta, Tindara Falanga, Mariarosa Stramandino, Giulia Riganò, Antonio Costa, Enzo Pergola, Mariagrazia Cincotta, Emily Greco, Mario Scolaro, Margherita Forgione e Lara Cavagnis

Corsa serale della Filippo Lippi da Milazzo per le Eolie partirà con ritardo

La motonave “Filippo Lippi” che copre la tratta Milazzo-Eolie per rifornimento di carburante salperà con 40 minuti di ritardo rispetto alla partenza prevista per le 18,30

Bandiera blu 2017: conferme per Stromboli, Acquacalda, Canneto e Vulcano. Confermate anche le "bandiere verdi" assegnate dai pediatri

L’arcipelago eoliano conferma anche nell’edizione 2017 il proprio posto di privilegio tra le località alle quali è stata assegnata la Bandiera Blu del FEE (Foundation for Environmental Education. 
Sono state, infatti, confermate tutte le spiagge che l’avevano già ottenuta lo scorso anno, ovvero: Ficogrande (Stromboli), Acquacalda e Canneto (Lipari), Acque termali e Gelso (Vulcano). 
Un risultato più che soddisfacente se si considera che in Sicilia sono complessivamente 17 le spiagge che potranno fregiarsi di tale riconoscimento ed in provincia di Messina, oltre alle località eoliane, solo Tusa (Spiaggia Lampare e Spiaggia Marina) e S. Teresa Riva (Lungomare). 
I criteri di premiazione non valutano solo i litorali paradisiaci ma anche la qualità del servizio, l’ecologia e la capacità di valorizzare la natura circostante, la gestione sostenibile del territorio. 
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell'ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile. 
La bandiera blu conferita alle località eoliane va ad aggiungersi a quella verde assegnata, nei giorni scorsi, alla Marina di Lipari, Acquacalda e Canneto, da un apposito team di pediatri e che premia le località a dimensione di bambino ovvero con acqua limpida e bassa vicino alla riva, sabbia pulita per costruire castelli, bagnini, giochi colorati, spazi per cambiare il pannolino o allattare, e la presenza nelle vicinanze di gelaterie, locali per l'aperitivo e ristoranti.

Il PD di Lipari e i diritti degli iscritti... violati (di Luca Chiofalo)

Chiedo venia in premessa (qualcuno si risentirà) per quanto esporrò di seguito, ma certi 'panni' non si possono lavare in famiglia, hanno bisogno di 'pubblicità', perché concernono le cattive abitudini che fanno dei partiti centri di potere invece che aggregazioni di persone in cui dominano democrazia, confronto e visione collettiva.
Scrivo per riaffermare un principio disatteso, affinché la funzione dei partiti non continui ad essere svilita da pratiche opache e logiche di clan.
Da tesserato al PD provo una certa amarezza per la scarsa o inesistente propensione del circolo locale a coinvolgere gli iscritti nelle proprie attività.
Eppure, all’atto dell’iscrizione, la mia prima ad un partito, avevo creduto che il PD fosse la ‘casa’ meglio strutturata e più aperta al confronto democratico, che garantisse le condizioni ideali per una partecipazione attiva alla vita politica, che consentisse ad ognuno di dare il proprio, ancorché modesto, contribuito alla proposta del partito per la comunità Eoliana.
Andando al sodo, è prossima la scadenza per la presentazione di liste e programmi per le elezioni amministrative, ma non ho notizia della convocazione di assemblee aperte a tutti gli iscritti per la definizione delle linee politico-programmatiche e dei candidati del partito alle cariche elettive.
Oggi, siamo già fuori tempo massimo (settimana prossima si presentano liste e programmi) per le necessarie, approfondite e 'democratiche' riflessioni del caso; e certamente non sarebbe accettabile e dignitosa per i partecipanti una convocazione dell’ultimo minuto che servirebbe solo a ratificare decisioni già prese.
Da chi e con quale metodo, in un momento storico difficile che richiederebbe massima partecipazione e condivisione, sono state fatte le scelte per il PD di Lipari?
Democrazia interna, coinvolgimento e consultazione degli iscritti su programma e rappresentanza sono principi inderogabili o garanzie teoriche e superflue?
A tali quesiti cercherò risposta anche (se necessario) ricorrendo all'ausilio degli organi di garanzia del partito, ma l'obiettivo che più mi preme raggiungere è quello di stimolare un cambio di 'prassi', necessario per non allontanare chi vorrebbe partecipare e per conservare la residua credibilità di politica e istituzioni.
N.B. di seguito, a beneficio di quanti non lo conoscessero, ignorando i principi fondanti del Pd, mi sento in obbligo di ricordare l’articolo 4 dello statuto regionale del partito, a cui devono attenersi, ovviamente, anche i circoli locali.
Le iscritte e gli iscritti al Partito Democratico Siciliano hanno il diritto di:
a) partecipare all’elezione diretta dei Segretari e delle Assemblee a tutti i livelli territoriali, ove previsto;
b) essere consultati sulla scelta delle candidature a qualsiasi carica istituzionale elettiva;
c) votare nei referendum riservati agli iscritti;
d) partecipare alla formazione della proposta politica del partito e alla sua attuazione; e) avere sedi permanenti di confronto e di elaborazione politica;
f) essere compiutamente informati ai fini di una partecipazione consapevole alla vita interna del partito;
g) avanzare la propria candidatura per gli organismi dirigenti ai diversi livelli territoriali e sottoscrivere le proposte di candidatura per l’elezione diretta da parte di tutti gli elettori;
h) sottoscrivere le proposte di candidatura a ricoprire incarichi istituzionali.
CORDIALMENTE 

 Luca Chiofalo



Amministrative a Malfa. Ufficializzata la candidatura di Clara Rametta

Clara Rametta con Maria Grazia Cucinotta
COMUNICATO
In prima linea a rappresentare il Comune “Malfa” Clara Rametta candidata a Sindaco con la lista “ NOI per MALFA”.
“Mi candido a Sindaco per la prima volta - dichiara Rametta - perché intendo impegnarmi in prima persona, mettendo a disposizione della comunità la mia esperienza , le mie capacità e le relazioni che si sono consolidate in questi anni con le Pubbliche Amministrazioni , gli organi di stampa e il settore dell'imprenditoria. Bisogna segnare una svolta, mettere in moto tutta la comunità, chiamando e coinvolgendo i giovani a condividere un progetto di sviluppo sostenibile che individua nella promozione della qualità, dell’identità del territorio,e nella valorizzazione delle attività produttive, il proprio obiettivo strategico”

NEL RICORDO DELLA TRAGEDIA DEL 9 MAGGIO 1943. RIFLESSIONI DEL PROF. ATTILIO PRINCIOTTO

Il 9 Maggio 1943 è una data che almeno i siciliani del messinese non possono e non devono dimenticare mai, anzi hanno l’obbligo morale di tenere sempre vivo il ricordo di quel tragico evento, parlandone anche a chi eventualmente lo ignora. Sarebbe anche opportuno che nelle scuole del territorio gli insegnanti ne parlassero in modo che anche gli studenti, a partire dalla prime classi, conoscessero le vicende della loro città, del loro paese anche se piccolo.
Com’è noto, nel primo pomeriggio di quel giorno, poco prima delle ore sedici, venne colpito in pieno da un siluro lanciato da un sottomarino inglese il piroscafo mercantile “Santa Marina”,salpato da pochi minuti dal porto dell’isola di Vulcano e diretto a Milazzo con a bordo 107 persone, compreso l’equipaggio. E’ stato possibile ai soccorritori accorsi subito dalle isole vicine salvare cinquantacinque viaggiatori mentre altri sessantadue esseri umani innocenti in breve tempo scomparvero insieme alla nave che diventò la loro tomba ed andò ad adagiarsi in un avvallamento del mare tirreno ad una profondità di circa 1800 metri, in un silenzio totale e in una pace assoluta che mai nessuna guerra potrà disturbare. Salvo una nuova diavoleria che l’ uomo dovesse inventare per il momento non è possibile riportare in superficie la nave.
Esattamente quattro mesi dopo e sempre nelle prime ore del pomeriggio, il 9 Settembre 1943, il giorno dopo che era stato proclamato l’armistizio, si consumava un’altra grande tragedia: un’altra nave italiana, stavolta però una nave militare, andava ad adagiarsi sul fondo del mare di Sardegna al largo dell’isola Asinara con il suo carico umano di 1393 marinai, ad una profondità di oltre 500 m. Si tratta della corazzata “Roma” ammiraglia della flotta militare italiana; ma non è stato il risultato di un combattimento: la squadra navale con in testa la Roma era in fase di trasferimento. Causa forse un dolore minore il fatto che quei morti erano soldati? No, erano soprattutto uomini, che lasciavano nel dolore più grande migliaia di madri, di padri, di mogli, di sorelle, di fratelli, di figli, di bambini. La cosa più amara è che quelli che hanno affondato la corazzata Roma erano, fino a pochi giorni prima, nostri alleati; sono stati cioè i tedeschi. Tanti non sapevano che con l’armistizio le cose erano così profondamente cambiate e la sorpresa pertanto fu terribilmente amara.
Come si suol dire la guerra non guarda in faccia  nessuno; la guerra distrugge l’uomo: annulla i suoi sentimenti più nobili, la capacità di amare e rispettare gli altri, la capacità di stimare e apprezzare la vita e di scorgere in essa dei valori; la guerra distrugge l’umanità stessa dell’uomo; la guerra distrugge tutto quello che di buono egli ha costruito nei secoli, con tanto impegno e tanta fatica, distrugge il benessere che ha creato e la bellezza che ha saputo trovare  e inventare, distrugge le condizioni di vita che man mano ha realizzato superando e risolvendo tutti i problemi incontrati. Con la guerra l’uomo ritorna alla barbarie primordiale, si può dire che diventa peggio di una belva, perché in una belva non si trova la crudeltà e la ferocia che l’uomo fa nascere in se stesso e che lo porta a distruggere i suoi simili.
Non è necessario avere fatto studi profondi per capire che è veramente assurdo che gli uomini si uccidano tanto frequentemente e tanto ferocemente tra di loro. Se torniamo molto più indietro nel tempo, fino ai tempi bui della preistoria, veniamo a scoprire purtroppo che l’essere umano ha sempre usato la guerra, ossia la violenza, per risolvere i suoi problemi, convinto che quello fosse il mezzo migliore; col tempo però ha compreso la necessità di vivere in comune coi propri simili e ha creato leggi che gli hanno permesso di vivere insieme agli altri e di risolvere così i problemi che da solo non sarebbe riuscito a superare, ha elaborato valori civili quali la solidarietà, la giustizia e il desiderio di pace; è nato il diritto. Sembra però che la sua natura stessa lo porti all’uso della violenza. Ripetiamoci sempre con Albert Einstein “ Io non trovo nessuna ragione che giustifichi una guerra”; purtroppo però non si può non essere d’accordo con Papa Francesco il quale, qualche anno fa, ebbe a dire che stiamo vivendo la Terza Guerra Mondiale: oggi in tutto il mondo si combattono infatti numerose guerre, forse non di grandi dimensioni ma sanguinose e feroci sì.
E allora? Che cosa ci rimane da fare? Dobbiamo rassegnarci e accettare passivamente questa realtà? Si tratta di un destino immutabile? NO, non può essere così.. L’uomo ha la capacità di intervenire nel corso degli eventi e di modificarli, deve solo volerlo; è dotato di libero arbitrio e ha la capacità di distinguere il bene dal male e di scegliere quello che per lui è il bene combattendo il male nella consapevolezza che prima o poi ne rimarrà vittima. E’ una lotta in cui non bisogna arrendersi anche se l’ obiettivo appare spesso di una difficoltà insormontabile.
Pico della Mirandola, nel 1400, sosteneva che l’uomo ha in se stesso la possibilità di diventare un angelo o un demonio,dipende da lui. Ecco dunque l’assoluta necessità di un’adeguata istruzione dei giovani, dell’aiuto che gli adulti devono dare per la loro formazione, perché diventino cioè donne e uomini responsabili, capaci di orientarsi correttamente nella vita , col pensiero rivolto non solo a se stessi ma anche a tutti gli altri dal momento che nessuno può vivere solo.“L’uomo è un compagnevole animale”  ha scritto Dante nel “Convivio“ e questo principio vale per tutti: se vogliamo vivere la pace dobbiamo combattere la guerra, non dimenticando mai le sofferenze e le distruzioni che essa produce.
In primo luogo ricordiamoci sempre delle vittime più autentiche delle guerre che ne testimoniano gli orrori, ossia i  morti,a cui la guerra ha tolto il bene  supremo, la vita. E dove si trovano i caduti? Intanto i morti causati dalla Seconda Guerra Mondiale, civili e militari, sono stati oltre cinquanta milioni. Molti, soprattutto soldati, si trovano sul fondo dei mari e degli oceani, nelle loro navi affondate con armi micidiali e negli aerei abbattuti in combattimenti feroci. Com’è  possibile ricordare i tanti morti dal momento che non si sa nemmeno dove sono finiti? Ha dato la risposta la professoressa MARIA ROSARIA LEANZA , figlia del Maresciallo dei Carabinieri ROCCO LEANZA che il 9 maggio 1943 si trovava sul piroscafo “Santa Marina” nel quale è rimasto. La prof. Leanza,  cui esprimo i sensi più profondi della mia stima, grazie anche al sostegno del Sindaco di Santa Marina di Salina  MASSIMO LO SCHIAVO e dell’ Assessore Comunale sig. LINDA SIDOTI, ha fatto costruire, nella piazza principale del  Comune oliano di Santa Marina un monumento alla nave affondata con incisi i sessantadue nomi delle vittime che con essa giacciono in fondo al mare. Ogni anno, il 9 maggio, si commemora degnamente  il tragico evento.
Offro alla sig. Leanza tutta la mia amicizia e penso che la accetterà perché condividiamo e sosteniamo i più importanti valori che  sono alla base del vivere civile. Entrambi sappiamo che il termine “monumento” deriva dal verbo latino monere (ammonire); esso significa perciò ammonimento ed è proprio questo il messaggio che emana da quei blocchi  di marmo e giunge all’intelligenza e al cuore del visitatore e sospinge a riflettere e a commuoversi alla luce di quanto gli rivela.. Nello stesso tempo bisogna insegnare ai giovani  e ai giovanissimi ad ascoltare e a percepire la voce che di là proviene e che parla però solo ai cuori nobili e sensibili. Sarebbe doveroso che le scuole guidassero gli studenti davanti ai loro monumenti per spiegarglieli. E’ possibile sperare di realizzare una pace duratura solo fino a quando ci ricorderemo dei caduti in guerra e degnamente li onoreremo.
Prof. ATTILIO PRINCIOTTO

Lipari : Convocato per il 9 Maggio il consiglio comunale