Cerca nel blog

venerdì 26 gennaio 2024

Oggi, 26 gennaio: Santi Timoteo e Tito

Santi Timoteo e Tito

La memoria di due Vescovi delle primissime generazioni cristiane, ambedue convertiti da San Paolo e suoi collaboratori, è stata abbinata nel nuovo Calendario della Chiesa. Timoteo e Tito non erano israeliti, non appartenevano al Popolo eletto. Ambedue perciò impersonavano il primo grosso problema incontrato dalla Chiesa nascente. Il problema era questo: era lecito entrare nella Chiesa cristiana senza prima passare dalla Sinagoga ebraica? I pagani potevano essere battezzati direttamente, oppure il battesimo doveva essere riserbato soltanto ai circoncisi?

La questione venne affrontata dagli Apostoli, a Gerusalemme, verso l'anno 50, in quello che può esser definito il primo Concilio della Chiesa. La controversia fu vivace, ma San Paolo, per quanto israelita, sostenne le ragioni dei pagani convertiti, e in tal senso convinse anche gli altri Apostoli, e San Pietro, che dette autorità alle decisioni del concilio.

Timoteo era figlio di una donna israelita e di padre gentile, cioè pagano. Egli rappresentava in qualche modo un punto d'incontro e d'intesa tra le due tendenze. Per rispetto al padre, la madre non l'aveva fatto circoncidere. Quando San Paolo giunse in Asia Minore, a Listra, patria di Timoteo, convertì la madre e battezzò il giovane, promettente figlio.

Tito, a sua volta, era proprio uno di quei pagani della Siria che, convertito da San Paolo, era entrato a far parte della Chiesa di Antiochia. Quattordici anni dopo, Paolo lo portò con sé a Gerusalemme, proprio nel momento cruciale della controversia circa il battesimo dei Gentili. L'Apostolo si oppose risolutamente alla circoncisione del cristiano di Antiochia, e Tito divenne così il vivente simbolo del valore universale del Cristianesimo, senza distinzioni di nazionalità, di razza e di cultura.

Diverso fu invece il comportamento di San Paolo nei confronti di Timoteo. Incontrandolo dopo alcuni anni, gli consigliò la circoncisione. Ciò sembrava in contrasto con i principi paolini, ma evidentemente l'Apostolo delle Genti voleva fare di Timoteo un missionario presso gli Ebrei.

Timoteo divenne così uno dei migliori e più assidui collaboratori di Paolo, docile e affettuoso, riflessivo e fedele. E utilissimo collaboratore dell'Apostolo fu anche Tito, eloquente e ispirato, zelante e irreprensibile. Ambedue, Timoteo e Tito, furono latori delle lettere di San Paolo alle varie comunità cristiane. Due lettere dell'Apostolo, importantissime, furono indirizzate proprio a Timoteo; un'altra lettera, anche questa fondamentale, venne indirizzata a Tito, che era restato ad evangelizzare l'isola di Creta, dove divenne Vescovo di Gòrtina, morendovi vecchissimo, verso la fine del primo secolo cristiano.

Timoteo, invece, inviato da Paolo ad organizzare la Chiesa di Efeso, divenne il primo Vescovo, amato e venerato, di quella grande città orientale, dove morì verso l'anno 97. La tradizione lo disse Martire, ucciso a colpi di pietra dai pagani della città, adirati perché il Vescovo cristiano si sarebbe opposto ai Baccanali, durante una festa pagana. Ma nessun documento conferma quest'ultimo capitolo della vita del fedele «figlio spirituale» di Paolo.

Oggi è il 26 gennaio: Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

giovedì 25 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 25 gennaio 2024

Open Day il 30 gennaio al Conti: Giornata dell'orientamento in ingresso per i genitori


 

Scrivevamo così il 25 gennaio 2020 sulla Gazzetta del sud


 

Ospedale di Lipari: Attivato il "totem" per il pagamento ticket

La “gestazione” è stata alquanto lunga, se si considera che sono trascorsi ben dieci mesi da quando il commissario straordinario dell’Asp Messina Bernardo Alagna annunciò, attraverso la Gazzetta del sud, che il problema della chiusura dell’ufficio ticket all’ospedale di Lipari sarebbe stato risolto attraverso il posizionamento di un “totem” per i pagamenti, ma alla fine il macchinario è stato installato e, seppure in “rodaggio” è funzionante. 
I pagamenti potranno essere effettuati, comunque, solo con carta di credito o bancomat.

Pane Cunzato: Un viaggio sensoriale nelle Eolie a Londra (L'articolo su London One Radio)

Londra (redazione) – Pane Cunzato è un autentico angolo di Sicilia nel cuore di Londra, un ristorante che invita i suoi clienti a un viaggio sensoriale attraverso le meravigliose isole Eolie.

In un’atmosfera che riflette fedelmente l’essenza di queste affascinanti isole siciliane, i clienti potranno degustare i veri piatti tipici della Sicilia. Il piatto principale, e indiscusso protagonista, è il pane cunzato, una prelibatezza culinaria tipica siciliana.

Il pane cunzato offre una varietà di sfumature di ingredienti, colori e sapori che rispecchiano la diversità della cucina siciliana. Tuttavia oltre al celebre pane cunzato, il menu di Pane Cunzato offre una vasta selezione di autentiche pizze italiane, antipasti deliziosi e piatti di pasta con ingredienti freschi e di alta qualità, portando il sapore genuino della Sicilia direttamente al tavolo del cliente.

Pane Cunzato – Pizza and More è molto più di un ristorante italiano a Londra; è un viaggio culinario e sensoriale che porta gli ospiti direttamente nelle pittoresche isole Eolie. Con il suo focus sul pane cunzato e la ricca varietà di sapori autentici, questo locale si distingue come un’oasi di autenticità siciliana nel cuore di Londra.

Nota del direttore di Eolienews - Pane Cunzato - Pizza & More è un locale della famiglia dell'imprenditore liparese Fabrizio Famularo

Caronte&Tourist premia le eccellenze. A 21 neodiplomati del Caio Duilio assegnati borse di studio e imbarchi formativi.


Messina - 25/1/2024 - Sono 21 i neodiplomati dell’Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio premiati da Caronte & Tourist nel corso della cerimonia svoltasi stamane presso Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana di Messina.

Sono tutti “centisti”, cioè studentesse e studenti diplomatisi nell’anno scolastico 2022/2023 con iI massimo dei voti dopo un excursus scolastico particolarmente brillante.

Alla cerimonia di consegna erano presenti una piccola delegazione del Gruppo Caronte & Tourist guidata da Tiziano Minuti, Responsabile delle Risorse Umane e della Comunicazione nonché alcuni rappresentati del Caio Duilio con la dirigente scolastica, prof.ssa Daniela Pistorino.

 La formazione nautica messinese ha radici antiche e gloriose (il “Caio Duilio” è stato fondato con Regio Decreto del 30 ottobre 1862); ha plasmato generazioni di marittimi la cui professionalità è stata ed è il fiore all’occhiello delle marinerie al di là e al di qua dello Stretto ma non solo.

Da tredici anni, in perfetta sinergia con i dirigenti scolastici del Caio Duilio susseguitisi, Caronte & Tourist riconosce e premia le eccellenze, assegnando borse di studio e imbarchi formativi ai più bravi e brillanti tra i neodiplomati.

“Se è vero che lo shipping è attualmente scosso da processi di cambiamento epocali - ha ricordato Tiziano Minuti, HR Manager del Gruppo Caronte & Tourist - è pur vero che questo cambiamento deve camminare sulle gambe delle persone. Sulle gambe di questi ragazzi – per essere più precisi – che devono essere incoraggiati e sostenuti perché possano esprimere le loro potenzialità, possano donare il loro entusiasmo, possano sviluppare le loro idee e i loro progetti. Questi ragazzi rappresentano per le marinerie un vantaggio competitivo. C’è bisogno di professionisti del mare in grado di governare le nuove normative e le innovazioni tecnologiche, che siano attenti ai temi della tutela dell’ambiente e in particolare della risorsa mare. In questo scenario è chiaro che quello con gli istituti nautici è un rapporto destinato a crescere e a rafforzarsi, poiché non si potrà fare a meno di quella fucina di professionalità e di competenze che i nautici rappresentano e delle quali anche noi di Caronte & Tourist avremo sempre più bisogno per affrontare le sfide del futuro. È la tredicesima edizione e nel ringraziare la preside Pistorino per la preziosa partnership, non posso non ricordare l’apporto fondamentale di chi l’ha preceduta, le professoresse Giuseppina Costa e Maria Schirò”.

“Siamo molto orgogliosi - ha detto da parte sua Daniela Pistorino, dirigente scolastico del Caio Duilio - per le borse di studio che il gruppo C&T ha voluto conferire ai nostri ragazzi. Quest'appuntamento, divenuto ormai una splendida tradizione, darà la possibilità ai nostri giovani neodiplomati, forti di un percorso formativo di eccellenza, di affacciarsi sul mondo del lavoro. Il rapporto scuola-impresa - ha proseguito la Pistorino - che si estrinseca concretamente nelle attività di PCTO (alternanza scuola-lavoro) ci permette di attuare una didattica integrata finalizzata a completare ed innalzare il livello formativo dei nostri diplomati. In giornate come queste raccogliamo con soddisfazione i frutti del nostro lavoro quotidiano, certificato dalla crescita esponenziale, anno dopo anno, dei nostri centisti. La nostra scuola ha raggiunto un livello di qualità certificato dal Ministero dell’istruzione e del merito che considera il Caio Duilio uno dei Nautici più importanti di Italia”.

I riconoscimenti, in tutto 21, sono stati assegnati agli studenti degli indirizzi CMN ‐Conduzione del Mezzo Navale, CAIM/CAIE Conduzione di Apparati ed Impianti Marittimi/Elettrici, Logistica e Costruzione del mezzo Navale.

Più in particolare, sono stati premiati con borsa di studio e un imbarco di due mesi su una unità della flotta sociale di C&T gli 11 giovani neodiplomati con lode (sei Capitani, tre Macchinisti e due provenienti dal corso Logistica) il cui curriculum è stato positivamente valutato dalla Commissione appositamente insediata (Maria Rita Bertè, Simone Gatto, Andreea Ghiurutan, Andrea Pitale, Arsenio Vavassori, Simone Bonanno,  Luca Mulfari, Valentina Salma, Pietro Fugazzotto, Luigi Mercado, Matteo Barrace) 

Altri 10 giovani diplomati nelle specializzazioni CMN, CAIM/CAIE, Logistica e Costruttori, saranno invece ospitati da Caronte & Tourist sulle proprie navi per un imbarco formativo anche in questo caso della durata di due mesi (Serafino Buscieti, Grazia Mazzù, Nazzareno Salemme, Simona Tavilla, Roberto Donato, Mariano Boemi, Gabriele Marra, Lilla Schifilliti, Rosario Ciccolo, Alessia Venuti).

Tribunale di Lipari: Convocato il consiglio comunale. Autoconvocazione richiesta dalla minoranza

Auguri di...

 Buon Compleanno a Alessandro Merlino, Giorgio Canni strà, Niccolò Lauricella Cincotta, Filippo Virgona, Tindaro Villani, Antonino Reitano, Maria Catena Marchetta, Cheyenne Santoro, Carolina Russo 


Ricordando... Vincenzo Basile, maestro scalpellino eoliano


Riparte la rubrica "Ricordando" dove sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.

La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.

Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Il vero errore

Oggi: Conversione di San Paolo Apostolo


Uno dei più gloriosi trionfi della grazia divina é senza dubbio la conversione di S. Paolo, che la Chiesa celebra oggi con festa particolare.
S. Paolo era ebreo della tribù di Beniamino. Fu circonciso l'ottavo giorno dopo la nascita, e fu chiamato Saulo. Apparteneva, come il padre, alla setta dei farisei: setta la più rigorosa, ma nello stesso tempo la più recalcitrante alla grazia di Dio.
I suoi genitori lo mandarono per tempo a Gerusalemme, alla scuola di Gamaliele, celebre dottore in legge. Sotto questa sapiente guida. Saulo si abituò alla più esatta osservanza della legge mosaica. Questo zelo fu quello appunto che fece di Saulo il persecutore più terribile dei primi seguaci di Gesù.
Lo vediamo nella lapidazione di Stefano custodire le vesti dei lapidatori, non potendo far altro, non avendo l'età prescritta; egli stesso però lapidava nel suo cuore, non solo Stefano, ma tutti i Cristiani, avendo in mente una sola cosa: sradicare dalle fondamenta la
Chiesa di Cristo e propagare in tutto il mondo il Giudaismo.
Con questo zelo quindi non vi è niente da stupire se fu uno dei più fieri, anzi il più terribile ministro della persecuzione che infierì contro i Cristiani di Gerusalemme e ben presto fece scomparire i Cristiani che colà si trovavano; ma non pago di ciò, chiese lettere autorizzative al Sommo Sacerdote, per poter fare strage dei Cristiani rifugiatisi in Damasco. Qui però il Signore l'attendeva: qui la grazia divina doveva mostrare la sua potenza.
Eccolo sulla via di Damasco, accompagnato da arcieri, spirante furore e vendetta. Ma d'improvviso, mentre galoppa, una luce fulgida lo accieca; una forza misteriosa lo sbalza da cavallo ed egli ode una voce dal cielo che gli grida: « Saulo, perchè mi perseguiti? ».
— Chi sei tu? — risponde Saulo, meravigliato e spaventato ad un tempo.
Ed il Signore a lui:
— Io sono quel Gesù che tu perseguiti.
— Che vuoi ch'io faccia, o Signore?
— chiede Saulo interamente mutato dalla grazia.
— Va' in Damasco
— gli risponde il Signore colà ti mostrerò la mia volontà.

Saulo si alza, ma essendo cieco, si fa condurre a Damasco, dove rimane tre giorni in rigoroso digiuno e in continua orazione. Al terzo giorno Anania, sacerdote della Chiesa Damascena, per rivelazione di Dio, si porta nel luogo dove si trova Saulo, lo battezza e gli ridona la vista. Da quel momento Paolo è mutato da feroce lupo in docile agnello : la grazia di Dio opera in lui per formare il vaso di elezione, l'Apostolo delle genti.
Paolo, docile ai voleri di Dio, tanto crebbe nell'amore di Gesù, che arrivò a dire: « Chi mi separerà dalla carità del mio Gesù? forse la persecuzione? la fame? i sacrifici o la morte? Ah, no, né la vita, né la morte, né il presente, né il futuro saranno capaci di separarmi da quel Gesù per cui vivo, per cui lavoro e col quale sono crocifisso. Egli sarà la mia corona perché non sono io che vivo ma è Gesù che vive in me ».

Oggi è il 25 gennaio: Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

mercoledì 24 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 24 gennaio 2018



 

Il cordoglio del dottor Biviano per la dipartita della signora Maria Grazia Mollica in Crosca

Incredulo per la terribile notizia, esprimo sentimenti di profondo cordoglio per la dipartita della signora Maria Grazia Mollica, moglie del dott. Crosca a cui voglio rivolgere il mio più grande abbraccio.
Giacomo Biviano

Marina Corta: Al via opera di rimozione dei sistemi d'ormeggio illegali

Ha preso il via nello specchio acqueo antistante la piazza di Marina Corta a Lipari la rimozione dai fondali dei diversi sistemi di ormeggio, posti sotto sequestro preventivo, nello scorso mese di novembre, dall’Ufficio Circondariale marittimo di Lipari, a seguito di una articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal procuratore capo Giuseppe Verzera. Questi sistemi di ormeggio, per i quali è iniziata l’opera di rimozione dei fondali, sotto la supervisione dei militari dell’Ufficio marittimo liparese, sono risultati essere privi di concessione demaniale marittima o di qualsiasi provvedimento autorizzativo temporaneo. Le operazioni, nelle quali sono impegnati anche dei sub, proseguiranno nei prossimi giorni.
 Il provvedimento di sequestro preventivo, nel mese di novembre, era stato emesso e notificato a carico di nove persone, legali rappresenti di altrettante società, che operano nel settore nautico. 
Contestualmente, agli stessi soggetti, venne notificata una “Informazione di Garanzia e sul Diritto alla Difesa”

Oggi: San Francesco di Sales





Francesco nacque l'anno 1567 nel castello di Sales, diocesi di Ginevra, da Francesco, conte di Sales, e da Francesca di Sionas.
Fin dai primi anni mostrò spiccata inclinazione al bene, e una grande docilità.
Fece i suoi primi studi ad Annecy, e di qui fu mandato a Parigi. Qui studiò retorica, filosofia e teologia presso i PP. Gesuiti. La sua vita era ritirata : frequentava la chiesa e i Sacramenti: fin d'allora fece il voto di castità.
Compiuti gli studi a Parigi, fu dal padre mandato a Padova per addottorarsi in legge. Quivi Francesco fu esposto a grandi pericoli, cui scampò felicemente con la sua forte volontà e l'aiuto di Dio in cui sempre confidava.
Il padre di Francesco aveva pensato di fare del suo figlio uno dei più stimati gentiluomini della società e gli aveva già ottenuto un posto distinto nel senato di Chambery, mentre gli andava preparando un ricco partito. Francesco invece era chiamato a ben altro, e svelò ogni cosa al suo precettore, incaricandolo di farne consapevole il padre. Molti furono gli ostacoli che i genitori gli opposero, ma vedendolo fermo nel suo proposito acconsentirono alla volontà di Dio.
Fatto Sacerdote, il Vescovo di Ginevra lo delegò a combattere l'eresia di Calvino, che infestava tutto il Chiablese. Il nostro Santo ebbe da faticare e soffrire molto per quegli eretici, e corse pericolo più volte di essere assassinato, ma la sua grande dolcezza, unita ad uno zelo instancabile e ad una pietà esemplare, vinse i più ostinati calvinisti tanto da convertirne, dicono, 72 mila. Morto il vescovo di Ginevra Mons. Granier, Francesco fu eletto a succedergli.
Nel 1610 fondò l'ordine delle Suore della Visitazione, coadiuvato dalla S. Madre di Chantal. Quando sentì di non aver più le forze d'un tempo e che la sua salute deperiva, chiese un aiuto per il governo della diocesi. Nonostante fosse ammalato, salì per l'ultima volta il pulpito di Lione nella vigilia del S. Natale 1622, ma il giorno dopo dovette mettersi a letto, con segni manifesti di apoplessia progressiva. Chiese subito gli ultimi Sacramenti, indi con fervore serafico ripetè alcuni passi della S. Scrittura, finchè il male gli tolse la parola e la vita, la sera del 28 dicembre. Non contava ancora 56 anni d'età, 20 dei quali passati nell'episcopato.
Egli è celebre per la sua incomparabile dolcezza, e per i libri che scrisse, ripieni di unzione divina.

E' deceduta Elena Scoglio ved. Lazzaro

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Auguri di...

 Buon Compleanno a Monica Puleo, Giuseppe Castrogiovanni, Nora Pellegrino, Rosaria Grasso, Caterina D'Ambra, Fabio Cafarella, Mustapha Mouslim, Maria Manfrè, Stefania Monroe, Domenico Giuffrè, Maria Mandarano, Jessica Cipicchia

Ricordando... Valentino Amato


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.

La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: La custodia

Oggi è il 24 gennaio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

martedì 23 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 23 gennaio 2024


 

Scrivevamo così il 26 gennaio 2018 sulla Gazzetta del sud


 

La Rai non trasmetterà la fiction con Ambra Angiolini sul cui set divampò l'incendio a Stromboli

(da today.it) La fiction "Protezione civile", con Ambra Angiolini protagonista, non andrà in onda sulla Rai. Almeno fin quando l'indagine giudiziaria non accerterà i responsabili per il devastante incendio che nella notte tra il 25 e il 26 maggio del 2022 flagellò l'isola, mandando in un fumo decine di ettari di macchia mediterranea. Le fiamme propagarono proprio dal set della fiction. Pochi mesi dopo, ad agosto, l'inevitabile alluvione. L'isola ne uscì in ginocchio: 70 milioni di danni che nessuno ha mai ripagato, nessun colpevole, nessun responsabile.

Lo stop temporaneo è arrivata dopo le pressioni degli abitanti di Stromboli e della senatrice messinese Dafne Musolino, di Italia viva, che hanno portato la Rai a non mandare in onda la fiction. "In commissione di vigilanza - ha detto Dafne Musolino - ho chiesto all'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, alcuni chiarimenti sulla posizione dell’azienda. E il dottor Sergio ha detto che Protezione civile non andrà in onda. Almeno fino a quando l’indagine giudiziaria non accerterà i responsabili dell’incendio", riporta La Repubblica. Poi c'è anche la protesta della Pro Loco Amo Stromboli, che si rifiuta di vedere in televisione una fiction con le immagini di un incendio che poi si è verificato realmente. I cittadini dell'isola aspettano ancora i risarcimenti per gli ingenti danni causati.

E' deceduta Maria Grazia Mollica in Crosca

E' deceduta la signora Maria Grazia Mollica, moglie del dottor Sergio Crosca, direttore sanitario dell’ospedale di Lipari.

Al dottor Crosca e ai familiari tutti le condoglianze di Eolienews

Auguri di...

 Buon Compleanno a Carmen Giunta, Bartolo Mondello, Annamaria Quadara, Grazia Manzoli, Maria Francesca Saltalamacchia, Monica Hanimann Iacono



Ricordando... Agatino Ferrara


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.

La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Preparazione per fare verità di noi

Oggi: Sposalizio di Maria e Giuseppe

Si festeggia il 23 gennaio la celebrazione liturgica del matrimonio tra Maria e Giuseppe, coloro che hanno accolto e cresciuto il figlio di Dio sulla Terra, secondo le Sacre Scritture.


A parlare maggiormente della figura di Giuseppe, altrimenti alquanto marginale nei Vangeli, seppur importante, è l'evangelista Matteo.

Egli scrive: « Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto ». I due secondo l'uso di quei tempi sono fidanzati sì, ma è come fossero già sposati.

Maria, appena 15enne, è stata scelta da Dio stesso per mettere al mondo suo figlio incarnato Gesù. E deve accoglierlo da vergine assieme al vergine sposo Giuseppe. Come detto a quei tempi il fidanzamento valeva già come matrimonio, con gli stessi diritti e doveri ma non la convivenza. Un anno dopo, proprio come avvenne a Maria e Giuseppe, la sposa poteva essere introdotta nella casa del marito per dare inizio ad una nuova famiglia.

Durante la festa di fidanzamento il promesso sposo mette al dito dell'amata un anello, e da tradizione occorre aspettare un anno affinché lui possa finire di pagare il suo dono, e lei possa preparare il corredo.

Quando la Vergine, piena di paura, gli confida di essere incinta del Figlio di Dio, Giuseppe non ha dubbi, conosce bene questa anima pia, ma non sa come comportarsi. Se dovesse ripudiarla in pubblico, come era suo diritto, le avrebbe rovinato la vita. Così pensa di divorziare in segreto per permetterle di assolvere il suo compito. Ma ecco che Matteo racconta: « Mentre Giuseppe stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore, e gli disse: 'Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un Figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati' ».

Un matrimonio quindi benedetto dal Signore, tra due Santi che hanno deciso di votare la loro vita alla castità. Un matrimonio che serve a Maria per non essere considerata adultera e lapidata, e per poterle consentire di vivere tranquilla con qualcuno che condivide il suo pensiero e il suo desiderio di purezza.

Secondo la veggente e mistica Beata Anna Caterina Emmerich Giuseppe sin da piccolo è credente e aspetta la venuta del Messia, a 12 anni inizia a frequentare una bottega che lo farà diventare falegname, e a 30 anni va a vivere da solo. Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo che gli intimò di recarsi presso il Tempio dove avrebbe trovato la sua futura sposa. La Madonna all'epoca ha appena 14 anni e vuole consacrare la sua vita a Dio, ma la mamma vuole che trovi marito. Anche la giovane chiede aiuto in preghiera e le viene consigliato di accettare.

Così sull'altare vengono posti i ramoscelli dei pretendenti, ma solo quello di Giuseppe fiorisce: è lui il prescelto! E assieme, casti e puri, acconsentono alla venuta del Figlio di Dio permettendo la nostra salvezza

Oggi è il 23 gennaio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

lunedì 22 gennaio 2024

Monsignor Accolla in visita alla sede di Caronte&Tourist "Una realtà imprenditoriale in cui si respira aria di famiglia"


 

Autorizzato al "Conti" il percorso quadriennale per l'indirizzo Professionale Alberghiero.


 

Ricordando... Ada Finocchiaro in Cappadona


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

I ringraziamenti della famiglia Favaloro

Scrivevamo così il 22 gennaio 2014 su Eolienews


 

Auguri di...

Buon Compleanno a Nicolò D'Arrigo, Manuel Lazzaro, Tommaso Lo Schiavo, Nicolò Eugenio Mascara, Maria Rosaria Cafiero, Miriam Natoli, Ida Saltalamacchia, Mirko Cincotta, Bartolina Cincotta, Mariano Branca, Mihaela Sirop, Valè Ruscio, Cetty Moreno 

Ricordando... Valentino Trovato


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.

La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Progredire con il cambiamento

Oggi: San Vincenzo di Saragozza

S. Vincenzo, illustre martire di Gesù. Cristo, nacque a Saragozza in Spagna. Sotto la disciplina di Valerio, vescovo di quella città, fu istruito nelle scienze e nella pietà. In breve fece tali progressi che meritò di essere consacrato diacono coll'incarico (nonostante fosse ancora assai giovane) di predicare la parola divina.

Incrudeliva allora la persecuzione contro i Cristiani, mossa dagli imperatori Diocleziano e Massimiano nell'anno 303. Tra i persecutori si distinse Daciano, governatore della Spagna, il quale ordinò che tutti i Cristiani fossero arrestati e rinchiusi in orride prigioni.

Fra questi furono arrestati Vincenzo ed il vescovo Valerio. Tradotti davanti al giudice, Vincenzo, cui Valerio aveva ceduto la parola, disse: « Noi siamo cristiani, disposti a soffrire qualunque pena per il culto del vero Dio ».

Daciano si contentò di mandare Valerio in esilio, rivolgendo tutto il suo furore contro il giovane 'Vincenzo.

Prima di tutto fu condannato allo stiramento delle membra ed ai flagelli, il che gli venne fatto con tanto strazio che alla fine si videro scoperte le ossa. Il giudiet a tal vista si raddolcì un po'; ma vedendo che Vincenzc era desideroso di soffrire maggiormente, lo condannò al supplizio del fuoco, che è senza dubbio la più crudele di tutte le pene. Vincenzo, intrepido in mezzo a quei nuovi tormenti, novello S. Lorenzo, diceva ai carnefici: « Tagliate e mangiate, da questo lato sono già cotto » Il governatore, disperato di non poter vincere queste campione della fede, lo rimandò in carcere, con l'ordine di farlo distendere sopra appuntite schegge di vasi rotti e di mettergli i piedi tra i ceppi. Ma Iddio non abbandonò il suo servo: gli Angeli del cielo vennero z confortarlo e a cantare con lui le lodi al Signore.

Il carceriere ne fu profondamente colpito e si convertì, ricevendo poco dopo il santo Battesimo.

La notizia di questa conversione ferì il cuore di Daciano, che pianse di rabbia. Ciononostante, il Santo in quiete, e permise ai fedeli di andarlo a visitare. Questi, piangendo, baciavano le cicatrici delle sut piaghe e raccoglievano il suo sangue con pannolini che poi ritenevano come preziose reliquie.

In seguito il Santo fu messo sopra di un morbide letto di piume, ma tosto morì.

Daciano ordinò che il suo cadavere fosse gettato in un campo, come cibo alle bestie; ma Iddio mandò un corvo a difenderlo dagli uccelli rapaci.

Daciano neppur a questo prodigio si arrese, ma fece gettare il cadavere in alto mare cucito in un sacco, attaccandolo ad una macina, affinché andasse a fondo.

Il santo corpo però, per virtù divina, galleggiò sopra le acque finché le onde lo sospinsero sul lido, dove i Cristiani lo raccolsero e lo riposero nel sepolcro, sopra del quale fu poi fabbricata una grande chiesa in suo onore.

PRATICA. Chi mi separerà dalla Carità di Cristo? La tribolazione... la fame... la persecuzione? Sono sicuro che né questa, né tutte le potenze del mondo, saranno bastanti a separarmi dall'amor di Dio (S. Paolo).

PREGHIERA. Sii propizio, Signore, alle nostre suppliche affinché noi che ci riconosciamo rei per la nostra iniquità, ne siamo liberati per intercessione del santo martire Vincenzo.

Oggi è il 22 gennaio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

domenica 21 gennaio 2024

Dalla Gazzetta del sud del 21 gennaio 2024

Il Carnevale eoliano riparte verso nuovi orizzonti di allegria, condivisione, inclusione e convivialità

Non solo carri per un Carnevale eoliano di tutti e per tutti. L’associazione RTM , editrice di Telespazio Messina, dopo il successo delle manifestazioni natalizie e di fine anno si aggiudica, dal Comune di Lipari, anche l’organizzazione del Carnevale eoliano 2024 e scalda i motori per riportare a Lipari e nell’arcipelago, allegria, condivisione e inclusione, convivialità. “Saranno questi- dichiara il presidente Franco Arcoraci- i valori del nuovo Carnevale eoliano per un un’insularità da sostenere con i valori che sono propri delle piccole comunità, fucine di piccole grandi idee ed iniziative”.

Dall’8 al 12 febbraio, bambini protagonisti grazie alla grande adesione delle scuole; salsicciate con una grande discoteca all’aperto nel centro di Lipari, dolci della tradizione carnascialesca eoliana per tutti, balli in maschera per fasce d’età, corsi di ballo. Ed ancora: caccia al tesoro, sfilate di carri , minicarri e tante altre sorprese che riguarderanno anche le isole. Ma si lavora ancora per raccogliere , per quanto possibile la più ampia unità d’intenti e per definire insieme a quanti vogliono collaborare il programma della manifestazione. Lunedì 22 gennaio, alle 15,00 incontro pubblico nella centralissima sala della pizzeria “Vulcanica” per spezzare la monotonia invernale con quattro giorni di festa da vivere con gioia e spensieratezza.

Calcio a 11: Dal Lipari ancora un segnale di ripresa. Calcio a 5: Salina dirompente, Vulcano surclassato

Segnali di evidente ripresa da parte del Lipari IC nel campionato di prima categoria. Dopo il pari di domenica scorsa con la vice capolista i ragazzi eoliani oggi hanno strappato un ottimo pari per 1 a 1 (rete di Licari) sul campo del Real Gescal, formazione, anch'essa in lotta per non retrocedere.

Nel campionato di serie D di calcio a 5 il Salina young (foto in alto) "strapazza" per 16 a 2 il Vulcano nel derby 



Capre selvatiche: S.o.s. da Ginostra

Al Presidente della Regione Siciliana On. Renato Schifani All’Assessore del Territorio e dell’Ambiente On. Elena Pagana Regione Siciliana All’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente Al Dipartimento dell’Ambiente Al Comando corpo forestale Regione Siciliana All’ Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea Al Dipartimento Agricoltura All’ Azienda Foreste Demaniali Regione Siciliana Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Riccardo Gullo

Oggetto: Invasione di capre e pecore selvatiche nell’isola di Stromboli, frazione di Ginostra, R.N.O – Isola di Stromboli.

L’invasione di capre e pecore selvatiche, da una prima stima oltre 1500 capi, nell’isola di Stromboli, comincia ad essere un serio problema da risolvere al più presto. Negli anni, gli animali, che prima stazionavano nella parte alta della montagna, si sono moltiplicati a dismisura e cominciano a scendere a valle fino ad invadere gli insediamenti abitativi specie nel minuscolo villaggio di Ginostra.

Al loro passaggio, delle vere e proprie mandrie, distruggono le coltivazioni ed i frutti del lavoro dei pochi contadini ancora rimasti, facendo franare, financo i vecchi muri a secco e gli antichissimi terrazzamenti che trattengono il terreno scosceso. La Riserva Naturale Orientata dell’isola di Stromboli, soprattutto nella parte di Ginostra, appare devastata dal passaggio e dallo stazionamento di capre e pecore allo stato brado. Alberi d’ulivo feriti, cappereti ormai frantumati, piante tipiche della macchia mediterranea che stanno scomparendo ed il delicato habitat della Riserva che sta cambiando con la colonizzazione selvaggia di animali che non sono endemici del posto ma importati dall’esterno.

Tutto ciò a breve stravolgerà irrimediabilmente l’ecosistema isolano se non vi si porrà rimedio. Inoltre, la presenza massiccia di tali animali rischia di creare problemi di natura igienico-sanitaria. Nella borgata di Lazzaro, così come in località Timpone e nella zona centrale hanno già raggiunto le abitazioni rendendo difficile la convivenza con l’uomo.
Si chiede agli Enti in indirizzo di voler intervenire, ciascuno per le proprie competenze, al più presto possibile con azioni concrete ed immediate che non si limitino solo a lunghi studi e censimenti. Certi di un vostro sollecito riscontro in merito si inviano: Distinti Saluti

Gianluca Giuffrè (Presidente Comitato per Ginostra)

Ricordando... Agostino Fichera


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Dalla Gazzetta del sud del 21 gennaio 2024


 

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 21 gennaio 2024

Auguri di...

Buon Compleanno a Marta Merlino, Noemi Zaia, Agnese Scafidi, Mario Faralla, Giovanna Paris, Anna Salmieri, Bruno Coluccio, Liliana Lauricella, Mario Paino, Filomena Parisi, Adelaide Favaloro 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: La custodia

Oggi: Sant'Agnese

Sant' Agnese


Fra le innumerevoli vergini che hanno sacrificato la vita per la fede di Gesù Cristo, emerge quale fiore Sant'Agnese.

Nacque a Roma da genitori cristiani, appartenenti ad illustre famiglia patrizia, verso la fine del m secolo.

Giovanetta consacrò al Signore la sua verginità e riuscì a portare il giglio intatto dinanzi al suo Sposo Divino.

Giunta all'età di dodici anni le sue ricchezze e la sua avvenenza indussero molti giovani delle più nobili famiglie romane a domandarla in isposa.

Agnese però, fedele alla sua decisione rifiutò sempre ogni proposta di matrimonio, adducendo che ad un altro Sposo molto più ricco e nobile di loro aveva dato il suo cuore: alludeva a Gesù Cristo. Questi suoi rifiuti però fecero capire che era cristiana e giacché infuriava in quei tempi la persecuzione di Diocleziano, fu accusata ed arrestata. L'umile ma forte vergine in quella tenera età fu condotta al giudice, che, per impressionarla e indurla a rinunciare alla fede di Gesù Cristo, la fece incatenare e le minacciò i più spietati tormenti. Agnese non si scompose.

Dalle minacce dei tormenti il giudice passò alle carezze e alle lusinghe, credendo forse che queste potessero fare qualche breccia nell'animo di quella tenera fanciulla. Riuscito inutile anche questo tentativo, l'inumano giudice ordinò che fosse condotta in un luogo di prostituzione.

Agnese, compresa del pericolo, ma sicura della grazia di Dio, con dolce arguzia, rivolta al giudice, gli disse : « Non è il nostro Cristo sì poco amante dei suoi servi, che sia per dimenticarsi di me e per abbandonarmi in questo cimento. Egli stesso è pronto a soccorrere quelli che amano la pudicizia, nè permetterà che io perda il dono della verginale integrità ». Sperimentò infatti quanto Gesù l'amasse, poichè un giovane che osò imprudentemente guardarla, fu colpito da tale sprazzo di luce che cadde a terra accecato.

Il giudice, avuto notizia del miracolo, la condannò alla iugulazione e fu mandata al rogo, ma la tradizione vuole che le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo ed i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità.

Il carnefice che non aveva cuore di eseguire la sentenza, usò tutte le lusinghe possibili per rimuoverla dal suo santo proponimento; ma Agnese generosamente rispondeva che non avrebbe mai tradita la fede che aveva giurata al suo Sposo Celeste. Dopo ciò, si pose per un poco a pregare, indi chinò la testa. Il carnefice trema: tuttavia sguaina la spada, l'abbassa con forza e recide alla casta giovane la testa, mentre l'anima vola agli eterni amplessi del suo Sposo celeste.


Sant'Agnese


Il suo corpo fu sepolto vicino a Roma, sulla via Nomentana. Ai tempi di Costantino il Grande, nel luogo della sepoltura, fu innalzata una basilica che Papa Onorio II fece restaurare nel settimo secolo e che tuttora sussiste, dove innumerevoli turbe si recano ogni anno ad onorare la grande Santa.

PRATICA. Quanto più uno si diletta e gode della castità, tanto più egli è custodito e guardato dagli Angeli, i quali si compiacciono di conversare coi casti, perchè li riconoscono simili ad essi (S. Ambrogio).

PREGHIERA. Dio onnipotente ed eterno che scegli le cose deboli del mondo per abbattere le forti, concedi a noi la grazia di una santa vita quale fu quella della tua martire Agnese, per venire poi un giorno a goderti in Paradiso.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma la passione di sant'Agnèse, Vergine e Martire, la quale, sotto Sinfrónio, Prefetto della città, gettata nel fuoco, e questo estintosi per le sue orazioni, fu percossa con la spada. Di lei così scrive il beato Girólamo : « Con gli scritti e con le lingue di tutte le genti, specialmente nelle chiese, fu lodata la vita di Agnèse; la quale vinse e l'età e il tiranno, e col martirio consacrò la gloria della castità ».

Nel giorno di Sant'Agnese è tradizione in Vaticano fare la benedizione degli agnelli, questi due piccoli bovini vengono ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa e poi offerti al Papa per la creazione dei famosi palli (paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, costituiti da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle). Dopo la benedizione i due piccoli amici vengono trasportati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove ricevono le migliori cure per poter essere poi tosati pochi giorni prima della Pasqua e usati per la tessitura dei palli. Infine il 29 giugno vengono consegnati agli arcivescovi metropoliti il 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo.

Pallio del Papa

Oggi è il 21 gennaio. Buongiorno e buona domenica con questa cartolina dalle Eoli