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venerdì 11 novembre 2022

Navi ed aliscafi (30° puntata - 4 foto: Piani m/n Basiluzzo e Vulcanello; Lipari; Pinturicchio (2) )

Nelle foto di oggi: 1) Piani m/n Basiluzzo e Vulcanello; 2) La Lipari; 3 e 4) Pinturicchio

Auguri di...


Buon Compleanno a Giuseppe Pino La Greca, Giuseppe Velardita, Domenico Gotta, Carola Tesoriero, Anny Dai, Giuseppe Spanò, Ada Zavone, Mery Longo,Elio Sciacchitano, Sandra Podetti Mifsud, Rosaria Taranto 


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Confermazione

Undici novembre 2021: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi

Dalla Gazzetta del sud - Calcio: Un bel Lipari, giovane ed eoliano

Santo del giorno: San Martino

Uno dei più illustri ornamenti della Chiesa nel secolo 'v fu certamente S. Martino, vescovo di Tours e fondatore del monachismo in Francia. 

Nato nel 316 in Sibaria, città della Pannonia, l'odierna Ungheria, da genitori nobili ma pagani, ancor bambino si trasferì a Pavia, ove conobbe la religione cristiana. A 10 anni all'insaputa dei genitori si fece catecumeno, e prese a frequentare le assemblee cristiane. Appena dodicenne deliberò di ritirarsi nel deserto; essendo però figlio d'un tribuno, dovette presto seguire il padre nella cavalleria e per tre anni militare sotto gli imperatori Costanzo e Giuliano. 

Umile e caritatevole, aveva per attendente uno schiavo, al quale però egli puliva i calzari e che trattava come fratello. Un giorno nel rigore dell'inverno era in marcia per Amiens, incontrò un povero seminudo: sprovvisto di denaro, tagliò colla spada metà del suo mantello e lo copri. La notte seguente, Gesù, in sembianza di povero, gli apparve e mostrandogli il mantello disse: « Martino ancor catecumeno m'ha coperto con questo mantello ». Allora bramoso di militare solo più sotto la bandiera di Cristo, chiese e ottenne dall'imperatore stesso l'esenzione dalle armi. 

Si portò a Poitiers presso il vescovo S. Ilario da cui fu istruito, battezzato e in seguito ordinato sacerdote. Visitò ancora una volta i genitori per convertirli; poi, fatto ritorno presso il maestro, in breve divenne la gloria delle Gallie e della Chiesa. 

Desideroso di vita austera e raccolta, si ritirò dapprima in una solitudine montana, poi eresse la celebre e tuttora esistente abbazia di Marmontier (la più antica della Francia) ove fu per parecchi anni pddre di oltre 80 monaci. Però i suoi numerosissimi miracoli, le sue eccelse virtù e profezie lo resero così famoso, che, appena vacante la sede di Tours, per unanime consenso del popolo fu eletto vescovo di quella città. La vita di San Martino fu compendiata in questo epigramma: "Soldato per forza, vescovo per dovere, monaco per scelta". 

Il nuovo Pastore non cambiò appunto tenore di vita, ma raccoltosi a meditare i gravi doveri che assumeva, si diede con sollecitudine ad eseguirli. Sedò contese, stabilì la pace tra i popoli, fu il padre dei poveri e più che tutto zelantissimo nel dissipare ogni resto di idolatria dalla sua diocesi e dalle Gallie. 

Formidabile lottatore, instancabile missionario, grandissimo vescovo. sempre vicino ai bisognosi, ai poveri. ai perseguitati. Disprezzato dai nobili, irriso dai fatui, malvisto anche da una parte del clero, che trovava scomodo un vescovo troppo esigente, resse la diocesi di Tours per 27 anni. in mezzo a contrasti e persecuzioni. 

Tormentato con querele e false accuse da un suo prete di nome Brizio. diceva: "Se Cristo ha sopportato Giuda, perché non dovrei sopportare Brzio?" Stremato di forze, malato, pregava: "Signore, se sono ancora necessario al tuo popolo, non mi rifiuto di soffrire. Altrimenti, venga la morte". 

Morte di San Martino


Nell'anno 397 udì che a Candate (Candes-Saint-Martin) era sorto un grave scisma: benchè ottantenne, si portò colà, convocò clero e popolo e ricompose gli animi nella pace. Ma stando per tornare alla sua sede, fu assalito da febbri mortali. Volle essere adagiato sulla nuda terra e cosparso di cenere, per morire, come sempre aveva vissuto, da penitente. 

Il volto del santo rimase nella morte splendente come se fosse avvolto da una luce di gloria e da molti fu udito un coro di angeli cantare intorno alla sua salma. Alle sue esequie si riunirono gli abitanti di Poitou e di Tours e così cominciarono ad altercare. Dicevano gli uni: " È un monaco della nostra città e noi ne vogliamo il corpo". E gli altri di rimando: "Dio ve l'ha tolto per darlo a noi". La notte seguente, mentre gli abitanti di Poitou dormivano, gli abitanti di Tours si impadronirono del corpo di Martino, lo gettarono da una finestra su di un battello e lo portarono seguendo il corso della Loira fino a Tours con gran gioia e venerazione. 

Fu così sepolto a Tours, ove gli fu dedicata la cattedrale e dove egli compi innumerevoli miracoli. Gli Ugonotti violarono quelle sacre spoglie, e dopo averle bruciate, ne dispersero le ceneri. 

PRATICA. — Facciamo qualche atto di carità verso il prossimo. 

PREGHIERA. — O Dio, che vedi che noi non possiamo sussistere per nostra virtù, concedi, propizio, per intercessione del tuo beato confessore e vescovo Martino, che siamo difesi contro ogni avversità. 

Approfondimento

Tutti gli alunni delle scuole leggono sul loro libro di lettura l'episodio di San Martino, che, cavalcando avvolto nel suo mantello di guardia imperiale, incontra un povero, tremante al primo brivido dell'autunno. A quella vista, il generoso cavaliere sguaina la spada e fa due pezzi del suo mantello, donandone la metà al povero. La notte, in sogno, vede Gesù avvolto in quel mezzo mantello, che gli sorride riconoscente. Tutti i contadini, poi, alzando gli occhi al cielo, dove, tra strappi di nuvole, il sole si fa ancora sentire tiepido e dolce, ricorderanno l'antico proverbio 

L'estate di San Martino
dura tre giorni e un pochino.


In Piemonte, il giorno di San Martino era, almeno una volta, dedicato agli sgomberi. E "fare San Martino", significava mutare d'alloggio. Pare infatti che Vittorio Emanuele II, prima della battaglia di San Martino, dicesse, in piemontese, ai suoi soldati: "Coraggio figlioli, altrimenti gli austriaci ci faranno fare San Martino". Voleva dire: " Ci faranno sgombrare dalle nostre posizioni". 

E di paesi col nome di San Martino, oltre quello della battaglia, ce ne sono, in Italia, a centinaia. In Francia sono addirittura migliaia. Non parliamo delle chiese a lui intitolate e dei monasteri che portano il suo nome. Forse nessun nome di santo ha avuto nel medioevo tanta diffusione, e anche nell'arte non si contano i San Martino a cavallo, con la spada sguainata, che dividono il bel mantello di guardia imperiale. 

E questo forse perché, molto prima di San Francesco, quel gesto indicava il dovere che i cristiani hanno verso i poveri, nei quali è la figura dello stesso Gesù. Ma la storia di San Martino non si ferma a quel gesto notissimo. La storia di San Martino è molto più lunga e complessa. Ed è storia, non leggenda. 

La sua fama di santità era tale che fu il primo e per molto tempo l'unico Patrono della Francia. Ciò spiega la straordinaria diffusione del suo culto e del suo nome, mentre la sua figura sembrava ringiovanire, e da vescovo logorato e perseguitato ritornava, nella fantasia popolare, il giovane cavaliere, che in un giorno di primo novembre, divideva il proprio mantello con un povero, rabbrividente, come una foglia ingiallita, al primo vento autunnale. P. B. 


Il beato Severino, vescovo di Colonia, la mattina in cui San Martino venne a morte, aggirandosi secondo il solito nella chiesa dopo il mattutino, udì gli angeli cantare in cielo. Chiamò l'arcidiacono e gli domandò se non udisse niente: quegli rispose che non udiva nulla; allora il vescovo lo esortò a concentrare tutta la sua. attenzione.. Ma per quanto l'arcidiacono tendesse il collo, drizzasse le orecchie, si alzasse sulla punta di piedi appoggiandosi al bastone, non riusciva a sentire niente. Infine il vescovo pregò per lui e allora cominciò a udire il suono delle angeliche voci. E il vescovo: "Il signore mio, Martino, se ne è andato da questo mondo e gli angioli stanno portandolo in cielo. I demoni volevano trattenerlo ma se ne sono dovuti andare coperti di confusione perché non hanno trovato in lui alcunché di impuro". L'arcidiacono annotò il giorno e l'ora in cui il suddetto fatto era avvenuto e trovò poi. che corrispondeva al giorno e all'ora in cui Martino era morto. 

Anche il monaco Severo, che scrisse poi la vita di San Martino, essendosi addormentato dopo il mattutino, vide il santo biancovestito, col volto fiammeggiante e gli occhi simili a stelle. Lo vide anche salire al cielo dopo averlo benedetto. Subito dopo apprese che in quella notte il beato Martino era morto. 

In quello stesso giorno Sant'Ambrogio, vescovo di Milano, mentre celebrava la Messa si addormentò fra la Profezia e l'Epistola. Poiché nessuno osava svegliarlo, il Santo rimase addormentato per due o tre ore. Infine i diaconi lo scossero dicendo: "Il tempo passa e il popolo è stanco di aspettare; signor nostro comanda che il chierico legga l'Epistola". E Ambrab "il fratello mio Martino è morto e io ho assistito ai suoi funerali, voi mi avete impedito di recitare le ultime preghiere!" 

Narra il maestro Giovanni Beleth che i re di Francia usano portare in battaglia il mantello di San Martino, Sessant'anni dopo la morte del Santo, il beato Perpetuo volle costruire una magnifica chiesa in onore di San Martino e trasportarvi il sacro corpo. Ma invano il clero e Perpetuo stesso rimasero per tre giorni in preghiera e in digiuno: in nessun modo la bara poteva essere rimossa. Quando già stavano per rinunciare all'impresa gli apparve un bellissimo vecchio e gli disse: «Cosa aspettate? Non vedete che il beato Martino è pronto ad aiutarvi?" Infatti il Santo li aiutò con una mano e la bara fu sollevata con estrema facilità e deposta là dove ora è venerata. Questa traslazione avvenne nel mese di luglio. 

C'erano a quel tempo due amici di cui l'uno era cieco, l'altro paralitico. Il cieco portava il paralitico e il paralitico insegnava la via al cieco. In tal modo chiedevano l'elemosina e si procuravano abbondantemente il necessario per vivere. Essendo venuti a sapere che molti infermi avevano trovato la salute sulla tomba del beato Martino e che il corpo del santo era portato in processione nella chiesa nuova, cominciarono a temere che la processione passasse dinanzi alla casa in cui si trovavano e che il Santo li risanasse. Infatti non volevano riacquistare la salute per non perdere il guadagno delle elemosine. Per la qual cosa si nascosero in una strada per cui pensavano che la processione non dovesse passare. Ma ecco che mentre camminavano, si imbatterono nel corpo del Santo e subito si trovarono, contro la loro volontà, risanati; di che molto si rattristarono. Così il Signore a volte accorda i suoi benefici anche a chi non li desidera. Così scrive Ambrogio del beato Martino: "San Martino distrusse i templi dell'errore, inalzò i vessilli della pietà; resuscitò i morti; scacciò i demoni dai corpi degli ossessi; risanò molti infermi e tanto grande fu la sua perfezione da essere ritenuto degno di vestire Cristo nella persona di un povero...". (* Dalla Leggenda Aurea). 

fonte:Le Grandi Religioni 

L'estate di San Martino

L'estate di San Martino è un periodo dove venivano rinnovati i contratti agricoli, tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo abbinato alle prime castagne. Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci, San Martino:


La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.


L'Estate di San Martino è legata alla leggenda del Santo, che divise in due un mantello per coprire un povero mendicante nudo e freddoloso. Il Signore "ricompensò" il Santo inviando un clima mite e temperato quando oramai esso volgeva al freddo dell'Inverno incipiente.


Oggi è l'11 novembre 2022. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

- Scalo Pertuso, il porto più piccolo del mondo (Ginostra) -


Vulcano, una soluzione per riprendere le scalate. Ieri sopralluogo

Un tracciato sicuro che consenta di riprendere in sicurezza le escursioni sul cratere di Vulcano, bypassando la zona dove l’emissione di gas è al di sopra della norma e costituisce pericolo per la pubblica incolumità.
In quest'ottica ieri è stato effettuato un sopralluogo tecnico sul vulcano al quale hanno preso parte il dirigente della Protezione civile comunale, Domenico Russo, il delegato municipale dell’isola, Gilberto Iacono, le guide ambientali ed escursionistiche e componenti l'associazione La Fucina di Efesto. 
Sono state verificate le condizioni attraverso le quali si potrebbe consentire il ritorno alle escursioni ed eventuali, con eventuali minimi interventi per bypassare la zona dove insistono le emissioni gassose che hanno portato al divieto di scalata. 
Quanto emerso dal sopralluogo sarà sottoposto alla valutazione del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo e, se verrà riscontrata la fattibilità, in tutta sicurezza, al presidente della Regione, commissario per l'emergenza Vulcano.

giovedì 10 novembre 2022

Ginostra, le precisazioni della Protezione civile. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 novembre 2022

Regione, Schifani fissa i tempi per la nuova giunta: «Alla Salute una manager competente»

«Era un appuntamento importante quello di oggi, alla luce delle varie tensioni che venivano descritte, che mi pare invece non ci siano state. Ho sempre detto che il mio sarà un governo aperto al confronto con le opposizioni e da parte mia non ci saranno mai pregiudiziali. La giunta sarà presentata tra fine settimana e lunedì prossimo, mentre mercoledì ci sarà il giuramento degli assessori all'Ars. I tempi sono scanditi, sono perentori. Occorreva partire e siamo partiti». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine della prima seduta della nuova Assemblea regionale siciliana, che ha eletto presidente Gaetano Galvagno.

Il governatore è intervenuto anche su alcuni aspetti della composizione della futura giunta di governo, in particolare sull'identikit di chi potrebbe ricoprire l'incarico di assessore alla Salute. «Allo stato attuale – ha detto - sono fortemente concentrato su una figura che credo abbia le caratteristiche per potere rivestire questo ruolo, la dottoressa Giovanna Volo, che è stata manager della sanità, competente, apprezzata da tutto il mondo della sanità pubblica e non ha mai fatto politica. Ritengo possa dare il proprio contributo al nostro governo e una forte spinta ai temi delicati della sanità pubblica, dalle liste d'attesa alle aree d'emergenza. Occorre dare attenzione a quegli aspetti privati della diagnostica strumentale che potrebbero, se finanziati, ridurre le liste d'attesa degli ospedali. Ci siamo già confrontati e devo dire che ho trovato in lei grande competenza ma anche grande disponibilità a rivedere alcuni temi. Non voglio che nella sanità ci siano scontri tra pubblico e privato, che devono integrarsi tra di loro. Non ci devono mai essere steccati quando si parla della salute dei cittadini».

"Isolani si, isolati no, Chiusi per lutto". La serrata dei commercianti di Salina. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud deel 10 novembre 2022


Alicudi. Ultimati lavori all'approdo aliscafi

Sono stati completati ad Alicudi i lavori di manutenzione straordinaria, finanziati dalla Regione, che prevedevano la realizzazione di bitte di ormeggio e di respingenti per l’attracco degli aliscafi.

Area sosta diversamente abili a Pianoconte. Cristina Dante "Nel nostro piccolo abbiamo fatto un piccolissimo passo"

Sergio Mattarella in un discorso ha detto:
"Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità, inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica,sociale ed economica".

Ecco, oggi nel nostro piccolo, abbiamo fatto un piccolissimo passo…

Per questo desidero ringraziare:
Antonino Ziino
Christian Ziino
Dario Orto e tutti coloro che si sono adoperati per la fattibilità dell’operazione.

Consigliere Comunale, Cristina Dante


Stromboli, curare le "ferite" costerà venti milioni di euro. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud di oggi

Galvagno è il nuovo presidente dell'ARS. Schifani: «Lavoreremo insieme nell'esclusivo interesse di Sicilia e siciliani»

(Ansa) E’ Gaetano Galvagno, deputato di Fratelli d’Italia, 37 anni, il nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana. La sua elezione è appena avvenuta a Sala d’Ercole, dove l’aula si è riunita per la prima volta dopo le elezioni del 25 settembre .

Galvagno è stato eletto alla seconda chiama. “Grazie a voi l’Ars ha eletto il presidente più giovane della storia, un primato che è motivo di grande emozione e responsabilità. Un grande onore a cui mi auguro di essere degno”, così il neo presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, parlando al Parlamento siciliano subito dopo essere stato eletto. (Ansa)

«Al nuovo presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, vanno le mie congratulazioni e felicitazioni nella convinzione che saprà gestire i lavori d'aula con equilibrio e imparzialità. Sono certo che lavoreremo insieme nell'esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Isole minori di Sicilia protagoniste al WTM di Londra

Anche quest’anno Islands of Sicily ha partecipato al World Travel Market di Londra, grazie allo spazio messo a disposizione dalla Regione Siciliana nell’ambito dello stand dell’ENIT, premiato dalla manifestazione fieristica per essere risultato il migliore in ottica di business, aggiudicandosi il Best Stand Award 2022 nella categoria “Doing Business”.

Il WTM 2022 si è contraddistinto per una buona partecipazione di operatori turistici siciliani e una netta ripresa rispetto alla manifestazione fieristica dell’anno scorso, contrassegnata ancora dagli effetti del covid. Le piccole isole siciliane sono state rappresentate dalla Destination Marketing Oragnisation delle isole minori della Sicilia, Islands of Sicily, organismo di riferimento per la promozione del territorio e il matching tra domanda e offerta turistica.

Un WTM ricco di occasioni di incontro e di seminari che hanno evidenziato le grandi opportunità ma anche le contraddizioni di un’industria turistica chiamata ad investire e ad innovare ma che deve confrontarsi con gli effetti del post covid, quelli della guerra in Ucraina e le minacce di recessione; con i prezzi dell’energia e il costo della vita divenuti in molti casi insostenibili, l’inflazione galoppante e la difficoltà di trovare risorse umane qualificate. Grande spazio anche ai temi della sostenibilità e ai cambiamenti climatici che porrebbero le nostre isole in una posizione di naturale vantaggio, laddove però si riescano a sfruttare al meglio e a mettere a sistema gli interventi da realizzare attraverso i fondi del PNRR.

Anche le piccole isole siciliane – con flussi turistici nel 2022 in ripresa e tutto sommato in linea con i periodi pre-covid – nella loro programmazione risentono in modo particolare delle incertezze e dei maggiori costi a carico dei visitatori e delle imprese turistiche. Questi rappresentano una minaccia agli sforzi per destagionalizzare i flussi messi in campo dagli operatori del settore. A questi si aggiungono le notevoli e anacronistiche assenze di certezza sui collegamenti aerei per le isole di Pantelleria e Lampedusa e un pericoloso e inaccettabile deterioramento di quelli marittimi (per le Eolie, le Egadi e Ustica), almeno per quel che concerne il periodo invernale.

Parlamento regionale, il governatore Schifani alla seduta d'insediamento dell'Ars

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha partecipato stamane alla seduta d'insediamento della XVIII legislatura dell'Assemblea regionale siciliana. Ad accoglierlo a Palazzo dei Normanni il presidente dell'Assemblea uscente, Gianfranco Micciché. I due si sono soffermati qualche minuto a parlare in Sala Cinese

Basket Eolie, Under 17: I ragazzi di Megna subito "a canestro" nella prima giornata

Inizia nel migliore dei modi la stagione agonistica della Basket Eolie con la vittoria della formazione Maschile nella 1^ giornata del Campionato Under 17 Silver.

I ragazzi allenati da Coach Francesco Megna e accompagnati dal Presidente Ivan Ferlazzo, si sono imposti in trasferta a Messina sul campo della PCR Messinese, un risultato importante che da fiducia alla squadra, e frutto di una buona prestazione corale.
Prossimo appuntamento sempre in trasferta a Messina contro l'Amatori il 24 novembre.

(Annalisa Piazza) Responsabile Tecnico Asd Basket Eolie

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Le Eolie nelle stampe d'epoca (129° puntata) : U vadduni o cuccu (Lipari)

Navi ed aliscafi (29° puntata 3 foto: Il Pola, il Pisanello e la Lippi)

Nelle foto di oggi: 1) Il Pola; 2) Il Pisanello (Fotografia che verrà utilizzata sull'itinerario orari della società); 3) La Filippo Lippi

Auguri di...

Buon Compleanno a Sonia Benenati, Roberto Fichera, Maria M. Favorito, Bernadetta D'Ambra, Angelina D'Ambra, Paola Bruno, Maria Gullo Di Giovanni, Davide Favaloro, Davide Cincotta


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Non si può cambiare l'inizio

Dieci novembre 2018: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

Santo del giorno: San Leone Magno

San Leone Magno


S. Leone visse nella prima metà del fortunoso secolo v, che vide il dissolvimento e lo sfacelo finale dell'impero dei Cesari, e gli effetti meravigliosi del Pontificato cattolico, che trasformò ed avviò l'Europa in quei secoli di ferro alla civiltà cristiana.

Nato in Toscana, ma educato nella città eterna, rivelò fin da principio un ingegno non comune, ingegno che applicava con tutto il vigore della sua verginale giovinezza alla scienza sacra.

Per l'alta dottrina che ben presto raggiunse e per il suo zelo, fu caro al Papa S. Celestino I, che lo creò arcidiacono: fu stimato dal popolo e dai dotti, tanto che il celebre Cassiano gli dedicò i suoi libri sull'incarnazione, chiamandolo « decoro e splendore della Chiesa Romana e del sacro ministero ».

Ma Iddio lo riserbava a cose più grandi. Nell'anno 440, trovandosi Leone in Francia, ove s'era recato per dirimere una enntesa mori S. Sisto III. ed il clero concorde lo elesse Papa. Reduce dalle Gallie, umile e fidente in Dio, abbracciò la sublime e ardua missione, che esercitò in modo sì mirabile da meritarsi il titolo di « Grande ».

Esplicò la sua attività in tutti i campi dello zelo: attese instancabilmente all'istruzione del popolo e alla santificazione del clero che formarono le sue maggiori preoccupazioni. Nel frattempo, col concorso di ricche e pie persone costruì molte chiese.

Fu il martello degli eretici : combattè i Manichei, ma soprattutto smascherò l'eresia di Eutiche, il quale, adulterando il mistero adorabile dell'Incarnazione del Verbo, scuoteva i fondamenti della religione cristiana. E nel Concilio di Calcedonia, dove per ordine suo si erano radunati ben 630 Vescovi, l'eresia di Eutiche e nuovamente quella di Nestorio furono confutate e condannate, principalmente coll'esposizione della lettera che egli aveva inviato a S. Flaviano, capolavoro e monumento dell'antichità cristiana sul dogma dell'Incarnazione.

Leone si prese pure la cura materiale dell'Italia e di Roma, e quando l'imperatore e l'esercito, impotenti a frenare le orde sitibonde del Flagello di Dio, Attila, fuggivano impauriti, il santo Pontefice, fidente nell'aiuto di Dio, si recò sulle rive del Mincio e fece retrocedere il fiero conquistatore. Poco dopo risparmiò pure Roma dalla totale distruzione minacciata dal vandalo Generico.

Questa forza morale per cui Leone s'imponeva perfino agli imperatori più crudeli, era l'effetto della sua umiltà, della sua carità e della sua dolcezza, che lo facevano amare e rispettare non solo dal popolo, ma dai principi e dagli imperatori, dai barbari e persino dagli stessi eretici.

Dopo un pontificato glorioso di ben 21 anni, nel 461 andava a ricevere il premio da quel Dio che aveva tanto amato e glorificato. Fu scrittore profondo tanto che la Chiesa lo dichiarò Dottore. Anzi san Leone è debitore d'una gran parte della gloria che sempre godè nella Chiesa alle sue 69 omelie e 173 lettere, monumenti autentici della sua pietà e del suo ingegno.

PRATICA. — Cerchiamo, nella nostra vita quotidiana, di imitare l'amabilità di questo Santo. 

PREGHIERA. — Deh! Signore esaudisci le nostre preghiere che t'indirizziamo nella solennità del tuo beato confessore e Pontefice Leone e per intercessione dei meriti di lui, che tí servì sì degnamente, assolvici da tutti i peccati.

Oggi è il 10 novembre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

mercoledì 9 novembre 2022

Stromboli, il Coc chiude dopo l'allerta "gialla". L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud

I ringraziamenti delle famiglie Sana e Busetta

Stelle Michelin, Vulcano: Il record del Therasia

Il Therasia Resort  di Vulcano conquista la Stella Michelin con il ristorante "I Tenerumi" affidato allo chef Davide Guidara. E sarebbe niente se il resort cinque stelle lusso della famiglia ischitana Imperatore affidata ai bravi manager Pierpaolo Tiretti e Umberto Trani, non avesse già al suo interno un altro ristorante stellato, "Il Cappero" e il suo talentuoso chef Giuseppe Biuso. Insomma, adesso due Stelle in due ristoranti, l’uno dall’altro distante qualche decina di metri, in unica struttura alberghiera. Un record in Italia che vanta qualche eguale solo in qualche hotel nel resto d’Europa. Bravo il management del Therasia a credere in Biuso già da qualche anno e avere scommesso anche su Guidara con una proposta gourmet quest’ultima tutta vegetariana, innovativa, spiazzante e avvolgente. I due ristoranti stellati e la bellezza del posto meritano un viaggio. Altro che una semplice deviazione.

Istituto Conti Vainicher, tre giornate per la legalità

Stromboli: alluvione; sindaco presenta nuovo piano interventi. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi


"Necessario per superare l'emergenza in corso"


LIPARI, 09 NOV - Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo, commissario delegato per l'emergenza Stromboli, conseguente all'alluvione del 12 agosto scorso, ha inviato, oggi, alla Protezione Civile Nazionale il secondo piano degli interventi necessari per il superamento dell'emergenza.

Un passaggio decisivo, fondamentale per far fronte alla difficile situazione nella quale si trova l'isola, continuamente esposta al rischio idrogeologico tutte le volte che si verificano precipitazioni atmosferiche anche di lieve entità.

Dopo lo stanziamento di 1 milione di euro, impiegato per finanziare le prime misure urgenti già realizzate, il sindaco ha predisposto un secondo programma delle opere da realizzare tempestivamente, per un importo complessivo di 20.741.460 euro.

Il piano prevede interventi di ripristino della viabilità danneggiata dall'alluvione, dei sottoservizi e di mitigazione degli effetti alluvionali; interventi di potenziamento, ampliamento, adeguamento e rifunzionalizzazione delle strutture strategiche per finalità di Protezione civile; interventi di mitigazione del rischio idraulico; misure di immediato sostegno al tessuto economico sociale. La cifra più consistente riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico per i quali è prevista una spesa di 12.620.000 euro. 
"Questo piano d'intervento - ha detto Gullo all'ANSA - è necessario per superare l'emergenza in corso ed è stato scritto con l'intenzione di mettere l'isola nella condizione di affrontare qualunque emergenza possa presentarsi". La realizzazione del piano è subordinata all'approvazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (ANSA).

Emergenza alluvione a Stromboli: Gullo presenta 2° piano d'interventi. Opere per oltre 20 milioni di euro

(di Carolina Barnao, delegata municipale)Il Sindaco Riccardo Gullo, Commissario delegato per l’emergenza Stromboli conseguente all’alluvione del 12 agosto scorso, ha inviato oggi alla Protezione Civile Nazionale il secondo Piano degli interventi necessari per il superamento dell’emergenza.

Un passaggio decisivo, fondamentale per far fronte alla difficile situazione nella quale si trova l’isola, continuamente esposta al rischio idrogeologico tutte le volte che si verificano precipitazioni atmosferiche anche di lieve entità.
Dopo lo stanziamento di 1 milione di euro, impiegato per finanziare le prime misure urgenti già realizzate, il sindaco ha predisposto un secondo programma dettagliato delle opere da realizzare tempestivamente, per un importo complessivo di € 20.741.460 così suddivisi:
A) Interventi di ripristino della viabilità danneggiata dall’alluvione, dei sottoservizi e di mitigazione degli effetti alluvionali: € 1.640.000
B) Interventi di potenziamento, ampliamento, adeguamento e rifunzionalizzazione delle Strutture Strategiche per finalità di protezione civile: € 5.900.000
C) Interventi di mitigazione del Rischio Idraulico (proposta presentata dall’Autorità di Bacino Idrografico della Sicilia): € 12.620.000
D) Misure di immediato sostegno al tessuto economico sociale: € 580.000.
Di questo punto fanno parte tutte le istanze presentate dai cittadini che hanno subito danni e l’importo si riferisce alla cifra indicata nell’Ordinanza di Curcio come contributo ai privati (€ 5.000) e alle attività commerciali (€ 20.000). Nel piano, però, è stato riportato anche l’importo effettivo dei danni autocertificati nei modelli B1 e C1, perché possa essere oggetto di successive coperture finanziarie.
Nello stesso Piano, inoltre, il sindaco ha evidenziato il grave danno economico subito da alcune attività produttive che, a causa dell’alluvione, hanno dovuto chiudere temporaneamente nel periodo di alta stagione turistica. Per tali attività, è stato richiesto il riconoscimento del lucro cessante.
“Questo Piano d’intervento è necessario per superare l’emergenza in corso” - ha detto Gullo - “ed è stato scritto con l’intenzione di mettere l’isola nella condizione di affrontare qualunque emergenza possa presentarsi. Non dimentichiamo che Stromboli è un vulcano attivo; queste opere sono fondamentali per garantire la presenza sul posto di tutte le autorità competenti, rendere immediatamente operative tutte le strutture di protezione civile e affrontare così qualsiasi livello di allerta in maniera organica, tempestiva, puntuale ed efficiente.”
La realizzazione del Piano, ovviamente, è subordinata all’approvazione del Dipartimento della Protezione Civile e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

E' deceduta Amelia La Greca in Ziino. Domenica messa di suffragio a Canneto


 

Presentato ieri il libro "La nostra Vita - Racconti dei Nonni" di Federico Lo Schiavo

Calcio, Lipari IC: I ringraziamenti dopo la gara di domenica


 

Trasporti marittimi: La protesta di Salina e le dichiarazioni del sindaco di Lipari. Le due Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi

 

Trasporti: a Salina commercianti protestano per collegamenti


Le attività commerciali e di vicinato hanno attuato la protesta "in segno di lutto", così come si legge nelle motivazioni riportate nei diversi manifesti appesi alle porte di questi esercizi.  

“Questa è solo una prima protesta spontanea - viene scritto in un documento - che nasce da noi imprenditori, contro i tagli nei collegamenti marittimi, che i nostri territori hanno subìto dal mese di Ottobre e  che sta comportando enormi limitazioni della mobilità di noi isolani, creando problemi anche per l’approvvigionamento delle merci di ogni tipo, anche essenziali come i farmaci che non arrivano più, quotidianamente, come prima. Questi tagli ci portano indietro di 40 anni". 

Dall' 1 ottobre , come si ricorderà, è stata operata una riduzione dei collegamenti marittimi veloci di competenza statale, i cosiddetti collegamenti essenziali, a cui si aggiunge, dal primo novembre anche la riduzione dei collegamenti a mezzo nave, che già sta comportando problematiche in ordine ai rifornimenti di merci alle attività locali e di collegamento con la terraferma.

Con la riduzioni operate sui collegamenti essenziali, di competenza statale, di navi e aliscafi, infatti, Salina risulta essere molto penalizzata, nonostante sia la seconda isola delle Eolie per numero di abitanti e per la quale si registra un notevole traffico passeggeri e merci, anche in inverno.

“Una legittima protesta che nasce dai titolari delle attività commerciali che, in questo momento, stanno vivendo enormi disagi dovuti alle difficoltà negli approvvigionamenti - dice il sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia -  che si ripercuote, inevitabilmente, su tutta la popolazione isolana. Lo stravolgimento dei collegamenti marittimi, se non ripristinati nella loro integrità, alimenterà, soprattutto, il fenomeno dello spopolamento delle nostre isole.” (ANSA)


Trasporti: sindaco Lipari, tagli non andavano fatti


Le Eolie nelle stampe d'epoca (128° puntata): U scariu a Malfa

 

I ringraziamenti delle famiglie Errico e Butera

Navi ed aliscafi (28° puntata - 3 foto: Catamarano Aquarius, Platone, Laurana)

Nelle foto di oggi: 1) Il catamarano Aquarius; 2) Il Platone ; 3) La Laurana



A Santa Marina Salina e Lingua saracinesche abbassate per protesta contro i tagli nei trasporti marittimi



COMUNICATO STAMPA

Una singolare protesta contro la riduzione dei collegamenti marittimi essenziali è stata attuata oggi 09 novembre 2022 sull’isola di Salina. Le attività commerciali e di vicinato nel comune isolano di Santa Marina Salina e nella frazione di Lingua in segno di protesta per la riduzione dei collegamenti marittimi essenziali, hanno  abbassato le saracinesche dei propri negozi per un’ora, in segno di LUTTO, così come si legge nelle motivazioni scritte nei diversi manifesti appesi alle porte rimaste chiuse di dette attività.

“Questa è solo una prima protesta spontanea che nasce da noi imprenditori contro i tagli nei collegamenti marittimi, che i nostri territori hanno subìto dal mese di Ottobre che sta comportando enormi limitazioni della mobilità di noi isolani e sta creando  problemi anche in ordine all’approvvigionamento delle merci di ogni tipo anche essenziali come i farmaci che non arrivano più quotidianamente come prima!!” così dichiara il titolare di un negozio di generi alimentari. “ Questi tagli ci portano indietro di 40 anni e, a causa della mancanza di alcuni collegamenti, fondamentali,che solo lo  Stato ha il dovere  di garantire per assicurare la vivibilità sulle isole, non ricevo più le riviste quotidianamente. Meglio chiudere del tutto”..così dice il titolare dell’ edicola del comune di Santa Marina Salina.

Dal 1 ottobre infatti è stata operata una riduzione dei collegamenti marittimi veloci di competenza statale, i c.d. collegamenti essenziali, a cui si aggiunge dal 1 novembre anche la riduzione dei collegamenti a mezzo nave, che già sta comportando problematiche in ordine ai rifornimenti di merci alle attività locali e di collegamento con la terra ferma.

Con la riduzioni operate sui collegamenti essenziali di competenza statale di navi e aliscafi, infatti, Salina risulta essere molto penalizzata, nonostante sia la seconda isola delle Eolie per numero di abitanti e per la quale si  registra un notevole traffico passeggeri e merci anche in inverno.

“Una legittima protesta che nasce dai titolari delle attività commerciali che in questo momento stanno vivendo enormi disagi dovuti alle difficoltà negli approvvigionamenti” dichiara il Sindaco di Santa Marina Salina Domenico Arabia “e che si ripercuote inevitabilmente su tutta la popolazione isolana. Lo stravolgimento dei collegamenti marittimi, se non ripristinati nella loro integrità,  alimenterà, soprattutto, il fenomeno dello spopolamento delle nostre isole.”

I Sindaci delle isole siciliane hanno rappresentato al Ministero dei Trasporti e all’Assessorato Regionale l’assoluta necessità di ripristinare il precedente assetto nei vari settori, rimettendo in linea i mezzi mancanti, per garantire i servizi essenziali consolidati, frutto di tante lotte e rivendicazioni da parte di generazioni di isolani, ed attendono da diverse settimane una risposta in merito alla risoluzione della problematica, che  come richiesto dai primi cittadini non può che essere il ritorno ai precedenti assetti.

“Sono vicino agli imprenditori che  hanno deciso di chiudere le proprie attività per un’ora, così come sono cosciente dei disagi che tutti noi stiamo vivendo” conclude il Sindaco Arabia “ e sono certo che se non otterremo quanto richiesto, sarà solo la prima di ulteriori proteste che vedrà tutta la popolazione delle isole siciliane, battersi per il sacrosanto e fondamentale diritto alla mobilità”

ISOLANI SI, ISOLATI NO!!!

 

Auguri di...

Buon Compleanno a Gianfranco Guarino, Bartolo Belletti, Bartolo Bonfante, Eligio Perna, Ida Caruso, Santina Podetti, Franco Di Mattina, Andrea Grasso, Letizia Gallo, Martina Fichera, Sonia Parisi 


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