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giovedì 10 novembre 2022

Isole minori di Sicilia protagoniste al WTM di Londra

Anche quest’anno Islands of Sicily ha partecipato al World Travel Market di Londra, grazie allo spazio messo a disposizione dalla Regione Siciliana nell’ambito dello stand dell’ENIT, premiato dalla manifestazione fieristica per essere risultato il migliore in ottica di business, aggiudicandosi il Best Stand Award 2022 nella categoria “Doing Business”.

Il WTM 2022 si è contraddistinto per una buona partecipazione di operatori turistici siciliani e una netta ripresa rispetto alla manifestazione fieristica dell’anno scorso, contrassegnata ancora dagli effetti del covid. Le piccole isole siciliane sono state rappresentate dalla Destination Marketing Oragnisation delle isole minori della Sicilia, Islands of Sicily, organismo di riferimento per la promozione del territorio e il matching tra domanda e offerta turistica.

Un WTM ricco di occasioni di incontro e di seminari che hanno evidenziato le grandi opportunità ma anche le contraddizioni di un’industria turistica chiamata ad investire e ad innovare ma che deve confrontarsi con gli effetti del post covid, quelli della guerra in Ucraina e le minacce di recessione; con i prezzi dell’energia e il costo della vita divenuti in molti casi insostenibili, l’inflazione galoppante e la difficoltà di trovare risorse umane qualificate. Grande spazio anche ai temi della sostenibilità e ai cambiamenti climatici che porrebbero le nostre isole in una posizione di naturale vantaggio, laddove però si riescano a sfruttare al meglio e a mettere a sistema gli interventi da realizzare attraverso i fondi del PNRR.

Anche le piccole isole siciliane – con flussi turistici nel 2022 in ripresa e tutto sommato in linea con i periodi pre-covid – nella loro programmazione risentono in modo particolare delle incertezze e dei maggiori costi a carico dei visitatori e delle imprese turistiche. Questi rappresentano una minaccia agli sforzi per destagionalizzare i flussi messi in campo dagli operatori del settore. A questi si aggiungono le notevoli e anacronistiche assenze di certezza sui collegamenti aerei per le isole di Pantelleria e Lampedusa e un pericoloso e inaccettabile deterioramento di quelli marittimi (per le Eolie, le Egadi e Ustica), almeno per quel che concerne il periodo invernale.

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